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Time: 22/03/14 22:12 Composite IL_MATTINO - NAZIONALE - 21 - 23/03/14 ---- 21 Domenica 23 marzo 2014 Il Mattino [email protected] fax 0817947364 Cultura . e Società MACRO Francesco Romanetti INVIATO A MADEIRA I l cognome di Luiz Ruffato viene da qualche antenato sbarcato in Brasile dal Veneto. «Ma i poveri non hanno storia – dice – È quasi come se non avessero identità. Perché le vite dei poveri si smarri- sconotralevicissitudinietralevitedimilio- ni di altri poveri. Le generazioni della mia famiglianonsonoraccolteneppureinuno stessocimitero». LuizRuffato, figlio di con- tadini sem terra, vendeva pop-corn nelle strade di Cataguases, cittadina sperduta nello stato brasiliano di Minas Gerais. Poi ha fatto il cameriere, poi l'operaio tessile. Poi il giornalista e il libraio. Oggi è uno dei maggiori scrittori brasiliani. Dice di voler raccontareilBrasilefuoridailuoghicomu- ni.Dicecheunromanzocheintendanarra- re le vite dei poveri non può avere la forma e il linguaggio di un «romanzo borghese». Lesueoperesonopubblicateinnumerose lingue. In Italia è appena uscito Di me or- mai neanche ti ricordi , edito da La Nuova Frontiera, con una introduzione di Goffre- do Fofi. Lo abbiamo incontrato a Madeira, isolaportoghesenell'OceanoAtlantico,do- veèospitedelFestivalInternazionalediLet- teraturaorganizzatodallacasaeditriceNo- vaDelphi,giuntoallasuaquartaedizione. Lei ha affrontato nei suoi libri il tema dell'identità. Francesco Valentini, inau- gurando questo festival, si è spinto a dire che l'identità nazionale è in realtà solo unafinzione,unaco- struzione retorica, una menzogna. Lei cosanepensa? «Io sono convinto chel'identità,persona- le o collettiva, si formi nelconfrontoconl'Al- tro. Ma penso anche che per noi in Brasile l'idea di nazione ab- biaunaragioned'esse- re, un fondamento, proprio perché non siamo una nazione. Ovvero, ci siamo fon- dati come nazione e ora è importante che si interiorizzi un pro- getto condiviso di na- zione». Che cos'è oggi il Brasile? Avamposto dello sviluppo? Della modernità? Finzio- neretorica? «È complicato dire chisiamo.IlBrasileèil Paese più grande dell'America Latina, ep- pure non ci sentiamo davvero parte dell'America Latina e in realtà esiste una crasitral'Americalatinaispanicaenoi.An- cora: in Brasile vivono milioni di discen- dentidischiaviportatiincatenedall'Africa, ma neppure questo rapporto con l'Africa definisce la nostra identità. Né ci sentiamo portoghesi: la nostra cultura non è porto- ghese,ancheseparliamolalinguadeicolo- nizzatori portoghesi. In conclusione: alla domanda su “chi siamo”, non sappiamo e non possiamo rispondere. E già questo è sintomo del disordine della nostra identi- tà». Unapoliticadisegnoforte,checonten- gaunprogettosocialedefinito,puòallora esserefondativadiunaidentità?Dettoin altreparole:ilBrasilediLulahatentatola costruzionediunpercorsoidentitario? «Io vedo la questione in modo capovol- to.Lapolitica dovrebbeessereespressione della nazione e non il contrario. Quanto all'esperienza del Partido do Trabalhado- resdiLula,ilPt,cheiostessohocontribuito afondare,devodirechenonèriuscitoapra- ticare un'idea di nazione. Storicamente, la politicabrasilianaèsemprestataindividua- listaeprivadivisionedelfuturo.Purtroppo anche il Pt è stato contaminato da questa assenza di progetto. Anche se continuo a pensare che Lula è stato probabilmente il protagonista più importante di tutta la sto- riadelBrasile.Nell'ultimoventennio,vari- cordato,50milionidipersonesonostatesot- tratteallamiseria». Leicredechelaletteraturasia(odebba essere) specchio della realtà o trasfigura- zionedellarealtà? «La letteratura è una forma d'artee dun- quenondeveesserequalcosa,nondevese- guire un indirizzo specifico. Io ho optato peruna letteratura criticaneiconfronti del- la realtà brasiliana, ma questo vale per me. Per altri valgono altri obiettivi, altri modi di essere». Lei sta lavorando addirittura ad una “pentalogia”, un'opera di grandissimo impegno e spessore, che ha per sfondo il Brasile.Sipuòdefinireilcontenutodiuna pentalogiainpocherighe? «Ciprovo.Laletteraturabrasiliananonsi è mai occupata della classe media urbana dibassolivello,nonhamairaccontatoque- stomondo.Iohofattoalungol'operaioemi sono posto questo compito. Ho deciso di narrareil Brasiledal1950 al 2000,il decisivo cinquantennio durante il quale il Brasile è passato da Paese rurale a realtà post-indu- striale. Questa furiosa trasformazione ha avuto conseguenze enormi nella vita delle persone. Nel 1950 solo il 30% della popola- zione viveva nelle città. Ora rappresenta l'80%.Misonochiestochecosapuòaversi- gnificato,nellapsicologiadellepersone,es- serestrappati allospazio e aitempi della fa- zendaedovervivereneiluoghiristrettidella città e secondo i suoi ritmi. Questi cambia- mentirivoluzionarihannoconnotatoilBra- sile.Tuttoquestostoprovandoaraccontar- lo:incinquelibri». Che cos'è il “realismo capitalista”? Lei haadoperatoquestaespressioneperdefi- nireilsuostile... «È un modo per dire che rifiuto il ”reali- smo socialista”, cioè quello stile che finisce con l'appiattire le psicologie e i caratteri. I miei romanzi hanno un linguaggio com- plesso perché descrivono psicologie com- plesse. Racconto storie dove i personaggi entranoedescono,nonsecondounpercor- so temporale che va dal prima al dopo, ma secondo linee interrotte. Questo intendo quandodicocheipersonaggiborghesihan- no una storia e i poveri, i poveri di cui io in- tendoparlare,noncel'hanno.Ipoverisono incercadellafelicità,maquasimailatrova- no.Ipoverinonhannoidentitànéstoria.Ec- cocosaraccontoneimieilibri». © RIPRODUZIONE RISERVATA Marco Ciriello L e tappe della conoscenza del corpo umano non sono state un viaggio facile, piuttosto unadiscesaavventurosa,pienadier- rori, costruzioni fantasiose, spesso laparteromanticahaavutoilsoprav- ventosuquellarazionale,mapoisia- mo arrivati fin qua. Tutto quello che oggisappiamoecomesiamoarriva- ti a saperlo ce lo racconta Francisco González-Crussì, in Organi vitali (Adelphi, pagg. 340, euro 18), un li- bro che non solo esplora le nostre conquiste sugli organi che ci abita- no:dallostomacoagliapparatiripro- duttivipassandopercervello,cuore, polmonieintestino,manericostrui- sceanchelestorie. Mai noioso, mai didascalico, al medicomessicanoriescedisviscera- re letterariamente e letteralmente il corpo. Funzioni, illusioni, intuizio- ni, conquiste, come se fosse la vetta di un ghiacciaio. Ci sono aneddoti a ripetizione, storie dei dottori che nonsi sonotenutila curiosità ehan- no dovuto inventare prima il modo per scovarla e poi per raccontarla, i piccoli espedienti che ci hanno per- messodicapirecomefunzioniamo. Daquandoladigestioneeraunfeno- meno magico fino al Maalox per amico. Dagli esperimenti di Spallanzani al fortunato caso del dottor Wil- liam Beau- mont,chesitro- vò uno stoma- coapertograzie alla guerra an- glo-americana del 1812. Gon- zález-Crussìrie- sce a racconta- re la casualità e le ricerche, la curiosità e le coincidenze che ci hanno portato a cono- scere il nostro corpo. Ne ave- vamo bisogno ma non è stato facile, potrem- mometterlacosì,anzièstatounlun- go viaggio, pieno di tragitti sbagliati, disacrificienormiediunastanchez- za asfissiante. Però il libro riesce a metterla giù senza angosce, piutto- sto con una ricercatezza e un mon- taggio da romanzo, capitolo dopo capitolo ci conosciamo per quello cherealmentesiamo. L’anatomia diventa plot, e si scompone in miti, simboli, idee se- rie e idee fantastiche. Potete anche immaginarlocomelaversionescrit- tadella«Lezionedianatomiadeldot- torTulp»diRembrandt,c’èunmedi- co che seziona e racconta e per ogni organovadiflashback.Ilcorpoèsta- toedèunaossessionepertuttelear- ti, vissuto «come un’entità chiusa, sbalorditivaperlosquisitocoordina- mentodeigestieper le mirabilipro- porzioniesteriori,appunto,mailcui interno era destinato a rimanere inaccessibile: lì risiedeva l’arcano, impenetrabileemanifestamentein- conoscibilesegretodellavita».Gon- zález-Crussì l’ha aperto e svelato, con una capacità da scrittore, come se fosse un luogo esotico, che «pos- siedeunacapacitàimmaginificaco- sicchéillatofantasticorispuntaosti- natamente fuori a dispetto di ogni sforzo per sopprimerlo: ognuno si costruiscelapersonalerappresenta- zionedelpropriointerno». © RIPRODUZIONE RISERVATA A vent’anni dalla morte di Ilaria Alpi, la giornalista della Rai uccisa in Somalia, una mostra fotografica di Paola Gennari Santori ne racconta la dimensione più personale, dalla sua prima giovinezza alla tragica uccisione. «Mi richiama talvolta la tua voce»: questo il titolo dell’esposizione, a cura di Ludovico Pratesi, che sarà inaugurata giovedì a Roma al museo Maxxi alla presenza del ministro degli Esteri Federica Mogherini. Sarà uno sguardo rivolto alla dimensione individuale di un personaggio il cui omicidio è ancora oggi uno dei grandi misteri del nostro Paese. Ma come era Ilaria, cosa amava? Com’è nata la passione per il mondo arabo e per l’Africa, e l’interesse per la realtà drammatica di luoghi come l’Egitto e la Somalia? Come svolgeva il suo lavoro? Quanto e come interferiva con la sua vita privata? Le fotografie della Gennari Santori saranno accompagnate dalle parole di personalità vicine alla Alpi, come Giovanna Botteri, Dario Fo, Marcello Fois, Paolo Fresu, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Margareth Mazzantini, Valeria Parrella. Come un romanzo Siamo così: viaggio all’interno di un corpo Al Maxxi Una mostra su Ilaria Alpi nel ventennale Simbolismi In «Organi vitali» il messicano González Crussì svela arcani segreti Al Festival di Madeira Ex operaio ora scrittore affermato: «Basta con i romanzi borghesi» Murales Un’operazione artistica all’interno di una favela brasiliana A sinistra, lo scrittore Luiz Ruffato L’intervista «Racconto i poveri privati dell’identità» Luiz Ruffato e la sua pentalogia sul Brasile: «Un Paese rurale già diventato post-industriale» È Peter Handke drammaturgo e scrittore austriaco il vincitore del premio Ibsen Letteratura & teatro (nella foto, lo scrittore) Teatri Su il sipario Via Conte di Ruvo 14 NA tel. 081.5499688 TEATRO BELLINI - TEATRO STABILE DI NAPOLI. Stasera ore 17,30 e ore 21.00“SLAVA'S SNOW- SHOW” di Slava Polunin. PICCOLO TEATRO BELLINI Stasera ore 18,00 “DIEGO” progetto e regia Aniello Mallardo con Luigi Credendino, Maddalena Stornaiuolo. Botte- ghino aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10,30 – 13,30 – 16,00 - 19,00 – domenica 10,30 – 13,00 – 16,30 fino inizio spettacolo. TEATRO TEATRO AUGUSTEO AUGUSTEO P.tta Duca D’Aosta, 263 NA tel. 081.414243/405660 Questa sera ore 18.00 (Turno M) Arturo Bra- chetti in “BRACHETTI CHE SORPRESA!!”. Via San Domenico 11 NA tel. 081.7141801 Stasera ore 18.00 BENEDETTO CASILLO in “NU MESE ‘O FFRISCO” di Paola Riccora adatta- mento e regia di Benedetto Casillo. w w w . t e a t r o - c i l e a n a p o l i . i t . Via Luca Giordano 64 NA tel. 081.5567527 - www.teatrodiana.it Questa sera ore 18.00 “LA VITA E’ UNA COSA... MERAVIGLIOSA!” la nuova commedia scritta, di- retta ed interpretata da CARLO BUCCIROSSO. Oggi alle 11.30 IL PESCIOLINO D’ORO NELLA RETE DI MAGA CORNACCHIA dai tre anni. Info: 081.2395653. Via Frediano Cavara 12/E - Tel. 081.5647525 Questa sera ore 18.00 (Turno D) ed ore 21.00 (Turno C) GINO RIVIECCIO in “TI PRESENTO MIO FRATELLO” con la partecipazione di Gianni Ferreri, regia Gaetano Liguori. Info: Botteghino Teatro Totò tel. 081.5647525 orari 10.00/13.30 - 16.30/19.30 chiuso il Lunedì. PREVENDITA ON-LINE www.teatrototo.it diretto da Alfredo Balsamo GESUALDO - AVELLINO info 0825.771620 - Questa sera ore 18.30 Biagio Izzo in “COME UN CENERENTOLO” di B. Tabac- chini e B. Izzo con Peppe Barra regia C. Inse- gno. VERDI - SALERNO info 089-662141 Questa sera ore 18.30. Renato Carpentieri Paolo Graziosi in “OPERETTE MO- RALI” di G. Leopardi regia M. Martone. GARIBALDI - S. MARIA CAPUA VETERE info 0823.799612 Martedì 25 marzo Carlo Buc- cirosso in “LA VITA È UNA COSA MERAVI- GLIOSA” scritto e diretto da C. Buccirosso MASSIMO - BENEVENTO info 0824.42711 Martedì 25 e Mercoledì 26 Marzo Vincenzo Salemme in “IL DIAVOLO CU- STODE” scritto e diretto da V. Salemme Sabato 31 Maggio 2014 ore 21:00 Massimo Ranieri in "SOGNO E SON DESTO", chi nun tene coraggio nun se cocca ch'è fem- mene belle, spettacolo ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri. Posti numerati. Prevendite abituali. ASSOCIAZIONE ALESSANDRO SCARLATTI - Questa sera ore 20.00 Villa Pignatelli Concerto fuori abbona- mento. Leonora Armellini, pianoforte. Musiche di Cho- pin. Biglietti in vendita presso la sede del'Associazione, le rivendite autorizzate e un'ora prima del concerto presso il Castello.

Matéria sobre Luiz Ruffato no jornal Il Mattino, de Nápoles

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Matéria sobre Luiz Ruffato no jornal Il Mattino, de Nápoles, 21 de março de 2014

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Time: 22/03/14 22:12Composite IL_MATTINO - NAZIONALE - 21 - 23/03/14 ----

21Domenica 23marzo 2014IlMattino

[email protected]

Cultura.eSocietàMACRO

FrancescoRomanettiINVIATOAMADEIRA

Ilcognome di Luiz Ruffato vieneda qualche antenato sbarcato inBrasile dal Veneto. «Ma i poverinonhanno storia –dice –Èquasicome se non avessero identità.Perchélevitedeipoverisismarri-

sconotralevicissitudinietralevitedimilio-nidi altri poveri. Le generazioni dellamiafamiglianonsonoraccolteneppureinunostessocimitero».LuizRuffato,figliodicon-tadini sem terra, vendeva pop-corn nellestrade di Cataguases, cittadina sperdutanello statobrasilianodiMinasGerais. Poiha fatto il cameriere, poi l'operaio tessile.Poi il giornalista e il libraio.Oggièunodeimaggiori scrittori brasiliani. Dice di volerraccontareilBrasilefuoridailuoghicomu-ni.Dicecheunromanzocheintendanarra-relevitedeipoverinonpuòaverelaformae il linguaggiodiun«romanzoborghese».Lesueoperesonopubblicateinnumeroselingue. In Italia è appena uscitoDime or-mai neanche ti ricordi, edito da LaNuovaFrontiera,conunaintroduzionediGoffre-doFofi.LoabbiamoincontratoaMadeira,isolaportoghesenell'OceanoAtlantico,do-veèospitedelFestivalInternazionalediLet-teraturaorganizzatodallacasaeditriceNo-vaDelphi,giuntoallasuaquartaedizione.Lei haaffrontatonei suoi libri il tema

dell'identità. Francesco Valentini, inau-gurandoquestofestival,sièspintoadireche l'identità nazionale è in realtà solo

unafinzione,unaco-struzione retorica,una menzogna. Leicosanepensa?«Io sono convinto

chel'identità,persona-leocollettiva, si forminelconfrontoconl'Al-tro. Ma penso ancheche per noi in Brasilel'idea di nazione ab-biaunaragioned'esse-re, un fondamento,proprio perché nonsiamo una nazione.Ovvero, ci siamo fon-dati come nazione eora è importante chesi interiorizzi un pro-gettocondivisodina-zione».Che cos'è oggi il

Brasile? Avampostodellosviluppo?Dellamodernità? Finzio-neretorica?«È complicato dire

chisiamo.IlBrasileèilPaesepiùgrandedell'AmericaLatina,ep-pure non ci sentiamo davvero partedell'America Latina e in realtà esiste unacrasitral'Americalatinaispanicaenoi.An-cora: in Brasile vivono milioni di discen-dentidischiaviportatiincatenedall'Africa,ma neppure questo rapporto con l'Africadefiniscelanostraidentità.Nécisentiamoportoghesi: la nostra cultura non è porto-ghese,ancheseparliamolalinguadeicolo-nizzatori portoghesi. In conclusione: alladomandasu“chisiamo”,nonsappiamoenon possiamo rispondere. E già questo èsintomodel disordinedella nostra identi-tà».Unapoliticadisegnoforte,checonten-

gaunprogettosocialedefinito,puòalloraesserefondativadiunaidentità?Dettoinaltreparole:ilBrasilediLulahatentatolacostruzionediunpercorsoidentitario?«Iovedolaquestioneinmodocapovol-

to.Lapoliticadovrebbeessereespressionedella nazione e non il contrario. Quantoall'esperienzadel Partido doTrabalhado-resdiLula,ilPt,cheiostessohocontribuitoafondare,devodirechenonèriuscitoapra-ticareun'ideadinazione.Storicamente, lapoliticabrasilianaèsemprestataindividua-listaeprivadivisionedelfuturo.Purtroppoanche il Pt è stato contaminato da questaassenza di progetto. Anche se continuo apensare che Lula è stato probabilmente ilprotagonistapiùimportantedituttalasto-riadelBrasile.Nell'ultimoventennio,vari-

cordato,50milionidipersonesonostatesot-tratteallamiseria».Leicredechelaletteraturasia(odebba

essere)specchiodellarealtàotrasfigura-zionedellarealtà?«Laletteraturaèunaformad'arteedun-

quenondeveesserequalcosa,nondevese-guire un indirizzo specifico. Io ho optatoperunaletteraturacriticaneiconfrontidel-larealtàbrasiliana,maquestovaleperme.Peraltrivalgonoaltriobiettivi,altrimodidiessere».Lei sta lavorando addirittura ad una

“pentalogia”, un'opera di grandissimoimpegnoespessore, chehapersfondo ilBrasile.Sipuòdefinireilcontenutodiunapentalogiainpocherighe?«Ciprovo.Laletteraturabrasiliananonsi

èmai occupata della classemediaurbanadibassolivello,nonhamairaccontatoque-stomondo.Iohofattoalungol'operaioemisono posto questo compito. Ho deciso dinarrareilBrasiledal1950al2000,ildecisivocinquantenniodurante il quale il Brasile èpassatodaPaeseruralearealtàpost-indu-striale. Questa furiosa trasformazione haavutoconseguenzeenorminellavitadellepersone.Nel1950solo il30%dellapopola-zione viveva nelle città. Ora rappresental'80%.Misonochiestochecosapuòaversi-gnificato,nellapsicologiadellepersone,es-serestrappatiallospazioeaitempidellafa-zendaedovervivereneiluoghiristrettidellacittàesecondoisuoiritmi.Questicambia-mentirivoluzionarihannoconnotatoilBra-sile.Tuttoquestostoprovandoaraccontar-lo:incinquelibri».Checos'è il“realismocapitalista”?Lei

haadoperatoquestaespressioneperdefi-nireilsuostile...«Èunmodoperdirecherifiuto il ”reali-

smosocialista”,cioèquellostilechefiniscecon l'appiattire le psicologie e i caratteri. Imiei romanzi hanno un linguaggio com-plessoperché descrivono psicologie com-plesse. Racconto storie dove i personaggientranoedescono,nonsecondounpercor-sotemporalechevadalprimaaldopo,masecondo linee interrotte. Questo intendoquandodicocheipersonaggiborghesihan-nounastoriaeipoveri, ipoveridicui ioin-tendoparlare,noncel'hanno.Ipoverisonoincercadellafelicità,maquasimailatrova-no.Ipoverinonhannoidentitànéstoria.Ec-cocosaraccontoneimieilibri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MarcoCiriello

Letappedella conoscenzadelcorpoumanononsonostateun viaggio facile, piuttosto

unadiscesaavventurosa,pienadier-rori, costruzioni fantasiose, spessolaparteromanticahaavutoilsoprav-ventosuquellarazionale,mapoisia-moarrivatifinqua.Tuttoquellocheoggisappiamoecomesiamoarriva-tiasaperloce loraccontaFranciscoGonzález-Crussì, in Organi vitali(Adelphi, pagg. 340, euro 18), un li-bro che non solo esplora le nostreconquiste sugli organi che ci abita-no:dallostomacoagliapparatiripro-duttivipassandopercervello,cuore,polmonieintestino,manericostrui-sceanchelestorie.Mai noioso, mai didascalico, al

medicomessicanoriescedisviscera-re letterariamentee letteralmente ilcorpo. Funzioni, illusioni, intuizio-ni, conquiste,comese fosse lavettadiunghiacciaio.Cisonoaneddotiaripetizione, storie dei dottori chenonsisonotenutilacuriositàehan-nodovuto inventareprimailmodoper scovarla e poi per raccontarla, ipiccoliespedientichecihannoper-messodicapirecomefunzioniamo.Daquandoladigestioneeraunfeno-meno magico fino al Maalox per

amico. Dagliesperimenti diSpallanzani alfortunato casodel dottor Wil-liam Beau-mont,chesitro-vò uno stoma-coapertograziealla guerra an-glo-americanadel 1812. Gon-zález-Crussìrie-sce a racconta-re la casualità ele ricerche, lacuriosità e lecoincidenzeche ci hannoportatoacono-scere il nostrocorpo. Ne ave-vamo bisognoma non è statofacile, potrem-

mometterlacosì,anzièstatounlun-goviaggio,pienoditragittisbagliati,disacrificienormiediunastanchez-za asfissiante. Però il libro riesce ametterla giù senza angosce, piutto-stoconunaricercatezzaeunmon-taggio da romanzo, capitolo dopocapitolo ci conosciamo per quellocherealmentesiamo.L’anatomia diventa plot, e si

scompone inmiti, simboli, idee se-rie e idee fantastiche. Potete ancheimmaginarlocomelaversionescrit-tadella«Lezionedianatomiadeldot-torTulp»diRembrandt,c’èunmedi-cochesezionaeraccontaeperogniorganovadiflashback.Ilcorpoèsta-toedèunaossessionepertuttelear-ti, vissuto «come un’entità chiusa,sbalorditivaperlosquisitocoordina-mentodeigestieperlemirabilipro-porzioniesteriori,appunto,mailcuiinterno era destinato a rimanereinaccessibile: lì risiedeva l’arcano,impenetrabileemanifestamentein-conoscibilesegretodellavita».Gon-zález-Crussì l’ha aperto e svelato,conunacapacitàdascrittore,comese fosseun luogoesotico, che«pos-siedeunacapacitàimmaginificaco-sicchéillatofantasticorispuntaosti-natamente fuori a dispetto di ognisforzo per sopprimerlo: ognuno sicostruiscelapersonalerappresenta-zionedelpropriointerno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Avent’annidallamortedi IlariaAlpi,lagiornalistadellaRaiuccisa inSomalia,unamostrafotograficadiPaolaGennariSantorineracconta ladimensionepiùpersonale,dallasuaprimagiovinezzaallatragicauccisione.«Mirichiamatalvolta latuavoce»:questo iltitolodell’esposizione,acuradiLudovicoPratesi,chesaràinauguratagiovedìaRomaalmuseoMaxxiallapresenzadelministrodegliEsteriFedericaMogherini.Saràunosguardorivoltoalladimensioneindividualediunpersonaggio il cuiomicidioèancoraoggiunodeigrandimisteridelnostroPaese.Macomeera Ilaria,cosaamava?Com’ènata lapassioneper ilmondoaraboeper l’Africa,el’interesseper larealtàdrammaticadi luoghicomel’Egittoe laSomalia?Comesvolgeva ilsuolavoro?Quantoecomeinterferivacon lasuavitaprivata?LefotografiedellaGennariSantorisarannoaccompagnatedalleparoledipersonalitàvicineallaAlpi,comeGiovannaBotteri,DarioFo,MarcelloFois,PaoloFresu,CarloLucarelli,DaciaMaraini,MargarethMazzantini,ValeriaParrella.

Come un romanzo

Siamo così:viaggioall’internodi un corpo

Al Maxxi

Una mostrasu Ilaria Alpinel ventennale

” SimbolismiIn «Organivitali»il messicanoGonzálezCrussì svelaarcani segreti

Al Festivaldi MadeiraEx operaioora scrittoreaffermato:«Bastacon i romanziborghesi»

Murales Un’operazione artistica all’interno di una favela brasilianaA sinistra, lo scrittore Luiz Ruffato

L’intervista

«Racconto i poveri privati dell’identità»Luiz Ruffato e la sua pentalogia sul Brasile: «Un Paese rurale già diventato post-industriale»

È Peter Handkedrammaturgoe scrittore austriacoil vincitoredel premio Ibsen

Letteratura & teatro(nella foto, lo scrittore)

Teatri

Su il sipario

Via Conte di Ruvo 14 NA tel. 081.5499688TEATRO BELLINI - TEATRO STABILE DI NAPOLI.Stasera ore 17,30 e ore 21.00“SLAVA'S SNOW-SHOW” di Slava Polunin.

PICCOLO TEATRO BELLINI Stasera ore 18,00“DIEGO” progetto e regia Aniello Mallardo conLuigi Credendino, Maddalena Stornaiuolo. Botte-ghino aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10,30– 13,30 – 16,00 - 19,00 – domenica 10,30 –13,00 – 16,30 fino inizio spettacolo.

TEATRO TEATRO AUGUSTEOAUGUSTEOP.tta Duca D’Aosta, 263 NA tel. 081.414243/405660

Questa sera ore 18.00 (Turno M) Arturo Bra-chetti in “BRACHETTI CHE SORPRESA!!”.

Via San Domenico 11 NA tel. 081.7141801Stasera ore 18.00 BENEDETTO CASILLO in “NUMESE ‘O FFRISCO” di Paola Riccora adatta-mento e regia di Benedetto Casillo. www.teatro-cileanapoli.it.

Via Luca Giordano 64 NA tel. 081.5567527 - www.teatrodiana.it

Questa sera ore 18.00 “LA VITA E’ UNA COSA...MERAVIGLIOSA!” la nuova commedia scritta, di-retta ed interpretata da CARLO BUCCIROSSO.

Oggi alle 11.30 IL PESCIOLINO D’ORO NELLARETE DI MAGA CORNACCHIA dai tre anni. Info:081.2395653.

Via Frediano Cavara 12/E - Tel. 081.5647525Questa sera ore 18.00 (Turno D) ed ore 21.00(Turno C) GINO RIVIECCIO in “TI PRESENTOMIO FRATELLO” con la par tecipazione di GianniFerreri, regia Gaetano Liguori.Info: Botteghino Teatro Totò tel.081.5647525 orari 10.00/13.30 -16.30/19.30 chiuso il Lunedì. PREVENDITA ON-LINE www.teatrototo.it

diretto da Alfredo Balsamo

GESUALDO - AVELLINOinfo 0825.771620 - Questa sera ore 18.30 BiagioIzzo in “COME UN CENERENTOLO” di B. Tabac-chini e B. Izzo con Peppe Barra regia C. Inse-gno.VERDI - SALERNOinfo 089-662141 Questa sera ore 18.30. RenatoCarpentieri Paolo Graziosi in “OPERETTE MO-RALI” di G. Leopardi regia M. Martone.GARIBALDI - S. MARIA CAPUA VETEREinfo 0823.799612 Martedì 25 marzo Carlo Buc-cirosso in “LA VITA È UNA COSA MERAVI-GLIOSA” scritto e diretto da C. BuccirossoMASSIMO - BENEVENTOinfo 0824.42711 Martedì 25 e Mercoledì 26Marzo Vincenzo Salemme in “IL DIAVOLO CU-STODE” scritto e diretto da V. Salemme

Sabato 31 Maggio 2014 ore 21:00Massimo Ranieri in "SOGNO E SON DESTO", chi nun tene coraggio nun se cocca ch'è fem-mene belle, spettacolo ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri.Posti numerati. Prevendite abituali.

ASSOCIAZIONE ALESSANDRO SCARLATTI - Questasera ore 20.00 Villa Pignatelli Concerto fuori abbona-mento. Leonora Armellini, pianoforte. Musiche di Cho-pin. Biglietti in vendita presso la sede del'Associazione,le rivendite autorizzate e un'ora prima del concertopresso il Castello.