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sommario Mobilità transnazionale: il valore aggiunto dell’esperienza Introduzione 1 Il programma Lifelong Learning: una sintesi 2 A proposito della Romania, lo sapevate che...? 3 Intervista a Roberta Grisoni 4 Proviamo a dare i numeri...! 6 Le testimonianze per un bilancio sociale transnazionalità 9 Dove Andiamo? 10 I progetti in corso 11 Introduzione Un’esperienza formativa acquista un significato maggiore quando la si può concretizzare e rielaborare in un contesto culturalmente diverso dal proprio. Avremmo potuto dirlo alla fine, ma ci piaceva l’idea che fosse questo l’inci- pit di questa edizione tematica del Nepente. Dopo quasi 10 anni di promozione di attività transnazionali la Scuola Cen- trale Formazione ha ritenuto opportuno fare un bilancio dell’esperienza e guardare anche con occhio critico cosa è stato fatto e come si può andare avanti negli anni futuri. All’interno di questa edizione del Nepente abbiamo inserito tutti gli spun- ti necessari che potessero dare un quadro completo non solo delle attività transnazionali svolte ed in corso di svolgimento della Scuola Centrale, ma anche e soprattutto di come queste attività abbiano trovato largo consenso ed una partecipazione sempre crescente da parte della rete associata. Incontro alla Generalitat de Catalunya novembre 2007

Mobilità transnazionale: Introduzione

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Per ulteriori approfondimenti si prega di visita- re il sito: www.programmellp.net Quali sono i punti di forza del sottoprogramma Leonardo - Mobilità nel quadro del nuovo LLP per il 2009? candidature di mobilità: A livello comunitario si evidenziano le seguenti priorità: per gli IVT e PLM verrà data priorità ai progetti Per l’anno 2009 il programma Lifelong Lear- ning promuove due nuove azioni nell’ambito del azione Grundtvig Mobilità: Mobilità individuale dei discenti adulti

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Page 1: Mobilità transnazionale: Introduzione

sommario

Mobilità transnazionale:il valore aggiunto dell’esperienza

Introduzione 1

Il programma Lifelong Learning: una sintesi 2

A proposito della Romania, lo sapevate che...? 3

Intervista a Roberta Grisoni 4

Proviamo a dare i numeri...! 6Le testimonianze per un bilancio socialetransnazionalità 9Dove Andiamo? 10I progetti in corso 11

IntroduzioneUn’esperienza formativa acquista un significato maggiore quando la si può concretizzare e rielaborare in un contesto culturalmente diverso dal proprio. Avremmo potuto dirlo alla fine, ma ci piaceva l’idea che fosse questo l’inci-pit di questa edizione tematica del Nepente. Dopo quasi 10 anni di promozione di attività transnazionali la Scuola Cen-trale Formazione ha ritenuto opportuno fare un bilancio dell’esperienza e guardare anche con occhio critico cosa è stato fatto e come si può andare avanti negli anni futuri. All’interno di questa edizione del Nepente abbiamo inserito tutti gli spun-ti necessari che potessero dare un quadro completo non solo delle attività transnazionali svolte ed in corso di svolgimento della Scuola Centrale, ma anche e soprattutto di come queste attività abbiano trovato largo consenso ed una partecipazione sempre crescente da parte della rete associata.

Incontro alla Generalitat de Catalunya novembre 2007

Page 2: Mobilità transnazionale: Introduzione

Il Programma d’azione comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente, o Lifelong Le-arning Programme (LLP), è stato istituito con de-cisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 (vedi GU L327), e riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell’ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. Ha sostituito, integrandoli in un uni-co programma, i precedenti Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006.Il suo obiettivo generale è contribuire, attraverso l’apprendimento permanente, allo sviluppo del-la Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sosteni-bile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggio-re coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell’ambiente per le generazioni futu-re (Strategia di Lisbona).In particolare si propone di promuovere, all’inter-no della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d’istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.La struttura si presenta come un insieme compo-sto da:4 Programmi settoriali (o sotto-programmi) che mantengono i nomi delle precedenti azioni dei pro-grammi Socrates e Leonardo un Programma Tra-sversale teso ad assicurare il coordinamento tra i diversi settori, e il Programma Jean Monnet per sostenere l’insegnamento, la ricerca e la riflessione nel campo dell’integrazione europea e le istituzio-ni europee chiave.

Le mobilità transnazionali promosse dalla Scuola Centrale Formazione e finalizzate alla realizzazio-ne di stage formativi all’estero sono state attivate a partire dal 2001 grazie al programma Leonardo da Vinci. Il Programma settoriale Leonardo da Vin-ci risponde alle esigenze didattiche e di apprendi-mento di tutte le persone coinvolte nell’istruzione e formazione professionali, nonché degli istituti e delle organizzazioni del settore.

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGRAMMA sostenere coloro che partecipano ad attività di forma- ▪zione e formazione continua nell’acquisizione e utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l’occupabilità e la partecipazio-ne al mercato del lavoro europeo sostenere il miglioramento della qualità e dell’innova- ▪zione nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzio-ne e formazione professionale.

OBIETTIVI OPERATIVI DEL PROGRAMMA migliorare ▪ la qualità e aumentare il volume: della mo-bilità delle persone coinvolte nell’IFP iniziali e nella formazione continua in tutta Europa; agevolare ▪ lo sviluppo di prassi innovative nel settore dell’IFP, eccettuato il terzo livello, e il trasferimento di queste prassi anche da un paese partecipante agli al-tri, in un’ottica di cooperazione tra istituti e organizza-zioni che offrono opportunità di apprendimento;migliorare ▪ la trasparenza e il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze sia formali, sia infor-mali e non - formali; incoraggiare l’apprendimento delle lingue ▪ straniere moderne; promuovere ▪ lo sviluppo, nel campo dell’apprendi-mento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basate sulle TIC.

Per ulteriori approfondimenti si prega di visita-re il sito: www.programmellp.net

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PROGRAMMA DI LIFELONG LEARNING

COMENIUSIstruzione scolastica

ERASMUSIstruzione superiore

e alta formazioneLEONARDO DA VINCI

Formazione iniziale e continuaGRUNDTVIG

Educazione degli adulti

PROGRAMMA TRASVERSALE4 attività chiave

Sviluppo politico; Apprendimento delle lingue; Nuove tecnologie (ICT); Diffusione dei risultati

PROGRAMMA JEAN MONNET

3 attività chiaveAzione Jean Monnet; Istituzioni europee; Associazioni europee

IL PROGRAMMA“LIFELONG LEARNING”:UNA SINTESI

COS’È ILLEONARDO DA VINCI

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Nell’anno 2008 è stato ammesso a finanziamento un progetto Leonardo Mobilità promosso dal Li-ceul Don Orione di Oradea e finalizzato alla realiz-zazione di due scambi in Italia e in Belgio rivolti a professionisti della formazione professionale della regione Nord-Ovest (Bihor) in Romania. Il proget-to dal titolo PRO. FORM. IN. CA vede l’adesione di due partner: Scuola Centrale Formazione (nel ruo-lo di coordinatore) ed il CEC di Bruxelles (nel ruolo di ente ospitante). Il progetto vedrà la realizzazione del primo flusso in Italia nella primavera del 2009.

Nell’anno 2007 la Fundatia dei Padri Somaschi di Targoviste ha presentato un progetto dal titolo “Let’s go to Italy” nell’ambito del programma Leo-nardo da Vinci Mobilità. Il progetto è stato ammes-so a finanziamento ed ha visto l’adesione di un ul-teriore partner romeno, il Liceul Don orione di Ora-dea (ente inviante) e dei partner italiani Scuola Cen-trale Formazione (nel ruolo di coordinatore), il CFP ASFAP di Como e l’Istituto tecnico Professionale Don Orione di Fano (nel ruolo di enti ospitanti). Nel corso dell’anno 2008 20 ragazzi in formazione pro-fessionale iniziale provenienti dalla Fundatia e dal Liceo Don Orione si sono recati in Italia per realiz-zare due settimane di stage formativo nel settore della meccanica. I risultati di questa esperienza ce li racconta Padre Albano Allocco, responsabile del progetto per gli enti di invio romeni.

Un’esperienza di scambioe di contaminazionedi Albano Allocco

Un vecchio detto aborigeno dice che solo il noma-de si arricchisce di cultura perché sa lasciare il suo territorio per occuparne uno nuovo e contaminarsi con la cultura del luogo senza paura di perdere la propria identità.L’esperienza che noi abbiamo fatto con i nostri ra-gazzi romeni , mi pare, che sia andata in questa di-rezione perché questo progetto ci ha portati in Ita-lia a vedere e scoprire cose nuove e stimolanti e ci ha arricchiti per il nostro cammino.Nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato (la mia prima esperienza di gestione, la burocrazia ro-mena, i diverbi con i funzionari) penso di poter di-re che ne è valsa la pena soprattutto per i nostri

ragazzi che arrivano da un’esperienza di strada , di povertà, di abbandono: Poter vedere cose nuo-ve, incontrare nuove esperienze, toccare con ma-no che cambiare si può perche altri ci sono riusci-ti, accostarsi ad un’altra cultura è certamente una bella sensazione:In un paese come la Romania dove il cambiamen-to è lento (cinquant’anni di isolamento contano) so-prattutto nella mentalità di chi guida questo stato, esperienze come questa provocano la voglia a fa-re diversamente da come si è sempre fatto, perché da altre parti si fa ... è possibile ...Alla domanda è stata efficace? Direi proprio di si ... secondo gli indicatori di qualità che ci siamo dati ha prodotto quello che noi ci aspettavamo.Il nostro obiettivo fondamentale era che i ragazzi vedessero, confrontassero e analizzassero un mo-dello diverso dalla scuola e dalla società romena. La curiosità degli studenti ha sviluppato il resto e al nostro rientro, alla verifica, parlavano con entusia-smo di ciò che avevano visto e sperimentato. An-cora adesso sui loro cellulari ci sono fotografie di aziende visitate, le macchine di alta tecnologia , le Ferrari ecc ...e le persone incontrate.Se la vita è una strada che si percorre, e la nostra strada si interseca con altre strade non si può non fare degli incontri...ogni incontro modifica la nostra storia...solo chi sta a casa non avrà mai niente di fur-bo da raccontare ...

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A PROPOSITODELLA ROMANIA,LO SAPEVATE CHE...?

Visita all’Ispettorato Scolastico Oradea

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INTERVISTA AROBERTA GRISONIAGENZIA NAZIONALELEONARDO DA VINCI

Quali sono i punti di forza del sottoprogramma Leonardo - Mobilità nel quadro del nuovo LLP per il 2009?

L’azione di Mobilità Leonardo da Vinci all’interno del Programma LLP si caratterizza e si distingue dalle altre azioni del Programma per lo specifico contributo alla cooperazione transnazionale tra tut-ti gli attori che operano nel settore della formazio-ne professionale e costituisce un mezzo privilegia-to per consolidare i rapporti fra il mondo del lavo-ro e quello della formazione. Oltre agli obiettivi generali del programma LLP, l’azione di mobilità del sotto programma Le-onardo da Vinci si prefigge le seguenti finalità: so-stenere coloro che partecipano ad attività di forma-zione professionale nell’acquisizione e utilizzo di co-noscenze e competenze al fine di favorire lo svilup-po personale, migliorare l’occupabilità e la parte-cipazione al mercato del lavoro; incrementare l’at-trattiva della mobilità; migliorare la trasparenza e il riconoscimento delle qualifiche e delle competen-ze, comprese quelle acquisite in situazioni di ap-prendimento non formale e informale; incoraggia-re l’apprendimento delle lingue straniere; migliora-re la qualità e incrementare il volume della mobili-tà in tutta Europa.In particolare l’attuazione di tale Sottoprogramma fa riferimento a tre principali tipologie di interven-to, in funzione dei partecipanti interessati: persone in formazione professionale, soprattutto giovani in formazione iniziale o in fase d’inserimento nel mer-cato del lavoro, giovani lavoratori attivi o in cerca di un impiego, neolaureati e neodiplomati (IVT e PLM) ma anche professionisti della formazione quali for-matori, docenti, responsabili delle risorse umane, ecc. (VETPRO).Le esperienze di mobilità Leonardo da Vinci do-vrebbero contribuire, in definitiva, a rafforzare la dimensione europea della formazione professiona-le, iniziale e continua; a promuovere l’acquisizione di esperienza (attraverso attività che prevedano for-mazione teorica ed esperienza pratica, in particola-re attività di formazione in alternanza); a sviluppare le competenze linguistiche, i contatti transnaziona-li e gli scambi di buone prassi per formatori e re-sponsabili delle risorse umane.In particolare per il 2009, sia a livello comunitario che nazionale, vengono sottolineate alcune priori-tà cui è bene far riferimento nell’elaborazione delle

candidature di mobilità:A livello comunitario si evidenziano le seguenti priorità:

per gli IVT e PLM verrà data priorità ai progetti ▪che organizzino la mobilità per i tirocinanti, ovve-ro per le persone inserite in un sistema duale di apprendistato o in altro sistema di istruzione pro-fessionale basato sulla formazione in alternanza o sul luogo di lavoro.per i VETPRO sarà data priorità allo sviluppo del- ▪le capacità e delle competenze di insegnanti, for-matori e tutor e alla cooperazione con le PMI.

Mentre, a livello nazionale, si sottolinea che, a pari-tà di qualità, saranno considerati prioritari quei pro-getti che dimostrino chiari riferimenti a problema-tiche di tipo settoriale. In particolare, verranno ri-tenuti prioritari gli interventi finalizzati a sviluppare le competenze dei partecipanti rispetto ai settori: sanità, trasporti, turismo, ambiente, cultura, edili-zia e sicurezza. Sempre a parità di qualità, saranno, poi, considera-te prioritarie quelle proposte che abbiano allegato al progetto una bozza del documento/format che si prevede di utilizzare per certificazione, attestazio-ne, riconoscimento o validazione delle attività svol-te dal partecipante. Infine, solo per le azioni PLM, saranno considerate prioritarie quelle proposte che abbiano allegato al progetto una bozza del bando di selezione, o altro documento equivalente, dalla quale sia possibile evincere criteri e modalità di re-clutamento e selezione dei partecipanti.

Data la sua esperienza in materia di monitoraggio dell’azione Mobilità quali sono le fasi progettuali che gli enti di formazione professionale dovrebbero maggiormente attenzionare?

Troppo spesso nel progettare e realizzare un’espe-rienza di mobilità transnazionale, l’attenzione de-gli organismi promotori tende a concentrarsi sugli aspetti di tipo pratico logistico (organizzazione del viaggio, dell’alloggio, ecc.), mentre vengono posti in secondo piano elementi più di tipo contenutisti-co, legati cioè al progetto pedagogico/formativo che dovrebbe essere alla base di ogni esperienza di apprendimento. Una maggior attenzione agli aspetti di contenuto si traduce, nella pratica, in una ulteriore attenzione a

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tutto il processo formativo cui è chiamato a prende-re parte il partecipante con particolare riferimento a tutto ciò che avviene prima e dopo l’esperienza di permanenza all’estero. Affinché il partecipante possa beneficiare al massi-mo dell’opportunità che gli viene offerta, è infatti necessario porre la massima attenzione alla piani-ficazione e gestione delle attività cosiddette “pre-paratorie” (preparazione culturale, pedagogica e linguistica) che si svolgono generalmente in Italia prima della partenza ma che possono prevedere anche momenti di approfondimento e rinforzo nel paese di destinazione secondo una modalità di “ri-chiamo”. Una buona preparazione spesso costitu-isce l’elemento chiave determinante il successo di un’esperienza di mobilità all’estero. Al termine dell’esperienza di mobilità è inoltre buo-na norma prevedere un’azione di accompagnamen-to del partecipante nel delicato momento del ri-entro nel proprio paese di origine con l’obiettivo di renderlo pienamente consapevole del valore di quanto acquisito all’estero in modo che possa valo-rizzare al meglio l’esperienza nella propria vita per-sonale e professionale anche nella fase di ricerca attiva del lavoro. È bene, dunque, pianificare del-le adeguate procedure di validazione e riconosci-mento delle competenze acquisite dal partecipante durante la sua permanenza all’estero. In assenza di un’opportuna azione di validazione e certificazione delle conoscenze e/o competenze acquisite, l’espe-rienza di mobilità risulta di fatto incompleta e inef-ficace, oltre che difficilmente spendibile. Infine, ad un’azione di riconoscimento formale dell’esperien-za di mobilità andrebbe sempre affiancata una se-ria attività di valutazione tanto dell’esperienza di ti-rocinio quanto più in generale dell’intera iniziativa progettuale messa in campo dal partenariato con l’obiettivo non solo di riflettere a posteriori sui ri-sultati raggiunti, ma anche di capitalizzare l’espe-rienza realizzata nell’ottica di una riprogrammazio-ne e riprogettazione di futuri interventi da parte dei membri della rete di partenariato.

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MINI_NEWS

Che stage vuoi? Il 9 ottobre 2008 a Roma l’Isfol ha presentato la pubblicazione “Progetta il tuo stage in Eu-ropa” un manuale fatto su misura per chi vo-lesse intraprendere l’esperienza di uno stage all’estero. Si tratta di una guida che si rivolge in particolare a quei giovani che pur non essen-do vincitori del programma Erasmus Student Placement o Leonardo Da Vinci intendono fa-re un’esperienza di tirocinio all’estero. Pensan-do a loro il manuale è stato progettato per es-sere uno strumento che parte dalle strutture e aziende che promuovono stage in ognuno degli Stati membri, fino agli indirizzi dei prin-cipali organismi internazionali da contattare; il tutto corredato da numeri e informazioni uti-li per organizzare il soggiorno. La guida pre-vede 27 schede ritagliabili, una per ogni Pae-se dell’Unione Europea, tutte corredate da nu-meri ed informazioni utili. Notizie preziose che consentono di mettere a confronto i diversi si-stemi e le potenzialità di ogni Stato in modo da individuare lo stage ed il Paese più adatti alle proprie esigenze.

Grundtvig Novità 2009 Per l’anno 2009 il programma Lifelong Lear-ning promuove due nuove azioni nell’ambito del azione Grundtvig Mobilità:

Mobilità individuale dei discenti adulti ▪Esperienza di insegnamento per i futuri o ▪neo insegnanti nel campo dell’educazione per adulti

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Dall’anno 2001 all’anno 2008, settennio di costante attività transnazionale nell’ambito del programma LdV , la Scuola Centrale Formazione ha promosso la mobilità estera di 911 persone, delle quali 543 giovanissimi in formazione professionale iniziale (MISURA IVT – Initial Vocational Training), 131 gio-vani diplomati e/o laureati disponibili sul merca-to del lavoro (MISURA PLM – People in the Labour Market) e 237 operatori della formazione pro-fessionale tra presidenti e direttori di CFP, coordi-natori, progettisti, tutor, insegnanti (MISURA VET-PRO – Vocational Educational Training for Profes-sionals).Dalla Figura 1 è possibile vedere come proporzio-nalmente la misura che ha visto un maggior numero di beneficiari negli anni è stata la misura IVT (Initial Vocational Training). I giovani beneficiari della FPI restano ad oggi i beneficiari più numerosi del pro-gramma LdV dati gli obiettivi preposti dall’Unione Europea in merito all’acquisizione di una cittadinan-za europea attiva soprattutto da parte dei giovani che ancora stanno formandosi per poter fare il loro ingresso nella società e nel mercato del lavoro.

Nel corso degli anni diverse sono state le destina-zioni più scelte in corrispondenza della tipologia dei beneficiari. Di seguito vi mostriamo qualche da-to interessante:I beneficiari della misura IVT (Figura 2) hanno scelto come meta prioritaria l’Irlanda, paese di lingua an-glosassone che più risponde alle esigenze dei gio-vanissimi. L’Irlan-da è uno dei pae-si dell’Unione Eu-ropea che per va-rie ragioni richia-ma ogni anno un grande numero di beneficiari LdV. In particolare la città di Dublino resta una delle mete più ambite da studenti molto giovani che puntano su un’esperien-za maggiormente basata sull’acquisizione di com-petenze linguistiche. La Spagna e Malta sono i due paesi più scelti dopo l’Irlanda. La scelta della meta nel caso dei giovani beneficiari avviene molto spes-so in relazione al profilo formativo che i beneficiari possiedono. I paesi del Nord Europa come l’Irlan-da o la Germania vedono di norma l’accoglienza di

profili tecnici quali meccanica, elettrica, elettronica, grafica. Paesi come Malta e Spagna invece vedono maggiormente l’accoglienza di profili legati al turi-smo, ed in particolare al settore ristorativo (prepa-razione e distribuzione di pasti).

I beneficiari della misura PLM (Figura 3) scelgono come meta prioritaria la Spagna. La natura dei be-neficiari rispecchia in questo caso anche esigenze diverse rispetto ai giovani della prima formazione.

PROVIAMO A DAREI NUMERI...!

60%Giovani in

formazione iniziale

54314%

Diplomatie laureati

131

26%Formatori

237

0

10

20

30

40

50

IRLANDA47%

SPAGNA

Beneficiari IVT

22%MALTA

21%

fig. 1Rappresentazione per tipologia di beneficiario

fig. 2Rappresentazione per destinazionebeneficiari IVT

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Il beneficiario PLM è solitamente un giovane tra i 25 e i 35 anni, diplomato o laureato la cui esigen-za prioritaria è la mobilità transnazionale come op-portunità di inserimento lavorativo. In questo caso l’esigenza dell’apprendimento linguistico diventa un obiettivo secondario rispetto alla necessità di maturare un’espe-rienza che sia so-prattutto finalizza-ta alla professione e in alcuni casi ad un’assunzione da parte dell’azienda in cui è stato fatto lo stage. La Spa-gna resta la scelta prioritaria per le similitudini cul-turali con il nostro paese, per l’attrattiva linguistica, e per l’obiettiva varietà di profili formativi che rie-sce ad accogliere: dai profili umanistici e delle rela-zioni internazionali, al turismo, ai profili tecnici an-che universitari come l’ingegneria.

Infine i beneficiari della misura VETPRO (Figura 4) hanno visto come meta prioritaria la Spagna con un secondo posto occupato dalla Romania. Vale la pe-na soffermarsi giusto poche righe per spiegare le motivazioni che governano queste scelte. La Scuo-la Centrale Formazione ha potuto negli anni raffor-zare un partenariato d’eccellenza con l’ente gover-nativo della regione spagnola della Catalunya (Ge-neralitat de Catalunya – Dipartimento lavoro e for-mazione professionale) con sede a Barcellona. Il Di-partimento, egregiamente diretto da Esther Estany, da molti anni collabora con la Scuola Centrale nel-la realizzazione di scambi formatori che nel tempo hanno visto l’approfondimento di tematiche diver-sificate e sempre inerenti le esigenze e l’evoluzione del sistema della formazione professionale perce-pito dai nostri enti associati. Altra destinazione che copre un ruolo importante nelle relazioni europee di Scuola Centrale è la Romania, paese con il quale sono stati realizzati scambi dal 2005. In Romania la Scuola Centrale ha potuto stringere un forte parte-nariato con due enti: la Fundatia dei Padri Somaschi delle sedi di Targoviste e Baia Mare, il Liceul Don Orione sito in Oradea. Entrambi i partner sono siti in regioni periferiche della Romania ma particolar-mente ricettive allo sviluppo di buone pratiche. Le attività transnazionali realizzate hanno visto scambi di buone pratiche nei settori delle metodologie di-

dattiche e dell’inclusione sociale. Infine al terzo posto tra le destinazioni prioritarie troviamo il Belgio e nello specifico Bruxelles, sede dello storico partner CEC, rete europea alla quale Scuola Centrale aderisce da molti anni. Gli scambi realizzati in Belgio hanno permesso ap-profondimenti su tematiche relative alle politiche europee e confronti sullo sviluppo delle stesse con la DG Occupazione di Bruxelles.

Rimanendo in tema di numeri un altro dato impor-tante è quello relativo alla provenienza dei benefi-ciari. Abbiamo individuato, infatti, quali sono le re-gioni italiane che hanno inviato un maggior nume-ro di beneficiari in questi anni:Rispetto ai beneficiari IVT (Figura 5) la regione di provenienza che ha inviato un maggior numero di

0

5

10

15

20

25

30

SPAGNA25%

ROMANIA16%

BELGIO14%

IRLANDA8%

Beneficiari VETPRO

fig. 4Rappresentazione per destinazionebeneficiari VETPRO

fig. 3Rappresentazione per destinazionebeneficiari PLM

0

10

20

30

40SPAGNA

39%

MALTA16%IRLANDA

Beneficiari PLM

18%REGNOUNITO

18%

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giovanissimi è il Veneto con una netta maggioranza su tutte le altre regioni. Questo dato è facilmente spiegato dalla prevalenza di attività di formazione iniziale realizzato in questa regione e che caratteriz-za tutti i nostri enti associati di questa regione. Rispetto ai beneficiari PLM (Figura 6) i dati si inver-tono. La regione con maggiore prevalenza di bene-ficiari inviati è la Sicilia. Il dato così marcato del 83% è dovuto a due fattori: i progetti fino ad ora realiz-zati nell’ambito di questa misura hanno avuto una specificità territoriale molto forte e la Scuola Cen-trale ha appositamente indirizzato questa tipologia di mobilità ai giovani laureati del sud- Italia; dall’al-tro lato è un dato evidente che pro-prio nelle regio-ni del Sud ed in particolare in Sici-lia, dove la Scuo-la Centrale ha una sua sede territo-riale, le mobilità transnazionali co-stituiscono un’op-portunità concre-ta di inserimento lavorativo per molti giovani.

Nell’ambito delle mobilità VETPRO (Figura 7) pos-siamo vedere come i dati mostrano un certo equi-librio tra il Nord Italia rappresentato dal Veneto e il Sud Italia rappresentato dalla Puglia. Questo mo-stra come da parte degli operatori della formazio-ne, indipendentemente dall’area geografica di ap-partenenza, ci sia un indiscusso interesse verso un confronto ed uno scambio continuo di buone pras-si con realtà diverse dalla propria.

SICILIA83%

VENETO

Beneficiari PLM

10%PUGLIA4%

LOMBARDIA1%

CAMPANIA1%

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Benefeciari VETPRO0

5

10

15

20

25

30

35

40

VENETO36%

PUGLIA33%

FRIULI13%

EMILIAROMAGNA

11%

LOMBARDIA4%

VENETO66%

FRIULI

Beneficiari IVT

18%EMILIA

ROMAGNA

9%LOMBARDIA8%

SICILIA7%

0

10

20

30

40

50

60

70

fig. 5Regioni di provenienzadei beneficiari IVT

fig. 6Regioni di provenienzadei beneficiari PLM

fig. 7Regioni di provenienzadei benificiari VETPRO

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La SCF ormai da diversi anni punta sulla realizza-zione di attività transnazionali che hanno coinvol-to e continuano a coinvolgere i diversi attori del-la formazione professionale: direttori, coordinato-ri, progettisti, docenti, tutor, allievi. Il dato fondan-te che accomuna tutte le esperienze fatte è il “va-lore” aggiunto inconfutabile che ciascun viaggio porta con sé. Indipendentemente dalla destinazione o dalle te-matiche approfondite sono le singole persone che si mettono in gioco incontrandosi o alcune volte scontrandosi con una realtà diversa dalla propria.

Le testimonianze che riportiamo di seguito sono la prova tangibile di questo “valore” …

Bianca Molinari(Opera Sacra Famiglia Pordenone)

Nello scorso mese di marzo 2008, l’Opera Sacra Famiglia - Centro Formazione Pordenone (CFP), nell’ambito del programma europeo Leonardo da Vinci, ha realizzato una esperienza di mobilità in Slovacchia che ha visto il coinvolgimento di due gruppi rispettivamente di docenti e allievi della formazione professionale. Il CFP ha esplicitamen-te chiesto alla Scuola Centrale di poter realizzare la visita in Slovacchia, in quanto, da anni, ha avviato collaborazioni con istituzioni scolastiche ed impre-se private sui temi della formazione e del lavoro. Il programma, molto intenso, delle giornate, ha por-tato il gruppo docenti ad approfondire argomen-ti relativi al sistema della formazione professiona-le, alle metodologie applicate, all’alternanza scuo-la-lavoro e alle possibili sinergie tra i due sistemi; a conoscere l’offerta scolastica per i soggetti con disabilità intellettive; nonché a parlare, con la Ca-mera di Commercio Italo-Slovacca, degli attuali e potenziali rapporti economici e imprenditoriali tra i due Paesi. Le stesse imprese, del settore meccanico e auto-motive, protagoniste dello scambio con il gruppo docenti, hanno altresì ospitato il gruppo allievi per attività di stage osservativi. L’azione congiunta, di visita e stage, nei medesimi contesti aziendali, ha reso l’azione di mobilità particolarmente vivace ed efficace per entrambe i gruppi di destinatari, ol-tre a facilitare momenti di riflessione e discussione trasversale nelle fasi successive. Il CFP valuta mol-

to positivamente l’esperienza realizzata e auspica di poterla ripetere onde poter garantire ad ulterio-ri docenti ed allievi l’opportunità di ampliare le pro-prie conoscenze in una prospettiva europea.

Dario FaragoneCorsista ODA - Partecipante Progetto Sportello Europa 2005

Sono Dario, ho 24 anni ed ho sempre avuto una passione per i computer e l’informatica in gene-rale.Quattro anni fa ho frequentato un corso di forma-zione professionale come operatore office presso il CFP ODA di Catania. Al termine di questo corso il CFP ha promosso l’opportunità di partecipare al Programma da Vin-ci (progetto Sportello Europa) e questo mi ha per-messo di svolgere un tirocinio presso la sede prin-cipale di un Tour Operator irlandese. Il tirocinio ha avuto una durata di 3 mesi. In princi-pio ho incontrato diverse difficolta ma non mi so-no mai perso d’animo e ho sempre cercato di sfrut-tare al massimo questa esperienza apprendendo il più possibile sia sull’informatica che sulla lingua in-glese. Inizialmente mi venivano assegnati compiti apparentemente semplici e di non rilevante impor-tanza per l’azienda in generale. Con il passare dei giorni acquisivo sempre più familiarità con i sistemi informatici da loro utilizzati applicando ai compiti a me assegnati diverse scorciatoie e conoscenze per-sonali che mi permettevano di aumentare la velo-cità e l’accuratezza nel portarli a termine. Ciò sor-prendeva le loro aspettative dei datori di lavoro nei miei confronti. Cosi mi venivano assegnati compiti di maggiore importanza e dopo due mesi e mezzo ero in grado di svolgere le stesse mansioni di alcu-ni dipendenti ma producendo il doppio e dimez-zando i margini di errore. Prima che il tirocinio ter-minasse mi è stato offerto un contratto a tempo in-determinato con una buona retribuzione e la pos-sibilità di fare carriera presso l’azienda e le diverse sedi non solo irlandesi ma europee , un’offerta da non farsi sfuggire.Questa esperienza è stata molto importante poi-ché mi ha messo a contatto con persone prove-nienti da tutta Europa, e con le quali ho potuto confrontarmi dal punto di vista culturale, linguisti-

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LE TESTIMONIANZEPER UN BILANCIO SOCIALE DELLA TRANSNAZIONALITÀ

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co e sociale, espandendo notevolmente le mie co-noscenze generali.Oggi, dopo 3 anni, eccomi qui in Irlanda dove mi sono perfettamente ambientato… da poco ho ot-tenuto nomina di vice direttore tecnico presso la stessa azienda e ho in mente grandi progetti per il futuro.

Ringrazio di cuore Scuola Centrale Formazione, l’ODA di Catania, il Programma Leonardo da Vinci e la mia famiglia per avermi offerto la possibilità di cambiare la mia vita.

Livanu NaomiCorsista Civiform – progetto Euro_Sperimentiamoci

Mi chiamo Livanu Naomi ho 18 anni, vengo dalla Romania, ma vivo in Italia con la mia famiglia. At-tualmente sto frequentando il 3° anno del corso di ristorazione sala-bar, perché il mio sogno è diven-

tare una cameriera e girare il mondo facendo que-sto mestiere. L’anno passato sono stata scelta con altri compagni per partecipare ad un progetto di scambi culturali a Malta.È stata un’occasione splendida per me per cono-scere luoghi e culture nuove, vivendo per 15 giorni un’esperienza formativa molto stimolante.Durante il mio soggiorno ho avuto la possibilità di approfondire e rafforzare la conoscenza della lin-gua inglese, durante l’attività in classe mattutina, mentre, il pomeriggio, era dedicata a gite, escur-sioni o visite alle struttura turistiche più rivelanti dell’Isola.Questo soggiorno a Malta è stato davvero un’op-portunità straordinaria per conoscere una realtà nuova con le sue tradizioni ed abitudini, per com-prendere le diversità che ci sono all’interno dell’Eu-ropa e per vivere lo spirito di accoglienza e di unio-ne di cui ho beneficiato nel soggiorno e che i po-poli europei dovrebbero tutti avere.Adesso, ancora più di prima, sono convinta della scelta professionale intrapresa, che mi auguro, mi darà la possibilità di fare molte esperienze.

Classe meccanica. Realschule BerlinoLaboratorio meccanica.

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Euro_Sperimentiamoci Il progetto quadro di mobilità di giovani in formazione iniziale prevede la realizzazione di 93 tirocini (51 da 2 set-timane, 30 da 3 settimane e 12 di 5 settimane) in Irlan-da, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Portogallo e Mal-ta. L’esperienza di tirocinio (preceduto da un periodo di preparazione linguistica, pedagogica e culturale) si fon-da su un progetto individuale – messo a punto dall’ente inviante insieme all’ente ospitante e all’azienda – coeren-te con il percorso formativo realizzato dal beneficiario. Al termine dell’esperienza all’estero, ai beneficiari verrà rila-sciato il libretto “Europass-Mobility”.

L’Europa delle Opportunità Il progetto quadro di mobilità di giovani diplomati e neo-laureati (di 1 e/o 2 ciclo) prevede la realizzazione di 49 ti-rocini della durata da 2 a 26 settimane in Polonia, Irlanda, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Portogallo e Malta. Al termine dell’esperienza all’estero, ai beneficiari verrà rilasciato il libretto “Europass-Mobility”.

Sistemi e servizi per il successo educativo-formativo (S.S.S.E.F.)

Il progetto è volto alla realizzazione di 18 scambi - della durata di 1 settimana - in Irlanda e Bulgaria. I beneficiari sono esperti di processi formativi, progettisti, orientato-ri, tutor, mediatori, counsellor, ecc. L’obiettivo prioritario del progetto è quello di favorire l’approfondimento e lo studio di metodologie, pratiche, strumenti ecc. legati ai sistemi ed alle prassi educativi che favoriscono il succes-so nell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. La fi-nalità è quella, infatti, di approfondire temi più trasversa-li legati alla ri-motivazione, alla prevenzione della disper-sione formativa e scolastica, al recupero dei gap formati-vi, alla lotta contro l’esclusione sociale (a partire proprio dalla formazione), ecc.

Professionalità della Formazione Iniziale di Qualità (Pro. Form. In. Q)

Il progetto è volto alla realizzazione di 22 scambi - della durata di 1 e 2 settimane - in Spagna, Germania, Malta e Regno Unito. I beneficiari sono esperti di processi for-mativi, progettisti, orientatori, tutor, mediatori, counsel-lor, ecc. L’obiettivo prioritario del progetto è quello di favorire l’approfondimento e lo studio di metodologie, pratiche, strumenti usati in particolare nell’ambito della formazione professionale iniziale. Il progetto prevede an-che una riflessione in termini di competenze linguistiche permettendo ad alcuni beneficiari di poter approfondire la lingua inglese usata in ambito formativo.

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I PROGETTI IN CORSO:

Gli anni di esperienza maturati ad oggi ci hanno permesso di percepire che in futuro ci sarà sempre più bisogno di conoscere e di confrontarsi con l’”al-tro”. A riguardo uno degli obiettivi resi noti dall’UE nell’ambito del programma di apprendimento per-manente dice ”… rafforzare il ruolo dell’apprendi-mento permanente nello sviluppo di un sentimento di cittadinanza europea basato sulla comprensione e sul rispetto dei diritti dell’uomo e della democra-zia e nella promozione della tolleranza e del rispet-to degli altri popoli e delle altre culture.” La Scuola Centrale Formazione continuerà certa-mente a promuovere la mobilità estera come par-te integrante della propria offerta formativa, offerta che non può che accrescersi nei prossimi anni. Ma la promozione dell’attività transnazionale non è solo un “dovere”, è anche un “sentire”. La mobili-tà transnazionale costituisce infatti una risposta im-portante all’’emergenza interculturale che stiamo già vivendo nei luoghi della formazione. L’approc-cio interculturale applicabile alla pedagogia e alle metodologie della didattica è diventato uno stru-mento indiscusso di difesa delle diversità e di pro-mozione del sentimento di accettazione e tolleran-za. Nella realizzazione del viaggio pensiamo che tutto questo abbia la sua massima esplicazione.

Per la realizzazione della presente pubblicazione si ringraziano l’Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci - Isfol nelle persone di Dott.ssa Roberta Grisoni (Tu-tor progetti mobilità e responsabile monitoraggio). Si ringraziano inoltre: Bianca Molinari (Opera Sacra Famiglia Pordenone), Padre Albano Allocco (Funda-tia Padri Somaschi Romania), Dario Faragone (corsi-sta ODA) e Livanu Naomi (corsista Civiform).

DOVE ANDIAMO?

Per informazioniFrancesca Drago, [email protected]

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yges.com

I partner internazionali di Scuola Centrale Formazione:CEC (Belgio) Aleko Konstaninov Vocational School of Economics (Bulgaria) CRIF (Francia)FUU GmbH (Germania)Swan Training Institute (Irlanda)Youthreach Centre Dublin – Dipartment of Education (Irlanda) Malta European Mobility (Malta)Future Focus Ltd (Malta) Euroyouth Portugal (Portogallo)North West Academy of English (Regno Unito)Liceul Don Orione (Romania)Fundatia Padri Somaschi (Romania)Stredna Priemyselna Skola Elektrotechnicka (Slovacchia) Generalitat de Catalunya (Spagna)Incoma Spain (Spagna)Euro-pay Miskolc (Ungheria)

NEPENTE:Il nettaredell’informazione

SEDE ROMALa sede legale di SCF svolge funzioni istitu-zionali e di comunicazione istituzionale con gli associati

Via XXIV Maggio 46 - 00187 ROMAt. 06 69925797 - f. 06 [email protected]

SEDE MESTRELa sede di Mestre si occupa dell’attività di progettazione, erogazione, monitoraggio, valutazione e amministrativa. La Sede è ac-creditata dalla Regione Veneto.

Corso del Popolo 146/C30172 Venezia MESTREt. 041 5382142 - f. 041 [email protected]

SEDE PUGLIALa sede, situata all’interno dell’Istituto Suore Missionarie del Sacro Costato, è accreditata dalla Regione Puglia È un riferimento per gli Enti associati nell’am-bito della formazione formatori e del monito-raggio e valutazione delle attività formative.

Via A. De Gasperi 389 - 70123 BARIt. 080 50226415 - F. 080 [email protected]

SEDE SICILIAHa quale riferimento l’Opera Diocesana Assi-stenza (O.D.A.) con cui collabora attivamen-te. Nella Sede di Catania vi è il coordinamen-to dei Progetti Leonardo mobilità. La Sede è accreditata dalla Regione Sicilia.

Via Galermo 173 - 95123 CATANIAt. 095 7141979 - f. 095 [email protected]

SEDE COLOGNA VENETANel 1999 SCF ha assorbito l’Istituto Madri Orsoline di Cologna Veneta dove si svolgo-no dall’AF 1957-1958 attività a favore del set-tore servizi e del benessere. La sede è ac-creditata dalla Regione Veneto (ambiti: OF, FS, FC, OR).

Via PAPESSO 1537044 COLOGNA VENETA Vrt. 0442 412231 - f. 0442 [email protected]

PER INFORMAZIONI:www.scformazione.orgResp. di Redazione:Ernesto Santi