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Il progetto Manuzio, ovvero l'idea di distribuire gratuitamente via Internet i più grandi capolavori della letteratura liberi da copyright, è nato nel 1993, ben prima del fenomeno "e-book". Per anni il progetto è stato il rifugio di una specie umana rara: lettori di libri (il che è già anomalo, se guardiamo alle statistiche), ma anche appassionati di tecnologia, open source e libera condivisione. Questo bizzarro laboratorio è stato ed è un interessante spazio di riflessione. Da quando - grazie alla digitalizzazione - la riproduzione di un prodotto culturale non costa nulla, e da quando anche i costi di distribuzione hanno iniziato a calare verso lo zero (e ci siamo molto vicini), che ruolo ha il mercato? In questo scenario di trasformazione rivoluzionaria (e una volta tanto non è esagerato parlare di rivoluzione), si sono creati o no degli spazi che lo Stato non ha saputo ancora colmare? Molti animatori del progetto Manuzio, pur collaborando a titolo gratuito, sono convinti sostenitori dell'opportunità che un autore, una casa editrice, un musicista, insomma che un operatore culturale trovi modo di ricavare equa remunerazione dal proprio lavoro. Proprio per garantirgli indipendenza, libertà di pensiero e di parola. Eppure nemmeno con l'avvento di Internet sembra si siano aperte reali opportunità in tal senso... Oppure no. Magari siamo vicini a una soluzione, manca qualcosa, poco, e per la prima volta nella storia si potrà vivere scrivendo, componendo musica, informando. Non una lotteria dove pochissimi, da contarli sulle dita di una mano, guadagnano milioni, e milioni vivono d'altro. Qualcosa di molto più semplice, a portata di mano. Di che si tratta? Per ora possiamo anticipare che il principale ostacolo sono due pezzetti di plastica
Citation preview
Liber LiberEbook Lab
Italia
Marco Calvopresidente
3 marzo 2011
2
Sommario
• Presentazione Liber Liber
• Mercato e copyright
• Il ruolo dello Stato
• Micropagamenti
3
Chi siamo
• Volontari
• Sponsor• web factory “E-text”
• Utenti web• circa 700.000 visite/mese
4
Cultura digitale
•news
•e-book
•musica
•audiolibri
• foto/video(teatro, film, documentari, ecc.)
• 2011: anno deglie-book
• cultura digitalesi diffonde
• economie nuove:pubblico dominio,imprese “wiki”
5
E-book
6
E-book• Diffusione di e-reader più che
triplicata in4 anni*
• Funzionie-reader insmartphone(es. iPhone 4)
* In-Stat, maggio 2010. I numeri si riferiscono alla quantità di unità vendute.
0 mil.
12,5 mil.
25 mil.
37,5 mil.
50 mil.
20102011
20122013
E-reader Tablet
7
Progetti vicini
Wikisource.orgcreato da pochi anni dalla comunità Wikipedia(attivata collaborazione)
Project Gutenbergnato nel 1976, progetto ispiratore(in lingua inglese)
• Costo della cultura digitale
• Pirateria
• Durata copyright
• Contratti distributori / editori / autori
Mercato
Stato
• E-book, ma non solo, nelle scuole
• (P. A. digitale)
• Norme a garanzia di equo accesso alle piattaforme (es. iTunes della Apple)
• Remunerazione garanzia di libertà, qualità, quantità
Un volontarionon profit
Profit - non profit
• Mercato attuale: una lotteria (pochi guadagnano milioni;milioni guadagnano poco)
Micropagamenti
12
Micropagamenti
•Sconosciuti• pregiudizi dovuti ai limiti dei
sistemi convenzionali
•Non compresi• si cerca di interpretarli
secondo vecchi schemi
13
Micropagamenti
• Transazione di danaro (inferiore ai 100,00 euro)
• Costo della transazione contenuto o nullo
• Facile, veloce, sicuro
• Diffuso
• interoperabile (pubblico?)
14
Limiti dei sistemi di pagamento attuali
• richiedono conto in banca
• vulnerabili
• costosi
• poco diffusi
Micropagamenti
15
Opportunità
• iniziative culturali e umanitarie che godono di consenso
• contenuti di qualità, di nicchia, avanzati
• news (premia l’autorevolezza delle fonti)
Micropagamenti