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21/04/2017 1 Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2016-2017 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per la comunicazione d'impresa» A proposito di rappresentatività del campione a.a. 2016-2017 La rappresentatività di un campione è la sua conformità, ad alcune caratteristiche della popolazione. Un campione scelto casualmente è uno dei campioni possibili estraibili dall’universo dei campioni, pertanto il suo grado di rappresentatività, è solo probabile. La casualità rende infatti più probabile che il campione riproduca in media le caratteristiche della popolazione, a meno di errori imputabili sia al fatto che si analizza solo una parte di quest’ultima (errore campionario) sia ad altri tipi di errore (non campionari) che intervengono nell’intero processo di indagine. Tuttavia se la casualità di un campione è un requisito indispensabile di rappresentatività statistica non è però un requisito sufficiente.

Metodi statistici per le ricerche di mercato aprile 2017... · campioni Senza reinserimento o esaustiva non tenendo conto dell’ordine: C Nn = N!/ n! ... valore medio e qualsiasi

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Metodi statistici per le ricerche di mercato

Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2016-2017

Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione

Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per la comunicazione d'impresa»

A proposito di rappresentatività del campione

a.a. 2016-2017

La rappresentatività di un campione è la sua conformità, ad alcune

caratteristiche della popolazione.

Un campione scelto casualmente è uno dei campioni possibili estraibili

dall’universo dei campioni, pertanto il suo grado di rappresentatività, è solo

probabile.

La casualità rende infatti più probabile che il campione riproduca in media

le caratteristiche della popolazione, a meno di errori imputabili sia al fatto

che si analizza solo una parte di quest’ultima (errore campionario) sia ad

altri tipi di errore (non campionari) che intervengono nell’intero processo di

indagine.

Tuttavia se la casualità di un campione è un requisito indispensabile di

rappresentatività statistica non è però un requisito sufficiente.

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Errori e rilevazioni parziali

Non campionari (esempi):

Errore di copertura: le liste utilizzate della popolazione statistica sono incomplete.

Errore di non-risposta: esclusione o auto-esclusione dei casi

Errore dovuto all’intervistatore

………….

Campionari

derivano dal fatto che si analizza un particolare sotto-insieme della popolazione.

I valori rilevati sul campione sono una «stima» di quelli della popolazione, che presenta un errore.

Se il campione è probabilistico la stima degli errori campionari viene effettuata mediante la teoria dei campioni: sono note infatti alcune relazioni che legano gli «stimatori» dell’universo dei campioni ai parametri della popolazione.

Che cosa è l’universo dei campioni

• E’ l’insieme dei campioni possibili di n unità che si possono estrarre

da una popolazione attraverso una operazione di selezione.

• Adottando il criterio di estrazione casuale, il numero di campioni

estraibili da una popolazione è determinato dal numero dei diversi

modi nei quali le unità statistiche si possono combinare nel comporre

il campione.

• Se la popolazione è infinita si possono estrarre un numero infinito di

campioni.

• Se la popolazione è finita, di dimensione N, e si estraggono campioni

di dimensione n, il loro numero dipende dal tipo di estrazione

effettuata.

• Se ad esempio abbiamo N=100 e vogliamo estrarre un campione di 2 unità, in base al calcolo

delle probabilità possiamo ottenere

Con reinserimento o bernoulliana: N n = N 2 = 100 2 = 10.000 campioni

Senza reinserimento o esaustiva tenendo conto dell’ordine: DNn = N!/(N-n)!= 100*99= 9.900

campioni

Senza reinserimento o esaustiva non tenendo conto dell’ordine: CNn = N!/ n!(N-n)!=100*99/2=

4.950 campioni

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Distribuzioni

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Glossario

Probabilità e variabile casuale Per un campione casuale ciascun possibile valore di una

variabile osservata ha una probabilità di verificarsi

La probabilità di un’osservazione è la proporzione di volte in cui essa dovrebbe verificarsi in una lunghissima frequenza di osservazioni (impostazione frequentista)

Se ad esempio la proporzione di minori che fa uso di alcol è nella popolazione pari a 0,7, allora la probabilità che un minore scelto a caso dalla stessa popolazione faccia uso di alcol sarà pari a 0,7.

Variabile casuale: variabile che definisce ciascun possibile risultato di un’osservazione assieme alla probabilità con cui si può verificare. La somma delle probabilità di ciascun risultato è uguale a 1

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Distribuzione di probabilità

E’ l’insieme dei possibili risultati e le corrispondenti probabilità di una variabile casuale X.

La distribuzione di probabilità di una variabile discreta

assegna una probabilità (numero compreso tra 0 e1) a ciascun valore

0≤ P(y)≤1 La somma delle probabilità di tutti i possibili

valori è uguale a 1. La distribuzione di probabilità di una variabile continua

assegna una probabilità (numero compreso tra 0 e1) a intervalli di valori. La probabilità che un valore cada in ciascun

intervallo è compresa tra 0 e 1. La probabilità associata all’intervallo che contiene

tutti i possibili valori è pari a 1.

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La distribuzione delle medie campionarie : il Teorema del limite centrale

a.a. 2016-2017

• Sui numerosi campioni estraibili da una popolazione

possono essere calcolate diverse statistiche utilizzabili

per stimare i parametri della popolazione da cui sono

estratti.

• L’insieme delle medie di tutti i possibili campioni

costituisce la distribuzione campionarie delle medie.

• Secondo il teorema del limite centrale:

“se si estraggono ripetuti campioni di dimensione n da un

universo a distribuzione normale con media e

varianza ², la distribuzione delle medie campionarie

sarà normale con media e varianza ²/n .

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La distribuzione campionaria delle medie campionarie : La legge dei grandi numeri

a.a. 2016-2017

In altre parole….

• Sia per l’estrazione con ripetizione, sia per quella senza

ripetizione, la media dei valori medi campionari è uguale alla

media della popolazione, dunque è una stima corretta,

centrata e non distorta della media della popolazione.

• La varianza della distribuzione campionaria delle medie

rappresenta l’errore medio (errore standard) che si commette

nello stimare la media della popolazione mediante quella del

campione.

• Operativamente però si opera con un solo campione e non

con tutti i campioni estraibili da una popolazione!

• Si dovrà dunque stabilire se e di quanto la media del

campione differisce da quella della popolazione.

• Ciò è possibile perché sappiamo quale è la distribuzione

delle medie campionarie per n>30: la distribuzione normale.

a.a. 2016-2017

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Esempio La popolazione è di dimensione N=4

La distribuzione della variabile X=numero di diabetici nelle famiglie di una popolazione statistica osservata è la seguente:

unità 1: u1 presenta il valore 1

unità 2: u2 presenta il valore 2

unità 3: u3 presenta il valore 3

unità 4: u4 presenta il valore 4

La distribuzione di X nella popolazione ha =2.5 e =1.118

Supponiamo di estrarre un campione di dimensione n=2

Quanti sono i campioni possibili in questo caso?

Se la scelta è con ripetizione (con reimmissione)

Se la scelta è senza ripetizione (senza reimmissione) o in blocco

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Scelta con ripetizione Campioni estraibili=N n = 4 2 = 16

Pagina 33

Campioni Dati media

Campionari

u1 e u1 (1;1) 1.0

u1 e u2 (1;2) 1.5

u1 e u3 (1;3) 2.0

u1 e u4 (1;4) 2.5

u2 e u1 (2;1) 1.5

u2 e u2 (2;2) 2.0

u2 e u3 (2;3) 2.5

u2 e u4 (2;4) 3.0

u3 e u1 (3;1) 2.0

u3 e u2 (3;2) 2.5

u3 e u3 (3;3) 3.0

u3 e u4 (3;4) 3.5

u4 e u1 (4;1) 2.5

u4 e u2 (4;2) 3.0

u4 e u3 (4;3) 3.5

u4 e u4 (4;4) 4.0

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Distribuzione campionaria della media campionaria

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Scelta in blocco (senza ripetizione)

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Campioni Dati media

Campionari

u1 e u2 (1;2) 1.5

u1 e u3 (1;3) 2.0

u1 e u4 (1;4) 2.5

u2 e u3 (2;3) 2.5

u2 e u4 (2;4) 3.0

u3 e u4 (3;4) 3.5

Campioni estraibili=N!/ n!(N-n)!= (4*3*2*1)/(2*1)(2*1)=6

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Distribuzione campionaria della media campionaria

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Media Campionaria FA P

1.5 1 0.1667

2.0 1 0.1667

2.5 2 0.3333

3.0 1 0.1667

3.5 1 0.1667

TOT 6 1

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Riepilogando:

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Ci stiamo riferendo a tre distribuzioni

a.a. 2016-2017

La distribuzione normale o di Gauss

a.a. 2016-2017

• E’ una distribuzione teorica di notevole interesse pratico per le sue proprietà

matematiche utilizzabili nell’ambito dell’inferenza statistica.

• Si ricorre a queste proprietà quando una variabile casuale continua (detta

anche aleatoria o stocastica, poiché può assumere valori diversi in

dipendenza da qualche fenomeno aleatorio ) è distribuita normalmente.

Caratteristiche:

• è continua, ha una forma campanulare e simmetrica

• le sue misure di posizione centrale (media, moda e

mediana) coincidono;

• è asintotica rispetto all’asse delle ascisse , assume valori

compresi tra -∞ e + ∞

• Presenta due punti di flesso in corrispondenza di ±1

• è completamente caratterizzata dai due parametri µ e σ2;

• L’area sottesa alle porzione di curva che si trova tra la

media e l’ordinata in corrispondenza dello scarto

quadratico medio è costante; in particolare

- il 68.26% dell’area totale è compreso tra µ±1

- il 95.44% tra µ±2

- il 99,73% tra µ±3

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Utilità della distribuzione normale nell’inferenza

a.a. 2016-2017

Fattore di correzione o di

esaustività. Al crescere di

N può essere trascurato.

La distribuzione normale standardizzata

Oltre alle porzioni di area sottese alla curva citate

precedentemente, possiamo conoscere quelle comprese tra il

valore medio e qualsiasi altro valore, o tra due valori qualsiasi,

utilizzando apposite tavole.

Le tavole sono calcolate riferendosi ad una distribuzione normale

standardizzata che ha media 0 e varianza pari a 1

Per utilizzare le tavole è necessario standardizzare i valori della

nostra distribuzione, mediante la seguente relazione:

a.a. 2016-2017

)(

Xz

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a.a. 2016-2017

Un numero della

tavola indica la

porzione di area

sottesa dalla

curva da - ∞ a z.

Ad esempio l’area

sottesa fino a

z=2 è di 0,97725

ossia del 97,73%

dell’area totale.

TAVOLA A

a.a. 2016-2017

A volte si trova un’altra tavola in

cui ogni numero indica la

porzione di area sottesa dalla

curva da z=0 e una altro valore

di z ≠ 0.

Ad esempio l’area sottesa da

z=0 a fino a z=2 è di 0,4772

ossia del 47,72% dell’area

totale.

Usare la tavola A o la B è

indifferente basta tener conto

del significato dei valori riportati

TAVOLA B

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Uso delle tavole : esempio 1- tavola A e B

Supponiamo di voler conoscere l’area compresa tra la media=0 e

z=1,96.

Nella colonna dei punti z, si scendere fino a trovare z=1,9 e,

rimanendo nella stessa riga fino a trovare quella indicata con

0,06.

Il punteggio che troveremo in quel punto è 0,9750 ed indica la

porzione di area compresa tra - ∞ e z=1,96.

Poiché l’area sotto la curva a sinistra del valore corrispondente alla

media=0,00 è 0,5000, l’area tra la media e z =1,96 sarà

0,9750- 0,5000=0,4750

L’area compresa è del 47,50%

Usando la tavola B

avremmo ottenuto

il medesimo

risultato, più

velocemente!

Uso delle tavole : esempio 2 –tavola A

Supponiamo di voler conoscere l’area a destra del punto z=1,96.

Nella colonna dei punti z, si scendere fino a trovare z=1,9 e,

rimanendo nella stessa riga fino a trovare quella indicata con

0,06.

Il punteggio che troveremo in quel punto è 0,9750 ed indica la

porzione di area compresa tra - ∞ e z=1,96.

Poiché l’area totale è uguale a 1, l’area che resta alla destra del

punto z=1,96 sarà

(1,0000 -0,9750) =0,025.

L’area a destra di z=1,96 sarà del 2,5%

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Uso delle tavole : esempio 3 – tavola B

Supponiamo di voler conoscere l’area compresa tra z=-1 e z=+1

Nella colonna dei punti z, si scendere fino a trovare z=1 e,

rimanendo nella stessa riga fino a trovare quella indicata con

0,00.

Il punteggio che troveremo in quel punto è 0,3413 ed indica la

porzione di area compresa tra z=0 e z=1.

Per trovare il valore compreso tra z=-1 e z=+1 possiamo

moltiplicare per 2, in virtù della simmetria della distribuzione.

(0,3413*2)=0,6826

L’area compresa è del 68,26%

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Uso delle tavole : esempio 4

Supponiamo di voler conoscere l’area compresa tra z=0,54 e z=0,35.

• Per trovare l’area compresa tra - ∞ e z=0,54, nella colonna dei punti z, si

scendere fino a trovare z=0,5 e, rimanendo nella stessa riga fino a trovare

quella indicata con 0,04.

Il punteggio che troveremo in quel punto è 0,7054.

• Per trovare l’area compresa tra - ∞ e z=0,35, nella colonna dei punti z, si

scendere fino a trovare z=0,3 e, rimanendo nella stessa riga fino a trovare

quella indicata con 0,05.

Il punteggio che troveremo in quel punto è 0,6368.

• Per trovare l’area compresa tra z=0,54 e z=0,35 basterà sottrarre i due

valori: 0,7054-0,6368=0,0686.

L’area compresa è del 6,9%

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Esercizio

La spesa media per prodotti telefonici nella popolazione statistica

considerata, che si distribuisce in modo normale, è di 350 euro con

uno scarto quadratico medio di 50. Estraendo un campione

probabilistico di 150 individui si ottiene una spesa media di 359 euro.

Quale è la probabilità di ottenere un campione che ha una spesa

media maggiore di quella trovata nel campione estratto? E inferiore o

uguale?

Come procedere

1. Trovare il valore medio e l’errore

standard delle medie campionarie

2. Calcolare il valore standardizzato

3. Disegnare la distribuzione normale

4. Calcolare la probabilità sulla tavola della

distribuzione normale

5. Trarre le conclusioni

Facendo riferimento alla distribuzione delle medie campionarie la spesa media di tutti i

possibili campioni di 150 unità estraibili dalla popolazione si distribuisce normalmente con

media: E(𝑥 ) =µ =350

errore medio : √ Var (𝑥 ) = /√n =4,082

z=

359−350

4,082= 2,20

La probabilità di ottenere un campione con media

-inferiore o uguale a 359 è 0,9861

-superiore 359 è di 0,0139

Esercizio

Il prezzo di un prodotto sul mercato risulta, da indagini precedenti,

essere di 125 euro con uno scarto quadratico medio di 30. Estraendo

un campione probabilistico di 60 negozi si ottiene un prezzo medio di

130 euro.

Quale è la probabilità di ottenere un campione casuale di negozi che

vendono il prodotto ad un prezzo superiore o uguale? Quale è la

probabilità di ottenere un campione con dei negozi che vendono il prodotto a 123 euro o meno?

Z=130−125

3,87= 1,29

Z=123−125

3,87= -0,52

La probabilità di ottenere un campione con media

-superiore o uguale a 130 è (1-0,9015)=0,0984

-inferiore o uguale a 123 è (1- 0,6985)=0,3015

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Stima puntuale e stima intervallare

Stimatore: statistica campionaria impiegata per stimare un parametro della popolazione

Stima: è il singolo valore dello stimatore ottenuto applicando lo stimatore ai dati di uno specifico campione

Stima puntuale: singolo valore che rappresenta la migliore previsione del valore di un parametro della popolazione

Stima intervallare: intervallo di valori che contengono la stima puntuale, all’interno del quale ricade il vero valore del parametro della popolazione

Pagina 50

Stima puntuale

Attribuire un preciso valore numerico al parametro incognito del carattere nella popolazione

Procedura

Si individua uno stimatore per il parametro

Il valore dello stimatore sul campione osservato costituisce la stima puntuale (il valore che si può attribuire) del parametro incognito del carattere nella popolazione

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Statistica media campionaria

Pagina 52

Proprietà di uno stimatore

Un buon stimatore

È centrato intorno al parametro che deve stimare

Ha il più piccolo errore standard possibile

Proprietà

Non distorsione: la media dello stimatore è uguale al valore incognito del parametro

Efficienza: tra gli stimatori non distorti del parametro, lo stimatore ha variabilità minima

Consistenza: all’aumentare della numerosità del campione, aumenta la probabilità che lo stimatore differisca dal valore vero del parametro meno di una quantità piccola fissata arbitrariamente

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Stimatori di media, varianza e proporzione

1

1 n

i

i

x xn

Media campionaria: stimatore della media; è corretto, efficiente, consistente

Proporzione campionaria: stimatore della proporzione; è corretto, efficiente e consistente

Varianza campionaria corretta: stimatore della varianza; è corretto, efficiente, consistente

Pagina 54

Stima ad intervalli: gli intervalli di confidenza

Come si stabilisce se il valore medio di un campione è una buona

stima di quello della popolazione?

• Si fa riferimento agli intervalli di confidenza:

intervalli di valori, definiti da un estremo inferiore e superiore e costruiti a

partire dalla media del campione, entro i quali possiamo ritenere che con

una certa probabilità, sia inclusa la media della popolazione.

• La probabilità che il valore vero del parametro della popolazione

cada nell’intervallo si definisce livello di fiducia e si indica con

(1 - α)

• α (denominato livello di significatività) è la probabilità che il

parametro si trovi al di fuori dell’intervallo di confidenza.

Se il livello di fiducia è (1- α)=95% α =5%

Se il livello di fiducia è (1- α)=99% α =1%

a.a. 2016-2017

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Intervallo di confidenza per la media con noto

a.a. 2016-2017

𝑥𝑥 − 𝑧𝜎

𝑛≤ 𝜇 ≤ 𝑥 + 𝑧

𝜎

𝑛 ;

A partire dalla media del campione costruiamo un intervallo di valori

sottraendo e sommando z/2 moltiplicato per l’errore standard.

z/2 è il valore, detto critico, a cui corrisponde un’area cumulata della

distribuzione normale standardizzata pari a (1- /2 ).

Ciò vuol dire che se vogliamo avere un livello di fiducia del 95%,

dobbiamo individuare sulle tavole della curva normale il valore z che ci

consente di ottenere attorno al valore medio della distribuzione il 95%

dei casi, lasciando a destra dell’area il 2,5% e a sinistra il 2,5%:

(1,00-0,025=0,975)

Questo valore è z=±1,96

Esercizio

a.a. 2016-2017

Se vogliamo avere un livello di fiducia del 99%, quale è il valore critico di z?

Come procedere

1. Calcolare /2= (1-0,99)/2=0,005

2. Cercare sulla tavola della curva normale

standardizzata (tav.A) l’area pari a

(1- /2 )=(1-0,005)=0,995

3. Individuare il valore di z corrispondente.

4. Disegnare la curva normale

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Per facilitarci il compito:

In statistica in genere si ritiene

accettabile un rischio di non più del

5%.

Pertanto i livelli di fiducia utilizzati

sono quelli di almeno il 95% ossia di (1- )≥ 0,95, a cui corrisponde

appunto un livello di significatività

≤ 0,05.

Si ritengono accettabili dunque valori

di Sign= ≤ 0,05, che risultano

associati a valori di Z/2 ≥ 1,96

Esercizio: stima ad intervallo

a.a. 2016-2017

A un campione casuale semplice di 80 clienti è stato chiesto di attribuire

un punteggio da 1 a 100 a un prodotto immesso sul mercato nell’ultimo

anno. Il valore medio del punteggio è stato 74.

Sapendo che lo scarto quadratico medio del punteggio nella popolazione è

di 2,5, stimare il punteggio medio del prodotto nella popolazione di

riferimento, calcolando l’intervallo di confidenza al 95%, al 99% e al

99,73%. Come procedere

1. Individuare il valore di z corrispondente a

(1- /2 )

2. Utilizzare il valore z per costruire gli

intervalli di confidenza

73,45 ≤ μ ≤ 74,55

74 −2,58 (2,5/ 80 ) ≤ μ ≤ 74+2,58 (2,5/ 80)

74 − 3 (2,5/ 80 ) ≤ μ ≤ 74+3 (2,5/ 80)

74 −1,96 (2,5/ 80 )≤μ ≤ 74+1,96 (2,5/ 80)

73,28 ≤ μ ≤ 74,72

73,16 ≤ μ ≤ 74,84

1 − α = 95% z/2=1,96

1 − α = 99% z/2=2,58

1 − α = 99,73% z/2=3

𝑥𝑥 − 𝑧𝜎

𝑛≤ 𝜇 ≤ 𝑥 + 𝑧

𝜎

𝑛

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Esercizio: stima ad intervallo (segue)

a.a. 2016-2017

• Possiamo dunque affermare che a partire dal punteggio medio rilevato

nel campione di 74, il punteggio medio attribuito dalla popolazione dei

clienti al prodotto è compreso tra :

• 73,45 e 74,55, con un livello di fiducia del 95% e con una probabilità del

5% che sia esterno a questo intervallo.

• 73,28 e 74,72, con un livello di fiducia del 99% e con una probabilità del

1% che sia esterno a questo intervallo.

• 73,16 e 74,84 con un livello di fiducia del 99,73% e con una probabilità

dello 0,27% che sia esterno a questo intervallo.

Esercizio: stima ad intervallo

Quale sarebbero gli intervalli di confidenza al 95%, al 99% e al 99,73% se,

fermo restando tutti gli altri dati ( e ͞x), il campione fosse stato di 150 unità?

𝑥𝑥 − 𝑧𝜎

𝑛≤ 𝜇 ≤ 𝑥 + 𝑧

𝜎

𝑛

73,60 ≤ μ ≤ 74,40

74 −2,58 * 0,2041≤ μ ≤ 74+2,58*0,2041

1 − α = 99,73% 74 − 3 ∗0,2041≤ μ ≤ 74+3*0,2041

74 −1,96* 0,2041 )≤μ ≤ 74+1,96*0,2041)

73,47 ≤ μ ≤ 74,53

73,39 ≤ μ ≤ 74,61

1 − α = 95%

1 − α = 99%

1 − α = 95% 73,45 ≤ μ ≤ 74,55

𝑛 = 80 ; 𝜎

𝑛= 0,2795 n=150 ;

𝜎

𝑛= 0,2041

1 − α = 99% 73,28 ≤ μ ≤ 74,72

1 − α = 99,73% 73,16 ≤ μ ≤ 74,84

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Osserviamo che…

Più alto è il livello di fiducia, più ampio è l’intervallo di confidenza e quindi la possibilità che contenga il vero valore del parametro Infatti, a parità di n, più alto è 1 − 𝛼 più grande è lo z-score più ampio è l’intervallo

A parità di livello di fiducia: più grande è il campione, cioè n, più piccolo è l’errore standard dello stimatore, minore è l’ampiezza dell’intervallo e dunque la precisione della stima

Scegliendo un livello di fiducia 1 − 𝛼 ci si attende che l’ 1 − 𝛼 % dei campioni di medesima ampiezza n fornisca una stima del parametro tale che l’intervallo di confidenza attorno a tale stima contenga il vero valore del parametro

Tuttavia non si sa con certezza se tale intervallo contiene effettivamente il vero valore del parametro: il livello di sgnificatività indica la probabilità che il vero valore cada fuori dall’intervallo di confidenza.

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Esercizio: stima ad intervallo

a.a. 2016-2017

Su un campione casuale semplice di 196 negozi è stato rilevato un

volume di vendite settimanale di 25 mila euro.

Sapendo che lo scarto quadratico medio del volume di vendite nella

popolazione è di 1500 euro, stimare il volume di vendite settimanale medio

nella popolazione di riferimento, con un livello di fiducia del 95%, e del 99%.

Come procedere

1.Individuare il valore di z/2

corrispondente a ciascun livello di fiducia

2-Utilizzare il valore z/2 per costruire gli

intervalli di confidenza

𝑥𝑥 − 𝑧𝜎

𝑛≤ 𝜇 ≤ 𝑥 + 𝑧

𝜎

𝑛

(1-)=0,95 z/2=1,96

25000 -1,96 (1500/14) 25000+1,96(1500/14)

24790 25210

(1-)=0,99 z/2=2,58

25000 -2,58 (1500/14) 25000+2,58(1500/14)

24723,57 25276,43