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Pagina 7 Un decalogo da seguire ad ogni ora della giornata Pagina 2 Un nuovo progetto di beneficenza Pagina 6 La prevenzione con i consigli dell’esperta Pagina 4 Un defibrillatore nei luoghi pubblici e in farmacia Obesità Influenza A Solidarietà F A R M A C I E A S S O C I A T E Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini Periodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati - Anno 2 - N. 4 ottobre 2009 - Distribuzione gratuita Soccorso Arrivo la farmacia dei servizi, sarà un mini ospedale Arriva la farmacia dei servizi, sarà un mini ospedale Il governo sta per approvare la maxi riforma che conferma il modello Farmapiù. Al banco si potranno prenotare visite specialistiche e analisi, richiedere referti, medicine e assistenza a domicilio. La rete Farmapiù è associata

Magazine_Farmapiù_10_2009

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ObesitàInfluenzaASolidarietà Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini La rete Farmapiù è associata Soccorso Pagina 4 Un defibrillatore nei luoghi pubblici e in farmacia Periodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati - Anno 2 - N. 4 ottobre 2009 - Distribuzione gratuita Pagina 7 Un decalogo da seguire ad ogni ora della giornata Pagina 2 Un nuovo progetto di beneficenza Pagina 6 La prevenzione con i consigli dell’esperta

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Pagina 7Un decalogoda seguiread ogni oradella giornata

Pagina 2Un nuovoprogetto dibeneficenza

Pagina 6La prevenzionecon i consiglidell’esperta

Pagina 4Un defibrillatorenei luoghipubblicie in farmacia

ObesitàInfluenza ASolidarietà

F A R M A C I E A S S O C I A T E

Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniPeriodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati - Anno 2 - N. 4 ottobre 2009 - Distribuzione gratuita

Soccorso

Arrivo la farmaciadei servizi,

sarà un mini ospedale

Arriva la farmaciadei servizi,

sarà un mini ospedaleIl governo sta per approvare la maxi riforma

che conferma il modello Farmapiù.Al banco si potranno prenotare visite

specialistiche e analisi, richiedere referti,medicine e assistenza a domicilio.

La rete Farmapiù è associata

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in dirittura d’arrivo inparlamento l’appro-vazione della propo-

sta di legge sulla “farma-cia dei servizi”.

Una tappa storica destinata a modi-ficare il ruolo e la missione del farmaci-sta e della farmacia. Uno spartiacqueper il servizio sanitario nazionale, masoprattutto per i benefici e i servizi ag-giuntivi che i cittadini otterranno. Presto,infatti, le farmacie si trasformerannoconcretamente e su tutto il territorionazionale in sportelli sanitari di primolivello. Mini ospedali al servizio dellamoderna domanda di salute.

Per chi scrive e la categoria deifarmacisti, quelli Doc, il passaggio poli-tico-istituzionale dello scorso agostorappresenta un autentico puntod’approdo.

La riprova dell’effi-cace intuizione del pro-getto di rete farmaceuti-ca denominato Farmapiùda cui questo magazine ha preso lemosse oltre un anno fa.

Il coronamento, diciamolo pure fran-

camente, di un intenso lavoro di sensi-bilizzazione e promozione approdatonelle pagine della nostra pubblicazione.Ci piace pensare che, in piccolo, abbia-mo contribuito all’imminente realizzazio-ne della riforma. Resa possibile legisla-tivamente dall’abnegazione e la compe-

tenza di un parlamentare pugliese,l’onorevole Luigi d’Ambrosio Lettieri,relatore della norma, collega autorevoledei nostri farmacisti, già a capo dell’or-dine professionale in Puglia. Ma vedia-mo in concreto quali sono le novità deldecreto di delega. Il testo (un articolodella legge n. 69 del 2009) è al vagliodelle commissioni sanità di Camera eSenato e presto tornerà in consiglio deiministri per l’approvazione finale.

Nello schema è dise-gnato il modello di far-macia a misura di citta-dino. In base alle nuove regole nellefarmacie (anche quelle pubbliche a con-dizione che si mantenga il patto di sta-bilità) si potranno prenotare visite spe-cialistiche e analisi, pagare il ticket eritirare i referti. Eseguire analisi di primaistanza, campioni di sangue esclusi. Masi potrà ottenere anche la consegna difarmaci a domicilio come miscele per

la nutrizione artificiale e la terapia deldolore. Inoltre in collaborazione con imedici di famiglia e i pediatri sarà pos-sibile, sempre a domicilio, ottenere pre-stazioni di infermieri e fisioterapisti.

La farmacia, inoltre, siinserirà nei programmidi assistenza domiciliareintegrata nei territori dipertinenza e potrà realizzare epartecipare a screening e controlli sa-nitari, oltre a promuovere grandi cam-pagne educative e di sensibilizzazionetra la popolazione. Insomma una farma-cia integrata nel Servizio sanitario evicina alle esigenze di salute dei cittadini.Così come abbiamo tentato di dimostra-re concretamente, ci auspichiamo, conle attività e le campagne di Farmapiù.

Infine, tra i nodi della riforma, laricerca di un punto di equilibrio nelrapporto con infermieri e medici di fa-miglia, coattori del nuovo modello. Maun ruolo altrettanto strategico lo avrannole regioni con la firma degli accordiattuativi, i veri “perni” della preventivatarivoluzione.

Francesco Iato

ÉDiverse prestazioni ricalcano il modello Farmapiù

Ecco come sarà la farmacia “doc”

farmacie al servi-zio del prossimoe dei bisognosi.

É da questa volontà che è nato ilgemellaggio stretto nei mesi scorsi trala cooperativa di farmacisti Far.P.As(cooperativa di farmacisti pugliesi) diModugno e la Fondazione 'Opera SS.Medici Cosma e Damiano Onlus' di Bi-tonto, nel barese.

Obiettivo del sodalizio creare unsistema di recupero e di redistribuzionesolidale dei prodotti alimentari invendutidelle farmacie.

Un’iniziativa resa possibile dalla ri-battezzata legge del Buon Samaritanoche permette a tutte le ONLUS di recu-perare gli alimenti ad alta deperibilitàrimasti sugli scaffali delle farmacie e didistribuirli agli indigenti.

Nel sostegno a queste persone svan-taggiate svolge un ruolo di primissimo

piano nel barese la Fondazione dei S.S.Medici guidata da don Ciccio Savino.

L’opera gestisce, tra lealtre attività, un serviziomensa con l’impiego di20 volontari e la distribuzione diuna cinquantina di pasti caldi al giorno(più di 20 mila ogni anno) nella sededella Fondazione e persino a domiciliodegli assistiti.

Le volontarie dell’Opera preparanoanche colazione e cena agli ospiti dellacasa di accoglienza e consegnano allefamiglie più in difficoltà le derrate ali-mentari. A supporto di quest’attività, laFar.P.As., con le sue 178 farmacie socie,

ha deciso il programma di aiuto “intelli-gente” distribuendo prodotti commer-cialmente poco appetibili perché pros-simi alla scadenza, ma inalterati sulpiano nutrizionale.

Le donazioni partiran-no dal primo ottobre e lefarmacie associate raccoglieranno leconfezioni alimentari con scadenzasuperiore a un mese che verrannostoccate nella sede della CooperativaFar.P.As. Qui i volontari della Fondazio-ne verranno a ritirarle ogni due setti-mane, con l’obbligo di consegnare iprodotti entro e non oltre la data di

scadenza riportata sulla confezione.Nei primi tre mesi si

stima di distribuire oltre1.500 Kg di alimenti (pappineper bambini, prodotti per celiaci e inte-gratori per anziani).

L’iniziativa rappresenta, dunque, unsollievo tangibile per le persone in diffi-coltà, assicurando alla Fondazione unamaggiore quantità e varietà di prodottialimentari, ma anche una scelta di re-sponsabilità sociale e lotta allo sprecodi risorse alimentari destinate altrimentialla discarica.

Ernesto Straziota

2

Le novitàdellariforma

Le

Farmacie beneficheParte ad ottobre il progetto di solidarietà, insieme Farpas e Opera Santi Medici

Il governo staper varare la leggeche rivoluzionerà

il settore

Il recupero deiprodotti invenduticontro lo spreco dirisorse alimentari

Nasce Pro.Far. la marca del farmacista. A partire dal mese di ottobre Pro.Far sarà presente intutte le farmacie associate Farmapiù con una gamma di oltre cento prodotti.

Gli articoli Pro.Far accompagnano la vita quotidiana di ogni famiglia ed abbracciano diversisettori, a partire dai più comuni come quelli per l’automedicazione e per l’igiene, a quelli piùspecifici come la prima infanzia.

Il marchio Pro.Far caratterizza prodotti italiani di alta qualità e ad elevato contenuto professionale.

Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 2 - N. 4Ottobre 2009

La retea sostegnodei poveri

FARMAPIU’ INFORMA - Periodico a distribuzione gratuita - Editore: FARMAURORA Società Consortile a r.l. - Via Speziale 30, TARANTO - P. IVA 02633890732 - Direttore responsabile: Francesco IatoComitato di Redazione: Vito Novielli, Rosa Martina Giorgio, Raffaello Recchia, Ernesto Straziota - Sede: Via delle Violette n.c. Z.I. ASI - 70026 Modugno (Ba)

Tiratura: 170.000 copie - Progetto grafico e impaginazione: Imagic Bari - Paolo Tempesta - Studio Marangio - Foto: Archivio Imagic, Flickr, Istockphoto, Microsoft clip art - Gli articoli sono a cura della RedazioneStampa: Editrice Martano srl - Via Belgio, 7 - Z. I. Lecce - Stab. Bari: Via delle Magnolie, 21 - Z.I. ASI - Modugno (Ba) 70026 - Anno 2 - n. 4 ottobre 2009 - N. Reg. Generale 1740/2008 - N. Reg. Stampa 16/2008 Tribunale di Bari

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senatore Luigi d'Am-brosio Lettieri, pu-gliese, farmacista,

ha seguito l’iter legislativo in Parla-mento della "farmacia dei servizi" edè relatore dello schema di decretogovernativo alla 12ª CommissioneIgiene e sanità del Senato.

In tempi brevi la norma verràdefinitivamente approvata. Ma tra inodi c’è il rapporto tra il nuovo mo-dello farmaceutico, i medici di basee gli infermieri e gli altri operatoridella sanità.

Senatore, c’è il rischiodi conflitti o alterazionedi equilibri?

“Mi auguro davvero di no”, spie-ga a Farmapiù Lettieri. “Non v'è

alcuna intenzione di alterare il quadropreesistente. L'obiettivo, semmai, èrafforzare il ruolo di medici di medi-cina generale, pediatri di libera sceltae farmacisti delle farmacie conven-zionate, sviluppandone e ottimizzan-done l'attività in modo integrato,nell'esclusivo interesse dei cittadini.L’importante è tenere aperto il dia-logo. Ho proposto di superare losteccato posto dall'art. 102 del Testounico delle leggi sanitarie del 1934che impedisce che in farmacia pos-sano operare altre figure sanitarie.La limitazione resta necessaria permedici e i veterinari, che hanno ilpotere di prescrizione, ma è privadi senso per altre figure come infer-mieri o fisioterapisti in una sanitàmoderna”.

Le Regioni avrannoun ruolo chiave in que-sta riforma, quale e chevantaggi otterranno?

“Innanzitutto sviluppo e migliora-mento dell'assistenza territoriale. Ciòdecongestionerà altri servizi di costoelevato, in particolare il ricorso, spessoinappropriato, all'ospedale. Con la"farmacia dei servizi" si otterranno trerisultati: migliorare i servizi, soddisfarel'utente, risparmiare sulla spesa sani-taria.

La riforma è a costo zero, senzaoneri per la finanza pubblica. Il costodei nuovi servizi sarà recuperato daltaglio degli oneri per Ssn, regioni edenti locali. Ogni regione certificherài propri risparmi e saranno poi valutatisingolarmente negli appositi comitati

e tavoli della Conferenza Stato-Regioni.Negli accordi di livello regionale siregoleranno le modalità e i tempi deipagamenti per la remunerazione delleprestazioni e delle nuove funzioni as-sistenziali rese dalle farmacie”.

Il sistema delle farma-cie territoriali private èal momento in grado diaccogliere questa rifor-ma?

“Credo di si. Questa riforma l’hachiesta la categoria, ma è fondamen-tale che da questo processo evolutivonon scaturiscano equivoci rispettoal ruolo storico e imprescindibile dellafarmacia e del farmacista”.

Francesco Iato

nuova legge sul-le farmacie in-teresserà soprat-

tutto gli addetti ai lavori,farmacisti in testa.

Il dottor Vito Novielli è a capo diuna delle più grosse cooperative didistribuzione del farmaco in Puglia (laFarpas di Modugno in provincia diBari) e titolare di una farmacia, oltread essere un autorevole esperto inmateria.

Dottore, che ne pensadella riforma?

“Se c’è una cosa di cui l’Italia hapiù bisogno è la forza innovativa delleriforme. Il nostro sistema sanitario èriuscito ad assicurare assistenza ecure a tutti, ma ha dovuto fare i conticon i bisogni crescenti di una popo-lazione che vive più a lungo e strutturee norme non adeguate a tale crescita.

Dunque riformiamo partendo an-

che da ciò che da sempre ha funzio-nato.

L’istituto della farmacia ha regi-strato eccellenti livelli di gradimentoed efficienza. Capillarità e riconosci-bilità come postazione sanitaria diprimo livello stanno inducendo il le-gislatore ad una integrazione di fun-zioni e compiti.

La sanità che si deospedalizza habisogno di luoghi in cui la rispostaai bisogni sia immediata, facilmentefruibile e con costi contenuti, esatta-mente ciò che offrono le farmacie”.

Medici di famiglia einfermieri, però, sono sulpiede di guerra…

“Tutti hanno timore del nuovo, lacodifica di competenze e la sinergiadelle funzioni saranno un argine aquel naturale camminare a fianco. Ibenefici sopravanzano i timori e leresistenze”.

Che ruolo avranno leregioni nell’ottica di que-sta riorganizzazione?

“Senza il ruolo delle regioni e delleloro strutture territoriali è impensabilel’allargamento dei servizi e soprattutto lapiena integrazione con quelli già esistenti.Faccio l’esempio del CUP, il centro unicodi prenotazione: basta andare in Farmaciae prenotare una visita specialistica pressouna struttura ospedaliera o un poliambu-latorio ASL. Questo incontro mirato traofferta e domanda fa in modo che nonci siano liste di attesa e il cittadino possaaddirittura scegliere dove recarsi attra-verso una prenotazione telematica e intempo reale”.

Le farmacie territorialisono pronte per la rivo-luzione?

“La Farmacia è l’apice di un siste-ma di efficienze e di forti collaborazioni.Credo che la filiera distributiva del

farmaco, e prima fra tutte le coopera-tive di distribuzione, come la Farpas,possono offrire supporto organizzativoe semplicità di accesso anche ai varistrumenti necessari ad assimilare lenovità”.

Che vantaggi ne ot-terranno il sistema sa-nitario nazionale e i cit-tadini?

“Anche qui un esempio: dal 2005le farmacie distribuiscono per contodella regione Puglia farmaci che l’enteacquista e per il tramite dei distributori,come la cooperativa, e distribuisce aipazienti per il tramite delle mille far-macie presenti sul territorio. Questodetermina facilità di accesso dei cit-tadini che possono ricevere il farmacosull’intero territorio e un netto risparmiodella spesa sanitaria”.

Francesco Iato

3

Il pareredell’espertosulla legge

La

Novielli: “benela deospedalizzazione”

L’onorevole pugliese soddisfatto dell’iter legislativo

Il

Il relatoredella nuovanorma Lettieri: “è una

legge per i cittadini”

Ringraziamo la Teva Italia srl perla collaborazione e condivisionedella comune visione del Farmacocome valore sociale.

La filiera chiede il riconoscimento del ruolo delle farmacie

Associata

Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini informaAnno 2 - N. 4Ottobre 2009

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ne pensano imedici pu-gliesi della

riforma? Lo abbiamo chiesto alprofessor Paolo Livrea, a capo dell’ordi-ne dei medici in Puglia e primario dineuroscienze al Policlinico di Bari.

Professore, che ne pen-sa di questa riforma?

“Lo spirito della legge è condivisibilepoiché mira a sanare alcune disfunzioninormative stratificate nel tempo e valo-rizza la missione di servizio pubblicodelle farmacie, che rappresentano unqualificato anello dell'organizzazionesanitaria nazionale”.

Teme conflitti con leprofessioni mediche e in-fermieristiche?

“Il comma di interesse nella normaè: "La farmacia è centro di servizi sanitarie può avvalersi della collaborazione disoggetti esercenti le professioni sanita-

rie, con esclusione dei professionisti aiquali la legge riserva la prescrizione dimedicinali, al fine di assicurare ai citta-dini l’erogazione dei più utili servizi eprestazioni sanitarie". Ritengo che loscopo sia apprezzabile. Ma occorreribadire che le prescrizioni delle presta-zioni sanitarie per il paziente sono uncompito esclusivamente medico.

Il presidio della farma-cia può certamente do-tarsi di collaborazioniprofessionali in grado di esple-tare queste prestazioni sanitarie, ma ilpercorso che prevede le prestazionistesse deve essere previamente definitodal medico. Rimane inoltre da capirequali siano le modalità attraverso le quali

la Farmacia possa indirizzare ad altrefigure professionali il cittadino, oggettodelle prestazioni da svolgere. Si debbonocreare sistemi di cooperative, consorzi?Le figure professionali coinvolte hannoun ruolo pubblico o svolgono libera pro-fessione? Ovvero, le farmacie pubblichee quelle private avrebbero partners contipologie ed accesso, rispettivamentepubblico o privato? Il bisogno di ulteriorichiarimenti è avvalorato dal contenutodi un altro comma, secondo il qualeaccordi Farmacie - Regioni dovrebbero"predisporre adeguate metodologie diverifica della prestazione erogata, ido-nee a garantire, anche mediante la pre-sa in carico del paziente da parte dellafarmacia di fiducia, le più appropriateed efficaci scelte assistenziali in coe-renza col trattamento prescritto dal me-dico curante". Ma vorrei ricordare chela presa in carico del paziente è compitodel medico”.

Che vantaggi potreb-

bero trarne il sistema sa-nitario nazionale e le re-gioni?

“Dipende dalla specificazione deiruoli enunciati in precedenza”. Ma lefarmacie territoriale sono pronte?“Credo certamente di sì. Nella misurain cui vi sono competenze approfonditee responsabili che lasciano prevedereun aumento dell'efficienza del sistema”.

Ma quali saranno ivantaggi concreti per lasanità e il cittadino?

“Se il sistema viene tarato in modotrasparente, il cittadino può avere unvantaggio in termini di efficienza e ditempo. Gli strumenti di garanzia dovran-no essere chiari. Dobbiamo tendere amigliorare il sistema sanitario pubblico,con una capillare organizzazione attua-tiva della medicina territoriale, ma nonpossiamo implementare un sistema pa-rallelo. Due sistemi paralleli produrrannofatalmente azioni, dati, ma anche errori,che alla fine non saranno più ricostruibili.Questo può essere un rischio per ilpaziente”.

Francesco Iato

defibrillatore dipronto inter-vento nei luoghipubblici e in

ogni farmacia convenzio-nata.É questa la novità che interesserà prestoanche la rete Farmapiù che s’inseriscenel protocollo di prevenzione per con-trastare gli effetti devastanti dell’arrestocardiaco improvviso (circa 32 mila casiin Italia all’anno).

La previsione in materia risale aduna legge del 2001 che ha preso le mos-se dall’American Heart Association, cheper prima avvertì l’esigenza fondamen-tale di questi presidi di emergenza. InItalia seguì l’esempio l’Irc, l’Italian Resu-scitation Council e l’associazione deicardiologi ospedalieri.

Oggi l’esperienza formativa per que-sto presidio di emergenza si estenderàanche nella rete delle farmacie del mar-chio Farmapiù.

Ma in Puglia corsi diformazione in materiasono partiti già da un de-cennio.

Tra i massimi esperti pugliesidel settore c’è il dottor Marco DeGiosa, primario ospedaliero di Pron-to soccorso e responsabile in Pu-glia del servizio di emergenza-urgenza del 118. “Nella nostra re-gione, spiega De Giosa, “abbiamoformato oltre 3000 operatori “laici”,ovvero personale non sanitario, per

l’utilizzo del defibrillatore semiauto-matico”.

A cosa servono questicorsi e come funzionaquesto macchinario?

“In base alle linee guida internazio-nali il defibrillatore semiautomico è difacile utilizzo e si può rivelare un auten-tico salvavita. Nei casi di arresto cardi-aco, infatti, per scongiurare danni irre-parabili al cervello è necessario inter-venire entro dieci minuti dall’attaccofulminante. Oltre al massaggio cardiacoe all’attesa dell’ambulanza specializzataesiste questo dispositivo istantaneo esicuro per far ripartire il cuore senzadanni. L’ilcor, il defibrillatore semiauto-matico, esegue un esame in tempo realeregistrando il ritmo cardiaco del pazientee confrontandolo con una databaseinterno in cui sono presenti ritmi fibril-labili e defibrillabili.

Dopo aver ripetuto per tre voltelo screening l’operatore formatoè in grado di intervenire o meno,in base ai parametri ricevuti. Incaso affermativo preme iltasto della scarica e salvaletteralmente la vita delpaziente”.

Nell’85% deicasi di arresti,tra l’altro, è re-sponsabile unritmo anomalodel cuore, la fibril-lazione ventricolare che

può rientrare attraverso questo preziosodispositivo. Secondo il dottor De Giosa:“va rafforzata al massimo la campagnadi diffusione e applicazione su largascala dei defibrilltatori “intelligenti”.

In Parlamento, peraltro, è allo studiouna revisione della legge del 2001 perimporre un apparecchiatore simile intutti i luoghi pubblici particolarmenteaffollati come enti istituzionali, centricommerciali, palestre, stazioni ferrovia-rie ed aeroporti.

“In Puglia”, ricorda De Giosa, “corsiad hoc per il defibrillatore semiautoma-tico sono stati effettuati al personale di aeroporti di Puglia, presso il tribunaledi Bari e anche dai vigili urbani del co-mune di Capurso”.

Francesco Iato

De Giosa,responsabile 118per la Puglia

Che

Livrea: “no a duesanità parallele”

L’appellodei medici:

“Chiarite megliola legge”

Un

Arriva in farmaciail defibrillatore intelligente

Un click per bloccare l’infarto improvviso e i danni al cervello

Elenco delle farmaciedotate di defibrillatoreBariCAPEZZUTO S.N.C - Via Re David, 184/ALOZUPONE - Via Francesco Crispi, 99RAGONE - V.le Japigia, 43RUSCIGNO - P.zza S. Maria del Fonte, 16STANZIONE - Via G. Petroni, 85/I

Grumo Appula (Ba)APPULA - Via Francesco Casalino, nc

Barletta (BAT)CANNONE - V.le Marconi, 2/D

Modugno (Ba)CALIA - Via X Marzo, 84CURCI - C.so Vitt. Emanuele, 26

Gravina in Puglia (Ba)GRASSO - C.So G.Di Vittorio, 154MUMMOLO - P.zza Pelliciari, 29

Bitonto (Ba)DEL SOLE - Via Traetta, 158

Altamura (Ba)DAMBROSIO - Via Parisi, 98GIORDANO - Via Selva, 73/A

Sannicandro di Bari (Ba)NOVIELLI - C.so Vitt. Emanuele, 50

Ischitella (Fg)LUSTRI - Via N. Sauro, 46

Monopoli (Ba)LICCIULLI - Via Vittorio Veneto, 38/44

Rutigliano (Ba)DALENA - Via Mazzini, 46

Toritto (Ba)RECCHIA - Via G.A. Pugliese, 206

Valenzano (Ba)SAN ROCCO - Via S. Rocco, 25

Bisceglie (BAT)SIMONE - Via G. Di Vittorio, 2

Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 2 - N. 4Ottobre 20094

I dubbidell’ordinedei medici

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artirà dal 18 ottobrenelle farmacie Far-mapiù la campagna

di controllo della respi-razione.Un ceck-up gratuito (attraverso ilsaturimetro e il misuratore di picco)che fornirà in tempo reale lo statodi salute delle vie respiratorie e deipolmoni.

Si tratta di una campagna diprevenzione mirata a soggetti a ri-schio e no. Controllare il respirorappresenta un valido aiuto per ar-ginare malattie già in atto o cheminacciano il nostro organismo.Spesso, infatti, ci si accorge dell’im-portanza del respiro solo quandodiventa difficoltoso. E non tutti sannoche se non respiriamo profondamen-te e pienamente il nostro corpoviene privato della giusta quantitàdi aria.

Si riduce così l’ossigeno chearriva alle cellule inevitabilmenteimpossibilitate in tal modo a svolgereil loro lavoro di routine.

Lo stato di “insufficienza respira-toria”, in sostanza, mette a rischiol’intero organismo.

Importanti segnalidella disfunzione si ac-compagnano a sintomispecifici come tosse, espetto-razione, difficoltà di respirazione(dispnea) a riposo, da sforzo o anchenotturna. Vi sono, inoltre, sintominon specifici come la sonnolenzadiurna, forte senso di stanchezzadurante il giorno, insonnia, mal ditesta al risveglio, irritabilità, difficoltàdi concentrazione a scuola o a la-voro, disturbi della sfera sessuali.

Di qui l’importanza della tempe-stiva valutazione dell’efficienza edella funzionalità del sistema respi-ratorio, specie nei soggetti a rischio:broncopatici cronici, fumatori ed exfumatori, asmatici, cardiopatici eobesi. Il test, tuttavia, va effettuatoanche in persone apparentementein salute.

Per il dottor Cesare Arezzo, di-rigente medico dell’unità operativadi Pneumologia Riabi l i tat ivadell’Ospedale San Paolo di Bari,sono decisive un’efficace preven-zione e un tempestivo trattamentodelle malattie respiratorie. Che spes-so tendono a diventare croniche einvalidanti con conseguenze nega-tive sulla qualità di vita.

Non capita di radoche nel diagnosticarela patologia il danno aipolmoni sia già ad unostadio avanzato.

A questo ritardo, spiega ancorail dottor Arezzo, contribuisce la scar-sa attenzione alla prevenzione dellemalattie respiratorie, ma soprattuttoil mancato ricorso a semplici esaminecessari per una diagnosi tempe-stiva.

Da oggi indagini rapide e non

invasive possono essere eseguitenon solo nei centri ospedalieri, maanche in farmacia, dietro l’angolodi casa. Un’autentica rivoluzione euna piacevole scoperta per tutti. Diseguito vi spieghiamo il funziona-mento dei due dispositivi per il con-trollo.

Il misuratore di flusso è unostrumento costituito da un tubo ci-lindrico fornito di boccaglio nel qualel’aria espirata dal soggetto muoveun pistone collegato ad una mollache fa spostare un cursore su unascala graduata.

Il valore ottenuto rappresentala velocità massima con cui l'ariapuò essere espulsa dai polmonidopo un’inspirazione completa. Que-sto parametro può essere utilizzatoper un primo approccio allo studiodelle malattie dell’apparato respira-torio poiché dalla sua analisi si puòcapire se vi è un’ostruzione al pas-saggio dell’aria attraverso i bronchi.

É importante spiega-re al paziente come usa-re correttamente il mi-suratore di picco di flus-so per non avere valorifalsati.

Il misuratore rappresenta unostrumento importante per avere unaindicazione attendibile del grado difunzionalità polmonare.

Il saturimetro, invece, misura inmodo indolore la percentuale disaturazione dell’ossigeno nel sanguearterioso.

L’apparecchio è simile ad unamolletta da posizionare sul dito delpaziente e rileva la saturazione diossigeno nel sangue e la frequenzadei battiti cardiaci.

Sulla base dei valoricosì ottenuti è già pos-sibile capire se vi sonoo no dei deficit dell’ossi-genazione.

Il dispositivo si rivela utile ancheper monitorare pazienti che fannouso di ossigenoterapia a lungo ter-mine e/o ventilazione meccanicadomiciliare.

In conclusione, spiega a Farma-più il dottor Arezzo, le malattie re-spiratorie vanno affrontate con unapproccio integrato: prevenzione,diagnosi precoce e corretto tratta-mento farmacologico.

Il ricorso ai test della campagnaè un primo ma decisivo passo versouna migliore salute dei polmoni edi conseguenza, verso una migliorequalità della vita.

Antonella Naglieri

RespirandoInizia la campagna Farmapiù per laprevenzione delle malattie respiratorie

FATE UN BEL RESPIRO!ARIA NUOVA IN FARMACIA

Dal 18 ottobreal 28 novembre

i test gratuiti pressola rete delle nostre

farmacie

5

Il nuovo testsu polmoni evie respiratorie

P

Dal 98% al 96% Valori nella norma

Dal 95% al 93% Possibili problemidi ossigenazione

Dal 92% al 88% Ipossiemia

Inferiore a 88% Ipossiemia grave

Il dott. Cesare Arezzo, reparto di pneumologia riabilitativa Ospedale S. Paolo di Bari

Il “saturimetro” misuratoredi ossigeno nel sangue

Misuratore di piccodi flusso espiratorio

VALUTAZIONEPERCENTUALE DIOSSIGENAZIONE

TABELLA DEI VALORI DI RIFERIMENTO

Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini informaAnno 2 - N. 4Ottobre 2009

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ue morti sospette inItalia, l’ultima a Mes-sina, di una donna di

40 anni, centinaia di casisegnalati nel mondo e unallarme globale collettivo.

E’ l’incubo scatenato dall’influenzaA da virus H1N1, più comunemente notacome influenza suina.

L’OMS, l’organizzazione mondialeper la sanità, ha dichiarato lo stato dipandemia. Ma l’eccesso e la ridondanzadelle informazioni stanno provocandoun cortocircuito mediatico ed un effettopanico incontrollato. Per questo Farma-più tenta, nel suo piccolo, di razionaliz-zare e mettere punti fermi sull’influenzaA, peraltro oggetto di studi ed approfon-dimenti scientifici quotidiani. Per capirnedi più abbiamo contattato un’esperta inmateria: l’infettivologa Cecilia Fico, re-sponsabile facente funzione del reparto“infettivi” dell’Ospedale F. Fallacara diTriggiano.

Dottoressa, ma che ti-po di virus è questo del-l’influenza suina?

“Il virus influenzale da H1N1 - spiegala dottoressa- agisce esattamente comegli altri virus influenzali infettando ecolonizzando prevalentemente le celluledelle alte vie respiratorie. In sé non èparticolarmente pericoloso, ma sta ter-rorizzando perché è un virus assoluta-mente nuovo per la scienza mondiale.V’è una spiccata recettività di massasulle complicanze e i decessi. Credoche molto sia dipeso dalla cattiva infor-mazione. Alcuni studi dimostrano comeuna pandemia costa il 10% in più intermini di false informazioni”.

É vero che in Italia 60anni fa ci fu una primamanifestazione di questotipo di influenza?

“Il virus H1N1 è un piccolo puzzletra virus già presenti in natura. Ha 8 geniche appartengono a virus suini, aviaried umani. Il primo virus H1N1 identificatoe di cui si ha notizia è quello della spa-gnola (individuato negli anni 30) la cuivirulenza rispetto all’attuale era decisa-mente diversa. Il virus, in teoria, vieneconsiderato da molti la quarta progeniedel precedente. É falso associarlo aquello che s’è manifestato 60 anni fa inquanto i virus circolano, si riassortiscono(cioè mischiano genomi con altri geno-mi), e quindi sostanzialmente mutano.Questo è un virus mai selezionatoprima”.

La vaccinazione è unrimedio efficace? Chi,quando e come deve sot-toporsi?

“Sembrerebbe di si, ma nessunavaccinazione è efficace al 100%. Anchele influenze stagionali hanno limiti rispet-

to alla risposta immunologica e quindialla neutralizzazione del virus. Sicura-mente è un’arma vincente: vaccinarecon un vaccino che sembra essere as-solutamente tollerato e quindi, privo dieffetti collaterali importanti, evita il pro-pagarsi della malattia riducendo lo sce-nario di pandemia e trasformando leconseguenze gravi in una patologia piùfacilmente gestibile. Tra l’altro il viruspiù replica e più si modifica. Quindi vac-cinare ed impedire la colonizzazione ditanta gente e di tante duplicazioni èsicuramente un ottimo rimedio. Sullavaccinazione ogni paese ha accolto, inlinea generale, le indicazioni dell’OMSche tende a mantenere lo stato sociale.Per cui i primi a sottoporsi sono i dipen-denti delle strutture pubbliche istituzio-nali: operatori sanitari, personale delleforze dell’ordine, vigili del fuoco. In se-guito il vaccino sarà offerto (perché

ricordiamo che non è obbligatorio) atutte le altre categorie individuate dallacircolare del Ministero della Salute delloscorso 23 luglio. Dai soggetti obesi, aicardiopatici, agli immunodepressi, ledonne gravide al 2 e al 3 trimestre, ibambini nei tempi e con le modalità chestabilirà la nostra regione ovvero per iltramite del medico curante o nei centrigià predisposti per le altre vaccinazioni”.

Qual è l’incidenza deicasi nella nostra Regio-ne?

“In Puglia abbiamo avuto casi spo-radici, non allarmanti e quasi tutti diimportazione: più o meno 120-130 casiconfermati. La vera incidenza sarà quel-la che temiamo ed attendiamo nel piccoepidemico che è ipotizzato tra fine otto-bre e novembre o fine dicembre ed iniziogennaio. Solo allora potremo parlare diuna vera incidenza. Tuttavia anche la

Regione Puglia ha iniziato una campa-gna di sensibilizzazione di massa”.

Esistono accorgimentida seguire sul piano igie-nico?

“Ottimi i rimedi pubblicizzati poichéil virus si trasmette per via aerea, ma èindubbia la persistenza del virus su mo-bilio, maniglie, porte, tastiere, telefoni,che possono diventare fonti di infezionepoiché una trasmissione da contattoesiste. Lavarsi le mani evita che il con-tatto con superfici infette possa raggiun-gere le vie aeree. Inoltre è meglio nonfrequentare luoghi affollati e se possibilerimanere a casa quando si ha il minimosentore della patologia, evitando di con-tagiare altre persone. Le buone normeigieniche che ogni tanto tralasciamosicuramente vanno rafforzate e sonoun’arma importante nella riduzione delladiffusione.”

Chi sono i soggetti piùa rischio? E quali sonoluoghi i luoghi più espostial contagio?

I soggetti più a rischio sono quelliaffetti da patologie gravi (cardiopatici,immunodepressi obesi), i bambini (ricor-diamo che la popolazione che più siinfetta è quella giovanile), le donne ingravidanza, il personale sanitario. Suiluoghi attenzione a bar, ristoranti e postiaffollati in cui c’è vicinanza tra più sog-getti. E’ stato infatti stabilito che il virussi trasmette attraverso lo starnutonell’arco di un metro e mezzo, ma alcunicolpi di tosse possono anche aumentareil limite e, quindi, il rischio di contagio.Ma quest’ultimo non è misurabile conprecisione. Basti pensare, ad esempio,che passeggiare accanto ad una per-sona che ha un’influenza non è poi undato sufficiente”.

Quando bisogna pre-occuparsi e temere il con-tagio da influenza A?

“L’allarme tra una stagionale ed unasuina non è differente. Tra l’altro allostato attuale la mortalità del virus H1N1è addirittura inferiore rispetto alle sta-gionali. E’differente, invece, il momentodell’allerta che in realtà potrebbe ancheessere coincidente per entrambe leforme influenzali. Segnali di allarme sonocertamente una tachipnea (cioè respiraa fatica e frequentemente), l’affanno edun’eventuale insufficienza respiratoriao un sensorio non particolarmente lucidospesso uniti ad una febbre persistente(oltre i tre giorni). In questi casi saràopportuno, dopo adeguata ed accuratavalutazione del medico curante, rivol-gersi alle strutture sanitarie”.

Clara Addante

Il nuovo punto di riferimento

nel settore farmaceutico

I rischi,la prevenzionee i consiglidell’esperta,la dottoressaCecilia Fico

6

In Pugliacirca 100 casidi importazione

la disinformazioneè peggio del virus

Influenza AD

Ringraziamo la Mylan spa per ilprezioso sostegno alla nostra in-formazione a favore della salutee del benessere dei cittadini.

Associata

Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 2 - N. 4Ottobre 2009

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Obesità

I consigli per una correttaalimentazione, a colloquio

col dottor Amoruso

abbasso la dieta a tutti i costi

Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini informaAnno 2 - N. 4Ottobre 2009

ieta come sacrificio,costi quel che costi?

Non è assolutamente veroper il dottor Giuseppe Amoruso, medicospecialista in scienza dell’alimentazione.

Dieta, daita in greco, significa cor-retto stile di vita, pertanto la dietarappresenta un modello di vita equili-brato e non un rimedio ai chili di troppo.E su questo il dottor Amoruso ha unateoria chiara. “Avere qualche chilo inpiù non significa essere obesi. L’obesità,infatti, è una malattia in cui esiste uneccesso di massa corporea”.

Il 10 ottobre, tra l’altro, ricorre lagiornata mondiale contro l’obesità eanche la nostra rete farmaceuticas’impegnerà in una campagna di sen-sibilizzazione a livello nazionale.

Ma un soggetto è obe-so quando pesa troppo?

“Non basta il peso”, spiega Amo-ruso, “va utilizzato l’indice di massacorporea, (Bmi), che è fortemente cor-relato alla quantità di grasso corporeo.Il BMI si calcola dividendo il peso (inkg) per il quadrato dell’altezza in (metri)Esempio (altezza 1,70 m peso 80 kg,BMI=27,6). Dal risultato ottenuto siottiene un indice che è normale nellaforbice compresa tra 18,5 e 24,9, insovrappeso tra 25 e 29,9, mentre oltrei 30 siamo in presenza di obesità”.

Ci sono altri dati cheindicano lo stato di obe-sità?

“Si, la circonferenza addominale.Essa valuta il grasso addominale, con-siderato fattore di rischio indipendente.E’ facile ottenerla con un metro dasarto posizionato attorno alla vita, vicinoall’ombelico per intenderci. Valori nor-mali fino a 102 centimetri nei maschie 88 cm. nelle donne”.

Come ci si regola percapire il proprio fabbiso-gno alimentare?

“L’apporto calorico va compiuto dauno specialista in base alla struttura-zione del soggetto e alla composizionecorporea.”

E tutte queste diete checircolano sui media sonovalide?

“In generale sconsiglio vivamenteil fai da te e i rimedi “magici” strom-bazzati dalla pubblicità. Meglio a quelpunto restare con qualche chilo ditroppo. L’obesità può essere dannosis-sima se gestita da persone che lautilizzano per solo scopo di profitto”.

E allora, come regolar-si?

“Io parlerei di cultura dell’alimenta-zione come progetto di vita. L’obiettivoè una persona soddisfatta, felice, chesi realizza attraverso una corporeitàgestita serenamente in tutti i suoi bisogni.In questo caso vivrà bene per esseree non per apparire”.

Ma i messaggi delmondo moderno sonoopposti…

“É vero, c’è una pressione culturaleverso la magrezza e molti soggetti obesila vivono come una vera ossessione.Spesso cadono nella trappola di terapienon riconosciute che illudono e per

certi versi aggravano il problema. Ilprimo ostacolo da superare è il pregiu-dizio sociale che considera il soggettoobeso unico e solo colpevole della suamalattia, mangione e privo di volontà.Ormai è accertato scientificamente chele cause dell'obesità sono genetichee ambientali. La nostra società considerale persone obese poco attraenti e moltiobesi sviluppano un’immagine corporeanegativa. Ovvero una condizione cheè più disagevole ed inibente diun’ordinaria preoccupazione corporea.Il soggetto obeso immagina se stessopiù largo della realtà, associa il suovalore personale alla propria apparenzae crede che il suo aspetto possa rivelarela sua inadeguatezza personale”.

Come se ne vien fuori?“L’obesità è una malattia e la dieta

un atto medico, è necessario consultareun medico specialista in scienza dell'Alimentazione che studi un programmadietetico, di attività fisica e terapiacomportamentale per ogni singolo pa-

ziente. Tutte le tecniche, anche nonscientifiche determinano perdita di peso,ma non dimagramento (ossia riduzionedei livelli di massa grassa).

Gli obesi desideranoperdere dal 20 al 30% delloro peso corporeo, madifficilmente lo manten-gono nel tempo.

Studi scientifici dimostrano che unaperdita del 10% del peso in circa 6mesi, se mantenuta nel tempo, è suf-ficiente per diminuire tutti i fattori dirischio, migliorare il controllo glicemicoe abbattere il rischio cardiovascolare.Questo risultato si può ottenere conuna perdita calorica di soli 300-500kcal\die, che determina una perdita dipeso settimanale di 250-500 gr. Il suc-cesso della terapia è nella capacità dimantenere il peso raggiunto. Il mecca-nismo fisiologico che regola il pesocorporeo permette di raggiungere emantenere una perdita del 10% delpeso, senza esercitare la pressionebiologica che ne determina il recupero.Applicare procedure cognitive e com-portamentali riduce la pressione biolo-gica che porta al recupero del pesoiniziale. I fattori cognitivi e comporta-mentali in gioco nel recupero del pesosono: la diminuzione progressiva della

convinzione di poter perdere peso; laripresa delle abitudini alimentari prece-denti; stile di vita sbilanciato dove idevo sono superiori ai voglio; la man-canza di abilità nelle situazioni a rischio;mancato raggiungimento del peso pro-grammato.

Se c’è chi non riescea fare sport l’obiettivodeve spostarsi su uno sti-le di vita più attivo (saliree scendere le scale a piedi, utilizzaremeno la macchina). Molto utile è l’ausiliodi un contapassi per monitorare il propriomovimento cercando di percorrerealmeno 8.000 - 10.000 passi al giorno,che porta da solo ad un dispendio di1.000 kcal la settimana, aumento dellamassa magra, diminuzione dell' ansia.In conclusione l'obesità è una malattiacronica, pertanto è utopico pensare diaffrontare e risolvere il problema pri-vandosi dei piaceri della buona tavolao vivendo isolati dal mondo. Bisognaprima accettare una moderata perditadi peso (10%) e poi raggiungere gra-dualmente il peso ottimale, diventandoabili nel mantenimento di uno stile divita che tenga conto delle necessitàfisiche, ma anche comportamentali esociali di ognuno di noi”.

Francesco Iato

7

A ciascunoil suo stiledi vita

D

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Una rete di 100 farmacie al servizio dei cittadini

BELLOCCHI DOTT. MARIOVia G. Valle, 21 - Tel. 080 5302232

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CURCI DOTT.SSA IRENEC.so Vittorio Emanuele, 26 - Tel. 080 5328333

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Bari (Q.re Carrassi)FANTOZZI & C. S.N.C. DOTT. EUGENIO & C.Via G. Petroni, 45/Ab - Tel. 080 5421879

MACARIO DOTT.SSA MARIA LUISAVia G. Petroni, 69/B - Tel. 080 5428061

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Sannicandro di Bari (Ba)NOVIELLI DOTT. VITO M.D.C.so Vitt. Emanuele, 50 - Tel. 080 632097

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