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Se volete restare in contatto http://alternativaintrod.blogspot.com [email protected] ALTERNATIVA per INTROD alternative pour Introd PER LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ALLA VITA DI INTROD N.1 - gennaio 2012 L’OTRA VOUÉCE L’OTRA VOUÉCE - Reg. Trib. Aosta nr.11/2011 del 23 dicembre 2011

L'otra vouéce - gennaio 2012

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PER LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ALLA VITA DI INTROD

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Se volete restare in contattohttp://[email protected]

ALTERNATIVA       per INTROD

alternative pour Introd

PER LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ALLA VITA

DI INTROD

N.1 - gennaio 2012

L’OTRA VOUÉCE

L’OTRA VOUéCE - Reg. Trib. Aosta nr.11/2011 del 23 dicembre 2011

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AUGURI A TUTTIDopo un lungo anno di silenzio forzato (nel se-guito leggerete le ragioni), ritorniamo nelle vo-stre case non più sottoforma di lettera aperta – lettra iverta, bensì in veste di giornalino AL-TERNATIVO, per inviare i nostri migliori e sinceri auguri di Buon anno a tutti – Bon an a tcheut.

Il nostro è un augurio sincero, fatto in un momen-to sicuramente difficile per l’intera comunità, la quale, nel suo piccolo, risente delle difficoltà che stanno investendo l’Europa e, più in generale, i Paesi industrializzati, a causa della “globalizza-zione”: un termine quasi sconosciuto sino a qual-che anno fa, ma ora entrato prepotentemente nel linguaggio comune per indicare un colpevole, non altrimenti identificabile.

Si sta chiudendo un anno difficile per la nostra comunità e le avvisaglie per il corrente anno non sono certamente incoraggianti. Non cono-sciamo ancora compiutamente l’entità dei tagli al Bilancio comunale, né la ri-percussione sul potere di acquisto delle famiglie per effetto delle manovre finanziarie messe in atto dai Governi, BERLUSCONI prima e MONTI poi. Ci aspettano momenti complicati, ma auspichiamo che possano felicemente ri-solversi il più velocemente possibile.Ci rendiamo conto che l’introduzione di questo numero del “giornalino” non differisca molto da quello distribuito un anno fa e che, rileggendo-lo, dimostra una attualità disarmante. Già allora dicevamo:

“Auspichiamo, quindi, che l’imminente clima di festività natalizia possa contribuire ad accanto-nare le frizioni che hanno caratterizzato i rap-porti tra maggioranza e opposizione durante quest’anno, così da consentire per il 2011 l’ini-zio di un nuovo rapporto, meno conflittuale, più aperto, instaurato tra persone che hanno vera-mente a cuore le sorti del proprio paese, dotate dell’onestà intellettuale per capire che solo col-laborando si possono raggiungere obiettivi più elevati per tutti.”

Avremmo potuto sostituire il 2011 col 2012 e ri-proporvi lo stesso augurio, non avremmo sbagliato, anzi…

BILANCIO DELL’ATTIVITÀ SVOLTACiò premesso, ci scusiamo per il ritardo col quale ci rifacciamo vivi, precisando che non ci siamo dimenticati della promessa che vi avevamo fatto in campagna elettorale. Ci eravamo formalmente impegnati per farVi partecipare attivamente alla vita politica del paese: per questo abbiamo aperto le nostre riunioni per incontrare, il primo giovedì non festivo di ogni mese, chiunque fosse interessato a portare il proprio contributo. Ciò è avvenuto il 13 gennaio, il 3 febbraio ed il 3 marzo, con una partecipazione che, crediamo, sia servita per migliorare la nostra azione in Consiglio comunale, nel quale abbiamo presentato :

n. 3 mozioni;

n. 20 interrogazioni di cui n. 2 con risposta scritta;

n. 2 interpellanze.

Alcune per nostra iniziativa, altre, invece, sono il frutto degli incontri con Voi concittadini, nel corso dei quali abbiamo fatte nostre le Vostre idee e le Vostre proposte, nella convinzione di aver svolto il ruolo istituzionale per il quale siamo stati eletti: rappresentarVi in seno agli organi comunali !

L’anno 2011 è finito e, come tale, meriterebbe un bilancio dell’attività svolta. A posteriori e con il senno di poi, possiamo affermare che avremmo potuto fare di più e di meglio, ma anche peggio. Non siamo noi che dobbiamo valutare il nostro operato, preferiremmo che foste Voi a farlo.

Siamo sempre a vostra disposizione per ulteriori iniziative, suggerimenti, proposte… Riteniamo che gli incontri con la popolazione siano stati una esperienza positiva che vorremmo ripetere anche quest’anno: siamo la voce alternativa per le vostre idee e siamo aperti al dialogo e al confronto, non abbiamo paura di fare nostre le buone idee degli altri, anzi.

L’attività del nostro Gruppo in consiglio comunale è sempre, sottolineiamo sempre, stata vista come un intralcio alla libertà d’azione della Giunta, nonché una fonte di inutile prolungamento delle sedute consiliari

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(al riguardo più di un consigliere di maggioranza ha lanciato in aula inequivocabili segnali di insofferenza durante i nostri interventi). Inoltre, per i nostri tentativi di approfondimento degli argomenti da trattare in consiglio o per le richieste di documentazione necessarie alla nostra attività, siamo stati accusati (naturalmente dalla maggioranza) di costituire un ostacolo allo svolgimento della normale attività lavorativa dei dipendenti comunali, aggiungendo insofferenza all’insofferenza.

Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente, invece, i dipendenti, i quali si sono sempre dimostrati, oltreché professionali, anche molto disponibili nei nostri confronti.

In sintesi ogni nostra proposta è regolarmente bocciata dalla maggioranza. Emblematica, al riguardo, la situazione venutasi a creare nell’ultimo consiglio del 2011 nel quale è stato approvato, senza il nostro apporto, il Regolamento per l’Albo Pretorio on-line. Se avrete la costanza di continuare a leggerci, affronteremo approfonditamente l’argomento nel prossimo numero.

Ciò nonostante, non ci faremo né scoraggiare, né intimidire, ma continueremo imperterriti nel nostro compito di vigilanza, tipico di ogni forza di opposizione.

INFORMAZIONEIl nostro lungo (e forzato) silenzio non deve essere interpretato come una riduzione dell’impegno civico o, peggio, una rinuncia all’impegno di informarVi su quanto succede tra le mura del Comune! Non ci siamo conformati al teatrino della politica dove solo qualcuno pensa e tutti gli altri subiscono le decisioni prese nelle stanze del potere. Le nostre idee le vogliamo esternare per discuterle e questo ha provocato non pochi pruriti alla maggioranza, la quale, per il tramite della Giunta, ha “ri-chiamato all’ordine” il nostro Ca-pogruppo, perché, a loro avviso, la nostra “lettra iverta” poteva es-sere denunciata come stampa clandestina, se ne avessimo continuato la divulgazione.

Non nascondiamo il nostro disappunto per un comportamento che richiama alla memoria me-todi censori indegni di una demo-crazia. Ma tutto questo, invece di allontanarci dagli impegni presi, ci ha stimolato per supera-re anche queste diffi coltà, che non sono state di poco conto:

• approfondimento della materia regolamenta-ta dalla legge 8 febbraio 1948, n. 47

• ricerca di un “proprietario” del giornale• ricerca di un “direttore responsabile”• disbrigo delle pratiche relative alla “registra-

zione” (n. 11/2011) della pubblicazione presso il Tribunale di Aosta.

D’altro canto la stampa clandestina è un reato penale che punisce i trasgressori con reclusio-ne sino a due anni o con la multa sino a

€ 250,00 e sappiamo come nel nostro Pae-se sia più facile essere condannati per reati di modesta entità, come il furto di una mela in un supermercato, che per reati più consistenti. Co-sicché, grazie alle spalle

larghe di Bruno e alla sua esperienza, abbiamo parato il colpo infertoci dalla maggioranza e sia-mo tornati più forti di prima, convinti che sia un nostro dovere, oltreché un diritto, informarVi in maniera ALTERNATVA: a Voi giudicare.

Non ci arrendiamo e, a costo di spendere ener-gie, di utilizzare i soldi dei nostri gettoni di pre-senza, e tanta pazienza, siamo ben felici di po-ter ritornare nelle vostre case e raccontarVi la vita amministrativa di Introd.

Approfi ttiamo della circostanza per ringraziare il nostro Direttore responsabile, la Signora Giu-liana Lamastra e il “proprietario del giornale”, la Signora Maria Vittoria PEPELLIN, per la loro disponibilità! Senza di loro non avremmo potuto onorare il nostro impegno.

Vi auguriamo una piacevole lettura. Merci à tcheut. Poudzo!

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SEgNALI pOSITIVICon limitato piacere segnaliamo che la commissio-ne consiliare in materia di servizi sociali e cultura si è riunita un paio di volte. Abbiamo partecipato alla stesura del regolamento per la consegna delle Borse di studio (ad esclusione della scelta del luo-go della premiazione, che è avvenuta in Chiesa con un discorso politico da parte del primo cittadino) e alla consegna della Maturità Civica ai neo maggio-renni. Abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto di conciliazione, denominato enfants et familles sur le territoire (che beneficerà in parte di Fondi Euro-pei). Al momento è tutto fermo perché da novembre non è più stata convocata la commissione. Vi dare-mo maggiori informazioni a tempo debito.

In tre occasioni siamo stati convocati dal Sindaco per delle riunioni informali. Inizialmente erava-mo un po’ perplessi, poi ne abbiamo ricevuto un’o-pinione positiva, perché il clima era rilassato ed in alcuni casi c’è stata la possibilità di parla-re e discutere apertamente su vari argo-menti - possibilità tutt’altro che scontata tra quelle mura. Non sappiamo se augurarci che queste riu-nioni diventino sempre più frequenti, costituirebbe-ro una forma di risparmio per il Comune, che non deve liquidare gettoni di presenza, ma dall’altra abbiamo la sensazione che alla maggioranza piacciano le riunioni a porte chiuse, senza possibilità di parteci-pazione della popolazione e della stampa locale. Inoltre questo comportamento affosserebbe definitivamente la possibile introdu-zione dell’istituto denomina- t o question time o période des questions, che abbiamo già provveduto a proporre, ma è stato rigettato senza motiva-zioni plausibili. Senza dubbio lo riproporremo.

SEgNALI NEgATIVIUn inciso a proposito del Regolamento del consiglio comunale. È giusto che si sappia che la maggioran-za, disabituata al confronto e soprattutto alla presen-tazione di interrogazioni, mozioni ed interpellanze, che la costringevano a convocare il Consiglio comu-nale entro 30 giorni dalla loro presentazione, sulla base dell’articolo 52 del suddetto regolamento, da loro stessi approvato con deliberazione consiliare n. 8 del 17 marzo 2005, ha molto democratica-mente proposto e adottato, con il nostro voto contra-rio, la seguente modifica: “… le interrogazioni e le interpellanze sono iscritte all’ordine del giorno della successiva adunanza.”. Evidentemente erano molto infastiditi nel dover rispettare i termini da loro stessi precedentemente stabiliti.

purtroppo questa maggioranza non vede al di là del proprio naso: alle prossime elezioni potrebbero trovarsi al nostro posto e allora sì che li lasceremmo strepitare, perché, sicuramente, vor-rebbero ritornare alla stesura precedente del Rego-lamento, quella con il termine per la risposta nei 30 giorni. A volte, quando scriviamo, ci lasciamo prendere la mano, ma quando ci vuole, ci vuole!

Vi avevamo già parlato dell’impegno che la mag-gioranza si era assunta per rivedere la composizio-ne della Commissione Edilizia mediante l’inse-rimento di un componente dell’opposizione: bene, anzi male, ad oggi non abbiamo notizie in propo-sito, perché niente è stato fatto in tal senso.

Dobbiamo denunciare, infine, che la commis-sione lavori pubblici non si riunisce da un pezzo! Avremmo avuto piacere di approfondire degli argomenti utili e urgenti come quello dello sgombero neve nelle frazioni alte del paese, ma non ci è stato possibile. A nostro avviso bisogne-rebbe valutare l’eventuale appalto del servizio a privati cittadini o in collaborazione con il comune di Rhemes-Saint-Georges, perché lo sgombero neve di Chevrère e Tache porta via troppo tempo ai di-pendenti comunali, che già solo per lo spostamento da e per le due frazioni impiegano circa 2 ora di viaggio. Non serve aggiungere che potrebbero es-sere più proficuamente impiegate: ad esempio per liberare dalla neve i parcheggi pubblici.

SEgNALI DALLA MAggIORANZARiportiamo, di seguito, le impressioni (positive e negative) percepite

dal confronto avuto con la maggioranza.

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Forse, per rendere credibile questo rêve, prima si sarebbe dovuto rivedere il piano dei trasporti pubblici e impegnare le ormai scarse risorse dispo-nibili per attivare un efficiente servizio di trasporto a chiamata, del tipo “Allo bus”, come molto sag-giamente hanno già fatto molte altre amministrazioni comunali e lasciare perdere, come hanno fatto Aymavilles e Villeneuve, il pro-getto R.ê.V.E., concepito per una realtà ben diversa dalla nostra: quella di Cogne. Una località che si può comodamente raggiungere con mezzi pubbli-ci, dove può aver senso utilizzare mezzi alternativi per raggiungere facilmente (anche con tratti pianeg-gianti peraltro), le località limitrofe al capoluogo.

Va tenuto conto, inoltre, che i veicoli sarebbero frui-bili solo in un periodo ridotto dell’anno, ma che ne-cessiteranno di manutenzioni ordinarie continue.

Verranno costruite due pensiline per ospitare e rica-ricare questi mezzi: una a Plan d’Introd davanti alla sede dei Vigili del Fuoco, e l’altra a Villes Dessus vicino al parc Animalier.

Ovviamente il progetto è stato approvato dai nostri colleghi di maggioranza che ci hanno spiritosamen-te invitato ad usare le bici “Alternative” per andare a fare la spesa… E chissà che un giorno qualche Consigliere di maggioranza o Assessore non rag-giunga il Municipio pedalando alternativamente, in-vece di utilizzare la propria auto, così potrebbe darci un esempio pratico di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento.

Unica nota positiva è la comparsa del fotovol-taico nelle strutture comunali: auspichiamo che non rappresenti l’unico passo in tal senso, ma costituisca l’inizio per un suo esteso impiego negli edifi-ci pubblici, ove compatibili.

R.ê.V.E. gRAND pARADIS rete veicoli elettrici Grand-ParadisÈ il nome del progetto pilota della Fondation Grand Paradis per la sperimentazione, la promozione e la diffusione in aree montane di veicoli elettrici alimen-tati da fonti energetiche rinnovabili, con l’obbiettivo di favorire gli spostamenti a impatto zero nel territorio del Parco del Gran Paradiso.

Il progetto beneficia di risorse erogate dal Fondo Europeo di sviluppo regionale, dal fondo di rota-zione statale (L. 183/1987) e dalla Regione Valle d’Aosta. Comporta un investimento complessivo di € 598.684,40, di cui € 107.897,56 attribuibili al Comune di Introd, che dovrà intervenire diretta-mente con una spesa di € 11.211,25. Vi doman-derete: perché la minoranza strepita? Se il Comune paga 11mila euro un investimento di quasi 108mila fa un affare! Non è così: la convenzione con la Fondation Grand Paradis stabilisce, infatti, che le somme relative alle manutenzioni saranno a carico del comune, col risultato che sul bilancio comuna-le andranno ad aggiungersi, appunto le spese di manutenzione per le pensiline, sull’impianto fo-tovoltaico, sugli apparati elettrici di illuminazione, nonché sulle biciclette a pedalata assistita.

Non condividiamo questo progetto, in quanto il ter-ritorio comunale non si adatta morfologicamente all’utilizzo di biciclette a pedalata assistita o altri mezzi elettrici alternativi. I maggiori fruitori di que-sto servizio dovrebbero essere i turisti che raggiun-gono Introd con i mezzi pubblici. Tutti abbiamo da-vanti ai nostri occhi le folle oceaniche dei turisti, utilizzatori delle frequenti (sic!) corse giornaliere che collegano il nostro paese con la città di Aosta, la sua stazione ferroviaria e quella delle autolinee, nonché l’aeroporto regionale (!) che, ogni giorno ci inonda di viaggiatori provenienti da mezzo mondo.

NOTIZIE DAI CONSIgLI pRECEDENTIAbbiamo avuto non poche difficoltà per cercare di riassumere l’attività

di quasi un anno di svolgimento di consigli comunali. Inizialmente avevamo pensato di fare un resoconto analitico degli argomenti trattati

in ogni singolo consiglio, ma col risultato di produrre un giornalino praticamente illeggibile o, perlomeno, ci sarebbe voluta molta buona volontà da parte Vostra per arrivare sino in fondo senza annoiarsi.Avremmo deciso, a torto o a ragione, di richiamare l’attenzione dei nostri concittadini su quei soli argomenti che, in un modo o nell’altro, sono ancora di attualità. Ci riferiamo, in particolare, a quanto segue:

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MICROCOMUNITÀLo scorso gennaio in seguito all’ipotesi di “pri-vatizzazione dei servizi di assistenza alle persone anziane”, appresa dal nostro gruppo attraverso i quotidiani e da alcuni dipendenti della Microcomunità, che si erano dimostrati particolar-mente contrari e preoccupati, ci siamo premurati di formulare un’interrogazione da sottoporre all’atten-zione del Sindaco.

L’ipotesi di esternalizzazione è stata, poi, congelata, per tutto il 2011 e non solo, infatti la struttura rimarrà ancora in capo della Comunità Montana Grand Paradis. La Micro è di proprietà del Comune e, dal 2002, è gestita dalla Comuni-tà Montana. L’inverno passato, nel tentativo di far quadrare i conti del bilancio della Comunità mon-tana, era stata ipotizzata l’esternalizzazione del servizio ad una cooperativa, ipotizzando un minor costo presunto a carico della Comunità medesima, senza ripercussioni sulla qualità dei servizi erogati (Voi ci credete?). In sintesi è stato fatto un maldestro tentativo per pagare di meno i dipendenti (i contratti di lavoro delle cooperative non prevedono la corre-sponsione dell’indennità di bilinguismo) e, quindi, risparmiare sulle spese dell’Ente. Complimenti per l’ingegno dimostrato! Invece di pensare a ridurre i compensi dei lavoratori, agiscano per diminuire i propri raccogliendo gli inviti fatti dall’opposizione in Consiglio!

Qualcuno di noi ha già avuto modo di conoscere direttamente la realtà della Micro e altri potrebbero farlo a breve. La sanità e le sue strutture devono es-sere salvaguardate: esistono altri campi su cui pro-cedere per possibili risparmi. Confrontiamoci!

Speriamo che l’ipotesi di esternalizzazione non ri-torni argomento di attualità per gli anni a venire. Per quanto possibile, vigileremo.

pANNEAUX DE SIgNALISATION BILINgUESNous avons présenté (décembre 2010) un pro-jet visant à promouvoir l’emploi de panneaux de signalisation de localisation bilingues, car nous croyons que cela signifie une forte iden-tité culturelle du pays. Même dans d’autres régions on peut retrouver des panneaux de signalisation routière bilingues: un exemple sont les Provinces Autonomes de Bolzano et Trento.

Vu que le «Nuovo Codice della Strada», et la loi sur

les Normes en matière de protection des minorités linguistiques historiques» le permettent, nous avons proposé au Conseil municipal :• D’approuver l’emploi de panneaux de signalisation

de localisation bilingues «INTROD – ENTROU » aux frontières de la commune ;

• D’envisager l’emploi de panneaux de signalisation de localisation bilingues pour les toponymes de la Commune d’Introd, dans les cas où la dénomination officielle soit différente de celle utilisée en patois;

• D’envisager l’emploi du patois même pour les pan-neaux complémentaires présents sur le territoire de la Commune d’Introd, tout en rappelant que, selon le Règlement de mise en oeuvre du Code de la Route, « Nessun segnale può contenere iscrizioni in più di due lingue. » (art 125, alinéa 5).

La maggioranza, che da sempre si fregia dell’em-blema di difensore del patois e delle lingua france-se, si è trovata in grosse difficoltà in relazione all’argomento trattato, e, non potendo votare contro (sarebbe stato controproducente per l’immagine di difensore) ha optato per l’astensione, convinti che i soli voti favorevoli della minoranza non fossero suf-ficienti per la sua bocciatura. Ma, udite, udite: con la deliberazione di consiglio comunale n. 56 del 2 dicembre 2010 la mozione è stata respinta errone-amente: presenti n. 14, n. 3 voti favorevoli e n. 11 astenuti;

dopo le nostre rimostranze, Regolamento alla mano (art. 79), abbiamo dimostrato che gli astenuti si con-tano nel numero necessario per rendere legale l’a-dunanza, ma non nel numero dei votanti, pertanto la mozione era “passata” loro malgrado;

Con l’adozione di una dubbia procedura, sareb-be stato sufficiente correggere il mero errore mate-riale commesso nel riportare il risultato del voto, ci hanno costretto a rivotare la mozione nel consiglio successivo. Ci siamo adeguati per non infierire, ma rimaniamo del parere che sia sta-ta commessa una irregolarità. Questa volta, per salvare la faccia, non hanno ripetuto l’astensione, infatti: presenti n. 14, n. 14 voti favorevoli (delibera-zione di consiglio n. 6 del 28 gennaio 2011).

Naturalmente la sua adozione non ha sortito alcun effetto pratico e gli introleins dovranno vedere pas-sare ancora molta acqua sotto i ponti prima di ve-derne gli effetti (cartelli stradali bilingui), a meno che intervengano direttive in argomento da mamma Regione: non dimentichiamoci che con Legge Regio-nale n. 4 del 28 febbraio 2011 (portant modification de la loi régionale n. 61 du 9 décembre 1976 - Dénomination officielle des communes de la Vallée d›Aoste et protection de

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la toponymie locale) è stata introdotta la possibilità per i Comuni di prevedere cartelli stradali a doppia gra-fia: ufficiale e franco-provenzale.

TETTO DELLA FONTANA DI LES COMBESAlcuni combien, a seguito alle dichiarazioni di un Assessore comunale, formulate durante il Consiglio del gennaio 2011, nel corso del quale disse che il tetto della Fontana di Les Combes, ormai diventato pericoloso, sarebbe ben presto stato smantellato, sollevando, altresì, forti dubbi circa la sua ricostru-zione per i costi dell’intervento, si sono fatti sentire attraverso una raccolta firme.

Il Sindaco ha così convocato una riunione illustrati-va e di dibattito il giorno 13 giugno a Les Combes, sotto il tetto del fontanile! La partecipazione è stata massiccia: c’erano più di venti persone e l’Ammi-nistrazione ha promesso di impegnarsi nella rimozione del tetto pericolante (peraltro smonta-to qualche settimana dopo con grande risparmio sull’importo preventivato dall’amministrazione) e a rifare, entro i prossimi 3 anni la copertura del fontanile nuovo. Chi vivrà vedrà e ci au-guriamo che non sia l’inizio dello smantella-mento anche di altri tetti pericolanti, che rap-presentano un patrimonio storico e culturale da salvaguardare (ndr: non esiste solo il castello!)

TORRE DEL CASTELLODappertutto leggiamo tristi storie di ingenti tagli alla finanza locale, lo stesso senteucco in questi ultimi mesi non fa altro che pronunciare la frase «eh...n’en poumì de soù» e poi....scopriamo che la Giunta co-munale, con propria deliberazione n. 66 del 22 settembre 2011, ha approvato il progetto esecutivo inerente alle opere di restauro e interventi per l’ac-cessibilità e la visibilità della torre del castello.

Il progetto prevede un quadro economico di spesa ammontante complessivamente ad € 202.150,55, così suddiviso:

Lavori: 134.060,23 € Sicurezza: 3.150,00 € Totale appalto 137.210,23 € IVA sui lavori 13.721,02 € Spese tecniche 42.330,00 € IVA su spese tecniche 8.889,30 € TOTALE LAVORI 202.150,55 €

L’intervento sarà finanziato per € 104.853,01 con fondi comunali e per € 97.297,54 con fon-di regionali.

Cosa dire al riguardo? Non è certo la prima e pro-babilmente neanche l’ultima opera che il Comune finanzierà per il castello. Ci domandiamo se il tor-naconto che ne deriva sia positivo o negativo: in sostanza, esiste uno studio che dimostri la validità degli investimenti sinora effettuati?

Abbiamo recentemente appreso dai quotidiani, al riguardo dovremmo ringraziare il professor MONTI, che gli edifici storici perderanno il trattamento di favore di cui godevano nel pagamento dell’I.C.I. e, guarda caso, operante anche nei confronti delle imposte sui redditi (I.R.P.E.F.). L’I.M.U., la tassa che prenderà il posto dell’I.C.I., sarà “pesante” non solo per noi, ma anche per i proprietari degli edifici di interesse storico-artistico (leggasi castelli), per i quali è stato calcolato che pagheranno 7 (sette) volte di più di adesso.

Forse sarà un modo per rientrare dei pe-santi investimenti che sinora sono stati ef-fettuati nei confronti del castello.

pORTA pONTONForse non tutti lo sanno, ma il nostro Sindaco, con ordinanza n. 5/2011, ha vietato il transito sulla mulattiera che porta a Sarral e sulla strada consortile Ru du Ponton. Il rischio fra-ne è un problema per quella zona, così come per tante altre in Valle d’Aosta (soprattutto in caso di piogge intense e frequenti).

La precedente Amministrazione aveva risolto la situazione ponendo un cartel-lo a margine della porta Ponton: “transito a rischio e pericolo dell’utente”, così come, tra l’al-tro, aveva fatto anche la Direzione viabilità dell’As-sesorato, sulla strada Regionale in località Proussaz.

Ad oggi, sembra che l’unica soluzione possibile sia la totale chiusura del passaggio, mediante la forni-tura e posa in opera di cancelli (ma allora la Valle d’Aosta di cancelli dovrebbe averne tanti e ovun-que!), per una spesa preventivata in € 5.500,00 (Deliberazione consiliare n. 50 del 31 ottobre 2011 – III^ variazione di bilancio).

Il presidente del Consorzio del Ru ponton ha dichiarato la sua opposi-zione ritenendo sufficiente la posa di

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cartelli di avviso e di sbarre, precisan-do che alla chiusura dell’accesso provvede-rà il consorzio stesso.Visionando il sito del progetto gIROpARCHI, ap-prendiamo che il medesimo si propone “di creare un nuovo prodotto turistico mediante la realizzazione di interventi materiali e immateriali finalizzati alla crea-zione di un percorso di scoperta del parco Gran Pa-

radiso e del Mont avic…” perseguendo “l’obiettivo di valorizzare la vocazione al turismo naturalistico e culturale … promuovendo l’integrazione e lo svi-luppo delle attività economiche connesse al turismo sostenibile”.

Ci domandiamo: la posa dei cancelli rientra tra quegli interventi materiali menzionati o, piuttosto, cancellerà l’itinerario n. 6, quello che prevede un circuito ad anello con partenza e arrivo in località Cré, della lunghezza di km 11,2, tempo di percorrenza a piedi 3 ore e 12 minuti? La passeggiata dovrebbe, infatti snodarsi sul Plan

de Moral, raggiunge-re la Porta Ponton, proseguire sulla pi-sta tagliafuoco di tache fino a raggiungere la frazione di Sarral. Ma se si chiude Porta Pon-ton non esitono strade alternative… Mah!

Siamo andati a fare due passi e qualche fotografia alla zona e abbiamo rivisto, non senza sorpresa, che la strada per porta Ponton è stata messa in si-curezza per qualche centinaio di metri, sia a monte che a valle, con il rifacimento della vecchia e mal-ridotta ringhiera in legno. Se la volontà era quella di chiudere il percorso si sarebbe potuto evitare di fare questa spesa inutile !

DICONO CHE SIANO SEMpRE pIù gLI INTROLEINS CHE RIMpIANgONO IL BUON SENSO DEL pRECEDENTE SINDACO...

Comitato di redazione: Bressan Fabrizio, Milliery Manuel, Naudin Manuela, Bruno Rollandoz, Villan Roberto - Impaginazione: Manuel MillieryDirettore responsabile: Lamastra Giuliana – Editore: Pepellin Maria Vittoria - Fraz. Villes Dessus, 77 – Stampa: Studio Pixart srl Unipers. - via 1 Maggio, 8, 30020 Quarto d’Altino (Ve)