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.Wi Parlamentari ~ 3901 ~ Senato della Repu l)bli eft ÀNNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISCUSSIONI 24 NOVEMBRE 1948 CXIV. SEDUTA , MERCOLEDI 24 NOVEMBRE 1948 ... Presidenza del Vice Presidente MOLÈ ENRICO INDI del Presicfente BONOMI INDICE Congedi ............... Pago 3902 Disegni di legge (Annunzio di approvazione da parte di Commissioni permanenti) ..... 3907 Disegno di legge: « Provvedimenti in materia di avviamento al lavoro e di assistenza dei lavoratori involontariaQlente disoccupati» (21 ~Urgenza) (Seguito della discussione): RUBINACCI ........... 3908 passim BOSI .... ..... ..... 3909, 3916 F ANFANI, ~lJIinistro del lavoro e della pre- videnza sociale 3909 passim MOLINELLI . 3910 FABBRI .. 3910 CARMAGNOLA . 3911, 3918 PIEMONTE . . 3911, 3912 Bosco . 3914, 3923 BITOSSI, relatvre di minoranza 3914 MACRELLI .... . 3919, 3922 PERSICO ..... . 3920, 3921, 3922, 3923 MERLIN Umberto ... 3920, 3921 JANNUZZI 3920, 3921, 3922 SACCO .. 3921 BERTONE ... 3922, 3924 Interpellanze: (Annun.zio) (Svolgimento) : BOGGIANOPICO 3903, 3907 PERRONE CAFANO, Sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione . . . . 3906, 3907 3926 Interrogazioni (.Annunzio) . . . . . . . Pago 3943 Mozione (Annunzio): MARAZZA, Sottosegretario di Stato per l'in- terno ............. MANCINELLI ............. N omina di tre Commissari di vigilanza sul Debito pubblico (Rinvio della votazione) : GENCO .............. ADINOLFI ............. 3926 3926 3902 3902 Proposta di legge di iniziativa parlamentare (Presentazione) .............. 3902 Sui lavori parlamentari: PRESIDENTE SCOCCIMARRO PERSICO Lussu . . . CAPPA P ALLASTRELLI . CINGOLANI . . BERLlNGUER . GRASSI, ]J[inistro di grazia MANCINELLI BOERI ...... LAMBERTI SANNA RANDACCIO BENEDETTI Tullio PIEMONTE .... ... 3929, 3938, 3942 3927, 3937, 3938, 3941 3929 ..... 3931 ..... 3939 3932, 3939, 3942 3933, 3937, 3940 3934, 3940 e giustizia .. 3935 . 3938, 3939 3938 3941 3942 3942 3942 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200)

MERCOLEDI 24 NOVEMBRE 1948dilettura ediconsultazione, un ben ordinato arehivio perlaraccolta el'elaborazione didati stat1stici domandavano daParecchi anni,che, accanto aipadiglioni

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.Wi Parlamentari ~ 3901 ~ Senato della Repu l)bli eft

ÀNNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISCUSSIONI 24 NOVEMBRE 1948

CXIV. SEDUTA

,MERCOLEDI 24 NOVEMBRE 1948

...

Presidenza del Vice Presidente MOLÈ ENRICO

I N D I

del Presicfente BONOMI

INDICE

Congedi . . . . . . . . . . . . . . . Pago 3902

Disegni di legge (Annunzio di approvazione daparte di Commissioni permanenti) . . . . . 3907

Disegno di legge: «Provvedimenti in materiadi avviamento al lavoro e di assistenza deilavoratori involontariaQlente disoccupati»(21 ~Urgenza) (Seguito della discussione):

RUBINACCI . . . . . . . . . . . 3908 passimBOSI . . . . . . . . . . . . . . 3909, 3916

F ANFANI, ~lJIinistro del lavoro e della pre-videnza sociale 3909 passim

MOLINELLI . 3910FABBRI . . 3910CARMAGNOLA . 3911, 3918

PIEMONTE . . 3911, 3912

Bosco . 3914, 3923

BITOSSI, relatvre di minoranza 3914MACRELLI . . . . . 3919, 3922

PERSICO . . . .. . 3920, 3921, 3922, 3923MERLIN Umberto . . . 3920, 3921JANNUZZI 3920, 3921, 3922SACCO . . 3921BERTONE . . . 3922, 3924

Interpellanze:

(Annun.zio)

(Svolgimento) :

BOGGIANOPICO 3903, 3907PERRONE CAFANO, Sottosegretario di Stato

per la pubblica istruzione . . . . 3906, 3907

3926

Interrogazioni (.Annunzio) . . . . . . . Pago 3943

Mozione (Annunzio):MARAZZA,Sottosegretario di Stato per l'in-

terno .............MANCINELLI. . . . . . . . . . . . .

N omina di tre Commissari di vigilanza sulDebito pubblico (Rinvio della votazione) :

GENCO ..............ADINOLFI . . . . . . . . . . . . .

39263926

39023902

Proposta di legge di iniziativa parlamentare(Presentazione) . . . . . . . . . . . . . . 3902

Sui lavori parlamentari:

PRESIDENTE

SCOCCIMARRO

PERSICO

Lussu . . .CAPPA

P ALLASTRELLI .CINGOLANI . .BERLlNGUER .GRASSI, ]J[inistro di grazia

MANCINELLI

BOERI . . . . . .LAMBERTI

SANNA RANDACCIO

BENEDETTI Tullio

PIEMONTE . . . .

. . . 3929, 3938, 39423927, 3937, 3938, 3941

3929. . . . . 3931. . . . . 39393932, 3939, 39423933, 3937, 3940

3934, 3940e giustizia . . 3935

. 3938, 393939383941394239423942

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200)

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Atti Parlamentarì ~'3902 ~

DISCUSSIONI

. -8ena,todetlC}RepubbÈi:ca

24 NOVEMBRE' 1948ANNO 1948 ~ OXIV SEDUTA

La seduta è aperta alle ore 16.

HAJ A, segretario, dà lettura del processoverbale della seduta precedente, che è ap:wo~vato.

CODg~di.

PHESIDENTE. Hanno chiesto congedo i'senatori: Bisori per giorni 3, Cingolanipergiorni 2, Di Giovanni per giorni 3, Merlin An~gelinft per giorni 1, Nobili por giOl'nii, Pez~i~ni per giorni 4, Spallinoper giorni 2""

,

Se non si fanno Òsservazioni,questi congedisi intendono accordati.

Presentazione di proposta di leggedi iniziativa parIamentare.

PRESIDENTE. Comunico al Senato che isenatori Spallino, Vischia, Italia e Hosati han~no presentato la seguente proposta di legge:

~<Mor1ifidwed aggiunte a,lln .legge 13 giugno1942, n. 794, concernente gli onorari di avvoca~to e di procuratore per prestazioni giudiziariein n'1ateria dvne, ,eèl1le tabelle RnilelSSe, G laldecreto legislativo Jnogotenenziale 22 febbraio1946, n. 170, concernente l'aumento degli ono~rari di avvocato e degli onorari e diritti di pro~curatoré».

Lo proposta di legge sarà trasmessa allaCommissione competente.

Ri'lvio della votazione per la nomina di treCommissari di vigilanza sul Debito pubblico.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lavotazione per la nomina di tre commissari divigilanza sul debito pubblico.

GENCO. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.GENCO. Signor Presidente, l'argomento

che è all'ordine del giorno è giunto nuoyo anaAssemblea e, poichènon si sono potuti pren~dere accordi sui nomi da votare,' io chiedo dirinviare questa votazione alla seduta di do~mani. Faccio questa richiesta a nome del grup~po democratico cristiano al fine di evitare inn~tili dispersioni di voti.

ADINOLFI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.ADINOLFI. Mi oppongo alla proposta di

l,'inv?oavanzata dal senatore Genco, poi'chè al~la fine della seduta precedente il Presidenteaveva dato avviso alla Assemblea che l'ordinedel giorno della seduta odierna avrebbe avutointzio con questa votazione e quindi. tutti do~vevano averne COnOscenza.

PRESIDENTE. Domando al senatore Gen~co se insiste nella sua proposta.

GENCO. Mantengo la mia proposta, poichèè noto che gliapnunci fatti in fine di sedutaSOllO quasi sempre incomprensibili per il vo~ciare dei senatori che affollano l'emiciclo. Delresto si tratta di un rinvio di poco conto, daoggi a domani.

PRESIDENTE. Pongo in votazione la pro~posta del senatore Genco di rinviare alla se~duta di domani la votazione per la nomina ditre Commissari di vig~lanza sul debito pub~blico.

Chi l'approva è pregato di. alzarsi.

(Segue la votazione per' alzata e seduta).

Poichè il risultato è.. incer(o, anche dopo laprova e controprova, procedo alla votazioneper divisione.

Chi approva la proposta del senatore Gencoè pregato di passare nel settore di destra, chinon approva è pregato di passare nel settore disinistra.

(La pr'oposta è approvata).

Svolgimento di interpellanza.

PRESIDEN'l'E. L'ordine del giorno reca losvolgimento dell'interpellanza dei senatoriBoggiano Pico, Ricci Federico, Cappa, Perti~ni, Bo, Negro, Barbareschi, ai Ministri dellapubblica istruzione e dei lavori pubblici:

<.<Rir~hiamando la loro attenzione sulla neces~sità di procedere senza dilazione alla eostru~zione della nuova sede degli Istituti di clinicachirurgica, di clinica ostetrico~ginecologica eeli patologia speciale chirurgica dell'Universi~tà di Genova, dopo la distruzione per bom~bardamento del palazzo di Parnmatone, costru~zione resa urgente, non pure per la serietà,bensì per la possibilità effettiva dell'insegna~

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Atti Parlamentari ~ 3903 .~

24 NOV]MBRE 194.8

Senato della RerlUbblica

ANNO 1948 ~OXIV SEDUTA DISCUSSIONJ

mento, domandano quando intendano provve~dervi ».

Ha facoltà di parlare il senatore BoggianoPico per svolgere questa interpellanza.

BOGGIANO PICO.Onorevoli colleghl, il 2';?ottobre 1942 le sedi degli istituti di clinica '

chirurgica, di clinica ostetrico~ginecologj'..;a edi patologia speciale chirurgica furono total~mente distrutte dai bombardamenti aerei cheinfierirono sulla città di Genova. La necessitàdi una nuova sede per questi istituti era peròsentita da tempo: l'ampiezza di sedi, di aulGseolastiche idonee, impianto digabinetti,:-)vi~luppo e perfezionamento di locali per ricerehe,per lavori di preparazione, aggiornamento dibiblioteche specializzate con convenienti saledi lettura e di consultazione, un ben ordinatoarehivio per la raccolta e l'elaborazione di datistat1stici domandavano da Parecchi anni che, ,

accanto ai padiglioni sorti presso l'ospedale diSan Martino ove avevano sede ehann~ sede lealtre cliniche e gli altri istituti medici. avesse~ro anche acostruirsi questi istituti che,è superfluo dirlo, sono di peculiare impol'tan~za. Questa necessità era già stata riconos3iutanella convenzione per l'assetto edilizio dellaUniversità di Genova, approvata con legge 30giugno 1912, n. 798, nella quale erano compresitra gli edifici da costruire, quelli, per l'appun~to, destinati aHa clinka chirurgica,aHa èlinieaostetrico~gihecologica e all'istituto di patolo~gia speciale chirurgica. L'esecuzione di quan~to la 1egge 'aveva stabilito per v.arie vicende fnrimandata e nel frattempo quelle cliniche ri~masero allogate presso le antiche sedi delloospedale di Pammatone con disagio e con in~convenienti evidenti, giacchè il grande ospe~dale era stato trasferito alla nuova sede di SànMartino e presso di questo erano via via co~struiti i padiglioni per le nuove cliniche edistituti sdentifilCi. Nell'antico e monumentflhè)pala7:zo di Pammatone si sta:bilivano la sededella Facoltà di scienze commerciali, quelladella Pretura e rimaneva il pronto soccorso.

Ma, riconosciuta finalmente la necessità e laurgen'za di provved'3re alla deplorata mancan~za, il problema venne nuovamente affrontatodieci anni or sanD: infatti con decreto legge17 maggio 1938, n. 852 e con ,l,a legge 22 giu~gno 1938, n. 1613, in seguito a lunghe pratiche

che si svolsero. tra gli enti interessati, fu stalì~ziata la somma di 9 milioni per l'arredamentoe la costruzione dei tre istituti mancanti. Congrande solennità il 15 maggio del 1938, I1'311aarelt a ciò destinata a San Mal'tino D'Alvarofu posta la prima pietra dell'edificio destinat~

, alla clinica chirurgica e all'istituto di patologiaspeciale chirurgica. Purtroppo q nella primapietra rimase anche l'ultima, perchè i lavorinon furono neppure iniziati. Convenzioni eprescrizioni di legge rimasero lettera mortlt_ I9 milioni stanziati per coprire la spesa, con ilprogressivo svalutamento della moneta, sonooggi naturalmente una cifra irrisoria di fron~te a quella che per quegli edifici occorrerebbe.

Frattanto, distrutto Pammatonedai hom~bardamenti, le cliniche chirurgiche furono ri ~

dotte per parecchio tempo. a funzionare solosimbolicamente: erano un, nome e nulla piÙ.Nel 1946 fu fatto un progetto unanimamenteconcordato tra l'autorità e gli enti interessati,quello eioè di adattare il padiglione ospeda~liero n. 1 .di ISan l\/Lartino, a sede pl'ovvisoriadicli:q.ica chirurgica, per il quale adattamento il"Ministero dei lavori pubblici aV.3vaconcessoil finanziamento di 50 milioni. Ma questo nonpotè essere attuato, perchè presupponeva iltrasferimento di circa 250 tubercolotici dall' o~spedale di SanM:artino in una ex colonia del~la G.I.L. dei dintorni di Genova, trasferimentoche si. dimostrò poi impossihile. La cliniçaostetrico~ginecologica, a sua volta, che avevaottenuto provvisoria ospitalità presso l'istitu~to « Giannina Gaslini» nell'estate del 194 7 do~vette laseiare i locali, che occupava, perchè ladirezione dell'istituto intendeva dare ad essiuna diversa destinazio,ne, e la clinica rimaseper qualche tempo senza sede.

Nel mes.e diottobDe 1947 il {li<sagio in cui sitrovavano i tre istituti provocò una yivissimaagitazione nella facoltà medico~chirurgica:furono spediti ai vari Ministeri (puhblica istru~zione, lavori pubblici, interno) dei vibratissimiordini del giorno; ci fu un penoso sciopero,la sospensione degli esami della sessione au,~tunnale ecc., agitazione alla q naIe anche glistudenti di altre facoltà diedero unanimi laloro solidarietà.

Di questo parve preoccuparsi il (}overnoperchè i Ministeri della pubblica ii'itruzione e

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Atti Parbmentari ~ 3904 ..~

24 NOVEMBRE 1948

Senato della Repubblicr!

ANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISCUSSIONI

dell'interno e l'Alto Commissariato per la sa~J1ità pubblica, in seguito a richiesta del Retto~re, inviarono a Genova i propri ispettori e con

!'intervento di questi, del sindaco, del prefettodel medico provinciale e di altre autorità cit~tadine si svolsero lunghe e laboriose trattati~ve, per addivenire a una soluzione della gravecrisi.

La conclusione di queste trattative fu que~Ista: il19 ottobre ideI 1947 It1'a,il Ret~ore Magni~fico dell'Università e il Presidente della Com~missione amministratrice degli ospedali civilidi Genova si addivenne a questa convenzione:« a) l'amministrazione degli ospedali concedenell'ospedale di San Martino l'uso precario ditutto il padiglione numero 1 all'Università diGenova, nel piÙ breve termine, e non oltre ladata dell'inaugurazione dell'anno accademico194 7~48, in

.sostituzione di due piani, attual~

mente occupati dalle clini'che nel padiglionenumero 13, il cui uso viene contemporanea~mente restituito dalJe cliniche all'amministra~zione ospedaliera; b) l'amministrazione degliospedali di Genova renderà libero e metteI::à adisposizione dell'Università, sémpre nell'ospe~dale di San Martino, l'uso, come sopra preca~ .

l'io, di tutto il padiglione numero 2, non ap~pena saranno ultimati i lavori di ricostruzio~ne del padiglione ospedaliero delle specialità,ma l'Università non potrà prendere possessodi detto padiglione numero 2 se non quandosiano deliberati ecLiniziati i lavori di costru~zione delle nUOve cliniche universitarie; c) laUniversità provvederà con i propri mezzi,d'accordo con l'amministra,zione ospedali era,a tutti i lavori di adattamento occorrenti edassumerà anche a proprio carico tutte le spe~se relative e i traslochi necessari; d) l'U niver~sità si impegna formalmente a restituire l'usodei due padiglioni in oggetto con gli eventua~li ripristini richiesti, non appena saranno C0~struiti nelle apposite aree gli edifici definitividegli istituti ospitati ».

Questa convenzione, firmata dal Presidentedegli ospedali Icivili,dal RettOl e e dal prefettodi Genova, ha avuto il suo principio di esecu~zione con l'occupazione da parte degli istitutidi clinica chirurgica e di clinica ostetrico~gi~necologica e di patologia speciale chirurgica,durante l'anno accademico 1947~48, del padi~

glione ospedaliero numero 1. Ma l'esperienzaha dimostrato come non sia possibile il fUn~zionamento di quei tre istituti in un solo padi~glione, nel quale soltanto un reparto ospeda~liero può trovare sede adatta, ma non mai treis;tituti clinici per i quali non possono davve~

l'O bastare alcune corsie o sale di degenza.L'insegnamento clinico è essenzialmente di~

mostrativo; lo si fa ~ lo sapete onorevoli col~leghi .~ in ampi locali ad anfiteatro, dinanzial letto del malato, dove si po'Ssano disporreconvenientemente tutti gli studenti perchè pOi:!~sano materialmente vedere, e cioè seguire gliatti deL maestro e dei suoi assistenti, seguire,cioè, nella loro concreta esecuzione, le nozioniimpartite, le teorie prima svolte ed avere nellaesecuzione operatoria la prova dimostrativadell'esattezza della diagnosi enunciata. Devo~no poter cogliere essi stessi l'abilità del do('en~te, la sua prontezza, gli accorgimenti sapienti,le risorse che la matura sua scienza gli sug~gerisce, rendersi conto dell'arte sapiente cheegli aggiunge alla sua dottrina. Così si espli~ca il magistero del clinico, così si forma lascuola nel suo significato più ehwato, così siprepara il valore dei discepoli.

Non è un medico che vi parla, ma è cosa discienza comune che tutto ciò presuppone tut~to un corredo di .assistenza e di preparazio~ne, e dietro alla clinica occorrono dei gabinet~ti per l'analisi e dei laboratori largamente do~tati di mezzi e di strumenti. Ora, onorevolicolleghi, ditemi come tutto questo sia possibilequando } locali assegnati complessivamente aqueste tre cliniche universitarie corrispondo~no a quelli che, negli analoghi padiglioni del~lo stesso ospedale di San Martino, costituisco~no il solo reparto chirurgico diretto da un pri~mario ospedaliero, per cui la clinica chirl1rgi~ca, che deve provvedere all'insegnamento di ol~tre 400 studenti, è ridotta ad avere 35 letti perammalati. Ho parlato in genere, ma specificoe preciso. La clinica è priva di sala operato~ria, di impianti di sterilizzazione, di aula sco~lastica, di laboratorio, di apparecchi radiolo~gici. Ed aggiungo: la sala operatoria 'dell'o~spedale, di cui la clinica chirurgica è ospite,dista da questa piÙ' di mezzo chilometro di via~li esposti a tutte le intemperie; gli. ammala:ti,prima e dopo l'operazione chirurgica, debbono

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~ 3905 ~

24 NOVEMBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

essere trasportati con qualsiasi condizione at~mosferica per un tale percorso e non di radocon lettighe a mano. La medesima situazionesi verifica ogni qualvolta sia ricl1iesto un esa~me radiologico o altre ricerche (ad es., meta~bolismo basale, elettrocardiogramma ecc.) perle quali mancano alla clinica apparecchi e lo~cali necessari.

La situazione della clinica ostetrico~gineco~logica presenta qualche peculiarità anehe piùgrave. Ci faceva osservare l'illustre clinico chene è titolare, come gli attuali locali in Qui èstata accantonata, permettono di ricoverare 35ammalate fra gravide, puerpere, ammalate diginecologia conservativa, quelle di ginecolo~gia operatoria e di isolamento, tutte mescola~te assieme.

Non è possibile dare alloggio, come sareb~be necessario, a studenti specializzandi e adallieve ostetriche di tu'ruo, e gli stessi assisten~ti ed i medici di guardia riposano su dellebrande. Oltre a 150 studenti, 120 allieve, 48specializzandi possono seguire soltanto unnumero esiguo di una quindicina di ricove~rate fra puerpere e gravide ed altrettante ma~la te ginecologiche.

Ogni laureando potrà uscire dall'Universitàdopo aver potuto sì e no assistere a sei opera~zioni nella clinica ostetrica ginecologica.

Mi sono diJungato abbastanza e non mi trat~tengo di più sopra questa descrizione.

Quali le conseguenze che se ne debbono lo~gicamente trarre?

Vi è un aspetto che noi abbiamo pure il do~vere di considerare in questa questione. Fralo Stato, quando è esso che, come in Italia,gestisce ,solo le facoltà di medicina, e gli stu~denti, che si iniziano in esse agli studi, si ope~ra una tacita convenzione con obbligazionicorrispettive: da parte degli studenti, e per essidalle loro famiglia, di corrispondere le tasseuniversitarie ~~ e sono oggi migliaia e diecinedi migliaia di lire non solo per le tasse univer~sitarie vere e proprie delle varie facoltà, maanche per le tasse speciali per i gabinetti scien~tifici, gli esperimenti ecc. ~ e da parte dello

Stato l'impegno di provvedere i mezzi affinchèl'insegnamento sia efficacemente impartito.

Per le cliniche chirurgiea, ostetrico~gineco~

!ogicil:, di. patologia speciale ehirurgica si de~

ve invece dolorosamente constatare che lo Sta~to manca ai suoi obblighi. QU(3sto ~ si con~

senta il laconico commento ~ non è morale.

Ma la questione presenta un altro aspetto:oltre al danno personale, particolare dello stu~dente che, pur avendo per sua parte adempiu~to alle sue obbligazioni, si vede mancare quel~l'insegnamento, dal qual<~ lavev'} diritto di I3t~tendersi la preparazione adeguata all'eserci~zio della sua futura professione, ne conseguefatalmente, per le manchèvolezze e per le gra~vi deficienze che ho lamentato, un danno so~ciale.

Si usa dire, sia pure con in giustificata leg~gerezza, che se qualche « somaro» potrà usci~re da una facoltà di lettere o di giurispruden~za questo sarà un danno soltanto per l'indi~viduo.

Ma se degli inesperti è impreparati usciran~no dalle facoltà di medicina ~ e non si ripa~l'a mediante la' sommaria preparazione e ilsuccessivo esame di Stato alle deficienze deglistudi universitari ~ e andranno ben prestoa coprire posti di medici condotti in comuniisolati, dove mancherà a loro anche la mate~riale possibilità, in casi gravi, di consultarsicon colleghi di maggiore scienza ed esperien~za, se medici condotti chiamati d'urgenza perinterventi che richiedono e preparazione teo~rica, almeno discreta, e, soprattutto, esperien~za, ne saranno privi, cbe cosa sarà dello sven~turato esposto a subire diagnosi malsicure emagari atti operatori incerti o inopportuni?Nel campo ostetrico, quando proprio per lagravità del caso, la levatrice faccia appello almedico, quale contribufo potrà dare quel dot~tore che vide sì e no le cinqÙe o sei operazio~ni nella clinica, quando era studente?

Danno sociale dunque, e gravissimo, che milimito a denunCiare e che non ha bisogno diessere illustrato. I commenti per tutto ciò chesono vfmuto esponendo si fanno da sè.

Il Governo ha il dovere, lo stretto dover,)di provvedere, e di provvedere colla maggio l'"so Heci tudin e.

Nè si opponga la gravità. della spesa. M~consenta il Senato un rilievo, che giustificaun sentimento di orgoglio, pure in quest'oradifficile della finanza dello Stato, per i figlidella mia terra. Oggi, come sempre, per la sua

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Atti Parlamentari ~ 39G6 ~

24 N OVFMBRE 1948

Senato della Repubblica

ANNO 1948:---(XIV ~EDUTA DISCUSSIONI

intraprendenza, per la sua aperasità, che nes~SUna cantraria vicenda nè stranca, nè fiacra,.oggi anche per quel che riguarda la finanzadella Stata, la Liguria ha dimastrata cai fattidi valere e di adaperarsi per dare alla Stataassai più che nan ne riceva. Nella relazianesul bilancia. del Ministera delle finanze, che nSenata appravò circa venti gia~ni .or sana, laillustre senatare Bertane, fece rilevare, carnesulle diciannave regiani, nelle quali è distintail territaria. della Stata, tre salamente abbia~na data un. gettita di entrate superi .ore allespese in esse fatte dalla Stata. Una di questetre è la mia Liguria, la più piccala per super~fieie e la più pavera per la natura del sua sua~la, la Liguria, che ha data in un anna un get~tita superi?re alle spese di ben 24 miliardi.

Se .oggi tutti i rappresentanti di Genava inSenata in piena cancardia di animi chiedanaal Gaverna che restituisca le cliniche della suaUniversità nella candiziane. reclamata dallastessa dignità della scienza, essi sana canvintidi nan esagerare nelle lara richieste, ma direndere invececan queste un amaggia àlla ma~gnifica tradiziane della Facaltà di medicina~ènavese ed agli. eminenti Maestri che .oggila anarana, di car:rispandere alle aspettativelegittime dei 400 studenti, che in quelle clini~che .ogni anna s'affallana, e di recare, sia purein m()da indirett?:,anche un servizia alla svi~

i

luppa di quelle scienze il cui, pragressa .ognidì si riflette sulla umanità sofferente. (Ap~plausi dal centro eda destra).

PRESIDENTE. Ha facaltà di parlare l'a~narevale Sattasegretaria di Stata per la pub~blica istruziane, anarevale Per rane Capana,per rispandere alla interpellanza.

PERRONE CAPANO, Sottosegretario diStato per la pubblica istruzione. Onarevali se~nata l'i, effettivamente l'Università di GenavaebbA distrutte le sedi della clinica chirurgica,

.

della clinica astetricb~ginecalagica e dell'istitu~ta di patalagia speciale. chirurgica in seguitaal bambardamenta d~l palazza di Pammatanedov'erana prima allogate le cliniche stesse. Leautarità accademiche, preaccupate di dare unasaltlziane al grave prablema, prapasera sindalla SGarsa anna di far .ospitare pravvisaria~mente le suddette cliniche nei locali dell'am~ministrazione 'ospedali era a San Martina. Laamministraziane aspedaliera, pur essenda pri~

va di lacali idanei, accandiscese a tale Tichie~sta ma fece presente la necessità chE: fasseratrasferiti altrove i tubercalatici ,nei locali deiquali, appartunamente adattati, sisarebberadavuteaspitare le cliniche.

In seguita alle premure vivissimedel Mini~stera della pubblica istruziane,del Ministeradell'interna e del Cammissariata per l'igienee la sanità pubblica si stabilì, d'acca l'da calPrefetta, di trasferire i tubercalatici nella excalania della G.I.L. di Renessa.. A tal prapo~sito. si stipulò una canvenzionecon l'osp,edaledi San Martino, per effetta della quale le cli~niche furono allagate a San Martino nel padi~glione numera 1. Ma l'ospedale pretese che ladurata dell'accordo fasse limitata a tutta l'an~no accademica 1947~48, dichiaranda che avreb~bepotuto mettere a dispasiziane dell'Universi~tà anche il padigliane numero 2, qualara loStato avesse dato) inizio ai lavari di ricastru,

. 7ione delle nuove sedi delle cliniche.L'accordo intanto è scaduta, nè è stato pas~

sibile trasferire i tubercalatici a Renessa, es~senda i lacali di quella calonia inadatti a can~tenere i nuavi .ospiti.

Il Ministera dei lavari pubblici, interessatadalla Pubblica istruzione ripetutamente, es~senda neUa impossibilità di pravvedere al fi~nanziamenta dei lavari di castruzianedei nua~vi locali per i quali è prevista una spesa dicirca lire 700 milioni, ha intanta prospettatauna saluziane pravvisaria del prablema.

Tale saluziane cansiste nella farmaziane diun avancarpa del padiglione numero 1 dell'a~spedale di San Martino, con la castruziane diun'aula al piana terrena capace di 150 pasticirca per studenti e di una sala aperataria al

".

,

primo piano con annessa sala disterilizzazi?~ne e servizi. La visione delle aperaziani chesi svalgono nella sala .operatoria sarà aS8icu~rata agli studenti can una galleria a vetri sa~nrastante. I

'

Da camunicaziani avute dal prefetta di Ge~nova risulta che è :'!,ià intervenuta l'accardatra tutte le autarità locali, per l'attuaziane del~

12"proposta sistemaziane provvisaria della cli~nica chirurgica e dell'Istituto di patologiaspe~ciale chirurgica.

Per la clinica ostetrica, invece, la quale da~vrebbe essere sistemata nel padigliane nume~

l'O 2 del civico aspedàl~ di San Martina, la si-

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Atti Parlamentari ~ 3901 ~ Senato della Repubblica

. 24. NO~EMBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

stemazione suddetta è subordinata alla conse~gna, per la quale si sta insistendo, del preall~nunciato padiglione nlLllerO :2 da parte dell'o~spedale di San Martino, il quale dovrebbe de~sistere dalla pretesa di subordinare la cOnse~gna stessa all'effettivo inizio dei lavori di co~struzione della nuova clinica ostetrica, inizioal quale, periI momento, ostano insuperabilicondizioni di bilando.

Si deve fare, comunque, presente che la spe~sa prevista per la sistemazione provvisoria didette c1iniche è di circa 30 miJioni di lire, eche è stato già. dato, dal competente Ministerodei lavori pubblici, incarico al dipendente uf~ficio del Genio civile di produrre, entro il piÙbreve termine, il relativo progetto. Questa èl'unica soluzione (Che possiamo adottare inquesto periodo transitorio.

BOGGIANO PICO. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà..

BOGGIANO PICO. Non potrei davvero di~chiararmi soddisfatto delle dichiarazioni del~l'onorevole Sottosegretario, poichè questa si~tuazione l'avevo già. esposta io stesso. Egli satutto ciò, ma proprio di questo ci lagnamoperché con la sistemazione provvisoria cheegli ha annunciato per quest'anno accademiconqn si provvede affatto ed alla fine avremobuttato questi altri 30 milioni che non servi~

l'anno assolutamente a nulla perchè la siste~mazione provvisoria che si vuoI dare si ridu~ce a sottrarre all'ospedale di San Martino deilocali <di cui ha essenzialmente bisogno, pCl'~chè i locali deJl'ospedale sono tutt'altro chesuffiCienti alle necessità.. Vi è da provvedereancora al pronto soccorso a Genova che è pu~re andato distrutto con i bombardamenti; ealla clinica ginecologica che va passeggiandonei dintorni di Genova.

PERRONE CAPANO, Sotto~iegTetario diStato per l'istruzione pubblica. Questa situa. Izione non è solo di Genova ma eli molte uni~versità. d'Italia; non possiamo applicare i pro~grammi integrali eli ricostruzione se non ab~biamo i mezzi.

'

BOGGIANO PICO. Per l'iniziativa e la te~nacia del Rettore Magnifico, il mio amico Ce~retti, si è riusciti a rifare l'Istituto di scienzecO'nmerciali che era andato completamente di~strutto adattandovi come sede quella che erala scuola magistrale.

Per le cliniche chirurgiche non vi sono pos~sibilità.; sono passati tre anni dall'ultimo bom~barelamento del 1945 e nOn si è fatto assòluta~mente nulla, poiché questì sonO mezzucci. Se

si fossero accantonate in questi esercizi dellesomme anche parziali, sì sarebbé trovato qual~che imprenditore per costruire, poichè l'areac'è ed è quella dove fu postà quella tale prìmapietra nel 1938. Si potrebbe anche provvederecon dei mutui presso la Cassa depositi e pre~stiti, poichè dobbiamo prospettarci questa re~sponsabilità.che io accennavo: ci sono 200giovani che frequentano i corsi di chirurgia,ma essendo questi biennali sono 400 i gio~vani che devono assistere alle lezioni e cheescono dall'Università sènzà mai avere visto

CO'TIesi f.anno le operazioni, senza avere avu~to la dimostrazione concreta di quello cheessenzialmente sia l'arte medica e chirur~gica.Questa è una re,sponsabilitàoltre che difronte alle famiglie stesse e agli studenti, an-che di fronte alla società, perchè se uscirà unlaureato in giurisprud3nza piÙ o meno coltosi può avere pazienza, ma non se ne puÒ ave~

re per un medico che può essere, dopo ~ei me~si dall'aver fatto l'esame professionale, dislo~catacome medico condotto ,3 con la responsa~bilità. della salute e della vita di tante popola-zioni.

Quindi prego il Governo di voler ripr~mdGrein 82ame seriamente la questione senza aceOll~ci arsi a questi ripieghi che non servono in de~finitiva a nulla, mentre a-ffrontare nella com~plessità. il problema, anche applicanelovi edaclattandoVl qualche parte dei famosi aiuti del~l'America, credo che sarebbe opera doverosa.

Annunzio di approvazione di dhegni di leJ!£'eda parte di Commhsioni permanenti,

PRESIDE~NTE. Comunico che la 7a Com~missione permanente (Lavori pubblici, tra-srorti, po,;;;te e telecomunicazioni e marinainorcantile) nella seduta di oggi ha esaminatoed approvato il seguente disegno di legge:« Concessione di sussidi integrativi di eserci~zio alle aziende esercenti pubblici servizi ditrasporto in pendenza della regolarizza~ionedella concessione ».

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Attì Parlamentari ~ 3908 ~ Senato della Repubblìca

ANNO 1948 L CXIV SJWUTA DISCUSSIONI 24 NOVEMBRE 1948

Comunico inoltre che la ga Commissionepermanente (Industria, commercio interno edestero, turismo), nella seduta di oggi, ha esa~minato ed approvato il seguente disegno dilegge: «Modificazioni all'articolo 2 del decre~to legislativo luogotenenziale 30 novembre1945, n. 831, relativo alla misura dei compensida corrispondere agli insegni1nti <del corso ditirocinio teorico~ pratico per gli ispettori me~trici aggiunti in prova 1>.

Seguito della diScussione del disegno di legge:«Provvedimenti in materia di avviamentoal lavoro e di assistenza dei lavoratori in-volontariamente disoccupati». (21~Urgenza).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca ilseguito della discussione del disegno di legge:«Provvedimenti in materia di avviamento allavoro e di assistenza dei lavoratori involonta~riamente disoccupati 1>.

Ri.cordo che nella precedente seduta è sta~to approvato l'articolo 32. Viene ora in discus~sionè il capo III che si riferisce ai sussidistraordinari.

Poichè l'articolo 33 è molto lungo ritengoopportuno procedere nella discussione ('ommaper comma.

'Dò lettura pertanto del primo comma del~

l'articolo 33:

« Per determinate località e limitatamente aparticolari categorie professionali, può esseredisposta con decreto del Ministro del lavoro edella previdenza .sociale, di concerto col Mini~stro per il tesoro, la concessio!le di sussidistraordinari di disoccupazione ai lavoratoriche si trovino involontariamente disoccupatiper mancitnza di lavoro e che non abbiano irequisiti prescritti per il diritto alla indennitàgiornaliera di disoc,cupazione 1>.

Per questo primo comma è stata propostadai senatori Bitossi, Molinelli, Basi e Fortu~nati la seguente diversa dizione:

«Per determinate località o limitatamentea particolari catègorie professionali, avuto ri~guardo alle condizioni di lavoro e delle indu~

strie locali ed ai lavori pubblici da eseguire,verrà disposta con decretociel Ministro peril lavoro e la pr8lvidenza so~ciale, di concertocol Ministro 'per il tesoro, previa parere o suproposta della Commissione di cui all'arti~colo 1° della presente legge, la concessione disussidi straordinari di disoccupazione ai lavo~ratori che si trovino involontariamente disoc~cupati per mancanza di lavoro e ch'e non ab~biano i requisiti prescritti per il diritto allaindennità giornaliera di disoccupazione o neabbiano esaurito il periodo di godimento 1>.

RUBINACCI. Domando di parlare.

:PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RUBINAOCI. Dichiaro che, in seguito adaccordo intervenuto con la maggioranza dellaCommissione, i presentatori dell'emendamentoim parola hanno deciso di ritirarlo.

PRESIDENTE. Pongo allora in votazioneil primo comma dell'articolo 33 nel testo Ìllini~steriale accettato dalla Commissione.

Chi lo approva è pregato di' alzm'si.

(fiJ approvato).

Do ora lettura della prima parte del secondocomma e del numero 1 del,oamma stesso:

«Nell'ambito delle località e delle categorieprofessionali per le quali è fatta la concessio~ne, i singoli lavoratori disoccupati godrannodella concessione stessa purchè si verifichinoper essi le seguenti condizioni:

1) risulti che sia stato versato un numerominimo di contributi settimanali per l'assicu~razione per la disoccupazione involontaria, se~condo quanto disposto dal penultimo commadel presente articolo 1>.

Lo pongo in votazione.Chi lo approva è pregato di alzarsi.

(PJ approvato).

Leggo ora il numero 2:

« Siano almeno da cinque giorni iscritti nel~le liste di collocamento di cui all'articolo 8della presente legge senza aver ottenuto offer~ta di occupazione 1>.

Lo pongo ai voti.

Chi lo approva è pregato di alzarsi.

(PJ approvato).

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Senato della RepubblicaAtti ParlamentaTi ~ 3909 ~

24 NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISCUSSIONI

Il numero 3 è del seguente tenore:

«Siano nell'impossibilità, di seguire i corsidi qualifieazione professionale o di prestare laloro opera presso cantieri di cui al titolo IV,per comprovata inidoneità fisica, o perchè icorsi o cantieri non esistono nel raggio di 10chilometri dal luogo di residenza o per,cM, puravendone fatta domanda, non vi siano stati am~messi per deficienza di posti::>.

Su questo punto 3° i senatori Bitossi, Moli~nelli, Bosi e Fortunati hanno presentato il se~guente emendamento:

Sostituire alle parole: «o perchè i corsi ocantieri non esistono nel raggio di dieci chiJo~metri dal luogo di residenza o perchè ecc.::> lealtre: «... o per eccessiva distanza dei corsi ocantieri dal luogo di residenza con conseguen~te onere a carico del lavoratore di spese di tra~sporto. o perchè ecc.::>.

RUBINACCI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.RLTBINACCI. Su questo punto abbiamo rag~

giunto un accordo tra maggioranza e mino~

ranz'a della Commissione, accordo che si con~creta hl questo emendamento: sostituire alleparole « o perchè i corsi o cantieri non esisto~no nel raggio di dieci chilometri dal luogo diresidenza o perchè ecc. ::>le seguenti: «o per~chè i corsi o cantieri distino eccessivamentedal luogo di residenza::>.

PHESIDENTE. Metto in votazione il nu~mero 3 del secondo comma dell'articolo 33 conl'emendamento concoDdato. .

Chi l'approv,a è pregato di alzarsi.(È appr'ovato).

Passiamo ora al numero 4,che è il seguente:

«Non appartengano a famiglie di cui unosu tre membri, oppure due per le famiglie ol~tre i tre membri, siano occupati::>.

Di questo punto 4° i senatori Bitossi, Moli~nelli, Bosi e Fortunati hanno proposto la sop~pressione.

Domando alla Commissione e a,l Governo difar conoscere il loro pensiero in proposito.

RUBINACCI. Vorrei pregare i presentato~ri di ritirare questo emendamento. Il sussidiostraordinario di disoccupazione adempie alla

funzione di andare incontro a;lle necessità edai bisogni di quei lavoratori disoccupati chenon possano fruire dell'assicurazione ordina~ria. Si tratta di un sussidio che ha un carat~tere di eccezionaHtà. I mezzi che abbiamo adisposizione per questi sussidi sono limitatied è opportuno di concentra:nli a sostegno diquei lavoratori che si trovino in uno statodi maggior bisogno. Ora, se vi è un lavorato~re disoccupato, il quale viva in una famigliadi tre membri di cui uno sia occupato, io ri~tengo che non sia il caso ,di Idargli il sussidiostraordinario di disoccupazione; e ciò per ave~re la possibilità di dare maggiori sussidi ailavoratori i quali si trovino in uno stato dipiÙ acuto bisogno. Pregherei, pertanto, i pre~sentatori, in vista di queste ragioni, di nOninsistere nel loro emendamento.

BOSI. Domando di parlare.

PRESIDEN'l'E. Ne ha fa,coltà.

BOSI. Ca,pi.sco 1a preooeupazion8 del sena~tore Rubinacci di non voler estendere il'Sllssì~dio di disoccupazione, ma il fatto è che molti,i quali, pur trovandosi nelle ,eondizioni pl'e~viste dal testo della Commissione, essendomembri di una famiglia, in ,cui uno iSU tremembri siano oeeupati, essendo diso1ceupati ciamolto tempo, hanno bisogno, anche nei ,co~.l-fronti della stessa famiglia, di questo sussidio.D'altra parte poi, il fatto che un membrosl1tre sia oecupato non è sufficiente, anehe neUezone dove vi è un basso livello di vita, a sod..disrare le esigenze della famig1ia. Lo Statodeve venire incontro a queste categorie di per~sone e pertanto noi insistiamo sul ,criterio dinon porre alcuna limitazione in questo eam~po all'erogazione del sussidio di djsoecupl~zione straordinaria.

FANFANI, Ministro del lavoro e della pre~videnza sociale. Domando di parlare,

PHESIDENTE. Ne ha bcoltà.

FANFANI, M.inti'tro del lavoro e della pre..videnza sociale. Il Ministro si è f.atta unaopinione in pl'opOisi to, a,ssistendo, ono!revol~Pl'esidente, alle discussioni della Commissio~ne, la quale si è intrattenuta a lungo su que~sto argomento e, dopo larghissimi interventi,ha concordato l'emem\amento. Con questoemendamento, che modifica notevolmente il te..sto governativo, io concordo.

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Atti .Parlamentclr'i 8enatodella Repubblica~ 3910 .~ .

24 NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ 0XIV SEDUTA DISCUSSIONI

MOLINELLI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha fa.coltà.MOLINELLI. Io fa,ceio una proposta di

transazione. Vorrei che si torna'8se al testoprimitivo, perchè mi pa,re tale da pot81'e, an~che in questa oceasione, .conciliar'e lei due esi~genze, quella cioè di naIl allarga.re tr'oppo lacerlchia dei ,sussidi, in maniera di non gravaresulla 'cassa. generale, e quella di andaJ'e in~eontro ai reali bisogni di una famiglia ope~l'aia. Quando in una famiglia. operaia duepersone sono oCicupate vi è la prospettiva dipoter tirare avanti ialla meglio, ma quando èuno solo ,che lavora, specialmente nelle fami~glie numerose, eiò non è possibile.

RUBIN A CCI. Il testo proposto dalla Com~missione d~ce che la famiglia deve esserecomposta di tre membri.

MOLINELLI. Propongo ad ogni modo ehesi ritorni ,al testo governativo.

RUBINACCI. Domando di parlare.PRT<:;SIDENTE. Ne ha facoltà.

RUBINACCI. È vero che l'emendamentoproposto dalla Commissi one è più restrittivo;ma ià voglio ricordare che in Commissione cifu un'ampia dis,cussione su questa. materia etutti fummo d'aiccordo sull"opportunHà di re~stringere anzichè allargare il ,contenuto delladi,sposizione. La restrizione in ,eonfronto altesto presentato dal Governo, deriva dal crite~

l'io adottato dalla Commissione di andare in~contro alle situazioni di effettivo bisogno ecO~1centrare su queste tutto lo sforzo dei sus~sidi straordinari di disoccupazione.

FABBRI. Domando di parlare.PRESIDENTE. ì\"e ha facoltà.FABBRI. Io vorrei pregare la Commissio~

ne, nonostante tutte le discussioni fatte du~l'ante le sedute della Commissione stessa suquesto articolo, di laecettare la proposta delsenatore Molinelli. Io capisoo ,che la Commis~sione si siapreoc,cupata di non rendere oc~cesisivo l' onoreclle questo di,segno di leggecomporta, ma se il Ministro, che questo onereha certo ten uta presonte nella compilazionedel dbcgnJ .cii legge, ha proposto questo arti~colo, vuoI dire che le POSS;bllità ci ,sono equindi non dobbiamo et,se1"e prop1"io noi a nona.ccettarlo. E siccome la proposta del senatoreMolinelJi,di accettare il testo governativo, nonmodifica molto quelli che saranno gli oneri

del Ministero, prego la Commissione di accet~tarla.

PHESIDENTE. Domando alla Commissio~ne se aocetta questa proposta.

RUBINACCI. Onorevole signor Presidente,in medio stat virtus! Tra i due estrern.i, noidella Commissione, ripieghiamo sulla formuladel Governo.

PRESIDENTE. Pongo in votazione allorail n. 4 del l::iecondo comma nd te:,;to ministe~riale che è così formulato: «non apparten~gano a famiglie di .cui almen,.J iue Jllc'mbrisiano oc',m1>ati ». Chi 10 aplj]'ova è )ll'cgato dia.ì:wr"i.

(È a]JjJl'o'cato).

Pa;"'Jsiamo al ll. 5Qdel secondo 'comma: «nonbenefirino di sussidi, tli indennità, di ìntegra~;doni balariali o di pensioni o rendite corri~

"poste a ,carICO dello Stato, deglie~l.ti 10tC'ali edegli istituti di previdenza e assistenzaso~dale, fatta eccezione per le pensioni di guer~

l'a ». Da parte dei .senatori Piemonte. Carma~gnola, D'Aragonaed ,altri è stato proposto disostituire la dizione [di questo n. 5 eon la se~guente:

« Fatta eccezione per le pensioni di guerra,non beneficino ~ salvo all'interessato l'eserci~

zio di opzione, durante il tempo stabilito peril godimento del sussidio straordinario ~ di

sussidi, di indennità, di integrazioni salarialio di pensioni o rendite corrisposte a caricodello Stato, degli enti locali e degli istituti diprevidenza e assistenza sociale ».

Domando ,alla Commi,ssione se accetta que~sto emendamento.

RUBINACCI. L'emendamento ripl'oduceesattamente le ,parole del numero .cinque del.secondo comma, aggiungendo questa variante:«saIvo all'interessato l'eseriCÌzi o di opzione,duriante il tempo stabilito per il godimento delsussidi.o istraordinario ». Questa variante siriferisce ai pensionati, ai quali ,si vuoI rico~nosc,ere il diritto a ricevere sussidi straordi~nad qualora rinuncino alla pensione, per ilperiodo durante il quale sarebbe corrispostoil sussidio. In proposito visa'rebbe da fareuna questione di principio: il pensionato nonsi può consi,derare disoecupato. D'altDa parte,bisogna tener 'conto del fatto ,che le pensioniattualmente corrisposte sono così misere da

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A.tti Parlamentari ~ 3911 ~

24 NOVEMBRE 1948

Senatu della ltepubblica

DISCUSSIONIANNO 1918 ~ CXIV SEDUTA

non ,dare effettivamente pOl-i8ibilità'rdi vita. CiÒcrea la necessità di cerlcare alho lavoro, e30rge, quindi, anche uno stato di disoocupa~zione. Comunque, osservo che mi pare som~mamente difficilecongegllare l'esercizio diquesto diritto di opzione. Se i! sussidio straor~dinario di disoccupazione fosse qualcosa dipermanente e di prolungato nel tempo, val"

l'ebbe la pena di fare l'opzione; ma' pokhè talisussidi sono dati per tre mesi, io ritetlgo diffi~cile ehe si possa sospendere la 'cor1'e8ponsionedi una pensione per tre mesi e riprenderlaallos,cì1idere di questo 'periodo, .senza che pas~sino, invece, anni per 10 svolgimento di tuttele necessarie pratiche burocrahche. Ho lapreooclLpazione 'ehe questo articolo anzidlècreare una situazione di favore ai pensionati,li possa metter,e in una posizione estrema-mente penosa.

La Commissione, comunque, si rimette alSenato.

PRESIDENrCE. Ha Eaooltà di parlal'e il se.natore Carmagnola.

CARMAGNOLA.Il collega Eubinacci, ri.conos,ce i! fondamento di giustizia che ha que.sto emendamento perdlè il pensionato che sitrova nelle Icondizionidi avere dirittoa:I sus.sidio stl'a0l1dinario didisocc'Upazione è giusto

l'he possa optare per la pensione e per il sussi.dio, ,se è più favorevole. Riconosco pero che haun fondamento l'obiezione sulle difficoltà degliaooertamenti, dellasospension e del pagamentodelle rendite o delle pensioni e poi della ri~presa di questi stessi pagamenti, .scaduto ilperiodo della ri'scossione del sussidio stI'aor'dinal'io. Comunque vorrei che il Mini,stro des.

I se assicurazione ,che studierà Il caso per an.dare ineontro a questi speciali disoccupati. Senon può provvedere subito attI'averso i suoiorgani periferid, <Cidia, almeno l'a.8lsicul'azio.ne che determinerà nel regolamento un qual~che cos'a che posiSa1andarG incontI'o ,a1le esj~genze dei pensionati che si troveranno nellecondizioni di poter percepire j] sussidiostraordinario di disoccupazione. Desir12'1'0 chela richiesta ,sia 'acoettata come ra,ocomandazio~ne, per quando si farà il regolamento allalegge.

PRESIDENTE. Ira facoltà di parlaj'e il Mj~nistro del lavOl'o e della previdenza sociale,onorevole Fanfani.

FANFANl, Ministro del lavoro e della pre~videnza sociale. Una norma di legge che con.senta una opzione tra la pensione e il sussi.dio, proprio pOl',chèsi traUa di sussidio straor~dinario, non sarebbe possibile. Il problema deipensionati quindi non si può risolvere in sededi sussidio di disoccupazione. Bisognerà ri~

solve1'lo in sede di aumento delle pensioni.A questo proposito, onorevole Carmagnola,

mi pare 'che, 'proprio dis,cutendo il bilancio dellavoro e della previdenza sÙlciale, ebbi o,cca.,sione, aderendo ad akuni ordini del gi,orno,di avvertire ,che stavamo alla ricel'caaffa:imG~sa dena malniera con la quale fare ulterioriaumenti per i pensionati della previdenza.

Mi pall'e Iche a questo lei aUudesse, e le ìJ/ìS~,so assi,curare che siamo sulla via di averla

h"ovata. Purtroppo, dato i! numero enorme diquesti anziani del la,voI'o, quando aTTiveremoalla divisione, non \l'er1'à fuori gran cosa, maun passo ulteriore veriSO il miglioramento del~la situazione è imminente, in ,conformità, ddresto, all'impegno che nel ,luglio scorso avevapreso il Ministro del tesoro davanti alla Ca-.meJ'a dei deputati.

PIEMONrrE. Domando di pal'lall'è.

PHESIDENTE. Ne ha facoltà.

prI<~MONTI~. Onorevoli colleghi, remenda-mento da me presentato, anche a nome di altricolleghi di questa parte, sostitutivo del n. .5,del secondo comma dell'artieolo B3, non l'i.chiede sovm'chie parole ,di illustrazione. ES::1omira a togliere una ,stridente ingi'tlstizia, giàe:::istente nel decreto 20 maggi o 1946, Il 373,che ha istituito i sussidi ,straMdiml1'i di di..;')c~cupazioIle.

Secondo l'articolo 2 di tale decreto ..;,meesclusi dal godimento delsllssidio i lav()r1~tori involontariamente disoccupati che, purpossedendo gli altri requisiti di legge, benefi-ciano di suss~di, integl'azioni salariaH, jnden~nità, o di pel1sioni, o di rendite, corrisposte acarico dello Stato, degli Enti loca1i o dc:)gliIstitnti di I)J'evidenza edi assist'enza sociale.

/2uesta indisc'I'iminata esclusiOJJe dai benJ~fj,ci della legge, dichinnque goda del benchè

minimo sussidio o aiuto da pal.te dello St'Jtoo degli Enti locali o di previdenza e assisten~za sociale, ha avuto assurde conseguen0:e eha dato occasione a proteste vivissime e gi1l~stificate.

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Atti Parlam~ntari Senato della Repubblica

A.NNO 1948 ~ OXIV SEDUTA

~3912 ."~

24 NOVEMBRE 1948DISOUSSIONI

Venne negato il sussidio ,straordinarioa la,~varatori ,che percepivano sussidi o pensi,oHiminime, per non dire di ridicola entità in:n'. o

o fronto all'impai~tanza del sussidio stelS<so. Po~

trei 'citare numerosissimi esempi tipici forni ~

timi dalle organizzazioni sindaoali. Pe,r :lon .

tediare il Senato ne 'citerÒ uno solo: venn0 nQ~gato il sussidio di lire 200 al giorno, piÙ l'au~mento per ,carico ,di famiglia, ad un lavoratorjche perlcepiva un assegno mensile di lire 1'?8in seguito a,d'uninfortunio sul lavoro.

Il progetto minist,eriale ha fa,tto un passoav!anti nel senso da noi desiderato togliendole pensioni Idi guerra dal novero degli ai',h,sussidi o pensioni che rendono incompatibi'"lacorresponsione del ,sussidio straordiflari)di disoccupazione. Mi permetto peraltro di)~..servare ehe in una Repubblica fonda,ta 2ulla~voro, come è la nostra, a tenore dell'articolo 1della Costituzione; le menomazioni di 'tttivitàin seguito a,d infortunio ,sullav,oro dovrebberues,sere considerate per lo meno altrettanto no~bili, altrettanto degne di rispetto edi partico~lare riguaÌ'do, quanto qualsiasi altra di di~versa, natura.

Non Idomandiamo però una nuova eecezi>ne. Non domandiamo che il sussidio straordi~nario si 'cumuli con altro sussidio o p"msioIle,ma ,chiediamo ,che l'operaio disoccupato inv'ì.lontariamente, il quale possegga gli altri titoli,stabiliti dalla legge, !possa optare fra il sussi.dio straordinario ,di disoccupazione, per iltempo in cui questo è iÌn vigore, e il suss.dioo pensione che e~li già gode e ciò liberament8a seeondo la sua convenienza,.

Siamo persuasi ,che la nostra pro.posta siaimprontata ad equità e giustizia e confidiamoche gli altri colleghi del Senato ,condivideran.no questo nostro convincimento votandol'emendamento da noi presentato.

RUBINACCI. Mi sembra che il senatorePiemonte abbia ripiegato su uno soltanto de,icasi di pensionati, cioè quello di pensione dataper infortunio sul lavoro. Se fosse per questo,io penso ,che il ,suo emendamento potrebbe es~sere accolto nel senso che fà dove si diee:«fatta eccezione per le pensioni di guerra »,si potlrebbe aggiungere « e per lepensi'oni dainfortuni ,sul lavoro », abbandonando tutto ilrestò.

PIEMON'l'E. Accetto la pr:opostadell'ono~revole Rubinaeci.

FANFANI, M.inistro del lavoro e della" 'fjre~videnza sociale. Domando ldi parlare.

PRE'sIDEN"rE. Ne ha fa!coltà.F AN]'ANI, Ministro del lavoro e della pre-

videnza sociale. Bisogna non dimenticare mai,quando si Janno queste proposte, le dimen~sioni delle prioposte1stesse. I per<eettori di ren.dite o di pensioni per infortuni ,8ul lavoros,ano qualche ,cosa come due o trecento mila.Proprio in quesiti giorni finalmente si è otte~nuto anche l'asseThso del Ministero del tesoropAi' un congruo aumento delle pensioni e del~le rendite degli infortunati sul I,avoro,con~gruo aumentoiche moltiplica da, tre a quattrovolte le attuali pensioni. Se un emendam3ntodovesse essere fatto, bisognerebbe dilstinguere,onorelvole Piemonte, tra coloro che .si tI'ovanoin una particolare condizione e gli altri, ameno che non ,si stabilisca il diritto di opzioneesclusivamente per quelle categorie, perehèallora la distinzione avverrebbe automatj,ca~mente. Di tutti 'COIOl'o,chesi trovano disoccu~pati e percepiscono una rendita al di sotto diquella pensione, ,cioè delle 200 lire giornalier3,alculliotterranno ed altri non otterranno l'au~mento. (~uindi la formula suggerita non po.tI'ebbe essere giusta.

pn=MONTE. La.sciamoche la Commissionetrovi una adatta forlillulazione in sede di COOl':dinamento.

RUBINACCI. Baster'ebbe forlse dire così:« salvo per i titolari di rendite dovute per in~

ofortuni sul lavoro...» e poi seguirebbe il testodell'onorevole Piemonte.

FANF ANI, lvIinistro del lavoro e della pre~vidcnza sociale. Prego l'onorevole Rubinacddi fare una precisazione, perchè si arriva pre~sto ad una spesa di miliardi.

RUBINACCI. Mi pare che la dizione da meproposta sia abbastanza precisa.

PIEMONTE. Domando di par<Iare.o"" PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PIEMONTE. Accedo alla proposta dei! col~lega onorevole Rubinacci; ma ]?ropongo che ladizione definitiva dell'emendamento sia stabi~lita dalla Commissione in sede di coordina~mento, onde trovare la formula esatta che con~senta all'infortunato sul lavoro, che abbia glialtri requisiti di legge, di poter optare per lapensione che gode o per il sussidio straor~dinario di disoocupazione per il periodo ditempo in cui questo è erogato.

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Atti Par'lamentari Senato della Repubblica.......:. 3913 ~

24 NOVE~IBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

PRE,SIDENTE. Pongo in vovazione la pro~posta del senatore Piemonte di sospendere ladiscussione su questo numero 5 e passare aicomma successivi.

Chi l'approva è pregato di alzarsi.

(È approvata).

'Passiamo al comma terzo dell'articolo 33che è così formulato:

«Salvo quanto è disposto nell'articolo se~guente per i lavoratori agricoli, il numero mi~uimo di contributi versati richiesto per la con~cessione del sussidio straordinario è di cin~que settimanali o uno mensile per ,gli impie~gati alla data di entrata in vigore della pre~sente legge, e aumenta mensilmente di tantiquante le settimane di effettiva occupazione.Raggiunto il numero di 52 contributi settima~nali prescritto dal regio decreto l,egge 14 apri~le 1939, n. 636, convertito nella legge 6 luglio1939, n. 1272,anche in difetto dei due anni diassicurazione, al diritto di godere il sussidiostraordinario subentra il diritto all'indennitàgiornaliera di disoccupazione ».

Su questo comma era stato presentato unemendamento dagli onorevoli Bitossi, Molinel~li, Basi e Fortunati che proponeva la soppres~sione nel comma delle parole: «e aumentamensilmente ». Questo emendamento è stato ri~tirato ed è stato concordato con la Commissio~ne un nuovo testo del comma terzo del seguen~te tenore:

«Salvo quanto è disposto nell'articolo se~guente per i lavoratori agricoli, il numero mi~nimo di contributi versati richiesto per l'a con~cessione del sussidio straoI'dinario è di cinquesettimanali per gli operai, o un mensile per gliimpiegati alla data di entrata in vigore dellapresente legge, e aumenta mensilmente di tan~ti contributi quante le settimane o i mesi dieffettiva occupazione, ecc. ».

Lo pongo ai voti.CIhi l'approva è pregato di alzarsi.

(È approvato).

Passiamo ora all'ultimo comma dell'artico~;10 33, che Ò così formulato:

« La concessione del sussidio straordinarioper detenninat~ località e categorie è disppsta,

previa parere della Commissione di cui all'ar~ticolo 1 della presente legge, avuto riguardoalle condizioni di lavoro e delle industrie lo~

'cah ed ai lavori pubb[ici da eseguire ».

Da parte dei senatori Bitossi, Molinelli, Bo~si e Fortunati è stata proposta la soppressionedi questo comma.

Ha facoltà di parlare il senatore Basi perillustrare questo emendamento.

BOSI. lo Renso che se questi lavori sonoda fare, se le condizioni delle industrie localisono tali da assorbire la mano d'opera, è evi~dente che non c'è neanche la possibilità dellaconcessione del sussidio straordinail'io. Ma èfacile invece che avvenga che, constatando lo~calmente che ci sono dei lavori pubDlici daeseguire, che poi non si eseguono, non si diail sussidio straordinario.

D'altra parte è meglio che fa Commissione.prima, e il Ministro poi, studino la questione,perchè tale dizione diventa come una dizionefacoltativa. È evidente che nessun Ministro,che deve erogare dei soldi che scarseggiano,farà delle liberalità inutili dove ci siano lavoriutili da compiere.

RUBINACCI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RUBINACCI. Io credo che l'insistenza delsenatore Basi sia dovuta ad un equivoco,sia perchè si era raggiunto tra noi l'accordoche il testo deUa Commissione sarebbe statomantenuto, e sia perchè le parole che sononeIl'ultimo comma di questo articolo suona~vano già nell'emendamento al primo comma,che era stato presentato proprio dai senatoriBitossi, MolineIli, Basi e Fortunati: «Per de~terminate località o limitatamente a particolaricategorie professionali, avuto riguardo aIlecondizioni di lavoro e delle industrie locali edai lavori pubblici da eseguire ecc. ecc. ». Èevidente che si tratta di una ripetizione.

PRESIDENTE. Prego l'onorevole Ministrodi esprimere il suo parere.

F'ANF ANI, l'\ilinistro del lavoro e della p1'e~videnza sociale. Io, una volta tanto, se percaso venisse accolto l'emendamento deIl'onore~vale Bosi, mi troverei con le rnanicompleta~mente libere, perchè non è stato approvato nelprimo comma il roquisito del consenso della

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Atti Parlarnentari .

ANNO 1948 ~ OXIV SEDUTA

~3914 ~

24 NOVEMBRE 1948

Senato della Repubblica

DISCUSSION I

Commissione. Adesso, per non restare anchetroppo libero, mi devo opporre all'accoglimen.to deUa proposta dell'onorevole Basi.

PRESIDENTE. Domando all'onorevole Bo.

si se intende aIH~ora mantenere il suo emen~damento.

BaSI. Dichiaro di ritirare l'emendamento.

PRESIDENTE. Pongo allora in votazionel'ultimo l.'omma, (lell'nl'th~olo T\. nel ,testo mi~n1steriale, di cui è già stata data lettura.

Chi l'approva è pregato di ailzarsL

(EJ approvato)

L'articolo, nel suo complesso, sarà votatoquando sarà stata definitiva la formulazionedel numero 5 del secondo comma, rimasta insospeso.

C'è ora un emendamento aggiuntivo propo~sto dei senatori Bosco, Vaccaro, Rubinacci,Lanzara, Lavia,Quagliarello, Lepore, Lo~elato, Di Pietro, Focacda, Miceli Picardi e

Ta-furi. Tale einendamentÒtende ad aggiuJ1~gere, dopo l'articolo 33, il seguente arltico~lo 33~bi8:

«I sussidi straordinari da conceder!Si an~nualmente nel Mezzogiorno e nelle Isole nonpotI'a.nno e~]SeTe infeJ'iori alla metà dei f[)n~di da erogarsi a questo scopo ».

BOSCO. Domando di parlare.

PRESIDEN'l'E. Ne ha facoltà.RUSC:O. Dichiaro eli ritirare questo emen~

damcnto, riservandomi di pl'c:'ientarlo quandosi discuterà sull'artiLolo 61, che tl'atta rIdIastessa materia.

PRESIDENT'E. Passiamo ora all' artico~lo 34. Do lettura del primo comma:

« I lavoratori agricoli possono essere am~messi ai sussidi straordinari con le norme sta~bilite dall'articolo 33 purchè entro il 28 feb~braio 1949 per essi siano stati versati i contri~buti Isettimanali e giornalieri minimi previstidal regolamento, sta per i salariati fissi cheper i lavoratori giornaheri. Il regolamento

prevederà anche l'aumento mensile, a decorre~re dallO marzo 1949, dei contributi che do~Hanno esser.e pagati in relazione alla effettivaoccupazione per essere ammessi al sussidiostraordinario ».

Dai senatori Bitossi, Molinelli, Bosi e For~tunati è stato p1'opolsto di sostituire la dizionedi questo comma con la segllente:

«l lavoratori agricoli saranno ammessi aisussidi straordinari con le norme stabilitedall'articolo 33 purchè entro il 28 febbraio1949 siano stati versati o risultino dovuti aloro favore i contributi minimi previsti dal re~golamento di esecuzione. Il regolamento sta~bilirà altresì l'aumento mensile a decorreredallo marzo 1949, dei contributi che dovran~

no essere pagati in relazione ad effettiva oc~cupazione per essere ammessi al sussidiostraordinario ».

BITOSSI, relatore di rninoranza. Domandodi parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.BITOSSI, relatore di minoranza. Dichiaro

di ritir~re l'emendamento sostitutivo perchèaccetto il nuovo testo concordato che è statopl"csentato dalla Commissione.

PRESIDENTE. Do lettura del nuOvo testoconcordato del primo comma ,dell'articolo 34:

«I lavoratori agricoJi possono essere am~messi ai sussidi straordinaxi con le normestabilite dall'articolo 33, purchè, entro tre me~si dalla entrata in vigore della presente legge,per essi siano versati o risultino dovuti a lorofavore i contributi settimanil,li e giornalieriminimi previsti dal Regolamento; sia per i sa~lariati fissi che per i ,lavoratori giornalieri. IlHegolamento prevederà anche l'aumentope~riodico a decorrere dal 1° marzo 1949, dei con~tributi che dovranno' essere pagati in relazio~ne ad effettiva occupazione per eSsere ammes~si al sussidio straordinario ».

Lo pongo ai voti.Chi l'approva è pregato di alzarsi.(È app1'ovato).

Viene ora il secondo comma:

«Sono ublizzabili, per costituire i mllllmiindicati, i contributi eventualmente versati permezzo di marche, in dipendenza dell'esercizioda parte deIl'assicurato, di altre attività giàcomprese nell'obbligo dell'assicurazione con~tro la disoccu.pazione; a tale effetto per i lavo~ratori giornalieri sei contributi giornalieriequivalgono ad un contributo settimanale ».

Lo pongo ai voti.

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AttJ Parlamentari Senato della RepubbUcrl~3915 ~

24 NOVEMBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA~~~~~~~~~~~,~~~~~~~~~~~~~~~,~~~

Chi l'approva è pregato di alzarsi.(È approvato).

Metto ora in votazione l'articolo 34 nel suoeomplesso.

Chi l'approva è pregato di alzrursi.(}J approvato).

Art. 35.

Sono esclusi dal sussidio straordinario didisoccupazione i disoccupati già ricoverati incase di cura e da esse dimessi per guarigioneclinica, perstabilizzazione o per prosecuzionedelle cure antitubercolari, quando us'Ufruisca~no, del sus1sidio post~sanatoriale a norma delledisposizioni vigenti.

(È approvato).

Art.' 36.

,Salvo quanto è disposto nell'ultimo com~

ma si applicano per la corresponsione del ,sus~sidio straordinario di disoccupazione le normesull'assicurazione per la disoccupazione in~volontaria relative alla concessione ed eroga~

ziO'ne delle indrennità, giornaliere, alla sospen~sione ed alla cessazione del diritto al godimen~

tO' deHa indennità medesima, ai ricorsi controla negata concessione di essa red agli organierogatori e ai controlli.

l sussidi straordinari sono di regula diim~porto pari a quello degli assegni integratividi cui al capo II del presente titolo, salvoquanto è disposto nell'ultimocomma.

l sussidi straordinari di regola si eroganoper 60 giorni, prorogabili al massimo a 120.

Il decreto che autorizza la concessione deisussidi straordinari di cui aWarticolo 33 dellapresente legge può disporre una riduzione del~la misura del sussidio giornaliero.

A questo articolo i senatori Bitossi, Moli~nelli, Basi e Fartunati hanno presentata i Be~guenti emendamenti:

all'inizio del primo comma, sopprimer'e le7)((role:

<KSalvo quanto è disposto nell'ultima com~ma ».

~~~~~~~~~~~

al primo comma, dopo le parole:

« ... ed erogazione delle indennità giorllalie~re» aggiungere le altr'e: « al periodO' massimoindennizzabile »;

al secondo comma, sOppril11ere le parole:«di regola»;

sopprimere gli ultirni due comma.

RUBINACJCI. La Commissiane è dispostaad accettare alcuni di questi emendamenti: peresempio) il primo emendamentO' che proponedi sopprimere, all'inizio del primo comma, leparole: «Salvo quanto èdispasto nell'ultimacamma ».

La Cammissione nan puÒ accettare invecel'emendamento che prapone di aggiungere alleparole: «ed erogazione delle indennità gior~naliere» le altre «al periodo marssimo inden~nizzabile ». Spero che il senatore Basi vogliaritirare questo emendamentO'.

BaST. Lo ritiro.

PRESIDENTE. Ponga allara 11l votazioneil prima comma dell'articala 36 che, COn l'e~mendamento accettata dal1a Cammissiane, ri~sulta rCOsÌ farmulato:

« Si applicanO' per la carresponsione del sus~sidio straol'<dinaria di disoccupazione le nor~me sull'assicurazione per la disaccupaziane in~volontaria relative alla concessione ed eraga~zione delle indennità giarnaliere, alla sospen~sione od alla cessazione del diritto al godimen~to della indennità medesima, ai ricarsi controla negata concessione di essa ed agli organierogatari e ai controlli ».

Chi lo approva è pregato di alzarsi.

(1<)approvato).

RUBINACCI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha la facoltà.

RUBINACCI. La Commissione accetta l'e~mendamenta Bitossi al secondo comma. Si in~tende che alla fine del comma dovranno anche8ssere soppresse le parole: « Salvo quanto è di~spasta nell'ultima comma >'>; ciòcorrelativa~mente all'emendamento intradotto nel primocomma.

PRESIDENTE. Pongo allora in votazioneil seeoncla eomma dell'articalo 36 che, con le

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Atti Padamentari Senato della Repubblica~ 3916 .~

24 NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISCUSSIONI

modifieazioni 'proposte, risulta così formulato:

oKI sussidi straordinari sono di importo pa~

l'i a quello degli assegni intégrativi di cui àlcapo II del presente titolo ».

Chi lo approva è pregato di alzarsi.

(E approvato).

Il terzo comma, di cui era stata chiesta lasoppressione con l'emendamento Bitossi, Mo~

linelli, Bosi e Fortunati, è stato concordatonel seguente testo di cui dò lettura:

«I sussidi straordinari di regola si eroga~no 'per 90 giorni, prorogabili al massimo a 180e in casi ,eccezionali entro ìl più ampio termi~ne previsto dal decreto di conoessione ».

Lo metto in votazione.Chi lo approva è pregato di alzarsi.

(E approvato).

Per il quarto comma vi è una proposta con~cordata di soppressione. Chi l'approva è pre~gato di alzarsi.

(E approvata).

Metto ora in votazione l'articolo 36 Ilel suocomplesso che risulta così formulato, dopo lemodificazioni apportatevi:

Art. 36.

Si applicano per la corresponsione del sus~sidio straordinario di disoccupazione le nor~me sull'assicurazione per la di:soccupaziOlleinvolontaria relative alla concessione ed ero~gazione delle indennità giornaliere, alla so~spensione ed alla cessazione del di,ritto al go~

dimento dell'indennità, medesima, ai ricorsicontro la negata concessione di essa ed agliorgani' erogatori e ai controlli.

I sussidi straordinari sono di importo paria quello degli assegni integrativi di cui al ca~po II del presente titolo.

I sussidi straordinari di rlegola si eroganoper 90 giorni proroga;bili al massimo a 180;

e, in casi eccezionali, entro un più ampio ter~mine, previsto dal decreto di concessione.

Chi l'approva è pregato di alzarsi.

(E approvato).

Art. 37.

Il lavoratore, per ,essere ammesso al sussi~dio straordinario deve presentare appo'sita do~manda, per il tramite dell;Ufficio provincialedel lavO'ro e della massima oocupazione, allasede provinciale dell'Istituto nazionale dellaprevidenza sociale.

La domanda è redatta sul modulo fornitodall'Istituto predetto contenente un particola~re richiamo alle sanzioni penali previste incaso di alterazionle della verità.

La domanda deve essere trasmessa con unadichiarazione del direttore dell'Ufficio provin~ciale del lavoro e della massima occupazione,conIa quale si attesti l'esistlenza nel richie~dente dei requisiti di cui ai numeri 2, 3, 4 e 5dell'articolo 33.

Su questo articolo è stato present,àto unemendamento dai senatori Bitossi, Molinelli,Basi e Fortunati, tendente a sopprimere tuttol'articolo. È stato poi" presentato dal senatoreRubinacci, a"'nome della Commissione, un te~'sto concordato delprimocomma. Ne dò let~tura:

oKIl lavoratore, per godere la concessionedel sussidio straordinario previsto dall'appo~sìtodecN~to ministeriale, deve presentare do~manda, per tramite dell'Ufficio provinciale dellavoro c della massima occupazione, aHa sedeprovinciale dell'Istituto nazionale della previ~denza sociale ».

BOSI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.BOSI. l,o ho fatto, durante-le conversazioni

che a,bbiamoavuto,questeosservazioni, ~ cioèche per quanto rìguarda gli operai delle cittàè molto facile rivolgersi direttamente agli Uf~fici del la,voro e chiedere ehe venga inoltrata]a domanda per il sussidio, ma per 'un lavora~

tore agrkolo o per uno di altre categorie, chelavori in loca.lità distanti, come ,spesso a,ccade,dall'Ufficio provinciale del lavoro, sarebbebene indicare, quali sono anche i pOlsti e gliincarkati dell'Ufficio del lavoro i quali do~vranno inoltrare queste domande. Infatti noi'non possiamo pretendere che un lavor:atoreagriocolo, il quale lavora a 40 ,chilometri di di~

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Atti Parlamentari ~3917 ~

24 NOVEMBRE 1948

Senato della Repubblica

DISCUSSIONIANNO 1948 ~ OXIV SEDUTA

stanza dal ,capoluogo di provincia, vada ,alcenLro della provlll,ma pel' moHrare la doman~aa dl SUSSWlO ltl dLsoocupazlOue;J:iJ dnaI'o el18èO"U'lllgere un ,ulsoecupaw ad .andare 40 chi ~

lomeIrl lontano ,dalla sml r8'sidel1Za non è lacosa piu oppol'tuna. c~um(h ritengo clle siadata aH'ìlllncazione « Udicio pl'ovmciale lidlavoro») una estensione taie per cui si,a rit'e~uuto UHicio provinciale del lavoro un incari~cato qualsiasi dell Uineio pel'iferioo, perchepuo avvenÌl'c belllSSllI! oche q uakhe Uffieiapl'ovinelalede1 lavOl'o imponga che Le domaH~de per il su:ssidio debbano e"sere presentateHel luogo della sua residenza.

Dichiaro natm'a1meJlte di l'itirar'o l emenda~mento soppl'ossiva dell"arheolo.

UUBIl\iACCL Domando di parlaI'e.PHESIDENrrE. Ne ha faooltà.HUBINACCl. Condivido la preoccupazione

del senatOl'O L08i. ,j{;da 11otar,e, però, che conla formula della Commissione nessuno pr'e~tende che i lavoratOl'i debbano recarsi nellasede provinciale dell Lìmcio provinciale dellavoro. Pel' li IIicio provinciale del lavoro ,siintende sia la sede, ehe esiste nel ea,poluogodi provÌ1Jcia, ,sia tutte q uante le arti,colazionipel'Heriche,comp1'8si i collocato1'i <comunali.Bisogna riferirsi all'Il fficio provinciale ~ ilquale comprende anche l sUioi organiperifecrici, ,che curOl'anno la raooolta delledoman~de ~ pel'chè la tl'asmisione all'Istituto Jlazi,o~na18 della previdenza sociale deve avvenireattr'averso la sede provinciale, non pot,endosiammettete un carteggio dir'ctto tra uffici peri~lerid e la sede provinciale dell'Istituto dellaprevidenza sociale. Io ,credo perciò che la for~mula ,adottata Icon il disegno di legge balsti atI-anquillizzare la preoccupazione manifestatadal senatore Bosi.

F ANF ANI, ;vlinistr'o del lavoro e della pre~vÙlenza socictle. Domando di parlare.

PRESIDl<~NTE. Ne ha facoltà.FANFANI, Mini::;iro del lavoro e della pre~

videnza sociale. Se ci fosse ancora qualchedubbio baste['à ri,cordare l'articolo 22 che ab~biamo votato, in cui è deline.ato l'Ufficio pro~vinciale del lavoro ,con le sue sezioni staccate"

PRESnHSNTE. Pongo in votazione il pri-:-mo comma dell'articolo 37 nel testo concorda"to. Chi l'approva è pregato di alzarsi.

(È approvato).

Metto ora in votazione il secondo commadell'articolo 37 nel testo della Commissione.Chi l'approva è pregàto di alzarsi.

(È approvato).

Al terzo comma rimùne l'emendamento delsenatore Bosi tendente alla soppressione del~le parole «,del direttore ».

Metto in votazione il terzo comma dell'ar~ticolo 37 Call questa modificazione. Chi l'ap~prova è pregato di alzarsi.

(fil approvato).

Do lettura dell'al'ticÒlo ,nel bUO compIe;.;so, quale risulta con le modificazioni appor~tatevi:

Art. 37.

Il lavoratore, per godere della concessionedel sussidio straordinario previsto dall'appo~sito decreto ministeriale, deve presentare do~manda, per il tramite dell'Ufficio provincialedel lavoro e della massima occupazione, alla8ede~ provinciale dell'Ist~tuto nazionale dellaprevidenza sociale.

La domanda è redatta sul modulo fornitodalJ'Jstitnto predetto contenente un particola~

l'e richiamo aUe sanzioni penali previste incaso di alterazione della verità.

La domanda deve essere trasmessa con unadi chiarazi one dell'U fficio provinciale del la~varo e della massima occupazione, con la qua~le si attesti l'esistenza nel richiedente dei re~quisiti di cni ai numeri 2, 3, 4 e 5 dell'artico~lo 33.

Lo pongo ai voti. Chi l'approva è pregatodi alzarsi.

(È approvato).

Art. 38.

L'erogazione del sussidio straordinario ces~sa di diritto:

la quando sia trascor,so il periodo massi~mo di godimento previsto dall'articolo 36 del~la presente legge:

2" quando il disoccupato attenda comun~que a proficuo lavoro, O quando abbia rifiuta~to UI1'oGc'L~pazioneadeguata;

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Atti Pçlrlamentari Senato della RepubbUca~ 3918 ~

24 NOVEMBRE 19'iRANNO 1948 ~ (,XIV SEDUTA DISCUSSIONI

8° quando il disoccupato avviato ai corsiper la qualifìcazione professionale dei lavora~tori o ai cantieri vi si sia rifiutato senza giu~sti motivi;

4" quando il disoccupato non abbia adem~piuto, senza giustificato motivo, agli obblighiper comprovare in ogni momento la eontinui~tà della disoccupazione;

5°, quanGo il disoccupato non abbia TiIl~navata !'iscrizione nelle liste di collocamentoentro la fine del mese susseguente a quellodella iscrizione o della conferma.

Il direttore dell'Ufficio provinciale del lavo~

l'O e della massima occupazione ordina di uf~ficio la cessazione delJa erogazionedel sussi~rlio straordinario non appena gli risulti il ve~rificarsi di una o piÙ delle ipotesi previste da]presente articolo.

A questo articolo da parte dei senatori Car~magnoIa, D'Aragona, Piemonte e Ghidini èstato proposto di aggiungere dopo il nume~

l'O 5 il seguente periodo:

« Queste disposizioni sono impegnative tan~to per gli iscritti agIi uffici di collocamentoesercitati dallo Stato, quanto per gli uffici dicollocamento categoriali eserciti dai sinda(:a~ti di cui all'arti'Colo 7 ».

GARMAGNOLA. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.CARMAGNOLA. Questo emendamento de~

ve intendersi ritirato poichè non è stato appro~vato il nostro emendamento all'articolo 22.

Poichèè stato votato l'articol023 nella suanuova f()rmulazione che parla degli uffici spe~ciaIi, 'cioè con l'emendamento del collega Sac~co, domando: come si potranno applicare lenorme dell'articolo 38 anche a questi uffici spe~ciali se si riferiscono uniG'amente agli uffici dicollocamento dipendenti dagli uffici del lavoro ?Sono quindi i colleghi della maggioranza chedov!rlebbero fare un. emendamento e precisarela legge su questo punto, non più noi. In so~stanza il ,nostro emendamento dovrebbe diven~tare emendamento della rnaggioranza.

RUBINACCI. Domando di parlare.PRF~SIDENTE. Ne ha facoltà.RrJBINACCI. Vorrei cUre al senator'e Car~

magIlola che per gli uffici speeia,Jiè previsto

un decreto che li costituisca. Evidentemente,con quel decreto si avrà cura anche di esten~dere a tali uffici tutte le norme che sono pre~viste in q uesta legge. N on è perciò il caso difare un emendamento particolare in questasede.

PRESIDENTE. Domando al senatore Car~magnola se insiste nel suo 3mendamento.

CARMAGNOLA. Non insisto.

PHESIDENTE. Pongo ai voti l'artieolo 38nel testo già letto. Chi l'approva è pregato dialzarlsi.

(È approvato).

Art. 39.

«Al1a corresponsione dei sussidi straordi~nari provvede l'Istituto nazionale della previ~lÌenza sociale, tenendo per essi una oontabilitàJi,stinta presso il fondo di integrazione per leassicur<azioni sociali e osservando le normepreviste per le gestioni e il ,controllo di dettoFondo dal de'Oreto legislativo luogotenenziale

1° marzo 1945, n. 177.(È approvato),

Do lettura ,del testo del pnmo comma del~l'articolo 40:

«All'on8J'o derivante dalla ero'gazione deisussidi ,straordinari si provvede con i eontri~buti dovuti diai datOl'i di lavoro per gli assegniintegrativi delle indennità di disoccupazionenella misura fissata annualmente a,i sensi del~l'articolo 9 del decreto legislativo luogotenen~ziale 1° marzo 1945, n. 177, e del concorsodello Stato ».

Lo pongo ,ai voti. Chi l'approva è pregatodi alzarsi.

(È approvato).

Da parte dei senatori Paratore e 'l'afuri èstato proposto di sopprimere il s.econdo com~ma ,che è ,cnsì formulato:

« J!1a ,carko dello Stato l,a somma di 5 mi~liardi a copertura della differenza al 30 giu-gno 1948 fra l'ammontare dei sussidi stl'aor-

,dinaT'ierogati e re!lative spese e l'importo 'dellequote di contributi corri<spondentia tali sus~sidi ».

t{a faicoltàdi pal"lare il senatore Paratore.

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Atti Parlamentari Sennto della Repubblica~ 3919 ~

24 NOVEMBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

P ARA TORE. L'onorevole Millistro è d'alc~corda nella proposta di sopprimere il secondocOIYnna .

FANF ANI, Ivlinistro del lavoro e della pre~videnza sociale. Onorevole Presidente, sonòinfatti d'accordo con isenatOl'i Pa1ratore e Ta~fUI'i. Si provvederà. in seguito con una varia~zione.

HUBINACCl. Anche Ja C:ommissione èd'a,c,cordo per tale soppressionI:).

PRESIDENTE. Pongo allora ai voti la sop~pressione del secondocomma dell'articolo JO.Chi l'approva è pregato di alzarsi.

(lÈ approvata).

Do lettura cLel terzo comma dell'articolo 40,

«Per l'anno finanziario 1948~1949 lo Statoverserà all'Istituto nazionale della pI'eviden~za sociale per la cOI'relsponsione dei sussidistraordina]'i la somma di lire 5 miliardi dacOlTispondersi in due rat3 semestrali all'ini~zi o di eia,slcunsf:1mestl'e. Per gli allni finan ~

zial'i ,s1l0cessivi il contributo statale saJ.à de~terminato nella legge del bilancio ».

Lo pongo in votazione. Chi J'apPJ'ova è pre~gato di alza]'si.

(it; approvato).

Pongo in votazione l'.articolo 40 nel suocomplesso Jwl testo modificato:

/l,d. IO.

All'onere derivant'8 dalla el'ogazione deisussidi straOl'dinari si provvede .con i contI'i~buti dovuti dai datori di lavoro per gli assegniintegrativi delle indennità di disoccupazionenella misUl"a fissata alllma]mente ai sensi del~l'articolo 9 del decreto legislatrvo luogotm}8Jl~ziale IO marzo 19~t5, n. 177, e del concm'sodello Stato.

POl' l'anno finanzial'io 1948~1949 lo Statoverserà all'Istituto nazionale della pr8viden~za sociale, per la corresponsione dei sussidi.straordinari, la somma eli lire 5 miliardi dacOl'l'ispondersi in due rate semc.strali all'iniziodi cia.Sicun semestre. Per gli anni finanziarisuccessivi il contributo statale sm'à d'et8rmi~nato nella legge del bilancio.

Chi l'approva è p]'egato di alzRl'si.

(EJ app,rovato).

AI't. 41.

Chi indebitamente riscuote il sllssidiostraordinal'iodi disoccupazione 'o oontinui apercepido dopo la oessazione del suo stato didisoccupazione è punito cou la multa dalquintuploal decuplo ,delle somme percepite atitolo eli sussidio, salvo ,che il fatto costituisca]'eato piÙ grave.

Indipendentemente da tali pene il l'esponsa~bile viene esduso dal snssi,dio "t:l'aordinarioper la ,durata ,di un anno. .

L'esclusione ha luogo anche nell'ipotesi ditentativo.

Una multa uguale a quella prelvista lliel pri~mo comma, salvo ,che il fatto costituisca reatopiù grave, è aippli1eata al dat.ore di hvoriO oa ,chiunque renda pos.sibile l'indebita perce~zione del sussidio di disoccupa.zione.

A que,sto al'tÌiColo è stato ]W8s8ntato il S'8~guente emendamento sostitutivo dai senatoriGhidini, Per:si.co, Ga1rmagnola, Gonzales, ~a~nardi:

« Chi indebitamente riscuote il sussidio stra~ordinario di disoccupazione o continui a per~cep.irlo dopo la cessazione del suo stacto di di~soceupazione è obbli.gato a pagare a titolo dipena pecuniaria all'Istituto nazionale di pre~videnza sociale una somma dal quintuplo aldecuplo delle somme percepite a titolo di sus~sidio salvo che il fatto costituisca reato.

L'obbligazione ha carattere civile.

«Indipendentemente dalla peua pecuniaria.al responsabile viene ridotto di un terzo il Sl1S~sidio straordinario e ciÒ per sei mesi. La ri~duzione ha luogo anche nell'ipotesi di t'cmta~tivo di reato.

« Una pena pec.uniaria uguale a quella pre~vista nel primo comma, salvo che il fatto costi~tuisca reato, è applicata al dato re di lavoroe a chiunque renda possibile l'indebita perce~zione cl81 sussidio eli disoccupazione ».

Domando alla Commissioncj se accettal'emendamento sostitutivo testè letto.

MACHELLI. Fac<Cio presente che VI e untKC01.do tra i proponenti e la Commi,ssione mmerito a questo emendamento.

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Atti 'Parla'f'ltentari ~ 3920 ~

24' NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

Senato della Repubblica

DISCUSSIONI

PRESIDENTE. Ha fa,coltà di parlare il se~natol'e Persi,co.

PERSICO. L'emendamento Ida me pr1opostoinsieme a,i senatori Ghidini, Garmagnola edaltri, può esse1re ritirato, sostituendo nel testoproposto dalla Commissione, la ;parola «mul~ta» che si riferisce a un delitto, con l'altra« ammenda », che si riferisce a una contravven~zione, nel primo e nEl quartocornma e ridu~cendo l'esclusione dal sussidio straordinarioalla durata di sei mesi inveee che di un anno.

MERLIN UMBERTO. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha fa<coltà.

MERLIN UMBERTO. Io !Comprendo beni,s~sima il va10re della sostituzione proposta, mami domando se è il caso di ,a.pprovarla.

È vero <che per' altre ipotesi penali abbilamosostituito la multa ,con ;])ammenda, eioè abbia~ma delCla,ssato il Tea,to da delitto acontrla,vven~zione, ma si trattava di fatti aventi una mi~]lima importanza, come per esempio quelloprevisto dall'articolo 25 e che riguarda il me~diatoT'Hto. Si trattava allora di ,casi di benlieve gravità: ma, o sisnori, sia da una part'eche dall'altra, sia da parte dei datori di la~varo, 'come dei lavorlatori, si commettono 'co,segravi,ssime e dobbiamo a,vere il coraggio didir1o: vi sono datori di lavoro 'che imbrogJia~no gli Is'tituti di previdenza per milioni. Ioric01'do che, quando ho pronunciato il miobreve disicOI'sO nella discussione generale, erafresco freslco il fatto di un datare di lavoro diT.Jatina, ché aveva imbrogliato le assicurazionisodali per venti milioni. Ed oecorre anchedir'e che il fatto di operi ai, che sono occupatie che continuano a mantenere la loro iscri~zione negli elenchi dei disoccupati e continua~no perciò a per'cepire il Bussi,dio e g1i aiutirelativi non è infrequente. E questo io logiudico 'tIn delitto del pov,ero contro il povero,perchè quello che il disonesto riscuote senzatitolo e senza merito, lo toglie al suo fratellor1egolarmente di's1oceupato. Ora perehè questara,gione di mitezza? Perehè noi dobbiamo di~

minuire l'importanza obbiettiva del reato? Noidobbiamo esser'e e,cveri ,contro l'una e contro

1'altl'a parte (posso anche ammettere moltopiÙ severi contro i ,datori di lavoro poichèevidentemente verSO di loro non c'è l'att8~nuante del bisogno o di iCiondizioni familiari,che possano anche attenuare la gravità del

fatto) ed invece noi diciamo ehe è una con~tr,avvenzione, cioè nel conc,etto 'comune, unacosa insignific.ante 'e dappoco. È vero che ri~mane una salvezza; la legge dice: «salvo cheil fatto <costituisca reato più grave ». Quasisempre concorrerà infatti la truffa o il falso, ma

vi possono anche essere dei casi in cui questoconcorso non ci sia. Perciò io non vedo la ra~gione per la quale ,~i debba modifi,caré il testogovernativo che, del resto, era stato già accet~tato dalla Commissione 'e pregherei quindi i..;olleghi di non sCÌvola;re per ragioni di pi.etàsu un terreno nel quale ,invece dobbiamo fer~marci ed esser'e' severi. Secondo l'articolo 39del codice penale è dalla pena che si distin~gue il reato: la multa dÌiCe ,che si trlatta di de~1itto, 1',ammenda che .si tratta di contravven~zione. Quindi pregherei i colleghi di fermarsie di mantenere la formula proposta dallaCommissione e di vo,tare per la multa e nonper l'ammenda.

PRESIDENTE. Pregherei aria la Cornmis~sione di esprimeI'e il suo parere.

JANNUZZI. La Commissione accoglie laproposta del senatore Persico e deve esserecontraria alla proposta del senatore Merlin.L'articolo 41 prevede una nuova ipotesi di rea~to e fa salva l'ipotesi di reati piÙ gravi previ~sti dal codice penale. Ora, per porre in armo~Ilia la legge speciale con il codiee penale, è ne~

cessarioche a qll8>sta nuova ipotesi di reatosi dia carattere contravvenzionale perchè al~trimenti si rischierebbe di attenuare con que~sta norma le ipotesi piÙ gravi di reato di fal~so e di truffa previste dal 'codice penale. A me~no che non si pensi di istituire in questa ma~teri,a una ipotesi di delitto lcolposo il che non

è assolutamente, da un punto di vista giuridi~co, da concepire. E allora, per una ragione di

armonia della legge speciale con il codice pe~naIe è necessario dare alla sanzione caratterecontravvenzionale anche per parla in armoniacon la disposizione dell'articolo 25 durante

l'esame del quale, come voi ricorderete, mu~I tammo la natura del reato da delitto in con~

travvenzione nei casi di infrazione alle normesul collocamento.

Per una ragione quindi di armonia internadella legge e di armonia con il codice penalenoi accettiamo l'emendamento così ,come pro~ .

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Atti Parlamentari ~ 3921 ~

24 NOVEMBRE 1948

Senato della RerJ1lbhl1:cr

ANNO 1948 ~ CXIV SEDU'l'A DISCUSSIONI

posto nell'ultima edizione dell' emendamentodell' onorevole Persico.

MEHLIN UMBEHTO. Domando di parlare.PHESIDENTK N e ha facoltà.

MEHLIN UMBEHTO. Mi permetto sempli~cemente di dire che non capisco questo deside~ria di armonia, perchè qui si tratta di stabilirequa,ndo c'è il ,delitto e quando c'è la contrav~venzione: quando io commetto un'azione « concoscienza e volontà» e cioè con dolo come di~ce il codic,e penale, quando io, senza eSsere di~soccupato, vado a denunciarni come tale oquando il datare di lavoro, mEmtre fa lavoraregli operai, li fa figurare come disoccupati, siha un vero delitto e non nna contravvenzioneche quasi sempre riguarda semplici omissio~ni, il che è molto piÙ lieve. Quindi se voglia~mo rimanere fedeli ai princìpi fissati dal codi~ce penale, dobbiamo dire e ritenere che il fat~to di colui che mentisce e si dichiara disoccu~pato senza esserIo, è un fatto commesso concoscienza e volontà e quindi èun delitto. Eglinon 'commette una omissione, bensì un'azionegrave che è considerata tale dalla coscienzagiuridica del Paese. Quindi io debbo insisterenella mia proposta.

SACCO. Domando di parlare.PHESIDENTK Ne ha fa,coltà.

SACCO. Io suggerirei di sostituire alle dueparole: «renda possibile », b parola'« agevo~li », perchè « rendere possibile» si può anchepassivamente, mentre agevolare implica unapartecipazione attiva.

MACHELLI. Ma anche il termine «rende~re. possibile» presuppone solo una parteci:pa~zione attiva.

SA CCO. Mi rimetto al parere della Commis~,sione.

PHESIDENTE. Prego l'onorevole Ministrodi esprimere il suo parere in proposito.

F ANF ANI, Ministro del laDoro e della pre~videnza sociale. Per quel che rigua,rda il se~condo comma, dove si prevede ]'eselusione delsussidio straorctin"rio pel~ la durata di un an~no, è StAto presentato un emenchmento chepropone di ridurJ-oa sei Inesi. Faccio perònotare che il sospendere per sei mesi il sussi~dio sembr'! una nunizione, mentre in realtànon rAppresenta niente; perchè quando unoha riscosso il sussidio è normale che nei suc-

cessivi sei mesi non possa piÙ riscuoterlo, tan~to è vero che il sistema prevede che per 180e;iorni si può avere il sussidio, mentre poioccorre paSS1He l'anno per accumulare nuovicontributi necessari per un nuovo sussidio.Quindi vorrei pregare la Commissione di man~tenere la misura del testo mini'steriale.

J ANNUZZI. Domando di pa~lare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

JANNUZZI. Se la Commissione cons~nte,sarei del parere di distinguere i casi di reaticonsumati dai casi di reati tentati, perehè nonmi pare che il tentativo debba essere trattatoalla pari del reato <consumato. Insisterei p",~ciò perchè la ,sospensione abbia la durata diun anno, per il easo di reati consumati. Perl'ipotesi ,invece del tentativo, ritengo si po"saaccedere alla proposta del Sl'na tore Persicochr ]'esdusione abbia solo la durata di seimesi.

PEHSICO. Domando òi parlare.PHESIDFiNTJ-G. No ha facoltà.

PEHSICO. Tenendo conto delle osservazionidel .senatore J annuzzi, ilcomma st',cOl1tlo po~tre11e ess~re eosì redatto: «Tndipendente~mente da tah pene il responsabile viene esclu~SCIda,l s'11slsidio straordinario per la durata ddun anno. Nell'ipotesi di tentativo tale durataè ridotta a ,sei mesi ».

PHESIDENTE. Essendo così concordatoquesto emendamento sostitutivo, metto ai votil"intiero articolo 41, nel testo concordato trai pres'ent,atori dell'emendamento e la Commis~'sione:

«Chi indebitamente riscuote Iil sussidiostraordinari~o di di,soccupazione o continui apercepirlo dopo la cessazione del .suo ,stato didisoccupazione è Iplmito con l'ammenda daldoppio al decuplo delle somme peroepite a ti~tala di s'11ssidio, salvo che il fatto costituiscareato piÙ grave.

« Indipendentemente da tali pene il respon~sabile viene escluso dal sussidio straordinarioper la durata di un anno. NeH'ipotesi di ten~tativo, tale dU'r1ataè ridotta a sei mesi.

«L'esclusione ha luogo anche nell'ipoteslidi tentativo.

«Dn'arnmenda uglwle a quella }wevista nelprimocomma, salvo che il fatto costituiscareato piÙ grave, è ,a]JpHcata al datore di la,~

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~ 3922 ~

24 NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ C:X:IV SEDUTA DISCUSSIONI

varo o a chiunque renda possibile l'indebitapercezione del sussidio di disoccupa.zione ».

Chi lo approva è pregato di alzarlsi.

(È approvato).

Art. 42.

I direttori degli Uffici provinciali del lavoroe della massima occupazione e gli impiegatipreposto al collocamento rispondono personalmente degli indebiti pagamenti rispettiva~mente ad essi imputabili.

Suq Llesto adirolo è stato presentato dai'senatori Ghidini, Per,sico, Carmagnola ed ':11~h.i il seguente emendamento '-'o;-titutivo:

I( I direttori ,clegli lJffki pr(.vinciali del la

varo e della massima occupazione e gli impie~gaU preposti al collocamento rispondono di~rettamente, secondo le leggi penali, civili eamministrative, degli atti compiuti in viola~zione delle disposizi ani di legge che rliscipli ~

nano il diritto al sussidio ».

Ch ledo al senatore Pel'sico se insiste.PEU.SICO. Noi non illQistiamo nell'emen~

dammlto, però pL'opolliamo .che si ritorni :altesto governativo, cheei 2(~mbra pl"eferibile aquello redatto da,Ua Commiss.ione,

JANNUZZI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha fa'colth.

JANNUZZI. Onorevole Presidente, voneifare una dichiarazione a puro titolo perso~naIe. Io sono in verità contrario all'artico~lo 42, perchè penso che questo <addossare ec~cessive responsabilità lai dij'ettori deg1i Ufficiprovinciali del lavoro, li metta in ta1e orga~sma, in tale stato di preoccupazione da indudi,in definitiva, ad usare, a loro glaranzia, deicriteri eecessiva1mente restrittivi, le conse~guenz.e dei quwli saranno ri'Sentite da,i lavo~ .ratOl'i. Sono contrario, dunque, aJl'articolo,ma mi rimetto alle decisioni del Senato. Co~munque, però, addebitare aiÌ direttori degli

Uffi'Ci provinciali del lavoro anche le r'8spon~sabilità che sono proprie dei loro dipendenti,mi par'e aggra,vare anoora di più la loro po~sizione ed io, che sono contrario all'articolo 42in genere, natura.lment'e ec,oerentemente devoesser'e contr'aI'io al ritorno al testo gover]]a~tivo,

FANF ANI, Ministro del lavoro e della' pre~videnza sociale. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

F ANFA.NI, Ministro del lavoro e della pre~videnza sociale. Per andare incontro all'obie~zione sollevata dal ,senatore Jannuzzi nOll re~sterebbe che il testo governativo, sopprimendole ultime quattro parole.

BERTONE. Domando di parlar1e.PRESIDENTE. Ne ha £acoltà.

BERTONE.lo ritengo che .sarebbe oppor~tuna sopprimere semplicemente l'arttcolo, per~chè :gli Uffi'ci di collocwmento sono uffici cheesercitano una pubblica funzione e 18:0101"0-chevi sono preposti sono ,sottoposti a tutte le nor~me disciplinari ,che riguardano l'impiegatopubblico. Non trovoquil1'diche vi sia :una ra~gione suffici'ente per1chè si debbano dettaredelle norme pa'rticolari per gli impiegati diquesti uffici. Mi pare che sopprimendo l'arti~colo non si falocia torto a nessuno e non sivadano ,a creare delle ipotesi ,che non sappiamoquali saranno e quali conseguenze 110n pre~vedute e deprecabili potrebbero porta-reo

MACRELLI. Domando di parlare.PR.ESIDENTE. Ne ha fa,ooltà.

MACRELLI. Richiamo l'attenzione del Se~nato su quelle :che sono state le de'Cisionidel~la Commissione, la quale ha discusso a lungoanche l'articolo 41 :come l'm'ticolo 42 e ,si èfermata soprattutto sulleconsegllenze di que~sti articoli dal punto di vista penal.e e dalpunto di vistaamministrlativo. Quando parlo,di punto di vista amministrativo mi riferiscosoprattutto aJle questioni sostanziali finanzia~rie. Dopo una lunga discussione, noi sianloarrivati a fissare un criterio generale. Mentrein un primo momento si era parlato di multa,il 'che signifiea.vache si era ,CLatala natura didelitto alla violazione ,di una precisa normadi legge, successivamente abbiamoaccedutoal suggerimento ,che ci è venuto da qualehecollega ed abbiamo deciso che la viol,azione diqueste pr'ecise norme di legge dovevawvere ilcarattere di ,contraNvenzione; ICOSÌ ora a-ocet~tiamo l'emènda,mento del senatore Persi,co.Ma noi 'Ci siamo preoccupati anche della posi~zione dei dirigenti degli Uffici provinciali dellavoro, non solo dal punto di vi,sta penale, se~condo cioè la norma del codice penale, ma cisiamo preoccupati anche della loro responsa~

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Atti Parlamentari ~ 3923 ~ Senato della Repubblica

24 N OVE1~IBRE1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~~ CXIV S1WUTA

bilità dal punto di vista amministrativo e finan~ziario. Ed allora abbiaUlO 1iBBaw questa ùl~zioneche è un poco piu 1''6strittiiva di quellasuggerita dalpro,getto governativo: «l dii'et~ton degli Ujihci pronll>cJali del lavoro e dellamassima ,occupazJOnee gli irnpiegati prepostial collocamento rispondono personalmente de~gìi indebiti pagamenti l'ispettivamente ad eBsillnputahi,li ».

C'è una duplil;~ J'agione che ci ha Bpinto aconcretare e a. fiBdal"e Illuesto aa.ticolo 42: pJ'i~ma di tutto quella di riclliamare al .senso dellares!ponsabilità i dirigenti egli impiegati per~chè quando essi sanno che ,c'è una responsa~bilitàpreci'sa e fissata dalia legge, 00mpiram~ma meglio, noi pensiamo, il loro dovere; insecondo luogo quella di . provvedere a reint,e~graTe le ,Somme indebitamente p et'lcet.te. Comepotete, attr1avemo delle procedure penali o am~minilsh~ative, icolpil'e r operaio? Parliamo a,per~tamente echiaramente,egl'egi ,colleghi. Chi,come me, ,conosee quella che è la vita che sidibatte ogni giorno, sopr'attutto nell'ambitodelle circoscrizioni giudiziarie in sede penale,,sa beni,ssimo ,che non si l'aggiunge mai loscopo cui vorremmo aJTiv!ar'e, di far peroe~pire nuovamente dagli LI£nci in qual,silasimodo le somme indebitamente 'l'isoosse. Stabi~liamoinvece ,deUe responsabilità per qual~cuno; Ic'è una responSiabilità per il la,voratore,ma' diamola anche ai dirigenti degli lJffid iqua1i per 101'0 colpe, o per loro errori, o co~

munque' per loro deficienze o negligenze, sono,arrivati ,a consentil'e e a permettere queste vio~lazionidi legge. Ora, qlJei8ti sono i .due motiviche ci hanno spinto a fissare questo ,criterionell'articolo 42 ed è per questo ,che la Com~missione insiste,

COSA'fTINI. C'è la legge ,sulla ,contabilWlgenerale dello Stato che già. fissa lo stessoprincipio.

lVIACRI.i;LLI. Legge che per questa partenon è stata mai applicata! Anzi si è sentitoperfino il bisogno di sancire nel1'arti'colo 28della Costituzione una norma in proposito.

BOSCO. Domanùo di parlare,PRESIDEN'TR Ne ha facoltà.

BOSCO. Se il Senato }Jennette vOlTei agogiunge l'e a quello ehe ha detto il Presidentc~della Comniissione, senatore Maerel1i, che ladisposizione proposta riaI Governo ha la sual'a!2'ion€ d'essere. Oui non ci troviamo di fron"

Ie ad una disposizione supedlua, ad una ri~petizione cioè ùell'articolo 2b della Costitu~ZlOne, (;11epa,da dI tute altr'a cosa.

L articolo ~b infatti dice: «l funzionari ei dipendenti dello ;:;tatoe degli l:Cnti pubblicisono direttamente responsabili, secondo leleggi penali, civili e amministrative degli aHicompiuti in violazione didirith ». I.c~uesta èlipotesi prevista dalla Costituzione ma quisiamo in un altro campo. ;:;1 tratta di indebitipag,amenti, e pel'rciò chi l'i,sentirebbe il danno

sarebbe lo Stato e gli altri Enti parastatali dal~le cui casse si attinge la BOIllma indebitamentepagata,

~uiJIcii, non trovandoci nel campo previstodalla Costituzione e dal diriHo generale, èbene ,chia,rire ,con norme speciali che a carieodel direttore dell' Ufficio provinciale e deglialtri funzionari è posto r onere dell'indebitopagamento, fa,ceTIdone una obbliga,zione dica~ratterepersonarle. Dal momento che il Miniistroaccetta di sopprimere le parole «ai loro di~peTIdenti» finisce qualunque a,simmetria giu~ridi1ca, perlchè il funzionario risponde del fattoproprio. Quindi mi a.ssocioalla proposta dellaCommissione che 'j testo debba es ere man~tenuto con la soppressione delle parole «e ailoro dipendenti ».

FANFANI, lldinislro del la'!)f)}'n e della pre~videnza sociale. Domando dì parlare.

PRE8fDl<.:NTE, Ne ha facoltà.

FANFANl, Minis/To del luvoro e della pre~videnza sodale. Pregherei gli onorevoli sena~tori di votare il testo della Uommissione, t.e~nendo presente che l'azione illecita, diciamocosÌ, 00 la negJigenza di questi funzionari n()]lreca danno all' Ammini strazione statale, che inminima parte; l'eca invece danno all'Istitutodi previdenza, quindi ad lilla cassa dJ.versa; edubito 'IDolto, onorevole Cosattini, che ,si pos.sainvocare il regolamento d8l1lacontabiIità diStato per intervenire in questa materia. Eecola ragione per la quale io 'pregherei gli ono~revoli senatori di attenersi al testo della Com~missione, darto che con J'ar(;cettazione deUnsoppressione delle ultime quattro parole, i duetesti diventano pressochè identici.

PERSICO. J)Oj)\aIHlo Idi parlare,YRESID1<~N'T'ì~, Ne ha facoltà.PEHSIC:O, j\'vevFullo proposto l'cmendamen~

to concordato con gli amici Ghi'dini, Cal'ma~gllola eclaltd per rondere piÙ effica,ce la san.

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.Atti Parlamentari ~3924 ~ Senato della Repubblica

ANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISOUSSIONI 24 NOVEMBRE 1918

zione, tanto è vero che in questo emendamentonoi dicevamo; -{l'i~pondono direttamente, se~condo le leggi penali, 0ivill e amministrative :),in wodo che non 'Ci fosse dubbio che questaresponsautlità -comprendeva tutte le posiSibiliipotesi di 'responsabilità civile e ponale.

Dato questo, noi potremmo a,deri1'e al man~tenimento dell'arti:colo 42 nel testo propostodalla Commis'8ione, ma non alla soppressione,pel'chè sal'ebbe enorme che non ci fosse lillasanzione per i direttori degli Uffici provincialie per gli impiegati preposti al collocamento. \

CInterruzioni). Vogliamo ,che rimanga almenofermo il testo della Commissione. E una su~bordinata: visto che il testo da noi propostonon è stato accettato dalla Commissione, re~stiamo alrrH"no al tosto della Commissione, ilquale sancisce una reSl)Onsabilità che fuori~esce da quanto contemplato dall'articolo 28della Costituzione.

Larhcol028 della GoStitUZiOlH' si PI'l.poneun'altra ipotesi, cioè la responsabilità dei fun~zionariquandoco.ì.llpiono un atto al di fuori

. della loro sfera di ,competenza, violando quelhche ,sono i loro obblighi contrattuaH con loStato e le loro funzioni specifiche. L'artico~lo 28 della Costituzione d1ceche «i funzio~n ari e i dipendent,i dello Stato e d,egli Entipubblici sono direttamente responsabili, ,se~condo le leggi, penali, civili e amministrative,degli atti compiuti in violazione di diy.itti ».Qui invece abbiamo un funzional"ioche, per'negIigenzao per omissione dei suoi doveri,lascia che si compia una c,ontravvenzione.~ ormai l'abbiamo definita contravvenzione ~

quando non è un delitto, per cui si sottTag~gono delle somme a.lla Ca,ssa dell'Istituto diprevidenza. In questo casa deve risponderepersonalmente, ed è già una benevola conces~siOne avere levato la frase « ed .ai loro dipen~denti », come aveva proposto il Mini,stro, peI'~che iO' avrei manten~Uito volentierli anche talecaso di l'lesponsabilità.

.PRESIDENTE. l senatori Bertone, J.lovey'a,Mar(:oncil1i, Sartori, Lavia e Panetti, hannopresentato un emendamento con il quale sipropone la soppressione dell'articolo ,12.

Ha facoltà di parlal'e il s-enatore Bertone.

BERTONE. Se si dice che il diretto l'e gene.

l'aIe dell'Ufficio provinciale deve risponderepel'sona.lment'2 dei pagamenti indebiti da lui

fatti, ,si diiCe una cosa assolutamente inutile,perchè dascuno risponde del fa.tto proprio. Suquesto punto non vi può essere nessuna di~scussione e non c'è bisogno di dido per'Chè èuna legge generale che si trova in tutti i co~dici civili.

Vj,c,everlsa non mi sembra possibHe affer~mare la rèsponsabilità del direttore den'Uf~ficio provinciale per ìrregola,rlitàe manchevo~lezze dei suoi dipendenti.

Per questi motivi incòbto sulla domanda dI"oppressione dell'a.rticolo 42.

PKESIDENTE. Pongo ai voti la proposta.di soppressione dell'articolo 42.

(Du]IO prova e cuntrolJrova la suppressr:onedell' articolo 42 è approcat,rl).

Onorevoli senatori, poichè abbiamo esau~rito la discussione sul titolo Ill, prego laCommissione di volersi accordare ,sul quintopunto dell articolo 33 di cui era stata rinviatala discussione alla fine del titolo.

Se non si fa,nno osserv~azioni, sospendo laseduta per quakhe minuto.

(La seduta sospesa alle or'e 18,30 riprendealle ore 19).

Presidenza del Presidente BONOMI

PRESIDENTE. Avverto che sul ,punto quin~to dell'a.rti,colo 33 è sta,to T,aggiunto un accardoe pertanto il nuovo testo, che riport,a nellaprima palrte il testo ministeriale, è il seguente:

,( Òo non benefi,Ciino di 'slislsidi, di inden~

nità, di integrazioni salal"i,ali o di ,pensioni orendHe cor6sposte a oarico dello Stlato; deglienti locali e degli istituti di previdenza e i(1.s~sistenza sociale, fatta eeceziione per le pen~sioni di gueJ;'Tia.

«Il ,sussidio straordinario didisoccupa~zione può es,sere eorr1isposto11.nche a titolaridi rendita da infortuni sul lavoro che abbia([loi requisiti richiesti, purehè per il periodo digadimentò del sussidio straordinaro l'inu.u.,cina alla rendita loro spettante ».

Lo pongo ai voti.Chi l'approva è pregato di alzarsi.

(È approvato).

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Atti Parlarnentar'i Senato della Repubbliw~ 3925 ~

24 NOVEMBRE 1948DISOUSSIONIANNO 1948 ~ OXIV SEDUTA

Rileggo ora l'articolo 33 con l,e modificazio~Ili appartatevi:

CAPO HI.

Sussidi straordinari.

Art. 33.

Per determinate località e limitatamente aparticolari categorie professionali, può esseredisposta, con decreto del Ministro per il lavoroe la previdenza sociale, di concerto col Mini~stro per il tesoro, la concessione di sussidistraordinari di disoccupaziQne ai lavoratoriche si trovino involontariamente disoccupatiper mancanz~ di lavoro e che non abbiano irequisiti 'prescritti per il diritto a,11'indennitàgiornaliera di disoccupazione.

Nell'àmbito deUe località e delle categorieprofessionali per le quali è fatta la conces~sione, i singoli lavoratori disoccupati godran~no della concessione stessa purchè si v'erifichi~no per essi le seguenti condizioni:

1° risulti che sia stato versato un numerominimo di contributi settimanali per l'assicu~razione per la disoccupazione involontaria,secondo quanto disposto dal penultimo commadel presente articolo.

2° siano da almeno 5 giorni iscritti nelleliste di collocamento di cui all'articolo 8 dellapresente legge senza aver ottenuto offerta di

O'ccupazione;

3° siano. nell'impossibilità di seguire icorsi di qualificazione professionale o di pre~stare la loro opera presso cantieri di cui altitolo IV, per comprovata inidoneità fisica, operchè i corsi o cantieri distino eC'cessivamen~te dal luogo di residenza o per'chè, pur aven~done fatta domanda, non vi siano stati ammes~si per deficienza di posti;

4° non appartengano a famiglia di cui al~meno due membri siano occupati;

50Dnon beneficino di sussidi, di indennità,

di integrazioIli salariali o di pensioni o ren~dite corrisposte a carico dello Stato, degli entilocali e degli istituti di previdenza e assisten~za sociale, fatta eccezione per le pensioni diguerra. Il sussidio stral"dinario di disoccupa~zione può essere corrisposto anche a titolari

di rendite di infortuni sul lavoro che abbianoi requisiti richiesti purchè, per il periodo digodimento del sussidio straordinario, rinun~cino alla rendita loro spettante.

Salvo quanto è disposto nell'articolo seguen~te per i lavoratori agri'coli, il numero minimo.di contributi versati richiesto per la concessio~ne del sussidio straordinario è di cinque setti~manali per gli operai o uno mensile per gli im~piegati alla data di entrata in vigore della pre~sente legge, e aumenta mensilmente di tanticontributi versati quante sono le settimane oi mesi di effettiva occupazione. Raggiunto il.numero di 52 contributi settimanali prescrittodal regio decreto~legge 14 aprile 1939, n. 636,convertito nella legge 6 luglio 1939, n. 1272,anche in difetto dei due anni di assicurazione,al diritto di godere il sussidio straordinariosubentra il diritto all'indennità giornaliera didisoccupa'zi one.

La c.ol1cessione delsus'sidio straordinarioper determinate località e ca'tegorie è disposta,previa parere della Commissione di cui all'ar~ticolo 1 della presente legge, avuto rigu.ardoalle condizioni di lavoro e delle industrie lo.cali ed ai lavoripubblitci da eseguire.

Lo metto in votazione nel suo complesso.Chi l'approva è pregato di alzarsi.

(È approvato).

Il seguito di questa discussione è rinviato adomani.

Annunzio di mozione.

PRESIDENTE. Comunico al ,senato che èpervenuta ,alla Presidenza una mozione daparte dei senatori Braschi, Tosatti, Medici,F'arioli, Ottani, Pallastrelli, Grava, Mi'l1o~a.

Prego il senatore segretario di darne let~tiJra.

RAJA, segretario:

«Il Senato decide la co.stituzioIle di unaCommissione parlamentare per !'inchiesta[sulle condizioni dell'ordine pubblico e dellaJotta poJitiea in }Dmilia e Homagna con parti~colare riguardo alle provincie di For11, Ra~venna, Bologna, Modena e Reggio Emilia e ai

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Atti Parlamentari "'-erUlto deITo Repubblica~ 3926 ~

24 NOVEMBRE 1948DISOUSSION[.A.NNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

faW di violenza che die,dero anche recente~mente vittime e lutti.

«L,a Commi,ssione riferirà nel termine più

breve possi'bile rilevando caUSe e responsabi~lità e formulando ,c(")ncrete 'proposte per unapacifjciazione degli animi e per il ristabili~mento dell'ordine tur'bato.

«Doma,nda ai singoli gruppi l,a designa~zione dei Commis1sari a norma del vigente re~golamento ».

PRESIDENTE. Invito il Governo a dichia~:fjare quando intenda sostenere la discussionedi questa mozione.

MARAZZA, Sottosegretario di Stato perl'interno. Il Governo è pronto a discutere que~sta mozione a partire dalla prima seduta del~la prossima settimana, e cioè da martedì inavanti, preferibilmente mercoledì. Devo peròfar presente che sullo stesso argomento trat~tato nella mozione "sono state presentate alcu~ne' interrogazioni ed un'interpellan:za del se~natore lV1!ancinelli. Poiehè è stata presentatauna mozione, che investe il problema da unpunto di vista più ampio, io credo ,che anchele interpellanze e le interrogazioni presentatepossano venir discusse contemporaneamente.

.

PRESIDENTE. Domando al senatore Man~cinelli se è d'accordo con il Sottosegretario diStato, onOrevoile Marazza, nel consentire chele interrogazioni e l'interpellanza da lui pre~sentate vengano discusse contemporaneamentealla mozione dal momento che vertono sullostesso argomento.

MANCINELLI. Io non ho nulla in contra~

l'io a che unitamente alla mozione testè annun~ciata vengano svolte e discusse le interroga~zioni e la interpellanza da me presentate, cheriguardano questo argomento. Però racco~mando al rappresentante del Gove:fjno di nonmandare molto in lungo la tratta'zione dell'ar~gomento, perchè le. due interrogazioni risal~gono a dieci giorni addietro e l'interpellanza11,O'tto giorni. Si tratta di un argomento di viva

e bruciante attualità.MARAZZA, Sottosegretario di Stato per

l'interno. Il Governo ne è convintissimo. A ve~vamo già consentito di discutere domani l'in~terpellanza!

MANCINELLI. Skcome è da ritenere ehe ilGoverno i1 quale è preparato a rispondere alleinterrogazioni e alla interpellanza, sia anche

preparato a discutere la mozione, io penso chenon ci sia ragione di rinviare molto in lungola discussione della mozione.

MARAZZA, Sottosegretario di Stato perl'interno. Anzitutto ritengo che per la discus~sione di una mozione si debbano far trascor~

l'ere tre giorni dal giorno della presentazioneepoi dovrei anche aggiungere per un eccesso,vorrei dire, di chiarimento, che domani il Mi~nistro è assente 'e, siceome intende ,discuterIaegli, non è possibile discutere la mozione pri~ma della prossima settimana.

PHESIDENTE. Allora rimane stabilito chemel'coledìprossimo si di,g,euterà la mozionepresentata, dal senatore Braschi e Icontempo~raneamente la interpellanza del senatore Man~cinelli e le interrogazioni dei senatori Manci~nelli. e Gttani che riguardano lo stesso argo~mento.

Annunzio di interpellanza.

PRI~SIDENTE. Comunico che è stata pre~sentata da parte del senatore Ricci Federicola seguente in terpellanza:

« Il sCJttoscr'tto interpella iJ Ministro de]~l'interno sulla questione delle case da giuocoe sulla opportunità che il Senato si pronuncicon una certa sollecitudine, anche in conside~razione del fatto che sono state da tempo quipresentate una interrogazione pi{ una mozione,

che non hanno ancora avuto svolgimento,mentre è stata data la precedenza e s'è di~scussa giorni fa nell'altra Oamera analoga jn~terrogazione di data più recente »).

Su questo argomento è stata giàpre:sentatauna mozione da parte del senatore Gggiano,Doma,ndo al Governo di dichiarare quando in~tende rispondere.

MARAZZA, Sottosegretario di Stato perl'interno. Il Governo è disposto a risponderenella seduta di sabato della prossima setti~mana.

PRESIDEN'rE. Se non si fanno altre osser~vazioni rimane stabilito che mercoledì si di~scuteranno la mozione Braschi, l'interpellan~za e le interrogazioni dello stesso argomento,e sabato si discuterà l'interpellanza presenta~ta dal senatore Hicci.

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Atti Par'larnentari ~ 3927 ~

24 N OVEIVIBRE 1948ANNO 1948 ~ OXIV SEDUTA

Se'nato della Repubblica

DISCUSSIONI

Sui lavori parlamentari.

SCOCCIMARRO. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCOCCI.MARRO. Onorevoli colleghi, desi~dero richiamare l'attenzione del Senato su unratto di particolare gravità. Da cinque mesi èstato pr,esentato al Senato un progetto di leggesui patti agrari. A norma del Regolamento,entro due mesi la Commissione doveva presen~tare la sua relazione all'Assemblea, ma nono~stante che la Commissione sia stata sollecitatadai pr'esen~atori, a tutto oggi non ha ancoracominciato a discutere quel progetto di legge.

Si sapeva che il Govel'no stava preparandoanch'esso un progetto di legge sulla stessa'materia ed era intervenuta un'intesa verbale,frla la P:restdenza di questa Assemblea e,d ilGoverno affinchè quel progetto venisse pre~s'entwtoal Senwto in imodo che 'si 'pote,sse di ~

scuterlo insieme con l'altro. Viceversa è avve~nuto che il Ministro Segni ha presentato il suoprogetto di legge all'altro ramo del Parlamen~to, chiedendo la procedura di urgenza. La

COm'missione si è riunita ieri. Nella seduta distamane alla Camera l'opposizione ha fatto ri~levare la stranezza della situazione che si vie~ne creando, per cui dinanzi ai due rami delParlamento si trovano presentati due progettidi legge, uno ,di iniziativa parlamentare e unodi iniziativa governativa, sullo stesso argo~mento ed ha elevato prote,.;ta contro questaTJrocedura rifiutando di continuare a discutere.Ma .la Commissione, nella sua maggioranza,ha deciso di continuare la discussione.

ti

l presentatori del progetto di legge al Sena~to hanno inviato una lettera alla Presidenzadel Senato mettendo in rilievo la situazioneparadossale che si viene a creare e l'incrina~tura che si determina fra i due rami del Par~lamento che, pure essendo costituito di dueCamere, costituisce un Istituto unico.

Ora io debbo ricordare, per dare tutti glielementi di giudizio, che tempo fa, per disci~plinare il lavoro legislativo, il Consiglio diPresidenza del Senato i1veva deciso di propor~re alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ea1la Presidenza della Camera, la costituzionefli Hila Commissione composta da un rappre~

sentante del Senato, da un rappresentante del~la Camera e da un rappresentante del Consi~glio dei Ministri, con il compito di disciplinarela distribuzione dei progetti di legge fra i duerami del Parlamento, in modo da facilitare losvolgimento del lavoro legislativo.

La proposta -della Presidenza del Senato nonè stata accolta casi come era stata presentata.Si è ritenuto che il Governo dovesseconser~va re piena libertà di presentare i suoi progettinell'ullo c nell'altro ramo del Parlamento, esi è dato incarico a due funzionari di r-egolarequesta materia.

Noi n011 abbiamo sollevato obiezioni. L'espe~rienza avrebbe dimostrato se questa era lasoluzione giusta.

Ora, l'episodio accaduto dimostra non soloche le 'ease non vanno bene, ma ,che il sistemaadottato può dar luogo a gravi inconvenienti.Perchè, onorevoli colleghi, il problema che orasorge è questo: noi abbiamo due diversi proget~ti di legge, uno presentato alla Camera dei d8~putati e l'altro al Senato, che si discutono eon~temporaneamente e trattano la stessa materia.Ciò avviene perchè l'impegno verbale preso dalGoverno di presentare il suo progetto al Senato,in modo da collegarlo all'altro di iniziativaparlamentare, non è stato mantenuto. Ora, noici domandiamo: tutto cia è avvenuto per purocaso? N on lo crediamo. Si è agito intenzional~mente. Ed allora ci domandiamo: quali sono ipropositi del Governo? Perchè ha seguito unacosì strana procedura? Se la Camer'a CUSiC11-tecon procedura d'urgenza quel progetto e deci~d(j in merito, dovrà poi, a norma della Costitu~zione, mandarlo al Senato e noi dovremmoa nostra volta discuterlo dopo avere delibera~to su un altro !progretto riguardante la s-tessamateria..

Praticamente il progetto presentato al Se~nato viene eliminato. In questo modo si offen~de il principio dell'iniziativa parlamentare. Laeosa è tanto piÙ significativa in quanto pro~prio oggi il « Popolo », organo ufficioso anehese non uffidale, dà. un'interpretazione di que~sto fatto che mi pare 8stremamente grave. Essoscrive che la decisione della Commissione del~la Camera di Icontinuare la discussione ~ e

cioè in foniJo di non tener conto del pro:gettodi legge lJre_'-'entato al Senato ~ significa che

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~~ 3928 ~

24 NOVEMBRE 1948ANNO] 948 ~ OXIV SEDUTA DISOUSSIONI

si vuole restituire alla prassi parlamentarequella organicità e costruttività che più di unavolta ha rischiato di rimanere compromessaper l'accavallarsi di proposte il cui risultatoè quello di inceppare o quanto meno ritardarel'attività del Governo.

In sostanza si giunge ad affermare che soloil Governo è in grado di fare dei seri progetti dilegge e le Camere facciano il favore di nonfarne anche loro.

Se veramente questo è il pensiero che haconsigliato quella procedura, tO mi domandoquale valore abbia la norma costituzionaleche garantisce al Parlamento l'iniziativa legi~slati va.

Ora, quali sono le conseguenze di questa si~tuazione? In realtà si viene a;d affermare unaprerogativa del Governo nella presentazionedei progetti di legge che la Costituzione non.sancisce affatto. n Governo ha diritto di pre~sentare progetti di legge come l'ha il Parla~mento e non c'è preoedenzadell'unpoter1e sul~l"altro a questo proposito.

Ma con la procedura :che si è seguita si vie~ne a stabilire che l'iniziativa legislativa spettaal Governo e che le Camere discuteranno solociÒ che il Governo vorrà che ese.e discutano.

Quali sono le conseguenze della situazioneche si è venuta a creare? Innanzi tutto biso~gna domandarsi quale valore abbia più il pro~getto di legge presentato al Senato, se non sitrova modo di eliminare l'assu:rdità creata dal~la iniziativa del Governo.

n,diritto di qU'esta A,ssemblea di discutereil progetto di legge di iniziativa parlamentarenon può essere contestato, ma praticamenteesso viene conculcato perchè si tende ad evi~tare quella discussione. Si crea così un poten~ziale contrasto tra la Camera ed il Senato,poichè è evidente che il Senato può decidere didiscutere il progetto di legge già presentato al~la propria Commissione, anzi deve discuterloperchè non può reispingerlo, non può rifiutar~ne la discussione.

Il Parlamento è un organo costituzio~naIe che, anche se articolato in due Ca~mere, rappresenta un istituto unitario. Ledue Camere debbono coordinare la loro atti~vità in modo che il Parlamento funzioni ~ e

non soltanto la Camera dei Deputati od il Se~

nato ~ e un Camera non imponga la propriavolontà all'altra:poichè questa è la conse~guenza a cui si arriva nelle condizioni createdalla strana iniziativa del Ministro Segni. Ora,perchè s'è fatto questo? n Governo sapeva cheal Senato era stato presentato da mesi un pro~getto di legge sui contratti agrari, e si eraimpegnato a mall'darci il suo progetto per di~souterlo insieme. Ora esso manca la questo im~pegno e per far prevalere il suo punto di vistanei confronti dell'opposizione, non esita a por~re una parte del Parlamento contro l'altra,creando così una incrinatura costituzionalenel funzionamento stesso del Parlamento. Lagravità di questo fatto non ha bisogno di essermessa ulteriormente in rilievo. Con questaprocedura si manca al piÙ elementare rispet~to verso la Costituzione, il Parlamento e l'op~posizione, nei confronti della quale si compieuna sopraffazione ed un arbitrio. Ma noi nonintendiamo subire pa,ssivamente le prepotenzedel Governo ed intendiamo discutere il nostroprogetto. Della condotta del Governo, il menoche si possa dire è che è stata scorretta, scor~retta politicamente e costituzionalmente. IlGoverno non deve valersi del fatto che il Par~lamento funziona con due Camere, per inseri~re tra una, Camera e l'altra elementi di con~traddizione. Esso deve ,facilitare il lavoro le~gislativo, uon ostacolarlo e renderlo più diffi~cile. In conclusione, cosa deve fare oggi ilSenato? lo ho esposto nel modo più obiettivoi termini della situazione, il significato di ciòche è avvenuto e le conseguenze che ne deri~vano. Pertanto chiedo che il Senato decida sutre punti.

Primo: iniziare immediatamente al Senatola discussione del progetto di legge che adessoè stato presentato.

lSecondo: la Presidenza del Senato prendacontatto con la Presidenza del Consiglio ela Presidenza della Camera, per trovare ilmodo di eliminare la situazione paradossaleche si è creata: i,l progetto Segni potrebbe esse~re ritirato e presentato al Senato.

Terzo: costituzione di una commissione, nondi funzionari ma di uomini politicamente re~sponsabili, che potrebbero essere un Vice Pre~sir1ellte della Camera, un Vice Presidente delSenato, il Sottosegretario di Stato alla Presi~

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Atti Parlarnelttari Senato della Repubhlica......;. 3929 ~

24 NOVEMBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

denza del Consiglio, per la distribuzione deiprogetti di legge fra le due Camere, onde evi~tareche si ripetano in avvenire episodi comequesto.

In ogni caso io devo dichiarare che 1aopposizione non può accettare passivamentequesto stato di cose: già stamane i rappresen~tanti della opposizione nella Commissione del~l'agricoltura alla Camera si sono rifiutati didiscutere il progetto governativo. Qui non sitratta di una questione di procedura. La con~dotta del Governo è determinata da un motivopoEtico. Ma i problemi politici il Governo devediscuterli apertamente in Parlamento e nonmascherarli ricorrendo a questi mezzucci diprocedura che. tra le altre cose, suonano offe~sa allo spirito della Costituzione. (Applausida sinistra).

PRESIDENTE. Desidererei dare al Senatoalcune precisazioni sulla questione sollevatadal senatore Scoccimarro. Davanti alla Com~missione dell'agricoltura è stato presentato undisegno di legge dei senatori Basi, Grieco edaltri per la riforma dei patti agrari. Questo èavvenuto nel mese di giugno. La Commissio~ne, presieduta dal senatore Pallastrelli, nonvolle subito esaminare il disegno di legge per~chè, leggo qui la relazione del senatore Grieco:«Il Presidente della Commissione ed alcunimembri della Commissione stessa obiettaronoche, essendo imminente la presentazione di unpiano governativo su tutta la questione dellariforma agraria, era opportuno attendere que~sto progetto e discutere i due progetti insi'8uie'/.Questo punto di vista non fu condiviso daipresentatori del progetto che insistettero per~chè il Senato lo esaminassse subito. Però, finoa questo momento, dopo cinque mesi, la Com~missione dell'agricoltura non ha presentatoalcuna relazione; la Presidenza quindi non hamai potuto mettere all'ordine del giorno ilprovvedimento in questione, della cui discus~sione doveva essere investita l' Assemblea. In~tanto è avvenuto questo fatto:chA il disegnodi legge sui contratti. agrari è stato presentatodal Ministro all'altro ramo del Parlamento.

A questo punto devo precisare l'azione dellaPresidenzp del Senato. La Presidenza del Se~nato si è investita di questa questione, tantopiù che la questione dei bilanci aveva suscita~

to un certo malumore nel Senato, perchè qua~si tutti i biJanci erano stati presentati primaalla Camera e poi al Senato. Allora la Presi~denza si fece interprete del vivo desiderio delSenato e fece anche una concreta proposta, e

cioè che ci fosse, a somiglianza di quello chec'è in Isvizzera, una specie di comitato perma~nente per la distribuzione dei disegni di leggetra Camera e Senato. Si era proposto all'uopo,che di questo Comitato dovesse far parte unr:appresentante del Senato, un rappresentantedella Camera e i1 Sottosegretario di Stato allaPresidenza del Consiglio. La proposta non ven~ne accolta, tuttavia ci si disse che ci sarebberostate delle intese per questa distribuzione deidisegni di legge.

Ma nonostante tale asserzione, il disegno dilegge sui patti agrari è stato portato alla Ca~mera dei deputati con procedura d'urgenza.

Così stanno le cose. Io dico che una azionedel Senato potrebbe essere questa: che la Com~missione riferisca al più presto sul progetto dilegge ad essa .sottoposto.

A proposito dei lavori della Commissionedovrei proprio dire che le Commissioni cam~minano lentamente, anzi direi troppo lenta~mente. Tanto è vero che qui 131Senato, finito ilprogetto B'anfani, non abbiamo pronto nessunaltro ~rogetto da porre in dis'cussion8. NelleCommissioni si discute troppo lungamente suquesti alli che dovranno poi essere abbondan~temente discusse in Assemblea.

Dato questo, il Senato fa un doppio invito. Ilprimo alJa Presidenza del Consiglio, di vedereche questa distribuzione dei disegni di leggesia fatta equamente, in modo che il Senatoabbi,a la ,sua parte di proget,ti,ed io svolgerònuove pratiche perchè questi progetti, ed altriancora di carattere politico, siano mandati an~che al Senato. Il secondo invito, che parte daUaproposta dell'onorevo]e Seoccimarro, è rivoltoalla Commissione dell'agricoltura perchè af~fretti la relazione di qu~stoprogetto di legge.

PERSICO. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne 11a facoltà.

PERSICO. La questione che ha sollevato ilsmmtore Scoccimarro, a parte il contenuto po~litico, ha una grande importanza di tecnicaparlamentare, e ha due riflessi, evidentemente:uno statutario ed uno rego]amentare.

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Atti Parlamentari ~ 3930 ~ Senato della Repubblica

ANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISCUSSIONI 24 NOVEMBRE 1948

Il riflesso statutario si attiene alla sana in~terpretazione ed alla sana prassi costituzio~naIe, perchè in diritto costituzionale vale mol~to più la prassi della legge scritta. In propo~sito nella nostra Costituzione abbiamo gliarticoli 70 e 71. L'articolo 70 ~ lo ricordo a

me stesso ~ stabilisce che la funzione legisla~

tiva è esercitata collettivamente dalle dueCa~mere. Quindi, secondo la costituzione; il Par~lamento è sempre visto sotto il profilo dellafunzione dei suoi due rami, che agisconocol~lettivamente. Quanto all'iniziativa delle leggil'articolo 71 stabilisce tre ipotesi diverse: l'ini~ziativa appartiene al Governo, a ciascun mem~

bI'o delle Camere e a quegli organi ed Enti chela Costituzione abilita a presentare le leggi.C'è poi l'iniziativa popolare, quando la leggeè presentata articolata con 50 mila firme dielettori. Questa è la norma costituzionale, en~tra la quale dobbiamo agire.

Vi è poi la norma regolamentare, alla qualeha fatto cenno nel principio della discussionen senatore Scoccimarro. Secondo l'articolo 32del Regolamento del Senato le relazioni delleCommi,ssioni sui disegni di legge devono es~sere presentate al Senato nel termine mas~sima di due mesi. Questa disposizione non èpriva di sanzioni perchè, scaduto il termine,il disegno di legge viene iscritto all'ordine delgiorno e discusso sul testo del proponente.Perciò, senza che la Commissione sia incitataulteriormente H compiere il suo dovere, sca~duto il termine di due mesi, il Senato discutesul t,esto del proponente; dimodochè s.enz'altroil Senato è investito del disegno di legge quan~do la Commissione sia stata inerte per oltredue mesi.

Vace da destm." Salvo proroga del termine.

PERSICO. Quando la proroga ,sia conces~sa però dal Senato, sn l'i chiesta della Com~missione.

Vace da dest?'a." È però ammessa.

PERSICO. Si è ammessa, ma non è a miaconoscenza che il ,Senato abbia concesso unaproroga per riferire su questo disegno di leg~go. Si capisce che, se passa il termine e laCommissione, per ragioni inerenti alla diffi~coltà delle indagini da farsi sulle propostedi modifica, sugli emendamenti, chiede unaproroga, il Senato P11Ò concederla o meno.( Oommenti),

Quale è la conseguenza pratica?Che bi,sognapolr1tare all'esame ,della Giunta

del regolamento una norma generale, che pre~scinda dal caso singolo e che regoli tutta que~sta materia per l'avvenire. Dove è il conflittoche può ,sorgere (perchè acutamente il senato~

re Scoccimarro accennava alla possibilità diun conflitto tra le due Camere)? Il conflitto ènella « prevenzion(~ ::?>.Quale progetto ha dirittodi prevenzione? Il progetto governativo oq nello di inizia,tiva parlamentare?

La norma potrebbe essere questa, secondome (proposta che dovrà essere discussa in se~de di Giunta del regolamento prima, e sU'cces~sivamente in sede di assemblea plenaria): i di~segni di legge man mano che vengono presen~tati o dal Governo o da un deputato o da unsenatore sono comunicati da una 'Camera al~l'altra. Per esempio, oggi non so se è statopresentato un disegno di legge, ma, ammetten~do tale ipotesi, il Presidente del Senato comu~nica al Presidente della Camera che è statopresenta,to al Senato quel tale disegno di leg~ge. Il Presidente dena Camera, correlativa~mente, 'comunica al Presidente del Senato cheè stato presentato un eerto disegno di legge.

Dal giorno in cui è stata fatta la comunica~zione sorge un diritto di priorità. Quando sul~la stessa materÌ'asia stato presentato un dise~gno ,di legge prima ail uno dei rami del Parla~mento e poi all'altro, ha la precedenza per ladiscussione quel ramo del Parlamento a cuiè stato presentato prima.

Ed allora automaticamente viene a risolver~si ogni eventuale conflitto fra i due rami delParlamento, perchè il disegno di legge presen~tato prima acquista un diritto di precedenza,per la discussione e la votazione, sul disegnodi legge presentato dopo. Se questa norma fos~se stata di già applicata, il problema sarebbestato automaticamente risolto, avendo presen~tato prima il senatore Basi il disegno di leggeal Senato; si radicava cioè una competenza

del Senato ad esaminare quella proposta, percui il Governo avrebbe avuto l'obbligo di pre~sentare il suo disegno di lelgge al Sena,to, inmodo da potersi poi riunire le due discussionLMa si'Ccome non vi è questa norma, evidente~mente noi non possiamo imputare al Governodi aver fatto qualche cosa che non era 8tabiJi~to nel regolamento deJJe Camere.

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At ti P arlamentm'i Senato della ltepubblica~ 3931 ~

24 NOVEMBRE 1948AN~O 1948 ~ OXIV SEDUTA DISCUSSIONI

MANCINI. Vi è la prassi.PERSICO. Non si può parlare di prassi,

perchè siamo all'inizio della vita della Repub~blica itaEana, ed una prassi ancora non si èforma,ta: conviene, evidentemente, regolamen~tare la materia.

Seco'ldo me, le proposte che ha fatto il sella~toreScoccimarro potrebbero essere così mo~dificate: a) invitare la Presidenza del Senatoa portare dinanzi all' Assemblea il disegno dilegge così come è stato formula,to dai propo~

nanti ed investire quindi il Senato dell'esamadel disegno di legge; contemporaneamente por~taTe alla Giunta del regolamento la questione,perchèla Giunta, in nn articolo ad hoc, sta~bilisca la comunicazione l'ecipl'oca tra le dueAssemblee dei di"Segni di legge presentati;b) compilm.e un elenco da cui derivi che, 1)],8~sentatoun disegno di legge ad uno dei l'amidel Parlamento, questo ha la priecedenza sul~

l'altro l'amo per qualche altro disegno di leggeanalogo che venga. dopo presentato.

Le mie proposte non avrebbero effetto peril caso sollevato oggi dal senatore Scoccimar~

l'O, ma renderebbero impossibile il ripetersi disimili inconvenienti. (~uindi proporrei che,poichè la relazione della Commissionedell'a~gricoltura non è pronta, il disegno di leggesia posto in discussione sul testo dei propo~n811ti; proporrei inoltre che la Giunta del re~golamento sia investita della questione e dettiuna norma precisa, sia sull'obbligo reciprocodi informazione delle due Camere circa la pre~sentazione ddIe proposte di legge, sia sull'or~dine di priorità spettante alla Camera che èinvestita prima di un determinato disegno dilegge.

LUSSU. Domando di parlare.

PRESIDEN'l'E. Ne ha facoltà.L USSU. Il collega onorevole Persico ha

presentato principalmente la questione dal la~to tenico e il 'collega onorevole Scoccimarrodal lato politico. Io parlerò brevemente suquello politico, parendomi che per il Senatooggi sia di principale importanza fissare sudi esso la sua attenzione. Sul lato tecnico po~tremmo anche rimetterei alla nostra Presiden~za dove sono rapPl"esentati tutti i Gruppi par~lamentari e dove si può trovare il sistema mi~

gliore per ovviare all'inconveniente che oggiè stato constatato. Ma io riterrei quasi contra~stante all'azione parlamentare e alla consue~tudine costituzionale il voler fissare con unanorma del Regolamento la procedura da se~guire in avvenire. Saremmo infatti, seguendoquesto esempio, portati a ricercare sempre nor~me scritte per quelle che debbono essere inve~ce procedure dettate dalla necessità della vitaparlamentare. La nostra vita costituzionaledeve in generale, ispirarsi a questo principio.

A me pare che il Governo abbia commessoun grave errore quando, sapendo che al Se~nato esisteva un disegno di legge di iniziativaparlamentare, h/\ portato successivamente al~la Camera il suo disegno di legge. Indubbia~mente questo è un errore.

Errore solamente tecnico, caro collega P.er~sica? Io credo che questo contegno del Go~v,~['no rientri, per "!ua vul(\nth, in quell'insiemedi atti per i quali sembra si voglia mettere ilSenato in una Ì)osizione subordinata di fron~te alla prima Camera. E questo è il punto po~litico.

CAPPA. Ma il Governo non ha nessun in~teresse.

LUSSU. L'interesse c'è, collega Cappa. Io,probabilmente a torto, all'Assemblea Costi~tuente sono stato fra quelli i quali sino. all'ul~timo hanno sostenuto la necessità che non siistituisse la secunda Camera nelle forme dal~le quali è uscito il Senato attuale, per infiniteragioni, delle quali non ne ricordo neppureuna, peTchè non è il momento. Ma sta di fattoche l'Assemblea C;ostituente ha voluto fissarequesto istituto della seconda Camera con gl~stessi poteri della prima Camera. Ora, non èuna questione di dignità personale, è questio~ne di dignità di istituto, di dignità di funzio~ni, di dignità di rappresentanza: questo Sena~to ha gli stessi poteri della C;amera dei depu~tati. E se qualcuno di noi, per un ordine diidee tutto suo ritenesse di doversene spoglia~re, non lo può fare in quanto che la Costitu~zione fissa nella Carta i poteri del Senatoidentici a quelli della prima Camera. Siamoquindi obbligati, se vogliamo, noi stessi che

.rappresentiamo il popolo, dare l'esempio difedeltà e di lealtà rispett03a alla Costituzione,siamo obbligati noi per primi a difendere quel~

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~. 3932 ~

24NoVEMBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 .~ CXIV SEDUTA

lo che la Costituzione ha voluto sancire, ClOel'eguaglianza dei poteri del Senato con quellidella prima Camera.

Il Governo ,sembra che pensi in modo oppo~sto. Gli onorevoli coJleghi ricordano più cir~costanze nelle quali il Governo si è comporta~to sempre come se tendesse a svalutare il Se~nato o tendesse a metterlo in una situazionedi inferiorità politica di fronte alla prima Ca~mera. Voi direte: per quale ragione? Io ,sonodolente di esprimere adesso un concetto di ca~rattere polemico politico. Ma è evidente, ono~revoli colleghi della maggioranza democristia~na: perchè la Camera vera, la Camera ideale,la Camera introvabile, per il Governo è quel~la dei deputati dove ha la maggioranza asso~Iuta, dove qualunque questione si può dibat~tere all'infinito ma rimane quella che la Jllag~gioranza assoluta fissa nella sua volontà. Manella seconda Oamera questa maggioranza as~saluta non esiste. Ecco perchè il Governo pre~ferisce la prima Camera.

MERLIN UMBERTO. Questa è una ragio~ne di più per trattar meglio l'altra: (Com~menti ).

BITOSSI. Il progetto Basi deve essere di~scusso per primo qui al Senato!

LUSSlJ. ~ui, onorevoli colleghi, non eisi,steuna rrwgglOranza a,ssoluta per il Governo,esiste ulla maggioranza politi.ca che io miauguro possa essere solamente provvisorianell'interesse dello Stato. Non esiste la mag~gioranza assoluta, per cui ,è necessario che ilGoverno fa,cc.ia buon viso a .cattivo p'io.co e ri~

'"conosca che questa differenza, non indiffe~l'ente, esiste. Bisogna dIe l'abbita presente.Pertanto tutte le volte in cui il Governo parevoglia dimenticarlo, noi ,3Jbbiamo il ,dovme dirkordarglielo. Noi, ,cioè, ,s,ena:tori delLa mino~

ranza e della maggioranza, perchè il pro~blema riguarda tutti noi, la dignità di cialscu~no di noi e del nostro istituto nell'insieme. Emi permetto, finendo, di rivolgere ancorla unavolta il cortese richiamo al nostro iUustirePresidente, perchè ,egli è il nostro [e\a,pprlesen~tante, egli ralppl'esenta il Senato, l',autoritàdella nostra A,ssembJ.ea, la dignità di questoistituto, di non dimenticare mai che la sovranità popola.re ha due mmi e che questovale l'altro.

PALLASTRELLI. Domando di parlal'e.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.p A LLASrrRELLI. Se sono bene infor~

mato, :pokhè ero assenteruall'Aul'a Iquandoparla v,a il 881latore Pers~co, quesfuUimoavrebbe fatto un acoenno all'8a Co.mmissione,che io ho l'onore di presiedere. Non entro inmerito rdativ,amente allecrHiche fatte al Go~verno; pa1'10 isempli,oemente della Ipa['ite checompete la Commissione che ho l'onore dipresiedere. Il progetto Bosi~Gl'~eco ed a:ltr'i,che è stato presentato nel giugno scorso .allaCommissione, fu accompagnato dj:tl1a richiesta

di alcuni dei proponenti che fosse discussoimmediatamente. Altri colleghi sollevail'ono1'.eOCeZi011eche, essendo in gestazione un pro~getto di legge di iniziativa governativa, c.;areb~

be stato opportuno 'attenderie, per potedi di~seutereabbinat.i. Intervenil1eropoì ,altri pro~getti, tutti con carattere di urgenza ~ me ne

potranno far £ede llirlche i firmatari del pro~getto Basi ~ che dovevano essere di'Bcllissi eapproviati entro. un <certo determinato tempo,per cui noi sollev,ammo anéhe delle eCloezioni,perchè certi provvedimenti dovevano essereapprovati, data l'urgenza, senza, poter disporredel tempo nece:c:sariopel' approfondire gliargolll'enti che ,sii dovevano (hSiCutere.

COE:'Ì,arrivammo al settembre, mese nel qTha~le mÌ sostituÌ nella pres~denza, essendo io as~sente per ragioni di salute, l'onorevole Salo~mane. E dietro le iI1lSlÌ,stenze che vennero fattedali proponenti Basi e Grieco, il progetto dilegge di loro inizia,tiva fu posto all'ordine delgiorno, tanto ehe neUe ultime ,sedute dellaCommissione fu presentato stampato questoprogetto con la sua r'elazione.

Esso non fu discusso per la sola ragioneche si dovettero portare alla Commissione al~tri progetti urgenti e taluni in sede deliberanteche perciò ebbero la precedenza; alla diseus~sione dell'ultimo di questi progetti partecipòanche il Ministro dell'agricoltura, progettoche riguarda il contingentamento del grano.,!'uttavia è rimasto all'ordine del giorno ilprogetto Basi e nelle ultime sedute nessuno,anche da pa'I'te dei proponenti, ha sollevatodelle eccezioni.

Nel1a proslsima riunione vi salrà un altroprogetto che riguarda il prezzo del gr:ano,

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Senato della Repubblicl/Atti Parlamentari .~ 3933 ~

24 NOVEMBRE 1948DISOUSSIONI.ANNO1948 ~ CXIV SEDU'f.A

che è precedente al progetto Basi; Sii tra,t11a diun progettino che s,aràrapidamente discusso.

TI progetto HOSii, quindi, resta all'ordine delgiorno e si provvederà a nominare il relatorese verrà, come ritengo, concessa la proroga.

Posso di,re aneh'io la mia modesta impres~sione: s3w'ebbe Is,tato mò1to più 'Utile che il pro~getto mini,sterii3ile Segni si fosse presentato inquesta sede per poterlo discutere, con quelloBasi, alla Sa Commissione, anche perchè que~sto era il motivo dal quale d,eriva il ritardodi 'cui solo ogigi ,akuni colleghi si lamentano.

Questo detto, credo ,che la mia spi,egazionesia già più che sufficiente per ritenere non po~tersi fare alla Commissione alcun appunto,molto meno di non aver curato di procedere,nei suoi lavori, con la massima diligenza.

CINGOLANI. Domando di par'laTe.PRESIDENTE. Ne ha f,acoltà.

CINGOLANI. Onorevoli coUeghi, ,a mesembra ,che 1<8,ques,tione, iniziata come unasempl1ce osserv,azione intorno a quella, che èsembrntla una mancanz'a di riguardo ve,riSOquesto l'amo del Parlam;ento, man mano si ègonfiata e se ne voleva fare, e forse se ne vuolefare, una gr'olssa, questi,one politica di fronte alGoverno.

Ora, vediamo un po' di sdrammatizzare; laverità è 'che i progetti sui contratti [agrari diiniziativa parlamentare sono due: quello delcoHegra Basi, 'presm1tato al Senato, e quellodell'onorevole Miceli, di parte comuniS'ta,pr()~sentato aHa Camera dei deputati.

Se, nena dizione, il progietto MiiceH è piùlimitato del prog:etto Basi, ,iln reaHà partla, dicontratti [agrari, di m::ezz'adiriia impropria, di'C'omparteÒpaziione ecc. ed è un ver'a e proprioprogetto di riforma dei patti lagr1ari. Quindi laCamera dei deputati Isi è trovlata nella stessianostra condizione dìÌ fronte ,alla presenta,zionedi un progre:t,to da p31rte del Ministro, pel'ichèla Commissione si è tr'ovatla, già ad a[vere ilprogetto MiceE, come lla nostra CommiÌs'slioneha già avuto n progetto Basi.

Non è presente il Ministro, che ci avrebbepotuto dare delle Ispie>~azioni, nè iÌo mi sentoautorizz.ato ,aid esprimere il pensiero del Go~verno e dei suoi 3!utorevoli ra,ppr'elsentant>i masolo il pensiero del mio gruppo. A tale titoloposso respingere subito una pregriudiziale suquanto ha affermato l'onorevole Lussu, e cioèche il GOVlerno abbia tutto da guadag!nare a

preferire la Camerla al Senato, in quanto nenaCamera ha ,la maggior'anza as>solut'a mentrelal Senato ciò non è.

Orla, questo slar'ebbe un gioco da bambini.Onorevole Lussu, c'era purtroppo da risalireuna lunga, annOISla, tradizione per cui il Se~nato ,erta [consid8l1ìato la seoonda Camera. Ora,giuridicamente la COisltHuzione ci ha da,to laparità; non solo, ma la persona del Presi~dente del Senato è di fatto quella che in casodi ,crisi delLa più alta magi,stratura deltla R<G~pubblioa v,iene a sostituirvisi. Viene da,tacos),al Senato la preminenza ~ così io penso ~

di fronte alla Camera: Il Senato è un primusinter pares. Non Isono un giurista, ma dalpunto di vista politico mi pare che questo or~mai appare dia quella pras,si çui faceva cennoun collega.

Mi pare anche ,che oi possa essere una giu~s,tifioazione: da quanto tempo è ,che Isiamo quiimpegnati a discutere il progetto F,a,nfani?La Camera è dilsoccupat,a in questo momento.Questa è l,a verità, tanto ,che eSlsa ha presosv'aria,te vlacanz,e e, se non iCifo<ssela moz[ioneNenni che ooeuperà la CamCil'a per pareochiesedute in una discussione di politica estera,la Camera non avrebbe niente da fare, mentl',enoi siamo ,all',a,rÌÌ<colo LiO del .piano Fanfani(anzi in pochi giorni, ,a dir'8 il vero, [siamolandati ,avantli 'r'apid.amente). Ma vOlTei ricOir~dare a tutti i ,colleghi !'Iandamento delladi~soussione e dell'alpprovazione degli artieolidel progetto Flanfani: qui non si vUOiI parlaredi ,ostruzionismo, perlchè altrimenti dovrei

fa,r'e il prO/cesso aHe intenzioni. Ogni grupposi è regolato oertamente neglri intereSisi su~pr,emi del Paese, in cui ha ,cer,ca,to di 'inqua~drare gH intereslsi dellla prorpria parte politiea;

ma st'a di f,atto ,che su 65 artieoli ne abbiamofatti 40 e se anche il progetto Segni con pro~c{odura d'urgenz,a foslse 'stato p,resentato quie foslse andato alla Commislsione, non avrem~ma potuto di[souterlo fino a che non fosse fi~nita la discussione e, mi auguro, l'approva~zione completa del progetto Fanuani. Per ilrèlsto abbi[amo una infinità di carne al fuoco edobbia;mo cuocerla tutta per non fare una,brutta figur1a. L[a maestà del Senato si difendedinanzi all'altra Camera con la eelerità deisuoi lavori. (Vvvi applausi dal centro e dadestra).

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Atti Parlamentari ~ 3934 ~ Senato della Repubblica

DISCUSSIONIAriNO 1948 ~ CXIV SEDUTA 24 NOVEMBRE 1948

BITOSSI. Aocogliendo forse tutti i vostripunti di vist,a?

CINGOLANI. Per quanto rliguJaI'da ill modusvivendi che bisognerà pur kovare, non ab~biamo nu1la in eontrlrurio che il Presidentetrovi il modo, sia ,attraverso le modif1che alRegolamento proposte dal senatore Pel'lS,ico,sia con l,a ,sua iniziativia perso'l1ial,e, per us,cir,eda una situazione che in fondo non ci spa~venta. Noi siamo ai primi passi della nuovavita democratica l~ruppr'esentativa del popoloitaliano: abbilamo fiducia che nell'a,vvienir'e sipossa chiarire questa pic,cola nube che po~trebbe oSlcurare i rapporti tra noi e l'altrol'amo ,del Pa,rlamento. (Vivi applausi dal cen~tro e da destm).

BERLINGUER. Domando di parlall'e.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BERLINGltER. OnoÌ'ievoli coUeghi, l'ono~revole Cingolani ha voluto sottolineare l'aS'pet~to politieo del problema. Io vorrei, invece, che.voi ascoltaste questi miei brevisslimi rDie'vipresdndelldo dall'aspetto politi,co ed esami~nando soltanto l'alspetto tecnico e quel.lo pra~tico della questione. Se doves'si aercennare al~

l'aspetto politico direi senz'altro: noi socia~listi iSÌamo perfettamente d'aocordo con La im~postazione del collega Scoccimarro e del c,ol~lega LuSlsu. Del resto, basta che volgiamo pc:run iistant'e lo sguardo all'indietro, al corlso deinostri La,volri, perehè ciaslcuno di noi abhi,a laprova preci,s1a che tutte, dico tutt,e, ,le di,scus~sioni più irr1iportanti in tema di bilaneiio, di,di'chiariazioni del Governo, di disegni ,di legge,sono ,state portiate prima ,a11a, Came~a e sol~tanto più tardi al Senato. Chè, altrimenti, nonsi spi'egherebbero i continui interventi e i eon~tinui ,richi,rumi de1lia nostra Prresidenza al Go~verno perchè questo smistasse, con un sensodi parità, di equità e di rispetto alla Costitu~zioneed al prestigio del Senato, i ,suoi disegnidi leglge fra l'uno e l'altro ramo del P.arla~mento. Dice il coHega Cingolani: «Che inte~resse può la,vere il Governo a portare le sUledi,scuS'sioni ,più importanti, i suoi disegni dilegge più importanti, i suoi pii] importanti hi~lanci prima ana Camera ,e poi al Senato? li.Hanno già risposto i colleghi Scoocimarro eLussu. Io vorrei ricordare a voi, onorevolicolleghi, un caso ,che ricordo partieolarmenteper1chè, in quella circostanza, fui relatore, il

ca<so del disegno di legge sune armi. Si eraportato a questa Assemblea un dilsegno dilegge già ,approvato edemencLato cLaM.a Ca~mera e poi, io non so per quale ragione, perUlla :addotta riagione di urgenZH< ~ io penso

per disposizioni ehe veniv,ano dal Governo ~

ci si è addirittura impedito di introdurre qua~lunql1e emendamento.

Aid ogni modo non mi pare che val,~ano, nèsul piano politiconè sul. pi/ana pr,atico, Ie os~servazioni delcolleg,a Cingolani, quandoaf~ferma che il disegno di l,egge 'per lla rifolrmadei patti a,grari è Istlato 'port,ato aUa Cameraanzichè al .senato, perchè la Camera, egli dice,erad1soCicupata; qualsi che si tr1attals,se di elar~gire un sussidio... di disegni di legge ai di~soccupati. Io ri,co~do che ,a.Ha Oamera, peresempio, in questi giorni ,dovrà di'scuterlsi unamozione del mio partito Iche impegnerà l' A,s~sembleaper div1eme ,sedute e che costituirà un:5atto politko ,di primo piano. Si,amo noi, in~vece, che, appenachiuE:a la discussione sulprogetto ,di leg.ge ,del MiniiStro Fanfiani, r,este~remo disoc,cupati.

Ma la questione non è questla,. Io, iJ:'ipeto,vorrei ehe cia,scuno di voi presdndeslsl8 daquaLunque ,aspetto politiiCo del problema e nevalutasse soltanto il l,ato tecnico, giuridico eil lato pratioo; e prescindesse 'anche, per unistante, cOlme è giusto, da quelle propOiste, fol'~sle ragionevoli, del coU,ega Pe'l'!sieo, di rifor~me regolamentlari ,che sono però proposte dejure condendo. Oggi noi dobbiamo tener contodelLa legge ,che gov,erna i nostri llavori, e cioèdel nostro Regolamento, cioè dell'articolo 32.Permettetemi di leggervelo: ~ Le relazioni del~le Commissioni' sui di,segni di legge devonoesser,e presentate al Senato e coml1n icat ,e aHa,Presidenz,a nel/termine ma.ssimo di dUD mesi.Scaduto i,l termine il dislegno di legge vi'enGiscritto ,all'ordine del giorno e rdiseusso sul

. testo del proponente, salvo che il g"enato, suriehi'esta della Commissione, nOn proroghi iltermine ,stesso ».

Ora, è principio elementm'e di pro{;edul'a,che una prorog'a; per poter esser,e accordata,deve essere richiesta (in questo caso dallaCommissione), prima che scada il terminenormale che, nel nostro caso, è di due me.si.'l'aIe proroga non è stata chiesta entro i duemesi e neppure più tardi. Quindi il Senato,

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~ 3935 ~

24 N OV:EMBRE1948.À}\l\"O ]\148 ~ (XIV SEDUTA DISCUSSIONI

come Assemblea, è investi'to, automaticamen~te, ope legis, della discussione del disegno dilegge, a meno che noi non interpretiamo in

modo tor:tuoso e parziale le norme regolamen~

tal' i che pochi mesi or sono abbiamo approYa~to. Forse per questo il conega Pallastrelli,Presidente deUa Commissione, ha ,dato quadelle spiegazioni opportune ed ha lasciato in~travedere un punto di vista che, in fondo, coin~cide con il nostro.

Che cosa ha fatto la Commissione? Ha so~speso di discutere, di deliberare nella propo~sta di legge di iniziativa parlamentare. Per~chè? Perchè attendeva che il Governo, secon~do l'impegno assunto, presentasse al Senatoil suo disegno di legge in modo che progettogovernativo e proposta di iniziativa parl3Jmen~tare potessero essere discussi e decisicon~giuntamente. Questa è la logica della d,ecisio~ne della Commissione e questa è anche la lo~gica di un possibile coordinamento delle dueinizirutive: iniziwtiva governativa ed iniziativaparlamentare.

Che cosa avverrebbe Se noi rinunziassimo,abdicando ai nostri diritti ed al nostro dove~re, a discutere il disegno di legge di iniziati~va parlamentare presentato al Senato? A vver~

l'ebbe questo: che la Camera eserciterebhe unafunzione soverchiante, ingiustificatamente so~verchiante, sulla funzione del Senato. E checosa avverrebbe nel caso che noi, come il re~golamento pr,escrive in modo assoluto, inizias~simo qua la discussione delle propolste di leg~ge di iniziativa parlamentare? Avverrebbechela Camera e il Senato, simultaneamente, di~scuterebbero sullo stesso oggetto, e più tardinoi manderemo la proposta di legge da noiapprovata alla Camera, e la Camera mande~

l'ebbe il suo disegno di legge, approvato, alSenato.

In sostanza si andrebbe incontro ad una se~rie inestricabile di scambi di disegni di leggee proposte di legge che renderebbe inutile lafunzione di tutto il Parlamento, dell'una e del~l'altra Camera.

Che cosa si può fare oggi per ovviare a que~sto inconveniente? O la Camera rinunzia alla,sua iniziativa o rinunziamo noi. Vedete voi,onorevoli colleghi, se di fronte al nostro rego~lamento, che ci impone di discutere i nostri

disegni di legge, voi siete disposti ad abdica~re alla funzione del Senato. (App'rovazioni dasinistra).

GRASSI, Ministro di grazia e giustizia. Do~mando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRASSI, Ministro di grazia e gvustizia. R,i~spando per conto del Governo ad una questio~ne nella quale forse il Governo non entrel'ebbe, perchè si tratta di attività di due As~semblee sovrane, con egua1i poteri, così comela Costituente le ha costituite. Potrei anchenon entrare in quelli che sono i regolamentiinterni di ciascuna Assemblea e in quello chedeve essere lo sviluppo che ogni progetto dilegge di iniziativa parlamentare deve avere,perchè il regolamento ha fissato per il Sena~to, come ha fissato per la Camera ,dei deputa~ti, le norme per il loro svolgimento. Io pensoche non debba neanche entrare in quelle chesono le proposte che vengono fatte, per ce'rca~re di correggere queste eventuali questioni dicompetenza che possono sorgere tra due or~gani sovrani.

Ritengo che la proposta fatta dall'onorevolePersico ~ che è sempre acuto nelle sue inter~

pretazioni costituzionali ~ possa anche urta~

re contro quella che è la sovranità di ognisingola Assemblea, perchè è diverso fare ilproprio regolamento, regolamento interno diciascuna Assemblea, e creare, il che forse èmolto difficile, proprio un regolamento che re~goli le due Assemblee che sono egualmenteorgani sovrani ed i cui conflitti eventualmen~te possono venire dinanzi alla Corte costitu~zionale.

'Ma la verità è un'altra. La verità è la pras~si, è il costume che in questi grandi organisovrani deve intervenire per forza di cose perrendere possibile il funzionamento di questiorgani sovrani dello Stato, che noi abbiamocostituito, tranne che non si dicesse che laCostituzione deve essere modificata e che ilsistema bicamerale 'non può funzionare comeè stato costituito. Ma non credo. Il sistema bi~camerale presenterà certamente dene difficol~tà avendo creato due Assemblee identiche e,

Isullo stesso piano, senza priorità dell'una sul~

l'al'tra, ma queste difficoltà bisognerà che lapratica e la prassi le superino come le abbia~

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~3936 ~

24- NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ OXIV SEDUTA DISOUSSIONI

ma superate fino a questo momento e come do-vremmo cercare di superare nell'avvenire, per~chè la Repubblica italiana è sorta da pochimesi e noi speriamo che la sua vita sia conti~uua e che soprattutto la prassi, più che la leg-ge, possa continuare a mantenerla in piedi.

Ora, dicevo, non mi preoccupo di questa si~tuazione, io volevo soltanto dire una parolasu quello che è stato detto nei confronti delGoverno, perchè non avrei presa la parola in

questa discussione, che è esclusivamente del~l'Assemblea, in altro caso. È stata detta unafrase un po' forte da parte dell'onorevoleScoccimarro. Qualche altro, infatti, ha dettoche il Governo ha sbagliato e avrebbe fattomeglio diversamente, ma voi, onorevole Scoc~cimarro, avete det,to che il Governo è statoscorretto a fare questo. Ora io vi prego di ri~tornare su questa vostra espressione, giacchè

l'iniziativa nel presentare i disegni di legge ètanto del Governo, così come può venire daparte di un deputato. Nessun dubbio c'è suquesta situazione. Ma d'altra parte, se è veroche il Governo ha approvato un disegno dilegge e ha lasciato al Ministro proponente lafacoltà di presentarlo, nessuno può immagi-

nare che esso abbia detto a chi dovesse esse-re presentato; ma Sp il MÌ11i:-tro, nE'Ha ",uacompe,tenza, ha trovato che contemporanea~mente c'erano due proposte di legge sulla stes~£a materia già presentate ai due rami del Par-lamento, avrà avuto certamente dei suoi crite-ri per presentare il disegno di legge all'unopiuttosto che all'altro ramo.

n Ministro Segni, che oggi è in Americaper il Congr'e1slso della F.A.O., 'avrà avuto isuoi motivi per fare ciò, motivi che non di-fendo in questo momento, m'a debbo e8I'ICaredi di,re cosla può Iwvere provocato dò. (Com-menti da sinistra). Rip'e,to ,che non voglio di-fenderlo in questo momento, ma ,cerco di com-prendere il 'suo ,atto. C'eranodUJe disegni dilegge di inizilativa parlamentare identici, ondeil disegno di legge ,del Governo Ipot8!v,aesserepresentato aUa Oamera dei delputa1ti o al Se-nat,o. Vediamo ,che 'COlsa può eSiSlere ,gUCiCesso.Può darsi che il Ministro Segni abbia tenutopresente, 'e for~se questaronsider,azione puòessere sta,ta anche oggetto di scambi frla i Mi-nistri, che il Senato aveva davlanti a sè un,adura batta,gHa per andar:e avanti a Viarare il

piano Fan£ani, che 'c'è poi una seconda leggeFlanfani, e che 'c'è anche un'altra legge '1lr~gente SouBa Corte costiltuzionale, legge che hopresentato da mesi e che si va maturando eche deve venire urgentemente varat,a, perlChèsi tratta di un i,stituto nuovo voluto daHa Co-stituzione e perchè credo sia inldiiS'pensabileistituire questo orglano al di sopra di tlutti gliorgani sovr,ani, ,che potrà decidere ,anche dellequestioni di compet'enz'!1 tra i poteri delloSt,ato. È. questa un'ailtra legge urgente che de~ve venire approvlat'a oltre a t,ante 'al,tre leggiminori, qualcuna delle quali presentalta. anche,da me. Quindi il Senato ha un ,complesso diIavori per cui eredo che con questo disegnodi legge difficilmente potrebbe ,arrivareadeSlaurire il suo lavoro prima delle v,acanze na-

t'3:.~izie,mentre La Oamera dei deputati si trov,a,senzla lavoro. Ed el'a periCÌò logieo, io credo,

non perchè si voglia dare lavoro ai disoc-cupati, ma appunto per equilibrare i lavori,che, data la pOoSisibilità di sceltta, si ,siOegliessela Oamera dei deputati.

E dal punto di vista politico della questione~ ce lo ha detto egregiamente l'onorevoleCingolani ~ è mai possihil-e pensa1re che un

Governo scelga un' Assemblea od 'un'altr,a. perragioni di opportunità, (rumor'i) quando lalegge'deve avere l'wp'provazione dei due ramidel Prarlamento? Quale vantaggio può deri-vargH da un'a'pprovazione antecedente quandopoi il dilsegno di legge può essere bo<c:ciato,successivlamente? Non credo che mai alcunMinistro r'esponsabilepos-sa ,aver pensa,toaduna Isituazione simile nel pr'esentar~ un dise-gno di legge. Noi consideriamo il P>arlamentonella sua unità e Icome due organi sovr,ani,ugualmente sovrani. Il lavoro potrà essere di~sdplinato e dò non in forme di regolamento,ma in forma di intesa tra le due Assemblee.Se dò avverrà tanto meglio, ma in ogni modonon si può dire che il Governo sia lstato SCOI'~retto, che il Ministro Segni abbi,a compiutoUna scorrettelzzra nel pr'esentm-e il di,segno dilegge all'altro 'r,amo ,del Par'humellto. (Ap~plausi) .

PRESIDENTE. GomunÌiCo che è stato pre~senta,to UI1 ordine del giorno a firma del se~natore 8cOIciCÌmarro del seguente tenore:

« Il Senato propone che la distribuzione deiprogetti di legge nei due rami del Par'lamento

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Atti Parlamentari ~~ 3937 ..;...;...

DISCUSSIONI

Senato della Repubblica

24 NOVEMBRE 1948.ANNO 1948 ~ eXIV SEDUTA

veng,a arfidatla ,ad una Commi,ssione perma~nenlte eostìtuit,a da un vice, Presidente del Se~nato, un vke Presidente della Camera dei de~putati e dal Sottosegretario alla Presidenzadel Cansiglio ».

CINGOLANI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha fa,eoltà.CINGOLANI. Mi pare ,che sia inutile dislcu~

tere .su dò, rl3"ppresentando noi urua sola del,ledue parlti in eruusa. (~uelstesono deUe im:prov~vi1saziani!

CA1)P A. Non può essere messo ai voti.

SCOCCIMARRO. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facaltà.

SCOCCIMARRO. Desidero rispondere adun appunto del Ministro Grassi e ad alcuneosservazioni fatte dai colleghi. La mia propo~sta non è una improvvisazione come ha dettoil senatore Cingolani: sono almeno sei mesiche se ne parla. (Rumori dal centro e da de~stra ).

Abbiate pazienza per un momento. Quellaproposta è stata discussa in seno al Consigliodi pre,sidenza del Senato, poi anche al Consi~gli o di presidenza della Camera e con il Pre~sidente del Consiglio. D'altra parte io nonchiedo che si prenda qui una decisione defini~tiva, ma solo che il Senato proponga alla Pre~sidenza del Consiglio ed alla Presidenza d81~la Camera di costituire una Commissione:lelsenso da me indicato: mi pare che questo siail meno che si possa chiedere. Non vedo ehecosa ci sia d'impravvisato in tutto questo.

A proposito del progetto di legge sui C0n~tratti agrari si è detto che anche alla Oamera,come al Senato, vi è un progetto di iniziativaparlamentare presentato dall'onorevole Mke~li. Ora, devo far rilevare che si tratta di pro~getti che hanno un contenuto diverso: quellodell'onorevole Miceli riguarda la mezzadriaimprapria, quello degli onorevoli Basi e Grie~ca la mezzadria classica, la colonia ecc., cioèla stessa materia del progetto governativo.

Si è detto: che interesse ha il Governo dipresentare un progetto prima all'una piutto~sto che all'altra Camera? È vero che i proget~ti devono essere discussi nelle due Camere, maquando un pragetto viene al Senato e su diesso si è già avuto un voto di maggioranza

alla. Camera, si voglia o no, esso viene can

una autorità che influisce sul voto del Senato.E poichè alla Camera il Governo ha una mag~gioranza assoluta che non ha al Senato èchiaro !'interesse del Governo. Questo ha in~fluenza anche per gli eventuali emendamentiche qui si potrebbero praporre. L'esperienzalo ha già dimastrata. Su questo non v'è dub~bia. Perchè valete farvi credere degli ingenuiquando non lo siete? (Commenti dal centro eda destra). La ingenuìtà che voi fingete nonvi fa credere tali da noi. (Commenti).

Onorevole Ministro Grassi, sono dolente didover affermare e sottolineare, anche dopo ilsuo intervento, il rimprovero di scorrettezzada me fatto al Governo.

Il Governo sapeva che qui c'era ,unprogetto di legge sui contratti agrari. Essoprepara sulla stessa materia un altro progettodi legge, si impegna verbalmente di presen~tarlo al Senato e poi lo manda invece. d'ur~genza alla Oamera. La scorrettezza consistenell'aver mancato al suo impegno. Nella vitaprivata come nella vita pubbJica, per chi man~ca alla propria parola, il meno che si pos.sadire è che si è scorretti.

Quanto all'ordine del giorno da me propo~sta,si voglia o no parlo in votazione o accet~tarlo come raecomandazione, ciò che importaè che la Presidenza del Senato, la Presidenzadella Camera e la Presidenza del Consiglio ri~salvano il problema della distribuzione deiprogetti di legge nei due rami del Parlamentoin mO'do organico e definitivo.

;È il meno che si possa dire dopo quello cheè avvenuto. Ma io chiedo qualcosa di più. C'èuna situazione di fatto, e mi pare che il Mini~tra Grassi e .l'onorevole Cingolani l'abbia~no ignorata. Quando domani avremo discus~,so e votato un nostro progetto, ed. a ,norma del

Regolamento abbiamo il dovere di discuterloed approvarlo, e la Camera dei deputati avràa sua volta discusso e votato un altro proget-to di legge sullo stesso argomento, e questiprogetti non sono identici, che situazione siviene a creare? Bisogna eliminare questa con~traddizione.

Perciò io faccio la formale proposta che sichieda al Ministro Segni e al Governo di man~darci subito il ]01'0 disegno di legge.

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~ 3938 ~

24 NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ CXJV ~EDUTA DJ8fL'SSJ ONJ

Noi avremmo potuto anche chiedere di di~scutere in precedenza il nostro progetto, mase il Governo ci invierà il ,suo, noi lo discute~rémo assieme. Concluderemo col votare TIn so~lo progetto, che andrà poi alla Camera dei de~putati. Così tutto sarà normalizzato. È interes~se specialmente della maggioranza governati~va evitare inconvenienti di questo genere. Mase voi non ci tenete, noi 'Chiediamo che vengamesso all'ordine del giorno il nostro progettodi legge come ce ne dà diritto il Regolamento.Discuta la Oamera il suo, e vedremo poi cosane risulterà.

PRESIDENTE. Vi è ora una nuova propo~sta del senatore Persico che è pregiudiziale al~l'ordine del giorno Scoccimarro, in quanto sipropone che la questione solJevata dall'onore~vole. Scoccimarro venga inviata, per l'esame,alla Giunta del regolamento per essere discus~sa e poi sottoposta aHa decisione del Senato.

SCOCCIMARRO.Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.'SCOCCIMARRO. C'è una proposta di risol~

vere in modo formale questo problema, in se~de di Re!Yolamento. Ma la questione che hosol1evato io esige una decisione che non puòessere rinviata alla Giunta del regolamentonerr>hÀc'è una situazione di £attoche bisognarisolvere.

Ora. io chiedo: si vuole o non si vuole di~scntAre l>!nronosta di iniziativa parlamentarerJ",o"nnt"h, ~>l RPD>!tO?

Voce da de,c:tra: Questa è un'altra cosa!SnonCIMARRO. Questa è una Questione

che si può risolvere senza bisogno di votareordini del giorno e rispetto alla quale non visono nrel!Ìudiziali. Una proposta in Quel sen~so ana Giunta del reQ'olamento c'è già. Biso~

fl'na convocare la Giunta del regolamento eilisr>ntf:~l"ele nl"onoste che la Giunta ha già di~nl'1nzi a sÀ. Ma ouel10 che noi dobbiamo vede-re ora è di evitare gli inconvenienti che nasco~no dalla contemporanea discussione di dueprogetti di legge sulla stessa materia. Questoè il problema da ri,solvere.

PRESIDENTE. Osservo all'onorevole Scoc~'cimarro che il suo ol'dine del giorno proponeuha questione particolare. Il senatore Persicoha proposto invece un ordine del giorno cheassorbe il suo, perchè esso dice che « la que~stione sollevata dall'onorevole Scoccimarro

dovrebbe essere rinviata a]l'esame della Giun~ta del regolamento ».

MANCINELLI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANCINELLI. A me pare che che l'artÌ'co~lo 32 sia così chiaro e contenga una normacosì categorica che sottrae la questione al votodel Senato. Poichè quando l'articolo 32 dice:«Scaduto il termine, il disegno di legge vieneiscrHto all'ordine del giorno », è la Presiden~za che deve dare esecuzione a questa normaed iscrivere il disegno di legge all'ordine delgiorno. Quindi mi pare che il Senato non pos~sa e non debba intervenire. Sarebbe moltostrano che per l'interpretazione di una normacosì chiara, ogni volta ci si dovesse affidarea quello che può essere l'umore del momentodel Senato. C'è una norma fondamentale, scrit~ta e approv,ata dal Regolamento, e alla Pre-sidenza è affidata la funzione e il dovere diapplicarla.

BOERI. Domando di parlare.

PRESIDEN'rE. Ne ha facoltà.

BOERI. Onorevoli colleghi, ci troviamo difronte ad una grave questione di oarat'tere co~stituzionale, che si potrebbe ripresentare inqualsiasi momeinto, come si è presentata oggi.Prescindendo da qualsiasi considerazione diparte, cerchiamo di risolverla serenamente,senza fermarci a considerazioni di natura po-litica o di lotta pro o contro il Governo.

Occorre tenere distinte le due situaziolni: lasituazione speciale riel progetto Bosi e la si~tuazione generale.

Per la questione Basi evidentemente non c'èche una -risposta da dare alla domanda del se~naltore Scoccimarro. Eglidke: 'c'è un progettodi legge; sono passati oltre dUe mesi; chiedoche questo progetto sia portato in discussio~ne. Di fronte ad una richiesta di questo gene~re, non è possibile non assentire. Il giorno incui, portata all'ordine del giorno la questione,si crederà dalla Commissione o da uno di noidi sollevare la questione pregiudiziale già ac~colta dalla Commissione stessa, il Sena:to do~vrà risolverla. Potrà dire: sospendiamo di giu~dicare, in a.ttesa che venga in discussione quiil progetto Segni; oppure dirà: diamo due otre mesi alla Commissione per completare' ilsuo esame; oppure: affrontiamo l'esame del

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Atti Parlamentari Senato della Repubblica~ 3939 ~

24 NOVEMBRE 1948DISCUSSIONI~~NNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

progetto. E badate che se ci dovessimo ferma~re un momento a considerare tutte le eventua~lità, anche le più s,trane, potremmo arrivareal risultato che quel giorno ~ deciso il pas~

saggio alla discussione di merito del progettoBosi ~ un senatore qualsiasi, in sede di emen~

damento, proponesse il progetto Segni. E siavrebbe questo risul'tato: che ~ malgrado il

Governo ~ la discussione verrebbe dalla Ga~

mera a finire al Senato. Questo per ciò che ri~flette la questione particolare.

Ma vi è, più alta, la questione di caratteregenerale. Non credo che essa possa essere ri~soHa con l'ordine del giorno dell'amico Persi~co. Quell' ordine del giorno vorrebbe porltare~n sede di Regolamento una questione che èmolto più vaslta, di carattere costituzionale,che involge non solo la funzione nostra e lanostra attività, ma anche la funzione e l'atti~vità della Camer,a. Come possiamo risolverlasoltanto noi? Non c'è che la Presidenza chepuò intervenire, cercando una soluzione in ac~cordo colla Presidenza della Camera. Io vor~rei, se fosse possibile, che evitassimo gli ordi~ni del giorno: potrebbero inasprire la que~stione, che va risolta rapidamente.

La mia proposta è perfettamente conformeal Regolamento, in quanto il Senato può sem~pre fissare il suo ordine del giorno per le Sr8~dute successive.

Proporrei che per un giorno, che non deveessere domani, che potrebbe essere, ad esem~pio, giovedì della prossima settimana, noi po~nessimo all'ordine del giorno il progetto Bo~si. Mia insieme formulerei la preghiera all'ono~revole Pr,esidente ed aicomponenrti della Pre~sidenza che, messisi in rapporto col Governoe con l'altro ramo del Parlamento, trovas,seroin quesiti giorni una soluzione al problemagenerale e, se foss,e possibile, anche una solu~zione al problema particolare.

Occorre evitare che questa, che è un'altraquestioneco,stituzionale, si immiserisca in undibattito di parte, inevitabilmente astioso.

Occorre arrivare ad una soluzione, che per~metta lo svolgimento ordinato della vita éosti~tuzionale nei due rami del Parlamento.

PRESIDENTE. Gomuni,co al Senato chedal senatore Braschi è stato presentato il se~guente ordine del giorno:

« Il Senato invita l'8a Commissione, davanti

alla qua,le pende la proposta di legge Bos! edaltri, a pronunciarsi in ordine larl1aopportu~nità del1a proroga e a riferir'eal Senato perla decisione A>. (Rurrwri e interruzioni dasinistra) .

P ALLASTRELLI. Domando di par:lrare.PRESlDENTE. Ne ha falcoUà.PALLASTRELLI. Non ho bisorgno di rial~

laociarmi a quello che ho detto prima e di ri~fare la storia di quanto accadde nella sededell'8a Commissione circa questo progetto peril quale non Isi sono mai da nessuna partesolleviate obiezioni ci rea il modo in !cui ,si èproeeduto.

Ura, dato che lla qU€lstione Isi è 'prlesentatadavanti all'assemblea del Senato, chiedo iltempo di riunire di urgenza l'a CommiSisioneper poter proporre... (interruzioni dalla sini~stira). Parlo in base ,all'articolo 32 d'3l Rrergola~mento. Chiedo di poter riunire di urgenza IlaCommiissione alla quale verrà sOt,toposto qUJan~to è ,s,tato proposto qui da alrcuni colleghi ecioè la proposta di una proroga. ,che poi saràchiesta al Senato.

MANCINELLI. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.MANCINELLI. E stato definito una propo~

sta, ma inv'8ce il mio non è che un richi,amopuro e semplice al Regolamento. Ho detto chel'artieolo 32 del Regolamento stabilisce connorma precisa e categorica quello ,che si debbafare quando si' pr'esentano le condizioni delcalso che ei intereSisae su ,cui dislcutiamo. Oraio, Icon tutto ilris:peltto che si deve aHa Pre~sidenza, mi rivolgo ,a'la Presidenz:a dteslSlaperchè tagli .corto a queste dislcUJslsioni di ca~

.ratterre parti'colare (si può diSiC!utl8r'ea lungoper risolvere la quesltione di oarlalttere gene~

l'aIe) ed a,pplichi la nOrma deH'artieolo 32 delRegolamento.

CAPP A. Domando di parlarle.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.CAPP A. Pregherei i colleghi di rileggere

con me l'articolo 32 del Regolamento, perchètrovo che l'articolo 32 del Regolamento con~sente in pieno la domanda formulata dal Pre~sidente dell'8a Commissione, senatore Palla~strelli. Infatti l'articolo 32 recita testualmentecosì:

« Le relazioni delle Commissini sui disegnidi legge debbono e,3sere presentate al Senato o

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Atti Parlamentari Senato della Repubblicrt~ 3940 ~

24 NOVEMBRE 1948DISCUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA

comunicate alla Presidenza nel 'termine mas~sima di due mesi. Scaduto il termine, il dise~gno di legge viene iscritto all'ordine del gior~no e discusso sul testo del proponente" salvoche il Senato, su richiesta della Commissio~ne, non proroghi il 'termine stesso ». (Interru~zioni e commenti da sim'stra).

Che cosa chiede l'onorevole Pallastrelli,Presidente della Commissione? Che gli sila~sci il tempo di riunire la Commissione persentire se i suoi colleghi sono d'accordo neldomandare una proroga, che l'articolo 32 con~sente alla Commissione di chiedere al Sena~to. (Interruzioni e commenti da sinistra).

BERLING UER. Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoiltà.

BERLINGUER. Dirò solo poche parole. Ioconfesso con assoluta sinceri:tà che, di fronteall'ordine del giorno del collega Braschi, sonopreoccupato per la valutazione che il Paesedarà della competenza tecnica del Senato qua~lora tale ordine del giorno fosse accolto; cre~do veramente che ciò potrebbe esporci a note~voli critiche, specialmente da parte di ,tutti igiuristi che volessero esaminare l' opera no~

stra di legislatori e di interpreti di un nostroRegolamento.

Abbiamo sentito parole che non proven.go~no certamente da questo settore: le opinionidel collega Persko e del collega Boeri, duegiuristi, i quali hanno dimostrato come' l'in~terpretazione dell'articolo 32 non possa esse~re che quella che anche noi abbiamo data eche risulta evidente dalla lettera e dallo spiri~to del testo di regolamento. Se noi dovessimoconsacrare il principio che è possibile 'chie~dere una proroga quando il termine è già sca~duto, io non so che specie di stramberia intro~durremmo come principio giuridico in tutta lanostra legislazione, a cominciare dal caso deiprocedimenti civili e penaTi che sarebbero sov~vertiti in questo presupposto elementare di di~ritto. È per questo che io insisto nella istan~za del collega Mancinelli; noi abbiamo unPresidente che è un giurista: si renda egliconto di questa esigenza ed applichi il rego~lamento senza interpellare nè Commissionenè Assemblea.

Un'ultima osservazione ed ho finito. Si èMcennato ad una pregiudiziaHtà dell'ordine

del giorno del collega Persico su quello delcollega Scoccimarro. I due oggetti noncoinci~dono! Il collega Scoccimarro chiede che il Se~nato si faccia promotore della costituzione diuna Commissione composta di un nostro rap~presentante, da un rappresentante della Came~

l'a e da un rappresentante del Governo, laquale disciplini lo smistamento dei disegnidi legge alle due Camere. Il collega Persicoinvece chiede che noi per l'avvenire modifi~chiamo il nostro regulamento ma, natura!'mente, lo modifichi.amo per quanto si attieneai lavoI'i intErni del S8n'lto. La proposta delcoUega8coecimarro si rivolge dunque non,soltanto arISenato ma anche al Governo ed al~

l'altro ramo del Parlamento. Mi parie perdòche l'uno e l'altro dei due ordini del giorno siriferiscano a ,oasi asrsolutamente diversi; p8r~ciò si dovrebbe procedere alla loro votazionee senza ritenere che l'uno escluda l'altro; ma,del resto, pare che il collega Scoccimarro siadisposto a dare al ISUOGridine del giorno va~lore di semplirce raceomand,azione eon man~dato al Pres,idente perehè tenti di conciliarefinalmente le esigenze che sono apparlse neUadiscll'ssione di queslta Assemblea ,senza iCrOltTeincrindure nell'atti"ità legislativa dei duerami del Padam\~nto ,che deve essere arl1l0~nizzata. Concludendo, rinnovo lal Presidento

l'invito a portare senz',altro all'ordine' delgiorno ,la pro110sta di legge nostra.

CINGOLANI. Domando di parlare.

Pl1E3IDENTE. Ne ha faeoltà.

CINGOLANI. A me pare che Isi SOllO in~treocj,ate .ancOtl~,adi piÙ delle posizioni ehe noidobbiamo tenere ,separate. La prima è quelladell'onorevole Berlinguer' che è tornato la par~lar:e dena 1amolsa Commissione. o,ra ISUqueUaabbiamo espresso molto chiaramente il pen~siero, non solo noi, ma anche alcuni colleghidi :aLti'i s,ettori del Sena,to. Io ho finito relslpin~gendo l'ordine IdeI giorno del collega che l'ave~Via proposta e aSlsociandomi alla pregiudizialedell' onol1evole Persico, e cioè che trova,sHe ilPresidente, neUa sua saggezza, questa formadi correlazione di lavori.

T'1nto più, r~on n:1scondiam.1,>elo, che come ciha detto l'onorevole Presidente, il Governo haritenuto inopportuna quella proposta che voiripresentate oggi. Come fate a spogliair1e deleamvttere politico questa vostra pro,posta?

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DISOUSSIONI 24 NOVEMBRE 1948ANNO 1948 ~ OXIV SEDUTA

C'è poi la questione della iSICrIZlOne a;ll'or~dine del !giorno. Tutto questo Ichilassoper1chè?Nella prima pa.rte mi parè ,che ,siamo ,a posto,mentre nella s,econdapar't,e deHe iscrizioni al~l'ordine del giorno c'è un carattere di appli~cazione regolamentare che spetta al Presi~dente (s'intende che è iniziativa anche delleCamere) ma il Presidente prende atto secondol'arti>colo 32 del regolamento, quando è stat,apresentata l,a relazione le .l'iscrizione all'ordinedel giorno. In tal m,so io chiedo che, per lestesse ragioni, ma eon precedenza, sia i8crit,taanche aJI'orldine del giorno la ,s,econda partedel progetto Fanfani che è stata già approvatadalla Camera dei deputati e che è inattiva,inefficace perlchè manoa ancora !la relazione

della Commissione e la discussione e l'appro~vazione del Senato. Il Senato poi, che è padro~ne dei suoi lavori, delibererà quando sarà ilgiorno per poter discutere l'uno e l'altro.

L'unieaèosa che chiedo, e ,che è evidenteavendo già avuto l'approva,zione deUa Cameradei ,deput arti, è l'urgente approv,azione del ,se~condo progettoPanfani per chiudere quel de.

terminato genere di lavoriepoi passare aU'a;..di,ne del giorno dell'onorevole PersÌrCo. Que~,sta è la mia proposta. (Approvazioni dalcentro) .

~AMBERT [. Domando di parlare.PHESIDENrrE. Ne ha facoltà.LA.MB~UTJ. La soluzione ora ,proposta' an~

dI'ebbe bene se non present3Jsse questo incon~veniente: ehe mentre la proposta di legge,i,scriUa all'ordine ,del giorno, aspetta d'esseredi,scussa in Assemblea, non viene esaminata.dalla CommiiSsione Icnmpetente. Invece, per pa~radoS'srule che possa es,s,ere sembrata la tesisostenuta dal senatore Cappa, a me pare ,chela sintwssi Haliana non ,consenta altra inter~pretazione dell'articolo 32, se non quella cheegli ne ha dato. Infatti il secondo comma del~

l'articolo 32 dioe così: «,Scaduto il termine ildisegno di legge viene iscritto all' ordine delgiorno e discusso sul testo del proponen'te,salvo che il Senato su richiesta della Oommis~sione non proroghi il termine stesso~. Ora,se l'interpre'tazione fosse quella che da altreparti si è data, cioè che la proroga deve esserechiesta e concessa prima della s'cadenza., sidovrebbe dire: «salvo che il Senato non ab~bia prorogato »; invece si dice: «salvo chenon proroghi~.

Quindi queS'ta proroga può avvenire dopo]a scadenza de,l termine. E perciò io ritengo

che nulla vieti che si accolga la proposta delPresidente dell'Sa Commissione, onorevole Pal~lastrelli, cioè che si dia alla Commissione 11tempo di presentare una formale richiesta diproroga, in modo che, prima dell'inizio delladis,cussione nell'Assemblea, la Commissionepossa esaminare la proposta di ,legge ed ela~borarla.

SCOCCIMAHHO. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCOCCIMAHHO. Mi pare che la propostapiù aceettabile sia quella del senatore Boeri,

la quale offre anche uno spiraglio di solu~zione alla situazione contraddittoria ed as~surda che si è creata. Perchè discutere tanto?Io propongo di accettare :la proposta Boeri.

HUBINAGCI. Essa coincide con quella del~

l' onorevol1e Cingolani.

SCOOCIMAHHO. Un momento! Ciò non èaffatto vero! La proposta dell'onorevole Cin~golani fa un po' l'effetto del ripieco: «Voletequesto? ANora si discuta anche il piano Fan~fani ». Ora, nessuno si rifiuta di discutere ilniano Fanfani. II problema è un altro! Il fattoè che al1g Camera dei deputati la Commis~sione sta già discutendo il progetto di leggeagraria, e qui a,l Senato si discuterà un ,altroprogetto suNa stessa materia. Bisogna trova~re il modo di risolvere questa contraddizione.CJuesta situazi one n on esiste per il progettoFanfani. Il progetto di legge sui 'contrattiagrari è necessario porlo subito all'ordine delgiorno, per non trovarci nell'impossibiHtà didiscuterlo poi.

Perciò io propongo che si accetti '111.propo~sta Boeri. Si si vuole, si metta pure in discus~sione anche il primo proget'to Fa:nfani. Li di~s'euteremo contemporaneamente: al ma'ttinol'uno ed al pomeriggio l'altro.

Per qnanto riguarda la Commissione pro~posta dal mio ordine del giorno, debbò farnotare che obiettivamente questa proposta nonha un particolare significato poHti,co. In so~stanza si propone che il Senato ripresenti unadecisione già presa in sede di Consiglio dipresidenza. Dopo la esperienza fatta e gli in~convenieJ1ti cbe oggi lamentiamo, noi ripro~poniamo che la Commissione per la distribu~zione dei progetti di legge invece di essere co~

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Atti Parlamentari 3942......... Senato della Repubblica

DISOUSSIONIANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA 24 NOVEMBRE 194 8\

stitui'ta da funzionari, sia costituita c0!lle noi

a'\i'evamo proposto. Insomma qui ,c'è un pro~blema da risolvere e non si può continuare afingere di ignorarIo. A maggior ragione, dopoqhanto è avvenuto, noi affermiamo che il Go~vernO nOn deve avere la libertà assoluta dimandare a suo arbitrio i progetti di legge al~

l'una o all'altra Camera. Noi esigi,amo dellegaranzie contro gli arbitri del potere esecu~tivo. Questa è la questione da risolvere. (Ap~:plausi) .

SANN A HANDA ccro. Domando di par~lare.

l'HESIDEKn;. 1\;c ha facoltà.SANNA: RANDACCIO. La proposta Boeri,

se io la ho bene int<:Q:t, è la seguente: si mettaall'ordine del giorno il disegno di legge Bosi(spetterà alla Presidenza stabilire la data).Per quel Jhe riguarda l'ordine del giornoScoocimarro, sulla creazione di una partico~lare Commis:sione, l'onorevole Boeri rHienesia opportuno rinunciare ,ad UD intervento for-mllile, dell'Assemblea per la,sdare a1.1a Presi~denzi;t la rker1cia di una soluzione. Mi 3o,slsocioa ,questa proposta.

PHESIDENTE. Prima di ,da,re, la parol,a.agli ultimi oratori is,crittja parLa.re, misem~bra di, poter trarre ,dalla discussione che si èsvolta, quelsta ,conclusione: che il Senato èd',avviso che l'ordine del giorno del senatoreScoocimarro debba trasformarsi in una ralc~cOII,1Jàndazionealla Pre,sidenza. Anche per l'al~tro ordine del giorno, cioè quello ,del senatorePersko, mi parrebhe ,che si potrebbe ,£are lamedesima osserva,zione.

Vi è poi la i}Jroposta presentata ,da'l sena~tore Boeri, di fi.Sisare senz'laltro una data incuisila iscritta all'ordine del giorno 1130que~stione. Il senatore Cingolani desidera 'ch:~, aquesta iscrizione all'ordine ideI giorno si ag~giunga ,anche l'is,crizione del secondo progettor~anfani.

BENEDETTI TULLIO. Domando di par~lare.

PHESIDENTE. Ne ha faiCOltà.BENEDETTI TULLIO. Mi limìto a fare

un, richiamo al regolamell'tò. Qui ;si è discus,somolto ,sull'interpretazionedell'articolo 32, di-Gendo 'che esiste il diritto della Commissionedi chiedere luna proroga o prima o dopo la,scadenza del termine. Io fa1ccio, in questo mo~mento, una precisa ,conlstatazione: c'è la ri~

chiesta dei proponenti di mettere all'ordine delgiorno il loro progett.o di legge; non esi,slteuna rìchiest,a ,deUa Commissione per ottenerela propaga. Hitengo che il Presidente deUaCommissione non possa parlare della Com~missione come di un bene privato. Il Presi~dente della Commilssione dev.eesprimeI'e la vo~lontà ,della Commissione stessa. Oggi non' e'èdeliberazione di Commissione; quindi si deveporre aH' ordine del giorno il disegno di legge.Agire diversamente vuoI ,dire violare il Hego~lamento. Credo ,che il Pre.sidente del Sena10non possa toHerare 'una violaziO'ne del Hegola~mento, il quale poi co:stitui1s,ce,comeegli miinsegna, l'a tutela dei nostri diritti. (Applausida sinistra; commenti dal centro e da destra).

P ALLASTHELLI. Domando di par,lareperfatto personale.

PHESIDENTE. Ne ha £a,coltà.PALLASTHELLI. L'onorevole senatore

Benedetti ha confuso la mia proposta, quasiche io avessi preteso di chiedere, come Presi~dente dell'8a Commissione, senz'a:1tro la pro~roga. Io ho chiesto al Senato, e insisto su qU'e~sto, di avere il tempo per poter riunire la

8a Commissiione per proporre la proroga e

chiederla poi al Senato, quando la Com:~:missione si salrà pronunciata e me ne avràconferita il ma:ndato sempre in base all'arti~.0.010 35.

N oi chiediamo la pregiudiziole in base al~l'articolo 76, perciò chi chiede lasospensivadovrebbe avere la priorità. ClU8Sto per lasciartempo alla Cammissione di poter esamina,rela questione.

PHESIDENTE. Ci troviamo di fronte a duepropO'stecO'ncrete: una pregiudiziale, presen~tata dall'onorevale Pallastrelli che dirce: «Isottoslcritti chiedonO' pregiudi'zionalmente lasospensiva della discussione perchè sulla que~stione poss,a essere sentito il 'parere deUa Com~missione per l'agricoltura ::>; l'altra dell'onore~vale Boeri che p:ropone che il progietto Basisia iscritto all'ordine del giorno della sedutadel 2 dicembre. Se fosse a.pprovata questa ul~tima, proposta, metterei anche ai. voti la pro~posta dell' onorevole Cingolani.

)ioce da sinistra. Non c'è da votare niente.

Si a1pplichi il H.egalamento!PHESIDEN'J1E. Allora, se non si fanno al~

tre osservazioni, io metto all'ordine del gior~no della seduta d~l 2 dieembre il prog'etto Bosi

Page 43: MERCOLEDI 24 NOVEMBRE 1948dilettura ediconsultazione, un ben ordinato arehivio perlaraccolta el'elaborazione didati stat1stici domandavano daParecchi anni,che, accanto aipadiglioni

Atti Parlamentari Senato della RepubbUcn~ 3943 ~

24 NOVEMBRE ] 948ANNO 1948 ~ CXIV SEDUTA DISCUSSIONI

e Grieco. Naturalmente in quella sede il Pre~sidente dell'Sa Commissione, onorevole P'alla~strelli, potrà rare le sue osservazioni.

PIEMONTE. Domando di paI'!la.re.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.PIEMONTE. Dichiaro che voto contro per~

~

chè, considerando la nelcessità di economiz~zare il tempo, non comprendo ,come il ISenatopossa dis'cutme oggi un progetto che riguardaun determinato argomento quando c'è un al~tro progetto, sullo stesso tema, del Governo,innanzi alla Camera dei deputati.

Voci da sinistra. Ma non c'è da votareniente!

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Prego il senatore segreta~

l'io di dar lettura delle interrogazioni perve~l1ute aUa Presidenza.

RAJA, segretario:

Al Presidente del OonsigHo dei Ministd edal Ministro della difesa, per conoscere se nonsi ravvisI] 'llrgente obbligo di rIConoscere ildiritto del trattamento miJitare di cl1i all'arti~colo 583 del re~io decreto legge 1941ai giovanideHe c]asRi 1924~1945 precettati in provinciadi Ouneo nell'agosto 1943 ed assegnati aJlaIV Armata C0me appartenenti alla OompagniaLavoratori d'Armata; quale equiparazione siimpone per ev;denti ragioni di giustizia e diumanità, dato che la precettazione venne fattada1l'autorità militare ed a finalità di guèrra eche, in dipendenza deJla prigionia e den'inter~namento subiti dopo l'armistizio gli internatisono andati incontro a gravissimo pregiudizionella salute e nei rapporti economici.

BUBBIO.

.Al Ministro del lavoro e deJJa previdenzasociale, per sapere il motivo per il quale ailavoratori del Oomune di Lagosanto non vienepermesso di lavorare e nell'ambito del proprioOomune e nei Oomuni limitrofi.

PUTINATI, BOSI, FORTUNATI.

.Ai Ministri delle finanze e del tesoro, se nonritengano giusto ed opportuno sospendere l'esa~zione della rata di dicembre dell'imposta patri~moniale progressiva, tanto più che le modificheproposte ed ora allo studio, concedendo una

maggiore ratizzazione ed una più benigna edequa valutazione, fanno sì che in moltissimicasi le rate finora versate superano l'importoche nel 1948 sarà dovuto.

RICer Federico, OONTI, BOERI.

Interrogazione con richiesta di risposta scritta.

.Ai Ministri della giustizia e della industriae commercio, se non credano di dare effi,cacidisposizioni perchè nella pubblicazione ufficialedi documenti ed atti privati (come bilanci,procure ecc.) cessi l'abuso della locuzione« firma illeggibile >}e siano stampati i nomi deifirmatari. Quale esempio si può vedere il foglioannunci legali, il « Bol1ettino dei bilanci delle

I

società anonime >}ecc.RICer Federico.

PRESIDENTE. Domani seduta pubblicaalle ore 16, con il seguente ordine del giorno:

1. Interrogazioni.

II. Votazione per la nomina di tre Commis~sari di vigilanza sul Debito pubblicc.

III. Seguito de1la discussione de] disegno dilegge:

Provvedimenti in materia di avviamentoal lavoro e di assistenza dei lavoratori in~volontariamente disocc,upati (21~Urgenza).

La seduta è tolta (ore 21).

COMUNICAZIONI DELLA SEGRETERIA

Convocazione di Commissioni permar;enti

Giovedì 25novembre, sono convocate: alleore 11, nella Sala Pannini, la la Commissionepermanente (Affari della PreBidenza del Con~siglio e dell'interno); alle ore 10, nelle sa-Ie alprimo piano del Palazzo delle Commissioni,la loa Commissione permanente (Lavoro, emi~gl'azione, previdenza sociale) e la 5a Commis~sione permanente (Finanze e tesoro), nellastessa sala; e la 7a Commissione permanente(Lavori pubblici, tra.sporti, poste e telecomu~nicazioni e marina mercantile).

Dott. CARLO DE ALBERTI

Direttore deli' Ut!lcio dei Resoconti