23
7 MODALITA’ ASSISTENZIALI DEVELOPMENTAL CARE INDIVIDUALIZED FAMILY CENTERED Assistenza Personalizzata allo Sviluppo Neurocomportamentale del Nato Pretermine - Incentrata sulla Famiglia (Individualized, Family Focused, Developmental Care - H.Als)

MODALITA’ ASSISTENZIALI

  • Upload
    zeroun

  • View
    58

  • Download
    0

Embed Size (px)

DESCRIPTION

MODALITA’ ASSISTENZIALI. DEVELOPMENTAL CARE INDIVIDUALIZED FAMILY CENTERED Assistenza Personalizzata allo Sviluppo Neurocomportamentale del Nato Pretermine - Incentrata sulla Famiglia ( Individualized, Family Focused, Developmental Care - H.Als). L’OSSERVAZIONE COMPORTAMENTALE. - PowerPoint PPT Presentation

Citation preview

Page 1: MODALITA’  ASSISTENZIALI

7

MODALITA’ ASSISTENZIALI

DEVELOPMENTAL CARE INDIVIDUALIZED

FAMILY CENTERED

Assistenza Personalizzata allo

Sviluppo Neurocomportamentale

del Nato Pretermine - Incentrata

sulla Famiglia(Individualized, Family Focused, Developmental Care - H.Als)

Page 2: MODALITA’  ASSISTENZIALI

L’OSSERVAZIONE COMPORTAMENTALE

- - COMPETENZE- DIFFICOLTA’

INDIVIDUA

DEFINISCE QUALI E QUANTEFACILITAZIONI

ALLO SCOPO DIALLO SCOPO DI PROMUOVERE LO SVILUPPO NEUROCOMPORTAMENTALEDEL NEONATO

“ BRAIN CARE ”

Page 3: MODALITA’  ASSISTENZIALI

10

ASSISTENZA PERSONALIZZATA ALLO SVILUPPO NEUROEVOLUTIVO DEL NEONATO IN TIN (Als)

A. OSSERVAZIONE dei segnali comportamentali

B.INTERPRETAZIONE dei dati

C.PROGRAMMAZIONE dell’assistenza personalizzata allo sviluppo

Page 4: MODALITA’  ASSISTENZIALI

11

MODALITA’ ASSISTENZIALI

DEVELOPMENTAL CARE INDIVIDUALIZED

FAMILY CENTERED

Assistenza Personalizzata allo Sviluppo Neurocomportamentale

del Neonato Incentrata sulla Famiglia

INTERVENTO ASSISTENZIALE

1. Abilitativo2. Personalizzato3. Evolutivo

Page 5: MODALITA’  ASSISTENZIALI

12

MODALITA’ ASSISTENZIALE

ABILITATIVO

• Tempestivo

• Svolto in ottica preventiva

• Mirato a favorire la massima realizzazione del potenziale di sviluppo di ogni neonato

Page 6: MODALITA’  ASSISTENZIALI

13

PERSONALIZZATO

• Individuazione della priorità

• Condizioni cliniche del momento

• Età gestazionale

• Patologia

MODALITA’ ASSISTENZIALE

Page 7: MODALITA’  ASSISTENZIALI

EVOLUTIVO

Il bambino cresce, modifica le sue esigenze, è in DIVENIRE, non è STATICO.

MODALITA’ ASSISTENZIALE

Page 8: MODALITA’  ASSISTENZIALI

15

FAMIGLIA

• Sostegno personalizzato al genitore ed alla famiglia (accoglimento, rassicurazione,…)

• Promozione della riappropriazione del bambino (holding, KMC)

• Promozione delle competenze genitoriali (comprensione del comportamento e dei bisogni del n., educazione alle fasi evolutive, coinvolgimento nelle cure, preparazione al ritorno a casa)

MODALITA’ ASSISTENZIALE

Page 9: MODALITA’  ASSISTENZIALI

16

Page 10: MODALITA’  ASSISTENZIALI

SISTEMA MOTORIO

• 23-28: marcata ipoposturalità, scarse comp. antigravitarie, graduale stabilizzazione di schemi estensori,con “apertura” ai cingoli, difficoltà linea mediana arti e capo.

• 29-35: maggior stabilità motoria, inizio comp. antigravitarie e, con facilitazioni, organizzazione sulla linea mediana. Ancora aperti i cingoli (–care posturale-)

• 36-40: graduale maturazione stabilità motoria e competenze antigravitarie

• Promuovere la stabilità neurovegetativa

• Promuovere i comportamenti motori di autoregolazione (mani al viso, alla bocca, mano-mano, grasping, bracing, suz. non nutrit.)

• Rispettare i tempi, le fasi di sviluppo e non anticipare gli appuntamenti motori

• Proporre una cura posturale adeguata

• Lettura segnali

17

Page 11: MODALITA’  ASSISTENZIALI

SISTEMA DEGLI STATI COMPORTAMENTALI

24-27: stato unico, non ben definibile

28-30: lieve differenziazione del sonno leggero, brevi episodi di sonno profondo. Stati poco differenziabili, + chiari sonno/veglia

32: veglia + attenta e prolungata (inizia interazione visiva, facile esauribilità) pianto + variabile

34: stati di sonno + stabili, cicli sonno/veglia + chiari, + interazione visiva/uditiva, pianto + energico

36: chiari e definiti stati sonno/veglia e alternanza con pasti, + attenzione-orientamento – interazione, pianto + energico.

TRANSIZIONE!

• Favorire e rispettare il sonno profondo

• Favorire lo stato di veglia tranquilla (stabilità post., micro-macro amb., 1 cosa alla volta)

• Promuovere l’addormentamento (contenimento fisico, movimenti ritmici, musica)

• Promuovere l’autoconsolabilità ( posture, contenimento, auto-contatto)

• Lettura segnali

Il sonno profondo favorisce lo sviluppo del S.N.C. e la crescita del bambino

18

Page 12: MODALITA’  ASSISTENZIALI

SISTEMA DI ATTENZIONE ED INTERAZIONE

• <29: sensibilità tattile, proprioc.,dolorifica, vestibolare, olfattiva/gustativa, uditiva. Linguaggio corporeo. Scarsa propositività

• 29-35: brevi momenti di attenzione, brevi interazioni sociali (1 cosa alla volta). + propositività

• 35-40: buona attenzione visiva e uditiva. Interazioni sociali + stabili. Linguaggio corporeo + ricco. Maggior propositività

• Individuare lo stato comportamentale adeguato ed i segnali di disponibilità

• Organizzare un setting adeguato (luci,rumore,traffico,postura, holding, wrapping)

• Proporre una cosa per volta (vista, udito, tattile)

• Modulare la voce e la mimica da parte del caregiver

• Prevedere momenti di riposo

• Rispetto dei tempi e del “time- out”

19

Page 13: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Gli strumenti della Care

• Il nido

• Holding

• Handling

• Wrapping

• Feeding• Cura posturale

• Cura del micro e macro ambiente

Page 14: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Nido 1

Page 15: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Nido 2

Page 16: MODALITA’  ASSISTENZIALI

HANDLING1

modalità di “maneggiare il

bambino” durante le attività legate

all’esecuzione di procedure medico

infermieristiche e alla vita quotidiana

(alimentazione, igiene, cambio di posizione,

trasporto).

Page 17: MODALITA’  ASSISTENZIALI

HANDLING2

OBIETTIVI

• Ridurre il dolore, lo stress e la disorganizzazione durante le manovre assistenziali e di accudimento

• Offrire, durante le attività di accudimento, esperienze tattili, cinestetiche e vestibolari positive

• Utilizzare le occasioni di handling per coinvolgere i genitori nell’accudimento

Page 18: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Holding.

Contenere con il corpo e con le mani il neonato per offrire confine, stabilità, organizzazione sulla linea

mediana = prendersi cura dello sviluppo neurocomportamentale

Developmental Holding

Contenere il bambino in relazione alle fasi del suo sviluppo

• Holding con gli occhi• Holding con le mani• Holding in braccio

Page 19: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Developmental Holding1

Holding con gli occhi

Fase critica, il bambino necessita di minori sollecitazioni tattili cinestesiche.

I genitori si allenano a conoscere il linguaggio corporeo del loro bambino

Page 20: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Developmental Holding2

Holding con le mani ferme

il neonato è in incubatrice, riesce a tollerare il contatto fisico-manuale del

genitore (le condizioni cliniche, però, non

permettono lo stare in braccio)

Page 21: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Developmental Holding3

Holding in braccio

Sostenere il bambino attraverso il corpo e le mani dell’adulto

Per le attività in braccio, fuori dall’incubatrice e dal lettino utilizzare

il wrapping

Page 22: MODALITA’  ASSISTENZIALI

Wrapping

avvolgere il neonato in un lenzuolino in

posizione flessa con le mani

vicino al viso

Page 23: MODALITA’  ASSISTENZIALI