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Non c’è pace per il bando di igiene ur-
bana a Sesto San Giovanni, la gara di
appalto per l’assegnazione del ser-
vizio di raccolta rifiuti e pulizia delle stra-
de - attualmente affidata a Core spa.
Prima il botta e risposta tra opposizione
e maggioranza, la prima rappresentata
dalla lista civica Sesto nel Cuore pron-
ta a rimarcare il ritardo con cui il ban-
do procede (anche se con il paga-
mento della Tari i cittadini hanno in pra-
tica già pagato “sulla fiducia” le migliorie
dei servizi che il nuovo appalto avreb-
be introdotto), la seconda (PD e Prc)
per ribadire piena fiducia alla Com-
missione aggiudicatrice. Ora arriva
anche la notizia del ricorso al Tar del-
la Lombardia di una delle società
escluse.
Facciamo qualche passo indietro. Tut-
to è partito dalla pubblica richiesta da
parte di Sesto nel Cuore di convoca-
re una apposita commissione consiliare
per illustrare le motivazioni che han-
no portato al ritardo di un bando che
continua a giacere nei cassetti del-
l’amministrazione comunale.
«La città, già provata dal persistentedisservizio – rimarca il capogruppo
consiliare Gianpaolo Caponi - continua
ad essere ulteriormente danneggiatae rischia di essere sempre piùdegradata». Poi l’attacco si fa più di-
retto: «Perché il nuovo bando nondecolla? Perché non si vuole offrire al-la nostra città una nuova opportunità?Ci sono ragioni partitiche, di segrete-rie o di persone da difendere dietro que-sto immobilismo e indifferenza da par-te dell’assessore competente?».
Immediata (e piccata) la risposta del-
l’amministrazione comunale pronta a
ribadire come la Commissione tecni-
ca che sta valutando le proposte
Prima Renzi con battute sar-
castiche sull’audience dei
talk show, poi il suo uo-
mo in commissione vigilanza
Rai con una specie di “edit-
to bulgaro”, e infine il go-
vernatore della Campa-
nia con l’accusa di «ca-
morrismo giornalistico»,
hanno reso chiaro che al
Pd non piace più la «sua»
rete. L’accusa è molto chia-
ra: a Rai3 e al Tg3 non
hanno ancora capito chi
è il nuovo padrone, o, per
usare una vecchia espres-
sione di Bruno Vespa, il
nuovo “editore di riferi-
mento”.
La verità è che Rai3 va
benissimo quando la si-
nistra è all’opposizione, e
anzi ne diventa il simbolo.
Quante carriere e quanti
“martiri” perseguitati dal
bieco regime berlusco-
niano si sono costruiti in que-
gli studi al canto di Bella
Ciao!
Ma, non appena la sini-
stra va al governo, Rai3 di-
venta un problema, per-
ché alla fine tutti i media so-
no fatti per i loro lettori pri-
ma ancora che per i loro di-
rettori, e il telespettatore di
Rai3 non è governativo
per natura. Vuole sapere
ciò che non va, non ciò
che funziona; vuole la de-
nuncia non la lode; sogna
giornalisti che si tramutino
in pubblici ministeri del-
l’informazione.
Osservatorio
I dolori della sinistra televisiva
di Ciemme
Segue a pag. 10
di Sesto San GiovanniLo Specchio inanza
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Ho deciso questa volta di non par-
lare ancora delle magnificenze di
Matteo Renzi, anche se l’avreb-
be maritato. Grazie alla sua te-
stardaggine, è stato infatti possibile
approvare la legge costituziona-
le che elimina il Bicameralismo
perfetto, facendo compiere un pas-
so avanti all’Italia.
Di cosa parliamo allora! Trovandoci
a Milano e dintorni, non possia-
mo fare a meno di trattare l’argo-
mento del giorno: la grande fatica
per trovare un nuovo candidato sin-
daco di Palazzo Marino per il do-
po Pisapia. Non è per niente cosa
semplice, specialmente se si met-
te sul piatto l’importanza di un ruo-
lo così delicato qual è quello di fa-
re il Sindaco a Milano, soprattutto,
mettendo sul tavolo l’impegno e il
valore di quanti, in passato, hanno
svolto questo incarico.
Chi è dunque, l’aspirante che og-
gi è disposto a mettere in gioco la
propria faccia e la propria effettiva
capacità per un tale ruolo? Tutti
sanno, ovviamente, che la politica
è l’arte del possibile, in questo ca-
so però, non è pensabile che un tri-
buno della politica, sia pure sulla cre-
sta dell’onda, possa compiere il
miracolo, senza dare, a priori, un’ef-
fettiva garanzia di saper fare bene.
Non saprei dire se calzi a pennel-
lo, ma proprio qualche sera fa, ho
assistito alla presentazione del li-
bro “Il metodo Salvini”, scritto
a due mani da Domenico Ferrara
e Francesco Maria Del Vigo. I due
autori raccontano le doti di Matteo
Salvini, segretario della Lega Nord.
E’ a tutti noto che, per un vecchio
vezzo italiano, ogni qual volta ci si
trova di fronte ad una nuova fase
politica - rispetto a un’altra in via di
esaurimento - moltissimi cittadini fan-
no di tutto per salire sul carro del
probabile vincitore. E’ così, in-
somma, anche questa volta, dove
l’emergente di turno, pare debba es-
sere il capo del Carroccio me-
neghino. Alla serata di presenta-
zione, presso la Mondadori di Piaz-
za Duomo, alla presenza dei due
autori, facevano sfoggio della loro
bravura, il moderatore Paolo Li-
guori, direttore di TGCom24, Vittorio
Feltri, editorialista de Il Giornale, e
naturalmente, il protagonista del
momento, Matteo Salvini. Tutti
assieme, a decantare la perfor-
mance del nuovo deus ex machi-na della Lega, definendolo un gran-
de e accattivante co-
municatore, anzi, una
star della comunica-
zione sia in Tv sia alla
Radio, finanche sul
Web.
Messe così le cose, è
perfino ovvio che non ce
ne sia più per nessuno,
ma le cose stanno dav-
vero così? Il confronto,
a volte, serve anche
per evidenziare le vere
qualità di una posizio-
ne, tanto che la ge-
nialità di Vittorio Fel-
tri, non ha potuto fare a meno di por-
re all’attenzione dei presenti che Mat-
teo Salvini, sceglie spesso di par-
lare direttamente alla pancia dei suoi
interlocutori. Altra battuta dell’edi-
torialista de Il Giornale, è stata
quella di dichiarare infondata la
credenza che vede l’attuale Presidente
del Consiglio Matteo Renzi, come
il peggior presidente mai capitato
agli italiani, perché, verità vuole, che
questo Paese, abbia avuto altri
presidenti, ancora peggiori di quel-
lo attuale.
E lui, il protagonista, cosa pensa e
cosa dice, tanto da essere il prediletto?
Intanto, comincia a dire che lui,
Salvini, ovunque si trovi, non usa
mai raccontare bugie per con-
vincere quanti non la pensano co-
me lui; anzi, sono altri invece, che
parlando in pubblico, devono sta-
re attenti a quello che dicono, ri-
cordandosi ogni volta, le menzogne
raccontate in precedenza.
Ci tiene Salvini, a far presente che
lui, parla solo di ciò che real-
mente accade, senza voler giocare
di rimessa sulle altrui posizioni.
E’ vero, non è vero? Certamente,
la parabola Salvini, è un caso da stu-
diare seriamente, ma soprattutto,
va ben meditato il suo pensiero, spe-
cialmente quando dichiara di essere
contrario alla moneta unica euro-
pea, quando si pronuncia contro l’in-
gresso degli stranieri in Italia, ades-
so che anche l’Europa ha ben
compreso l’importanza di questo pro-
blema. Salvini, dovrebbe stare più
attento, tutte le volte che denuncia
“le balle del renzismo” perché sa-
rebbe verosimile, che le sue “bal-
le” che racconta tutti i santi giorni,
potrebbero essere ancora peg-
giori di quelle dei suoi avversa-
ri. E veniamo al punto: è maturo Sal-
vini, per assumere oggi il ruolo di
Sindaco di Milano? E chi mai po-
trebbe affermarlo con tanta sicurezza?
2 Lo Specchiodi Sesto San Giovanni 16 ottobre 2015POLITICAwww.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto
Fa discutere il libro scritto a due mani da Domenico Ferrara e Francesco Maria Del Vigo
“Il metodo Salvini, contro l’Euro che affama,contro l’invasione, contro le balle del renzismo”
di Mario Guerrisi
Da sin. V.Feltri, D.Ferrara, M.Salvini, F.M.Del Vigo, P.Liguori
Polemica sul bando di igiene urbanaDalla prima
terminerà i suoi lavori alla metà di ottobre.
«Quando Sesto nel Cuore afferma che il ban-do per l’igiene urbana continua a giacere neicassetti dell’assessore competente non sa– o fa finta di non sapere – che la gara d’ap-palto è in piena esecuzione e, anzi, è qua-si terminata. Riguardo la grave insinuazio-ne che il bando non “decolli” per ragioni po-litiche o partitiche è al limite della calunnia.».
Neanche il tempo di immagazzinare questo
vivace scambio di battute che per il bando
(come già per quello delle mense comunali)
arriva l’ennesima tegola: il ricorso al Tar
della Lombardia da parte di una società
della provincia di Salerno che nei giorni
scorsi ha richiesto la sospensione dell’atto
di esclusione dalla gara d’appalto. «La so-cietà - spiegano dal Comune - era stata esclu-sa dalla Commissione di gara perché nonpossedeva i requisiti tecnici necessari allapartecipazione».
In tutto questo restano al margine i cittadi-
ni sestesi che, giorno dopo giorno, si ritro-
vano a vivere in una città sempre più spor-
ca, nelle periferie ma anche nelle zone più
centrali. E mentre a Cinisello si è già al la-
voro con la pulizia straordinaria delle stra-
de più alberate, a Sesto si iniziano a vedere
i soliti tappeti di foglie che andranno ad ot-
turare i tombini della città. E che faranno pe-
nare i cittadini alla prima goccia di pioggia.
Cittadini che già con la Tari hanno pagato
per servizi mai ricevuti. Risuonano ancora
nelle orecchie infatti le parole dell’assessore
Montrasio che, lo scorso anno, aveva giu-
stificato un aumento del-
le imposte per oltre
un milione di euro
per finanziare, nel
2015, i nuovi ser-
vizi collegati al
bando in ap-
provazione (un
aumento di im-
posta pari al
9,7%).
Peccato che il
bando (dal punto
di vista economico tra
i più importanti degli
ultimi anni: oltre 40 milioni
di investimento per sei anni di servizio) an-
cora non sia stato approvato e che questi
servizi (inclusa la sperimentazione della
raccolta domiciliare dell’umido) ancora non
siano entrati in funzione …
A PROPOSITO DEL RITARDO DEL BANDOLa risposta dell'Amministrazione comunale a Se-sto nel Cuore, sul ritardo dell'entrata in funzionedel bando dell'igiene urbana, offre lo spunto peruna precisazione. Intanto, é inusuale che rispet-to ad un'azione messa in campo da una forzad'opposizione, la maggioranza (o i partiti chela sorreggono), nel rispondere in modopiccato, minacci - sia pure velatamente -una possibile querela.Non si é mai visto in questa città un sif-fatto atteggiamento, questo sì, cen-surabile. Non fosse altro, perché unaqualsiasi azione dell'opposizione, fa par-te delle prerogative di un qualsiasiConsiglio comunale ed è prevista dal Re-golamento e dallo Statuto che l’ente lo-cale affida alle forze d'opposizione. Dunque,fuori luogo e di cattivo gusto, risulta essere sem-mai l'atteggiamento assunto in questa occasione,dalla maggioranza al governo della città e la suaminaccia di querelare gli oppositori. Una siffatta azione punitiva non esiste, e dun-que, da censurare é solo l'arroganza di chi haventilato una simile ipotesi. M.G.
3Lo Specchiodi Sesto San Giovanni16 ottobre 2015 www.specchiosesto.it @specchiosestoPUBBLICITA’
4VITA CITTADINA
Lo Specchiodi Sesto San Giovanni 16 ottobre 2015www.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto
Quello squarcio roboante che taglia in due
la città, brulicante del frenetico andirivieni
quotidiano di centinaia di persone, che si
lanciano a prendere il treno o caracollano
giù dalle scale dell’ underground o si af-
frettano verso le pensiline degli autobus.
Quel lampo grigiastro che riecheggia del-
l’eco fumoso del suono delle locomotive.
Oggi si veste di nuovo! Onestamente devo
ammettere che due giorni prima
dell’inaugurazione del nuovo “abito”
della Stazione FS di Sesto, recan-
domi in loco per acquistare dei bi-
glietti, avevo notato un colore
diverso, due grandi pannelli con im-
magini cittadine, ma non mi pareva
di avvertire un sostanziale cambia-
mento, anzi piuttosto il solito senso
di degradante disagio. Ma, con mia
sorpresa, due giorni dopo (venerdì
3 ottobre) la sensazione era stravolta!
Uno squarcio emotivo, un acuimento per-
cettivo dei sensi, la luminosità umida di
una giornata piovosa… ma vedevo quel
rosso amaranto e quell’azzurro grigiastro,
che richiamano la nostra matrice storica,
più vivi e vitali! Mi aggiro all’interno… una
lucentezza rinnovata ammantava magica-
mente tutto, le immagini dei panelli sem-
bravano irrompere nello spazio circostante
tridimensionalizzandosi… scendo con cau-
tela le scale che portano al tunnel che con-
duce ai binari: luce, colore,
pulito, ordine. Sorrido! Que-
sta mia duplicità percettivo-
emotiva è sintomatica.
Piccoli interventi di riquali-
fica, dove, appunto, luce e
colore la fanno da padroni,
spuntano a spot qua e la nel
territorio urbano, una boc-
cata di ossigeno rigenerante
da tutta quell’aria di pesante de-
grado,stratificato da anni,che re-
spiriamo camminando per la
città. Solo piccoli mattoncini, un
inizio di recupero che richiede un
costante, attivo e impegnativo la-
voro da parte dell’amministra-
zione pubblica! Ma… proviamo a
passeggiare per le vie cittadine
e ad accorgerci di questi piccoli
angoli colorati, questi sprazzi di
“bello”, ad apprezzarli, rispettarli
e preservarli con senso civico,
perché ciò che è bello va mante-
nuto e protetto!
Proviamo ad emozionarci, perché anche
solo un brivido di positività ci conforta e
contagia di innovata energia capace di
squarciare quella incancrenita coltre di
pessimismo latente e lamentoso, che,
purtroppo, caratterizza l’individuo e la so-
cietà di adesso. Solo così possiamo tor-
nare a credere che si può fare e a
pretendere, così, che venga fatto!
COSÌ LA PENSANO I SESTESIDa una parte l’ufficialità della festa in piazza PrimoMaggio il 2 ottobre, con la stazione pronta a presentarsial pubblico di curiosi e pendolari nei suoi nuovi colo-ri (gli interventi comprendono anche la pulizia degli am-bienti, la riparazione di grondaie e tubi di scarico del-le acque, il rifacimento della scala centrale e la riqua-lificazione esterna delle pensiline di piazza). Dall’altra ilpopolo della rete – ma anche i sestesi di passaggio peril piazzale – che si scatena con commenti e frecciate al-l’amministrazione comunale. Perché se è vero che la sfer-zata di colori al centro dell’intervento di riqualificazio-ne affidato allo studio B&B Colordesign (all'internodel progetto dell'Assessorato alle Pari Opportunità Tut-ta mia questa città, in partnership con Rete FerroviariaItaliana) riesce nell’intento di rendere lo spazio più gra-devole alla vista, a molti è sembrato un intervento di sem-plice “tinteggiatura”. «Non basta rifare la stazione, il problema è tutto loschifo che sta fuori», commenta Alessandro. Luca por-ta invece l’attenzione sul problema barriere architetto-niche: «I servizi ai disabili, quali montacarichi o ascen-sori, mancano! Sesto San Giovanni nel corso degli an-ni è diventata snodo per i pendolari e credo che consentireai non abili di salire o scendere le barriere architettonichedei binari 2-3 e 4-5 sia diventato fondamentale». «Han-no messo il belletto, come si diceva una volta, sulla spaz-zatura – commenta Patrizia -. Sarà ripulita per l'inaugurazionee poi tornerà lo schifo quotidiano».
di Ombretta Di Pietro
E’ arrivata mercoledì la firma del-
l’accordo tra sigle sindacali e Am-
ministrazione comunale per i nidi
comunali. «Siamo soddisfatti del-l’accordo e apprezziamo lo sforzodell’amministrazione comunale,ma di certo il confronto non termi-na qui». Ci tiene a mettere i pun-
tini sulle “i” Alessandra Barbanti, edu-
catrice del nido Croce e rappre-
sentante della sigla sindacale USB.
«Intanto, con l’accordo abbiamo de-finito il calendario scolastico e il mon-te ore delle educatrici. Siamo in de-finitiva riuscite ad introdurre due pon-ti e un giorno in più a disposizionedelle educatrici».
La firma dell’accordo giunge dopo
un confronto serrato partito più di
un anno fa, in seguito alle scelte del-
l’amministrazione comunale di ri-
vedere - a fronte di rette invariate
- l'organizzazione del personale, con
l'eliminazione dall'organico della
figura dell'educatrice a 24 ore. Un
provvedimento che, come rimarcato
dalle educatrici nei vari passaggi in
Comune e nei vari presidi dello
scorso anno, ha comportato un
avvicendamento continuo di sup-
plenti diversi e un maggior carico
per le educatrici nel corso di tutto
l'anno scolastico, in particolare
modo durante il momento delica-
to dell'inserimento dei nuovi bam-
bini. «Negli ultimi mesi abbiamo ini-ziato a registrare da parte del-
l’amministrazione comunale se-gnali di apertura – continua Barbanti
– e la presa di atto che i nidi sonoin sofferenza, così come segnaliamodal 2010, da quando il Comune hainiziato a toglierci pezzi».
Ed ecco l’accordo, con il ritorno del-
la figura “jolly”. «L’amministrazio-ne ci ha “ridato” la figura “jolly”,che dovrebbe rientrare a partiredal 1 dicembre in ogni nido: inpratica una educatrice a 18 ore. Ri-peto, siamo contenti di quest’apertura,anche se rimane la criticità legataall’eliminazione della figura del-l’educatrice a 24 ore».
E’ stato inoltre stabilito di aprire
un tavolo tecnico per capire come
modulare l’affiancamento alle edu-
catrici delle ausiliarie. Al momen-
to, muovendosi ancora con il vec-
chio appalto (Sodexo, ha fatto ri-
corso al Tar bloccando di fatto la nuo-
va vincitrice della gara nella gestione
delle mense scolastiche, ndr), non
ci sono ancora le nuove ausiliarie
e «questo ci consentirà di definireal meglio il loro ruolo proprio inquesti tavoli. Ripeto – conclude
Barbanti - apprezziamo lo sforzo delComune, ma ancora non c’è equi-librio tra la riorganizzazione propostadall’A.C. e i pezzi che dobbiamo re-cuperare».
La guardia insomma resta alta.
F.P.
Nidi comunali, si riparte dal dialogo
Firmato l’accordo
Riqualificazione percettiva per una rinnovata vivibilità della città
Inaugurata la nuova veste della Stazione FS
Il Consiglio regionale fa tappa a Sesto San GiovanniCattaneo: Città metropolitana, serve più coraggio
Il processo costitutivo della Città
Metropolitana di Milano, la piani-
ficazione dei servizi, il futuro del-
l’area ex Falck e la realizzazione
della Città della Salute, l’acco-
glienza dei migranti, il miglioramento
dei trasporti pubblici e della via-
bilità, i problemi legati alla fusio-
ne dei Parchi Nord e Sud di Milano,
gli effetti della crisi economica
sui consumi e sulla qualità di vi-
ta delle famiglie. Sono questi i
temi principali discussi nell’ambito
di “100 tappe in Lombardia”, il
viaggio di ascolto e lavoro del
Consiglio regionale che lo scorso
9 ottobre ha toccato i Comuni del
Nord Milano. E’ stata una giornata
intensa, iniziata di prima mattina
nella sala consiliare del Comune
di Sesto San Giovanni, dove il
presidente del Consiglio regio-
nale Raffaele Cattaneo, la vice pre-
sidente Sara Valmaggi, il consigliere
segretario Eugenio Casalino e i con-
siglieri regionali hanno incontra-
to alcuni Sindaci dell’area del
Nord Milano. Oltre al primo citta-
dino sestese Monica Chittò han-
no partecipato Marco Alparone, Si-
ria Trezzi, Lorenzo Gaiani, e Ta-
tiana Cocca, sindaci rispettiva-
mente di Paderno Dugnano, Ci-
nisello Balsamo, Cusano Milani-
no e Cormano.
In seguito la visita alla Coopera-
tiva sociale “La Grande Casa”,
che da oltre 20 anni si occupa di
minori e famiglie in difficoltà, e
alla scuola professionale Giu-
seppe Mazzini di Cinisello, dove
il Consiglio ha incontrato la stam-
pa per fare il punto della situazione.
«Ho constatato con soddisfazio-ne l'impegno e la volontà di con-fronto e dialogo costruttivo deisindaci di questo territorio - ha
sottolineato il Presidente Raffae-
le Cattaneo - nel voler cogliere leopportunità della costituzione del-la nuova Città Metropolitana: re-stano però sul tavolo da affrontarele problematiche legate all'ina-deguatezza dei trasporti pubbliciche hanno visto uno sviluppo ra-diale intorno al capoluogo senzacollegamenti diretti e, soprattutto,va trovata quanto prima una so-luzione al problema della mancataintegrazione tariffaria. Prendo at-to della disponibilità e dell'inte-resse dei sindaci a dar vita a un
grande parco metropolitano cheriunisca Parco Nord e Parco Sud,ma è necessario un loro mag-giore coinvolgimento già in oc-casione della discussione della nuo-va legge regionale sui parchi».
«Tutte le richieste e le sollecitazioniemerse - ha voluto precisare Cat-
taneo - saranno oggetto di una mo-zione che sarà prossimamentesottoposta all’esame e al votodel Consiglio regionale».
E speriamo – aggiungiamo – con
profitto. Nella lunga giornata de-
dicata al Nord Milano, il Consiglio
regionale ha visitato anche la mo-
stra permanente sul futurismo al-
la Campari, il centro di smistamento
profughi della Croce Rossa Italiana
di Bresso, la Chiesa della Beata
Vergine del Pilastrello a Paderno
Dugnano, dove c’è stata anche una
breve commemorazione al parco
del monumento eretto in ricordo
delle vittime della Ditta Eureco, in-
fine il Museo della Fotografia di Vil-
la Ghirlanda Silva a Cinisello.
di Fabio Casati
Raffaele Cattaneo con il sindaco Monica Chittò
5VITA CITTADINALo Specchio
di Sesto San Giovanni16 ottobre 2015 www.specchiosesto.it @specchiosesto
La chirurgia computer-assistita rappresenta una dellepiù importanti innovazioni nell’ambito della chirurgiaimplantare.Tramite questa tecnica, attraverso l’elaborazione alcomputer di una tac tridimensionale il clinico è in gra-do di progettare ed eseguire l’intervento chirurgicocon la massima precisione e la minima invasività, in quan-to essendo utilizzata per l’intervento una dima chirur-gica elaborata tramite i dati di un software avanzato, nonè necessario l’uso del bisturi e di conseguenza nemmenoi punti di sutura.Ciò evidentemente rende il decorso post operatoriomolto confortevole per il paziente.Inoltre ove le condizioni del sito osseo ricevente lo con-sentano, con tale metodica è possibile eseguire contestualmenteal posizionamento degli impianti anche la tecnica delcosiddetto “carico immediato” che prevede l’appli-cazione e la funzionalizzazione della protesi provviso-ria – anch’essa progettata precedentemente al compu-
ter - che viene così avvitata e dunque fissata agli im-pianti appena inseriti.Per questa tecnica sofisticata di chirurgia implantare lanostra clinica si avvale dell’esperienza e della profes-sionalità del direttore sanitario della struttura Dott.
Marco Ugo Guglielmo Fossali (Odontoiatra) edel Dott. Ettore Madaro (medico chirurgo specialistain chirurgia maxillo-facciale) responsabili rispettivamentedella finalizzazione protesica e della chirurgia avanza-ta.
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Quella dell’editore di riferimento
è una storia vecchia. Solo che
Renzi questa volta aveva
promesso di mettervi fine,
annunciando una rivoluzio-
ne. ‘Fuori i partiti dalla Rai!’
disse il premier. La più gran-
de azienda culturale del Pae-
se sarà libera da tessere e
padroni, non prenderà più
ordini, giornalisti e pro-
grammisti dovranno sentirsi
liberi di pensare solo al pub-
blico e all’interesse generale.
Si sa poi come è andata a fi-
nire. Il nuovo consiglio di
amministrazione è stato elet-
to esattamente come ai tem-
pi di Gasparri, gli uomini di
partito sono tornati a fare i con-
siglieri, i rappresentanti del-
la commissione di vigilan-
za Rai sono tornati a co-
mandare, a quanto pare un
po’ meno educatamente di una
volta.
L’unica differenza è che, sta-
volta, il tutto avviene nel più
assoluto silenzio. Neanche
un girotondo, un corteo, una
raccolta di firme, un’assem-
blea dei soliti professionisti
dell’indignazione con o sen-
za articolo 21 da invocare. An-
che la sinistra televisiva cam-
bia, solo la Rai resta sempre
la stessa.
Ciemme
I dolori della sinistra televisiva
Dalla primaPresentate le piscine gestite da Sport Management. Riapertura il 26 ottobre
Migliorie strutturali per entrambi gli impianti
Riparte da Sport Management il
futuro delle piscine coperte comu-
nali De Gregorio e Olimpia, negli
ultimi cinquanta anni gestite dal
Geas Nuoto.
Sarà infatti la società di Verona a
gestire per i prossimi tre anni gli
impianti natatori di via Saint Denis
e Marzabotto, con un investimento
di 50mila euro per apportare mi-
gliorie strutturali, potenziare le atti-
vità sportive agonistiche e i servizi
dedicati all’utenza diversamente
abile.
«Abbiamo affidato la gestionedelle piscine comunali – com-
menta l’assessore allo Sport del
Comune di Sesto Andrea Rivolta
– ad una società con una grande
competenza ed esperienza nelsettore degli impianti sportivi, percui possiamo dire con certezzache ci siamo lasciati alle spalle ilperiodo difficile che hanno vissutoquesti due impianti.».
Vero è che nel bando di gara – in
cui i due lotti erano separati e a cui
Sport Management è stata l’unica
a partecipare - non è stata inserita
la piscina scoperta Carmen Longo
che lo avrebbe reso meno appeti-
bile («La Carmen Longo – precisa
Rivolta – è arrivata a fine corsa peretà e per costi troppo elevati dimanutenzione, in questo modo ab-biamo “liberato” le due piscine piùappetibili»).
Ed ecco arrivare la Sport Manage-
ment che proprio nella gestione di
impianti ha il suo core business(una cinquantina gli impianti gestiti
in tutta Italia, 13 dei quali in Lom-
bardia)
«Sesto San Giovanni rappresentaper noi una scommessa – spiega
Gionatan Menga, Direttore gene-
rale Sport Management, una delle
poche società per azioni sportive
dilettantistiche in Italia –. Cono-scevamo già gli impianti per pre-cedenti sopralluoghi ed era giànostra intenzione aprire qui». Una
opportunità arrivata con il bando
pubblico dell’Amministrazione co-
munale. «Il nostro obiettivo èquello d’investire per riqualificarele strutture e garantire all’utenza lemigliori condizioni di fruizione. Maci saranno anche ulteriori investi-menti per l’abbellimento delle duepiscine».
E si comincia subito. «L’avvio èprevisto per lunedì 26 ottobre conl’inizio di tutti i corsi di Nuoto dellaScuola Nuoto Federale e delle at-tività di acqua fitness - spiega Fa-
brizio Tamiazzo, responsabile start
up Sport Management -. Ma l’atti-vità di segreteria è già attiva perraccogliere le iscrizioni ai corsi eper fornire tutte le informazioni suprezzi, orari. La reception saràaperta dal lunedì al venerdì dalle 9alle 19 e sabato e domenica dalleore 9 alle 13».
Il piano tariffario proposto in sede
di gara è in linea con quello di altre
strutture del nordmilano e prevede
numerose agevolazioni per la
terza età, entrate gratuite per i pic-
coli accompagnati da i 0 ai 3 anni
e per i diversamente abili, ribassi
per le associazioni. Ci saranno
inoltre corsi agonistici di nuoto,
pallanuoto e nuoto sincronizzato.
«Abbiamo già contattato gli atletiche si allenavano nei centri con lavecchia gestione - aggiunge
Menga -, e siamo disponibili ovvia-mente ad accogliere tutti quelli chevorranno allenarsi in queste strut-ture».
E le associazioni locali, negli ultimi
mesi in ambasce per la mancanza
di spazi per praticare nuoto? Sport
Management sta iniziando ad in-
contrarle per coordinare al meglio
la gestione degli spazi.
«Nei giorni scorsi abbiamo ancheiniziato i colloqui con il personalegià impiegato nelle strutture - con-
clude Menga -. Ma siamo anchealla ricerca di personale tecnico daimpiegare nelle due strutture».
Chi fosse interessato può inviare
un’e-mail all’indirizzo ufficio.perso-
di Francesca Paciulli
GLI IMPIANTISulla piscina De Gregorio in via SaintDenis (vasca da 25m a 5 corsie+vaschi-no didattico) saranno apportate miglioriedi carattere strutturale e impiantistico.Sulla piscina Olimpia in via Marzabot-to (vasca da 25 m a 6 corsie+vaschino di-dattico+ una palestra) gli interventi ri-guardano migliorie di carattere struttura-le, tra cui i rifacimenti delle pavimentazionedell’area fitness.La De Gregorio, chiusa per morosità delle bollette da parte del Geas Nuoto
La riforma del condominio è oramai una re-
altà, ma numerosi sono i dubbi che arrovellano
i condòmini soprattutto su materie come de-
leghe, parti comuni, videosorveglianza. Ne
parliamo con l’architetto Guido Giuliani,
dell’omonimo studio di Amministrazioni Im-
mobiliari.
I condòmini possono conferire all’am-
ministratore deleghe per la partecipazione
all’assemblea?
A norma del novellato art. 67, comma 5, disp.Att. Cod. civ. “all’amministratore non pos-sono essere conferite deleghe per qua-lunque assemblea”. Il divieto sancito dal le-gislatore opera con riferimento a “qualun-que” assemblea ed esprime in modo ma-nifesto la volontà di escludere in ogni caso(e dunque indipendentemente dalla ricor-renza o meno di un’ipotesi di conflitto di in-teressi) ogni potere rappresentativo.Le deliberazioni concernenti l’installazione
sulle parti comuni dell’edificio di im-
pianti per la videosorveglianza sono
approvate dall’assemblea dei condò-
mini. Con quali quorum deliberativi?
L’art. 1122 ter cod. civi. introdotto dalla ri-forma del condominio, dispone espressa-mente che le deliberazioni concernenti l’in-stallazione sulle parti comuni dell’edificio diimpianti volti a consentire la videosorveglianzasu di esse siano approvate dall’assembleacon la maggioranza di cui all’art. 1136,comma 2, cod. civ., ossia la maggioranzadegli intervenuti che rappresenti la metà delvalore dell’edificio.
Il condòmino che osservando le condi-
zioni imposte dalla legge, abbia rinunciato
all’utilizzo dell’impianto centralizzato di
riscaldamento, deve comunque contri-
buire alle spese?
L’art. 1117, n. 3, cod. civ. individua quale og-getto di proprietà comune anche l’impian-to centralizzato di riscaldamento, salva lapossibilità per il singolo condòmino ex art.1118, comma 4, cod. civ. di rinunziare al re-lativo utilizzo purché dal distacco non de-rivi un notevole squilibrio di funzionamen-to o aggravio di spesa per gli altri condòmini.Il condòmino rinunziante rimane comunquetenuto a concorrere al pagamento dellesole spese per la relativa manutenzione stra-ordinaria dell’impianto e per la sua con-servazione e messa a norma.Secondo il codice civile, come devono
ripartirsi le spese di riparazione di una
terrazza a livello di proprietà individua-
le di un condòmino?
La terrazza a livello di proprietà o in godi-mento esclusivo di un singolo condòmino,oltre a costituire estensione ed integrazio-ne dell’appartamento cui è annessa in viadi completamento, assolve strutturalmen-te nei confronti degli appartamenti sottostantialla stessa funzione meramente sussidia-ria di copertura rivestita dal lastrico solareposto alla sommità dell’edificio. In ragionedell’utilità arrecata ai condòmini si giustifi-ca che alla manutenzione della terrazza alivello siano tenuti tutti i condòmini cui la ter-razza funge da copertura, in concorso con
l’eventuale proprietario superficiario o ti-tolare del diritto di uso esclusivo secondole proporzioni imposte dall’art. 1126 cod. civ.a mente del quale”…Quando l’uso dei la-strici solari o di una parte di essi non ècomune a tutti i condòmini, quelli che ne han-no l’uso esclusivo sono tenuti a contribui-re per un terzo nella spesa delle riparazionio ricostruzioni del lastrico: gli altri due ter-zi sono a carico di tutti i condòmini del-l’edificio o della parte di questo a cui il la-strico solare serve, in proporzione del va-lore del piano o della porzione di piano diciascuno.L’assemblea dei condòmini delibera di
promuovere una lite. Può il condòmino
dissenziente separare la propria re-
sponsabilità in ordine alle conseguenze
economiche della lite?
A norma dell’art. 1132 cod. civ., in presen-za d’una delibera dell’assemblea che abbiadeciso di promuovere o resistere ad una do-manda giudiziale, il condòmino dissen-ziente può scindere la sua responsabilità inordine alle conseguenze della controversiaper il caso di soccombenza, estraniando-si dalla lite con una dichiarazione – così det-to “atto di estraniazione” – da notificare al-l’amministratore entro trenta giorni dallanotizia della deliberazione. Il termine decorredalla data della deliberazione se il condò-mino dissenziente era presente alla riu-nione assembleare, o dalla data in cui haavuto notizia della deliberazione se era ri-sultato assente all’adunanza. Tale potere in
capo al singolo condòmino è finalizzato aporre un freno ad iniziative della maggioranzache per la loro avventatezza o per la serietàdelle conseguenze, possono esporre anchela minoranza a gravi responsabilità patrimoniali.Nel regime del condominio degli edifici,
le gronde del tetto dell’edificio condominiale
costituiscono bene comune?
Come ribadito recentemente dalla Supre-ma Corte di Cassazione (Cassazione civi-le – Sezione II – Sentenza n. 22/12/2014,n. 27154), salvo che il contrario non risul-ti espressamente dal titolo, le gronde, idoccioni e i “canali di scarico” delle acquemeteoriche del tetto di uno stabile condo-miniale costituiscono bene comune ai sen-si dell’art. 1117 cod. civ., atteso che svolgonouna funzione necessaria all’uso comune eservono all’uso e godimento comune, an-corché la funzione di copertura dell’edificiosia espletata da un terrazzo di proprietà esclu-siva.
6www.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto
Lo Specchiodi Sesto San Giovanni 16 ottobre 2015VITA CITTADINA
Università della Terza Età, inaugurazione con Lectio magistralis del prof Cesa Bianchi
In primavera trasferimento nella nuova sede al Rondò
E’ sempre stato un po’ il cruccio
dell’Università della Terza Età
di Sesto San Giovanni: la sede.
Troppo lontana dal centro e
poco agibile per il tipo di utenza
di riferimento. Aule e aula
magna si trovano infatti al se-
condo piano della scuola ele-
mentare Barnaba Oriani, in via
Buozzi, e per accedervi biso-
gna salire quattro rampe di
scale. Facile a dirsi, un po’ più
complicato per i corsisti che
hanno una media di età tra i 65
e i 75 anni.
Il sogno e l’auspicio è sempre
stato insomma una sede più
centrale e più facilmente rag-
giungibile. Auspicio che po-
trebbe presto avverarsi.
«La scuola Oriani da que-st’anno, per esigenze scolasti-che, ha bisogno dei locali per isuoi studenti», svela il presi-
dente dell’UTE Nino Berti. «E
l’UTE sta trattando, e il Co-mune in questo ci aiuta, percercare una nuova sede».
Può dirci dove sarà?
«Ancora non possiamo svelarlo(sorride, ndr) perché ancoranon abbiamo firmato il proto-collo. Le anticipo però che saràmolto centrale, al Rondò diSesto San Giovanni; sarà ubi-cata al primo piano e servita daascensori e scale di sicu-rezza».
Un bel passo avanti…
«E’ così. Tra l’altro la nuovasede risulterà più grande del-l’attuale e ci permetterà di au-mentare i corsi, da 70 a 90all’anno, confidando chiara-mente nel prezioso aiuto deinostri docenti».
Quando vi trasferirete?
«Noi gradiremmo andare nellanuova sede a partire dal pros-simo anno e se tutto va comedeve andare il trasferimento av-verrà già in primavera. Questo
certamente comporterà deicosti per tinteggiare le aule eper attrezzarle. Costi che sa-remo ben felici di sostenerevisto e considerato che di tuttociò beneficeranno i cittadini chetanto sono legati a questa as-sociazione».
E che infatti si sono già af-
frettati ad iscriversi ai nuovi
corsi …
«Le iscrizioni sono ancora incorso ma ad oggi si registranooltre 900 iscritti. Pensi che piùdell’80 per cento di chi ha fre-quentato ha deciso di ripresen-tarsi».
Grande anche quest’anno
l’interesse ai corsi proposti:
dall’arte moderna all’Econo-
mia, dalle lingue all’informa-
tica.
«E poi ci sono le novità chehanno subito raccolto ampioconsenso in termini di iscrizioni.Penso al corso “I giganti del-l’architettura” e “I Maestri che
hanno rivoluzionato l’arte” co-ordinati dal Dott. Ezio Parma eal corso “Conoscere la Cina”coordinato dal nostro rettoreClaudio Gazzola. Pensi chequest’ultimo corso ha vistoesaurire i 50 posti disponibili inpochissimo tempo».
Ma le novità riguardano
anche l’inaugurazione in
programma a SpazioArte
giovedì 22 ottobre alle 18.
Può anticiparci qualcosa?
«In occasione dell’inaugura-zione del ventunesimo annoaccademico, l’UTE offrirà aisestesi una Lectio magistralisdel professor Marcello CesaBianchi, fondatore dell’Istitutodi Psicologia della Facoltà diMedicina dell’Università degliStudi di Milano. La lezione af-fronterà il tema della creativitànella terza età e sarà seguitadalla presentazione dei risultatidella ricerca “La terza età e lacreatività” realizzata presso lanostra Università con l’ausilio di65 allievi. A illustrare i risultatisaranno proprio i professoriCesa Bianchi e Carlo Cristini».
Un’inaugurazione a cui parteci-
peranno le autorità cittadine,
ma soprattutto quella che Berti
ama definire la “linfa vitale”
della Università: gli allievi e il
prezioso volontariato che ruota
attorno all’associazione, dai do-
centi agli addetti alla segreteria.
«Senza di loro – conclude Berti
- non ci sarebbe la nostraUTE».
LA STORIA. In Italia ci sono 112 Università del-la terza età. Da una ricerca FederUni risulta chesono molto diffuse al Nord: solo nel milanese cene sono una ventina, di queste ben 14 sonofondate e gestite dai Lions. L’UTE sestese nasce nel 1994, sposando una ana-loga iniziativa del Lions Club Cinisello dell’an-no precedente. E’ tra le più attive e frequentate.«Una prima posizione – precisa Berti - che con-dividiamo con Paderno Dugnano». LA SEDE. I locali per i corsi UTE sono stati assegnatidal Comune con accordi poliennali (le sedi uti-lizzate sono state Villa Zorn, Villa de Ponti, Isti-tuto de Nicola, scuola Oriani). I CORSISTI. L’età media dei corsisti è 65/70 an-ni, in prevalenza donne. INIZIATIVE.. A gennaio tornerà la Settimana del-la Cultura («stiamo già buttando giù una primabozza del programma»), a cui si aggiungerannodurante l’anno gli “incontri liberi” del venerdì aper-ti a tutti e su temi di cultura, arte e attualità. ISCRIZIONI. UTE via B.Buozzi 144 Sesto San Gio-vanni tel 02 26227216, [email protected]
Condominio/ L’amministratore Giuliani risponde ai dubbi più diffusi
di Francesca Paciulli
Alcuni corsisti. In alto Nino Berti, presidente UTE
L’arch. Guido Giuliani
Il gorgogliare sboffonchian-
te della teiera esala vaporosi
aromi di tè, che si mischia-
no al profumo invitante del-
le frolle. Tavolini apparec-
chiati tra le pareti drappeg-
giate di rosso, ornate con
immagini ed allestimenti che
descrivono l’“Universo Don-
na”. Una serena atmosfe-
ra, da salotto intellettuale
“old english”, per affrontare
argomenti importanti, tra un
sorso ed un dolce morso…
e l’editoria si tinge di rosa!
Ascoltiamo il vibrante racconto
di Aurelia, una donna che è
riuscita con caparbietà ad af-
fermarsi lavorativamente e
socialmente, nella scalata
al “successo”: dai primi pas-
si, durante l’università, nel-
la Ghibli edizioni, il vento
del deserto; all’arrivo nello
scantinato di via Picchi 3 a
Sesto della Memesis (casa
editrice specializzata in sag-
gistica, estetica e filosofia);
fino al primo piano della
nuova sede di via Monfalcone,
diventando editor. Una don-
na che con volontà ha tra-
sformato una passione in
una sorta di missione. Così
i libri diventano specie di
creature partorite dal pensiero
altrui, in cui l’editore si ri-
trova, condividendone l’es-
senza, e decidendo così di
pubblicarli, divulgandoli per
farne un pensiero colletti-
vo. Una posizione, certo, di
privilegio, come la sua!,di
magico potere, pubblicare
o meno? da giudice “pseu-
do-imparziale”, in nome del-
l’amore per la diffusione del-
la cultura. Ogni libro è una
voce, che non è la tua, ma
che si rispetta e di cui ci si
prende cura se la si lascia an-
dare, come un messaggio nel-
la bottiglia, che verrà rac-
colto e letto da qualcuno: il
valore della comunicazio-
ne!
Il libro è una porta che deve
essere aperta per arrivare al-
la stanza segreta del teso-
ro; è narrazione che può
essere letta a tutti i livelli, per
imparare a ragionare con
la propria testa! Questa sor-
ta di pensiero tridimensionale,
da autore a editore a letto-
re, è elemento fondamentale
per il progredire e l’avan-
zamento culturale, il cui va-
lore è imprescindibile per
ogni cambiamento reale, in-
dividuale o generale… E’ la
chiave che può aprire la
gabbia dei nostri limiti intel-
lettivi e comportamentali,
soggettivi od imposti o co-
ercitivi, che superiamo per una
rinnovata forma mentis ed
energia…ed in tal proposi-
to l’”Universo Donna” avreb-
be tanto di che narra-
re…lasciamo al lettore leg-
gere tra le righe…
7Lo Specchiodi Sesto San Giovanni16 ottobre 2015 www.specchiosesto.it @specchiosestoVITA CITTADINA
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€ 210,00
di Ombretta Di Pietro
“Per Mano”, un servizio prezioso che ri-
sponde ad una esigenza concreta di so-
stegno familiare, perché sempre più
famiglie non hanno la possibilità di affidare
i propri bimbi ai nonni, che spesso ancora
lavorano, o per motivi personali non pos-
sono prendersi cura a tempo pieno dei ni-
poti. Ed ecco la preziosa risorsa del
servizio “Per Mano”, uno sportello a cui la
famiglia si rivolge e in cui in un colloquio
espone tutte le sue esigenze, per poi rice-
vere dalle operatrici i nominativi di quelle
baby sitter che più si avvicinano alle carat-
teristiche richieste dalla famiglia (età, fles-
sibilità oraria, ecc). A quel punto, tutta la
fase della “contrattazione” spetterà alla fa-
miglia e alla futura tata che però potranno
sempre continuare ad avere nello sportello
un punto di riferimento.
La capacità di affiancare genitori e nonni
nell'accompagnamento alla crescita dei
loro bambini, portando in dote il sorriso,
l'attenzione e il desiderio di tenersi costan-
temente aggiornate seguendo i percorsi
formativi che il servizio offre. È un po' que-
sta la caratteristica delle baby sitter di “Per
Mano”, il percorso formativo promosso dal
settore socio-educativo del Comune di
Sesto San Giovanni, nato quattordici anni
fa con l'obiettivo di facilitare l'incontro tra i
bisogni delle famiglie e le persone che col-
laborano alla cura e all'educazione dei
bambini.
In pratica uno sportello - con sede in via
XX Settembre 90 - dove le operatrici del
sevizio accolgono le richieste delle famiglie
e facilitano l'incontro con le tate e le baby
sitter, promuovendone allo stesso tempo la
formazione continua attraverso incontri
con esperti: pediatri, nutrizionisti, psicologi,
pedagogisti, operatori del primo soccorso.
«Il percorso formativo Per Mano - spiega
l’assessore all’Educazione e alle Politiche
sociali del Comune Roberta Perego -
nasce nel 2001 come sperimentazionegrazie alla legge 285/97».
Dall'anno successivo è stato avviato un
programma di aggiornamento continuo per
le baby sitter che, terminato il modulo for-
mativo di base, si sono rese disponibili e
interessate a proseguire questa espe-
rienza e l'occasione di confronto che que-
sta portava con sè.
«Per Mano è parte dell'offerta dei servizi edelle opportunità del settore socio-educa-tivo per le famiglie sestesi - aggiunge Pe-
rego - e spesso rappresenta per queste un"punto di orientamento" nell'incastro di undelicato puzzle come può essere quellodell'organizzazione familiare. Non rappre-senta l'unica alternativa al nido: molte fa-miglie, ad esempio, hanno attivato lecollaborazioni per completare gli orari dellestrutture educative (nidi, scuola dell'infan-zia, scuola primaria etc.)».
Numerose sono ad oggi le tate "formate" e
le famiglie che si sono rivolte al servizio. In
questi anni sono pervenute più di trecento
domande di partecipazione, e al corso
base sono state ammesse complessiva-
mente 181 persone. «Attualmente le babysitter in servizio sono 51: un grande risul-tato, se si pensa che fino al 2014 eranocirca una trentina all'anno. Ad oggi sonopiù di 600 le famiglie sestesi che hannocontattato il servizio».
Ormai il percorso è parte integrante dei
servizi dedicati alle famiglie e ai bambini:
ogni anno quindi ci saranno moduli di ag-
giornamento. «Sicuramente – conclude
l’assessore Perego - si tratta di un serviziocon grandi potenzialità, soprattutto se sipensa al tema della Conciliazione deitempi famiglia lavoro, a cui anche tanteaziende del territorio sestese stanno guar-dando con interesse».
Uno sportello del Comune per mettere in contatto baby sitter e famiglie
Per Mano, dal 2001 al fianco delle famiglie sestesi
L’assessore Perego, le operatrici e le baby sitter di ‘Per Mano’
Il percorso Per ManoPer Mano è seguito da un'opera-trice che ha visto il servizio nasceree crescere, Gabriella Beretta, daDaniela Paradiso (coordinamen-to formativo e accompagnamento al ruolo delle ba-by sitter) e Federica Mangione (psicopedagogista conil compito di supervisione tecnica).Le baby sitter Studentesse, mamme, nonne. Nonpotrebbe essere più eterogeneo – per età, caratteri-stiche, disponibilità orarie – il gruppo di baby sitterdel servizio. Oltre a lavorare con i bambini, le tate con-tinuano ad aggiornarsi seguendo durante l’anno imoduli di aggiornamento continuo proposti dal ser-vizio. E partecipando anche ai gruppi di confronto nelcorso dei quali è possibile confrontarsi e scambia-re esperienze.Le disponibilità sono le più diverse: part time, full ti-me, fine settimana, orario serale, per le cosiddette "emer-genze" (quest’ultimo tipo di disponibilità è molto ri-chiesta da quelle famiglie che non potendo contaresu una rete familiare (nonni, parenti) hanno la necessitàdi una baby sitter anche solo per una o due volte almese, quando il bimbo non può frequentare il nidoo la scuola per motivi di salute o per le chiusure del-le strutture educative).Contatti Per Mano via XX Settembre, 90 Sesto S.G.tel. 02/2401531 (martedì 9-12.30; mercoledì 9-12.30; giovedì 9-12.30/14.30-16.30).
Chiacchierata in chicchera con Aurelia Delfino
Quando l’editore è donna
L’incontro si è tenuto sabato 10ottobre presso Spazio Con-temporaneo, nell’ambito del-la mostra “Le Gabbie si pos-sono aprire” a cura dell’As-sociazione Da Donna a Donna,in collaborazione con l’Asso-ciazione DireFareDare.
Ida Spalla e Aurelia Delfino
Via Bandiera, ennesimo
giardino incolto
Un giardino incolto "nato"e "mantenuto" nella totale in-curia di quella funzione pub-blica che dovrebbe avere acuore (sic!) la pulizia e il de-coro degli spazi pubblici. Dove si trova questo esem-pio di vero e proprio mene-freghismo? Dietro gli spazicomunali definiti "serviziomanutenzione stabili co-munali"! Vedere per crede-re. Vale una passeggiataper chi ha veramente a cuo-re Sesto San Giovanni. Buon lavoro.
Emilio Dilda
AVO, convegno su infanzia
e adolescenza
Domenica 25 ottobre, in cor-rispondenza della Giorna-ta Nazionale dell’AVO, siterrà presso la sala consiliaredel Comune di Sesto, dalleore 15.30, il primo incontrodi un previsto ciclo di con-ferenze sul tema “I tempidella vita”. I relatori Rober-ta Pizzocchera, ricercatricesociale, Elisa Candida, esper-ta in discipline espressive
ed artistiche e Giuditta Vol-tolin, psicologa, affronte-ranno in particolare alcuni te-mi dell’infanzia e dell’ado-lescenza. “La scoperta del gioco” qua-le strumento di crescita edapprendimento del bambinononché di formazione so-ciale sarà il primo tema trat-tato a beneficio soprattuttodelle giovani famiglie alleprese con l’educazione deiloro bambini, spesso sup-portate con pazienza e de-dizione dai nonni. Sarà da-to spazio anche ai problemidell’adolescenza che spes-so affliggono i giovani e lo-ro famiglie. La Tavola Rotonda sarà al-lietata dalla lettura di alcunepoesie da parte di Adamo Ca-labrese, docente UTE.A chiusura dell’incontro ciuniremo alla cittadinanzaper un particolare e caloro-
so saluto ai volontari chehanno compiuto rispettiva-mente 10, 20 e 30 anni di ser-vizio.
AVO Sesto
Reunion 40 annidopo la maturità
Oltre 20 compagni uscitidal Liceo Scientifico diSesto San Giovanni sisono ritrovati per celebrareil 40° anniversario del di-ploma. Tutti a casa di Lo-rena con grande cenapreparata da Maurizio e lamoglie Laura. Gli annisono passati ma lo spiritoera quello di allora; i ricordie gli aneddoti più spiritosihanno creato un'atmosferadi allegria che ha superatoi rimpianti per quei bellis-simi anni.
Lorena Cavazza
8 VARIEwww.specchiosesto.it Lo Specchio di SestoLo Specchio
di Sesto San Giovanni 16 ottobre 2015
Questa volta non sarà il
noto Festival ad essere
ospitato a Sanremo ma la
finalissima del concorso
canoro nazionale “Una
Voce che Incanta” orga-
nizzato da “Voice and Art”
e patrocinato dall’Unicef.
Per questa quinta edi-
zione del concorso Se-
rena Penzo, fondatrice e
presidente dell’Accade-
mia Musicale Voice&Art,
insegnante di tecnica vo-
cale ed istruttrice certifi-
cata presso l’accademia
Vocal Power di Los Ange-
les, ha scelto una presti-
giosa location: la
finalissima si terrà infatti
sabato 17 ottobre nella
prestigiosa cornice del
Teatro del Casinò di San-
remo.
«La grande novità di que-sta edizione - raccontano
gli organizzatori - è statala ferma e gioiosa deci-sione di Voice&Art di de-volvere il ricavato dellaserata all’Unicef a favore
del progetto ‘VogliamoZero’, campagna che sipropone l’obiettivo di ri-durre a zero la mortalitàinfantile per cause preve-nibili».
Sul palco si sfideranno
oltre quaranta artisti pro-
venienti da tutta Italia,
suddivisi nelle categorie
Baby, Junior e Senior.
Durante la serata inter-
verranno anche illustri
ospiti tra cui la giovane e
talentuosa cantante se-
stese Monica Giudice che
si esibirà con una vi-
brante interpretazione di
“All by Myself” di Celine
Dion. S.F.
Sanremo, concorso canoro ‘Una Voce che incanta’
Sul palco del teatro del Casinòanche la sestese Monica Giudice
Viale Casiraghi 153 Sesto S.G. Tel. 02 2425446Seguici anche su ilgelatiere.disesto
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FOCUS/La posta dei lettori, delle associazioni e degli Enti
Monica Giudice con Serena Penzo
Foto di classe per la 5° B
9VARIE
Lo Specchiodi Sesto San Giovanni16 ottobre 2015 www.specchiosesto.it @specchiosesto
Cinefestival RondinellaUn evento naturale (una valanga) cheporta a galla conflitti familiari sopiti. E’questo il cuore pulsante del film daneseForza Maggiore di Ruben Östlund, in pro-grammazione al Cinefestival Rondinellalunedì 19 ottobre alle 21.15 al cinemaRondinella di viale Matteotti 425.L'incidente non avrà luogo, ma per la fa-miglia protagonista del film niente saràpiù come prima.Info: Biglietto 4 euro, tessera valida per 4film 12 euro.
Mostra Comer con diseñoFino al 25 ottobre SpazioMil/Archivio
Giovanni Sacchi (via Granelli 1) ospitala mostra Comer con diseño, progettidedicati al cibo proposti da designer la-tinoamericani con una sezione fotogra-fica su ambienti, cibo di strada eprodotti. Due settimane ricche di appuntamenti:dalla conversazione a più voci ‘Il pro-getto del prodotto alimentare’ a cura diAlberto Bassi con Ali Filippini e Ema-nuele Teobaldo (sabato 17 ottobre ore18), allo spettacolo teatrale ‘Madre sinpañuelo’ (22 e 23 ottobre ore 21) conLydia Biondi e Fernando Cormik.Saranno inoltre organizzate a cura del ri-storante Il Maglio due cene per assag-giare saperi e sapori latinoamericani, laprima il 17 ottobre ore 20, la seconda il22 ottobre al termine dello spettacoloteatrale.
Info: Facebook: Comer con Diseño
Don Colmegna a SestoIl Volontariato Ca-ritas Salesiani in-vita i cittadiniall’incontro condon Virginio Col-megna, fondatoree presidente dellaCasa della Carità.Don Colmegna in-contrerà i volon-tari di CaritasSalesiani e la co-munità giovedì 22 ottobre, alle 21,presso la sala don Nunzio oratorio Ron-dinella in viale Matteotti 415.
Freecamera, corso di fotografia a novembreParte a novembre il corso di fotografiaorganizzato dal fotogruppo Freeca-mera. Al centro del corso è il punto divista in fotografia, il luogo da dove siguarda. Il corso è articolato in otto le-zioni frontali e tre uscite pratiche e siterrà a Sesto San Giovanni in via Giar-dini 8 nei giorni di lunedì 2, 9, 16, 23,30 novembre (dalle 21 alle 23). Quotaassociativa di iscrizione euro 80 (postidisponibili 15). Info e iscrizioni: tel. 3892185886, [email protected] [email protected]
Segnala eventi e iniziative a:[email protected]
Lo leggiamo su molti giornali, e lo vedia-
mo nella realtà quotidiana: la nostra società
sta diventando sempre più una società
di persone anziane. Questo dato anagra-
fico e sociale, impone un cambiamento
di costumi ed abitudini, che spesso si tro-
va in conflitto con le esigenze di cambia-
mento, di efficienza e di velocità che ci ven-
gono invece “imposte” su altri fronti.
Il clichè sociale vuole che un “bravo figlio”
debba e sappia sempre prendersi cura dei
genitori anziani, così come i genitori si so-
no presi cura di lui (o di lei). Peccato che
non viviamo più nella società rurale di ini-
zio secolo, magari non facciamo nean-
che parte di una grande famiglia, magari
lavoriamo lontano, e conciliare un lavoro
ed uno stile di vita necessariamente dinamico,
con il prendersi cura di persone anziane
(magari con patologie particolari, che ri-
chiedono competenze specifiche che non
sempre abbiamo) non è facile, né prati-
camente, né e forse soprattutto emotiva-
mente.
A livello emotivo, infatti, spesso il peso del-
l’obbligo, ed il senso del dovere, appesantiti
dal cliché sociale e dalle aspettative altrui
e proprie, vanno ad unirsi a quello che è
il normale dispiacere di vedere un genitore
invecchiare. Il figlio a volte non si sente quin-
di neanche legittimato, ad esprimere quel-
le che sono una umana stanchezza, ma-
gari lo sconforto, magari la rabbia, perché
“deve essere bravo“.
La psicologia prende in considerazione
la sindrome di burn-out, come una con-
dizione di esaurimento di energie fisiche
ed emotive, che si può presentare in chi
svolge professioni di aiuto.
Una situazione simile, può verificarsi an-
che nei familiari di persone anziane, o
persone con patologie invalidanti: anzi, il
familiare è ancora più esposto a questo ri-
schio, perché non sempre è in possesso
degli strumenti che consentono all’operatore
professionista di difendersi dal carico
pratico ed emotivo, soprattutto perché è
coinvolto in prima persona. Anche la let-
teratura scientifica sta iniziando a prendere
in esame questa problematica.
Attenzione quindi a tutti gli eventuali sin-
tomi psico-fisici (abbassamento del to-
no dell’umore, irritabilità, insonnia, lievi
malesseri che diventano sempre più fre-
quenti): anche “chi si prende cura” ha il di-
ritto, ed il dovere, di essere “curato”.
*Counselor
Per dubbi o domande su questo (o altri) argomenti scrivi a [email protected]
L’angolo del counselorSono un “bravo” figlio? Il peso dei clichés sociali
a cura di Claudia Muccinelli*
Lunedì 26 ottobre partirà l’an-nuale edizione del corso pervolontari AVO. Il corso, coor-dinato dalla Dott.ssa Gabriel-la Gioacchini, prevede due in-contri settimanali presso l’au-la formazione dell’Ospedale diSesto e preparerà ad un pe-riodo di tirocinio presso uno deireparti dell’Ospedale di Sesto opresso una delle RSA sestesi (Pe-lucca o don Olgiati).Il filo conduttore del corso por-terà l’aspirante volontario allaconsapevolezza che la personasofferente necessita non solodelle cure mediche, ma anchedi ascolto, di parole di confortoe di piccole attenzioni da par-te di una persona sensibile e
preparata.La struttura del corso prevedei seguenti temi: la presenta-zione dell’organizzazione AVO;le motivazioni del volontario egli aspetti psicologici con ilsupporto di uno psicologo;l’etica e la professionalità del vo-lontario; il volontariato in Ospe-dale ed in RSA.«Molte persone che vivononella sofferenza e troppo spes-so nell’abbandono hanno bisognoanche della vostra presenza edel vostro conforto – spieganodall’AVO - che può essere conun impegno minimo di 2 ore al-la settimana. Siamo anche al-la ricerca di persone che pos-sono contribuire alla gestio-
ne ed organizzazione dell’as-sociazione, mettendo a di-sposizione la loro esperienza spe-cialmente in ambito ammini-strativo».Info: segreteria AVO dal lune-dì al venerdì Tel. 02.57999288dalle 10 alle 12.
AVO, corso per aspiranti volontari
APPUNTAMENTI
Il termine “blefarite”, di pro-
venienza greca, indica una
situazione infiammatoria
delle palpebre. Le palpebre
sono tessuti di fondamen-
tale importanza per il be-
nessere dei nostri occhi.
Concorrono ad una efficace
protezione della superficie
oculare e con il loro auto-
matico movimento di chiu-
sura (ammiccamento) fanno
sì che il film lacrimale venga
correttamente e continua-
mente distribuito sulla su-
perficie della cornea e della
congiuntiva, permettendo la
normale lubrificazione di
questi tessuti.
Particolare importanza in tal
senso ha il margine palpe-
brale: esso è dotato di ci-
glia, per una ulteriore
protezione delle strutture
oculari. Inoltre sul bordo pal-
pebrale hanno sbocco al-
cune ghiandole contenute
all’interno della cute palpe-
brale: esse producono so-
stanze importanti per la
lubrificazione oculare, di
natuta lipidica, cioè grassa.
Le palpebre rappresentano
la prima barriera difensiva
dei nostri occhi, sia per col-
locazione anatomica che
per importanza effettiva.
Sono a diretto contatto con
l’ambiente esterno e per-
tanto esposte di continuo ad
agenti iriitanti od infetti, non-
ché a possibili eventi trau-
matici. Un’alterazione della
normale funzione di difesa
palpebrale si ripercuote in
breve termpo sul benessere
oculare. In particolare fatti
infiammatori palpebrali
avranno spesso conse-
guenze a carico della con-
giuntiva (
blefaro-congiuntiviti) o addi-
rittura, in casi più gravi, della
cornea.
Come riconoscere uno
stato infiammatorio delle
nostre palpebre? Le blefa-
riti possono manifestarsi
con segni di crescente gra-
vità. Nella maggior parte dei
casi si tratta di forme lievi,
caratterizzate da arrossa-
mento più o meno marcato
della cute del bordo palpe-
brale, con sensazione di fa-
stidio, lieve bruciore,
eventuale senso di corpo
estraneo o prurito. Se il pro-
blema perdura nel tempo si
possono osservare piccole
scaglie biancastre tra le ci-
glia, come forfora. In casi
più seri può comparire una
reazione più importante,
con formazione di piccole
croste e secrezione.
Spesso, in questi casi, vi è
anche una concomitante
congiuntivite.
Una infiammazione palpe-
brale può riconoscere sva-
riate cause. Innanzitutto
fattori ambientali: ambienti
inquinati, polveri, fumo; op-
pure ambienti troppo secchi
o eccessivamente caldi.
Anche una eccessiva espo-
sizione a raggi UV può con-
tribuire all’instaurarsi di una
blefarite. Sostanze chimiche
(trucco, farmaci), fattori al-
lergici, malattie della pelle
possono essere altrettanti
fattori causali.
Un cenno particolare meri-
tano i problemi visivi. Un
disturbo visivo trascurato,
un occhiale errato o non più
idoneo, un eccessivo affati-
camento visivo davanti a
computer o televisore, op-
pure una lettura prolungata,
sono fattori spesso implicati
nella insorgenza e persi-
stenza di infiammazioni pal-
pebrali.
Da ultimo va ricordata la
possibilità che la blefarite
sia conseguente a pro-
blemi infettivi o provenienti
dall’ambiente esterno op-
pure dalla congiuntiva o
dalle vie lacrimali. Anche un
occhio secco può col tempo
accompagnarsi ad una in-
fiammazione palpebrale.
Continueremo questo argo-
mento nel prossimo articolo,
descrivendo le possibili con-
seguenze di uno stato in-
fiammatorio prolungato e
soprattutto cosa fare per ri-
solvere tali situazioni.
*Primario Oculista Ospedale Civile di Vimercate
Sesto-P.zza M.via Fani 19
La salute degli occhi
Le blefariti, problema moltocomune spesso trascurato
di Pierluigi Trabucchi*
“Pane ‘cibo universale’", questo iltitolo della mostra in programmapresso la Civica Scuola d'Arte Fe-derico Faruffini in via Fante d'Ita-lia 25 dal 18 al 31 ottobre. Proposta dal fotogruppo Freecamera,la mostra sarà inaugurata dome-nica 18 alle 11 e potrà essere vi-sitata ogni giorno dalle 16,30 al-le 19 festivi dalle 11 alle 12,30.
Freecamera, mostra “Pane cibo universale”
1016 ottobre 2015www.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto CULTURA Lo Specchio
di Sesto San Giovanni
Una giovane band del Nor-
dmilano, i Reaction, e due
apprezzati fotografi seste-
si, Romano Campalani e An-
tonio Di Canito. Un sodalizio
che sfocia nel primo video
clip ufficiale della band,
“Kill the parasite”. I Reac-
tion e il loro sound metal so-
no protagonisti sulla scena
mentre Campalani e Di Ca-
nito firmano storyboard, ri-
prese e montaggio.
I Reaction nascono nel
2012 dall'unione di tre mu-
sicisti: Marco "Viper" Vi-
cari (voce e chitarra), En-
rico "Terry" Rusconi (bas-
so) e Jvan "JT" Tagliabue
(batteria e percussioni).
Dal 2012 la band si esibi-
sce in diversi live, festival
e motoraduni nel nord Ita-
lia. Poi, nel 2013, l’arrivo in
studio per la produzione
del primo album Kill theparasite, disponibile su tut-
te le piattaforme digitali e in
CD.
Ben presto l’energia e il
sound potente del gruppo
catturano l’interesse della
Globmetal promotion che si
impegna a promuovere l’al-
bum in Europa, Russia e
Stati Uniti. E arriviamo al di-
cembre scorso quando Be-hind your mask arriva al
primo posto della top ten di
una radio russa. Ma è a
Sesto San Giovanni che
la musica si trasforma in im-
magini, grazie al sugge-
stivo video clip Kill the pa-rasite, girato tra le stanze
spoglie dell’ex ospedale
psichiatrico di Mombello
Limbiate, in stabili e uffici ab-
bandonati tra Brugherio,
Pieve Emanuele, Lacchia-
rella e Segrate, a Milano e
a Sesto San Giovanni (in via-
le Rimembranze dove è
ancora riconoscibile lo sche-
letro del palazzo ABB ab-
bandonato).
Ma di cosa parla Kill the pa-rasite? Di attualità decli-
nata in sound metal: cor-
ruzione, un mondo sordo al-
le brutture e un invito a ri-
svegliarsi.
«Attualmente – spiegano
i Reaction – siamo impegnatinella composizione del se-condo album». E si pre-
parano a una nuova emo-
zionante avventura: sotto
contratto con l'etichetta sta-
tunitense HMP e Vincent Ar-
caro, la band partirà in tour
in Texas a fine 2015.
Sulla pagina facebook del-
la band REACTION il link
per vedere il video clip
Un estratto del video diretto da Campalani e Di Canito
Primo videoclip dei Reaction
Alla regia due fotografi sestesi
Il nutrimento è una parte
essenziale nella vita di ogni
essere vivente, ma per l’uo-
mo rappresenta anche una
delle tante manifestazioni
concrete della sua mente
creativa.
La creatività al servizio del
bisogno: ne è prova la gran-
dissima varietà dei piatti ita-
liani che nasce dalla ne-
cessità, in passato, di rea-
lizzare una pietanza gusto-
sa con quello che la regio-
ne (intesa come luogo ca-
ratterizzato da certe colture)
e le condizione economi-
che, non sempre agiate, po-
tevano offrire.
Ma l’estro umano, applica-
to al campo dell’alimenta-
zione, non si è limitato solo
ad inventare buone pietan-
ze: ci si è resi conto che
anche dove adagiare il cibo
e come presentarlo aveva una
sua importanza, così, negli
anni, vari artisti hanno mes-
so a disposizione la loro
fantasia per creare colle-
zioni di piatti, bicchieri, po-
sate di raffinata eleganza o
di studiata praticità. Que-
st’anno il tema del cibo è
stato ampiamente trattato
a Milano nell’ambito del-
l’Expo, e molti architetti in-
gaggiati da governi di innu-
merevoli nazioni si sono
adoperati per dedicare a
questo importantissimo sog-
getto un luogo ed un momento
di grande riflessione. È su que-
sto terreno fertile di arte e di
sensibilità verso uno dei be-
ni primari dell’uomo che
sboccia l’idea di allestire
una mostra di design dedi-
cata alla tavola ed al cibo “Co-
mer con diseño” (“Mangia-
re con disegno”).
La mostra sarà ospitata fino
al 23 ottobre a SpazioMil, nel-
l'area degli ex-magazzini
della Breda (via Granelli 1).
“Comer con diseño” com-
bina la tradizione gastrono-
mica delle Ande e l’artigianato
latino-americano. Giovani
artisti sudamericani hanno ri-
visitato oggetti di uso quoti-
diano della tavola, dando
vita a creazioni estrema-
mente originali. Per la mag-
gior parte delle opere in mo-
stra, sono stati utilizzati ma-
teriali naturali tipici del Cile.
Un bell’esempio è dato dal
Combarte: un oggetto in pie-
tra da usare per cucinare il
“chancho en piedra”, che è
una specie di pesto al po-
modoro (Design: Constanza
Cotreras e Daniela Grillo). Me-
ritano una menzione anche
il Nux, un contenitore in le-
gno per frutta secca (De-
sign: David Torreblanca), e
il Trufquén, una pentola ispi-
rata agli oggetti degli Indios
Mapuche (Design: Raul Al-
fonso Hernandes Tralma).
Inoltre, grazie all’arte fotografica
di Jaime Landeros, si possono
osservare alcuni momenti
di vita quotidiana cilena. Fo-
to che colpiscono sia gli oc-
chi che il cuore dei visitato-
ri: immagini dedicate al cibo
di strada, come ad esempio
el Choclo (il mais), el Pescador
Islas Juan Fernández (Pe-
scatore delle Isole Juan Fer-
nandez), la Vendedora de Ver-
duras (venditrice di verdure,
al mercato).
Alla serata inaugurale del-
l’esposizione erano presenti
alcuni designer cileni quali
Paula Calisaya, Valentina
Arias Cuevas e Mauricio
Guerrero Araya.
Il programma della Mostra è
davvero ricco e articolato. È
doveroso citare l’incontro
del 17 ottobre: alle 18,30 il
Prof. Alberto Bassi conver-
serà su “Il progetto del pro-
dotto alimentare”, con Ali
Filippini e Emanuele Teo-
baldi; seguirà la visita guidata
alla mostra e la cena pres-
so il Ristorante Il Maglio,
con ricco menu sudamericano.
Info: Facebook: Comer con
Diseño
Mostra di design dedicata al cibo
Comer con diseño a SpazioMildi Rita Giampieri
Cala il sipario sulla tra-
dizionale mostra micolo-
gica proposta dall’A.M.B.
Associazione Micologica
Bresadola Gruppo di Se-
sto San Giovanni, l’as-
sociazione che ha come
finalità quella di promuo-
vere lo studio e la cono-
scenza dei funghi.
La 36esima edizione del-
l’esposizione di funghi fre-
schi è stata ospitata que-
st'anno nella sala confe-
renze di Villa Visconti
d’Aragona ed è stata visitata
da un centinaio di seste-
si, tra i quali numerosi
bambini incuriositi. "Perquanto riguarda le sco-laresche - spiega il pre-
sidente Aldo Garbellotto -
, contrariamente agli anni scorsi, ha parte-cipato solo una classe di scuola media.Ma numerosi sono, più in generale, i bim-bi che passando il sabato dal cortile dellabiblioteca hanno fatto capolino per guardareda vicino i funghi esposti". Ma l'attività del
gruppo sestese non si ferma qui, partiran-
no prossimamente le lezioni e proiezioni pres-
so la sede associativa di via Tonale 40. Si
comincia il 16, 23 e 30 novembre, alle 21
con la conferenza in tre parti "Foto funghi
2015 " e si prosegue il 14 dicembre con la
serata dedicata ai "Funghi del Trentino".
Conoscere i funghi
Al via un ciclo di conferenze L’onda lunga degli irresistibili Mi-nion è arrivata anche a Sesto SanGiovanni. Giovedì 30 settembreil Gelatiere di viale Casiraghi ha in-fatti allestito una riuscitissima fe-sta a base di animazione e gelato“Minion Style” – molto apprezza-ti il nuovissimo gusto "Minion" ri-gorosamente giallo e i deliziosistecchi con le sembianze dei pic-coli Kevin, Stuart e Bob.“Back to school-Ritorno a scuola”,questo il titolo del pomeriggio di
festa – ormai una consolidata e gra-dita tradizione nella accoglientegelateria della Rondinella – or-ganizzato dai titolari Rebecca eAntonio per augurare ai piccolisestesi un felice rientro a scuola.E allora, cono o coppetta alla ma-no, ecco arrivare per i piccoliospiti della festa un simpatico e uti-le omaggio: una bustina con qua-derno, pennarelli e matite, gadgetin stile cartoon. E poi nello spazioesterno della gelateria ecco pron-
ti i due simpatici animatori a ral-legrare il pubblico di bambini,genitori, nonni, con baby dance,musica e giochi di gruppo, perun pomeriggio spensierato e divertente.
Invasione Minion: dal cinema al gelato
Dal Gelatiere festa “MinionStyle” per il ritorno a scuola
11SPORTLo Specchio
di Sesto San Giovanni16 ottobre 2015 www.specchiosesto.it @specchiosesto
Calcio, i ko con Lecco e Caravaggio non allontanano la Pro Sesto dai vertici
Domenica trasferta a Inveruno
Cinque vittorie, un pareg-
gio e due sconfitte, questi so-
no i numeri dell’inizio di
campionato della Pro Se-
sto di Mister Magoni, che re-
sta alle spalle della sola co-
razzata Piacenza, in testa a
sedici punti.
I biancocelesti spesso han-
no mostrato un buon gioco
e un gran carattere, so-
prattutto tra le mura ami-
che del Breda, ma negli ul-
timi due turni le prestazioni
contro Lecco e Caravaggio
non hanno convinto.
La squadra non ha mostrato
il gioco fluido visto nelle ga-
re importanti come quella
di Seregno, ma soprattutto
nel match col Caravaggio ha
stentato negli ultimi metri
non concretizzando il lungo
possesso palla.
Queste due sconfitte non
devono comunque allar-
mare l’ambiente biancoce-
leste, perché la squadra ha
dimostrato di sapersi rial-
zare diverse volte dopo si-
tuazioni difficili; ad esem-
pio, dopo l’eliminazione nel
turno di Coppa Italia del 30
settembre nel derby casalingo
contro il Monza, in una ga-
ra terminata 3-2 giocata con
diverse seconde linee, i se-
stesi si sono subito rialzati
e nell’immediato turno di
campionato hanno sconfit-
to per 2-1 il MapelloBonate,
nonostante un’ora abbondante
di gioco in inferiorità nu-
merica.
Infatti, questa squadra ab-
bina una grande tenacia ad
un gioco basato su un cen-
trocampo che interpreta be-
ne le due fasi e sulla gran-
de classe di Battaglino sul-
la trequarti, in grado spes-
so di servire in maniera ot-
timale il reparto offensivo.
Dunque, nonostante que-
ste due battute di arresto, i
tifosi devono continuare a sup-
portare il gruppo guidato
da Magoni, che se conti-
nuerà a giocare con spirito
di sacrificio si toglierà gran-
di soddisfazioni.
di Alessio Berta
Il Giro d’Italia fa tappa a ExpoOspiti d’onore Contador, Basso e GalanIl Giro d’Italia fa tappa a
Expo. In occasione della
presentazione del Giro 2016,
avvenuta il 5 ottobre scorso
a Expo Milano, molti ciclisti
hanno partecipato all’evento
e approfittato dell’occasio-
ne per visitare padiglioni e
attrazioni del sito espositivo.
In particolare, la maglia ro-
sa Alberto Contador, il cam-
pione italiano Ivan Basso
e l’atleta slovacco Peter Sa-
gan hanno deciso di fare
tappa al padiglione della
Russia, nazione di origine del
team Tinkoff-Saxo per la
quale i tre corridori gareg-
giano.
Accolti calorosamente dai rap-
presentanti russi, i tre han-
no brindato con vodka e si
sono intrattenuti con i tifosi,
firmando autografi e scattando
foto e selfie.
Il Giro anche quest’anno
sarà sempre più interna-
zionale: la 99esima edi-
zione partirà da Apeldoorn
in Olanda il 6 maggio con una
crono individuale di 9,8 km.
A seguire altre due tappe in
terra olandese. Arrivo pre-
visto dopo 21 tappe e tan-
to sudore a Torino.
Contador, Sagan e Basso (foto Expo/D.Mascolo)
Ginnastica artistica, bene la Pro LissoneDiana Barbanotti sul podio in serie C2Il tanto atteso momento di
tornare a gareggiare è ar-
rivato anche per Diana Bar-
banotti, la giovanissima
sestese (9 anni) in forza
alla Pro Lissone Ginnasti-
ca impegnata nella fase
regionale del campionato di
Serie C2.
Insieme alle sue compa-
gne lissonesi, Diana ha af-
frontato la prima prova ad
Arcore, distinguendosi su-
bito per le ottime prestazioni
in parallele, il suo attrezzo
preferito, e in trave, che fi-
no a pochi mesi fa ha rap-
presentato il suo tallone
d’Achille.
I punteggi di 17,10 e di
16,55, frutto di elevate dif-
ficoltà tecniche e buona
qualità esecutiva, hanno
dato un contributo importante
per la conquista del se-
condo posto finale: le ti-
grotte lissonesi, la squa-
dra più giovane della ca-
tegoria, hanno mancato il
primo posto di un soffio e
hanno staccato le terze
classificate di ben cinque
punti, un risultato che fa
ben sperare per il prosieguo
del lavoro di questo grup-
po.
Appuntamento domenica
1 novembre con la se-
conda prova regionale a
Mortara, valida per stac-
care il pass per la finale
nazionale di Jesolo.
La Pro Lissone sul podio (foto F.Borgonovo)
Basket femminile
Geas, inizio positivo in A1
Una vittoria nell’Opening
Day napoletano con Orvie-
to e una sconfitta onorevo-
le contro le vicecampio-
nesse d’Italia di Ragusa. E’
questo il bilancio del Geas
dopo le prime due giornate
del campionato di Serie A1.
Un bilancio sicuramente po-
sitivo, considerando che le
geassine sono di ritorno in
massima serie dopo 3 anni.
L’orgoglio è la caratteristica
chiave mostrata nelle pri-
me due partite. Con Orvie-
to le rossonere erano sotto
di 10 punti a metà gara ma
poi hanno sfoderato una
grande rimonta, trascinate
dalla statunitense Antiesha
Brown (subito 29 punti per
lei al suo esordio in Italia) per
poi chiudere sul 61-58. A
Ragusa invece il compito
si presentava sulla carta
proibitivo, contro le siciliane
che solo pochi mesi fa era-
no andate vicine al tricolo-
re. Il quintetto sestese ha da-
to tutto e alla fine il passivo
di -8 (63-55) è accettabile.
Buone le prove di Mandache
(16 punti) e Poston (11 pun-
ti e 14 rimbalzi). «Era diffi-
cile trovare una vittoria –
ammette coach Zanotti -.
Siamo riuscite però a con-fermare quanto di buonofatto con Orvieto, ce la sia-mo giocata per lunghi trat-ti e abbiamo dimostrato checon intensità in attacco ein difesa possiamo dire la no-stra. ognuna ha dato il suocontributo, dimostrando checol lavoro stiamo diventan-do una vera squadra». Do-
menica alle ore 18 ci sarà fi-
nalmente il debutto stagio-
nale al PalaNat, contro la Pal-
lacanestro Torino, altra neo-
promossa dalla A2.
di Fabio Casati
No alla chiusura del centro sportivo di via Cantore
Appello della Bocciofila RisorgimentoSi avvicina all’atto finale il
destino del centro sporti-
vo Falck di via General
Cantore.
«Dopo un anno di costan-te decadenza di questocentro sportivo, motivatoda una cronica e deficitariagestione, si è arrivati, stan-do alle voci correnti e aquanto gli stessi utilizza-tori del centro possono in-travedere, alla fase termi-nale». Parole amare ma
non rassegnate quelle di
M.M., frequentatore del
centro e della Bocciofila
Risorgimento che proprio sui
campi del centro sportivo ha
disputato numerose gare
e trofei.
«Si starebbe cioè deci-dendo - continua M.M. -,
in modo unilaterale da par-te di chi gestisce il centrosportivo, di chiudere il bare il bocciodromo, da lune-dì 19 ottobre, fino al 21marzo prossimo, definendola stessa come normalechiusura invernale. Tratta-si invece, di una vera epropria assurdità, in quan-to, il Bocciodromo, svolgela sua attività, in modo par-ticolare, propria nel perio-do invernale. Un modo di pro-cedere quindi, che è una ri-prova (provata), con la com-plicità o l’assenso della no-stra Amministrazione co-
munale che, intenderebbecosì procedere alla pro-gressiva e definitiva chiusuradell’ultimo centro aggre-gativo del tempo libero del-la nostra città».
Per dire no a questa chiu-
sura e per portare il Co-
mune ad un eventuale ri-
pensamento, gli sportivi e
frequentatori del centro di
via Cantore hanno così de-
ciso di presentare al Co-
mune di Sesto, una peti-
zione corredata di firme.
«Da cittadino, che da sem-pre ama questa città – ag-
giunge M.M.-, che ha datolavoro e dignità a tantissi-me persone, sento la ne-cessità di evidenziare che,attraverso la chiusura del-le fabbriche prima, e la di-smissione di quel poco cheè rimasto quale lascito delvecchio sistema industria-le, provo un profondo sen-so di disagio e di rabbia.Spero fermamente, che al-meno voi possiate assu-
mere una posizione chedia risalto alla situazionevenutasi a creare con l’im-minente chiusura del cen-tro sportivo di via Canto-re. Sono altresì certo – con-
clude M.M. -, che attraver-so le società bocciofile edi tennis, si possa arrivarea un rinnovato accordo di col-laborazione con il gestoree il Comune per tenere an-cora vivo e attivo il centro.Ma da quello che già sipuò intravedere, questa vo-lontà appare in forte contrastocon i diversi intendimentidei nostri Amministratoricomunali».
Che l’intento sia quello di la-
sciare decadere il centro?
così come sta avvenendo
per la piscina scoperta Car-
men Longo, che di recen-
te lo stesso vice sindaco
e assessore allo Sport An-
drea Rivolta ha dichiarato
essere «per quanto riguarda
il Comune una questione de-
finitivamente chiusa».
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PUBBLICITÀLo Specchio
di Sesto San Giovanni 16 ottobre 2015www.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto