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Bimestrale della CNA LUCCA “INFORMA IMPRESA” ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA ANNO VI N° 01 Aprile 2011 Direttore Responsabile: Stephano Tesi Redazione e Amministrazione: Via Romana 615/p - Loc. Arancio 55100 Lucca tel. 0583 4301100 fax 05583 490505 e-mail: [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Lucca: N° 808 del 6-13/10/04 Impaginazione: Star Business Editore Pisa Stampa: Industrie Grafiche Pacini Pisa Poste Italiane spa Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) art. I comma I DCB Lucca Informa Impresa www.cnalucca.it UNITI PER LA RIPRESA

Magazine Cna Lucca numero 1 del 2011

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L'house organ di Cna Lucca. Primo numero del 2011.

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Page 1: Magazine Cna Lucca numero 1 del 2011

Bimestrale della CNA LUCCA “INFORMA IMPRESA” ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA ANNO VI N° 01 Aprile 2011 Direttore Responsabile: Stephano Tesi Redazione e Amministrazione: Via Romana 615/p - Loc. Arancio 55100 Lucca tel. 0583 4301100 fax 05583 490505 e-mail: [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Lucca: N° 808 del 6-13/10/04 Impaginazione: Star Business Editore Pisa Stampa: Industrie Grafi che Pacini Pisa Poste Italiane spa Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) art. I comma I DCB Lucca

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UNITI PER LA RIPRESA

Page 2: Magazine Cna Lucca numero 1 del 2011

Consolidare i primi incoraggianti se-gnali di ripresa, vigilare costantemen-te sugli Istituti di Credito ed appron-tare il federalismo fiscale cercando di ammorbidire le tasse per le imprese. Sono le priorità manifestate da tutti i relatori intervenuti al nostro convegno di cui parliamo ampliamente in aper-tura del nostro magazine, per rimet-tere in moto l’artigianato e la piccola imprese lucchese. Un momento di confronto, lontano dalla formalità del-le stanze dei bottoni, per analizzare pubblicamente i dati rilevati dal pro-getto Trend cercando di capire, tutti insieme, mondo associativo, politico e bancario, quali strumenti mettere ancora in campo, e quali invece, non hanno funzionato. La nostra indagi-ne ha evidenziato una spaccatura, a volte profonda, tra settori in ripresa, ed altri ancora alle prese con difficol-tà profonde. E ha messo a nudo la fragilità di un sistema nazionale inca-pace di dare risposte immediate. Le imprese non chiedono di non pagare le tasse, ma di pagare tasse eque e commisurate al periodo storico. Oggi

la pressione fiscale ci sta uccidendo; è una lenta agonia quotidiana aggra-vata dalla scarsa capacità degli Istitu-ti Bancari di dare fiducia alle imprese. Basilea 3 sarà peggiore, e ancora più fredda nei calcoli, e la riforma del fe-deralismo municipale, così come ci è stata proposta, rischia di trasformarsi in una nuova tassazione per le im-prese. L’Ici diventerà, nel 2013, una tassa sugli immobili con prospettive ancora poco chiare. Le imprese non sono più disposte a pagare per tutti, questo sia chiaro. Per consolidare la ripresa abbiamo bisogno di politiche fiscali adeguate, tasse più basse ed incentivi per gli investimenti. La no-stra indagine ha rilevato una crescita esponenziale alla voce investimenti ma quanti realmente, hanno chiesto credito e finanziamenti per migliorare prodotti, servizi e potenziare l’azien-da? La verità è che oggi la imprese sono state abbandonate al loro desti-no. Da qui il mio invito a tutti gli attori del territorio, e mi riferisco ai nostri amministratori, a tutti i livelli, alle for-ze politiche e agli Istituti Bancari, a lavorare uniti per consolidare i primi bagliori di luce dopo due anni di buio. Da tempo chiediamo un minor impat-to fiscale, e lo abbiamo fatto durante gli incontri che abbiamo organizzato con sindaci e amministratori locali, e una maggiore capacità, da parte del-le banche, di leggere le potenzialità delle nostre imprese, non limitandosi al semplice calcolo. Le imprese non sono fatte di soli numeri ma di perso-ne, artigiani, piccoli imprenditori, ca-paci di resistere, da soli, dinnanzi alla crisi economica. Non sono eroi, sono semplicemente artigiani ed imprendi-tori, persone comuni con una fami-glia, figli, nipoti e dipendenti. Persone che oggi reggono sulle loro spalle il destino del nostro paese e della no-stra economia.

SOMMARIO

2

Comitato di RedazioneAndrea Berti, Ugo Da Prato, Brunella Bini,

Renzo Giannetti, Alfredo Marchetti,

Marcello Marchetti, Stephano Tesi

Segretaria di RedazioneLaura Rossi

Ufficio stampa e comunicazioneResp. Andrea Berti

0585 852970 338 [email protected] [email protected]

In questo numero

EDITORIALE a cura di Ugo Da Prato

UNITI PER LA RIPRESAPrimi segnali di ripresa evidenziati dal progetto Trend. Ora meno tasse e più collaborazione tra imprese e istituti bancari.

L’invito: uniti per consolidare la ripresa.

PRIMO PIANOPag. 3

PRIMO PIANOPag. 4

CREDITO E CAFPag. 5

FITA-CNAPag. 6

FITA-CNAPag. 7

NEWSPag. 8

AMBIENTEPag. 10

FORMAZIONEPag. 15

EDILIZIAPag. 11

BANDI E OPPORTUNITÀPag. 12

IMPIANTISTIPag. 13

CONVENZIONIPag. 14

LUCCA

Page 3: Magazine Cna Lucca numero 1 del 2011

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PRIMO PIANO

LUCCA

ARTIGIANATO IN CONVALESCENZA, LUCI E OMBRE SUL FUTURO DELLE IMPRESE LUCCHESI

Presentato il primo rapporto Trend. Tanti imprenditori al convegno promosso dalla nostra associazione nell’Auditorium della Banca del Monte di Lucca

Al convegno anche il Segretario Nazionale Cna, Sergio SilvestriniL’artigiano? In convalescenza. Sta me-glio di altri l’artigianato lucchese ma non può dirsi ancora fuori dalla crisi. Se da un lato a confortare ci sono le cifre sviscera-te dal progetto Trend su un campione di 400 imprese (i dati sono stati elaborati da Istat e Irpet e si riferiscono al 2009 e pri-mo trimestre 2010) che parlano di settori in controtendenza come il calzaturiero e la pelle (+84%), l’alimentare (+13,6%), i trasporti (+9,9%) e il legno (+5,2%) e abbastanza a sorpresa il manifatturiero (+15,6%), dall’altro il convegno promosso dalla nostra associazione che si è tenuto nell’Auditorium della Banca del Monte di Lucca, ha confermato le difficoltà a cui le piccole imprese e gli artigiani lucchesi dovranno ancora fare fronte nel corso del 2011. In forte calo i fatturati delle ripara-zioni (-33%), servizi alle imprese (-10%) e costruzioni (-16,9%).

Ad ascoltare le relazioni, le strategie e i pareri degli esperti economici e poli-tici (tra cui Il Sindaco di Lucca, Mauro Favilla; il Presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli; il Segretario Generale della Camera di Commercio, Roberto Camisi; il Consulente Irpet, An-drea Manuelli) tanti imprenditori mossi dalla necessità di capire “cosa è stato fatto, e soprattutto cosa ci sarà ancora da fare per uscire definitivamente dalla spirale negativa”. Un futuro “tra luci ed ombre – come ha confermato il nostro Presidente Ugo Da Prato durante uno dei suoi interventi– la preoccupazione è che la crisi lasci il nostro paese a ter-ra, e molti morti e feriti. La crisi non è passata; servono ora, più di prima, aiuti concreti per le imprese aiutando quelle più in difficoltà magari riequilibrando la tassazione a livello locale per alleggerire i settori più in difficoltà”. E a conferma di una criticità ancora in atto i dati forniti dal Presidente Fondazione Bml, Alberto Del Carlo: “I fallimenti – ha spiegato ri-ferendosi a dei dati forniti da Il Sole 24 Ore – sono aumentati. Si tratta di dati

della Provincia di Milano. Nel 2009 sono aumentati del 20%, e nel 2010 del 25%. Il 49% del Pil della Provincia di Lucca dipende dall’estero mentre a livello re-gionale siamo intorno al 33%. Se riparte l’export, riparte anche Lucca”. L’analisi ha inoltre evidenziato un dato su tutti: la fase acuta l’artigianato locale

l’ha vissuta nel primo bimestre del 2010, e Lucca rispetto alle altre realtà della To-scana ha avuto performance migliori di tutti: l’8% in meno contro il 19% della media regionale. Ma ci sono anche note positive, ancora però tutte da valutare: “Gli investimenti hanno avuto una vera e propria esplo-sione nel primo trimestre 2010 – spiega ancora Da Prato – e questo può signifi-care due cose: sono stati destinati per ottenere liquidità oppure sono reali inve-stimenti in innovazione, tecnologie e po-litiche di aggressione sui mercati? Non è ancora chiaro. E’ un dato che potrebbe essere completamente ribaltato. Quel 286% in più potrebbe anche dire che le imprese si sono indebitate”. L’altro tema caldo è stato la relazione tra le banche e gli istituti di credito, imputati a più riprese di “aver chiuso i rubinetti alle imprese”: “Il sistema bancario – ha spiegato Mauro Quercioli, Responsabile dell’area Toscana Ovest Banca Monte Paschi di Siena – ha fatto diligentemen-te il suo lavoro. Le imprese, dato no-vembre 2010, hanno ottenuto l’1,81% in più di credito. A crescere sono stati gli impieghi delle famiglie: tra il 7 e l’8%. E’ stato fatto un lavoro importante dalla Regione Toscana, Confidi; sono stati so-spesi i mutui delle famiglie in difficoltà. Ora bisogna guardare avanti”. Banche colpevoli del crash di molte aziende? “Assolutamente no – ha spiegato anco-ra – il sistema bancario ha pochissime responsabilità in questo senso ma ri-schia di pagare il prezzo più alto”.

*I dati sono stati elaborati da Istat e Irpet e si riferiscono al 2009 e primo trimestre 2010

Crisi, credito, tagli e giovani: l’opinione del Segretario

Nazionale Sergio SilvestriniAtteso dagli imprenditori lucchesi l’in-tervento pubblico del nostro segretario nazionale arrivato a Lucca per la pre-sentazione del rapporto. Silvestrini ha parlato “di dati interessanti e veri che provengono da chi conosce le imprese e il territorio. Sono dati in chiaro scuso con qualche segnale positivo. L’export sta ripartendo ma le imprese hanno fatto e stanno facendo uno sforzo terribile per adeguarsi ai mercati. Non vanno più nel mondo con la valigetta e basta; portano prodotti, mostrano l’azienda. La crisi – ha spiegato ancora – ha prodotto scon-fitte personali. A Treviso stiamo facendo anche dei corsi con degli psicologi per recuperare le imprese. E’ un quadro di convalescenza – ha ribadito – il problema vero ora, è come fare ripartire il sistema Italia. Il Pil crescerà, forse, dell’1% nei prossimi anni ma di questo passo arrive-remo allo stesso Pil del 2007 nel 2016-2017. Il mondo intanto cresce”. Credito e rapporto con le banche l’altro grande tema dell’incontro: “E’ fondamentale un nuovo approccio di business. Basta con la logica di Basilea e degli algoritmi. La banca deve tornare a guardare negli occhi l’imprenditore”. Infine una battuta sui giovani. 1 giovane su 3, come ha ri-levato la fotografia dell’Istat, è disoccu-pato: “Non è un paese per giovani – ha spiegato ancora Silvestrini – non ancora abbastanza per lo meno. Lo dicono le statistiche. I nostri giovani, in questo pa-ese, sembra che non avranno un futuro e hanno ambizione del futuro molto più bassa rispetto a quella che avevamo noi o i nostri padri”. E sui costi della politica: “105 province, comunità montane, go-verni regionali – ha concluso – il nostro paese non se lo può più permettere. E’ un paese stanco che non riesce a vede-re una prospettiva a lungo termine”.

* UPSettore FatturatoCalzaturiero e Pelle + 84%Alimentare +13,6%Trasporti +9,9%Legno +5,2%Manifatturiero +15,6%

DOWNSettore FatturatoSettore FatturatoRiparazioni -33%Costruzioni -16,9%Servizi all’Impresa -10%Metalmeccanico -5,1%Servizi -13,6%

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PRUDENZA E COMPETITIVITÀL’opinione del Referente Nazionale CNA Nautica Andrea Giannecchini

PRIMO PIANO

4 LUCCA

Nautica italiana in affanno ma i giochi non sono chiusi. Se da un lato la crisi globale ha stravolto la geografia dei can-tieri a livello mondiale dando l’avvio ad un progressivo processo di delocalizza-zione verso i paesi emergenti a danno dell’Italia e dell’Europa, dall’altro la crisi ha imposto alla diportistica e alla filie-ra nautica Made in Italy nuovi assetti e nuove sfide con la crescita del mercato del Repair&Refit. Cala, questo era un dato più che preve-dibile, il numero degli ordini per i cantieri italiani sceso, a livello mondiale, dal 50% del 2008 al 32% del 2010. E pensare che a cavallo tra il 2009 e il 2010 gli ordini per super yacht di metratura superiore ai 24 e 30 metri avevano toccato il punto più alto degli ultimi anni. Sono alcuni dei dati forniti dal “Focus Group” promosso da CNA Nautica e Provincia di Massa Carrara nell’ambito di Seatec, la Rassegna Internazionale di Tecnologia, Sufornitura e design per imbarcazioni, yacht e navi che si è te-nuta a Carrara Fiere. In tutto, comples-sivamente, a livello globale sono circa 750 gli yacht superiori ai 24 metri com-missionati nel 2010 ai cantieri tra moto-ryahct, sailing, open etc, con l’Italia an-cora leader della fascia dei 30 metri e più (38% del mercato). L’Italia si conferma, questo è vero, la capitale mondiale dei super yacht davanti a Olanda-Turchia, America, Inghilterra e Germania ma per quanto ancora? “In termini congiunturali – ha analizzato il Responsabile Nazio-nale CNA Produzione Nautica, Giancar-lo Gamberini presentando i risultati del Focus Group - nel primo semestre 2010

EFFETTO DELOCALIZZAZIONE, SUPER YACHT SEMPRE PIÙ VERSO I PAESI EMERGENTI A Seatec la presentazione del focus group di Cna Nautica.

Italia ancora leader mondiale, in crescita anche il Repair&Refit.i livelli di produzione della nautica risul-tavano inferiori di quasi il 28% rispetto a quelli del medesimo periodo 2008, anno in cui la crisi ha iniziato a manifestarsi anche nel settore della nautica da dipor-to. Se andiamo invece agli esiti della ri-cerca di ordine più strutturale, si confer-ma che la filiera costituisce nella nautica un modello di organizzazione produttiva dominante, caratterizzato da una mag-gior cooperazione e interdipendenza col cantiere legata alla specializzazione e differenziazione delle competenze”.Dal ”focus” emerge inoltre, la preoccu-pazione degli imprenditori per le pro-spettive future di un primato competitivo italiano messo in discussione dal crollo degli ordinativi, dal fallimento di molte piccole realtà aziendali anche di eccel-lenza nell’accessoristica, produzione degli scafi, nelle lavorazioni specializzate di falegnameria, nonché per le difficoltà di ordine finanziario nell’investire in nuo-vi processi d’innovazione. A fare paura sono anche i mercati emergenti come Cina, India e Corea che operano in con-dizioni salariali e lavorative molto diver-se (salari inferiori. Rapporto 10 a 1) ma anche nazioni con esperienza consoli-data come la Turchia che rischiano ora di condizionare le strategie aziendali sul contenimento del costo del lavoro. “An-che in Italia – spiega l’analisi – si sono verificate significative riduzione dei red-diti reali e si sono intensificati i processi di auto-sfruttamento. Ne consegue una trasformazione che comporterà, nel me-dio periodo, l’espulsione dal mercato di moltissime imprese artigiane incapaci di competere ne sui costi, ne sulla qualità.

Di contro – spiega l’indagine EU.R.E.S. – si affermeranno le realtà con produzio-ni altamente specializzate, flessibili e a misura delle esigenze dei singoli clienti”. La nautica, per salvarsi dall’Oriente, do-vrà saper investire su innovazione, ricer-ca, esperienza e professionalità. Infine, l’analisi dell’impatto della crisi sui rap-porti tra le imprese svelando la “scollatu-ra tra l’impresa committente che guarda il mercato e le subfornitrici che seguono il committente senza guardare il merca-to” e “rafforzando il potere contrattuale delle imprese contrattuale delle imprese committenti e subfornitrici”.

YARE A VIAREGGIO, COLLETTIVA CNA PER LA PRIMA FIERA INTERNAZIONALE

Dal 31 marzo al 2 aprile la prima fiera internazionale di “after sales e refit”

Collettiva CNA Nautica per la prima edizione di Yare, la Fiera Internazionale dell’“after sales e refit” in programma dal 31 marzo al 1 aprile a Viareggio. Voluta fortemente dal mondo CNA, la nostra associazione sarà protagonista con una collettiva (130 metri quadrati a disposizione delle nostre aziende) nel-la darsena viareggina. In esposizione tutta la filiera dei servizi che seguono l’acquisto di uno scafo: dal manage-ment alle agenzie per il reclutamento equipaggi, dai broker ai progettisti, dalle agenzie marittime agli enti certifi-catori. Un centinaio gli stand e migliaia i visitatori attesi da tutto il mondo con

la partecipazione dei principali cantieri viareggini ed europei. Se Genova ha la fiera della nautica, Carrara Fiere quella della componentistica con Seatec, Via-reggio vuole identificarsi, a tutti gli ap-passionati del mondo, non solo come la patria della fabbricazione ma anche come quella del refitting.

E’ uno sconvolgimento epocale che deve essere osservato con prudenza e corag-gio. Il crollo degli ordinativi ha avuto un ef-fetto devastante su tutta la filiera, in parti-colare per le imprese che vivono all’ombra dei grandi cantieri e che hanno una scarsa percezione del mercato globale. L’asse si sta spostando sempre più verso il Sud Est Asiatico, ma conserveremo ancora per molto il primato mondiale della produzio-ne. La crisi impone però riflessioni attente, minuziose, modelli organizzativi al passo con le lingue e le culture da affrontare, più competitività, innovazione, tecnologia e internazionalizzazione; ci sta spingendo verso una selezione naturale premiando le imprese con maggiore capacità di adat-tamento. Il mercato premierà le aziende specializzate, tradizionalmente nautiche e che hanno al loro interno competenze e conoscenze. Siamo realistici: i numeri a doppie cifre del biennio 2006-2007 fanno parte della storia, della nostra bella epo-que, e difficilmente ritorneranno in tem-pi brevi. Il mercato è in ripresa, ed anche questa è una considerazione reale, eppure ha spogliato il nostro modello mostrando tutte le fragilità e i peccati, di un setto-re che non ha ancora eguali nel mondo. Davanti a noi abbiamo sfide complicate e mercati nuovi, mai battuti, che avranno un effetto sui nostri assetti e in termini di costi. Il nostro sistema competitivo è stato messo in discussione; il modello produtti-vo è in discussione. Non credo però che la Cina, e i paesi emergenti in breve tempo, ci potranno impensierire come competitors produttivi, anzi al momento rappresentano più delle opportunità da cogliere. Dobbia-mo però sfruttare questo gap temporale per prepararci a queste nuove sfide attra-verso l’adattamento dei nostri modelli or-ganizzativi e produttivi, attraverso crescite dimensionali, rafforzamenti patrimoniali e reti di impresa. Il nostro primato non è una concessione divina, ma una sifda che dob-biamo confermate ogni giorno.

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CREDITO E CAF

LUCCA

Sostenere le imprese che hanno an-cora problemi di liquidità, costruire un percorso non traumatico dall’Avviso comune e prevedere la possibilità di finanziamento per avviare processi di rafforzamento patrimoniale: sono le li-nee guida del nuovo accordo per il cre-dito alle pmi siglato ABI (Associazione Bancaria Italiana), Rete Imprese Italia, di cui fa parte la nostra associazione, Confindustria e governo. L’Accordo, si fonda su quattro pilastri. Il primo è la proroga al 31 luglio 2011 per la presentazione delle domande di am-

Da gennaio 2011 le imprese che van-tano crediti verso l’erario, prima di ef-fettuare la compensazione, dovranno verificare di non avere cartelle esatto-riali scadute e non versate superiori a 1.500 euro. Infatti l’art. 31 del D.L. 78/10 ha introdotto il divieto di utilizzare credi-ti erariali in compensazione nel modello F24 fino a concorrenza dell’importo dei debiti iscritti a ruolo per imposte era-riali e relativi accessori. Si potrà com-pensare solo il credito eccedente l’am-montare della cartella scaduta. In caso di inosservanza del divieto è dovuta la sanzione pari al 50% dell’importo inde-bitamente compensato. Di conseguen-za gli imprenditori saranno costretti a monitorare costantemente le cartelle ricevute e le scadenze di pagamento, per avere la certezza di essere legitti-mati ad effettuare le compensazioni dei loro crediti d’imposta. Purtroppo ad oggi (nonostante la nostra associazione lo abbia richiesto a gran voce) mancano idonee procedure in grado di rendere noto agli intermediari la posizione de-bitoria dei propri clienti. Non è ancora prevista la possibilità di compensare i debiti fiscali iscritti a ruolo con i crediti tributari. In attesa di questo provvedi-mento le imprese sono obbligate a pa-gare per cassa senza poter usufruire

MORATORIA DEBITI, NUOVO ACCORDO PER ARTIGIANI E PMI

COMPENSAZIONE: LIMITI PER L’UTILIZZO DEL CREDITO AGENZIA DELLE ENTRATE: obbligo comunicazione operazioni

superiori 3 mila euro

Prorogate rate mutui, finanziamenti più lunghi, conversione tasso fisso in variabile e rafforzamento patrimoniale i pilastri dell’Accordo siglato con l’ABI

missione alla sospensione della quota capitale delle rate di mutuo, fino a un massimo di 12 mesi. Il secondo pilastro consiste nell’allungamento dei finan-ziamenti a medio lungo termine (mutui) che hanno beneficiato della sospensio-ne, per un periodo pari alla vita residua del finanziamento, comunque non su-periore ai 2 anni per i finanziamenti chi-rografari e ai 3 anni per quelli ipotecari. Le imprese riprenderanno l’ammorta-mento del finanziamento con una rata più sostenibile, spalmando il debito residuo su un orizzonte temporale più lungo. Terzo: la disponibilità di specifici strumenti di gestione del rischio di tas-so relativamente ai finanziamenti, fina-lizzati a convertire il tasso di interesse del finanziamento da variabile a fisso o a fissare un tetto al possibile incremen-to del tasso di interesse variabile, e in-fine, quarto punto, la realizzazione di fi-

della compensazione di crediti e senza poter bloccare la maturazione degli in-teressi moratori sul ruolo non pagato. A questo si aggiungono le regole in vigore dal 2010 previste dal D.L. 01/07/2009 n. 78: i crediti IVA di importo superiore a 10.000 euro, risultanti da dichiarazione annuale, possono essere compensa-ti solo a partire dal 16 del mese suc-cessivo alla presentazione del modello Iva annuale. La stessa norma prevede che per i crediti superiori a 15.000 € è necessario presentare il modello Iva annuale con il visto di conformità di un professionista abilitato. Il visto di con-formità comporta pesanti responsabili-tà per il professionista che lo appone e questo si traduce in un ulteriore onere per l’impresa. Ci preme sottolineare che le imprese stanno attraversando una crisi economico finanziaria senza pre-cedenti e che invece di essere sostenu-te vengono costantemente sottoposte a obblighi e verifiche che ingessano la loro attività.

Tutti i titolari di partita IVA dovranno comunicare in forma telematica entro il 30 aprile di ciascun anno le operazioni di cessione-acquisto di beni, ovvero di prestazione di servizi di importo pari o superiore a 3000 euro al netto dell’Iva. La comunicazione arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate che infor-ma inoltre che, per le operazioni con emissione di ricevuta fiscale o scon-trino, effettuate nei confronti di privati, l’obbligo decorre dal 01 Maggio 2011 e riguarderà le operazioni con importo a partire da 3.600 euro Iva compresa. Per queste operazioni è obbligato-ria l’indicazione del codice fiscale del cliente sulle ricevute e sugli scontrini. Il cliente è tenuto a fornire all’esercente tutti i propri dati anagrafici. Per i con-tratti di appalto, fornitura e sommini-strazione e tutti gli altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, per la verifica dell’obbligo di segnalazione si dovrà fare riferimento al totale dei cor-rispettivi dovuti per l’anno solare. Sono escluse dall’obbligo di comunicazione le seguenti operazioni: importazioni, esportazioni, operazioni con soggetti ubicati in paesi black list.

nanziamenti per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale. Possono essere ammesse all’allunga-mento ai sensi dell’Accordo, le Pmi di tutti i settori, “in bonis”, ovvero che non hanno posizioni debitorie classificate dalla banca come “sofferenze”, partite “incagliate”, esposizioni ristrutturate o scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni, né procedure esecutive in corso. Inoltre l’impresa, nel periodo di sospensione dell’ammortamento del mutuo, deve aver pagato con regolarità gli interessi e, se del caso, deve alla fine del periodo di sospensione aver ripreso a pagare regolarmente le rate di ammortamento del finanziamento. La nostra associazione invita le imprese a cogliere questa opportunità rivolgen-dosi all’Ufficio Credito: Dott. Alessan-dro Pera - tel. 0583-4301106 - e-mail: [email protected]

Page 6: Magazine Cna Lucca numero 1 del 2011

FITA-CNA

6 LUCCA

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la deliberazione del Comitato Centrale n. 17 del 19 ottobre 2010, con la qua-le sono state determinate le quote da versare per l’iscrizione all’Albo relativa al 2011. E’ stata confermata la possi-bilità di poter adempiere al versamen-to della quota attraverso un sistema di pagamento telematico con l’utilizzo di carte di credito (circuiti Visa o Master-card), di conto Bancoposta-PostePay o mediante bonifico bancario. Da quest’anno viene consentita la pos-sibilità - solo con una delle predette mo-dalità di pagamento in via telematica - di effettuare un versamento multiplo di quote di iscrizione all’Albo, riferito a più imprese, mediante un’unica transazione. L’effettuazione di un versamento multiplo non consente il ricalcolo della quota.In alternativa, l’impresa può ancora provvedere al versamento della quota presso gli Uffici postali, attraverso l’uti-lizzo di un normale bollettino di conto

corrente.Nel caso in cui si ritenga che l’importo da versare non risulti corrispondente a quello calcolato dall’utente in base al parco veicolare posseduto alla data del versamento, l’utente potrà ricalcolare la quota, comunicando, poi, l’effettiva composizione del proprio parco vei-colare circolante all’Organismo provin-ciale per la tenuta dell’Albo, nonché al competente Ufficio UMC.Sia nel caso di versamento della quo-ta attraverso una qualsiasi modalità di pagamento on-line (incluso il bonifico bancario) sia nel caso di versamen-to della quota presso gli Uffici postali, attraverso l’utilizzo di un normale bol-lettino di conto corrente, l’impresa non sarà più tenuta ad esibire alcuna rice-vuta al competente Organismo territo-riale per l’Albo. La prova dell’avvenuto pagamento della quota relativa all’anno 2011 dovrà essere comunque conser-vata, dalle imprese, ai fini degli eventua-

li controlli, sempre effettuabili da parte dei competenti Organismi provinciali per la tenuta dell’Albo. Il versamento dovuto per la quota di iscrizione all’Al-bo per l’anno 2011, compiuto in una delle modalità descritte, dovrà essere effettuato entro la data del 31 dicembre 2010. Il Comitato Centrale provvederà a trasmettere ad ogni singolo Organismo territoriale per l’Albo, in formato elet-tronico, i riscontri relativi ai versamenti effettuati, per singola impresa.Si rammenta che le imprese possono in-correre nelle procedure di sospensione dell’iscrizione all’Albo in caso di man-cato o insufficiente versamento della quota e che la quota fissa di iscrizione da versare da parte di tutte le imprese iscritte all’Albo è pari a 20,66 euro. Ul-teriore quota dovuta da ogni impresa in relazione alla dimensione numerica del proprio parco veicolare, qualunque sia la massa dei veicoli con cui esercitano l’attività di autotrasporto.

QUOTE ALBO 2011: LA GUIDA AL VERSAMENTO

COME EFFETTUARE IL PAGAMENTO DELLA QUOTA 2011

Confermato il pagamento telematico con carta di credito

1. NUMERO DI ISCRIZIONE ALL’ALBOPer effettuare il pagamento della quota occorre conoscere il numero di iscrizione all’ Albo dell’impresa. Per coloro che non dovessero ricor-dare il proprio numero di iscrizione all’Albo, è possibile ricavarlo dal sito www.alboautotrasporto.it (cliccare su “ALBO” e quindi su “ISCRITTI”, inserire la denominazione dell’impre-sa, premere INVIO e cliccare su “se-lect”); il numero di iscrizione all’albo è composto da: PE, sette cifre (di cui le prime tre sono 640) ed una lettera (che appaiono nel dettaglio rispetti-vamente in corrispondenza di: Kprov, Knum e Kcin); esempio di numero di iscrizione: RM1234567L.

2. REGISTRAZIONEIn ogni caso, a prescindere dalla mo-dalità di pagamento prescelta, per effettuare il versamento occorre regi-strarsi sul sito www.alboautotraspor-to.it (per registrarsi cliccare su “Quote e Pedaggi” e quindi su “Registrazio-ne”). La registrazione deve essere ef-fettuata da una persona fisica (titola-re, socio, amministratore o soggetto incaricato: consulente automobilisti-co, consulente dell’impresa, ecc.).

3. ACCESSODopo aver effettuato la registrazione, si può avere accesso al sito www.al-boautotrasporto.it tutte levolte che si ha necessità, cliccando su “Quote e Pedaggi” ed immetten-do il nome utente (scelto durante la procedura di registrazione) e la pas-sword (che viene trasmessa via e-mail dal Comitato Centrale) ed infine cliccando su “Accedi”.

4. VISUALIZZAZIONE E RICALCOLO DELLA QUOTA

Dopo aver effettuato l’accesso si può visualizzare direttamente sul sito l’importo della Quota da versare per il 2011: cliccare su “Versamen-to quote”, scegliere Anno 2011, in-serire il numero di iscrizione all’albo (RM/585_ _ _ _/_) e cliccare su “Vi-sualizza quota”. L’importo potrebbe non essere corretto in conseguenza di registrazioni ancora non perfezio-nate circa la vendita o l’acquisto di veicoli alla data del calcolo della quo-ta (ad esempio: si è acquistato o ven-duto un autocarro ma non si è ancora provveduto al duplicato della carta di circolazione). Se l’utente ritiene che l’importo visualizzato non è corretto, deve ricalcolare la quota cliccando su “Calcola quota” ed inserendo i dati del proprio parco veicolare; clic-cando poi su “Quota singola” torna al punto precedente.

Per effettuare il versamento della Quota 2011 è necessario accedere al sito www.alboautotrasporto.it e seguire le istruzioni. Fermo restando che il soggetto tenuto al pagamento della Quota d’iscrizione è tenuto a rispettare le disposizioni dettate dal Comitato Centrale, si rappresentano di seguito le singole fasi in cui può essere suddivisa l’intera procedura da seguire.

Page 7: Magazine Cna Lucca numero 1 del 2011

GOLFO DEI POETI

7LUCCA

FITA CNA

NOTA BENE: in mancanza della pro-cedura di autocertificazione il versa-mento della quota verrà considerato non effettuato.A tal fine, dopo aver selezionato il tipo di pagamento, cliccare su “Au-tocertificazione” ed inserire i dati del pagamento effettuato e riportati sul-la ricevuta bancaria o sul bollettino postale.

VERSAMENTO TRAMITE C/C POSTALEIl num. di conto corrente postale da riportare sul bollettino è: 34171009. L’intestazione è: “Comitato centrale per l’Albo nazionale delle persone fi-siche e giuridiche che esercitano l’au-totrasporto di cose per conto di terzi” – Via G. Caraci, 36 – 00157 ROMA. La causale è: Quota iscrizione 2011 – RM /58 _ _ _ _ _ /_ (completare il numero di iscrizione inserendo dopo il 58 le altre cinque cifre e la lettera dell’alfabeto). Il bollettino postale do-vrà essere completato, altresì, con la denominazione dell’impresa, la sede e l’importo da versare.

ProceduraDopo avere effettuato le FASI da 1. a 4., cliccare su “Procedi al pagamento” e scegliere la modalità “Bollettino car-taceo”. A questo punto compariranno i dati da riportare su un normale bol-lettino postale. L’importo da versare sarà quello già visualizzato o, even-tualmente, quello ricalcolato.

Dopo aver effettuato il versamento presso uno Sportello Postale, occorre seguire la procedura di autocertifica-zione: cliccare su “Autocertificazione” ed inserire i dati del pagamento ef-fettuato presso uno sportello postale riportati sul bollettino (Codice Ufficio, data, progressivo e VCY); quindi clic-care su “Conferma”.Se è necessario effettuare un nuovo accesso al sito occorre ripetere la pro-cedura a partire dalla Fase 4. E quindi: sul sito www.alboautotrasporto.it clic-care su “Quote e Pedaggi” ed immet-tere il nome utente (scelto durante la procedura di registrazione) e la pas-sword (che viene trasmessa via e‐mail dal Comitato Centrale) ed infine clic-care su “Accedi”; quindi cliccare su “Versamento quote”, scegliere Anno 2011, inserire il num. di iscrizione all’albo (RM/580_ _ _ _/_); cliccare su “Visualizza quota” (non ha importanza in questa fase se la quota visualizzata sia corretta o meno); cliccare su “Pro-cedi al pagamento” e scegliere “Bol-lettino cartaceo”.A questo punto occorre cliccare su “Autocertificazione” ed inserire i dati del pagamento effettuato presso uno sportello postale riportati sul bollettino (Codice Ufficio, data, progressivo e VCY); quindi cliccare su “Conferma”. Dopo aver cliccato su “Conferma” la procedura è conclusa.N.B.: si ribadisce che se non viene effettuata la procedura di autocerti-ficazione, il versamento della quota sarà considerato non effettuato.

122 euro di aumenti a regime suddivi-si in quattro trance, una tantum di 150 euro in due tranche e l’impegno ad una verifica della sostenibilità delle intese economiche con l’obiettivo di soste-nere la competitività delle aziende di autotrasporto e della logistica: sono i punti salienti del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro siglato da Fita-CNA e dalle altre organizza-zioni sindacali arriva dopo una lunga e complessa fase di incontri e dibattiti. Scaduto da più di 30 mesi, il contrat-to collettivo, prevede importanti novità per tutti gli autotrasportatori, oltre alla scadenza triennale fissata al 31 dicem-bre 2012.Oltre agli aumenti e all’impegno, l’ac-cordo prevede la sterilizzazione degli

istituti contrattuali sino alla scadenza del CCNL, il superamento delle festi-vità della Pasqua e del 4 novembre con la salvaguardia dei diritti acquisiti, flessibilizzazione sulla ricorrenza del Santo patrono, costituzione dell’Ente bilaterale per il settore con finalità in ambito della formazione, il sostegno al reddito in caso di crisi aziendale e ri-qualificazione professionale, l’istituzio-ne di una specifica sezione artigiana, l’avviso comune per la riduzione dei costi nell’autotrasporto, l’estensione a sei anni del periodo di apprendistato per gli autisti del 3°S. Un risultato importante segno dell’effi-cacia del sistema Fita-CNA e di un la-voro di squadra con tutti gli attori della filiera dell’autotrasporto.

CONTRATTO NAZIONALE, AUMENTI A REGIME DI 122 EURO

Tutte le novità introdotte dall’accordo nazionale collettivo

ATTENZIONE: ai fini del calcolo della quota considerare solo i veicoli im-matricolati ad uso di terzi, in proprie-tà, usufrutto, acquisto con patto di riservato dominio o leasing

NOTA BENE: qualora venga effet-tuato il ricalcolo della quota, causa modifiche del proprio parco veico-lare che incidono sull’importo da versare, occorrerà comunicare le variazioni del proprio parco veicola-re alla Provincia di competenza ed all’Ufficio Motorizzazione Civile della provincia di competenza.

PAGAMENTODopo aver visualizzato la Quota sul sito, l’utente deve cliccare su “Proce-di al pagamento” (anche se l’impor-to è stato diversamente ricalcolato) e deve scegliere il tipo di pagamento preferito. Ovviamente l’importo da pagare sarà quello originariamen-te visualizzato ovvero, se del caso, quello ottenuto con il ricalcolo.

PROCEDURA DI AUTOCERTIFICAZIONESuccessivamente al versamento dell’importo della Quota 2011, colo-ro che hanno pagato tramitebonifico bancario ovvero con bollettino postale sono obbligati ad eseguire la procedu-ra di autocertificazione (direttamente sul sito del Comitato Centrale).

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NEWS

LUCCA

Ipoacusia da rumore (sordità), tunnel carpale, disturbi intervertebrali, entesopatie, dermatiti allergiche da contatto e traumi ripetuti: ecco le malattie professionali più comuni tra gli artigiani e i piccoli imprenditori secondo l’ultimo report della Regio-ne Toscana riferito al 2007-2008 che possono essere indennizzate dall’Inail. Pa-tologie, disturbi e vere e proprie sindromi, come il tunnel carpale, malattie dell’ap-parato respiratorio come l’asma, o dell’apparato uro-genitale come la prostata, o ancora le varici, comunissime tra gli artigiani a cui CNA ha deciso di dedicate uno sportello del nostro patronato Epasa gratuito, e attivo presso le sedi di Lucca, Viareggio e Pietrasanta per valutare e attivare le procedure di riconoscimento. Per informazioni contattare la segreteria Cna allo 0583-4301

All’interno del settore edile operano numerose imprese senza dipendenti, definite dal Testo Unico sul la Sicurezza “lavoratori autonomi”. Il Dlgs. 81/2008 modificato dal Dlgs . 106/2009 prevede che questi imprenditori siano obbligati alla visita medica con compilazione della cartella sanitaria di rischio come previsto dall’allegato 3A del D.Lgs. n. 81/2008 mentre il decreto legislativo 81/08 impone di esibire al committente dei lavori nei cantieri edili gli attestati inerenti la propria formazione in ma-teria di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sempre più spesso le richieste sono fatte a pochi giorni del l ’ inizio dei lavori con le conseguenti di ricadute negative per l’autorizzazione all’ingresso nel cantiere e quindi, al l’ inizio dei lavori. Per colmare questi due ambiti legislativi CNA Progetti ha attivato un uovo servizio per il rilascio dell’attività di idoneità sanitaria a costi davvero contenuto e corsi di formazione gratuita per i lavoratori autonomi dell’edilizia. I corsi in materia disalute e sicurezza sul lavoro sono incentrati sui rischi propri delle attività svolte, della durata di 12 ore, al fine di acquisire conoscenze utili alla prevenzione del le malattie professionali e degli infortuni in ambiente di lavoro, nonché al la conoscenza degli obblighi documentali previsti dal le norme. Per questo motivo la partecipazione al corso di formazione è un elemento indispensabile per documentare il possesso dei requisiti professionali per i lavoratori in appalto. Per saperne di più rivolgiti ai nostri uffici di Lucca (Cinzia Fistesmayer tel. 0583/4301117 fax 0583/1994026 [email protected]) e Viareggio (Monica Dal Pino tel. 0584/4390233 fax 0584/431919 [email protected]

Fino a 5 mila euro all’anno, tramite voucher, esenti fiscalmen-te, utilizzati dalle imprese per “assumere” i pensionati. E’ una delle importanti novità del progetto “Anziani Attivi” promosse dalla nostra associazione in collaborazione con CNA Pensio-nati e l’agenzia interinale “Obiettivo Lavoro” che può consentire alle imprese di utilizzare mano d’opera qualificata, in maniera temporanea. Un’iniziativa dedicata ai pensionati che ancora si sentono in grado di svolgere una o più attività lavorative at-traverso la creazione di una banca dati necessaria per incro-ciare il pensionato e l’impresa e favorire così la collocazione. Un progetto che si estende anche al servizio badanti con la possibilità di individuare delle badanti non conviventi tramite la somministrazione temporanea del personale, e che può essere attivato anche in caso di mancanza temporaneo della badante convivente. Per informazioni contattare la referente Giovanna Morabito al 0584-439032.

Front-Office e all’assistenza gratuita del patronato Epasa per ottenere il supplemento di pensione. Come? Continuando a lavorare e versando i relativi contributi è infatti ottenere un supplemento. Un’opportunità offerta dall’associazione degli arti-giani che è in grado, attraverso il servizio del patronato, di calcolare e presentare la domanda del supplemento di pensione, ed inoltre valutare l’effetto delle pensione con l’attività lavorativa e consigliare ipotesi diverse di inquadramento previdenziale. Inoltre gli uffici Epasa sono a disposizione per presentare la richiesta di pensione a tutti gli aventi diritto oltre ad effettuare la verifica delle posizioni assicurative, raggiungimento dell’età pensionabile, calcolo dell’importo della pensione e valutazione dell’effetto della pensione con l’attività lavorativa (normativa sul cumulo).Gli uffici Epasa sono a disposizione dei pensionati presso le sedi di Lucca in località Arancio, Via romana 615/p - tel. 0583 4301123 (Referente Silvia Baldisseri) e Viareggio in Largo Risorgimento 9 – tel. 0584 439038 (Referente Alfredo Marchetti).

NEWS 1:MALATTIE PROFESSIONALI, SERVIZIO GRATUITO CNA

NEWS 2:SORVEGLIANZA SANITARIA E FORMAZIONE AI LAVORATORI

AUTONOMI GRATUITA PER LE NOSTRE IMPRESE

NEWS 3: I NONNI TORNANO A LAVORO, 5000 EURO PER I PENSIONATI CON “ANZIANI ATTIVI”

NEWS 4: ASSISTENZA GRATUITA PER SERVIZI PENSIONISTICI

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Energie rinnovabili

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AMBIENTE

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SLITTA AL 1 GIUGNO IL DEBUTTO DEL SISTRI, C’E’ LO SPORTELLO DI CONSULENZA

CON ACQUA&AMBIENTE HAI LO SCONTO E BEVI MEGLIO

Slitta di 5 mesi (al 1 giugno) l’avvio dell’operatività del registro online dei rifiuti, meglio conosciuto come Sistri, a cui tutte le aziende dovranno obbliga-toriamente adeguarsi. Prorogata al 30 aprile 2011 anche la denuncia annuale dei rifiuti prodotti nel 2010. Il Sistri sa-rebbe dovuto entrare in vigore a partire dal 1 gennaio. Una data di debutto quella del Sistri che aveva generato non poche pole-miche da parte delle imprese non an-cora pronte ad entrare a regime con il nuovo sistema. CNA fa sapere che per questo periodo resta inalterato l’attuale doppio regime di gestione dei rifiuti e

“Bevi meglio, spendi meno e ri-spetti l’ambiente”: è lo slogan di “Acqua&Ambiente”, una delle nuove aziende entrate a far parte del siste-ma CNA, specializzata nel trasformare l’acqua di rubinetto in una risorsa, e se preferisci, anche in acqua gassata. Ba-sta solo cliccare. Et voilà, l’acqua ha le bollicine. Per la casa, per l’ufficio, per il capannone, per il tuo albergo, ristoran-

LUCCA

che ai fini della tutela ambientale e cor-retta gestione dei rifiuti in quanto i dati da inserire nel registro sono già conte-nuti nei formulari vidimati dalle Camera di Commercio e la conservazione per cinque anni è già ampiamente suffi-ciente a garantire la corretta gestione e l’eventuale controllo.Predisposto, per traghettare le imprese verso il Sistri in questa fase, un appo-sito servizio di consulenza per provve-dere alla vidimazione e consegna dei registri. Per informazioni è possibile contattare la segreteria Provinciale di Lucca.

rimangono in vigore esclusivamente le sanzioni del sistema cartaceo previste dal d.lgs152/06. La proroga compren-de anche l’obbligo, introdotto con il decreto legislativo 205/2010 di rece-pimento della Direttiva rifiuti, di tenu-ta del registro di carico e scarico per i trasportatori in conto proprio di rifiuti non pericolosi, che riguarda in speciale modo il settore dell’edilizia (trasporto inerti per demolizione e costruzione) che a partire dal 25 dicembre dovranno dotarsi di apposito registro vidimato in Camera di Commercio, sul quale do-vranno registrare i movimenti di carico e scarico. Il provvedimento è inutile an-

te o negozio. O perché no? Per tutte queste situazioni, Acqua&Ambiente ha lanciato la sua prima linea di distribu-tori di acqua abbinando design, sicu-rezza e qualità, funzionalità e utilità, e soprattutto, sostenibilità economica e ambientale con la riduzione dei costi e dell’inquinamento. Prodotti rivolti alla famiglia, all’azienda, al professionista e alla comunità che ai soci CNA co-

steranno meno. Quanto? Il 10% oltre al preventivo e al sopralluogo gratuito. Con “Acqua&Ambiente” bere acqua di rubinetto è una scelta di gusto e di testa. Per informazioni scrivi a [email protected] oppure telefona al 0585-51252. Guarda il sito www.ac-quaeambiente.com

Nuova proroga per l’entrata in vigore del nuovo sistema di gestione dei rifiuti online

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vece per i lavoratori per i quali sono previste agevolazioni contributive di altro tipo, come l’assunzione dalle liste di mobilità o i contratti di inserimento. Per poter usufruire delle detrazioni i datori di lavoro devono essere in regola con il Durc e non aver ripor-tato condanne passate in giudicato per le violazioni delle norme sulla sicurezza nel quinquennio ante-cedente alla data di applicazione dell’agevolazione. A tal proposito i datori di lavoro devono inviare alla sede Inps competente il modello di autodichiarazione predisposto dall’istituto previdenziale che, in caso di dichiarazioni non veritiere, provvede a recuperare le somme fruite indebitamente. Le operazioni devono essere concluse entro il 18 aprile 2011.

GOLFO DEI POETI

11LUCCA

LAVORATORI IN REGOLA, DETRAZIONE DELL’11,5% PER OPERAI OCCUPATI

mia che hanno confermato la ri-duzione contribu-tiva dell’11,50% anche per le di-chiarazioni dei redditi inerenti all’anno 2010. Ma come funziona e chi può beneficiar-ne? La detrazione viene conteggiata sulla parte di con-tribuzione a carico dei datori di lavo-ro, esclusa quella

di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Il bonus si applica ai soli operai occupati con un orario di lavoro di 40 ore setti-manali. Non spetta, quindi, in caso di contratti a tempo parziale. La ri-duzione contributiva non spetta in-

Confermata la detrazione dell’11,50% per gli imprenditori edili in regola con i contributi e le norme per la sicurezza sul lavoro. A sgombrare i dubbi una circolare dell’Inps e il decreto emanato dai Ministeri del Lavoro e dell’Econo-

EDILIZIA

CASSA EDILE REGIONALE, SPORTELLO PER LE IMPRESE A LUCCA

Nella sede di Lucca uno sportello dedicato della Cassa Edile Regionale. E’ stato inaugurato nel mese di febbraio il primo front-office della Pro-vincia di Lucca della principale cassa edile della Toscana dove sarà possibile effettuare le iscri-zione, variazione e richiesta di prestazioni della Cassa Edile ma anche per ritirare i Durc ed otte-nere qualsiasi tipo di informazioni inerenti l’atti-vità istituzionale e non della Cassa.

Uno strumento strategico, in particolare in que-sta delicata fase congiunturale, per essere più vicina fisicamente alle imprese del territorio e ai lavoratori che sarà ospitato, grazie ad un accor-do con la principale associazione degli artigiani, all’interno dei locali del Centro Servizi per l’Arti-gianato in Via Romana, 615/P (località Arancio) e sarà aperto ogni lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18. Le imprese interessate possono contattare la segreteria Cna allo 0583 4301114 oppure scrivere a [email protected].

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BANDI E OPPORTUNITÀ

12 LUCCA

Contributi a fondo perduto, tante opportunità per le imprese artigiane della Toscana. Gli interventi, selezionati dai nostri uffici, sono mirati all’acquisto di elementi di inno-vazione, consulenze e tecnologie, energie rinnovabili, ricerca e sviluppo, occupazio-ne, credito e garanzie, formazione e internazionalizzazione. Abbiamo appositamente scelto quelle opportunità che possono fare al caso delle nostre imprese inserendo solo un estratto del bando. Per informazioni sui Bandi contattare l’Ufficio Sviluppo Economico della CNA. CREDITO E GARANZIE

SMOAT – Sistema di Microcre-dito Orientato e Assistito (anche per nascita nuove imprese) “Microcredito” indica il credito di importo non superiore a 15.000,00 euro concesso dai soggetti fi-nanziatori a fronte di investimenti di importo non superiore a 20.000,00 euro. Beneficiari tutti coloro che, privi di garanzie per acce-dere al credito bancario ordinario, vogliono intraprendere un percorso di piccola attività lavorativa (microimpresa), senza differenzia-zioni di genere, età o cittadinanza.

GARANZIE LIQUIDITA’Imprese attive da almeno 18 mesi con sede in Toscana. Garanzia gratuita a prima richie-sta fino al 60% (elevabile fino all’80% per imprese femminili e giovanili) : solo per ricapi-talizzazione e copertura del costo del lavoro dipendente.

GARANZIE INVESTIMENTIAmmissibili anche nuove imprese. Garanzia gratuita a prima richiesta fino all’80% e fino a 800,000 €, per investimenti, aiuti per servizi di consulenza e partecipazione a fiere, acquisto fabbricati etc.

GARANZIE FEMMINILIGaranzia gratuita a prima richiesta fino a 80% e fino a 100,000 €, per investimenti effettuati in Toscana e acquisto di scorte (fino max al 40% del finanziamento).

FONDO CAPITALE DI RISCHO “TOSCANA INNOVAZIONE”La Regione Toscana partecipa insieme alle fondazioni bancarie al fondo “Toscana Inno-vazione”, per l’assunzione di partecipazioni al capitale di rischio di imprese. La parteci-pazione al fondo è attuata nell’ambito della linea di intervento 1.4. a/1) – Ingegneria fi-nanziaria del POR.Si tratta di un intervento che intende contri-buire a creare in Toscana un ambiente favo-revole al capitale di rischio e che, in questa prospettiva, ha come elemento di forza pro-prio quello di nascere per iniziativa di attori locali e di vedere il coinvolgimento delle fon-dazioni di tutte le banche che operano in To-scana. Il Fondo “Toscana Innovazione”, con una dotazione di 44,4 meuro è destinato a pmi nelle fasi iniziali di vita (il cosiddetto ear-ly stage), ma anche a imprese che intendo-no attuare programmi di crescita aziendale (expansion). Il fondo interviene su imprese operanti in tutti i settori di attività economica ad esclusione dell’agricoltura e della pesca e del commercio.Il fondo opera acquisendo partecipazioni nel capitale sociale delle imprese fino a 5 milioni di euro.Il fondo potrà permanere nella compagi-ne sociale delle società partecipate per un periodo compreso tra cinque (5) e sette (7) anni. La partecipazione al fondo e il Rego-lamento del fondo sono stati approvati con decreto dirigenziale n. 2172 del 20.05.2008. Per informazioni contattare Guido Tommei allo 055-2498522.

CONTRIBUTI

BANDO/1CONCESSIONE GARANZIE AGLI INVESTIMENTI DELLE PMI TOSCANE

L’avviso pubblico (a valere sulle risorse del POR CReO FE! SR) ha lo scopo di promuo-vere nuove forme di ingegneria finanziaria finalizzate alla nascita e allo sviluppo di im-prese creative e innovative. Il bando, gestito da Fidi Toscana, è sempre aperto. Posso-no presentare domanda le imprese di tutti i settori. La Regione Toscana ha sottoscritto un accordo con il quale concede a Fidi Toscana un finanziamento pari a 33 milioni di euro. n particolare, il finanziamento dovrà essere utilizzato per concedere garanzie su finanziamenti, su operazioni di locazione finanziaria e su prestiti partecipativi a fronte di progetti di investimento e secondo le modalità previste dai provvedimenti specifici richiamati nella premessa dell’accordo stesso e nel Regolamento. La garanzia è rila-sciata da Fidi Toscana ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore all’80% dell’importo di ciascun finanziamento. Nei limiti di tale importo, la garanzia rilasciata copre fino all’80% dell’ammontare dell’esposizione – per capita-le e interessi contrattuali di mora – del soggetto finanziatore nei confronti delle PMI, calcolato al sessantesimo giorno successivo alla data di intimazione di pagamento. La controgaranzia è concessa ai garanti in misura non superiore al 90% dell’importo da essi garantito sui finanziamenti concessi alle PMI. L’importo massimo garantito o controgarantito per singola PMI è fissato nella misura pari a 500.000 euro. Le richieste possono essere presentante fino al 31 ottobre 2013.

BANDO/2SERVIZI QUALIFICATI, 60% A FONDO PERDUTO

La Regione Toscana concede alle Pmi dell’Industria, Artigianato e dei Servizi alla produzione contributi a fondo perduto per l’acquisizione di consulenze e servizi avanzati supporto alla innovazione tecnologica di prodotto e processo, servizi qua-lificati di supporto alla innovazione organizzativa e alla introduzione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e servizi qualificati di supporto all’in-novazione commerciale per il presidio strategico dei mercati. Previsto contributi a fondo perduto fino al 60% (Entro 30/04 – 31/08/ - 31/12 di ogni anno)

BANDO/3 Bonus di 6 mila euro a chi assume giovani e disoccupatiDa 2 mila a 6 mila euro di contributi alle aziende che assumono disoccupati o inoccupati con contratti a tempo determinato e indeterminato. E’ la contromisura messa in campo dalla Regione Toscana insieme al Ministero del Lavoro per fronteggiare la condizione di disagio dei lavoratori espulsi dai processi produttivi o a rischio di disoccupazione nel territorio regionale.Il pacchetto di sostegno all’occupazione riguarda le categorie più deboli e più incenti-vate a trovare un lavoro: donne, giovani diplomati (con età inferiore ai 30 anni), giovani laureati (con età inferiore a 35 anni), soggetti con reddito Isee non superiore ai 17 mila euro e anche persone dai 45 anni in su (che è una delle fasce di età in cui è maggiore la difficoltà a inserirsi o re-inserirsi nel mondo del lavoro). Il pacchetto varato da Regione e ministero si chiama “Azione di sistema Welfare to Work per le politiche per il reimpiego” punta dunque ad arginare disoccupazione e inoccupazione (disoccupato è chi ha perso il lavoro, inoccupato chi non lo trova). Per accedere a questi benefici occorrono però alcuni requisiti: l’iscrizione ai Centri per l’Impiego territorialmente competenti, non essere “percettori di ammortizzatori sociali”. I lavoratori in cassa integrazione o in mobilità in deroga, tuttavia, che vengono assunti da un’altra possono godere di questo sostegno. L’erogazione del contributo alle aziende sarà una tantum (unica, cioè); l’importo massimo erogabile è di 6 mila euro (lordi) in caso di assunzione a tempo indeterminato con orario di lavoro pari o superiore alle 30 ore settimanali. Nel caso di assunzione a tempo parziale indeterminato, inferiore alle 30 ore ma non inferiore alle 20 settimanali, il contributo sarà corrisposto in misura proporzionalmente ridotta al numero delle ore contrattuali. Nel caso invece di assunzione con contratto a tempo determinato, per una durata non inferiore a 12 mesi, con orario di lavoro non inferiore alle 20 ore settimanali, si prevede l’erogazione di un contributo una tantum pari a 2 mila euro (lordi). La presentazione delle domande è possibile fino ad esaurimento delle risorse e comunque non oltre il 31 dicembre. La CNA, tramite il CSA, ha attivato uno sportello dedicato, per informa-zioni rivolgersi al seguente indirizzo e-mail csa@cnalucca e referenti oppure contattare la referente area Lucca Domini Debora allo 0583-4301116 o la referente area Viareggio Giovanna Morabito allo 0584-439032

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IMPIANTISTI

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Chi riparerà le caldaie? Chi installerà il cancello automatico? Chi? Fa davvero strano sentire dire che uno dei settori maggiormente rappresentanti all’inter-no della nostra associazione (250 iscrit-ti) è a rischio estinzione. La ragione di essere di una simil affermazione, pro-vocatoria certamente, ma non troppo lontana dalla futuribile realtà, è legata alle difficoltà di un ricambio generazio-ne che “se non incentivato mette a re-pentaglio la stessa sopravvivenza di un comparto fondamentale collegato alle costruzioni, e sempre più a rinnovabili e domotica”. Roberto Lorenzi, 53 anni, Presidente Provinciale degli Impiantisti al secondo mandato, calca la scena da più di trent’anni; la sua analisi è cruda e dura tanto quanto la crisi economica:

“Mancano del tutto gli incentivi a livello contributivo per assumere giovani. Fini-ta questa generazione, la mia e quella dopo, l’impiantista sarà solo un ripiego e non una vocazione. E’ necessario fa-vorire un ricambio generazione dando gli strumenti alle imprese per assumere i giovani, a pagarli per garantirgli uno stipendio adeguato e ad aiutarli a co-struirsi un futuro. Oggi tutto questo non è possibile se non a caro prezzo, ma così gli impiantisti e gli idraulici saran-no sempre meno e mal preparati. Un giovane su tre è disoccupato? Finito il percorso scolastico professionale bi-sogna mettere in condizioni i giovani di fare pratica e di avviarsi verso il lavoro e l’impresa. E tra qualche anno magari la percentuale sarà molto più bassa”. Nonostante le nubi sul futuro molto è stato fatto dalla CNA e dal gruppo di lavoro degli impiantisti per portare le imprese verso nuovi settori. “La forma-zione e l’informazione – spiega – sono il valore aggiunto di un’impresa e di un artigiano. Abbiamo costruito un percor-so per avvicinare le imprese alla domo-tica, settore destinato a crescere, e al fotovoltaico per diversificare le attività e per cercare di intercettare i nuovi mer-cati. Certo, c’è molto da lavorare, e la normativa è sempre più complicata”. Ecco una delle note dolenti che più vol-te Lorenzi tira in ballo. “La sicurezza è alla base di ogni impresa e di ogni la-voratori; credo che sia un principio non svendibile, purtroppo devo notare che questa sicurezza costa molto in termi-ni economici alle imprese. Ci vuole un brevetto per ogni cosa. Sono d’accordo con corsi e percorsi di formazione per i

Una iattura. Le gare al massimo ribasso obbligano le imprese, pur di aggiudi-carsi un lavoro, all’impiego di materiali scadenti e di lavoratori in nero. E’ que-sta la realtà. “Una vergogna – sostiene Lorenzi – è un meccanismo schifoso. I ribassi, nelle gare, arrivano ormai an-che al 30-40%: ribassi non sostenibili per un’impresa se non sacrificando molto in termini di sicurezza, materiali, qualità degli interventi e manodopera. Il massimo ribasso fomenta la concor-renza spietata e porta le imprese a farsi la guerra sancendo il principio del vita mia, morte tua. Si svilisce la professio-

nalità e il nostro mestiere”. Lorenzi, che conosce molto bene il settore, riporta una delle casistiche più comuni: “Tra imprese parliamo – racconta – chi deci-de di scendere così in basso sceglie di rischiare. Preferiscono il tritacarne del ribasso per garantire continuità all’im-prese e ai lavoratori, sperando in un appalto più redditizio nel futuro. Ma se quell’appalto non arriva? Non sempre la logica della compensazione è ma-tematica. Credo che invece, ci sia da partire da una maggiore collaborazione tra l’edilizia e gli impiantisti. Siamo sulla stessa barca”.

IMPIANTISTI: PROFESSIONE A RISCHIO ESTINZIONE SENZA INCENTIVI PER RICAMBIO GENERAZIONALE

Intervista la Presidente Provinciale degli Impianti Roberto Lorenzi. Crisi, sicurezza e massimo ribasso: “Vita mia, morte tua: ma così danneggiamo le nostre imprese”.

MASSIMO RIBASSO: DANNEGGIA SOLO LE IMPRESE

giovani che si avvicinano al lavoro, ma sono da rivedere i criteri per tutti quegli artigiani che hanno esperienze decen-nali. Ci sono troppi obblighi formativi che stanno trasformando la sicurezza in un business”. Capitolo crisi. Trascinati dalle difficoltà delle costruzioni e dell’edilizia, anche per gli installatori non sono tempi fa-cili. Lo certifica lo stesso Lorenzi che parla di “pagamenti che arrivano dopo 120-180 giorni quando va bene” e del malcostume, sempre più diffuso, “del-la crisi come scusa”. “Il committente si approfitta della crisi – analizza – e molto frequentemente le tempistiche tra il no-stro investimento in termine di acquisto di materiali e lavoro, e il momento in cui siamo pagati, sono notevoli. Va meglio con i privati, e con i piccoli interventi. Un po’ meno con il pubblico che paga ma con tempistiche bibliche”. A fomen-tare i malumori tra gli artigiani, non solo impiantisti, il nodo delle tasse: “Le tas-se sono troppo alte – analizza ancora – spesso insostenibili. E gli studi di set-tore? Tu, impresa, devi dimostrare che non sei un ladro. Un punto di partenza sbagliato che non tiene conto dei sa-crifici enormi che ogni giorno facciamo per mantenere l’occupazione stabile”.Infine l’invito ai colleghi ad una mag-giore “partecipazione e collaborazione, in particolare ai colleghi del comparto edile. Stanno tirando troppo la corsa, e sarebbe opportuno lavorare insieme per evitare che sia la filiera degli instal-latori a rimetterci. La CNA è il naturale collettore tra imprese e istituzioni, enti e problematiche, e deve essere sfruttata – conclude – scambiando pareri, rifles-sioni ed idee possiamo aiutarci l’uno con l’altro a passare oltre questa fase proiettandoci nel futuro. Non possiamo continuare a ragionare con l’ognun per se. E’ una strada a senso unico”.

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CONVENZIONI

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Con 150 Filiali in tutto il Paese, Obiettivo Lavoro è la più grande Agenzia per il lavoro italiana. A Lucca, CNA ed Obiettivo Lavoro hanno recentemente rinnovato la Convenzione, per agevolare le imprese associate nell’ utiliz-zo delle prestazioni di lavoratori in somministrazione. La Con-venzione permette alle Imprese Associate a CNA di usufruire di uno sconto minimo dell’1,7% sulle tariffe ordinarie dei singo-

li contratti. Con l’approvazio-ne della Legge Biagi, Obiettivo Lavoro è in grado di fornire alle imprese l’intera gamma dei ser-vizi previsti dalla Riforma e può reclutare qualunque profi lo pro-fessionale, in Italia ed all’Estero. Per accedere alla convenzione, le Imprese interessate dovranno rivolgersi alla Sede CNA di ap-partenenza, compilando un’ap-posita scheda. Sarà la sede stessa ad inoltrare la documen-tazione ad Obiettivo Lavoro, che contatterà l’impresa per defi nire la stipula del contratto di lavoro somministrato. Obiettivo Lavoro si impegna inoltre a fornire, nel caso di commesse di un certo rilievo, tutta l’ assistenza (anche legale) e la documentazione ne-cessaria.

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FORMAZIONE

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Corsi di formazione per ottenere i requisiti di “Coordinatore della si-curezza per la progettazione” e di “Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori” così come previsto dal D.Lgs 81/2008 con-cernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili. I cor-si, promossi in collaborazione con l’Asl della Versilia, sono mirati alla

formazione di figure che svolge-ranno ruolo chiave per garantire la sicurezza.Il corso della durata di 120 ore è riservato ad architetti, ingegneri, geologi, periti industriali, geometri e agli imprenditori edili ed impianti-sti in possesso dei titoli di studio. Il programma prevede lezioni in aula, visite in cantieri scuola, ed eserci-tazioni di gruppo.

Gli interessati a partecipare al corso possono contattare le segreterie CNA.

Il Centro Servizi per l’Artigianato or-ganizza periodicamente, nella sede di Viareggio, corsi di autocad avan-zato e base (42 e 38 ore), contabilità di base ed avanzato (28 ore), corsi di informatica per ottenere la paten-te europea ECDL (68 ore) e di ingle-se base (40 ore). I corsi hanno una cadenza mensile. Coloro che sono interessati possono rivolgersi, an-che solo per informazioni, alla dott.ssa Giovanna Morabito allo 0584-439032, il lunedì e il giovedì dalle 14 alle 18 e il martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.30

lità operative ad esempio il capo officina, il capocantie-re, il caporeparto e dirigenti in genere. Nel testo vengo-

no ribaditi gli obblighi di formazio-ne di tutti quei lavoratori che nello svolgimento della loro mansione utilizzano particolari macchinari/at-trezzature (carrellisti, ponteggiatori, addetti all’uso di gru, motoseghe, piattaforme aeree) ed inoltre, gli ob-blighi di formazione degli addetti al Primo Soccorso, all’Antincendio e gestione delle emergenze nonché di aggiornamento formativo degli RSPP (Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione), degli RLS (Rappresentante dei Lavorato-ri alla Sicurezza). Una serie di figure e competenze professionali neces-sarie nell’economia di un’azienda

che ha visto CNA impegnarsi da subito potenziando l’offerta forma-tiva per permettere alle imprese as-sociate, e non, di ottemperare agli obblighi per una sicurezza concreta ed efficace. Sotto è riportata una breve legenda con la descrizione delle figure che devono ottenere un attestato di certificazione e la lista completa delle attività in program-ma per l’anno 2010 organizzate con periodicità nelle sedi di Lucca, Viareggio, Pietrasanta, Ghivizzano e Castelnuovo Garfagnana. Ecco tutti i corsi: Corso e aggiornamen-to pronto soccorso, aggiornamento Rappresentante Lavoratori Sicurez-za, aggiornamento Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, Trabatelli, antincendio, montaggio e smontaggio ponteggi e Haccp.

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Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro con CNA Progetti. Con il d.lgs.106/09, che ha aggiornato il cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza, è stata data prioritaria importanza all’ informazione, for-mazione ed addestramento dei lavoratori circa i rischi connessi sia all’attività lavorativa in gene-re che specifici per la mansione svolta dal singolo. Tra le princi-pali novità introdotte dal decreto c’è l’obbligo di formazione dei preposti, ovvero di coloro che in qualche modo esercitano un ruolo preminente sugli altri lavo-ratori determinandone le moda-

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