72
Università di Pisa Gruppo di Corsi di Studio della Facoltà di Ingegneria MANUALE DELLA QUALITÀ Corsi di studio appartenenti al gruppo Ingegneria Gestionale magistrale Ingegneria Meccanica magistrale Ingegneria dei Veicoli Terrestri magistrale Revisione n. 3 del 18 Ottobre 2007 Presidente CdS Ingegneria Gestionale magistrale Presidente CdS Ingegneria Meccanica magistrale Presidente CdS Ingegneria dei Veicoli Terrestri magistrale prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi _________________________ _________________________ _________________________

MANUALE DELLA QUALITÀ - dimnp.unipi.it · Università di Pisa Facoltà di Ingegneria Gruppo di Corsi di Studio MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2 CAPITOLO 2 Pag. 5 di 72 1.1 IL CORSO

Embed Size (px)

Citation preview

Università di Pisa

Gruppo di Corsi di Studio

della Facoltà di Ingegneria

MANUALE DELLA QUALITÀ

Corsi di studio appartenenti al gruppo

Ingegneria Gestionale magistrale

Ingegneria Meccanica magistrale

Ingegneria dei Veicoli Terrestri magistrale

Revisione n. 3 del 18 Ottobre 2007

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 1

CAPITOLO 1 Pag. 2 di 72

Copia controllata

Copia cartacea controllata n. _1__ presente presso o inviata a ___Coordinamento Didattico___

Storia delle revisioni del manuale

Revisione Motivo / Descrizione Data

1 Prima emissione 1 Settembre 2006

2 Modifiche generali a tutte le sezioni in seguito a visita sulla

documentazione da parte dell’ente di certificazione 16 Ottobre 2006

3 Aggiunto riferimento ad opuscolo informativo su modalità

prova finale 18 Ottobre 2007

Capitoli del Manuale

Capitolo

manuale Denominazione Stato di revisione

1 Gruppo Corsi di Studio della Facoltà di Ingegneria - Presentazione 1 del 1 Settembre 2006

2 Scopo, Campo di Applicazione e Processi affidati all’esterno 2 del 16 Ottobre 2006

3 Termini, normative, documenti di riferimento e manuali dei CdS 2 del 16 Ottobre 2006

4 Sistema di Gestione per la Qualità 2 del 16 Ottobre 2006

5 Responsabilità della Direzione 2 del 16 Ottobre 2006

6 Gestione delle Risorse 2 del 16 Ottobre 2006

7 Realizzazione del servizio 3 del 18 Ottobre 2007

8 Misurazioni, Analisi e Miglioramento 3 del 18 Ottobre 2007

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 1

CAPITOLO 1 Pag. 3 di 72

CAPITOLO 1

------------------------------

Presentazione

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 1

CAPITOLO 1 Pag. 4 di 72

Indice

1.1 Il Corso di Studio

1.2 Gli scopi generali del CdS

1.3 Il contesto

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 2 Pag. 5 di 72

1.1 IL CORSO DI STUDIO

Con il termine Corso di Studio (CdS), in accordo con il DM 270 del 2004, si individua un corso di

laurea, un corso di laurea magistrale, una scuola di specializzazione o un corso di dottorato attivato

presso una università.

L’organizzazione descritta nel presente Manuale della Qualità è costituita da un Gruppo di Corsi di

Studio (GCdS) dell’Università di Pisa, in particolare attivati presso la Facoltà di Ingegneria.

Il singolo Corso di Studio sussiste qualora svolge e attiva il relativo corso per il quale è denominato

anche formalmente. Esempio: il CdS in Ingegneria Meccanica sussiste laddove è attivato il Corso di

Laurea in Ingegneria Meccanica (denominazione formale). Ciò non toglie poi che il CdS realizzi

altre iniziative formative legate per esempio ad attività finanziate da enti pubblici e non.

Nello schema successivo è spiegato meglio il concetto esposto sopra.

Gruppo

Denominazione

generica del soggetto

partecipante al

gruppo

Denominazione

formale del soggetto

partecipante al

gruppo

Prodotto formativo

erogato dal soggetto

al fine della sua

esistenza

Altri eventuali prodotti

inerenti la formazione

che possono essere

attivati

Gruppo di

CORSI DI

STUDIO

CdS magistrale in

Ingegneria Meccanica

Corso di Laurea

Magistrale in

Ingegneria

Meccanica

Corso di Laurea

Magistrale in

Ingegneria Meccanica

(CdLM)

Corsi di formazione

finanziata (CFF)

Job-placement

CdS magistrale in

Ingegneria Gestionale

Corso di Laurea

Magistrale in

Ingegneria Gestionale

Corso di Laurea

Magistrale in

Ingegneria Gestionale

(CdLM)

Corsi di formazione

finanziata (CFF)

Job-placement

CdS magistrale in

Ingegneria dei Veicoli

Terrestri

Corso di Laurea

Magistrale in

Ingegneria dei

Veicoli Terrestri

Corso di Laurea

Magistrale in

Ingegneria dei

Veicoli Terrestri

(CdLM)

Corsi di formazione

finanziata (CFF)

Job-placement

I CdS sono stato istituiti per la prima volta nell’Università di Pisa nell’anno accademico 2001-02

per le triennali e nel 2002-03 per le magistrali a fronte dell’entrata in vigore della legge di riforma

universitaria (DM 509/99). Accanto all’erogazione del CdL o del CdLM, il CdS può aver avviato in

questi anni anche l’erogazione di corsi di formazione finanziata dagli enti preposti a questo

(Regione Toscana, Province del territorio) e il concomitante processo di accreditamento presso la

Regione Toscana come sede formativa.

1.2 GLI SCOPI GENERALE DEL CdS

Il CdS colloca le proprie attività e la propria missione all’interno dell’alta formazione di livello

universitario. Anche i corsi di formazione finanziata (CFF) che il CdS può erogare o a cui partecipa

come partner di enti formativi esterni sono di livello inquadrabile nella formazione superiore. Al

fine di inquadrare i percorsi formativi in un percorso completo dall’accoglienza dello studente fino

al suo possibile inserimento nel mondo del lavoro, un CdS può porre particolare attenzione anche

alle attività di orientamento iniziale e in itinere e a quelle di job-placement in collaborazione con le

organizzazioni partner e convenzionate.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 2 Pag. 6 di 72

1.3 IL CONTESTO

Un CdS si colloca naturalmente all’interno dell’Università di Pisa e ha come riferimento principale

la Facoltà di Ingegneria. I CdS del gruppo oggetto di questo sistema di gestione per la qualità hanno

inoltre come riferimento il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione

secondo la figura seguente.

Università di Pisa

ATENEO

Rettorato e

Amministrazione Centrale

Rappresentanza Legale

FACOLTÀ DI INGEGNERIA… ALTRE

FACOLTÀ

CORSO DI STUDIO

… ALTRI CORSI DI

STUDIO

coordina le attività

comuni

concernenti la

didattica

DIPARTIMENTO DI

INGEGNERIA MECCANICA,

NUCLEARE E DELLA

PRODUZIONE

… ALTRI

DIPARTIMENTIIl CdS fa riferimento al

Dipartimento

come centro di spesa

I soggetti in figura sono considerati esterni al Corso di Studio e pertanto ad essi non si applicano le

disposizioni indicate nel presente manuale e nella documentazione relativa. Tuttavia come soggetti

esterni responsabili anche di processi che il CdS affida all’esterno (si veda paragrafo 2.3) la loro

attività inerente la qualità del processo formativo erogato dal CdS è debitamente controllata con le

modalità contenute nel presente manuale.

L’Ateneo ha tra i suoi organi di governo il Rettore che ha anche la carica di rappresentante legale

per l’Università e quindi anche per il CdS.

Dallo Statuto dell’Università di Pisa

Il rettore rappresenta l'Università e sovrintende a tutte le sue attività. Esercita funzioni di iniziativa, di promozione e di

attuazione.

Spetta comunque al rettore:

convocare e presiedere il senato accademico

emanare lo statuto

assicurare l'osservanza delle norme dell'ordinamento universitario nazionale, dello statuto e dei regolamenti di ateneo;

prendere provvedimenti atti a garantire l'efficiente funzionamento dell'Università, la vigilanza sulla salubrità, la

sicurezza e la funzionalità degli ambienti di studio e di lavoro;

predisporre le linee fondamentali del piano pluriennale di sviluppo e il programma annuale di attività dell'ateneo

presentare, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, una relazione generale sullo stato dell'ateneo.

Il rettore è nominato con decreto del Ministro e dura in carica quattro anni.

La Facoltà assume il ruolo di coordinatrice delle attività comuni ai corsi di studio ad essa afferenti.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 2 Pag. 7 di 72

Dallo Statuto dell’Università di Pisa

Le facoltà sono strutture dell’Università caratterizzate da una sostanziale omogeneità culturale, che hanno come fine

primario lo sviluppo scientifico e professionale dei rispettivi ambiti, perseguito mediante l’organizzazione e il

coordinamento delle attività didattiche e la gestione dei posti di ruolo di professore e di ricercatore.

Ciascun consiglio di facoltà attiva gli opportuni rapporti con i dipartimenti che forniscono il supporto scientifico ed

organizzativo alle attività dei corsi di studio.

I Dipartimenti sono i centri di afferenza dei docenti e per i CdS sono il riferimento come centro di

spesa.

Dallo Statuto dell’Università di Pisa

Il dipartimento è la struttura dell’Università deputata all’organizzazione di uno o più settori di ricerca omogenei per

fini o per metodi e dei relativi insegnamenti anche afferenti a più facoltà o a più corsi di studio.

Il dipartimento:

promuove, coordina e gestisce le attività di ricerca svolte nel proprio ambito, nel rispetto dell’autonomia scientifica

dei singoli docenti e del loro diritto ad accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca;

garantisce a tutti gli afferenti un equo e regolamentato accesso alle sue risorse;

organizza le attività dei corsi di dottorato di ricerca che amministrativamente gli afferiscono, se del caso di concerto

con gli altri dipartimenti proponenti, e secondo quanto previsto dal regolamento per il dottorato di ricerca di cui

all’art. 42;

organizza, sulla base delle indicazioni delle facoltà e dei corsi di studio e in collaborazione con essi, le attività

didattiche relative ai settori scientifico-disciplinari di propria competenza, mettendo a disposizione le proprie

risorse umane e materiali;

Il dipartimento ha autonomia finanziaria, amministrativa e contabile e la esercita nelle forme previste dal regolamento

di ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità.

Il dipartimento, nel rispetto dei propri fini istituzionali, può stipulare contratti con la pubblica amministrazione e con

enti pubblici e privati, e può fornire prestazioni a favore di terzi, secondo le modalità definite nel regolamento generale

di ateneo.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 2 Pag. 8 di 72

CAPITOLO 2

------------------------------

Scopo, Campo di Applicazione

e Processi affidati all’esterno

2 16 Ottobre 2006 Modificato scopo, campo di applicazione e processi affidati all’esterno

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 2 Pag. 9 di 72

Indice

2.1 Scopo

2.2 Campo di applicazione

2.3 Processi affidati all’esterno

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 3 Pag. 10 di 72

SCOPO

Lo scopo del sistema di gestione per la qualità del gruppo dei CdS è il seguente:

“Progettazione ed erogazione di servizi formativi superiori: istituzionali quali corsi di laurea e

laurea magistrale e servizi formativi finanziati.

Erogazione di servizi di job placement post-laurea”

Per quanto concerne lo scopo dei singoli CdS esso è descritto nei singoli manuali di ciascuno di

essi.

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il sistema di gestione per la qualità descritto nel presente manuale e nella documentazione in esso

richiamata (procedure e modulistica) si applica a tutte le attività svolte dai CdS appartenenti al

gruppo che influiscano sulla qualità dei prodotti: corso di laurea o corso di laurea magistrale (CdL o

CdLM) e corsi di formazione finanziata (CFF), servizio di job-placement, gestione delle attività di

tirocinio/stage e gestione della prova finale.

Nei manuali dei singoli CdS sono poi descritte le attività peculiari di ogni singolo CdS, con

particolare riferimento alle singole politiche e obiettivi per la qualità.

E’ escluso il punto 7.6 della norma ISO 9001:2000.

Inoltre, data la peculiarità dell’organizzazione il punto 7.4 è applicato in parte. E’ esclusa la

valutazione e la selezione dei fornitori in quanto tali attività sono affidate a soggetti esterni al

gruppo, tranne per le sole attività inerenti i servizi dell’ufficio coordinamento didattico e le azioni

formative finanziate. Si rimanda al punto 7.4 del presente manuale per un dettaglio maggiore.

PROCESSI AFFIDATI ALL’ESTERNO

Come è possibile capire dal paragrafo 1.3 del manuale, il contesto in cui si colloca il singolo CdS e

le sue attività è complesso e molti processi interni si intrecciano con processi affidati a soggetti

esterni, se pur facenti parte dell’Università di Pisa.

All’interno delle varie sezioni del manuale o dei singoli manuali dei CdS (in particolare nel capitolo

7) saranno dettagliate le attività di competenza dei soggetti esterni e le modalità con cui il CdS ne

controlla l’efficacia.

In particolare i processi affidati all’esterno sono:

2 gestione e manutenzione di infrastrutture (aule, laboratori, biblioteca centrale) – Facoltà di

Ingegneria

3 gestione e manutenzione della biblioteca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e

della Produzione - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione

4 definizione degli orari delle lezioni e degli esami – Facoltà di Ingegneria

5 gestione delle carriere e immissione dati nel sistema informativo di ateneo (ESSE3) – Ateneo

6 selezione e valutazione dei fornitori per strumentazione ufficio e cancelleria – Dipartimento di

Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione

7 aggiornamento scientifico e formazione professionale – singoli docenti universitari

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 3 Pag. 11 di 72

8 molte attività inerenti i progetti di formazione finanziata sono svolti da soggetti esterni

(tipicamente agenzie formative). Queste attività possono riguardare parte della progettazione, la

gestione e rendicontazione dei progetti. Questi soggetti sono accreditati presso la Regione

Toscana (es. la società perFormare che fornisce anche personale per l’ufficio Coordinamento

Didattico).

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 3 Pag. 12 di 72

CAPITOLO 3

------------------------------

Termini, normative,

documenti di riferimento

e manuali dei CdS

2 16 Ottobre Aggiunta dei D.Lgs 196/03 e del D.L. 626/94 nell’elenco delle normative

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 3 Pag. 13 di 72

Indice

3.1 Termini e definizioni

3.2 Normative e documenti di riferimento

3.3 I manuali dei CdS

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 4 Pag. 14 di 72

TERMINI E DEFINIZIONI

All’interno del presente manuale e della documentazione relativa sono utilizzati termini e acronimi

che sono indicati nella tabella seguente:

Acronimo o Termine Denominazione estesa CdS Corso di Studio

GCdS Gruppo di Corsi di Studio

PCdS Presidente del Corso di Studio

MD Manager Didattico

CD Coordinamento Didattico

Docenti Docenti del CdS

CDP Commissione Didattica Paritetica

CdL Corso di Laurea

CdLM Corso di Laurea Magistrale

CFF Corso di formazione finanziata

VPCdS Vice-Presidente del Corso di Studio

CCdS Consiglio del Corso di Studio

RD Rappresentante della Direzione

NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

Le normative e i documenti cogenti riguardano in gran parte le leggi, i decreti ministeriali in

materia di formazione superiore e universitaria. Inoltre sono presi a riferimento i documenti cogenti

della Regione Toscana riguardo alla formazione finanziata. Infine sono documenti vincolanti lo

statuto e i regolamenti dell’Università di Pisa.

L’elenco delle principali normative e dei documenti di riferimento è riportato nella tabella seguente:

Documento Descrizione generale Reperibilità

L168/1989 Legge sull’autonomia Universitaria

Sito web ministero

www.miur.it

DM 509/99

Decreto 3 novembre 1999, n. 509

Regolamento recante norme concernenti l'autonomia

didattica degli atenei.

Sito web ministero

www.miur.it

DM 4/8/2000 D.M. 4 agosto 2000

Determinazione delle classi delle lauree universitarie

Sito web ministero

www.miur.it

DM 28/11/2000 D.M. 28 novembre 2000

Determinazione delle classi delle lauree specialistiche

Sito web ministero

www.miur.it

DM 270/04

D.M. 22 ottobre 2004, n. 270

Modifiche al regolamento recante norme concernenti

l'autonomia didattica degli atenei, approvato con

decreto del Ministro dell'università e della ricerca

scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509.

Sito web ministero

www.miur.it

Legge

Regionale

26/07/2002, n.

32

Testo unico della normativa della Regione Toscana in

materia di educazione, istruzione, orientamento,

formazione professionale e lavoro

Sito web regione toscana

www.regione.toscana.it

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 4 Pag. 15 di 72

DGR 870/2003

DGR 426/2005

DGR 870/2003 aggiornata al DGR 426/2005

Procedure operative per la programmazione, la

realizzazione e la rendicontazione degli interventi

nell'ambito del POR Ob3 2000-2006

Sito web regione toscana

www.regione.toscana.it

UNI EN ISO

9001:2000 Sistemi di Gestione per la Qualità – Requisiti

Copia presso archivio CD

UNI EN ISO

9000:2000

Sistemi di Gestione per la Qualità – Fondamenti e

Terminologia

Copia presso archivio CD

UNI EN ISO

9004:2000

Sistemi di Gestione per la Qualità – Linee guida per il

miglioramento delle prestazioni

Copia presso archivio CD

Statuto Statuto dell’Università di Pisa Sito web università di Pisa

www.unipi.it

Regolamenti Regolamenti concernenti l’organizzazione,

l’amministrazione e la didattica dell’Università di Pisa

Sito web università di Pisa

www.unipi.it

Regolamento

didattico della

Facoltà

Regolamento didattico della Facoltà di Ingegneria

Sito web Facoltà di Ingegneria

www.ing.unipi.it

Regolamento

SGS Regolamento SGS – revisione 8

Copia presso archivio CD

D. Lgs. 196/03 Codice in materia di protezione dei dati personali

Sito web della Camera

http://www.camera.it/parla

m

/leggi/deleghe/testi/03196dl.htm

D.L. 626/94 Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Copia elettronica su server CD

I MANUALI DEI CDS

Ogni singolo CdS applica il sistema descritto nel presente manuale del gruppo e nella

documentazione di sistema in esso richiamata. In più ogni singolo CdS è dotato di un proprio

manuale in cui sono descritte attività specifiche del CdS e ampliati e dettagliati eventuali processi

comuni (es. politica e obiettivi della qualità, riesami della direzione, ecc…).

Ogni singolo manuale di CdS ha la struttura identica a questo facendo riferimento al presente

manuale laddove non ci siano necessità di integrazioni.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 4 Pag. 16 di 72

CAPITOLO 4

------------------------------

Sistema di gestione per la qualità

2 16 Ottobre 2006 Modalità di gestione documenti esterni

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 17 di 72

Indice

4.1 Requisiti generali

4.2 Requisiti della documentazione

4.2.1 Generalità

4.2.2a Manuale della qualità

4.2.2b Procedure

4.2.2c Documenti

4.2.3a Gestione della documentazione

4.2.3b Controllo della documentazione

4.2.4 Registrazioni del SGQ

Le organizzazioni possono essere viste come sistemi dinamici complessi. In particolare

un’organizzazione, quale ad esempio un Corso di Studio (CdS), costituita da molti elementi che

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 18 di 72

interagiscono reciprocamente per conseguire un fine che può cambiare nel tempo, soggetta alle

molteplici influenze dell’ambiente di riferimento, può essere inquadrata come un sistema dinamico

complesso. Lo strumento che meglio si presta a gestire una così grande complessità e dinamicità è

la gestione per processi. L’imprevedibilità che caratterizza l’ambiente di riferimento, così come le

maggiori richieste delle parti interessate e del contesto in cui si colloca l’istruzione universitaria,

hanno spinto i CdS ad adottare strategie tecnico-gestionali che perseguano simultaneamente

obiettivi di flessibilità, utilizzazione efficace delle risorse, aumento del rapporto e del reciproco

scambio con le parti interessate (studenti e famiglie, docenti, mondo del lavoro, ateneo, Stato).

Per processo s’intende: “Una serie di attività tra loro interdipendenti che trasformano input in

output, utilizzando risorse e soddisfacendo dei vincoli”.

PR O C ESSOInput O utput

V incoli

R isorse

Termine fondamentale di questa definizione è quello di “attività”, che in questa sede indica una

serie di operazioni elementari, la cui ulteriore scomposizione non sarebbe significativa per l’analisi

organizzativo-gestionale del processo.

4.1 REQUISITI GENERALI

La presente sezione descrive i principi di base su cui si fonda il Sistema di Gestione per la Qualità

(SGQ) adottato dal Gruppo dei CdS (GCdS) ed individua i processi messi in atto al fine di garantire

la conformità dei servizi erogati. A livello macroscopico i processi sono:

1. Dirigere e pianificare il CdS;

2. Gestire le risorse;

3. Pianificare, progettare, erogare e monitorare i servizi forniti;

4. Pianificare e gestire le attività di misurazione e miglioramento dell’efficacia dei servizi

forniti.

In questa macro suddivisione sono compresi tutti i processi direttamente connessi con i servizi

erogati e quelli di supporto che consentono alla parte operativa dell’organizzazione di eseguire

correttamente le attività di propria competenza o che consentono la vita e lo sviluppo del CdS.

Di seguito è riportata una breve descrizione dei suddetti processi attraverso la loro esplicitazione nei

sotto-processi:

1. Dirigere e pianificare il CdS

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 19 di 72

Il macroprocesso comprende tutti i processi attinenti alle responsabilità della Direzione (si veda la

sezione 5 del presente manuale e di quelli dei singoli CdS), in altre parole:

a. la definizione della politica per la qualità e degli obiettivi (5.3 e 5.4);

b. la definizione dei compiti e delle responsabilità della struttura organizzativa (5.5);

c. l’effettuazione dei riesami della Direzione (5.6).

2. Gestire le risorse

Il macroprocesso comprende tutti i processi attinenti alla gestione delle risorse umane e materiali (si

veda la sezione 6 del presente manuale) con riferimento particolare a:

a. pianificazione delle risorse (6.1);

b. gestione delle risorse umane, con particolare riferimento a reperimento, livello d’addestramento,

formazione e aggiornamento del personale interno (6.2);

c. gestione delle risorse materiali (6.3).

3. Pianificare, progettare, erogare e monitorare i servizi forniti

Il macroprocesso comprende tutti i processi collegati alla realizzazione del processo formativo (si

veda la sezione 7 del presente manuale). I processi possono essere riassunti in:

a. raccolta e analisi delle esigenze delle parti interessate (PI) (7.2);

b. processo di progettazione che consiste nell’elaborazione dell’offerta formativa nella quale sono

riportate le caratteristiche del prodotto (Corso di Laurea o Laurea Magistrale o Corso di

Formazione Finanziata) (7.3);

c. gestione delle modifiche della progettazione (7.3.7);

d. modalità di erogazione della formazione (7.5);

e. servizio di job-placement (7.7)

f. gestione delle attività di tirocinio/stage e prova finale (7.8);

4. Pianificare e gestire le attività di misurazione e miglioramento dell’efficacia dei servizi forniti

Il macroprocesso comprende tutte le attività concernenti la misurazione, il monitoraggio, l’analisi

dei risultati ottenuti in termini d’efficacia e raggiungimento degli obiettivi per la qualità prefissati

(si veda la sezione 8 del presente manuale). In particolare:

a. la valutazione della soddisfazione dei clienti (8.2.1);

b. la valutazione del sistema di gestione per la qualità (8.2.2);

c. l’analisi dei dati (8.4);

d. la gestione delle non conformità (8.3);

e. l’attuazione di azioni correttive, preventive e di miglioramento continuo (8.5).

Nella tabella seguente sono individuate tutte le correlazioni tra i vari processi sopra identificati. In

ogni casella, data dall’incrocio tra riga e colonna, è riportato un simbolo (x) nel caso in cui vi sia

una correlazione tra i due processi.

Una correlazione esiste se è presente un flusso di informazioni o uno scambio di documenti.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 20 di 72

La presenza della crocetta in una casella sta ad indicare che l’output del processo sulla riga entra

come input nel processo della rispettiva colonna.

Correlazioni tra i processi del CdS

Output/Input LIVELLO 1 1 2 3 4

LIVELLO1 LIVELLO 2 1a 1b 1c 2a 2b 2c 3a 3b 3c 3d 3e 4a 4b 4c 4d 4e

1

Dirigere e

pianificare il

CdS

1a x x x x x x x x x x x x x x x

1b x x x x x x x x x x x x x x x x

1c x x x x x x

2

Gestire le

risorse

2a x

2b x x x

2c x x x

3

Pianificare,

progettare,

erogare e

monitorare i

servizi

formativi

3a x x x

3b x x x x x x

3c x x

3d x

3e x x x

3f x x x

4

Pianificare e

gestire le

attività di

misurazione e

miglioramento

dell’efficacia

dei servizi

formativi

4a x x

4b x x x

4c x x

4d x x

4e x x

Le responsabilità, le modalità operative e gli strumenti di supporto adottati dal CdS per la

pianificazione, funzionamento e controllo di tutti i processi aventi influenza sulla qualità dei servizi

erogati, sono descritti, con adeguato livello di dettaglio, nella documentazione descrittiva ed

attuativa del SGQ.

4.2 REQUISITI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE

4.2.1 Generalità

La documentazione del Sistema di Gestione per la Qualità comprende:

la politica per la qualità e gli obiettivi per la qualità del gruppo;

il presente Manuale della Qualità e i singoli Manuali dei CdS con le relative politiche e obiettivi

particolari;

le procedure richiamate nel presente manuale;

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 21 di 72

le registrazione della qualità.

Le modalità di dettaglio relative alla gestione dei documenti all’interno del CdS sono descritte nella

procedura PR0401 – “Gestione della documentazione e delle registrazioni del CdS”.

4.2.2a Manuale della qualità

Il Manuale della Qualità rappresenta il riferimento essenziale per l’applicazione e la verifica del

SGQ e descrive i criteri guida per l’effettuazione di tutte le attività che hanno, direttamente o

indirettamente, influenza sulla qualità dei servizi erogati dai CdS.

Il Manuale delinea le principali responsabilità e modalità operative inerenti alle varie attività ed è

strutturato in modo da soddisfare le prescrizioni della normativa UNI EN ISO 9001:2000. Per semplicità d’aggiornamento e lettura, il Manuale è composto di otto sezioni (le sezioni dalla n° 0 alla n° 3

contengono le informazioni generali sul GCdS e lo scopo ed il campo d’applicazione del SGQ e le restanti 5 sezioni

corrispondenti, rispettivamente ai punti 4-8 della normativa stessa), ciascuna relativa ad uno specifico ambito, che

possono essere modificate in maniera indipendente l’una dalle altre; lo stato di revisione applicabile per ogni sezione

del manuale è riepilogato in un’apposita tabella riportata all’inizio del manuale.

Ci sono poi i singoli Manuali dei CdS che possono ampliare o personalizzare alcuni punti particolari del Manuale del

gruppo. Sono strutturati in modo analogo al presente manuale.

4.2.2b Procedure

Le procedure descrivono i singoli processi operativi e di supporto in modo logico-sequenziale ed

individuano le responsabilità ed i compiti delle singole attività del Sistema di Gestione Qualità.

Ogni procedura è articolata negli elementi indicati nello schema seguente:

Elemento Descrizione Obiettivo Scopo della procedura

Campo d’applicazione Definisce i limiti d’applicabilità della procedura

Process Owner Responsabile dell’applicazione della procedura

Revisioni Indica la descrizione delle eventuali modifiche apportate alla procedura

Descrizione della Procedura

La descrizione della procedura è articolata in:

Attività (descrizione delle fasi della procedura)

Responsabile (responsabile dell’attività)

Contenuto (descrizione dell’attività)

Documenti (riferimento ai moduli del SGQ richiamati in quell’attività)

Le procedure sono richiamate nelle varie sezioni del presente manuale e il modulo M0403 –

“Elenco delle procedure” ne riporta l’elenco con il relativo stato di revisione.

4.2.2c Modulistica e Documentazione

Sono costituite dagli allegati e da tutta la modulistica operativa, utilizzata per formalizzare le

attività descritte nelle procedure e nel manuale.

Tutti i documenti sono conservati in formato elettronico nell’apposito server dell’ufficio

Coordinamento Didattico (CD). Solo i verbali (con i relativi allegati) del Consiglio del Corso di

Studio (CCdS) e i provvedimenti d’urgenza del Presidente del CdS (PCdS) sono conservati anche in

formato cartaceo presso il CD. I verbali dei CdS e le relative delibere sono trasformati in opportuno

formato (pdf) per garantire maggiormente la loro successiva inalterabilità.

Alcuni documenti, pur se di origine interna, devono seguire formati e strutture di contenuti richiesti

da enti esterni. Per essi pertanto non è possibile avere una identificazione mediante intestazioni e

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 22 di 72

pié di pagina definiti dal CdS. Per questi documenti l’identificazione è stabilita mediante il nome

del documento e un riferimento opportuno che ne stabilisce l’univoca identificazione (una data, un

indice di revisione, ecc…).

Nel modulo M0401 – “Lista dei documenti validi” questi ultimi documenti non hanno pertanto un

codice secondo l’indicazione degli altri documenti (M = moduli, PR = procedure, ecc…).

Per quanto concerne la normativa e la documentazione di origine esterna si rimanda alla tabella

riportata nel paragrafo 3.2 del presente manuale.

4.2.3a Gestione della documentazione

La gestione della documentazione del Sistema di Gestione Qualità del GCdS è regolata dalla

procedura P0401 – “Gestione della documentazione e delle registrazioni”.

Al fine di assicurare un efficace controllo della documentazione e di facilitarne la consultazione e

l’utilizzo, tutti i documenti interni del Sistema di Gestione Qualità sono stati codificati con un

codice identificativo, come rappresentato nello schema seguente:

Documento Codifica

Procedure PR + n° relativo alla sezione del Manuale d’appartenenza + n° progressivo del documento

Documenti M + n° relativo alla sezione del Manuale d’appartenenza + n° progressivo del documento

La responsabilità della redazione e della revisione di ciascun documento è segnalata nella procedura

o nella sezione del manuale che lo origina.

Il Coordinamento Didattico (CD) è responsabile della gestione degli archivi informatici.

Per quanto concerne la sicurezza informatica sono presenti i seguenti accorgimenti:

9 back-up del contenuto del server del CD viene svolta tutte le notti;

10 tutti i computer dell’ufficio Coordinamento Didattico e del personale del CdS sono dotati di

antivirus aggiornato (l’aggiornamento è delegato ad un responsabile dei servizi informatici del

Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione);

11 la Facoltà di Ingegneria, tramite il Centro Servizi Informatici, garantisce un monitoraggio

continuo della rete informatica, a cui si collegano anche le strutture dei CdS, tramite sistemi

firewall, antivirus e controllo funzionale dei sistemi internet/intranet.

4.2.3b Controllo della documentazione

Il CD controlla i dati ed i documenti del Sistema di Gestione Qualità attraverso M0401 – “Lista dei

documenti validi”, garantendone così l’adeguatezza e regolandone l’emissione affinché siano

disponibili revisioni appropriate e siano prontamente rimossi documenti non validi o superati. Il CD gestisce su supporto informatico la documentazione del Sistema di Gestione Qualità secondo le seguenti

modalità:

aggiornamento del M0401 – “Lista dei documenti validi”;

distribuzione della documentazione del Sistema di Gestione Qualità attraverso modalità per lo

più elettroniche (e-mail o documenti validi a disposizione sul sito dei CdS,

http://coordinamento.ing.unipi.it). I destinatari e le modalità di distribuzione dei documenti sono

riportati nel modulo M0402 – “Lista di distribuzione”.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 23 di 72

Il controllo della documentazione del CdS si basa sul principio di avere in uso solo versioni aggiornate e controllate, al

fine di evitare errori d’applicazione.

4.2.4 Registrazioni del SGQ

I documenti di registrazione del Sistema di Gestione Qualità sono identificati dal CD, sono

archiviati come previsto dalla procedura e sono conservati per il periodo richiesto ad ogni singolo

documento.

Questo permette di dimostrare il rispetto delle norme di riferimento del SGQ, la sua efficienza e

consente di risalire, in caso di necessità, ad osservazioni, problemi e rilevazioni effettuate durante i

controlli.

Ogni documento è redatto in forma chiaramente leggibile, datato e facilmente identificabile. Le

registrazioni possono essere in forma elettronica o cartacea.

Nel caso di ricevimento di documentazione dall’esterno (tipicamente strutture universitarie tipo

l’ateneo o la facoltà di ingegneria) inerente avvisi per gli studenti, bandi di concorsi, informazioni

per i docenti ecc…, il Presidente del CdS insieme al CD valuta l’opportunità di archiviare la

documentazione ricevuta nella cartellina “Documenti esterni” dopo eventuale opportuna diffusione

che può avvenire tramite pubblicazione di news/avvisi sul sito del CD o affissione di materiale

informativo nella bacheca del CD.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 24 di 72

CAPITOLO 5

------------------------------

Responsabilità della direzione

2 16 Ottobre 2006 Aggiornato punto 5.5.3

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 5 Pag. 25 di 72

Indice

5.1 Impegno della direzione

5.2 Attenzione focalizzata al cliente

5.3 Politica per la qualità

5.4 Pianificazione

5.4.1 Obiettivi per la qualità

5.4.2 Pianificazione del sistema di gestione per la qualità

5.5 Responsabilità, autorità e comunicazione

5.5.1 Responsabilità ed autorità

5.5.2 Rappresentante della direzione

5.5.3 Comunicazione interna

5.6 Riesame da parte della Direzione

5.6.1 Generalità

5.6.2 Elementi in ingresso per il riesame

5.6.3 Elementi in uscita dal riesame

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 26 di 72

In accordo con quanto indicato nel capitolo 4 il macro-processo inerente le responsabilità della

direzione è Dirigere e pianificare il CdS.

I singoli processi sono:

a. la definizione della politica per la qualità e degli obiettivi;

b. la definizione dei compiti e delle responsabilità della struttura organizzativa;

c. l’effettuazione dei riesami della Direzione.

5.1 IMPEGNO DELLA DIREZIONE

La direzione del CdS si impegna a:

stabilire la politica e gli obiettivi per la qualità del CdS;

divulgare la politica e gli obiettivi qualitativi del CdS tramite apposite attività di informazione e

sensibilizzazione del personale ed attraverso tutte le iniziative che, di volta in volta, si

rendessero necessarie;

riesaminare il SGQ con le frequenze e le modalità descritte nel presente Manuale al fine di

valutarne l’efficacia, stabilendo e valutando obiettivi qualitativi misurabili, specifici per ogni

area di attività, che consentano un miglioramento costante della qualità dei servizi e

dell’organizzazione;

mettere a disposizione le risorse umane e tecniche necessarie a perseguire gli obiettivi

qualitativi; a tale scopo tutti i soggetti coinvolti nel CdS sono tenuti a segnalare alla direzione le

specifiche esigenze al riguardo allo scopo di rendere possibili le opportune decisioni;

svolgere periodiche attività di riesame delle prestazioni dei servizi, tenendo conto delle esigenze

delle parti interessate e delle prescrizioni legislative.

Nella tabella seguente sono riassunti i processi inerenti la responsabilità della direzione e il

riferimento al paragrafo del manuale.

Nome Descrizione generale Riferimento

manuale qualità

Definizione della

politica e degli obiettivi

per la qualità

Il CdS si propone di fornire i servizi didattici, formativi,

professionalizzanti e di supporto in maniera da soddisfare

costantemente le esigenze e le aspettative delle parti interessate.

In accordo con le indicazioni generali contenute nella politica, il

Presidente del CdS, sulla base delle indicazioni sui risultati

raggiunti e sulle prospettive fornite dal personale del CdS,

propone, anno per anno, gli obiettivi per la qualità. Il CCdS

riesamina tali obiettivi eventualmente li modifica e li approva.

5.3

5.4

Definizione dei compiti

e delle responsabilità

I principali compiti e responsabilità sono definiti dallo Statuto di

Ateneo dell’Università di Pisa. Le responsabilità interne al CdS

sono definite dal Presidente del CdS e approvate dal CCdS.

5.5

Riesami della direzione

Annualmente svolto secondo le modalità descritte al fine di

monitorare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e definire

azioni di miglioramento ed eventuali nuovi obiettivi.

5.6

5.2 ATTENZIONE FOCALIZZATA AL CLIENTE

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 27 di 72

Il CdS ha come impegno primario quello di garantire allo Stato, e in primo luogo agli studenti e alle

loro famiglie, una preparazione e competenze universitarie di alto livello prendendo a riferimento le

più importanti scuole e università italiane e straniere in termini di risultati riguardanti la didattica, la

ricerca scientifica e l’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati. Per ottenere questi risultati il

CdS non può identificare solo lo studente come unico cliente andando incontro esclusivamente alle

sue esigenze, ma deve rispondere anche ad altre esigenze di altre parti interessate che permettano di

raggiungere l’obiettivo sopra indicato, nell’interesse finale comunque del futuro laureato a cui

dovrà essere permesso di raggiungere nei tempi previsti la preparazione e le competenze definite dal

CdS. Pertanto non è identificato un solo cliente verso il quale focalizzare la propria attenzione in

quanto i servizi erogati possono avere clienti diversi con esigenze diverse. Come riportato nello

schema seguente i clienti (ovvero le parti interessate) del CdS sono:

g. studenti iscritti al CdS o potenzialmente interessati ad iscriversi, in quanto ricevono o

potrebbero ricevere il servizio offerto dal CdS e quello di orientamento in ingresso;

h. famiglie, in quanto interessate ad una formazione adeguata;

i. docenti, in quanto eroganti il servizio di insegnamento;

j. mondo del lavoro, in quanto potenziali utilizzatore e fruitore della professionalità dei laureati;

k. enti erogatori di fondi pubblici, soprattutto per quanto concerne i corsi di formazione finanziata

(CFF).

CdS

Studenti e

Famiglie

Enti di

finanziamento

Mondo del

lavoro

Docenti

Dalle esigenze del cliente si deve dunque partire per definire i requisiti di riferimento del servizio,

per valutare l’idoneità dei processi e per individuare tutti gli indicatori direttamente allineati e

correlati con tali esigenze che se mantenuti entro prefissati limiti di controllo consentono di

soddisfare il cliente al livello stabilito.

Quanto sopra si traduce nella:

5. pianificazione dei processi in funzione delle esigenze delle parti interessate e delle prescrizioni

legislative;

6. definizione di eventuali specifiche operative o regolamenti per la corretta realizzazione del

servizio;

7. periodiche attività di riesame delle prestazioni dei servizi, tenendo conto delle esigenze e delle

prescrizioni legislative;

8. valutazione del livello di soddisfazione degli studenti attraverso specifiche attività di gestione

delle informazioni di ritorno da essi così come previsto dal presente manuale;

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 28 di 72

9. tempestiva gestione di ogni insoddisfazione manifestata in merito a problemi sui servizi erogati.

Le modalità operative relative alla raccolta delle esigenze e all’analisi della soddisfazione del

cliente sono analizzate nel dettaglio nei paragrafi 7.2.1 e 8.2.1 del presente manuale.

5.3 POLITICA PER LA QUALITA’

La politica della qualità del CdS si propone di fornire i servizi didattici, formativi, professionalizzanti e di supporto in

maniera da soddisfare costantemente le esigenze e le aspettative del cliente e, più in generale, di tutte le parti

interessate.

In stretta coerenza con gli indirizzi e le politiche dell’Università di Pisa, presenti nello Statuto di

Ateneo, il Gruppo dei CdS ha definito una politica comune soprattutto per gli aspetti di natura

organizzativa e di sistema. Per quanto concerne le singole politiche dei vari CdS, essenzialmente

rivolte alle proprie parti interessate, si rimanda ai singoli manuali della qualità.

POLITICA E OBIETTIVI GENERALI DEL GRUPPO DEI CORSI DI STUDIO

Le Direzioni dei singoli Corsi di Studio ispirano il loro impegno quotidiano a due principi basilari:

offrire un servizio trasparente, corretto e utile in quanto servizio di pubblica utilità in un settore

fondamentale quale quello dell’istruzione universitaria che ha il privilegio e l’onere di formare

persone tendenzialmente nella loro ultima fase formativa;

raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso un efficace ed efficiente utilizzo delle risorse a

disposizione.

Per raggiungere i due obiettivi sopra specificati, i CdS hanno deciso di costruire un sistema

organizzativo comune che sinergicamente potesse rendere un servizio migliore alle parti interessate,

in primo luogo agli studenti.

La politica del gruppo è pertanto rivolta ad assumere decisioni che permettano un efficace

funzionamento del sistema organizzativo comune.

Per questo le singole Direzione dei CdS hanno deciso di formalizzare una Direzione del Gruppo

(costituita dai Presidenti dei CdS) per ottemperare ai seguenti impegni:

costruzione, mantenimento e miglioramento di un sistema organizzativo comune per una

adeguata ed efficace gestione dei CdS. Tale sistema è costruito e migliorato secondo il modello

ISO 9001:2000;

mantenimento e miglioramento dei servizi agli studenti e più in generale alle parti interessate

attraverso le attività dell’ufficio Coordinamento Didattico e in collaborazione con Dipartimento

di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione.

Ai fini del monitoraggio e del miglioramento nel raggiungimento degli obiettivi la Direzione del

Gruppo svolgerà almeno una volta all’anno un riesame della Direzione.

Firmato dai Presidenti dei CdS: _____________________________________________________

5.4 PIANIFICAZIONE

5.4.1 Obiettivi per la qualità

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 29 di 72

Obiettivi del Gruppo

La politica per la qualità rappresenta la linea guida per l’applicazione del SGQ del Gruppo.

Sulla base di essa e delle informazioni raccolte in merito alle esigenze delle parti interessate sono

definiti gli obiettivi per la qualità che la Direzione del Gruppo intende conseguire. Tali obiettivi

sono divulgati a tutta l’organizzazione e tradotti in obiettivi per la qualità misurabili specifici di

ciascun processo, allo scopo di garantirne la gestione operativa e di poter valutare e migliorare

l’efficacia e l’efficienza dell’intero sistema.

A tale scopo la Direzione del Gruppo, almeno una volta all’anno in sede di riesame, definisce gli

obiettivi inerenti il sistema organizzativo del gruppo. Tali obiettivi sono riassunti nel verbale di

riesame della direzione del gruppo (modulo M0505 – Riesame della Direzione del Gruppo).

Obiettivi del singolo CdS

Ogni singolo CdS sulla base delle indicazioni sui risultati raggiunti e sulle prospettive fornite dal

personale del CdS, definisce, anno per anno, gli obiettivi per la qualità nel modulo M0503 –

Obiettivi del CdS; questi possono riferirsi ad aspetti quali:

d. soddisfazione delle parti interessate rispetto al CdS;

e. acquisizione di nuove competenze ed esperienze professionali del personale e/o mantenimento

di quelle acquisite;

f. miglioramento dell’efficacia della didattica.

Tali obiettivi vengono formalizzati e diffusi a tutto il CdS, a differenti livelli di dettaglio a seconda

dell’ambito di competenza di ciascuno, e costituiscono i riferimenti necessari, ai vari livelli

dell’organizzazione, per monitorare nel tempo l’efficacia e l’efficienza delle attività svolte.

In particolare, nel corso dei periodici riesami della direzione previsti all’interno del SGQ adottato,

viene valutato il conseguimento degli obiettivi fissati e la loro congruenza con la reale situazione in

cui il CdS si trova ad operare, al fine di individuare la necessità di operare interventi correttivi o di

procedere ad una nuova pianificazione.

Il conseguimento degli obiettivi sia del Gruppo che del singolo CdS comporta il coinvolgimento

attivo e collaborativo di tutto il personale che esegue, verifica e dirige attività aventi diretta o

indiretta influenza sulla qualità dei servizi forniti. Tale coinvolgimento è strettamente connesso alla

comprensione, attuazione e sostegno della politica per la qualità a tutti i livelli organizzativi. Questi

aspetti si traducono nell’applicazione, verifica e continuo miglioramento delle procedure descritte

nel presente Manuale.

A tale scopo la politica per la qualità e gli obiettivi, le procedure, i regolamenti e la restante

documentazione che regola le attività dell’organizzazione vengono divulgate a tutto il personale in

formato elettronico (il Manuale e le Procedure sono pubblicate anche sul sito del CD –

http://coordinamento.ing.unipi.it) o, se necessario, tramite apposite sessioni di addestramento,

opportunamente registrate in conformità alle prescrizioni contenute nel presente manuale. Inoltre la

corretta e completa comprensione ed attuazione della politica per la qualità viene sistematicamente

verificata nell’ambito delle attività di verifica ispettiva interna della qualità.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 30 di 72

Qualora nel corso dell’esecuzione delle attività operative e/o di supervisione venissero evidenziate

carenze nella comprensione della politica per la qualità o nella sua attuazione, il Presidente o la

Direzione del Gruppo valuterà l’esigenza di pianificare specifiche attività di informazione fino al

superamento delle carenze stesse.

5.4.2 Pianificazione del sistema di gestione per la qualità

Allo scopo di consentire il raggiungimento degli obiettivi per la qualità, è stato realizzato il SGQ

descritto nel presente Manuale e nella documentazione ad esso collegata in particolare:

g. sono stati identificati e descritti i principali processi necessari per il SGQ svolti all’interno dei

CdS e le loro interazioni coinvolgendo tutti i soggetti interessati per la definizione delle

modalità operative; ogni esigenza di modifica è valutata e predisposta dal responsabile del

processo e dai soggetti coinvolti ed approvate dalla Direzione in modo da garantirne l’efficacia

e la coerenza con l’intero sistema;

h. è stato definito uno schema per la definizione e la valutazione degli obiettivi correlati ai singoli

processi del CdS;

i. allo scopo di consentire il continuo monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi, è stato

predisposto un sistema di raccolta ed analisi dei dati;

j. è stato definito un sistema di indicatori che consente di monitorare costantemente l’efficacia dei

processi operativi ed il raggiungimento degli obiettivi del CdS;

k. per i processi per i quali è necessario assicurare l’efficace pianificazione, funzionamento e

controllo sono state predisposte specifiche procedure che descrivono le modalità di esecuzione e

di controllo degli stessi.

Nel caso sia affidata all’esterno la realizzazione di un processo del CdS, questa dovrà avvenire

secondo i criteri e le procedure previsti e tale processo sarà monitorato tramite il sistema di

indicatori stabilito.

Quando necessario per la gestione del sistema o per dare evidenza interna od esterna dei risultati

raggiunti, sono definiti, in funzione delle attività svolte e delle prescrizioni della normativa di

riferimento, i dati che costituiscono registrazioni della qualità e le responsabilità e le modalità

operative inerenti alla loro gestione. I dettagli riguardanti le registrazioni della qualità adottate e le

relative modalità di gestione sono contenuti nella procedura PR0401 - Gestione della

documentazione e delle registrazioni.

5.5 RESPONSABILITA’, AUTORITA’ E COMUNICAZIONE

5.5.1 Responsabilità ed autorità

La descrizione e la rappresentazione delle assegnazione e assunzione delle responsabilità e la

definizione dei legami di relazione e/o dipendenza fra le varie posizioni viene di seguito effettuata

con l’ausilio di:

statuto dell’Università di Pisa

organigramma, dove si riportano i livelli e le linee di dipendenza, di coordinamento e di

esecuzione delle attività del CdS;

tabella delle responsabilità dei processi, dove viene indicato per ogni processo e/o sottoprocesso

identificato il relativo responsabile, il corresponsabile, il collaboratore o comunque chi è

coinvolto e il destinatario dell’informazione.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 31 di 72

A livello di Gruppo sussiste la Direzione del Gruppo costituita dai Presidenti dei singoli CdS.

Statuto Lo statuto è consultabile e pubblico presso il sito web dell’università di Pisa: http://www.unipi.it/ateneo/documenti/statuto.doc_cvt.htm In esso sono descritti responsabilità, compiti, eventuali modalità elettive degli organi di governo e amministrazione dell’ateneo. In particolare, sono anche descritte le responsabilità e i compiti del Presidente e del Consiglio del CdS e della Commissione didattica paritetica. Alcuni stralci dello statuto sono riportati di seguito:

DIPARTIMENTO

31.1 Il dipartimento è la struttura dell’Università deputata all’organizzazione di uno o più settori di ricerca omogenei

per fini o per metodi e dei relativi insegnamenti anche afferenti a più facoltà o a più corsi di studio …

31.3 Il dipartimento:

a) promuove, coordina e gestisce le attività di ricerca svolte nel proprio ambito, nel rispetto dell’autonomia scientifica

dei singoli docenti e del loro diritto ad accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca;

b) garantisce a tutti gli afferenti un equo e regolamentato accesso alle sue risorse;

………..

d) organizza, sulla base delle indicazioni delle facoltà e dei corsi di studio e in collaborazione con essi, le attività

didattiche relative ai settori scientifico-disciplinari di propria competenza, mettendo a disposizione le proprie risorse

umane e materiali;

………..

31.14 Il dipartimento ha autonomia finanziaria, amministrativa e contabile e la esercita nelle forme previste dal

regolamento di ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità.

31.15 Il dipartimento, nel rispetto dei propri fini istituzionali, può stipulare contratti con la pubblica amministrazione e

con enti pubblici e privati, e può fornire prestazioni a favore di terzi, secondo le modalità definite nel regolamento

generale di ateneo.

………..

Articolo 32 – Organi del dipartimento

32.1 Sono organi del dipartimento:

- il direttore;

- il consiglio;

- la giunta.

………..

Articolo 33 – Direttore del dipartimento

33.1 Il direttore rappresenta il dipartimento.

Esercita funzioni di iniziativa e di promozione nell’ambito del dipartimento.

Spetta comunque al direttore:

…………

g) disporre, di concerto con il segretario amministrativo ed assumendone in solido con lui la responsabilità, tutti gli atti

amministrativi, finanziari e contabili del dipartimento, con l’accordo dei titolari dei fondi di ricerca per quanto riguarda

le spese gravanti sui fondi stessi, con esclusione delle quote destinate dal consiglio di dipartimento alla copertura delle

spese generali;

h) assicurare la disponibilità delle risorse umane e materiali necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche

relative agli insegnamenti affidati ai docenti afferenti al dipartimento;

CONSIGLIO DEL CORSO DI STUDI

Compiti

Spetta al consiglio del CdS:

f. organizzare e coordinare le attività di insegnamento per il conseguimento del titolo accademico relativo al corso di

studio;

g. esaminare ed approvare i piani di studio proposti dagli studenti per il conseguimento del titolo accademico;

h. sperimentare nuove modalità didattiche, nei limiti previsti dalle disposizioni di legge;

i. avanzare proposte di professori a contratto, ai fini della programmazione didattica della facoltà;

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 32 di 72

j. approvare la relazione annuale sull’attività didattica del corso di studio, contenente anche una valutazione

complessiva dei risultati conseguiti e della funzionalità dei servizi didattici disponibili;

k. avanzare richieste per il potenziamento e l’attivazione dei servizi didattici;

l. presentare al consiglio di facoltà le proposte relative alla programmazione ed all’impiego delle risorse didattiche

disponibili al fine di pervenire, con razionale ed equilibrato impegno dei docenti, alla individuazione di una

efficace offerta didattica;

m. formulare per il consiglio di facoltà proposte e pareri in merito alle modifiche statutarie attinenti al corso di studio,

alla destinazione dei posti in organico di professore di ruolo e di ricercatore, alla richiesta di nuovi posti in organico

di professore di ruolo e di ricercatore, alla chiamata di professori di ruolo per gli insegnamenti impartiti nel corso di

studio;

n. deliberare il regolamento didattico del corso di studio;

o. approvare il regolamento di funzionamento del corso di studio;

p. deliberare, a richiesta degli interessati, sul riconoscimento degli studi compiuti e dei titoli conseguiti.

Il consiglio del corso di studio esercita inoltre tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dall’ordinamento

universitario nazionale, dallo statuto e dai relativi regolamenti.

Composizione:

Il Consiglio del CdS è composto:

dai garanti del corso di studio;

dai professori ufficiali degli insegnamenti attivati specificamente per le esigenze del corso e dai ricercatori che

svolgono la loro attività didattica istituzionale nell’ambito del corso stesso, anche se non garanti ;

dal responsabile tecnico-amministrativo dell’organizzazione didattica del corso e dal responsabile della segreteria

didattica del corso, ove costituita;

da sei studenti eletti in rappresentanza degli studenti iscritti al corso di studio; tale numero è elevato ad otto qualora

il numero totale degli iscritti al 31 dicembre dell’anno precedente quello dell’elezione sia superiore a mille.

27.5 I professori ufficiali di insegnamenti destinati in comune a più corsi di studio fanno parte di tutti i relativi consigli.

Per gli insegnamenti di un corso di studio che siano mutuati da altri corsi di studio, i relativi professori ufficiali possono

essere invitati o possono chiedere di partecipare, a titolo consultivo, alle riunioni dei consigli dei corsi di studio

mutuanti.

27.6 Un ricercatore che svolge attività didattica istituzionale in più di un corso di studio fa parte

solo del consiglio del corso di studio di cui è garante, ovvero, se non è garante di alcun corso di

studio, è tenuto ad optare per la partecipazione al consiglio di un solo corso di studio. 27.8 I rappresentanti degli studenti nel consiglio di corso di studio durano in carica due anni.

27.9 La componente docente della commissione didattica paritetica rimane in carica per quattro anni e comunque è

rinnovata insieme al presidente del corso di studio. Se al momento del rinnovo della componente studentesca ne cambia

il numero, la componente docente è immediatamente adeguata per mantenere la pariteticità.

27.10 In fase di istituzione e attivazione di un corso di studio, fino all’inizio delle attività didattiche, le funzioni del

consiglio di corso di studio sono esercitate dai garanti e, fino alla prima elezione della rappresentanza studentesca, da

sei rappresentanti degli studenti designati dalle commissioni didattiche delle facoltà interessate.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL CORSO DI STUDI

Compiti:

Spetta al Presidente del Consiglio di CdS:

d. convocare e presiedere il consiglio, coordinandone l’attività e provvedendo alla esecuzione delle relative

deliberazioni;

e. adottare provvedimenti di urgenza su argomenti afferenti alle competenze del consiglio sottoponendoli allo stesso,

per ratifica, nella adunanza successiva;

f. partecipare alle riunioni del comitato dei presidenti dei corsi di studi della facoltà, se istituito;

g. predisporre la relazione annuale sull’attività didattica;

h. sovrintendere alle attività del corso di studio e vigilare, su eventuale delega del preside, al regolare svolgimento

delle stesse;

i. proporre al preside la commissione per il conseguimento del titolo accademico e nominare, su proposta dei

professori ufficiali, le commissioni per gli esami dei singoli insegnamenti.

28.2 Il presidente esercita inoltre tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dall’ordinamento universitario

nazionale, dallo statuto e dai relativi regolamenti.

28.3 Il presidente è eletto a scrutinio segreto dai membri del consiglio fra i garanti del corso di studio che siano

professori di ruolo della facoltà cui il corso appartiene. L’elezione avviene a maggioranza assoluta degli aventi diritto

nella prima votazione e a maggioranza assoluta dei votanti nella seconda votazione. In caso di mancata elezione si

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 33 di 72

procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti nella seconda votazione. Ogni

turno di votazione è valido solo se vi abbiano partecipato almeno i due terzi dei garanti. Il presidente dura in carica

quattro anni.

28.5 Il presidente può avvalersi della collaborazione di un vicepresidente, da lui scelto fra i garanti che siano professori

di ruolo, che lo supplisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza. Il presidente ed il vicepresidente

sono nominati dal rettore con proprio decreto.

28.8 Nel caso di assenza o impedimento del presidente e del vicepresidente, il presidente è sostituito dal decano dei

professori di ruolo di prima fascia del corso di studio. Qualora l'assenza o l'impedimento del presidente si protragga per

un periodo superiore a tre mesi, il rettore dichiara con proprio decreto l'interruzione del mandato.

28.9 Nel caso di interruzione per qualsiasi causa del mandato del presidente, il decano dei professori di ruolo subentra al

titolare dell'organo nella totalità delle sue funzioni.

COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA DEL CdS

27.3 Ai sensi dell’articolo 6 della legge 19 ottobre 1999, n. 370, e dell’articolo 12, comma 3, del decreto ministeriale 3

novembre 1999, n. 509, è istituita in ciascun corso di studio una commissione didattica paritetica formata dai

rappresentanti degli studenti nel consiglio di corso di studio, da un pari numero di garanti e dal presidente del corso di

studio che la presiede. La commissione ha funzioni analoghe a quelle previste per le commissioni didattiche di facoltà

di cui all'art. 26 e, in particolare, esprime parere sulla programmazione didattica annuale e sulla compatibilità tra i

crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi del corso di studio determinati nel regolamento didattico

di ateneo e di corso di studio.

In caso di mancata elezione della componente studentesca, le funzioni della commissione sono assorbite dalla

commissione didattica di facoltà ovvero, nel caso dei corsi di studio interfacoltà, da una commissione didattica di ateneo

nominata dal senato accademico.

Compiti:

esprime pareri sulla programmazione didattica annuale;

esprime pareri sulla compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi del CdS (nella

fase preparatoria e di revisione del Regolamento Didattico);

fornisce assistenza per la predisposizione di piani di studio personalizzati e per istruire le domande per la

discussione nel Consiglio di Corso di Studio.

Organigramma del singolo CdS e relazioni con gli altri organi universitari

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 34 di 72

R ETTO R E

--------------

SEN A TO A C C A D EM IC O

PR ESID E FA C O LTA ’

IN G EG N ER IA

-------------

C O N SIG LIO D I FA C O LTA ’

SEG R ETAR IO

AM M IN ISTR ATIVO

D I FAC O LTA’

D IR ETTO R E AM M IN ISTR ATIVO

D ELL’U N IVER SITA ’

C O N SIG LIO D I

AM M IN ISTR AZIO N E

D IPAR TIM EN TI

AM M IN ISTR ATIV I

(D idattica e R icerca,

Personale e R isorse

U m ane… )

C O M M ISSIO N I D I

FA C O LTA ’ (Edilizia ,

R apporti con il

Territorio , O rario ,

O rientam ento… )

PR ESID EN TE D EL

C dS

-------------

C O N SIG LIO D I C dS

SEG R ETER IA

D ID ATTIC A D I

FAC O LTA’ (orari,

aule, esam i d i

laurea,… )

C O M M ISSIO N E

D ID A TTIC A

PA R ITETIC A

C O M M ISSIO N I D I

C dS

M AN AG ER D ID ATTIC O

----------

U FFIC IO C O O R D IN AM EN TO

D ID ATTIC O (C om unicazione,

Supporto , O rientam ento,

T irocin i, P rogetti

R egionali,Job-p lacem ent,...)

D O C EN TI G AR AN TI

D EL C dS

ALTR I D O C EN TI

D EL C dS

R A PPR ESEN TA N TI

D EG LI STU D EN TI

D IR ETTO R E D I D IPA R TIM EN TO

--------------

C O N SIG LIO D I D IPA R TIM EN TO

SEG R ETAR IO

AM M IN ISTR ATIVO

-------------

SER VIZI

AM M IN ISTR ATIV I

SER VIZI

G EN ER ALI

TEC N IC I D EI

LABO R ATO R I

D ID ATTIC I E D I

R IC ER C A

O RG ANIG RAM M A DEL CDS E INTER FACCE CO N LE STRUTTURE UNIVERSITAR IE

In grassetto sono evidenziati g li organi po litic i (rif. S tatuto de ll’U niversità d i P isa)

In corsivo sono evidenziati g li organi am m in istra tivi e gestionali

Gli organigrammi nominativi relativi al singolo CdS sono presenti nei manuali della qualità di

ciascuno di essi.

Tabella delle responsabilità dei processi

Legenda:

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 35 di 72

R = Responsabile (chi decide); CR = Corresponsabile (chi esegue); C = Collabora (chi e’, in qualche modo, coinvolto);

I = Informato.

AT = Ateneo (Senato Accademico)

FA = Facoltà (Consiglio)

CCdS= Consiglio Corso di Studio

PCCdS = Presidente Consiglio Corso di Studi

SDF = Segreteria Didattica di Facoltà

CDP = Commissione Didattica Paritetica

MD = Management Didattico

D = Personale Docente

Processi Sotto Processi AT FA CCDS PCCDS SDF CDP MD D

Dirigere e

pianificare il

CdS

Politica per la

qualità e obiettivi

qualitativi

R CR C C I

Definizione compiti

e responsabilità R CR C C I

Riesame della

Direzione R CR C C I

Gestione delle

Risorse

Pianificazione

risorse I I R CR C I

Gestione risorse

umane R CR C C I I

Gestione delle

risorse materiali R I C C C CR I

Processo

Formativo

Raccolta e analisi

delle esigenze delle

PI

I I R CR C C C

Processo di

progettazione I I R CR C CR

Gestione delle

modifiche I I R CR C CR

Erogazione I I R CR C R CR

Gestione dei servizi

di contesto I I R CR C I CR

Pianificare e

gestire le

attività di

misurazione e

miglioramento

Analisi dati R CR C I

Soddisfazione

cliente R I CR C

Valutazione del

SGQ I I R CR I

Gestione non

conformità I I I R C

Miglioramento

azioni

correttive/preventive

I I CR R C

5.5.2 Rappresentante della direzione

L’ing. Antonio Neri ricopre la funzione designata dalla Direzione del CdS, quale suo

rappresentante, per gestire, monitorare, valutare e coordinare il Sistema di Gestione Qualità del

Gruppo e dei singoli CdS.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 36 di 72

Egli ha la responsabilità e l’autorità per:

definire e amministrare il SGQ, assicurando che la documentazione sia predisposta, aggiornata

ed applicata;

esercitare azioni di indirizzo e di verifica dell’attuazione, tramite verifiche ispettive interne, del

SGQ;

identificare le azioni necessarie per eliminare/prevenire il verificarsi di non conformità;

promuovere idonee azioni correttive e/o preventive;

verificare che le azioni correttive e preventive definite siano attuate e che i relativi controlli

abbiano avuto esito positivo;

definire e coordinare le attività di gestione e controllo delle registrazioni della qualità;

riferire al PCdS sulle prestazioni del SGQ e su ogni esigenza per attuare il miglioramento

continuo.

La Direzione del Gruppo, mediante la firma in calce, designa l’ing. Antonio Neri quale

Rappresentante della Direzione.

Firmato dai Presidente dei CdS del Gruppo: ____________________________________________

L’ing. Antonio Neri accetta:_________________________________________________________

5.5.3 Comunicazione interna

L’organigramma (cap. 5.5.1) definisce le linee gerarchiche e le linee di comunicazione che legano

tra di loro le varie unità organizzative. Tutti i flussi informativi intercorrenti tra i processi dell’organizzazione aventi influenza sulla qualità dei servizi forniti

sono disciplinati dalla documentazione descrittiva ed attuativa del SGQ; tali documenti si basano sui seguenti criteri

ispiratori:

12 le responsabilità associate alle varie attività sono univocamente assegnate così come sono

definite le modalità operative connesse alle attività stesse;

13 gli output generati dalle attività che hanno influenza sulla qualità sono sistematicamente

registrati in modo formale tramite gli strumenti previsti dalle procedure dell’organizzazione;

14 ogni persona coinvolta nelle attività del CdS riceve informazioni documentate derivanti

dall’esterno del CdS o dalle altre persone interne che la precedono nel flusso del processo e

trasmette all’esterno o alle persone che la seguono informazioni documentate derivanti dalle

attività svolte.

Qualora le informazioni ricevute non siano documentate o risultino incomplete o inadeguate è responsabilità di ogni

singola persona sanare le problematiche prima di svolgere le proprie attività. Il MD, attraverso le modalità previste dal

processo di monitoraggio e miglioramento verifica che il flusso delle informazioni avvenga nel rispetto di tali criteri e,

più in generale, di quanto previsto dalla documentazione del SGQ.

All’interno del SGQ, oltre al flusso delle informazioni necessarie per il corretto funzionamento dei processi operativi,

assume rilevante importanza la comunicazione a tutti i livelli degli impegni assunti dal CdS in merito alla soddisfazione

delle parti interessate, riassunti nella politica e negli obiettivi per la qualità, ed il coinvolgimento di tutte le persone

coinvolte nel raggiungimento di tali obiettivi. A tale scopo vengono pianificate e realizzate, sotto la responsabilità del

Rappresentante della Direzione con il supporto del CD apposite attività di informazione e sensibilizzazione del

personale. Gli effetti di tali interventi e, più in generale, il livello di comprensione di politica ed obiettivi da parte di

tutto il CdS sono verificati sistematicamente soprattutto attraverso le attività di verifica ispettiva interna ma anche

attraverso tutte le iniziative promosse dalla Direzione che, di volta in volta, si rendessero necessarie e che costituiscono

oggetto dei periodici riesami del SGQ.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 37 di 72

Oltre a quanto sopra, in relazione alla complessità della struttura organizzativa del CdS e delle sue interazioni con le

altre strutture coinvolte, la comunicazione interna avviene anche tramite le disposizioni, di carattere organizzativo e non

(Ordini di Servizio, Comunicazioni Organizzative, Circolari, ecc), emesse dalla Facoltà o dalle Strutture di ateneo.

Laddove siano ricevuti documenti di origine esterna da parte del PCdS o del CD, questi sono valutati ed eventualmente

archiviati in una cartellina fisica “Comunicazioni” e se opportuno ne viene data diffusione mediante news sul sito e/o

affissione in bacheca.

Le modalità di gestione delle tipologie di documenti sono riportate, nel dettaglio, nella procedura PR0401 – Gestione

della Documentazione e delle Registrazioni.

RIESAME DELLA DIREZIONE

Generalità

I riesami sono di due tipologie e si svolgono almeno una volta all’anno.

Uno riguarda il sistema organizzativo e di gestione. E’ svolto a livello di gruppo dalla Direzione del

Gruppo, costituita dai Presidenti dei singoli CdS e dal Rappresentante della Direzione.

Il secondo riesame riguarda il singolo CdS. Per la descrizione di questo secondo riesame si rimanda

ai singoli manuali dei CdS.

Il Rappresentante della Direzione (RD) ha il compito di istruire il documento di riesame (modulo

M0505 – Riesame della Direzione del Gruppo).

La Direzione del Gruppo apporta le opportune modifiche che si rendano necessarie e lo approva. La

registrazione del riesame è pertanto rappresentata dal modulo sopra menzionato.

5.6.2 Elementi in ingresso per il riesame del gruppo

Al fine di preparare l’istruttoria e la bozza del documento di riesame, RD raccoglie i seguenti dati:

riesame dell’anno precedente

risultati dei questionari di valutazione degli studenti

risultati delle non conformità

risultati delle verifiche ispettive interne

possibili modifiche al sistema di gestione per la qualità

spunti per aspetti di miglioramento

5.6.3 Elementi in uscita per il riesame

Gli elementi in uscita è il modulo M0505 – Riesame della Direzione del Gruppo che contiene le

decisioni in merito al miglioramento dell’efficacia del sistema di gestione per la qualità del gruppo

e dell’allocazione opportuna delle risorse.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 6 Pag. 38 di 72

CAPITOLO 6

------------------------------

Gestione delle Risorse

2 16 Ottobre

Aggiunta di alcune figure professionali riguardanti la formazione finanziata

Ampliamento della parte relativa alla formazione del personale

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 2

CAPITOLO 6 Pag. 39 di 72

Indice

6.1 Messa a disposizione delle risorse

6.2 Risorse umane

6.2.1 Criteri di selezione e monitoraggio dell’adeguatezza del personale

6.2.2 Addestramento, aggiornamento e formazione del personale

6.3 Infrastrutture

6.4 Ambiente di lavoro

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 40 di 72

MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE

Per i servizi formativi, come quelli erogati dal CdS, e i servizi di supporto correlati è fondamentale

la competenza e la preparazione sia del corpo docente che del personale di supporto, con particolare

attenzione a quello del Coordinamento Didattico (CD).

Inoltre appare evidente l’importanza che hanno le strutture e le risorse materiali per un efficace

servizio formativo. Nel presente capitolo del manuale sono descritte le modalità di gestione e

controllo delle risorse umane e materiali coinvolte nella progettazione e nell’erogazione dei processi

formativi. Le risorse sono rappresentate da:

l. risorse umane (docenti, supporti alla didattica, manager didattico e personale del

Coordinamento Didattico);

m. infrastrutture (aule e laboratori, biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria, mensa);

n. ambiente di lavoro (ufficio Coordinamento Didattico, uffici dei docenti).

RISORSE UMANE

Le risorse umane, coinvolte nel CdS e nei processi formativi, sono:

docenti ufficiali dei corsi (sia per corsi di laurea e laurea magistrale che per CFF)

ricercatori in quanto supporti alla didattica o docenti ufficiali dei corsi

personale di supporto alla didattica

manager didattico e personale del Coordinamento Didattico

tutor didattici per CFF

tutor di assistenza agli studenti per CFF

direttore del corso in qualità di sede formativa accreditata

progettisti per CFF

responsabile amministrativo della sede formativa accreditata

responsabile della qualità per la sede formativa accreditata

personale addetto alla rendicontazione dei progetti finanziati

6.2.1 Criteri di selezione e monitoraggio dell’adeguatezza del personale

15 Docenti ufficiali dei corsi

I docenti ufficiali degli insegnamenti possono essere interni alla Facoltà di Ingegneria (professori

ordinari, associati o ricercatori) oppure esterni (professionisti, personale di aziende, ecc…).

Ogni anno, in sede di definizione della programmazione didattica (paragrafo 7.3 del presente

manuale) sono definiti i docenti ufficiali dei corsi, il personale di supporto alla didattica e i compiti

didattici assegnati ai ricercatori.

Laddove l’insegnamento è affidato ad un docente interno alla Facoltà l’unico criterio controllato

per affidare la docenza è che il docente afferisca ad uno dei settori scientifico disciplinari (SSD)

previsti per l’attività formativa

I SSD delle attività formative sono indicati nel documento di programmazione didattica.

I SSD dei docenti sono indicati nelle pagine web dell’Università di Pisa (www.unipi.it).

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 41 di 72

Dato il criterio adottato il CdS non ritiene significativo mantenere documentazione (es. curricula)

dei docenti interni alla Facoltà essendo il loro ruolo mantenuto all’interno della Facoltà

testimonianza dell’adeguatezza a coprire l’insegnamento.

Nel caso invece di affidamento della docenza ad un docente esterno è chiesta l’apertura formale di

un bando mediante delibera del CCdS alla Facoltà. Le domande pervenute in risposta al bando sono

valutate insieme ai curricula degli aspiranti docenti da una apposita commissione costituita dal

CCdS. I criteri sono i seguenti:

o. esperienza professionale almeno quinquennale nei settori attinenti i contenuti

dell’insegnamento;

p. tale esperienza può essere portata a soli 2 anni laddove siano state svolte attività didattiche a

livello universitario per almeno 100 ore negli ultimi 4 anni.

Se il soggetto esterno ha nell’anno precedente svolto l’incarico di docente ufficiale può essergli

rinnovato il ruolo senza istituire un bando, ma in seguito ad una valutazione positiva dei questionari

degli studenti e ad una decisione in merito del CCdS durante la definizione della programmazione

didattica. I curricula dei docenti esterni sono conservati agli atti con i risultati del lavoro della

Commissione sopra indicata.

Laddove il CCdS valuta negativamente i risultati raggiunti da un docente, nel caso di docente

esterno non rinnova il contratto per il successivo anno, nel caso di docente interno il PCdS valuta

insieme al docente i punti deboli e stabilisce delle modalità di miglioramento (ciò viene registrato in

sede di riesame della direzione). Se questo miglioramento non avviene il PCdS può chiedere al

gruppo del SSD di appartenenza del docente di indicare un'altra persona sempre interna della

Facoltà. Se questo non è possibile il CCdS può valutare di affidare ad un docente esterno il corso in

questione.

Ricapitolando, le attività dei docenti ufficiali dei corsi sono valutate nei seguenti modi:

q. analisi dei questionari di valutazione compilati dagli studenti

r. verifica dei registri cartacei e/o elettronici da parte del CD o del PCdS

s. indicazioni dei rappresentanti degli studenti formali (durante sessioni del Consiglio del CdS) e

informali (con il Presidente del CdS e/o personale del Coordinamento Didattico)

I risultati di tali analisi sono valutate nel CCdS che svolge annualmente il riesame della direzione e

indica gli opportuni provvedimenti che saranno presi in sede di programmazione didattica.

Per quanto concerne i docenti esterni, al termine del corso, essi producono una relazione che deve

essere consegnata alla Presidenza della Facoltà per avviare il processi di pagamento. Tale relazione

viene controllata e vistata dal PCdS.

16 Personale di supporto alla didattica

Il personale di supporto alla didattica può essere costituito da dottorandi, assegnisti di ricerca,

ricercatori, soggetti esterni.

I docenti ufficiali dei corsi propongono durante il mese di Settembre di ogni anno persone che

possano supportarli per attività di esercitazione, tesi, tutorato verso gli studenti, sessioni di esame.

Nel CCdS di Settembre sono valutati i curricula di questi candidati.

I criteri minimi stabiliti sono:.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 42 di 72

t. che il soggetto sia laureato da almeno 3 anni oppure

u. che svolga almeno il II anno di un corso di dottorato oppure

v. che sia un docente universitario (ordinario, associato, ricercatore) o della scuola superiore con

almeno 5 anni di esperienza.

I curricula del personale di supporto alla didattica è conservato agli atti.

Analogamente a quanto fatto per i docenti ufficiali le attività del personale di supporto alla didattica

sono valutate mediante le analisi dei questionari di valutazione compilati dagli studenti.

I risultati di tali analisi sono valutate nel CCdS che svolge annualmente il riesame della direzione e

indica gli opportuni provvedimenti che saranno presi in sede di ri-definizione del personale di

supporto alla didattica.

17 Manager Didattico e personale del Coordinamento Didattico

Il Manager Didattico (MD) ha assunto il ruolo mediante concorso pubblico organizzato e gestito

dall’ateneo di Pisa. I criteri di selezione a suo tempo hanno riguardato: il possesso della laurea, la

conoscenza della legislazione universitaria, la conoscenza informatica di livello base (Office

Automation). Tali criteri sono reputati sufficiente dal CdS.

Per il personale del Coordinamento Didattico (CD), il CdS si avvale da ormai quasi 10 anni dello

stesso personale esterno la cui esperienza esaudisce le esigenze. Per il futuro laddove si renda

necessario, attingere a nuovo personale sono stabiliti i seguenti requisiti:

w. licenza di scuola superiore

x. titolo di laurea oppure esperienza di almeno 6 mesi nel settore della pubblica istruzione o in

settori formativi privati (esempio agenzie formative accreditate)

I curricula del MD e del personale del Coordinamento Didattico è conservato presso l’ufficio del

CD stesso.

Le valutazioni e l’adeguatezza del MD e del personale del CD sono misurate tramite i questionari di

valutazione degli studenti e durante il riesame annuale della direzione durante la sessione dedicata

del CCdS.

18 tutor didattici per CFF

I tutor didattici sono classificabili come personale di supporto alle attività didattiche. Si veda il

punto 2. I requisiti minimi previsti dalla legge regionale 870 sono soddisfatti dai requisiti previsti

per il personale di supporto alla didattica (punto 2).

19 tutor di assistenza agli studenti per CFF

Le figure di tutor di assistenza agli studenti sono classificabili come il personale dell’ufficio

Coordinamento Didattico. Si veda il punto 3. I requisiti minimi previsti dalla legge regionale 870

sono soddisfatti da quelli previsti per il personale del Coordinamento Didattico (punto 3).

20 direttore del corso in qualità di sede formativa accreditata

Il Direttore del corso in qualità di sede formativa accreditata coincide con il Presidente del CdS. I

requisiti minimi per la direzione della sede sono ottemperati dalla possibilità di poter diventare

presidente per un docente universitario (professore di prima fascia e garante del corso di studio).

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 43 di 72

21 progettisti

I progettisti possono essere docenti della facoltà (di prima e seconda fascia o ricercatori) per i quali

sono automaticamente riconosciuti validi i requisiti. Oppure possono essere utilizzati soggetti

esterni che abbiano avuto esperienza diretta di almeno un progetto che abbia coinvolte strutture

universitarie come partner e sia stato finanziato. Ad oggi sono stati utilizzati progettisti esterni della

società perFormare srl (si veda punto 7.4).

22 responsabile amministrativo della sede formativa accreditata

Il CdS fa riferimento al personale amministrativo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica,

Nucleare e della Produzione e della Facoltà di Ingegneria. La qualifica di Segretario

Amministrativo del dipartimento o della Facoltà è requisito sufficiente per ricoprire il ruolo di

responsabile amministrativo della sede formativa accreditata.

23 responsabile della qualità per la sede formativa accreditata

Il responsabile della qualità per la sede formativa accreditata coincide con il Rappresentante della

Direzione. Si veda cap. 5.

24 personale addetto alla rendicontazione dei progetti finanziati

Il personale addetto alla rendicontazione deve avere dimostrata capacità dell’attività riscontrabile da

almeno due progetti conclusi inerenti tematiche la struttura universitaria (progetti di formazione, ma

anche progetti di ricerca finanziata). Ad oggi tale attività è sempre stata svolta da personale

appartenente alla società perFormare srl (si veda punto 7.4).

6.2.2 Addestramento, aggiornamento e formazione del personale

Docenti ufficiali dei corsi

Per quanto riguarda i docenti interni alla Facoltà di Ingegneria l’aggiornamento e la formazione è

decisione del docente stesso in ottemperanza all’autonomia di ricerca scientifica e insegnamento dei

docenti universitari.

Pur tuttavia la produzione scientifica e conseguentemente l’aggiornamento professionale è

monitorato attraverso gli strumenti del Consiglio di Facoltà e le pagine dei docenti (www.unipi.it)

dove è possibile verificare le pubblicazioni scientifiche fatte.

Il CD almeno una volta l’anno contestualmente alla verifica dei registri elettronici consulta anche la

produzione scientifica svolta dai singoli docenti al fine di monitorarne l’adeguato aggiornamento

professionale e scientifico.

Sessioni formative e di aggiornamento sul sistema di gestione per la qualità sono organizzate

durante i Consigli di Corso di Studio a cui partecipano tutti i docenti ufficiali dei corsi.

La registrazione di tali sessioni è nel verbale del CCdS. Inoltre tali riunioni di aggiornamento e

formazione sono registrate nel modulo M0601 – “Registro delle attività formative per il personale

del CdS”. Per i docenti esterni non è prevista formazione mirata, tranne quella inerente il sistema di

gestione per la qualità nelle sessioni del consiglio di CdS e quella durante l’accoglienza del docente

in cui sono spiegate a cura del CD le modalità organizzative delle sessioni di lezione, l’utilizzo delle

aule e del registro delle lezioni.

Personale di supporto alla didattica

Analogamente a quanto detto per il personale esterno non sono previste attività di formazione per il

personale di supporto alla didattica. Per i criteri minimi si rimanda a quanto indicato nella sezione

precedente (6.2.1). La formazione di personale quali dottorandi, assegnasti di ricerca è prevista per

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 44 di 72

statuto dai singoli corsi di dottorato di ricerca. La formazione e l’aggiornamento scientifico dei

dottorandi e degli assegnasti di ricerca è demandato a strutture esterne al CdS. Il docente ufficiale

del CdS è incaricato di monitorare per conto del CdS la formazione e l’aggiornamento del personale

di supporto alla didattica e tramite la sua richiesta annuale per il personale automaticamente ne

garantisce l’adeguatezza e la competenza.

Manager Didattico e personale del Coordinamento Didattico

Il Manager Didattico in qualità di dipendente dell’ateneo riceve formazione da parte delle strutture

centrali dell’Università.

L’aggiornamento avviene attraverso sessioni di incontro tra i Manager Didattici dell’ateneo pisano

che sono verbalizzate. I verbali sono archiviati nel server del CD.

Pur tuttavia il CdS ha finanziato corsi di formazione per l’MD inerenti le verifiche ispettive per i

sistemi di gestione per la qualità e la responsabilità sociale.

Tali qualifiche sono state ottenute da MD nell’anno 2002.

Inoltre dall’anno 2004 MD svolge il corso di dottorato in Ingegneria Meccanica a cui il CdS dà

ampio sostegno. Nell’ambito del corso di dottorato sono stati svolti esami registrati nel sistema

informativo ESSE3 dell’università di Pisa.

Per quanto concerne il personale del Coordinamento Didattico, pur essendo personale esterno al

CdS, il CdS ne monitora la formazione attraverso l’aggiornamento delle leggi e delle disposizioni

ricevute dall’ateneo attraverso il MD. Tali riunioni di aggiornamento e formazione sono registrate

nel modulo M0601 – “Registro delle attività formative”.

INFRASTRUTTURE

Le infrastrutture (in particolare le aule) sono un aspetto molto importante per una buona qualità dei

processi formativi. Per questo pur essendo la gestione di tutte le infrastrutture responsabilità di

soggetti esterni al CdS, il CdS ritiene fondamentale controllare in modo opportuno questi processi

“esterni”.

Le infrastrutture e le attrezzature per le attività didattiche e gestionali del CdS maggiormente

importanti per la parti interessate sono:

y. le aule e i laboratori informatici

z. la biblioteca centrale della Facoltà

aa. l’ufficio del Coordinamento Didattico

bb. biblioteca del Dipartimento di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione

Aule e laboratori informatici

Queste infrastrutture sono gestite dalla Facoltà di Ingegneria. Il CdS procedendo già dal 2003

all’accreditamento regionale presso la Regione Toscana ha incentivato e accelerato insieme ad altri

CdS il processo di certificazione secondo la legge 626/94 delle strutture dell’Università di Pisa.

Il CdS prende atto della situazione attuale sintetizzata ad oggi dalla dichiarazione del Direttore

Amministrativo presentata nell’allegato 1 al presente capitolo del manuale.

Per quanto concerne l’adeguatezza in termini di spazi per le attività didattiche il CdS in sede di

Commissione Orario (si veda anche paragrafo 7.3) attraverso un suo delegato porta le esigenze del

CdS in termini di insegnamenti attivati ed esigenze di aule e numero di studenti previsto (attraverso

il documento programmazione didattica come output della progettazione e sviluppo).

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 45 di 72

La Commissione Orario della Facoltà assegna le aule e i laboratori informatici la cui adeguatezza è

riscontrata dal personale del CD durante la prima settimana di lezione di ciascuno dei due periodi

didattici. Il personale del CD utilizza le tabelle dell’orario per registrare gli eventuali problemi

insorti e procede all’immediata risoluzione insieme al personale della Segreteria Didattica della

Facoltà di Ingegneria e/o del Presidente della Commissione Orario della Facoltà. L’orario

modificato è generato con il software dedicato (il nuovo file è identificato con la data del giorno) e

pubblicato sul sito web della Facoltà (www.ing.unipi.it). Nel caso di insorgenza di problemi gravi o

non immediatamente risolvibili è inviata una comunicazione tramite mail alle funzioni identificate

per risolvere il problema. In questo caso è aperta una non conformità che è gestita dal delegato del

CdS. Il personale del CD valuta poi se avviare una azione correttiva.

L’adeguatezza delle aule è monitorata anche tramite i questionari di valutazione compilati una volta

all’anno dagli studenti.

Per l’anno 2006-2007 sono monitorate le seguenti aule dove si svolgono i corsi di laurea magistrale:

A11 presso il polo A

B32 presso il polo B

SI5 presso il polo B (aula informatica)

La biblioteca centrale della Facoltà

La biblioteca assume importanza anche per il ruolo che ricopre come luogo dove gli studenti

possono studiare. La biblioteca è stata completamente ristrutturata nel 2005 e risponde a tutte le

esigenze legislative in termini di sicurezza. Ogni anno il CdS fornisce tramite il CD tutti i

programmi degli insegnamenti al fine di far acquistare alla biblioteca tutti i testi presenti nel

materiale consigliato dai docenti. I servizi bibliotecari sono monitorati tramite i questionari di

valutazione compilati una volta all’anno dagli studenti.

L’ufficio di Coordinamento Didattico

L’ufficio del Coordinamento Didattico fa parte delle strutture del Dipartimento di Ingegneria

Meccanica, Nucleare e della Produzione.

Il personale del CD è incaricato da parte del CdS di monitorare l’efficienza delle strutture

(computer, arredi, ecc…) dell’ufficio. Nel caso si verifichi una deficienza il CD può richiedere al

PCdS la disponibilità di fondi per ovviare al problema.

Le strutture informatiche sono gestite da una unità messa a disposizione dal Dipartimento di

Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione.

I computer sono dotati di software antivirus. Sono presenti due unità di alimentazione alternativa

per il server e il computer dove è presente il sito web del CdS.

Per i dati del server sono previsti due dischi rigidi separati su cui viene fatto il back-up ogni notte.

Inoltre ogni due settimane sono registrati tutti i dati del server su un disco removibile mantenuto in

un ufficio esterno alla struttura del Dipartimento (presso la sezione Produzione – ufficio prof.

Braglia).

Inoltre il sistema informatico della Facoltà (Centro Servizi Informatici – soggetto esterno al CdS) è

dotato degli opportuni sistemi (firewall, ecc…) per il controllo della rete informatica (siti web e

posta elettronica).

Biblioteca del Dipartimento di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione

Il Dipartimento gestisce una biblioteca a disposizione dei docenti. Gli studente nella quasi totalità

dei casi utilizza i servizi della biblioteca centrale.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 46 di 72

Il controllo e la gestione dei testi è demandata al Dipartimento. Il catalogo è disponibile nel

catalogo on line unico delle biblioteche dell’ateneo di Pisa.

AMBIENTE DI LAVORO

Per garantire la conformità dei processi e dei prodotti ed assicurare il miglioramento delle

prestazioni del Sistema di Gestione, il CdS ritiene fondamentale assicurare al proprio personale e

alle parti interessate un ambiente di lavoro sicuro, salubre e conforme alla normativa vigente in

materia di sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni). A tal fine lo

strumento dell’accreditamento regionale è stato assunto anche per incentivare l’amministrazione

centrale dell’Università di Pisa ad avviare un processo di messa a norma delle strutture (si veda

allegato 1 al presente capitolo del manuale).

La ristrutturazione della Biblioteca Centrale, le aule PN e il polo C rappresentano i primi risultati di

questo processo.

Gli uffici del Coordinamento didattico sono dotati di attrezzature ergonomiche e rispettose della

salute del personale.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 47 di 72

CAPITOLO 7

------------------------------

Realizzazione del servizio

3 18 Ottobre 2007 Aggiunto riferimento ad opuscolo informativo su modalità prova finale

2 16 Ottobre 2006

Reso non applicabile il punto 7.6

Aggiunta sezione 7.7 Job Placement

Ampliato il punto 7.5.2

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 7 Pag. 48 di 72

Indice

7.1 Pianificazione della realizzazione del servizio

7.2 Processi relativi al cliente

7.2.1.a Determinazione dei requisiti del CdL (CdLM) e relativo riesame

7.2.1.b Determinazione dei requisiti del Corso di Formazione Finanziato (CFF) e relativo riesame

7.2.3 Comunicazione con il clienti

7.3 Progettazione e sviluppo

7.3.1 Pianificazione della progettazione e sviluppo

7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione e sviluppo

7.3.3.a Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CdL

7.3.3.b Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CFF

7.3.3 Riesame della progettazione e sviluppo

7.3.4 Verifiche della progettazione e sviluppo

7.3.5 Validazione della progettazione e sviluppo

7.3.6 Tenuta sotto controllo delle modifiche della progettazione

7.4 Approvvigionamento

7.5 Erogazione del servizio

7.5.1 Tenuta sotto controllo delle attività di erogazione del servizio formativo

7.5.2 Validazione dei processi di produzione ed erogazione del servizio formativo

7.5.3 Identificazione e rintracciabilità

7.5.4 Proprietà del cliente

7.5.5 Conservazione dei prodotti

7.6 Tenuta sotto controllo dei dispositivi di monitoraggio e misurazione

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 49 di 72

PIANIFICAZIONE DELLA REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO

Nella presente sezione del manuale sono presentati i processi relativi alla realizzazione dei due

prodotti principali di ciascun Corso di Studio (CdS):

il Corso di Laurea (CdL) o il Corso di Laurea magistrale (CdLM) che mira a creare un percorso

formativo ben strutturato per trasformare lo studente in un laureato che possiede le

caratteristiche professionali, le competenze di base e trasversali richieste dal mercato del lavoro

secondo le leggi che regolamentano le attività delle Università pubbliche italiane;

i Corsi di Formazione Finanziata (CFF) con lo scopo di formare una figura professionale

altamente qualificata eventualmente intersecando gli insegnamenti universitari con quelli

professionalizzanti previsti dai vari progetti formativi che possono essere rivolti ai medesimi

studenti universitari o ad altri soggetti.

Nella tabella seguente sono riassunti i processi realizzativi del CdL (o CdLM).

Nome processo Descrizione generale

Raccolta e analisi delle

esigenze delle parti

interessate

Il CdS annualmente raccoglie e analizza le esigenze di carattere esplicito,

implicito e cogente al fine di determinare:

l. gli obiettivi relativamente all’offerta formativa (quali corsi attivare con

quali obiettivi formativi generali)

m. i risultati da ottenere in termini di qualità

n. le eventuali modifiche necessarie all’offerta formativa passata

Progettazione e sviluppo

Il CdS può trasformare i risultati ottenuti dal processo precedente nella

creazione di nuovi corsi da erogare.

Il CdS sulla base dei risultati precedenti definisce e progetta annualmente:

6 la programmazione didattica annuale

7 la definizione e l’allocazione delle risorse materiali per l’erogazione dei

corsi

8 l’orario delle lezioni e degli esami

Tali attività seguono i requisiti del punto 7.3 della norma ISO 9001:2000.

Modifica di un corso di

studio

Il CdS annualmente riesamina i risultati raggiunti ed eventualmente apporta le

necessarie modifiche all’offerta formativa anche in base ai risultati delle attività

del processo “Raccolta e analisi delle esigenze”.

Le eventuali modifiche al singolo corso di studio seguono il requisito 7.3.6 della

norma ISO 9001:2000.

Modalità di erogazione

della formazione

Il CdS attua le opportune modalità di erogazione con i relativi sistemi di

controllo e misura della qualità del processo delle attività formative

Servizi di job-placement Il CdS attua servizi di job-placement per far incontrare la domanda delle

imprese in cerca di neo-laureati e i neo-laureati stessi.

Nella tabella successiva sono riassunti i processi realizzativi del CFF.

Nome Descrizione generale

Raccolta e analisi delle

esigenze

Il Presidente del CdS supportato dal CD raccoglie i bandi che

periodicamente sono emessi dalla Regione Toscana e/o dalla province

toscane e analizza le esigenze di carattere esplicito, implicito e cogente al

fine di determinare:

o. gli obiettivi relativamente all’offerta formativa

p. i risultati da ottenere in termini di qualità

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 50 di 72

Progetto di un corso di

formazione

Il CdS può trasformare i risultati ottenuti dal processo precedente nella

creazione di un nuovo corso di formazione finanziata. Per l’ideazione e la

proposta di un corso nuovo sono seguiti tutti i requisiti del punto 7.3 della

norma ISO 9001:2000.

Erogazione della

formazione

Il CdS attua quanto stabilito dal progetto di CFF, se approvato dall’ente

erogatore il finanziamento, i relativi sistemi di controllo e misura della

qualità del processo di erogazione delle attività formative

Le modalità operative, gli indicatori di risultato, le responsabilità delle varie fasi costituenti i

processi elencati sono descritti nelle relative sezioni del manuale.

24.1 PROCESSI RELATIVI AL CLIENTE

Il cliente è il riferimento verso cui allineare la gestione e l’attuazione delle attività e delle

competenze dell’organizzazione, attraverso un adeguato impiego delle risorse finanziarie, materiali

ed umane. E’ dunque indispensabile definire i processi relativi al cliente che devono essere parte

fondante del Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ), sulla base di una profonda e chiara

comprensione su chi sono e cosa vogliono i clienti. Non è identificato un solo cliente che “acquista”

un particolare prodotto fornito dal CdS, ma i servizi erogati possono avere clienti diversi con

esigenze diverse. Pertanto il CdS identifica i clienti dei propri processi al fine di stabilire le loro

esigenze ed in base ad esse stabilire le attività e gli obiettivi da raggiungere come riportato nella

politica del gruppo e dei singoli CdS.

Nei paragrafi successivi sono analizzati nel dettaglio i processi relativi al cliente sia nel caso del

corso di laurea o corso di laurea magistrale che nel caso di corsi finanziati.

7.2.1.a – Determinazione dei requisiti del CdL (CdLM) e relativo riesame

Al Coordinamento Didattico (CD), entro il 30 settembre di ogni anno, spetta il compito di

raccogliere i risultati delle indagini relative:

q. Ad eventuali variazioni normative (ad oggi le leggi di riferimento sono la 509/99 e il DM

270/2004)

r. all’inserimento lavorativo dei laureati dell’ultimo anno;

s. ai questionari di valutazione proposti agli studenti.

Tale analisi viene raccolta nel documento M0701 “Analisi delle esigenze del CdL/CdLM”.

Una volta raccolto il materiale il CD effettua una verifica della documentazione e successivamente i

risultati delle indagini sono sottoposti al riesame del Presidente del CdS; è data evidenza di tale

verifica e riesame nelle colonne sulla destra del piano di progetto (M0703-“Piano di progetto del

CdL/CdLM”) che saranno compilate durante lo svolgimento delle attività.

I risultati delle indagini realizzate dal CD sono analizzati e discussi dal Consiglio del Corso di

Studio (CCdS).

In base a tale analisi il CCdS può decidere tre differenti azioni:

necessità di porre modifiche sostanziali al corso di laurea intervenendo sull’Ordinamento e/o sul

Regolamento del Corso oppure

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 51 di 72

necessità di porre piccole modifiche al corso di laurea che non prevedono interventi

sull’Ordinamento e/o sul Regolamento ma solo in fase di programmazione didattica e

definizione del manifesto degli studi oppure infine

nessuna necessità di modifiche al percorso formativo

Nel caso 1) si attiva la fase di progettazione e sviluppo (paragrafo 7.3) con le relative attività di

riesame, verifiche e validazione del progetto.

Nel caso 2) le modifiche sono gestiste secondo quanto indicato dal paragrafo 7.3.6 della norma e in

base alla pianificazione presente sul M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM”.

Nel caso 3) non è attivata nessuna fase progettuale rimanendo valido il progetto dell’anno

accademico passato.

Il Verbale del CCdS registra l’avvenuto riesame e analisi dei requisiti e le decisioni in merito.

Tutti gli esiti sono riportati nel M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM”.

7.2.1.b – Determinazione dei requisiti del Corso di Formazione Finanziato (CFF) e relativo

riesame

Un qualsiasi membro del CCdS o il personale del CD possono valutare le proposte di eventuali

bandi che periodicamente sono emesse dalla Regione e/o dalle Province. In seguito a questo al fine

di avere benestare dal PCdS a procedere alla progettazione il proponente compila il modulo M0702

– “Analisi delle esigenze del CFF”. L’approvazione della partecipazione al bando è responsabilità

del Presidente del CdS che per darne evidenza firma il M0702 in calce per benestare a procedere a

fronte del riesame dei requisiti svolto.

A questo punto il proponente che assume il ruolo di Coordinatore del Progetto (CdP) con

l’eventuale supporto del CD avvia la fase progettuale. Le attività descritte sono registrate nel

modulo M0704-“Piano di progetto del CFF”. La fase progettuale è descritta nel punto 7.3.

7.2.3 – Comunicazione con il clienti

Il CdS non identifica un solo cliente verso il quale focalizzare la propria attenzione in quanto i

servizi erogati possono avere clienti diversi con esigenze diverse, come riportato in figura 3 i clienti

del CdS sono:

d. studenti;

e. docenti;

f. mondo del lavoro;

g. enti erogatori di fondi per la formazione.

Trascurare o gestire in modo riduttivo la comunicazione con il cliente vuol dire precludersi la strada

verso il miglioramento.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 52 di 72

CdS

Aziende

RegioneRegione Docenti

Studenti

I principali strumenti informativi inerenti le attività svolte dal CdS sono comunicate mediante:

pubblicazione sul sito web della Facoltà di Ingegneria del Manifesto degli Studi del CdS

(www.ing.unipi.it);

pubblicazione dei programmi delle attività formative sul sito web del Coordinamento Didattico

(http://coordinamento.ing.unipi.it)

Studenti

La comunicazione con gli studenti prima, durante e dopo la loro carriera universitaria o durante il

corso finanziato è considerato punto focale per una corretta fornitura del servizio formativo.

Il primo piano di comunicazione avviene verso i possibili utenti futuri del servizio, in particolare

verso gli studenti delle scuole secondarie superiori e le loro famiglie. Le attività di incontri e

seminari presso le scuole sono responsabilità del Coordinamento Didattico attraverso la

partecipazione ad attività gestite dalla Facoltà di Ingegneria che ha la responsabilità per questo

genere di attività. E’ invece responsabilità diretta del CD accogliere le famiglie e i futuri studenti

presso l’ufficio per svolgere attività di orientamento in ingresso per i CdS del gruppo che prevedono

questa attività.

Il secondo piano di comunicazione avviene durante tutta la carriera universitaria dello studente.

La comunicazione si svolge secondo tre modalità:

j. rapporto diretto studente/docente (soprattutto via e-mail)

k. attraverso la struttura Coordinamento Didattico che è centro di informazioni e punto di

riferimento per ogni tipologia di richiesta dello studente (alla quale si possono fare richieste

anche via e-mail, telefono e fax)

l. tramite il sito internet: http://coordinamento.ing.unipi.it. Il sito è quotidianamente aggiornato e

tra le altre informazioni (orari, esami, materiale didattico, seminari, etc.) e possibile trovare

avvisi per eventuali variazioni di orari, aule, lezioni ecc….

Il terzo piano di comunicazione avviene con i laureati soprattutto per monitorare e seguire con

l'ausilio delle strutture informative universitarie il loro inserimento nel mercato del lavoro e la loro

eventuale "lifelong learning" per i CdS che svolgono questa attività.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 53 di 72

STUD

ENTI

SC

UOLE

SUPE

RIOR

I

STUD

ENTI

LA

UREA

TIST

UDEN

TI

UNIV

ERSI

TARI

UNIVERSITA

-incontri-seminari

- rapporto diretto studente/docente- coordinamento didattico - sito internet

- coordinamento didattico

7.2.3

Docenti

La comunicazione con i docenti prima, durante e dopo la fornitura del servizio formativo è

essenziale per il corretto sviluppo del servizio stesso.

La comunicazione avviene secondo due modalità:

m. rapporto diretto docente/Presidente del CdL (anche via e-mail);

n. attività e riunioni del Consiglio del Corso di Studio;

o. attraverso la struttura Coordinamento Didattico che è centro di informazioni e punto di

riferimento per ogni tipologia di richiesta del docente.

Aziende La continua comunicazione con le aziende è indispensabile per creare un servizio formativo di

qualità. La comunicazione avviene secondo due modalità:

p. attraverso la struttura Coordinamento Didattico che è centro di informazioni e punto di

riferimento per ogni tipologia di richiesta dell’azienda con particolare riferimento alle richieste

di stage/tirocini e elenchi di laureati per possibili inserimenti lavorativi;

q. attraverso il contatto diretto docente/tutor universitario per lo svolgimento delle attività di stage

degli studenti.

Enti erogatori di fondi per la formazione

La comunicazione con gli enti, durante e dopo la realizzazione di un CFF è essenziale per riuscire a

realizzare un servizio formativo che rispecchi i requisiti richiesti. La comunicazione con la Regione

avviene attraverso la struttura Coordinamento Didattico in supporto al Coordinatore del Progetto.

In termini generali le comunicazioni formali avvengono tramite protocollo del Dipartimento di

Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione a cui il CdS afferisce.

24.2 PROGETTAZIONE E SVILUPPO

Nello sviluppo di un sistema di gestione per la qualità e quindi di una gestione per processi e più in

generale per realizzare un servizio che sia di soddisfazione del cliente e di tutte le parti interessate

particolare rilevanza assume il processo della progettazione e sviluppo, che rappresenta il primo

passo per dare corso all’erogazione di un servizio.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 54 di 72

Nella figura seguente sono riportati in sintesi gli elementi in ingresso, in uscita, i vincoli e le risorse

del processo di progettazione che saranno ripresi e analizzati nei successivi paragrafi.

7.3

Progettazione

VINCOLI

Statuto di Ateneo

Leggi e regolamenti

Politiche generali di Ateneo/Facoltà

RISORSE

Risorse infrastrutturali

Risorse umane

Storia corso/facoltà

Risorse economico-finanziarie

Esperienze corso

INPUT

Richiesta Regione

Esigenze PI

Output Riesame

Politica per la Qualità

Obiettivi per la Qualità

Requisiti relativi al cliente

Definizione compiti

Definizione Responabilità

Ordinamento didattico

Regolamento didattico

Guida al CdS

Manifesto dei studi

Programmazione didattica

Programmi CdS

Carichi didattici

Commissioni

Il processo di progettazione

24.2.1 - Pianificazione della progettazione e sviluppo

Durante la fase di pianificazione della progettazione e sviluppo il CdS stabilisce:

r. le fasi della progettazione e dello sviluppo;

s. le attività di riesame, di verifica e di validazione adatte per ogni fase di progettazione e

sviluppo;

t. le responsabilità e l’autorità per la progettazione e sviluppo.

Questo è indicato rispettivamente per il CdL/CdLM e il CFF nei moduli M0703-“Piano di progetto

del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di progetto del CFF”. I risultati della pianificazione sono

aggiornati all’evolversi del processo di progettazione e sviluppo e registrati negli appositi piani di

progettazione.

Come già indicato nel paragrafo 7.2 le attività di progettazione si attivano sempre nel caso di CFF e

ogniqualvolta sia necessario apportare ampie modifiche al CdL/CdLM con revisione completa

dell’Ordinamento e del Regolamento del CdS.

Laddove invece al CdL sono richieste solo modifiche in riferimento alla programmazione didattica

e al manifesto degli studi si applicano i requisiti del punto 7.3.6 della norma ISO 9001:2000.

24.2.2 Elementi in ingresso alla progettazione e sviluppo

I dati in ingresso alla progettazione sono riassunti nella seguente tabella.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 55 di 72

Nel caso della progettazione del CdL/CdLM questi sono raccolti e utilizzati dalla Commissione

Riprogettazione (CR), nominata dal CCdS in seguito all’analisi dei requisiti (par. 7.2.1a).

Nel caso della progettazione di un CFF questi sono raccolti dal Proponente per la redazione del

modulo M0702 – “Analisi delle esigenze del CFF” (par. 7.2.1b).

DATI IN INGRESSO ALLA

PROGETTAZIONE DEL CdL

DATI IN INGRESSO ALLA

PROGETTAZIONE DEL CFF Leggi, decreti, regolamenti cogenti relativi a contenuti e

struttura del CdL

Bando e relativa modulistica

Impegni derivanti dalla partecipazione a progetti e

programmi esterni

Eventuali studi di settore per il profilo professionale

proposto

Prassi e standard della struttura formativa di riferimento

(Facoltà, Ateneo)

Prassi e standard della struttura formativa di riferimento

(Facoltà, Ateneo)

Risorse disponibili in termini di: docenti, personale

tecnico, amministrativo, infrastrutture materiali di

supporto, risorse finanziarie, aziende per i tirocini, etc.

Progetto del corso relativo all'anno corrente Risultati degli anni accademici precedenti Dati di customer satisfaction relativi al CdL/CdLM

7.3.3.a Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CdL

I risultati del processo di progettazione del CdL/CdLM sono formalizzati in tre documenti (si veda

il modulo M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM”):

Ordinamento del Corso di Laurea/Laurea Magistrale: contiene una specifica generale del

corso. Deve essere approvato dal Consiglio di Facoltà, dal Senato Accademico e dal Ministero

entro il 31 Gennaio (è generalmente auspicabile la sua non modifica almeno per cinque anni)

Regolamento didattico del Corso di Laurea/Laurea Magistrale: contiene informazioni

relative agli obiettivi didattici, alla struttura, durata, organizzazione generale del corso e i

moduli didattici da attivare. Deve essere approvato dal Consiglio di Facoltà e dal Senato

Accademico entro il 31 Marzo (è generalmente modificato ogni tre-quattro anni).

Programmazione Didattica: contiene l’elenco degli insegnamenti, le modalità di svolgimento

e l’indicazione dei docenti responsabili dei singoli corsi. Deve essere approvata dal Consiglio di

Facoltà entro il 31 Maggio (è generalmente modificata ogni anno, deve essere trattata come

riportato nel paragrafo 7.3.7 – “Tenuta sotto controllo delle modifiche alla progettazione e

sviluppo”).

Manifesto degli Studi: contiene l’elenco delle attività formative divise per anno e per periodo

di svolgimento. Eventuali note indicanti le sessioni di laboratorio e le propedeuticità tra gli

insegnamenti (è generalmente modificato ogni anno, deve essere trattato come riportato nel

paragrafo 7.3.7 – “Tenuta sotto controllo delle modifiche alla progettazione e sviluppo”).

Programmi dei corsi: contengono le finalità, gli obiettivi e i contenuti dei singoli corsi.

Indicano anche le modalità degli esami e il materiale didattico. Contengono infine i riferimenti

dei docenti. I programmi sono richiesti nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni, ai

docenti da parte del CD che poi li pubblica sul sito del CdS.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 56 di 72

Orario delle lezioni: scaturisce da un processo esterno al corso di studio e di cui è responsabile

una commissione della Facoltà. Per controllare l’efficacia di tale processo il CdS nomina un

rappresentante del CD nella commissione al fine di comunicare le esigenze in termini di orario

del CdS e valutare i risultati di tale processo.

7.3.3.b Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo del CFF

I risultati del processo di progettazione sono formalizzati in tutti i documenti richiesti dal singolo

bando. Tipicamente essi sono almeno costituiti da:

Formulario è generalmente un allegato al bando, deve essere compilato con informazioni relative

a:

u. corso di studio a cui si fa riferimento;

v. elenco delle aziende partner;

w. elenco dei partners attuattori: quei soggetti cioè che partecipano allo svolgimento delle attività

in modo attivo ricoprendo quindi funzioni formative ben definite;

x. elenco dei partners sostenitori quei soggetti cioè che aderiscono formalmente al progetto

partecipando ad eventuali comitati di progetto e fornendo il proprio contributo agli indirizzi ed

al buon andamento dello stesso ma non attuano alcuna attività formativa/orientativa né altre

specifiche attività a cui corrispondono quote del finanziamento assegnato;

y. descrizione delle modalità di integrazione con le aziende partner, i partners, gli eventuali altri

Dipartimenti o Corsi di Laurea;

z. definizione delle risorse (umane, strutturali e strumentali) necessarie alle realizzazione del

progetto;

aa. quadro riassuntivo del percorso formativo proposto:

- descrizione sintetica del profilo;

- obiettivi di competenza e le relative aree di sapere coinvolte;

- durata complessiva del percorso formativo necessario al conseguimento del profilo;

- descrizione del contesto del progetto:

- individuazione della figura da formare descrivendo le esigenze del mercato del lavoro a cui

il progetto formativo intende rispondere;

- valutazione delle prospettive occupazionali del profilo occupazionale oggetto del modulo;

bb. numero e tipologia di formatori interni;

cc. numero e tipologia di formatori esterni;

dd. metodologie, strumenti, attrezzature e tecnologie da attivare per la realizzazione del processo

formativo;

ee. modalità organizzative delle attività tecnico-pratiche, sperimentali e di laboratorio;

ff. modalità organizzative degli stage;

gg. verifiche e valutazioni dei risultati, degli allievi e dei docenti;

Piano dei costi: è generalmente un allegato al bando, deve essere compilato tenendo presente che i

costi totali del progetto non devono superare il finanziamento massimo imposto dal bando.

Contiene informazioni relative a:

hh. costi diretti;

ii. costi amministrativi generali.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 57 di 72

Il CdP supportato dal CD realizza una bozza dei due documenti che poi è analizzata e sviluppata

secondo quanto riportato nel modulo M0704-“Piano di progetto del CFF”.

5.6.4 Riesame della progettazione e sviluppo

L’attività di riesame è svolta secondo le tempistiche riportate nei moduli M0703-“Piano di progetto

del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di progetto del CFF” dalle funzioni indicate in tali moduli e

rispondendo alle domande in essi contenute. Nei moduli è presente una sezione per la registrazione

di queste attività. In sede di riesame sono valutati, a fronte dei risultati e dei requisiti stabiliti in

ingresso, soprattutto elementi di carattere gestionale e organizzativo per questo deve essere svolto

dalle posizioni organizzative che hanno autorità e responsabilità per risolvere eventuali

problematiche che emergono.

5.6.5 Verifiche della progettazione e sviluppo

In contrapposizione con il carattere organizzativo e gestionale delle domande in sede di riesame,

durante le verifiche si analizzano i risultati di natura tecnica di un progetto. Le verifiche sono svolte

pertanto dai tecnici, dai progettisti. Esse comportano una sistematica attività di controllo, che deve

essere condotta al termine di ogni fase in cui si articola il processo di progettazione e sviluppo per

verificare la rispondenza dei risultati “tecnici” ai requisiti stabiliti in ingresso. L’attività di verifica è

svolta secondo le tempistiche riportate nei moduli M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM” e

M0704-“Piano di progetto del CFF” dalle funzioni indicate in tali moduli e rispondendo alle

domande in essi contenute. Nei moduli è presente una sezione per la registrazione di queste attività.

5.6.6 Validazione della progettazione e sviluppo

La validazione deve essere svolta dall’organizzazione sempre prima dell’erogazione del corso. Se le

verifiche attestano la validità dei contenuti del percorso formativo rispetto agli obiettivi prefisseti e i

riesami hanno permesso di svolgere in modo corretto e controllato il processo di progettazione, la

validazione deve considerare i risultati ottenuti e verificarne l’applicabilità al contesto che vi si avrà

realmente di fronte e rispetto a questo garantire i risultati. L’attività di validazione è svolta secondo

le tempistiche riportate nei moduli M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di

progetto del CFF” dalle funzioni indicate in tali moduli e rispondendo alle domande in essi

contenute. Inoltre la verifica dell’efficace avvio dei corsi attraverso il controllo delle aule assegnate

durante la prima settimana di lezione è strumento di validazione. Nei moduli è presente una sezione

per la registrazione di queste attività. Infine elemento determinante per la validazione del progetto è

rappresentato dalla approvazione del Ministero con la pubblicazione sul sito www.miur.it dell’offerta

formativa del CdS.

5.6.7 Tenuta sotto controllo delle modifiche della progettazione

Per modifica si intende una variazione permanente ad un dato progettuale, che comporta la

revisione di un documento progettuale. Le cause di modifiche possono essere sia interne sia esterne.

Quelle di origine esterna sono causate da specifiche richieste del cliente, da mutate situazioni

territoriali o da variazioni di leggi, norme e regolamenti. Quelle di origine interna possono essere

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 58 di 72

causate da mutate situazioni interne o da specifiche richieste dei ruoli investiti direttamente

dall’attività in oggetto.

Poiché il servizio di formazione si compone di aspetti strettamente correlati e fortemente

interdipendenti, una modifica su uno di essi può generare molti effetti inattesi. L’attività di

controllo delle modifiche alla progettazione e sviluppo deve concentrarsi particolarmente sulla

valutazione e sulla gestione dei loro effetti e sulla relativa comunicazione con le parti interessate.

Le eventuali modifiche e la loro gestione durante il processo di progettazione e sviluppo e

documentato e registrato sui moduli M0703-“Piano di progetto del CdL/CdLM” e M0704-“Piano di

progetto del CFF”.

5.7 APPROVVIGIONAMENTO

Il CdS al fine di garantire la conformità di prodotti e servizi (materiale di supporto alla didattica,

collegamento alla rete Internet, antivirus, software, etc.) ai requisiti qualitativi richiesti, si avvale del

sistema di acquisti per la pubblica amministrazione e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica,

Nucleare e della Produzione per il rapporto con i fornitori e la loro selezione e valutazione.

Pertanto il processo di approvvigionamento è trattato come esterno al Corso di Studio. Pur tuttavia

tale processo è controllato al fine di garantire la conformità dei prodotti e dei servizi

approvvigionati.

La selezione iniziale dei fornitori e la loro valutazione non è svolta dal CdS che come ente pubblico,

si attiene per legge all’utilizzo dei fornitori convenzionati con lo Pubblica Amministrazione e il

Ministero della Pubblica Istruzione, tramite inclusione in un albo fornitori, il CONSIP, consultabile

in rete.

Laddove un membro del consiglio del corso di studio o il CD ha necessità di acquistare un prodotto

o un servizio che può essere caricato sui fondi del CdS può richiedere la sovvenzione al PCdS che

eventualmente fa trasferire i fondi all’opportuno centro di spesa tramite lettera o proveddimento

opportunamente protocollato.

Per quanto riguarda la fornitura di prodotti o servizi in economia il CdS fa riferimento ai fornitori

storici del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione a cui è demandato il

rapporto cliente e fornitore.

Tali rapporti sono monitorati dal Consiglio del Dipartimento (funzione esterna al CdS) a cui

partecipano attivamente vari docenti del CdS al fine di monitorarne l’efficacia. Il Consiglio di

Dipartimento si riunisce in media una volta ogni due mesi.

Per tali caratteristiche il CdS non applica direttamente azioni di valutazione e selezione dei fornitori

di prodotti e servizi in economia.

Tuttavia laddove al controllo in accettazione del prodotto e del servizio, il docente o il personale del

CD riscontri una non conformità prende direttamente contatto con il fornitore per risolvere il

problema eventualmente coinvolgendo il PCdS o il Direttore del Dipartimento centro di spesa

coinvolto.

Per quanto concerne le strutture didattiche, i laboratori, i docenti esterni si rimanda a quanto

descritto nel capitolo 6 del presente manuale.

I CdS hanno stabilito mediante il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della

Produzione una convenzione con la società perFormare srl per la fornitura dei seguenti servizi:

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 59 di 72

jj. personale da dedicare alle attività svolte dall’ufficio Coordinamento Didattico;

kk. progettazione, gestione e rendicontazione dei progetti finanziati.

Infatti i servizi di supporto del CdS, vanno a soddisfare esigenze che gli studenti hanno sempre

sentito. Il Dipartimento si è attrezzato con personale esplicitamente dedicato a tali servizi a partire

dal 1996, quando ha cominciato a stipulare dei contratti a tale scopo con giovani persone. Negli

anni si è venuto così a creare un nucleo di persone molto esperto delle attività legate alla didattica,

gradito in modo evidente dagli studenti, anche dal punto di vista umano, e soprattutto dotato di una

approfondita conoscenza del modo in cui la didattica ed il dipartimento si trovano ad interagire.

Quando tali persone, sia per desiderio proprio sia per maggiore trasparenza di rapporti nei confronti

del dipartimento, si sono organizzate in azienda, il Dipartimento ha riconosciuto loro la competenza

e l’esperienza maturate negli anni precedenti, stipulando con loro il contratto attualmente in vigore.

Pertanto la scelta di perFormare srl deriva da ragioni storiche in quanto il personale della società ha

avuto negli anni passati forme di collaborazione con il Dipartimento e i CdS proprio per le attività

inerenti il Coordinamento Didattico.

Laddove si rendesse necessario cambiare il rapporto o avviarne uno nuovo con altri soggetti esterni

le modalità seguirebbero l’iter necessario: richieste di offerte, valutazioni economiche e qualitative

del servizio offerto e formulazione dell’accordo contrattuale.

5.8 EROGAZIONE DEL SERVIZIO

L’aspetto che fondamentalmente caratterizza i servizi è lo svolgersi in massima parte all’interfaccia

con il cliente e le parti interessate. Ne seguono alcuni importanti corollari:

ll. l’erogazione dei servizi richiede estrema flessibilità affinché i bisogni dei clienti possano trovare

una risposta soddisfacente;

mm. il personale che ha rapporti diretti con i fruitori del servizio, deve disporre di capacità,

autorità e risorse adeguate per poter mettere a punto il servizio e adattarlo al cliente;

nn. i metodi di controllo e di validazione devono essere applicati tenendo conto delle diverse

garanzie di qualità richieste dai servizi e del fatto che spesso il processo di erogazione è

strettamente collegato a quello di progettazione e a quello di comunicazione con i clienti.

La presente sezione descrive i criteri e delinea le principali responsabilità e modalità operative

adottate dal CdS per la gestione dei processi operativi che costituiscono l’erogazione di un servizio

formativo e dei servizi di supporto conforme agli standard di riferimento e, quindi, in grado di

soddisfare le esigenze dei clienti.

In figura sono sintetizzati in termini generali gli input, le risorse, i vincoli e gli output del processo

di erogazione del servizio.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 60 di 72

7.5

Erogazione

Servizio

Input al riesame

Lezioni ed esperienze formative

Laureati

VINCOLI

Statuto di Ateneo

Leggi e regolamenti

Politiche generali di Ateneo/Facoltà

RISORSE

Risorse infrastrutturali

Risorse umane

Storia corso/facoltà

Esperienze corso

Risorse economico-finanziarie

INPUT

Richiesta Regione

Esigenze PI

Output progettazione

Output servizi di contesto

Studenti

Output riesame

Politica per la Qualità

Obiettivi per la Qualità

Tenuta sotto controllo delle attività di erogazione del servizio formativo

Durante la fase di progettazione e sviluppo, le attività didattiche sono pianificate secondo i

documenti descritti nel paragrafo 7.3 e nella relativa modulistica.

Come descritto nel paragrafo 7.3 ogni anno la Commissione Orario della Facoltà, a cui partecipa un

delegato del CdS, stabilisce il calendario delle lezioni del primo e del secondo periodo di lezioni:

primo periodo di 12 settimane da ottobre a dicembre

secondo periodo di 12 settimane da febbraio a maggio.

Avviate le lezioni i docenti compilano periodicamente i registri elettronici che costituiscono una

sintesi degli argomenti trattati durante ogni lezione e che possono essere consultati in rete

(www.unipi.it) dagli studenti e da qualsivoglia parte interessata.

Nel caso di CFF sono redatti anche registri cartacei per rilevare la frequenza degli studenti che non

deve essere inferiore ad un minimo stabilito per il conseguimento della qualifica. Il registro cartaceo

permette di monitorare la frequenza degli studenti. Al termine delle lezioni il registro viene

consegnato al Coordinamento Didattico che provvederà ad un adeguato controllo e alla

registrazione dei dati relativi alla frequenza, alle effettive ore svolte dai singoli docenti e agli

argomenti programmati.

Entrambi i registri (cartacei ed elettronici) permettono alla Direzione del corso di studio di

monitorare l’effettiva erogazione delle attività didattiche secondo anche i programmi stabiliti in

sede di progettazione e sviluppo.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 61 di 72

Attraverso il sistema informativo (ESSE3) messo a disposizione dell’ateneo il CD può monitorare

la carriera degli studenti in ogni istante verificando gli esami sostenuti fino a quel momento

registrati dalle segreterie studenti.

Nel caso di CFF che prevedono attività esterne al sistema universitario ESSE3 il superamento degli

esami è monitorato attraverso opportuni strumenti informatici (fogli elettronici).

Per quanto riguarda i controlli ex-post essi sono fatti tramite la gestione delle non conformità, le

azioni correttive e preventive, la valutazione dei questionari degli studenti e il controllo da parte del

CD delle effettive attività formative erogate in confronto a quanto pianificato nei programmi dei

singoli insegnamenti. I risultati di tali azioni sono di input alla fase di riesame della direzione ed

eventuale riprogettazione del percorso formativo.

Per quanto concerne le visite presso aziende, il docente accompagnatore si assicura che siano svolte

le necessarie attività di formazione sulla sicurezza relative alla visita. Laddove ciò non avvenisse il

docente comunica il fatto direttamente al PCdS che può decidere di non effettuare più visite presso

l’azienda. Prima del viaggio il personale del CD comunica la lista dei partecipanti alla visita

all’ufficio centrale Stage/Tirocini dell’ateneo.

Validazione dei processi di produzione ed erogazione del servizio formativo

La validazione del processo di erogazione del servizio formativo del CdS, al fine di assicurarne

l’efficienza e l’efficacia e di verificare la completa soddisfazione delle aspettative delle parti

interessate, è conseguita attraverso:

i risultati positivi del riesame del progetto;

l’adeguatezza delle aule, dei laboratori informatici e delle strutture didattiche preventivamente

accertata dalla commissione orario in fase di definizione dell’orario delle attività;

la verifica dell’adeguatezza delle strutture e dell’orario durante la prima settimana di lezione;

periodicamente (almeno ogni tre mesi) durante ogni consiglio di corso di studio un punto

all’ordine del giorno è dedicato alla valutazione dell’andamento delle attività formative. In

questa sede i rappresentanti degli studenti possono indicare eventuali anomalie che il consiglio

valuta seduta stante per attivare eventuali correzioni. Il verbale del consiglio è documento di

registrazione di tale attività;

l’esperienza di modalità didattica accertata in esperienze passate richiesta ad ogni nuovo

docente;

i risultati delle sessioni di laurea dove i tutor aziendali esprimono un giudizio sulle modalità

dell’attività di tirocinio svolto da ogni studente.

Identificazione e rintracciabilità

L’obiettivo che il CdS si pone è di creare un percorso formativo efficace ed efficiente che trasformi

lo studente in un laureato o in un soggetto dotato di una determinata qualifica (nel caso di CFF).

Pertanto il “prodotto” del CdS può essere identificato con lo studente e la sua matricola può essere

vista come un metodo per identificare lo stato di avanzamento del “prodotto”. Al momento

dell’iscrizione dello studente tutti i suoi dati sono inseriti nel data base studenti (che verrà

continuamente aggiornato durante la sua carriera universitaria) che fornisce automaticamente un

numero progressivo di identificazione. Il numero di matricola permette di accedere al data base e di

poter osservare l’andamento del percorso che lo studente sta effettuando.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 62 di 72

Lo studente è naturalmente rintracciabile durante il suo percorso formativo e anche dopo la laurea

attraverso i dati presenti in ESSE3 al fine di monitorare la carriera post-universitaria.

Laddove invece il prodotto sia identificabile con il CdL/CdLM o il CFF essi sono identificati dalla

relativa documentazione opportunamente classificata e archiviata per la sua rintracciabilità.

Proprietà del cliente

Le proprietà intellettuali dello studente riguardano:

compiti svolti che sono gestiti in modo autonomo dai singoli docenti;

eventuali progetti che sono gestiti in modo autonomo dai singoli docenti;

tesi in formato Cd-rom che lo studente può consegnare al CD laddove non abbia consegnato in

formato elettronico la tesi nel sito dedicato a ciò da parte dell’università di Pisa. Nel caso di

consegna del Cd-rom, il CD lo archivia in un armadio ubicato presso il CD e lo cataloga in

modo opportuno.

Conservazione dei prodotti

La documentazione relativa ai progetti formativi (CdL/CdLM e CFF) è conservata secondo quanto

descritto nella sezione 4 del presente manuale e relativa procedura per la gestione della

documentazione e delle registrazioni.

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E

MISURAZIONE

Non Applicabile.

SERVIZI di JOB-PLACEMENT

Per favorire l'inserimento nel mercato del lavoro dei neo-laureati i CdS hanno avviato le seguenti

attività:

possibilità per i neo-laureati di inviare il proprio curriculum vitae al Coordinamento Didattico

che provvederà ad archiviarlo e a renderlo disponibile alle aziende interessate;

aggiornamento continuo delle banche dati delle aziende che collaborano allo svolgimento delle

attività di tirocinio e di quelle che comunque producono richieste di riferimenti di laureati.

Tali attività sono gestite dal CD che funge da interfaccia tra le aziende e i laureati in modo da

massimizzare il risultato delle attività condotte in collaborazione e di intensificare l’integrazione tra

società e università. Il CD inoltre è responsabile di svolgere attività per raccogliere informazioni dai

laureati inseriti nel mondo del lavoro per conoscere:

10. se e entro quanto si è inserito nel mondo del lavoro;

11. il ruolo ricoperto nell’attuale posizione lavorativa.

L'azione di raccolta di tali informazioni avviene almeno una volta all’anno attraverso il contatto con

i laureati che può avvenire mediante e-mail, incontri tra laureati e CD oppure telefonicamente

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 63 di 72

I dati raccolti sono registrati sul file del calcolo delle medie per il voto finale di laurea conservato

nel server del CD.

L’azione di job-placement ha inizio quando una organizzazione esterna richiede profili di neo-

laureati. Questa richiesta deve essere formulata tramite e-mail in cui il richiedente esplicita il suo

consenso al trattamento dei suoi dati ai fini della divulgazione della richiesta a possibili candidati e

in generale tramite il sito del CD o le bacheche.

I contenuti della richiesta sono registrati in un opportuno file “Richieste aziende”.

I laureati all’atto della laurea (M0705 “Consenso trattamento dati”) danno o negano il consenso a

trasmettere i loro dati alle imprese e se vogliono possono fornire un loro curriculum al CD.

I dati dei laureati sono registrati nel file “Elenco laureati”.

Il CD a questo punto può inviare a seconda della richiesta dell’azienda o l’elenco dei laureati che

hanno dato il consenso oppure fornire direttamente i curricula.

Almeno una volta all’anno il CD contatta le imprese che hanno fatto richiesta per verificare:

cc. se e quanti profili sono stati assunti o comunque se è stato ratificato un rapporto di lavoro

dd. se il servizio fornito dal CdS è risultato efficace oppure no.

Le registrazioni di tali risultati sono compilate nel file “Richieste aziende”.

GESTIONE DELLE ATTIVITA’ DI TIROCINIO E PROVA FINALE

Gli studenti che desiderano svolgere la loro prova finale o la tesi in collaborazione con aziende

possono formulare domanda presso il CD, consegnando contestualmente un loro curriculum in

formato elettronico.

Il CD ha il compito di collegare le richieste delle aziende con quelle degli studenti e redigere il

progetto formativo. Laddove l’azienda non fosse convenzionata si procede a stipulare la

convenzione tra azienda e la Facoltà di Ingegneria.

Lo svolgimento del tirocinio è monitorato dal tutor aziendale e dal tutor universitario che poi

svolgerà il ruolo di relatore della prova finale.

Durante la prova finale la commissione di laurea invita il tutor aziendale ad esprimere un giudizio

sull’attività svolta dallo studente. La commissione valuta l’attività di tirocinio e prova finale

attraverso un giudizio espresso in trentesimi che viene verbalizzato in opportuni documenti forniti

dalle Segreterie Studenti.

Ciascun CdS ha pubblicato sul sito http://coordinamento.ing.unipi.it le modalità di organizzazione e

svolgimento della prova finale. E' inoltre disponibile sul sito web del CD un opuscolo informativo

nel quale sono descritte tutte le attività che lo studente in prossimità del termine del proprio

percorso formativo deve espletare per poter accedere alla discussione della tesi. Tale opuscolo è

anche esposto in bacheca, in modo da poter essere consultato durante i colloqui con il personale di

sportello.

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 64 di 72

CAPITOLO 8

------------------------------

Misurazioni, analisi e miglioramento

3 18 Ottobre 2007 Inserimento del questionario per la valutazione del CD

2 16 Ottobre 2006

Aggiunta voci alla sezione analisi dei dati

Ampliato il punto 8.2.4

Ampliato il punto 8.2.5

1 1 Settembre 2006 Emissione

REVISIONE DATA DESCRIZIONE

Presidente CdS Ingegneria

Gestionale magistrale

Presidente CdS Ingegneria

Meccanica magistrale

Presidente CdS Ingegneria dei

Veicoli Terrestri magistrale

prof. Franco Bianchi prof. Guido Verdi prof. Mario Rossi

_________________________ _________________________ _________________________

Università di Pisa

Facoltà di Ingegneria

Gruppo di Corsi di Studio

MANUALE DELLA QUALITÀ Rev. 3

CAPITOLO 8 Pag. 65 di 72

Indice

8.1 Generalità

8.2 Monitoraggi e misurazioni

8.2.1 Soddisfazione del Cliente

8.2.2 Verifiche Ispettive Interne

8.2.3 Monitoraggio e Misurazione dei Processi

8.2.4 Monitoraggio e Misurazione dei Prodotti

8.3 Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi

8.4 Analisi dei dati

8.5 Miglioramento

8.5.1 Miglioramento Continuo

8.5.2 Azioni Correttive

8.5.3 Azioni Preventive

12. GENERALITA’

La presente sezione descrive i criteri e delinea le principali responsabilità e modalità operative

adottate dal Corso di Studio per le attività di misurazione, monitoraggio e miglioramento dei servizi

formativi erogati, dei processi che portano alla loro realizzazione e del Sistema di Gestione per la

Qualità (SGQ). Il CdS si impegna a:

definire, pianificare ed attuare adeguati processi di misurazione, di monitoraggio, di analisi e di

miglioramento, per verificare e dimostrare che i processi primari ed i processi di supporto per la

realizzazione del servizio formativo si svolgano in modo controllato, nel rispetto di quanto

stabilito nel SGQ;

definire ed attuare un adeguato sistema di monitoraggio e di misurazione della soddisfazione del

Cliente attraverso l’ascolto e la raccolta delle informazioni di ritorno, al fine di identificare i

punti di forza e le eventuali aree di debolezza e pianificare le più opportune azioni di

miglioramento;

definire ed attuare le necessarie azioni correttive, preventive e le verifiche ispettive interne, al

fine di individuare le carenze ed i potenziali punti di miglioramento dell’efficacia del SGQ.

In tabella sono riassunti i processi di misurazione, analisi e miglioramento.

Nome Descrizione generale

Riferimento

manuale

qualità

Rilevazione

della

soddisfazione

del cliente

I CdS monitorano le informazioni relative alla percezione del cliente per

valutare quanto il servizio erogato abbia soddisfatto i requisiti del cliente

medesimo. Il GCdS ha stabilito i metodi per ottenere e utilizzare tali

informazioni.

8.2.1

Verifiche

ispettive interne

Al fine di ridurre, prevenire ed eliminare le situazioni contrastanti la qualità

e per proseguire la strada verso il miglioramento continuo il GCdS svolge

in modo integrato il sistema di verifiche ispettive interne previsto dalla

normativa ISO 9001:2000

8.2.2

Gestione non

conformità

La corretta e tempestiva individuazione di non conformità e delle cause che

determinano la loro insorgenza, nonché il coinvolgimento di tutti i

responsabili nell’attuazione delle azioni correttive e/o preventive è di

fondamentale importanza per un’efficace ed efficiente gestione del

processo di miglioramento.

8.3

Analisi dei dati

I CdS ritengono fondamentale individuare, raccogliere ed analizzare dati

idonei per dimostrare l’adeguatezza e l’efficacia del SGQ e per valutare

dove possono essere apportati miglioramenti dell’efficacia del sistema

stesso.

8.4

Azioni

Correttive

I CdS hanno deciso di attuare i provvedimenti necessari ad assicurare che

siano prontamente identificate e corrette le azioni contrastanti con le

esigenze del sistema qualità per migliorare con continuità il sistema stesso.

8.5.2

Azioni

Preventive

I CdS hanno deciso di individuare le azioni necessarie a prevenire

l’insorgere di potenziali non conformità o di situazioni contrastanti con la

qualità rimuovendo le cause delle stesse.

8.5.3

13. MONITORAGGI E MISURAZIONI

14. Soddisfazione del Cliente

Come fornitore di servizi didattici e di supporto, il CdS gestisce ogni attività dai requisiti dei clienti

e delle parti interessate; pertanto i dati di valutazione espressi da loro sono la principale fonte con

cui giudicare il sistema in generale ed i processi.

Le attività che sono svolte, sotto la responsabilità dell’ufficio Coordinamento Didattico, per la

raccolta sistematica dei dati sono:

contatto diretto con gli studenti e le parti interessate (in particolare i docenti, i tutor e le aziende

per i tirocini) tramite lo sportello del Coordinamento Didattico e via e-mail

(coordinamento.ing.unipi.it). Il Coordinamento Didattico ha la responsabilità di ricevere ogni

tipo di informazione e raccogliere in modo sistematico i reclami e le lamentele. Il CD è

responsabile, se ritenuto necessario, di aprire una non conformità (secondo la procedura P0802 -

Gestione delle non conformità) per risolvere nel più breve tempo possibile l’eventuale reclamo

ricevuto. Se tale reclamo dovesse coinvolgere altre responsabilità il CD avvertirà

tempestivamente il Presidente del CdS;

analisi dei questionari generali sul corso e particolari su ogni insegnamento che sono proposti

agli studenti al termine di ogni periodi di lezione;

analisi dei questionari dedicati ai tutor universitari e alle aziende di tirocinio;

raccolta e analisi di valutazioni effettuate da altri (stampa, associazioni di studenti, associazioni

di imprese, etc.);

confronti con altre realtà formative.

I questionari proposti agli studenti del corso di laurea sono forniti secondo lo standard di Ateneo

mentre altri questionari per le altre parti interessate sono progettati dal GCdS.

Il CD è responsabile:

q. di coinvolgere, con iniziative pianificate e sistematiche quando previsto, gli studenti e le parti

interessate a partecipare alla compilazione dei questionari;

r. della raccolta e dell'analisi dei questionari utilizzando anche procedimenti di calcolo

automatico.

Anche l'attività specifica del CD (fornitura di servizi di supporto alla didattica) è oggetto di

valutazione da parte degli studenti tramite la compilazione di un questionario. Tale questionario è

disponibile sul sito web del CD, ed è accluso all'opuscolo informativo riguardante le modalità di

accesso alla prova finale. Il questionario compilato viene ritirato dal personale del CD al momento

della prova di funzionamento della presentazione che gli studenti usano come ausilio alla

discussione della tesi.

15. Verifiche Ispettive Interne

La verifica ispettiva interna è un processo teso a valutare se il SGQ è conforme a quanto stabilito

dall’organizzazione per il sistema stesso. Un buon sistema di “quality auditing” dovrebbe consentire

di ridurre, prevenire ed eliminare le situazioni contrastanti la qualità e fornire gli strumenti per il

miglioramento dell’efficacia dei processi.

I criteri di qualifica per il team leader di VII sono i seguenti:

essere docente universitario di un corso di almeno 5 crediti inerente la “Gestione della Qualità” e/o

avere la qualifica di Valutatore di terza parte ottenuta mediante il corso “40 ore” erogato dai

principali enti di certificazione e riconosciuto Sincert.

Le modalità di effettuazione delle verifiche ispettive interne sono regolamentate dalla procedura

P0803 – Verifiche ispettive interne.

Avendo le verifiche come oggetto il sistema organizzativo esse sono gestite in modo integrato dal

GCdS per rendere sinergico il lavoro di raccolta dati, analisi e attività di miglioramento.

16. Monitoraggio e Misurazione dei Processi

Il CdS ritiene fondamentale adottare adeguati metodi e strumenti di misurazione e monitoraggio dei

processi, al fine di:

dimostrare la continua efficacia ed efficienza degli stessi processi, la loro continua capacità di

soddisfare i bisogni del cliente e gli obiettivi di miglioramento stabiliti;

individuare le opportunità di miglioramento interno.

Le attività di sorveglianza che comprendono le registrazioni di dati, informazioni, parametri ed

indicatori che riguardano le operazioni e le attività che possono avere un impatto significativo sui

clienti e che possono influenzare le prestazioni e la conformità agli obiettivi e agli impegni stabiliti

per il SGQ, sono descritte nei punti 7.3, 7.5 e 7.7 del presente manuale.

In particolare assumono rilevanza i processi di progettazione ed erogazione dell’attività formativa e

il servizio di job-placement.

Progettazione e sviluppo

Il monitoraggio in itinere del processo di progettazione e sviluppo è garantito dall’osservanza e dal

rispetto dei tempi previsti nel piano di progettazione sia per il corso di laurea o laurea magistrale sia

per i corsi di formazione finanziata. A valle del processo, la sua efficacia è misurata tramite

rispettivamente l’approvazione senza modifiche del progetto del corso di laurea da parte degli

organi competenti (Facoltà, Senato accademico, Ministero) e l’approvazione e il finanziamento

dell’ente erogante (Provincia, Regione, Comunità Europea).

Erogazione della didattica

Il monitoraggio in itinere del processo di erogazione della didattica avviene tramite la compilazione

dei registri da parte dei docenti, la rilevazione di problemi e anomalie da parte dei docenti e degli

studenti (in particolare dai rappresentanti degli studenti) che in concomitanza del Consiglio del

Corso di studio (almeno ogni 3 mesi) possono avanzare indicazioni di miglioramento che sono

immediatamente valutate dal Consiglio stesso ed eventualmente attuate. A valle del processo di

erogazione della didattica gli strumenti di valutazione sono i questionari degli studenti, il

raggiungimento degli obiettivi prefissati e il riesame della direzione del singolo CdS.

Servizi di job-placement

Il monitoraggio in itinere del servizio di job-placement avviene registrando tutte le richieste delle

aziende con particolare riferimento a tipo di figura professionale richiesta e alla tipologia di forma

di collaborazione proposta. Tale verifica può essere fatta in ogni momento consultando il file

“Richieste aziende”. Inoltre tramite le registrazioni sul medesimo file si verificano in quale

momento è stata soddisfatta la richiesta dell’organizzazione richiedente.

Una volta all’anno sono valutati i risultati prodotti dal servizio in termini di richieste a cui è stato

risposto e soprattutto contattando le aziende per capire gli esiti delle loro valutazioni dei candidati.

Inoltre sono presi in considerazione i seguenti aspetti:

Riesame della Direzione

numero di presenze ai consigli di CdS

obiettivo: mediamente ad ogni riunione dovrebbe partecipare il 70% degli aventi diritto.

Pianificazione risorse

valutazione del trend del numero di iscritti nel tempo, rispetto agli obiettivi di massima stabiliti

dalla direzione del CdS

numero di iscritti/numero totale di iscritti alla facoltà

Gestione risorse umane

numero di volte che è necessario trovare dei sostituti nelle commissioni di laurea

Raccolta e analisi delle esigenze delle PI

specifiche domande ai neo e post laureati, riguardo alle materie o discipline che sono risultate più

utili nella pratica del lavoro

Valutazione del SGQ

tempi di risoluzione della non conformità

numero di azioni correttive e preventive effettuato

17. Monitoraggio e Misurazione dei Prodotti

I due prodotti principali del CdS sono:

25 il Corso di Studio istituzionale che mira a creare un percorso formativo ben strutturato per trasformare lo studente

in un laureato secondo le leggi che regolamentano le università pubbliche italiane;

26 i Corsi di Formazione Finanziata (CFF) con lo scopo di formare una figura professionale

qualificata intersecando eventualmente gli insegnamenti universitari con quelli

professionalizzanti previsti dai moduli formativi progettati ad hoc

Il CdS ritiene fondamentale tenere sotto controllo i propri prodotti per accertare che i requisiti

stabiliti siano stati soddisfatti. Ciò viene fatto secondo le modalità previste per la rilevazione della

soddisfazione dei clienti e delle parti interessate (8.2.1), il monitoraggio e la gestione continua di

eventuali non conformità (8.3), la raccolta e l’analisi dei dati riguardanti il progresso della carriera

degli studenti e la loro collocazione nel mondo del lavoro.

Per quanto concerne obiettivi puntuali e misurabili si rimanda al documento “Obiettivi per la

qualità” del singolo CdS.

18. TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI

Il CdS ritiene fondamentale stabilire apposite procedure a supporto delle attività di misurazione e

monitoraggio dei processi che garantiscano che le non conformità siano identificate, esaminate e ne

siano definite le attività e le responsabilità per il trattamento.

La corretta e tempestiva individuazione di non conformità e delle cause prime che determinano la

loro insorgenza, nonché il coinvolgimento di tutti i responsabili e di tutte le parti interessate

nell’attuazione delle azioni correttive e/o preventive, è di fondamentale importanza per un’efficace

ed efficiente gestione del processo di miglioramento continuo, in quanto dall’esame obiettivo delle

carenze del Sistema di Gestione Qualità e dei processi, è possibile definire modalità e strumenti atti

a:

t. evitare il ripetersi di problemi, in caso di non conformità effettive;

u. prevenire il loro verificarsi in caso di non conformità potenziali.

Tutte le tipologie di non conformità sono gestite secondo le modalità descritte nella P0802 –

Gestione delle non conformità, nella quale sono definite le responsabilità per il trattamento delle

non conformità nelle diverse fasi dei processi del CdS.

19. ANALISI DEI DATI

Il CdS ritiene fondamentale adottare adeguati strumenti di rilevazione e opportune modalità di

elaborazione dei dati – mediante utilizzo di apposite tecniche statistiche – per determinare la

continua efficacia ed efficienza del SGQ ed individuare le aree in cui definire opportune azioni di

miglioramento.

In particolare sono analizzati dati riguardanti:

oo. il livello di soddisfazione degli studenti tramite i questionari di valutazione;

pp. le non conformità attivate;

qq. le azioni correttive e preventive attivate;

rr. eventuali analisi dell’andamento dei voti delle attività formative;

ss. andamento dei voti di laurea;

tt. il grado di raggiungimento degli obiettivi.

Il CdS ritiene necessario l'utilizzo di metodi statistici al fine di analizzare correttamente le

informazioni raccolte e per questo in fase di progettazione delle attività di valutazione sono

predisposti eventuali programmi informatici per una rapida e corretta gestione dei dati. In

particolare sono utilizzati strumenti di gestione automatica di calcolo tra database e fogli di calcolo

elettronico. I risultati dell’analisi dei dati sono oggetto dei riesami della direzione.

20. MIGLIORAMENTO

Il miglioramento è un processo continuo, che si sviluppa giorno dopo giorno ed ha come obiettivo

la riduzione sia dei livelli cronici di “difettosità” (a livello organizzativo, gestionale, nelle

comunicazioni, tutte le opportunità non adeguatamente sfruttate) sia l’aumento del livello della

qualità attesa (l’utilizzatore di un servizio si attesta, seppur tendenzialmente e progressivamente, a

livelli di attesa sempre più elevati). Mantenere la propria posizione e la soddisfazione del cliente

richiede una mentalità orientata al miglioramento in tutte le azioni, in tutte le attività ed in tutti i

livelli. Il processo di miglioramento è guidato dalla direzione che deve comunicare scopi ed

obbiettivi, promuovere un ambiente di comunicazione aperto, il lavoro di gruppo e il rispetto delle

persone e delle professionalità.

21. Miglioramento Continuo

Il CdS pianifica il miglioramento del proprio SGQ nell’ambito dei previsti riesami da parte della

Direzione nell’ambito dei quali è verificato il conseguimento degli obiettivi qualitativi

precedentemente fissati e ne sono fissati di nuovi da conseguire successivamente o quando se ne

rilevi la necessità.

La pianificazione del processo di miglioramento trova la sua formalizzazione nei verbali di riesame

della direzione che, oltre a definire gli obiettivi da perseguire, definiscono anche le relative

responsabilità ed i percorsi da seguire.

Gli strumenti attraverso i quali i piani di miglioramento trovano la loro applicazione sono le azioni

correttive e le azioni preventive e, in alcuni casi specifici, appositi programmi di miglioramento.

Le azioni correttive sono quei provvedimenti intrapresi allo scopo di rimuovere le cause che hanno

generato non conformità o, più in generale, situazioni contrastanti con la qualità del servizio fornito.

Le azioni preventive sono i provvedimenti intrapresi allo scopo di prevenire l'insorgere di non

conformità, o di situazioni contrastanti con la qualità, rimovendo le potenziali cause delle stesse. La

loro gestione è descritta nei paragrafi successivi.

Le azioni di miglioramento decise in sede di riesame della direzione sia a livello di gruppo sia a

livello di singolo CdS sono registrate nei verbali di riesame.

22. Azioni Correttive

Per azioni correttive si intendono i provvedimenti necessari ad assicurare che siano prontamente

identificate e corrette le azioni contrastanti con le esigenze del sistema di gestione per la qualità.

Quali condizioni contrastanti devono essere considerate tutte le deficienze, carenze e deviazioni

rispetto al sistema qualità.

L’individuazione degli stati di non conformità e la conseguente definizione ed attuazione di azioni

correttive è considerata dal CdS momento fondamentale per il processo di miglioramento continuo

e per la garanzia del corretto funzionamento del SGQ. Le azioni correttive rappresentano misure

intraprese per eliminare le cause di una non conformità effettiva o di altre situazioni indesiderabili,

al fine di evitarne il ripetersi. La gestione di una richiesta di azione correttiva, che prevede l’utilizzo

dell’apposita modulistica, si articola nelle seguenti fasi:

descrizione delle problematiche evidenziate ed individuazione del responsabile dell’azione da

attuare (sotto la responsabilità del CD);

definizione delle cause delle non conformità rilevate, delle azioni da svolgere per risolvere la

non conformità e per prevenirne il ripetersi e definizione dei relativi tempi di attuazione (a cura

del responsabile individuato);

approvazione delle azioni da implementare (a cura del CD o nel caso di azione rilevante del

PCdS);

comunicazione dell'ultimazione dell'azione prevista (a cura del responsabile individuato);

riesame, nei tempi previsti, della corretta attuazione e dell’efficacia delle azioni intraprese (a

cura del CD).

Le modalità operative sono descritte nella procedura P0801 – Gestione delle azioni correttive e

preventive. Come descritto in tale procedura, l’input di un’azione correttiva può essere

rappresentato dalle singole non conformità, dai risultati delle verifiche ispettive, dai singoli reclami,

dalle analisi eseguite relativamente a tali aspetti, dai riesami del SGQ, dall’analisi dei dati del SGQ,

dai risultati delle Customer Satisfaction, dall’esame delle registrazioni del sistema.

23. Azioni Preventive

Le azioni preventive sono i provvedimenti intrapresi allo scopo di prevenire l’insorgere di

potenziali non conformità o di situazioni contrastanti con la qualità rimuovendo le cause delle

stesse. Le fonti di informazione principali, oltre a quanto pianificato per il processo di

miglioramento nel corso dei riesami da parte della direzione sono rappresentate da:

ee. risultati del sistema di misurazione e monitoraggio dei processi;

ff. registrazioni della qualità;

gg. risultati delle indagini di soddisfazione delle parti interessate;

hh. risultati delle verifiche ispettive;

ii. proposte di miglioramento.

Tutti i succitati aspetti sono analizzati con periodicità almeno annuale (o quando le condizioni lo

rendono necessario) dal CD. Le modalità operative sono descritte nella procedura P0801 – Gestione

delle azioni correttive e preventive.