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Università di Pisa
Gruppo di Corsi di Studio
della Facoltà di Ingegneria
MANUALE DELLA QUALITÀ
Corsi di studio appartenenti al gruppo
Ingegneria Gestionale magistrale
Ingegneria Meccanica magistrale
Ingegneria dei Veicoli Terrestri magistrale
Revisione n. 3 del 18 Ottobre 2007
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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Facoltà di Ingegneria
Gruppo di Corsi di Studio
MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 1
CAPITOLO 1 Pag. 2 di 72
Copia controllata
Copia cartacea controllata n. _1__ presente presso o inviata a ___Coordinamento Didattico___
Storia delle revisioni del manuale
Revisione Motivo / Descrizione Data
1 Prima emissione 1 Settembre 2006
2 Modifiche generali a tutte le sezioni in seguito a visita sulla
documentazione da parte dell’ente di certificazione 16 Ottobre 2006
3 Aggiunto riferimento ad opuscolo informativo su modalità
prova finale 18 Ottobre 2007
Capitoli del Manuale
Capitolo
manuale Denominazione Stato di revisione
1 Gruppo Corsi di Studio della Facoltà di Ingegneria - Presentazione 1 del 1 Settembre 2006
2 Scopo, Campo di Applicazione e Processi affidati all’esterno 2 del 16 Ottobre 2006
3 Termini, normative, documenti di riferimento e manuali dei CdS 2 del 16 Ottobre 2006
4 Sistema di Gestione per la Qualità 2 del 16 Ottobre 2006
5 Responsabilità della Direzione 2 del 16 Ottobre 2006
6 Gestione delle Risorse 2 del 16 Ottobre 2006
7 Realizzazione del servizio 3 del 18 Ottobre 2007
8 Misurazioni, Analisi e Miglioramento 3 del 18 Ottobre 2007
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Facoltà di Ingegneria
Gruppo di Corsi di Studio
MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 1
CAPITOLO 1 Pag. 3 di 72
CAPITOLO 1
------------------------------
Presentazione
1 1 Settembre 2006 Emissione
REVISIONE DATA DESCRIZIONE
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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Facoltà di Ingegneria
Gruppo di Corsi di Studio
MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 1
CAPITOLO 1 Pag. 4 di 72
Indice
1.1 Il Corso di Studio
1.2 Gli scopi generali del CdS
1.3 Il contesto
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Facoltà di Ingegneria
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MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2
CAPITOLO 2 Pag. 5 di 72
1.1 IL CORSO DI STUDIO
Con il termine Corso di Studio (CdS), in accordo con il DM 270 del 2004, si individua un corso di
laurea, un corso di laurea magistrale, una scuola di specializzazione o un corso di dottorato attivato
presso una università.
L’organizzazione descritta nel presente Manuale della Qualità è costituita da un Gruppo di Corsi di
Studio (GCdS) dell’Università di Pisa, in particolare attivati presso la Facoltà di Ingegneria.
Il singolo Corso di Studio sussiste qualora svolge e attiva il relativo corso per il quale è denominato
anche formalmente. Esempio: il CdS in Ingegneria Meccanica sussiste laddove è attivato il Corso di
Laurea in Ingegneria Meccanica (denominazione formale). Ciò non toglie poi che il CdS realizzi
altre iniziative formative legate per esempio ad attività finanziate da enti pubblici e non.
Nello schema successivo è spiegato meglio il concetto esposto sopra.
Gruppo
Denominazione
generica del soggetto
partecipante al
gruppo
Denominazione
formale del soggetto
partecipante al
gruppo
Prodotto formativo
erogato dal soggetto
al fine della sua
esistenza
Altri eventuali prodotti
inerenti la formazione
che possono essere
attivati
Gruppo di
CORSI DI
STUDIO
CdS magistrale in
Ingegneria Meccanica
Corso di Laurea
Magistrale in
Ingegneria
Meccanica
Corso di Laurea
Magistrale in
Ingegneria Meccanica
(CdLM)
Corsi di formazione
finanziata (CFF)
Job-placement
CdS magistrale in
Ingegneria Gestionale
Corso di Laurea
Magistrale in
Ingegneria Gestionale
Corso di Laurea
Magistrale in
Ingegneria Gestionale
(CdLM)
Corsi di formazione
finanziata (CFF)
Job-placement
CdS magistrale in
Ingegneria dei Veicoli
Terrestri
Corso di Laurea
Magistrale in
Ingegneria dei
Veicoli Terrestri
Corso di Laurea
Magistrale in
Ingegneria dei
Veicoli Terrestri
(CdLM)
Corsi di formazione
finanziata (CFF)
Job-placement
I CdS sono stato istituiti per la prima volta nell’Università di Pisa nell’anno accademico 2001-02
per le triennali e nel 2002-03 per le magistrali a fronte dell’entrata in vigore della legge di riforma
universitaria (DM 509/99). Accanto all’erogazione del CdL o del CdLM, il CdS può aver avviato in
questi anni anche l’erogazione di corsi di formazione finanziata dagli enti preposti a questo
(Regione Toscana, Province del territorio) e il concomitante processo di accreditamento presso la
Regione Toscana come sede formativa.
1.2 GLI SCOPI GENERALE DEL CdS
Il CdS colloca le proprie attività e la propria missione all’interno dell’alta formazione di livello
universitario. Anche i corsi di formazione finanziata (CFF) che il CdS può erogare o a cui partecipa
come partner di enti formativi esterni sono di livello inquadrabile nella formazione superiore. Al
fine di inquadrare i percorsi formativi in un percorso completo dall’accoglienza dello studente fino
al suo possibile inserimento nel mondo del lavoro, un CdS può porre particolare attenzione anche
alle attività di orientamento iniziale e in itinere e a quelle di job-placement in collaborazione con le
organizzazioni partner e convenzionate.
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CAPITOLO 2 Pag. 6 di 72
1.3 IL CONTESTO
Un CdS si colloca naturalmente all’interno dell’Università di Pisa e ha come riferimento principale
la Facoltà di Ingegneria. I CdS del gruppo oggetto di questo sistema di gestione per la qualità hanno
inoltre come riferimento il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione
secondo la figura seguente.
Università di Pisa
ATENEO
Rettorato e
Amministrazione Centrale
Rappresentanza Legale
FACOLTÀ DI INGEGNERIA… ALTRE
FACOLTÀ
CORSO DI STUDIO
… ALTRI CORSI DI
STUDIO
coordina le attività
comuni
concernenti la
didattica
DIPARTIMENTO DI
INGEGNERIA MECCANICA,
NUCLEARE E DELLA
PRODUZIONE
… ALTRI
DIPARTIMENTIIl CdS fa riferimento al
Dipartimento
come centro di spesa
I soggetti in figura sono considerati esterni al Corso di Studio e pertanto ad essi non si applicano le
disposizioni indicate nel presente manuale e nella documentazione relativa. Tuttavia come soggetti
esterni responsabili anche di processi che il CdS affida all’esterno (si veda paragrafo 2.3) la loro
attività inerente la qualità del processo formativo erogato dal CdS è debitamente controllata con le
modalità contenute nel presente manuale.
L’Ateneo ha tra i suoi organi di governo il Rettore che ha anche la carica di rappresentante legale
per l’Università e quindi anche per il CdS.
Dallo Statuto dell’Università di Pisa
Il rettore rappresenta l'Università e sovrintende a tutte le sue attività. Esercita funzioni di iniziativa, di promozione e di
attuazione.
Spetta comunque al rettore:
convocare e presiedere il senato accademico
emanare lo statuto
assicurare l'osservanza delle norme dell'ordinamento universitario nazionale, dello statuto e dei regolamenti di ateneo;
prendere provvedimenti atti a garantire l'efficiente funzionamento dell'Università, la vigilanza sulla salubrità, la
sicurezza e la funzionalità degli ambienti di studio e di lavoro;
predisporre le linee fondamentali del piano pluriennale di sviluppo e il programma annuale di attività dell'ateneo
presentare, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, una relazione generale sullo stato dell'ateneo.
Il rettore è nominato con decreto del Ministro e dura in carica quattro anni.
La Facoltà assume il ruolo di coordinatrice delle attività comuni ai corsi di studio ad essa afferenti.
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CAPITOLO 2 Pag. 7 di 72
Dallo Statuto dell’Università di Pisa
Le facoltà sono strutture dell’Università caratterizzate da una sostanziale omogeneità culturale, che hanno come fine
primario lo sviluppo scientifico e professionale dei rispettivi ambiti, perseguito mediante l’organizzazione e il
coordinamento delle attività didattiche e la gestione dei posti di ruolo di professore e di ricercatore.
Ciascun consiglio di facoltà attiva gli opportuni rapporti con i dipartimenti che forniscono il supporto scientifico ed
organizzativo alle attività dei corsi di studio.
I Dipartimenti sono i centri di afferenza dei docenti e per i CdS sono il riferimento come centro di
spesa.
Dallo Statuto dell’Università di Pisa
Il dipartimento è la struttura dell’Università deputata all’organizzazione di uno o più settori di ricerca omogenei per
fini o per metodi e dei relativi insegnamenti anche afferenti a più facoltà o a più corsi di studio.
Il dipartimento:
promuove, coordina e gestisce le attività di ricerca svolte nel proprio ambito, nel rispetto dell’autonomia scientifica
dei singoli docenti e del loro diritto ad accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca;
garantisce a tutti gli afferenti un equo e regolamentato accesso alle sue risorse;
organizza le attività dei corsi di dottorato di ricerca che amministrativamente gli afferiscono, se del caso di concerto
con gli altri dipartimenti proponenti, e secondo quanto previsto dal regolamento per il dottorato di ricerca di cui
all’art. 42;
organizza, sulla base delle indicazioni delle facoltà e dei corsi di studio e in collaborazione con essi, le attività
didattiche relative ai settori scientifico-disciplinari di propria competenza, mettendo a disposizione le proprie
risorse umane e materiali;
Il dipartimento ha autonomia finanziaria, amministrativa e contabile e la esercita nelle forme previste dal regolamento
di ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità.
Il dipartimento, nel rispetto dei propri fini istituzionali, può stipulare contratti con la pubblica amministrazione e con
enti pubblici e privati, e può fornire prestazioni a favore di terzi, secondo le modalità definite nel regolamento generale
di ateneo.
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CAPITOLO 2 Pag. 8 di 72
CAPITOLO 2
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Scopo, Campo di Applicazione
e Processi affidati all’esterno
2 16 Ottobre 2006 Modificato scopo, campo di applicazione e processi affidati all’esterno
1 1 Settembre 2006 Emissione
REVISIONE DATA DESCRIZIONE
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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CAPITOLO 2 Pag. 9 di 72
Indice
2.1 Scopo
2.2 Campo di applicazione
2.3 Processi affidati all’esterno
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CAPITOLO 3 Pag. 10 di 72
SCOPO
Lo scopo del sistema di gestione per la qualità del gruppo dei CdS è il seguente:
“Progettazione ed erogazione di servizi formativi superiori: istituzionali quali corsi di laurea e
laurea magistrale e servizi formativi finanziati.
Erogazione di servizi di job placement post-laurea”
Per quanto concerne lo scopo dei singoli CdS esso è descritto nei singoli manuali di ciascuno di
essi.
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il sistema di gestione per la qualità descritto nel presente manuale e nella documentazione in esso
richiamata (procedure e modulistica) si applica a tutte le attività svolte dai CdS appartenenti al
gruppo che influiscano sulla qualità dei prodotti: corso di laurea o corso di laurea magistrale (CdL o
CdLM) e corsi di formazione finanziata (CFF), servizio di job-placement, gestione delle attività di
tirocinio/stage e gestione della prova finale.
Nei manuali dei singoli CdS sono poi descritte le attività peculiari di ogni singolo CdS, con
particolare riferimento alle singole politiche e obiettivi per la qualità.
E’ escluso il punto 7.6 della norma ISO 9001:2000.
Inoltre, data la peculiarità dell’organizzazione il punto 7.4 è applicato in parte. E’ esclusa la
valutazione e la selezione dei fornitori in quanto tali attività sono affidate a soggetti esterni al
gruppo, tranne per le sole attività inerenti i servizi dell’ufficio coordinamento didattico e le azioni
formative finanziate. Si rimanda al punto 7.4 del presente manuale per un dettaglio maggiore.
PROCESSI AFFIDATI ALL’ESTERNO
Come è possibile capire dal paragrafo 1.3 del manuale, il contesto in cui si colloca il singolo CdS e
le sue attività è complesso e molti processi interni si intrecciano con processi affidati a soggetti
esterni, se pur facenti parte dell’Università di Pisa.
All’interno delle varie sezioni del manuale o dei singoli manuali dei CdS (in particolare nel capitolo
7) saranno dettagliate le attività di competenza dei soggetti esterni e le modalità con cui il CdS ne
controlla l’efficacia.
In particolare i processi affidati all’esterno sono:
2 gestione e manutenzione di infrastrutture (aule, laboratori, biblioteca centrale) – Facoltà di
Ingegneria
3 gestione e manutenzione della biblioteca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e
della Produzione - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione
4 definizione degli orari delle lezioni e degli esami – Facoltà di Ingegneria
5 gestione delle carriere e immissione dati nel sistema informativo di ateneo (ESSE3) – Ateneo
6 selezione e valutazione dei fornitori per strumentazione ufficio e cancelleria – Dipartimento di
Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione
7 aggiornamento scientifico e formazione professionale – singoli docenti universitari
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CAPITOLO 3 Pag. 11 di 72
8 molte attività inerenti i progetti di formazione finanziata sono svolti da soggetti esterni
(tipicamente agenzie formative). Queste attività possono riguardare parte della progettazione, la
gestione e rendicontazione dei progetti. Questi soggetti sono accreditati presso la Regione
Toscana (es. la società perFormare che fornisce anche personale per l’ufficio Coordinamento
Didattico).
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CAPITOLO 3 Pag. 12 di 72
CAPITOLO 3
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Termini, normative,
documenti di riferimento
e manuali dei CdS
2 16 Ottobre Aggiunta dei D.Lgs 196/03 e del D.L. 626/94 nell’elenco delle normative
1 1 Settembre 2006 Emissione
REVISIONE DATA DESCRIZIONE
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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CAPITOLO 3 Pag. 13 di 72
Indice
3.1 Termini e definizioni
3.2 Normative e documenti di riferimento
3.3 I manuali dei CdS
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CAPITOLO 4 Pag. 14 di 72
TERMINI E DEFINIZIONI
All’interno del presente manuale e della documentazione relativa sono utilizzati termini e acronimi
che sono indicati nella tabella seguente:
Acronimo o Termine Denominazione estesa CdS Corso di Studio
GCdS Gruppo di Corsi di Studio
PCdS Presidente del Corso di Studio
MD Manager Didattico
CD Coordinamento Didattico
Docenti Docenti del CdS
CDP Commissione Didattica Paritetica
CdL Corso di Laurea
CdLM Corso di Laurea Magistrale
CFF Corso di formazione finanziata
VPCdS Vice-Presidente del Corso di Studio
CCdS Consiglio del Corso di Studio
RD Rappresentante della Direzione
NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Le normative e i documenti cogenti riguardano in gran parte le leggi, i decreti ministeriali in
materia di formazione superiore e universitaria. Inoltre sono presi a riferimento i documenti cogenti
della Regione Toscana riguardo alla formazione finanziata. Infine sono documenti vincolanti lo
statuto e i regolamenti dell’Università di Pisa.
L’elenco delle principali normative e dei documenti di riferimento è riportato nella tabella seguente:
Documento Descrizione generale Reperibilità
L168/1989 Legge sull’autonomia Universitaria
Sito web ministero
www.miur.it
DM 509/99
Decreto 3 novembre 1999, n. 509
Regolamento recante norme concernenti l'autonomia
didattica degli atenei.
Sito web ministero
www.miur.it
DM 4/8/2000 D.M. 4 agosto 2000
Determinazione delle classi delle lauree universitarie
Sito web ministero
www.miur.it
DM 28/11/2000 D.M. 28 novembre 2000
Determinazione delle classi delle lauree specialistiche
Sito web ministero
www.miur.it
DM 270/04
D.M. 22 ottobre 2004, n. 270
Modifiche al regolamento recante norme concernenti
l'autonomia didattica degli atenei, approvato con
decreto del Ministro dell'università e della ricerca
scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509.
Sito web ministero
www.miur.it
Legge
Regionale
26/07/2002, n.
32
Testo unico della normativa della Regione Toscana in
materia di educazione, istruzione, orientamento,
formazione professionale e lavoro
Sito web regione toscana
www.regione.toscana.it
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CAPITOLO 4 Pag. 15 di 72
DGR 870/2003
DGR 426/2005
DGR 870/2003 aggiornata al DGR 426/2005
Procedure operative per la programmazione, la
realizzazione e la rendicontazione degli interventi
nell'ambito del POR Ob3 2000-2006
Sito web regione toscana
www.regione.toscana.it
UNI EN ISO
9001:2000 Sistemi di Gestione per la Qualità – Requisiti
Copia presso archivio CD
UNI EN ISO
9000:2000
Sistemi di Gestione per la Qualità – Fondamenti e
Terminologia
Copia presso archivio CD
UNI EN ISO
9004:2000
Sistemi di Gestione per la Qualità – Linee guida per il
miglioramento delle prestazioni
Copia presso archivio CD
Statuto Statuto dell’Università di Pisa Sito web università di Pisa
www.unipi.it
Regolamenti Regolamenti concernenti l’organizzazione,
l’amministrazione e la didattica dell’Università di Pisa
Sito web università di Pisa
www.unipi.it
Regolamento
didattico della
Facoltà
Regolamento didattico della Facoltà di Ingegneria
Sito web Facoltà di Ingegneria
www.ing.unipi.it
Regolamento
SGS Regolamento SGS – revisione 8
Copia presso archivio CD
D. Lgs. 196/03 Codice in materia di protezione dei dati personali
Sito web della Camera
http://www.camera.it/parla
m
/leggi/deleghe/testi/03196dl.htm
D.L. 626/94 Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Copia elettronica su server CD
I MANUALI DEI CDS
Ogni singolo CdS applica il sistema descritto nel presente manuale del gruppo e nella
documentazione di sistema in esso richiamata. In più ogni singolo CdS è dotato di un proprio
manuale in cui sono descritte attività specifiche del CdS e ampliati e dettagliati eventuali processi
comuni (es. politica e obiettivi della qualità, riesami della direzione, ecc…).
Ogni singolo manuale di CdS ha la struttura identica a questo facendo riferimento al presente
manuale laddove non ci siano necessità di integrazioni.
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CAPITOLO 4 Pag. 16 di 72
CAPITOLO 4
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Sistema di gestione per la qualità
2 16 Ottobre 2006 Modalità di gestione documenti esterni
1 1 Settembre 2006 Emissione
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Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
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Indice
4.1 Requisiti generali
4.2 Requisiti della documentazione
4.2.1 Generalità
4.2.2a Manuale della qualità
4.2.2b Procedure
4.2.2c Documenti
4.2.3a Gestione della documentazione
4.2.3b Controllo della documentazione
4.2.4 Registrazioni del SGQ
Le organizzazioni possono essere viste come sistemi dinamici complessi. In particolare
un’organizzazione, quale ad esempio un Corso di Studio (CdS), costituita da molti elementi che
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CAPITOLO 5 Pag. 18 di 72
interagiscono reciprocamente per conseguire un fine che può cambiare nel tempo, soggetta alle
molteplici influenze dell’ambiente di riferimento, può essere inquadrata come un sistema dinamico
complesso. Lo strumento che meglio si presta a gestire una così grande complessità e dinamicità è
la gestione per processi. L’imprevedibilità che caratterizza l’ambiente di riferimento, così come le
maggiori richieste delle parti interessate e del contesto in cui si colloca l’istruzione universitaria,
hanno spinto i CdS ad adottare strategie tecnico-gestionali che perseguano simultaneamente
obiettivi di flessibilità, utilizzazione efficace delle risorse, aumento del rapporto e del reciproco
scambio con le parti interessate (studenti e famiglie, docenti, mondo del lavoro, ateneo, Stato).
Per processo s’intende: “Una serie di attività tra loro interdipendenti che trasformano input in
output, utilizzando risorse e soddisfacendo dei vincoli”.
PR O C ESSOInput O utput
V incoli
R isorse
Termine fondamentale di questa definizione è quello di “attività”, che in questa sede indica una
serie di operazioni elementari, la cui ulteriore scomposizione non sarebbe significativa per l’analisi
organizzativo-gestionale del processo.
4.1 REQUISITI GENERALI
La presente sezione descrive i principi di base su cui si fonda il Sistema di Gestione per la Qualità
(SGQ) adottato dal Gruppo dei CdS (GCdS) ed individua i processi messi in atto al fine di garantire
la conformità dei servizi erogati. A livello macroscopico i processi sono:
1. Dirigere e pianificare il CdS;
2. Gestire le risorse;
3. Pianificare, progettare, erogare e monitorare i servizi forniti;
4. Pianificare e gestire le attività di misurazione e miglioramento dell’efficacia dei servizi
forniti.
In questa macro suddivisione sono compresi tutti i processi direttamente connessi con i servizi
erogati e quelli di supporto che consentono alla parte operativa dell’organizzazione di eseguire
correttamente le attività di propria competenza o che consentono la vita e lo sviluppo del CdS.
Di seguito è riportata una breve descrizione dei suddetti processi attraverso la loro esplicitazione nei
sotto-processi:
1. Dirigere e pianificare il CdS
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CAPITOLO 5 Pag. 19 di 72
Il macroprocesso comprende tutti i processi attinenti alle responsabilità della Direzione (si veda la
sezione 5 del presente manuale e di quelli dei singoli CdS), in altre parole:
a. la definizione della politica per la qualità e degli obiettivi (5.3 e 5.4);
b. la definizione dei compiti e delle responsabilità della struttura organizzativa (5.5);
c. l’effettuazione dei riesami della Direzione (5.6).
2. Gestire le risorse
Il macroprocesso comprende tutti i processi attinenti alla gestione delle risorse umane e materiali (si
veda la sezione 6 del presente manuale) con riferimento particolare a:
a. pianificazione delle risorse (6.1);
b. gestione delle risorse umane, con particolare riferimento a reperimento, livello d’addestramento,
formazione e aggiornamento del personale interno (6.2);
c. gestione delle risorse materiali (6.3).
3. Pianificare, progettare, erogare e monitorare i servizi forniti
Il macroprocesso comprende tutti i processi collegati alla realizzazione del processo formativo (si
veda la sezione 7 del presente manuale). I processi possono essere riassunti in:
a. raccolta e analisi delle esigenze delle parti interessate (PI) (7.2);
b. processo di progettazione che consiste nell’elaborazione dell’offerta formativa nella quale sono
riportate le caratteristiche del prodotto (Corso di Laurea o Laurea Magistrale o Corso di
Formazione Finanziata) (7.3);
c. gestione delle modifiche della progettazione (7.3.7);
d. modalità di erogazione della formazione (7.5);
e. servizio di job-placement (7.7)
f. gestione delle attività di tirocinio/stage e prova finale (7.8);
4. Pianificare e gestire le attività di misurazione e miglioramento dell’efficacia dei servizi forniti
Il macroprocesso comprende tutte le attività concernenti la misurazione, il monitoraggio, l’analisi
dei risultati ottenuti in termini d’efficacia e raggiungimento degli obiettivi per la qualità prefissati
(si veda la sezione 8 del presente manuale). In particolare:
a. la valutazione della soddisfazione dei clienti (8.2.1);
b. la valutazione del sistema di gestione per la qualità (8.2.2);
c. l’analisi dei dati (8.4);
d. la gestione delle non conformità (8.3);
e. l’attuazione di azioni correttive, preventive e di miglioramento continuo (8.5).
Nella tabella seguente sono individuate tutte le correlazioni tra i vari processi sopra identificati. In
ogni casella, data dall’incrocio tra riga e colonna, è riportato un simbolo (x) nel caso in cui vi sia
una correlazione tra i due processi.
Una correlazione esiste se è presente un flusso di informazioni o uno scambio di documenti.
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CAPITOLO 5 Pag. 20 di 72
La presenza della crocetta in una casella sta ad indicare che l’output del processo sulla riga entra
come input nel processo della rispettiva colonna.
Correlazioni tra i processi del CdS
Output/Input LIVELLO 1 1 2 3 4
LIVELLO1 LIVELLO 2 1a 1b 1c 2a 2b 2c 3a 3b 3c 3d 3e 4a 4b 4c 4d 4e
1
Dirigere e
pianificare il
CdS
1a x x x x x x x x x x x x x x x
1b x x x x x x x x x x x x x x x x
1c x x x x x x
2
Gestire le
risorse
2a x
2b x x x
2c x x x
3
Pianificare,
progettare,
erogare e
monitorare i
servizi
formativi
3a x x x
3b x x x x x x
3c x x
3d x
3e x x x
3f x x x
4
Pianificare e
gestire le
attività di
misurazione e
miglioramento
dell’efficacia
dei servizi
formativi
4a x x
4b x x x
4c x x
4d x x
4e x x
Le responsabilità, le modalità operative e gli strumenti di supporto adottati dal CdS per la
pianificazione, funzionamento e controllo di tutti i processi aventi influenza sulla qualità dei servizi
erogati, sono descritti, con adeguato livello di dettaglio, nella documentazione descrittiva ed
attuativa del SGQ.
4.2 REQUISITI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE
4.2.1 Generalità
La documentazione del Sistema di Gestione per la Qualità comprende:
la politica per la qualità e gli obiettivi per la qualità del gruppo;
il presente Manuale della Qualità e i singoli Manuali dei CdS con le relative politiche e obiettivi
particolari;
le procedure richiamate nel presente manuale;
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le registrazione della qualità.
Le modalità di dettaglio relative alla gestione dei documenti all’interno del CdS sono descritte nella
procedura PR0401 – “Gestione della documentazione e delle registrazioni del CdS”.
4.2.2a Manuale della qualità
Il Manuale della Qualità rappresenta il riferimento essenziale per l’applicazione e la verifica del
SGQ e descrive i criteri guida per l’effettuazione di tutte le attività che hanno, direttamente o
indirettamente, influenza sulla qualità dei servizi erogati dai CdS.
Il Manuale delinea le principali responsabilità e modalità operative inerenti alle varie attività ed è
strutturato in modo da soddisfare le prescrizioni della normativa UNI EN ISO 9001:2000. Per semplicità d’aggiornamento e lettura, il Manuale è composto di otto sezioni (le sezioni dalla n° 0 alla n° 3
contengono le informazioni generali sul GCdS e lo scopo ed il campo d’applicazione del SGQ e le restanti 5 sezioni
corrispondenti, rispettivamente ai punti 4-8 della normativa stessa), ciascuna relativa ad uno specifico ambito, che
possono essere modificate in maniera indipendente l’una dalle altre; lo stato di revisione applicabile per ogni sezione
del manuale è riepilogato in un’apposita tabella riportata all’inizio del manuale.
Ci sono poi i singoli Manuali dei CdS che possono ampliare o personalizzare alcuni punti particolari del Manuale del
gruppo. Sono strutturati in modo analogo al presente manuale.
4.2.2b Procedure
Le procedure descrivono i singoli processi operativi e di supporto in modo logico-sequenziale ed
individuano le responsabilità ed i compiti delle singole attività del Sistema di Gestione Qualità.
Ogni procedura è articolata negli elementi indicati nello schema seguente:
Elemento Descrizione Obiettivo Scopo della procedura
Campo d’applicazione Definisce i limiti d’applicabilità della procedura
Process Owner Responsabile dell’applicazione della procedura
Revisioni Indica la descrizione delle eventuali modifiche apportate alla procedura
Descrizione della Procedura
La descrizione della procedura è articolata in:
Attività (descrizione delle fasi della procedura)
Responsabile (responsabile dell’attività)
Contenuto (descrizione dell’attività)
Documenti (riferimento ai moduli del SGQ richiamati in quell’attività)
Le procedure sono richiamate nelle varie sezioni del presente manuale e il modulo M0403 –
“Elenco delle procedure” ne riporta l’elenco con il relativo stato di revisione.
4.2.2c Modulistica e Documentazione
Sono costituite dagli allegati e da tutta la modulistica operativa, utilizzata per formalizzare le
attività descritte nelle procedure e nel manuale.
Tutti i documenti sono conservati in formato elettronico nell’apposito server dell’ufficio
Coordinamento Didattico (CD). Solo i verbali (con i relativi allegati) del Consiglio del Corso di
Studio (CCdS) e i provvedimenti d’urgenza del Presidente del CdS (PCdS) sono conservati anche in
formato cartaceo presso il CD. I verbali dei CdS e le relative delibere sono trasformati in opportuno
formato (pdf) per garantire maggiormente la loro successiva inalterabilità.
Alcuni documenti, pur se di origine interna, devono seguire formati e strutture di contenuti richiesti
da enti esterni. Per essi pertanto non è possibile avere una identificazione mediante intestazioni e
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pié di pagina definiti dal CdS. Per questi documenti l’identificazione è stabilita mediante il nome
del documento e un riferimento opportuno che ne stabilisce l’univoca identificazione (una data, un
indice di revisione, ecc…).
Nel modulo M0401 – “Lista dei documenti validi” questi ultimi documenti non hanno pertanto un
codice secondo l’indicazione degli altri documenti (M = moduli, PR = procedure, ecc…).
Per quanto concerne la normativa e la documentazione di origine esterna si rimanda alla tabella
riportata nel paragrafo 3.2 del presente manuale.
4.2.3a Gestione della documentazione
La gestione della documentazione del Sistema di Gestione Qualità del GCdS è regolata dalla
procedura P0401 – “Gestione della documentazione e delle registrazioni”.
Al fine di assicurare un efficace controllo della documentazione e di facilitarne la consultazione e
l’utilizzo, tutti i documenti interni del Sistema di Gestione Qualità sono stati codificati con un
codice identificativo, come rappresentato nello schema seguente:
Documento Codifica
Procedure PR + n° relativo alla sezione del Manuale d’appartenenza + n° progressivo del documento
Documenti M + n° relativo alla sezione del Manuale d’appartenenza + n° progressivo del documento
La responsabilità della redazione e della revisione di ciascun documento è segnalata nella procedura
o nella sezione del manuale che lo origina.
Il Coordinamento Didattico (CD) è responsabile della gestione degli archivi informatici.
Per quanto concerne la sicurezza informatica sono presenti i seguenti accorgimenti:
9 back-up del contenuto del server del CD viene svolta tutte le notti;
10 tutti i computer dell’ufficio Coordinamento Didattico e del personale del CdS sono dotati di
antivirus aggiornato (l’aggiornamento è delegato ad un responsabile dei servizi informatici del
Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione);
11 la Facoltà di Ingegneria, tramite il Centro Servizi Informatici, garantisce un monitoraggio
continuo della rete informatica, a cui si collegano anche le strutture dei CdS, tramite sistemi
firewall, antivirus e controllo funzionale dei sistemi internet/intranet.
4.2.3b Controllo della documentazione
Il CD controlla i dati ed i documenti del Sistema di Gestione Qualità attraverso M0401 – “Lista dei
documenti validi”, garantendone così l’adeguatezza e regolandone l’emissione affinché siano
disponibili revisioni appropriate e siano prontamente rimossi documenti non validi o superati. Il CD gestisce su supporto informatico la documentazione del Sistema di Gestione Qualità secondo le seguenti
modalità:
aggiornamento del M0401 – “Lista dei documenti validi”;
distribuzione della documentazione del Sistema di Gestione Qualità attraverso modalità per lo
più elettroniche (e-mail o documenti validi a disposizione sul sito dei CdS,
http://coordinamento.ing.unipi.it). I destinatari e le modalità di distribuzione dei documenti sono
riportati nel modulo M0402 – “Lista di distribuzione”.
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Il controllo della documentazione del CdS si basa sul principio di avere in uso solo versioni aggiornate e controllate, al
fine di evitare errori d’applicazione.
4.2.4 Registrazioni del SGQ
I documenti di registrazione del Sistema di Gestione Qualità sono identificati dal CD, sono
archiviati come previsto dalla procedura e sono conservati per il periodo richiesto ad ogni singolo
documento.
Questo permette di dimostrare il rispetto delle norme di riferimento del SGQ, la sua efficienza e
consente di risalire, in caso di necessità, ad osservazioni, problemi e rilevazioni effettuate durante i
controlli.
Ogni documento è redatto in forma chiaramente leggibile, datato e facilmente identificabile. Le
registrazioni possono essere in forma elettronica o cartacea.
Nel caso di ricevimento di documentazione dall’esterno (tipicamente strutture universitarie tipo
l’ateneo o la facoltà di ingegneria) inerente avvisi per gli studenti, bandi di concorsi, informazioni
per i docenti ecc…, il Presidente del CdS insieme al CD valuta l’opportunità di archiviare la
documentazione ricevuta nella cartellina “Documenti esterni” dopo eventuale opportuna diffusione
che può avvenire tramite pubblicazione di news/avvisi sul sito del CD o affissione di materiale
informativo nella bacheca del CD.
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CAPITOLO 5
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Responsabilità della direzione
2 16 Ottobre 2006 Aggiornato punto 5.5.3
1 1 Settembre 2006 Emissione
REVISIONE DATA DESCRIZIONE
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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Indice
5.1 Impegno della direzione
5.2 Attenzione focalizzata al cliente
5.3 Politica per la qualità
5.4 Pianificazione
5.4.1 Obiettivi per la qualità
5.4.2 Pianificazione del sistema di gestione per la qualità
5.5 Responsabilità, autorità e comunicazione
5.5.1 Responsabilità ed autorità
5.5.2 Rappresentante della direzione
5.5.3 Comunicazione interna
5.6 Riesame da parte della Direzione
5.6.1 Generalità
5.6.2 Elementi in ingresso per il riesame
5.6.3 Elementi in uscita dal riesame
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In accordo con quanto indicato nel capitolo 4 il macro-processo inerente le responsabilità della
direzione è Dirigere e pianificare il CdS.
I singoli processi sono:
a. la definizione della politica per la qualità e degli obiettivi;
b. la definizione dei compiti e delle responsabilità della struttura organizzativa;
c. l’effettuazione dei riesami della Direzione.
5.1 IMPEGNO DELLA DIREZIONE
La direzione del CdS si impegna a:
stabilire la politica e gli obiettivi per la qualità del CdS;
divulgare la politica e gli obiettivi qualitativi del CdS tramite apposite attività di informazione e
sensibilizzazione del personale ed attraverso tutte le iniziative che, di volta in volta, si
rendessero necessarie;
riesaminare il SGQ con le frequenze e le modalità descritte nel presente Manuale al fine di
valutarne l’efficacia, stabilendo e valutando obiettivi qualitativi misurabili, specifici per ogni
area di attività, che consentano un miglioramento costante della qualità dei servizi e
dell’organizzazione;
mettere a disposizione le risorse umane e tecniche necessarie a perseguire gli obiettivi
qualitativi; a tale scopo tutti i soggetti coinvolti nel CdS sono tenuti a segnalare alla direzione le
specifiche esigenze al riguardo allo scopo di rendere possibili le opportune decisioni;
svolgere periodiche attività di riesame delle prestazioni dei servizi, tenendo conto delle esigenze
delle parti interessate e delle prescrizioni legislative.
Nella tabella seguente sono riassunti i processi inerenti la responsabilità della direzione e il
riferimento al paragrafo del manuale.
Nome Descrizione generale Riferimento
manuale qualità
Definizione della
politica e degli obiettivi
per la qualità
Il CdS si propone di fornire i servizi didattici, formativi,
professionalizzanti e di supporto in maniera da soddisfare
costantemente le esigenze e le aspettative delle parti interessate.
In accordo con le indicazioni generali contenute nella politica, il
Presidente del CdS, sulla base delle indicazioni sui risultati
raggiunti e sulle prospettive fornite dal personale del CdS,
propone, anno per anno, gli obiettivi per la qualità. Il CCdS
riesamina tali obiettivi eventualmente li modifica e li approva.
5.3
5.4
Definizione dei compiti
e delle responsabilità
I principali compiti e responsabilità sono definiti dallo Statuto di
Ateneo dell’Università di Pisa. Le responsabilità interne al CdS
sono definite dal Presidente del CdS e approvate dal CCdS.
5.5
Riesami della direzione
Annualmente svolto secondo le modalità descritte al fine di
monitorare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e definire
azioni di miglioramento ed eventuali nuovi obiettivi.
5.6
5.2 ATTENZIONE FOCALIZZATA AL CLIENTE
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Il CdS ha come impegno primario quello di garantire allo Stato, e in primo luogo agli studenti e alle
loro famiglie, una preparazione e competenze universitarie di alto livello prendendo a riferimento le
più importanti scuole e università italiane e straniere in termini di risultati riguardanti la didattica, la
ricerca scientifica e l’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati. Per ottenere questi risultati il
CdS non può identificare solo lo studente come unico cliente andando incontro esclusivamente alle
sue esigenze, ma deve rispondere anche ad altre esigenze di altre parti interessate che permettano di
raggiungere l’obiettivo sopra indicato, nell’interesse finale comunque del futuro laureato a cui
dovrà essere permesso di raggiungere nei tempi previsti la preparazione e le competenze definite dal
CdS. Pertanto non è identificato un solo cliente verso il quale focalizzare la propria attenzione in
quanto i servizi erogati possono avere clienti diversi con esigenze diverse. Come riportato nello
schema seguente i clienti (ovvero le parti interessate) del CdS sono:
g. studenti iscritti al CdS o potenzialmente interessati ad iscriversi, in quanto ricevono o
potrebbero ricevere il servizio offerto dal CdS e quello di orientamento in ingresso;
h. famiglie, in quanto interessate ad una formazione adeguata;
i. docenti, in quanto eroganti il servizio di insegnamento;
j. mondo del lavoro, in quanto potenziali utilizzatore e fruitore della professionalità dei laureati;
k. enti erogatori di fondi pubblici, soprattutto per quanto concerne i corsi di formazione finanziata
(CFF).
CdS
Studenti e
Famiglie
Enti di
finanziamento
Mondo del
lavoro
Docenti
Dalle esigenze del cliente si deve dunque partire per definire i requisiti di riferimento del servizio,
per valutare l’idoneità dei processi e per individuare tutti gli indicatori direttamente allineati e
correlati con tali esigenze che se mantenuti entro prefissati limiti di controllo consentono di
soddisfare il cliente al livello stabilito.
Quanto sopra si traduce nella:
5. pianificazione dei processi in funzione delle esigenze delle parti interessate e delle prescrizioni
legislative;
6. definizione di eventuali specifiche operative o regolamenti per la corretta realizzazione del
servizio;
7. periodiche attività di riesame delle prestazioni dei servizi, tenendo conto delle esigenze e delle
prescrizioni legislative;
8. valutazione del livello di soddisfazione degli studenti attraverso specifiche attività di gestione
delle informazioni di ritorno da essi così come previsto dal presente manuale;
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9. tempestiva gestione di ogni insoddisfazione manifestata in merito a problemi sui servizi erogati.
Le modalità operative relative alla raccolta delle esigenze e all’analisi della soddisfazione del
cliente sono analizzate nel dettaglio nei paragrafi 7.2.1 e 8.2.1 del presente manuale.
5.3 POLITICA PER LA QUALITA’
La politica della qualità del CdS si propone di fornire i servizi didattici, formativi, professionalizzanti e di supporto in
maniera da soddisfare costantemente le esigenze e le aspettative del cliente e, più in generale, di tutte le parti
interessate.
In stretta coerenza con gli indirizzi e le politiche dell’Università di Pisa, presenti nello Statuto di
Ateneo, il Gruppo dei CdS ha definito una politica comune soprattutto per gli aspetti di natura
organizzativa e di sistema. Per quanto concerne le singole politiche dei vari CdS, essenzialmente
rivolte alle proprie parti interessate, si rimanda ai singoli manuali della qualità.
POLITICA E OBIETTIVI GENERALI DEL GRUPPO DEI CORSI DI STUDIO
Le Direzioni dei singoli Corsi di Studio ispirano il loro impegno quotidiano a due principi basilari:
offrire un servizio trasparente, corretto e utile in quanto servizio di pubblica utilità in un settore
fondamentale quale quello dell’istruzione universitaria che ha il privilegio e l’onere di formare
persone tendenzialmente nella loro ultima fase formativa;
raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso un efficace ed efficiente utilizzo delle risorse a
disposizione.
Per raggiungere i due obiettivi sopra specificati, i CdS hanno deciso di costruire un sistema
organizzativo comune che sinergicamente potesse rendere un servizio migliore alle parti interessate,
in primo luogo agli studenti.
La politica del gruppo è pertanto rivolta ad assumere decisioni che permettano un efficace
funzionamento del sistema organizzativo comune.
Per questo le singole Direzione dei CdS hanno deciso di formalizzare una Direzione del Gruppo
(costituita dai Presidenti dei CdS) per ottemperare ai seguenti impegni:
costruzione, mantenimento e miglioramento di un sistema organizzativo comune per una
adeguata ed efficace gestione dei CdS. Tale sistema è costruito e migliorato secondo il modello
ISO 9001:2000;
mantenimento e miglioramento dei servizi agli studenti e più in generale alle parti interessate
attraverso le attività dell’ufficio Coordinamento Didattico e in collaborazione con Dipartimento
di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione.
Ai fini del monitoraggio e del miglioramento nel raggiungimento degli obiettivi la Direzione del
Gruppo svolgerà almeno una volta all’anno un riesame della Direzione.
Firmato dai Presidenti dei CdS: _____________________________________________________
5.4 PIANIFICAZIONE
5.4.1 Obiettivi per la qualità
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Obiettivi del Gruppo
La politica per la qualità rappresenta la linea guida per l’applicazione del SGQ del Gruppo.
Sulla base di essa e delle informazioni raccolte in merito alle esigenze delle parti interessate sono
definiti gli obiettivi per la qualità che la Direzione del Gruppo intende conseguire. Tali obiettivi
sono divulgati a tutta l’organizzazione e tradotti in obiettivi per la qualità misurabili specifici di
ciascun processo, allo scopo di garantirne la gestione operativa e di poter valutare e migliorare
l’efficacia e l’efficienza dell’intero sistema.
A tale scopo la Direzione del Gruppo, almeno una volta all’anno in sede di riesame, definisce gli
obiettivi inerenti il sistema organizzativo del gruppo. Tali obiettivi sono riassunti nel verbale di
riesame della direzione del gruppo (modulo M0505 – Riesame della Direzione del Gruppo).
Obiettivi del singolo CdS
Ogni singolo CdS sulla base delle indicazioni sui risultati raggiunti e sulle prospettive fornite dal
personale del CdS, definisce, anno per anno, gli obiettivi per la qualità nel modulo M0503 –
Obiettivi del CdS; questi possono riferirsi ad aspetti quali:
d. soddisfazione delle parti interessate rispetto al CdS;
e. acquisizione di nuove competenze ed esperienze professionali del personale e/o mantenimento
di quelle acquisite;
f. miglioramento dell’efficacia della didattica.
Tali obiettivi vengono formalizzati e diffusi a tutto il CdS, a differenti livelli di dettaglio a seconda
dell’ambito di competenza di ciascuno, e costituiscono i riferimenti necessari, ai vari livelli
dell’organizzazione, per monitorare nel tempo l’efficacia e l’efficienza delle attività svolte.
In particolare, nel corso dei periodici riesami della direzione previsti all’interno del SGQ adottato,
viene valutato il conseguimento degli obiettivi fissati e la loro congruenza con la reale situazione in
cui il CdS si trova ad operare, al fine di individuare la necessità di operare interventi correttivi o di
procedere ad una nuova pianificazione.
Il conseguimento degli obiettivi sia del Gruppo che del singolo CdS comporta il coinvolgimento
attivo e collaborativo di tutto il personale che esegue, verifica e dirige attività aventi diretta o
indiretta influenza sulla qualità dei servizi forniti. Tale coinvolgimento è strettamente connesso alla
comprensione, attuazione e sostegno della politica per la qualità a tutti i livelli organizzativi. Questi
aspetti si traducono nell’applicazione, verifica e continuo miglioramento delle procedure descritte
nel presente Manuale.
A tale scopo la politica per la qualità e gli obiettivi, le procedure, i regolamenti e la restante
documentazione che regola le attività dell’organizzazione vengono divulgate a tutto il personale in
formato elettronico (il Manuale e le Procedure sono pubblicate anche sul sito del CD –
http://coordinamento.ing.unipi.it) o, se necessario, tramite apposite sessioni di addestramento,
opportunamente registrate in conformità alle prescrizioni contenute nel presente manuale. Inoltre la
corretta e completa comprensione ed attuazione della politica per la qualità viene sistematicamente
verificata nell’ambito delle attività di verifica ispettiva interna della qualità.
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Qualora nel corso dell’esecuzione delle attività operative e/o di supervisione venissero evidenziate
carenze nella comprensione della politica per la qualità o nella sua attuazione, il Presidente o la
Direzione del Gruppo valuterà l’esigenza di pianificare specifiche attività di informazione fino al
superamento delle carenze stesse.
5.4.2 Pianificazione del sistema di gestione per la qualità
Allo scopo di consentire il raggiungimento degli obiettivi per la qualità, è stato realizzato il SGQ
descritto nel presente Manuale e nella documentazione ad esso collegata in particolare:
g. sono stati identificati e descritti i principali processi necessari per il SGQ svolti all’interno dei
CdS e le loro interazioni coinvolgendo tutti i soggetti interessati per la definizione delle
modalità operative; ogni esigenza di modifica è valutata e predisposta dal responsabile del
processo e dai soggetti coinvolti ed approvate dalla Direzione in modo da garantirne l’efficacia
e la coerenza con l’intero sistema;
h. è stato definito uno schema per la definizione e la valutazione degli obiettivi correlati ai singoli
processi del CdS;
i. allo scopo di consentire il continuo monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi, è stato
predisposto un sistema di raccolta ed analisi dei dati;
j. è stato definito un sistema di indicatori che consente di monitorare costantemente l’efficacia dei
processi operativi ed il raggiungimento degli obiettivi del CdS;
k. per i processi per i quali è necessario assicurare l’efficace pianificazione, funzionamento e
controllo sono state predisposte specifiche procedure che descrivono le modalità di esecuzione e
di controllo degli stessi.
Nel caso sia affidata all’esterno la realizzazione di un processo del CdS, questa dovrà avvenire
secondo i criteri e le procedure previsti e tale processo sarà monitorato tramite il sistema di
indicatori stabilito.
Quando necessario per la gestione del sistema o per dare evidenza interna od esterna dei risultati
raggiunti, sono definiti, in funzione delle attività svolte e delle prescrizioni della normativa di
riferimento, i dati che costituiscono registrazioni della qualità e le responsabilità e le modalità
operative inerenti alla loro gestione. I dettagli riguardanti le registrazioni della qualità adottate e le
relative modalità di gestione sono contenuti nella procedura PR0401 - Gestione della
documentazione e delle registrazioni.
5.5 RESPONSABILITA’, AUTORITA’ E COMUNICAZIONE
5.5.1 Responsabilità ed autorità
La descrizione e la rappresentazione delle assegnazione e assunzione delle responsabilità e la
definizione dei legami di relazione e/o dipendenza fra le varie posizioni viene di seguito effettuata
con l’ausilio di:
statuto dell’Università di Pisa
organigramma, dove si riportano i livelli e le linee di dipendenza, di coordinamento e di
esecuzione delle attività del CdS;
tabella delle responsabilità dei processi, dove viene indicato per ogni processo e/o sottoprocesso
identificato il relativo responsabile, il corresponsabile, il collaboratore o comunque chi è
coinvolto e il destinatario dell’informazione.
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A livello di Gruppo sussiste la Direzione del Gruppo costituita dai Presidenti dei singoli CdS.
Statuto Lo statuto è consultabile e pubblico presso il sito web dell’università di Pisa: http://www.unipi.it/ateneo/documenti/statuto.doc_cvt.htm In esso sono descritti responsabilità, compiti, eventuali modalità elettive degli organi di governo e amministrazione dell’ateneo. In particolare, sono anche descritte le responsabilità e i compiti del Presidente e del Consiglio del CdS e della Commissione didattica paritetica. Alcuni stralci dello statuto sono riportati di seguito:
DIPARTIMENTO
31.1 Il dipartimento è la struttura dell’Università deputata all’organizzazione di uno o più settori di ricerca omogenei
per fini o per metodi e dei relativi insegnamenti anche afferenti a più facoltà o a più corsi di studio …
31.3 Il dipartimento:
a) promuove, coordina e gestisce le attività di ricerca svolte nel proprio ambito, nel rispetto dell’autonomia scientifica
dei singoli docenti e del loro diritto ad accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca;
b) garantisce a tutti gli afferenti un equo e regolamentato accesso alle sue risorse;
………..
d) organizza, sulla base delle indicazioni delle facoltà e dei corsi di studio e in collaborazione con essi, le attività
didattiche relative ai settori scientifico-disciplinari di propria competenza, mettendo a disposizione le proprie risorse
umane e materiali;
………..
31.14 Il dipartimento ha autonomia finanziaria, amministrativa e contabile e la esercita nelle forme previste dal
regolamento di ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità.
31.15 Il dipartimento, nel rispetto dei propri fini istituzionali, può stipulare contratti con la pubblica amministrazione e
con enti pubblici e privati, e può fornire prestazioni a favore di terzi, secondo le modalità definite nel regolamento
generale di ateneo.
………..
Articolo 32 – Organi del dipartimento
32.1 Sono organi del dipartimento:
- il direttore;
- il consiglio;
- la giunta.
………..
Articolo 33 – Direttore del dipartimento
33.1 Il direttore rappresenta il dipartimento.
Esercita funzioni di iniziativa e di promozione nell’ambito del dipartimento.
Spetta comunque al direttore:
…………
g) disporre, di concerto con il segretario amministrativo ed assumendone in solido con lui la responsabilità, tutti gli atti
amministrativi, finanziari e contabili del dipartimento, con l’accordo dei titolari dei fondi di ricerca per quanto riguarda
le spese gravanti sui fondi stessi, con esclusione delle quote destinate dal consiglio di dipartimento alla copertura delle
spese generali;
h) assicurare la disponibilità delle risorse umane e materiali necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche
relative agli insegnamenti affidati ai docenti afferenti al dipartimento;
…
CONSIGLIO DEL CORSO DI STUDI
Compiti
Spetta al consiglio del CdS:
f. organizzare e coordinare le attività di insegnamento per il conseguimento del titolo accademico relativo al corso di
studio;
g. esaminare ed approvare i piani di studio proposti dagli studenti per il conseguimento del titolo accademico;
h. sperimentare nuove modalità didattiche, nei limiti previsti dalle disposizioni di legge;
i. avanzare proposte di professori a contratto, ai fini della programmazione didattica della facoltà;
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j. approvare la relazione annuale sull’attività didattica del corso di studio, contenente anche una valutazione
complessiva dei risultati conseguiti e della funzionalità dei servizi didattici disponibili;
k. avanzare richieste per il potenziamento e l’attivazione dei servizi didattici;
l. presentare al consiglio di facoltà le proposte relative alla programmazione ed all’impiego delle risorse didattiche
disponibili al fine di pervenire, con razionale ed equilibrato impegno dei docenti, alla individuazione di una
efficace offerta didattica;
m. formulare per il consiglio di facoltà proposte e pareri in merito alle modifiche statutarie attinenti al corso di studio,
alla destinazione dei posti in organico di professore di ruolo e di ricercatore, alla richiesta di nuovi posti in organico
di professore di ruolo e di ricercatore, alla chiamata di professori di ruolo per gli insegnamenti impartiti nel corso di
studio;
n. deliberare il regolamento didattico del corso di studio;
o. approvare il regolamento di funzionamento del corso di studio;
p. deliberare, a richiesta degli interessati, sul riconoscimento degli studi compiuti e dei titoli conseguiti.
Il consiglio del corso di studio esercita inoltre tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dall’ordinamento
universitario nazionale, dallo statuto e dai relativi regolamenti.
Composizione:
Il Consiglio del CdS è composto:
dai garanti del corso di studio;
dai professori ufficiali degli insegnamenti attivati specificamente per le esigenze del corso e dai ricercatori che
svolgono la loro attività didattica istituzionale nell’ambito del corso stesso, anche se non garanti ;
dal responsabile tecnico-amministrativo dell’organizzazione didattica del corso e dal responsabile della segreteria
didattica del corso, ove costituita;
da sei studenti eletti in rappresentanza degli studenti iscritti al corso di studio; tale numero è elevato ad otto qualora
il numero totale degli iscritti al 31 dicembre dell’anno precedente quello dell’elezione sia superiore a mille.
27.5 I professori ufficiali di insegnamenti destinati in comune a più corsi di studio fanno parte di tutti i relativi consigli.
Per gli insegnamenti di un corso di studio che siano mutuati da altri corsi di studio, i relativi professori ufficiali possono
essere invitati o possono chiedere di partecipare, a titolo consultivo, alle riunioni dei consigli dei corsi di studio
mutuanti.
27.6 Un ricercatore che svolge attività didattica istituzionale in più di un corso di studio fa parte
solo del consiglio del corso di studio di cui è garante, ovvero, se non è garante di alcun corso di
studio, è tenuto ad optare per la partecipazione al consiglio di un solo corso di studio. 27.8 I rappresentanti degli studenti nel consiglio di corso di studio durano in carica due anni.
27.9 La componente docente della commissione didattica paritetica rimane in carica per quattro anni e comunque è
rinnovata insieme al presidente del corso di studio. Se al momento del rinnovo della componente studentesca ne cambia
il numero, la componente docente è immediatamente adeguata per mantenere la pariteticità.
27.10 In fase di istituzione e attivazione di un corso di studio, fino all’inizio delle attività didattiche, le funzioni del
consiglio di corso di studio sono esercitate dai garanti e, fino alla prima elezione della rappresentanza studentesca, da
sei rappresentanti degli studenti designati dalle commissioni didattiche delle facoltà interessate.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL CORSO DI STUDI
Compiti:
Spetta al Presidente del Consiglio di CdS:
d. convocare e presiedere il consiglio, coordinandone l’attività e provvedendo alla esecuzione delle relative
deliberazioni;
e. adottare provvedimenti di urgenza su argomenti afferenti alle competenze del consiglio sottoponendoli allo stesso,
per ratifica, nella adunanza successiva;
f. partecipare alle riunioni del comitato dei presidenti dei corsi di studi della facoltà, se istituito;
g. predisporre la relazione annuale sull’attività didattica;
h. sovrintendere alle attività del corso di studio e vigilare, su eventuale delega del preside, al regolare svolgimento
delle stesse;
i. proporre al preside la commissione per il conseguimento del titolo accademico e nominare, su proposta dei
professori ufficiali, le commissioni per gli esami dei singoli insegnamenti.
28.2 Il presidente esercita inoltre tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dall’ordinamento universitario
nazionale, dallo statuto e dai relativi regolamenti.
28.3 Il presidente è eletto a scrutinio segreto dai membri del consiglio fra i garanti del corso di studio che siano
professori di ruolo della facoltà cui il corso appartiene. L’elezione avviene a maggioranza assoluta degli aventi diritto
nella prima votazione e a maggioranza assoluta dei votanti nella seconda votazione. In caso di mancata elezione si
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procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti nella seconda votazione. Ogni
turno di votazione è valido solo se vi abbiano partecipato almeno i due terzi dei garanti. Il presidente dura in carica
quattro anni.
28.5 Il presidente può avvalersi della collaborazione di un vicepresidente, da lui scelto fra i garanti che siano professori
di ruolo, che lo supplisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza. Il presidente ed il vicepresidente
sono nominati dal rettore con proprio decreto.
28.8 Nel caso di assenza o impedimento del presidente e del vicepresidente, il presidente è sostituito dal decano dei
professori di ruolo di prima fascia del corso di studio. Qualora l'assenza o l'impedimento del presidente si protragga per
un periodo superiore a tre mesi, il rettore dichiara con proprio decreto l'interruzione del mandato.
28.9 Nel caso di interruzione per qualsiasi causa del mandato del presidente, il decano dei professori di ruolo subentra al
titolare dell'organo nella totalità delle sue funzioni.
COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA DEL CdS
27.3 Ai sensi dell’articolo 6 della legge 19 ottobre 1999, n. 370, e dell’articolo 12, comma 3, del decreto ministeriale 3
novembre 1999, n. 509, è istituita in ciascun corso di studio una commissione didattica paritetica formata dai
rappresentanti degli studenti nel consiglio di corso di studio, da un pari numero di garanti e dal presidente del corso di
studio che la presiede. La commissione ha funzioni analoghe a quelle previste per le commissioni didattiche di facoltà
di cui all'art. 26 e, in particolare, esprime parere sulla programmazione didattica annuale e sulla compatibilità tra i
crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi del corso di studio determinati nel regolamento didattico
di ateneo e di corso di studio.
In caso di mancata elezione della componente studentesca, le funzioni della commissione sono assorbite dalla
commissione didattica di facoltà ovvero, nel caso dei corsi di studio interfacoltà, da una commissione didattica di ateneo
nominata dal senato accademico.
Compiti:
esprime pareri sulla programmazione didattica annuale;
esprime pareri sulla compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi del CdS (nella
fase preparatoria e di revisione del Regolamento Didattico);
fornisce assistenza per la predisposizione di piani di studio personalizzati e per istruire le domande per la
discussione nel Consiglio di Corso di Studio.
Organigramma del singolo CdS e relazioni con gli altri organi universitari
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R ETTO R E
--------------
SEN A TO A C C A D EM IC O
PR ESID E FA C O LTA ’
IN G EG N ER IA
-------------
C O N SIG LIO D I FA C O LTA ’
SEG R ETAR IO
AM M IN ISTR ATIVO
D I FAC O LTA’
D IR ETTO R E AM M IN ISTR ATIVO
D ELL’U N IVER SITA ’
C O N SIG LIO D I
AM M IN ISTR AZIO N E
D IPAR TIM EN TI
AM M IN ISTR ATIV I
(D idattica e R icerca,
Personale e R isorse
U m ane… )
C O M M ISSIO N I D I
FA C O LTA ’ (Edilizia ,
R apporti con il
Territorio , O rario ,
O rientam ento… )
PR ESID EN TE D EL
C dS
-------------
C O N SIG LIO D I C dS
SEG R ETER IA
D ID ATTIC A D I
FAC O LTA’ (orari,
aule, esam i d i
laurea,… )
C O M M ISSIO N E
D ID A TTIC A
PA R ITETIC A
C O M M ISSIO N I D I
C dS
M AN AG ER D ID ATTIC O
----------
U FFIC IO C O O R D IN AM EN TO
D ID ATTIC O (C om unicazione,
Supporto , O rientam ento,
T irocin i, P rogetti
R egionali,Job-p lacem ent,...)
D O C EN TI G AR AN TI
D EL C dS
ALTR I D O C EN TI
D EL C dS
R A PPR ESEN TA N TI
D EG LI STU D EN TI
D IR ETTO R E D I D IPA R TIM EN TO
--------------
C O N SIG LIO D I D IPA R TIM EN TO
SEG R ETAR IO
AM M IN ISTR ATIVO
-------------
SER VIZI
AM M IN ISTR ATIV I
SER VIZI
G EN ER ALI
TEC N IC I D EI
LABO R ATO R I
D ID ATTIC I E D I
R IC ER C A
O RG ANIG RAM M A DEL CDS E INTER FACCE CO N LE STRUTTURE UNIVERSITAR IE
In grassetto sono evidenziati g li organi po litic i (rif. S tatuto de ll’U niversità d i P isa)
In corsivo sono evidenziati g li organi am m in istra tivi e gestionali
Gli organigrammi nominativi relativi al singolo CdS sono presenti nei manuali della qualità di
ciascuno di essi.
Tabella delle responsabilità dei processi
Legenda:
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R = Responsabile (chi decide); CR = Corresponsabile (chi esegue); C = Collabora (chi e’, in qualche modo, coinvolto);
I = Informato.
AT = Ateneo (Senato Accademico)
FA = Facoltà (Consiglio)
CCdS= Consiglio Corso di Studio
PCCdS = Presidente Consiglio Corso di Studi
SDF = Segreteria Didattica di Facoltà
CDP = Commissione Didattica Paritetica
MD = Management Didattico
D = Personale Docente
Processi Sotto Processi AT FA CCDS PCCDS SDF CDP MD D
Dirigere e
pianificare il
CdS
Politica per la
qualità e obiettivi
qualitativi
R CR C C I
Definizione compiti
e responsabilità R CR C C I
Riesame della
Direzione R CR C C I
Gestione delle
Risorse
Pianificazione
risorse I I R CR C I
Gestione risorse
umane R CR C C I I
Gestione delle
risorse materiali R I C C C CR I
Processo
Formativo
Raccolta e analisi
delle esigenze delle
PI
I I R CR C C C
Processo di
progettazione I I R CR C CR
Gestione delle
modifiche I I R CR C CR
Erogazione I I R CR C R CR
Gestione dei servizi
di contesto I I R CR C I CR
Pianificare e
gestire le
attività di
misurazione e
miglioramento
Analisi dati R CR C I
Soddisfazione
cliente R I CR C
Valutazione del
SGQ I I R CR I
Gestione non
conformità I I I R C
Miglioramento
azioni
correttive/preventive
I I CR R C
5.5.2 Rappresentante della direzione
L’ing. Antonio Neri ricopre la funzione designata dalla Direzione del CdS, quale suo
rappresentante, per gestire, monitorare, valutare e coordinare il Sistema di Gestione Qualità del
Gruppo e dei singoli CdS.
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Egli ha la responsabilità e l’autorità per:
definire e amministrare il SGQ, assicurando che la documentazione sia predisposta, aggiornata
ed applicata;
esercitare azioni di indirizzo e di verifica dell’attuazione, tramite verifiche ispettive interne, del
SGQ;
identificare le azioni necessarie per eliminare/prevenire il verificarsi di non conformità;
promuovere idonee azioni correttive e/o preventive;
verificare che le azioni correttive e preventive definite siano attuate e che i relativi controlli
abbiano avuto esito positivo;
definire e coordinare le attività di gestione e controllo delle registrazioni della qualità;
riferire al PCdS sulle prestazioni del SGQ e su ogni esigenza per attuare il miglioramento
continuo.
La Direzione del Gruppo, mediante la firma in calce, designa l’ing. Antonio Neri quale
Rappresentante della Direzione.
Firmato dai Presidente dei CdS del Gruppo: ____________________________________________
L’ing. Antonio Neri accetta:_________________________________________________________
5.5.3 Comunicazione interna
L’organigramma (cap. 5.5.1) definisce le linee gerarchiche e le linee di comunicazione che legano
tra di loro le varie unità organizzative. Tutti i flussi informativi intercorrenti tra i processi dell’organizzazione aventi influenza sulla qualità dei servizi forniti
sono disciplinati dalla documentazione descrittiva ed attuativa del SGQ; tali documenti si basano sui seguenti criteri
ispiratori:
12 le responsabilità associate alle varie attività sono univocamente assegnate così come sono
definite le modalità operative connesse alle attività stesse;
13 gli output generati dalle attività che hanno influenza sulla qualità sono sistematicamente
registrati in modo formale tramite gli strumenti previsti dalle procedure dell’organizzazione;
14 ogni persona coinvolta nelle attività del CdS riceve informazioni documentate derivanti
dall’esterno del CdS o dalle altre persone interne che la precedono nel flusso del processo e
trasmette all’esterno o alle persone che la seguono informazioni documentate derivanti dalle
attività svolte.
Qualora le informazioni ricevute non siano documentate o risultino incomplete o inadeguate è responsabilità di ogni
singola persona sanare le problematiche prima di svolgere le proprie attività. Il MD, attraverso le modalità previste dal
processo di monitoraggio e miglioramento verifica che il flusso delle informazioni avvenga nel rispetto di tali criteri e,
più in generale, di quanto previsto dalla documentazione del SGQ.
All’interno del SGQ, oltre al flusso delle informazioni necessarie per il corretto funzionamento dei processi operativi,
assume rilevante importanza la comunicazione a tutti i livelli degli impegni assunti dal CdS in merito alla soddisfazione
delle parti interessate, riassunti nella politica e negli obiettivi per la qualità, ed il coinvolgimento di tutte le persone
coinvolte nel raggiungimento di tali obiettivi. A tale scopo vengono pianificate e realizzate, sotto la responsabilità del
Rappresentante della Direzione con il supporto del CD apposite attività di informazione e sensibilizzazione del
personale. Gli effetti di tali interventi e, più in generale, il livello di comprensione di politica ed obiettivi da parte di
tutto il CdS sono verificati sistematicamente soprattutto attraverso le attività di verifica ispettiva interna ma anche
attraverso tutte le iniziative promosse dalla Direzione che, di volta in volta, si rendessero necessarie e che costituiscono
oggetto dei periodici riesami del SGQ.
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Oltre a quanto sopra, in relazione alla complessità della struttura organizzativa del CdS e delle sue interazioni con le
altre strutture coinvolte, la comunicazione interna avviene anche tramite le disposizioni, di carattere organizzativo e non
(Ordini di Servizio, Comunicazioni Organizzative, Circolari, ecc), emesse dalla Facoltà o dalle Strutture di ateneo.
Laddove siano ricevuti documenti di origine esterna da parte del PCdS o del CD, questi sono valutati ed eventualmente
archiviati in una cartellina fisica “Comunicazioni” e se opportuno ne viene data diffusione mediante news sul sito e/o
affissione in bacheca.
Le modalità di gestione delle tipologie di documenti sono riportate, nel dettaglio, nella procedura PR0401 – Gestione
della Documentazione e delle Registrazioni.
RIESAME DELLA DIREZIONE
Generalità
I riesami sono di due tipologie e si svolgono almeno una volta all’anno.
Uno riguarda il sistema organizzativo e di gestione. E’ svolto a livello di gruppo dalla Direzione del
Gruppo, costituita dai Presidenti dei singoli CdS e dal Rappresentante della Direzione.
Il secondo riesame riguarda il singolo CdS. Per la descrizione di questo secondo riesame si rimanda
ai singoli manuali dei CdS.
Il Rappresentante della Direzione (RD) ha il compito di istruire il documento di riesame (modulo
M0505 – Riesame della Direzione del Gruppo).
La Direzione del Gruppo apporta le opportune modifiche che si rendano necessarie e lo approva. La
registrazione del riesame è pertanto rappresentata dal modulo sopra menzionato.
5.6.2 Elementi in ingresso per il riesame del gruppo
Al fine di preparare l’istruttoria e la bozza del documento di riesame, RD raccoglie i seguenti dati:
riesame dell’anno precedente
risultati dei questionari di valutazione degli studenti
risultati delle non conformità
risultati delle verifiche ispettive interne
possibili modifiche al sistema di gestione per la qualità
spunti per aspetti di miglioramento
5.6.3 Elementi in uscita per il riesame
Gli elementi in uscita è il modulo M0505 – Riesame della Direzione del Gruppo che contiene le
decisioni in merito al miglioramento dell’efficacia del sistema di gestione per la qualità del gruppo
e dell’allocazione opportuna delle risorse.
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CAPITOLO 6
------------------------------
Gestione delle Risorse
2 16 Ottobre
Aggiunta di alcune figure professionali riguardanti la formazione finanziata
Ampliamento della parte relativa alla formazione del personale
1 1 Settembre 2006 Emissione
REVISIONE DATA DESCRIZIONE
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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Indice
6.1 Messa a disposizione delle risorse
6.2 Risorse umane
6.2.1 Criteri di selezione e monitoraggio dell’adeguatezza del personale
6.2.2 Addestramento, aggiornamento e formazione del personale
6.3 Infrastrutture
6.4 Ambiente di lavoro
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MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE
Per i servizi formativi, come quelli erogati dal CdS, e i servizi di supporto correlati è fondamentale
la competenza e la preparazione sia del corpo docente che del personale di supporto, con particolare
attenzione a quello del Coordinamento Didattico (CD).
Inoltre appare evidente l’importanza che hanno le strutture e le risorse materiali per un efficace
servizio formativo. Nel presente capitolo del manuale sono descritte le modalità di gestione e
controllo delle risorse umane e materiali coinvolte nella progettazione e nell’erogazione dei processi
formativi. Le risorse sono rappresentate da:
l. risorse umane (docenti, supporti alla didattica, manager didattico e personale del
Coordinamento Didattico);
m. infrastrutture (aule e laboratori, biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria, mensa);
n. ambiente di lavoro (ufficio Coordinamento Didattico, uffici dei docenti).
RISORSE UMANE
Le risorse umane, coinvolte nel CdS e nei processi formativi, sono:
docenti ufficiali dei corsi (sia per corsi di laurea e laurea magistrale che per CFF)
ricercatori in quanto supporti alla didattica o docenti ufficiali dei corsi
personale di supporto alla didattica
manager didattico e personale del Coordinamento Didattico
tutor didattici per CFF
tutor di assistenza agli studenti per CFF
direttore del corso in qualità di sede formativa accreditata
progettisti per CFF
responsabile amministrativo della sede formativa accreditata
responsabile della qualità per la sede formativa accreditata
personale addetto alla rendicontazione dei progetti finanziati
6.2.1 Criteri di selezione e monitoraggio dell’adeguatezza del personale
15 Docenti ufficiali dei corsi
I docenti ufficiali degli insegnamenti possono essere interni alla Facoltà di Ingegneria (professori
ordinari, associati o ricercatori) oppure esterni (professionisti, personale di aziende, ecc…).
Ogni anno, in sede di definizione della programmazione didattica (paragrafo 7.3 del presente
manuale) sono definiti i docenti ufficiali dei corsi, il personale di supporto alla didattica e i compiti
didattici assegnati ai ricercatori.
Laddove l’insegnamento è affidato ad un docente interno alla Facoltà l’unico criterio controllato
per affidare la docenza è che il docente afferisca ad uno dei settori scientifico disciplinari (SSD)
previsti per l’attività formativa
I SSD delle attività formative sono indicati nel documento di programmazione didattica.
I SSD dei docenti sono indicati nelle pagine web dell’Università di Pisa (www.unipi.it).
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Dato il criterio adottato il CdS non ritiene significativo mantenere documentazione (es. curricula)
dei docenti interni alla Facoltà essendo il loro ruolo mantenuto all’interno della Facoltà
testimonianza dell’adeguatezza a coprire l’insegnamento.
Nel caso invece di affidamento della docenza ad un docente esterno è chiesta l’apertura formale di
un bando mediante delibera del CCdS alla Facoltà. Le domande pervenute in risposta al bando sono
valutate insieme ai curricula degli aspiranti docenti da una apposita commissione costituita dal
CCdS. I criteri sono i seguenti:
o. esperienza professionale almeno quinquennale nei settori attinenti i contenuti
dell’insegnamento;
p. tale esperienza può essere portata a soli 2 anni laddove siano state svolte attività didattiche a
livello universitario per almeno 100 ore negli ultimi 4 anni.
Se il soggetto esterno ha nell’anno precedente svolto l’incarico di docente ufficiale può essergli
rinnovato il ruolo senza istituire un bando, ma in seguito ad una valutazione positiva dei questionari
degli studenti e ad una decisione in merito del CCdS durante la definizione della programmazione
didattica. I curricula dei docenti esterni sono conservati agli atti con i risultati del lavoro della
Commissione sopra indicata.
Laddove il CCdS valuta negativamente i risultati raggiunti da un docente, nel caso di docente
esterno non rinnova il contratto per il successivo anno, nel caso di docente interno il PCdS valuta
insieme al docente i punti deboli e stabilisce delle modalità di miglioramento (ciò viene registrato in
sede di riesame della direzione). Se questo miglioramento non avviene il PCdS può chiedere al
gruppo del SSD di appartenenza del docente di indicare un'altra persona sempre interna della
Facoltà. Se questo non è possibile il CCdS può valutare di affidare ad un docente esterno il corso in
questione.
Ricapitolando, le attività dei docenti ufficiali dei corsi sono valutate nei seguenti modi:
q. analisi dei questionari di valutazione compilati dagli studenti
r. verifica dei registri cartacei e/o elettronici da parte del CD o del PCdS
s. indicazioni dei rappresentanti degli studenti formali (durante sessioni del Consiglio del CdS) e
informali (con il Presidente del CdS e/o personale del Coordinamento Didattico)
I risultati di tali analisi sono valutate nel CCdS che svolge annualmente il riesame della direzione e
indica gli opportuni provvedimenti che saranno presi in sede di programmazione didattica.
Per quanto concerne i docenti esterni, al termine del corso, essi producono una relazione che deve
essere consegnata alla Presidenza della Facoltà per avviare il processi di pagamento. Tale relazione
viene controllata e vistata dal PCdS.
16 Personale di supporto alla didattica
Il personale di supporto alla didattica può essere costituito da dottorandi, assegnisti di ricerca,
ricercatori, soggetti esterni.
I docenti ufficiali dei corsi propongono durante il mese di Settembre di ogni anno persone che
possano supportarli per attività di esercitazione, tesi, tutorato verso gli studenti, sessioni di esame.
Nel CCdS di Settembre sono valutati i curricula di questi candidati.
I criteri minimi stabiliti sono:.
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t. che il soggetto sia laureato da almeno 3 anni oppure
u. che svolga almeno il II anno di un corso di dottorato oppure
v. che sia un docente universitario (ordinario, associato, ricercatore) o della scuola superiore con
almeno 5 anni di esperienza.
I curricula del personale di supporto alla didattica è conservato agli atti.
Analogamente a quanto fatto per i docenti ufficiali le attività del personale di supporto alla didattica
sono valutate mediante le analisi dei questionari di valutazione compilati dagli studenti.
I risultati di tali analisi sono valutate nel CCdS che svolge annualmente il riesame della direzione e
indica gli opportuni provvedimenti che saranno presi in sede di ri-definizione del personale di
supporto alla didattica.
17 Manager Didattico e personale del Coordinamento Didattico
Il Manager Didattico (MD) ha assunto il ruolo mediante concorso pubblico organizzato e gestito
dall’ateneo di Pisa. I criteri di selezione a suo tempo hanno riguardato: il possesso della laurea, la
conoscenza della legislazione universitaria, la conoscenza informatica di livello base (Office
Automation). Tali criteri sono reputati sufficiente dal CdS.
Per il personale del Coordinamento Didattico (CD), il CdS si avvale da ormai quasi 10 anni dello
stesso personale esterno la cui esperienza esaudisce le esigenze. Per il futuro laddove si renda
necessario, attingere a nuovo personale sono stabiliti i seguenti requisiti:
w. licenza di scuola superiore
x. titolo di laurea oppure esperienza di almeno 6 mesi nel settore della pubblica istruzione o in
settori formativi privati (esempio agenzie formative accreditate)
I curricula del MD e del personale del Coordinamento Didattico è conservato presso l’ufficio del
CD stesso.
Le valutazioni e l’adeguatezza del MD e del personale del CD sono misurate tramite i questionari di
valutazione degli studenti e durante il riesame annuale della direzione durante la sessione dedicata
del CCdS.
18 tutor didattici per CFF
I tutor didattici sono classificabili come personale di supporto alle attività didattiche. Si veda il
punto 2. I requisiti minimi previsti dalla legge regionale 870 sono soddisfatti dai requisiti previsti
per il personale di supporto alla didattica (punto 2).
19 tutor di assistenza agli studenti per CFF
Le figure di tutor di assistenza agli studenti sono classificabili come il personale dell’ufficio
Coordinamento Didattico. Si veda il punto 3. I requisiti minimi previsti dalla legge regionale 870
sono soddisfatti da quelli previsti per il personale del Coordinamento Didattico (punto 3).
20 direttore del corso in qualità di sede formativa accreditata
Il Direttore del corso in qualità di sede formativa accreditata coincide con il Presidente del CdS. I
requisiti minimi per la direzione della sede sono ottemperati dalla possibilità di poter diventare
presidente per un docente universitario (professore di prima fascia e garante del corso di studio).
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21 progettisti
I progettisti possono essere docenti della facoltà (di prima e seconda fascia o ricercatori) per i quali
sono automaticamente riconosciuti validi i requisiti. Oppure possono essere utilizzati soggetti
esterni che abbiano avuto esperienza diretta di almeno un progetto che abbia coinvolte strutture
universitarie come partner e sia stato finanziato. Ad oggi sono stati utilizzati progettisti esterni della
società perFormare srl (si veda punto 7.4).
22 responsabile amministrativo della sede formativa accreditata
Il CdS fa riferimento al personale amministrativo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica,
Nucleare e della Produzione e della Facoltà di Ingegneria. La qualifica di Segretario
Amministrativo del dipartimento o della Facoltà è requisito sufficiente per ricoprire il ruolo di
responsabile amministrativo della sede formativa accreditata.
23 responsabile della qualità per la sede formativa accreditata
Il responsabile della qualità per la sede formativa accreditata coincide con il Rappresentante della
Direzione. Si veda cap. 5.
24 personale addetto alla rendicontazione dei progetti finanziati
Il personale addetto alla rendicontazione deve avere dimostrata capacità dell’attività riscontrabile da
almeno due progetti conclusi inerenti tematiche la struttura universitaria (progetti di formazione, ma
anche progetti di ricerca finanziata). Ad oggi tale attività è sempre stata svolta da personale
appartenente alla società perFormare srl (si veda punto 7.4).
6.2.2 Addestramento, aggiornamento e formazione del personale
Docenti ufficiali dei corsi
Per quanto riguarda i docenti interni alla Facoltà di Ingegneria l’aggiornamento e la formazione è
decisione del docente stesso in ottemperanza all’autonomia di ricerca scientifica e insegnamento dei
docenti universitari.
Pur tuttavia la produzione scientifica e conseguentemente l’aggiornamento professionale è
monitorato attraverso gli strumenti del Consiglio di Facoltà e le pagine dei docenti (www.unipi.it)
dove è possibile verificare le pubblicazioni scientifiche fatte.
Il CD almeno una volta l’anno contestualmente alla verifica dei registri elettronici consulta anche la
produzione scientifica svolta dai singoli docenti al fine di monitorarne l’adeguato aggiornamento
professionale e scientifico.
Sessioni formative e di aggiornamento sul sistema di gestione per la qualità sono organizzate
durante i Consigli di Corso di Studio a cui partecipano tutti i docenti ufficiali dei corsi.
La registrazione di tali sessioni è nel verbale del CCdS. Inoltre tali riunioni di aggiornamento e
formazione sono registrate nel modulo M0601 – “Registro delle attività formative per il personale
del CdS”. Per i docenti esterni non è prevista formazione mirata, tranne quella inerente il sistema di
gestione per la qualità nelle sessioni del consiglio di CdS e quella durante l’accoglienza del docente
in cui sono spiegate a cura del CD le modalità organizzative delle sessioni di lezione, l’utilizzo delle
aule e del registro delle lezioni.
Personale di supporto alla didattica
Analogamente a quanto detto per il personale esterno non sono previste attività di formazione per il
personale di supporto alla didattica. Per i criteri minimi si rimanda a quanto indicato nella sezione
precedente (6.2.1). La formazione di personale quali dottorandi, assegnasti di ricerca è prevista per
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statuto dai singoli corsi di dottorato di ricerca. La formazione e l’aggiornamento scientifico dei
dottorandi e degli assegnasti di ricerca è demandato a strutture esterne al CdS. Il docente ufficiale
del CdS è incaricato di monitorare per conto del CdS la formazione e l’aggiornamento del personale
di supporto alla didattica e tramite la sua richiesta annuale per il personale automaticamente ne
garantisce l’adeguatezza e la competenza.
Manager Didattico e personale del Coordinamento Didattico
Il Manager Didattico in qualità di dipendente dell’ateneo riceve formazione da parte delle strutture
centrali dell’Università.
L’aggiornamento avviene attraverso sessioni di incontro tra i Manager Didattici dell’ateneo pisano
che sono verbalizzate. I verbali sono archiviati nel server del CD.
Pur tuttavia il CdS ha finanziato corsi di formazione per l’MD inerenti le verifiche ispettive per i
sistemi di gestione per la qualità e la responsabilità sociale.
Tali qualifiche sono state ottenute da MD nell’anno 2002.
Inoltre dall’anno 2004 MD svolge il corso di dottorato in Ingegneria Meccanica a cui il CdS dà
ampio sostegno. Nell’ambito del corso di dottorato sono stati svolti esami registrati nel sistema
informativo ESSE3 dell’università di Pisa.
Per quanto concerne il personale del Coordinamento Didattico, pur essendo personale esterno al
CdS, il CdS ne monitora la formazione attraverso l’aggiornamento delle leggi e delle disposizioni
ricevute dall’ateneo attraverso il MD. Tali riunioni di aggiornamento e formazione sono registrate
nel modulo M0601 – “Registro delle attività formative”.
INFRASTRUTTURE
Le infrastrutture (in particolare le aule) sono un aspetto molto importante per una buona qualità dei
processi formativi. Per questo pur essendo la gestione di tutte le infrastrutture responsabilità di
soggetti esterni al CdS, il CdS ritiene fondamentale controllare in modo opportuno questi processi
“esterni”.
Le infrastrutture e le attrezzature per le attività didattiche e gestionali del CdS maggiormente
importanti per la parti interessate sono:
y. le aule e i laboratori informatici
z. la biblioteca centrale della Facoltà
aa. l’ufficio del Coordinamento Didattico
bb. biblioteca del Dipartimento di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione
Aule e laboratori informatici
Queste infrastrutture sono gestite dalla Facoltà di Ingegneria. Il CdS procedendo già dal 2003
all’accreditamento regionale presso la Regione Toscana ha incentivato e accelerato insieme ad altri
CdS il processo di certificazione secondo la legge 626/94 delle strutture dell’Università di Pisa.
Il CdS prende atto della situazione attuale sintetizzata ad oggi dalla dichiarazione del Direttore
Amministrativo presentata nell’allegato 1 al presente capitolo del manuale.
Per quanto concerne l’adeguatezza in termini di spazi per le attività didattiche il CdS in sede di
Commissione Orario (si veda anche paragrafo 7.3) attraverso un suo delegato porta le esigenze del
CdS in termini di insegnamenti attivati ed esigenze di aule e numero di studenti previsto (attraverso
il documento programmazione didattica come output della progettazione e sviluppo).
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CAPITOLO 7 Pag. 45 di 72
La Commissione Orario della Facoltà assegna le aule e i laboratori informatici la cui adeguatezza è
riscontrata dal personale del CD durante la prima settimana di lezione di ciascuno dei due periodi
didattici. Il personale del CD utilizza le tabelle dell’orario per registrare gli eventuali problemi
insorti e procede all’immediata risoluzione insieme al personale della Segreteria Didattica della
Facoltà di Ingegneria e/o del Presidente della Commissione Orario della Facoltà. L’orario
modificato è generato con il software dedicato (il nuovo file è identificato con la data del giorno) e
pubblicato sul sito web della Facoltà (www.ing.unipi.it). Nel caso di insorgenza di problemi gravi o
non immediatamente risolvibili è inviata una comunicazione tramite mail alle funzioni identificate
per risolvere il problema. In questo caso è aperta una non conformità che è gestita dal delegato del
CdS. Il personale del CD valuta poi se avviare una azione correttiva.
L’adeguatezza delle aule è monitorata anche tramite i questionari di valutazione compilati una volta
all’anno dagli studenti.
Per l’anno 2006-2007 sono monitorate le seguenti aule dove si svolgono i corsi di laurea magistrale:
A11 presso il polo A
B32 presso il polo B
SI5 presso il polo B (aula informatica)
La biblioteca centrale della Facoltà
La biblioteca assume importanza anche per il ruolo che ricopre come luogo dove gli studenti
possono studiare. La biblioteca è stata completamente ristrutturata nel 2005 e risponde a tutte le
esigenze legislative in termini di sicurezza. Ogni anno il CdS fornisce tramite il CD tutti i
programmi degli insegnamenti al fine di far acquistare alla biblioteca tutti i testi presenti nel
materiale consigliato dai docenti. I servizi bibliotecari sono monitorati tramite i questionari di
valutazione compilati una volta all’anno dagli studenti.
L’ufficio di Coordinamento Didattico
L’ufficio del Coordinamento Didattico fa parte delle strutture del Dipartimento di Ingegneria
Meccanica, Nucleare e della Produzione.
Il personale del CD è incaricato da parte del CdS di monitorare l’efficienza delle strutture
(computer, arredi, ecc…) dell’ufficio. Nel caso si verifichi una deficienza il CD può richiedere al
PCdS la disponibilità di fondi per ovviare al problema.
Le strutture informatiche sono gestite da una unità messa a disposizione dal Dipartimento di
Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione.
I computer sono dotati di software antivirus. Sono presenti due unità di alimentazione alternativa
per il server e il computer dove è presente il sito web del CdS.
Per i dati del server sono previsti due dischi rigidi separati su cui viene fatto il back-up ogni notte.
Inoltre ogni due settimane sono registrati tutti i dati del server su un disco removibile mantenuto in
un ufficio esterno alla struttura del Dipartimento (presso la sezione Produzione – ufficio prof.
Braglia).
Inoltre il sistema informatico della Facoltà (Centro Servizi Informatici – soggetto esterno al CdS) è
dotato degli opportuni sistemi (firewall, ecc…) per il controllo della rete informatica (siti web e
posta elettronica).
Biblioteca del Dipartimento di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione
Il Dipartimento gestisce una biblioteca a disposizione dei docenti. Gli studente nella quasi totalità
dei casi utilizza i servizi della biblioteca centrale.
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Il controllo e la gestione dei testi è demandata al Dipartimento. Il catalogo è disponibile nel
catalogo on line unico delle biblioteche dell’ateneo di Pisa.
AMBIENTE DI LAVORO
Per garantire la conformità dei processi e dei prodotti ed assicurare il miglioramento delle
prestazioni del Sistema di Gestione, il CdS ritiene fondamentale assicurare al proprio personale e
alle parti interessate un ambiente di lavoro sicuro, salubre e conforme alla normativa vigente in
materia di sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni). A tal fine lo
strumento dell’accreditamento regionale è stato assunto anche per incentivare l’amministrazione
centrale dell’Università di Pisa ad avviare un processo di messa a norma delle strutture (si veda
allegato 1 al presente capitolo del manuale).
La ristrutturazione della Biblioteca Centrale, le aule PN e il polo C rappresentano i primi risultati di
questo processo.
Gli uffici del Coordinamento didattico sono dotati di attrezzature ergonomiche e rispettose della
salute del personale.
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CAPITOLO 7
------------------------------
Realizzazione del servizio
3 18 Ottobre 2007 Aggiunto riferimento ad opuscolo informativo su modalità prova finale
2 16 Ottobre 2006
Reso non applicabile il punto 7.6
Aggiunta sezione 7.7 Job Placement
Ampliato il punto 7.5.2
1 1 Settembre 2006 Emissione
REVISIONE DATA DESCRIZIONE
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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Indice
7.1 Pianificazione della realizzazione del servizio
7.2 Processi relativi al cliente
7.2.1.a Determinazione dei requisiti del CdL (CdLM) e relativo riesame
7.2.1.b Determinazione dei requisiti del Corso di Formazione Finanziato (CFF) e relativo riesame
7.2.3 Comunicazione con il clienti
7.3 Progettazione e sviluppo
7.3.1 Pianificazione della progettazione e sviluppo
7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione e sviluppo
7.3.3.a Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CdL
7.3.3.b Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CFF
7.3.3 Riesame della progettazione e sviluppo
7.3.4 Verifiche della progettazione e sviluppo
7.3.5 Validazione della progettazione e sviluppo
7.3.6 Tenuta sotto controllo delle modifiche della progettazione
7.4 Approvvigionamento
7.5 Erogazione del servizio
7.5.1 Tenuta sotto controllo delle attività di erogazione del servizio formativo
7.5.2 Validazione dei processi di produzione ed erogazione del servizio formativo
7.5.3 Identificazione e rintracciabilità
7.5.4 Proprietà del cliente
7.5.5 Conservazione dei prodotti
7.6 Tenuta sotto controllo dei dispositivi di monitoraggio e misurazione
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PIANIFICAZIONE DELLA REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Nella presente sezione del manuale sono presentati i processi relativi alla realizzazione dei due
prodotti principali di ciascun Corso di Studio (CdS):
il Corso di Laurea (CdL) o il Corso di Laurea magistrale (CdLM) che mira a creare un percorso
formativo ben strutturato per trasformare lo studente in un laureato che possiede le
caratteristiche professionali, le competenze di base e trasversali richieste dal mercato del lavoro
secondo le leggi che regolamentano le attività delle Università pubbliche italiane;
i Corsi di Formazione Finanziata (CFF) con lo scopo di formare una figura professionale
altamente qualificata eventualmente intersecando gli insegnamenti universitari con quelli
professionalizzanti previsti dai vari progetti formativi che possono essere rivolti ai medesimi
studenti universitari o ad altri soggetti.
Nella tabella seguente sono riassunti i processi realizzativi del CdL (o CdLM).
Nome processo Descrizione generale
Raccolta e analisi delle
esigenze delle parti
interessate
Il CdS annualmente raccoglie e analizza le esigenze di carattere esplicito,
implicito e cogente al fine di determinare:
l. gli obiettivi relativamente all’offerta formativa (quali corsi attivare con
quali obiettivi formativi generali)
m. i risultati da ottenere in termini di qualità
n. le eventuali modifiche necessarie all’offerta formativa passata
Progettazione e sviluppo
Il CdS può trasformare i risultati ottenuti dal processo precedente nella
creazione di nuovi corsi da erogare.
Il CdS sulla base dei risultati precedenti definisce e progetta annualmente:
6 la programmazione didattica annuale
7 la definizione e l’allocazione delle risorse materiali per l’erogazione dei
corsi
8 l’orario delle lezioni e degli esami
Tali attività seguono i requisiti del punto 7.3 della norma ISO 9001:2000.
Modifica di un corso di
studio
Il CdS annualmente riesamina i risultati raggiunti ed eventualmente apporta le
necessarie modifiche all’offerta formativa anche in base ai risultati delle attività
del processo “Raccolta e analisi delle esigenze”.
Le eventuali modifiche al singolo corso di studio seguono il requisito 7.3.6 della
norma ISO 9001:2000.
Modalità di erogazione
della formazione
Il CdS attua le opportune modalità di erogazione con i relativi sistemi di
controllo e misura della qualità del processo delle attività formative
Servizi di job-placement Il CdS attua servizi di job-placement per far incontrare la domanda delle
imprese in cerca di neo-laureati e i neo-laureati stessi.
Nella tabella successiva sono riassunti i processi realizzativi del CFF.
Nome Descrizione generale
Raccolta e analisi delle
esigenze
Il Presidente del CdS supportato dal CD raccoglie i bandi che
periodicamente sono emessi dalla Regione Toscana e/o dalla province
toscane e analizza le esigenze di carattere esplicito, implicito e cogente al
fine di determinare:
o. gli obiettivi relativamente all’offerta formativa
p. i risultati da ottenere in termini di qualità
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Progetto di un corso di
formazione
Il CdS può trasformare i risultati ottenuti dal processo precedente nella
creazione di un nuovo corso di formazione finanziata. Per l’ideazione e la
proposta di un corso nuovo sono seguiti tutti i requisiti del punto 7.3 della
norma ISO 9001:2000.
Erogazione della
formazione
Il CdS attua quanto stabilito dal progetto di CFF, se approvato dall’ente
erogatore il finanziamento, i relativi sistemi di controllo e misura della
qualità del processo di erogazione delle attività formative
Le modalità operative, gli indicatori di risultato, le responsabilità delle varie fasi costituenti i
processi elencati sono descritti nelle relative sezioni del manuale.
24.1 PROCESSI RELATIVI AL CLIENTE
Il cliente è il riferimento verso cui allineare la gestione e l’attuazione delle attività e delle
competenze dell’organizzazione, attraverso un adeguato impiego delle risorse finanziarie, materiali
ed umane. E’ dunque indispensabile definire i processi relativi al cliente che devono essere parte
fondante del Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ), sulla base di una profonda e chiara
comprensione su chi sono e cosa vogliono i clienti. Non è identificato un solo cliente che “acquista”
un particolare prodotto fornito dal CdS, ma i servizi erogati possono avere clienti diversi con
esigenze diverse. Pertanto il CdS identifica i clienti dei propri processi al fine di stabilire le loro
esigenze ed in base ad esse stabilire le attività e gli obiettivi da raggiungere come riportato nella
politica del gruppo e dei singoli CdS.
Nei paragrafi successivi sono analizzati nel dettaglio i processi relativi al cliente sia nel caso del
corso di laurea o corso di laurea magistrale che nel caso di corsi finanziati.
7.2.1.a – Determinazione dei requisiti del CdL (CdLM) e relativo riesame
Al Coordinamento Didattico (CD), entro il 30 settembre di ogni anno, spetta il compito di
raccogliere i risultati delle indagini relative:
q. Ad eventuali variazioni normative (ad oggi le leggi di riferimento sono la 509/99 e il DM
270/2004)
r. all’inserimento lavorativo dei laureati dell’ultimo anno;
s. ai questionari di valutazione proposti agli studenti.
Tale analisi viene raccolta nel documento M0701 “Analisi delle esigenze del CdL/CdLM”.
Una volta raccolto il materiale il CD effettua una verifica della documentazione e successivamente i
risultati delle indagini sono sottoposti al riesame del Presidente del CdS; è data evidenza di tale
verifica e riesame nelle colonne sulla destra del piano di progetto (M0703-“Piano di progetto del
CdL/CdLM”) che saranno compilate durante lo svolgimento delle attività.
I risultati delle indagini realizzate dal CD sono analizzati e discussi dal Consiglio del Corso di
Studio (CCdS).
In base a tale analisi il CCdS può decidere tre differenti azioni:
necessità di porre modifiche sostanziali al corso di laurea intervenendo sull’Ordinamento e/o sul
Regolamento del Corso oppure
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necessità di porre piccole modifiche al corso di laurea che non prevedono interventi
sull’Ordinamento e/o sul Regolamento ma solo in fase di programmazione didattica e
definizione del manifesto degli studi oppure infine
nessuna necessità di modifiche al percorso formativo
Nel caso 1) si attiva la fase di progettazione e sviluppo (paragrafo 7.3) con le relative attività di
riesame, verifiche e validazione del progetto.
Nel caso 2) le modifiche sono gestiste secondo quanto indicato dal paragrafo 7.3.6 della norma e in
base alla pianificazione presente sul M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM”.
Nel caso 3) non è attivata nessuna fase progettuale rimanendo valido il progetto dell’anno
accademico passato.
Il Verbale del CCdS registra l’avvenuto riesame e analisi dei requisiti e le decisioni in merito.
Tutti gli esiti sono riportati nel M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM”.
7.2.1.b – Determinazione dei requisiti del Corso di Formazione Finanziato (CFF) e relativo
riesame
Un qualsiasi membro del CCdS o il personale del CD possono valutare le proposte di eventuali
bandi che periodicamente sono emesse dalla Regione e/o dalle Province. In seguito a questo al fine
di avere benestare dal PCdS a procedere alla progettazione il proponente compila il modulo M0702
– “Analisi delle esigenze del CFF”. L’approvazione della partecipazione al bando è responsabilità
del Presidente del CdS che per darne evidenza firma il M0702 in calce per benestare a procedere a
fronte del riesame dei requisiti svolto.
A questo punto il proponente che assume il ruolo di Coordinatore del Progetto (CdP) con
l’eventuale supporto del CD avvia la fase progettuale. Le attività descritte sono registrate nel
modulo M0704-“Piano di progetto del CFF”. La fase progettuale è descritta nel punto 7.3.
7.2.3 – Comunicazione con il clienti
Il CdS non identifica un solo cliente verso il quale focalizzare la propria attenzione in quanto i
servizi erogati possono avere clienti diversi con esigenze diverse, come riportato in figura 3 i clienti
del CdS sono:
d. studenti;
e. docenti;
f. mondo del lavoro;
g. enti erogatori di fondi per la formazione.
Trascurare o gestire in modo riduttivo la comunicazione con il cliente vuol dire precludersi la strada
verso il miglioramento.
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CdS
Aziende
RegioneRegione Docenti
Studenti
I principali strumenti informativi inerenti le attività svolte dal CdS sono comunicate mediante:
pubblicazione sul sito web della Facoltà di Ingegneria del Manifesto degli Studi del CdS
(www.ing.unipi.it);
pubblicazione dei programmi delle attività formative sul sito web del Coordinamento Didattico
(http://coordinamento.ing.unipi.it)
Studenti
La comunicazione con gli studenti prima, durante e dopo la loro carriera universitaria o durante il
corso finanziato è considerato punto focale per una corretta fornitura del servizio formativo.
Il primo piano di comunicazione avviene verso i possibili utenti futuri del servizio, in particolare
verso gli studenti delle scuole secondarie superiori e le loro famiglie. Le attività di incontri e
seminari presso le scuole sono responsabilità del Coordinamento Didattico attraverso la
partecipazione ad attività gestite dalla Facoltà di Ingegneria che ha la responsabilità per questo
genere di attività. E’ invece responsabilità diretta del CD accogliere le famiglie e i futuri studenti
presso l’ufficio per svolgere attività di orientamento in ingresso per i CdS del gruppo che prevedono
questa attività.
Il secondo piano di comunicazione avviene durante tutta la carriera universitaria dello studente.
La comunicazione si svolge secondo tre modalità:
j. rapporto diretto studente/docente (soprattutto via e-mail)
k. attraverso la struttura Coordinamento Didattico che è centro di informazioni e punto di
riferimento per ogni tipologia di richiesta dello studente (alla quale si possono fare richieste
anche via e-mail, telefono e fax)
l. tramite il sito internet: http://coordinamento.ing.unipi.it. Il sito è quotidianamente aggiornato e
tra le altre informazioni (orari, esami, materiale didattico, seminari, etc.) e possibile trovare
avvisi per eventuali variazioni di orari, aule, lezioni ecc….
Il terzo piano di comunicazione avviene con i laureati soprattutto per monitorare e seguire con
l'ausilio delle strutture informative universitarie il loro inserimento nel mercato del lavoro e la loro
eventuale "lifelong learning" per i CdS che svolgono questa attività.
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STUD
ENTI
SC
UOLE
SUPE
RIOR
I
STUD
ENTI
LA
UREA
TIST
UDEN
TI
UNIV
ERSI
TARI
UNIVERSITA
’
-incontri-seminari
- rapporto diretto studente/docente- coordinamento didattico - sito internet
- coordinamento didattico
7.2.3
Docenti
La comunicazione con i docenti prima, durante e dopo la fornitura del servizio formativo è
essenziale per il corretto sviluppo del servizio stesso.
La comunicazione avviene secondo due modalità:
m. rapporto diretto docente/Presidente del CdL (anche via e-mail);
n. attività e riunioni del Consiglio del Corso di Studio;
o. attraverso la struttura Coordinamento Didattico che è centro di informazioni e punto di
riferimento per ogni tipologia di richiesta del docente.
Aziende La continua comunicazione con le aziende è indispensabile per creare un servizio formativo di
qualità. La comunicazione avviene secondo due modalità:
p. attraverso la struttura Coordinamento Didattico che è centro di informazioni e punto di
riferimento per ogni tipologia di richiesta dell’azienda con particolare riferimento alle richieste
di stage/tirocini e elenchi di laureati per possibili inserimenti lavorativi;
q. attraverso il contatto diretto docente/tutor universitario per lo svolgimento delle attività di stage
degli studenti.
Enti erogatori di fondi per la formazione
La comunicazione con gli enti, durante e dopo la realizzazione di un CFF è essenziale per riuscire a
realizzare un servizio formativo che rispecchi i requisiti richiesti. La comunicazione con la Regione
avviene attraverso la struttura Coordinamento Didattico in supporto al Coordinatore del Progetto.
In termini generali le comunicazioni formali avvengono tramite protocollo del Dipartimento di
Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione a cui il CdS afferisce.
24.2 PROGETTAZIONE E SVILUPPO
Nello sviluppo di un sistema di gestione per la qualità e quindi di una gestione per processi e più in
generale per realizzare un servizio che sia di soddisfazione del cliente e di tutte le parti interessate
particolare rilevanza assume il processo della progettazione e sviluppo, che rappresenta il primo
passo per dare corso all’erogazione di un servizio.
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Nella figura seguente sono riportati in sintesi gli elementi in ingresso, in uscita, i vincoli e le risorse
del processo di progettazione che saranno ripresi e analizzati nei successivi paragrafi.
7.3
Progettazione
VINCOLI
Statuto di Ateneo
Leggi e regolamenti
Politiche generali di Ateneo/Facoltà
RISORSE
Risorse infrastrutturali
Risorse umane
Storia corso/facoltà
Risorse economico-finanziarie
Esperienze corso
INPUT
Richiesta Regione
Esigenze PI
Output Riesame
Politica per la Qualità
Obiettivi per la Qualità
Requisiti relativi al cliente
Definizione compiti
Definizione Responabilità
Ordinamento didattico
Regolamento didattico
Guida al CdS
Manifesto dei studi
Programmazione didattica
Programmi CdS
Carichi didattici
Commissioni
Il processo di progettazione
24.2.1 - Pianificazione della progettazione e sviluppo
Durante la fase di pianificazione della progettazione e sviluppo il CdS stabilisce:
r. le fasi della progettazione e dello sviluppo;
s. le attività di riesame, di verifica e di validazione adatte per ogni fase di progettazione e
sviluppo;
t. le responsabilità e l’autorità per la progettazione e sviluppo.
Questo è indicato rispettivamente per il CdL/CdLM e il CFF nei moduli M0703-“Piano di progetto
del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di progetto del CFF”. I risultati della pianificazione sono
aggiornati all’evolversi del processo di progettazione e sviluppo e registrati negli appositi piani di
progettazione.
Come già indicato nel paragrafo 7.2 le attività di progettazione si attivano sempre nel caso di CFF e
ogniqualvolta sia necessario apportare ampie modifiche al CdL/CdLM con revisione completa
dell’Ordinamento e del Regolamento del CdS.
Laddove invece al CdL sono richieste solo modifiche in riferimento alla programmazione didattica
e al manifesto degli studi si applicano i requisiti del punto 7.3.6 della norma ISO 9001:2000.
24.2.2 Elementi in ingresso alla progettazione e sviluppo
I dati in ingresso alla progettazione sono riassunti nella seguente tabella.
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Nel caso della progettazione del CdL/CdLM questi sono raccolti e utilizzati dalla Commissione
Riprogettazione (CR), nominata dal CCdS in seguito all’analisi dei requisiti (par. 7.2.1a).
Nel caso della progettazione di un CFF questi sono raccolti dal Proponente per la redazione del
modulo M0702 – “Analisi delle esigenze del CFF” (par. 7.2.1b).
DATI IN INGRESSO ALLA
PROGETTAZIONE DEL CdL
DATI IN INGRESSO ALLA
PROGETTAZIONE DEL CFF Leggi, decreti, regolamenti cogenti relativi a contenuti e
struttura del CdL
Bando e relativa modulistica
Impegni derivanti dalla partecipazione a progetti e
programmi esterni
Eventuali studi di settore per il profilo professionale
proposto
Prassi e standard della struttura formativa di riferimento
(Facoltà, Ateneo)
Prassi e standard della struttura formativa di riferimento
(Facoltà, Ateneo)
Risorse disponibili in termini di: docenti, personale
tecnico, amministrativo, infrastrutture materiali di
supporto, risorse finanziarie, aziende per i tirocini, etc.
Progetto del corso relativo all'anno corrente Risultati degli anni accademici precedenti Dati di customer satisfaction relativi al CdL/CdLM
7.3.3.a Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CdL
I risultati del processo di progettazione del CdL/CdLM sono formalizzati in tre documenti (si veda
il modulo M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM”):
Ordinamento del Corso di Laurea/Laurea Magistrale: contiene una specifica generale del
corso. Deve essere approvato dal Consiglio di Facoltà, dal Senato Accademico e dal Ministero
entro il 31 Gennaio (è generalmente auspicabile la sua non modifica almeno per cinque anni)
Regolamento didattico del Corso di Laurea/Laurea Magistrale: contiene informazioni
relative agli obiettivi didattici, alla struttura, durata, organizzazione generale del corso e i
moduli didattici da attivare. Deve essere approvato dal Consiglio di Facoltà e dal Senato
Accademico entro il 31 Marzo (è generalmente modificato ogni tre-quattro anni).
Programmazione Didattica: contiene l’elenco degli insegnamenti, le modalità di svolgimento
e l’indicazione dei docenti responsabili dei singoli corsi. Deve essere approvata dal Consiglio di
Facoltà entro il 31 Maggio (è generalmente modificata ogni anno, deve essere trattata come
riportato nel paragrafo 7.3.7 – “Tenuta sotto controllo delle modifiche alla progettazione e
sviluppo”).
Manifesto degli Studi: contiene l’elenco delle attività formative divise per anno e per periodo
di svolgimento. Eventuali note indicanti le sessioni di laboratorio e le propedeuticità tra gli
insegnamenti (è generalmente modificato ogni anno, deve essere trattato come riportato nel
paragrafo 7.3.7 – “Tenuta sotto controllo delle modifiche alla progettazione e sviluppo”).
Programmi dei corsi: contengono le finalità, gli obiettivi e i contenuti dei singoli corsi.
Indicano anche le modalità degli esami e il materiale didattico. Contengono infine i riferimenti
dei docenti. I programmi sono richiesti nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni, ai
docenti da parte del CD che poi li pubblica sul sito del CdS.
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Orario delle lezioni: scaturisce da un processo esterno al corso di studio e di cui è responsabile
una commissione della Facoltà. Per controllare l’efficacia di tale processo il CdS nomina un
rappresentante del CD nella commissione al fine di comunicare le esigenze in termini di orario
del CdS e valutare i risultati di tale processo.
7.3.3.b Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CFF
I risultati del processo di progettazione sono formalizzati in tutti i documenti richiesti dal singolo
bando. Tipicamente essi sono almeno costituiti da:
Formulario è generalmente un allegato al bando, deve essere compilato con informazioni relative
a:
u. corso di studio a cui si fa riferimento;
v. elenco delle aziende partner;
w. elenco dei partners attuattori: quei soggetti cioè che partecipano allo svolgimento delle attività
in modo attivo ricoprendo quindi funzioni formative ben definite;
x. elenco dei partners sostenitori quei soggetti cioè che aderiscono formalmente al progetto
partecipando ad eventuali comitati di progetto e fornendo il proprio contributo agli indirizzi ed
al buon andamento dello stesso ma non attuano alcuna attività formativa/orientativa né altre
specifiche attività a cui corrispondono quote del finanziamento assegnato;
y. descrizione delle modalità di integrazione con le aziende partner, i partners, gli eventuali altri
Dipartimenti o Corsi di Laurea;
z. definizione delle risorse (umane, strutturali e strumentali) necessarie alle realizzazione del
progetto;
aa. quadro riassuntivo del percorso formativo proposto:
- descrizione sintetica del profilo;
- obiettivi di competenza e le relative aree di sapere coinvolte;
- durata complessiva del percorso formativo necessario al conseguimento del profilo;
- descrizione del contesto del progetto:
- individuazione della figura da formare descrivendo le esigenze del mercato del lavoro a cui
il progetto formativo intende rispondere;
- valutazione delle prospettive occupazionali del profilo occupazionale oggetto del modulo;
bb. numero e tipologia di formatori interni;
cc. numero e tipologia di formatori esterni;
dd. metodologie, strumenti, attrezzature e tecnologie da attivare per la realizzazione del processo
formativo;
ee. modalità organizzative delle attività tecnico-pratiche, sperimentali e di laboratorio;
ff. modalità organizzative degli stage;
gg. verifiche e valutazioni dei risultati, degli allievi e dei docenti;
Piano dei costi: è generalmente un allegato al bando, deve essere compilato tenendo presente che i
costi totali del progetto non devono superare il finanziamento massimo imposto dal bando.
Contiene informazioni relative a:
hh. costi diretti;
ii. costi amministrativi generali.
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Il CdP supportato dal CD realizza una bozza dei due documenti che poi è analizzata e sviluppata
secondo quanto riportato nel modulo M0704-“Piano di progetto del CFF”.
5.6.4 Riesame della progettazione e sviluppo
L’attività di riesame è svolta secondo le tempistiche riportate nei moduli M0703-“Piano di progetto
del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di progetto del CFF” dalle funzioni indicate in tali moduli e
rispondendo alle domande in essi contenute. Nei moduli è presente una sezione per la registrazione
di queste attività. In sede di riesame sono valutati, a fronte dei risultati e dei requisiti stabiliti in
ingresso, soprattutto elementi di carattere gestionale e organizzativo per questo deve essere svolto
dalle posizioni organizzative che hanno autorità e responsabilità per risolvere eventuali
problematiche che emergono.
5.6.5 Verifiche della progettazione e sviluppo
In contrapposizione con il carattere organizzativo e gestionale delle domande in sede di riesame,
durante le verifiche si analizzano i risultati di natura tecnica di un progetto. Le verifiche sono svolte
pertanto dai tecnici, dai progettisti. Esse comportano una sistematica attività di controllo, che deve
essere condotta al termine di ogni fase in cui si articola il processo di progettazione e sviluppo per
verificare la rispondenza dei risultati “tecnici” ai requisiti stabiliti in ingresso. L’attività di verifica è
svolta secondo le tempistiche riportate nei moduli M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM” e
M0704-“Piano di progetto del CFF” dalle funzioni indicate in tali moduli e rispondendo alle
domande in essi contenute. Nei moduli è presente una sezione per la registrazione di queste attività.
5.6.6 Validazione della progettazione e sviluppo
La validazione deve essere svolta dall’organizzazione sempre prima dell’erogazione del corso. Se le
verifiche attestano la validità dei contenuti del percorso formativo rispetto agli obiettivi prefisseti e i
riesami hanno permesso di svolgere in modo corretto e controllato il processo di progettazione, la
validazione deve considerare i risultati ottenuti e verificarne l’applicabilità al contesto che vi si avrà
realmente di fronte e rispetto a questo garantire i risultati. L’attività di validazione è svolta secondo
le tempistiche riportate nei moduli M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di
progetto del CFF” dalle funzioni indicate in tali moduli e rispondendo alle domande in essi
contenute. Inoltre la verifica dell’efficace avvio dei corsi attraverso il controllo delle aule assegnate
durante la prima settimana di lezione è strumento di validazione. Nei moduli è presente una sezione
per la registrazione di queste attività. Infine elemento determinante per la validazione del progetto è
rappresentato dalla approvazione del Ministero con la pubblicazione sul sito www.miur.it dell’offerta
formativa del CdS.
5.6.7 Tenuta sotto controllo delle modifiche della progettazione
Per modifica si intende una variazione permanente ad un dato progettuale, che comporta la
revisione di un documento progettuale. Le cause di modifiche possono essere sia interne sia esterne.
Quelle di origine esterna sono causate da specifiche richieste del cliente, da mutate situazioni
territoriali o da variazioni di leggi, norme e regolamenti. Quelle di origine interna possono essere
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causate da mutate situazioni interne o da specifiche richieste dei ruoli investiti direttamente
dall’attività in oggetto.
Poiché il servizio di formazione si compone di aspetti strettamente correlati e fortemente
interdipendenti, una modifica su uno di essi può generare molti effetti inattesi. L’attività di
controllo delle modifiche alla progettazione e sviluppo deve concentrarsi particolarmente sulla
valutazione e sulla gestione dei loro effetti e sulla relativa comunicazione con le parti interessate.
Le eventuali modifiche e la loro gestione durante il processo di progettazione e sviluppo e
documentato e registrato sui moduli M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di
progetto del CFF”.
5.7 APPROVVIGIONAMENTO
Il CdS al fine di garantire la conformità di prodotti e servizi (materiale di supporto alla didattica,
collegamento alla rete Internet, antivirus, software, etc.) ai requisiti qualitativi richiesti, si avvale del
sistema di acquisti per la pubblica amministrazione e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica,
Nucleare e della Produzione per il rapporto con i fornitori e la loro selezione e valutazione.
Pertanto il processo di approvvigionamento è trattato come esterno al Corso di Studio. Pur tuttavia
tale processo è controllato al fine di garantire la conformità dei prodotti e dei servizi
approvvigionati.
La selezione iniziale dei fornitori e la loro valutazione non è svolta dal CdS che come ente pubblico,
si attiene per legge all’utilizzo dei fornitori convenzionati con lo Pubblica Amministrazione e il
Ministero della Pubblica Istruzione, tramite inclusione in un albo fornitori, il CONSIP, consultabile
in rete.
Laddove un membro del consiglio del corso di studio o il CD ha necessità di acquistare un prodotto
o un servizio che può essere caricato sui fondi del CdS può richiedere la sovvenzione al PCdS che
eventualmente fa trasferire i fondi all’opportuno centro di spesa tramite lettera o proveddimento
opportunamente protocollato.
Per quanto riguarda la fornitura di prodotti o servizi in economia il CdS fa riferimento ai fornitori
storici del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione a cui è demandato il
rapporto cliente e fornitore.
Tali rapporti sono monitorati dal Consiglio del Dipartimento (funzione esterna al CdS) a cui
partecipano attivamente vari docenti del CdS al fine di monitorarne l’efficacia. Il Consiglio di
Dipartimento si riunisce in media una volta ogni due mesi.
Per tali caratteristiche il CdS non applica direttamente azioni di valutazione e selezione dei fornitori
di prodotti e servizi in economia.
Tuttavia laddove al controllo in accettazione del prodotto e del servizio, il docente o il personale del
CD riscontri una non conformità prende direttamente contatto con il fornitore per risolvere il
problema eventualmente coinvolgendo il PCdS o il Direttore del Dipartimento centro di spesa
coinvolto.
Per quanto concerne le strutture didattiche, i laboratori, i docenti esterni si rimanda a quanto
descritto nel capitolo 6 del presente manuale.
I CdS hanno stabilito mediante il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della
Produzione una convenzione con la società perFormare srl per la fornitura dei seguenti servizi:
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jj. personale da dedicare alle attività svolte dall’ufficio Coordinamento Didattico;
kk. progettazione, gestione e rendicontazione dei progetti finanziati.
Infatti i servizi di supporto del CdS, vanno a soddisfare esigenze che gli studenti hanno sempre
sentito. Il Dipartimento si è attrezzato con personale esplicitamente dedicato a tali servizi a partire
dal 1996, quando ha cominciato a stipulare dei contratti a tale scopo con giovani persone. Negli
anni si è venuto così a creare un nucleo di persone molto esperto delle attività legate alla didattica,
gradito in modo evidente dagli studenti, anche dal punto di vista umano, e soprattutto dotato di una
approfondita conoscenza del modo in cui la didattica ed il dipartimento si trovano ad interagire.
Quando tali persone, sia per desiderio proprio sia per maggiore trasparenza di rapporti nei confronti
del dipartimento, si sono organizzate in azienda, il Dipartimento ha riconosciuto loro la competenza
e l’esperienza maturate negli anni precedenti, stipulando con loro il contratto attualmente in vigore.
Pertanto la scelta di perFormare srl deriva da ragioni storiche in quanto il personale della società ha
avuto negli anni passati forme di collaborazione con il Dipartimento e i CdS proprio per le attività
inerenti il Coordinamento Didattico.
Laddove si rendesse necessario cambiare il rapporto o avviarne uno nuovo con altri soggetti esterni
le modalità seguirebbero l’iter necessario: richieste di offerte, valutazioni economiche e qualitative
del servizio offerto e formulazione dell’accordo contrattuale.
5.8 EROGAZIONE DEL SERVIZIO
L’aspetto che fondamentalmente caratterizza i servizi è lo svolgersi in massima parte all’interfaccia
con il cliente e le parti interessate. Ne seguono alcuni importanti corollari:
ll. l’erogazione dei servizi richiede estrema flessibilità affinché i bisogni dei clienti possano trovare
una risposta soddisfacente;
mm. il personale che ha rapporti diretti con i fruitori del servizio, deve disporre di capacità,
autorità e risorse adeguate per poter mettere a punto il servizio e adattarlo al cliente;
nn. i metodi di controllo e di validazione devono essere applicati tenendo conto delle diverse
garanzie di qualità richieste dai servizi e del fatto che spesso il processo di erogazione è
strettamente collegato a quello di progettazione e a quello di comunicazione con i clienti.
La presente sezione descrive i criteri e delinea le principali responsabilità e modalità operative
adottate dal CdS per la gestione dei processi operativi che costituiscono l’erogazione di un servizio
formativo e dei servizi di supporto conforme agli standard di riferimento e, quindi, in grado di
soddisfare le esigenze dei clienti.
In figura sono sintetizzati in termini generali gli input, le risorse, i vincoli e gli output del processo
di erogazione del servizio.
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7.5
Erogazione
Servizio
Input al riesame
Lezioni ed esperienze formative
Laureati
VINCOLI
Statuto di Ateneo
Leggi e regolamenti
Politiche generali di Ateneo/Facoltà
RISORSE
Risorse infrastrutturali
Risorse umane
Storia corso/facoltà
Esperienze corso
Risorse economico-finanziarie
INPUT
Richiesta Regione
Esigenze PI
Output progettazione
Output servizi di contesto
Studenti
Output riesame
Politica per la Qualità
Obiettivi per la Qualità
Tenuta sotto controllo delle attività di erogazione del servizio formativo
Durante la fase di progettazione e sviluppo, le attività didattiche sono pianificate secondo i
documenti descritti nel paragrafo 7.3 e nella relativa modulistica.
Come descritto nel paragrafo 7.3 ogni anno la Commissione Orario della Facoltà, a cui partecipa un
delegato del CdS, stabilisce il calendario delle lezioni del primo e del secondo periodo di lezioni:
primo periodo di 12 settimane da ottobre a dicembre
secondo periodo di 12 settimane da febbraio a maggio.
Avviate le lezioni i docenti compilano periodicamente i registri elettronici che costituiscono una
sintesi degli argomenti trattati durante ogni lezione e che possono essere consultati in rete
(www.unipi.it) dagli studenti e da qualsivoglia parte interessata.
Nel caso di CFF sono redatti anche registri cartacei per rilevare la frequenza degli studenti che non
deve essere inferiore ad un minimo stabilito per il conseguimento della qualifica. Il registro cartaceo
permette di monitorare la frequenza degli studenti. Al termine delle lezioni il registro viene
consegnato al Coordinamento Didattico che provvederà ad un adeguato controllo e alla
registrazione dei dati relativi alla frequenza, alle effettive ore svolte dai singoli docenti e agli
argomenti programmati.
Entrambi i registri (cartacei ed elettronici) permettono alla Direzione del corso di studio di
monitorare l’effettiva erogazione delle attività didattiche secondo anche i programmi stabiliti in
sede di progettazione e sviluppo.
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Attraverso il sistema informativo (ESSE3) messo a disposizione dell’ateneo il CD può monitorare
la carriera degli studenti in ogni istante verificando gli esami sostenuti fino a quel momento
registrati dalle segreterie studenti.
Nel caso di CFF che prevedono attività esterne al sistema universitario ESSE3 il superamento degli
esami è monitorato attraverso opportuni strumenti informatici (fogli elettronici).
Per quanto riguarda i controlli ex-post essi sono fatti tramite la gestione delle non conformità, le
azioni correttive e preventive, la valutazione dei questionari degli studenti e il controllo da parte del
CD delle effettive attività formative erogate in confronto a quanto pianificato nei programmi dei
singoli insegnamenti. I risultati di tali azioni sono di input alla fase di riesame della direzione ed
eventuale riprogettazione del percorso formativo.
Per quanto concerne le visite presso aziende, il docente accompagnatore si assicura che siano svolte
le necessarie attività di formazione sulla sicurezza relative alla visita. Laddove ciò non avvenisse il
docente comunica il fatto direttamente al PCdS che può decidere di non effettuare più visite presso
l’azienda. Prima del viaggio il personale del CD comunica la lista dei partecipanti alla visita
all’ufficio centrale Stage/Tirocini dell’ateneo.
Validazione dei processi di produzione ed erogazione del servizio formativo
La validazione del processo di erogazione del servizio formativo del CdS, al fine di assicurarne
l’efficienza e l’efficacia e di verificare la completa soddisfazione delle aspettative delle parti
interessate, è conseguita attraverso:
i risultati positivi del riesame del progetto;
l’adeguatezza delle aule, dei laboratori informatici e delle strutture didattiche preventivamente
accertata dalla commissione orario in fase di definizione dell’orario delle attività;
la verifica dell’adeguatezza delle strutture e dell’orario durante la prima settimana di lezione;
periodicamente (almeno ogni tre mesi) durante ogni consiglio di corso di studio un punto
all’ordine del giorno è dedicato alla valutazione dell’andamento delle attività formative. In
questa sede i rappresentanti degli studenti possono indicare eventuali anomalie che il consiglio
valuta seduta stante per attivare eventuali correzioni. Il verbale del consiglio è documento di
registrazione di tale attività;
l’esperienza di modalità didattica accertata in esperienze passate richiesta ad ogni nuovo
docente;
i risultati delle sessioni di laurea dove i tutor aziendali esprimono un giudizio sulle modalità
dell’attività di tirocinio svolto da ogni studente.
Identificazione e rintracciabilità
L’obiettivo che il CdS si pone è di creare un percorso formativo efficace ed efficiente che trasformi
lo studente in un laureato o in un soggetto dotato di una determinata qualifica (nel caso di CFF).
Pertanto il “prodotto” del CdS può essere identificato con lo studente e la sua matricola può essere
vista come un metodo per identificare lo stato di avanzamento del “prodotto”. Al momento
dell’iscrizione dello studente tutti i suoi dati sono inseriti nel data base studenti (che verrà
continuamente aggiornato durante la sua carriera universitaria) che fornisce automaticamente un
numero progressivo di identificazione. Il numero di matricola permette di accedere al data base e di
poter osservare l’andamento del percorso che lo studente sta effettuando.
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Lo studente è naturalmente rintracciabile durante il suo percorso formativo e anche dopo la laurea
attraverso i dati presenti in ESSE3 al fine di monitorare la carriera post-universitaria.
Laddove invece il prodotto sia identificabile con il CdL/CdLM o il CFF essi sono identificati dalla
relativa documentazione opportunamente classificata e archiviata per la sua rintracciabilità.
Proprietà del cliente
Le proprietà intellettuali dello studente riguardano:
compiti svolti che sono gestiti in modo autonomo dai singoli docenti;
eventuali progetti che sono gestiti in modo autonomo dai singoli docenti;
tesi in formato Cd-rom che lo studente può consegnare al CD laddove non abbia consegnato in
formato elettronico la tesi nel sito dedicato a ciò da parte dell’università di Pisa. Nel caso di
consegna del Cd-rom, il CD lo archivia in un armadio ubicato presso il CD e lo cataloga in
modo opportuno.
Conservazione dei prodotti
La documentazione relativa ai progetti formativi (CdL/CdLM e CFF) è conservata secondo quanto
descritto nella sezione 4 del presente manuale e relativa procedura per la gestione della
documentazione e delle registrazioni.
TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E
MISURAZIONE
Non Applicabile.
SERVIZI di JOB-PLACEMENT
Per favorire l'inserimento nel mercato del lavoro dei neo-laureati i CdS hanno avviato le seguenti
attività:
possibilità per i neo-laureati di inviare il proprio curriculum vitae al Coordinamento Didattico
che provvederà ad archiviarlo e a renderlo disponibile alle aziende interessate;
aggiornamento continuo delle banche dati delle aziende che collaborano allo svolgimento delle
attività di tirocinio e di quelle che comunque producono richieste di riferimenti di laureati.
Tali attività sono gestite dal CD che funge da interfaccia tra le aziende e i laureati in modo da
massimizzare il risultato delle attività condotte in collaborazione e di intensificare l’integrazione tra
società e università. Il CD inoltre è responsabile di svolgere attività per raccogliere informazioni dai
laureati inseriti nel mondo del lavoro per conoscere:
10. se e entro quanto si è inserito nel mondo del lavoro;
11. il ruolo ricoperto nell’attuale posizione lavorativa.
L'azione di raccolta di tali informazioni avviene almeno una volta all’anno attraverso il contatto con
i laureati che può avvenire mediante e-mail, incontri tra laureati e CD oppure telefonicamente
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I dati raccolti sono registrati sul file del calcolo delle medie per il voto finale di laurea conservato
nel server del CD.
L’azione di job-placement ha inizio quando una organizzazione esterna richiede profili di neo-
laureati. Questa richiesta deve essere formulata tramite e-mail in cui il richiedente esplicita il suo
consenso al trattamento dei suoi dati ai fini della divulgazione della richiesta a possibili candidati e
in generale tramite il sito del CD o le bacheche.
I contenuti della richiesta sono registrati in un opportuno file “Richieste aziende”.
I laureati all’atto della laurea (M0705 “Consenso trattamento dati”) danno o negano il consenso a
trasmettere i loro dati alle imprese e se vogliono possono fornire un loro curriculum al CD.
I dati dei laureati sono registrati nel file “Elenco laureati”.
Il CD a questo punto può inviare a seconda della richiesta dell’azienda o l’elenco dei laureati che
hanno dato il consenso oppure fornire direttamente i curricula.
Almeno una volta all’anno il CD contatta le imprese che hanno fatto richiesta per verificare:
cc. se e quanti profili sono stati assunti o comunque se è stato ratificato un rapporto di lavoro
dd. se il servizio fornito dal CdS è risultato efficace oppure no.
Le registrazioni di tali risultati sono compilate nel file “Richieste aziende”.
GESTIONE DELLE ATTIVITA’ DI TIROCINIO E PROVA FINALE
Gli studenti che desiderano svolgere la loro prova finale o la tesi in collaborazione con aziende
possono formulare domanda presso il CD, consegnando contestualmente un loro curriculum in
formato elettronico.
Il CD ha il compito di collegare le richieste delle aziende con quelle degli studenti e redigere il
progetto formativo. Laddove l’azienda non fosse convenzionata si procede a stipulare la
convenzione tra azienda e la Facoltà di Ingegneria.
Lo svolgimento del tirocinio è monitorato dal tutor aziendale e dal tutor universitario che poi
svolgerà il ruolo di relatore della prova finale.
Durante la prova finale la commissione di laurea invita il tutor aziendale ad esprimere un giudizio
sull’attività svolta dallo studente. La commissione valuta l’attività di tirocinio e prova finale
attraverso un giudizio espresso in trentesimi che viene verbalizzato in opportuni documenti forniti
dalle Segreterie Studenti.
Ciascun CdS ha pubblicato sul sito http://coordinamento.ing.unipi.it le modalità di organizzazione e
svolgimento della prova finale. E' inoltre disponibile sul sito web del CD un opuscolo informativo
nel quale sono descritte tutte le attività che lo studente in prossimità del termine del proprio
percorso formativo deve espletare per poter accedere alla discussione della tesi. Tale opuscolo è
anche esposto in bacheca, in modo da poter essere consultato durante i colloqui con il personale di
sportello.
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CAPITOLO 8
------------------------------
Misurazioni, analisi e miglioramento
3 18 Ottobre 2007 Inserimento del questionario per la valutazione del CD
2 16 Ottobre 2006
Aggiunta voci alla sezione analisi dei dati
Ampliato il punto 8.2.4
Ampliato il punto 8.2.5
1 1 Settembre 2006 Emissione
REVISIONE DATA DESCRIZIONE
Presidente CdS Ingegneria
Gestionale magistrale
Presidente CdS Ingegneria
Meccanica magistrale
Presidente CdS Ingegneria dei
Veicoli Terrestri magistrale
prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi
_________________________ _________________________ _________________________
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Indice
8.1 Generalità
8.2 Monitoraggi e misurazioni
8.2.1 Soddisfazione del Cliente
8.2.2 Verifiche Ispettive Interne
8.2.3 Monitoraggio e Misurazione dei Processi
8.2.4 Monitoraggio e Misurazione dei Prodotti
8.3 Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi
8.4 Analisi dei dati
8.5 Miglioramento
8.5.1 Miglioramento Continuo
8.5.2 Azioni Correttive
8.5.3 Azioni Preventive
12. GENERALITA’
La presente sezione descrive i criteri e delinea le principali responsabilità e modalità operative
adottate dal Corso di Studio per le attività di misurazione, monitoraggio e miglioramento dei servizi
formativi erogati, dei processi che portano alla loro realizzazione e del Sistema di Gestione per la
Qualità (SGQ). Il CdS si impegna a:
definire, pianificare ed attuare adeguati processi di misurazione, di monitoraggio, di analisi e di
miglioramento, per verificare e dimostrare che i processi primari ed i processi di supporto per la
realizzazione del servizio formativo si svolgano in modo controllato, nel rispetto di quanto
stabilito nel SGQ;
definire ed attuare un adeguato sistema di monitoraggio e di misurazione della soddisfazione del
Cliente attraverso l’ascolto e la raccolta delle informazioni di ritorno, al fine di identificare i
punti di forza e le eventuali aree di debolezza e pianificare le più opportune azioni di
miglioramento;
definire ed attuare le necessarie azioni correttive, preventive e le verifiche ispettive interne, al
fine di individuare le carenze ed i potenziali punti di miglioramento dell’efficacia del SGQ.
In tabella sono riassunti i processi di misurazione, analisi e miglioramento.
Nome Descrizione generale
Riferimento
manuale
qualità
Rilevazione
della
soddisfazione
del cliente
I CdS monitorano le informazioni relative alla percezione del cliente per
valutare quanto il servizio erogato abbia soddisfatto i requisiti del cliente
medesimo. Il GCdS ha stabilito i metodi per ottenere e utilizzare tali
informazioni.
8.2.1
Verifiche
ispettive interne
Al fine di ridurre, prevenire ed eliminare le situazioni contrastanti la qualità
e per proseguire la strada verso il miglioramento continuo il GCdS svolge
in modo integrato il sistema di verifiche ispettive interne previsto dalla
normativa ISO 9001:2000
8.2.2
Gestione non
conformità
La corretta e tempestiva individuazione di non conformità e delle cause che
determinano la loro insorgenza, nonché il coinvolgimento di tutti i
responsabili nell’attuazione delle azioni correttive e/o preventive è di
fondamentale importanza per un’efficace ed efficiente gestione del
processo di miglioramento.
8.3
Analisi dei dati
I CdS ritengono fondamentale individuare, raccogliere ed analizzare dati
idonei per dimostrare l’adeguatezza e l’efficacia del SGQ e per valutare
dove possono essere apportati miglioramenti dell’efficacia del sistema
stesso.
8.4
Azioni
Correttive
I CdS hanno deciso di attuare i provvedimenti necessari ad assicurare che
siano prontamente identificate e corrette le azioni contrastanti con le
esigenze del sistema qualità per migliorare con continuità il sistema stesso.
8.5.2
Azioni
Preventive
I CdS hanno deciso di individuare le azioni necessarie a prevenire
l’insorgere di potenziali non conformità o di situazioni contrastanti con la
qualità rimuovendo le cause delle stesse.
8.5.3
13. MONITORAGGI E MISURAZIONI
14. Soddisfazione del Cliente
Come fornitore di servizi didattici e di supporto, il CdS gestisce ogni attività dai requisiti dei clienti
e delle parti interessate; pertanto i dati di valutazione espressi da loro sono la principale fonte con
cui giudicare il sistema in generale ed i processi.
Le attività che sono svolte, sotto la responsabilità dell’ufficio Coordinamento Didattico, per la
raccolta sistematica dei dati sono:
contatto diretto con gli studenti e le parti interessate (in particolare i docenti, i tutor e le aziende
per i tirocini) tramite lo sportello del Coordinamento Didattico e via e-mail
(coordinamento.ing.unipi.it). Il Coordinamento Didattico ha la responsabilità di ricevere ogni
tipo di informazione e raccogliere in modo sistematico i reclami e le lamentele. Il CD è
responsabile, se ritenuto necessario, di aprire una non conformità (secondo la procedura P0802 -
Gestione delle non conformità) per risolvere nel più breve tempo possibile l’eventuale reclamo
ricevuto. Se tale reclamo dovesse coinvolgere altre responsabilità il CD avvertirà
tempestivamente il Presidente del CdS;
analisi dei questionari generali sul corso e particolari su ogni insegnamento che sono proposti
agli studenti al termine di ogni periodi di lezione;
analisi dei questionari dedicati ai tutor universitari e alle aziende di tirocinio;
raccolta e analisi di valutazioni effettuate da altri (stampa, associazioni di studenti, associazioni
di imprese, etc.);
confronti con altre realtà formative.
I questionari proposti agli studenti del corso di laurea sono forniti secondo lo standard di Ateneo
mentre altri questionari per le altre parti interessate sono progettati dal GCdS.
Il CD è responsabile:
q. di coinvolgere, con iniziative pianificate e sistematiche quando previsto, gli studenti e le parti
interessate a partecipare alla compilazione dei questionari;
r. della raccolta e dell'analisi dei questionari utilizzando anche procedimenti di calcolo
automatico.
Anche l'attività specifica del CD (fornitura di servizi di supporto alla didattica) è oggetto di
valutazione da parte degli studenti tramite la compilazione di un questionario. Tale questionario è
disponibile sul sito web del CD, ed è accluso all'opuscolo informativo riguardante le modalità di
accesso alla prova finale. Il questionario compilato viene ritirato dal personale del CD al momento
della prova di funzionamento della presentazione che gli studenti usano come ausilio alla
discussione della tesi.
15. Verifiche Ispettive Interne
La verifica ispettiva interna è un processo teso a valutare se il SGQ è conforme a quanto stabilito
dall’organizzazione per il sistema stesso. Un buon sistema di “quality auditing” dovrebbe consentire
di ridurre, prevenire ed eliminare le situazioni contrastanti la qualità e fornire gli strumenti per il
miglioramento dell’efficacia dei processi.
I criteri di qualifica per il team leader di VII sono i seguenti:
essere docente universitario di un corso di almeno 5 crediti inerente la “Gestione della Qualità” e/o
avere la qualifica di Valutatore di terza parte ottenuta mediante il corso “40 ore” erogato dai
principali enti di certificazione e riconosciuto Sincert.
Le modalità di effettuazione delle verifiche ispettive interne sono regolamentate dalla procedura
P0803 – Verifiche ispettive interne.
Avendo le verifiche come oggetto il sistema organizzativo esse sono gestite in modo integrato dal
GCdS per rendere sinergico il lavoro di raccolta dati, analisi e attività di miglioramento.
16. Monitoraggio e Misurazione dei Processi
Il CdS ritiene fondamentale adottare adeguati metodi e strumenti di misurazione e monitoraggio dei
processi, al fine di:
dimostrare la continua efficacia ed efficienza degli stessi processi, la loro continua capacità di
soddisfare i bisogni del cliente e gli obiettivi di miglioramento stabiliti;
individuare le opportunità di miglioramento interno.
Le attività di sorveglianza che comprendono le registrazioni di dati, informazioni, parametri ed
indicatori che riguardano le operazioni e le attività che possono avere un impatto significativo sui
clienti e che possono influenzare le prestazioni e la conformità agli obiettivi e agli impegni stabiliti
per il SGQ, sono descritte nei punti 7.3, 7.5 e 7.7 del presente manuale.
In particolare assumono rilevanza i processi di progettazione ed erogazione dell’attività formativa e
il servizio di job-placement.
Progettazione e sviluppo
Il monitoraggio in itinere del processo di progettazione e sviluppo è garantito dall’osservanza e dal
rispetto dei tempi previsti nel piano di progettazione sia per il corso di laurea o laurea magistrale sia
per i corsi di formazione finanziata. A valle del processo, la sua efficacia è misurata tramite
rispettivamente l’approvazione senza modifiche del progetto del corso di laurea da parte degli
organi competenti (Facoltà, Senato accademico, Ministero) e l’approvazione e il finanziamento
dell’ente erogante (Provincia, Regione, Comunità Europea).
Erogazione della didattica
Il monitoraggio in itinere del processo di erogazione della didattica avviene tramite la compilazione
dei registri da parte dei docenti, la rilevazione di problemi e anomalie da parte dei docenti e degli
studenti (in particolare dai rappresentanti degli studenti) che in concomitanza del Consiglio del
Corso di studio (almeno ogni 3 mesi) possono avanzare indicazioni di miglioramento che sono
immediatamente valutate dal Consiglio stesso ed eventualmente attuate. A valle del processo di
erogazione della didattica gli strumenti di valutazione sono i questionari degli studenti, il
raggiungimento degli obiettivi prefissati e il riesame della direzione del singolo CdS.
Servizi di job-placement
Il monitoraggio in itinere del servizio di job-placement avviene registrando tutte le richieste delle
aziende con particolare riferimento a tipo di figura professionale richiesta e alla tipologia di forma
di collaborazione proposta. Tale verifica può essere fatta in ogni momento consultando il file
“Richieste aziende”. Inoltre tramite le registrazioni sul medesimo file si verificano in quale
momento è stata soddisfatta la richiesta dell’organizzazione richiedente.
Una volta all’anno sono valutati i risultati prodotti dal servizio in termini di richieste a cui è stato
risposto e soprattutto contattando le aziende per capire gli esiti delle loro valutazioni dei candidati.
Inoltre sono presi in considerazione i seguenti aspetti:
Riesame della Direzione
numero di presenze ai consigli di CdS
obiettivo: mediamente ad ogni riunione dovrebbe partecipare il 70% degli aventi diritto.
Pianificazione risorse
valutazione del trend del numero di iscritti nel tempo, rispetto agli obiettivi di massima stabiliti
dalla direzione del CdS
numero di iscritti/numero totale di iscritti alla facoltà
Gestione risorse umane
numero di volte che è necessario trovare dei sostituti nelle commissioni di laurea
Raccolta e analisi delle esigenze delle PI
specifiche domande ai neo e post laureati, riguardo alle materie o discipline che sono risultate più
utili nella pratica del lavoro
Valutazione del SGQ
tempi di risoluzione della non conformità
numero di azioni correttive e preventive effettuato
17. Monitoraggio e Misurazione dei Prodotti
I due prodotti principali del CdS sono:
25 il Corso di Studio istituzionale che mira a creare un percorso formativo ben strutturato per trasformare lo studente
in un laureato secondo le leggi che regolamentano le università pubbliche italiane;
26 i Corsi di Formazione Finanziata (CFF) con lo scopo di formare una figura professionale
qualificata intersecando eventualmente gli insegnamenti universitari con quelli
professionalizzanti previsti dai moduli formativi progettati ad hoc
Il CdS ritiene fondamentale tenere sotto controllo i propri prodotti per accertare che i requisiti
stabiliti siano stati soddisfatti. Ciò viene fatto secondo le modalità previste per la rilevazione della
soddisfazione dei clienti e delle parti interessate (8.2.1), il monitoraggio e la gestione continua di
eventuali non conformità (8.3), la raccolta e l’analisi dei dati riguardanti il progresso della carriera
degli studenti e la loro collocazione nel mondo del lavoro.
Per quanto concerne obiettivi puntuali e misurabili si rimanda al documento “Obiettivi per la
qualità” del singolo CdS.
18. TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI
Il CdS ritiene fondamentale stabilire apposite procedure a supporto delle attività di misurazione e
monitoraggio dei processi che garantiscano che le non conformità siano identificate, esaminate e ne
siano definite le attività e le responsabilità per il trattamento.
La corretta e tempestiva individuazione di non conformità e delle cause prime che determinano la
loro insorgenza, nonché il coinvolgimento di tutti i responsabili e di tutte le parti interessate
nell’attuazione delle azioni correttive e/o preventive, è di fondamentale importanza per un’efficace
ed efficiente gestione del processo di miglioramento continuo, in quanto dall’esame obiettivo delle
carenze del Sistema di Gestione Qualità e dei processi, è possibile definire modalità e strumenti atti
a:
t. evitare il ripetersi di problemi, in caso di non conformità effettive;
u. prevenire il loro verificarsi in caso di non conformità potenziali.
Tutte le tipologie di non conformità sono gestite secondo le modalità descritte nella P0802 –
Gestione delle non conformità, nella quale sono definite le responsabilità per il trattamento delle
non conformità nelle diverse fasi dei processi del CdS.
19. ANALISI DEI DATI
Il CdS ritiene fondamentale adottare adeguati strumenti di rilevazione e opportune modalità di
elaborazione dei dati – mediante utilizzo di apposite tecniche statistiche – per determinare la
continua efficacia ed efficienza del SGQ ed individuare le aree in cui definire opportune azioni di
miglioramento.
In particolare sono analizzati dati riguardanti:
oo. il livello di soddisfazione degli studenti tramite i questionari di valutazione;
pp. le non conformità attivate;
qq. le azioni correttive e preventive attivate;
rr. eventuali analisi dell’andamento dei voti delle attività formative;
ss. andamento dei voti di laurea;
tt. il grado di raggiungimento degli obiettivi.
Il CdS ritiene necessario l'utilizzo di metodi statistici al fine di analizzare correttamente le
informazioni raccolte e per questo in fase di progettazione delle attività di valutazione sono
predisposti eventuali programmi informatici per una rapida e corretta gestione dei dati. In
particolare sono utilizzati strumenti di gestione automatica di calcolo tra database e fogli di calcolo
elettronico. I risultati dell’analisi dei dati sono oggetto dei riesami della direzione.
20. MIGLIORAMENTO
Il miglioramento è un processo continuo, che si sviluppa giorno dopo giorno ed ha come obiettivo
la riduzione sia dei livelli cronici di “difettosità” (a livello organizzativo, gestionale, nelle
comunicazioni, tutte le opportunità non adeguatamente sfruttate) sia l’aumento del livello della
qualità attesa (l’utilizzatore di un servizio si attesta, seppur tendenzialmente e progressivamente, a
livelli di attesa sempre più elevati). Mantenere la propria posizione e la soddisfazione del cliente
richiede una mentalità orientata al miglioramento in tutte le azioni, in tutte le attività ed in tutti i
livelli. Il processo di miglioramento è guidato dalla direzione che deve comunicare scopi ed
obbiettivi, promuovere un ambiente di comunicazione aperto, il lavoro di gruppo e il rispetto delle
persone e delle professionalità.
21. Miglioramento Continuo
Il CdS pianifica il miglioramento del proprio SGQ nell’ambito dei previsti riesami da parte della
Direzione nell’ambito dei quali è verificato il conseguimento degli obiettivi qualitativi
precedentemente fissati e ne sono fissati di nuovi da conseguire successivamente o quando se ne
rilevi la necessità.
La pianificazione del processo di miglioramento trova la sua formalizzazione nei verbali di riesame
della direzione che, oltre a definire gli obiettivi da perseguire, definiscono anche le relative
responsabilità ed i percorsi da seguire.
Gli strumenti attraverso i quali i piani di miglioramento trovano la loro applicazione sono le azioni
correttive e le azioni preventive e, in alcuni casi specifici, appositi programmi di miglioramento.
Le azioni correttive sono quei provvedimenti intrapresi allo scopo di rimuovere le cause che hanno
generato non conformità o, più in generale, situazioni contrastanti con la qualità del servizio fornito.
Le azioni preventive sono i provvedimenti intrapresi allo scopo di prevenire l'insorgere di non
conformità, o di situazioni contrastanti con la qualità, rimovendo le potenziali cause delle stesse. La
loro gestione è descritta nei paragrafi successivi.
Le azioni di miglioramento decise in sede di riesame della direzione sia a livello di gruppo sia a
livello di singolo CdS sono registrate nei verbali di riesame.
22. Azioni Correttive
Per azioni correttive si intendono i provvedimenti necessari ad assicurare che siano prontamente
identificate e corrette le azioni contrastanti con le esigenze del sistema di gestione per la qualità.
Quali condizioni contrastanti devono essere considerate tutte le deficienze, carenze e deviazioni
rispetto al sistema qualità.
L’individuazione degli stati di non conformità e la conseguente definizione ed attuazione di azioni
correttive è considerata dal CdS momento fondamentale per il processo di miglioramento continuo
e per la garanzia del corretto funzionamento del SGQ. Le azioni correttive rappresentano misure
intraprese per eliminare le cause di una non conformità effettiva o di altre situazioni indesiderabili,
al fine di evitarne il ripetersi. La gestione di una richiesta di azione correttiva, che prevede l’utilizzo
dell’apposita modulistica, si articola nelle seguenti fasi:
descrizione delle problematiche evidenziate ed individuazione del responsabile dell’azione da
attuare (sotto la responsabilità del CD);
definizione delle cause delle non conformità rilevate, delle azioni da svolgere per risolvere la
non conformità e per prevenirne il ripetersi e definizione dei relativi tempi di attuazione (a cura
del responsabile individuato);
approvazione delle azioni da implementare (a cura del CD o nel caso di azione rilevante del
PCdS);
comunicazione dell'ultimazione dell'azione prevista (a cura del responsabile individuato);
riesame, nei tempi previsti, della corretta attuazione e dell’efficacia delle azioni intraprese (a
cura del CD).
Le modalità operative sono descritte nella procedura P0801 – Gestione delle azioni correttive e
preventive. Come descritto in tale procedura, l’input di un’azione correttiva può essere
rappresentato dalle singole non conformità, dai risultati delle verifiche ispettive, dai singoli reclami,
dalle analisi eseguite relativamente a tali aspetti, dai riesami del SGQ, dall’analisi dei dati del SGQ,
dai risultati delle Customer Satisfaction, dall’esame delle registrazioni del sistema.
23. Azioni Preventive
Le azioni preventive sono i provvedimenti intrapresi allo scopo di prevenire l’insorgere di
potenziali non conformità o di situazioni contrastanti con la qualità rimuovendo le cause delle
stesse. Le fonti di informazione principali, oltre a quanto pianificato per il processo di
miglioramento nel corso dei riesami da parte della direzione sono rappresentate da:
ee. risultati del sistema di misurazione e monitoraggio dei processi;
ff. registrazioni della qualità;
gg. risultati delle indagini di soddisfazione delle parti interessate;
hh. risultati delle verifiche ispettive;
ii. proposte di miglioramento.