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N apoli - In un recente incontro a Civita- vecchia tra il nuovo Presidente dei Porti di Roma e del Lazio, dott. Pasqualino Monti, e i vertici del Gruppo Grimaldi è stato definito un nuovo accordo di collabora- zione tra il Gruppo parteno- peo e l'Autorità Portuale. In occasione di tale incontro, il Gruppo Grimaldi ha ribadito l’importanza del porto di Civitavecchia quale scalo principale per i collegamenti marittimi offerti nel Medi- terraneo, annunciando inol- tre il lancio del nuovo servi- zio dedicato a passeggeri e merci rotabili, che collega il porto di Roma con Catania e Malta. La nuova linea, fino- ra riservata al solo trasporto di merci, è operata dalla moderna ro/pax Catania, dotata di 92 cabine e 62 comode poltrone, in grado di viaggiare ad una velocità di 22,5 nodi. Il porto di Civitavecchia è collegato al porto di Catania con fre- quenza trisettimanale, con partenze il martedì, giovedì e sabato alle ore 22.30 ed arri- vo alle ore 17.00 del giorno successivo. I collegamenti con La Valletta hanno, inve- ce, frequenza settimanale con partenza il sabato alle ore 22.30 ed arrivo il lunedì alle ore 7.00. Il Gruppo Grimaldi collega regolar- mente, attraverso la fitta rete di Autostrade del Mare, il porto di Civitavecchia con Barcellona, Porto Torres, Tunisi e Trapani; inoltre, per il servizio Euro-Aegean, dedicato al trasporto di auto nuove e merci rotabili, ANNO 49° — N° 5 — MAGGIO 2011 Una copia ia 0,51 — ISSn0393/9952 R oma Brasile-Italia cooperazione portuale e integrazione logistica pag. 6 G enova Stelle a bordo di Costa Favolosa, il 2 Luglio a Trieste pag. 9 R oma Due nuove navi per RBD Armatori spa pag. 4 www.informatorenavale.it Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy Grimaldi punta a potenziare la sua presenza a Civitavecchia a pag. 2 È dall’inizio dell’anno che i porti nordeuropei, tra cui Amsterdam, Rotterdam e Oslo, stanno man mano dando operatività all’indice ESI (Environmental Ship Index) (vedi Informatore Navale di Novembre 2010 – I porti del Nord Europa pro- muovono tasse portuali green) e pochi giorni fa anche il porto di Anversa ne ha annunciato l’applicazione immi- nente, riconoscendo uno sconto del 10% sulle tasse di ancor- aggio alle navi a limitato impatto ambientale. Brevemente, è forse opportuno ricordare che l’ESI è un certificato volon- tario di punteggio da 0 a 100 (il massimo della virtuosità) ricavato da un insieme di variabili per indicare la perform- ance ambientale della nave riguardo le emissioni di NOx (azoto), di SOx (zolfo) e di CO2 (Anidride carbonica). L’obiettivo dei porti è di incentivare le navi ad essere più pulite con uno strumento adatto a tutti i tipi di naviglio di qualsiasi dimensione e di facile implementazione nel sis- tema di routine dei controlli, ma l’indice può essere adottato anche indipendentemente da armatori, fornitori di servizi e caricatori per operare in modo ambientalmente sostenibile. L’ESI nasce dalla piattaforma volontaria WPCI (World Ports Climate Iniziative) per l’individuazione di misure di conteni- mento delle emissioni dei gas serra, animata da 55 porti, di cui 25 europei ma nessuno italiano. Se poi si guarda al Mediterraneo si scopre che i nostri competitor vicini, Algesiras, Barcellona, Marsiglia e Valencia, ne fanno invece parte. Nell’aggiornamento del Libro Bianco della Commissione Europea del 28.3.2011, si ribadisce che la mobilità sosteni- bile ha una dimensione mondiale ed è tassativo ridurre drasticamente le emissioni serra, impedendo contempo- raneamente il declino europeo dell’industria e delle costruzioni dei trasporti attraverso la definizione chiara dei futuri scenari strategici ed il sostegno all’innovazione. Per le percorrenze stradali dai 300 km in su, insieme alla ferrovia, il trasporto su acqua rappresenta l’unica soluzione per ridurne l’impatto ambientale, che in una logica multimodale l’UE intende promuovere per tagliare il 50% del trasporto su gomma entro il 2050 con obiettivo intermedio del 30% entro il 2030, grazie a corridoi merci efficienti ed ecologici. La Commissione Europea ribadisce che nel trasporto marittimo occorre intervenire sul miglioramento dei combustibili, dei sistemi di propulsione e delle operazioni, per arrivare entro il 2015 ad una riduzione di CO2 dal 40% (soglia minima) al 50% (obiettivo auspicato) rispetto ai livelli del 2005. È chiaro che a breve seguiranno i provvedimenti necessari a proteggere l’ambiente dal devastamento dei gas serra, su cui peseranno ragionamenti e misure già adottate dei porti nordeuropei. L’economia portuale italiana non potrà fare altro che subirne le conseguenze, o al massimo protestare e confrontarsi in scenari già definiti da altri. Questo sarà il prezzo della distrazione verso temi così strategicamente essenziali dei porti italiani, che sembrano sempre più auto- convinti che la competizione infrastrutturale all’interno del a pag. 2 Per i porti italiani è meglio morire che vivere Parte la nuova linea passeggeri e merci Civitavecchia - Catania - Malta

Maggio 2011

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Periodico Marittimo a Diffusione Internazionale

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Napoli - In un recenteincontro a Civita -vecchia tra il nuovo

Presidente dei Porti di Romae del Lazio, dott. PasqualinoMonti, e i vertici del GruppoGrimaldi è stato definito unnuovo accordo di collabora-zione tra il Gruppo parteno-peo e l'Autorità Portuale. Inoccasione di tale incontro, ilGruppo Grimaldi ha ribaditol’importanza del porto diCivitavecchia quale scaloprincipale per i collegamentimarittimi offerti nel Medi -terraneo, annunciando inol-tre il lancio del nuovo servi-zio dedicato a passeggeri emerci rotabili, che collega ilporto di Roma con Catania eMalta. La nuova linea, fino-ra riservata al solo trasportodi merci, è operata dallamoderna ro/pax Catania,dotata di 92 cabine e 62comode poltrone, in grado diviaggiare ad una velocità di22,5 nodi. Il porto diCivitavecchia è collegato alporto di Catania con fre-quenza trisettimanale, conpartenze il martedì, giovedì esabato alle ore 22.30 ed arri-vo alle ore 17.00 del giornosuccessivo. I collegamenticon La Valletta hanno, inve-ce, frequenza settimanalecon partenza il sabato alleore 22.30 ed arrivo il lunedìalle ore 7.00. Il GruppoGrimaldi collega regolar-mente, attraverso la fittarete di Autostrade del Mare,il porto di Civitavecchia conBarcellona, Porto Torres,Tunisi e Trapani; inoltre, peril servizio Euro-Aegean,dedicato al trasporto di autonuove e merci rotabili,

ANNO 49° — N° 5 — MAGGIO 2011 Una copia ia 0,51 — ISSn0393/9952€

RomaBrasile-Italia cooperazione

portuale e integrazione

logistica

pag. 6

GenovaStelle a bordo di

Costa Favolosa,

il 2 Luglio a Trieste

pag. 9

RomaDue nuove navi per

RBD Armatori spa

pag. 4

www.informatorenavale.it

Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di NapoliImprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy

Grimaldi punta a potenziare la suapresenza a Civitavecchia

a pag. 2 �

È dall’inizio dell’anno che iporti nordeuropei, tra cuiAmsterdam, Rotterdam eOslo, stanno man manodando operatività all’indiceESI (Environmental ShipIndex) (vedi InformatoreNavale di Novembre 2010 – Iporti del Nord Europa pro-muovono tasse portualigreen) e pochi giorni fa anche

il porto di Anversa ne ha annunciato l’applicazione immi-nente, riconoscendo uno sconto del 10% sulle tasse di ancor-aggio alle navi a limitato impatto ambientale. Brevemente,è forse opportuno ricordare che l’ESI è un certificato volon-tario di punteggio da 0 a 100 (il massimo della virtuosità)ricavato da un insieme di variabili per indicare la perform-ance ambientale della nave riguardo le emissioni di NOx(azoto), di SOx (zolfo) e di CO2 (Anidride carbonica).L’obiettivo dei porti è di incentivare le navi ad essere piùpulite con uno strumento adatto a tutti i tipi di naviglio diqualsiasi dimensione e di facile implementazione nel sis-tema di routine dei controlli, ma l’indice può essere adottatoanche indipendentemente da armatori, fornitori di servizi ecaricatori per operare in modo ambientalmente sostenibile.L’ESI nasce dalla piattaforma volontaria WPCI (World PortsClimate Iniziative) per l’individuazione di misure di conteni-mento delle emissioni dei gas serra, animata da 55 porti, dicui 25 europei ma nessuno italiano. Se poi si guarda alMediterraneo si scopre che i nostri competitor vicini,Algesiras, Barcellona, Marsiglia e Valencia, ne fanno inveceparte. Nell’aggiornamento del Libro Bianco della CommissioneEuropea del 28.3.2011, si ribadisce che la mobilità sosteni-bile ha una dimensione mondiale ed è tassativo ridurredrasticamente le emissioni serra, impedendo contempo-raneamente il declino europeo dell’industria e dellecostruzioni dei trasporti attraverso la definizione chiara deifuturi scenari strategici ed il sostegno all’innovazione. Per lepercorrenze stradali dai 300 km in su, insieme alla ferrovia,il trasporto su acqua rappresenta l’unica soluzione perridurne l’impatto ambientale, che in una logica multimodalel’UE intende promuovere per tagliare il 50% del trasporto sugomma entro il 2050 con obiettivo intermedio del 30% entroil 2030, grazie a corridoi merci efficienti ed ecologici. LaCommissione Europea ribadisce che nel trasporto marittimooccorre intervenire sul miglioramento dei combustibili, deisistemi di propulsione e delle operazioni, per arrivare entroil 2015 ad una riduzione di CO2 dal 40% (soglia minima) al50% (obiettivo auspicato) rispetto ai livelli del 2005.È chiaro che a breve seguiranno i provvedimenti necessari aproteggere l’ambiente dal devastamento dei gas serra, su cuipeseranno ragionamenti e misure già adottate dei portinordeuropei. L’economia portuale italiana non potrà farealtro che subirne le conseguenze, o al massimo protestare econfrontarsi in scenari già definiti da altri. Questo sarà ilprezzo della distrazione verso temi così strategicamenteessenziali dei porti italiani, che sembrano sempre più auto-convinti che la competizione infrastrutturale all’interno del

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Per i porti italiani è meglio morire che vivere

Parte la nuova

linea passeggeri

e merci

Civitavecchia -

Catania - Malta

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ANNO 49° - N°5 - MAGGIO 2011

Il presidente Gallanti riceve l’ambasciatore d’Algeria in Italia

Rachid Marif: «Vi aspetto ad Algeri perfirmare un accordo di sviluppo strategico»Sul tavolo la prospettiva di nuovi scambi commerciali e iniziative comuni

su formazione, logistica integrata e semplificazione doganale

Civitavecchia è un impor-tante hub tra i porti di Am -burgo, Anversa, Port bury,Setubal, Valencia, Livornoed i porti di Salerno,Palermo, Pireo, Alessan -dria, Beirut, Tripoli,Tartous, Lattakia, Mersin,Gemlik, Yenikoy, Southam -pton e Flushing. Il GruppoGrimaldi ha colto positiva-mente l’invito del neo presi-dente dell’Autorità Portualedei Porti di Roma e del Lazioe nei prossimi giorni firmeràun protocollo d’intesa con lastessa Autorità Portuale,impegnandosi al lancio dinuove linee nell’ambito dellasua politica di rafforzamentodel ruolo di Civitavecchianella rete di collegamentimarittimi per merci e pas-seggeri nel Mediterraneo.

Sollevata già diversi mesifa dai vertici dell’Auto ri -tà Portuale, poco prima

che scadesse il mandato delpresidente uscente, la questio-ne dell’intensificazione deirapporti diplomatici e com-merciali con la RepubblicaPopolare Democratica d’Alge -ria è tornata di attualità ieripomeriggio durante un sum-mit a Palazzo Rosciano tral’ambasciatore di Algeri inItalia, Rachid Marif, e ilnuovo numero uno della PortAuthority, Giuliano Gallanti.

L’ambasciatore algerino, perla prima volta nella storiadella città, è venuto a Livornoper una breve visita ufficiale eper conoscere da vicino i prin-cipali stakeholder dello scalomarittimo. Ad accoglierlo irappresentanti delle categorieimprenditoriali, le Dogane, laGuardia di Finanza, l ’Addell’Interporto Vespucci, Lu -cia no Pannocchia, il responsa-bile porti della RegioneToscana, Fabrizio Morelli, e ilpresidente della Provincia diLivorno, Giorgio Kutufà.

Il faccia a faccia tra Gallantie Marif è stato proficuo e hapreso le mosse da concrete

ipotesi di collaborazione siner-gica tra i due paesi. Al centrodel tavolo un protocollod’Intesa su formazione, sem-plificazione doganale e logisti-ca portuale, già presentato il30 settembre scorso a Roma,in occasione di un incontro fis-sato per tempo tra l’ambascia-tore algerino e una delegazio-ne toscana guidata dall’allorapresidente dell’Autorità Por -tuale, Roberto Piccini, e com-posta dall’assessore provincia-le ai trasporti, Piero Nocchi,dall’assessore comunale allapromozione dei saperi, Gio -van na Colombini, e dal presi-dente dell’Interporto AmerigoVespucci, Marco Susini. L’ac -cordo è stato ora sottopostoall’attenzione della nuovaamministrazione del Porto.L’obiettivo è sottoscriverlo traqualche mese nella capitalealgerina, alla presenza dellepiù alte istituzioni dello Statosahariano.

Una volta firmato il coopera-tion agreement, lo scalo labro-nico potrebbe diventare ilponte di collegamento princi-pale con l’Europa, sia per ilPorto di Bejaja, che ha unavocazione per il traffico Ro-

Ro, che per lo scalo d’Oran, incui sono previsti forti investi-menti di potenziamentosull’asse dei contenitori.

Ampio spazio, nel corso delcolloquio, è stato inoltre datoall’esame dei rapporti di coo-perazione nel campo della for-mazione e della ricerca, con laprospettiva di opportuneforme di gemellaggio da isti-tuirsi all ’uopo tra il PoloUniversitario della Logistica aLivorno e le università algeri-ne; altri temi toccati: la possi-bilità di una gestione integra-ta delle piattaforme distribu-tive e logistiche nell’area delMediterraneo e la definizionedi procedure comuni per lasemplificazione e la telematiz-zazione dei controlli doganalie amministrativi.

Rachid Marif si è detto sod-disfatto della visita e ha rin-novato l’interesse a cooperareper il rilancio di prospettivecomuni di sviluppo: «L’Algeriaè condannata a crescere – hadichiarato – e oggi ha più chemai bisogno di imprenditoriche investano sul suo territo-rio, ha bisogno di consolidarela propria struttura logistica.Per questo crediamo moltonell’accordo che ci proponete esaremmo felici di invitarvi adAlgeri per sottoscriverlo quan-to prima possibile»

L’invito è stato accolto confavore da Gallanti, che haaggiunto: «L’Algeria potrebbediventare la Cina dellaSponda Sud del Mediterraneo.In un contesto segnato sem-pre di più dalla crescita deipaesi del Maghreb diventafondamentale rafforzare l’asseitalo-algerino nell’ottica diuna strategia di sviluppo com-petitivo dello scalo labronico.In questa partita verrà pre-miato chi sarà effettivamentein grado di attrarre crescentiquote di mercato».

sistema paese sia quella diriuscire a mettere alcuni vet-tori marittimi nella gestionedelle attività che sono ter-restri. L’impressione è che amolti porti italiani sembr-erebbe un danno piuttostoche un’opportunità di svilup-po l’esercizio di una gover-nance che riconosca e premile scelte dei vettori marittimiche, trasportino merci, pas -seggeri o croceristi, riduconoil rilascio nell’at mosfera deigas serra in prossimità deiporti. E se in Europa si prat-ica una portualità abbastan-za lungimirante, la NuovaZelanda favorisce e sostienel’innovazione marittima neiporti a tal punto da spingerela Maersk Line ad imple-mentare nei 9 porti di scaloun programma di utilizzo delcarburante-switch a bassotenore di zolfo riducendone ilrilascio nell'aria dell’ 80 -95%. L’Italia invece si dis-tingue in primitività, e pare

che ancora non capisca chela salvaguardia ambientale èla più grande opportunità disviluppo economico strut-turale di questo nuovo mil-lennio. Un’ultima riflessione. Perde con gestionare il portorusso di Novorossiysk sulMar Nero, un gruppo di com-pagnie russe ha pianificatoun investimento di $3,6 mil-iardi per la creazione di unnuovo porto a Taman, a cuisi aggiungeranno $1,7 mil-iardi di denaro pubblico. Ilavori inizieranno nel 2013 esaranno ultimati nel 2018.La capacità iniziale sarà di66 milioni di tonnellateall’anno ma arriverà a 100milioni. Ci sono, quindi, postinel mondo che cominciano apensare che avere molti portipotrebbe essere una ricchez-za, per limitare il congestion-amento che compromettel’accessibilità e la velocità delpassaggio delle merci e perrazionalizzare il trasportoconseguente su gomma dellepartite, come del restotraspare anche in alcuni pas-saggi del Libro Bianco. Leprevisioni future sono diaumento considerevole deivolumi delle merci traspor -tate, sulla base del mercatointerno europeo dei trasportiha un’estensione continen-

Grimaldi punta apotenziare la suapresenza aCivitavecchia

LʼINFORMATORE NAVALEdi Napoli

Giornale Marittimo

È un periodico editodalla EDI.MAR. sas

di Gennaro Scotto Pagliara

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Gennaro Scotto PagliaraDirettore dellʼInformatore Navale di Napoli

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tale di 500 mil di abitanti.In Italia invece si discute dichiudere i porti, salvandonepoco più che un paio.Logiche affaristiche e lobbis-tiche esterne cercano diprevalere sulla complessitàdei porti e degli scambi com-merciali determinati dalleproduzioni e dai consumi,imbavagliando ragionamen-ti in termini di economia,lavoro e sviluppo sostenibile,i tre fattori principali chedanno dignità e futuro aiporti.

Giovanna Visco

DALLA PRIMA PAGINA

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Pag. 3ANNO 49° - N°5 - MAGGIO 2011

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DUE NUOVE NAVI PER RBD ARMATORI SPA

ANNO 49° - N°5 - MAGGIO 2011

Venerdì 3 giugno a Roma il VicePresidente e prossimo Presidentedella Repubblica Popolare Cinese Xi

Jinping e il Presidente del Consiglio dellaRepubblica Italiana Silvio Berlusconihanno suggellato con la propria presenza iprotocolli di intesa bilaterali firmati daquattordici grandi aziende Italiane con irispettivi partner Cinesi. Tali accordi, per un ammontare complessi-vo di circa 3.3 miliardi di dollari, rappre-sentano i pilastri portanti dell’intensa col-laborazione industriale e commercialeintrapresa tra Italia e Cina.In questo scenario economico ha assuntoun’ importanza strategica rilevante il pro-tocollo di intesa per 90 milioni di dollarifirmato tra la China Development BankCorporation, una delle maggiori banchecinesi, e la società italiana Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori SPA,leader europea nel trasporto di rinfusesolide e liquide.L’accordo è stato firmato da Chen Yuan,

Chairman della China Development BankCorporation e da Giuseppe MauroRizzo, Amministratore Delegato eDirettore Generale della RBD ArmatoriSPA.Tale accordo ha messo in risalto il clima digrande fiducia e di reciproca stima instau-rato dalla Compagnia armatoriale di Torredel Greco con uno dei colossi finanziariCinesi, che finanzierà la costruzione di duegrosse unità navali di 180/210.000 MTDWT. “Queste due navi – spiegaGiuseppe Mauro Rizzo - si aggiungeran-no alle 12 unità già varate in Cina tra il2009 e il 2011 per la flotta RBD Armatori.Questo piano industriale da noi avviato,entra in un più ampio progetto di sviluppomirato a costruire assets innovativi e, altempo stesso, durature e affidabilirelazioni commerciali tra Italia e Cina real-izzando sinergie positive indispensabiliper affrontare i mercati internazionali”.Il Vice Presidente Cinese Xi Jinping e ilPresidente Silvio Berlusconi, con le

rispettive delegazioni, si sono complimen-tati personalmente con l’Ing. GiuseppeMauro Rizzo ed hanno espresso la loropiena soddisfazione per un accordo strate-gico che vede protagonista un’ aziendaitaliana molto reputata a livello inter-nazionale che ha sede a Napoli da oltre160 anni.Insieme con la RBD Armatori hanno fir-mato accordi bilaterali anche altre aziendeitaliane di grandissima tradizione note perla loro dimensione e, parimenti, per la loroaffidabilità, capacità organizzativa e diricerca avanzata. Tra queste Telecom,Fiat, Wind.Con gli accordi siglati il 3 giugno l’Italia sitiene validamente e con orgoglio al passodegli altri paesi avanzati nella difficilecompetizione globalizzata.La suggestiva cerimonia, che si è svoltanella splendida Villa Doria Pamphili inRoma, si è conclusa con un cordiale scam-bio di auguri e un sincero arrivederci tra leAziende Italiane e Cinesi.

Da sinistra: Giuseppe Mauro Rizzo – Amministratore Delegato e Direttore Generale della Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori Spa; Chen

Yuan – Chairman della China Development Bank Corporation.

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Pag. 5ANNO 49° - N°5 - MAGGIO 2011

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Pag. 6 ANNO 49° - N°5 - MAGGIO 2011

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Partenze/arrivi quindicinaliservizio diretto da/per Napoli:

LAGOS - TEMA - ABIDJAN - TAKORADIE PROSECUZIONI

Roma. E’ stata una forte azione dimarketing territoriale sulle oppor-tunità di investimento nella logisti-ca il seminario, presso PalazzoPamphili sede romana dell’ambas-ciata guidata da José Viegas Filho,“Brasile – Italia. Cooperazione por-tuale e integrazione logistica” orga-nizzato con il Ministero delleRelazioni Estere ed il GovernoFederale brasiliani e la collabo-razione di ANTAQ, SEP e diConfitarma, Assonave ed Assoporti. I massimi vertici politici e ammin-

istrativi della portualità brasiliana,tra cui il Ministro dei portiLeonidas Cristino, hanno fornito aduna platea molto folta, dati e riferi-menti normativi sui 27 Stati checompongono il Brasile, un’esten-sione geografica di oltre 8.500.000di km2 e 8500 km di costa attraver-

so cui passa il 95% commerciointernazionale dell’intero paese. Nel 2010 la portualità brasiliana è

cresciuta del 14% rispetto al 2009,movimentando oltre 830 milioni ditonnellate di merci del valore comp-lessivo di $ 300 mil. La capacità el’efficienza delle infrastrutture por-tuali vincolano fortemente ilprocesso di sviluppo economico delpaese, soprattutto delleesportazioni, ed il governo federaledel Presidente Lula da Silva entroil 2022 si è dato l’obiettivo diportare la movimentazione por-tuale delle merci a 1,7 miliardi ditonnellate. In quest’ottica, nel 2007il dipartimento è stato trasformatoin Ministero dei porti - SEPSecretaria de Portos - ed annessodirettamente alla struttura dellaPresidenza della Repubblica.

In totale il Brasile conta 37 portipubblici, di cui 18 dei 34 marittimi,direttamente controllati dal gover-no federale, attraverso societàmiste di cui è azionista di maggio-ranza, e 129 terminal di uso priva-to - che nel 2010 hanno movimenta-to oltre i 2/3 del totale delle mercidei porti - ad uso esclusivo dellaproduzione verticalizzata degliimpianti produttivi o estrattivi disingole imprese o di consorzi. L’insieme di questo sistema è

regolato ed armonizzatodall’Agenzia nazionale deiTrasporti Acquaviari (ANTAQ), chesovrintende al PND (National Portsand Waterway Dredging Program),un programma di $730 mil di operepubbliche per l’approfondimento el’allargamento dei canali di accessodei 18 porti principali. L’agenzia haanche elaborato un Piano generaledelle concessioni (PGO), che identi-fica 45 aree destinate a specifichetipologie di merce in 19 porti su cuiattrarre gli investimenti privati.Il Ministero sta anche approntan-

do il Piano Nazionale Logistico deiPorti (PNLP - National PortLogistics Plan) con un orizzontetemporale di 5, 10 e 20 anni, perl’incremento di movimentazione estoccaggio merci, per il migliora-mento dell’efficienza del manage-ment portuale e per la definizionedi responsabilità e ruoli istituzion-ali dei diversi soggetti.Obiettivo sia delle politiche cen-

trali che dei singoli porti è l’abbatti-mento dei principali colli di bot-tiglia all’espansione del flusso com-

merciale, che nel 2010 è cresciutodel 37%, promuovendo misure che,oltre a migliorare ed adeguare leinfrastrutture, riducano il conges-tionamento delle banchine e i tempie i costi complessivi di scalo dellenavi, integrate da pianificazioniambientalmente sostenibili mirateallo sviluppo del trasporto internodelle merci attraverso la rete fer-roviaria, il cabotaggio marittimo acorto raggio e l’utilizzo dei 44.000km di vie fluviali brasiliane poten-zialmente navigabili, per abbassareentro il 2025 la quota del trasportosu gomma al 30%, attualmenteintorno al 60%. Il grande attivismo brasiliano è

stato ripreso anche dal Presidentedi Confitarma Paolo D’amico, cheintervenendo al seminario, ha sot-tolineato che “il porto è il punto diinterconnessione tra produzione econsumo” e l’attenzione che ilBrasile dedica al proprio sistemaportuale dovrebbe essere di esem-

pio all’Italia, dove da anni che si stalavorando ad una riforma amminis-trativa e finanziaria, ma “i portisanno più di chiunque altro di quel-lo di cui hanno bisogno”. Il Brasile èil 4° partner commerciale italiano,ma è ancora irrisolta la questionesulle tasse del faro (tasse di ancor-aggio) che le navi di bandiera ital-iana devono versare ai porti brasil-iani. D’Amico si è auspicato che gliincontri attualmente in corso arriv-ino ad una soluzione a breve cheequipari agli altri paesi europei iltrattamento riservato alle navi ital-iane.A seguire l’intervento del Segre -

tario Generale di Assoporti, PaoloFerrandino, che ha sottolineatocome la prossimità geografica deiporti italiani ai mercati dell’Europaorientale sia di interesse commer-ciale anche del Brasile, con il qualel’Italia attualmente ha 11 lineeregolari di collegamento.

Brasile - Italia Cooperazione Portuale eIntegrazione Logistica

Brasile e crociereNel 2010 i porti brasiliani hanno registrato

1.100.000 crocieristi. È un mercato in netta crescita ed in

prospettiva della Coppa del Mondo che si disputerà in

Brasile nel 2014, sono stati avviati lavori per $481 mil di

investimenti in 7 porti (Rio de Janero, Santos, Recife,

Salvador, Natal, Fortaleza, Manaus), sia nuove costruzioni

che per lavori di ampliamento ed ammodernamento dei

terminal passeggeri, che saranno completati entro il 2013.

Giovanna Visco

Page 7: Maggio 2011

Roma. SecondoTommaso Affinita -recentemente riconfer-

mato per i prox tre anni ADdi RAM SpA (ReteAutostrade Mediterraneee),la società, di proprietà delMinistero dell’Economia edelle Finanze finalizzata allosviluppo delle Autostrade delMare (AdM) e dell’inter-modalità sostenibile - l’esten-sione normativa dell’e-cobonus dall’Italia a tuttal’EU non solo dovrebbeessere auspicabilmentestrutturale per la sua neu-

tralità rispetto alla concor-renza di mercato tra le lineemarittime, ma essa dovrebbepromuovere anche le AdMverso i paesi non comunitaridel Mediterraneo, perchéinsieme all’essere veicoli disostenibilità ambientale essesono “strumenti di prosperitàe pace per la gente”.Intanto, RAM, che in Italiadi concerto con il Ministerodei Trasporti è il gestoreoperativo dell’ecobonus, è giàpronta a partecipare albando comunitario, previstoa breve, di assegnazione per

lo studio di fattibilità dell’e-cobonus europeo ed una suadefinizione operativa entrofine anno. La possibilità chesia proprio RAM ad aggiudi-carsela è molto alta perAffinita, essendo “l’unicosoggetto in Europa ad averneesperienza” e di conseguenzaun’alta capacità progettuale. Per ricordare brevemente,l’ecobonus è il rimborso, vari-abile dal 28 al 30%, del costoesterno al tutto gomma paga-to dalle imprese di auto-trasporto che effettuanoalmeno 80 viaggi su trattemarittime riconosciute dal-l’incentivo in alternativa aquelle stradali. Nel triennio2007-2009 sul nostro territo-rio nazionale questo meccan-ismo ha generato il trasferi-mento dalla strada al maredi circa 1.500.000 di camion,attestandosi best practiceeuropea per la riduzione diCO2, di congestionamentostradale e di tasso di inciden-talità, che come diffuso daAnia Federtrasporto su fonteACI�Istat, per il solo 2009 hariguardato per il 6% dei casi

mezzi pesanti in circolazionesulle nostre strade (circa13.000), coinvolgendo oltre25.000 veicoli e provocando il6% delle vittime (254 morti)ed oltre il 3% dei feriti(10.453 persone). Il trend di crescita dellaquota di imprese di auto-trasporto che adottano l’in-termodalità mare-terra hasostenuto la crescita delleAutostrade del Mare, in ter-mini di capacità di stiva, difrequenza e di varietà degliitinerari marittimi cabotieririconosciuti dall’Ecobonus,che oggi ammontano a 35,che RAM sta riscontrandotangibilmente nella crescitadell’entità degli importi dellepratiche gestite, che singo-larmente raggiungonoEcobonus fino a 3 milioni dieuro calcolati su volumi diaffari spostati al mare dasingole imprese di auto-trasporto anche di €10 mil-ioni. Per il 2010 le istruttorie sonoin via di conclusione, ma ilfinanziamento, rispetto al2009, è stato dimezzato a 30milioni (nel triennio 2007-2009 complessivamente èstato di €170 milioni). PerAffinita è ancora possibilel’auspicio che “si possaaumentarne le disponibilitànel corso dell’anno”. Lariduzione si rifletterà sugliimporti riconosciuti (non sulnumero delle pratiche), deter-minando il rischio diaumentare il numero dimezzi pesanti in circolazionesu autostrade e strade,soprattutto di quelle impresegià utenti delle AdM ma nonancora organizzate perfruirne strutturalmente, e diquelle in procinto di unapproccio. Considerandoquanto indicato dalGovernatore Draghi sullanecessità di operare taglipubblici non orizzontali, l’e-cobonus, (che peraltro neces-sita di risorse piuttosto mod-este se paragonate a quantofinora è stato riconosciutoall’autotrasporto dai variGoverno a fondo perduto)incide non solo in superficie,sulla riduzione dei costisociali per le esternalità -inquinamento atmosferico eacustico, congestione, inci-denti stradali – ma anchesulla cultura di impresa esulla percezione delle proprieresponsabilità sociali,aumentando le capacità diautoriduzione dell’impattoambientale delle singole imp-rese di autotrasporto, che allaluce delle attuali prospettiveeco-ambientali, sono alla basedella salvaguardia non solodei nostri territori ma di tuttoil pianeta.

Pag. 7ANNO 49° - N°5 - MAGGIO 2011

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Page 8: Maggio 2011

Pag. 8 ANNO 49° - N°5 - MAGGIO 2011

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GENOVA - Crescerà del 5-6% nel 2011 ilfatturato del Rina, una delle piùantiche società di classificazione e di

certificazione al mondo che celebra quest'an-no il 150/mo anniversario. La previsione e'dell'amministratore delegato, Ugo Salerno.

''Siamo soddisfatti del 2010 che ci ha vistoancora una volta crescere nonostante il diffi-cile momento economico mondiale .Noi, però, eravamo abituati a crescitea due cifre e abbiamo voglia di contin-uare. Nel 2011 ci aspettiamo di avereun po' più di attività nelle aree indus-triali quali l'energia, le energie rin-novabili e il gas dove siamo in fortesviluppo. Ci aspettiamo anche che lacertificazione di prodotto e di sistemacresca. C'è comunque un mondo checresce a due cifre: cerchiamo diagganciare quello''.

Il Rina nasce a Genova nel 1861, suiniziativa della Associazione dellaMutua Assicurazione Marittima,come ente nazionale di classificazionenavale per coprire i rischi relativi a

perdite ed avarie delle navi a vela. Neltempo, ha ampliato i propri campi di attivitàe oggi e' una società multinazionale con unfatturato di 205 milioni di euro, composta da55 società, con 120 uffici dislocati in 42 diver-si Paesi del mondo, in cui operano oltre 1.400dipendenti nei settori dell'ambiente, dell'en-ergia, dei trasporti, della logistica, dellasicurezza e della responsabilità sociale.

Rina: fatturato ok,205 milioni di euro nel 2010Ente certificazione compie 150 anni, 120 uffici in 42 Paesi

A BORDO DI MSC SPLENDIDA IL CONCORSO

“MISS BELLA D’ITALIA EMISTER BELLO D’ITALIA 2011”

Ugo Salerno

Napoli - Presentato il 6Giugno scorso a bordodi MSC Splendida,

ormeggiata a Napoli, la deci-ma edizione di “Miss BellaD’Italia e Mister Bellod’Italia”, concorso di bellezzaideato dal patron FrancoBuccinà.Le selezioni (circa 200/300)

che coinvolgeranno per tuttal’estate le più belle localitàitaliane con la collaborazionedi una rete di agenti regionali.Per partecipare al concorso gliaspiranti miss e mister,devono aver compiuto i 14anni e non avere superato i 28. Il vincitore e la vincitrice

verranno incoronati durantela crociera “Bellezze a bordo”su MSC Splendida con parten-za prevista dal porto di Napoliil 1° ottobre. Durante la setti-

mana a bordo saranno presen-ti anche giornalisti e person-aggi del mondo dello spettaco-lo, in programma shootingfotografi e riprese che verran-no trasmesse sul canale 909 diSKY. Durante la crociera saranno

assegnate alcune fasce presti-giose e contratti di lavoro conimportanti agenzie. I 20 final-isti uomini e le 20 finalistedonne si sfideranno per con-tendersi le fasce, ma solo i 2che arriveranno in finalesaranno incoronati “Miss

Bella d’Italia e Mister Bellod’Italia 2011”. Alla conferenza stampa di

presentazione del concorso“Miss Bella d’Italia e MisterBello d’Italia”, sono intervenu-ti la madrina dell’eventoLoredana Lecciso, la respons-abile del concorso AnnaPatania, il direttore di StarTV Nello di Martino, l’areamanager Sud Italia MSCCrociere Francesco Manco.Hanno inoltre partecipatoFederica Leocata, Miss Bellad’Italia 2010, Beppe

Convertini, attore lanciato dalconcorso nel 1993, e RajaeBezzaz, concorrente dell’ulti-ma edizione del GrandeFratello.“L’Italia è un paese di grande

fascino e bellezza, aspetti delnostro territorio su cui punti-amo e che promuoviamo attra-verso le nostre crociere”dichiara Francesco Manco,Area Manager Sud Italia MSCCrociere. “Per questa ragionesosteniamo iniziative che, comein questo caso li mettono in evi-denza, offrendo visibilità nonsolo ai concorrenti, ma anchealle suggestive località italianecoinvolte dal concorso”.Per questa edizione, l’officialjingle del concorso è stato real-izzato dalla band JXJ, lancia-ta dal programma televisivoX-Factor.

Partono le selezioni del concorso.

L’incoronazione a ottobre durante

la crociera “Bellezze a bordo”.

Madrina dell’evento, Loredana Lecciso.

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Genova, 6 giugno 2011 -Fervono i preparativi per ilBattesimo di Costa Favolosa

(www.costafavolosa.com), il prossimo2 luglio a Trieste, e l’evento non puòche prevedere il coinvolgimento didue dei massimi esponenti della cul-tura gastronomica italiana nelmondo: Massimo Bottura e CarloCracco. La nuova ammiraglia diCosta Crociere, simbolo dell’italian-ità nel mondo, celebrerà il suo debut-to con una cena di gala a base diprodotti e ricette tutti italiani, firma-ta due ospiti d’eccezione, pluristellatiMichelin.

Il ristorante Osteria Francescana diMassimo Bottura, a Modena(www.osteriafrancescana.it), e il ris-torante Cracco, a Milano (www.ris-torantecracco.it), brillano entrambicon due stelle Michelin. Tra i tantiriconoscimenti ricevuti, l’OsteriaFrancescana è al 4° posto e “chef ’schoice” della classifica S.Pellegrino50 World's Best Restaurants, mentreil Ristorante Cracco ha 3 forchettenella guida del Gambero Rosso.

Le guest star dei fornelli sono entu-siaste di collaborare a un evento dimaestosa portata come quello che

atteso per la notte del 2luglio, quando oltre 2.000Ospiti illustri parteciper-anno a bordo di CostaFavolosa alla principescacena di Gala, degna diessere ricordata. Da veriartisti quali sono,Bottura e Cracco nonhanno potuto fare a menodi ‘vivere’ la nave pertrarre l’ispirazione per ilmenu del battesimo diCosta Favolosa, inno all’i-

talianità e al Made inItaly.

Bottura dichiara:“Vedo Costa Favolosacome un padiglionesull’Italia alla biennaledi Venezia, ma, in movi-mento; comel’Ambasciatore mobiledell’Italia nel mondo e laguardo con gli occhi diun bambino o anchequelli di Fellini e misembra un sogno, comein Amarcord…”. A talproposito la scelta diBottura è caduta sualcuni piatti che ricor-dano la sua infanziamodenese, come gliAnolini al ParmigianoReggiano; in questo casouna variante di Anolinisenza carne di maiale,adagiati su una cremapura di ParmigianoReggiano. InoltreBottura ha scelto unpiatto a base di merluz-zo accompagnato da unavarietà d’ingredienti

tipici e rappresentativi di alcuneregioni italiane, come ad esempio lapurea con le nocciole del Piemonte el’impiego di limoni di Sorrento.

Vitello Tonnato, Caprese e Asparagicon le Uova, sono i piatti scelti daCarlo Cracco per interpretare ilmenu/capolavoro dedicato all’unitàd’Italia, “Voler legare il menu a deipiatti così tradizionali, anche sehanno solo 150 anni, credo sia unomaggio alle nostre radici e alla cul-tura culinaria del nostro territorio,fatta di diverse sfaccettature.

Cultura che quando si porta in unanave come questa diventa il vanto ela storia della nostra terra.”, affermaCracco.

La stretta collaborazione tra Craccoe Bottura è supervisionata daStefano Fontanesi, CorporateExecutive Chef di Costa Crociere -“E’ un onore per me collaborare conCracco e Bottura, il mio ruolo è medi-are tra una cucina per poche decinedi persone, cui loro sono abituati equella di una grande Cena di Gala; idue chef si stanno esercitando anchead usare le nostre cucine super-tec-nologiche. E’ una cooperazione atutto tondo che sta valorizzandoognuno di noi”. Infatti, sia Botturasia Cracco non nascondono che ques-ta cena di gala sarà una vera sfida, incui dovranno trasmettere tutta laloro abilità a ben più di qualche deci-na di tavoli.

Ma la sfida non finisce qui! Comericorda Fontanesi in relazione allostile culinario di Costa Crociere -“Abbiamo clienti internazionali e permantenere il nostro segno distintivo,ossia, lo stile italiano, si parte daingredienti prettamente italiani,come ad esempio l’olio d’oliva e ilparmigiano; ovviamente abbiamo unocchio per la cucina internazionale,basata sulle esigenze dei nostriOspiti provenienti da tutto il mondo,a cui andiamo ad aggiungere i nostripiatti italiani. Perché noi di CostaCrociere siamo italiani al 100%.”

L’eccellente qualità degli ingredien-ti scelti e impiegati in ogni crociera,nella preparazione dei cibi, unitaall’esperienza e l’estro dei preparatis-simi chef, trasformerà i pasti a bordoin appuntamenti speciali, non solo suCosta Favolosa ma all’interno di

ognuna delle 15 navi di CostaCrociere.

I vini che accompagneranno la cenadi gala di Costa Favolosa sono statiselezionati con estrema cura, la stes-sa che Costa Crociere ha per la cartadei vini a bordo di tutte le navi dellaflotta. Infatti, oltre a una selezionatascelta di champagne, spumanti ital-iani e vini doc, Costa Favolosa e lealtre navi del gruppo ospitano abordo le annate 2003 e 2004,dell’Amarone Aneri riserva Stella,vino dalle nobili origini e dall’aromainconfondibile, conosciuto ed apprez-zato in tutto il mondo, con etichettapersonalizzata che riporta il nomedella nave.

STELLE A BORDO DI COSTA FAVOLOSA IL 2 LUGLIO A TRIESTEMassimo Bottura e Carlo Cracco saranno gli chef della cena di gala del Battesimo di Costa Favolosa,

nave simbolo dell’italianità nel mondo che celebra i 150 anni dell’unità d’Italia

CapresePolpa di pomodoro fresco,

mozzarella di bufala e olio albasilico

Tuorlo d’uovo marinato conasparagi verdi

Gli anolini in crema pura di ParmigianoReggiano

Vitello tonnatoMedaglioni di vitello con salsa tonnata

tradizionale, capperi e sedano

Merluzzo nero in crosta nera con purea dipatate, nocciole e tartufi

Cassata siciliana Meringa all’italiana con ricotta, pistacchio

e ciliegie candite

ViniProsecco Aneri N°1Leda Aneri 2009

Brunello Montalcino Mastrojanni 2006Moscato d'Asti Bosc d'la rei

Batasiolo 2010.

CENA DI GALADI COSTA FAVOLOSA – 2

LUGLIO 2011 TRIESTE

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