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Sindaci in rete per tutelare l’ambiente Mirano pag. 8 pag. 12 Sempre più disperati chiedono aiuto ai comuni A Mirano allo sportello “Ricomincio da qui” tante storie di difficoltà. 255 le richieste di lavoro in pochi mesi S olo, senza lavoro, con problemi di alco- lismo e senzatetto, dopo aver perso la madre ed essere stato cacciato fuori casa dal padre. Lo chiamiamo Paolo (il nome è di fanta- sia), un disperato, figlio della crisi, relegato ai margini dalla società: ha avuto però la fortuna di incontrare le volontarie dello sportello “Rico- mincio da qui” di Spinea, che l’hanno aiutato a risollevarsi. La speranza è tornata con un lavoro: sei mesi, in un’azienda cantieristica ve- neziana, attraverso un’agenzia interinale con la quale le volontarie sono riuscite a mettersi in contatto e trovare una soluzione per lui. Alla fine il contratto gli è stato rinnovato e ora Pao- lo è assunto nella sua nuova azienda. Dormiva in strada, ora ha ricominciato a vivere. E’ solo uno dei casi, forse il più eclatante degli ultimi mesi, con il quale si sono trovati a operare i volontari dello sportello di Spinea, creato da ex dipendenti del ricollocamento, che hanno deciso di mettere a disposizione gratuitamente il loro tempo per gli altri, in particolare in ambito lavorativo, uno dei più sollecitati in questo tempo di crisi. Come Paolo, sono molti i cittadini che in questi mesi si sono affacciati allo sportello chiedendo un lavoro. In tutto 255 persone, 134 donne e 121 uomini, in un solo anno di attività. Si tratta soprattutto di disoccupati e inoccupati, tra i 20 e i 50 anni, con diploma di scuola media, inferiore o superiore (solo 3 gli uomini e 19 le donne con una laurea). Di que- sti poi, 70 sono stranieri che vivono a Spinea. MARCO RAGAZZO, L’ IMPEGNO A FAVORE DELLA COMUNITÀ Marco Ragazzo è nato nel 1970, abita a Santa Maria di Sala da 15 anni e lavora in un’azienda a Massanzago come impiegato tecnico. Dal 2012 è impegnato come volontario nell’associa- zione Labs, di cui oggi è presidente. pag. 21 SANITA’, PROTESTA PER SALVARE GLI OSPEDALI La sospensione delle schede ospe- daliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, che i plessi di Dolo e Mirano siano considerati come ospedali di rete per acuti su due poli, investimenti per gli ospedali. pag. 6 del Miranese Sud Periodico d’informazione locale. Anno XXI n 138 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it 1994 - 2014 continua a pag. 8 Intervento “S ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro* *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm App L’EDITORIALE Buon natale e felice anno nuovo La Redazione* F ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata- le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio- ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que- sto numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag- gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *[email protected] Sanità Speciale Natale pag. 28 Appuntamenti e consigli per le Feste Storie di volontariato nel Veneto Sociale pagg. 4-5 alle pagg. 45-48 a pag. 43 VIVAI BARENDI P.A. MORENO PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI Tel. 348 6046422 - Fax 041 462811 [email protected] - www.vivaibarendi.com Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazzi Realizzazione impianti d’Irrigazione Potature ad alto fusto Punto vendita piante da esterno e interno Presso GIARDINO di PETER in via 2 Giugno - Campagna Lupia

Mirsud nov2014 n138

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Mirsud nov2014 n138

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Page 1: Mirsud nov2014 n138

Sindaci in rete per tutelare l’ambiente

Mirano

pag. 8

pag. 12

Sempre più disperati chiedono aiuto ai comuni A Mirano allo sportello “Ricomincio da qui” tante storie di difficoltà. 255 le richieste di lavoro in pochi mesi

Solo, senza lavoro, con problemi di alco-lismo e senzatetto, dopo aver perso la madre ed essere stato cacciato fuori casa

dal padre. Lo chiamiamo Paolo (il nome è di fanta-

sia), un disperato, figlio della crisi, relegato ai margini dalla società: ha avuto però la fortuna di incontrare le volontarie dello sportello “Rico-mincio da qui” di Spinea, che l’hanno aiutato a risollevarsi. La speranza è tornata con un lavoro: sei mesi, in un’azienda cantieristica ve-neziana, attraverso un’agenzia interinale con

la quale le volontarie sono riuscite a mettersi in contatto e trovare una soluzione per lui. Alla fine il contratto gli è stato rinnovato e ora Pao-lo è assunto nella sua nuova azienda. Dormiva in strada, ora ha ricominciato a vivere.

E’ solo uno dei casi, forse il più eclatante degli ultimi mesi, con il quale si sono trovati a operare i volontari dello sportello di Spinea, creato da ex dipendenti del ricollocamento, che hanno deciso di mettere a disposizione gratuitamente il loro tempo per gli altri, in particolare in ambito lavorativo, uno dei più

sollecitati in questo tempo di crisi. Come Paolo, sono molti i cittadini che

in questi mesi si sono affacciati allo sportello chiedendo un lavoro. In tutto 255 persone, 134 donne e 121 uomini, in un solo anno di attività. Si tratta soprattutto di disoccupati e inoccupati, tra i 20 e i 50 anni, con diploma di scuola media, inferiore o superiore (solo 3 gli uomini e 19 le donne con una laurea). Di que-sti poi, 70 sono stranieri che vivono a Spinea.

Marco ragazzo, l’ iMpegno a favore della coMunità

Marco Ragazzo è nato nel 1970, abita a Santa Maria di Sala da 15 anni

e lavora in un’azienda a Massanzago come impiegato tecnico. Dal 2012 è

impegnato come volontario nell’associa-zione Labs, di cui oggi è presidente.

pag. 21

Sanita’, proteSta per Salvare gli oSpedali

La sospensione delle schede ospe-daliere e dell’atto aziendale dell’Ulss

13, che i plessi di Dolo e Mirano siano considerati come ospedali di rete per

acuti su due poli, investimenti per gli ospedali.

pag. 6

www.lapiazzaweb.it

del Miranese Sud

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n 138 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

1994 - 2014

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere

l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

di Don Dante Carraro*

continua a pag. 8

Intervento

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a racco-

gliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

di Don Dante Carraro*

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

App

L’EDITORIALE

Buon natale e felice anno nuovoLa Redazione*

Fino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli

auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi

di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri.

Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata-le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio-ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti.

Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que-sto numero del nostro giornale. Le diffi coltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace.

E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag-gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo!

*[email protected]

Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

Speciale Natale

pag. 28

Appuntamenti e consigli per le Feste

Storie di volontariato nel Veneto

Sociale

pagg. 4-5

alle pagg. 45-48

a pag. 43

VIVAIBARENDIP.A. MORENO

PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI

Tel. 348 6046422 - Fax 041 [email protected] - www.vivaibarendi.com

Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazziRealizzazione impianti d’Irrigazione

Potature ad alto fustoPunto vendita piante da esterno e interno

Presso GIARDINO di PETERin via 2 Giugno - Campagna Lupia

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Page 3: Mirsud nov2014 n138
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Miranese RegioneMirano

pag. 9

Un mese pieno di eventi e solidarietà

Spinea

pag. 14

Smog, sono in vigore le limitazioni del traffico

S. M. di Sala

pag. 18

Un bando per le famiglie in difficoltà

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 27 novembre 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

Srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

accaduto acca-dra venezia

Il destino dei 64 lavoratoriatp: la provincia chiede al veneto una proroga

Gestione Atp di Venezia e questione dipendenti:

sono stati i temi oggetto di un incontro fra l’asses-sore regionale al Turismo Marino Finozzi, la presidente della Provin-

cia di Venezia Francesca Zaccariotto e i vari sindaci dei Comuni del litorale veneziano lo scorso 28 novembre a Mestre (nella foto).

Per salvaguardare gli stipendi dei 64 lavoratori delle Aziende di promozione tu-ristica la Provincia ha chiesto alla Regione una proroga per consentire ai sindaci dei

Comuni interessati di presentare un piano risorse umane con lo scopo di assorbire il personale Apt.L’assessore veneto Finozz

ha manifestato la disponibilità a concedere una proroga di sei mesi, che saranno utili

per adempiere agli obblighi di riforma dettati dalla legge 11/2013 e favorire

così l’aggregazione fra pubblico e privato nella costituzione delle Odg (Organiz-

zazione di gestione della destinazione), che erediteranno le funzioni svolte dalle

Province stesse.

Camera di commerciocoStruiaMo aSSieMe

la città Metropolitana

Sindaci dei comuni del Veneziano convo-cati lo scorso 20 novembre dalla Camera di Commercio di Venezia, con la sua com-missione consiliare apposita, per discutere

della costituenda Città metropolitana.L’obiettivo, senza voler fare invasione di

campo, è quello - come ha spiegato il presidente Giuseppe Fedalto, di favorire

le condizioni per “costruire tutti assieme la nostra Città metropolitana” nella convin-

zione che essa possa rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del

territorio, opportunità che meglio può essere colta se ci sarà un

effi cace gioco di squadra. “Dobbiamo trovare i presupposti - ha com-

mentato il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - per collegare i nostri territori, le

possibili relazioni di questa realtà metropo-litana, ancora tutta da inventare”.

A Margheraparte il “village di natale”

Tutto pronto per l’iniziativa “Village di Natale” nella zona dei parcheggi dell’a-rea del Panorama a Marghera Sud. L’area ospiterà dall’11 dicembre al 6 gennaio 2015 una pista di pattinaggio sul ghiaccio e due stand. Uno per il noleggio dei pattini e come spogliatoio, l’altro sarà di tipo gastronomico. La pista di pattinaggio sarà un rettangolo grande 30 metri per 20 e sarà un punto si attrazione non solo per Mar-ghera, ma anche per tutti i visitatori dei centri commerciali dell’area, proprio in concomitanza con le festività natalizie. “Village di Natale” si troverà a ridosso del capolinea del tram.

veneto Cityla coMMiSSione vigilanza pronta ai controlli

Sono cinque i componenti del Collegio di vigilanza su Veneto City istituito ai sensi dell’articolo 9 dell’accordo di programma che punta all’attuazione organica e coordinata del polo del terziario di scala sovraregionale, fi nalizzato alla localizzazione di centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese. Ne faranno parte: il presidente della Regione, Luca Zaia (o un suo delegato); la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto; il sindaco del Comune di Dolo, Maria Maddalena Gottardo. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, l’architetto Daniele Agnolon per Veneto City. La commissione nelle prossime settimane potrà lavorare vigilando sulle procedure inerenti quest’operazione.

accaduto acca-dra venezia

Il destino dei 64 lavoratoriatp: la provincia chiede al veneto una proroga

Gestione Atp di Venezia e questione dipendenti:

sono stati i temi oggetto di un incontro fra l’asses-sore regionale al Turismo Marino Finozzi, la presidente della Provin-

cia di Venezia Francesca Zaccariotto e i vari sindaci dei Comuni del litorale veneziano lo scorso 28 novembre a Mestre (nella foto).

Per salvaguardare gli stipendi dei 64 lavoratori delle Aziende di promozione tu-ristica la Provincia ha chiesto alla Regione una proroga per consentire ai sindaci dei

Comuni interessati di presentare un piano risorse umane con lo scopo di assorbire il personale Apt.L’assessore veneto Finozz

ha manifestato la disponibilità a concedere una proroga di sei mesi, che saranno utili

per adempiere agli obblighi di riforma dettati dalla legge 11/2013 e favorire

così l’aggregazione fra pubblico e privato nella costituzione delle Odg (Organiz-

zazione di gestione della destinazione), che erediteranno le funzioni svolte dalle

Province stesse.

Camera di commerciocoStruiaMo aSSieMe

la città Metropolitana

Sindaci dei comuni del Veneziano convo-cati lo scorso 20 novembre dalla Camera di Commercio di Venezia, con la sua com-missione consiliare apposita, per discutere

della costituenda Città metropolitana.L’obiettivo, senza voler fare invasione di

campo, è quello - come ha spiegato il presidente Giuseppe Fedalto, di favorire

le condizioni per “costruire tutti assieme la nostra Città metropolitana” nella convin-

zione che essa possa rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del

territorio, opportunità che meglio può essere colta se ci sarà un

effi cace gioco di squadra. “Dobbiamo trovare i presupposti - ha com-

mentato il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - per collegare i nostri territori, le

possibili relazioni di questa realtà metropo-litana, ancora tutta da inventare”.

A Margheraparte il “village di natale”

Tutto pronto per l’iniziativa “Village di Natale” nella zona dei parcheggi dell’a-rea del Panorama a Marghera Sud. L’area ospiterà dall’11 dicembre al 6 gennaio 2015 una pista di pattinaggio sul ghiaccio e due stand. Uno per il noleggio dei pattini e come spogliatoio, l’altro sarà di tipo gastronomico. La pista di pattinaggio sarà un rettangolo grande 30 metri per 20 e sarà un punto si attrazione non solo per Mar-ghera, ma anche per tutti i visitatori dei centri commerciali dell’area, proprio in concomitanza con le festività natalizie. “Village di Natale” si troverà a ridosso del capolinea del tram.

veneto Cityla coMMiSSione vigilanza pronta ai controlli

Sono cinque i componenti del Collegio di vigilanza su Veneto City istituito ai sensi dell’articolo 9 dell’accordo di programma che punta all’attuazione organica e coordinata del polo del terziario di scala sovraregionale, fi nalizzato alla localizzazione di centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese. Ne faranno parte: il presidente della Regione, Luca Zaia (o un suo delegato); la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto; il sindaco del Comune di Dolo, Maria Maddalena Gottardo. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, l’architetto Daniele Agnolon per Veneto City. La commissione nelle prossime settimane potrà lavorare vigilando sulle procedure inerenti quest’operazione.

L’INTERVENTO

Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano“In questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte

disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifi ca alla nuova

legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della fi nanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è suffi ciente ed è vanifi cato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”.

di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

politica

pagg. 24-25

Parte la corsa alla Regione

acquiSti

pagg. 30-31

A Natale scegli il regalo giusto

cultura

pag. 32

Scatti dal mondo di un ambasciatore

Page 6: Mirsud nov2014 n138

4 Argomento del mese

l’unica Sede italiana e’ a Mirano

Cesvitem, la onlus che aiuta il Sud del mondo

La pagina del sito web si apre con l’appello di Elisio (in foto), un ragazzo del Mozambico, che

si è trasferito a 1500 chilometri da casa per studiare Ingegneria mine-raria all’università, con lo scopo di non far perdere al suo Paese il treno dello sviluppo.

“Siamo un Paese ricchissimo nel sottosuolo ma poverissimo in superfi cie - racconta Elisio - Il mio sogno è di dare un contributo per invertire questa situazione. Per far sì che le risorse naturali della nostra terra si trasformino davvero in un’opportunità di be-nessere per il nostro popolo”. E’ una testimonianza dell’impegno per il Fondo Bolsas, il progetto di borse di studio per studenti universitari mozambicani, che il Cesvitem onlus, Centro Sviluppo Terzo Mondo, sostiene.

Con sede italiana a Mirano, il Cesvitem è un’associazione italiana non governativa e senza fi ni di lucro, attiva nel campo della cooperazione internazionale, senza apparte-nenze politiche o confessionali. Dal 1987 è impegnato, attraverso progetti di sostegno a distanza (Sad) e progetti di solidarietà e cooperazione, nella promozione dei processi di autosviluppo dei popoli del Sud del mondo, al fi ne di colmare progressivamente il divario tra il Nord e il Sud del pianeta senza replicare all’infi nito schemi di dipendenza economica, culturale e politica.

Veneto, e più in generale il Nordest, realtà ad alto tasso di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t. Risulta evidente anche dai più recenti dati, relativi al

2013 - rilevazione che è frutto della convenzione stipulata tra Istat, Csvnet (rete dei Centri di Servizio per il Volontariato) e la Fondazione Volontariato e Partecipazione - dai quali si ricava la conferma che il lavoro volontario è più diffuso al Nord, con il tasso più elevato nel Nord Est, pari al 16 per cento della popolazione.

Nella panoramica più ampia di un contesto nazionale emerge nel complesso una media di 12,6 per cento volontari rispetto al totale della popolazione, circa 6,63 milioni di per-sone di cui 4,14 milioni impegnate in contesti di volontariato organizzato (associazioni, club...). La regione con maggior nu-mero di volontari è il Trentino Alto Adige con il 21,8 per cento di persone impegnate nel volontariato.

Sempre a livello nazionale, gli uomini, con il 13,3 per cento, sono più attivi delle donne (11,9 per cento) mentre la fascia di età più coinvolta numericamente è quella compresa tra i 55 ed i 64 anni (il 15,9 per cento). Il contributo medio mensile di ciascun volontario è pari a 19 ore.

I volontari per lo più hanno un livello di istruzione superiore (il 22,1 per cento di chi ha avuto esperienze di volontariato ha conseguito la laurea), sono per lo più lavoratori o studenti. Il volontariato è un impegno che coinvolge soprattutto i compo-nenti delle famiglie agiate.

Questa in generale la fotografi a nazionale del mondo del volontariato scattata da Istat, dalla quale emerge la stretta relazione fra lavoro, livello di istruzione, situazione economi-ca e volontariato. Ma da cui si evince anche l’incremento del numero di volontari par ad un terzo rispetto alle rilevazioni precedenti. Opera di sensibilizzazione e desiderio di stare bene con la propria coscienza sono i due motivi principali che hanno determinato l’avvicinamento di molte persone alle associazioni operanti nei territori. Secondo il Censis, infatti, il 29,5 per cento degli italiani, afferma di trarre energia positiva dall’aiuto rivolto agli altri.

Quanto all’opera di sensibilizzazione, va citato anche il progetto europeo SVE-servizio volontari europei che permette ai giovani di fare esperienze di volontariato all’estero interamente fi nanziate dall’Ue.

I centri Servizi di volontariato nel Veneto. Sono sette,

gestiti dai coordinamenti provinciali del volontariato, raggrup-pano 1.716 associazioni, pari ad oltre il 70 per cento delle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Sono enti a valenza provinciale che operano gratuitamente per la promozione del volontariato che raggruppa più di 2000 as-sociazioni. Scopo dei CSV è quello di sostenere e qualifi care l’attività di volontariato, lavorando per una crescita qualitativa delle associazioni e della cittadinanza.

Assolvono al compito di promuovere nuove iniziative di volontariato e di rafforzare quelle esistenti; di approntare stru-menti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà; offrono formazione, consulenza ed assistenza qualifi cata non-ché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifi che attività; favoriscono lo scambio di informazioni, documenti e dati sulle attività di volontariato anche a livello na-zionale, e forniscono assistenza sulla normativa e sulle circolari applicative in materia.

Nel corso del 2013 i CSV del Veneto hanno erogato a cen-tinaia di associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, tramite appositi bandi oltre 2 milioni di euro.

di Giovanni Giovetti

A livello nazionale emerge che i volontari hanno

un’istruzione superiore e spesso una situazione

economica agiata

Gli uomini sono più attivi delle donne nel

mondo del volontariato soprattutto nella fascia d’età tra i 55 e 64 anni

I DATIIl Veneto e tutto il Nordest si conferma l’area a più alta

concentrazione di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t e un coinvolgimento della popolazione

pari al 16 per cento del totale.Sono questi i dati che emergono dalla prima rilevazione sul lavoro

volontario di Istat insieme ai Centri di Servizio per il volontariato relativi al 2013. Tante anche

in Veneto le storie di volontariato Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

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5Argomento del mese

Alessandra Moretti: “Sociale, siamo indietro di 20 anni”Terzo settore e volontariato Il convegno del Partito democratico a Chioggia

Confronto del mondo del volontariato con la candidata del Pd alla presidenza della Regione, Alessandra Moretti. In una sala riunioni del centro congressi Kursaal di Sottomarina a Chioggia gremita, lo scorso 21 novembre l’esponente dem ha incontrato la città e, soprat-

tutto, il terzo settore. La candidata ha voluto porsi in un atteggiamento di ascolto e dialogo con le realtà locali che

si pongono come obiettivo principale quello di aiutare il prossimo. Segnale politico sicuramente importante, che apre le porte a un mondo che, negli ultimi anni, in Veneto, sarebbe stato umiliato dalle istituzioni.

Se, infatti, l’invettiva politica di Claudio Sinigaglia, che ha puntato il dito contro la “destrut-turazione sociosanitaria”, è parsa morbida, quella della Caritas diocesana, è stata assai più dura, avendo defi nito il settore sociale umiliato e aperto a un clima di favori, mentre nelle città sta crescendo sempre di più la povertà estrema, con moltissime persone rimaste senza lavoro, quindi senza reddito e senza casa.

Dal canto suo l’eurodeputata ha descritto la situazione del sociale attuale inadeguata, arretrata di almeno vent’anni e, dopo aver lodato l’impegno indefesso dei volontari, ha aperto le porte a una stagione nuova, fatta di attenzione agli ultimi, alle periferie, a chi è rimasto indietro. Secondo la Moretti serve un grande segnale di discontinuità con il passato. Sicuramente un primo gesto l’ha già fatto, legando la sua campagna all’incontro con il terzo settore.

Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

La storia

Solidarietà per i bimbi malati Jenny Vianello, mamma coraggio Jenny Vianello è una ragazza di 36 anni che vive a Mar-

ghera, lavora come impiegata in un’azienda di nautica ed è mamma a tempo pieno di Aurora, nata nel 2007

e di Filippo nato nel 2009. Il secondo genito, dopo alcuni mesi dalla nascita, ha cominciato a manifestare dei problemi che, un anno fa, sono stati riconosciuti nella mutazione del gene Cdkl5. Anche se si sa poco riguardo alla funzione della proteina Cdkl5, si ipotizza che possa giocare un ruolo nella regolazione dell’attività di altri geni, compreso il gene Mecp2 (responsabile della Sindrome di Rett). La maggior parte dei bambini affetti da Cdkl5 soffre di crisi che iniziano nei primi mesi di vita, questi bambini spesso non possono camminare, parlare o nutrirsi, e molti sono su sedia a rotelle, soffrono di scoliosi, problemi alla vista e alla motilità gastrointestinale. “Filippo nasce da una gravidanza normale tutto era andato bene e io ero tranquilla perché avevo l’esperienza della gra-vidanza precedente; poi, a quattro mesi e mezzo come un fulmine a ciel sereno sono iniziate le prime crisi epilettiche. La pediatra stessa non aveva notato niente perché il bambino cresceva regolarmente però prima di addormentarsi gli veni-vano questi attacchi che poi sono andati aumentando. Abbia-mo deciso di andare al Pronto Soccorso, lo hanno tenuto in osservazione, il neurologo pensava si trattasse della sindrome di West. Da Mestre ci hanno mandati a Padova per fare tutti gli esami del caso; i mesi passavano e le crisi non smettevano ma, io e mio marito, eravamo fi duciosi e pensavamo che le cose si sarebbero risolte. Avere Aurora a casa, che ci aspettava, ci ha dato tanta forza perché quando tornavamo dall’ospedale non potevamo farci vedere tristi per non farla soffrire”.

E poi? “L’anno scorso, a Firenze, ci hanno dato la diagnosi defi nitiva”. Che cosa crede scateni questa malattia? “La malattia è genetica de novo: non dipende dai genitori ma c’è una mutazione genetica che

insorge al momento del concepimento, la sua scoperta è del 2004”. Le istituzioni vi hanno aiutato? “Per la malattia di Filippo è importantissima la fi sioterapia ma non sempre il personale con

cui abbiamo lavorato ha capito la situazione. Il comune ci ha dato una maestra di sostegno e un’accudente, una fi gura OSS che si occupa dei bisogni fi sici del bambino per 30 ore la settimana”.

Momenti belli? “I momenti belli sono quando Filippo riesce a fare piccoli cose, che per noi sono delle conquiste:

quando si tiene in piedi per pochi attimi e quando sorride. Poi ci sono momenti brutti quando ha attacchi di epilessia più frequenti”.

Ci parli dell’associazione Cdkl55. “Con la diagnosi di Filippo abbiamo cominciato a fare delle ricerche e siamo andati a un

convegno internazionale a Bologna, qui abbiamo conosciuto il presidente, è stato un momento di condivisione importante con altri genitori. L’associazione raccoglie fondi da devolvere alla ricerca, unica speranza per i nostri fi gli”.

Iniziative? “Ad esempio “una canzone per il nostro futuro”, un brano realizzato per Giorgia che esprime

lo stato della malattia in poesia, chi scarica il pezzo devolve qualcosa all’associazione. A settembre, assieme alla parrocchia, abbiamo fatto una maratona nella Riviera, hanno partecipato 600 persone e c’è stata una bella raccolta”.

Che cosa direbbe a una mamma che scopre che il suo bambino soffre di questo male? “Come prima cosa le darei un forte abbraccio e le direi che, rispetto a qualche tempo fa,

abbiamo messo a fuoco un obiettivo. Bisogna avere fi ducia nella ricerca che si sta muovendo in diverse direzioni. Dobbiamo perseguire con la riabilitazione perché i nostri bambini sembrano chiusi in un guscio ma c’è bisogno di trovare la chiave dentro di loro”.

Progetti? “Andare sempre avanti e trovare fondi per la ricerca, noi viviamo alla giornata perché il futuro

è diffi cile da immaginare”. Cdkl5 è l’associazione di volontariato onlus nata otto anni fa e raccoglie fondi da devolvere alla

ricerca. Per chi vuole sostenere la ricerca, per maggiori informazioni www.cdkl5.org.R.P.

di Andrea varagnolo

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Page 8: Mirsud nov2014 n138

6 Approfondimento

La sospensione delle schede ospedaliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, che i ples-si di Dolo e Mirano siano considerati come

ospedali di rete per acuti su due poli, investimen-ti per gli ospedali e la discussione sulle strutture intermedie. Queste sono le richieste lanciate nella manifestazione per la difesa dell’ospedale di Dolo dello scorso 16 novembre. La manifestazione è stata promossa dai sindaci della Riviera, assieme al coordinamento organizzativo che vede in testa il comitato “Bruno Marcato”, il Ponte del Dolo, Opzione Zero. Al corteo hanno partecipato oltre mille persone, tra cui sei sindaci (Dolo, Mira, Cam-polongo, Camponogara, Fossò e Stra), i consiglieri regionali Bruno Pigozzo (Pd), Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra) e Francesco Piccolo (Gruppo Misto) e rappresentanti politici, sindaca-li, di associazioni e comitati. La manifestazione è partita dal Foro Boario per giungere allo Squero, dove si sono svolti gli interventi. “Chiediamo un impegno concreto da parte della politica regiona-le – ha detto Alessandro Campalto, sindaco di Campolongo – come quello avuto per l’Ulss 10 del Veneto Orientale, non solo nel sospendere l’at-

tuazione dell’atto aziendale, ma nella revisione di questo impianto. Chiediamo un ospedale di rete su due poli, entrambi con specializzazioni mediche e chirurgiche”.

Il 15 novembre si è invece svolto un sopral-luogo della Lega Nord all’ospedale di Dolo con la presenza di Daniele Stival (assessore regionale), Alberto Semenzato (segretario provinciale) e Gio-vanni Fattoretto (segretario della Riviera). Durante l’intervento sono stati ribaditi gli investimenti pre-visti nel 2010 dalla Regione Veneto, e anticipata la discussione al Crite (commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia) dei progetti per l’ospedale di Dolo che prevedono il nuovo Pron-to Soccorso, la piastra operatoria e diagnostica e

interventi di messa in sicurezza. La discussione al Crite si è svolta il 18 novembre.

“La Commissione – si legge in un comunica-to dell’Ulss 13 – ha dedicato ampio spazio alla valutazione del progetto di investimento e ristrut-turazione degli ospedali dell’Ulss 13 di Mirano. La Commissione ha valutato in modo decisamen-te positivo il progetto complessivo presentato dal direttore Gino Gumirato. E’ scesa poi nei dettagli delle valutazioni sui singoli interventi, in particolare dell’ospedale di Dolo, individuando la necessità di definire, nella prossima riunione già fissata per il mese di dicembre, una serie di approfondimenti tecnici volti a delineare la più opportuna calendariz-zazione dei lavori”.

di Giacomo Piran

Al corteo in difesa del nosocomio rivierasco, hanno partecipato oltre mille persone. La Lega Nord non ha sfilato

L’iniziativa Sono scesi in piazza sindaci, comitati, associazioni e partiti

“Dolo e Mirano siano 2 ospedali per acuti”

“Avere in mano i soldi, per un gio-catore, è come per un drogato, avere in mano la cocaina”. Il gioco

d’azzardo patologico (comunemente definito ludopatia) è una malattia come lo sono l’al-colismo e la dipendenza da droghe e come tale, è seguita dai Sert delle varie Ulss venete. “Una patologia, che desta grande preoccupa-zione – spiega il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 13 Mauro Cibin – anche se non abbiamo ancora dati significa-tivi, perché “appena nata” in Italia (la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%, dati del Ministero della Salute, 2012)”. Nell’Ulss 13 il servizio è stato attiva-to prima a Mirano alcuni anni fa, e lo scorso anno a Dolo. Attualmente sono seguite circa 70 persone (il 66% sono uomini), il 10% del-le quali già dipendenti da altre sostanze come l’alcol o la droga.

“Il fenomeno è sotterraneo, ma in cre-scita – continua – e questo per due fattori. Il primo dettato dalla situazione sociale (la crisi economica e lavorativa pesa molto psicologi-camente) e dalla predisposizione al problema (un individuo può giocare qualche volta per tutta la vita e non ammalarsi e un altro, invece, diventare dipendente) e il secondo influenzato dall’offerta (prima di dieci anni fa, in Italia, il gioco quasi non esisteva, ora è esploso in ma-niera massiccia e le macchinette per giocare si trovano ovunque)”. La rapida e facile accessibi-lità al gioco fa crescere il problema. “Quando si dice – aggiunge Cibin – circoscriviamo il gioco d’azzardo in alcuni posti ed evitiamo di metter-lo ovunque, ha un senso ben preciso: una cosa

significava sapere che per giocare, ad esempio, si doveva andare a Venezia, al Casinò, per cui ci si pensava due volte prima di spostarsi ap-posta, un’altra cosa, invece, è trovare il gioco sotto casa, per non parlare del fatto che ora si può giocare anche distesi a letto connessi a internet”. Come fa crescere il problema anche la tipologia del gioco, che negli ultimi anni è molto cambiato: ora si tende a giocare sempre di più in solitudine e i giochi (slot e giochi in internet sono i più pericolosi) sono studiati pro-prio per creare dipendenza. Ma si può guarire dalla dipendenza da gioco? “Sì – risponde Cibin – ma non con le medicine. Da un lato abbiamo una rete, costruito con gli assistenti sociali dei Comuni e i gruppi dei Giocatori anoni-mi, fondamentale in termini di supporto e cura del problema; dall’altro, mettiamo in campo i nostri strumenti, come le cure psicologiche e la rieducazione alla gestione dei soldi. Perché, come è vero che dalla cocaina si guarisce fa-cendo a meno della droga, dal gioco si guarisce rieducandosi all’uso corretto del denaro: non ci si può allontanare e fare a meno dei soldi in assoluto”.

DATI SERT LuDOPATIA E’ ALLARME

F.D.G.

Mense ospedaliere dell’Ulss 13 scatta la protesta dei dipenden-ti per il taglio del monte ore, ma sindacati e azienda trovano un accordo-ponte in attesa di maggiori trasferimenti da parte

dell’azienda sanitaria. A spiegarlo è Gianfranco Rizzetto, il segreta-rio della Filcams Cgil, dopo un incontro fatto fra le rappresentanze sindacali (Filcams Cgil e Uil Tucs), la Direzione Territoriale del Lavoro, rappresentata da Riccardo Germoglio, e la direzione della Dusmann di Milano, rappresentata da Margherita Ravioli. La questione è quel-la del passaggio di gestione in atto dal primo di dicembre dalla Cir Food alla Dusmann che ha vinto la gara d’appalto per 9 milioni di euro all’Ulss 13 per la gestione delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale, fino al dicembre del 2017. La vertenza coinvolge 61 dipendenti e di 5 autisti. “L’azienda – dice Rizzetto – aveva annunciato che avrebbe tagliato il 40 % del monte ore. Una misura che avrebbe colpito soprattutto le donne che già lavorano part-time, portando l’orario da 23 a 14 ore settimanali. Si è deciso in accordo con la proprietà e la Dtl, di aumentare il monte ore di 100 rispetto al limite prefissato. E’ un primo passo, di un accordo-ponte che permet-te al sindacato di congelare azioni di agitazione, o l’indizione di un vero e proprio sciopero. Aspettiamo dall’Ulss 13 le risorse aggiuntive necessarie per ridurre i danni ai lavoratori delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale”.

ServiziMenSe oSpedaliere, arriva il taglio

A.A.

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un VENETOin SALUTELa nostra priorità

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8 Mirano

Presentato ufficialmente, in un inedito summit tra sindaci “a distanza”, il progetto rete “Citta-dinanza 20-20-20 per una terra intelligente”,

realizzato dai comuni di Mirano, Este e San Donà di Piave. Collegati in videoconferenza, i sindaci Maria Rosa Pavanello, Giancarlo Piva e Andrea Cereser hanno illustrato le caratteristiche del progetto, che nasce per favorire e migliorare la sostenibilità am-bientale, perseguendo così gli obiettivi previsti dal “Pacchetto Clima-Energia 20-20-20”, ovvero l’insie-me delle misure pensate dall’Unione Europea per il periodo successivo al Protocollo di Kyoto: i governi locali, che svolgono un ruolo decisivo nella mitiga-zione degli effetti conseguenti al cambiamento cli-matico, dovranno ridurre le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020. Mirano, Este e San Donà, una popolazione complessiva di 86 mila abitanti, sono accomunati dal fatto di aver aderito al “Patto dei sindaci”, impegnandosi a redigere il “Piano di azio-ne per l’energia sostenibile” e a realizzare, nel loro piccolo, una parte di questo obiettivo. I Paes hanno, tra le altre cose, l’obiettivo di favorire un ambiente e una qualità della vita più sani, una accresciuta com-petitività economica e una maggiore indipendenza energetica. I tre comuni hanno così deciso di dare vita alla rete “Cittadinanza 20-20-20”, aperta all’a-desione di altri comuni, per svi-luppare questi temi e declinarli nelle rispettive realtà territoria-li. Daranno risalto alla riduzione degli sprechi, alla partecipa-zione dal basso, alla crescita condivisa, rafforzando un’alle-anza sindaci-cittadini. L’obiettivo è andare oltre la smart-city, la città intelligente, istituendo una rete che promuova la smart-land, il territorio intelligente, mettendo in pratica nel quotidiano criteri di sosteni-

bilità, condividendo le buone pratiche amministrative e gestionali di ricerca e studio. Il tutto partendo pro-prio dagli strumenti di lavoro. Proprio per questo la

rete è nata in videoconferenza on-line, risparmiando così circa 32,70 chilogrammi di Co2 non immessi in atmosfera. “Il prin-cipio fondante – ha spiegato Pavanello – è mettere in rete le energie per un comune più

virtuoso, efficiente e sostenibile, che migliori la quali-tà della vita dei propri cittadini. La rete unisce virtual-mente un territorio ampio, ponendosi come soggetto promotore di modelli di vita equilibrati e sostenibili,

per l’area del Veneto centrale”. Pavanello, che rico-pre anche il ruolo di presidente di Anci Veneto, ha sottolineato che: “La rete è anche una risposta ai continui tagli agli enti locali: ci permette di cercare risorse presso altre sedi, come l’Unione Europea”. Per Piva, sindaco di Este: “Questa forma di collabo-razione permette di costituire massa critica, aspetto fondamentale per trovare forme di finanziamento e di incentivi in ambito comunitario, nazionale e regio-nale fra i fondi destinati al rilancio delle aree inter-ne”, mentre Cereser, primo cittadino di San Donà, ha fissato alcuni aspetti su cui la rete potrà agire: verde urbano, mobilità e risparmio energetico.

di Filippo De Gaspari

Iniziative Si punta ad andare oltre la smart-city e la città intelligente

Sindaci in rete per l’ambiente

Il municipio di Mirano

Il progetto rete “Cittadinanza 20-20-20 per una terra intelligente”, è realizzato dai comuni di Mirano, Este e San Donà di Piave

La videoconfernza ha permesso di risparmiare di risparmiare molti chili di anidride carbonica

Territorio

Il bike-sharing a Mirano? Un flop. Il Comune si appresta a mandare in pensione il progetto di mobilità sostenibile che doveva essere la rivoluzione del trasporto cittadino,

e invece non è mai decollato. A testimoniarlo rimangono tre postazioni divelte e nel degrado che a breve il Comu-ne smantellerà. Questo anche per togliere una fonte di pericolo e incuria nei luoghi più frequentati della città: le colonnine, i cosiddetti cicloposteggi, dalle quali si sarebbe-ro dovuto prendere e riposizionare le biciclette a noleggio.

Si trovano al parcheggio dell’ospedale di via Miranese, al terminal Actv di via Cavin di Sala e dietro il municipio, in viale Rimembranze. Colonnine diventate cestini, rastrel-liere a pezzi, biciclette ritirate dopo una carriera di totale inutilizzo.

Da incentivo alla mobilità sostenibile a monumento allo spreco. Inaugurato a settembre 2010, il bike-sharing non è mai stato utilizzato, nonostante incentivi, tessere sconto e periodi gratuiti di utilizzo. In questi anni il servizio

ha fatto parlare di sé solo per i continui furti e vandalismi: le biciclette pubbliche sono sparite più volte, costringen-do tra l’altro il Comune a installare un costoso antifurto e spendere così altri soldi pubblici. Alla fine per il bike-sharing sono stati spesi la bellezza di 80 mila euro, senza alcun vantaggio per il traffico e la mobilità. Ma c’è di più: di questi soldi, 30 mila dovevano arrivare come contributo dalla Regione, ma il Comune non li ha mai visti. Tanto che il mese scorso dal palazzo è partito il mandato agli

avvocati di adire le vie legali contro la Regione per il re-cupero del cofinanziamento mai arrivato. “Nel frattempo – spiega il sindaco Maria Rosa Pavanello – quei soldi li abbiamo dovuti anticipare noi alla ditta che ha installato e gestito il servizio. Così ci è toccato mettere soldi che non dovevamo dare”.

traffico Mobilitàil bike-Sharing a Mirano? un flop aSSoluto

F.D.G.

segue da pag. 1Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con

una intensità che toglie il fi ato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chi-lometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascol-tare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fi anco so-spira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospe-dale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mam-me e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresen-tano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”.

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Intervento

di Don Dante Carraro*

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

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9Mirano

Da San Martino, che in città significa “oca”, al Natale. I due mesi più ricchi di iniziative a Mirano entrano nel vivo

e le novità non mancano: in città grande successo ha riscosso il weekend dedicato all’oca: per la prima volta il Zogo “aperto” a tutti ha riscosso un successo insperato. Mai così tanti spettatori come quest’anno per l’appuntamento clou dell’anno, e c’era da aspettarselo, visto che per la prima volta, senza tribune a fare da contorno alle 63 ca-selle di gioco, lo spettacolo è stato davvero per tutti. Il vicepresidente della Pro Loco Sil-

vestro Zecchinato si dice soddisfatto: “Per-ché fuori dalle tribune la gente si è fermata e ha guardato tutto il Zogo, non è stata solo una necessità: era una scommessa, direi che è stata vinta. Alla fine è la prima volta che il gioco viene visto da molte più delle cano-niche duemila persone che l’arena con le tribune poteva contenere”. Il gioco gratuito, vinto quest’anno da Zianigo in un’avvincen-te sfida a squadre piena di colpi di scena, è stato dunque quello più seguito di sempre e a trarne beneficio è stata anche la Fiera de l’Oca che fa da contorno alla sfida tra

le squadre. Riuscito anche il Palio dell’oca, iniziativa del quartiere Luneo, che ha visto al via 14 pennuti per la tradizionale corsa, quest’anno senza presidi animalisti, ma co-munque blindata nel timore di contestazioni. Ha vinto “Via col Vento”, l’oca di Enrico Lu-cato, di Mirano. L’anno prossimo protagoni-sta sarà solo la Fiera, ma nell’anno dell’Expo si preannunciano grandi novità. Archiviato il pennuto, si guarda però ora al calore del Natale. Anche quest’anno Confcommercio del Miranese ha coordinato una serie di ini-ziative per animare la piazza: si parte il fine

settimana dell’Immacolata, con “Natale in piazza” il 6 e 7 dicembre. Non mancherà il mercatino della fantasia, le specialità gastro-nomiche del Bel Paese, sotto lo slogan “Di-Gusto” e ovviamente i negozi in piazza, per promuovere direttamente al pubblico i loro prodotti. Inoltre, sabato 6 dicembre, torna il raduno dei Motobabbo, con sfilata e rac-colta fondi per “Casa Nazareth” e lo stand Honda. Domenica 7 dicembre infine, show acrobatico di trial. Dall’11 al 14 dicembre

piazza tutta dedicata invece alla “Festa del cioccolato”, mostra mercato con i migliori maestri cioccolatieri da tutta Italia. Si svolge-rà sopra l’ovale della piazza e in piazzetta Errera, vicino fontana, in modo da non dover chiudere al traffico la piazza nei giorni feriali. Infine domenica 21 dicembre, oltre al tradi-zionale mercatino dell’antiquariato, ci sarà anche quello del volontariato e lo “Shopping Italiano”, con bancarelle selezionate lungo tutta via Barche.

di Filippo De Gaspari

Dal 6 dicembre, “Natale in Piazza”, il raduno dei Motobabbo, e la “ Festa del Cioccolato”

Aggregazione Dopo il successo del Zogo dell’Oca tanti altri appuntamenti

Designer di occhiali e imprenditore famoso nel mondo, riceve il premio “Miranese dell’anno 2014”. Dopo le ultime due edizioni andate ai reparti di Cardiochirurgia e

Cardiologia lo scorso anno, e al patron del Summer Festival Pa-olo Favaretto nel 2012, è Piero Massaro il cittadino più illustre.

E’ stato premiato l’8 novembre al ristorante “19 al Paradiso” di Luneo per aver portato il nome di Mirano nel mondo, in questo caso sul podio di “Silmo d’Or”, la più importante fiera mon-diale del settore ottico. Massaro crea a Mirano occhiali venduti, e soprattutto apprezzati, negli Stati Uniti, in Canada e in tutta Europa. Dal laboratorio di via Battisti al salone internazionale di Parigi, dall’azienda Italiana Design fondata con la compagna 11 anni fa, a tutto il mondo. Prodotto di nicchia, lavorazione

manuale e tirature limitate: il meglio del Made in Italy che an-cora piace all’estero. A consegnargli il riconoscimento, promosso dall’associazione “Incontri culturali culinari”, è stato il celebre comico Lello Arena. Presente anche Telethon, con il coordinatore provinciale Stefano Tigani e il professor Leonardo Salviati, ricer-catore dell’Università di Padova, che ha promosso un’iniziativa benefica legata alla ricerca sulle malattie genetiche.

F.D.G.

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Manutenzioni e decoro, a Mirano scendono in campo i cittadini. Patto di stabilità e bilanci “con-

gelati” impongono al Comune di rivedere la gestione del patrimonio: ora i cittadini che desiderano dare un contributo alle manutenzioni con piccoli interventi nel campo dell’edilizia, delle dipinture, del giardinaggio e idraulico potranno presenta-re la propria dichiarazione di disponibilità al Comune. La giunta ha infatti approvato il regolamento “Prendiamoci cura della nostra città”, per lo sviluppo della sussidia-rietà mediante interventi di interesse della comunità locale in ambito socio culturale e in materia di piccola manutenzione”. Ciò è finalizzato a valorizzare l’apporto che la cittadinanza può dare a titolo di volon-tariato. Le attività possono essere svolte da singoli, associazioni e “associazioni di località”, formate da persone che inten-dono svolgere un’azione collettiva in una determinata porzione del territorio (quar-tiere, via, piazza, eccetera). “Si tratta di interventi gratuiti che hanno un valore sociale e relazionale di appartenenza alla comunità”, spiegano dal Comune.

Il regolamento e la dichiarazione di disponibilità agevoleranno l’ente nel coor-dinare il contributo dei volontari. Gli inter-venti possibili riguardano l’arredo urbano (ad esempio la riparazione di elementi d’u-so quotidiano), il verde pubblico (come la lavorazione del terreno, piantumazione di bulbi, fiori, piccole piante, annaffiamento, piccole potature), viabilità (ad esempio la

pulizia di un’area), edifici e strutture (come la ridipintura e tinteggiatura di porzioni di locali, di infissi ed elementi di arredo). La dichiarazione di disponibilità potrà essere presentata su apposito modulo, in cui indi-care in quali tipologie di attività si possiedo-no conoscenze. Il modulo va consegnato al servizio Multisportello, in via Bastia Fuori, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13, martedì e giovedì dalle 8.30 alle 17, oppure inviato tramite e-mail all’indi-rizzo seguente: [email protected] (informazioni: Servizio Gestione Edilizia Pubblica, cimiteri e parchi, tel. 041.5798408 e 041.5798486). In questo modo Mirano segue l’esperienza maturata nella vicina Spinea, dove le squa-dre di volontari di “Mi prendo cura della mia città” sono ormai realtà già da alcuni anni, tanto da aver fatto scuola anche fuori dal Veneto (lo scorso anno venne in città il

di Filippo De Gaspari

La giunta ha approvato il regolamento “Prendiamoci cura della nostra città”

Volontariato L’ente locale segue l’esempio del comune di Spinea

Manutenzioni e decoro, scendono in campo i cittadini

Un esempio del volontariato di Spinea

sindaco di Cattolica in persona a studiare il progetto). Il Comune l’ha addirittura repli-cato in altri campi di pubblica utilità, come quello della corretta raccolta dei rifiuti e del sociale, con i volontari impegnati nell’aiuto alle persone e nell’orientamento per chi è in cerca di lavoro. A Mirano il percorso di partecipazione si ripete, portato dagli stessi cittadini che in più occasioni si sono propo-sti per primi per farsi carico di alcuni piccoli lavori pubblici, stanchi di vedere situazioni irrisolte. A Vetrego ad esempio, dove il lo-cale comitato ha proposto di curarsi delle aiuole in centro, o in via Battisti, dove fiori e piantine davanti alla scuola sono ora in mano ai residenti del quartiere. Insomma una possibilità di abbellire la propria città.

Il regolamento prevede interventi gratuiti che hanno un valore sociale

“Tagliati fuori dal processo di formazione dell’Unione”. In-sorgono i sindacati: Cgil, Cisl

e Uil attaccano i sindaci dell’Unione del Miranese: “Non ci hanno coinvolti. Avevamo delle proposte, non le hanno volute, lasciandoci tutti i dubbi del caso riguardo l’organizzazione, le funzioni e soprattutto il mantenimento dei livelli salariali del personale coinvolto”. “Che l’Unione sia cosa buona e giusta non ci piove - spiega Simone Naletto, Cisl-Fp - però a noi che chiedevamo di portare delle proposte, visto che di aggregazioni di enti ne abbiamo seguite, hanno chiu-so la porta in faccia. I lavoratori dell’U-nione saranno dipendenti del comune di provenienza o di un nuovo ente?”. “Non vale dire che il percorso era anco-ra in divenire e non avevano niente da dirci - aggiunge Marco Busato, Cgil-Fp - i sindacati sono una risorsa, non una minaccia, avevamo proposte da fare, che andavano fatte allora. Adesso nes-suno sa cosa succederà ai dipendenti”. “E’ ottuso chi pensa di far nascere un’U-nione di comuni senza sentire le parti sociali - afferma Mauro Ragno, Uil-Fpl - si vuole mettere in strada una macchi-na che funzioni, chiavi in mano? Allora non si pensi di scavalcarci”. Pronte a partire assemblee con i lavoratori, che potrebbero anche dare il “la” a forme di protesta.

Protestano i sindacati“tagliati fuori dall’unione”

F.D.G.

11Mirano

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12 Spinea

Solo, senza lavoro, con problemi di alcolismo e senzatetto, dopo aver perso la madre ed essere stato cacciato fuori casa dal padre.

Lo chiamiamo Paolo (il nome è di fantasia), un disperato, figlio della crisi, relegato ai margini dalla società: ha avuto però la fortuna di incontrare le volontarie dello sportello “Ricomincio da qui” di Spinea, che l’hanno aiutato a risollevarsi. La spe-ranza è tornata con un lavoro: sei mesi, in un’azienda cantieristica veneziana, at-traverso un’agenzia interinale con la quale le volontarie sono riuscite a mettersi in con-tatto e trovare una soluzione per lui. Alla fine il contratto gli è stato rinnovato e ora Paolo è assunto nella sua nuova azienda. Dormiva in strada, ora ha ricominciato a vivere.

E’ solo uno dei casi, forse il più eclatante degli ultimi mesi, con il quale si sono trovati a operare i volontari dello sportello di Spinea, creato da ex dipendenti del ricollocamento, che hanno

deciso di mettere a disposizione gratuitamente il loro tempo per gli altri, in particolare in ambito lavorativo, uno dei più sollecitati in questo tempo di crisi.

Come Paolo, sono molti i cittadini che in questi mesi si sono affacciati allo sportello chiedendo un lavoro. In tutto 255

persone, 134 donne e 121 uomini, in un solo anno di attività. Si tratta soprat-tutto di disoccupati e inoccupati, tra i 20 e i 50 anni, con diploma di scuola media, inferiore o superiore (solo 3 gli uomini e 19 le donne con una laurea). Di questi poi, 70 sono stranieri che vi-

vono a Spinea. Per loro e per altri che ancora allo sportello non si sono rivolti, “Ricomincio da qui” ha pensato a un corso di otto incontri formativi gratuiti, per insegnare strategie per trovare, conservare e migliorare il posto di lavoro.

Comune e volontari dello sportello si sono affidati a esperti del settore e soprattutto alle ultime tecniche di valorizzazione

dell’autostima, che spesso, viene prima di un’occupazione: “Il progetto è incentrato su un aspetto - spiega Isabella Tonet - per la prima volta ci adeguiamo al mercato del lavoro: le aziende non cercano più solo l’esperienza, ma la competenza e noi su quello puntiamo. L’esperienza è un curriculum, la compe-tenza va fatta emergere”. “Ricomincio da qui” lo farà anche con l’aiuto dei cavalli: il corso si terrà infatti in Comune e, con lezioni all’aperto, alle scuderie Elloc di Borbiago. Pare infatti che il rapporto uomo-cavallo abbia effetti positivi sull’autostima delle persone e migliori la capacità di ognuno nel valorizzare le capacità, e percepire meglio le proprie qualità. “Lo facciamo grazie a professionisti che hanno lavorato nel mondo del lavoro e in più conoscono il territorio e le sue opportunità - spiega l’assessore ai Servizi sociali Laura Rosanova - consapevoli che in questa situazione di crisi è essenziale la cultura del mutuo aiuto, inteso come dono”. A guidare gli incontri saranno profes-sioniste con esperienza nel settore, come Antonietta Verducci e Isabella Tonet.

di Filippo De Gaspari

Si sono affacciati al servizio chiedendo un lavoro 255 persone, 134 donne e 121 uomini

Sociale Una mano tesa a chi vive momenti difficili

“Ricomincio da qui”, sportello per ripartire

Un momento della presentazione del progetto

Si terranno lezioni teoriche e lezioni all’aperto con i cavalli per migliorare l’autostima

Saper comunicare, saper aiutare. Con questo titolo parte a Spinea un corso di formazione, con il patrocinio del

Comune attraverso l’assessorato ai Servizi Sociali, organizzato dal Centro di ascolto “Attilio Scocco”. Il corso, che si svolgerà in diversi incontri fino al 19 marzo 2015, è rivolto a coloro che sono interessati ad ap-profondire le tematiche della comunicazione interpersonale e della relazione d’aiuto, o a collaborare nel Centro di ascolto come ope-ratori. Le lezioni si terranno a Spinea, presso lo Studio Baruzzo, in via Cavour 5. Relatori degli incontri saranno: la professoressa Maria Teresa Guglielmin, il dottor Roberto Baruzzo, il dottor Salvatore Porcelluzzi, la dottoressa Monica Miatto, Elisa Favaretto, il parroco di Santa Bertilla don Marcello Mie-le, Monica Lazzaretto, la dottoressa Franca Folin, la dottoressa Michela Perale, il dottor Federico Battaglini e Giorgio Corò. In questa edizione, parteciperanno al corso anche le volontarie dello sportello “Ricomincio da qui” e i volontari dello sportello Alzheimer, realtà importanti del volontariato a Spinea, da sempre impegnate nell’ascolto di situa-zioni di disagio. Si realizza così una impor-tante sinergia fra i volontari del territorio al servizio della cittàe del suo tessuto sociale.

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Sicurezza in primo piano a Spinea, dopo una nuova ondata di furti e fermi effettuati dai carabinieri in città. Dalle opposizioni arriva la richiesta di per-

mettere anche ai vigili di accedere alla banca dati delle forze dell’ordine, ma il sindaco Silvano Checchin frena: “Ognuno ha il suo compito”. Il tema è ormai all’ordi-ne del giorno, tanto che anche sui gruppi di cittadini in Facebook il tema dominante di condivisioni social, è la mappa dei furti e delle scorribande in città. Il centrode-stra cavalca l’onda del malcontento e porta in Consiglio comunale una mozione per chiedere alla maggioranza di agire: “Il sindaco richieda al Prefetto di convocare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per discutere dei problemi legati alla criminalità accaduti a Spinea – affermano Mauro Armelao, Fratelli d’Italia, primo firmatario, con l’ex sindaco Claudio Tessari – va chiesto al questore di Venezia e al comandante provin-ciale dei carabinieri uno sforzo per aumentare la pre-senza delle forze dell’ordine per contrastare l’ondata di furti, ricorrendo anche all’ausilio del nucleo prevenzione crimine della Polizia di Stato di Padova, se necessario. Si valuti inoltre di considerare, vista anche la nascita dell’Unione dei comuni del Miranese, la possibilità di istituire un commissariato distaccato di pubblica sicu-

rezza nel comprensorio”. Vecchia proposta questa, già formulata in passato da Armelao, che il capogruppo di Fratelli d’Italia ora allarga alla possibilità, come hanno fatto altri comuni, di sottoscrivere una polizza a tutti i cittadini che lo desiderino: “Con soli 10 euro l’anno po-tranno vedersi assicurati contro spiacevoli eventi – spie-ga Armelao – al Comune non costerà nulla, sarà solo contraente, e i cittadini dovranno solamente chiedere di aderire all’offerta dell’assicurazione comunale e pagare al Comune la cifra simbolica concordata”.

Ma il centrodestra chiede ora soprattutto nuove modalità operative: “Sottoscrivere un protocollo con questura e comando provinciale dei carabinieri che permetta alla polizia locale, attraverso una richiesta motivata da inviare alle sale operative, di poter control-lare i nominativi delle persone identificate, tramite la banca dati in uso alle forze dell’ordine, così da sapere se siano ricercati, abbiano precedenti per reati specifici, eccetera”.

Checchin però è contrario: “I vigili fanno i vigili e i carabinieri i carabinieri – replica il sindaco. Armelao e Tessari poi sbagliano obiettivo: non sta accadendo nulla a Spinea che non riguardi il territorio più ampio del Miranese. Ognuno faccia i compiti a cui è deputato:

la polizia locale non va impiegata in servizi che non la riguardano. Al massimo possiamo togliere incombenze a polizia e carabinieri, tipo i rilievi in caso di incidente stradale, in un contesto di riorganizzazione dei com-piti dei vigili, ma ciò avverrà solo con la nascita del comando unico del Miranese. Dopodiché dal Prefetto ci siamo stati più volte e abbiamo ragionato per terri-torio”. Checchin ha anche annunciato alcune iniziative che riguarderanno l’informazione ai cittadini in ambito di sicurezza, su come tutelarsi e collaborare meglio con le forze dell’ordine, seguendo il filone tanto caro alla giunta della città partecipata. Infine il sindaco ha ricor-dato le numerose iniziate già messe in atto e in via di implementazione, dal protocollo operativo “Mille occhi sulla città”, che prevede l’utilizzo delle guardie giurate a fianco delle forze dell’ordine per il controllo del terri-torio, fino al posizionamento di nuove telecamere nei punti più sensibili della città.

di Filippo De Gaspari

Le opposizioni: “Serve un commissariato della Polizia di Stato sul territorio”

Criminalità Nuova ondata di furti in paese nelle scorse settimane

Sicurezza, i cittadini chiedono più controlli

Partita una nuova stagione di limi-tazioni al traffico e controllo delle emissioni in atmosfera a Spinea, alle

prese con livelli di inquinamento sopra la media anche quest’anno. Un problema che non accenna a diminuire negli anni, complici anche le arterie di attraversamen-to in città, a cominciare dal Passante. Il Comune resta uno dei pochi nel territorio ad aver aderito anche quest’anno al bloc-co parziale del traffico, fetta non rilevante del problema, ma che comunque incide sulle emissioni, in particolare per quanto riguarda i veicoli più datati. Per questo motivo la giunta ha deciso di limitare la circolazione dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 18, di tutti veicoli a benzina Euro 0 ed Euro 1, diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2,

salvo specifica documentazione attestante l’installazione di filtro antiparticolato, con deroghe consuete per i residenti e le attivi-tà cittadine. Il provvedimento è applicato in tutto il territorio comunale ricadente all’interno del perimetro individuato da Sp 81 e via Fornase a sud, Sp 36 e Sp 81 ad ovest, via Rossignago fino all’incrocio con via Asseggiano, via Asseggiano e via 11 Settembre a nord, linea dei bivi dal cavalcaferrovia di via Roma e via Fornase ad est. L’ordinanza resterà in vigore fino al 30 aprile, con sospensioni in caso di sciopero del trasporto pubblico locale, e per la pausa natalizia, dal 15 dicembre all’11 gennaio. Eccezioni riguardano i vei-coli condotti dai residenti: gli automobilisti di Spinea potranno infatti circolare libera-

mente nelle “finestre” temporali aperte il martedì, mercoledì e giovedì, ma solo dalle 10 alle 16. Previste altre deroghe, consultabili sul sito web del Comune o al comando di polizia locale. Per abbattere le emissioni in atmosfera la giunta ha de-ciso anche di vietare l’accensione di fuochi all’aperto, decretando inoltre il divieto di innalzamento della temperatura oltre i 20 gradi negli edifici adibiti a residenza, ufficio, attività commerciale, ricreative, di culto, sportive e il divieto di innalzamento della temperatura oltre i 18 gradi per gli edifici adibiti ad attività artigianali indu-striali e simili. Vietato anche climatizzare gli spazi complementari all’abitazione, come cantine, box auto, garage, ripostigli, scale primarie e secondarie. E’ ridotto inol-tre da 14 a 10 ore l’esercizio massimo giornaliero di impianti di riscaldamento alimentati a gasolio, olio combustibile, combustibili solidi con esclusione degli edifici adibiti a case di cura ricoveri scuole materne ed asili. E infine non si potranno usare biomasse legnose non conformi alla normativa, legno impregnato, verniciato o trattato e rifiuti, carta plastificata, sostan-ze artificiali di qualsiasi tipo, confezioni o contenitori tetrapack e ogni altro materiale che possa rilasciare sostanze nocive e pol-veri durante la combustione.

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Misure anti smog

ECCO LE NuOvE LIMITAZIONI AL TRAFFICO

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Smog nei comuni del miranese

I divieti sono in vigore, per i mezzi più datati saranno dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 18

Un bel riconoscimento per la cultura del compren-sorio del miranese. Spinea ha la biblioteca al top delle biblioteche di tutta Italia.

Infatti c’è tanta soddisfazione in paese per la biblioteca comunale di via Roma ha vinto il premio nazionale “Il maggio dei libri 2014”.

Tra tutte le biblioteche italiane che hanno parteci-pato al concorso, quella di Spinea è risultata la miglio-re per le iniziative offerte per la categoria “biblioteche, mediateche e sistemi bibliotecari”.

Ad essere premiato è stato in particolare il pro-getto “Biblio-blog - Letto e detto”, promosso dalla biblioteca spinetense, pensato e realizzato da Marino Marini, che ha preso in prestito l’idea da un progetto iniziato da una biblioteca spagnola di Girona, in Ca-talogna.

Spinea ha conquistato i favori della giuria aprendo il suo di blog, che ha ben 105 interviste a personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte e del giornalismo, chiamate a rispondere a dieci doman-de sulla loro attività e sul loro rapporto con il mondo dei libri e della lettura.

Ha contribuito l’idea, ma certamente anche il ri-sultato: tra gli intervistati infatti hanno risposto, tra gli altri, personalità come Fulvio Ervas, Andrea Scanzi, Marco Paolini, Filippa Lagerback, Moni Ovadia, Enrico Cerni, Gualtiero Bertelli. Insomma tutte persone di set-tore che hanno dato le loro opinioni volentieri alla biblioteca del comune miranese.

Culturala biblioteca fra le Migliori in italia

F.D.G.

14 Spinea

Dalla differenziata al riutilizzo. Spinea non si accontenta di essere al primo posto tra i comuni ricicloni, con ben

l’82% di differenziata: ora la sfida è produr-re meno rifiuti. Così a fine novembre la città è stata protagonista di una vera e propria settimana dedicata all’ambiente, aderendo alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Tutti in piazza Municipio i cittadini che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dall’ini-ziativa, per la festa delle “4 erre”: riduco, riuso, riciclo, recupero. L’appuntamento, pensato per promuovere la cultura del re-cupero, è stato organizzato per favorire lo scambio, il riutilizzo e il riciclo di oggetti di uso quotidiano, secondo la filosofia: quel-lo che oggi non serve a me, non è detto che non possa essere utile a qualcun altro. Spinetensi chiamati a svuotare cantine e soffitte, purché di oggetti in buono stato e dare una seconda vita agli oggetti. E’ stato questo il culmine della settimana che ha visto in campo, oltre al Comune, anche le associazioni: alla giornata del baratto hanno partecipato anche i volontari del Magis di Mestre, che hanno promosso la raccolta dei cellulari vecchi: ognuno ne ha a casa, non più utilizzati perché rotti, datati o non più alla moda. Magis li raccoglie per rimetterli in commercio, nel mercato dell’usato, oppure utilizzarli per acquistare e fornire le famiglie più povere del Ciad, in Africa, di cucine so-lari. La massima espressione del riciclo, che in questo caso fa rima con solidarietà. Ma la settimana della riduzione dei rifiuti ha visto in campo anche il Wwf, che al Centro

di educazione ambientale di via Rossignago ha promosso due laboratori. Uno per i bam-bini, che hanno potuto imparare a “Giocare riciclando”, uno per gli adulti, coinvolti a re-alizzare “L’orto in terrazzo”. Infine giovedì 4 dicembre, in municipio, alle 20.45, con-ferenza “Mangiare bene per vivere meglio e lasciare qualcosa per gli altri”, con l’asso-ciazione “Un’altra idea di mondo”, dedicata al tema dello spreco alimentare. Presenti Riccardo Valentini, premio Nobel per la pace 2007, Stefano Realdon, gastroenterologo e Laura Puppato, presidente di “Un’altra idea di mondo”. “Quest’anno abbiamo voluto dare grande risalto alla questione del rifiuti e dello spreco, in particolare alimentare – spiega l’assessore all’Ambiente Stefania Busatta – la Festa delle “4 erre”, novità di quest’anno, ha avuto lo scopo di allungare la vita ai rifiuti, dopo che siamo diventati il primo comune in provincia per la raccolta differenziata, passando in pochi anni dal 50 all’82%. Interessanti anche le ricadute eco-nomiche: abbiamo infatti potuto mantenere invariata la tassazione sui rifiuti per i cittadi-ni e addirittura ridurre quella per la attività commerciali”.

ECOLOGIA LA SETTIMANA DEI RIFIuTI

F.D.G.

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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE: LA CITTÀ PARTECIPATA NON È MAI STATA COSÌ SEMPLICE

La trasparenza amministrativa è un diritto del cittadino. Si è conclu-so in questi giorni la serie di incon-tri sulla trasparenza amministrati-va dedicata a tutte le terze medie delle scuole di Spinea. In modo semplice e chiaro, oltre 200 ragaz-zi hanno compreso e sperimentato direttamente la totale accessibilità alle informazioni relative all’orga-nizzazione e all’attività del comu-ne. “La trasparenza è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, dei diritti civili, politici e sociali, in quanto integra il dirit-to ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di un Comune al servizio del cittadino”, spiega l’Assessore alla Innovazio-ne e Informatizzazione dei Servizi Emanuele Ditadi. La trasparenza inoltre favorisce il diffondersi di forme di controllo sull’utilizzo delle

risorse pubbliche, promuovendo la cultura dell’integrità e la cosiddet-ta “economia circolare”. “Si è trat-tato di una esperienza molto gra-dita dai ragazzi, come dimostrano i risultati del test di gradimento che abbiamo somministrato al termine di ogni appuntamento. C’è stato un grande interesse anche da par-te dei docenti – continua l’Asses-sore – che desidero ringraziare per

l’attenzione con cui hanno suppor-tato questa iniziativa del comu-ne”. I giovanissimi cittadini hanno analizzato il sito istituzionale ap-profondendo tutte le potenzialità offerte dalle varie sezioni (organiz-zazione, bilancio, governo del ter-ritorio, informazioni ambientali), concludendo con un gioco di ruolo per consolidare le informazioni in loro possesso.

Pagina a cura Servizi Informativi Comunicazione Supporto Organi di Governo

Una Scuola di Ristorazione nel cuore di Spinea: l’esperienza di DIEFFE

Ormai da sei anni a Spinea si qualificano circa 40 ragazzi all’anno come cuochi o Camerieri/Barman. Ecco alcuni esempi di attività didattiche.Al “Tacco 11 American Bar”, gli studenti della scuola di ristorazione DIEFFE hanno curato una degustazione incentrata sul tradizionale liquore, tutto italiano, “Varnelli”, distilleria marchigiana che opera dal 1868. I ragazzi hanno dato vita ad un vero e proprio dialogo tra i gusti del passato e le nuove tecniche del presente con il supporto degli insegnanti: il barman Roberto Pellegrini, titolare del “Tacco 11 American Bar” e lo chef Marco For-menton, titolare del ristorante “Il Sogno” di Scal-tenigo. Fra gli incoraggianti applausi di rinomati barman e sommelier presenti all’evento, il pubbli-co ha potuto assaporare il gusto antico del liquore Varnelli unito alla cucina studiata dai ragazzi della DIEFFE. Ne è nato cosi un cocktail destrutturato che i ragazzi hanno ribattezzato Tricolore, cocktail del mese al “Tacco 11 American Bar”.Non è il primo evento che vede protagonisti i no-stri ragazzi di DIEFFE. In ottobre hanno curato il Pranzo Sociale realizzato dall’Assessorato ai Servi-zi Sociali in collaborazione con le associazioni che operano con gli anziani del territorio. Ne è venuto fuori un bell’esempio di incontro tra generazioni. L’evento è stato possibile grazie alla collaborazio-

ne tra la scuola DIEFFE e il Comune di Spinea, partner di progetto della scuola.Ricordiamo i prossimi eventi della scuola come l’OPEN DAY, momento di presentazione dei corsi e della scuola che opera nella formazione profes-sionale mediante una didattica che attraversa te-oria e pratica e che pone l’accento sull’ “incontro” guidato nella realtà lavorativa. Queste due giorna-te costruite interamente dai ragazzi e guidate dai loro insegnanti sona aperte a tutte le famiglie e ai ragazzi che vogliono orientarsi nella scelta for-mativa superiore. Un esperienza e una risorsa sul nostro territorio da non perdere! L’OPEN DAY si terrà nelle giornate del 13 dicembre 2014 e del 17 gennaio 2015, dalle 14 alle 18 pres-so la sede della scuola in via delle Industrie 18/A a Spinea (per info 041.936042).

Natale 2014 LA GIOIA DI ESSERE COMUNITA’ NELLA

PIAZZA LUNGA UN KILOMETROLa Piazza Lunga Un Kilometro sta per animarsi con moltissimi even-ti di varia natura, dai primi di dicembre fino alla Befana. C’è grande attenzione per la musica sacra e folkloristica, per le tradizioni più tipiche del nostro Veneto, per la mostra Cento Presepi e per gli eventi di carattere ricreativo organizzati in collaborazione con Pro-loco e le tante associazioni del territorio. “Quest’anno più che mai – spiega il Sindaco Checchin – intendiamo creare sinergia anche con i commercianti con lo scopo di animare la nostra città e far vivere il Natale come momento di solidarietà e gioia da condividere”. Nei prossimi giorni daremo tutti i dettagli sulle varie manifestazioni in programma. Lo stesso Municipio sarà tutto addobbato e illuminato con il Calendario dell’Avvento a partire dall’8 dicembre. Intanto, ecco un primo calendario:DICEMBRE• 3 dic. Spettacolo teatrale per le scuole al Cinema Bersaglieri• dal 4 all’8 dic. Sagron de Crea• 7 e 8 dic. Mercatino al Villaggio dei Fiori con specifiche iniziative per bambini e famiglie• 8 dic. “Natale nel Dono” al Cinema Bersaglieri ore 16,30 a cura Volontarie Sportello Alzheimer• 9 dic. Manifestazione Alberelli in Piazza Municipio con le Scuole• 13 dic. Inaugurazione MOSTRA 100 PRESEPI presso ex emporio Corò, ore 11, fino al 6 gennaio a cura Ass. Cento Presepi• 13 dic Concerto Coro La Gerla al pomeriggio - Crea• 13 dic. Concerto Gospel Chiesa Santa Bertilla ore 20.45 a cura Lions Club• 17 dic. Coro Scuola Nievo ai Bersaglieri al Mattino• 18 e 19 dic. Coro Scuola Marco Polo ai Bersaglieri al Mattino• 18 dic. Concerto Associazione Stravinskij in Oratorio San Giovanni Paolo II• 21 dic. Concerto Coro Polifonico Crea Chiesa di Crea ore 17.00• 21 dic. Concerto Banda Musicale ore 15.00 presso Chiesa Santa Bertilla.• dal 20 al 24 dic. Mercatino di Natale in via Roma con animazioni varie a cura della Pro Loco, Confesercenti e Confcommercio Mira-nese• 5 gen. Befana a Crea alla sera• 6 gen. Befana a Fornase nel primo pomeriggio a cura di Fornase Insieme Un Natale davvero molto speciale attende tutti i cittadini che fre-quentano il Centro Anziani Insieme di via Cici. Si comincia il 27 Novembre prossimo, alle ore 16.30, con il Concerto Coro “La Gerla”, diretto dal Maestro Gomirato. Il 9 dicembre, alle ore 15.00, si pro-segue con il TOMBOLONE di NATALE, mentre l’11 dicembre, alle ore 16.00, ci sarà la S. Messa presieduta da Don Flavio Gobbo. Il 17 dicembre, alle ore 15.00, ci sarà la FESTA DI NATALE, animata dal gruppo “I fioi del Fiò” e il 30 dicembre, alle ore 16.00, si svolgerà il Concerto di Cornamuse, con Le Baghe Della Zosagna. Gli auguri per il nuovo anno arriveranno Il 5 gennaio, alle ore 17.00, con il Concerto del Coro “La Spineta”, diretto da Barbara Dalla Valle. Per ogni dettaglio consultare www.spinea.gov.it

L’Assessore all’Innovazione Ditadi con il Sindaco Checchin, la Vice Sindaco Busatta e l’Assessora alla Pubblica Istruzione Mainardi insieme ai Ragazzi del Consiglio Comunale. La trasparenza Amministrativa è un patrimonio di tutti e soprattutto dei cittadini più giovani.

I docenti della scuola DIEFFE con il preside Riccardo Della Valle

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16 Spinea

Si torna a parlare di piano norma 22, la variante urbanistica che dovrebbe portare al nuovo insediamento di

fronte la stazione dei treni, al “Graspo de Ua”. Il provvedimento è tornato in aula a novembre, per l’approvazione delle con-trodeduzioni ed è stata l’occasione per dividersi ancora tra contrari, favorevoli e favorevoli con riserva. In ballo un quartiere con negozi e la tanto chiacchierata pisci-na, che nella città di Federica Pellegrini ancora manca. Schierati contro però am-bientalisti e grillini. “Spinea svenduta per 40 denari” tuona il Movimento 5 Stelle. “Una pozzanghera pomposamente ribat-tezzata “impianto natatorio” che i cittadini finiranno col pagare molto cara – la de-scrive Massimo De Pieri – il prezzo? Si pagherà in termini di territorio, ambiente, paesaggio e vivibilità. Si tratta dell’ennesi-ma devastante, inutile colata di cemento e asfalto, un volume artificiale enorme sotto la quale sparirà l’ultimo “campo” che si op-poneva alla totale continuità dell’edificato

tra Mestre e Spinea. Porterà inquinamento atmosferico e acustico, per l’inevitabile aumento del traffico, ma soprattutto arri-verà l’ennesima nuova area commerciale, direzionale e residenziale, con torri che po-tranno arrivare fino a 10 piani, in un’area caratterizza da edifici che al massimo sono alti un terzo”. In aula i 5 Stelle hanno por-tato anche le obiezioni del comitato Difesa ambiente e territorio e di Legambiente del Miranese, entrambe critiche con il proget-to. “Spinea – rileva per il Dat il presidente Vincenzo Franzin – è già da tempo un esempio negativo per l’eccessivo consumo di suolo. Bisogna avere il coraggio politico di cambiare e smettere di vedere il terri-torio sempre con gli occhi del “diritto edi-ficatorio acquisito”. E’ importante dire no ad altro cemento e asfalto che hanno già impermeabilizzato più del 50% del nostro territorio, trasformando Spinea da piccolo borgo agricolo di 6 mila abitanti alla città più densamente abitata del Veneto”. “Un ulteriore danno al territorio, quasi 34 mila

metri quadrati rubati a terreno agricolo, l’ultimo lembo di verde tra Spinea e Me-stre cementificato per far spazio ad attività commerciali e nuove unità abitative per 216 ipotetici nuovi abitanti insediabili – tuona il presidente di Legambiente Mirane-se Pierluigi Paloscia. L’adesione di Spinea al Piano d’azione per l’energia sostenibile implica non solo di sostenere le buone pratiche per una riduzione delle emissioni di Co2, ma anche adottare una politica di sostenibilità ambientale incentrata sul non consumo di suolo”. Per il sindaco Silvano

Checchin però: “La vera questione è vin-cere la sfida tra due opposte e legittime esigenze. Una città capace di offrire struttu-re, anche sportive, alla comunità (la tanto attesa e voluta piscina, presente in tutti i programmi elettorali presentati ai cittadini qualche mese fa) e la necessità di preser-vare l’ambiente. Possiamo pensare che l’area vicina alla frequentatissima stazione di Spinea resti un “campo di pannocchie”? La posizione dell’immobilismo non può es-sere l’unica opzione”.

di Filippo De Gaspari

I grillini: “Una devastante colata di cemento”. Il sindaco Checchin: “Una opportunità”

Urbanistica Torna a far discutere la variante a ridosso della stazione dei treni

Piano norma 22 è scontro

Il progetto piano norma 22

Un distretto commerciale per Spinea. Parte da questa idea, presentata dal Comune insieme alle associazioni di categoria,

il progetto “La piazza lunga un chilometro”, che riguarderà il centro di Spinea. La distanza, un chilometro appunto, è quella rappresentata, metro più, metro meno, dal centro di Spinea, che si sviluppa lungo via Roma, dalla zona dei Bersaglieri a piazza Marconi. Confesercenti e Co-mune hanno deciso di dar vita a un vero e proprio distretto, valorizzando la presenza dei negozi nel tessuto urbano, e coordinandoli per inserirli in un programma di iniziative e nella riqualificazione della città in atto. Il progetto vuole valorizzare il ruolo del commercio tradizionale a Spinea, finalizzandolo allo sviluppo economico e alla crescita sociale della città. Partendo dalle piccole attività commerciali infatti si proverà ad avviare la riqualificazione del tessuto urbano e rilanciare il centro cittadino. Tutti potranno partecipare e contribuire al progetto, che definisce e realizza le azioni per lo sviluppo del distretto e per rilanciare lo shopping cittadino. Con lo slogan “L’unione è la forza della città”, l’invito è stato dunque rivolto a tutti i titolari di attività in centro, convocati in una riunione in municipio, il cui scopo è stato spiegare l’iniziativa e invitare il maggior numero di operatori a far parte del progetto, entrando nel distretto e non rimanendo isolati di fronte alle im-portanti trasformazioni che riguarderanno Spinea nei prossimi anni.

Confesercentiuna piazza lunga un chiloMetro

F.D.G.

Il comitato pendolari di Spinea porta le sue proposte direttamente in Regione e a Trenitalia. La protesta diventa proposta,

con l’appoggio dei sindaci dei comuni che insistono sulla tratta incriminata: la Venezia-Bassano, dove da mesi i viaggiatori lamen-tano difficoltà con il nuovo orario cadenzato. Ai tecnici incaricati il comitato ha così potuto presentare l’idea di introdurre la fermata del regionale veloce nelle stazioni di Spinea e Salzano, per avere tre treni all’ora. “Chie-diamo la fermata del regionale veloce e, se non sarà possibile, la fermata obbligatoria del convoglio in caso di cancellazione della navetta - spiegano i pendolari spinetensi - le esigenze degli utenti di Spinea sono quelle di avere tre treni per ciascuna ora, e su que-sta base impostiamo le nostre proposte”. Inoltre il comitato ha chiesto anche l’anti-cipo dell’orario della navetta Noale-Mestre-Noale: “Questo per avere un cadenzamento il più possibile regolare per fornire un servi-zio efficace ed efficiente a tutti i pendolari”. Infine, l’ultima richiesta del comitato è quel-la di introdurre corse aggiuntive nella fascia serale e nel periodo non scolastico: “La navetta infatti non viene utilizzata solo dagli studenti - spiegano i pendolari di Spinea - per questo non è pensabile che il servizio venga sospeso a scuole chiuse. Inoltre con l’intro-duzione di corse aggiuntive anche i pendo-lari “serali” hanno la possibilità di tornare a casa utilizzando il treno”. Il comitato ha coinvolto nella battaglia in Regione anche il Comune, che già in passato si era adoperato per appoggiare le richieste dei pendolari.

Lo scorso gennaio infatti il sindaco Silvano Checchin si era anche improvvisato pendola-re per un giorno, percorrendo in treno tutta la tratta Bassano-Venezia e toccando con mano i disagi quotidiani dei cittadini. Il comi-tato, con il suo supporto, ha potuto dunque portare le richieste direttamente a Trenitalia, presenti tutti i rappresentanti dei comuni del-la tratta Venezia-Bassano, in particolare, per il Miranese, quelli di Martellago, Salzano e Noale. I dirigenti veneti hanno anticipato che si faranno riunioni tecniche per stilare le pri-orità e solleciteranno Trenitalia a migliorare il servizio. I pendolari dal canto loro, hanno chiesto che almeno i convogli previsti siano garantiti, mentre per i prossimi mesi hanno chiesto l’aggiunta di due corse: una di prima mattina per Venezia e l’altra, dopo le 21, per Castelfranco. Se ne parlerà ormai per i prossimi mesi. Per il futuro, fermo restando che la Venezia-Bassano è una delle linee più trafficate d’Italia a binario unico, i passegge-ri spingono perché sia raddoppiato almeno fino a Noale e Castelfranco, ma certamente non si tratta di lavori dietro l’angolo, anche per via della spesa necessaria.

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Sono riaperte le iscrizioni alla Consulta Giovani di Santa Ma-ria di Sala. I giovani dai 16 ai 30 anni possono iscriversi fino al 31 gennaio 2015 e partecipare alle attività terri-

toriali, organizzando eventi e altre iniziative per i coetanei del territorio. “La Consulta Giovani – spiegano i ragazzi che ne fanno parte – è nata nel 2013. Fin da subito ci siamo impegnati con-cretamente, organizzando occasioni di approfondimento politico prima delle votazioni, un cineforum e altre serate meno formali, come ‘Spritz in Villa’. Non siamo ancora numerosissimi, e aspet-tiamo altri giovani pronti a dare una mano, e a mettersi in gioco per fare qualcosa di bello, utile e magari anche divertente”. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail con i propri dati a: [email protected]. Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina facebook della Consulta Giovani Salese. Han-

no riaperto le iscrizioni per il corso base d’informatica in sala P3@; i corsi inizieranno a febbraio 2015. Dopo il primo anno di attività formativa, anche per l’anno 2015, l’amministrazione comunale in collaborazione con Labs (laboratorio solidale) riapre le iscrizioni al corso base di informatica per tutti i cittadini che, per la prima volta, vogliano imparare a utilizzare il computer. Nel 2014 gli iscritti sono stati 160 con 3.343 accessi, per 1.200 ore di navigazione. I corsi sono composti di 8 incontri da un’ora ciascuno e verteranno su 8 temi differenti. A ogni incontro sarà consegnata, a ciascun iscritto, una piccola dispensa informativa in merito al tema trattato, per poter avere sempre con sé una guida informatica pronta per ogni evenienza. La durata del corso è di due mesi (indicativamente, causa festività possibili), mediamente un incontro a settimana, o il venerdì pomeriggio o il sabato mat-tina. Il corso è completamente gratuito, come stabilito dal bando regionale ed europeo. Il comune di Santa Maria di Sala, un anno fa, ha partecipato e vinto il bando P3@. Classificandosi tra i primi 5 sui 117 comuni della Regione Veneto, questo posizionamento ha permesso di ottenere 18 mila euro, il massimo finanziamento erogabile. Il progetto prevedeva l’organizzazione, la realizzazio-ne e la gestione di una sala informatica aperta alla cittadinan-za, con lo scopo di fornire gratuitamente tre servizi chiave nel campo ICT (accesso, assistenza e acculturazione). Tramite questa iniziativa chiunque può accedere, gratuitamente, ai nuovi servizi informatici (utilizzo del computer, navigazione Internet, ecc.). Allo stesso tempo gli utenti possono sempre contare sul supporto costante di tutor preparati che li accompagneranno durante tutto il percorso formativo. Per maggiori informazioni e iscrizioni al corso si può contattare Labs al numero 3497531004 (disponibile dalle ore 9 alle 12 da lunedì a venerdì). Gli iscritti saranno contattati dal tutor che gestisce la sala informatica P3@ e i corsi.

Sociale

Iniziative

PARTE LA CONSuLTA GIOvANI

R.P,

I ragazzi della Consulta Giovani

Nel 2014 gli iscritti ai corsi internet sono stati 160 con 3.343 accessi, 1.200 le ore di navigazione

Il comune di Santa Maria di Sala investe nella pulitura e messa a sistema di 10 chilometri di fossati per fronteggiare i

rischi idraulici. Continuano anche gli inve-stimenti nelle scuole. Lo scavo dei fossi metterà a sistema 10 km di canalette da dragare, oltre a quelli già precedentemente realizzati, ed è stata eseguita la pulizia dei fossi esistenti. Inoltre, sempre nell’ottica di prevenire i danni da rischio idraulico, sono previsti nuovi lavori. “L’amministrazione è impegnata nella sistemazione dei fossi, gli interventi coinvolgono moltissime aree del comune e delle frazioni – dice l’assessore ai lavori pubblici Fabio Semenzato – si auspica comunque, da parte dei cittadini, la massima collaborazione, e invitiamo tutti gli interessati a pulire i fossi vicini alle proprie abitazioni, proprio allo scopo di aiutare a evitare i suddetti danni”. Il progetto ha un costo superiore ai 60 mila euro, le spese saranno sostenute dalla Regione e dal Co-mune. Negli ultimi anni i rischi idraulici idro-logici si sono rilevati con maggior frequenza in molti comuni del territorio, le cause sono da attribuire alla continua cementificazione e alla mancanza di manutenzione e pulizia degli alvei, degli argini dei fiumi e canali. Continua poi l’impegno dell’amministrazio-ne nelle scuole pubbliche, infatti, è stata indetta, nella prima decade del mese di novembre, la gara d’appalto per i lavori di ampliamento e riorganizzazione del plesso scolastico nella frazione di Sant’Angelo fi-nalizzato alla definizione dei locali da desti-narsi alla scuola dell’infanzia statale e alla

scuola primaria con i relativi servizi a queste connessi, per un importo lavori di circa 680 mila euro. “Si procederà con l’affidamento alla ditta aggiudicatrice e all’inizio dei lavori – conclude Semenzato – intervento resosi necessario e non più procrastinabile, per continuare nell’impegno di tenere in vita la scuola di infanzia statale nella frazione di Sant’Angelo, visto l’importanza che rico-pre nell’aiuto e sostegno alle famiglie con entrambi i genitori che lavorano, per poter sbarcare quotidianamente il lunario soprat-tutto in questo delicato periodo economico-finanziario”. L’amministrazione è impe-gnata nella sistemazione delle scuole e ha investito, nei vari plessi, più di un milione e mezzo di euro. La situazione delle scuole pubbliche italiane non è buona e in questo periodo è diventato difficile migliorare i ser-vizi a causa dei tagli dei finanziamenti sta-tali, che hanno messo le scuole pubbliche in grande difficoltà. Cosi dopo la sistemazione delle scuole medie adesso s’investirà nelle scuole elementari.

INTERvENTI FOSSI E SCuOLE IN ORDINE

R.P.

La crisi economica del paese continua a pro-trarsi, e le conseguenze sulle famiglie sono di forte disagio. Il problema non è più quello di

arrivare alla fine del mese, ma è diventato quello di sopravvivere giorno per giorno. L’amministra-zione di Santa Maria di Sala ha aperto un nuovo bando per dare sostegno alle famiglie in difficoltà che, in questo periodo, vivono in difficoltà econo-mica perché hanno perso il lavoro, o per difficoltà generali. Le famiglie che hanno bisogno di soste-gno possono rivolgersi ai servizi sociali, e chiedere degli aiuti che saranno finalizzati in tre versanti: a sostegno delle spese domestiche delle utenze (energia elettrica acqua, gas, ecc); per il mante-nimento dell’alloggio (affitto o mutuo), e per le spese scolastiche dei figli (rette scolastiche, libri, abbonamenti trasporto, ecc). L’amministrazione stanzierà cinquantamila euro per sostenere le fa-miglie in difficoltà. Il 25% del contributo sarà corri-sposto entro il 20 di dicembre e il resto nel 2015. “Il contributo totale – dice l’assessore ai servizi sociali Gabriele Ragazzo – sarà di 25 mila euro per il 2014 e altri 25 mila per il 2015. L’intenzio-ne è di riuscire ad aiutare le famiglie che ci chie-

dono aiuto. Gli importi versati saranno stabiliti in base alla richiesta e alle difficoltà di ogni persona. Stiamo cercando di aiutare più famiglie possibili, purtroppo sono aumentati i casi di persone in diffi-coltà. L’obiettivo dell’amministrazione è di aiutare una settantina di famiglie: 10 per frazione”.

Il 75% dei salesi ha un reddito annuo lordo che non supera i 16 mila euro, 2.500 fami-glie hanno un reddito inferiore ai 18 mila euro e 4.500 sono sotto i 25 mila. Tra il 2012 e il 2014 oltre 100 famiglie hanno perso almeno un reddito, e nel 2013 vi è stato un incremento del 50% delle richieste di aiuto ai servizi sociali rispet-to al 2012. La situazione continua a peggiorare prefigurando un vero e proprio impoverimento del tessuto sociale. “Vogliamo dare una speranza per

tirare avanti aspettando tempi migliori, ma ci vor-rebbe un cambiamento vero – conclude l’asses-sore Ragazzo. Quando ricevo le persone nel mio ufficio, la stragrande maggioranza non mi chiede soldi ma lavoro, anche i più umili. Quello che non fa decollare il lavoro è la politica del Governo centrale che va nella direzione opposta rispetto a un obiettivo di crescita del paese”. Il termine ultimo per presentare la domanda di supporto, è fissato per il 12 di dicembre, le famiglie possono presentarsi ai servizi sociali il martedì mattina o il giovedì pomeriggio, e compilare la domanda e consegnare l’ISEE e informarsi di quale docu-mentazione deve essere allegata alla domanda. Il modulo può essere scaricato dal sito e presentato all’ufficio protocollo con i documenti allegati.

di Roberta Pasqualetto

Cinquantamila euro stanziati, il 25% del contributo sarà corrisposto entro il 20 di dicembre

Crisi Tra il 2012 e il 2014 oltre 100 famiglie hanno perso un reddito

Un bando per le famiglie in difficoltà La Pro Loco di Santa Maria di Sala pro-

pone un “Natale magico” con la sesta edizione di Fiabe in Villa. All’interno di alcune stanze, divise nei tre piani di villa Far-setti, si potranno vedere in quest’ordine, le scene culminanti di: La spada nella roccia, Pinocchio, Biancaneve, Il gatto con gli stivali, I Musicanti di Brema e il Lago dei cigni. “L’edizione dell’anno scorso è andata molto bene e con soddisfazione ripresentiamo altre sei fiabe – dice la Presidente Pro Loco Caterina Parolazza – le difficoltà economiche si sentono ed è sempre più difficile trovare qualche contributo, comunque noi andiamo avanti. Invito tutte le persone e le famiglie che verranno a trovarci a essere muniti di sorrisi e di gioia, per trascorrere dei momenti spensierati e di serenità”.

L’edizione dell’anno scorso ha ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico: quasi quattromila persone hanno partecipato alle 4 giornate. I bimbi e i genitori saranno accolti dalle fate del giardi-no incantato, che li accompagneranno lungo il percorso che ha una durata di circa 40 minuti, ogni 15 minuti un gruppo entrerà in una stanza per assistere alla scenetta. Terminato il giro della villa, si potrà gustare una cioccolata calda, offerta dai volontari della Pro Loco, nella sala del teatro.

Gli appuntanti si terranno a dicembre: venerdì 26 e domenica 28, domenica 4 e martedì 6 gennaio 2015, dalle ore 14 alle 19, fino a esaurimento dei biglietti. L’ingresso costa 6 euro a persona.

In villa FarsettiSeSta edizione di fiabe in villa

R.P.

18 Santa Maria di Sala

Il municipio di Santa Maria di Sala

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21Personaggio

Marco Ragazzo è nato nel 1970, abita a Santa Maria di Sala da 15 anni e lavora in un’azienda a Massanzago come impiegato tecnico. Dal 2012

è impegnato come volontario nell’associazione Labs (Labo-ratorio Solidale Onlus) di Santa Maria di Sala di cui oggi è presidente. “L’associazione è partita nell’ottobre del 2012, il suo scopo è quello di fare qualcosa per il crescente numero di disoccupati. Accoglie fondi che poi mette a disposizione come rimborso spese per impiegare disoccupati in piccoli lavoretti utili nel comune. Le persone arrivano da noi man-dati dai servizi sociali che hanno già valutato il problema e cercano di aiutare queste persone in qualche modo. Il nostro scopo è di dare un aiuto a chi ha bisogno dandogli delle piccole mansioni nel territorio comunale come ad esempio: lo sfalcio dell’erba, la raccolta delle foglie, la consegna di volantini, il pre-scuola, pulire i cimiteri, ecc. L’associazione riesce a dare un piccolo contributo spese a queste persone”.

Quanti disoccupati vengono da voi? “Abbiamo 200 iscritti e riusciamo a impiegarne, a rota-

zione, una quarantina”. Possiamo dire che il vostro lavoro è un aiuto

alla comunità?

“L’associazione non può dare delle buste paghe alle persone che fanno questi lavoretti, si parla di rimborso spese ma almeno chi è a casa, e non trova lavoro, può venire a darci una mano. Alcuni sono a casa da un po’, il rischio è cadere in depressione, così almeno hanno un impegno e si distraggono assieme ad altri”.

Quali sono le entrate dell’associazione? “Vive di donazioni e organizza iniziative per raccogliere

fondi. Il 30 novembre abbiamo organizzato, nel patronato di Stigliano, il pranzo degli anziani con una pesca di benefi-cenza, questo è il terzo anno che lo facciamo”.

Iniziative? “L’anno scorso, per il progetto natale solidale, i disoc-

cupati hanno realizzato degli alberi di natale: sei sculture in legno di un albero tutto rotondo fatto a spirare, ogni anno lo modifichiamo di colore e poi il Comune lo illumina durante le feste. I sei alberi sono stati messi uno in ogni frazione, l’opera è stata realizzata con delle foglie di legno sovrappo-ste in sezione”.

L’associazione è all’avanguardia con i tempi. “Purtroppo siamo in un momento storico-economico

molto particolare, l’associazione nasce proprio per questo

motivo: per dare un piccolo sostegno e per dare un segnale contro la marginalità sociale”.

Soddisfazioni? “Ce ne sono molte. Le persone ci ringraziano e molte

vorrebbero venire con continuità ma dobbiamo farlo con un turn over. Abbiamo tanta gente, e ci vorrebbe qualche finanziatore in più. Penso che non ci sia niente di facile, noi cerchiamo di darci da fare, il comune e altre associazioni ci hanno dato una mano assieme ad alcuni imprenditori. Io e gli altri volontari non ci ricaviamo nessun tipo di guadagno, ci siamo presi questo impegno con il solo intento di fare qualcosa di positivo per la comunità”.

C’è una tipologia di persone che si rivolge a voi? “Prevalentemente sono persone che hanno un’età

intorno ai 45-50 anni. Queste persone fanno più fatica a trovare un nuovo posto di lavoro, sono a casa da un po’ e

magari hanno esaurito gli ammortizzatori sociali”. Cosa si dovrebbe fare contro questa crisi? “Io penso che dovrebbe intervenire il governo, aiutan-

do le imprese ma non come fanno adesso che con una mano danno e con l’altra riprendono. Il paese ha bisogno di essere più competitivo, le aziende vanno tutte all’estero perché il lavoro e le tasse costano meno”.

Progetti per il futuro? “Ci piacerebbe fare un orto solidale. Mettere un pezzo

di terreno a disposizione dei disoccupati e farglielo coltivare e poi lasciare ai partecipanti il ricavato della vendita. L’obiet-tivo è di crescere e creare più servizi, ovviamente ci vogliono più fondi e per questo chiediamo un piccolo contributo alle persone che possono farlo”. La sede dell’associazione è in villa Farsetti. Chi volesse informazioni può scrivere a [email protected] o contattare i servizi sociali del comune.

di Roberta Pasqualetto

“Si punta ad impiegare i disoccupati e nei lavori utili. Abbiamo 200 iscritti e riusciamo a coinvolgerne, a rotazione, una quarantina”

Sociale Il presidente dell’associazione Labs di Santa Maria di Sala racconta cos’è la solidarietà per loro

Marco Ragazzo, l’ impegno a favore della comunità

L’albero di natale realizzato da Labs e Marco Ragazzo, il presidente dell’associazione

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22 Cultura

La storia di Burano e di Venezia negli ultimi cento anni vissuta con gli occhi di un imprenditore della tradizione,

titolare di un cantiere dove si costruiscono imbarcazioni tipiche veneziane.

“Agostino Amadi: Il Cantiere della Vita”, a cura di Tullio Cardona e pubblicato da Cierre Edizioni con i patrocini del Comune di Venezia, Municipalità di Venezia, Bura-no e Murano, la Camera di Commercio e Confartigianato di Venezia, racconta in 350 pagine e 220 illustrazioni la storia di un cantiere di barche dove, in 55 anni di at-tività, la tradizione e l’innovazione si sono incontrate, confrontate e fuse, con entusia-smanti risultati.

Amadi ha attraversato tutte le fasi della cantieristica minore, dalle lavorazioni sulle bar-che a remi, con fasciame e calafataggio, alla loro prima motorizzazione, per proseguire con la costruzione di imbarcazioni già predisposte al motore, peraltro realizzando per primo le caorline in compensato marino, i mototopi in vetroresina e quelli con motorizzazioni ibride (diesel ed elettriche).

Proseguendo la tradizione familiare, Amadi è stato poi capace di innovare e di trasformare sia le barche da lavoro che quelle da piccolo diporto lagunare. Fondamentali le sue conoscenze in merito alle barche tipiche

veneziane, dalla caorlina al sandolo, dalla mascareta al pupparino, allo s-ciopon. Nel suo cantiere a Burano ne ha costruite più di 1.500, affrontando pressoché tutte le tipologie a fondo piatto della tradizione lagunare e con carene per affrontare il mare.

Il volume racconta le vicende di un uomo, che si imbatte nella storia di Burano e di Vene-zia durante i loro ultimi cent’anni. Intende for-nire spiegazioni tecniche sulle vecchie e nuove metodologie costruttive, per non dimenticare il passato degli squerarioli e guardare al futuro dell’attuale cantieristica. Una testimonianza che non vuol essere mera trattazione scientifi -ca, ma il percorso esperienziale di un artigiano, imprenditore, innovatore.

2 Cultura provinciale

“Abbiamo solo ventuno lettere, ha detto il maestro. Con quelle dovremo fare tutto: ridere, pian-

gere, consolare, amare, contraddirci. Dire quando siamo felici, non far capire quando non lo siamo più, ingoiare una parola che potrebbe ferire, tenercene una tra le mani come una cosa fragilissima e preziosa”.

Andrea Bajani con il volume di racconti “La vita non è in ordine alfabetico” (Einaudi Torino, 2014) conquista la giovane giuria di lettori e vince la 52a edizione del premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre”.

La cerimonia si è svolta lo scorso 28 novembre nel corso di una serata che si è tenuta al Teatro Toniolo di Mestre.

Lo scrittore-giornalista, romano di ori-gine e piemontese d’adozione che nel suo stile ricorda Antonio Tabucchi, con i suoi 38 racconti brevi immortala alcuni frammenti della vita, tutti ispirati da una singola paro-la, misteriosa e affascinante combinazione di 21 lettere. La vita intera passa attraverso le molteplici combinazioni di quelle ventuno

lettere: sorprese, delusioni, imprevisti, nasci-ta e crescita, persino la morte.

Brevi quadretti, pieni di poesia, che hanno convinto i ragazzi delle varie scuole superiori chiamati a giudicare l’opera miglio-re fra i cinque fi nalisti.

In gara, oltre ad Andrea Bajani anche Simone Lenzi con “Mali minori” (Editori Laterza Roma 2014), Mari Accardi con “Il posto più strano dove mi sono innamorata” (Terre di Mezzo editore Milano 2013), Ma-rio Fortunato con “Le voci di Berlino” (Bom-piani RCS libri 2014), Massimiliano Forza con “Triestiner - Storie di triestini che vivono a London” (Santi Quaranta Treviso 2013).

Il premio è nato nel 1959 per promuo-vere il genere letterario del racconto-novella. La manifestazione è ripresa nel 1991, dopo un’interruzione durata un quinquennio, per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l’organizzazione.

Nelle ultime edizioni, la Regione ha introdotto alcune innovazioni tra cui la scel-ta di affi dare la designazione del vincitore, all’interno di una cinquina di fi nalisti indicati

da una giuria tecnica, a una giuria composta da studenti dei Licei Franchetti, Morin, Bru-no di Mestre, Foscarini, Benedetti e Marco Polo di Venezia e degli Atenei Ca’ Foscari di Venezia e di Padova.

La serata del 28 novembre scorso è stata inframmezzata da un concerto jaz-zistico a cura dei Conservatori del Veneto, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica.

Si sono esibiti l’Ensemble Jazz del Con-servatorio Cesare Pollini di Padova (direttore Marcello Tonolo) e il Quintetto Jazz del Con-

servatorio Benedetto Marcello di Venezia (direttore Arrigo Cappelletti).

“Il premio – è il commento del vicepre-sidente della Regione, Marino Zorzato – ha visto nel tempo crescere e consolidare il suo prestigio nel panorama delle manifesta-zioni culturali del Veneto e ha sicuramente una posizione di rilievo fra i numerosi Premi Letterari a livello nazionale, mantenen-do immutata la qualità che lo ha sempre contraddistinto, oltre che la sua peculiarità essendo il solo premio in Italia dedicato ai racconti”.

di Ornella Jovane

Letteratura Premio Settembrini di Mestre

Andrea Bajani vince con “La vita non è in ordine alfabetico”

Il volume “Agostino Amadi: il Cantiere della Vita”

È in corso fi no al prossimo 18 giugno la rassegna “MiraLibri”, ospitata nel-la barchessa di Villa Venier Contarini,

sede dell’Istituto Regionale Ville Venete.Gli incontri in programma a MiraLibri,

che vede protagonisti autori prevalente-mente veneziani e veneti, hanno come obiettivi conoscere l’autore, la storia che lo ha condotto a scrivere il libro e conoscere il libro.

La rassegna è curata da Pompeo Volpe e Davide Meggiato.

Tutti gli incontri si svolgono alle ore 18 in Villa Venier Contarini, via Capitello Albrizzi 3, Mira, Venezia. Questi i prossimi incontri ancora in programma: il 18 di-cembre prossimo Paolo Birolini presenterà “Luoghi comuni. Un taccuino emiliano”, Lampi di Stampa 2014; il 15 gennaio Gui-do Barbujani parlerà di “Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati”, Einaudi 2014; il 19 febbraio Nico Pirozzi racconte-rà “Storie della Shoah”, Cento Autori 2010 e il 19 marzo Corrado Poli illustrerà “La cat-tedrale dissolta. Racconti”, CLEUP 2014.

Info presso Villa Venier Contarini, Via Capitello Albrizzi n. 3 – 30034 Mira (VE); tel. 041.5235606; Fax. 041.5225219; [email protected]

la rassegnaMiraLibri, gli autori veneti presentano le loro storie e i loro libri

Il libro Presentato il volume in distribuzione nelle librerie del Nordest

Agostino Amadi e l’arte di costruire le barche

La Fondazione Ugo e Olga Levi onlus bandisce il

Premio “Olga Brun-ner Levi” - edizione 2015 per un vide-oclip realizzato da studenti delle Scuole Secondarie di II gra-do del Triveneto.Il tema principale e conduttore del video-clip dovrà riguardare la produzione e performance musicale femminile (composizione musicale, canto, esecuzione strumentale, direzione d’orchestra o di gruppi musicali, composizione di testi per musica, didattica della musica, organizzazione musical) o la condizione della donna e la musica nel corso della storia, dall’antichità al mondo contemporaneo.Sono ammessi video di durata non superiore ai 5 minuti che siano stati realizzati dopo il 15 febbraio 2014. Le opere vanno presentate in PAL o NTSC su supporto digitale (DVD o Blu-ray entrambi region free); nel caso di supporto Blu-ray è comunque necessaria una copia in DVD entro il prossimo 10 febbraio 2015. La scheda di iscrizione al Premio e il video dovranno essere inviati per posta alla Fon-dazione Ugo e Olga Levi onlus, San Marco 2893 - 30124 Venezia oppure via e-mail all’indirizzo [email protected] Designerà il vincitore una giuria tecnica, nominata dalla Fondazione Ugo ed Olga Levi onlus, composta da Roberto Calabretto, Università di Udine, Maria Roberta Novielli, Università di Venezia, Luisa Zanoncelli, Fondazione Levi. Il miglior videoclip otterrà un premio corrispondente al valore di 500 euro.L’opera vincitrice del premio sarà proiettata nel corso del Ca’ Foscari Short Film Festival 2015 (18-21 marzo 2015) nell’ambito del quale avrà luogo anche la cerimonia di assegnazione del premio. Info tel. 041 786777; [email protected];www.fonda-zionelevi.it

Il volume “La vita non è in ordine alfabetico” e l’autore Andrea Bajani

Musica

IL PREMIO “OLGA BRuNNER LEvI” PER GLI STuDENTI DELLE SCuOLE SuPERIORI

Centotrenta straordinari disegni pro-venienti da una delle più importanti collezioni al mondo ripercorrono l’ar-

te e il mito di Venezia, dal Rinascimento all’Ottocento. In mostra i grandi maestri da Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano fi no a Veronese,Tiepolo, Piazzetta e Canaletto; e poi gli stranieri innamorati di Venezia come Callowe Sargent.

Disegni preparatori, schizzi rapidi a ferma-re l’idea, modelli e studi per la bottega maan-che composizioni fi nite, opere autonome capaci di proporre una poetica diversa,fatta di linee, ombre, chiaroscuri, lumeggiature, de-fi nizione di forme e movimenti,traduzione di sentimenti e visioni, esplorazione delle infi nite possibilità della luce.

In mostra a Venezia, al Museo Correr, inaugurata il 6 dicembre scorso e fi no al pros-simo 15 marzo, giungono della National Gal-lery of Art di Washington le opere realizzate tra il XV e il XIX secolo a Venezia, quando la città dei Dogi e la terraferma rappresentavano la culla dei più raffi nati artisti italiani.

Info: www.correr.visitmuve.it; call cen-ter 848082000.

la mostraLa poesia della luce. Disegni veneziani dalla National Gallery of Art di Washington

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23Sport

Un oro, cinque argenti e tre bronzi. Questo è il ricco palmares ottenuto dalla squadra nazionale Libertas del

centro internazionale Tigre Bianca nella 10a edizione del campionato mondiale di Sha-olin Wushu Kung fu tenutosi a Zhengzhou la capitale della regione dello Henan (Cina). “Tale campionato – spiega il maestro Pie-tro Biasucci – è ad oggi la competizione più prestigiosa e di più alto livello al mondo per quanto riguarda la pratica sportiva dello Shaolin Wushu Kung fu. La città che ospita il festival, Zhengzhou, è il cuore pulsante dello sviluppo economico della regione Henan e, vista la vicinanza al monastero di Shaolin, è il luogo che è stato scelto dalle autorità cinesi per ospitare la competizione mondiale che rappresenta la pratica sportiva dell’arte marziale dello Shaolin nei tempi moderni che si apre nei confronti del mondo”.

Alla manifestazione erano presenti 2000 atleti in rappresentanza di 50 paesi. Più della metà erano comunque cinesi. Alcune delega-zioni erano rappresentanti anche di famose scuole di Dengfeng e del monastero di Sha-olin stesso (tra cui la scuola XIao Long, Taguo e Wushu Guan). A rappresentare l’Italia nella competizione mondiale la squadra nazionale

Libertas del centro internazionale Tigre Bianca era composta dal maestro Pietro Biasucci di Borbiago di Mira (team leader), Mattia Ceol-do (istruttore di supporto alla squadra agoni-stica), Francis Chiappone (supporto squadra) e gli atleti agonisti Enrico Rizzi e Lorenzo Segantin sempre del veneziano. I risultati dei due atleti sono stati eccezionali. Enrico Rizzi ha conquistato il primo posto categoria International Shaolin armi lunghe, il secon-do posto nell’International Xiao Hong quan (mani nude), nell’International Shaolin Guen (bastone), Inetrnational Shaolin Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indif-ferenziate, e il terzo posto nell’International

Shaolin armi corte. Lorenzo Segantin ha ot-tenuto il secondo posto nell’International Sha-olin Guen (bastone) e il terzo posto nell’In-ternational Xiao Hong Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indifferenziate. “Tale risultato – prosegue il maestro, Pietro Biasucci – porta la squadra nazionale Libertas a confermare la propria posizione di eccellen-za sul panorama delle arti marziali Shaolin in Italia e nel mondo. Il profondo legame che ho con la Cina e gli ottimi risultati della squadra nazionale gettano basi per poter costruire in Italia eventi di natura sempre più importante anche sul piano agonistico con le delegazioni federali cinesi”.

di Giacomo Piran

Libertas, raffi ca di medaglie cicliSMo

Si è conclusa la 26a edizione del “Trofeo d’Autunno” circuito di mountain bike organizzato da Luciano Martellozzo e da Giuseppe Clementi. La manifestazione, la più “vecchia” del panorama della mountain bike in Veneto, si è svolta su 9

tappe che hanno visto una partecipazione media di circa 350 bikers per gara. Le corse si sono svolte, da agosto e novembre, a Motta di Livenza (Treviso), Selva di Trissino (Vicenza), Adria (Rovigo) e in provincia di Venezia a Noventa di Piave, San Stino di Livenza, Ottava Presa di San Stino di Livenza, Sant’Anna di Chioggia, Rottanova di Cavarzere e Torre di Mosto. Questi sono i vincitori per categoria. Elite: Rafael Visinelli (Torpado Factory). Femminile: Nicole Tovo (Rudy Project), Under 23: Simone Segat (Torpado Factory), Junior M: Andrea Roccon (Mtb Club La Perla Verde). Junior F: Bea-trice Prataviera (Team Velociraptors), Allievi 1’ anno: Nicola Taffarel (Torpado Victoria Bike). Allievi 2’ anno: Federico Tauceri (Pedale Ronchese). Allieve: Anna Lirussi (Team Velociraptors), Esordienti 1’ anno: Thomas Mariutti (Team Velociraptors). Esordienti 2’ anno: Daniele Azzano (Caprivesi). Esordienti F: Gaia Pagotto (Team Velociraptors), Ma-sterElite: Matteo Marcon (Eurovelo). Master 1: Alberto Bisetto (Leones Treviso). Master 2: Mauro Rampin (Rudy Project). Master 3: Luca Kogler (Uc Fpt). Master 4: Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt). Master 5: Roberto Morandin (Rudy Project). Master 6: Emilio Coletti (Polisportiva Fossaltina).

Mountain bikei vincitori del “trofeo d’autunno”

G.P.

L’”A.S.D. Laguna Volley” nasce nel 2003 nell’ambito dell’organizzazione sportiva delle due società “Volley Bojon”

e “Volley Campagna Lupia”, prediligendo la disciplina del volley femminile. Negli ultimi anni la società ha raggiunto buoni risultati vincendo il massimo campionato provinciale e conquistando la promozione in serie D. La società svolge l’attività con un totale di 130 atleti, un centinaio sono giovanissimi. Punta allo sviluppo dell’attività giovanile con corsi di minivolley a Campagna Lupia, Campo-longo Maggiore e Camponogara. Ma non solo: organizza attività di gioco sport nelle scuole, tornei di minivolley federali e tornei promozionali nell’ambito di manifestazioni parrocchiali e comunali. Il “Volley Campagna Lupia” fu fondato nel 1997 da un gruppo di appassionati, la squadra ottenne diversi risul-tati. Il “Volley Bojon”, una trentina di anni fa, era una realtà importante della Riviera, infatti, aveva conquistato la categoria C. Nel 2000, la società iniziò i primi approcci con gli amici del “Volley Campagna Lupia” e dopo alcuni anni di stretta collaborazione, nel 2003 le due entità decisero di unirsi dando vita cosi ad una nuova realtà: l’”A.S.D. La-guna Volley”. “Siamo cresciuti bene, special-mente pensando che siamo partiti dal niente – dice il presidente della società Giannino Ragazzo - oggi raggruppiamo Campagna Lu-pia, Camponogara e Campolongo Maggiore. Abbiamo un centinaio di ragazzini iscritti, la-voriamo con allenatori preparati. L’economia del momento è diffi cile, gli sponsor sono

sempre meno, ma riusciamo a sostenere le spese della società grazie all’unione delle forze”. Nel 2012 è partito il progetto Volley 3 Venezia che unisce tre realtà territoriali: la società Laguna Volley, Volley Dolo e Libertas Scorzè; poi Dolo ha abbandonato il progetto ed è subentrata Volley Salzano. Gli obiettivi di Volley 3 Venezia sono: la valorizzazione dei settori giovanili, mantenere le atlete con maggiori qualità tecniche all’interno del pro-getto, lavorare con tecnici qualifi cati per la formazione di atlete all’altezza delle prime squadre, formare gradualmente squadre/gruppi non inferiori a U14/U16 per au-mentare competitività, diventare punto di riferimento nel territorio. “A oggi possiamo rilevare un buon risultato, nel 2013 visto l’in-coraggiante posizionamento a metà classifi -ca del campionato della serie D femminile – dice Dimitri Ranzato tecnico della società – e per il 2014 speriamo in nuove conferme. Per il futuro puntiamo a coinvolgere nel progetto altre società del territorio, continuiamo con l’impegno nel selezionare allenatori sempre più qualifi cati e, ovviamente, di consolidare in modo sempre più effi cace il progetto già avviato”.

PallavoloaSd laguna volleY, fucina di talenti

R.P.

Arti marziali Campionato mondiale Shaolin Wushu Kung-fu a Zhengzhou

3Sport

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1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Cambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri

a fi rma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfi da per le primarie del cen-trosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo.

“E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’euro-parlamentare nella sfi da a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”.

A fi ne giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzati-va - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.

“Un grandissimo risultato e un gran-dissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

Con queste parole il segretario regiona-le del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fi ne novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfi da vera: la sfi da a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfi da ad una Regione lacerata dalle lotte

interne alla sua maggioranza; la sfi da ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle impre-se della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”.

Si sono espressi per scegliere il candi-dato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione.

“Le primarie sono state un grande eser-cizio di partecipazione - ha sottolineato con

soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi , il Pd si

conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di parteci-pazione da nessuno e sfi do qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”.

Dall’altra parte della barricata il Gover-natore in carica dichiara che la sua “campa-gna sarà non fare campagna. Farò il gover-natore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”.

“Non commento le primarie in Vene-to - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a com-mentare con il solito stile che lo contrad-distingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”.

Eppure lei, già Lady like, a questa sfi da ci crede davvero e è già al lavoro per co-struire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini.

“Dobbiamo creare - ice nel suo pro-gramma elettorale - una volta arrivati al governo, un uffi cio indipendente guidato da una fi gura di grande competenza e autore-volezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per

di Maria Pavan

Ora l’obiettivo è sconfi ggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita

Politica

Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra

Alessandra Moretti

Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”

quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affi dati all’uffi cio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”.

In campo sanitario Moretti ha in pro-gramma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura

per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fi no agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governa-tore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.

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1Il Veneto in primo piano

Approvare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge-nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando,

in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha registrato un astensionismo mai visto prima. “Di tutti i dati e le discussioni sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - credo che quello in grado di mettere tutti d’accordo sia il numero delle donne elette in Consiglio regionale: ben 17 su 50, con una crescita-boom della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. E tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so-prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di

genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossi-

ma legislatura emergesse ancora una volta uno scenario obiettivamente imbarazzante, come quello che, sem-pre nella tornata di domenica scorsa, si è verifi cato in Calabria. Qui infatti è stata eletta solo una donna su 31 consiglieri: non a caso, malgrado la

strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’intro-duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-

derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non signifi ca aprire corsie privile-giate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di ef-fettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una rifl essione rapida che porti ad una altrettanto rapida appro-vazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifi uterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustifi cato”.

Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-

di Nicola Stievano

Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità

Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere”

focuS

Con una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e

Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via defi nitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel

contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parla-mento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento).

“Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i fi nanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che

chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pub-blico, possa benefi ciare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.

vitaliziidv, Stop al cuMulo e revoca aSSegno per chi ha patteggiato

Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante:la presenza femminile passa dal 20 al 34%

ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e as-sessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commis-sione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.

Lucio TiozzoNon si aprirebbero corsie privilegiate, la doppia preferenza sarebbe facoltativa

25Il Veneto in primo piano

Il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica ha dato il via libera nelle scorse settimane al progetto preliminare dell’autostrada Orte - Mestre e l’intera Riviera del Brenta insorge. Già sei consigli comunali dell’area avevano protestato contro questa infrastruttura, ap-

provando un ordine del giorno ad hoc. Si tratta dei comuni di: Mira, Camponogara, Campagna Lu-pia, Pianiga, Mirano, e Dolo. A protestare contro l’opera è in prima linea però il comitato “Opzione zero”. “Regalando” virtualmente 1,8 miliardi alla Gefip Holding di Vito Bonsignore per un’opera disastrosa che andrà ad incrementare il debito pubblico per almeno altri 10 miliardi di euro – spie-ga il presidente del comitato Mattia Donadel – non si va nella giusta direzione. Si tratta di una scelta folle e insensata, che si spiega solo con gli enormi interessi economici che gravitano intorno alla nuova autostrada. Più volte, infatti, i comitati e le associazioni ambientaliste hanno dimostrato, numeri alla mano, che l’opera è pericolosa e letteralmente insostenibile sotto tutti i punti di vista. La Orte-Mestre è il primo frutto avvelenato dello “Sblocca Italia”. Grazie alla norma introdotta apposta dal ministro Lupi per decreto, si supera lo stop della Corte dei Conti dato nei mesi scorsi. Non ci si rende conto che il Paese rischia di finire sommerso da un vero e proprio diluvio di asfalto e di cemento, oltre che di acqua e di fango”. Cartelli contro la Romea commerciale si sono levati a Mestre e in Riviera il 14 novembre, giorno dello sciopero sociale europeo. Oltre 400 i manifestanti presenti. “Le grandi opere come la Orte-Mestre – continuano Rebecca Rovoletto e Lisa Causin per il comitato – stanno precisamente dentro a questa logica, perché sono pensate e volute per favorire la speculazione fondiaria e finanziaria, per stornare miliardi di euro dei contribuenti nelle tasche delle mafie, delle banche e dei grandi poteri finanziari. A pagare queste scelte sciagurate sono sempre e solo i cittadini, e i lavoratori con tagli ai servizi e al welfare, tasse e disoccupazione”. Contro l’opera, nei giorni successivi la notizia dell’approvazione del Cipe, sono arrivate le posizioni durissime del Pd di Mira con il suo capogruppo Francesco Sacco. “Il Pd di Mira – dice Sacco – è contro questa grande opera e lo ha già dimostrato votando un documento in consiglio comunale contro questa e contro tutte le altre grandi infrastrutture che cementificano il territorio. Va messa in sicurezza l’attuale Romea”. A Dolo il sindaco leghista Maddalena Gottardo, dopo aver assunto una posizione possibilista ora è decisamente contraria all’autostrada. A favore dell’opera è invece il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto. I sindaci contrari vogliono agire all’unisono. “Nelle prossime settimane – spiega il primo cittadino di Camponogara Giampietro Menin – contatterò tutti i sindaci dell’area contrari a quest’opera devastante, per agire congiuntamente in modo da riuscire a fermarla prima che piombi dall’alto sui nostri paesi. Parteciperemo alle manifestazioni di protesta”. Sprona i sindaci il deputato della Lega Nord Emanuele Prataviera, anche se lo stesso partito che rappresenta, ha voluto fortemente l’opera. “E’ fondamentale che gli amministratori si muovano ora, altrimenti sarà troppo tardi per garantire il rispetto del territorio. Non vorrei assistere a scene di sindaci che piangeranno sul latte già versato.”

Grandi opere Il decreto “Sblocca Italia” supera il no della Corte dei ContiroMea coMMerciale,via libera da roMa

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6 dicembre - MiranoRaduno dei Motobabbo in piazza Municipio. Dalle 9 torna la sfilata e la raccolta fondi per “Casa Naza-reth” e lo stand Honda. Non mancherà il mercatino della fantasia, le specialità gastronomiche del bel paese, sotto lo slogan adottato dai partecipanti: “Di. Gusto”.

7 dicembre - MiranoSopra l’ovale della piazza e in piazzetta Errera, dalle 10 show acrobatico trial.

11 al 14 dicembre - Mirano“Festa del cioccolato” in piazza Munici-pio dalle 9 alle 19. Mostra mercato con i migliori maestri cioccolatieri da tutta Italia.

21 dicembre - MiranoTradizionale mercatino dell’antiquariato lungo tutta via Barche e ci sarà anche quel-lo del volontariato e lo “Shopping Italia-no”, con bancarelle selezionate.

21 dicembre - NoaleIn piazza Castello la sesta edizione della “Corsa dei Babbo Natale” di Noale. La partenza è fissata per le 9.30. Due i percorsi in programma uno di 5 e l’altro di 10 chilometri. L’obiettivo di quest’anno è battere il record di 3500 partecipanti. Tutti i parte-

cipanti, infatti, dovranno indossare il vestito da Babbo Natale.

Dal 25 al 6 gennaio 2015 - Maerne di Martellago“Presepio vivente di Maerne”. In parrocchia

si svolgerà la 25esima edizione della manifestazione. Subito dopo la messa delle 23 ci sarà la processione e poi il presepio sarà benedetto.I giorni di Natale, Santo Stefano, domenica 29 di-cembre, Capodanno e l’Epifania ci sarà la rappre-sentazione in costume dalle 14.30 alle 18.30 con i personaggi dei vari negozi artigiani.

Lunedì 5 ci sarà la “Lucciolata”, la passeggiata not-turna fino al presepio vivente di Maerne. I parteci-panti, lungo i tre chilometri del percorso, terranno in mano una torcia luminosa. Il 6 gennaio, verso le 17, arriveranno i Re Magi e sarà distribuita la calza a tutti i bambini.

26 e 28 dicembre, 4 e 6 gennaio 2015 - Santa Maria di Sala“Fiabe in villa” a villa Farsetti. Gli appuntamenti si terranno dalle ore 14 alle 19, fino a esaurimento dei biglietti.

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A dicembre le principali piazze e strade di Venezia e provincia si accenderanno di luci e spunteranno ovunque gli alberi di natale

Anche quest’anno, Mestre, ha inaugurato “la Piaz-za in Festa”, maratona di iniziative che si svolgeranno nel centro città per tutto dicembre fino al 6 gennaio. Le luminarie faranno risplendere i mercatini di Natale, i concerti, gli eventi e gli appuntamenti dedicati ai più piccoli, in cui sarà possibile trascorrere dei momenti piacevoli, approfittando delle tante opportunità per fare shopping e degustare ottime golosità. Un ricco calenda-rio di appuntamenti che affianca l’avvio degli spettacoli della nuova stagione del Toniolo e del Candiani.

La manifestazione è ormai un tradizionale appunta-mento per Mestre, a cui la Municipalità partecipa con l’or-ganizzazione di eventi musicali e sportivi e spettacoli di strada. Ci sono poi iniziative che sono particolarmente care alla cittadinanza, e per questo di grande richiamo, come il presepio galleggiante sul Marzenego, l’arrivo dei Babbi Natali in moto e in vespa, il corteo acqueo capitanato dalla Befana che approderà in Riviera Magellano. Inoltre anche per questa edizione sarà realizzata la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazza fino al 6 gennaio.

Anche la splendida città lagunare ospiterà nelle sue piazze e campielli i mercatini di Natale che resteranno aperti fino alla vigilia. Il natale proposto da Venezia città è un percorso di prodotti tipici artigianali, degusta-zioni, concerti e attività per i bambini.

Il più conosciuto e imperdibile tra i mercatini ve-neziani è quello di Campo Santo Stefano: un punto d’incontro dove turisti e veneziani possono gustare le specialità gastronomiche regionali, ascoltando ottima musica. Un altro mercatino si troverà anche tra Campo San Bartolomeo e Strada Nuova.

Tra gli eventi clou alla Corsa dei Babbi Natale che si terrà a Venezia, domenica 21 dicembre 2014, con partenza alle 9, da campo San Giacometto a Rialto.

Imperdibile il “Natale di vetro” a Murano, dal 5 dicembre al 31. L’isola più conosciuta della laguna annuncia l’apertura di una serie di eventi quasi tutti dedicati alla lavorazione del vetro. Lungo le strade, i canali e i ponti dell’isola trovano sede cinque sculture di vetro ideate da artisti contemporanei in collaborazione con le gallerie e le fornaci locali. “il roveto ardente” è installato in zona Colonna ed è di Aristide Najean. A Campiello Pescheria è stata collocato il “Canneto” di

Pino Castagna mentre a Bressagio si trova l’opera “fuo-co io sono e sono di soffio”, una scultura in vetro sof-fiato disegnata da Denise Gemin. Spirito e stile dell’arte contemporanea, applicata a un mestiere artigiano an-tichissimo, che a Murano si pratica sin dal Duecento, tornano a campo San Donato con “Abacus”, di Shan Shan Sheng e in Santo Stefano con un lavoro di Simone Cedenese, “Natale di luce in una cometa di vetro”, una vera e propria stella di Natale in vetro soffiato.

Le suggestioni date dal vetro, dai diversi giochi di luce che è in grado di dare a una scultura e dal fascino che circonda tuttora una tecnica difficile e delicata, ven-gono riproposte dal 7 dicembre nella basilica dei Santi Maria e Donato. Sino al 6 gennaio le fornaci di Murano espongono in chiesa una mostra di arte sacra mentre a palazzo da Mula si punta su Napoleone Martinuzzi, scultore muranese, raccontato attraverso disegni origi-nali e fotografie.

Fra gli altri appuntamenti sull’isola: il mercato del vetro a lume, a Bressagio, quello della solidarietà, in campo San Donato, una “jam session” in fornace che abbina musica jazz e lavorazione artigiana e la “scuola pensa in vetro 2007”, presentazione dell’opera re-alizzata da 120 bambini di Murano, nel corso di un progetto didattico con l’istituto comprensivo dell’isola e l’Accademia delle Belle Arti di Venezia.

Chi ancora non sia soddisfatto può recarsi poi al mu-seo del vetro, alle fondamenta Giustinian, per vedere la raccolta storica di manufatti che comprende reperti ro-mani, opere medievali, sino a oggetti del nuovo design del Novecento.

Tra gli ultimi appuntamenti del mese si segnala il concerto del coro gospel Joy Singers, diretto da Andrea D’Alpaos, alla basilica dei Santi Maria e Donato, il 23 dicembre.

Natale in laguna: una magia di vetro e mercatini

Il presepe: un’opportunità di incontri inaspettato. Il Natale è alle porte e le case sono addobbate per festeggiare

al meglio questo lieto evento. Alberi di natale e luminarie di ogni genere deco-rano le zone del centro. Con grande cura e dedizione vengono realizzati i presepi tradizionali che aiutano a cogliere il vero significato del Natale, ovvero la nascita di Gesù. A Chioggia vengono esposti i presepi all’interno delle chiese, davvero originali e spesso ambientati nelle calli e tra la gente di Chioggia. Uno dei presepi più belli è quello allestito nella Chiesa del-la Navicella grazie all’abilità di Massimo e Manel Voltolina che dedicano il proprio tempo per realizzare un’opera così prezio-sa. Per quest’anno sono previste alcune interessanti novità, in particolare è nata un’associazione denominata: “La bottega di San Francesco” per coordinare diver-se iniziative attorno al presepio. Infatti all’interno della chiesetta di San Martino (Campo Duomo) verranno realizzati due presepi, uno ambientato ai tempi di Gesù

ricostruendone il paesaggio e l’altro in-vece ambientato nella Chioggia agli inizi del novecento, grazie ad un progetto con i ragazzi dell’Anffass per il recupero della tradizione. Anche i negozi del centro però esporranno i piccoli presepi da loro realiz-zati per incentivare a riproporre il presepio nei luoghi pubblici. Anche il Centro di salu-te mentale ha proposto alcuni giovani per collaborare in questo progetto. Lo scopo infatti dell’associazione è di coordinare tutte quelle iniziative che cercando di far emergere le potenzialità di questi ragazzi valorizzandole al meglio grazie all’aiuto di alcuni volontari. Il 22 dicembre ci sarà l’i-naugurazione alla presenza dei ragazzi ed i genitori di Anfass e Csm, sarà possibile visitare la mostra dei presepi fino al 25 gennaio e prenotare la visita al numero 3290073145. Le offerte raccolte saran-no destinate a sostenere alcuni progetti di adozione a distanza ed aiutare le persone in grande difficoltà economica.

Miriam Vianello

natale Solidale a chioggia e SottoMarina

Miriam Vianello

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L’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro.Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più

eleganti esercizi commerciali del Veneto.

Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualitàdi Germana urbani

IsabellaNinfea Adria

“Secondo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono

l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.

PieraArte della Tavola Piove di Sacco

“Per un regalo d’effetto che arricchisca le ta-vole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza,

le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cene-rentola, una favola in edizione limitata. Per chi inve-ce ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.

RossellaMela Rossa Mira

“Un gioco per i più piccoli è sempre graditis-simo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il

Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a ma-neggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.

Maria StellaStil Bimbi Porto Viro

“Quest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda.

L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.

GiancarloEkle Conselve

“Regalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro con-siglio è scegliere tenendo conto che la stagione non

è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bel-lo. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.

Continua alla pagina seguente

Shopping di Natale: i consigli degli esperti

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Natale CompagnoEnoteche Piave Spinea

“Sul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunel-lo, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle

bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.

LauraArgenteria Touch Conselve

“Quest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando

molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!

MichelaFratelli Magagna Carni

Cartura

“Credo che se si decide di regalare del cibo, si debba sceglie-re solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conosce-

re la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.

Michele RagazzoMi.Ko, parrucchiere

uomo-donna Robegano

“Se un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare

ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Tor-na alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.

Roberto PeronSunline & Beauty Vigonza

“Cosa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento

viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.

Ivano e Manola Bruggin

La Gusteria Miranese

“Il trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la

presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consiglia-mo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esem-pio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.

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segue dalla pagina precedente

Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un ogget-to, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di

una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!

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1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arri-vando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra defi nisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omag-gia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di visitatori.

Natale museale a Vicenza

Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì persona-lità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infi nite estro-fl essioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la perce-zione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori.

Collezione Peggy Guggenheim

“AZIMuT/H. CONTINuITÀ E NuOvO”

Al.Ch. Al.Ch.

32 Cultura

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33Cultura

Continuano gli appuntamenti al teatro comunale Dario Fo di Camponogara, dopo i tre spettacoli di novembre, una

rappresentazione esilarante nel mese di dicembre. Mercoledì 10 dicembre lo spet-tacolo “Maratona di New York”, diretto e interpretato da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano. L’abile drammaturgo Edoardo Erba porta in scena uno spettacolo rappresentato in moltissimi paesi del mondo. Una sfida fisi-ca (oltre che verbale) per tutti gli attori che l’hanno interpretata, impegnati a correre per l’intera durata dell’opera. E’ un’impresa non scontata per Cristian Giammarini, apprez-zato attore di scuola ronconiana e Giorgio Lupano, artista che si muove con disinvol-tura tra teatro, televisione e cinema, che scelgono il testo di Erba per la loro prima prova registica. Giammarini e Lupano, nella doppia veste di registi e interpreti, affronta-no questa corsa inarrestabile, che in realtà va oltre l’atto sportivo volgendo a temi universali. L’apparente normalità della situa-zione (due amici che si allenano) è in realtà il punto di partenza per addentrarci nei ri-svolti onirici della vicenda. I due personaggi immersi nell’atmosfera rarefatta ma molto fisica della corsa, sostenuti dalla leggerezza e dalla vivacità dei dialoghi, dipanano le loro esistenze scanditi da un tempo che pare non obbedire più alle regole consuete. Perché ve-derlo? Per scoprire la corsa come momento, per ripensare la propria vita. Per portare a casa quel grumo di amore e dolore che sca-turisce dallo spettacolo. Per ammirare due attori di grande spicco del panorama teatra-

le, ma anche televisivo e cinematografico. Lo spettacolo non tradisce il testo originale, ma lo rilegge, lo re-inventa, lo inserisce in una dimensione drammatica nuova. La regia è modernissima, magistrale: passa indenne dai momenti comici, senza sottolinearli e senza averne paura, e arriva diretta al cuo-re del dramma fondendo incubo e realtà in una sola dimensione, un’unica grande notte stellata. Difficile per il pubblico non ridere e non avere i brividi. Per maggiori informazio-ni: www.arteven.it www.culturavenezia.it. Il comitato di solidarietà e cultura di pace di Camponogara con il comune organizza mar-tedi 6 gennaio, l’evento “Brusa la vecia”. La vecia sarà posizionata in piazza Vanzan, e sarà bruciata verso le 17. “Prima di bruciare la vecia offriamo uno spettacolo per i bambi-ni al teatro Dario Fo – dice il presidente Lui-gi Maniero – lo spettacolo dura un’oretta e poi ci spostiamo dietro alla chiesa, dove sarà allestito un tendone e offriremo vin brulè, cioccolata calda, panettone e la calza per i bimbi”. Tra le altre iniziative, la Pro Loco di Camponogara, si è occupata della raccolta fondi per il telefono azzurro e ha aderito al progetto “Accendi l’azzurro 14”.

TEATRO DARIO FO APPuNTAMENTI NATALIZI

R.P.

Il Premio Internazionale Scarpetta d’Oro, orga-nizzato da Acrib in collaborazione con Assocal-zaturifici e Regione Veneto, ha concluso i due

concorsi con la valutazione delle opere provenienti dalle scuole e dagli illustratori. Una giuria di profes-sionisti in materia di letteratura per l’infanzia, illu-strazione e comunicazione si è riunita per valutare testi, opere digitali, illustrazioni e video provenienti dalle scuole primarie della Riviera e da illustratori italiani e stranieri. Per il concorso letterario “Favo-le, scarpe, parole” rivolto alle scuole ha vinto la favola scritta dalla classe 4’ A-B della scuola prima-ria “Gugliemo Marconi” di Tombelle di Vigonovo. La favola sarà illustrata dalla vincitrice della 18’ edizione Giulia Maidecchi e verrà distribuita gratu-itamente ai giovani scrittori in erba, in occasione dell’inaugurazione della mostra di illustrazione che si svolgerà a dicembre a Dolo. Per il concorso inter-nazionale d’illustrazione per l’infanzia dal tema “I nuovi percorsi digitali” la giuria tecnica, presieduta dallo scrittore e disegnatore Guido Clericetti, ha assegnato il primo premio a Nicola Paci illustratore di Pesaro. Il secondo premio va a Francesco Buzzi di Ferrara, e il terzo a Maria Mariano di naziona-

lità brasiliana, ma che dal 2006 vive a Venezia. Sono stati inoltre premiati: Valeria Pracht (premio “Fondazione Esposito”), Luisa Gialma e Daniela Lessio (premio “Qualità tecnica”), Daniele Zordan (premio “Sperimentazione”), Susy Zanella (pre-mio “Fascia di età 0-6”), Evelina Floris (premio “Interpretazione originale del tema”) e Daniele Belfiore (premio “Immagine Umoristica”). Hanno ricevuto la menzione speciale: Cristina Beninten-de, Miriam Serafin e Roberta Sardara. Le opere saranno esposte dal 13 dicembre al 15 gennaio presso le Antiche Scuderie (Ex Macello) a Dolo. Ad essere esposte saranno le opere di Elisa Bellotti, Elisa Bianco, Maria Grazia Cadoni, Gloria Corradi, Susanna S. Deiana, Clauia Del Curto, Chiara Ga-brielli, Irene Guerrieri, Kamilla Lucarelli, Emanuela

Mannello, Eleonora Oliva, Elide Palmisano, Laura Pellegrinelli, Clara Rastelli, Anna Rossi, Lucia Scola, Enza Sottile e Federico Tornati. “C’è soddisfazione da parte di Acrib – si legge nel comunicato stam-pa – che ha seguito il concorso fin dalla nascita, nel 1995, quando un gruppo di insegnanti della Riviera decise di creare questo progetto didattico-culturale per diffondere la cultura della tradizione calzaturiera alle nuove generazioni. Il concorso nel tempo è diventato uno tra i più importanti d’Italia, fungendo a volte da trampolino di lancio per alcuni artisti premiati. Per questo Acrib ha voluto creare un sito interamente dedicato (www.scarpettadoro.org) dove sono visibili tutte le opere e le favole che si sono classificate dal 1995 ad oggi”.

di Giacomo Piran

La giuria tecnica, ha assegnato il primo premio per l’illustrazione a Nicola Paci di Pesaro

Premio

Scarpetta d’oro alla primaria Marcon

La sede dell’Acrib a Stra

Nel mese di dicem-bre, a Fossò, si terrà un ricco ca-

lendario di appuntamenti culturali e per festeggiare il santo Natale. Venerdì 5 dicembre, alle 20.30, nella sala convegni Gae-tano Muneratti, l’Aido, sezione di Fossò, organiz-za una serata musicale con musicisti dell’Associazione “Il Pentagram-ma”. Sabato 13 dicembre, alle ore 20.45, nella chiesa del settecento si terrà il tradizionale concerto di Natale, con tre cori, organizzato dal “Gruppo Corale Fossò”. Dal 14 al 24 dicembre, in biblioteca comuna-le, l’assessorato alla cultura ed il Comitato biblioteca, organizzano la Mostra del Libro. L’apertura si terrà domenica 14 dicembre alle 9.30 con una colazione in biblioteca e le letture animate a cura dell’asso-ciazione Teatrale “Barabao”. Giovedì 18 dicembre, alle 20.45, nella biblioteca comunale presentazione del libro di Ilaria Goffo “Io ti vedo, nel buio della precarietà”. Intermezzi musicali del cantante e chitarri-sta Bruno Giraldo. Domenica 21 dicembre, dalle 9 alle 19, nel giardi-no “Bambini di Terezin”, la Pro Loco organizza la terza edizione dei Mercatini di Natale con bancarelle di hobbysti e associazioni. Durante la giornata ci sarà l’intrattenimento della musica degli zampognari e la presenza di Babbo Natale che distribuirà dolcetti ai più piccoli. Mar-tedì 6 gennaio, alle 20.45, nella casa alloggio, si terrà un concerto di musica Gospel del coro “Voci in Accordo” di Favaro Veneto. Alla fine dello spettacolo ci sarà un brindisi di inizio anno, offerto dalla Pro Loco. Insomma, una serie di appuntamenti davvero interessant pensati per creare aggregazione e momenti di divertimento e solida-rietà fra la cittadinanza e i partecipanti all’insegna del clima natalizio.

IniziativeappuntaMenti a diceMbre

R.P.

ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00

I prezzo sono iva compresa - finanziamento al tan max 11,54% taeg max 16,69% teg max 14,48% - imposta di bollo all'erogazione di € 14,62 - spese incasso rate € 1,5 solo importi superiori a € 1.600 comunicazioni periodiche: € 0,70 / annuale per modalità cartacea, gratuita per modalità elettronica + € 1,81 per imposta di bollo - salvo approvazione finanziaria - le immagini dei prodotti sono puramente indicative.

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1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA LA SERATA IN ARCELLA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE IL vILLAGGIO CXPA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

34 Cultura

Fino all’11 gennaio il Centro Culturale Altinate San Gaetano ospiterà le opere di un grande artista, testimone e pro-

tagonista dell’arte contemporanea italiana. “Renato Mambor. Pensieri Nativi”, curata da MV Eventi e Enrica Feltracco, è una mostra antologica che intende ripercorrere la carriera del maestro attraverso settanta lavori che ne documentano le fasi salienti, dagli esordi all’attività più recente.

Renato Mambor nasce a Roma nel 1936, ed esordisce come cartellonista per il cinema. Nel 1959 è nel cast della “Dolce vita” di Fellini e lo stesso anno lo vede esor-dire nel mondo dell’arte assieme a Mario Schifano e Cesare Tacchi presso la Galleria Appia Antica fondata da Emilio Villa. Negli anni Sessanta è parte della famosa Scuola di Piazza del Popolo, di cui faranno par-te, oltre ai già citati amici e compagni di viaggio, anche Franco Angeli, Pino Pascali, Sergio Lomabrdo, Jannis Kounellis, Tano Festa e Mario Ceroli. Mambor visse appieno la stagione di ricerca nelle arti visive e di

rinnovamento culturale degli anni Sessanta e Settanta, dedicandosi non solo alla pittura ma anche al cinema e al teatro.

Il cardine della sua esperienza artistica è il principio della serialità, i suoi segni sono ripresi dal mondo massmediatico, sono sa-gome ridotte ai minimi termini, l’immagine di un’immagine che va appiattendosi in forma di traccia.

Considerato il caposcuola della cosiddet-ta “neofigurazione concettuale” ha esposto in numerose gallerie d’arte private in Italia e all’estero e sono state allestite mostre personali presso prestigiose istituzioni quali Palazzo Reale a Milano, la Galleria d’Arte Moderna a Roma e Palazzo Tè a Mantova. Alcuni tra i più importanti musei d’arte con-temporanea espongono sue opere e si sono occupati della sua arte autorevoli critici, a cominciare da Achille Bonito Oliva, che su di lui scrive: “attratto dalla moltiplicabilità anonima dell’immagine, Mambor arriva alle “campionature” di uomini “statistici”, avendo ridotto la matrice delle figure a

timbro, per poi giungere ad illustrazioni di azioni e verbi elementari (camminare, ab-bracciare, asciugarsi, chiudere la porta) con conseguente riappropriazione del loro signi-ficato, dove è l’arte a produrre un rinnovato ed innocente apprendimento elementare, ma attraverso un’esibita neutralità esecu-tiva che discende dal rifiuto di considerare l’artista come un individuo privilegiato nella società”. E, già nel 1968, il critico Filiber-to Menna affermava: “occorre dare atto a

Mambor della sua lucidità critica, della sua capacità di condurre una doppia riflessione sulla pittura, una affidata alla pittura stessa, mediante un esercizio raffreddato dei mez-zi della rappresentazione che stacca netta-mente il segno dal referente, l’altra a un esercizio teorico, a un diario critico che non esiterei a considerare uno dei più lucidi testi di artisti sulla propria opera, e sui processi che presiedono alla costituzione dell’opera stessa”.

di Laura Organte

Classe 1936, dopo l’esordio come “cartellonista” per il cinemasi è dedicato con successo all’arte, nel segno della “serialità”

La mostra al Centro San Gaetano Fino all’11 gennaio la ricca antologica

I “pensieri nativi” di Mambor

Mambor posa con una delle sue opere

Le feste natalizie, per chi

rimane in città, sono l’occasione per riscoprire Padova e i suoi tesori. Al Museo Diocesano, fino al 6 gennaio, sarà esposta al pubblico un’opera d’arte di grande importanza,

offerta ai visitatori nella sua veste rinnovata dopo il restauro. Si tratta della Madonna con Gesù bambino in trono, un dipinto su tavola realizzato negli anni quaranta del Quattrocento da Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna. In origine era parte di un trittico destinato alla chiesa di San Moisé a Venezia, ma i due pannelli laterali si trovano oggi alla National Gallery di Londra, mentre la parte padovana, donata nei Settecento ai padri Filippini, è di proprietà della parrocchia di San Tomaso Becket. La preziosa opera viene presentata nell’ambito di un’esposizio-ne che ne ricostruisce le fasi del restauro e ne svela i contenuti simbolici consentendone una lettura approfondita.

reStaurato

L.O.

Madonna con Gesùal Museo Diocesano

Un particolare dell’opera

Palazzo Zuckermann Mostra dedicata al grande imperatore romano

Padova celebra il bimillenario della morte di uno degli uomini politici più grandi di tutti i tempi: Cesare Ottavano Augusto.

Una mostra dedicata al fondatore dell’Impe-ro romano sarà allestita fino al 1 marzo pros-simo nelle sale per esposizioni temporanee di Palazzo Zuckermann, dove sarà esposta una selezione di reperti appartenenti al patri-monio dei Musei Civici cittadini.

Ma perché una mostra su Augusto a Pa-dova? Il titolo scelto per l’evento, “Opulen-tissima Patavium”, è già un indizio: durante l’era augustea, la città, divenuta municipium romano tra il 49 e il 42 a.C., era la seconda più importante dopo Roma e Cadice, nonché una delle più ricche, anche grazie al commer-cio di cavalli, di cui i patavini erano da sempre rinomati allevatori. A dare lustro a Patavium fu anche un cittadino illustre, che con la sua opera rese omaggio all’impero consegnando-ne ai posteri la storia millenaria. Si tratta di Tito Livio, lo storico che con i 142 libri della celebre Ab urbe condita raccontò le vicende di Roma dalle origini alla morte di Druso, il figliastro di Augusto, nel 9 a.C.

Di questo passato di prosperità e splen-dore non resta quasi nulla: dal V al VII secolo d.C. le invasioni barbariche, che culminano con la distruzione della città ad opera dei Longobardi, cancellarono secoli di storia eli-

minandone quasi del tutto le testimonianze. Per fortuna non tutto è andato perduto, e la mostra allestita a Palazzo Zuckermann con-sente di ricostruire quell’epoca straordinaria.

Una parte del percorso espositivo si foca-lizza in modo specifico sul ruolo di Patavium

nel tessuto economico dell’impero, che in età augustea conobbe un inusitato sviluppo economico, sostenuto da una riforma mone-tale.

Essa prevedeva monete d’oro, d’argen-to, di ottone e rame, coniate in una serie di nove nominali, tra loro in rapporto di cambio fisso e costante. Un riscontro del successo di questo intervento epocale è ancor oggi leggibile nei ritrovamenti monetali di Padova e del suo territorio, particolarmente cospicui per questo periodo.

Il “municipium”era il secondopiù importantedopo Romae Cadice

L.O.

I fasti della città sotto Augusto“Opulentissima Patavium”

Una moneta romana con l’effigie di Ottaviano Augusto

teatro e MuSica

LE PIù bELLE cANZONI DI NAtALE Sabato 27 dicembre torna, spettacolare come non mai, l’appuntamento con le più belle canzoni natalizie al Gran teatro Geox, un evento irrinunciabile per calarsi in pieno nell’atmosfera delle feste. Sul palco patavino dalle 21.30 l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta da Diego Basso, il tenore Francesco Grollo, il compositore Francesco Sartori, 100 coristi e 80 orchestrali. Spettacolo assicurato.

PREmIO gALILEO, LA gIuRIAÈ già tutto pronto per la nona edizione del Premio Letterario Galileo: a presiedere la prestigiosa giuria scientifica che avrà il compito di premiare il vincitore sarà, quest’an-no, Vittorio Andreoli, noto psichiatra già Direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona/Soave e membro della New York Academy Sciences. Si attende ora il 16 novembre per conoscere la cinquina finalista, dalla quale verrà scelto il vincitore che sarà premiato la prossima primavera, per la precisione l’8 maggio 2015 nel corso della consueta cerimonia ufficiale.

bALLEttO AL gEOxDoppietta con la grande danza a Padova in occasione del Natale. Come ormai da tradizione, il Balletto di Mosca “La Classique”, diretto da Elik Melikov, si esibirà sul palco del Gran teatro Geox con due spettacoli del più classico repertorio: il 25 dicembre alle 21.30 andrà in scena il Lago dei cigni, mentre il pomeriggio del 26 sarà la volta dello Schiaccianoci, entrambi opera del genio musicale di Cajkovskij.

a cura di Laura Organte

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35Sport1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA LA SERATA IN ARCELLA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE IL vILLAGGIO CXPA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

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RUBRICHEneWS - SI vIaGGIare - SalUte e beneSSere - tenDenZe - eSpertI & proFeSSIonIStI - oroSCopo e CrUCIpIaZZa www.lapiazzaweb.it

Se la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così

ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto appo-sta per girarci dei fi lm a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei rifl ettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografi ca ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del fi lm “Notte senza fi ne” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un fi lm sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidon-na mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura

veneziano Giampaolo Manfrone.A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazio-

ne dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ov-vero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manife-stazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di even-ti. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre fi glio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimi-tero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografi ca dedicata a Giandomenico Tiepolo e

alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritro-vata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografi co). L’appendice sarà de-dicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro.

L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emi-granti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato

Continua alla pagina seguente

LA CITTADINA CARA AL PALLADIOE A LUCREZIA GONZAGA

E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETEIN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALEDEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI

ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLOALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE

MA NON MANCHERANNO EVENTIPIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI

MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICIE RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ

C’È PURE UNA MOSTRADI VECCHI FERRI DA STIRO

Natale a Fratta luminarie sulla storia

nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli

austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione

“le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con

uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa

BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due

iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)

Polesine

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RUBRICHEneWS - SI vIaGGIare - SalUte e beneSSere - tenDenZe - eSpertI & proFeSSIonIStI - oroSCopo e CrUCIpIaZZa www.lapiazzaweb.it

Se la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così

ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto appo-sta per girarci dei fi lm a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei rifl ettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografi ca ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del fi lm “Notte senza fi ne” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un fi lm sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidon-na mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura

veneziano Giampaolo Manfrone.A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazio-

ne dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ov-vero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manife-stazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di even-ti. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre fi glio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimi-tero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografi ca dedicata a Giandomenico Tiepolo e

alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritro-vata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografi co). L’appendice sarà de-dicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro.

L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emi-granti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato

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LA CITTADINA CARA AL PALLADIOE A LUCREZIA GONZAGA

E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETEIN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALEDEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI

ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLOALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE

MA NON MANCHERANNO EVENTIPIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI

MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICIE RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ

C’È PURE UNA MOSTRADI VECCHI FERRI DA STIRO

Natale a Fratta luminarie sulla storia

nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli

austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione

“le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con

uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa

BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due

iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)

Polesine

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38 Sì, viaggiare

“Storie di vita e di migrazione fra novelle e poesie”, incontro inserito nella Settimana dei beni culturali in Polesine, si tiene alle 16 di domenica 14 dicembre nella sala consilia-re del municipio, che pure è una villa storica affacciata sullo Scortico, il corso d’acqua che attraversa Fratta. Immancabile anche una rivisitazione della Natività: il 26 dicembre, alle 15, si terrà lungo le vie del centro stori-co la rappresentazione del presepe vivente, suggestiva messa in scena con personaggi in costume calati nella realtà della Betlemme del tempo che, in caso di maltempo, sarà rinviata al 28 dicembre.

Ad un periodo ancora più lontano si rifà, invece, l’incontro “Tessere e fi lare nell’età del Bronzo” che esperti di archeologia am-bienteranno sabato 20 dicembre alle 15,30 nella ideale cornice del Museo Archeologico Nazionale, istituzione culturale di cui Frat-ta va fi era per la ricchezza dei reperti della tarda età del Bronzo esposti, in particolare quelli rinvenuti in quarant’anni di ricerche archeologiche nel villaggio di Frattesina e nelle sue necropoli. Nell’occasione sarà inau-gurato un nuovo telaio verticale che si rifà ai modelli dell’epoca. Lo ha costruito un arti-

giano locale, Carlo Prando, in collaborazione con l’associazione culturale Manegium. Poco prima, alle 15, Federica Gonzato, direttrice del museo, terrà una conferenza su “Trame preziose dal Mediterraneo a Frattesina”. Appuntamento culturale di rilievo anche il 7 dicembre: lo stesso Museo Archeologico Nazionale propone alle 11 la proiezione di un video dedicato agli scorci più suggestivi di Fratta realizzato dal Fotoclub Adria, mentre alle 15,30 il professor Gianfranco Cordella presenterà “Magico Iran”, un documentario di viaggio sull’Iran archelogico e moderno.

Non di sola storia sarà comunque con-dito il Natale a Fratta Polesine. Per chi non sa rinunciare alle atmosfere più familiari, ovvero a mercatini, luminarie, albero di Na-tale, vetrine illuminate e cioccolata a gogò (una goduria specialmente per i bambini) è previsto un 8 dicembre da incorniciare: la magia del Natale più popolare andrà in onda, sempre sotto i soliti familiari rifl ettori, nel centro storico della cittadina che i patrizi della Serenissima vollero così bella e così unica. Lo spettacolo, se così si può chiamare, si ripeterà durante tutte le giornate festive che precederanno il Natale e anche durante

le vacanze. Il 14 dicembre, nella graziosa chiesetta di San Francesco, sarà alzato il sipario sulla ventesima mostra dei presepi artistici, un appuntamento che ormai ha fi -delizzato un pubblico numeroso. Lo stesso giorno alle 16 nella casa Sacra Famiglia i protagonisti saranno gli allievi della scuola di musica che offriranno un saggio della loro bravura.

Il 20 dicembre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Pao-lo è in programma un grande concerto di Natale.

Domenica 21 dicembre sarà ancora lo straordinario scenario architettonico e na-turale del centro storico a fare da sfondo all’evento “Dai quattro cantoni per cantare il Natale”, canzoni e nenie natalizie lungo le vie e sotto l’albero. Il 22 dicembre la città, sindaco Tiziana Virgili in testa, farà gli auguri a tutti alle 19 nella sala civica “Giacomo Matteotti”: una bella usanza. Ma il momen-to più atteso, e qui anche l’aristocratica Frat-ta deve inchinarsi, è l’arrivo di Babbo Nata-le con i suoi pacchi di doni. E’ atteso la vigilia di Natale in piazza Matteotti. Verso le 17, puntualità del servizio slitte permettendo.

IL FASCINO DEL MULINO

Non v’è dubbio che “Le giornate della Carboneria” rappresentino per Fratta il momento cruciale dell’attività culturale annuale. Hanno fruttato persino un gemellaggio con Brno, la città morava dove si trova lo Spielberg, il carcere duro dove fi nirono i carbonari arrestati per

cospirazione dagli Austriaci l’11 novembre 1818 a Villa Molin Avezzù. Evento questo ricordato con la riproposizione in chiave teatrale nella stessa Villa Avezzù Molin del banchetto durante il quale avvenne l’arresto dei patrioti seduti al tavolo di Cecilia Monti e del marito, il generale francese Jean Baptiste D’Arnaud. La domenica più vicina all’11 novembre poi Fratta si veste d’Ottocento per riproprre anche all’aperto i fatti dell’epoca. Una manifestazione curatissima. Durante le giornate carbonare aprono i battenti alle visite anche alcune ville private che appartennero a nobili legati alla Carboneria. Dal punto di vista turistico Fratta offre molto altro. Inserita in un percorso ciclabile che tocca molti altri interessanti centri polesani, la città cara a Lucrezia Gonzaga oltre alle sue splendide ville, a Casa Matteotti, al Museo Archeologico Nazionale, alle sue chiese, presenta inte-ressanti aspetti ambientali. Come il Mulino del Pizzon, oggi anche ristorante e locanda, posto alla confl uenza dello Scortico con il Tartaro - Canal Bianco. Un piccolo tesoro di archeologia industriale dove è stato allestito anche un interessante museo etnografi co.

Natale a Fratta luminarie sulla storia

POLESINE

3Sì, viaggiare

segue dalla pagina precedente

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“Storie di vita e di migrazione fra novelle e poesie”, incontro inserito nella Settimana dei beni culturali in Polesine, si tiene alle 16 di domenica 14 dicembre nella sala consilia-re del municipio, che pure è una villa storica affacciata sullo Scortico, il corso d’acqua che attraversa Fratta. Immancabile anche una rivisitazione della Natività: il 26 dicembre, alle 15, si terrà lungo le vie del centro stori-co la rappresentazione del presepe vivente, suggestiva messa in scena con personaggi in costume calati nella realtà della Betlemme del tempo che, in caso di maltempo, sarà rinviata al 28 dicembre.

Ad un periodo ancora più lontano si rifà, invece, l’incontro “Tessere e fi lare nell’età del Bronzo” che esperti di archeologia am-bienteranno sabato 20 dicembre alle 15,30 nella ideale cornice del Museo Archeologico Nazionale, istituzione culturale di cui Frat-ta va fi era per la ricchezza dei reperti della tarda età del Bronzo esposti, in particolare quelli rinvenuti in quarant’anni di ricerche archeologiche nel villaggio di Frattesina e nelle sue necropoli. Nell’occasione sarà inau-gurato un nuovo telaio verticale che si rifà ai modelli dell’epoca. Lo ha costruito un arti-

giano locale, Carlo Prando, in collaborazione con l’associazione culturale Manegium. Poco prima, alle 15, Federica Gonzato, direttrice del museo, terrà una conferenza su “Trame preziose dal Mediterraneo a Frattesina”. Appuntamento culturale di rilievo anche il 7 dicembre: lo stesso Museo Archeologico Nazionale propone alle 11 la proiezione di un video dedicato agli scorci più suggestivi di Fratta realizzato dal Fotoclub Adria, mentre alle 15,30 il professor Gianfranco Cordella presenterà “Magico Iran”, un documentario di viaggio sull’Iran archelogico e moderno.

Non di sola storia sarà comunque con-dito il Natale a Fratta Polesine. Per chi non sa rinunciare alle atmosfere più familiari, ovvero a mercatini, luminarie, albero di Na-tale, vetrine illuminate e cioccolata a gogò (una goduria specialmente per i bambini) è previsto un 8 dicembre da incorniciare: la magia del Natale più popolare andrà in onda, sempre sotto i soliti familiari rifl ettori, nel centro storico della cittadina che i patrizi della Serenissima vollero così bella e così unica. Lo spettacolo, se così si può chiamare, si ripeterà durante tutte le giornate festive che precederanno il Natale e anche durante

le vacanze. Il 14 dicembre, nella graziosa chiesetta di San Francesco, sarà alzato il sipario sulla ventesima mostra dei presepi artistici, un appuntamento che ormai ha fi -delizzato un pubblico numeroso. Lo stesso giorno alle 16 nella casa Sacra Famiglia i protagonisti saranno gli allievi della scuola di musica che offriranno un saggio della loro bravura.

Il 20 dicembre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Pao-lo è in programma un grande concerto di Natale.

Domenica 21 dicembre sarà ancora lo straordinario scenario architettonico e na-turale del centro storico a fare da sfondo all’evento “Dai quattro cantoni per cantare il Natale”, canzoni e nenie natalizie lungo le vie e sotto l’albero. Il 22 dicembre la città, sindaco Tiziana Virgili in testa, farà gli auguri a tutti alle 19 nella sala civica “Giacomo Matteotti”: una bella usanza. Ma il momen-to più atteso, e qui anche l’aristocratica Frat-ta deve inchinarsi, è l’arrivo di Babbo Nata-le con i suoi pacchi di doni. E’ atteso la vigilia di Natale in piazza Matteotti. Verso le 17, puntualità del servizio slitte permettendo.

IL FASCINO DEL MULINO

Non v’è dubbio che “Le giornate della Carboneria” rappresentino per Fratta il momento cruciale dell’attività culturale annuale. Hanno fruttato persino un gemellaggio con Brno, la città morava dove si trova lo Spielberg, il carcere duro dove fi nirono i carbonari arrestati per

cospirazione dagli Austriaci l’11 novembre 1818 a Villa Molin Avezzù. Evento questo ricordato con la riproposizione in chiave teatrale nella stessa Villa Avezzù Molin del banchetto durante il quale avvenne l’arresto dei patrioti seduti al tavolo di Cecilia Monti e del marito, il generale francese Jean Baptiste D’Arnaud. La domenica più vicina all’11 novembre poi Fratta si veste d’Ottocento per riproprre anche all’aperto i fatti dell’epoca. Una manifestazione curatissima. Durante le giornate carbonare aprono i battenti alle visite anche alcune ville private che appartennero a nobili legati alla Carboneria. Dal punto di vista turistico Fratta offre molto altro. Inserita in un percorso ciclabile che tocca molti altri interessanti centri polesani, la città cara a Lucrezia Gonzaga oltre alle sue splendide ville, a Casa Matteotti, al Museo Archeologico Nazionale, alle sue chiese, presenta inte-ressanti aspetti ambientali. Come il Mulino del Pizzon, oggi anche ristorante e locanda, posto alla confl uenza dello Scortico con il Tartaro - Canal Bianco. Un piccolo tesoro di archeologia industriale dove è stato allestito anche un interessante museo etnografi co.

Natale a Fratta luminarie sulla storia

POLESINE

3Sì, viaggiare

segue dalla pagina precedente

Parrocchia di S. Andrea e il Gruppo Presepe Vivente

www.presepevivente.info - mail: [email protected] - Tel. Parrocchia 049 9775024 - 333 8792783

Date delle Rappresentazioni24-12-2014 dalle 24.00 alle 01.3025-12-2014 dalle 16.00 alle 18.3026-12-2014 dalle 15.00 alle 18.3028-12-2014 dalle 15.00 alle 18.3004-01-2015 dalle 15.00 alle 18.3005-01-2015 dalle 21.00 alle 22.30(s�lata �guranti con �accolata)06-01-2015 dalle 15.00 alle 18.3011-01-2015 dalle 15.00 alle 18.30

Avviso Sacro

L’entrata del Presepe è dalla porta centrale della chiesa,

seguendo il percorso troverete

popolare locale, anche quest’anno completamente

rinnovato e articolato su

PIÙ DI 2000 METRI QUADRATI DI SUPERFICIE

All’uscita verrà distribuita cioccolata calda

Presepe Vivente PontelongoXIIIª Edizione

SCUOLA DELL’INFANZIA e PRIMARIA PARITARIA ANTONIO GALVANVia Mazzini 331- 35029 Pontelongo (PD) tel./fax: 049/9775039 e-mail: [email protected]

VENERDI 19 DICEMBREMERCOLEDI 7 GENNAIO

Dalle ore 09:00 alle ore 11:00Dalle ore 14:00 alle ore 16:00

Scuola dell’infanzia

Accoglie bambini dai 3 ai 5 anniGli orari sono simili a quelli della sezione primavera(dai 2 ai 3 anni) con tre possibili momenti di uscita 8:00 – 9:00 /11:308:00- 9:00 /13:50 con pranzo incluso8:00-9:00/ 15:50 con pranzo incluso e riposo o attività pomeridiane MOLTEPLICITà DI LABORATORI.

Laboratorio di ed. motoria

Laboratorio logico matematico

Laboratorio manipolativo

Laboratorio di inglese per i 4 – 5 anni

Laboratorio di pre-scrittura per i 5 anni

Laboratorio di filosofia “ Il filo di Sofia”

Altra importante novità per l’anno 2014/2015: la lavagna multimediale LIM anche per la scuola dell’infanzia.

Scuola primaria paritaria

L’orario delle lezioni è il seguente:8:00 /13:00 – 14:00/ 16:00con pranzo escluso8:00/ 16:00 con pranzo inclusoAmpliamento dell’offerta formativa:OLTRE ALLE NORMALI ORE CURRICULARI LA SCUOLA OFFRE:• Laboratorio di Lingua Spagnola (classi III-IV-V)• Laboratorio musicale-chitarra (classi IV-V)• Progetto “Più sport a scuola”.• “Spazio compiti”: uno spazio orario, per andare incontro alle esigenze delle fami-glie, in cui gli alunni potranno svolgere i compiti a scuola affiancati dagli insegnanti. • Percorso educativo in preparazione alle principali festività liturgiche (Immacolata, Natale, Pasqua).• Attività in collaborazione con il Comune e la Protezione Civile.• Attività con le famiglie.• Uscite didattiche.• Certificazione di un ente accreditato (Trinity College) per la lingua inglese.

AULA COMPUTER COMPLETAMENTE RINNOVATA

DOTAZIONE IN OGNI AULA DELLA LAVAGNA INTERATTIVA E MULTIMEDIALE (LIM)

OPEN DAY - scuola aperta-

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40 Concerti e non solo1 Concerti e non solo

Gran Teatro Geox di Padova, 11 dicembre 20142celloS

Giovedì 11 dicembre 2014 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova saliranno i 2CELLOS, il duo di violoncellisti sloveno-croato che reinterpreta con il violoncello i più grandi successi della storia del rock e del pop.Con la loro musica i 2Cellos hanno stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta: “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta” così il grande Elton John ha detto a proposito dei 2CELLOS, che

ha chiamato in mol-ti dei suoi tours e ha coinvolto anche nel docufi lm “Elton John – The Million Dollar Piano”.

N e l l ’ u l t i m o disco, “In2ition” ci sono collaborazioni eccellenti: Steve Vai nella rivisita-zione di “Highway to Hell” degli AC/DC, in “Clocks” dei Coldplay la star cinese del pianofor-te Lang Lang, che ad inizio febbraio in occasione del capodanno cinese ha suonato con i 2CELLOS davanti a 950 milioni di tele-spettatori, l’attrice Naya Rivera in “Su-permassive Black Hole” dei Muse e

Zucchero Fornaciari in “Il Libro dell’amore”, rivisitazione di “The Book of Love” dei Magnetic Fields e diventata famosa grazie a Peter Gabriel e “ov-viamente” Sir Elton John nella rivisitazione di “Oh well” dei Fleetwood Mac.

Un nuovo successo planetario senza precedenti per questi due giovani artisti, unitisi nel 2011, i cui nomi sono Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, forti di un’eccellente preparazione classica, si scatenano nelle interpretazioni di grandi successi del rock, suonando pezzi di stars e bands di culto come AC/DC, Michael Jackson, Coldplay, Nirvana, Guns N’ Roses, Muse e tanti altri utilizzando solamente i loro due violoncelli. Dopo aver impressionato il pub-blico della rete e conquistato grandi musicisti, i 2Cellos si sono confermati anche dal vivo con concerti e tournée da tutto esaurito.

15 gennaio PADOvA – Gran Teatro GeoxpoSticipato a gennaio 2015 il concerto di anaStacia a cauSa di una forte laringite

Ripianifi cate a Gennaio 2015 le date italiane di Anastacia, costretta a cancellare 3 delle 4 date a causa di una forte laringite, a Roma, Firenze e Padova. Anche la data di Milano verrà replicata a vantaggio degli spettatori del 27 ottobre 2014.

Che Anastacia sia un’artista fuori dal comune si è capito da tempo. Ma è dai dettagli che si comprende la vera grandezza della star e della persona. Costretta a cancellare tre delle quattro date del suo tour italiano, completamente sold out, a causa di una pesante laringite peggiorata pro-prio nel corso del concerto che si è tenuto al Fabrique di Milano, ha deciso di riprogrammare non solo i 3 concerti cancellati (previsti a Roma il 29 ottobre, Firenze il 30 e Padova il 1 novembre), ma in particolare quello di Milano che sarà un concerto speciale con cui Anastacia ringrazierà i suoi fans che l’hanno così calorosamente sostenuta durante la sua esibizione di lunedi scorso. Un caso unico, per un’artista che lo è altrettanto.

Anastacia ha dichiarato dopo aver dovuto rinviare le date del tour ita-liano dopo uno spettacolo molto emozionante a Milano: “Sono veramente addolorata di dover dire a tutti voi che devo per forza, su istruzioni del mio medico, spostare il resto del tour del mio tour europeo. Ho cercato di fare tutto quanto in mio potere per salvare la mia voce e continuare con gli spettacoli, come previsto, ma le istruzioni dei medici sono che non sarò in grado di cantare per le prossime 3 o 4 settimane. Questo purtroppo non ci dà abbastanza tempo per riprogrammare le date di questa parte dell’anno a causa delle vacanze di Natale e la disponibilità delle strutture.

Milano … sto tornando per te! Con la voce !!! Ero devastata all’idea di non poter dare a voi ragazzi la vera Resurrezione/Esperienza così insieme a tutti gli altri territori, ci vediamo presto … come avete detto voi ragazzi “Sono troppo dura da rompere … e allora grazie, grazie, grazie. mi sento così in colpa di dover farvi aspettare ancora ma il “RESURREC-TION TOUR 2015” sarà ancora più grande e migliore che mai. Vi amo tutti”

QUESTE LE NUOVE DATE del 201511 gennaio ROMA Auditorium Parco della Musica 12 gennaio FIRENZE

– ObiHall 14 gennaio MILANO Fabrique 15 gennaio PADOVA – Gran Teatro Geox

verona, Teatro Nuovo, 13 dicembre 2014caSSandra WilSon, la Signora del Jazz

Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infi nità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, ed il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la cantante e cantautrice Cassandra Wilson dalla voce scura, ruvida e calda, ha la capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music. Classe 1955, Cassandra Wilson inizia la sua carriera musicale nei primi anni ’80 come vocalist per diversi gruppi jazz, tra cui quelli di Abbey Lincoln e Dave Holland, nel cui entourage incontra il sassofonista Steve Coleman e diventa la voce uffi ciale del M-Base Collective.

Dopo diversi albums composti di materiale originale, la svolta arriva nei primi anni ’90, con la fi rma per la storica Blue Note: il repertorio diven-ta più orientato verso il blues, e comprende estratti dal repertorio pop.

Brani originali anche per l’ultimo LP, “Another Country”, co- prodotto

con il chitarrista padovano residente a New York: Fabrizio Sotti. Registrato in Italia, New Orleans e New York, è stato pubblicato nel 2012. A Verona, Teatro Nuovo, il 13 dicembre 2014, sarà accompagnata da Gregoire Maret (armonica), Brandon Ross (chitarra), John Cowherd (pianoforte), Lonnie Plaxico (contrabbasso), John Davis (batteria). Il concerto di Cassandra Wilson è inserito all’interno della rassegna CultNet rassegna che coinvolge i maggiori teatri del Triveneto, organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con Eventi.

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

in veneto eventi

MILLE E ANCORA MILLE...pagina a cura di graziano edi corazza

“50 anni di rock: 1964 / 2014” nuovo aggiornaMento ed ebook a diceMbre 2014

e libro in ingleSe nel 2015

Graziano Edi Corazza, il nostro musicologo, è sempre in giro per librerie, radio e tv per presentare “50 anni di rock! 1964/2014”.

Il libro è nuovamente aggiornato. Uscirà per Natale 2014 od al massimo nel nuovo anno 2015.

“Si tratta di non aumentare il numero di pagine, 700, ma semplicemente di aggiungere - dice Edi - fatti e dischi del 2014.”

Inoltre sempre per non tradire il progresso è pronto anche l’ebook aggiornato.

E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2015 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese dal titolo

“50 YEARS of ROCK”.Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a

scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage).

Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa, visto 1140 con-certi, e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock.

Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza elen-ca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock.

Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

1141

Nella foto il chitarrista Filippo Piva

ed il bassista Luca Belloni

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1 Crucilibro

di Germana Urbani · www.einaudi.it<>www.guinti.it<>www.skira.net<>www.guanda.it<

Eroe - Eroina Vanda, abbandonata dal marito Marta, trentenne siciliana Luisa Casati Dora Bruder, quindicenne

L’autoreL’alta società pariginaUn instancabile ottimismoAldo, il maritoAlter Ego

ParigiMilano e VeneziaMilanoNapoli e RomaLocation

I testimoni, la storiaGli artisti di inizio ‘900Un gruppo di amiciI ricordi, i giorni passati insiemeCo-Protagonisti

Dora, un’adolescente ebraica di origine francese in fuga nella Parigi

dell’Occupazione, forse con l’illusione di sfuggire ad Auschwitz scompare. A partire dall’annuncio di ricerca dei

genitori l’autore inizia la sua inchiesta

Luisa era nata ricchissima nel lusso di una borghesia settentrionale benestante e operosa. Già a 14 anni sfoggiava una fi sionomia impressionista, “sembrava la

modella ideale per Egon Schiele”

Dopo aver scoperto che la sua “grande occasione” lavorativa è in realtà una

bufala di dimensioni ciclopiche, Marta decide di non dire niente ai suoi e di

cercarsi un lavoro qualsiasi, in attesa di una nuova opportunità

Il marito di Vanda se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e

domande che non trovano risposta. Vive a Roma con una sconosciuta.

Si sono sposati forse troppo giovani, ma allora andava così. Oggi la

famiglia è un peso.

Intrigo

Patrick Modiano cerca indizi, i più lontani nel tempo, effettuando ricerche

in uffi ci, tra documenti personali, lettere, testimonianze, registri di polizia e archivi, ma dopo anni raccoglie solo

lacunose ricostruzioni

La ragazza, rimasta orfana ricchissima, sposa Camillo Casati

Stampa. Dopo aver avuto una bambina La Marchesa Casati è

“ormai pronta ad assumere il ruolo di moderna femme fatale della Belle Epoque italiana, il suo mito si andava

consolidando”

Si ritrova a fare tante cose fi nché decide di chiedere aiuto a un santo speciale... Armata di un gruppo di

amici fedeli e di un instancabile otti-mismo, Marta decide di conquistarsi

il suo posto al sole .

Niente è piú radicale dell’abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che

legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffi orare quello che si è

provato a mettere da parte. Ma si può perdonare?

Finale

Un’inchiesta appassionata che vuole dare un volto, una voce, una storia ad

una persona scomparsa tra le pieghe di una storia troppo feroce

Una biografi a appassionata che riscopre una donna regina

dell’eleganza, pioniera e anticipatrice di moda che ispirò gli

artisti più in voga dell’epoca

Un romanzo che parla della tenacia che serve a realizzare un sogno, anzi il sogno della vita e di tutto

l’aiuto di cui si ha bisogno per farlo

Una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale

di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti che sembrano insuperabili ma che ci fanno

compagnia per la vita

Cosa dire del libro

Patrick ModianoDora BruderGuanda, pp.142

€ 14.50

Luca ScarliniMemorie di un’opera d’arte

Skira, pp.112€ 14.00

Giorgio PonteIo sto con Marta!

Giunti, pp.420€ 16.00

Domenico StarnoneLacci

Einaudi, pp. 138€ 17.50

Leggere…

Domenica Starnone Giorgio Ponte Luca Scarlini Patrick Modiano

Un libro è come un profumo: strettamente personale

Finale

Leggere

Regalare un romanzo a Natale signifi ca donare una storia che parli al cuore e faccia sognare come non mai

41Crucilibro

Page 44: Mirsud nov2014 n138

Damy Cucciolo di circa 3-4 mesi, taglia media contenuta, circa 12-15

chili. Ancora cuccioli non voluti ed abbandonati

a causa della mancata sterilizzazione. Questo maschietto aspetta una famiglia che lo voglia

adottare.

per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - 3289620233

Oliver Maschio di 3 mesi circa. Futura taglia grande, 25 Kg circa, ultimo di 5 fratellini. Sembra che nessuno si interessi a lui. Oliver è una meraviglia tutta bianca. Futura taglia Labrador, dal carattere socievole. Passate in rifugio e venite a vederlo.

Diesel Maschietto piccolo, circa 5-6 kg, circa 3 anni. Sembra un volpinet-

to, tutto peloso e tanto piccino. E’ stato legato ad un distributore

in tarda serata! Ora Diesel cerca casa ed affetto.

Il suo carattere è tranquillo e buono.

Jack Un anno, maschio, taglia media contenuta, circa 15 kg.

Jack ha una storia di abbandono tormenta-ta. Ora è un ospite fi sso a.p.a in cerca di casa. Carattere buono, equilibrato, adatto

per tutti i contesti familiari. Se cerchi un peloso d’amare Jack è perfet-to. Saprà ricambiare in modo esagerato il

bene che gli vorrai.

Argo Bassottone maxi, maschio. Circa 3-4 anni recuperato in un maneg-gio, visibilmente disorientato. Argo è un peloso tranquillo, non aggressi-vo e molto denutrito. Moltissimi visitatori del rifugio lo ignora-no. Argo non è un peloso bellissimo, ma ha un carattere d’oro. Cerchiamo una persona che apra il suo cuore e vada oltre al fatto estetico!

Nino Cucciolo maschio bellissimo, circa 2-3 mesi, futura taglia medio-contenuta. Max 15 kg. Questo cucciolo è penalizzato, gli manca

un pezzettino di zampetta. Davanti Nino è un cucciolo normalissimo e fa esattamente tutto quello che fanno i suoi 2 fratellini. Cerchiamo

qualcuno che gli voglia bene, anche con la sua piccola imperfezione.

Simba Maschio, di circa 2-3 anni. taglia medio-contenuta, circa 15-18

kg. Carattere un po’ schivo, diffi dente. Non dà confi denza subito alle persone,

ma dopo capisce che si può fi dare e si lascia coccolare. L’inverno è arrivato

vogliamo lasciare che soffra dentro una gabbia? Cerchiamo una famiglia

amorevole.

Maya Femmina, sterilizzata, circa 8 kg, 2 anni. Carattere peperino e un po’ diffi dente. Maya nei 2 anni della sua vita è stata un pacchetto postale. Spostata da una famiglia all’altra comprese pensioni di ogni tipo. Per Maya serve un posto sereno ed equilibrato. Basterebbe solo un po’ di pazienza e Maya diventerebbe la compagnia ideale.

prossimamente: i consigli dell’esperto

Scrivici alla mail:[email protected]

tel. 049 8704884

Jack. Mini cagnetto maschio giovane circa 2 anni tg piccola circa kg. 10 forse meno. Questa meraviglia è arrivato all’a.p.a dopo avere vissuto l ‘abbandono. I volontari non hanno storia ,ma vorrebbero scrivere la parolina magica nel suo appello. Per jack cerchiamo una famiglia tutta per lui che lo ami e lo coccoli come un fi glio.

Italia. Femmina taglia media circa kg.20 4-5 anni Carattere buono e molto coccola. Italia ha un passato

da scordare ed un futuro da scrivere. Oggi avrei voluto fare delle foto legata a qualche palo per intenerire il

cuore di alcune persone, ma non avrebbe senso Guardate i suoi occhi e vi perforeranno il cuore

ugualmente.

Page 45: Mirsud nov2014 n138

levantino ok

A causa della crisi economica, continuano ad essere numerosi i fallimenti dichiarati dall’Autorità Giudiziaria; in questi casi, è opportuno che i dipendenti siano in-

formati sulle modalità da seguire per il recupero del proprio credito. In primo luogo, è fondamentale che i crediti da lavo-ro non ancora soddisfatti alla data di apertura del fallimento siano fatti valere mediante apposita domanda, in difetto della quale il Curatore fallimentare non può eseguire alcun pagamento. In tale domanda, da inviare esclusivamente a mezzo posta elettronica certifi cata, il lavoratore deve quindi indicare l’ammontare dei crediti dallo stesso vantati, per retribuzione diretta, indiretta e differita, nei confronti dell’im-presa fallita e non ancora soddisfatti, allegando i documenti comprovanti tali crediti (tipicamente, le buste paga) e preci-sando altresì che trattasi di crediti privilegiati ai sensi dell’art. 2751 bis n. 1, c.c., da soddisfare con preferenza rispetto agli altri creditori sociali.

Particolare attenzione merita il tema del recupero delle somme che il datore di lavoro abbia omesso di versare al fondo di previdenza complementare scelto dal lavoratore:

l’orientamento dei Tribunali è infatti ondivago sul punto, diviso tra chi ritiene il fondo di previdenza unico legittimato a richiedere tali somme, chi ritiene che unico legittimato sia invece il lavoratore e chi, infi ne, riconosce una legittimazio-ne concorrente dei due soggetti. Prudenzialmente, tuttavia, è opportuno che il lavoratore includa nella domanda di am-missione al passivo anche tali somme, che saranno versate direttamente al fondo di previdenza complementare. Tale è anche la prassi dell’Inps, presso cui è istituito un apposito Fondo di garanzia il quale, su domanda del lavoratore, sana le omissioni contributive del datore di lavoro nei confronti del fondo di previdenza complementare. Solo in seguito all’ammissione del credito, come sopra determinato, al pas-sivo fallimentare, infi ne, il lavoratore potrà altresì richiedere che – limitatamente alle ultime tre mensilità di retribuzione ed all’eventuale T.F.R. – il proprio credito sia soddisfatto dal Fondo di garanzia appositamente istituito presso l’Inps, che corrisponderà al lavoratore i predetti importi, agendo poi a sua volta nei confronti del fallimento per il recupero delle somme in sua vece anticipate al lavoratore.

Crisi d’impresa e tutela dei crediti da lavoro

diritto del laVoro

avv. FEDErica PaDovaN

studio Legale Mainardi - via tempesta n. 30 - 30033 Noale-venezia tel. 041.4433435 - fax 041.5828061

L’anatocismo bancario rappresenta oggi una delle proble-matiche più ricorrenti nei contenziosi tra banche e clienti, a causa di un’evoluzione normativa e giurisprudenziale

che ha sancito l’illegittimità della modalità di calcolo degli in-teressi passivi dei conti correnti adottata dagli istituti di credito fi no all’anno 2000. L’anatocismo è quel fenomeno per cui gli interessi maturati in un certo periodo vanno a sommarsi al capitale per il calcolo degli interessi successivi, ed è vietato dall’art. 1283 cod. civ., a norma del quale gli interessi scaduti, in mancanza di usi contrari, possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scaden-za, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi.

Ritenendo di rientrare nel caso degli “usi contrari” previsti dal codice civile, le banche hanno sempre applicato l’anatocismo, per cui gli interessi maturati nel conto corrente bancario vengono addebitati nel conto medesimo, diventan-do una somma sulla quale vanno a calcolarsi gli interessi successivi. Fino al 2000, inoltre, gli interessi a debito del correntista venivano generalmente liquidati trimestralmente, mentre quelli a credito annualmente, con un disallineamento nella maturazione degli interessi a debito e a credito. A partire dal 1999, la Corte di Cassazione, cambiando il suo preceden-

L’anatocismo bancarioDIRITTO BANCARIO

avv. MattEo LEvaNtiNo

te orientamento, ha iniziato a dichiarare l’illegittimità della pattuizione dell’anatocismo bancario, che il legislatore si è subito preoccupato di autorizzare per legge con il D. Lgs. 342/1999, alla condizione però, stabilita nella successiva delibera del CIRC del 09.02.2000, che fosse rispettata la stessa periodicità nella capitalizzazione degli interessi attivi e di quelli passivi. Nel 2004 la sentenza n. 21095 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha defi nitivamente sancito l’illegittimità degli addebiti bancari per anatocismo applicati ai rapporti anteriori al 2000, inducendo un nume-ro sempre maggiore di correntisti ad agire in giudizio per la ripetizione dell’indebito, o in opposizione ai decreti ingiuntivi notifi cati dalle banche. Il calcolo degli interessi in regime di capitalizzazione composta anziché semplice, infatti, de-termina una crescita esponenziale del debito, pertanto, se applicato per molti anni, come nei rapporti anteriori al 2000, le somme indebitamente corrisposte possono raggiungere importi molto elevati. In ogni caso, vanno considerate alcune problematiche, tra le quali l’onere della prova, ed il termine di prescrizione dell’azione di ripetizione dell’indebito, che è decennale, e decorre, come regola generale, dalla data di chiusura del conto corrente.

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commercialista ELisa MaGaGNa

via G. verdi n. 15/10 - conselve (Pd) - tEL. 049 5385916 - FaX. 049 7423196 cELL. 335 1207710 - e-mail: [email protected]

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meggiato ok

E’ in questi giorni all’esame delle commissioni parlamen-tari una proposta di legge per il divorzio breve: la relativa pronuncia si dovrebbe ottenere dopo soli sei mesi dalla

separazione, senza dover attendere il termine oggi in vigore di tre anni, da molti ritenuto eccessivo. E’ invece recentissima l’approvazione del Decreto Legge 132/2014, convertito in Legge 162/2014, che introduce importanti novità in mate-ria di separazione e divorzio consensuali. Secondo le nuove norme il ricorso al Tribunale non è più necessario, essendo suffi ciente un accordo raggiunto tra le parti assistite dai rispet-tivi legali. Detto accordo produce i medesimi effetti del provve-dimento del giudice. A tal fi ne quanto stabilito dalle parti deve ottenere il nulla osta dal procuratore della Repubblica presso il tribunale competente a cui l’accordo va trasmesso. Una disci-plina differente è invece prevista per le ipotesi di presenza di fi gli minori, fi gli maggiorenni incapaci o di fi gli portatori di han-dicap grave ovvero economicamente non autosuffi cienti: in questi casi il procuratore della Repubblica, qualora ritenga che i patti rispondano all’interesse dei fi gli, li autorizza, altrimenti trasmette l’accordo al presidente del tribunale, il quale fi ssa la comparizione delle parti per far proseguire il procedimento

nelle aule giudiziarie. Una volta che l’accordo ha ottenuto il nulla osta o è stato autorizzato, deve essere trasmesso dall’avvocato che ha assistito la parte all’uffi ciale dello stato civile per le annotazioni di legge. Con le descritte modalità possono essere defi nite ipotesi consensuali di separazione, di scioglimento e cessazione degli effetti civili del matrimonio, nonché di modifi ca di precedenti condizioni di separazione o divorzio. Ma vi sono ulteriori novità: in determinati casi le procedure consensuali in parola possono essere defi nite dai coniugi mediante accordo, eventualmente con l’assistenza di un legale, innanzi al sindaco del comune di residenza o presso cui e’ stato iscritto o trascritto l’atto di matrimonio. In questo caso le parti non possono stabilire trasferimenti patrimoniali fra loro. Le nuove norme, anche se in certa parte fortemente criti-cabili, sono senza dubbio di rilievo. Va detto tuttavia che oggi ancor di più i coniugi sono chiamati a ponderare attentamente le proprie scelte nelle delicate fasi della defi nizione del rappor-to matrimoniale: è sempre più frequente il ricorso al legale da parte di coniugi separati o ex coniugi che si dolgono ad esempio delle condizioni di separazione o divorzio a cui sono addivenuti troppo frettolosamente solo qualche mese prima.

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Purtroppo, quando si rimane vittima di un incidente stra-dale le conseguenze non sempre si traducono in un lieve danno alla salute (vedi il colpo di frusta). Infatti, nono-

stante norme sempre più severe per chi si mette alla guida, non tende a diminuire la percentuale di sinistri dai quali deriva-no gravi lesioni invalidanti alle persone coinvolte. Ovviamente, il danneggiato grave che non abbia una piena responsabilità nella realizzazione dell’incidente avrà diritto ad essere risarcito. Tuttavia, una volta accertata la natura della lesione ed i postu-mi ad essa connessi, bisognerà quantificare correttamente il danno che, rispetto alle microlesioni, richiederà un maggiore impegno e conoscenza della materia. Come prima cosa, il macroleso (persona che ha subito gravi lesioni) avrà diritto ad ottenere il cd. danno non patrimoniale (Corte Cass. Sez. unite nn.26972;26973;26974;26975 del 2008), che si suddivide in due sottovoci: invalidità permanente e inabilità temporanea. Per determinare l’ammontare di queste figure si dovrà far riferimento alle Tabelle risarcitorie adottate dal Tribunale di Milano, che vengono aggiornate di anno in anno (Corte di Cass. Civ. ord. n. 134/2013). Queste

Incidente stradale: il risarcimento delle lesioni gravi

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Talvolta le parti chiedono l’intervento dell’avvoca-to solo dopo la sottoscrizione del preliminare. Il contratto preliminare viene spesso sottovalutato;

invece esso costituisce una fase fondamentale delle trattative, di cui la stipula del contratto definitivo è solo la conclusione: è già con il preliminare che le parti assu-mono una serie di doveri ed obblighi reciproci.

Gli elementi essenziali tipici del contratto (il con-senso delle parti, l’esatta indicazione dell’immobile con dati catastali, il prezzo e l’eventuale consegna all’ac-quirente di una fidejussione per gli immobili in corso di costruzione), possono essere integrati da ulteriori clausole accessorie che, pur non essenziali, sono di ri-levante importanza: ad esempio la data di consegna dell’immobile, che potrebbe essere posticipata rispetto al contratto definitivo per esigenze del venditore, che a sua volta debba acquistare una nuova casa; gli im-pianti, per i quali è opportuno fin dal preliminare che venga disciplinata la condizione e conformità; i diritti di prelazione eventualmente esistenti sull’immobile,

che dovranno essere rispettati; la conformità catastale delle planimetrie e dei dati catastali, per i quali si potrà prevedere espressamente l’aggiornamento a spese del venditore qualora non esatti; la regolarità edilizia degli immobili.

Da non sottovalutare poi la disciplina delle spese condominiali: l’acquirente è obbligato, solidalmente con il venditore, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente; pertanto è opportuno che venga previsto l’obbligo di dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese.

Può essere consigliabile regolamentare l’intervento in assemblea per la delibera di spese straordinarie. Infi-ne è opportuno svolgere prima della sottoscrizione del preliminare una serie di accertamenti a garanzia della libertà dell’immobile da formalità pregiudizievoli (ipote-che, pignoramenti, servitù, ecc.).

Prima della sottoscrizione quindi è consigliato rivol-gersi ad un professionista per la verifica della corretta regolamentazione degli interessi delle parti.

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Tabelle hanno il vantaggio di considerare già al loro interno anche la componente del danno morale che, nonostante non sia più stato risarcito separatamente per qualche anno (si pensava che esso rientrasse nella nozione di danno non patrimoniale), oggi è tornato ad essere una figura autonoma. Oltre al “morale”, il macroleso potrebbe avere diritto anche alla cd. personalizza-zione del danno, qualora riesca a provare che le lesioni subite abbiano determinato, sotto il profilo esistenziale, uno “stravolgi-mento” peggiorativo delle proprie abitudini di vita. Meritevole di apprezzamento è anche il danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa. Difatti, il danneggiato che sia in grado di dimostrare in maniera effettiva che, per il futuro, avrà una diminuzione delle sue entrate economiche da lavoro, avrà il diritto di essere risarcito anche per tale pregiudizio. Da ultimo, nella scala dei danni risarcibili, vi è il cd. danno patrimoniale (si parla anche di danno emergente) in sé e per sé inteso, vale a dire l’effettiva diminuzione del patrimonio subita a causa dell’incidente. In tale categoria, ad esempio, è compreso il rimborso di tutte le spese mediche sostenute per le cure del caso e considerate congrue a seconda della lesione riportata.

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L’Editoriale

Nonostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ ecce-zione della sfera riproduttiva,per

molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista bio-fi siologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”.

Questo ha fatto sì che le speri-mentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne.

L’ attenzione alle donne è stata confi nata,possiamo dire fi no agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle defi nendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella.

E’ nel 2001 infatti che viene rico-nosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologico-sessuali che studiando le diverse manife-stazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fi siopatologia diversa nei due ses-si, ne tiene conto ai fi ni della diagnosi e della terapia.

Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.

di Francesco Noce*

LA MedICInA dI Genere verso LA terApIAAd personAM

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversifi cate

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I campanelli dall’allarme per una visita dal dentista

Come prevenire la sindrome influenzale

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Lombaglia, sciatalgia, ernia: facciamo chiarezza

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È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per pro-teggere e migliorare l’effi cienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’iperovimento aumenta il dispendio di calorie,

attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

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L’Editorialesegue da pag.

Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra so-stanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche mag-gior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale.

La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una mag-giore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintoma-tologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di infl uenza che traggono in inganno e infi ne arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa.

Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna.

La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabo-lica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infi ammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue.

Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentua-le che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumen-ta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini.

Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi.

Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela effi cace solo nella prevenzio-ne dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via.

Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla dif-ferenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per confi -gurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam.

L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.

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di Francesco Noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

segue da pag. odontoIAtrIA, LA storIA e Le norMe In MAterIA

di Dott. Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo

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L’intervento

Il codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata

e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista.

L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo le mani in bocca al paziente” andando oltre le proprie competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti, costruisce protesi dentarie impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’o-dontotecnica. A differenza dell’odontoiatra quindi, all’odontotecnico e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. L’odontotecnico ha quindi il compito di: realizzare le protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano.

La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conse-guita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute.

A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere de-bellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri.

*Presidente dentisti Rovigo

AttenzIone ALL’eserCIzIo AbusIvo deLLA professIone!di Dott. Bruno Noce*

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Nella pratica quotidiana in studio mi accorgo che molto spesso vi è molta confusione

nell’uso di un termine rispetto ad un altro, inoltre molto spesso non vi è nemmeno una vaga idea di cosa sia successo alla propria schie-na!

Lombalgia e lombosciatalgia sono termini generici che indicano il distretto dove si manifesta un dolore, tutt’altra questione è capire quale sia il problema e dove questo sia! infatti si ha la percezione del dolore solamente dove troviamo un recettore sufficientemente sti-molato. Questo vuol dire che se ho un dolore localizzato alla schiena non necessariamente il problema risiede nella schiena, infatti una lombalgia può essere dovuta a numerose cause, per esempio restando nell’ambito delle disfunzioni senza rientrare nella patologia vera e propria:− blocco della mobilità vertebrale− blocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica);− irritazione di un nervo (sciatico, femorale);− disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, caviglia/piede;− disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizzazione della colonna);− attaccamento viscerale (spasmi del colon sigmoi

lombalgia, sciatalgia, ernia… ma quanta confusione con questi termini!

Dott. Fabio gomieroFisioterapista specializzato in terapia manuale ed osteopatiaVia XXV aprile 2a Camponogara (Ve)3478137789

Il dr. Fabio Gomiero

deo, fissazione del rene, conge-stione pelvica);− aderenze cicatriziali (taglio ce-sareo, appendicectomia);− densificazioni muscolo-fasciali− stile di vita del paziente (lavoro, postura, alimentazione, stress...)

Ma cosa si può fare quando compare un’ernia?

L’ernia di per se è trattabile di-rettamente solo chirurgicamente, con la terapia manuale si possono esclusivamente trattare le disfun-zioni che si instaurano a causa

dell’ernia. Molto spesso l’ernia viene degradata dal si-stema immunitario (il “rientro” dell’ernia) ma a volte purtroppo questo non succede. Con il trattamento delle disfunzioni è possibile quindi ripristinare la funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico in quel distretto, per-mettendo così all’organismo di compensare la lesione discale e fare in modo che questa diventi asintomatica.

Le articolazioni temporo-mandibolari sono regolate da raffinati equilibri neuro - muscolari capaci di sopportare carichi masticatori e allo stesso tempo

sono sensibili a piccole modificazioni occlusali, varia-zioni posturali, alterazioni emozionali e a condizioni di stress.

Rumori articolari vicino all’orecchio nella fase di apertura e/o chiusura della bocca, in presenza di una sintomatologia più o meno dolorosa con spesso limitazioni funzionali, sono alcuni dei motivi che richie-dono consulenze specialistiche di competenza anche odontoiatrica.

Altri campanelli d’allarme che richiedono una visi-ta specialistica odontoiatrica possono essere: sofferen-za cervicale, mal di testa, malocclusione, bruxismo, serramento dei denti, stress e perdita di elementi den-tali che comportano un disequilibrio nella funzionalità masticatoria.

Una visita gnatologica sviluppata attraverso un’a-namnesi che identifica patologie sistemiche o locali, pregresse o in atto, traumi e informazioni sullo stile di vita e abitudini comportamentali, può stabilire una prima ipotesi diagnostica.

Inoltre con una valutazione clinica,associando al bisogno esami dignostici strumentali, si evidenziano problematiche dento-scheletriche, asimmetrie funzio-nali, alterazioni della dimensione verticale e occlusioni dentali incongrue.

Ottenuto un quadro clinico completo, lo speciali-sta valuta la soluzione più idonea al paziente che può essere data da consigli per rimuovere abitudini viziate e/o la possibilità di applicare dei dispositivi ortodontici per la riabilitazione della funzionalità dei denti e quin-di della bocca.

Dott.ssa Sonia Bison collaboratrice Dott. Andrea Betteto

Malocclusione dentale, perdita di denti, rumori articolari, dolori cervicali e stressCampanelli d’allarme che richiedono una visita specialistica

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Il dr. Andrea Betteto

nell’acne in fase attiva per l’azione cheratolitica e antibat-terica. Controindicazioni assolute per la presenza di acido retinoico la gravidanza e l’allergia ad uno dei componen-ti del peeling. Lo schema di trattamento vari a seconda dell’indicazione ma consiste generalmente in 2-3 sedute con cadenza mensile, con applicazione successive di più strati di yellow peel in ogni seduta. Non è assolutamente doloroso. A partire dal 3-5 giorno dopo il trattamento co-mincia una esfoliazione cutanea più o meno marcata, che si conclude dopo circa 1 settimana. E’ un peeling che per-mette la ripresa immediata dell’attività lavorativa e sociale.

Il peeling chimico (dall’inglese to peel = spellare) è un trat-tamento estetico che stimola,

attraverso l’applicazione di una sostanza chimica sulla pelle, la sua esfoliazione ed il suo con-seguente ricambio. Agisce nella pelle del viso, collo e decolté attraverso l’azione combinata di vari meccanismi. Prima di tutto stimola la rigenerazione (turnover) cellulare rimuovendo ed esfoliando le cellule morte, provocando una accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente. Elimina le cellule danneggiate e degenerate che vengono sostituite da cellule nuove. Infine, stimola la produzione di collagene ed elastina, determinando una rivitalizzazione del derma con formazione di nuovo collagene. I peeling possono agire a diversi livelli, dal più superficiale al più profondo ma è consigliabile eseguire varie sedute di peeling superficiali o medi per ridurre al minimo il disagio post trattamento. Tra i peeling più recenti ed efficaci è da ricordare lo YELLOW PEEL, composto da una associazione di sostanze a bassa concentrazione ma in grado di potenziarsi tra loro, garan-tendo un risultato con il minimo disagio. È composto dall’as-sociazione di 7 sostanze che determinano la stimolazione della proliferazione cellulare, hanno azione antiossidante, antibatterica, schiarente e inibente la formazione di melani-na. Questo spiega il motivo per cui le indicazioni sono mol-teplici. Viene indicato come depigmentante nel trattamento delle macchie (ipermelanosi da varie cause); nel danno da foto invecchiamento perché agisce contro i radicali liberi;

Rinnovamento non invasivo della pelleChe cos’è un peeling chimico

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Dott.ssa Cristina Rogato, medico

chirurgo specialista in chirurgia plastica

Presso l’Ambulatorio Oculistico della Dottoressa Maria Grazia Crivellari, sito in via Contarini 39, vengono effettuate valutazioni ortottiche e tests

per individuare l’ambliopia.Queste valutazioni vengono eseguite in collabo-

razione con l’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia, Dottoressa Elisabetta Piccolo.

L’Ortottista è il professionista sanitario che si occupa della valutazione e della riabilitazione dello strabismo e dell’ambliopia a qualsiasi età, della pre-venzione delle anomalie muscolari e dei disturbi visivi in età scolare e pre-scolare, della rieducazione del pa-ziente ipovedente e inoltre partecipa alla prevenzione dell’astenopia (affaticamento visivo) che può colpire chi lavora al videoterminale.

La prima valutazione verrà eseguita dall’Oculista che valuterà il Visus ovvero “quanto” vedono gli occhi.

In seguito, nella valutazione ortottica verranno osservati i movimenti oculari ed eseguiti alcuni tests per capire se gli occhi “lavorano” assieme.

Quindi vengono instillate delle gocce con lo scopo (mediante la dilatazione della pupilla) di osservare il fondo retinico e bloccare la messa a fuoco (ottenendo cosi il difetto visivo reale).

E’ importante individuare un apparato visivo affet-to da disturbi nella prima infanzia (periodo plastico, entro i 5 anni) poiché verrebbero altrimenti compro-messe le informazioni che raggiungono il cervello causando possibili problematiche a livello di appren-dimento e rapporti sociali.

Una delle anomalie sensoriali più comuni è l’am-bliopia (occhio pigro).

E’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi, in cui non si arriva a vedere 10/10.

Attraverso i passaggi della visita sopra descritti,è possibile prevenirla o “curarla” attuando una terapia mirata a stimolare l’occhio che vede meno….

ambliopia o occhio pigroE’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi,in cui non si arriva a vedere 10/10

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L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fluenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario deficitario, si ammalano di influenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus influenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, influenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà sufficiente chiedere alla propria erborista di fiducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fluenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

Come prevenire la sindrome influenzaleIn erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

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99

Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

Dott.ssa Floriana Bertanispecialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino - Via Carrarese 66/6 Piove di saccoTel. 339 3558149

Dott.ssa Floriana Bertani

- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

bertani ok

unix medica1 oK

L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. emanuele Furlan - ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Delta Medica srlMonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

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Dr. lorenzo VecchiatoMedico Chirurgo - odontoiatraVia Roma, 147 - 30038 spinea (Ve)Tel e Fax 041-998877

Dott. Lorenzo Vecchiato

PRESTAZIONI e COLLABORATORI:

IMPLANTOLOGIA Dr. Andrea Pavanetto CONSERVATIVA - ENDODONZIA Dr.ssa Aulona Haxhi NastoPARODONTOLOGIA - TRATTAMENTO LASER Dr. Rober-to BenvegnùPROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Dr. Andrea BettetoORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia BisonIGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin

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L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fl uenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario defi citario, si ammalano di infl uenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus infl uenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un effi cace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, infl uenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà suffi ciente chiedere alla propria erborista di fi ducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

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MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

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oreste Tombolini - Tecnico ortopedico Medisan s.a.s.Via gramsci, 76 - 30035 Mirano (Ve)Tel: 0415700930 - Fax 0415704063www.medisansrl.it - [email protected]

Oreste Tombolini,tecnico ortopedico

Dr. a.Nanni Rosolia - Dott.sa Flori FadelliCentro di Psicologia Cognitiva e ComportamentaleVia g.Matteotti 79, Conselve PdTel. 3455698160 [email protected]

training psicologico che aiuti la persona a pren-dere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fi sica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così.

Negli ultimi anni i training psicologici, in concomi-tanza ad una dieta bilanciata, hanno fi nalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spes-so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fi n da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscon-tri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale.

Chi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metter-la in atto si è reso conto di non saper resistere a un

determinato cibo, complice la convinzione “tanto è solo per una volta” oppure “ricomincio domani”? Ma ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa e una caduta dell’autostima.

Se l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi è quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagi-ne continua ad accompagnarci durante il giorno, la nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, facendoci mettere in atto tutta una serie di comporta-menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a con-trollare il regime alimentare adottato, ma poi basta una delusione, un momento di stress, una discussione... ed il frigorifero è lì ...invitante, pronto a consolare una parte di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fi sici e risulta quanto mai complesso il legame tra emozioni e cibo.

Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pen-sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti .

L’attuale tendenza nei confronti di persone che desi-derano perdere peso è quella di un approccio multidiscipli-nare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affi ancare ad un’educazione alimentare , un

i tranelli della dietaChe cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato? Sono state almeno due le spinte per questo gran-

de progetto:-La certezza della validità e dell’effi cacia di

un modello a lungo studiato.-La consapevolezza che il territorio in cui esso

nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità in ambito “Sanitario”.

L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabo-ratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza.

E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento.

Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualifi cata, in ambito me-dico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte.

Presentazione clinica “sorriso e salute”

Poliambulatorio sorriso e saluteDr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia giovanni da Verrazzano n.38 - 30015 Chioggia (Ve)Tel: 331 6820570 - [email protected]

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Page 51: Mirsud nov2014 n138

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Sava Hoteli Bled Hotel Golf ****Superior / 396 € Hotel Park**** 289 € 376 €Terme Ptuj Grand Hotel Primus****Superior / 358 €Terme 3000-Moravske Toplice Hotel Livada Prestige***** / 437 € Zdravilišče Radenci Hotel Radin**** / 313 €

Hotel Golf: Festa della vigilia (30/12/2014), Buffet di gala di S. Silvestro e musica dal vivo per salutare l’anno nuovo ballando Hotel Park: Festa della vigilia (30/12/2014), Cena di S. Silvestro servita alla vista del lago con musica dal vivo Terme 3000: Hotel Livada Prestige: cena di gala servita (antipasti) e buffet con piatti del Prekmurje Terme Ptuj: Cena di S. Silvestro servita per buongustai a all inclusive alla piscina (incluse bevande selezionate!), Musica da ballo, Brunch di

Capodanno (01/01/2015) Terme Radenci: Degustazione di vini e spumanti selezionati (31/12/2014 mattina), S. Silvestro con programma musicale e capolavori

culinari, Brunch di Capodanno (01/01/2015), Regalino a sorpresa

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Sava Hoteli Bled Hotel Golf ****Superior 158 € 216 € 72 €Terme Ptuj Grand Hotel Primus****Superior 136 € 204 € 68 €Terme 3000-Moravske Toplice Hotel Livada Prestige***** 148 € 222 € 74 € Zdravilišče Radenci Hotel Radin**** 102 € 153 € 51 €

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All’università… Esaminando ed esaminatore. “Mi dice che cos’è la frode?” “Professore, vorrei spie-garlo con un esempio: se le mi bocciasse, commetterebbe una frode!” “E come mai?” “Sempli-ce, perché il codice penale defini-sce il reo di frode come colui che approfitta dell’ignoranza altrui per procurargli un danno!

Pierino… È il primo giorno di scuo-la, il maestro chiama Pierino e gli dice: “Ascoltami con attenzione, io non amo dire molte parole, quindi quando io ti faccio un cenno alzan-do la mano e indicandoti, ti alzi e vieni subito qui, chiaro?” Pronta-mente Pierino risponde: “Sì, però quando io scuoto la testa vuol dire che non ho voglia e non vengo.”Nuovi papà… Durante una vio-lenta discussione con i genitori un

adolescente si scatena contro le re-strizioni impostegli. “Voglio diver-tirmi, voglio avventura, soldi e don-ne!” grida “A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado, e non cercate di fermarmi!” Det-to questo, il ragazzo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. “Ti ho detto di non cercare di fer-

Soluzioni

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marmi!” “E chi vuole fermarti? Se aspetti un minuto, vengo con te!Le grandi domande della vita…• Zucchero soffre di diabete?• Aumentare le imposte sulla casa si-gnifica ritrovarsi con troppe finestre?• La via Crucis che CAP ha?Chuck Norris… • Le ciabatte di Chuck Norris sono addestrate a ri-

portargli il cane quando serve.• Quando sul suo pickup Chuck Norris aziona le quattro frecce, non è per indicare che sta per fermarsi, ma per indicare che sta per svoltare in quattro direzioni diverse.Suocere… Sono appena tornato da un viaggio di piacere: ho accom-pagnato mia suocera all’aeroporto.

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ORIZZONTALI1. Piccolo soldo - 7. Disossano, lavorano la terra - 8. Spada - 11. Poco... sale - 12. Avanti Cristo - 13. Nome maschile - 14. Como - 15. Si ripete nel brindisi - 16. Congiunzione... telegrafica - 17. Cagliari - 18. Roditore... dormiglione - 20. Carezze, coccole.

VERTICALI1. Corpulenti, compatti

- 2. Materiale per sacchetti - 3. Non è più - 4. Si usano per produrre sigarette - 5. Aggettivo per... rimpicciolire - 6. In provincia di Napoli - 9. Oggettoper esperimenti - 10. Derivato del vino - 16. Epoche - 18. Gorizia - 19. Preposizione semplice.

ADELE - ALBUMANNO - BLUEBRAVURABRITANNICACANTANTECHASING - COLDGRAMMYINTERESSELAURIE - LIVEMONDO - OSCAROTTIMAPAVEMENTSPOP - POSIZIONEPREMI - PRIMASHOULDERSINGOLISKYFALL - SOULTABLES - VOCE

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Chiave (7,2,3,4)Una sua canzone:……................................................................................................

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3Crucipiazza

Page 53: Mirsud nov2014 n138

5A tavola 3

La rubrica di cucina

I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.

GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO

Per gli gnocchetti:

40g farina di castagne

85g farina di grano tenero 00

250g ricotta vaccinacannella

sale

Ingredienti per 2 persone

Per il condimento:

1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa210g cotechino precotto¼ cipolla bianca7g burro aromatico alle erbe1 cucch.no miele millefi ori1 cucc.no gomasiosemi di fi nocchiosalviacannella

Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in

padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel suo

involucro, ponendolo in una pentola con acqua

bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla

confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo

nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e

gomasio; addolcire con il miele ed unire, per ultimi,

i semi di fi nocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le

farine, unire la ricotta ed insaporire con sale

e cannella. Impastare a formare un composto

leggermente umido ma lavorabile, tirare dei

cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza

circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua

bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella

padella con il radicchio (evitare di scolarli per

mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura).

Mescolare bene, aggiungere il parmigiano

e servire.

Procedimento

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WEB: spizzichiandbocconi.blogspot.com

51A tavola

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Page 54: Mirsud nov2014 n138

52 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO Vi atten-

Dono ConosCenZe in-teRessanti gRaZie alla VostRa

spiCCata soCialitÀ. Buone pRospet-tiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. SALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe pos-sessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11FASCINO sentite

FoRte il Bisogno Di Con-FeRMe e tenDete aD esseRe posses-siVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ. SALUTE CeRCHeRete il Ben-esseRe FisiCo attRaVeRso la CuRa Dell’aliMentaZione, pRoVate RiCette non ConVenZionali senZa esageRaRe

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO siete Mag-netiCi e attiRate un iM-pRessionante nuMeRo Di

pRetenDenti. goDeteVi il FaVoRe Degli astRi Con passioneSALUTE Vi sentite pRopRio in FoRMaMa attenti a non esageRaRe Col Fit-ness. anCHe la Mente Va a Mille, È pRopRio un Bel peRioDo

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

FASCINO alla Vos-tRa RelaZione ManCa Fantasia eD entusiasMo e Questo È peRiColoso peRCHÉ l’aMoRe potReBBe esseReeVanesCente. SALUTE CeRCate Di pRatiCaRe Delle DisCipline CHe possano aMMoRBiDiRVi CoMe il nuoto, il tai-CHi o Massaggi e aRoMateRapia

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PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO Fate at-

tenZione ai VostRiatteggiaMenti: RisponDeRe a tono eingaggiaRe lotte FRontali potReBBe non esseRe la stRategia giusta. SALUTE non CHieDete tRoppo al VostRo CoRpo e RegalateVi inVeCe QualCHe passeggiata Rilassante in spaZi apeRti e luMinosi

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO il VostRo natuRale entusiasMo

Vi aiuta a VinCeRe ogni ResistenZa Del paRtneR e a otteneRe CiÒ CHe il VostRo CuoRe speRa. FoRZa! SALUTE siete in splenDiDa FoRMa, pieni Di eneRgia e Di Voglia Di MuoVeRVi. appRoFittatene e isCRiV-eteVi aD un CoRso, MagaRi Di Ballo

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO sBilanCiateVi un po’ Di piÙ negli aFFetti puR ValutanDo aD-eguataMente il CanDiDato. ottiMo peRioDo peR FaRe nuoVe ConosCenZe. SALUTE la gRinta CHe Vi ContRaDDis-tingue È ai MassiMi liVelli, iniZiate unBel pRogRaMMa Di Fitness senZa poRVi gRossi liMiti

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO pRiMa Di iMpegnaRe seRia-

Mente il CuoRe CHieDeteVi se ne Vale VeRaMente a pena. non siate tRoppo sBaRaZZini, Valutate Con CuRa. SALUTE gaMBe e aRtiColaZioni potReBBeRo DaRVi pRoBleMi. tenetesotto ContRollo il neRVosisMo e sCegliete una DisCiplina spoRtiVa DolCe

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO le Coppie Collau-Date RitRoVeRanno slanCio

gRaZie aD un atteggiaMento Meno intiMista. aFFRontate

tutto Con intRapRenDenZa.SALUTE sentite il Bisogno Di aR-Monia e Fl essuositÀ, sCegliete la DanZa, il pilates Ma anCHe DisCipline CHe si RiVolgono a CoRpo e spiRito

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO sentite FoRte il Bisogno DiConQuista e le noVitÀ

sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di Fi-aMMa Vi teRRanno iMpegnati. SALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO Questo Mese potReBBe pResentaRe Di-

VeRsi aspetti ConFlittuali nelle sFeRe piÙ intiMe. la VostRa tRanQuillitÀ tRaBalla. CoRaggio.SALUTE attenZione al neRVosisMo, non pensate tRoppo ai pRoBleMi e Date piÙ spaZio al CoRpo e al MoVi-Mento, Vi aiuteRÀ.

OroscopoIL 2014 ORAMAI VOLGE ALLA FINE

MA IN QUEST’ULTIMO MESE NON

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