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"L’introduzione dei prezzi negativi sui mercati della Borsa Elettrica: quali conseguenze?" di Stefano RossiGiornata di Studio - Il sistema elettrico nazionale, fra il MERCATO e gli OBIETTIVI di DECARBONIZZAZIONERoma - Università La Sapienza, 26 novembre 2014
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26 Novembre 2014
L’introduzione dei prezzi negativi sui mercati della Borsa Elettrica: quali conseguenze?
Stefano Rossi
Giornata di Studio
Il sistema elettrico nazionale, fra il MERCATO e gli
OBIETTIVI di DECARBONIZZAZIONE
Roma - Università La Sapienza, 26 novembre 2014
Agenda
• Perché un prezzo negativo?
• Prezzi negativi nel mercato elettrico italiano
• Gestione delle rinnovabili e priorità di dispacciamento
• Rischi e opportunità per gli operatori
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Perché un prezzo negativo?
• Con la riduzione del carico contendibile dal termoelettrico può emergere una
carenza di flessibilità del sistema
• Impianti poco flessibili possono essere disposti ad accettare sul mercato
elettrico all’ingrosso dei prezzi negativi per evitare costi di fermata/avviamento
nel giro di poche ore
Esempio di offerta CCGT (TG+TV):
Minimo tecnico 220 MW
Costo di avviamento e rampa 35k€
Costo variabile 58 €/MWh
DT = 1 ora DT = 2 ore DT = 3 ore DT = 4 ore
Prezzo offerto €/MWh
-101.09 -21.55 4.97 18.23
totz StQPCs ** min
Costo di esercizio a
prezzo negativo
Costo di
spegnimento e
riaccensione
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Perché un prezzo negativo?
• Con la riduzione del carico contendibile dal termoelettrico può emergere una
carenza di flessibilità del sistema
• impianti poco flessibili possono essere disposti ad accettare sul mercato
elettrico all’ingrosso dei prezzi negativi per evitare costi di fermata/avviamento
nel giro di poche ore
MWh
€/MWh
Un prezzo negativo permette di valorizzare la flessibilità del parco, spingendo ad investire in tecnologie più flessibili
Nelle ore di basso carico la domanda può incrociare una di queste offerte e determinare un prezzo negativo
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Perché un prezzo negativo?
• Introdotti in Germania nel 2007 (prima su MI poi su MGP)
• A seguire Francia (2010), Austria e Svizzera (2012 – 2014)
N° P min N° P min N° P min
2008 15 -101.52 - - - -
2009 71 -500 - - - -
2010 12 -20.45 - - - -
2011 15 -36.82 - - - -
2012 56 -221.99 10 -50.06 - -
2013 64 -100.03 15 -200 - -
2014 30 -65.03 4 -2.12 12 -15
Germania Francia Svizzera
Il fenomeno si concentra nelle ore di basso carico o forte produzione FV Frequenza piuttosto limitata e valori molto spesso prossimi allo zero
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Figura 8. Frequenza dei prezzi negativi per intervallo di prezzo sul mercato day-ahead
tedesco/austriaco di EPEX Spot (n.)
* 1 gennaio 2008 - 31 maggio 2014
Fonte: EPEX Spot
Prezzi negativi nel mercato italiano
• La necessità di valorizzare la flessibilità nel mercato ha un peso minore
rispetto al caso tedesco (in Italia la quota di impianti flessibili è maggiore)
• La possibilità di introdurre offerte a prezzo negativo nel mercato italiano è
dettata anche dall’imminente ingresso nel market coupling:
– GME: DCO 04/2014, “Proposte di consultazione GME per l’integrazione del mercato
elettrico ai mercati UE”
– AEEGSI: DCO 356/2014/R/EEL “Adesione del mercato italiano al progetto market
coupling europeo, inquadramento normativo e proposte implementative”
• Per GME e AEEGSI è auspicabile allineare i limiti di offerta (-500 €/MWh):
– più opportunità di valorizzare la flessibilità agli impianti italiani
– accesso a prezzi spot più bassi per i consumatori all’ingrosso
Al momento non è previsto (Italian Borders Market Coupling - Consultation Paper – November-December 2014)
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Prezzi negativi nel mercato italiano
MGP MI MSD MB
• L’offerta a prezzo negativo aumenta le possibilità di accettazione sul
mercato per un produttore
• Con un parco sufficientemente flessibile è ragionevole ipotizzare prezzi
MGP negativi limitati alle zone a maggiore produzione rinnovabile (FRNP)
• Per le UC il segnale di prezzo negativo è attenuato dal calcolo del PUN
che comporta una media pesata dei prezzi zonali
• Il ricorso ad offerte a prezzo negativo su MI dovrebbe garantire agli
operatori maggiori opportunità per aggiustare il programma di produzione
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Prezzi negativi nel mercato italiano
MGP MI MSD MB
• Su MSD e MB i prezzi negativi vanno a influenzare le offerte a scendere
delle UP abilitate (anche quando il prezzo MGP è positivo)
• Con prezzo negativo a scendere il produttore è remunerato per ridurre la
sua produzione (prezzo a cui ricompra la propria energia)
• Viene riconosciuto il servizio di flessibilità degli impianti che si rendono
disponibili a ridurre la propria produzione o spegnere
• I prezzi negativi su MSD e MB si riflettono anche sulla disciplina degli
sbilanciamenti
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Priorità di dispacciamento
La direttiva 2009/28/CE stabilisce un accesso prioritario o un accesso garantito
al sistema di rete per l’energia prodotta da FER
Accesso prioritario:
dà la garanzia ai produttori rinnovabili di
vendere e trasmettere la propria generazione
in qualsiasi momento sia disponibile la fonte
(ritiro con tariffe fisse e omnicomprensive)
Accesso garantito:
dà la certezza ai produttori rinnovabili che
tutta l’elettricità venduta a mercato e
incentivata abbia accesso alla rete
(produttori con accesso al mercato)
Nel mercato italiano la priorità di dispacciamento è declinata come un accesso garantito
L’art. 30.7 della delibera 111/06 stabilisce un ordine di priorità a parità di prezzo offerto
dunque l’offerta al price floor non costituisce di per se una garanzia assoluta di dispacciamento
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Gestione delle rinnovabili
• Le FER vengono offerte a zero (price floor) per massimizzare le possibilità di
essere accettate dal mercato e produrre
• Se il limite diviene minore di zero si innesca una possibile concorrenza al
ribasso con i termoelettrici che offrono negativo per rimanere accesi
• Il comportamento dell’operatore dipenderà dalla tipologia di remunerazione
e incentivazione dell’impianto
Incentivi Feed in Premium (FiP):
Gli operatori sono esposti al rischio prezzo:
Prezzo minimo = - Incentivo
Sotto tale prezzo non conviene produrre
(per impianti senza incentivi il prezzo limite è
~ 0 €/MWh ad eccezione di biomasse)
Correzione del mercato alla sovra-
incentivazione
Incentivi Feed in Tariff (FiT):
Gli operatori non sono esposti al rischio prezzo
perché remunerati con una tariffa non legata
al mercato
GSE come utente del dispacciamento deve
cercare di garantire l’accettazione a mercato:
Prezzo minimo = Price Floor
La differenza tra FiT e il prezzo di mercato è
socializzata sulla componente A3
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Rischi e opportunità per gli operatori
• Con prezzi zonali negativi, maggiore
rischio CCT nelle vendite bilaterali
• Offerte negative su MSD/MB
influenzano il costo di sbilanciamento
e vi è il rischio di extra oneri
• Maggiori opportunità di ottimizzare il
programma su MGP/MI in carenza di
flessibilità
• Opportunità su MSD/MB di vedere
remunerato il servizio di flessibilità
con prezzo negativo a scendere
Termoelettrico
Opportunità Rischi
• Per gli impianti incentivati con FiP o
senza incentivo permane il rischio
prezzo – può essere conveniente non
produrre
• Benefici su MSD/MB assenti per le FER
non programmabili e UP non rilevanti
• Maggior costo per gli oneri di
sbilanciamento per offerte negative
su MSD/MB
• Possibili vantaggi su MI per aggiustare
il programma prima del tempo reale
(specie per le non programmabili)
FER
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Rischi e opportunità per i consumatori
• Benefici si limitano al solo MGP,
quando il prezzo marginale diventa
negativo
• Con prezzo è negativo la domanda è
bassa e il peso è minore nel prezzo
medio
• Possibili introiti per l’energia
acquistata nelle ore con prezzo
marginale negativo
Ingrosso
Opportunità Rischi
• Il costo complessivo della fornitura è
poco sensibile al prezzo orario spot,
ne consegue una riduzione limitata
del prezzo dell’energia
• Possibile aumento della componente
A3 per socializzare gli extra oneri di
CIP6 e TO
• Possibile riduzione del prezzo di
acquisto dell’energia
Finali
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Rischi e opportunità
• Il vantaggio principale è la possibilità di dare un valore economico alla flessibilità
• I rischi descritti per acquirenti e FER sono legati alla reale definizione di prezzi
negativi su MGP (offerte negative non implicano per forza prezzi negativi)
• Vista l’esperienza all’estero il fenomeno ha una frequenza limitata e i prezzi si
mantengono prossimi allo zero, con poche eccezioni
• In Italia ad oggi si verificano prezzi a zero nelle zone ad alta produzione FER: ore
potenzialmente a prezzo negativo
• Un maggior equilibrio fra domanda e offerta a mercato in tutte le ore aiuta a
mitigare situazioni di overgeneration ed eventuali prezzi negativi.
Fra gli elementi chiave: partecipazione più attiva della domanda, market
coupling, accumuli
Anno PUN NORD CNOR CSUD SUD SICI SARD
2011 0 0 0 0 0 0 0
2012 0 0 0 0 8 34 69
2013 2 4 20 48 89 91 48
Gen-Ott 2014 0 0 61 71 139 130 71
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