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5 PERCORSI LETTERATURA L’ OTTOCENTO

L’OTTOCENTO - GE il Capitello

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Page 1: L’OTTOCENTO - GE il Capitello

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PERCORSI

LETTERATURA

L’OTTOCENTO

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L’OTTOCENTO LA LINEA DEL TEMPO

1814-1815

IL CONGRESSO DI VIENNA

1861

NASCE IL REGNO D’ITALIA

Dopo la sconfitta di Napoleone, i sovrani assoluti tornano sul trono: è la Restaurazione.In diversi Paesi scoppiano moti per ottenere più libertà o l’indipendenza dal dominio straniero.

Nasce un nuovo movimento culturale: il Neoclassicismo. Gli scrittori hanno come modello le opere d’arte dei Greci e dei Romani. Ugo Foscolo scrive I sepolcri e alcuni sonetti.

1829-1879

LA LOCOMOTIVA, IL TELEFONO,

LA LAMPADINA

Il progresso della scienza e della tecnica migliora la vita. Nuove invenzioni rendono più veloci i trasporti e le comunicazioni. Cresce la durata della vita umana.

In Europa si afferma il Romanticismo. I poeti romantici esprimono i loro sentimenti. Il più grande poeta romantico italiano è Giacomo Leopardi.

IN ITALIA GUERRE D’INDIPENDENZA

1848-1866 Con le guerre d’indipendenza, Lombardia e Veneto sono liberati dal dominio austriaco. La spedizione dei Mille, guidata da Garibaldi, caccia i Borboni dall’Italia meridionale.

Alessandro Manzoni scrive I promessi sposi. Quest’opera è un romanzo storico: racconta una storia inventata che avviene in un’epoca storica descritta in modo preciso.

Vittorio Emanuele II di Savoia è il primo re d’Italia. La capitale è prima Torino e poi (dal 1871) Roma. L’Italia è unita, ma il Sud rimane più povero del Nord.

La scuola elementare diventa obbligatoria. Sempre più persone parlano l’italiano, invece del dialetto. I promessi sposi è scritto nella lingua italiana parlata dalle persone istruite.

AVVENIMENTI E PERSONAGGI

LO SFONDO STORICO

LINGUA E LETTERATURA

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IL ROMANTICISMOIl Romanticismo nasce in Germania

e poi si diffonde in Europa.

Il Romanticismo:

• dà molta importanza ai sentimentie alla fantasia;

• esalta gli eroi che combattono per

grandi ideali;

• esalta la patria e la nazione;• ammira il Medioevo.I poeti romantici esprimono i propri

sentimenti. Questi sentimenti sono quasi sempre di dolore:l’amore infelice, la patria oppressa da un dominio straniero,

la morte di persone care, l’impossibilità di capire il senso della vita.

Nella poesia romantica è importante anche la natura,che con la sua bellezza suscita profondi sentimenti negli esseri umani.

I maggiori poeti romantici italiani sono Giacomo Leopardie Alessandro Manzoni. Anche le poesie di Ugo Foscolohanno a volte i temi e i toni del Romanticismo.

IL ROMANZO STORICODurante il Romanticismo si afferma il romanzo storico.

Il romanzo storico ha queste caratteristiche:

• il tempo è un’epoca storica del passato oppure il periodostorico in cui l’autore vive;

• i luoghi sono reali;

DIZIONARIO MULTILINGUE

PAROLE CHIAVE PER CAPIREnazione: insieme di persone che parlano la stessa lingua, hanno

la stessa storia e le stesse tradizioni.romanzo storico: narrazione ambientata in un’epoca del passato.

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GUERRE DI INDIPENDENZA

UNITÀ D’ITALIA

RESTAURAZIONE

NEOCLASSICISMO ROMANTICISMO

POESIA ROMANZO STORICO

UGO FOSCOLO

GIACOMO LEOPARDI

ALESSANDRO MANZONI

L’OTTOCENTO

MAPPA PER RICORDARE

DIZIONARIO MULTILINGUE

PAROLE CHIAVE PER CAPIREverosimile: simile al vero. Un fatto inventato è verosimile quando somiglia

ai fatti che succedono davvero. Un personaggio di fantasia è verosimile quando è simile alle persone che vivono realmente.

• i personaggi sono realmente vissuti oppure inventati.I personaggi immaginari sono verosimili, cioè simili a quelli

che vivono nell’epoca storica in cui il romanzo è ambientato;

• nella trama si mescolano vicende private dei personaggi e

avvenimenti storici;• il narratore è esterno o interno. Il narratore interno

è un personaggio che racconta i fatti di cui è protagonista

o testimone. STO

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Leggiamo INSIEME

Alla seraUgo Foscolo

L’autoreUgo Foscolo nasce nel 1778 a Zante, un’isola greca che a quel tempo appartiene alla Repubblica di Venezia. Foscolo crede negli ideali della Rivoluzione francese e combatte nell’esercito di Napoleone. Vive per molti anni a Milano. Qui scrive la sua opera più importante: I sepolcri, un breve poema in versi. In quest’opera Foscolo afferma che le tombe ricordano i grandi uomini (per esempio, Galileo Galilei e Michelangelo) e spingono a imitarli.Foscolo muore in Svizzera nel 1827.

L’operaAlla sera è un sonetto, cioè una poesia di 14 versi, divisa in 4 strofe: due quartine (4 versi) e 2 terzine (3 versi).

Il tempoAlla sera è scritto nel 1803.

Il linguaggioIl sonetto Alla sera è scritto in una lingua poetica, con molte parole difficili.

Il temaFoscolo ha un carattere irrequieto. Prova forti sentimenti, come l’amore per una donna, l’amore per la libertà e per la sua patria. Nella sua vita prova grandi dolori: la morte del fratello e l’esilio dalla sua patria, che è conquistata dall’Impero austriaco. Foscolo, allora, pensa che solo la morte porta finalmente quiete. In questa poesia Foscolo paragona la sera alla morte.

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L’OTTOCENTO

Alla sera

Forse perché della fatal quïetetu sei l’imago a me sì cara vieni,o sera! E quando ti corteggian lietele nubi estive e i zeffiri sereni,

e quando dal nevoso aere inquïetetenebre e lunghe all’universo menisempre scendi invocata, e le secretevie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co’ miei pensier su l’ormeche vanno al nulla eterno; e intanto fuggequesto reo tempo, e van con lui le torme

delle cure onde meco egli si strugge;e mentre io guardo la tua pace, dormequello spirto guerrier ch’entro mi rugge.

(U. Foscolo, Alla sera)

PARAFRASIForse perché sei l’immagine della quietefatale [la morte], tu mi sei sempre gradita,o sera! Sia nella bella stagione, quandoin cielo ci sono le nubi estive e soffialo zefiro [un vento di primavera],

sia in inverno, quando l’aria nevosaporta ombre lunghe e inquiete sull’universo, tu, sera, scendi sempre invocata da me, e raggiungi con dolcezza le zone più segrete del mio animo.

Allora [di sera] i miei pensieri vanno al nulla eterno [la morte]; e intanto passa in fretta questo tempoinfelice, e vanno via con lui

le mie tante sofferenze; e mentre io guardo la pace della sera, dorme lo spirito irrequieto che ruggisce dentro di me.

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Leggiamo INSIEME

1. Per Foscolo l’arrivo della sera è un momento (scegli l’aggettivo più adatto) felice triste sereno

2. Quando scende la sera, il poeta pensa al passato al futuro alla morte

3. La morte non è un pensiero triste, perché la morte porta via tutte le sofferenze

il poeta è molto vecchio il poeta è contento della vita che ha fatto

4. Come è definita la morte? (due risposte esatte) fatal quïete

tenebre lunghe nulla eterno

reo tempo spirto guerrier

5. Accanto a ogni parola in italiano attuale, scrivi la parola usata da Foscolo.• immagine• segrete• spirito

6. Nell’espressione «io guardo la tua pace» (penultimo verso), l’aggettivopossessivo “tua” si riferisce

alla sera

alla morte alla patria

COMPRENDERE

IL LINGUAGGIO

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L’OTTOCENTO

Il sabato del villaggioGiacomo Leopardi

L’autoreGiacomo Leopardi nasce nel 1798 a Recanati, un paesino delle Marche. Da giovane, Leopardi studia moltissimo e diventa una persona di grande cultura. Leopardi chiama Recanati “borgo selvaggio”, perché non ci sono persone istruite con cui può parlare e discutere. Nel suo paese si sente prigioniero. Viaggia in diverse città d’Italia, come Milano e Napoli, dove muore nel 1837.Leopardi scrive molte poesie, raccolte nei Canti. Alcune sue poesie molto famose sono: L’infinito, A Silvia e Il passero solitario.I sentimenti di Leopardi sono quasi sempre tristi. Infatti Leopardi è spesso pessimista. Secondo lui, la vita è fatta solo di dolore e di delusioni.

L’operaIl sabato del villaggio è una poesia scritta nel 1829.

Il linguaggioIl poeta esprime le sue idee con parole e immagini della vita di tutti i giorni in un piccolo paese di campagna.

Il temaLa poesia parla delle speranze deluse. I bambini e i ragazzi sono felici, perché hanno molte speranze per il futuro. Per questo hanno fretta di crescere. Invece, quando arriva l’età adulta, nessuna speranza o progetto si realizza. Perciò l’unica felicità è immaginare il futuro. Quando il futuro arriva, porta solo delusioni.

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Leggiamo INSIEME

Il sabato del villaggio

La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell’erba; e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, incontro là dove si perde il giorno; e novellando vien del suo buon tempo, quando ai dì della festa ella si ornava, ed ancor sana e snella solea danzar la sera intra di quei ch’ebbe compagni dell’età più bella. Già tutta l’aria imbruna, torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre giù da’ colli e da’ tetti, al biancheggiar della recente luna. Or la squilla dà segno della festa che viene; ed a quel suon diresti che il cor si riconforta. I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore: e intanto riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore, e seco pensa al dì del suo riposo.

PARAFRASILa ragazzina arriva dalla campagnaal tramonto, mentre il sole cala,con il suo fascio d’erba; e porta in manoun mazzolino di rose e di viole,con il quale, come è sua abitudine,si prepara a ornare il petto e i capellidomani, perché sarà un giorno di festa.

Una vecchietta siede sulla scalaa filare con le vicine, con il viso rivolto verso il sole che tramonta;e racconta episodi della sua gioventù,quando nei giorni di festa si ornavae, ancora giovane e snella, passava la sera a ballare con altri giovani,che furono i compagni della sua età più bella.

Già si fa buio,il cielo diventa azzurro scuroe scendono le ombre dalle colline e dai tetti,sotto la luce bianca della luna appena sorta.Ora la campana annunciail giorno di festa che arriva;e a quel suono diresti che il cuore si consola.I ragazzini, gridando in gruppo sulla piazzetta del paese, e saltando di qua e di là,fanno un lieto rumore.Intanto lo zappatore, fischiettando,torna a casa, alla sua povera cenae pensa dentro di sé che domani sarà un giorno di riposo.

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L’OTTOCENTO

Poi quando intorno è spenta ogni altra face,e tutto l’altro tace,odi il martel picchiare, odi la sega del legnaiuol, che veglia nella chiusa bottega alla lucerna, e s’affretta, e s’adopra di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba.

Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l’ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso, cotesta età fiorita è come un giorno d’allegrezza pieno, giorno chiaro, sereno, che precorre alla festa di tua vita. Godi, fanciullo mio; stato soave, stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo’; ma la tua festa ch’anco tardi a venir non ti sia grave.

(G. Leopardi, Il sabato del villaggio)

Poi, quando tutt’intorno è spenta ogni altra luce,e tutto il paese è in silenzio,senti il martello picchiare, senti la segadel falegname, che sta sveglioe, alla luce della lampada, nella sua bottega chiusa,si affretta e si impegnaper finire il lavoro prima dello spuntare dell’alba.

Questo [il sabato] è il giorno più bello della settimana,pieno di speranza e di gioia:domani [la domenica] le ore porterannotristezza e noiae ognuno tornerà già con il pensiero al solito lavoro.

O fanciullo spensierato,questa tua giovane età è come un giorno pieno di allegria,un giorno chiaro, sereno,che precede l’età adulta.Godi, fanciullo mio, questo è un periodo della vita bello e lieto. Non voglio dirti altro: ma non ti dispiacciase la tua festa [l’età adulta] tarderà a venire.

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Leggiamo INSIEME

1. Leopardi descrive alcune scene in un paesino di campagna. Completa latabella. Nella colonna di sinistra scrivi i vari personaggi del villaggio.I fanciulli • La donzelletta • Il falegname • Lo zappatore • La vecchierella

PERSONAGGIO CHE COSA FA

Porta un fascio d’erba e ha in mano un mazzolino di rose e viole.

Racconta di quando, da giovane, andava a ballare.

Gridano e saltano sulla piazza.

Torna a casa fischiettando.

Lavora tutta la notte per finire il lavoro prima dell’alba.

2. Le scene descritte da Leopardi avvengono il venerdì sera il sabato sera la domenica

3. Leopardi fa un paragone: quale? Completa le frasi con le parole in elenco.la gioventù • la domenica • il sabato • l’età adulta

• è pieno di speranza e di attesa: rappresenta .

• delude le speranze e porta tristezza e noia: rappresenta .

4. Il linguaggio della poesia non è difficile da capire. Però ci sono alcune paroleche oggi non si usano più. Nella tabella, scrivi le parole che si usano oggi alposto di quelle di Leopardi.

PAROLE DI OGGI PAROLE DI LEOPARDI

donzelletta

squilla

legnaiuol

vo’

speme

allegrezza

COMPRENDERE

IL LINGUAGGIO

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ALESSANDRO MANZONIAlessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785.

Per alcuni anni vive a Parigi, poi torna a Milano.

Manzoni sostiene le battaglie del Risorgimento

per l’unità d’Italia. Nel 1861 diventa senatore del Regno d’Italia. Muore nel 1873.

Manzoni è cattolico. Secondo lui, i fatti

(sia i grandi fatti storici sia i piccoli fatti privati)

avvengono per volontà di Dio.L’opera più importante di Manzoni è il romanzo I promessi sposi. Inoltre scrive tragedie e poesie. Due poesie di Manzoni sono Marzo 1821 (ispirata dai moti del 1821) e Il cinque maggio (dedicata a Napoleone).

I PROMESSI SPOSII promessi sposi è il più famoso romanzo storico italiano.

• La storia avviene nel Seicento (epoca storica precisa),

in Lombardia (luoghi reali);

• i protagonisti sono Renzo e Lucia, due giovani di condizionemodesta che vogliono sposarsi (personaggi verosimili);

• gli altri personaggi principali sono: un nobile che impedisce

le nozze, un prete pauroso, un frate che protegge i due giovani

(personaggi verosimili);• ci sono anche personaggi storici, come Federico Borromeo

(vescovo di Milano) e Antonio Ferrer (governatore spagnolo);

• la storia privata dei promessi sposi si mescola con avvenimenti storici,

come la Guerra dei trent’anni e la peste del 1630;

• il narratore è esterno.Nei Promessi sposi, Manzoni esprime le sue idee. Al centro del romanzo

c’è la Provvidenza di Dio. Le cose succedono per volontà di Dio.

A un certo punto, sembra che i prepotenti trionfino. Poi invece,

dopo tante sofferenze, Renzo e Lucia si sposano. Questo succede

perché Dio aiuta i buoni e i deboli, e punisce chi fa del male.

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Leggiamo INSIEME

Don Abbondio incontra i braviAlessandro Manzoni

L’operaIl brano è tratto da I promessi sposi, il romanzo pubblicato da Alessandro Manzoni nel 1840.

Il luogoVicino a Lecco, in Lombardia.

La situazioneRenzo e Lucia vogliono sposarsi. Un nobile, don Rodrigo, cerca di impedire il matrimonio, perché Lucia gli piace. Don Rodrigo minaccia il sacerdote che deve celebrare il matrimonio. Renzo e Lucia devono scappare.

I personaggi• Don Abbondio, il sacerdote che deve sposare Renzo e Lucia.• I bravi: sono uomini armati al servizio di don Rodrigo. Quando don Rodrigovuole fare una prepotenza, manda i bravi a minacciare o uccidere qualcuno.I bravi esistono davvero nel Seicento. Sono uomini violenti al servizio deisignori.

Il tempoNel Seicento.

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L’OTTOCENTO

Don Abbondio incontra i braviUna sera del 7 novembre 1628 don Abbondio torna bel bello dalla sua passeggiata. Cammina su una stradina di campagna. A un certo punto, vede due uomini. Hanno una rete verde in testa, lunghi baffi, due pistole alla cintura e un grosso coltello che spunta da una tasca dei calzoni. Don Abbondio capisce subito: sono due bravi!Don Abbondio non è proprio… un cuor di leone! Si è fatto prete per stare tranquillo. Infatti, nel Seicento, la Chiesa è molto potente. Perciò i sacerdoti sono rispettati. Così, fino a quel giorno, don Abbondio ha sempre evitato i guai.Appena vede i bravi, don Abbondio cerca di cambiare strada. Ma non è possibile. Allora va avanti con aria indifferente.– Signor don Abbondio – dice uno dei bravi.– Cosa comanda? – risponde don Abbondio.– Domani lei ha intenzione di sposare Renzo e Lucia? – domanda il bravo.– Cioè… – risponde don Abbondio – cioè… sapete come vanno questecose. Il prete non c’entra. Fanno i loro pasticci tra loro… e poi vengonodal prete…– Questo matrimonio non si deve fare, né domani né mai – dice il bravo.– Ma signori miei – replica don Abbondio con voce gentile – non dipendeda me…– Ma – lo interrompe il bravo – il matrimonio non si farà, o…– Zitto, zitto, il signor prete ha capito – dice l’altro bravo. E aggiunge:– L’illustrissimo don Rodrigo la saluta caramente.Per don Abbondio questo nome è come un lampo durante il temporale: favedere più chiaro, ma aumenta la paura. Don Abbondio fa un inchino edice: – Suggerite voi che cosa devo fare…– Oh! Lei sa il latino, lei è una persona istruita. Non ha bisogno diconsigli – risponde il bravo. – Allora: che cosa diciamo a don Rodrigo?– Il mio rispetto… – mormora don Abbondio.– Si spieghi meglio! – risponde il bravo.– Sono pronto… pronto come sempre all’obbedienza – dice don Abbondio.– Benissimo – rispondono i bravi, e se ne vanno.

(Tratto e adattato da: A. Manzoni, I promessi sposi)

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Leggiamo INSIEME

1. Quando avvengono i fatti raccontati?

2. Chi ha mandato i bravi?

3. Don Abbondio riconosce i bravi dal loro aspetto dal modo di parlare perché li ha incontrati altre volte

4. Che cosa vogliono i bravi?

5. Alla fine don Abbondio manda via i bravi obbedisce per paura obbedisce perché don Rodrigo ha ragione

6. Don Abbondio «non è un cuor di leone». Questo significa che don Abbondio non ha pietà non ha paura di niente non è coraggioso

7. Un bravo dice: «Il matrimonio non si farà, o…».Come si può completare la frase?

… don Rodrigo soffrirà … don Rodrigo si vendicherà … bisogna invitare anche don Rodrigo

Perciò le parole del bravo sono una preghiera un consiglio una minaccia

8. Già all’inizio del dialogo, don Abbondio ha paura.Quale frase di don Abbondio lo fa capire?

Cosa comanda? Sono pronto Don Abbondio fa un inchino

9. A causa della paura, don Abbondio perde il rispetto per gli altrie per i suoi doveri. Infatti per un prete il matrimonio è un sacramento,cioè qualcosa di sacro, che Dio benedice. Invece don Abbondio definisceil matrimonio di Renzo e Lucia…

una prepotenza una mancanza di rispetto pasticci tra loro

COMPRENDERE

IL LINGUAGGIO

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con autovalutazioneVERIFICA FORMATIVA

1. Indica con crocette i temi del Romanticismo:

difesa del Cristianesimo amore per la patria e la nazione i sentimenti ammirazione di Roma antica

ammirazione del Medioevo fiducia nella ragione la natura esaltazione dell’eroe 5

2. Collega ogni scrittore con la parola o espressione esatta.

a. Foscolo 1. fede in Dio

b. Leopardi 2. esilio

c. Manzoni 3. pessimismo 3

3. Accanto a ogni opera indica il suo autore, scelto nell’elenco. Attenzione: unautore va ripetuto due volte.

Ugo Foscolo • Giacomo Leopardi • Alessandro Manzoni

a. Il sabato del villaggio

b. L’infinito

c. I sepolcri

d. Il cinque maggio 4

4. Completa la scheda sui Promessi sposi. Scegli le soluzioni giuste nell’elenco.

Ugo Foscolo • Alessandro Manzoni • il Seicento • il Settecento • la Sicilia • la Lombardia • Renzo e Lucia • Don Rodrigo e Lucia •

poema cavalleresco • romanzo storico

AUTORE:

TEMPO:

LUOGO:

NOME DEI PROMESSI SPOSI:

GENERE: 5

TOTALE PUNTI PARTE A 17

PARTE A • CONOSCENZE L’OTTOCENTO

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con autovalutazioneVERIFICA FORMATIVA

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La madre di CeciliaAlessandro Manzoni

Renzo vede quattro carri fermi in strada. Molti monatti

entrano ed escono dalle case. I monatti portano dei sacchi

in spalla. Dentro i sacchi ci sono i morti di peste. I monatti

gettano i sacchi sui carri e poi tornano subito a prendere

altri cadaveri. I monatti sono vestiti di rosso e portano una

campanella attaccata alla cintura.

Renzo cammina veloce, non vuole guardare quello spettacolo

triste. A un certo punto vede una donna ancora giovane, ma

che cammina a fatica. La donna porta in braccio una bambina

di circa nove anni. La bambina indossa un vestito bianco ed

è pettinata con cura. La bambina ha il capo appoggiato sulla

spalla della mamma. Sembra che dorma. Ma non si muove, la

manina pende senza vita. Renzo capisce: la bambina è morta

di peste.

Un monatto si avvicina per prendere la bambina.

– No – dice la madre. – Non la toccate. La metto io sul carro.

La madre dà un ultimo bacio alla bambina. Poi la mette sul

carro con delicatezza, come se la mettesse a letto. – Addio,

Cecilia – dice. – Riposa in pace. Stasera verremo anche noi

e resteremo sempre insieme.

Renzo arriva a Milano, dove c’è la peste. Per le strade

ci sono carri carichi di morti. I monatti guidano i carri.

I monatti hanno l’incarico di portare i morti di peste al

cimitero.

PARTE B • COMPETENZE TESTUALI E LESSICALI

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MISURA LE TUE COMPETENZE

COMPRENSIONE

1. I monatti

A. sono malati di pesteB. portano i morti di peste al cimiteroC. curano i malati di pesteD. portano merci sui carri 1

2. Cecilia è

A. una bambina che Renzo incontra a MilanoB. una bambina morta di pesteC. la madre di una bambina morta di pesteD. la figlia di un monatto 1

3. La madre

A. consegna la bambina al monattoB. non vuole che il carro porti via la bambinaC. posa la bambina sul carro con delicatezzaD. consegna la figlia a Renzo 1

IL LINGUAGGIO

4. Prima di posare la bambina sul carro, la mamma fa un ultimo gesto d’amore.Quale?

A. La salutaB. Le mette un vestitino biancoC. La pettinaD. Le dà un bacio 1

25

Poi la madre dice al monatto: – Stasera venite a prendere

anche me. E non solo me.

La madre rientra in casa. Poco dopo si affaccia alla finestra.

Guarda Cecilia per l’ultima volta.

La madre ha un’altra bambina in braccio. (Tratto e adattato da: A. Manzoni, I promessi sposi)

PARTE B • COMPETENZE TESTUALI E LESSICALI

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Page 19: L’OTTOCENTO - GE il Capitello

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VERIFICA FORMATIVA

• In questa prova:ho capito bene le consegne e ho completato gli eserciziho capito le consegne ma non ho completato gli esercizinon ho capito le consegne e non ho svolto gli esercizi

• Ho avuto difficoltà negli esercizi n.perché non ho letto con attenzione le spiegazioni e i testi

non ho capito bene le spiegazioni e i testi• Penso di:

aver superato la prova non aver superato la prova

AUTOVALUTAZIONE

5. La madre dice a Cecilia: «Stasera verremo anche noi». Che cosa significa?

A. Stasera verremo a trovarti in ospedale

B. Stasera verremo a trovarti al cimitero

C. Tutta la famiglia di Cecilia è malata di peste e morirà presto

D. Per il dolore, la madre dice parole senza senso 1

ANALISI

6. In un primo tempo, Renzo crede che Cecilia dorma, perché

A. è in braccio alla mamma, ben vestita e pettinata

B. la mamma culla la bambina

C. la peste non colpisce i bambini

D. la mamma non la consegna al monatto 1

7. Indica il completamento esatto.

La peste a Milano è un fatto A. storico B. verosimile

La madre di Cecilia è un personaggio A. storico B. verosimile2

TOTALE PUNTI PARTE B 8

TOTALE PUNTI PARTE A + B 25

TOTALE PUNTI ....../25

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