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Lo spirito del Concilio (P. Scoppola) 9 sommario · ma è furbizia vivere crescendo con gli altri e favorendo il bene di tutti, ... Sante Messe con orario festivo ore 11.00 Santa

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ioLa parola del prevosto (don Luigi) 3Calendario liturgico 4Lo spirito del Concilio (P. Scoppola) 9Il dialogo tra le religioni (don Giuseppe) 11La nuova Iniziazione Cristiana 13

Vita parrocchialeRicordando il 14 ottobre (F. Checchi) 15Vivere la Messa (don Giuseppe) 17I Centri di Ascolto 19Briciole Francescane (A. Rossi) 21Equipe Notre Dame 23Quando Dio interviene (R. Fontana) 25Cor Unum (don Valentino) 26Commissione Famiglia 28Circa la Messa di Pio V 28

Dall’oratorioI Gruppi di Catechismo (don Valentino) 29Incontri per i genitori (don Valentino) 30Tappe e appuntamenti 31Calendario dei ritiri 32Il Consiglio dell’Oratorio 32Scuola di Vita Familiare 33

Arte & CulturaLe Poesie di Rosetta (R. Mor) 34Lo spazio di Massimo (M. Calvi) 35Carissimi mamma e papà (Elle) 36Riflessioni (G. Pini) 37Oltre le apparenze 38Letture (don Valentino) 38L’Angelo sul mondo (don Valentino) 39A proposito di... (don Valentino) 40Università Aperta 41

Le Nostre RubricheVoi che ne pensate? (L. A. Pinelli) 42Lo Sport (R. Moscarella) 43

Varie - CronacaIn Gita in Campania (L.D.B) 46Alcolisti in trattamento (Mariuccia) 48Associazione Liocorno (R. Manfredini) 49Accade a Radio Basilica (T. Cervati) 50Informagiovani (L. Brunelli) 5160 anni di ACLI a Verolanuova 51Bar-Zollette (B. Cocchetti) 52Orario delle farmacie 53Numeri Utili 53Auguri 54Anagrafe Parrocchiale 54Offerte 55

sommario

In copertina:La famiglia alla sequela di Gesù

L’Angelo di VerolaMensile di Vita

Parrocchiale VeroleseA cura di don Luigi Bracchi

Redattori:Sac. Giuseppe Lama

Sac. Valentino PicozziTiziano Cervati

Telefoni utili030 931210 (Casa Canonica)030 932975 (abit. Prevosto)030 9921196 (abit. don Giuseppe)030 931475 (abit. don Valentino)030 9360611 (abit. don Carlo)

Abbonamento annualeOrdinario 20,00Sostenitore 25,00Benemerito 30,00Per spedizionea mezzo posta 18,00Un numero 2,00

StampaTipolito Bressanelli - Manerbio

Tel. 030 93 80 201

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la parola del prevosto

La Gloria di Dioè l’uomo vivente

Il mese appena trascorso è stato ric-co di avvenimenti e circostanze: sele abbiamo vissute profondamente

e con sincerità, sicuramente, hannosegnato la nostra vita: il Cristiano im-para da Gesù che la fede è servizio, eun servizio nella carità e questo pertutti anche se qualcuno lo è per unministero particolare (l’ordinazione diun diacono permanente), la copia delCrocefisso di San Damiano che ha so-stato nella nostre chiese, certamenteha risvegliato qualcosa in noi. E anco-ra la festa della Madonna del Rosario,particolarmente sentita e il saluto aPadre Francesco...

Tutto questo ci ha segnato.

Uno dei problemi più grossi del no-stro tempo è la qualità della vita: vadall’attenzione all’ambiente, alla na-tura, alle condizioni di vita sul luogo dilavoro, a qualcosa di più profondo chepuò nascere solo dentro di noi.

Sui giornali la notizia che camminarenelle strade delle nostre città equivalea fumare quindici sigarette e così via.Vorrei proporre un piccolo contributo,che spero grande per il suo valore, aqueste riflessioni.

Oggi, per la mentalità corrente, è faci-le fermarsi ad un livello superficiale,importante, ma non è sufficiente. L’oc-casione per questi pensieri è data dal-la solennità di “Tutti i Santi” e dal ri-cordo solenne di tutti i nostri cari de-funti.

• La vita non è racchiusa semplice-mente entro i termini della nostra

esistenza terrena: già questo oriz-zonte induce a non guardare solo aquello che conta quaggiù. Questadimensione ci porta a non dare im-portanza solo a quello che si vede;ci induce a non dannarci, accumu-lando sempre più cose e soldi, osta-colandoci una vita serena e tran-quilla; ci ricorda che le cose e i benimateriali li lasciamo tutti quaggiù.

• Vale nella nostra vita terrena soprat-tutto costruire ideali, valori, stili direlazioni, che danno il tono a tuttoquanto facciamo. Saremo giudicatisull’amore e su quanto avremocompiuto per il bene degli altri.

• Il nostro vivere comune favorisce iltirare a campare a qualche maniera,mentre la pienezza della vita richie-de di lavorare al massimo, nel conti-nuo superamento del livello rag-giunto, nella volontà di favoriresempre più e sempre meglio la vitanostra e quella degli altri.

• Da ultimo, va ricordato che non èfurbizia vivere pensando solo a sestessi e magari sfruttando gli altri,ma è furbizia vivere crescendo congli altri e favorendo il bene di tutti,specialmente degli ultimi.

Il traguardo per tutti è la santità inte-sa come impegno umano e cristianonel fare tutto il meglio possibile e, so-prattutto, per amore.

I Santi e i nostri cari defunti ottenga-no questo per tutti noi.

Don Luigi

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In Basilica: Prefestiva: ore 18.00Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

ore 17.45 Celebrazione dei VespriFeriali: ore 7.00 - 9.00

ore 18.00 eccetto il giovedìS. Rocco: Festiva: ore 9.00S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00

Feriale: ore 18.30 solo il giovedìCappella Casa Albergo: Tutti i giorni ore 16.30N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.00, i sacerdoti sono a dispo-sizione per le confessioniNei giorni 1-8 novembre, i fedeli che visitano il Cimitero e pregano per i defun-ti, alle solite condizioni (Confessione e Comunione) possono ottenere l’indul-genza plenaria applicabile ai defuntiDal mezzogiorno dell’1 novembre alla sera del 2 si può ottenere l’indulgenzaplenaria applicabile ai defunti visitando la Basilica. Nella visita si reciti almenoun Pater, Ave, Gloria e il CredoSi richiedono le seguenti condizioni: Confessione, Comunione e le preghiere(Pater, Ave, Gloria, Credo e una preghiera secondo le intenzioni del Papa)

3 venerdì Primo del mese dedicato alla devozione del Sacro Cuore. San-te Messe con orario feriale. Si porta la Comunione agli am-malati

4 sabato S. Carlo Borromeoore 14.30 Dalle 14.30 alle 17.30 dalle Suore: Ritiro per i bambini di 2ª ele-

mentare

5 Domenica XXXI del tempo ordinario (III settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...Gesù rispose: Il primo comandamento è questo: Ascolta,Israele; il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dun-que il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta la tuamente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Ame-rai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comanda-mento più importante di questi. ...” (Mc 12, 29-31)

Sante Messe con orario festivoore 11.00 Santa Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerreore 15.00 In Oratorio: incontro con i genitori dei fanciulli della 2a elemen-

tareore 17.45 Vespri

6 lunedì ore 20.30 Teatro Montini di Verolavecchia: Secondo incontrodi preparazione sul nuovo progetto di Iniziazione Cristiana pertutti i catechisti, per il Consiglio Pastorale Parrocchiale, per ilConsiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, per tutti i grup-pi impegnati all’interno della Parrocchia

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7 martedì ore 20.30 dalle Suore: Preparazione dei Centri di Ascolto

9 giovedì Dedicazione della Basilica Lateranense. Festa. Sante Messecon orario feriale

11 sabato San Martino di Toursore 15.00 Dalle 15.00 alle 17.30 dalle Suore: Ritiro per i bambini di 3a ele-

mentare

12 Domenica XXXII del tempo ordinario (IV settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...Allora Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In veri-tà vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti glialtri.» ...” (Mc 12, 43)

Sante Messe con orario festivoN.B.: Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Ringrazia-mento per i frutti della terra e del lavoro dell’uomo. Dopo laSanta Messa delle 11.00 in piazza Libertà avrà luogo la benedi-zione dei mezzi agricoli

ore 11.00 Santa Messa di Ringraziamentoore 15.00 Nel salone dell’Oratorio: incontro con i genitori dei fanciulli del-

la 3a elementareore 15.00 Nel salone delle Suore: incontro con i genitori dei fanciulli del-

la 4a e 5a elementare

13 Lunedì ore 20.30: Centri di Ascolto nei luoghi previsti, preceduti dauna breve trasmissione da Radio Basilica

18 sabato Dalle 14.30 alle 17.30 dalle Suore: Ritiro per i bambini di 4a ele-mentare

19 Domenica XXXIII del tempo ordinario (I settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li cono-sce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma so-lo il Padre. ...” (Mc 13, 32)

Sante Messe con orario festivoGiornata dei migrantiQuesta giornata si celebra nella terza domenica di novembre.Specialmente per noi italiani il problema “migranti” è di graveriflessione e stimolo alla preghiera e alla concreta solidarietà

ore 15.00 Nel salone dell’Oratorio: incontro con i genitori dei ragazzi di 3a

media

21 martedì Presentazione della Beata Vergine Maria

22 mercoledì Santa Cecilia

23 giovedì Santa Messa in lingua latina e Canto Gregoriano in memoria diS. Cecilia patrona dei musicisti presieduta dal Vescovo Ausilia-re S. E. Mons. Francesco Beschi

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25 sabato Dalle 14.30 alle 18.00 dalle Suore: Ritiro per i bambini di 5a ele-mentare

26 Domenica “Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo”. Solennità(Proprio del salterio)

Dal Vangelo: “...Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se ilmio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebberocombattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma ilmio regno non è di quaggiù». ...” (Gv 18, 36)

Sante Messe con orario festivoore 9.30 Presentazione dei Cresimandiore 11.00 Santa Messa Solenne in cantoore 12.00 Celebrazione dei Battesimiore 15.00 Esposizione del Santissimo. Canto del Vespro. Adorazione co-

munitaria. Atto di consacrazione a Cristo Re. Benedizione so-lenne e reposizione alle 17.30

ore 15.00 Salone delle Suore: incontro con i genitori dei ragazzi di 2a me-dia

ore 16.00 Dalle Suore incontro con l’Azione Cattolica Adultiore 18.00 Santa Messa con i partecipanti al Premio Fondazione Morelli

27 lunedì XXXIV settimana del tempo Ordinario (II settimana del sal-terio)

29 mercoledì Si apre la Novena dell’Immacolata

In Basilica: Prefestiva: ore 18.00Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

ore 17.45 Celebrazione dei VespriFeriali: ore 7.00 - 9.00

ore 18.00 eccetto il giovedìS. Rocco: Festiva: ore 9.00S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00

Feriale: ore 18.30 solo il giovedìCappella Casa Albergo: Tutti i giorni ore 16.30N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.00, i sacerdoti sono a dis-posizione per le confessioni.

Il Nuovo Anno LiturgicoCon l’Avvento entriamo in un tempo sacro nel quale si celebra la venuta di No-stro Signore Gesù Cristo. Mentre nel tempo di Natale contempliamo il misterodi Dio fatto uomo e dell’Uomo Gesù che si manifesta come Dio, le quattro set-timane dell’Avvento che quest’anno inizia con domenica 3 dicembre, hanno loscopo di farci guardare all’avvenire, nell’attesa del glorioso ritorno del Signore.La sintesi della liturgia dell’Avvento la troviamo nei due prefazi di questo tem-

dice

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po: il primo rende grazie al Signore che è già venuto “nell’umiltà della nostranatura umana”; il secondo prefazio che si prega dal 17 al 24 dicembre evoca iprofeti, S. Giovanni Battista, la Vergine Maria perché “ci prepariamo con gioiaal mistero del Natale”N.B.: Durante il tempo di Avvento alle ore 9.00, nel corso della Santa Messa sa-rà celebrata “l’ora di lodi” e verrà dettato un pensiero di riflessione dopo il Van-geloCosì alle ore 18.00, verrà celebrato il Vespro e sarà dettata una riflessione dopola lettura del Vangelo. Una riflessione sarà proposta anche nel corso della Mes-sa delle ore 7.00Tutti i lunedì e i mercoledì alle 8.15 e alle 17.45, da Radio Basilica breve cate-chesi d’Avvento sul tema: “La Speranza”.

1 venerdì Primo del mese, dedicato alla devozione del Sacro CuoreSi porta la Comunione agli ammalati

2 sabato Inizia il Tempo di Avventoore 15.00 Dalle 15.00 alle 17.30 dalle Suore: Ritiro per i ragazzi di 2a mediaore 20.30 In Basilica: veglia di preghiera “Entriamo con cuore nuovo nel

tempo dell’Avvento”

3 Domenica Prima di Avvento (I settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate laforza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di compa-rire davanti al Figlio dell’uomo». ...” (Lc 21, 36)

Sante Messe con orario festivoN.B.: Si apre la settimana della stampa cattolica

4 lunedì ore 20.30: Dalle suore: Preparazione dei Centri di Ascoltoore 20.30 Teatro Montini di Verolavecchia: Incontro di preparazione sul

nuovo progetto di Iniziazione Cristiana per tutti i catechisti

7 giovedì S. Ambrogio - Patrono della regione Lombardia. Primo delmese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 esposizione del Santissi-mo e adorazione comunitaria e personale fino alle ore 12.00Si porta la Comunione agli ammalati

ore 18.00 Santa Messa prefestiva dell’Immacolata

8 venerdì Immacolata Concezione della Beata Vergine MariaSolennità (proprio del salterio)

Dal Vangelo: “...Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore,avvenga di me quello che hai detto». ... (Lc 1, 38)

Sante Messe con orario festivoore 11.00 Festa degli anniversari di matrimonio. Santa Messa solenne

in canto

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9 sabato Dalle 14.30 alle 17.30 dalle Suore: ritiro per i ragazzi di 2a media

Riepilogo degli appuntamentiSabato 4 novembreRitiro dei fanciulli/e di 2a elementare ore 14.30 Suore

Domenica 5 novembreGenitori dei fanciulli/e di 2a elementare ore 15.00 OratorioGenitori, padrini e madrinedei battezzandi di novembre ore 16.30 Suore

Sabato 11 novembreRitiro dei fanciulli/e di 3a elementare ore 14.30 Suore

Domenica 12 novembreGenitori dei fanciulli/e di 3a elementare ore 15.00 OratorioGenitori dei fanciulli/e di 4a e 5a elementare ore 15.00 Suore

Sabato 18 novembreRitiro dei fanciulli/e di 4ª elementare ore 14.30 Suore

Domenica 19 novembreGenitori dei ragazzi/e di 1a media ore 15.00 OratorioGenitori 3a media ore 15.00 SuoreAzione Cattolica Adulti ore 16.00 Suore

Sabato 25 novembreRitiro dei fanciulli/e di 5a elementare ore 14.30 Suore

Domenica 26 novembrePresentazione dei Cresimandi ore 9.30 BasilicaGenitori dei ragazzi/e di 2a media ore 15.00 Suore

Sabato 2 dicembreRitiro dei ragazzi/e di 2a media ore 14.30 Suore

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convegno ecclesiale

Lo spirito del Conciliodi Pietro ScoppolaSarebbe facile porre l’accento nel dis-corso del Papa a Verona sui temi con-sueti e quasi obbligati, quali la denun-cia dei guasti della secolarizzazione oil valore della famiglia e la tutela dellavita dal concepimento alla morte na-turale. Queste cose ci sono e proba-bilmente non potevano non esserci.Ma molto più interessante è cercare diindividuare gli elementi di novità incui si esprime la complessa persona-lità di Papa Ratzinger. E anzitutto col-pisce che il Papa si presenti per pro-porre una “riflessione” e dunque uncontributo, un apporto di idee, una ri-flessione appunto, che lascia apertolo spazio al dialogo e alla ricerca. Masoprattutto quel che caratterizza il dis-corso è una fortissima carica religiosae di fede: l’incipit del discorso è unapotente affermazione della fede dellaChiesa nella risurrezione di Cristo,

Mentre l’Angelo va in stampa, ilConvegno ecclesiale di Veronasi è appena concluso. È presto

per poter tirare le somme ma le con-clusioni di questo importante appunta-mento della Chiesa Italiana orienteran-no le nostre comunità nei prossimi an-ni.Mentre attendiamo la pubblicazionedei documenti finali ci sembra comun-que opportuno iniziare qualche rifles-sione, prendendo atto dell’impatto cheil Convegno ha avuto anche sulla so-cietà laica. Ci sembra per questo inte-ressante pubblicare il commento all’in-tervento del Papa che Pietro Scoppolaha pubblicato su “La Repubblica”, uno

dei pochi giornali laici che ha dato am-pio risalto al Convegno Ecclesiale.

che “non è affatto un semplice ritornoalla nostra vita terrena” - come troppospesso anche fra i credenti si pensa -ma il “salto decisivo” verso una vitanuova che inaugura “una nuova di-mensione della vita e della realtà, dal-la quale emerge un mondo nuovo”.Viene voglia di dire: finalmente laChiesa parla della fede nella sua di-mensione più intima e profonda! Ba-sti una citazione nella impossibilità diuna analisi approfondita: “Per partemia vorrei sottolineare - è da notare ilporsi del Papa fedele fra i fedeli - comela fede nel Dio dal volto umano porti lagioia nel mondo: il Cristianesimo è in-fatti aperto a tutto ciò che di giusto,vero e puro vi è nelle culture e nelle ci-viltà, a ciò che allieta consola e fortifi-ca la nostra esistenza”. Vi è qui anchela premessa per un ripensamento diquell’incondizionato giudizio negativo

Il Convegno Ecclesialedi Verona

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sull’illuminismo che pure si legge nel-le parole del Papa, un giudizio criticoche andrebbe articolato e sviluppato.Il discorso del Papa dunque si svilup-pa entro questa logica religiosa e ten-de, vorrei dire a riequilibrare quell’ac-cento prevalente posto sul rapportofra fede e ragione che aveva caratteriz-zato suoi precedenti interventi. Anchein questo discorso il tema del rappor-to fra fede e ragione, un tema caro aPapa Ratzinger, non è assente, e tornaanzi con un suggestivo accenno a Ga-lileo e alle scienze matematiche: ma èfortemente equilibrato da un primatodell’amore che emerge con forza dal-le parole del Papa, con una suggesti-va apertura alla dimensione esisten-ziale della esperienza religiosa e alleresponsabilità e al ruolo della Chiesadi fronte alle “sterminate moltitudinidei poveri della terra”.È solo nel contesto di questa dimen-sione intensamente religiosa che van-no collocati i consueti temi cui facevoaccenno all’inizio e destinati, purtrop-po, a richiamare il massimo di atten-zione e di polemiche. E varrebbe inve-ce la pena, a mio avviso, di cogliere lanovità profonda che il discorso del Pa-pa contiene per quanto riguarda il te-ma della presenza dei cattolici nellavita pubblica e in particolare politica:una novità che in qualche modo è unritorno alle posizioni montiniane e delConcilio Vaticano II.Un Concilio, sia detto fra parentesi,che anche nell’intervento di aperturadel cardinale Tettamanzi sembra final-mente riproposto a punto di riferi-mento dominante.Perché un ritorno? Difficile dimentica-re il rilievo che durante il pontificato diGiovanni Paolo II aveva acquistato ilmotivo della Chiesa “forza sociale”:una formula che esprimeva ed espri-me indubbiamente una realtà storicama dentro la quale rischiano di per-dersi fondamentali distinzioni. Oranelle parole del Papa quelle distin-

zioni tornano con tutta chiarezza: altroil ruolo della Chiesa e del suo magi-stero, altro il ruolo dei fedeli laici chetorna ad essere definito con le paroleantiche e dimenticate che avevamoletto nella Gaudium et spes che ora ri-ascoltiamo con intima soddisfazione.Io penso che se la cultura laica saràdisposta a leggere questo discorsonella sua propria dimensione religio-sa sarà possibile approfondire confrutto quel confronto di cui c’è oggiestremo bisogno, Non dovrebbero es-sere sottovalutati, ad esempio, i riferi-menti al ruolo che la coscienza reli-giosa è chiamata a svolgere rispettoalla democrazia, la cui crisi è ormaisotto gli occhi di tutti e che ha biso-gno di essere innervata da forti ten-sioni ideali.E penso anche che questo discorsopossa segnare un punto di svolta peruna nuova stagione del cattolicesimoitaliano al di là delle strumentalizza-zioni cui abbiamo assistito e assistia-mo quotidianamente. Avevamo im-maginato e sperato che, finita la Dc,l’uso della religione in politica sareb-be venuto meno, E viceversa abbiamovisto e vediamo un moltiplicarsi di si-gle in cui la nostalgia per un passatoormai irrecuperabile - quello appuntodella unità politica dei cattolici nellaDc - si coniuga con un vuoto di cultu-ra e di proposta politica. Vi è striscian-te la tentazione di riproporre la religio-ne come forza sociale, come elemen-to aggregante anche sul piano politi-co. Siamo tornati, per certi aspetti, al-le antiche polemiche fra i cattolici del-la presenza e i cattolici della media-zione. Credo che l’invito allaresponsabilità e alla libertà dei laiciche viene dalle parole del Papa possacontribuire ad aprire una stagionenuova per il cattolicesimo italiano.

Pietro Scoppola(da: La RepubblicaVenerdì 20 ottobre pag. 1 e 25)

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papa Benedetto XVI

Il significato autenticodel discorsodi Benedetto XVI a Regensburga cura di don Giuseppe

Il Papa all’Angelus di domenica 17settembre u.s. ha definitivamentechiarito il suo pensiero: la frase “in-

criminata” è dell’imperatore ManueleII Paleologo e Benedetto XVI se nedissocia totalmente: «Sono viva-mente rammaricato per le reazionisuscitate da un breve passo del miodiscorso, ritenuto offensivo per lasensibilità dei credenti mussulma-ni. Si trattava della citazione di untesto medievale che non esprime innessun modo il mio pensiero perso-nale».

Queste parole del Papa, ben più radi-cali dì una scusa, vanno al cuore delproblema e permettono di cogliere ilsenso vero del suo discorso.E direi che le reazioni che si sono avu-te mostrano ancor più l’urgenza di es-so: ossia, che c’è un bisogno estremodella ragione o, se si vuole, di ragio-nare, di mettersi in dialogo e non discontrarsi fino alla violenza. Il filo ros-so che lega i vari discorsi di Be-nedetto XVI in Baviera (ma non solo)è il richiamo a Dio: «Senza Dio, i contisull’uomo e sul mondo non tornano».

Il Papa riecheggia così il dramma del-l’umanesimo ateo: dopo aver elimina-to Dio, elimina anche l’uomo.E la storia dell’Europa ne è una triste

conferma. Questo porta il Pontefice adire agli europei che i popoli dell’Asiae dell’Africa non hanno paura della

Indispensabile il dialogotra le religioni

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scienza dell’Occidente, ma della suanegazione di Dio.Questo è stato il cuore del discorso aMonaco: le società hanno bisogno diDio. Nell’Università di Regensburgpotremmo dire che lo prosegue fer-mando l’attenzione su quale Dio.E mette in guardia i credenti da unDio potente ma lontano o, peggio, chespinge alla guerra. Il Dio a cui il Papasi riferisce è un Dio dal volto umano,che ama l’uomo e che l’uomo può ri-cambiare. Insomma, un Dio che entranei confini della ragione.La conseguenza è logica: un Dio chespinge alla “guerra santa” - da chiun-que essa sia proclamata - è contro laragione.Questo è il cuore della lezione di Re-gensburg.Purtroppo, l’interpretazione di unafrase del Paleologo, estrapolata dalcontesto senza neppure leggerel’intero testo, ha portato a cortocir-cuiti che sono stati poi pericolo-samente strumentalizzati.

Non è la prima volta che il Papa con-danna la “guerra santa” fatta in nomedì Dio. E non cessa di esortare le reli-gioni a prendere le distanze da ogniviolenza.Già nel messaggio inviato all’incontropromosso dalla Comunità di Sant’E-gidio per i 20 anni di Assisi avevascritto: «La guerra non è attribuibile al-la religione, ma ai limiti culturali concui la religione viene vissuta e con cuisi sviluppa nel tempo».Erano presenti anche autorevoli lea-der religiosi islamici, e tutti assiemeabbiamo applaudito a queste parole.Il Papa ci ha spronato semmai a capi-re «i limiti culturali» di ciascuna reli-gione, e comunque a non lasciarsimai strumentalizzare dalla violenza,che è sempre contro la ragione e con-tro la fede.

Per sostenere questo argomento si è

servito della frase del Paleologo:“Non agire secondo ragione (con il lo-gos), contrario alla natura di Dio”.Il passaggio, in effetti, è straordinario!Benedetto XVI, parlando di Dio, difen-de in maniera appassionata il valoredella ragione.Perché? Perché è preoccupato che icredenti (anche i cristiani!) si affidinoad una fede fatta di sentimentalismo,di volontarismo, di irrazionalità.

Una fede, sganciata dalla “critica”della ragione, porta al fondamentali-smo; e una ragione, slegata dalla fe-de, diviene totalitaria.Fondamentalismo e totalitarismo - en-trambi sempre violenti, derivano daldivorzio tra la fede e la ragione.Il Papa esorta a raccordarle e sostie-ne: «Dio non diventa più divino per ilfatto che lo spingiamo lontano da noiin un volontarismo puro e impenetra-bile, ma il Dio veramente divino è quelDio che si è mostrato come logos ecome logos ha agito e agisce pieno diamore in nostro favore».

La ragione è una compagna neces-saria della fede; il loro divorzio pro-voca danni irreparabili.È urgente ritrovare tra loro un’armo-nia: solo così, termina il Papa, «diven-tiamo capaci di un vero dialogo delleculture e delle religioni, un dialogo dicui abbiamo un così urgente bisogno».È ben lontana perciò da BenedettoXVI l’idea di uno scontro tra le religio-ni.Al contrario il Papa ritiene che il dialo-go tra le religioni è indispensabile, maha bisogno che fede e ragione torninoa incontrarsi.L’Europa, ove cristianesimo e umane-simo si incrociano, è abilitata più chealtri a condurlo.

(Da “Famiglia Cristianadel 24 settembre 2006)

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Iniziazione Cristianadei fanciullie dei ragazzi(Seconda parte)

caristia verranno dati unitamente nel-la medesima celebrazione. Ai sacra-menti seguirà poi un anno per appro-fondire i Sacramenti ricevuti e sce-gliere impegni di servizio nella comu-nità.

Com’è strutturatoil progettoIl cammino si snoda nell’arco di seianni.Il primo anno è essenzialmente per igenitori dei bambini di sei anni che in-tendono iniziare i figli alla vita cristia-na. Gli incontri del primo anno si pon-gono come obiettivo quello di offrireai genitori l’opportunità di riappro-priarsi della fede da adulti e disintonizzarsi sul cammino da propor-re ai figli. Sono incontri “obbligatori”al fine di iscrivere i figli al cammino diI.C. e di concordare il modo di accom-pagnarli.(Perciò se i genitori disertano questiincontri., i loro figli aspetteranno unaltro anno a cominciare il cammino.)Noi quindi provvederemo ad avvisarei genitori dei bambini dell’ultimo an-no della scuola materna del cambia-mento in atto. Non ammettiamo l’i-gnoranza: chi non si tiene informa-

Perché si cambiaIl primo motivo è la constatazione chela prassi attuale non risponde alle esi-genze dei ragazzi.Il motivo più importante è di rispon-dere ad una precisa necessità socialeed ecclesiale: mettere al centro del-l’azione pastorale la famiglia e ilgiorno del Signore.Non si può pensare di educare alla fe-de i ragazzi senza il coinvolgimentodei genitori e degli adulti della comu-nità. Occorre pensare itinerari cheaiutino gli adulti a rimotivare la pro-pria fede e i ragazzi a costruire unascelta motivata. Non si compie Inizia-zione Cristiana se non si vive la do-menica come il giorno del Signore, ilgiorno dell’Eucaristia e della comuni-tà.Si tratta di modellare l’itinerario favo-rendo il piccolo gruppo come espe-rienza di relazione, di collaborazione,di apprendimento ed esercizio degliatteggiamenti evangelici. Infatti peraccedere ai Sacramenti bisogna cheil ragazzo abbia motivazioni personalie comportamenti di vita coerenti.Si cambia per dare unità ai sacra-menti dell’IC e continuità alla forma-zione della coscienza cristiana. Infattii Sacramenti della cresima e dell’Eu-

Il Vescovo mons. Giulio Sanguineti ha dato alla diocesi un nuovo proget-to di educazione alla fede dei nostri ragazzi. Il progetto è intitolato:“L’Iniziazione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi” (ICFR) e sostituisce

il nostro tradizionale modo di “far catechismo””. Noi inizieremo a metterloin pratica dal prossimo anno pastorale.

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to... arriverà l’anno dopo.In questo primo anno i bambini si in-contrano in contemporanea con i lorogenitori per fare un cammino di ag-gregazione, di esperienza del piccologruppo, di primo accostamento alVangelo, di apprendimento delle pre-ghiere del cristiano, di scoperta dellacomunità cristiana.Il secondo e il terzo anno sono dedi-cati all’evangelizzazione dei bambini.Si pongono come obiettivo quello difar incontrare i ragazzi con Cristo,conoscere le verità della fede, intro-dursi nella vita della comunità, fareesperienze significative di carità e diservizio, avere le motivazioni al pro-prio dovere, assumersi delle piccoleresponsabilità...Nel quarto e quinto anno si affrontala realtà dei Sacramenti, quali dispo-sizioni e impegno comportano, conquali motivazioni si possono doman-dare. I Sacramenti sono un dono gra-tuito, ma chiedono fedeltà quotidianacon la medesima gratuità.Alla fine del quarto anno si pone il Sa-cramento della Riconciliazione e allafine del quinto anno i sacramenti del-la Cresima e dell’Eucaristia.Mentre nel primo anno i figli fanno uncammino parallelo ai genitori, dal se-condo anno i ragazzi fanno un cam-mino sistematico e i genitori un itine-rario di accompagnamento.Il sesto anno è dedicato alla mistago-gia cioè ad approfondire e vivere i frut-ti dei sacramenti che si ricevono nor-malmente e a definire gli impegni diservizio e di formazione nella comuni-tà.

Allora a 12 anni tutto è finito e i ragaz-zi se ne andranno via abbandonandola fede? Anticipiamo di qualche annoquello che succede ora con la Cresi-ma?Potrebbe anche accadere. Però in

questo progetto di IC è sotteso il do-vere della Parrocchia di rivalutarel’oratorio come luogo di formazionepermanente e di servizio. Si deve fa-re in modo che i ragazzi, arrivando al-la Cresima, trovino l’offerta di itinerarilegati a gruppi o associazioni eccle-sialmente o cristianamente qualifica-ti: Azione Cattolica, Agesci, gruppo diattenzione al sociale, scuola di vita fa-miliare, gruppo sportivo, gruppo tea-trale, ministranti, gruppo missiona-rio....A questo punto si presenta “il proble-ma”: come avere educatori e anima-tori per queste proposte?

In questa ricerca e formazione sta illavoro dei sacerdoti, del CPP, dei laicie religiosi impegnati in parrocchia. Seabbiamo persone disponibili e prepa-rate, i ragazzi rimangono e vivono l’e-sperienza cristiana nell’Oratorio e nel-la comunità; al contrario se ne an-dranno... come sta succedendo inquesti anni.

(continua)

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Francesco Checchiè Diacono

Cercare di riassumere, in pocherighe, le emozioni e i sentimen-ti sperimentati durante l’ordina-

zione diaconale è un’impresa assai ar-dua: tutto è ancora avvolto in un’at-mosfera di gioia e di confusione chenon mi permette di esprimere una ri-flessione obiettiva.Sono però consapevole delle impor-tanti promesse e dichiarazioni che hofatto davanti al Vescovo e a tutta laChiesa; infatti, quando rivivo il ricordodella celebrazione, percepisco ancoraun senso di timore misto a meravigliaper la fiducia che mi è stata data co-me ministro della Chiesa.Sento tuttavia il dovere di ringraziarechi ha contribuito concretamente alcompimento di quest’importante tap-pa della mia esistenza.In primo luogo vorrei ringraziare Diopadre. Attraverso suo figlio Gesù Cri-sto, mi ha rivelato il suo amore: con ilBattesimo mi ha fatto diventare suo fi-glio, donandomi una Chiesa che mi èsempre stata madre.Vorrei poi ringraziare i miei genitori

per aver collaborato con Dio nel do-narmi la vita e avermi trasmesso la fe-de in modo semplice ma concreto.Un’infinità di grazie va a mia moglie eai miei figli che più d’ogni altro mi

(foto di T. Cervati)

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hanno sorretto e incitato, soprattuttonei numerosi momenti difficili, poichévedevano nel ministero a cui mi pre-paravo una nuova chiamata del Si-gnore, oltre a quelle di marito e di pa-dre. Davvero senza il loro aiuto nonsarei mai arrivato a questo traguardo.Un particolare pensiero va a mio fra-tello Padre Gabriele Maria che mi hasempre sostenuto con la preghiera el’affetto.Infine vorrei ringraziare chi ha seguitola mia vocazione e preparazione al mi-nistero: sacerdoti, catechisti, inse-gnanti, la prima Comunità Neocate-cumenale di Pontevico assieme a tut-ta la parrocchia di Verolanuova (hopreferito non far nomi per non correreil rischio di dimenticare qualcuno!),gli amici e tutti i miei parenti che mihanno sempre manifestato il loro af-fetto e la stima personale.In cuor mio, ora, ho un solo desiderio:

di riuscire, con l’aiuto del Signore, adessere un vero annunciatore del Van-gelo, testimoniando sempre il suoamore e la sua fedeltà narrando lemeraviglie compiute per amore d’o-gni uomo.

Diac. Francesco Checchi

(foto di Carlo Zorza)

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Viverela Messa

“Il Sacrificio della Messa è ilculmine non solo della Li-turgia, ma della vita cristia-

na. La Pasqua del Signore, mediantel’Eucaristia e mediante gli altri Sacra-menti, deve diventare anche la Pas-qua del cristiano. Purtroppo siamolontanissimi da questa concezione,ed è doloroso constatare in quale po-ca considerazione è tenuta la S. Mes-sa. Ne è prova l’assenza di molti; lapresenza solo fisica, muta e annoia-ta di chi non vi vede che l’oggetto diun precetto; il ritardo con cui moltifedeli vi giungono.“Si dia la massima importanza alla S.Messa festiva come al momento piùimportante della propria vita religiosadella settimana: momento in cui, conspirito di vera uguaglianza, ci si mettein ascolto della Parola di Dio, si attin-gono grazie alla sorgente della vitasoprannaturale e si crea la comunità.Sia anche il momento in cui la vita diogni giorno, con le sue preoccupazio-ni, trova modo di rinnovarsi e di ripren-dere con fiducia il cammino.Si badi però di non fare della Messa so-lo l’occasione di incontrarsi con gli al-tri, dimenticando che essa è anzituttoincontro con Dio!”.Parole sagge del Vescovo emeritoMons. Bruno Foresti, ribadite dal Ve-scovo Giulio Sanguineti nella NotaPastorale dell’anno 2006 - 2007, ade-renti (a me pare) alla nostra situazio-ne. Di fronte a questi richiami delVescovo, che fare? Occorre unaconvinta riforma della “par-tecipazione” alla Messa da parte so-prattutto dei fedeli, se vogliamo cheessa diventi davvero il “centro vitale”del nostro cristianesimo.

Come riformarela partecipazionealla Messa?Stando all’altare, talvolta, a certe Mes-se, verrebbe la voglia di gridare: “Ba-sta con la partecipazione sclerotica allaMessa! Basta con la partecipazione al-la ‘Nicodemo’, cioè da persone chehanno vergogna a mostrarsi decisa-mente dalla parte di Gesù Cristo! Bastacon l’idea di venire a Messa per “paga-re a malincuore” un debito a Dio!”.Ma non possiamo. Qualcuno giusta-mente si sentirebbe risentito contro ilSacerdote che grida, senza peraltroche il Sacerdote ottenga di cambiarele disposizioni d’animo nei confrontidella Messa. E allora? Io direi di rico-minciare a dire con pazienza ai nostrifedeli alcune cose che smetteremo diraccomandare quando saranno mes-se in pratica.

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La Messa è l’incontro con Dio che tiama e vuol parlarti; con Dio che tioffre il sacrificio di suo Figlio e de-sidera comunicarsi alla tua vita, percontinuare con te la sua alleanza.Se credi davvero a questa realtà, nonoccorre dire altro. Al di là dell’utilità diproporre ai vari gruppi della nostraParrocchia l’incarico di animare qual-che Messa, occorre solo l’impegnoserio che la Messa merita. Tu, che mistai leggendo, incomincia con l’impe-gno nelle cose più semplici, senza lequali non potrà esserci il resto.

Incomincia a curare:- La puntualità. È anche questione di

buona educazione! L’essere in Chie-sa tre minuti prima che la Messa in-cominci, ti predispone l’animo alladevozione. Prova!

- Il posto. Occupa il posto più vicinoall’altare, senza lasciare posti vuotinei primi banchi. Non crede piùnessuno all’umiltà di “stare indie-tro” in Chiesa, perché tutti sannoche è solo ‘comodismo’, fatta ecce-zione dei pochi casi di necessità fi-siologiche. Anche perché l’esserevicini, uniti, facilita l’entusiasmodella preghiera e del canto. L’esserestaccati, isolati, lontani, è già segnodi disimpegno personale.

- La preghiera comunitaria e il can-to. Se tutti rispondessero insiemeanche solo gli ‘amen’; se tutti s’im-pegnassero di cantare, seguendo leparole sul libro.., non cambierebbegià aspetto la partecipazione allaMessa? Certamente la Messa ‘nonti dice niente’, se tu non ci metti tut-to il tuo impegno di ascolto, di pre-ghiera, di canto... di fede.

La Messa non è uno spettacolo, dovesi va a godere qualcosa, ma è la‘grande azione’ dove tutti si va, co-me comunità, a portare il propriocontributo di pietà, di fede, di amo-

re autentico a Dio e ai fratelli. LaMessa non è un rito cui assistere, maè la celebrazione che devi fare tu colSacerdote presidente. Se manca latua parte, la Messa per te non è com-pleta.Il Sacerdote potrebbe metterci tuttala sua buona volontà, ma, se tu te nestai freddo, muto, annoiato ad aspet-tare che finisca, la Messa ti resteràsempre un peso. È il tuo entusiasmoche dà vitalità e solennità alla Messa.Basta osservare le Messe di certi Ma-trimoni o funerali: se i presenti prega-no e cantano, la Liturgia acquista sù-bito una solennità affascinante; se, in-vece, restano muti come pesci, la Li-turgia resta glaciale, anche se ci sonotanti fiori e vestiti sgargianti.

Non si tratta di cose nuove o difficiliad attuarsi. Se la Messa è veramen-te amata e vissuta, tutta la vita cri-stiana è rivitalizzata; se, invece, anchedalla Messa ci si disimpegna, c’è dachiedersi che cosa resta di cristiane-simo.

Don Giuseppe

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Centri di AscoltoDal 13 novembre 2006 alle ore 20.30riprendono i Centri di Ascolto nelle Diaconie

ICentri di Ascolto sono una occasione importante per incontrarci e confrontar-ci sulla Parola di Dio e su temi di grande attualità, per rinnovare lo spirito del-la Missione che abbiamo vissuto a partire dall’anno 2000 e per rafforzare la no-

stra Fede e la nostra Comunità.

L’appuntamento è alle ore 20.30 nei luoghi riportati qui sotto. Gli incontri sarannopreceduti da un breve collegamento con lo studio di Radio Basilica dal quale unodei nostri sacerdoti ci introdurrà ai temi delle serate.

Invita anche altre persone che conosci a partecipare per dare maggior calore aquesta esperienza.

Buon lavoro a tutti e... buon ascolto.

Breda LiberaCasa Canonica: via della Libertà, 16Animatore: Primo Cervati

DiaconiaS. Anna

DiaconiaMadonna Caravaggio

Fam. Anelli Rossini Maria: via Rossini, 5Animatore: Guido Ghidelli

Fam. Montani Anna: via Sandri, 13Animatori: Branca Catullo, Rosetta Mor Abbiati

Fam. Anelli Carla Brusinelli: via Giordano Bruno, 19Animatore: Luciano Micheli

DiaconiaS. Donnino

Fam. Farina - Cervati: via BambiniAnimatrice: Rita Fontana

Fam. Gritti Paolo: via Castellaro, 58Animatrice: Suor Emilia Marchesi

Fam. Fontana Antonio: via Cascina Canove, 49Animatrice: Carla Loda

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DiaconiaS. Antonio

Fam. Cattina Fausto: via Zanella, 6Animatrici: Giusy Angelozzi Rizzo e Cavedo Lorella

Fam. Arcari Sergio: via Brodolini, 34Animatori: Francesco Cocchetti e Emanuela MontiGuarisco

Fam. Garoli Enrico: via C. Colombo, 8/bAnimatore: Mario Baronio

DiaconiaCrocifisso

Fam. Piero Sala: via CirconvallazioneAnimatore: Piero Sala

DiaconiaS. Rocco

Fam. Marini Raffaele: via Galilei, 3Animatrice: Lina Marini

Fam. Merzoni Luciano: via Galilei, 3Animatrice: Ivana Ferrazzoli Merzoni

Fam. Tedoldi - Cattina: via San Rocco, 28Animatori: Angelo Bodini e Marina Conti

DiaconiaSacro Cuore

Fam. Caprini Giulio: via Fermi, 1Animatori: Claudio e Paola Lipomani

Fam. Botta Viscardi Maria: piazza Celesti, 5Animatori: Girelli Gianbattista e Franca Botta Girelli

Fam. Azzini Mario: via De AmicisAnimatrici: Angela Fontana e Caterina Pini Azzini

Casa Canonica: via CavourAnimatrici: Annunciata Bonetti Sbarra, Eurosia Mo-randi e Giuliana Cantoni

Oratorio Maschile: via Zanardelli, 14Animatore: Giovanni BrescianiniDiaconia

San Lorenzo

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Chiesi a Dio«Chiesi a Dio di essere forte per ese-guire progetti grandiosi: Egli mi resedebole per conservarmi nell’umiltà.Domandai a Dio che mi desse la salu-te per realizzare grandi imprese: Eglimi ha dato il dolore per comprenderlameglio. Gli domandai la ricchezza perpossedere tutto: mi ha fatto povero pernon essere egoista. Gli domandai il po-tere perché gli uomini avessero biso-gno di me: Egli mi ha dato l’umiliazio-ne perché io avessi bisogno di loro. Do-mandai a Dio tutto per godere la vita:mi ha lasciato la vita perché potessiapprezzare tutto. Signore, non ho rice-vuto niente di quello che chiedevo, mami hai dato tutto quello di cui avevo bi-sogno e quasi contro la mia volontà. Lepreghiere che non feci furono esaudite.Sii lodato, o mio Signore»

Kirk Kilgour

Soltanto oraAscolta, o Dio! Non una volta nella mia vita ho parlato con te,ma oggi mi viene voglia di farti festa.Sai, fin da piccolo mi hanno sempre detto che non esisti...io, stupido, ci ho creduto.Non ho mai contemplato le tue opere,ma questa notte ho guardato dal cratere di una granatail cielo di stelle sopra di mee affascinato dal loro scintillare,ad un tratto ho capito come possa essere terribile l’inganno...Non so, o Dio, se mi darai la tua mano,ma io ti dico e tu mi capirai...Non è strano che in mezzo ad uno spaventoso infernomi sia apparsa la luce ed io abbia scorto te?Oltre a questo non ho nulla da dirti.Sono felice solo perché ti ho conosciuto.A mezzanotte dobbiamo attaccare;ma non ho paura, tu guardi a noi.È il segnale! Me ne devo andare. Si stava bene con te.Voglio ancora dirti, e tu lo sai, che la battaglia sarà dura:

Briciole francescanea cura della Fraternità Santa Chiara

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Il 22 ottobre scorso Emanuela Monti e RobertoBosio hanno fatto la loro professione nell’Ordi-ne Francescano Secolare.

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può darsi che questa notte stessa venga a bussare da te.E anche se finora non sono stato tuo amico,quando verrò, mi permetterai di entrare?Ma! che succede? Piango?Dio mio, tu vedi quello che mi è capitato,soltanto ora ho incominciato a veder chiaro...Salve, mio Dio, vado... difficilmente tornerò.Che strano, ora la morte non mi fa paura.

Aleksandr ZacepaPreghiera ritrovata nel taschino della giubba del soldato russo Aleksandr Zacepa,che l’aveva composta immediatamente prima della battaglia dove avrebbe trova-to la morte, nella Seconda Guerra mondiale.

La Fraternità Francescana “Santa Chiara” davanti al Crocifisso di San Damiano.

Quanto sono felici e benedetti coloro che amano Dio ed adempiono esat-tamente il precetto dell’Evangelico. Amiamo Dio ed adoriamolo con gran-de purità di mente e di cuore.

S. Francesco d’Assisi

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Raduno internazionaledelle EquipesNotre DameALourdes, dal 16 al 21 settembre

scorso, eravamo in circa 9.000provenienti da 51 nazioni di tut-

to il mondo.Partecipavamo al raduno internazio-nale delle Equipes Notre Dame.Giorni indimenticabili per l’aria di in-ternazionalità che si respirava ovun-que si andasse e per la grande attra-zione della grotta delle apparizioni,dell’immensa basilica di S. Pio X e ditutti gli spazi che circondano la grotta.Ma non vi abbiamo detto chi siamo:Maria e Bernardo Minini, Giuseppinae Lino Monteverdi, Franca e Giambat-tista Girelli, Caterina e Francesco Mer-zoni.Siamo coppie sposate che a Verola-

nuova, con Rina e Mario Azzini e Lo-rella e Fausto Cattina (che non sonopotuti venire con noi a Lourdes) for-miamo una E.N.D., Equipe Notre Da-me.Il raduno sopra accennato ha luogosolo ogni 6 anni e l’attuale di Lourdesè stato il decimo.Abbiamo vissuto giorni di preghiera,di azioni di grazia e di formazione,giorni di condivisione e di festa alla lu-ce del tema del raduno: Equipes NotreDame, comunità vivente di coppie, ri-flesso dell’amore di Cristo, testimonigioiose del matrimonio.Abbiamo partecipato a cerimonie co-munitarie con i pellegrini di Lourdes,alla processione eucaristica, alla pro-

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cessione-fiaccolata mariana e ad unamessa internazionale con la gioia diavere la presenza di vescovi del mon-do intero.Anche il Sacramento della Riconcilia-zione tenutosi nella grande spianatadi fronte alla grotta è stato un mo-mento edificante e commovente.Durante il raduno abbiamo celebratoanche la commemorazione del deci-mo anniversario della morte di PadreHenri Caffarel, il fondatore delle Equi-pes Notre Dame ed è stata solenne-mente introdotta la sua causa di bea-tificazione. Della figura di Padre HenriCaffarel daremo maggiori informazio-ni appena possibile in altra occasione.

È stato presentato il nuovo simbolo ologo delle équipes, che è quello chevedete, speriamo a colori, sopra loscritto: Il pesce, simbolo dei primi cri-stiani, e gli anelli che si intrecciano,simbolo dell’alleanza del matrimonio,segno del legame dell’amore, della fe-deltà. C’è un significato anche per icolori: il colore blu è simbolo della di-vinità di Dio; il colore giallo/oro mo-stra la gloria di Dio; il colore rosso rap-presenta l’umanità.Le Equipes Notre Dame hanno la loroorigine in Francia nel 1938, quandoquattro giovani coppie di sposi chie-dono a padre Henri Caffarel di guida-re la loro ricerca per vivere il loro amo-re alla luce della fede cristiana.Oggi le Equipes, trasformate in Movi-mento, sono radicate in 63 paesi suicinque continenti e sono circa 49.000coppie e 7.000 preti.Questo movimento, posto sotto la pro-tezione di Maria, la Madre di Cristo,incoraggia le coppie a sviluppareuna spiritualità coniugale aiutando-

si reciprocamente all’interno di unavita di équipe (gruppi di coppie).Esse sono costituite da coppie checredono nell’ideale del matrimoniocristiano e che vogliono:• restare fedeli alle promesse del loro

battesimo,• mettere Cristo al centro della loro vi-

ta,• fondare la loro vita coniugale e fa-

miliare sul Vangelo,• testimoniare l’amore di Dio con la

loro vita,• dare il loro sostegno attivo alla Chie-

sa, ai vescovi e al clero,• promuovere il matrimonio e la vita

di famiglia nella società.Ogni équipe è composta da 4 a 6 cop-pie sposate e da un presbitero che de-cidono liberamente di entrare nel Mo-vimento delle Equipes Notre Dame, dirispettarne lo spirito e di mettere inpratica le proposte di vita; essa è cel-lula di base del movimento delleE.N.D. Ogni anno una coppia è re-sponsabile del gruppo che si riunisceogni mese sotto il segno di un frater-nità conviviale.

Con l’entusiasmo che ci è stato dona-to a Lourdes facciamo un appello, an-zi una proposta alle coppie di sposi,giovani e anche meno giovani: prova-te a fare équipe!Siamo a disposizione per ulteriori in-formazioni:- Giuseppina e Lino Monteverdi

tel. 030932511- Rina e Mario Azzini

tel. 0309360748- Franca e Giambattista Girelli

tel. 030932354- Lorella e Fausto Cattina

tel. 0309360810- Maria e Bernardo Minini

tel. 0309360369- Caterina e Francesco Merzoni

tel. 0309923568

E.N.D. Verolanuova

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Quando Dio interviene

L’amore, un boomerang(dalla rivista “Città Nuova”

Nulla è piccolo di ciò che è fattoper amore... Anche togliere dal-la strada una bottiglia di vetro

rotta, lasciare più pulito di come l’hotrovato un bagno pubblico, perché chine usufruirà dopo possa trovarlo comeavrei desiderato trovarlo io.

Lo scippoUn sabato, dopo aver accompagnatoa scuola mio figlio, ero entrata in chie-sa per una breve preghiera sedendo-mi all’ultimo banco. Ad un tratto, nel-la Chiesa deserta, entra una personache, avvicinatasi a me, mi strappa laborsa poggiata sulle gambe e fuggevia. Il panico: mio marito era in Spa-gna per lavoro e senza chiavi non sa-rei potuta rientrare a casa... Avevo inborsa anche tutti i documenti...In uno slancio istintivo mi precipitaifuori dalla Chiesa mentre lo scippato-re accendeva la sua moto per fuggire.Mi sono aggrappata al suo braccio,pregandolo di lasciarmi le chiavi e idocumenti... Mi ha trascinata un po’facendomi cadere e poi è riuscito afuggire. Una giovane coppia che ave-va assistito alla scena si è subito avvi-cinata per aiutarmi. Lui, medico, veri-ficato che avevo solo delle contusioniha inveito contro lo scippatore condurezza: “Tanto questi prima o poimuoiono tutti; l’Aids fa giustizia”. Aqueste parole che mi hanno fatto ma-le più dei lividi ho risposto con tuttol’amore possibile: a me sembrava unpovero disgraziato che chissà quali si-tuazioni drammatiche potevano averspinto a quel gesto disperato. La rab-bia del mio soccorritore è svanita e mi

ha dato ragione. Mentre andavo via,riflettendo che solo l’amore può vin-cere sul male e sull’odio, interrom-pendo la catena di situazioni negati-ve, poco più avanti ritrovo la mia bor-sa gettata sul lato della strada: dentroc’era l’intero contenuto anche i soldi...

Alla guidadella mia autoCombatto contro l’aggressività cheaffiora in me e negli altri mettendomiin condizione di fare il primo passo; èincredibile, quando agevolo o rinun-cio al mio diritto di precedenza mi ac-corgo che immancabilmente, all’in-crocio successivo, “l’anonimo fruitoredella mia attenzione” fa lo stesso conqualcun altro... Se mi comporto inmodo opposto aumenta invece l’ag-gressività.

A cura diRita Fontana

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“La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della Litur-gia Romana: perciò, nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, ad essosi riservi il posto principale”

(Sacrosanctum Concilium, 116; Musicam Sacram, 50)

“L’uso della lingua latina, salvi diritti particolari, venga conservato nei riti latini”(SC 36; MS 47)

La propostadi quest’anno continua l’indagine teo-logico-liturgica dell’Ordo Missae e nelcontempo la preparazione tecnica ve-ra e propria degli stili e modalità gre-goriane dello stesso Ordo Missae. Do-po l’approvazione del vescovo dellacelebrazione della Messa in lingua la-tina e canto gregoriano, insieme allafedeltà ai testi Conciliari e a quanto ri-badito dagli ultimi Pontefici (in parti-colare da Papa Benedetto XVI), pre-pareremo durante l’anno il repertorioproprio di ogni messa gregoriana,mensilmente, mantenendo l’impegnodell’animazione dei vespri nelle solen-nità e della compieta gregoriana, ladomenica sera in Basilica.

Il programmaprevede la lettura di brani del reperto-rio gregoriano, in vista della celebra-zione mensile della S. Messa, di cuisono riportate le date.Sarà opportuno ripassare il metodo diCanto Gregoriano.

Gli incontrisono gratuiti e aperti a tutti.Coloro che decideranno di far partedel gruppo di canto dovranno invecegarantire la loro presenza, a partiredalle ore 20.30 con la celebrazione do-menicale della compieta gregoriana,in Basilica.

La Messa in lingua latina e canto gregoriano lo scorso 23 novembre, memoria di S. Cecilia. (foto C. Zorza)

Proposta di formazione liturgico - musicale

Schola Gregoriana“Cor Unum”Basilica di Verolanuova

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Le date delle celebrazioniQuesti giovedì del mese alle ore 18.30:26 ottobre 2006 S. Messa d’inizio anno, in onore della B. V. Maria23 novembre 2006 S. Messa in memoria di S. Cecilia28 dicembre 2006 S. Messa nell’ottava di Natale; memoria dei SS. Inno-

centi martiri25 dicembre: Natale del Signoreore 18.00 Basilica di Verolanuova, Vespri solenni, con proces-

sione d’ingresso25 gennaio 2007 S. Messa nella festa della Conversione di S. Paolo22 febbraio 2007 S. Messa nella festa della Cattedra di S. Pietro ap.29 marzo 2007 S. Messa nel tempo di quaresima (feria V sett.)8 aprile: Pasqua di Risurrezioneore 18.00 Basilica di Verolanuova, Vespri solenni con proces-

sione d’ingresso26 aprile 2007 S. Messa nel tempo di Pasqua (feria III sett.)24 maggio 2007 S. Messa in onore della B. V. Maria Ausiliatrice27 maggio: Pentecosteore 18.00 Basilica di Verolanuova, Vespri solenni con proces-

sione d’ingresso

L’uscita a Lago di Cei, Rovereto, lo scorso mag-gio, all’interno di una rievocazione storica, ilgruppo COR UNUM, vestito da monaci, cantain gregoriano.

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“...il nuovo Motu Proprio,che dà piena ed effica-ce attuazione all’indul-

to di Giovanni Paolo II, non rap-presenta affatto un traumatico ri-torno al passato né tantomenouna sconfessione del Concilio Va-ticano II: riconosce soltanto lapiena cittadinanza di una MessaMAI ABOLITA, e che sarà defi-nita “universale” e “straordina-ria” a fianco del rito universaleordinario che è quello romanostabilito dalla riforma liturgicapost-conciliare.Il testo del documento papale èsostanzialmente pronto, ma nonsarebbe stato ancora firmato (an-che se ciò avverrà tra pochi gior-ni)”.

da “il Giornale”di giovedì 12 ottobre ’06

Circa la Messadi Pio V

Stiamo lavorandoper voi

La commissione famiglia, un organi-smo del Consiglio Pastorale Parroc-chiale, riprende la sua attività dopo

la pausa estiva. Stiamo programmandoper il nuovo anno pastorale alcune ini-ziative destinate alle famiglie della no-stra Parrocchia.Festa della famiglia: riproporremo, inoccasione dell’Immacolata Concezionedi Maria, il prossimo 8 dicembre, la fe-sta delle famiglie. Ripeteremo la formu-la di successo dello scorso anno. Du-rante la S. Messa delle 11.00 in Basilicafesteggeremo gli anniversari di matri-monio (alcuni davvero record) per poitrascorrere insieme un momento convi-viale con il pranzo aperto alle famiglie,bimbi compresi. Ristorante “Al Bettoli-no” con un menù da favola (e grazie aigestori) al prezzo di euro 22. Correte pu-re a iscrivervi presso le Suore.Cammino giovani coppie: alcune gio-vani coppie incontratesi per la primavolta lo scorso maggio con Don Mauro,responsabile della Pastorale familiaredella nostra Zona, hanno espresso il de-siderio di incontrarsi di nuovo. Que-st’anno pensiamo di allargare ad altregiovani coppie (uno-dieci anni di matri-monio) questa esperienza di incontro,di dialogo, di preghiera. Tenete quindid’occhio gli appuntamenti settimanalidella Parrocchia.Festa della Santa Infanzia: vi diamogià da ora l’appuntamento per il pome-riggio dell’Epifania: come da tradizioneaspettiamo i più piccoli con i genitoriper il bacio a Gesù Bambino, è una tra-dizione dei nostri nonni che vorremmoriscoprire insieme a voi.Festa dei Battesimi: l’appuntamento èper i bimbi battezzati nel corso del 2006per ricordare insieme la prima tappadel Cammino di Iniziazione Cristiana.

La Commissione Famiglia

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Il cammino di Iniziazione Cristiana 2006-2007

I gruppi di catechesiElementari1a elementare - 2 gruppi• Bruno Cocchetti, Vittoria Pari - Dome-

nica 9.30 - Suore2a elementare - 4 gruppi• Lorenzo Barbieri, Nadia Delpero -

Domenica 10.30 - Suore• Anna Aresi, Giulia Guerreschi, Anto-

nio Scaglia - Domenica 10.30 - Suore• Giulia Bosio, Beatrice Fontana, Mar-

ta Torri, Paolo Parenti - Sabato 14.30 -Oratorio

• Martino Canini, Alberto Simonini, M.Grazia Manna, Jessica Pea - Sabato14.30 - Oratorio

3a elementare - 4 gruppi• Marisa Zanoli, Ricardo Svanera, Fede-

rico Fontana - Domenica 10.30 - Suore• Anna Ciatti, Laura Baiguera, Elisa Za-

noli - Domenica 10.30 - Suore• Rossana Fontana, Jessica Ferrazzi,

Chiara Pezzoli, Francesca Minini - Sa-bato 14.30 - Oratorio

• Francesco Cocchetti, Serena Regorel-li - Domenica 10.30 - Oratorio

4a elementare - 4 gruppi• Rosa Vinieri, Luigi Pizzamiglio, Stefa-

nia Laudati - Domenica 10.30 - Oratorio• Giusy Rizzo, Donatella Pagliari, Ste-

fano Penocchio - Sabato 14.45 - Orato-rio

• Pierluigi Amighetti, Paola Formenti,Stefano Venturini - Domenica 10.30 -Oratorio

• Paola Botta, Fabio Rizzi, Alex Minini -Domenica 10.30 - Oratorio

5a elementare - 4 gruppi• Rosa Filippini, Emanuela Rinaldi, Ila-

ria Tosini - Domenica 10.30 - Oratorio• Stefano Simonini, Lorenzo Canini -

Sabato 14.30 - Oratorio• Chiara Girelli, Anna Botta, Camilla

Pizzamiglio - Domenica 10.30 - Oratorio• Marilisa Labinelli, Damiano Micheli,

Ilaria Labinelli - Domenica 10.30 - Ora-torio

Medie1a media - 4 gruppi• Suor Laura, Francesca Taietti - Dome-

nica 10.30 - Suore• Daria Mazzoleni, Cristiana Azzini - Do-

menica 10.30 - Suore• Adriano Gandaglia, Chiara Gritti - Sa-

bato 14.30 - Oratorio• Elisabetta Abrami, Beatrice Fontana,

Carlotta Mondini - Domenica 10.30 -Suore

2a media - 4 gruppi• Marusca Gennari, Simone Cervati -

Domenica 10.30 - Oratorio• Ettore De Angeli, Mattia Gavazzoli,

Matilde Alghisi - Sabato 14.30 - Orato-rio

• Pietro Carini, Anna Alghisi - Domeni-ca 10.30 - Oratorio

• Mirko Ferrazzi, Vittoria Rossini - Ve-nerdì 17.00 - Oratorio

3a media - 4 gruppi• Daria Dottorini, Fabio Lodrini - Do-

menica 10.30 - Oratorio• Mariangela Cervati - Domenica 10.30

- Oratorio• Paola Geroldi - Domenica 10.30 - Ora-

torio• Giusy Bossoni, Stefano Barbieri -

Domenica 10.30 - Oratorio

Adolescenti e Giovani• 1a superiore

don Valentino - Venerdì 17.00 - Orato-rio

• 2a superioreClaudio Guerreschi - Venerdì 20.30 -Oratorio

• 3a superioreAlberto Rossi - Venerdì 20.30

• 4a superiorePezzoli Michela - Venerdì 20.30

• Giovani (maggiorenni)Don Valentino - Giovedì 21.00 - Orato-rio

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Incontriper i genitori

Gli incontri si terranno tutti la domenica pomeriggio, alle 15.00, presso ilsalone dell’Oratorio maschile o, viste le compresenze, presso il salonedelle suore, e sono parte fondamentale del cammino di fede per un ge-

nitore che, accompagnando un figlio al catechismo, ha bisogno lui pure di es-sere “accompagnato spiritualmente”. Durante l’incontro tutti i genitori si in-contrano con i catechisti della classe frequentata dal figlio/a.

Genitori di 1a elementare (segue i genitori don Carlo)domenica 29 ottobre Suoredomenica 14 gennaio Suoredomenica 4 marzo Suoredomenica 15 aprile Suore

Genitori di 2a elementare (don Valentino)domenica 5 novembre Oratoriodomenica 21 gennaio Oratoriodomenica 18 marzo Oratoriodomenica 29 aprile Oratorio

Genitori di 3a elementare (don Luigi)Domenica 12 novembre OratorioDomenica 10 dicembre OratorioDomenica 11 marzo OratorioDomenica 15 aprile Oratorio

Genitori di 4a e 5a elementare (don Giuseppe)Domenica 12 novembre SuoreDomenica 21 gennaio SuoreDomenica 25 marzo OratorioDomenica 20 maggio Oratorio

Genitori di 1a media (don Luigi)Domenica 19 novembre OratorioDomenica 14 gennaio OratorioDomenica 25 marzo SuoreDomenica 22 aprile Suore

Genitori di 2a media (don Giuseppe)Domenica 26 novembre SuoreDomenica 4 febbraio SuoreDomenica 18 marzo SuoreDomenica 29 aprile Suore

Genitori di 3a media (don Valentino)Domenica 19 novembre SuoreDomenica 28 gennaio OratorioDomenica 11 marzo SuoreDomenica 13 maggio Suore

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Tappeed appuntamentidell’Iniziazione Cristiana

Calendario parrocchialedelle celebrazioni liturgiche inerenti il camminodi catechesi dei fanciulli e dei ragazzi

Presentazione dei CresimandiRagazzi di terza mediaDomenica 26 novembre 2006, ore 9.30

Ammissione tra i candidati alla CresimaRagazzi di prima mediaDomenica 21 gennaio 2007, ore 9.30

Presentazione dei giovani in camminoverso la Solenne Professione di fedeGiovani maggiorenniDomenica 4 febbraio 2007, ore 9.30 (giornata della vita)

Solenne professione di fedeGiovani maggiorenniDomenica 8 aprile: Pasqua di Risurrezione, ore 9.30

Celebrazione della Messa di Prima ComunioneBambini di terza elementareDomenica 29 aprile, ore 11.00

Celebrazione della Prima ConfessioneBambini di seconda elementareDomenica 13 maggio, ore 15.00

Solenne “Consegna” della FedeRagazzi di seconda mediaDomenica 6 maggio, ore 9.30

Celebrazione della CresimaRagazzi di terza mediaDomenica 27 maggio, ore 11.00 (solennità di Pentecoste)

Il prossimo anno i ragazzi di prima media vivranno la Redditio - consegna delPadre Nostro insieme alla loro ammissione al cammino verso la Cresima.

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Calendario Ritiri spiritualiRitiri (novembre - dicembre)2a elementare: Sabato 4 novembre3a elementare: Sabato 11 novembre4a elementare: Sabato 18 novembre5a elementare: Sabato 25 novembre2a media: Sabato 2 dicembre1a media: Sabato 9 dicembre3a media: Sabato 16 dicembre

Adolescenti e CatechistiDomenica 17 dicembre 2006 Ritiri per i Sacramenti (2007)

2a elementare: Sabato 5 maggio3a elementare: Sabato 28 aprile3a media: Domenica 20 maggio

Adolescenti e CatechistiDomenica 25 febbraio 2007

Ritiri (marzo 2007)4a elementare: Sabato 3 marzo5a elementare: Sabato 10 marzo2a media: Sabato 17 marzo1a media: Sabato 24 marzo3a media: Roma express 2007

Consiglio di OratorioBiennio 2006-2008Risultati delle votazioni di martedì 5 settembre 2006

Rappresentanti Catechisti: Stefano SimoniniPaola BottaDamiano Micheli

Rappresentanti Gruppo Animazione: Chiara GirelliClaudio GuerreschiGiulia Guerreschi

Rappresentanti varie: Cervati GiacomoBruno Cocchetti

Rappresentante Bar: Marco PedracciniRappresentante Pulizie: Terry BrusinelliRappresentante Sport: Sergio GirelliIncaricati amministrazione: Marina Conti

Mariangela CervatiTra i più votati: Renato Cervati

Alberto SimoniniMaria Grazia MannaGiusy Bossoni

Di diritto: don Luigi Bracchidon Giuseppe Lamadon Valentino Picozzisuor Emilia Marchesi

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Scuoladi Vita FamiliarePerchéTi va di scambiare due chiacchiere con i tuoicoetanei sui tuoi problemi o su alcune tema-tiche riguardanti l’attualità o l’impiego del tem-po libero? Ci rivolgiamo a tutti gli adolescenti per favorire la lo-ro crescita affettiva e capire il vero significato della vita.N. B.: La Scuola di Vita Familiare prevede momenti formativi di tipo teorico edattività pratiche sia per i maschi che per le femmine. Avremo, tra gli altri, in-contri con: un’ostetrica, un sessuologo, un elettricista, un dietologo, un’esteti-sta, un meccanico, un avvocato, un vigile del fuoco, un’esperta di cucina, si par-lerà di droga e di tanto altro...

Per chiPer te che frequenti dalla 3a media in avanti.

DoveAll’Oratorio maschile.

QuandoSi aprirà il prossimo 6 novembre, alle ore 20.00.

Vuoi arricchirtie migliorare il rapporto con i tuoi figli? • Rinuncia alla televisione una sera la settimana...• La Scuola di Vita Familiare ha bisogno di animatori per gli adolescenti

Questo annuncio è rivolto sia a coppie di sposi che a singole persone adulte.Per informazioni rivolgiti a:Bernardo e Maria Mininitel. 0309360369

Vieni alla Scuola di Vita Familiare, ti aspettano tanti amici per aiutarti a ritrova-re il vero valore di te stesso e per cercare di capire insieme:• quale significato ha la vita, anche la tua;• quanto è bello l’amore umano fra l’uomo e la donna;• quanto è grande e buono Colui che ci ha creato per amare;• quale progetto d’amore può illuminare l’esistenza, ogni esistenza, anche la

tua.

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La poesiadi Rosetta

Come un niente

Novembre, mese che ci riporta, in particolare, alla devozione per i nostri ca-ri scomparsi. Spesso, il mattino, ci accorgiamo di averli incontrati in so-gno, durante la notte.

Nulla di tragico in noi rimane, nulla di sconvolgente: solo la dolcezza di qualcheattimo vissuto nel soffio di una vita che ancora ci unisce indissolubilmente. Equesta dolcezza non scompare, anzi, permane in noi come una carezza, a rinsal-dare un legame non certamente sciolto dai limiti del tempo e dello spazio.(Dall’ultimo libro “Dove si perde il vento”, Bastogi Ed., Foggia, 2006, pag.106)

Quasi ogni notte giungonoi cari miei estintia salutarmi in sogno,fiori nel buio, luce nella luce,volti senza tempo, mani di cenere,soffi d’aurora, candidi orizzonti.

Nel sonno c’incontriamo,nel sonno ci parliamoo ci sfioriamo di silenzi arcani- dita di vento -.

Nel sonno i loro voltipuri - volti di luna -affondano nell’animasenza invasione:radici accarezzatesenza rumore,senza sgomento alcuno.

Finché l’eco dell’albarisuona. E ci allontana come un niente.

Come un niente che resta.

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“Nel sonno c’incontriamo, nel sonno ci parliamoo ci sfioriamo di silenzi arcani”

(R. Mor)

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Letteraai genitori

Nel mese nel quale si ricordano iMorti, una figlia, in un momen-to di grande nostalgia e rim-

pianto, ricorda i genitori con questa let-tera.

Ai Carissimi mamma e papàParadiso

Carissimiso che non leggerete mai questo mioscritto: ormai, per voi, le cose di que-sto mondo sono passate da tempo edora, sono certa, starete godendo il pre-mio per la vita buona, onesta, esem-plare che avete sempre condotto, per-ciò spedisco direttamente questa mialettera in Paradiso dove, sono certa, ilbuon Dio vi avrà riservato un posto.Ora che sono sola, spesso mi trovo apensare, a riandare con la mente allamia infanzia (della quale ho solo qual-che vago ricordo), alla fanciullezza, al-la giovinezza ormai così lontane epenso a voi, alla vostra vita fatta ditanto lavoro, di sacrifici, di esemplareintegrità morale, di amore per il pros-simo, di abbandono fiducioso al vole-re di Dio.Vi ringrazio per come mi avete cre-sciuta, per l’educazione che m’avetedata, per tutto l’Amore, la serenità, lagioia di cui mi avete circondata; im-magino la vostra trepidazione, la vo-stra ansia, la vostra apprensione, il vo-stro dolore, ma anche la grande gioiaquando, dopo quattro bambini volatiin cielo appena nati, avete finalmentepotuto stringere al cuore la vostra fi-glioletta, il frutto del vostro Amore.Mi avete cresciuta in un’atmosfera se-rena e tranquilla sempre con fermez-za, coerenza, buoni esempi. E quantidoni m’avete fatto: uno in particolare

grande, grandissimo: la Fede che, conla vostra vita e i vostri esempi avetecontribuito a rendere forte, salda egrande. Ora che sono anziana e sola,la Fede è l’unico mio valido sostegnoe mi aiuta a continuare il camminodella vita anche se ogni giorno si fapiù pesante e difficile; mi aiuta ad af-frontare la solitudine, le ansie, le pau-re perché Essa mi assicura che il Si-gnore è sempre accanto a me con voiche non mi avete abbandonata. Gra-zie per avermi preparata alla vita for-giando il mio carattere, facendomi gu-stare le cose belle e le gioie di ognigiorno, ma soprattutto abituandomi alsacrificio e alla rinuncia senza capric-ci e senza lamentele. Tanti pensanoche essendo rimasta figlia unica miabbiate coccolata, viziata, sempre ac-contentata, ma non è stato così: peravere qualcosa di particolare dovevomeritarlo con la buona condotta, ub-bidendo, studiando, aiutando la mam-ma in piccoli lavori domestici. Tumamma così buona, dolce, affettuo-sa, comprensiva, generosa, sei sem-pre stata il mio più grande tesoro:quando penso a te mi sento pervade-re da un’infinita dolcezza e da unostruggente desiderio di rivederti, di ri-averti, di riabbracciarti... Spero di nonaverti mai dato grossi dispiaceri... loso che da bambina ero molto vivace eche le mie maestre Suore si lamenta-vano, ma tu mi raccomandavi di esse-re educata, studiosa; in quanto alla vi-vacità... Quando non mi comportavobene, mi infliggevi un castigo che perme era insopportabile: alla sera mi pri-vavi del bacio della buona notte ed ioprovavo un dolore così grande che miportava a rannicchiarmi sotto le co-

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perte, a meditare sulle mie birichinatefino a quando, non riuscendo a pren-dere sonno, scendevo dal mio lettinoe venivo nella tua stanza per chiedertiscusa ed ottenere così il bacio, che,come un magico sonnifero, mi avreb-be portata subito nel mondo dei so-gni.E tu papà sempre gioviale allegro,scherzoso, altruista, ma anche severoall’occorrenza, sei stato per me il por-to sicuro al quale approdare in ognimomento: mi tenevi allegra, quando illavoro te lo consentiva ti divertivi conme, mi portavi a passeggio in biciclet-ta (allora l’automobile era una chime-ra...) e sempre fugavi ogni mia paura,mi rasserenavi, mi rincuoravi... Il Si-

gnore mi ha dato la gioia di goderti finoltre i novant’anni sempre lucidissi-mo di mente, allegro, ottimista, auto-sufficiente; quante persone ricordanoi tuoi detti, le tue frasi scherzose, il tuobuonumore che contagiava tutti...Mamma e papà, vi ringrazio di avermidato la vita che se a volte è pesante,difficile, dura è pur sempre un grandedono; grazie per il vostro immensoAmore, per come mi avete cresciutaed educata, per il ricordo dolcissimo estruggente che mi avete lasciato.Continuate a pregare per me, a pro-teggermi ed aiutarmi e preparatemiun posto accanto a voi ed al mio spo-so.

Vostra Elle

rifle

ssio

niSi odono rintocchi di campane; è

come un lamento; qualcuno ciha lasciato. È il “transito”, l’ulti-

mo suono che le campane dedicanoall’anima che lascia la Terra.

Dicono che è giovane, quasi un ra-gazzo. Di fronte a queste cose si restaattoniti; è qualcosa di incomprensibi-le. Ci si domanda: ci sono tanti anzia-ni... perché non questi invece dei gio-vani che non hanno ancora godutoniente della vita e che avranno fattoprogetti per l’avvenire: una moglie, unmarito, dei figli.

Nell’imperscrutabilità del pensiero diDio noi non possiamo arrivare. Un no-to romanziere francese scrisse: “Dioha bisogno degli uomini. Dio ci hacreati e noi ci siamo allontanati. Dio hasacrificato il Suo unico Figlio per ripor-tarci a Lui, perché vuole che anche noi

godiamo dell’Eterna Felicità, un Amorecosì grande che per noi è difficile capi-re”.

Nelle notti stellate, guardando quellemiriadi di stelle è bello pensare chetutti quei puntini luminosi sono fine-strelle dove i nostri cari ci guardanoperché, se sono morti alla vita terrena,vivono lassù nell’eternità

Per ognuno di noi Dio ha un progetto;è una missione che inconsapevol-mente dobbiamo portare a termine;abbiamo un termine di vita, non è que-stione di tempo, il tempo è solo pernoi, in Dio c’è solo l’eternità.

Quando muore una persona cara nondisperiamo: è una nuova finestrellache si apre in cielo.

Gino Pini

Una finestrain cielo

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Letturee formazionecristiana

Oltrele apparenze

Francesco Agnoli

“Voglio una vitamanipolata”.Fecondazione, aborto,droga, eutanasiaAres, Milano 2005, pp. 182

L’autore presenta un quadro umana-

Qualcuno, un giorno, scrisseche, dopo la morte, saremmodivenuti tutti uguali.

È stato questo a farci pensare a quel-la tomba dimenticata, davanti allaquale sostavamo spesso, mentre ci sistringeva il cuore…

Era un’amica, ma neppure lì era statadegnamente ricordata; anche lì, dovel’uguaglianza dovrebbe costituire unanorma, era stata considerata di serieB, povera cara!Certo, aveva avuto un’esistenza diffi-cile, irta di incognite, densa di difficol-tà; qualcuno potrebbe commentare“Se l’è voluta”, ma nella vita non do-vremmo mai e poi mai giudicare.Se non siamo al corrente delle avver-sità sofferte da una persona e dellemotivazioni che l’hanno spinta ad agi-re in un certo modo, come possiamopermetterci di criticare o di condan-nare?Spesso gli esseri umani sono intima-mente fragili, ma fondamentalmentebuoni ed onesti.

A questo mondo, tuttavia, per fortunao per grazia, esistono anche altre per-sone meravigliose e sensibili, chesanno amare oltre le apparenze e in-dipendentemente da tutto: a una inparticolare noi vogliamo dire un gra-zie di cuore per quella tomba ristrut-turata alla cara Mina.È stato un dono grande, fatto in silen-zio da un’anima generosa che nonvuole essere nominata, un dono gra-tuito e delicato che non potremo cer-tamente dimenticare.

Tre amiche di Mina

Tutti parlano dell’importanza dellostudio e della formazione conti-nua, soprattutto per quanto ri-

guarda la propria fede e cultura... Per-ché non suggerire, attraverso la vocedell’Angelo di Verola, qualche letturapersonale? L’intento sarà proprio quel-lo di offrire ai lettori dell’Angelo, men-silmente, il desiderio dell’approfondi-mento. don Valentino

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L’angelosul mondo

IslamPer la rivista“Studium” non esisteIslam moderatoNel numero di maggio della rivista“Studium”, bimestrale italiano di cul-tura cattolica, è apparso un saggio daltitolo La questione islamica, opera diRoberto A.M. Bertacchini e Piersan-dro Vanzan. Quest’ultimo, gesuita, èprofessore di teologia pastorale allaPontificia Università Gregoriana e so-prattutto fa parte del collegio degliscrittori de “La Civiltà Cattolica”, rivi-sta della Compagnia di Gesù stampa-ta con l’autorizzazione vaticana. Se-condo gli autori sopra citati “l’islamiz-zazione dell’Occidente non è un fanta-sma né una paura: è un’intenzione eun fatto che emerge dall’esame obiet-tivo dei dati. L’islam moderato, propria-mente, non esiste perchè non esisteuna teologia islamica istituzionale emoderata. Esistono musulmani mode-rati, a volte anche lungimiranti. Invecel’Islam nel suo incontro con la moder-nità ha reagito arroccandosi ogni volta

su posizioni fondamentaliste Questonon solo in Iran e Pakistan, ma anchein Egitto. Si avverte la necessità diuscire dal “buonismo” cieco e suicida.

ComunismoContinua in Cinala persecuzionereligiosaIl presidente G. Bush nel corso dellasua visita in Estremo oriente ha criti-cato le persistenti restrizioni religio-se in Cina. Proseguono infatti episo-di di repressione contro i cattolici. Lacommissione stima che le autoritàcinesi abbiano in detenzione più di40 ecclesiastici e seminaristi. Il go-verno cinese pretende che il Vatica-no rinunci al ruolo papale sui Vesco-vi in Cina e rompa le relazioni conTaiwan. La dottrina cristiana è ritenu-ta superstizione e contraria alla poli-tica sociale dell’attuale partito comu-nista. In aggiunta, l’insegnamentodella dottrina morale cattolica su te-mi come aborto, contraccezione e di-vorzio viene concretamente vietato.

Notizie di attualità, politica e società da tutto il mondo, a cura di don Valen-tino non verba sed facta

mente desolante delle pratiche bio-tecnologiche, tanto più cupo in quan-to ragione, storia e rispetto per la vitasembrano soli nel dibattito politico-culturale sull’argomento.Il tentativo è quello di indagare sullecause del “dissesto etico”.I sentimenti umani sono facilmentemanipolabili, come ben sanno i pala-dini della cultura di morte che nel di-battito sui referendum abrogativi del-la legge 40 hanno insistito più suistanze emotive che sui dati scientifi-

ci.All’uomo del Terzo Millennio che nonvoglia essere travolto dal relativismoimperante anche attraverso l’indirizzopolitico, è richiesto lo sforzo di sapersostenere uno sguardo giusto e razio-nale sulle derive attuali.Questo libro, soprattutto nelle pagineche provocano più rabbia perchè sve-lano l’inganno, è un valido strumentodi riflessione.Vogliamo davvero una vita manipola-ta?

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“Mi hai sedotto Signore, e iomi sono lasciato sedur-re”, una frase del profeta

Geremia (20, 7) che come un filo ros-so conduce lo spettatore ad ascoltareil silenzio, nel quale parla Dio.

Ho avuto la fortuna di vedere questofilm impegnativo e dalla durata di dueore e trenta, dove non si ode parolaumana, ma solo i suoni del silenzio:forbici che tagliano la lana, i rasoi peri capelli, la pioggia, le campane, i pas-si verso la Chiesa, l’accetta che tagliala legna...

Non ho visto molta pubblicità perquesto film.

Ho fatto fatica a trovarne una “lungaprogrammazione”.

Nel film non c’è “azione, sesso, thril-ler, amore terreno e vendetta”.

Non ci sono nemmeno i toni gloriosidella guerra tra bene e male.

Nulla che attiri il nostro sguardo.

Dico solo che questo film merita diessere visto, se non altro per il brevediscorso che un anziano monaco cie-co fa sulla sua gioiosa accettazionedella volontà divina che ha voluto pri-varlo del bene terreno più prezioso,

donandogli in cambio la felicità inte-riore di vivere con il suo Signore nel-l’anima di ogni giorno della sua vita.

E la raccomandazione finale è la piùsemplice e vera possibile: inutile ave-re paura della morte, perchè altro nonè che l’inizio della gioia vera.

don Valentino

“Il grandesilenzio”Il cinema al servizio del Bene

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XVIII Anno AccademicoCalendario delle attività dell’Università Apertadal 3 al 28 novembre 2006

Venerdì 3 novembre - ore 15.15LETTERATURA: Grazia Deledda(1875 - 1936), premio Nobel 1926

per la letteratura.Ricordiamo questa scrittrice che conla forza e la dignità della “pagina scrit-ta” ha fatto conoscere la sua Sarde-gna e l’eterno mondo dei sentimenti.Relatore: prof. Angelo Rescaglio

Martedì 7 novembre - ore 15.15L’ARTE IN CUCINA: Quando la fruttadiventa la materia prima per un’o-pera d’arte.Un maestro intagliatore di frutta cimostra come con semplicità e fanta-sia si possono impreziosire i nostridessert.Relatore: Fausto Bariselli

Venerdì 10 novembre - ore 15.15LABORATORIO TEATRALE: Viaggiodentro un testo.Dalla “lettura espressiva” alla inter-pretazione del testo, diventando inter-mediari fra l’autore, l’opera, il perso-naggio ed il pubblico.Relatore : Angelo Guarneri

Martedì 14 novembre - ore 15.15L’ARTE DI SCRIVERE POESIE: Presenta-zione della nuova raccolta “Dove siperde il vento”.Lettura di alcune poesie commentatedall’autrice, poetessa Rosetta MorAbbiati.Relatore: ma Rosetta Mor (sarà pre-sente la ma Orsola Rossini che hapreparato le tavole pittoriche).Lettura di Tiziano Cervati

Venerdì 17 novembre - ore 15.15TURISMO & AVVENTURA: «Ho fatto un

viaggio in Afghanistan, dove finiscel’arcobaleno...»Da quel martoriato paese dell’Asiacentrale, immagini, suoni, parole edemozioni che non si possono dimenti-care.Relatore: Valerio Gardoni

Martedì 21 novembre - ore 13.30VISITA TURISTICA & CULTURALE allaPinacoteca Tosio Martinengo a Bre-sciaLe collezioni di dipinti dei conti Tosioe dei conti Martinengo, riunite in unpalazzo cinquecentesco, raccontanola storia dell’arte dal Trecento al Set-tecento nella nostra zona, fino allagrande stagione del Rinascimentobresciano, da Foppa a Romanino, Mo-retto, Savoldo e tanti altri.Ore 13.30 ritrovo in piazza della Chie-sa; ore 13.40 partenza in pullman(Pontevico “Isola” ore 13.50).

Venerdì 24 novembre - ore 15.15AFFARI PERSONALI: Donazioni ed ere-dità, questioni che possono crearecontrasti in famiglia.Il notaio può aiutarci ad effettuare almeglio il passaggio dei nostri beni,nel rispetto degli aventi diritto e delleleggi oggi in vigore.Relatore: Notaio Manuela Mondello

Martedì 28 novembre - ore 15.15NOZIONI CIVICHE: L’Arma dei Carabi-nieri.Storia, ordinamento, compiti, incari-chi, e specializzazioni di questa anticaIstituzione che, a disposizione del Mi-nistero dell’Interno, presta il suo ser-vizio a favore dei cittadini.Relatore: Cap. Paolo Floris

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Il dolore...

Il dolore e la sofferenza del mondo ela nostra percezione personale: “avolte mi sembra di non farcela e mi

sento solo” questo è il gemito dell’Uo-mo.Di fronte ad un lutto o ad una malattiagrave spesso rimaniamo senza parolee l’unica consolazione che riusciamoa proporre è il rispetto del silenzio. Inparte ciò è dovuto anche al fatto chesempre più tendiamo a non lasciarcicoinvolgere (=compromettere) nellevicende umane di altre persone, senon per commentarle, mormorare odimostrare che noi siamo informatisui fatti; ma esiste una totale impre-parazione al dolore e all’affrontare lasofferenza. Si sente dire “perché que-sto è avvenuto proprio a me?” o anco-ra “meritavo forse una punizione?”.Certo dare un senso compiuto alleamare vicende umane non è sempli-ce e nemmeno si riesce a farlo a cuorleggero anche se da qualche parte siè sentito parlare di “masochismo cri-stiano” (=amore per la sofferenza eostentazione della stessa). Forse alcu-ne persone tendono ad esagerare, mapersonalmente parlerei di diverso ap-proccio alla situazione dolorosa o pro-blematica da parte del cristiano.Gesù ci dice che solo il seme chemuore porta molto frutto e anche senoi ci sentiamo spesso impotenti estanchi di fronte alle cose che ci suc-cedono tendiamo ad amplificare lasensazione di sofferenza invece diprovare a lasciarla andare, rischiandocosì di dare spazio all’ansia, alla de-pressione o agli attacchi di panico al-tre manifestazioni personali che diffi-cilmente vengono comprese da chi cista vicino e solo chi è coinvolto cono-sce veramente.A volte viviamo situazioni nelle quali

ci pare importante solo ciò che pro-viamo noi ed è umano cercare soste-gno e comprensione, anche se l’auto-commiserazione è sempre dietro l’an-golo.Come dicevo, tutta la problematicadel dolore, assume una prospettivadiversa di fronte alla fede anche senon possiamo non dire che: “la fedefa vivere, ma non annulla i problemidella vita”. Quindi la decisione spet-ta ancora a noi: una volta capita la si-tuazione, agire con discernimento edeterminazione al fine di poter per-correre una strada che obbliga, ma li-bera e ci mantiene in movimento ver-so il vero senso della nostra vita.Ora passo e chiudo ma la domandami sorge spontanea: “di tutto questovoi che ne pensate?”

The Crying GameBoy George (Cantante anni ’80)I know all there is to know about thecrying gameI’ve had my share of the crying gameFirst there are kisses, then there aresighsAnd then before you know where youareYou’re sayin’ goodbyeOne day soon I’m gonna tell the moonabout the crying game And if he knows maybe he’ll explainDon’t want no more of the crying ga-meTraduzione: Il gioco del piantoSo tutto ciò che c’è da sapere sul giocodel pianto. Ho avuto la mia parte delgioco del piantoPrima i baci poi i gemiti e poi prima disapere dove sei stai salutandoUn giorno tra non molto racconterò al-la luna del gioco del pianto e se lo co-nosce forse me lo spiegherà. Ne ho ab-bastanza del gioco del pianto.

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Continua il camminodella Nuova Verolese Calcionel campionato di Eccellenza:

Eccellenza -girone C

Reupero 1a gior. (28.09.06): Nuova Verolese - Nuvolera 1 - 05a gior. (01.10.06): Nuova Verolese - Ardens Cene 2 - 06a gior. (08.10.06): Chiari - Nuova Verolese 1 - 07a gior. (15.10.06): Nuova Verolese - Bedizzolese 3 - 08a gior. (22.10.06): Castelcovati - Nuova Verolese 3 - 19a gior. (29.10.06): Nuova Verolese - Castiglione 0 - 0

Irto di insospettate insidie il cammino della Nuova Verolese Calcio nel campio-nato regionale di Eccellenza.In effetti, nell’esprimere un giudizio relativo all’andamento della squadra in que-ste primissime giornate, non si può non tenere conto di alcuni fattori.In primis il livello del girone C del campionato si è sensibilmente elevato versol’altro, dato di fatto reso ancor più serio se si considera che contro la Verolese,valutata una delle formazioni più forti del raggruppamento, tutte le squadre gio-cano la “partita della vita”.Inoltre la squadra è stata ampiamente rinnovata e ha necessitato perciò di unpo’ di tempo per trovare la compattezza.Infine va considerato l’obbligato cambio della guardia in panchina, inevitabilevisti i risultati deludenti delle prime tre giornate che sono costate il posto a Fran-co Pancheri.Al suo posto il presidente Antonini ha scelto l’esperto Maurizio Lucchetti, giàtecnico di Pergocrema e Castellana e calciatore di successo con la maglia delVicenza (allenatore Bruno Giorgi) al fianco di un certo (allora giovanissimo, magià con la stoffa del campione) Roberto Baggio.Il cambio ha portato alle vittorie ottenute in casa contro Nuvolera e Ardens Ce-ne.In seguito però la Verolese è uscita sconfitta immeritatamente dal campo diChiari, battuta da un rigore letteralmente inventato dall’arbitro.Poi la vittoria in casa con la Bedizzolese.Ora la squadra deve riuscire nell’intento di dare continuità ai risultati per risali-re la china e riportarsi là dove merita, nelle posizioni più nobili della classifica.Continua intanto a riscuotere un successo straordinario l’iniziativa posta in es-sere da RBV e la Nuova Verolese, che ha portato all’esclusiva per la nostraemittente della trasmissione in diretta di tutte le partite della squadra.Ringraziando tutti per i complimenti fattici pervenire, ricordiamo allora l’ap-puntamento: tutte le domeniche (sui 91.20 MHZ) dalle 15.00 pre-partita conAlessandro e Matteo e, dalle 15.20 diretta della gara con commento di Ro-berto Moscarella.Anche le squadre del settore giovanile hanno iniziato i campionati.Particolarmente brillante in questo avvio la squadra Giovanissimi ’92 allenatada Lukanov.

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Di tutto un po’Curiosa nuova rubrica questo mesenella “sezione sport”.Visto l’incredibile numero di squadreconfermate e neonate nei vari sportabbiamo deciso per questo mese, chevede l’inizio ufficiale di tutti i campio-nati, di allestire una sorta di grandecontenitore nel quale descrivere som-mariamente le varie compagini. Ognimese entreremo poi nel dettaglio peranalizzare una di queste formazioni.Naturalmente partenza d’obbligo peril calcio targato “Oratorio”, con legitti-mo spazio dedicato (anche se in for-ma leggermente ridotta rispetto al so-lito) alle nostre due squadre iscritte aicampionati C.S.I.Il mese scorso vi avevamo parlato delpossibile ripescaggio della squadra“Acli Verolanuova” nel campionatodi Eccellenza. Bene (anzi male!) ciònon è avvenuto, e tra la sorpresa ge-nerale (la notizia giungeva per prati-camente certa dal comitato provincia-le) la squadra allenata da Bruno Bodi-

ni è stata costretta a ripartire dal giro-ne regolare di serie inferiore. La squa-dra comunque ha già dimostrato nel-le prime giornate del campionato diaver tutte le carte in regola per potereriuscire in un pronto ritorno in Eccel-lenza. Bene anche il “Gaggia”, non-ostante l’ultima dolorosa sconfitta pa-tita contro il Leno. Le apprensionimaggiori legate però a questa partitaerano dovute al grave infortunio chepareva aver fermato Stefano Grazioli.Un duro colpo al ginocchio con relati-va, legittima, preoccupazione genera-le. A Stefano va naturalmente il no-stro in bocca al lupo, personalmenteinviato dal sottoscritto in veste di gior-nalista, ma soprattutto di... amico dilunga data, nella speranza che tuttopossa risolversi nel più breve tempopossibile.

A proposito di calcio, ha visto la luceuna nuova compagine, iscritta alcampionato C.S.I. di calcio a cinque,che gioca le sue partite casalinghe aPontevico, ma composta totalmente

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da ragazzi di Verlanuova: il Real Taf-fer che, nella prima giornata, è statocapace di vincere per 3 - 2 corsaro intrasferta a Casalmorano. Il presidentedella squadra è Michele Lò, che rive-ste anche la carica di allenatore. Ilcampionato vedrà la squadra oppostaanche all’“Atletico Valeria”, altra for-mazione composta da ragazzi del no-stro paese, una gradita conferma. Ilprimo derby si è giocato recentemen-te e si è concluso con un pareggio per4-4.

Anche quest’anno poi la Virtus SanLorenzo, la squadra di pallavolo,prenderà parte al campionato C.S.I.Presto vi relazioneremo circa confer-me e nuovi innesti in vista dell’immi-nente inizio della nuova stagione.

Tra tanti sport classici uno più “pitto-resco”. Quest’anno Verola avrà bendue squadre iscritte ai campionati difrecette. Ebbene sì, so di aver susci-tato le risate di qualcuno, ma lo sportesiste e con regolare federazione e re-lativi campionati provinciali. Nei pros-simi numeri vi presenteremo anchequeste due squadre.

Non possiamo dimenticarci poi delbasket con le due squadre del nostropaese. In attesa di parlarvi nello spe-cifico delle due squadre vi presentia-mo i componenti delle due “rose”:Lic Sas Verolese (serie C2): Lottici

Cristian, Sgarzi Emiliano, ManfrediniAlan, Finato Lorenzo, Salvini Alessan-dro, Gerelli Giuseppe, Raimondi Mau-ro, Aldovini Alessandro, StijepovicDusan, Melli Alessandro, Checchi Fa-bio, Tomasini Davide, Portesani Pier-luigi, Caviglia Andrea, Ongari Marco.All. Panena AldoVerolese Basket (Promozione): Bello-mi Andrea, Bertoni Francesco, BiasioEttore, Biraghini Sebastian, BrancaEnrico, Butturini Marco, Carlini Fede-rico, Celli Gianluigi, Cervati Giacomo,Civati Lorenzo, Favalli Davide, GeroldiGiovanni, Maggioni Antonio, Rossi Al-berto, Venturini Gianluca. All. GuzzoniEnzo

Roberto Moscarella

Infine la redazione intende ringraziarecoloro che hanno reso possibile losvolgimento (e il gran successo ri-scontrato) del 15° Torneo Estivo diCalcio del nostro Oratorio giocatosi agiugno. La novità è stata rappresenta-ta dalla totale gratuità dell’ingresso el’allestimento di stand gastronomici,nei quali con tanto impegno tantepersone hanno speso tempo e fatica.Ringraziamenti speciali vanno all’As-sessorato allo sport del Comune perl’aiuto e per i trofei offerti, all’Associa-zione commercianti, alle forze dell’or-dine ed ai volontari del soccorso perla costante presenza, ai numerosisponsor per l’aiuto economico fornitoe a tutti quanti a qualsiasi livello ed inqualsiasi modo hanno collaborato al-l’organizzazione del torneo. Un graziesentito poi al caloroso pubblico cheeducatamente ma con passione havissuto le vicende del campo.

Le due foto dell’evento: la squadravincitrice immortalata e il capitanoDiego Mombelli premiato da Don Lui-gi. (foto gentilmente fornite da GinoGilberti).

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Igitanti Verolesi hanno proseguito ilviaggio in Campania visitando lo-calità sempre bellissime e molto

note, con il supporto di una guida bra-va ed esperta: la signora Adelaideche, con le sue spiegazioni, ha resomolto interessante ed istruttiva la visi-ta ai luoghi più importanti e significa-tivi. Dopo il centro storico di Napoli edaltre località ove la natura e l’arte han-no sicuramente conquistato ed affa-scinato i nostri concittadini, il viaggioè continuato per la Certosa di S. Mar-tino dove hanno potuto ammirare an-che un’interessante collezione di pre-sepi. Io non ho avuto il piacere di visi-tare questa Certosa ma quella di Pa-dula perciò, essendomi documentataallora sull’ordine monastico dei Cer-tosini, so che il nome Certosa derivadal primo luogo abitato da questi mo-naci: la Grande Chartreuse pressoGrenoble in Francia , fondata nel 1.084da San Brunone che diede loro anchele direttive sul come vivere in comuni-tà, direttive che nel 1.163 divennero re-gola di vita. Il Certosino è un eremitache, in solitudine, si dedica alla pre-ghiera, allo studio ed al lavoro ma-nuale; si trova con i compagni soltan-to nelle ore della preghiera collettiva;per nostra fortuna ci sono queste per-sone consacrate, che dedicano tantodel loro tempo alla meditazione ed al-la preghiera, supplendo così le moltemancanze di noi cristiani che lascian-doci coinvolgere da troppe cose ma-teriali, ci dimentichiamo spesso delSignore. Uno dei locali della Certosaad uso dei Certosini e degli estranei, è

la Spezieria dove si possono acqui-stare ottimi liquori e sciroppi prepara-ti dagli stessi Certosini, inoltre erbearomatiche ed erbe salutari, spezie,aromi ecc. ecc.

Il viaggio è proseguito nella visita aiCampi Flegrei caratteristici per le fu-marole ossia i vapori caldi che salgo-no dalla terra, ed a Cuma località no-ta per il famoso antro della Sibilla; se-condo la tradizione, nell’antichità, laSibilla era una vergine che, ispirata daApollo, rivelava il futuro: chissà se laSibilla Cumana avrà predetto ai nostrigitanti cose belle per la nostra comu-nità! A me non aveva predetto nulla!Dopo Napoli ed altre località è statafatta visita a Pompei tristemente notaper i fatti tragici del ’79 d.c. quandol’eruzione del Vesuvio la seppellì conErcolano e Stabia.A Pompei il richiamo più forte vienedal santuario famoso per il culto dellaMadonna del Rosario, fatto erigerenell’anno 1.873 dall’Avv. Bartolo Lon-go, uomo pio e molto caritatevole chesi fece promotore, fra gli abitanti diPompei, della devozione del SantoRosario; attorno al Santuario, conl’aiuto di tante persone devote dellaMadonna, edificò ospizi ed orfanotro-fi così che si formò un centro di fervi-da vita religiosa e di carità che è metacostante di tantissime persone devotedi Maria Santissima.Sul foglio del programma del viaggioin Campania, noto che le prime loca-lità visitate dal gruppo dei Verolesi so-no state Positano e Conca dei Marini

La gitain Campania(Seconda parte)di L.D.B.

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che io ricordo per la grotta dello Sme-raldo chiamata così perché la luce delsole, filtrando attraverso un’aperturasottomarina, penetra la massa d’ac-qua all’interno della grotta e la coloradi stupendi riflessi; oltre che dal maresi può raggiungere anche dalla stradain ascensore o per una lunga scalina-ta. Questa visita mi aveva affascinataper la suggestiva visione di stalattiti estalagmiti sullo sfondo magico di unmare dal colore dello smeraldo. Na-poli e nemmeno il museo di Capodi-monte non mi è mai stato possibile vi-sitarli, Napoli l’ho vista sempre dal ta-xi che, ogni anno, ci portava dall’aero-porto di Capodichino a Mergellina do-ve ci imbarcavamo per Ischia. Quellatraversata mi riempiva di gioia e, se-duta a prua, non mi sentivo mai saziadi cielo e di mare. Ricordo molto benePaestum superba per i suoi templi do-rici. Dopo secoli di abbandono è tor-nata alla vita con la grandiosità deisuoi monumenti che parlano delle va-rie civiltà che in essa si sono susse-guite. Ultima meta del viaggio inCampania dei nostri Verolesi è stataSalerno città ridentissima per posizio-ne, ricchezza e bellezza di monumen-ti, per le industrie ed i commerci; è cu-stode della “Scuola Medica” che fu

un faro di luce nel Medio Evo e che vi-ve ancora orgogliosa del suo passatosplendore. È dominata, dall’alto dellacollina, dai ruderi di un Castello Nor-manno, e ha un bellissimo Duomosempre Normanno, la cui storia è le-gata al rinvenimento del corpo dell’A-postolo Matteo che si conserva nellaBasilica inferiore ed all’esilio, a Saler-no, di S. Gregorio VII il cui corpo èesposto sotto l’altare delle Crociate.Non so se i nostri gitanti hanno as-saggiato la specialità gastronomicadi questa città: il “tarantiello” ossia unsalame fatto con ventresca di tonno;se non l’hanno fatto sarà per la pros-sima volta!

I Verolesi che hanno partecipato aquesta gita, hanno percorso una dellepiù incantevoli e belle strade del mon-do visitando località dotate ognuna diun fascino particolare: non sarà statotriste il ritorno in pianura Padana?Per me, che non ero tra i partecipantial viaggio, è stato un piacere, anchese impegnativo, scrivere questa cro-naca che mi ha fatto rivivere, con itanti bei ricordi, i tempi felici dei mieisoggiorni in Campania quando, la vi-cinanza di mio marito, rendeva ognicosa più bella e gioiosa.

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Io, il Sig. Alcol personalmente non loconosco. Conosco però il Sig. Vino,suo discendente che, a sua volta ha

un sacco di parenti poco raccomanda-bili. Di questa famiglia, il primo che hoconosciuto ha un nome principesco.Si chiama “Tappo Corona Rosso”. Loconobbi all’età di circa 15 anni in sa-natorio e mi fece compagnia per mol-ti anni, anche se soltanto al momentodel pranzo. Non se ne andava fino allafine e lo sopportavo anche se era brut-to come un quartino. Sui 18 anni, fre-quentando coetanei, fabbriche e im-bianchini, mi presentarono il simpati-co “Lugana” che incontravo tutte lemattine, e verso le 11.00 arrivava il cu-gino “Chiaretto del Garda”. Ai pasti“Tappo Corona Rosso”, a volte si face-va accompagnare da un corposo e for-te “Rosso Superiore”, un elemento chefaceva paura, ma se in compagniasembrava darti sicurezza, amava i piat-ti forti: arrosti, polenta e osèi ecc.

Il pomeriggio verso le 16.00, a meren-da, si vedeva “Groppello Gentile”, chedi gentile aveva solo l’apparenza, im-postore com’è. A sera, secondo i pastie delle occasioni, si trovavano con me“Novello Barzanino”, sempre con“Chiaretto” e “Franciacorta” per finirecaffè e l’amica grappa “Nardini”. Chis-sà per quale motivo, tutti questi amici,non si facevano vedere quando arriva-va la domenica. Per anni andai avanticosì, finché un giorno, passando percaso, notai una locandina appesa almuro con l’invito ad una festa “Anal-

colica”. La sera dopo, per curiosità,provai ad andarci. Vidi persone felici,sorridenti e che si divertivano un casi-no anche senza “Alcol”. Mi avvicinaiad un gruppo ed iniziai a parlare, misentii subito a mio agio, fu proprio lìche iniziò il mio cammino verso la so-brietà. Sono ormai dieci anni che fre-quento il club, spesso incontro gli“Amici di prima”, ma dal mio cam-biamento di stile di vita, non mi saluta-no più, ben venga tutto questo, io hotrovato amicizie ben più soddisfacenti. Con questo vi saluto e vi dico: “Aiutatie sarai aiutato”.

Mariuccia

Dal Club degli Alcolisti in Trattamentodi Verolavecchia e Quinzano d’Oglio

Io, Alcoole certi amiciUna testimonianza di Diego dal Club di Lodi

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AssociazioneLiocornoOnlus

Il Centro di Riabilitazione Equestre“Orsini”, sito presso il maneggioOrsini, in Verolanuova, è nato nel-

l’ottobre del 2000, aggregato all’ANI-RE (Ass. Naz. Italiana RiabilitazioneEquestre).La scelta di essere in un maneggiopiuttosto che creare un Centro a sé, èsorta dall’importanza data all’integra-zione sociale.

Nel marzo del 2001 si è costituita l’As-sociazione Liocorno per gestire il Cen-tro, essere riconosciuta legalmente, epoter interagire con le Istituzioni e gliEnti pubblici. Nel 2004 ottiene l’iscri-zione al Registro del Volontariato, e di-venta ONLUS di diritto.

Le attività svolte presso il Centro so-no, Ippoterapia, Riabilitazione Eque-stre, Presport, Volteggio.L’attività è ripresa dopo la vacanzaestiva, e con l’inizio i ragazzi hannotrovato Bill, cavallo bellissimo e moltobravo, con un musetto simpatico edolcissimo che affiancherà Nuvola,con noi da parecchio tempo e quindiaddestrata benissimo anche per il vol-teggio. Per il futuro l’Associazione si èposta degli obiettivi: farsi conoscereai centri socio-educativi della zona; di-ventare attività motoria per la scuola;essere un aiuto ai ragazzi delle comu-nità terapeutiche; diventare una se-zione della UISP (Unione ItalianaSport Per Tutti), progetto che non tar-derà a diventare realtà in quanto stagià nascendo una collaborazione conla polisportiva di Manerbio.La realizzazione dei progetti è possibi-le grazie anche alla preparazione in

campo equestre degli operatori Lio-corno: Marco - tecnico d’equitazionein campagna; Giorgio - salto ostacoli;Diego - salto ostacoli.

Fra i progetti c’è anche un nuovo tera-pista, Gigi2, è già con l’Associazione ecollabora attivamente durante l’attivi-tà con i ragazzi. Diventerà presto an-che uno dei nostri operatori a tutti glieffetti con la specializzazione ANIRE,la sua preparazione equestre è il teampenning.Chi vuole saperne di più può venirci atrovare, telefonare al 347 3539975, op-pure visitare il nostro sito internetwww1.popolis.it/liocorno.

Romana ManfrediniPresidente Ass. Liocorno

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Tra gli altri programmi vi ricor-diamo alcuni di quelli... fattiin casa:

Lunedìore 10.00: Giuristi per casocon Simone Pizzamiglioe Rita Mabizanettiore 16.00: Gianca’s Timecon Giancarlo Biancardiore 20.00: I Panchinaricon Alessandro Saleri e Marco Messavore 21.00: Lupo Solitario - Nottecon Roberto Bocchio

Martedìore 16.00: I Panchinaricon Alessandro Saleri

ore 21.00: In Primo Pianocon Mattia Vettorato e Pietro Carini

Mercoledìore 21.00:Ultimo Domicilio Conosciutocon R. Moscarella e D. Bettoncelli

Giovedìore 21.00: Gianca’s Timecon Giancarlo Biancardi

Venerdìore 16.00: In Primo Pianocon Mattia Vettorato e Pietro Cariniore 21.00: Happy Hourcon Lorenzo Barbieri

Ogni sabatoore 9.30: Non è facilecon Daria Cremaschiniore 11.00:

Ultimo Domicilio Conosciutocon R. Moscarella e D. Bettoncelliore 12.15: Happy Hourcon Lorenzo Barbieriore 13.30: Lupo Solitariocon Roberto Bocchioore 14.30: D & Dcon Doson e Ago

Ogni Domenicaore 12.00: Radiogiornale Verolesea cura di Tiziano Cervatiore 12.30: Sempre più Difficilecon Daria Cremaschiniore 14.00: Sportcon Alessandro Salerie Matteo Geroldiore 14.30:Nuova Verolese Calcio in Direttacon le radiocronache di Roberto Mo-scarella

La Tana del LupoOgni 1° lunedì del mese, il program-ma di Roberto Bocchio “Lupo Solita-rio” si trasforma in “La Tana del Lu-po”: Musica dal vivo con grandi ospi-ti dallo studio di RBV. Abbiamo co-minciato lo scorso 9 ottobre con “IRumori Molesti”.È stata una serata divertentissima, digrande musica e simpatia. I prossimiappuntamenti saranno il 6 novembrecon “Diamante Deep Purple” e il 4dicembre con Fulvio Anelli e la suaBand.Due appuntamenti da non mancareassolutamente! Naturalmente sui91.2 Mhz di RBV. Buon Ascolto

Radio Basilicadi Verolanuova 91.2 Mhz

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Sabato 18 novembre 2006Auditorium della Biblioteca Civica

ore 21.00SPETTACOLO TEATRALE:

“La brocca rotta”Presentato dall’Associazione Cultu-rale “Il Nodo”.Scritto da Heinrich Von Kleist.Regia di Raffaello Malesci.Commedia tedesca, con un pizzico digiallo.

Domenica 19 novembre 2006Auditorium della Biblioteca Civica

ore 16.00LETTURA ANIMATA PER BAMBINI

“C’era una volta”A cura di Celestina Cigala EvianCon accompagnamento musicale acura di Valeria Bonazzoli.

Giovedì 7 dicembre 2006Auditorium della Biblioteca Civica

ore 21.00SPETTACOLO DI DANZA

“Caro Wolfi...danzerò per te”

In occasione del 250° anniversariodella nascita di W. A. MozartProposto dalla compagnia Shèhèra-zade di Brescia.Accompagnato dalle più belle musi-che del musicista.

Ricordiamo inoltre la disponibilità co-me Informagiovani a dare informazio-ni su scuola, lavoro e tempo libero.

Lo sportello è aperto al pubblico il lu-nedì e il mercoledì dalle 15.00 alle18.00.

Informagiovani

Programmadelle manifestazioni

celebrativepresso il Circolo ACLI

di via Dante

Giovedì 9 novembreore 20.30

1946-2006: 60 anni di sviluppodella Comunità di Verolanuova

relatore: Antonio Botta

Giovedì 16 novembreore 20.30

È tempo di ri-partenzanel Paese, nella Chiesa, nelle Acli

all’insegna della speranzarelatore: Pierangelo Milesisegretario ACLI provinciali

Giovedì 23 novembreore 20.30

Il pensiero delle Aclisulla Finanziaria 2007

e sulla politica del Paeserelatore: Roberto Rossini

vice presidente ACLI provinciali

Domenica 26 novembreore 11.00

Basilica di San LorenzoSanta Messa

ore 12.30Pranzo Sociale presso il Circolo

La cittadinanza è invitata

60 anni di Aclia Verolanuova

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RITARDO GIUSTIFICATO- Ti sembra l’ora di rientrare?- Scusa, sono entrato in una pasticce-ria!- A-ah! Il solito goloso!- Non hai capito... ci sono entrato inmacchina!

IN TRIBUNALE- Siete accusato di aver rapinato unabanca di notte. Avete qualche giustifi-cazione?- Sì, a farlo di giorno mi vergognavo. GLI ANIMATTI

- Dai pupa, non essere così rigida!

FRA PIGRI- Ti capita mai di sentirti stufo di stare con le mani in mano?- Sì, ogni tanto le metto in tasca.

Per i Santimanicotti e guanti.

A stae de San Martin a dura tre giorni e un stissin. (Genova)

(L’estate di San Martino dure tre giorni e un pochino)

S. Caterinatira fuori la fascina. (25 novembre)

A Sant’Andrìao freido scciappa a prìa (Genova)

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Attenzione: il sistema di turnazione delle farmacie è cambiato. Le farmacie di turno,aperte la notte e nei festivi, si alternano ogni due giorni.Importante:Poiché nei mesi scorsi le variazioni intercorse rispetto ai calendari che ci sonostati forniti sono state molte rendendo di fatto inutili quelli pubblicati sull’An-gelo, in attesa di un chiarimento, pubblichiamo il solo Numero Verde da chia-mare per sapere con certezza le farmacie aperte.Ricordiamo che il numero è gratuitoe si può chiamare, 24 ore su 24. 800.231061

Servizio Sanitario 118(soltanto nei casi di emergenza)

Ambulatori medici 0309362609via Grimani

Gruppo Verolese Volontari Soccorso 0309361662via Gramsci, 4

Alcolisti in trattamento 0309306813 - 0309361869Problemi con le droghe? 3382346954Gam-Anon 3406891091Giocatori Anonimi 3208403738Vigili del Fuoco 030931027Carabinieri - Pronto intervento 112Guardia Farmaceutica (Numero verde) 800.23.10.61Guardia Medica dalle 20.00 alle 8.00 030932094N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina al-le ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccor-so telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00; inoltredalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00di venerdì 17 novembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.IMPORTANTE: Per facilitare la pubblicazione degli articoli: gli scritti siano preferi-bilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman cor-po 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche. Chi usa il computer èbuona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure viae-mail. Gli articoli vanno fatti pervenire: direttamente ai sacerdoti oppure via e-mailal seguente indirizzo: [email protected] redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblica-zione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli in-teressati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

La Redazione

Turni domenicali di guardia farmaceuticadell’Azienda S.L. 19

Numeri utili di telefono:

Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”

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PaolaBenassi

La signora Paola Benassi, ospitedei mini appartamenti della no-stra Casa Albergo, lo scorso 28

ottobre ha compiuto 91 anni.L’Angelo di Verola si unisce agli augu-ri delle figlie Piera, Rosa e Andreinache festeggiano il bel traguardo insie-me ai mariti, ai nipoti e pronipoti conun grande grazie per quanto la loromamma ha loro donato.

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51 Allieri Davide di Guido e di De Leo Giuliana 52 Allieri Alessandro di Guido e di De Leo Giuliana53 Spadarotto Anna di Livio e di Pinelli Antonella54 Andoni Elisa di Stefano e di Milici Giuseppina55 Venturini Martina di Roberto e di Fontana Maria Paola56 Urbani Alice di Maurizio e di Massola Sonia57 Fini Marianna di Adolfo e di Amighetti Ombretta

MatrimoniAmighetti Luca con Galassi Elisa (a Seniga)Migliorati Sergio con Gozzoli Michela (a Verolavecchia)

15 Roda Cristian con Pizzamiglio Michela16 Grazioli Luigi con Moioli Laura

Colla Alessandro con Luchetti Simona (a Manerbio)17 Fogazzi Fulvio con Paredes Romina Elizabeth

Slanzi Giambattista con Ferrari Elisa Rita (a Cignano di Offlaga)18 Uccelli Pierluigi con Ronca Silvia

Manenti Paolo con Bertolini Veronica (a Cadignano)

Defunti48 Reoletti Faustino di anni 7749 Savergnini Lucia di anni 8050 Carinci Angela ved. Concari di anni 8351 Iuretich Lidia vedova Pavsler di anni 8552 Azzini Serafino di anni 84

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In memoria di mio fratello Battista 250,00N.N. 250,00A ricordo di Battista, Teresa e Giuseppe Boffini 250,00In ricordo della mamma 500,00In ricordo della mamma Angela 500,00N.N. 1.000,00In memoria di mamma Lidia 250,00N.N. 250,00

TOTALE 3.250,00

“Amici della Basilica” adesioni alla“Confraternita del Restauro”

Giornata celebrata nel mese di ottobre 1.259,00 Dalla Casa Albergo 105,00Dalla chiesa di San Rocco 115,00 Tele e affreschi 15,00Libri Basilica 90,00

N.N. somma di tutti i contributi anonimi 790,00In memoria di Gianfranco 150,00In memoria del caro Guido: i figli e i nipoti 150,00In memoria del caro defunto Guido Guarisco 200,00La classe 1925 ricorda Battista Bettoncelli e tutti i defunti della classe 100,00N.N. 100,00N.N. 180,00La classe 1933 100,00Giacomo e Cesira per il 50° di matrimonio 150,00In ricordo del fratello Faustino Reoletti 100,00N.N. 70,00

TOTALE 3.674,00

Offerte pro restauritele e affreschi della Basilica

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