37
Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Luisa Damiano

Unità in dialogoUn nuovo stile per la conoscenza

Bruno Mondadori

damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Page 2: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Questo saggio, vincitore del Premio Maria Fiocco 2006, è stato pubblicato con il contributo della Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona.

Tutti i diritti riservati© 2009, Pearson Paravia Bruno Mondadori S.p.A.

Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografi-che appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest’opera, l’editore è a disposizionedegli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o erro-ri di attribuzione nei riferimenti.

È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, nonautorizzata.

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di cia-scun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5,della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commercialeo comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di spe-cifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org

Realizzazione editoriale: Gottardo Marcoli

wwwwww..bbrruunnoommoonnddaaddoorrii..ccoomm

damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina IV

Page 3: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Indice

1 Prefazionedi Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti

5 Introduzione generaleGenealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

17 PARTE I – AUTONOMIA E CONOSCENZA.LA SCIENZA IN DIALOGO CON LA NATURA

27 SEZIONE 1 – L’auto-organizzazione e il dialogo con la natura. Un modello disegnato su uno sfondo epistemologico

29 1. L’eredità teorica della ricerca pioniera. Lineamenti genealogici e teorici dell’equazione tra autonomia e cognizione

69 2. L’eredità euristica della ricerca pioniera. L’autonomiacome esperienza, comprensione teorica e stile di conoscenza

113 Intermezzo I – Autonomia e metamorfosi della scienza: la genesi di nuovi alberi della conoscenza

131 SEZIONE 2 – Autopoiesi e descrizione di coordinazione.Costruzione del punto di vista interno, ricostruzione del concetto di cognizione

137 3. Teoria dell’autopoiesi ed euristica del dialogo. L’albero della conoscenza nato dalla trasposizione immaginativa nello spazio dell’altro

damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina V

Page 4: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

157 4. Il dialogo con l’unità autopoietica. Costruzione teorica dello spazio dell’altro, simmetrizzazione dei rapporti di forza, descrizione di coordinazione

184 Intermezzo II – Enazione e dialogo

191 PARTE II – UNITÀ IN DIALOGO. LA CONOSCENZACHE CREA UNITÀ

197 5. Unità dialoganti. Impalcature di una mente radicalmente incorporata

221 6. Mirror neurons e meccanismi di mirroring. La neurofisiologia sperimentale incontra il soggetto emergente interindividuale

251 7. La conoscenza che crea unità. Angolazioni sulla regionedell’intellegibilità dialogica

259 Bibliografia

275 Ringraziamenti

22 Box 1 – Eteronomia e autonomia nella modellizzazione della cognizione naturale

33 Box 2 – Chiusura organizzazionale37 Box 3 – Emergenza51 Box 4 – Co-evoluzione

156 Box 5 – La definizione dialogica del vivente

56 Scheda A- Primo dominio paradigmatico di riferimento. Le strutture dissipative: l’auto-organizzazionefisico-chimica secondo la termodinamica prigoginiana

103 Scheda B – Un modello generico e dialogico di sistema auto-organizzatore

133 Scheda C – La teoria dell’autopoiesi nell’arcipelago dell’auto-organizzazione

179 Scheda D – Secondo dominio paradigmatico di riferimento. Accoppiamenti di unità cognitive nello scenario autopoietico

229 Scheda E – Auto-organizzazione e mirror neuron system

damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina VI

Page 5: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

A Geatra le menti del bosco

damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina VII

Page 6: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Prefazionedi Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti

Negli ultimi decenni le scienze cognitive hanno riscontrato nume-rosi successi, da una conoscenza più approfondita dell’anatomiadel cervello umano, alla costruzione di computer estremamentepotenti, fino allo sviluppo di nuovi modelli della cognizione, piùraffinati ed elaborati, che sfruttano le possibilità concesse dal-l’evoluzione degli stessi strumenti tecnologici. Possiamo dire diessere di fronte a una rivoluzione scientifica? La risposta è comp-lessa e per molti versi sorprendente.

Le scienze cognitive ormai «classiche», quelle che si sono elabo-ratate a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, sono statecaratterizzate da una prospettiva fondamentalmente meccanicista,abbastanza simile a quella che ha contraddistinto la genetica primadel riorientamento teorico conseguente alla decifrazione delle se-quenze del genoma umano, insieme a quelli di molte altre specieanimali e vegetali. Nel caso delle scienze cognitive, quelli che a pri-ma vista sono stati celebrati come successi eclatanti di un paradig-ma di ricerca, ne hanno invece segnato il progressivo esaurimento,dovuto a una carenza di fertilità teorica. Spesso, infatti, si è tratta-to di un mero incremento quantitativo degli strumenti disponibili,che non ci permette di poter parlare di novità in senso «rivo-luzionario», cioè capaci di stimolare domande generatrici di ulte-riori filoni di ricerca.

Le scienze cognitive dei nostri giorni si trovano dunque nellanecessità di rivedere i propri fondamenti, basati su concetti comequello di rappresentazione, su metafore dei processi mentali diorigine computazionale e sull’ideale di una scienza che mira a unaconoscenza completa del suo dominio di studio. È necessario ripar-tire criticamente dalle domande centrali che avevano orientato la

1

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 1

Page 7: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

ricerca in questo dominio: che cos’è la conoscenza? Il computerpuò essere considerato davvero un modello adeguato della co-gnizione? Soprattutto, il punto focale è da ricercarsi nella scopertadi notevoli differenze tra modalità alternative di esprimere larelazione tra soggetto e oggetto.

Ciò che di rivoluzionario caratterizza le scienze cognitive attualinon consiste perciò nei conclamati successi del filone tradizionale,quanto nel riemergere delle domande teoriche fondamentali. Oggisi sta sempre più delineando la rilevanza di una linea di ricercaalternativa che, nonostante la sua ricca storia e la raffinatezza dellesue formulazioni teoriche, è rimasta a lungo nell’ombra. Si trattadella tradizione degli studi sulla natura e i comportamenti dei sis-temi complessi, in particolare del filone che ha avuto origine con lacibernetica, le teorie dell’auto-organizzazione e dell’autonomiabiologica, un filone che ha trovato una delle sue massime espres-sioni teoriche e formali nella teoria dell’autopoiesi formulata daHumberto Maturana e Francisco Varela nei primi anni Settanta.

Nel suo libro, Luisa Damiano si fa interprete di questa rivolu-zione, a cui apporta riflessioni e contributi fondamentali. Parti-colare attenzione è data ad aspetti nodali quali, primo tra tutti, ilcambiamento di prospettiva operato dalle scienze dell’auto-orga-nizzazione rispetto alla visione classica della conoscenza scientifica:quella visione che concepiva la conoscenza come rappresentazione,ovvero come registrazione di una realtà oggettiva e passiva, guida-ta dall’ideale di una tendenza verso l’onniscienza. L’insegnamentoereditato dalla tradizione di studi sui sistemi complessi consiste, alcontrario, in primo luogo, nell’elaborazione di un’epistemologiacostruttivista, all’interno della quale la realtà non è consideratacome punto di partenza e come criterio di giustificazione dellaconoscenza, bensì come il risultato dell’attività dell’osservatore; insecondo luogo, nel riconoscimento dell’impossibilità dell’onni-scienza, anche in linea di principio. L’elemento centrale non puòessere individuato nel soggetto né nell’oggetto della conoscenza,ma in un dominio relazionale di livello superiore, ovvero nell’inter-azione tra questi due poli della relazione conoscitiva. I sistemiosservati, infatti, resistono e rispondono attivamente ai tentativi di

Unità in dialogo

2

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 2

Page 8: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

investigazione da parte dello scienziato, che a sua volta interagiscecon essi attraverso i propri filtri e categorie concettuali.

Al fine di sviluppare le implicazioni di questo cambiamento discenario epistemologico, l’indagine di Luisa Damiano procedecontemporaneamente su due livelli: teorico ed euristico. La lineaesplorativa da lei scelta consente dunque di mettere in luce unaspetto troppo spesso trascurato ma cruciale per quello che riguar-da la relazione tra filosofia, cognizione e scienza. Esso consistenella rilevanza non solo filosofica, ma anche operazionale che as-sumono le epistemologie di riferimento all’interno dell’attività sci-entifica. Soprattutto, viene posta in evidenza e analizzata la circo-larità tra produzione teorica e pratica scientifica, laddove questanuova visione dell’attività del soggetto conoscente, consistentenella sostituzione dell’epistemologia realista di riferimento con unadi matrice costruttivista, implica necessariamente un modo diversodi fare scienza.

Nel saggio la riflessione sui fondamenti viene applicata al do-minio della scienza cognitiva, dove questo approccio si mostra par-ticolarmente fertile. Il circolo creativo tra teoria ed euristica diven-ta infatti di fondamentale importanza quando l’oggetto della co-noscenza è anche lo stesso soggetto che conduce la ricerca. All’in-terno di questo orizzonte teorico ed epistemologico Luisa Damianopropone lo sviluppo dei modelli forniti dalla teoria dell’enazione diVarela, conosciuto con il nome di «sé emergente». Ma non si fermaal solo aspetto concettuale di questa rivoluzione. Affronta infatti uncaso di ricerca specifico, applicando il modello sistemico di cog-nizione da lei proposto – il modello dialogico – a ricerche neurofi-siologiche tra le più avanzate, quelle sui mirror neurons. È infattisignificativo come anche queste rendano necessario e allo stessotempo supportino il superamento delle assunzioni alla base dellascienza classica.

Ma la rielaborazione di questa prospettiva non costituisce che ilprimo passo verso una nuova esplorazione della rete di co-dipen-denze tra scienza, epistemologia e società umana. Lo sviluppo deimodelli di interazioni intersistemiche, supportato dall’«euristicadel dialogo», ha una portata ancora più vasta. Partendo dal prob-

Prefazione

3

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 3

Page 9: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

lema dell’autonomia naturale e biologica, e affrontando poi il prob-lema della cognizione, Luisa Damiano apre infatti la strada a unapproccio innovativo allo studio dei sistemi sociali, ancorandolialle loro molteplici radici fisiche, biologiche e cognitive. È inquesto senso che il suo libro costituisce un contributo fondamen-tale alla rivoluzione teorica ed epistemologica realizzata daglisviluppi delle scienze della complessità, nonché un passo neces-sario verso l’effettiva realizzazione di un ponte tra scienze naturalie scienze umane.

Unità in dialogo

4

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 4

Page 10: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Introduzione generaleGenealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

Un processo circolare sottostante suscita una coerenza

emergente e questa costituisce il sé cognitivo a quel livello.

Varela

A queste linee concettuali minimali, libere da domini applicatividefiniti, Francisco Varela1 consegna il disegno di punta della suaproduzione – senza dubbio il più generativo. L’essenzialità dei trat-ti garantisce allo schema un’ampia operatività, facendone la matri-ce teorica di una modellistica capace di popolare i territori dellascienza cognitiva con un nuovo tipo di oggetto. Stilizzato in questasobria architettura concettuale c’è un attore cognitivo alternativo al«calcolatore input-output» classicamente adottato per la modelliz-zazione della cognizione naturale. Mentre quest’ultimo deriva daiprogetti della scienza dell’artificiale, il «sé cognitivo» di fatturavareliana ha una provenienza disciplinare di forte componente bio-logica, la quale gli assicura una prerogativa che manca all’elabora-tore. È una proprietà riconosciuta tipica delle strutture cognitivenaturali, definibile come la capacità di «prodursi da sé». Il sistemacognitivo ideato da Varela ne racchiude una forma estrema. Puògenerarsi spontaneamente a qualsiasi livello del reale mediante unmovimento di auto-definizione.2

Benché l’originale risalga al 1979, il disegno è tuttora avanguar-distico. L’attuale geografia teorica della scienza della cognizionerichiede di collocarlo nell’area post-classica della disciplina, tra laproduzione della direttrice riformista «anti-cartesiana» spesso defi-nita «embodied cognitive science».3 Il riferimento non va al reperto-rio modellistico di mainstream dell’emergente scienza cognitiva,nel quale, tipicamente, elementi di fattura «embodiment» vengonoinstallati su impianti descrittivi classici – computazionalisti. I linea-menti dello schema vareliano sono quelli che tipizzano le realizza-

5

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 5

Page 11: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

zioni del «radical embodiment», una linea minoritaria impegnata inun’interpretazione forte del nuovo approccio scientifico alla cogni-zione. Per il superamento della dicotomia tra mente e corpo – ladisgiunzione cartesiana ereditata dalla scienza cognitiva classica erifiutata dall’embodied cognitive science – quest’indirizzo estremistanon si limita a imporre vincoli corporei e ambientali a un sistemacognitivo che conserva sostanzialmente inalterata la fisionomia delcalcolatore. Il radical embodiment propone soluzioni non-compu-tazionali, svincolate dalla logica della rappresentazione, aperte anuovi modi di ripartire in oggetti il dominio della cognizione.Disegna una mente che, emergendo dalla struttura fisico-biologicadel corpo, eccede i confini definiti da «skull and skin» – «cranio epelle». Si dispiega tra reti corporee, rete neuronale e ambiente, per-dendo definitivamente i connotati classici di un’organizzazionecognitiva individuale e separabile atta a tradurre informazioni pre-confezionate esternamente in precise mappature interne del pae-saggio ambientale. Gli attori teorici deputati a esprimere l’«incor-porazione radicale» esibiscono architetture irriducibili a quella del-l’elaboratore, costruite non solo con nuovi concetti, ma anche connuovi «tagli».4

Questi sono gli standard soddisfatti dal disegno vareliano, ilquale consegna al radical embodiment una soluzione descrittivasemplice e creativa. Non articola l’«embodied mind» su un disposi-tivo deputato al calcolo informazionale. La imbastisce su un mec-canismo di «auto-individuazione», atto a generare il processo didifferenziazione di un’entità materiale da uno sfondo ambientale. Ilprospetto, ricavato dallo studio di strutture naturali indipendentida un’azione esterna di creazione, è piuttosto intuitivo. Una plura-lità sparsa di elementi si allaccia in un anello di relazioni funziona-li concatenate. Il processo coordinato elementare che ne deriva sichiude in un ciclo ricorsivo, costituendo una struttura attiva e per-sistente la quale esibisce i caratteri di un «sé cognitivo». Con il suomovimento ciclico di auto-differenziazione, non si limita a produr-re un’organizzazione propria, distinta da quella ambientale.Sviluppa anche – inseparabilmente – una forma d’intellegibilità.Può percepire alcuni eventi esterni come perturbazioni della dina-

Unità in dialogo

6

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 6

Page 12: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

mica elementare interna. Tendenzialmente può reagirvi in modoconservativo, attivando schemi endogeni d’auto-regolazione. Èun’entità la quale, mentre definisce le proprie specificità organizza-zionali, genera significati operazionali interni che si connettono sta-bilmente alle variazioni esterne perturbatrici. Mentre solleva lapropria identità, scolpisce su uno sfondo perturbatore un mondostabile e significante – uno scenario per le sue interazioni ricorren-ti con l’ambiente.

Com’è tipico della produzione radical embodiment, l’innovativitàdello schema non si esaurisce in un impianto descrittivo che respin-ge recisamente i concetti del rappresentazionismo computazionali-sta – le idee di informazione esogena, di calcolo simbolico, di codi-fica interna della realtà ambientale... Oltre a un’inclinazione genui-namente costruttivista, il modello esibisce una fattura singolare.Varela non lo confina in un livello specifico del mondo naturale. Alcontrario. Gli offre una costruzione modellistica generica, adatta-bile a qualsiasi dominio del reale in cui sia possibile individuareuna molteplicità sparpagliata di elementi che si coordina in un’u-nità dinamica. L’idea inscritta nel disegno è quella di una strutturacognitiva polimorfa e trasformativa – aperta all’evoluzione. È l’im-magine teorica di una forma soggettiva che può muoversi tra diffe-renti livelli di organizzazione. Può partecipare a fenomeni di coor-dinazione simili a quelli che l’hanno generata. Può entrare in coe-renze comportamentali suscettibili di correlarla ad altre entità delsuo stesso tipo. Può inserirsi nel processo di strutturazione dinuove unità costruttrici di mondi – altre identità cognitive, di livel-lo superiore.

Quest’attore d’innovativa concezione – una forma soggettivacreatrice e interpretativa, dotata di un’identità intrinsecamentemetamorfica, policentrica e collettiva – nella produzione di Varelaè definito da una varietà di nomi: «unità conversazionale», «siste-ma autonomo», «sé emergente» … In queste pagine si ricaratteriz-za come l’«unità in dialogo»: l’oggetto teorico di cui il saggio siimpegna a prospettare genealogia e attualità – origini e potenzialità– percorrendo due diverse direzioni d’indagine, orientate l’unaverso le fonti scientifiche e l’altra verso le possibilità applicative

Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

7

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 7

Page 13: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

dello schema. Sono due direttrici esplorative complementari, por-tatrici di due tesi che, articolandosi, inscrivono il modello in unaproposta epistemologica rivolta alla scienza cognitiva e a tutte lealtre scienze che studiano oggetti appartenenti alla stessa classe del-l’osservatore – «sistemi che osservano».5

La prima tesi individua nell’unità in dialogo un’alternativa al para-digma computazionalista più forte delle tipiche soluzioni radicalembodiment. È un’ipotesi nata dall’esigenza di sviluppare la mini-male mappa genealogica usualmente associata al disegno, centratasul legame di derivazione che allaccia la produzione individualevareliana – la «teoria dell’enazione», di cui lo schema è l’elementodi base – alla biologia autopoietica precedentemente strutturata daVarela con Humberto Maturana. I dettagli di realizzazione del mo-dello suggeriscono una tesi genealogica che ne complessifica l’a-scendenza, allargandola a un indirizzo della scienza novecentesca alquale spesso la biologia autopoietica viene connessa dall’imprecisasupposizione di mutue influenze teoriche. Si tratta della ricerca pio-nierististica sull’auto-organizzazione, un fascio unitario di linee d’in-dagine la cui produzione, a un esame accurato, esibisce un vincologenealogico diretto con l’enazione – un vincolo duplice.6

Questa direttrice minoritaria della scienza contemporanea – gene-ralmente conosciuta per l’eterodossia «anti-meccanicista» – non èsolo responsabile dei primi disegni del movimento ricorsivo natura-le che, riunendo elementi sparsi in unità coerenti, genera livelli d’or-ganizzazione di complessità crescente. I pionieri dedicati allo studiodi questi passaggi organizzazionali – «salti» ritenuti capaci di gene-rare la sfera biologica e quella antropo-sociale a partire dalla sferafisico-chimica del reale – hanno anche individuato nella natura unluogo della soggettività. Hanno descritto un mondo naturale che,fin dai livelli più elementari, ospita l’emergenza spontanea di strut-ture sensibili e reattive, capaci di accoppiarsi dinamicamente al pae-saggio ambientale perché in grado di attribuire ai mutamenti ester-ni significati operazionali interni di carattere conservativo. Le hannoqualificate come sistemi che, al pari dell’osservatore, sanno organiz-zare attivamente sé e i propri rapporti con l’ambiente. Coeren-temente le hanno collocate in una classe di oggetti – la classe dei

Unità in dialogo

8

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 8

Page 14: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

«sistemi autonomi» o «auto-organizzatori» – in cui hanno inseritoanche il descrittore, ponendo le basi di una doppia innovazione.Non si tratta solo dell’opportunità teorica sviluppata prima dal«costruttivismo radicale» e poi dal radical embodiment: radicare lacognizione – quella che nasce dall’auto-individuazione – negli stra-ti più sommersi del mondo naturale.7 Si tratta anche di una trasfor-mazione stilistica: lo sviluppo di un’euristica atta all’esplorazione disistemi che, disponendo delle stesse modalità di esistenza dell’osser-vatore, sfuggono all’imperativo classico del fare scienza – più omeno: dominare panoramicamente la dinamica dell’oggetto esami-nato.8 Allo stile scientifico tradizionale dell’esplorazione «di sorvo-lo», le linee pioniere hanno sostituito un’euristica della «decifrazio-ne», la quale non prescrive più di confezionare rappresentazionitotalizzanti e neutre dell’alterità esplorata. Chiede di produrre per ilsistema studiato referenti oggettuali plausibili, disegnati in baseall’attenta considerazione delle condizioni che esso pone per la suainterpretazione. L’idea è quella di una «negoziazione» della caratte-rizzazione scientifica, in cui l’osservatore propone le categorie atte aconferire al sistema la forma di un oggetto ben definito d’esplora-zione e il sistema le giudica, indicandone i margini di modificazio-ne. È una procedura descrittiva la cui forza risiede nella permanen-te ri-categorizzazione: la strutturazione di una molteplicità crescen-te di livelli di descrizione, tra cui lo scienziato deve muoversi «inse-guendo» le manifestazioni dell’entità in esame. I pionieri chiamava-no questo stile di conoscenza «dialogo», evidenziandone la conver-genza con la «conversazione intersoggettiva». Lo pensavano pro-durre una relazione d’intellegibilità che non ha estremità rigide epredeterminate, ma le definisce mentre si sviluppa. Inserisce sogget-to e oggetto in un rapporto di co-specificazione che ne determina eridetermina le identità. Non consente alcuna conoscenza oggettivadell’alterità. Quello che produce è l’evolvere accoppiato dei polidella relazione conoscitiva, con le possibilità interpretative che que-st’evoluzione dischiude – opportunità condensate in categorie teo-riche e referenti oggettuali correlati.

A chi conosce quest’euristica costruttivista – la dimensione menonota della prima ricerca auto-organizzazionale – il modello enatti-

Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

9

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 9

Page 15: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

vo rivela un legame solido con la produzione pionieristica. Il riferi-mento non va esclusivamente all’intento del disegno di trasforma-re l’immagine della conversazione – il quadro dell’evoluzione ac-coppiata di soggetto e oggetto – in una descrizione teorica genera-le della relazione conoscitiva. A un’esplorazione dettagliata, loschema si manifesta come l’esito di un progetto di valorizzazionepiù ambizioso: racchiudere in un unico strumento descrittivo ladoppia eredità dei primi esploratori. È la tesi cristallizzata nellanozione di unità in dialogo. Al prospetto del 1979 Varela consegnanon solo l’innovazione teorica, ma anche l’innovazione euristicadella ricerca pioniera. Quella che disegna non è semplicementeun’«unità creatrice di mondi» che nasce dalla coordinazione disotto-unità ed evolve sviluppando coordinazioni con altre unità. Èun’identità cognitiva le cui co-evoluzioni trasformative traduconoinnanzitutto dialoghi con il descrittore.9

Questa è l’ipotesi genealogica che attribuisce allo schema lo sta-tuto di un’alternativa forte per la scienza cognitiva, capace di costi-tuire una posizione esterna al territorio categoriale computaziona-lista. Con la doppia proposta riformista, il modello può confrontar-si con il paradigma classico non solo al livello della teoria, ma anchea quello dell’euristica. La rilevanza di questo secondo piano del-l’opposizione – il livello in cui l’antagonismo tra descrizioni rivalidella cognizione si declina in tensione tra stili di conoscenza – èdecisiva per la metamorfosi della scienza cognitiva. L’innovazionedella teoria di riferimento della disciplina, se non retroagisce sulmodo di concepire e praticare la conoscenza scientifica, non puòprodurre un’effettiva trasformazione. Lascia attivi i codici tradizio-nali del fare scienza, coerenti con la vecchia modellistica, esponen-do la ricerca al rischio di negare sul piano euristico il concetto dicognizione affermato sul piano teorico. È un pericolo che oggiminaccia significativamente l’embodied cognitive science, il cui sen-sibile spostamento concettuale in direzione del costruttivismo, noncomportando l’esplicita tematizzazione di un congruente modo difare scienza, costringe l’indagine a svilupparsi sul limite dell’incoe-renza – l’implicita adesione euristica al classico oggettivismo rap-presentazionista respinto dalla modellistica. È una difficoltà evita-

Unità in dialogo

10

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 10

Page 16: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

bile solo con lo sviluppo di un’attitudine riformista che riconoscal’indissociabilità di innovazione concettuale e stilistica. L’enazionene costituisce un’espressione intensa, tesa a far convergere teoria estile di conoscenza della disciplina verso l’inclinazione costruttivi-sta strutturata dai pionieri dell’auto-organizzazione: il paradigmache interpreta la conoscenza, naturale e scientifica, come evoluzio-ne accoppiata – dialogo o «co-costruzione».

La plausibilità di questa soluzione è l’immediata conseguenzadella seconda delle due tesi strutturatrici del saggio, dedicata allepossibilità applicative del modello. Si tratta di un’ipotesi che loriconosce adatto all’interpretazione delle odierne acquisizioni sullacognizione intersoggettiva, diffusamente ritenute irriducibili alquadro computazionalista dei sistemi input-output che calcolanorappresentazioni dettagliate e fredde l’uno dell’altro. Tra le alterna-tive teoriche oggi disponibili, quella proposta dal modello varelia-no si distingue per una specificità. Riesce a offrire un’espressioneformale alle intuizioni sistemiche sull’intersoggettività, producen-do l’ipotesi di una conoscenza che crea unità.

[...] Vi è una più vasta Mente di cui la mente individuale è solo un sot-tosistema. (Bateson, 1972B)

Applicato alla cognizione intersoggettiva, lo schema vareliano rige-nera l’immagine della conversazione – dell’unità in dialogo.Descrive una relazione conoscitiva che allaccia i suoi estremi in unmovimento accoppiato: un processo di co-specificazione tantostretto da suscitare una nuova unità. L’idea è quella di un’identitàcognitiva interindividuale che transientemente si auto-distingue nelpaesaggio ambientale, sollevando il proprio mondo – un mondotransitorio, ma intrinsecamente partecipato, condiviso.

Fino a qualche anno fa – circa una decade – questa soluzione ete-rodossa poteva essere liquidata come un mero esercizio di specula-zione. Oggi si manifesta pertinente per la lettura dei nuovi riferi-menti neuroscientifici sull’intersoggettività. Sono le acquisizioniinerenti a mirror neurons, mirror neuron system e altri mirroringmechanisms, qualificati dalla letteratura specialistica come i mecca-

Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

11

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 11

Page 17: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

nismi neurofisiologici di base di un’intellegibilità dell’altro che nonha i tratti ipotizzati dalla gnoseologia classica e dal computaziona-lismo.10 L’intersoggettività mirror non chiama in causa abilità logi-co-dichiarative e non si realizza nello spazio intraindividuale. Nonè una conoscenza dell’altro effettuata per analogia, in base allaconoscenza di sé. Ha la specificità di connettere i conoscenti me-diante una co-attivazione neuronale che ne «armonizza» le disposi-zioni all’azione, le sensazioni somatiche, le emozioni. Queste ulti-me sono le dimensioni esperienziali classicamente ritenute «noncognitive» perché legate alla corporeità. Gli insights sulle funzionimirror le ridefiniscono come gli ambiti dell’espressione di unaconoscenza incorporata – «realizzata a livello neuronale» – che nonnasce dal calcolo, ma dalla «sintonizzazione» – la condivisione del-l’esperienza soggettiva. Come rileva il dibattito odierno, è un’intel-legibilità affine ai disegni d’orientamento embodiment. E, come sitende a trascurare, esibisce una specifica compatibilità con gli sche-mi radical embodiment – una convergenza evidente nel caso delmodello enattivo. Le descrizioni attuali consentono di riconoscerenel mirroring una dinamica di co-specificazione che produce unostretto accoppiamento tra le reti neuronali dei conoscenti, portan-dole ad affrontare insieme la doppia ecologia dei corpi e dell’am-biente. L’immagine è quella di un accoppiamento di co-dipenden-za che destabilizza il confine sé-altro, a tratti lo sospende, facendoconvergere l’interindividualità con la più profonda intraindividua-lità. Sono i tratti di un’intellegibilità che si armonizza in modo sor-prendente con l’idea di un movimento co-evolutivo capace disuscitare una nuova unità. Più ampiamente, supportano l’ipotesiarchitetturale vareliana di una mente che è radicata nel corpo, manon risiede nella topologia dell’organismo individuale. Costituisceuna struttura di accoppiamento che connette reti corporee, reteneuronale e paesaggio ambientale, ma non solo. Nell’incontro in-tersoggettivo, coordina le reti degli organismi individuali in uncomplesso co-evolutivo coerente, allacciando sé e altro in un’unitàdi co-specificazione – un’unità interindividuale dinamicamenteaccoppiata all’ambiente.

Si tratta di convergenze che valorizzano il modello vareliano,

Unità in dialogo

12

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 12

Page 18: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

appoggiandone la richiesta riformista. Promuovono il concettoenattivo dell’intersoggettività non solo a livello teorico, ma anche alivello euristico. Alla scienza cognitiva e a tutte le scienze dedicatea sistemi che osservano – scienze naturali o antropo-sociali – pro-pongono di orientare i quadri epistemologici nella direzione del«costruttivismo dialogico» che Varela ha ereditato dai primi espo-ratori: l’idea e la pratica di una conoscenza che non cattura, maaccoppia, non produce accessi totalizzanti, ma co-specificazioni,non rappresenta, ma crea unità.

Questa è la proposta che il saggio intende allacciare al modellovareliano dell’unità in dialogo. Le dà forma ripercorrendo integral-mente il duplice itinerario esplorativo appena tracciato, dalle fontiscientifiche dello schema fino al territorio applicativo dell’intersog-gettività mirror. La Parte I dello scritto torna ai primi movimentidella ricerca pionieristica sull’auto-organizzazione e segue lo svi-luppo del primario flusso di trasmissione della sua doppia eredità– teorica ed euristica. Si tratta di una direttrice che, secondo unadelle tesi laterali del saggio, passa attraverso la teoria dell’autopoie-si, connettendo le linee pioniere, la biologia autopoietica e l’enazio-ne in un’unica tradizione di ricerca. L’idea è quella di una tradizio-ne anti-classica, i cui elementi tipizzanti – tratti fortemente etero-dossi, di cui lo scritto tenta una definizione – sono articolati daVarela nell’unità in dialogo. La Parte II del saggio, dedicata all’e-spressione teorica dello schema e alle sue possibilità d’applicazioneagli insights sui meccanismi di mirroring, propone un esperimentodi rilettura di queste acquisizioni. L’obiettivo non è una modelliz-zazione enattiva dettagliata dell’intersoggettività mirror, per orafuori portata. L’intento è imbastire per questa forma di intellegibi-lità un modello enattivo di massima, prevalentemente a uso euristi-co. La trattazione lo lascia a un livello d’espressione grezzo eabbozzato, ma sufficiente a mostrarne i pregi che ne sollecitano losviluppo. Non si tratta solo dell’allacciamento all’evidenza empiri-ca, dell’impalcatura teorica dotata di una solida genealogia, dellavalorizzazione di alcune potenti intuizioni scientifiche sull’inter-soggettività. Si tratta anche e soprattutto della capacità di propor-re all’osservatore una collocazione salda e produttiva nella regione

Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

13

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 13

Page 19: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

d’intellegibilità presso cui si incontrano oggetti che si sottraggonoirrimediabilmente alle ispezioni dall’alto. L’unità in dialogo non silimita a condurre il descrittore in questa zona incerta, ma gli offreuna soluzione euristica. Praticare la conoscenza scientifica non piùcome cattura, ma come lenta, sottile, multipla «costruzione parte-cipativa» – la decifrazione che nasce dalla co-evoluzione.

Unità in dialogo

14

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 14

Page 20: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Note

1 Cfr. Varela, 1995B. Un’esaustiva ricostruzione del percorso esplorativo com-piuto da Varela nell’area della scienza cognitiva è offerta da Rudrauf et al., 2003.Nel saggio l’espressione «scienza cognitiva» indica in generale l’indagine scientifi-ca sulla cognizione e non la sua corrente classica, riferita al modello del calcolato-re, spesso definita «cognitivismo». Per evitare fuorvianti sovrapposizioni, qui que-st’ultima è chiamata «computazionalismo».

2 La capacità di «prodursi da sé» cui ci si riferisce in relazione al modello vare-liano non coincide con la proprietà dell’«autopoiesi» definita da Maturana eVarela (1973) rispetto ai sistemi biologici, ma è interpretabile come una sua formagenerica, attribuibile anche ad altri tipi di sistemi. Cfr. i capp. 3, 4 e 5 del saggio.

3 La nascita dell’embodied cognitive science, o scienza cognitiva incorporata, puòessere fatta risalire alla fine degli anni Ottanta, l’epoca della diffusione di soluzio-ni descrittive post-classiche delineatrici di una mente non più indipendente dalcorpo, ma inscritta in esso (cfr. per es. Johnson M., 1987; Varela et al., 1991; Clark,1997; Gibbs, 2006). Oggi l’approccio embodiment è in ascesa, tanto da essere con-siderato il più promettente candidato alla sostituzione dell’approccio classico. Iltermine che lo definisce spesso viene tradotto con l’aggettivo «incarnato» o«incorpato». Qui si è preferito «incorporato» per evitare le risonanze religiosedella prima soluzione, ritenute «fuorvianti» da Varela, e quelle riduzionistichedella seconda. L’aggettivo incorporato vuole evidenziare che l’approccio in causanon intende né ancorare contingentemente la mente al corpo, né ridurla a esso.Vuole fare del corpo la dimensione da cui la mente emerge.

4 Andy Clark (1996, pp. 348-349) ha introdotto la differenza tra l’embodimentmoderato e quello radicale come divergenza tra «simple embodiment» e «radicalembodiment». Ha riferito quest’ultimo a tre opzioni teoriche: (a) l’adesione alla teo-ria dei sistemi dinamici non-lineari; (b) il rifiuto delle nozioni di rappresentazione ecomputazione; (c) il superamento della tradizionale ripartizione «cervello-corpo-mondo». Uno degli ultimi articoli di Varela esplicita che egli, nella sua produzioneindividuale, le sviluppa tutte e tre (cfr. Varela e Thompson, 2001). Cfr. il cap. 5.

5 Si tratta di una celebre espressione di Foerster (1987A), la cui pertinenza deri-va dallo stretto legame sussistente tra la produzione vareliana e quella auto-orga-nizzazionale. Nel saggio l’espressione unità in dialogo trova due sinonimi: «unitàdialogante» e «unità dialogica».

6 L’albero genealogico proposto nel saggio (cfr. Parte I) prevede grossomodoquesta successione cronologica: ricerca pionieristica sull’auto-organizzazione (cfr.Parte I, Sezione 1); biologia autopoietica (cfr. ivi, Sezione 2); enazione (cfr. Parte II,cap. 5).

7 Usualmente sono inseriti nella corrente del «costruttivismo radicale» i pionie-

Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

15

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 15

Page 21: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

ri dell’auto-organizzazione che si sono specificamente occupati di cognizione(Heinz von Foerster, Gordon Pask, Georg Zopf, ...) e altri ricercatori che, percontaminazione o mediante collaborazione, hanno sviluppato le medesime moda-lità di concettualizzare l’attività cognitiva (Gregory Bateson, Jean Piaget, Ernstvon Glasersfeld, Humberto Maturana e Francisco Varela, …). In questa sede ilcostruttivismo radicale è considerato il primario antenato del radical embodiment eVarela viene ritenuto appartenere trasversalmente alle due correnti.

8 Alla definizione dell’euristica classica della razionalità scientifica e di quellasviluppata dai pionieri è dedicato il cap. 2 del saggio.

9 L’idea che il modello sia concepito e usato da Varela come un mezzo d’espres-sione dell’euristica del dialogo è sviluppata nell’Intermezzo II e nel cap. 5 del saggio.

10 Il riferimento va ai «neuroni specchio» e agli altri meccanimsi di mirroringindividuati dall’équipe di neurofisiologi di Parma guidata da Giacomo Rizzolatti(cfr. per es. Rizzolatti et al. 1999, 2002; cfr. il cap. 6). Molto schematicamente, lafunzionalità dei mirror neurons implica che nell’individuo che osserva un consimi-le compiere un’azione si attivino gli stessi neuroni che supportano l’esecuzionedell’azione nell’individuo osservato. Nel saggio con l’espressione «mirror neu-rons» ci si riferisce ai neuroni specchio individuati nelle scimmie, mentre con l’e-spressione «mirror neuron system» ci si riferisce al loro corrispettivo negli umanispecificamente legato all’azione (cfr. Gallese et al., 2004). Con l’espressione mir-roring mechanisms ci si riferisce ai meccanismi equivalenti, di recente identifi-cazione, la cui funzionalità si esprime in relazione a sensazioni somatiche e aemozioni (cfr. Gallese, 2005B). Quando la trattazione considera gli aspetti più tec-nici delle acquisizioni del gruppo di Parma, come nel § 1 del cap. 6, si riferisce aimirror neurons, anche se intende mantenere una prospettiva generale, inerente atutti i meccanismi di mirroring (mirror neurons, mirror neuron system e altri mir-roring mechanisms).

Unità in dialogo

16

damiano1-16.qxd 4-12-2008 14:50 Pagina 16

Page 22: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Bibliografia*

Abel D. L. e Trevors J. T. [2006], Self-organization vs. self-ordering events in life-origin models, in Physiscs of Life Reviews, 3, 4, pp. 211-228

Allen H. [1975], Life Science in the Twentieth Century, Wiley & Sons, New YorkAdolphs R. [1999], Social cognition and the human brain, in Trends in Cognitive

Science, 3, 12, p. 469-479Anderson P. W. e Stein L. D. [1985], Broken Symmetry, Emergent Properties,

Dissipative Structures, Life: Are They Related?, in Yates, pp. 445-458Anspach M. R. e Varela F. [1992], Le système immunitaire: un «soi» cognitif auto-

nome, in Andler D. [1992], Introduction aux sciences cognitives, Gallimard,Paris, pp. 489-509

Arecchi F.T. e Farini A. [1996], Lexicon of complexity, Studio EditorialeFiorentino, Firenze

Arpaia S. R. [2006], I limiti dell’infinito, Bergamo University Press, BergamoAshby W. R. [1962], Principles of Self-Organizing Systems, in Foerster e Zopf

[1962], pp. 255-278Atlan H. [1972], L’organisation biologique et la théorie de l’information,

Hermann, Paris– [1979], Entre le cristal et la fumée, Seuil, Paris (tr. it. Tra il cristallo e il fumo.

Saggio sull’organizzazione del vivente, Hopefulmonster, Firenze 1986)– [1981], The order from noise principle in hierarchical self-organization, in Zeleny

[1981]– [1983], L’emergence du nouveau et du sens, in Dumouchel e Dupuy [1983] (tr.

it. parz. Finalità non comuni, in Thompson I. [1988], pp. 118-132)– [1985], Complessità, disordine e autocreazione del significato, in Bocchi e Ceruti

[1985], pp. 158-178Bak P. [1986], How Nature Works, Springer, New YorkBateson G. [1972A], Steps to an ecology of mind, Ballantine, New York (tr. it.

Verso un’ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976)– [1972B], Form, Substance and Difference, in Bateson 1972A (tr. it. Forma,

sostanza e differenza, in Bateson [1976])

259

* Generalmente nel saggio le citazioni si riferiscono alla paginazione della tradu-zione italiana ufficiale delle opere considerate. Sono contrassegnate con un asteri-sco le opere rispetto alle quali le citazioni si riferiscono alle pagine della versioneoriginale, non della traduzione italiana. In questo caso i brani citati sono stati tra-dotti dall’autrice del saggio.

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 259

Page 23: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Becchio C. e Bertone C. [2005], Beyond Cartesian Subjectivism. Neural Correlatesof Shared Intentionality, in Journal of Consciousness Studies, 12, 7, pp. 20-30

Ben Jacob E., Becker I., Shapira Y., Levine H. [2004], Bacterial linguistic commu-nication and social intelligence, in Trends in Microbiology, 8, 12

Benkirane R. [2002], a c. di, La Complexité, vertiges et promesses. 18 histoires desciences, Le Pommier, Paris (tr. it., La teoria della complessità, BollatiBoringhieri, Torino 2007)

Beer R. D. [2000], Dynamical approaches to cognitive science, in Trends inCognitive Science, 4, 3, pp. 91-99

Berlucchi G., Aglioti S. [1997], The body in the brain: neural bases of corporealawareness, in Trends in Neuroscience, 20, 12, pp. 560-564

Bertalanffy L. von [1949], Das Biologische Weltbild, Francke, Bern (tr. fr. Les pro-blèmes de la vie, Gallimard, Paris 1960)

– [1968], General System Theory, Braziller, New York (tr. it., Teoria generale deisistemi, ILI, Milano, 1971)

Berthoz A. e Jorland G. [2004], a c. di, L’empathie, Odile Jacob, ParisBertuglia C. S. e Vaio F. [2003], Non linearità, caos, complessità, Bollati

Boringhieri, TorinoBich L. [2008A], L’ordine invisibile. Ripensare il vivente oltre la metafora com-

putazionale, Tesi di Dottorato, Scuola di Dottorato in Antropologia edEpistemologia della Complessità, Università di Bergamo (Supervisore Pr.Ceruti M.)

– [2008B], Downward causation and Relatedness in Emergent Systems, in MinatiG., Pessa E., Abram M. [2008], a c. di, Processes of emergence of systems andsystemic properties, World Scientific, in stampa

Bich L. e Damiano L. [2007], Theoretical and artificial construction of the living:the autopoietic point of view, in Origins of Life and Evolution of Biospheres, 34,pp. 459-464

– [2008], Order in the nothing: Autopoiesis and the OrganizationalCharacterization of the Living, in Licata I. e A. Sakaji [2008], a c. di, Physics ofEmergence and Organization, EJTP, Special Issue 2007, 4, 16 (1), WorldScientific, pp. 343-373

Bitbol M. [1998], L’aveuglante proximité du réel, Flammarion, Paris– [2000], Physique et Philosophie de l’esprit, Flammarion, Paris– [2007], Ontology, matter and emergence, in Phenomenology and the Cognitive

Science, 6, 3, pp. 293- 307– [2008], Downward Causation without Foundations, manoscrittoBitbol M. e Luisi P. L. [2004], Autopoiesis with or without cognition: defining life

at its edge, in J. R. Soc. Lond. Interface, 1, 1, pp. 99-107Bocchi G. [1985], Dal paradigma di Pangloss al pluralismo evolutivo: la costruzio-

ne del futuro nei sistemi umani, in Bocchi e Ceruti [1985], pp. 414-426Bocchi G. e Ceruti M. [1981], Disordine e costruzione, Feltrinelli, Milano– [1985], a c. di, La sfida della complessità, Feltrinelli, Milano– [1992], L’epistemologia genetica e il pensiero evoluzionista, in Ceruti [1992], pp.

21-46

Unità in dialogo

260

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 260

Page 24: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

– [1993], Origini di storie, Feltrinelli, MilanoBogdanov A. A. [2004], Quattro dialoghi su scienza e filosofia, Odradek, RomaBourgine P. e Stewart J. [2004], Autopoiesis and cognition, in Artificial Life, 10

(3), pp. 327-345Broad C. D. [1925], The Mind and its Place in Nature, Routledge and Kegan,

LondonBrooks R. [1991], Intelligence without representation, in Artificial life, 47 (1-3),

pp. 139-159Buccino G., Binkofski F., Fink G. R., Fadiga L., Fogassi L., Gallese V., Seitz R.

J., Zilles K., Rizzolatti G., Freund H.-J. [2001], Action observation activatespremotor and parietal areas in somatotopic manner: an fMRI study, in EuropeanJournal of Neuroscience, 13, pp. 400-404

Buccino G., Lui F., Canessa N., Patteri I., Lagravinese G., Benuzzi F., Porro C.A., Rizzolatti G. [2004], Neural circuits involved in the recognition of actionsperformed by nonconspecifics: an fMRI study, in J. Cogn. Neurosci, 16, pp. 114-126

Callari Galli M. [1979], La reinvenzione dell’antropologia, in Hymes D. [1979], ac. di, Antropologia radicale, Bompiani, Milano

– [1996], Lo spazio dell’incontro, Meltemi, RomaCampbell D., Coldicott T. e Kinsella K. [1994], Systemic work with organization,

Karnac, LondonCapra F. [1982], The turning point, Simon & Schuster, New York (tr. it. Il punto

di svolta, Feltrinelli, Milano, 1990)– [1997], The Web of Life, Ancor Books, New York (tr. it. La rete della vita,

Sansoni, Firenze, 1998)– [2002], The Hidden Connections: A Science for Sustainable Living, Random

House, New York (tr. it. La scienza della vita, Rizzoli, Milano)Cappuccio M. [2007], a c. di, Neurofenomenologia, Bruno Mondadori, MilanoCarmagnola F. [2002], Il presente che appare. Varela e la fenomenologia, in Riv. It.

Gruppoan., 3Ceruti M. [1983], Epistemologia genetica: equilibrio e disordine, in Aa.Vv., L’altro

Piaget, Emme, Milano, pp. 9-32– [1985A], La costruzione del soggetto e il soggetto della costruzione: per una teo-

ria dell’osservatore, in Ceruti M., Montesano F., Inhelder B., Mounoud P.[1985], Dopo Piaget, EL, Roma, pp. 77-94

– [1985B], La hybris dell’onniscienza e la sfida della complessità, in Bocchi e Ceruti[1985], pp. 25-48

– [1986], Il vincolo e la possibilità, Feltrinelli, Milano– [1988], Autonomia ed ecologia: un modo di conoscere, in Thompson W. I.

[1988], pp. 7-26– [1989], La danza che crea, Feltrinelli, Milano 1989– [1992], a c. di, Evoluzione e cognizione, Lubrina, Bergamo– [1995], Evoluzione senza fondamenti, Laterza, Bari– [2001], La dimension narrative commune: sciences naturelles et sciences sociales,

in Prigogine [2001]

Bibliografia

261

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 261

Page 25: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Ceruti M. e Damiano L. [2007], Prefazione, in Cappuccio [2007]– [2008], Conoscenza della conoscenza e complessità. La proposta epistemologica di

Varela per la scienza cognitiva, in Rivista di Estetica, 37Ceruti M., Fabbri P., Giorello G., Preta L. [1994], a c. di, Il caso e la libertà,

Laterza, BariCeruti M. e Laszlo E. [1988], a c. di, Physis: abitare la terra, Feltrinelli, MilanoCeruti M. e Preta L. [1990], a c. di, Che cos’è la conoscenza, Laterza, BariChertok L. e Stengers I. [1990], L’hypnose. Blessure narcissique, Institut

Synthélabo, Le Plessis-Robinson (tr. it. L’ipnosi, ferita narcisistica, Guerini,Milano)

Chiel H. J., Beers R. D. [1997], The brain has a body: adaptive behavior emergesfrom interactions of nervous system, body and environment, in Trends inNeurosciences, 20, pp. 553-557

Clark A. [1995], Moving Minds, in Philosophical Perspectives, 9, pp. 89-104– [1997], Being there. Putting Brain, Body and World together again, MIT,

Cambridge MA (tr. it. Dare corpo alla mente, McGraw-Hill, Milano 1997)– [1998], Time and Mind, in The Journal of Philosophy, 95, 7, pp. 354-376– [1999], An embodied cognitive science?, in Trends in Cognitive Science, 3, 9, pp.

345-351Clark A., Chalmers D. J. [1998], The Extended Mind, in Analysis, 58, pp. 10-23Coveney P. e Highfield R. [1990], The Arrow of Time, W. H. Allen, London (tr.

it. La freccia del tempo, Rizzoli, Milano, 1991)Dalcq A. [1941], L’oeuf et son dynamisme organisateur, Albin, ParisDamasio A. [1989], Time-locked multiregional retroactivation: a systems-level pro-

posal for the neural substrates of recall and recognition, in Cognition 33, 1-2, pp.25-62

– [1994], Descartes’ Error. Emotion, reason and the human brain, G. P. Putnam,New York (tr. it. L’errore di Cartesio, Adelphi, Milano 1995)

– [1999], The Feeling of What Happens, Harcourt, New York (tr. it. Emozione ecoscienza, Adephi, Milano 2000)

Damiano L. [2006], Co-evoluzioni cognitive. Auto-organizzazione, unità dialogan-ti e mirror neuron systems, in Elites, 4, pp. 30-54

– [2007], Unità in dialogo I- La scienza in dialogo, in Dedalus, 1, 2, pp. 40-48– [2008], Unità in dialogo II- Co-evoluzioni: la conoscenza che crea unità, in

Dedalus, 2, 4, pp. 72-80Damiano L. e Luisi P. L. [2007], Reconsidérer l’autopoïese, in Bersini H, Reisse J.

[2007], a c. di, Comment définir la vie?, Vuibert, Paris, pp. 33-40– [2008A], An Autopoietic View of Death: Drawing the Concept of Autopoietic

Negemergence, in Aguilar A. [2008], a c. di, What Is Death? A Scientific,Philosophical and Theological Exploration of Life’s End, Libreria EditriceVaticana, Vatican City 2008, in stampa

– [2008B], Co-emergenze: vita, evoluzione e cognizione nel paesaggio teorico dellabiologia autopoietica, in Dedalus, 2, 4, pp. 31-37

De Michelis G. [2000], Comunicazione, CLUEB, Bologna– [2003], Complessità, in Telfener, Casadio [2003]

Unità in dialogo

262

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 262

Page 26: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Decety J., Chaminade T., Grézes J., Meltoff A.N. [2002], A PET expolration ofthe neural mechanisms involved in reciprocal imitation, in Neuroimage, 15, pp.265-272

Dennett D. [1984], The logical geography of computational approaches, MIT, SloanConference, Cambridge MA

Descartes R. [1641], Meditazioni sulla Filosofia Prima, a c. di Brianese G.,Mursia, Milano 1994

– [1647], Principes de philosophie (tr. it. I principi della filosofia, in Cartesio, Operefilosofiche, 3, a c. di Garin E., Laterza, Bari 1986)

de Waal F. [1982], Chimpanzee politics: power and sex among apes, JonathanCape, London

– [1996], Good natured: the origine of right and wrong in humans and other ani-mals, Harvard University Press, Cambridge MA

Di Francesco M. [2002], Introduzione alla filosofia della mente, Carocci, RomaDolby R. G. A. [1996], Uncertain knowledge, Cambridge University Press,

CambridgeDumouchel P. [1995], Émotions. Essai sur le corps et le social, Institut Synthélabo,

Paris (tr. it. Emozioni, Medusa, Milano 2008)Dumouchel P. e Dupuy J.-P. [1983], a c. di, L’Auto-organisation: de la Physique au

Politique, Seuil, ParisDupuy J.-P. [1982], Ordres et Désordres, Seuil, Paris (tr. it. Ordini e disordini,

Hopefulmonster, Firenze)[1985], L’essor de la première cybernétique, in Cahiers du CREA, n° 7, ParisDupuy J.-P et al. [1985A], Généalogies de l’auto-organisation, Cahiers du CREA,

n° 8– [1985B], Interview de von Foerster, in Dupuy, Livet, Stengers [1985A], pp. 255-

273Edelman G. [1987], Neural Darwinism, Basic Books, New York (tr. it.

Darwinismo neurale. La teoria della selezione dei gruppi neuronali, Einaudi,Torino 1995)

– [1992], Bright air, brilliant fire: on the matter of the mind, Basic Books, NewYork (tr. it. Sulla materia della mente, Adelphi, Milano 1993)

Edelman G. e Tononi G. [2000], A universe of consciousness, Basic Books, NewYork (tr. it. Un universo di coscienza, Einaudi, Torino 2000)

Farrer C., Frank N., Georgieff N., Frith C.D., Decety J., Jeannerod M. [2003],Modulating the experience of agency. A PET study in Neuroimage, 18, pp. 324-333

Ferrari P. F., Gallese V., Rizzolatti G., Fogassi L. [2003], Mirror neurons respond-ing to the observation of ingestive and communicative mouth actions in the mon-key ventral premotor cortex, in European Journal of Neuroscience, 17, pp. 1703-1714

Foerster H. von [1960], On Self-Organizing Systems and Their Environments, inYovits, Cameron [1960], pp. 31-50 (tr. it. Sui sistemi auto-organizzatori e i loroambienti, in Foerster [1987A], pp. 51-69)

[1985], Cibernetica ed epistemologia: storia e prospettive, in Bocchi e Ceruti

Bibliografia

263

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 263

Page 27: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

[1985], pp. 112-140– [1987A], Sistemi che osservano, Astrolabio, Roma– [1987B], Gli oggetti: simboli di (auto-)comportamenti, in Foerster [1987A], pp.

179-190Foerster H. von e Zopf G. W. [1962], a c. di, Prinicples of Self-Organisation,

Pergamom, LondonFoerster H. von e Glasersfeld E. von [1999], Wie wir uns erfinden, Carl-Auer-

Systeme, Heidelberg (tr. it. Come ci si inventa, Odadrek, Roma 2001)Foerster H. von e Porksen B. [1998], Wahrheit ist die Erfindung eines Lügners,

Bild-Kunst, Bonn (tr. it. La verità è l’invenzione di un bugiardo, Meltemi, Roma2001)

Freeman W. J. [2000], How brains make up their minds, Columbia UniversityPress, New York

– [1995], Societies of Brains, Lawrence Erlbaum Associates, HillsdaleFruggeri L. [2003], Embricazione, in Telfener, Casadio [2003]Gallagher S. e Jeannerod M. [2002], From action to interaction in Journal of

Consciousness Studies, 9, pp. 3-26Gallese V. [2000], The Inner Sense of Action. Agency and Motor Representations,

in Journal of Consciousness Studies, 7, 10, pp. 23-40– [2001], The «Shared Manifold» Hypothesis: From Mirror Neurons to Empathy,

in Thompson E. [2001], pp. 33-50– [2003A], La molteplice natura delle relazioni interpersonali: la ricerca di un comu-

ne meccanismo neurofisiologico, in Networks, 1, pp. 24-47– [2003B], Neuroscienza delle relazioni sociali, in Ferretti F., a c. di, La mente degli

altri, Riuniti, Roma, pp. 13-43– [2005A], Embodied Simulation: from neurons to phenomenal experience, in

Phenomenology and the Cognitive Science, 4, pp. 23-48– [2005B], Intentional Attunement. The Mirror Neuron System and its role in

interpersonal relations, in Interdisciplines, http://www.interdisciplines.org/mir-ror/papers/1

– [2007], The «Shared Manifold» Hypothesis: embodied simulation and its role inempathy and social cognition, in Farrow T. F. D. e Woodruff P. W. R. [2007],Empathy in Mental Illness, Cambridge University Press, Cambridge, pp. 448-472

Gallese V. e Goldman A. [1998], Mirror neurons and the simulation theory ofmind-reading, in Trends in Cognitive Science, 2, 12, pp. 493-501

Gallese V. e Keysers C. [2001], Mirror neurons: A sensorimotor representation sys-tem, in Behavioral and Brain Sciences, 24, 5, 2001, pp. 983-984

Gallese V., Keysers C., Rizzolatti G. [2004], A unifying view of the basis of socialcognition, in Trends in Cognitive Science, 8, 9, pp. 396-403

Gallese V., Lakoff G. [2005], The brains concepts, in Cognitive Neuropsychology,22, pp. 455-479

Gallese V., Metzinger T. [2003], Motor ontology: the representational reality ofgoals, action and selves, in Philosophical Psychology, 16, 3, pp. 365-388

Garbarini F., Adenzato M. [2004], At the root of embodied cognition: cognitive sci-

Unità in dialogo

264

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 264

Page 28: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

ence meets neurophysiology, in Brain and Cognition, 56, pp. 100-106Georgieff N. e Jeannerod M. [1998], Beyond Consciousness of External Reality: A

‘Who’ System for Consciousness of Action and Self-Consciousness, inConsciousness and cognition, 7, pp. 465-477

Gelder T. van [1995], What cognition could be, if not computation?, in The Journalof Philosophy, 92, 7, pp. 345-381

– [1998], The Dynamical Hypothesis in Cognitive Science, in Behavioral and BrainScience, 21, pp. 1-14

Giannetto E. A. [2005], Saggi di Storie del Pensiero Scientifico, BergamoUniversity Press, Bergamo

Gibbs R. W. Jr. [2006], Embodiment and Cognitive Science, Cambridge UniversityPress, Cambridge

Glasersfeld E. von [1981], Introduzione al costruttivismo radicale, in Watzlawick[1981], pp. 17-36

– [1992], Aspetti del costruttivismo, in Ceruti [1992] pp. 421-431– [1985A], Il complesso di semplicità, in Bocchi e Ceruti [1985], pp. 103-111– [1985B], Reconstructing the concept of knowledge, in Cahiers de la Fondation

Archives Jean Piaget, 6, pp. 91-101– [1994], Pourquoi le constructivisme doit-il être radical?, in Revue des Sciences de

l’Education, XX, 1, pp. 21-29– [1995], Radical constructivism, The Falmer Press, London (tr. it. Il costruttivi-

smo radicale, Società Stampa Sportiva, Roma 1998)Glasersfeld E. von e Varela F. J. [1987], Problemi della conoscenza e organismi

cognitivi, in Methodologia, 1.3, pp. 67-83Grézes J., Decety J. [2001], Functional anatomy of execution, mental simulation

and verb generation of action: A meta-analysis in Human Brain Mapping, 12, pp.1-19

Gould S. J. e Lewontin R. [1979], The sprandels of San Marco and the PanglossianParadigm: a critique of the adaptionist program, in Proceedings of the RoyalSociety of London, B205, pp. 581-598

Gould S. J. e Vrba E. [1982], Ex-aptation -a missing term in the science of form, inPaleobiology, 8 (1), pp. 4-15

Haken H. [1985], L’approccio della sinergetica al problema dei sistemi complessi,in Bocchi e Ceruti [1985], pp. 194-206

– [1991], Synergetics Computers and Cognition, Springer, Berlin-Heidelberg– [2003], Intelligent Behavior, in Tschacher, Dauwalder [2003], pp. 3-16Hall A. D., Fagen R. E. [1956], Definition of System, in General Systems, 1, pp.

18-28Haugeland J. [1987], Mind Design II, MIT, Cambridge MA (tr. it. Progettare la

mente, Il Mulino, Bologna 1989)Hofstadter D. R. e Dennett D. C. [1981], The Mind’s Eye, Basic Book, New York

(tr. it. L’io della mente, Adelphi, Milano 1985)Iacoboni M., Molnar-Szakacs I., Gallese V., Buccino G., Mazziotta J. C.,

Rizzolatti G. [2005], Grasping the Intentions of Others with One’s Own MirrorNeuron System, in Plos Biology, 3, pp. 529-535

Bibliografia

265

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 265

Page 29: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Jantsch E. [1980], The Self-organizing Universe, Pergamom, New YorkJeannerod M. [2003], The mechanism of self-recognition in humans, in

Behavioural Brain Reserch, 142, pp.1-15Johnson G. [1995], Fire in the mind, Knopf, New York, (tr. it. Simmetrie, Instar,

Torino 2002)JJohnson M. [1987], The body in the mind, University of Chicago Press, Chicago

1987ohnson S. [2001], Emergence, Scribner, New York (tr. it. La nuova scienza dei

sistemi emergenti, Garzanti, Milano 2004)Johnson-Laird [1983], Mental models, Harvard University Press, Cambridge MA

(tr. it. Modelli mentali, Il Mulino, Bologna 1988)Katchalsky A. e Curran P.F. [1965], Nonequilibrium thermodynamics in bio-

physics, Harvard University Press, Cambridge MAKauffman S. [1995], At home in the universe, Oxford University Press, Oxford

(tr. it. A casa nell’universo, Riuniti, Roma 2001)– [2000], Investigations, Oxford University Press, Oxford (tr. it. Esplorazioni evo-

lutive, Einaudi, Torino 2005)Kelly K. [1994], Out of control, Addison Wesley, New York (tr. it. Out of control,

Urra, Milano 1996)Kelso J. A. [1995], Dynamic Patterns, MIT, Cambridge MA– [2003], Cognitive Coordination Dynamics, in Tschacher, Dauwalder [2003], pp.

45-67Kelso J. A., Engstrøm D. A. [2006], The complementary nature, MIT, Cambridge

MAKeysers C., Wicker B., Gazzola V., Anton J.-L., Fogassi L., Gallese V. [2004], A

Touching Sight: SII/PV Activation during the Observation and Experience ofTouch, in Neuron, 42, pp. 335-346

Kohler E., Keysers C., Umiltà M. A., Fogassi L., Gallese V., Rizzolatti G. [2002],Hearing sounds, understandings actions: action representation in mirror neurons,in Science, 297, pp. 846-848

Kush M. [2002], Knowledge by Agreement, Clarendon, OxfordLanzara G. F. e Pardi F. [1980], L’interpretazione della complessità, Guida, NapoliLaplace P.-S. [1814] , Essai philosophique sur les probabilités, Courcier, ParisLatour B. [1996], Petite réflexion sur le culte moderne des dieux faitiches, Institut

Synthélabo, Paris (tr. it. Il culto moderno dei fatticci, Meltemi, Roma 2005)Lettwin J., Maturana H., Pitts W. e McCulloch W. [1959], What the frog’s eye

tells the frog’s brain, in Proceedengs of the IRE, 47 (11)– [1961], Two remarks on the visual system of the frog, in Rosenblith W., a c. di,

Sensory communication, MIT, Cambridge MALewontin R. C. [2000], The Triple Helix: Gene, Organism and Environment,

Harvard University Press, Cambridge MA (tr. it. Gene, organismo e ambiente,Laterza, Bari 2002)

Luisi P. L. [1998], About various definitions of life, in Origins of Life andEvolution of Biospheres, 28

[2003], Autopoiesis: a review and a reappraisal, in Naturwissenschaften, 90, pp. 49-59

Unità in dialogo

266

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 266

Page 30: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

– [2006], The emergence of life, Cambridge University Press, CambridgeLuisi P. L., Lazcano A., Varela F. [1996], What is life?, in Rizzotti M., a c. di,

Defining life, University of Padova Press, PadovaManghi S. [1991], a c. di, Attraverso Bateson, Abnabasi, MilanoMarraffa M. [2002], Mutamenti nei fondamenti della scienza cognitiva: una pros-

pettiva riformista, in Giornale italiano di psicologia, XXIX, 2, pp. 247-273Maturana H. [1969], Biology of cognition, in BCL Research Report, 9 (tr. it.

Biologia della cognizione, in Maturana e Varela [1988])– [1974], Stratégies cognitives, in Morin E., Piattelli Palmarini M. [1974], a c. di,

L’unité de l’homme, Seuil, Paris, pp. 156-180– [1981], Autopoiesis, in Zeleny [1981]– [1988], Tutto ciò che è detto è detto da un osservatore, in Thompson W. I. [1988],

pp. 79-93Maturana H. e Varela F. [1973], De Máquinas y Seres Vivos, Editorial

Universitaria, Santiago (tr. it. Autopoiesi. L’organizzazione del vivente, inMaturana e Varela [1988])

– [1984], El arbol del conoscimento, Editorial Universitaria, Santiago (tr. it.L’albero della conoscenza, Garzanti, Milano 1999)

– [1988], Autopoiesi e cognizione, Marsilio, VeneziaMcCulloch W. [1965], The embodiment of mind, MIT, Cambridge MAMcCulloch W. e Pitts W. [1943], A logical calculus of the ideas immanent in nerv-

ous activity, in Bulletin of Mathematical Biophysics, 7, pp. 115-133Metzinger T., Gallese V. [2003], The emergence of a shared action ontology:

Building blocks for a theory, in Consciousness and Cognition, 12, pp. 549-571Minsky M. [1986], The society of mind, Simon & Schuster, New York (tr. it. La

società della mente, Adelphi, Milano 1989)Monod J. [1970], Le hasard et la necessité, Seuil, Paris (tr. it. Il caso e la necessità,

Mondadori, Milano 1970)Morgan C. L. [1923], Emergent evolution, Williams and Norgate, New YorkMorin E. [1973], Le paradigme perdu: la nature humaine, Seuil, Paris (trad. it. Il

paradigma perduto, Feltrinelli, Milano 1974)*– [1977], La méthode. I. La Nature de la Nature, Seuil, Paris (trad. it. parz. Il

Metodo. Ordine, disordine, organizzazione, Feltrinelli, Milano 1985)*– [1980], La méthode. II. La Vie de la Vie, Seuil, Paris (trad. it. parz. La vita della

vita, Feltrinelli, Milano 1987)– [1982], Science avec conscience, Fayard, Paris (trad. it. Scienza con coscienza,

Angeli, Milano 1984)– [1986], La méthode. III. La Connaissance de la Connaissance, Seuil, Paris (trad.

it. La conoscenza della conoscenza, Feltrinelli, Milano 1989)– [1990], Introduction à la pensée complexe, Seuil, Paris (tr. it. Introduzione al pen-

siero complesso, Sperling & Kupfer, Milano 1993)*– [1991], La méthode. IV. Les idées, Seuil, Paris (trad. it. Le idee, Feltrinelli,

Milano 1993)– [2001], La méthode V. L’identité humaine, Seuil, Paris (trad. it. L’identità umana,

Cortina, Milano 2002)

Bibliografia

267

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 267

Page 31: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Morin E., Ceruti M. [1988], Semplicità e complessità, in 50 rue de Varenne, NuoviArgomenti, 25

Müller A. [2007], A Brief History of the BCL, in Müller e Müller [2007]Müller A. e Müller K. [2007], a c. di, An Unfinished Revolution?, Echoraum,

ViennaNakagaki T. [2001], Smart behavior of true slime mold in labyrinth, in Research in

Microbiology, 152, pp. 767-770Nakagaki T., Yamada H. e a To’th A. [2001], Path finding by tube morphologen-

esis in an amoeboid organism, in Biophys. Chem., 92, pp. 47-52 Neumann J. von [1958], The computer and the brain, Yale University Press, New

Haven Newell A. e Simon H. [1976], Computer science as empirical inquiry: symbols and

search, in Communications ACM, pp. 93-113Nicolis G. e Prigogine I. [1989], Exploring complexity, Freeman & Co., New

York (tr. it. La complessità. Esplorazione nei nuovi campi della scienza, Einaudi,Torino 1991)

Nicolis G., Prigogine I. e Stengers I. [1978], Controllo/Retroazione, inEnciclopedia Einaudi, Einaudi, Torino, 3, pp. 987-1016

Nunez R., Freeman W. J. [1999], a c. di, Reclaming cognition, Imprint Academic,Thorverton

Oyama S. [2000], Evolution’s eye: a systems view of the biology-culture divide,Duke University Press, Durham (tr. it. L’occhio dell’evoluzione, Fioriti, Roma2004)

– [1992], Pensare l’evoluzione, in Ceruti [1992], pp. 47-60Palombo S. R. [1999], The Emergent Ego: Complexity and Coevolution in the

Psychoanalitic Process, International University Press, MadisonPask G. [1960], The Natural History of Networks, in Yovits, Cameron [1960], pp.

232-263Pescard I. [2004], La realité sans représentation. La théorie enactive de la cognition

et sa légitimité épistemologique, Thèse de Doctorat en Philosophie des Sciences,Ecole Polytechnique de Paris (Directeur de Thèse Pr. Bitbol M.)

Piaget J. [1967A], Biologie et connaissance, Gallimard, Paris (tr. it. Biologia econoscenza, Einaudi, Torino 1983)

- [1967B], a c. di, Logique et connaissance scientifique, Encyclopédie de la Pléiade,Gallimard, Paris

- [1967C], Le deux problèmes principaux de l’épistémologie biologique, in Piaget[1967B], pp. 893-922

– [1972], Introduction à l’épistémologie génétique. I. La pensée mathématique,PUF, Paris (tr. it. Introduzione all’epistemologia genetica. I. Il pensiero matema-tico, Emme, Milano 1982)

– [1977], Adattamento vitale e psicologia dell’intelligenza, OS, Firenze– [1981], L’equilibrazione delle strutture cognitive, Bollati Boringhieri, TorinoPievani T. [2001], Il soggetto emergente, in Riv. It. Gruppoan., XVPovinelli D. J., Bering J. M., Giambrone S. [2000], Toward a Science of Others

Minds: Escaping the Argument by Analogy, in Cognitive Science, 24 (3), pp. 509-

Unità in dialogo

268

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 268

Page 32: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

541Pratt V. [1987], Thinking machines, Blackwell, Oxford-New York (tr. it. Macchine

pensanti. L’evoluzione dell’intelligenza artificiale, Il Mulino, Bologna 1990)Preston S. e de Waal F. [2002], Empathy: its ultimate and proximate bases, in

Behavioral and Brain Sciences, 25 (1), pp. 1-20Prigogine I. [1979A], La nuova alleanza. Uomo e natura in una scienza unificata,

Longanesi, Milano- [1979B], La termodinamica della vita, in Prigogine [1979 A]- [1985], L’esplorazione della complessità, in Bocchi e Ceruti [1985], pp. 179-183- [1996], La fin des certitudes, Odile Jacob, Paris (tr. it. La fine delle certezze,

Bollati Boringhieri, Torino 1997)- [1999], Le leggi del caos, Laterza, Bari- [2001], a c., di, L’homme devant l’incertain, Odile Jacob, ParisPrigogine I., Allen M. P. e Herman R. [1979], L’evoluzione della complessità e le

leggi della natura, in Prigogine [1979A]Prigogine I., Babloyantz A. e Nicolis G. [1979], La termodinamica dell’evoluzio-

ne, in Prigogine [1979A]Prigogine I. e Stengers I. [1979A], Equilibrio/Squilibrio, in Enciclopedia Einaudi,

Einaudi, Torino, vol. 5, pp. 523-546- [1979B], La nuova alleanza, in Prigogine [1979A]- [1980 A], Ordine/disordine, in Enciclopedia Einaudi, Einaudi, Torino, vol. 10,

pp. 87-106- [1980 B], Organizzazione, in Enciclopedia Einaudi, Einaudi, Torino, vol. 10, pp.

178-198- [1981 A], Semplice/Complesso, in Enciclopedia Einaudi, Einaudi, Torino 1981,

vol. 12, pp. 715-729- [1981 B], Sistema, in Enciclopedia Einaudi, Einaudi, Torino 1981, vol. 12, pp.

993-1023- [1986], La nouvelle alliance, Gallimard, Paris, 3 ed. (tr. it. La nuova alleanza.

Metamorfosi della scienza, Einaudi, Torino 1993; tr. ingl. Order Out of Chaos.Man’s new dialogue with nature, Bantam, New York, 1984)

- [1988], Entre le temps et l’éternité, Fayard, Paris (tr. it. Tra il tempo e l’eternità,Bollati Boringhieri, Torino 1989)

Rizzolatti G., Fadiga L., Fogassi L., Gallese V. [1999], Resonance behaviors andmirror neurons, in Arch. It. Biologie, 137, pp. 83-99

Rizzolatti G., Fadiga L., Gallese V., Fogassi L., [1996], Premotor cortex and therecognition of motor action, in Cog. Brain Res., 3, pp. 131-141

Rizzolatti G., Fogassi L., Gallese V. [2002], Motor and cognitive functions of theventral premotor cortex, in Current Opinion in Neurobiology, 12, pp. 149-154

– [2001], Neurophysiological mechanisms underlying the understanding and imita-tion of action, in Nature Reviews Neuroscience, 2, pp. 661-70

Rizzolatti G. e Sinigaglia C. [2006], So quel che fai, Cortina, MilanoRosen R. [1978], Fundamentals of Measurement and Representation of Natural

Systems, North-Holland, New YorkRuby P., Decety J. [2001], Effect of subjective perspective taking during simulation

Bibliografia

269

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 269

Page 33: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

of action: A PET investigation of agency in Nature Neuroscience, 4, pp. 546-550– [2003], What you believe versus what you think they believe: a neuroimaging

study of conceptual perspective taking, in European Journal of Neuroscience, 17(11), pp. 2475-2480

Rudrauf D., Luts A., Cosmelli D., Lachaux J.-P. [2003], From autopoiesis to neu-rophenomenology: Francisco Varela’s exploration of the biophysic of being, inBiological Research, 36, pp. 27-65

Ruiz-Mirazo K. e Moreno A. [2004], Basic autonomy as a fundamental step in thesynthesis of life, in Artificial Life, 10, pp. 235-259

Schrödinger E. [1944], What is life?, Cambridge University Press, Cambridge (tr.it., Cos’è la vita?, Adelphi, Milano 1995)

Solé R. e Goodwin B. [2000], Signs of life, Perseus, New YorkSpemann H. [1938], Embryonic development and induction, Yale University

Press, New HavenStamenov M. I., Gallese V. [2002], a c. di, Mirror Neurons and the Evolution of

Brain and Language, Benjamins, Amsterdam-PhiladelphiaStano P., Ferri F. e Luisi P. L. [2006], From the minimal genome to the minimal

cell, in Seckbach J. [2006], a c. di, Life as we know it, Springer, Berlin, pp. 181-198

Stengers I. [1983], Des tortues jusqu’en bas, in Dumouchel e Dupuy [1983], pp.37-51

– [1985A], Les généalogies de l’auto-organisation, in Dupuy et al. [1985A], pp. 7-104

– [1985B], Interview d’Henri Atlan, in Dupuy, Livet e Stengers [1985A], pp. 243-254

– [1985C], Interview de Francisco Varela, in Dupuy, Livet e Stengers [1985A], pp.283-297

– [1985D], Perché non può esserci un paradigma della complessità, in Bocchi eCeruti [1985], pp. 61-83

– [1987], Complexité, in Stengers I. [1987], a c. di, D’une science à l’autre. Desconcepts nomades, Seuil, Paris (tr. it. Da una scienza all’altra. Concetti nomadi,Hopefulmonster, Firenze 1988)

– [1993], Le politiche della ragione, Laterza, Bari– [1995], Il cuore di Dio e la sostanza della vita, in Pluriverso, 1, pp. 81-90– [2002A], L’hypnose entre magie et science, Les empêcheurs de penser en rond-

Seuil, Paris– [2002 B], Science et pouvoirs, La Découverte, Paris– [2003A], Cosmopolitiques, La Découverte, Paris, 2003 (tr. it. Cosmopolitiche,

Sossella, Roma 2005)– [2003B], Cosmopolitiques, vol. VI in Stengers, 2003A (tr. it. vol. VI in Stengers

2005)Stengers I., Schlanger J. [1991], Les concepts scientifiques, Gallimard, ParisTagliagambe S. [1997], Epistemologia del confine, Il Saggiatore, Milano– [2002], Il sogno di Dostoevskij, Cortina, Milano– [2005], Le due vie della percezione e l’epistemologia del progetto, Angeli, Milano

Unità in dialogo

270

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 270

Page 34: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Telfener U. e Casadio L.[2003], a c. di, Sistemica, Boringhieri, TorinoThelen E. e Smith L. [1994], A Dynamic System Approach to the Development of

Cognition and Action, MIT, Cambridge MAThompson E. [2001], a c. di, Between Ourselves, Imprint Academic, Thorverton– [2007], Mind in Life, Belknap (Harvard University Press), Cambridge MAThompson E. e Varela F. J. [2001], Radical embodiment, in Trends in Cognitive

Science, 5, 10, pp. 418-425Thompson W. I. [1988], a c. di, Ecologia e autonomia, Feltrinelli, MilanoTschacher W. e Dauwalder J.P. [2003], The Dynamical Systems Approach to

Cognition, World Scientific Turvey M. e Carrello C. [1995], Some dynamical themes in perception and action,

in Port R., Gelder T. van [1995], a c. di, Mind as Motion, MIT, Cambridge MA,pp. 373-401

Umiltà M. A., Kohler E., Gallese V., Fogassi L., Fadiga L., Keysers C., RizzolattiG. [2001], I know what you are doing: a neuropsychological study, in Neuron,32, pp. 91-101

Varela F. J. [1970], The fine structure of the visual system of the honeybee II. Thelamina, in J. Ultrastruct. Res., 31, pp. 178-194

– [1971], Self-consciousness. Adaptation or epiphenomenon?, in Studium generale,24, pp. 426-439

– [1976], Not one, not two, in CoEvolution Quart, 12, pp. 62-67– [1977A], On being autonomous: the lessons of natural history for systems theory,

in Klirg G. [1977], a c. di, Applied Systems Research, Plenum, New York, pp.77-85

– [1977B], The nervous system as a closed network, in Brain Theory Newsletter, 2,pp. 66-67

– [1979], Principles of Biological Autonomy, North-Holland, New York – [1981A], Autonomy and Autopoiesis, in Roth G., Schweghler H. [1981], a c. di,

Self-Organizing Systems: an interdisciplinary approach, Campus, New York-Frankfurt, pp. 14-24

– [1981B], Il circolo creativo, in Watzlawick [1981], pp. 259-272– [1981C], Describing the Logic of the Living, in Zeleny [1981]– [1983], L’auto-organisation: de l’apparence au mécanisme, in Dumouchel e

Dupuy [1983]– [1984], Living ways of sense-making: a middle path for neuroscience, in

Livingstone P. [1984], a c. di, Order and Disorder: Proceedings of the StanfordInternational Symposium, Anma, pp. 208-224

– [1985], Complessità del cervello e autonomia del vivente, in Bocchi e Ceruti[1985], pp. 141-157

– [1986], Experimental epistemology: background and future, in Cahiers du CREA, 9– [1987A], Les racines biologiques de l’individualité, in Sur L’Individu, Colloque de

Royaumont, Seuil, Paris, pp. 88-95– [1987B], Scienza e tecnologia della cognizione, Hopefulmonster, Firenze– [1988A], Son le tue orme la via, in Thompson W. I. [1988], pp. 64-78– [1988B], Structural coupling and the origin of meaning in a simple cellular

Bibliografia

271

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 271

Page 35: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

automaton, in Sercarz E. [1988], a c. di, The semiotics of CellularCommunication in the Immune System, Springer, Berlin

– [1989], Autonomie et connaissance, Seuil, Paris – [1991], Organism: A Meshwork of Selfless Selves, in Tauber [1991], a c. di,

Organism and the Origin of Self, Dordrecht Kluwer, pp.79-107 – [1992], Un Know-how per l’etica, Latreza, Bari– [1995A], Resonant cell assemblies: a new approach to cognitive functions and

neuronal synchrony, in Biol. Research, 28, pp. 81-95– [1995B], The Emergent Self, in Brockman J. [1995], a c. di, The third culture:

Beyond the scientific revolution, Simon & Schuster (http://www.edge.org/3rd_culture/varela/varela_index.html)

– [1995C], The re-enchantment of the concrete, in Steels L., Brooks R. [1995], a c.di, The Artificial Life route to Artificial Intelligence, Lawrence Erlbaum Assoc.,New Haven, pp. 11-20

– [1996], Neurophenomenology: a methodological remedy to the hard problem, inJournal of Consciousness Studies, 3, pp. 330-350 (tr. it. Neurofenomenologia, inPluriverso, 3, 1997)

– [1997A], Patterns of Life: Intertwining identity and cognition, in Brain andCognition, 34, pp.72-87

– [1997B], The Naturalization of Phenomenology as the Transcendence of Nature:searching for generative mutual constraints. in Alter, Revue de Phénoménologie,5 (3), pp. 55-385

– [1999A], Dasein’s brain: phenomenology meets cognitive science, in Aerts D., ac. di, Einstein meets Magritte: the white book, Kluwer Academic, Dordrecht,pp. 185-197

– [1999B], Le Cerveau et la Pensée, Sciences Humaines, Paris, pp. 327-335– [1999C], Steps to a science of Interbeing: unfolding the Dharma implicit in mod-

ern cognitive science, in Bachelor S., Claxton G., Watson G. [1999], a c. di, ThePsychology of Awakening, Rider/Random House, New York, pp. 71-89 (tr. it.parz. Varela F. J., Quattro pilastri per il futuro della scienza cognitiva, inPluriverso, 2, 2000)

Varela F. J., Bourgine P. [1992], a c. di, Toward a practice of autonomous systems,MIT, Cambridge, MA

Varela F., Cohen A [1989], Le corps évocateur: une relecture de l’immunité, inNouvelle Revue de Psychanalyse, 40, pp. 193-213

Varela F., Goguen J. [1977], The arithmetic of closure, in Trappl R., a c. di,Progress in Cybernetics and Systems Research, 3, Wiley Hemisphere, New York,pp. 48-63

Varela F., Lachaux J.-P., Rodriguez E., Martinerie J. [2001], The brainweb: phasesynchronization and large-scale integration, in Nat. Rev. Neurosci., 2(4), pp. 229-239

Varela F., Maturana H. [1970], Time courses of excitation and inhibition in the ver-tebrate retina, in Exp. Neurol., 26, 1970, pp. 53-59

– [1973], Mechanism and biological explanation, in Phi.l Sci., 39, pp. 378-382Varela F., Maturana H., Uribe G. [1974], Autopoiesis: the organisation of living

Unità in dialogo

272

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 272

Page 36: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

systems, its characterization and a model, in BioSystems, 5, pp. 187-196 (tr. it.Autopoiesi: una caratterizzazione e un modello dell’organizzazione dei sistemiviventi, in La Nuova Critica, 1982, 64, pp. 5-21)

Varela F., Porter K. [1969], The fine structure of the visual system of the honeybee,I. The retina, in J. Ultrastruct. Res., 29, pp. 236-258

Varela F., Shear J. [1999], The view from within. First personal approaches to thestudy of consciousness, Imprint Academic, Thoverton

Varela F., Thompson E., Rosch E. [1991], The embodied mind, MIT, Boston 1991(tr. it. La via di mezzo della conoscenza, Feltrinelli, Milano 1992; tr. fr.L’inscription corporelle de l’esprit, Seuil, Paris 1993)

Varela F. e Wiitanen W. [1970], Optics in the compound eye of the honeybee, in J.Gen. Physiol. 55, 1970, pp. 336-358

Waddington C. H. [1975], The Evolution of an Evolutionist, EdinburghUniversity Press (tr. it. Evoluzione di un evoluzionista, Armando, Roma 1979)

– [1977], Tool for Thought, Jonathan Cape, London (tr. it. Strumenti per pensare,Mondadori, Milano 1977)

Waldrop M. [1992], Complexity, Simon & Schuster, New York (tr. it. Complessità,Instar, Torino)

Watkins K. E., Strafella A. P., Paus T. [2003], Seeing and hearing speech excitesthe motor system involved in speech production, in Neuropsycologia, 41 (8), pp.989-994

Watzlawick P. [1981], a c. di, La realtà inventata, Feltrinelli, Milano Weber A. e Varela F. [2002], Life after Kant: natural purposes and the autopoietic

foundations of biological individuality, in Phenomenology and the CognitiveScience, 1, pp. 97-125

Weick K. [1990], The Vulnerable System, in Journal of Management, 16 (3), pp.571-596

Weiss P. [1968], Dynamics of Development. Experiments and Inferences,Academic Press, New York

– [1974A], L’archipel scientifique, Maloine, Paris– [1974B], Le concept fondamental de système hiérarchique, in Weiss [1974A], pp.

89-120– [1974C], Le déterminisme stratifié des systèmes vivants, in Weiss [1974A], pp.

167-212Wicker B., Keysers C., Plailly J., Royet J.-P., Gallese V., Rizzolatti G. [2003],

Both of Us Disgusted in My Insula: The Common Neural Basis of Seeing andFeeling Disgust, in Neuron, 40, pp. 655-664

Wiener N. [1948], Cybernetics, or Control and Communication in the Animal andin the Machine, MIT, Cambridge MA (tr. it., La cibernetica, Il Saggiatore,Milano 1968)

– [1950], The Human Use of Human Beings, Houghton Mifflin Co., Boston (tr. it.Introduzione alla cibernetica. L’uso umano degli esseri umani, Boringhieri,Torino 1966)

Wiitanen W., Varela F. [1971], Analysis of the organization and overlap of visual fieldsin the compound eye of the honeybee, in J. Gen. Physiol. 57, 1971, pp. 303-325

Bibliografia

273

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 273

Page 37: Luisa Damiano - UniBg · 2014. 2. 4. · Luisa Damiano Unità in dialogo Un nuovo stile per la conoscenza Bruno Mondadori damianoprime.qxd 4-12-2008 14:45 Pagina III

Winograd T., Flores F. [1987], Understanding Computers and Cognition,Addison-Wesley, New York (tr. it. Calcolatori e conoscenza, Mondadori, Milano1987)

Yovits M. C., Cameron S. [1960], a c. di, Self-organizing systems, Pergamom,London

Yovits M. C., Yacobi G. T., Goldstein G. D.[1962], a c. di, Self-OrganizingSystems, Spartan Books, Washington

Zeleny M. [1981], a c. di, Autopoiesis. A Theory of Living Organisation, NorthHolland, New York

Zopf G. [1962], Attitude and context, in Foerster e Zopf [1961]

Unità in dialogo

274

damiano221-278.qxd 4-12-2008 17:37 Pagina 274