Upload
truongque
View
214
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
1
L’organizzazione per la gestione del rischio in azienda
Savona, 16 giugno – Pietra Ligure, 21 giugno 2017
Dr. E. GarbarinoDirettore f.f.
SC Governo Clinico, Risk Management, Qualità
2
Agenda
FINALITÀ DELL’INCONTRO
� Presentare lo strumento C.A.R.M.In.A. e la sua modalità di sviluppo nell’ASL 2;
� Presentare l’esito dell’autovalutazione condotta nel 2016;
� Presentare la modalità definita per l’aggiornamento dell’assessment 2017;
� Illustrare le attività svolte nel piano 2017;
� Illustrare i prossimi passi.
3
Agenda
1
2LO STRUMENTO CARMInA E LA SUA MODALITÀ DI SVILUPPO IN AZIENDA NEL 2016
3 L’ESITO DELL’AUTOVALUTAZIONE CONDOTTA NEL 2016
FINALITÀ DELL’INCONTRO
4LA MODALITÀ DEFINITA PER L’AGGIORNAMENTO DELL’ASSESSMENT APPLICATA NEL 2017
5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PROSSIMI PASSI
4
STRUMENTO : DI GRANDE SENSIBILIZZAZIONE NEI CONFRONTI DIQUESTE TEMATICHE, CHE CONSENTE DI AUTOVALUTARSI PER AVEREUNA FOTOGRAFIA DI QUELLO CHE C’È ALL’INTERNO DELLA PROPRIASTRUTTURA, SE LO SI UTILIZZA, COME LO SI UTILIZZA E SE SIEFFETTUANO LE OPPORTUNE VERIFICHE.
Cos’è C.A.R.M.In.A.
E’ IL RISULTATO DI UN PROGETTO DEL 2010 INTITOLATO “LA GESTIONE DELRISCHIO CLINICO ATTRAVERSO UN APPROCCIO INTEGRATO: DEFINIZIONE DISTANDARD MINIMI PER LE ORGANIZZAZIONI SANITARIE ITALIANE”, DELCENTRO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLEMALATTIE (CCM), APPROVATO CON DECRETO MINISTERIALE E RECEPITODALLA REGIONE LIGURIA ED INSERITO NEGLI OBIETTIVI DEI DIRETTORIGENERALI (DRG 161/2016 E DGR 486/2016)
5
Cos’è CARMInA
CARMInA IN PRATICA:QUESTIONARIO IN FORMATO EXCELSUDDIVISO IN FOGLI DIRETTAMENTE COMPILABILI; OGNI FOGLIO CORRISPONDE AD UN’AREA PER UN TOTALE DI 7:
AREA 1 CULTURA DELLA SICUREZZA,AREA 2 COMUNICAZIONE,AREA 3 RISORSE UMANE, AREA 4 AMBIENTE E CONTESTO SICURIAREA 5 PROCESSI ASSISTENZIALI, AREA 6 GESTIONE DELL’EVENTO AVVERSO ED EVENTO EVITATOAREA 7 COMPILAZIONE GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA
6
Le aree CARMInA ed il modello di Reason
Area
Area 1 - Cultura della sicurezza
Area 2 - Comunicazione
Area 3 – Risorse umane
Area 4 - Ambiente e contesto sicuri
Area 5 – Processi assistenziali
Area 6 - Gestione dell'Evento avverso e dell'Evento evitato
Area 7 - Compilazione e gestione della documentazione sanitaria
!!!
EVENTO
• DECISIONI DEL MANAGEMENT
• PROCESSI ORGANIZZATIVI
• CONDIZIONI DI LAVORO
• SUPERVISIONE
• COMUNICAZIONE
• APPARECCHIA-TURE
• CONOSCENZE E ABILITÀ
• OMISSIONI
• DISTRAZIONI-ERRORI
• ERRORI COGNITIVI
• VIOLAZIONI
ERRORI LATENTI CONDIZIONI DI LAVORO ERRORI ATTIVI BARRIERE - DIFESE
1 2 3 34 5
66
6
7 7
7
AREE CARMInA STANDARD JC (esempi)AREA 1 CULTURA DELLA SICUREZZA GESTIONE DEGLI EVENTI SENTINELLAAREA 2 COMUNICAZIONE INFORMAZIONE AL PAZIENTE E CONSENSO INFORMATO
AREA 3 RISORSE UMANE INSERIMENTO DEL NEOASSUNTO O NEOASSEGNATO
AREA 4 AMBIENTI E CONTESTI SICURI UTILIZZO APPROPRIATO DI APPARECCHIATURE DISPOSITIVI EFARMACI
AREA 5 PROCESSI ASSISTENZIALI IDENTIFICAZIONE PAZ., CHIRURGIA SICURA, PREVENZIONEDELLE ICA, PREVEZIONE DEI DANNI CONSEGUENTI A CADUTA,GESTIONE DEL DOLORE,… E MOLTI ALTRI
AREA 6 GESTIONE DELL’EVENTO AVVERSOED EVENTO EVITATO
SEGNALAZIONE E GESTIONE DEI NEAR MESS DI EVENTIAVVERSI
AREA 7 COMPILAZIONE E GESTIONE DELLADOCUMENTAZIONE SANITARIA
CARTELLA CLINICA, CONTROLLI DELLA DOCUMENTAZIONESANITARIA
Esempio di correlazione tra standard CARMInAe JC
A valle dell’incontro del 20 giugno saranno identificati quali standard proporre per l’inserimento nel 2017 nei processi oggetto del sistema (fonte degli standard è anche il file Regione Lombardia requisiti JC in corso).
8
Le modalità di sviluppo dell’Assessment nel 2016
NEL CORSO DEL 2016 E’ STATA FATTA UNA AUTOVALUTAZIONE DA PARTE DI UN TEAM DI LAVORO RISTRETTO (E. GARBARINO, A. APICELLA ED ALCUNI DIRETTORI DELLE STRUTTURE INTERESSATE SECONDO CARMInA) CHE HA PERMESSO DI IDENTIFICARE LO STATO DELL’ARTE DI ADERENZA AI REQUISIITI DEL MODELLO (DATI PRELIMINARI)
9
I criteri di attribuzione dei punteggi
• AD OGNI RISPOSTA CHE PUÒ ESSERE SI, NO, NA (NON ATTRIBUIBILE)CORRISPONDE UNPUNTEGGIO DATO IN AUTOMATICO DAL PROGRAMMA
• IL QUESTIONARIO CONSIDERA DIVERSI STANDARD PER OGNUNO DEI QUALI VENGONOVALUTATI:
- ELEMENTI OGGETTIVI CHE SONO I PRIMI (EVIDENZIATI DA UN COLORE GRIGIO)CONSIDERATIMINIMI PER POTER ACCEDERE ALLA GRIGLIA FINALE DI VALUTAZIONE
- ELEMENTI PIÙ SOGGETTIVI (NON EVIDENZIATI CON NESSUN COLORE) CHECORRISPONDONO ALLE AREE DI MIGLIORAMENTO (SPESSO CORRISPONDONOALL’APPLICAZIONE E/O VERIFICA DI UNA PROCEDURAAD ES)
• AFFINCHÉ NELLA GRIGLIA SI VISUALIZZI IL PUNTEGGIO MINIMO VA LUTABILE, SARÀNECESSARIO RISOLVERE LE CRITICITÀ PIÙ EVIDENTI NELL’AREA ONELLE AREE IN CUI NON ÈSTATA RAGGIUNTA LA SUFFICIENZA
• AL TERMINE DELLA COMPILAZIONE DI CIASCUNA AREA COMPARIRÀ, IN CALCE AL FOGLIO, ILPUNTEGGIO FINALE ED IL RELATIVO GRAFICO
10
Esempio di valutazione e rappresentazione degli item
SCORE 7,5
Area 1 - Governance, consapevolezza e misurazione
Standard Standard minimo
Area Migliorame
nto Totale1.1: Organizzazione 19 10 291.2: Risorse investite 18 18 361.3: Report 17 17 341.4: Eventi avversi 18 18 361.5: Sistema di monitoraggio 17 14 311.6: Informazione 15 15 301.7: Benchmarking 8 8 15
Punteggio totale Area 1
112
<89 Presenza di gap maggiori
Standard minimi 89-104 Presenza di gap necessitanti intervento
105-149 Assenza di gap maggiori
99Area del Miglioramento 150-189 Attenzione al miglioramento continuo>189 Miglioramento continuo in atto
210TOTALE
Esempio estratto dall’autovalutazione del 2016
11
Agenda
1
2LO STRUMENTO CARMInA E LA SUA MODALITÀ DI SVILUPPO IN AZIENDA NEL 2016
3 L’ESITO DELL’AUTOVALUTAZIONE CONDOTTA NEL 2016
FINALITÀ DELL’INCONTRO
4LA MODALITÀ DEFINITA PER L’AGGIORNAMENTO DELL’ASSESSMENT APPLICATA NEL 2017
5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PROSSIMI PASSI
12
L’esito dell’autovalutazione condotta nel 2016
Area 1 - Governance, consapevolezza
e misurazione
Area 2 - Comunicazione
Area 3 – Conoscenze e abilità
Area 4 - Ambiente e contesto sicuriArea 5 – Processi assistenziali
Area 6 – Gestione dell’evento
avverso
Area 7 - Imparare dall'esperienza
Punteggio totale
I RISULTATI DEL 2016 DOVRANNO ESSERE RIVISTI E RIPENSATI CON UNAVERIFICA CON LE SC DELL’ASL2 PER ACCRESCERE L’ADERENZADELL’ASSESSMENT CON LA VITA AZIENDALE E IL RELATIVOMONITORAGGIO.
13
Il progetto condotto nel 2016: le evidenze emerse
IL PROGETTO HA PERMESSO DI:
• RISPONDERE NEI TEMPI ALLE RICHIESTE REGIONALI NEI TEMPI PREVISTI,
• ACCRESCERE LA CONOSCENZA DELLO STRUMENTO COME ELEMENTO DI AUTOVALUTAZIONE INMERITO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO (AD OGGI IN UN AMBITO RISTRETTO DELL’ASL 2),
• ACCRESCERE LA CONSAPEVOLEZZA DI SVILUPPARE IL COINVOLGIMENTO DELLE DIREZIONI DELLESTRUTTURE NELL’AUTOVALUTAZIONE
• EVIDENZIARE LA NECESSITÀ DI RIPENSARE PER IL 2017 LA MODALITÀ DI CONDUZIONEDELL’ASSESSMENT AL FINE DI RENDERLO COMPARTECIPATO NELL’ORGANIZZAZIONE,
• CREARE LE PREMESSE PER UNA NUOVA MODALITÀ DI SVILUPPARE LO STRUMENTO NEL 2017,INTEGRANDO GLI ELEMENTI ANCHE CON IL SISTEMA DI GESTIONE PERLA QUALITÀ ISO 9001:2015 CHEPREVEDE UN APPROCCIO «BASATO SULLA GESTIONE DEL RISCHIO».
14
Agenda
1
2LO STRUMENTO CARMInA E LA SUA MODALITÀ DI SVILUPPO IN AZIENDA NEL 2016
3 L’ESITO DELL’AUTOVALUTAZIONE CONDOTTA NEL 2016
FINALITÀ DELL’INCONTRO
4LA MODALITÀ DEFINITA PER L’AGGIORNAMENTO DELL’ASSESSMENT APPLICATA NEL 2017
5 ALCUNI DATI PRELIMINARI
5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PROSSIMI PASSI
15
1.1 Analisi del CARMInAVeneto per le SC
Adattamento di CARMInA per l’ASL 2 e
le SC
Assessment sulle SC campione
Estensione dell’assessment alle SC
dell’ASL
1 2 3
Le fasi del progetto 2017
1.2 Revisione dello strumento per le SC a seguito dell’analisi
2.1 Identificazione delle SC campione
2.2 Presentazione dello strumento alla SC interessate
2.3 Conduzione dell’assessment
CARMInA personalizzato per SC dell’ASL 2
CARMInA di SC validato per l’ASL 2
2.4 Analisi e revisione dello strumento
Analisi dei dati e definizione delle priorità
di intervento
4
3.1 Presentazione dello strumento alle SC
3.2 Conduzione dell’assessment per le SC (con supporto team)
3.3 Raccolta dei dati (file xls)
4.1 Analisi dei dati di SC e definizione delle
priorità di SCI
4.2 Elaborazione del CARMInA di ASL
4.3 Presentazione dei risultati
CARMInA dati di SC CARMInA dati di ASL 2 e priorità di intervento di SC e
di ASL 2
16
Il piano di lavoro 2017: cronoprogramma
FASI / Attività
1
2
M A M G L A S O N D OUTPUT
ADATTAMENTO DI CARMInA PER L’ASL 2 E LE SCCARMInA personalizzato per SC dell’ASL 2
2017
ASSESSMENT SULLE SC CAMPIONE
1.1 Analisi del CARMInA Veneto per le SC
1.2 Revisione dello strumento per le SC a seguito dell’analisi
2.1 Identificazione delle SC campione
2.2 Presentazione dello strumento alla SC interessate
2.3 Conduzione dell’assessment
2.4 Analisi e revisione dello strumento
3 ESTENSIONE DELL’ASSESSMENT ALLE SC3.1 Presentazione dello strumento alle SC campione (le SC ad oggi non nel sistema qualità)
3.2 Conduzione dell’assessment per le SC 3.3 Raccolta dei dati (file xls)
CARMInA personalizzato per SC dell’ASL 2
4 ANALISI DEI DATI E DEFINIZIONE PRIORITÀ
4.1 Analisi dei dati di SC e definizione delle priorità di SC
4.2 Elaborazione del CARMInA di ASL
4.3 Presentazione dei risultati 2017
CARMInA dati di SC
CARMInA dati di ASL 2 e priorità di intervento di SC e di ASL 2
20 giugno
17
Il piano di lavoro 2017: cronoprogramma
FASI / Attività
1
2
M A M G L A S O N D OUTPUT
ADATTAMENTO DI CARMInA PER L’ASL 2 E LE SCCARMInA personalizzato per SC dell’ASL 2
2017
ASSESSMENT SULLE SC CAMPIONE
1.1 Analisi del CARMInA Veneto per le SC
1.2 Revisione dello strumento per le SC a seguito dell’analisi
2.1 Identificazione delle SC campione
2.2 Presentazione dello strumento alla SC interessate
2.3 Conduzione dell’assessment
2.4 Analisi e revisione dello strumento
3 ESTENSIONE DELL’ASSESSMENT ALLE SC3.1 Presentazione dello strumento alle SC campione (le SC ad oggi non nel sistema qualità)
3.2 Conduzione dell’assessment per le SC 3.3 Raccolta dei dati (file xls)
CARMInA personalizzato per SC dell’ASL 2
4 ANALISI DEI DATI E DEFINIZIONE PRIORITÀ
4.1 Analisi dei dati di SC e definizione delle priorità di SC
4.2 Elaborazione del CARMInA di ASL
4.3 Presentazione dei risultati 2017
CARMInA dati di SC
CARMInA dati di ASL 2 e priorità di intervento di SC e di ASL 2
Attività pianificata Attività compleatata
18
Focus sulle attività della FASE 3
FASI / Attività M A M G L A S O N D OUTPUT2017
Al fine di supportare le Strutture nella fase 3 del progetto sono svolte le seguenti attività� Invio a tutte le strutture interessate (che hanno CARMInA negli obiettivi di budget) dello strumento e
della convocazione dei Referenti AQR alla riunione del 20 giugno (alla riunione Savona (9:30-12:30) e Pietra Ligure (14:30-17:30) – le strutture devono essere dotate di PC
� Presentazione delle strumento con compilazione in plenaria del CARMInA (struttura di esempio)� Supporto on line e sul campo per la conduzione delle attività da parte del Team di Progetto1 3.2 per la
raccolta delle evidenze.
1 Team di progetto: A. Apicella, R. Pennazio
3 ESTENSIONE DELL’ASSESSMENT ALLE SC3.1 Presentazione dello strumento alle SC campione (le SC ad oggi non nel sistema qualità)
3.2 Conduzione dell’assessment per le SC 3.3 Raccolta dei dati (file xls)
CARMInA dati di SC
Per le Strutture che non potranno partecipare all’incontro del 20 giugno sarà definita una data di recupero.
19
Alcuni dati preliminari
Esempi applicativi (es. Struttura Chirurgica)
Area 1 - Cultura della sicurezza
Area 2 - Comunicazione
Area 3 – Risorse umane
Area 4 - Ambiente e contesto
sicuriArea 5 – Processi assistenziali
Area 6 - Gestione dell'Evento
avverso e dell'Evento evitato
Area 7 - Compilazione e
gestione della documentazione
sanitaria
Punteggio totalePUNTEGGIO FINALE
AreaStandard
Minimi
Area del
MiglioramentoTotale
Area 1 - Cultura della sicurezza
104
STANDARD
MINIMI NON
RAGGIUNTI
104
Area 2 - Comunicazione101 51 152
Area 3 – Risorse umane
51
STANDARD
MINIMI NON
RAGGIUNTI
51
Area 4 - Ambiente e contesto sicuri
90
STANDARD
MINIMI NON
RAGGIUNTI
90
Area 5 – Processi assistenziali
204
STANDARD
MINIMI NON
RAGGIUNTI
204
Area 6 - Gestione dell'Evento avverso e dell'Evento evitato
17
STANDARD
MINIMI NON
RAGGIUNTI
17
Area 7 - Compilazione e gestione della documentazione sanitaria70 36 106
La valutazione deve essere considerata preliminare, dato che le autovalutazioni sono state condotte in autonomia dalle SC dovranno riviste/aggiornate a valle dell’incontro del 20 giugno.
20
Alcuni dati preliminari
Esempi applicativi (es. Day Surgery)
PUNTEGGIO FINALE
AreaStandard Minimi
Area del Miglioramento Totale
Area 1 - Cultura della sicurezza89
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
89
Area 2 - Comunicazione89
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
89
Area 3 – Risorse umane51
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
51
Area 4 - Ambiente e contesto sicuri58
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
58
Area 5 – Processi assistenziali209
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
209
Area 6 - Gestione dell'Evento avverso e dell'Evento evitato18
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
18
Area 7 - Compilazione e gestione della documentazione sanitaria54
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
54
La valutazione deve essere considerata preliminare, dato che le autovalutazioni sono state condotte in autonomia dalle SC dovranno riviste/aggiornate a valle dell’incontro del 20 giugno.
21
Alcuni dati preliminari
Esempi applicativi (Area Diagnostica di Laboratorio)
PUNTEGGIO FINALE
Area Standard MinimiArea del
MiglioramentoTotale
Area 1 - Cultura della sicurezza104
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
104
Area 2 - Comunicazione 105 45 150
Area 3 – Risorse umane 66 15 81
Area 4 - Ambiente e contesto sicuri 98 66 164
Area 5 – Processi assistenziali223
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
223
Area 6 -Gestione dell'Evento avverso e dell'Evento evitato 35
STANDARD MINIMI NON RAGGIUNTI
35
Area 7 - Compilazione e gestione della documentazione sanitaria 70 30 100
La valutazione deve essere considerata preliminare condotta con il supporto del team di progetto (caso di studio per la validazione dello strumento) dovranno riviste/aggiornate periodicamente.
22
La consapevolezza: premessa per il cambiamento
• CARMInA è uno degli strumenti per la gestione del rischio clinico;
• I piani di miglioramento (riduzione/mitigazione del rischio clinico) possono emergere non solodall’utilizzo dello strumento CARMInA, ma da altri strumenti oggi già inuso, sebbene non presenti inmodo omogeneo e sistematico in azienda, quali ad esempio:� Incident reporting,
� Customer satisfaction,
� FMEA, FMECA,
� Reclami,
� Audit clinico,
� Audit interno/esterno per accreditamento o certificazione,
� Risultati degli indicatori e altri dati di monitoraggio dei processi,
� Analisi dei rischi dei processi,
� Benchmarking,
� Analisi di contesto es.SWOT Analysy, etc.
23
Lo strumento per la gestione dei piani di miglioramento
24
Agenda
1
2LO STRUMENTO CARMInA E LA SUA MODALITÀ DI SVILUPPO IN AZIENDA NEL 2016
3 L’ESITO DELL’AUTOVALUTAZIONE CONDOTTA NEL 2016
FINALITÀ DELL’INCONTRO
4LA MODALITÀ DEFINITA PER L’AGGIORNAMENTO DELL’ASSESSMENT APPLICATA NEL 2017
5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PROSSIMI PASSI
25
Considerazioni conclusive
�Dall’assessment condotto in autonomia dalle Strutture campione del 2017, emerge undisallineamento con la valutazione (autovalutazione) condotta nel 2016 a livelloaziendale (la prospettiva e la conoscenza del contesto sonodiverse);
�La premessa al punto precedente, richiede un allineamento della prospettiva diindagine (Aziendale e Singola Struttura) al fine di accrescere la sovrapposizione delle«due immagini»;
�L’assessment 2017 sarà l’esito delle analisi condotte dalle strutture che hanno«CARMInA» negli obiettivi di budget 2017.
26
I prossimi passi
�Per tutte le strutture interessate (che hanno CARMInA negli obiettivi di budget) convocazione dei Referenti AQR alla riunione del 20 giugno (alla riunione Savona (9:30-12:30) e Pietra Ligure (14:30-17:30) – le strutture devono essere dotate di PC;
�Presentazione delle strumento con compilazione in plenaria del CARMInA (struttura di esempio);
�Supporto on line e sul campo per la conduzione delle attività da parte del Team di Progetto1 3.2 per la raccolta delle evidenze.
1 Team di progetto: A. Apicella, R. Pennazio