45
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI Piano di Formazione Aziendale 2015 U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica U.S.S. Formazione Formazione Formazione Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica Corso di Laurea in Infermieristica Corso di Laurea in Infermieristica Corso di Laurea in Infermieristica Dr. Lucio Raimondi Tel. 0371.372958 Fax. 0371.372987 [email protected] 2015 linee generali di indirizzo della formazione

LINEE GENERALI DI INDIRIZZO SUL PIANO DI FORMAZIONE … · periodo di osservazione dal 01/01/2014 al 30/05/2014 ... 01 8.1 Si raccomanda di completare il trattamento delle non conformità

Embed Size (px)

Citation preview

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

U.S.S. FormazioneFormazioneFormazioneFormazione

eeee Corso di Laurea in InfermieristicaCorso di Laurea in InfermieristicaCorso di Laurea in InfermieristicaCorso di Laurea in Infermieristica

Dr. Lucio Raimondi

Tel. 0371.372958

Fax. 0371.372987

[email protected]

2015

linee generali di indirizzo della formazione

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

� Relazione sulla formazione 2014 Riesame e Audit interni Riesame e Audit interni Riesame e Audit interni Riesame e Audit interni

AnalisiAnalisiAnalisiAnalisi delle non conformità, azioni correttive e preventivedelle non conformità, azioni correttive e preventivedelle non conformità, azioni correttive e preventivedelle non conformità, azioni correttive e preventive

Rapporto di audit esterno:gesRapporto di audit esterno:gesRapporto di audit esterno:gesRapporto di audit esterno:gestione delle raccomandazioni_2013/14tione delle raccomandazioni_2013/14tione delle raccomandazioni_2013/14tione delle raccomandazioni_2013/14

Analisi delle informazioni di ritorno dei clientiAnalisi delle informazioni di ritorno dei clientiAnalisi delle informazioni di ritorno dei clientiAnalisi delle informazioni di ritorno dei clienti

Analisi degli indicatori della qualitàAnalisi degli indicatori della qualitàAnalisi degli indicatori della qualitàAnalisi degli indicatori della qualità

Eventuali necessità di addestramentoEventuali necessità di addestramentoEventuali necessità di addestramentoEventuali necessità di addestramento

Consuntivo deiConsuntivo deiConsuntivo deiConsuntivo dei corsi effettuati con valutazione della efficacia degli stessicorsi effettuati con valutazione della efficacia degli stessicorsi effettuati con valutazione della efficacia degli stessicorsi effettuati con valutazione della efficacia degli stessi

Valutazione dei fornitoriValutazione dei fornitoriValutazione dei fornitoriValutazione dei fornitori

Valutazione della applicazione del sgq nel periodo di osservazioneValutazione della applicazione del sgq nel periodo di osservazioneValutazione della applicazione del sgq nel periodo di osservazioneValutazione della applicazione del sgq nel periodo di osservazione

Bisogno di risorseBisogno di risorseBisogno di risorseBisogno di risorse

� Gli obiettivi e gli indicatori raggiunti dalla formazione 2014 � Gli obiettivi della USS formazione 2015 � La rilevazione dei bisogni formativi � La sostenibilità della progettazione formativa � Bibliografia

indice

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Relazione sulla formazione 2014 RIESAMI E AUDIT INTERNIRIESAMI E AUDIT INTERNIRIESAMI E AUDIT INTERNIRIESAMI E AUDIT INTERNI U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica Responsabile di Struttura Dr. Lucio Raimondi Responsabile di Qualità Eugenia D’Imico

Data del riesame: 30/05/2014 Luogo: Ufficio DST Partecipanti: Il riesame della USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica ha inizio alle ore 08.30 alla presenza delle persone citate in elenco: Dott. Lucio Raimondi (DST), IP Eugenia D’Imico (RQST)

PERIODO DI OSSERVAZIONEPERIODO DI OSSERVAZIONEPERIODO DI OSSERVAZIONEPERIODO DI OSSERVAZIONE

Dal 17/04/2014 al 30/05/2014 ANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVEANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVEANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVEANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE

� DESCRIZIONE NON CONFORMITÀ AGGIORNAMENTO INTERNO RILEVATE DAL

RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE: non sono state rilevate nc nel settore formazione, superato con esito positivo l’istruttoria principale del piano formativo 2014 ( comunicazione Eupolis Lombardia, del 24/04/2014 prot. n. RSF 2014000004099).

• DESCRIZIONE NON CONFORMITÀ AGGIORNAMENTO ESTERNO ANNO 2014 RILEVATE

DALLA SEGRETERIA AGGIORNAMENTO ESTERNO ( allegato 1): periodo di osservazione dal 01/01/2014 al 30/05/2014

Rispetto al periodo analizzato nel 2013, si osserva che c’è stata una netta diminuzione delle nc minori, contrariamente a quanto invece accaduto per le nc maggiori; in ogni modo tutte sono state risolte prontamente e celermente ed attualmente non ci sono nc aperte. Tutte le NC vengono registrate in un database creato per l’aggiornamento esterno dall’Ufficio Qualità ed è presente nella postazione PC della Sig.ra Anna Cattaneo che registra l’aggiornamento Esterno. Rispetto al seguente processo è stata modificata la procedura dell’Aggiornamento Esterno (PGA.FA.3), Cap 9, paragrafo 9.2 relativo alla partecipazione a corsi di formazione esterni all’AO sponsorizzati da organizzazioni esterne. Essendo stata modificata la procedura rispetto alla partecipazione tramite “invito, è stata aperta un’azione preventiva che tenga monitorizzato il processo, ovvero l’invio del conflitto d’interessi da parte del dipende alla Formazione.

tipo_nc Conteggio_nc mag_min

Mancanza di Attestato 9 minori

Arrivata in ritardo 4 minori

Mancanza di relazione 9 minori

Pervenuta a Corso già avvenuto 7 MAGGIORI

Programma mancante 1 minori

Totali rilevate 30

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

RAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCRAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCRAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCRAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCOMANDAZIONI_2013OMANDAZIONI_2013OMANDAZIONI_2013OMANDAZIONI_2013

A seguito dell’ Audit Esterno effettuato il 10 giugno 2013 sono state rilevate 2 raccomandazioni; riportata tabella con azioni correttive eseguite ed esito verificato dal Responsabile della Formazione n. Norma e requisito Descrizione Azione correttiva ESITO

01 8.1

Si raccomanda di completare il trattamento delle non conformità con le eventuali motivazioni in caso di ritardo, in modo che sia possibile sottoporle a nuova verifica per dimostrarne la conformità dei requisiti

Eseguita revisione della procedura non conforme (PGA.FA.3 Aggiornamento Esterno) : aggiunto paragrafo 9.6 trattamento/azione NC

� Trattamento eseguito e formalizzato

02 8.2.4.

Si raccomanda di riesaminare il punteggio di valutazione del docente (accettabile 30 massimo 60) giustificando la parte non appropriata al raggiungimento del valore massimo obiettivo

Eseguita revisione del modulo PGA.FA.2-M.4 valutazione del docente, modificati i parametri di valutazione: docenza accettabile da 40 a 60

� Trattamento

eseguito e formalizzato

In data 5/5/2014 eseguito un Audit Interno condotto da Pasquale Esposito (Responsabile gruppo di Audit) e Giuseppina Badiini (Auditor). E’ stata verificata la gestione delle due raccomandazioni dello scorso anno proposte dal Dott. Emilio Festa, Ispettore designato. Verificati i seguenti processi :

• Aggiornamento esterno Verificata la progettazione ed erogazione di eventi formativi interni

• Aggiornamento esterno Verificata applicazione della procedura Verificate richieste di partecipazione

Il dettaglio è contenuto nell’allegato al rapporto di audit interno del 05/05/2014 dal gruppo di audit interno. Rispetto a tale verifica sono scaturite 3 raccomandazioni, di seguito dettagliate:

• Raccomandazione n°1 Rilevata da: Pasquale Esposito Struttura/Settore:Documentazione del sistema gestione qualità Descrizione: Capitolo della Norma ISO 9001:2008: 4. 2.3 Si raccomanda di aggiornare la documentazione di sistema con precisi riferimenti, laddove possibile, agli Standard Regionali per il miglioramento della qualità e sicurezza del paziente-2014. Area della Qualificazione del Personale Trattamento Aggiornate le procedure PGA.FA.1-ELABORAZIONE DEL PIANO DI FORMAZIONE AZIENDALE, PGA.FA.2-ATTUAZIONE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE, PGA.FA.3 AGGIORNAMENTO ESTERNO: inserita attinenza nel paragrafo “documenti di riferimento”.

• Raccomandazione n°2 Rilevata da: Giuseppina Badiini Struttura/Settore: Produzione ed erogazione del servizio: identificazione e rintracciabilità

RAPPORTO DI AUDIT INTERNO:GESTIONE DELLE RACCOMANDAZIONI

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Descrizione: Capit olo della Norma ISO 9001:2008: 7.5.3 e 4.2.4 Si raccomanda di garantire sempre la identificazion e di tutti gli attori coinvolti, a qualsiasi titolo , negli eventi formativi. La partecipazione in qualità di “testimonial” di MC , coordinatrice infermieristica dell’AO di Bergamo, non era rintracciabile. Trattamento La presenza del “testimonial” in aula non era prevista dal programma ed è una situazione che non si è mai verificata prima; non potendo fornire elementi riguardo la tracciabilità della sua presenza, la tutor del corso “Doriana Pezzoli” conferma, in quanto presente, la sua testimonianza riguardo il modello organizzativo di cui si fa portavoce; Se si verificasse tale situazione, sarà cura del Tutor, predisporre un ulteriore foglio firma per giustificare la sua presenza in aula.

• Raccomandazione n°3 Rilevata da: Pasquale Esposito Struttura/Settore:gestione della documentazione Descrizione: Capit olo della Norma ISO 9001:2008: 4.2.4 Si raccomanda di aggiornare con tempestività i formati dei documenti in uso rispetto alle responsabilità delle funzioni coinvolte. Una recente comunicazione ( 17/04/2014) relativa alle sponsorizzazioni recava ancora quale riferimento apicale dell’USS Formazione l’afferenza all’Area di Supporto Direzionale per l’Organizzazione e lo sviluppo (ASDOS). Trattamento Eseguita modifica della carta intestata da parte del collaboratore addetto alla comunicazione con gli sponsor. ANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVIANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVIANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVIANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVI

Per l’elaborazione degli indicatori si rimanda all’ allegato 3 degli indicatori ed è reperibile attrave rso il sistema informatico utilizzato dalla Formazione ed accessibile da qualsiasi postazione dei collaboratori/segreteria. Risulta evidente un mantenimento dei dati quali/qua ntitativi sovrapponibile agli anni precedenti. Il potenziamento riguarderà indicatori economici ri feriti ai costi indiretti della formazione (costi o rari di partecipazione). Per il 2014 verranno mantenuti gli stessi indicator i, e saranno rivisti durante l’anno a seguito di nuove indicazioni. Elaborazione obiettivi 2014 Obiettivo: 1 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica Razionalizzazione delle risorse strumentali

12 mesi semestrale RQST RQST/DST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica

Firma verificatore

Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Individuazione di nuove modalità organizzative al fine di diminuire l’utilizzo di mezzi tradizionali e potenziamento degli strumenti informatici

1 anno

Tutti i collaboratori DF con attività di formatori

Riduzione della stampa degli attestati

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI

DAL1/1/2014 PUBBLICAZIONE ATTESTATI WEB “ANGOLO DEL DIPENDENTE”

Implementazione degli strumenti informatici e messa in rete delle informazioni

1 anno

Tutti i collaboratori DF con attività di formatori

Modulo agg. Esterno compilabile dal sito aziendale

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI

NON APPLICABILE PER COSTI

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Sviluppo di nuove metodologie tese a rafforzare la funzione di accountability nei confronti dei dipendenti, a seguito del maggior utilizzo di strumenti informatici aziendali

1 anno

Tutti i collaboratori DF con attività di formatori

Avvio attività legata al dossier formativo

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI

ELABORATO DOSSIERFORMATIVO USS. FORMAZIONE ANGOLO DEL DIPENDENTE”

Obiettivo: 2 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica

Migliorare il coordinamento dei RDF/Tutor 12 mesi annuale DST/RQST DST/RQST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica

Firma verificatore

Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Attivare almeno 2 iniziative formative specifiche per RDF e Tutor

6 mesi DST Milena Moroni

Erogazione corsi

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI”

ATTIVATE N. 3 INIZIATIVE FORMATIVE 20130277/237/751

Affiancamento dei RDF al collaboratore della DF nella fasi ritenute critiche della progettazione: utilizzo della POST.PR.1 per iniziative dipartimentali

1 anno

DST Marinella Quaglia Anna Cattaneo

Sperimentazione del piano di progetto per le iniziative che necessitano di affiancamento del collaboratore DF al RDF

Dicembre 2013

LUCIO RAIMONDI

AFFIANCAMENTO ATTUATO, PROSEGUE

Restituzione report attività formativa primo semestre

6 mesi DST Restituzione indicatori

Giugno 2014

LUCIO RAIMONDI

SOLO SE RICHIESTI DAL RESPONSABILE

Obiettivo: 3 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica

Avviare certificazione per corsi di eccellenza 12 mesi annuale DST/RQST DST/RQST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica Firmaverificatore Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Raccolta delle informazioni e prima stesura documenti certificati

1 anno

DST Eugenia D’Imico

Bozza procedura Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

NON SONO POSSIBILI CERTIFICAZIONI PER CORSI DI ECCELLENZA

Obiettivo: 4 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica Elaborare la procedura per gestione della biblioteca aziendale 12 mesi annuale RQST DST/RQST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica Firma verificatore

Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Analisi delle attività correlate 1 anno DST

RQST bozza procedura

Giugno 2014 LUCIO RAIMONDI

NON APPLICABILE: PROCESSO NON PIU’ A CAPO DELLA FORMAZIONE

elaborazione della procedura 1 anno

DST RQST

procedura elaborata

Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

NON APPLICABILE: PROCESSO NON PIU’ A CAPO DELLA FORMAZIONE

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Obiettivo: 5

Potenziamento della formazione a distanza (FAD

1 anno RQST Avvio di almeno una inziativa formativa in FAD

Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

EROGATO CORSO FAD IMPLEMENTAZIONE DELLE PROCEDURE AZIENDALI PROGETTATO CORSO “SOGGETTO FRAGILE”

Rete HPH 1 anno Barbara Grecchi

Prosecuzione attuazione programma

Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

PIANO HPH/WHP

Gli obiettivi 2013, sono stati tutti raggiunti, sia quelli definiti dalla Formazione sia quelli di man dato e legati alle RAR ( relazione del Responsabile GSRU d el 17/02/2014); non è stata elaborata una procedura per la gestione della biblioteca online p erché il processo è stato trasferito ad altra unità operativa; si è però provveduto a:

• Applicare l’Istruzione Operativa : CONSERVAZIONE DE LLA DOCUMENTAZIONE –CORSI INTERNI, con evidenti alleggerimenti sulla produzio ne cartacea, controllo documentale facilitato ed eliminazione della documentazione arc hiviata.

NEL 2013 è entrato a pieno regime il ribaltamento delle ore sul cartellino a seguito dell’autorizzazione del dipendente in aggiornamento esterno. Concluso il corso FAD sulla sicurezza intrapreso nel 2012-2013; e’’ stato avviato il corso FAD legato all’implementazione delle procedure aziendali (trasporti secondari, isolamento, cadute, contenzione) il cui scopo, rientrante anche negli obiettivi di budget 2013, è stata la formazione dei medici ed infermieri del Dipartimento Medico. Nel 2014 sono stati inglobati nello stesso progetto, anche i medici del dipartimento di Cure Intermedie e i restanti medici/infermieri che non hanno concluso il corso nel 2013. Attivazione di un gruppo di lavoro per la elaborazione di corsi FAD legati alle RAR del Risk management; Procedura attivazione consulenza Psicologica; soggetto fragile. Obiettivo per l’anno 2014 sarà quello di potenziare questa nuova tipologia di corsi e la loro erogazione. Per il 2014 sono stati mantenuti gli stessi indicatori (allegato 2), inserendone nuovi per la mappatura degli obiettivi formativi perseguiti con le iniziative formative. Ad oggi non sono stati definiti gli obiettivi di mandato. Definiti gli obiettivi 2014 (allegato 1), i quali potranno essere integrati durante l’anno una volta che saranno definiti anche quelli di mandato. EVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTOEVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTOEVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTOEVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTO

Decisioni assunte: Non ci sono stati nuovi inserimenti. CONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLACONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLACONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLACONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLA EFFICACIA DEGLI STESSIEFFICACIA DEGLI STESSIEFFICACIA DEGLI STESSIEFFICACIA DEGLI STESSI

Decisioni assunte: Elaborata dal Responsabile della USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica una procedura ad hoc; pubblicata sul sito aziendale il Piano di Formazione 2014 e la relazione sulla ricaduta formativa 2013. Tutti gli obiettivi di mandato, del Direttore Generale, quali legati alle risorse aggiuntive sono stati pienamente raggiunti (relazione del Responsabile USS Formazione del 09/01/2014). VALUTAZIONE DEI FORNITORIVALUTAZIONE DEI FORNITORIVALUTAZIONE DEI FORNITORIVALUTAZIONE DEI FORNITORI

Decisioni assunte: La valutazione delle iniziative formative tiene conto non solo del gradimento della docenza esterna laddove presente effettuata dai discenti, ma pure di quella dei Tutor d’aula dove previsti; dalla valutazione dei docenti emerge una buona qualità del servizio reso. Non si sono evidenziate criticità significative nei corsi erogati. Nel 2013 sono stati utilizzati 226 fornitori esterni e 253 interni (docenti, relatori, docenti/relatori non ecm); i curriculum vitae sono conservati in formato elettronico ed in originale all’interno della documentazione dei corsi, ed hanno validità triennale, secondo quanto previsto nel d.g.r n.1006 del 11/02/2013 “IL SISTEMA

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

LOMBARDO DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ANNO 2013. VAVAVAVALUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI OSSERVAZIONELUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI OSSERVAZIONELUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI OSSERVAZIONELUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI OSSERVAZIONE

L’applicazione del SGQ, nel 2014, in termini di rispetto delle procedure, utilizzo della modulistica di sistema e coinvolgimento, ha raggiunto buoni livelli. La documentazione del SGQ viene periodicamente rivista. Per l’aggiornamento dei documenti in uso dalla USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica, si rimanda al modulo PGA.CD.1-M.1 Elenco della documentazione interna. E’ in fase di sperimentazione le job description e dossier formativo individuale, redatto dal Responsabile della Formazione Dott. Lucio Raimondi. BISOGNO DI RISORSEBISOGNO DI RISORSEBISOGNO DI RISORSEBISOGNO DI RISORSE

Resta inteso che, nonostante un significativo aumento della offerta formativa e conseguentemente aumento delle ore di formazione e crediti erogati, rimane critica la possibilità dei dipendenti di partecipare a tutte le iniziative programmate, poiché l’ambito organizzativo non consente un distaccamento sistematico del personale. La struttura formazione oltre all’attenzione riservata al personale con obbligo ECM, ha sempre inteso la formazione come elemento trasversale a tutti gli operatori, garantendo iniziative formative al personale di supporto ed amministrativo.

RISORSE TECNOLOGICHE :RISORSE TECNOLOGICHE :RISORSE TECNOLOGICHE :RISORSE TECNOLOGICHE : Altri applicativi sono di sicuro impatto per il miglioramento del servizio reso; è possibile accedere per tutto il personale al proprio dossier formativo e stampare gli attestati di corsi effettuati dall’azienda ospedaliera attraverso l’area personale presente nell’home aziendale. E’ in valutazione la possibilità di creare un link nell’area formazione per iscriversi online ad alcune iniziative formative. E’ in fase di conclusione il corso FAD avviato nel 2013 sulle procedure aziendali; Per il 2014 è stata programmata l’attività di progettazione di nuovi corsi FAD, in particolare:

� Corso neo-assunti [da riprogrammare] � L’utilizzo della biblioteca aziendale online e SBBL [da riprogrammare] � Il soggetto fragile (legato agli obiettivi di budget) � Corso di formazione sulla sepsi nell’azienda ospedaliera della provincia di lodi (conoscenza delle

procedure legato agli obiettivi di budget) � Implementazione della procedura stress lavoro correlato � La prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegittimità nella P.A.

Parimenti utile sarebbe la gestione della formazione a distanza per la trasmissione di conoscenze legate alla produzione ed implementazione della documentazione aziendale (Protocolli/Procedure/PDT), dei neo-assunti e delle norme che regolamentano il SSN/SSR, a tal fine sono state avviati acquisti ah hoc, così come segnalato più sopra. Sebbene tali affermazioni siano identiche a quelle già espresse l’anno precedente alcuni avanzamenti sono stati prodotti: RISORSE ECONOMICHERISORSE ECONOMICHERISORSE ECONOMICHERISORSE ECONOMICHE

� In relazione della interpretazione data sulle indicazioni di riduzioni di spesa della pubblica amministrazione, il budget stanziato per l’anno 2014 è pari a 165.000 €;

� Rispetto all’utilizzo del medesimo budget nel 2013, si sottolinea che una quota economica relativa

alla formazione 2013 è stata recuperata attraverso: o Attività di sponsorizzazioni o Iscrizioni corsi da personale esterno o Finanziamenti Provinciali o Fondi inps

RISORSE STRUMENTALIRISORSE STRUMENTALIRISORSE STRUMENTALIRISORSE STRUMENTALI � Resta la necessità di implementare l’informatizzazione dei sistemi di visualizzazione, ribaltamento,

reportistica della Struttura.

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Gli obiettivi e gli indicatori raggiunti

dalla formazione 2014 1 novembre 2014

Azione Indicatore Raggiungimento Responsabilità Eliminazione della stampa di tutti gli attestati di partecipazione ad iniziative interne e pubblicazione sull’angolo del dipendente.

n. di partecipazioni/ n.

attestati = 0 100% Raimondi

Eliminazione della stampa delle registrazioni delle attività formative per tutti i dipendenti e pubblicazione sull’angolo del dipendente.

n. dipendenti/n. registrazioni (CV)

= 0 100% Raimondi

Implementazione dell’utilizzo del Protocollo informatizzato.

protocollo installato su tutte le postazioni PC

ed utilizzo

50%

(formazione

effettuata)

Raimondi-Riboni

Avvio della nuova trasmissione dei flussi ECM/CPD.

Istruzione Operativa prodotta

100% Raimondi

Stesura e adozione della Istruzione Operativa Titolario di Classificazione e Massimario di Scarto per la documentazione del Corso di Laurea in Infermieristica

Istruzione Operativa prodotta

50% (mappatura dei

documenti) Riboni

Eliminazione della stampa del materiale didattico agli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica

Riduzione n. fotocopie

100% Riboni

Eliminazione della stampa delle relazioni degli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica

Riduzione n. fotocopie 100% Riboni

Stesura della Procedura Fascicolo Personale Procedura elaborata

90% (in visione) Raimondi

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Nello specifico la Rete WHP, viene chiesto un avvio e/o sviluppo del programma (nello specifico adesione ad almeno 3 aree sulle 6 individuate).

Codice area

Codice

Buona

Pratica

Descrizione

Cronoprogramma 2014

1quad.

2quad.

3.quadr.

a)1. Area tematica

ALIMENTAZIONE*

1.1 Avvio dell’introduzione attraverso il

coinvolgimento dell’USC Approvigionamento

ed economato per l’introduzione nella gara

d’appalto del pane a basso contenuto di

sale

X

1.2 interventi sui distributori automatici X X

1.3 interventi presso l'area di refezione X X X

1.5 Iniziativa Codice colore presso la mensa

aziendale

X

f)2. Area

BENESSERE E

CONCILIAZIONE

FAMIGLIA LAVORO

6.2 Attività di formazione: Percorso di almeno 8

ore per le prime linee di management per

sviluppare una cultura aziendale attorno ai

temi della conciliazione vita-lavoro, del

benessere organizzativo, della motivazione

dei lavoratori, della responsabilità

X

6.3 Integrazione all’indennità per maternità e

congedo parentale con incentivazione

all’utilizzo

dei congedi da parte dei padri.

X

6.4 Flessibilità dell’orario

Part-time temporaneo reversibile previsto

nella contrattazione di secondo livello o

concesso di fatto

X

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Di seguito alcuni dati riferiti alla formazione PREGRESSA in linea con gli anni

precedenti.

Si confermano Si confermano Si confermano Si confermano in sostanza in sostanza in sostanza in sostanza i rapporti di partecipazione ai corsii rapporti di partecipazione ai corsii rapporti di partecipazione ai corsii rapporti di partecipazione ai corsi

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Si confermano i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano i rapporti di partecipazione ai corsi

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Si confermano Si confermano Si confermano Si confermano i rapporti di partecipazione dei crediti formativi erogatii rapporti di partecipazione dei crediti formativi erogatii rapporti di partecipazione dei crediti formativi erogatii rapporti di partecipazione dei crediti formativi erogati 495 iniziative erogate495 iniziative erogate495 iniziative erogate495 iniziative erogate 2013201320132013 560 iniziative erogate 2014560 iniziative erogate 2014560 iniziative erogate 2014560 iniziative erogate 2014

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Si evince una grande sensibilità alla formazione.Si evince una grande sensibilità alla formazione.Si evince una grande sensibilità alla formazione.Si evince una grande sensibilità alla formazione.

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Anche la gradibilità delle iniziative resta molto altaAnche la gradibilità delle iniziative resta molto altaAnche la gradibilità delle iniziative resta molto altaAnche la gradibilità delle iniziative resta molto alta

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Gli obiettivi della USS Formazione 2014

• Mantenere l’accreditamento Mantenere l’accreditamento Mantenere l’accreditamento Mantenere l’accreditamento standard standard standard standard quale Provider Regionalequale Provider Regionalequale Provider Regionalequale Provider Regionale

• MatenimentoMatenimentoMatenimentoMatenimento delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza della della della della FormazioneFormazioneFormazioneFormazione

Vengono mantenute tutte le indicazione per acquisire certificazione all’eccellenza della Struttura.

• Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di Formazione e i Tutor d’aulaFormazione e i Tutor d’aulaFormazione e i Tutor d’aulaFormazione e i Tutor d’aula

La ri-definizione dell’architettura aziendale che nel tempo è venuta a delinearsi porta ad avere una ulteriore attenzione alla diffusione delle conoscenze del modello e dei processi legati alla formazione. In tal senso l’attenzione è stata posta alla verifica delle modifiche organizzative che possono essere sostenute dalla formazione attraverso le diverse figure, quali i Referenti Dipartimentali di Formazione, i Tutor d’aula e i Responsabili/Coordinatori delle diverse U.O./Servizi/Uffici che hanno contribuito nella fase di analisi dei bisogni formativi, nella progettazione, erogazione e valutazione delle iniziative formative. A loro e a tutti i docenti sono stati dedicati momenti di approfondimento sulla progettualità della formazione e sulle diverse metodiche didattiche impiegabili nella formazione. ELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATOELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATOELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATOELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATO Dipartimento GestionaleDipartimento GestionaleDipartimento GestionaleDipartimento Gestionale

Direttore di Direttore di Direttore di Direttore di DipartimentoDipartimentoDipartimentoDipartimento

ReferenteReferenteReferenteReferente eeee----mailmailmailmail

1. Dipartimento Chirurgico Prof. Angelo Argenteri

Mauro Meles [email protected]

2. Dipartimento Medico oncologico

Dr. Giovanni Ucci Riva Maurizio [email protected] Anna Maria Coviello [email protected]

Andrea Levantino [email protected]

3. Dipartimento Diagnostico Roberto Riva

Marisa Nardella [email protected] Stringa Alessandro [email protected] Mariangela Cotta Remusino [email protected] Matteo Orlandi [email protected] Alessandro schiavi [email protected]

4. Dipartimento Emergenza Urgenza

Dott. Giuseppe Rivolta

Villani Miriam Giovanna Raffaglio

[email protected] [email protected]

5. Dipartimento Materno Infantile

Dott. Gianluigi Gargantini

Giuseppe Carrera [email protected]

6. Dipartimento delle Cure Intermedie e Riabilitazione

Dott. Paola Bernocchi

Nelia Cremascoli [email protected]

7. Diaprtimento Salute Mentale

Dott. Eligio Gatti Franca Guerrini [email protected]

8. Dipartimento Tecnico-amministrativo

Dott. Maurizio Bracchi

In attesa di definizione

• Nuovi modelli organizzativiNuovi modelli organizzativiNuovi modelli organizzativiNuovi modelli organizzativi

Ad accompagnare le modifiche organizzative si può fronti è intervenuta la formazione con l’obiettivo di riportare la centralità della persona assistita nelle prime fasi di ricovero in particolare con le iniziative dirette a tutti i Coordinatori Aziendale all’atraverso l’erogazione di iniziative formative che hanno messo in evidenza:

• il nuovo modello organizzativo regionale • il nuovo modolle organizzativo del SITRA Aziendale • La formazione dei Responsabili di Area Dipartimentale (RAD) • La formazione congiunta da RAD e Coordinatori. • La formazione dei Referenti della Qualità

Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• La qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina LegaleLa qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina LegaleLa qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina LegaleLa qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina Legale Formazione specifica è stata legata ai progetti della qualità e del Risk Management, e della Medicina Legale, erogando iniziative formative ad hoc, legate alla elaborazione implementazione di procedure; la tenuta sotto controllo della documentazione sanitaria e le responsabilità collegate.

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Il Corso di Laurea in InfermieristicaIl Corso di Laurea in InfermieristicaIl Corso di Laurea in InfermieristicaIl Corso di Laurea in Infermieristica In numerose iniziative formative sono stati invitati a partecipare sia il personale afferente al Coro di Laurea sia gli studenti al fine di avvicinare il mondo aziendale con quello universitario. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Progetto congiunto inserimento neoProgetto congiunto inserimento neoProgetto congiunto inserimento neoProgetto congiunto inserimento neo----assuntoassuntoassuntoassunto

• L’accoglienzaL’accoglienzaL’accoglienzaL’accoglienza Una scelta di principio quella aziendale di attivazione del Servizio Accoglienza che ha visto la formazione come sostegno alle competenze delle operatrici attraverso l’acquisizione di competenze linguistiche e di sensibilizzazione alla persona straniera, unitamente alla produzione della Carta dei Servizi Sanitari Aziendali ed a nuove attività legate all’avvicinamento della Azienda al Cittadino. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• I percorsi DiagnosticoI percorsi DiagnosticoI percorsi DiagnosticoI percorsi Diagnostico----TerapeuticiTerapeuticiTerapeuticiTerapeutici La definizione di percorsi diagnostico-terapeutici più comuni nel Dipartimento Medico ha dato avvio ad una serie di iniziative per la loro diffusione. Il grande successo di partecipazione e la presentazione competente dei docenti hanno determinato la volontà di perseguire tali percorsi per il 2010 su tutti i dipartimenti. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Potenziamento della formazione On The JobPotenziamento della formazione On The JobPotenziamento della formazione On The JobPotenziamento della formazione On The Job Così come definito dalla D.g.r. 12 aprile 2006 – n. 8/2372 la Formazione On The Job rappresenta una tipologia di formazione professione in cui le sequenze rilevanti delle abilità e competenze da apprendere vengono insegnate all’interno di situazioni in cui il soggetto esercita già attività lavorative a cui il programma vuole prepararae. Si configurano come attivita di formazione sul campo le seguenti tipologia (D.G.R. n.VII/18576 del 5 agosto 2005): USS Formazione continua a mantenere aggiornati i suoi interlocutori attraverso la partecipazione ad iniziative che hanno tali contenuti. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Consolidamento della Formazione Individuale in AutoformazioneConsolidamento della Formazione Individuale in AutoformazioneConsolidamento della Formazione Individuale in AutoformazioneConsolidamento della Formazione Individuale in Autoformazione È continuata la raccolta di documentazione sulla formazione individuale e Autoformazione. È ormai prassi consolidata il recupero dei dai e l’invio di tale attività attraverso flussi informativi alla Regione; la nostra Azienda è stata una delle prime a promuovere tale attestazione formativa. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Il sostegno alla Ricerca ScientificaIl sostegno alla Ricerca ScientificaIl sostegno alla Ricerca ScientificaIl sostegno alla Ricerca Scientifica Anche per l’anno 2014 sono continuate le iniziative per favorire la conoscenza degli strumenti informatici aziendali finalizzati al recupero della documentazione scientifica. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• La partecipazione all’aggiornamento esternoLa partecipazione all’aggiornamento esternoLa partecipazione all’aggiornamento esternoLa partecipazione all’aggiornamento esterno Sono state monitorate le richieste di aggiornamento esterno e per tutte dati gli step di autorizzazione risultano congruenti sia alla disciplina di appartenenza del dipendente che all’area dell’esercizio. Per meglio finalizzare le richieste di aggiornamento obbligatorio è in essere la volontà che l’istituto possa essere richiesto solo per attività formative residenziali di corsi teorico-pratici con un numero di partecipazioni adeguato alla tipologia formativa e stage presso altre aziende che abbiano caratteristiche di aggiornamento esterno e non di missione o comando. È stata rivista ed aggiornata la procedura di accesso all’aggiornamento esterno anche per i Medici Specialisti Ambulatoriale. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Centro di riferimento IRCCentro di riferimento IRCCentro di riferimento IRCCentro di riferimento IRC

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

La USS Formazione su proposta del Responsabile S.S.U.E.M. 118 dell’Azienda di Lodi in merito all’organizzazione dei corsi di formazione sull’emergenza da erogare1 si fa carico di tali iniziative mantenendo collegamenti tra Istruttori Interni (con l’eventuale costituzione di un albo per istruttori Accreditati) ed aziende Esterne. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• La biblioteca onlineLa biblioteca onlineLa biblioteca onlineLa biblioteca online Ogni anno viene effettuata una ricognizione sulle necessità di aggiornamento attraverso la lettura di documentazione scientifica rintracciabile dalla biblioteca on-line aziendale. Questo ha comportato una sistematicità nella valutazione di eventuali non arrivi delle riviste stesse e nel farsi carico di tutte le procedure legate alle nuove attivazioni. Una attenta analisi di tutti gli accessi alle riviste consentirà questo anno di determinare le priorità di acquisizione delle riviste e la dismissione di quelle inutilizzate. Sono e si mantengono avviati i rapporti con il SBBL che hanno portato all’attivazione e visualizzazione di ulteriori Editori. Sono state progettate ed erogane numerose iniziative formative per l’acquisizione della competenza all’utilizzo della biblioteca online aziendale. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• I collegamenti tra formazione e valutazione del personaleI collegamenti tra formazione e valutazione del personaleI collegamenti tra formazione e valutazione del personaleI collegamenti tra formazione e valutazione del personale

Vi è stata una stretta collaborazione con tutti i Servizi/Uffici che a pieno titolo partecipano alla gestione della valutazione del personale sulla scorta delle indicazione delle USC Gestione e Sviluppo Risorse Umane, finalizzata alla implementazione del sistema. Uno sguardo prospettico per il 2011 nella presa in carico di tutto il sistema dal punto di vista della formazione dei valutatori e della produzione di un aggiornamento dello strumento in uso. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Il dossier formativoIl dossier formativoIl dossier formativoIl dossier formativo Le indicazioni sia ministeriale che regionali hanno introdotto il concetto del Dossier Formativo; la Formazione si è attrezzata sia nella organizzazione di iniziative formative orientate al raggiungimento dei diversi obiettivi, sia nell’informatizzazione che per la tracciabilità dello stesso. Proseguimento attività formaProseguimento attività formaProseguimento attività formaProseguimento attività formativa tiva tiva tiva

• Accompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive RegionaliAccompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive RegionaliAccompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive RegionaliAccompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive Regionali

L’attività formativa per l’anno 2014 ha accompagnato tutti i progetti legati alle risorse aggiuntive in accordo e con il sostegno delle diverse responsabilità individuate.

• Predisposizione diPredisposizione diPredisposizione diPredisposizione di un piano di formazione per Medici Specialisti Ambulatorialiun piano di formazione per Medici Specialisti Ambulatorialiun piano di formazione per Medici Specialisti Ambulatorialiun piano di formazione per Medici Specialisti Ambulatoriali

Anche questo anno è stato prodotto un piano di formazione per i Medici Specialisti Ambulatoriali che conserva tutte le caratteristiche di offerta sia interna che esterna che per tutti i dipendenti. La formazione ha inteso raccogliere e presidiare anche i progetti a loro legati, con attività formative ad hoc. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

1 Deliberazione n. 552 del 20/09/2002

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Rilevazione dei bisogni

Ogni anno la USS Formazione attiva la ricerca sui bisogni formativi con modalità permanenti di ascolto

delle istanze culturali dei collaboratori.

In particolare orienta l’azione alla ricognizione di :

� stato della motivazione al sapere ed all’uso del sapere del collaboratore attraverso le interviste al

Vertice Strategico, ai Direttori di Dipartimento, ai Direttori degli Uffici di Staff;

� istanze personali del sapere che provengono dall’ambiente e che possono trasformarsi in

fabbisogni ai quali l’azienda Provider può orientare risposte formative, soprattutto in riferimento agli

ambiti specialistici dei professionisti (formazione sul campo; aggiornamento esterno);

� livello di empowerment dei saperi impliciti forniti dalla personale esperienza aziendale dei

collaboratori o frutto di un bilancio dei saperi effettuato dal Provider sul singolo, attraverso l’indagine

sugli stakeholder (l’analisi del sistema di attese con la richiesta a tutti i Responsabili/Coordinatori di

attività formative da erogare nell’anno successivo);

In ogni indagine i bisogni formativi sono ricercati secondo direttrici, quali:

1. Ambito tecnico Ambito tecnico Ambito tecnico Ambito tecnico –––– professionaleprofessionaleprofessionaleprofessionale (risulta essere il fulcro più ricorrente e stabile delle indagini).

2.2.2.2. Ambito manageriale.Ambito manageriale.Ambito manageriale.Ambito manageriale.

3. Ambito socioAmbito socioAmbito socioAmbito socio----sanitario:sanitario:sanitario:sanitario: (i comportamenti e gli atteggiamenti degli Operatori sanitari devono

essere congruenti con gli obiettivi più generali della programmazione aziendale,regionale e

nazionale).

4. Ambito individuale:Ambito individuale:Ambito individuale:Ambito individuale: legato alle istanze di espressione della formazione fruita dal lavoratore e quindi

con azioni orientate al mantenimento dei saperi.

L’incontro tra domanda e bisogno di formazione avviene attraverso:

� Analisi delle fonti esterne all’Azienda:Analisi delle fonti esterne all’Azienda:Analisi delle fonti esterne all’Azienda:Analisi delle fonti esterne all’Azienda:

o Obiettivi Nazionali [Conferenza Stato Regioni 1 agosto 2007: riordino del sistema di

Formazione continua in Medicina];

o Obiettivi Regionali [Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario

regionale];

o CCNL;

o Norme e Regolamenti a carattere Generale legate alla formazione

o Sistema Regole Regionali

� Analisi delle fonti interne:Analisi delle fonti interne:Analisi delle fonti interne:Analisi delle fonti interne:

o Formazione pregressa (quali/quantitativa) interna ed esterna;

o Indagini sulla Customer; Eventi critici; Reclami ed encomi,

o Interviste semi-strutturate al Vertice Strategico ed agli Uffici in Staff;)

o Analisi del sistema di attese (ai Responsabili/Coordinatori)

o Analisi relazioni Aggiornamento Esterno

o Piano Aziendale di implementazione Joint Commission

o Piano Aziendale Risk Management 2012

o Piano Aziendale in materia di Sicurezza

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

o Piano Aziendale HPH

o Piano Aziendale di Comunicazione

o RAR Dirigenza e Comparto

o Obiettivi Direttore Generale

o Progetti AO/ASL

� Analisi del sistema organizzativo attraverso il Piano di Organizzazione e di Funzionamento Analisi del sistema organizzativo attraverso il Piano di Organizzazione e di Funzionamento Analisi del sistema organizzativo attraverso il Piano di Organizzazione e di Funzionamento Analisi del sistema organizzativo attraverso il Piano di Organizzazione e di Funzionamento

Aziendale.Aziendale.Aziendale.Aziendale.

� GLI STRUMENTIGLI STRUMENTIGLI STRUMENTIGLI STRUMENTI

Relativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativi sono Relativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativi sono Relativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativi sono Relativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativi sono

rappresentati da:rappresentati da:rappresentati da:rappresentati da:

STRUMENTOSTRUMENTOSTRUMENTOSTRUMENTO TARGETTARGETTARGETTARGET CONDUZIONECONDUZIONECONDUZIONECONDUZIONE PERIODICITÀPERIODICITÀPERIODICITÀPERIODICITÀ

Interviste semi-strutturata

Direttori di Dipartimento Vertice Strategico

Responsabile Formazione e Referente Dipartimentale di Formazione

Annuale

Scheda per analisi sistema di attese

Responsabili e Coordinatori di UO/Servizi/Uffici

Collaboratori USS Formazione Annuale

Questionario bisogni formativi

Tutto il personale che partecipa ad attività formative

Collaboratori USS Formazione Annuale (ad ogni corso di formazione)

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Analisi dei fabbisogni

Come ogni anno è necessario prevedere una attività formativa che possa rispondere in buona sostanza ad alcune variabili determinate dalle diverse discipline agite in ambito aziendale dal singolo o dalla famiglia professionale, dagli obiettivi aziendali, da quelli nazionali e regionali. Ecco, dunque che l’apporto della formazione aziendale deve contenere nella fase di programmazione tali elementi che possano accompagnare il singolo, il gruppo e l’intera Azienda verso il raggiungimento di obiettivi prefisati. Di seguito vengono segnalati i percorsi non definiti che si intendono perseguire per l’anno 2015. Attività formativa legata alle Determinazioni in ordine alla Gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2015

In attesa delle deliberazioni

Interviste Interviste Interviste Interviste dipartimentali_201dipartimentali_201dipartimentali_201dipartimentali_2015555 Data 10.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Guerrini-Gatti DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile di SALUTE MENTALE

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nella USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle iniziative erogate

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali

• avvio e proseguimento progetto formativo riorganizzazione del dipartimento

• attività di gruppi di miglioramento

• le teoriche dell’assistenza infermieristica

• accreditamento all’eccellenza

• elaborazione della carta dei servizi

• progetto Adolescenti e Psichiatria:

− Gruppo di miglioramento per stesura protocollo (aspetti organizzativi; diagnostico-terapeutici ed assistenziali)

− corsi residenziali: Pediatria/PS/SPDC+ Tutti i Resp. E Coord del Dip. Salute mentale

• Aggiornamenti in tema di riabilitazione psichiatrica

• Il ruolo dei volontari nel Dipartimento 4. Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;

certificazione.

Buona la ricaduta formativa

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Data 12.12.2013

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Pittali, Cotta Ramusino, Stringa DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO - LABORATORIO

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I

AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle nuove tecnologie

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della Procedura di Laboratorio ;

• revisione dei profili di esami

• gruppi di miglioramento per la determoinazione dei profili di esami

• gruppi di miglioramento per l’analisi della appropriatezza prescrittiva

• avvio i progettazioni formative per mmg

• gli esami della coagulazione

• Team working 4. Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;

certificazione. 5. /6/7/8

Buona la ricaduta formativa

Data 5.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-POGGI-ORLANDI SCHIAVI DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO - RADIOLOGIA

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I

AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle nuove tecnologie

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della Procedura di Laboratorio ;

• Appropriatezza prescrittiva : interna ed esterna

• Attività interventistiche in radiologia

• Attività convegnistica sulle immagini del bacino

• Collaborazioni legate all’utilizzo dell’esame ecograficoi

• Il rischio clinico in radiologia 4. 5/6/7/8

Buona la ricaduta formativa

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Data 3.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista Raimondi-BUVOLI-RAFFAGLIO-VILLANI

DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO EMERGENZA

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello specifico tecnico-professionale

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della gestione della emergenza interna

• Ampliamento della attività formativa sul Modello di intensità di cura, in particolare:

• Blocco operatorio (scenari nazionali/internazionali di organizzazione)

• Pronto soccorso (scenari nazionali/internazionali di organizzazione)

• Avvio della sperimentazione tra job/valutazione/dossier formativo della Terapia sub-intensiva come proseguimento della formazione iniziata e del pronto soccorso

• Attenzione alla privacy (osservazione diretta e d intervento formativo)

• Mettere a sistema la gestione della emergenza

• Collaborazione altri dipartimenti su tematiche come il Dolore

• Proseguimento formazione ecografica

• Attenzione all’anziano in pronto soccorso 4. Sensibilità alla formazione 5. Non legati alla formazione 6. /7/8

Buona la ricaduta formativa

Data 5.12.2013

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-UCCI-Pozzoli-Grossi- Collemi DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO MEDICO ONCOLOGICO

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello specifico tecnico-professionale

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della gestione della emergenza interna

• Ampliamento della attività formativa sul Modello di intensità di cura, in particolare: MEDICINA SPECIALISTICA (Cardio-Pneumo)

• Le cure palliative non oncologiche (cardio/pneumo/nefro/neuro)

• L’assistenza domiciliare

• La riabilitazione respiratoria

• La cartella informatizzata UO Codogno

• Gruppo di lavoro Operatori – volontari di tutti i presidi in ambito oncologico

• Gruppo di lavoro protocollo Liverpool care

• Proseguimento attività per PIC

• Coordinamento protocollo Dolore

• Convegno cure simultanee con Cittadinanza

• Team working diparti menate

• Team worhing cardio/medicina Codogno

• Il ritardo evitabile cardiologico e neutrologico 4. /5/6/7/8

Buona la ricaduta formativa

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Data 12.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Carrera Gargantini DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO MATERNO IN FANTILE

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle 0USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione degli argomenti trattati sia in campo Ostetrico/Ginecologico che Pediatrico

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS afferenti al Dipartimento; Unicità della produzione ed implementazione della documentazione del Dipartimento

• Proseguimento progetto: o Sviluppo della parte tecnico-specialistica o Sviluppo parte manageriale (anche corso di

laurea, uff infermieristico, risk, ecc) o Sviluppo della modellistica organizzativa

(tipo intensità cure/complessità assistenziale)

• Il ruolo dei volontari

• Team Working (la comunicazione efficace, la gestione del conflitto)

• Assistenza al bambino critico

• Il dolore pediatrico

• Avvio progettazione formazione per neonatologia

• La gestione delle emergenze in sala parto

• PBLS

• La riabilitazione del pavimento pleurico

• ELPLS (IRC - formazione formatori Emergenza )

• Attività formativa ASL – AO

Buona la ricaduta formativa

Data 12.12.2013

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Bernocchi-Cremascoli- Cioccala DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE E RIABILITAZIONE

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E 1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative

svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nella USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle iniziative erogate

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali:

• Collegamento formativa con la TIS

• Convegno sulle eccellenze del Dipartimento

• Corsi sull’appropriatezza prescrittiva (interna e per MMG)

• Come stendere un PDTAR

• l’Orto-Geriatria – Stesura protocollo

• Omogeneizzare la Cartella Riabilitativa

• Rieducazione Posturale

• Corso miofasciale 4. Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;

certificazione.

Buona la ricaduta formativa:

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

Data 10.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Meles-Boschiroli DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO CHIRURGICO

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I

AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello specifico tecnico-professionale

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della gestione del pz chirurgico nelle diverse specialità:

• Proseguimento dei gruppi di miglioramento e attivazione nelle altre U.O.

• Progettazione attività convegnistica 5. 6. / 7. / 8. / 9. /

SONO STATE EFFETTUATE INTERVISTE AL Direttore Dipartimento Amministrativo e Direttore Sanitario, per entrambi è prioritaria l’identificazione di bisogni formativi in relazione alle nuove regole del SSR

risultati questionari obiettivi

Restituiti 508 questionariRestituiti 508 questionariRestituiti 508 questionariRestituiti 508 questionari

PRIORITÀ PRIORITÀ PRIORITÀ PRIORITÀ

Accreditamento Argomenti tecnico professionali

Innovazione tecnologica

75 92 77

In relazione delle priorità individuate dai In relazione delle priorità individuate dai In relazione delle priorità individuate dai In relazione delle priorità individuate dai

avviato corsi in relazione:avviato corsi in relazione:avviato corsi in relazione:avviato corsi in relazione:

� Gestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliative

� Corsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associatiCorsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associatiCorsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associatiCorsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associati

� Elaborazione/aggiornamento delle procedureElaborazione/aggiornamento delle procedureElaborazione/aggiornamento delle procedureElaborazione/aggiornamento delle procedure

� Iniziative di risk managementIniziative di risk managementIniziative di risk managementIniziative di risk management

� Iniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campo

� Iniziative legate alla sicurezza dell’OperatoreIniziative legate alla sicurezza dell’OperatoreIniziative legate alla sicurezza dell’OperatoreIniziative legate alla sicurezza dell’Operatore

Accreditamento

Argomenti tecnico professionali

Innovazione tecnologica

comunicazione e consenso

Sicurezza del paziente

Documenti

Gestione dolore

distribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formativi

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Pi

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica

risultati questionari obiettivi

formativi_2014

comunicazione e consenso

Sicurezza del paziente

Documenti Gestione dolore

81 83 89 77

In relazione delle priorità individuate dai In relazione delle priorità individuate dai In relazione delle priorità individuate dai In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo

avviato corsi in relazione:avviato corsi in relazione:avviato corsi in relazione:avviato corsi in relazione:

Gestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliative

Corsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associatiCorsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associatiCorsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associatiCorsi sulla cartella informatizzata ed altri applicativi associati

Elaborazione/aggiornamento delle procedureElaborazione/aggiornamento delle procedureElaborazione/aggiornamento delle procedureElaborazione/aggiornamento delle procedure

Iniziative di risk managementIniziative di risk managementIniziative di risk managementIniziative di risk management

Iniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campo

Iniziative legate alla sicurezza dell’OperatoreIniziative legate alla sicurezza dell’OperatoreIniziative legate alla sicurezza dell’OperatoreIniziative legate alla sicurezza dell’Operatore

distribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formativiSerie1

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

risultati questionari obiettivi

partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo partecipanti ai diversi corsi nel 2013 abbiamo

Gestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliativeGestione del dolore con attivazione di iniziative sulle Cure palliative

Iniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campoIniziative delle diverse discipline anche con la formazione sul campo

75

92

77

81

83

89

77

distribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formatividistribuzione obiettivi formativi

28

LA TRADUZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI_201LA TRADUZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI_201LA TRADUZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI_201LA TRADUZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI_2014444 PROGETTI AZIENDALI/ASDOSPROGETTI AZIENDALI/ASDOSPROGETTI AZIENDALI/ASDOSPROGETTI AZIENDALI/ASDOS---- SI CONFERMA LA SI CONFERMA LA SI CONFERMA LA SI CONFERMA LA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2014PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2014PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2014PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2014

LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE FORMATIVAFORMATIVAFORMATIVAFORMATIVA

29

La progettazione delle attività formative, per essere efficace ed in grado di conseguire i risultati prefissati, deve soddisfare due esigenze primarie:

� Essere sostenibile; � Essere strutturata su misura (risultante dall’analisi dei fabbisogni formativi)

I requisiti di sostenibilità e compatibilità – che sul terreno progettuale si integrano tra loro – costituiscono un permanente parametro di riferimento. Il requisito della sostenibilità deve infatti essere soddisfatto e a tal fine in relazione della Direttiva n. 10/2010 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, unitamente alle prime indicazione delle Regole di Sistema Regione Lombardia, il budget della formazione potrà subire una riduzione. A tal fine si cercherà di mantenere alta l’offerta formativa interna valutando di volta in volta sulla scorta delle indicazioni del Vertice Strategico e dei Direttori di Dipartimento la possibilità di fruire dell’aggiornamento esterno. Saranno privilegiate le iniziative esterne solo se corredate di crediti formativi unitamente ad istituti che non generano ore straordinarie. Per la realizzazione del piano di formazione, si chiede di rende disponibile un finanziamento di euro, 165.000 che saranno così ripartiti:

Budget Totale 155.000 Euro

Formazione Trasversale Inter-professionale Formazione Dipartimentale 90.000 Euro 70.000 Euro I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:

� N. di professionisti afferentiN. di professionisti afferentiN. di professionisti afferentiN. di professionisti afferenti � Diversificazione delle famiglie professionaliDiversificazione delle famiglie professionaliDiversificazione delle famiglie professionaliDiversificazione delle famiglie professionali � Complessità organizzativaComplessità organizzativaComplessità organizzativaComplessità organizzativa � Attività formativa interna pregressaAttività formativa interna pregressaAttività formativa interna pregressaAttività formativa interna pregressa � Attività formativa esterna pregressaAttività formativa esterna pregressaAttività formativa esterna pregressaAttività formativa esterna pregressa

Il budget definito è comprensivo della quota prevista dai CCNL della Dirigenza

Il budget definito è vincolante rispetto all'area, ma non nella ripartizione per U.O

Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della USSUSSUSSUSS Formazione uno strumento Formazione uno strumento Formazione uno strumento Formazione uno strumento flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nei diversi progetti o nei diversi progetti o nei diversi progetti o nei diversi progetti o che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento workworkworkwork in progress.in progress.in progress.in progress.

IL RESPONSABILE (Dott. Lucio Raimondi)

30

bibliografia 9. CCNL comparto sanità 1998/2001-1° CCNL CONTRATTO MEDICI 1994/97-1° 10. CCNL DIP. PARTE NORM. 1994/97- CCNL comparto sanità 2002/2005 11. DPR 348/83 12. D.LGS 626/94 13. CIRCOLARE MIN.SALUTE 05/03/02 G.U. N. 110 DEL 13/13/2002 14. D.LGS19/06/99 N.229 15. PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE 2002/2004 16. UNI EN ISO 9000/2000 - 9001/2000 – 9004/2000 – 19011 FEBBRAIO 2003 17. DELIBERA N. 1011 DEL 03/08/01 PROGETTO REFERENTE DIPARTIMENTALE DI FORMAZIONE 18. INTERVENTI DIRETTI AL MIGLIOR FUNZIONAMENTO DELLE AZIENDE SANITARIE LOMBARDE 19. MODIFICHE ALLA L.R. N. 31/97 NORME PER IL RIORDINO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE E SUA INTEGRAZIONE CON LE ATTIVITA’ DEI SERVIZI SOCIALI 20. D.G.R. 06/08/98 N. 6/38133 ATTUAZIONE DELL’ART. 12 COMMA 3 E 4 DELLA L.R. 11/07/97 N.31 DEFINIZIONE DEI REQUISITI E INDICATORI PER L’ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE ( A SEGUITO DI

PARERE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE COMPETENTE 21. D. LGS 30/12/92 N. 502 RIORDINO DELLA DISCIPLINA IN MATERIA SANITARIA A FORMA DELL’ART. 1 DELLA L. 23/10/92 22. D.LGS 07/12/93 N. 517 TESTO AGGIORNAMENTO DEL D. LGS 30/12/92 N. 502 RECANTE: RIORDINO DELLA DISCIPLINA IN MATERIA SANITARIA, A NORMA DELL’ART. 1 DELLA LEGGE 23/10/92 N. 421 23. LINEE GUIDA (NAZ.) DEL 05/08/99 SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO DIFESA DAGLI AGENTI CANCEROGENI 24. DM.M. COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA 25. DM.M. SUI CONTRIBUTI DA PAGARE PER SVOLGERE ATTIVITA’ ECM 26. CIRCOLARE 05/03/2002 M. DIRP. 3/AG/448 PROGRAMMA NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA ECM CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE

AUTONOME DI BOLZANO E TRENTO – ACCORDO 20/12/2001 27. ECM CIRC. D.O.R.O./SEGR. 37 OGGETTO: ECM FORMAZIONE CONTINUA 28. D.M. 10/03/98 CORSI DI FORMAZIONE PER I LAVORATORI INCARICATI DI ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI LUGHI DI LAVORO 29. ACCORDO STATO REGIONI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE SENZA DOLORE PROVVEDIMENTO 7/24/5/01 30. DELIB. N. 282 DEL 06/06/02 PROVVEDIMENTO 24/05/01 DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO, ACCORDO TRA

IL MINISTERO DELLA SANITA’, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME SUL DOCUMENTO DI LINEE GUIDA INERENTI IL PROGETTO “OSPEDALE SENZA DOLORE” ADEMPIMENTI CONSEGUENTI 31. LEGGE 31/12/96 N. 675 TUTELA DELLE PERSONE E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 32. D. LGS. 155 DEL 26/05/97 HACCP 33. LEGGE 05/06/90 N. 135 PROGRAMMA DI INTERVENTI URGENTI PER LA PREVENZIONE E AL LOTTA CONTRO L’AIDS 34. CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO 2002/2005 35. PIANO SANITARIO NAZIONALE 2003/2005 36. DECRETO LEGISLATIVO 30/06/03 N. 196 CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI 37. PRIVACY – CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – CODICE PRIVACY 38. DELIBERA N.18576 SEDUTA DEL 05/08/2004 39. PROGRAMMA TRIENNALE PER L’IMPLEMENTAZIONE DI VALUTAZIONE DELLE AZIENDE SANITARIE ACCREDITATE E DEL MANAGEMENT DELLE AZIENDE SANITARIE PUBBLICHE 40. DELIBERA N. 172 DEL 23/02/2005 “ DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA UNITA’ OPERATIVA SEMPLICE USS FORMAZIONE” 41. DELIBERA N.VII/20767 DEL 16.02.2005 “DETERMINAZIONI IN MERITO AL PROGETTO OPERATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(CPD) ED AGLI

OBIETTIVI FORMATIVI DI INTERESSE REGIONALE 42. DECRETO N. 16760 DEL 16.11.2005 “ACCREDITAMENTO PROVIDER ECM-CPD (EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO) DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA

DI LODI. 43. DELIBERAZIONE N° VIII/001375 DEL 14.12.2005 “DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO REGIONALE PER L’ESERCIZIO 2006” 44. DELIBERAZIONE N° VIII/001525 DEL 22.12.2005 “DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI DI INTERESSE REGIONALE E DEI RISULTATI ATTESI DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE PER L’ANNO

2006, NONCHE’ DELLA MODALITA’ DI VERIFICA DEL LORO RAGGIUNGIMENTO 45. LEGGE 23.12.2005 N. 266 DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2006) 46. DECRETO N. 53 DEL 03.01.2006 “EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): SPECIFICAZIONI OPERATIVE ANNUALITA’ 2005 E IMPOSTAZIONI 2006 47. DELIBERA GIUNTA REGIONALE N.8/2372 DEL 12.04.2006 DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM/CPD (EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO

PROFESSIONALE CONTINUO) ANNO 2006-I° PROVVEDIMENTO 48. PIANO SANITARIO NAZIONALE 2005/2008 49. DECRETO USS GENERALE SANITA’ N.5728 DEL 24.05.2006- EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA, SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): ATTESTATO PER LA FORMAZIONE SUL CAMPO 2005. 50. CIRCOLARE N° 22/SAN: INDICAZIONI E MODALITA’ OPERATIVE PER LA TRASMISSIONE INFORMATICA DEL TRACCIATO RECORD RELATIVO ALL’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI 51. DECRETO USS GENERALE SANITA’ N. 7606 DEL 03/07/2006 EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA, SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): ATTESTATO PER ATTIVITA’ DI FORMAZIONE A DISTANZA

E DI AUTOFORMAZIONE 52. BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 27-12-2006: LINEE GUIDA IN MATERIA DI ISTITUZIONE, ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI COMITATI ETICI 53. GIUNTA REGIONALE USS SANITA’ PROT. H1.2007.0001584: INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE DEI PIANI DI FORMAZIONE AZIENDALI 2007 54. CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO- N. 2709 DEL 14 .12.2006: PROROGA DEL REGIME SPERIMENTALE DEL

PROGRAMMA DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA 55. DECRETO USS GENERALE SANITA’ N. 344 DEL 18.01.2007: SPECIFICHE OPERATIVE ANNUALITA’ 2007 56. CONFERIMENTO ALL’I.R.E.F.-“ISTITUTO REGIONALE LOMBARDO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE” DELL’INCARICO PER LA PROGETTAZIONE, IL COORDINAMENTO E

LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE-ANNO 2007 57. DELIBERAZIONE N. VIII/4576 DEL 18.04.2007- DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM-CPD(EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE

CONTINUO)-ANNO 2007-(DI CONCERTO CON ASSESSORE ABELLI) 58. DELIBERAZIONE N. 605 OGGETTO: DIPARTIMENTI AZIENDALI. ULTERIORI DENOMINAZIONI IN MERITO AL P.O.A. 59. DELIBERAZIONE N. 142 DEL 09.02.2007 OGGETTO: CONFERIMENTO INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA AI SENSI DEGLI ART. 20 E 21 DEL C.C.N.L. 7 APRILE 1999:”COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL

SETTORE FORMAZIONE” 60. PIANO DI EMERGENZA INTERNO IN CASO DI INCENDIO-DLGS 19 SETTEMBRE 1994 N.626 E DM 10 MARZO 1998 61. DELIBERAZIONE N. 453 DEL 15.05.2007 OGGETTO: MODIFICHE AL PIANO DI FUNZIONAMENTO AZIENDALE E NOMINA DEI DIRETTORI DI DIPARTIMENTO 62. DELIBERAZIONE N.VIII/005010 DEL 26.06.07 OGGETTO: PROGRAMMAZIONE REGIONALE DEI CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL PERSONALE CHE OPERA NEI REPARTI DI

MALATTIE INFETTIVE O IMPEGNATI NELL’ASSISTENZA AI CASI DI AIDS AI SENSI DELLA L.N. 135/1990-ANNO FORMATIVO 2007 63. ATTI N. 168/C5R DEL 1 AGOSTO 2007: ACCORDO, AI SENSI DELL’ARTICOLO 4 DEL D.LGS 28 AGOSTO 1997, N. 281, TRA IL GOVERNO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO,

CONCERNENTE “RIORDINO DEL SISTEMA DI FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA” 64. DELIB. N.1 DEL 2 GENNAIO 2008 OGGETTO:PRESA D’ATTO DELLA NOMINA DEL DR. ROSSI GIUSEPPE QUALE DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI 65. DELIBERAZIONE N.1219 DEL 21 DICEMBRE 2007 OGGETTO: PROGRAMMI DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE PER L’ANNO 2008 66. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL 26 OTTOBRE 1972, N. 642- DISCIPLINA DELL’IMPOSTA DI BOLLO 67. BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 18 MARZO 2008-1° SUPPLEMENTO STRAORDINARIO:APPROVAZIONE DEI REQUISITI E DELLE MODALITA’ OPERATIVE PER LA RICHIESTA DI ACCREDITAMENTO

DEGLI OPERATORI PUBBLICI E PRIVATI ALLO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 68. BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 3 APRILE 2008-2° SUPPLEMENTO STRAORDINARIO:LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER LA NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA 69. DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81: ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 1 DELLA LEGGE 3 AGOSTO 2007, N. 123, IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 70. DECRETO LEGISLATIVO 25 GIUGNO 2008, N. 112: DISPOSIZIONI URGENTI PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LA SEMPLIFICAZIONE, LA COMPETITIVITA’, LA STABILIZZAZIONE DELLA FINANZIARIA PUBBLICA E LA

PEREQUAZIONE TRIBUTARIA 71. DOCUMENTI BUONE PRASSI FORMAZIONE REGIONE LOMBARDIA 72. Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2013

31

Allegato

U.S.S. FormazioneFormazioneFormazioneFormazione

E Corso di Laurea in E Corso di Laurea in E Corso di Laurea in E Corso di Laurea in InfermieristicaInfermieristicaInfermieristicaInfermieristica

Dr. Lucio Raimondi

Tel. 0371.372958

Fax. 0371.372987

[email protected]

SCHEDA TECNICA PROPOSTA PROGETTUALE

PARTE I: IL SOGGETTO PROPONENTE

1 Denominazione del soggetto giuridico proponente: AZ IENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Indirizzo sede legale dell’ente: VIA FISSIRAGA, 15 – 26900 LODI (via, n., CAP, città)

Codice fiscale 03426440966 Partita IVA 03426440966

Telefono: 0371.371 Fax 0371.373438

e-mail: [email protected]

Sito web: www.ao.lodi.it

2 Legale rappresentante del soggetto proponente

Cognome: ROSSI

Nome: GIUSEPPE

Indirizzo: VIA FISSIRAGA, 15

Telefono: 0371.376401

E-mail: [email protected]

3 Responsabile dell'attuazione del progetto

Cognome: RAIMONDI

Nome: LUCIO

Indirizzo: VIA SERRAVALLE, 5

Progetto conciliazione

32

CAP: 26900

Città: LODI

Provincia: LO

Telefono: 0371.372980

Fax: 0371.372987

e-mail: [email protected]

Titolo di studio: LAUREA MAGISTRALE SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE

Professione: DIRIGENTE – RESPONSABILE USS FORMAZIONE E CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA

4 Altre proposte progettuali

Il soggetto proponente fa parte di altre Alleanze che hanno presentato proposte progettuali relativamente al presente avviso?

X No

� Sì (specificare quali progetti)

_______________________________________________________________________________________

PARTE II: L'ALLEANZA LOCALE

(riportare i Soggetti che partecipano alla proposta progettuale in qualità di partner, compilando una riga per ogni soggetto coinvolto e indicare per ciascuno il/i ruolo/i svolto/i nell’ambito della presente proposta progettuale)

5 Componenti dell'Alleanza

N.ro

Denominazione completa del Soggetto partner

(se trattasi di Ente pubblico, specificare anche l’Ufficio o il servizio coinvolto)

Ruolo di progettazione

Ruolo di coordinamento

Ruolo di realizzazione

Ruolo di verifica

Note (tipologia

ente*)

AO DI LODI /_�/ /_�_/ � /_�_/ 1

ASL LODI

/�/ /__/ � /__/ 1

ASP SANTA CHIARA – LODI

/_�_/ /__/ � /__/ 1

PROVINCIA DI LODI

/_�_/ /__/ � /__/ 1

UFFICIO DI PIANO /__/ /__/ � /_�_/ 1

UNIVERSITA’ CATTOLICA /_�_/ /__/ /__/ /__/ 2

ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE /�/ /__/ � /�/ 3

* legenda: 1) soggetto pubblico, 2) soggetto privato profit, 3) soggetto privato no profit, 4 ) MPMI o Grande impresa 5) altro (specificare) N.B.: per ciascun partner indicato nel quadro 5 allegare la scheda partnership compilata (All. B.1.2) Caratteristiche dell’Alleanza 5.1 L'alleanza intende costituirsi con una modalità:

33

X Aperta □ Chiusa

Note ______________________________________________________________________________________________ 5.2 L'alleanza si configura in collegamento alla programmazione zonale:

X Sì □ No

5.3 Se sì, indicare con quale modalità:

□ presenza dell'Ufficio di Piano nell'Alleanza (partnership) X presentazione lettera dell’Ufficio di Piano di condivisione degli obiettivi della proposta progettuale □ altre (specificare)

6 Valore aggiunto messo in campo dai Soggetti compone nti la partnership

Soggetto Capofila Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co-finanziamento

Provincia di Lodi Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co- finanziamento

Asp Santa Chiara Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co- finanziamento

Asl di Lodi Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co- finanziamento

Piano di Zona

Conoscenza e permeabilità nel territorio

Forum delle Associazioni familiari

Aval lodigiana

Cooperativa Emmanuele

Università Cattolica Attività di ricerca scientifica e formazione sulle tematiche inerenti la partecipazione volontaria nelle fasi avanzate di vita e la promozione di iniziative volte a favorire la solidarietà tra le generazioni e la conciliazione famiglia - lavoro.

Descrivere, per ciascun componente l’alleanza, il valore aggiunto messo in campo per il raggiungimento dei risultati che si intendono realizzare attraverso la proposta progettuale presentata (co-finanziamento, competenze, relazioni, capacità di fund raising, etc.)

PARTE III: LA PROPOSTA PROGETTUALE

7 Titolo della proposta progettuale

L’INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA “FAMILY FRIENDLY ORIENTED”

8 Continuazione/sviluppo di sperimentazioni poste in essere sul territorio nel biennio 2011 -2013 ed identificate come buone prassi rivolte a cittadini, famiglie e lavoratori

X SI

□ NO

Note:

34

9 Area/e di intervento cui si riferisce la propos ta progettuale (barrare la/le area/e di interesse):

X a) Concessione di incentivi alle persone per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio educativi per l’infanzia

□ b) Concessione di incentivi diretti per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie

□ c) Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es.: flessibilità oraria)

X d) Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale): PRONTO NONNO

X e) Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire i piani personalizzati di congedo di maternità-paternità / parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri

X f) Concessione di incentivi diretti alle persone e alle imprese per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie

X g) Aggiornamento e orientamento per favorire l’occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia-lavoro

10 Beneficiari finali della proposta progettuale

Tipologia target Valore previsionale (stima)

Note

Famiglie/persone con esigenze di conciliazione

X lavoratori con figli da 0 a 3 anni X lavoratori con figli da 3 a 5 anni X lavoratori con figli da 6 a 13 anni X lavoratori con figli da 14 a 17 anni X lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Il 50% dei dipendenti delle aziende pubbliche preposte alla cura.

La proposta progettuale è in continuità e migliora la sperimentazione “Conciliare il lavoro di cura con la cura della famiglia” prevista dal precedente Piano di Lavoro territoriale.

Lavoratori dipendenti di MPMI

� lavoratori con figli da 0 a 3 anni � lavoratori con figli da 3 a 5 anni � lavoratori con figli da 6 a 13 anni � lavoratori con figli da 14 a 17 anni � lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Lavoratori dipendenti di Grandi Imprese

X lavoratori con figli da 0 a 3 anni X lavoratori con figli da 3 a 5 anni X lavoratori con figli da 6 a 13 anni X lavoratori con figli da 14 a 17 anni X lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Il 50% dei dipendenti delle aziende pubbliche preposte alla cura.

Piano territoriale per la conciliazione 2014-2015 Grandi Imprese: AO della Provincia di Lodi, Asp Santa Chiara, Asl di Lodi

Buone prassi 2011 - 2013

� lavoratori con figli da 0 a 3 anni � lavoratori con figli da 3 a 5 anni � lavoratori con figli da 6 a 13 anni � lavoratori con figli da 14 a 17 anni � lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Il 35% dei dipendenti delle aziende pubbliche preposte alla cura.

La proposta progettuale è in continuità e migliora la sperimentazione “Conciliare il lavoro di cura con la cura della famiglia” prevista dal precedente Piano di Lavoro territoriale.

35

Imprese

� MPMI (specificare) � Grandi Imprese (specificare)

11 Ambito/i distrettuale/i su cui insiste la propo sta progettuale (barrare):

X distretto di Lodi X distretto del Basso Lodigiano □ distretto di Sant'Angelo Lodigiano

12 Durata del progetto

Data prevista di inizio progetto ___LUGLIO 2014___________________ Data prevista di fine progetto _____GENNAIO 2016__________________

13 Analisi e descrizione del contesto specifico e rile vazione dettagliata dei bisogni/problemi territoriali ai quali si intende rispondere con la proposta progettuale (indicare fonti anche allegando documentazione utilizzata)

Dal 2011 le aziende partner sono impegnate nella mappatura del fenomeno di conciliazione famiglia lavoro e conseguentemente avviare l’attività di sensibilizzazione attraverso la formazione di interlocutori privilegiati impattanti sulle politiche family friendly unitamente all’avvio di sperimentazioni che nel tempo sono andate a regime. A tal fine si allegano le diverse ricerche effettuate e le rendicontazioni del progetto precedente. Dagli stessi documenti si evincono quali elementi prendere in considerazione per l’avvio di nuove progettualità come quella proposta. In particolare la recente ricerca condotta dall’Osservatorio sulla Famiglia della Provincia di Lodi suggerisce alcune aree di intervento: Area Famiglia e cura delle relazioni Area Famiglia ed educazione Area Famiglia e risorse Area Famiglia ed ambiente Per tutte queste aree il progetto vuole intervenire con azioni di miglioramento nelle aziende aderenti

14 Descrizione degli obiettivi che la proposta progett uale si propone di raggiungere in relazione al biso gno territoriale sopra descritto

36

� IL FLEXY MANAGEMENT – LA FLESSIBILITÀ DELL’ORGANZZAZIONE IN AMBITO WORK LIFE BALANCE • Flessibilità in entrata / uscita (1 ora) per giornalieri e lavoratori d’ufficio • Flessibilità nella gestione delle ferie programmate • Part time orizzontale e verticale (applicato in forme diverse) • Flessibilità per coniugi turnisti • Possibilità di cambio turno con colleghi nel rispetto delle 11 ore di riposo tra 2 turni • Opportunità di telelavoro [ASL Lodi] • Permessi retribuiti (giornalieri o ad ore) • Applicazione Legge 104: 3 giorni/mese oppure 8 ore programmate con l’organizzazione (flessibilità sul modo di utilizzo) • Banca delle ore [Provincia di Lodi] e recupero ore [ASL Lodi e A.O.]

� PLM MANAGEMENT – LA GESTIONE DELLA MATERNITÀ E DELLE LUNGHE AS SENZE

• Angolo del dipendente sul sito aziendale • Modulistica per i dipendenti sul sito aziendale • La presenza del servizio farmacia / accoglienza (anche rispetto alla Doppia Conciliazione) • Convenzioni con i Centri Estivi per i minori, figli di dipendenti (negli A.A. 2012 e 2013) • Apertura di alcune U.O. per periodi più lunghi • Orari continuati

� WELFARE AZIENDALE – I SERVIZI DELL’ORGANIZZAZIONE PER LA CO NCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO

• Avvio del progetto “GENITORIALITÀ CONDIVISA” nuovi Nonni per nuovi Nipoti e non solo – Laboratori ed interventi “intergenerazionali, nonni genitori e figli per conciliare i tempi delle famiglie anche interculturali

• Sostegno per la realizzazione di attività formative in materia di Conciliazione • Famiglia Lavoro in sinergia con ASL Lodi e ASP S. Chiara [Accordo Territoriale

11.07.12] avente quali destinatari i Responsabili, i Dirigenti ed i Coordinatori; • Servizio di counseling ed orientamento sul tema dell’anziano; • Centro Estivi con accesso a tariffa agevolata [A.O. Lodi – ASL Lodi – ASP S. Chiara]; • Contributo di € 30/40 a settimana per ciascun figlio frequentante il Centro estivo,

per ogni settimana frequentata; • Servizio di lavanderia con prezzi agevolati e sede aziendale; • Servizio di Centro Diurno per anziani, con accesso a tariffa agevolata; • Corsi di ginnastica dolce, a prezzi ed orari agevolati; • Angolo del dipendente, con la messa a disposizione di CUD, cedolino, timbrature,

informative varie, curriculum vitae e crediti; • Telelavoro; • Sportello per cittadini di “orientamento e fragilità”; • Servizio di parcheggio in convenzione, per fascia diurna e notturna. • Attivazione della Formazione a distanza per corsi di formazione finalizzata alla fruibilità sia dentro che fuori orario di

servizio

15 Illustrazione delle strategie/modalità con cui l'Al leanza intende procedere per il raggiungimento deg li obiettivi individuati

37

� IL FLEXY MANAGEMENT – LA FLESSIBILITÀ DELL’ORGANZZAZIONE I N AMBITO WORK LIFE BALANCE

• Costruzione di un regolamento aziendale sulle opportunità di flessibilità organizzativa, sulla normativa nazionale e sui contratti della P.A.

• Valorizzazione delle buone pratiche già esistenti • Rendere noto il regolamento a tutti i dipendenti

� PLM MANAGEMENT – LA GESTIONE DELLA MATERNITÀ E DELLE LUNGHE A SSENZE

• Tradurre in procedura le buone prassi aziendali di: assegnazione della madre lavoratrice ad U.O. idonea • Identificare o formalizzare il ruolo/referente della Conciliazione Famiglia Lavoro • Potenziare l’Angolo del dipendente, rendendolo inter-settoriale ed utilizzandolo come spazio di indagine con questionari /

interviste • Preparare un’indagine sui bisogni di servizi di supporto, come babysitting in convenzione, assistenti familiari, ecc… tramite

un questionario pubblicabile e somministrabile attraverso l’Angolo del dipendente sul sito aziendale � WELFARE AZIENDALE – I SERVIZI DELL’ORGANIZZAZIONE PER LA CO NCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO

• Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione • Potenziare le attività già esistenti • Avviare le attività legate ai nuovi servizi offerti (pronto nonno) • Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti • Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione • Potenziare le attività già esistenti • Avviare le nuove attività legate ai nuovi servizi offerti • Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti complessivamente dal territorio a cura dell’UFFICIO DI

PIANO • Realizzazione del progetto “Genitorialità condivisa” in collaborazione con le organizzazioni del Terzo Settore a Lodi e

Casalpusterlengo.

16 Descrizione delle fasi del progetto

Il progetto mette a regime le iniziative che nel tempo si sono avviate sia n termini formativi che di concrete azioni di conciliazione. In particolare l’aspetto innovativo è la considerazione dei tre grandi cicli di vita e dei servizi collegati:

• L’infanzia: avvio e continuità dei contributi per i centri estivi e la messa in rete dei servizi di affico (asilo, materna, babysitter, ecc)

• Lavoratrice: gestione della maternità e lunghe assenze • Active ageing: progetto pronto nonno collocato presso le sedi di Aval/Acli e Società Cooperativa Emmanuele nelle

rispettive sedi di Lodi e Casalpusterlengo, centri diurni Il progetto si prefigge di aumentare l’offerta culturale e dei servizi attraverso la produzione (anche informatica) dei “prodotti di conciliazione” che più si avvicinano alle aziende aderenti. In particolare:

A. Messa in sinergia di quanto già in essere per le aree organizzative di riferimento: a. Il flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance b. PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze c. Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro – voucher per centri

estivi ed altri servizi family friendly B. Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro C. Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

38

17 Per ciascun obiettivo indicare azioni previste, soggetti coinvolti, destinatari, risultati attesi e d indicatori (coerenti e misurabili)

Obiettivo

Azioni

(riferire le stesse alle aree intervento quadro 9)

Soggetti coinvolti

(capofila e/o partner)

Destinatari Risultati attesi

Indicatori

Il flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es.: flessibilità oraria)

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Provincia di Lodi Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Costruzione di un regolamento aziendale sulle opportunità di flessibilità organizzativa, sulla normativa nazionale e sui contratti della P.A.

Regolamento redatto

Valorizzazione delle buone pratiche già esistenti

Elenco e diffusione buone prassi

Rendere noto il regolamento a tutti i dipendenti Regolamento diffuso

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire i piani personalizzati di congedo di maternità-paternità / parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Tradurre in procedura le buone prassi aziendali di: assegnazione della madre lavoratrice ad U.O. idonea

Elaborazione bozza di procedura

Identificare o formalizzare il ruolo/referente della Conciliazione Famiglia Lavoro

Referente identificato

Potenziare l’Angolo del dipendente, rendendolo inter-settoriale ed utilizzandolo come spazio di indagine con questionari / interviste

Angolo del dipendente potenziato con nuove funzionalità

Preparare un’indagine sui bisogni di servizi di supporto, come baby sitting in convenzione, assistenti familiari, ecc… tramite un questionario pubblicabile e somministrabile attraverso l’Angolo del dipendente sul sito aziendale

Indagine effettuata

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale

Azienda Ospedaliera Lodi

Personale della Aziende/Enti

Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione

Progettazione ed erogazione corso di formazione

39

(es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale)

ASL lodi ASP Santa Chiara Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Potenziare le attività già esistenti Avviare le nuove attività legate ai nuovi servizi offerti

Come indicato nel quadro 14

Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti Catalogo elaborato

Stesura del progetto “Genitorialità condivisa” Progetto steso

Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es.: flessibilità oraria)

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Formazione Referente di conciliazione family friendly Elenco dei referenti

Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale)

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Stesura ed avvio di una sperimentazione del progetto

Sperimentazione avviata e valutata

40

17 18 CRONOPROGRAMMA

ANNO 2014

Fasi Azioni GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

A

flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

B Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

C Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

18.1 CRONOPROGRAMMA

ANNO 2015

Fasi Azioni GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

A

flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

B Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

C Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

41

18.2 CRONOPROGRAMMA

ANNO 2016

Fasi Azioni GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

A

flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

B Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

C Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

19 Sostenibilità nel tempo delle azioni previste dalla proposta progettuale

Descrizione di eventuali azioni capaci di promuovere risorse a sostegno del consolidamento del progetto anche una volta concluso

Portare a sistema le iniziative anche con deliberazioni aziendali

20 Strumenti di valutazione, di coordinamento e di mon itoraggio

Descrizione delle modalità di monitoraggio e di valutazione previste, specificando gli strumenti che si prevede di utilizzare Verifica anche attraverso soggetti terzi dello stat o di avanzamento

21 Ipotesi di sviluppo del progetto in caso di attribuz ione premialità o in presenza di ulteriori fondi (azioni aggiuntive per la seconda annualità di realizzazione del progetto o ampliamento target)

Potenziamento del progetta sulla Genitorialità cond ivi sa

42

PARTE IV: I COSTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE

Descrizione delle spese che si prevede di sostenere per la realizzazione della proposta progettuale e che andranno rendicontate a conclusione del progetto. I costi si espongono comprensivi di IVA e degli oneri fiscali

22 COSTI DEL PERSONALE RETRIBUITO (compilare una riga per ciascuna persona che si prevede di impegnare nel progetto)

22.1 PERSONALE - ENTE CAPOFILA

PERSONALE INTERNO Figura professionale Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orario Costo Totale per figura professionale

Responsabile coordinatore 50 30 1.500 Collaboratore Coadiutore 15 25 375

TOTALE (A)1.875 € PERSONALE ESTERNO

Figura professionale Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orario Costo Totale per figura professionale Formatore Docente 40 35 1.400

TOTALE (B) 1.400 €

22.2 PERSONALE - ENTI PARTNER

PERSONALE INTERNO Professione ed Ente di

appartenenza Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orari o Costo Totale per figura professionale

Operatore psicosociale – Asp Santa Chiara

30 25 750

Funzionario/operatore Politiche sociali- Provincia

di Lodi

100 25 2.500

Funzionari - Asl di Lodi 10 25 250 Ricercatore - Università

Cattolica

10 40 400

Operatori sportelli di conciliazione – Aval

Lodigiana

40 25 1.000

43

Operatori sportelli conciliazione –

Cooperativa Emmanuele

40 25 1.000

TOTALE (C) 6.150 € PERSONALE ESTERNO

Professione Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orario Costo Totale per figura professionale Docente Formazione 100 30 3.000

TOTALE (D) 3.000 €

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermierist

44

23 STIMA DEL VALORE DEL LAVORO VOLONTARIO

Professione ed Ente di appartenenza N. ore previste Stima valore orario Costo totale

Fonte tariffaria per la stima del valore

orario Volontari associazionismo familiare (forum delle associazioni familiari)

80 20 € 1600 € Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, costo orario lavoratrici/lavoratori delle cooperative sociali

Volontari sportello Aval lodigiana

200 20 € 4000 € Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, costo orario lavoratrici/lavoratori delle cooperative sociali

TOTALE (E) 5.600€

24 SPESE DIRETTE AI DESTINATARI (si fa riferimento alla concessione di incentivi alle persone e alle imprese per le attività di cui al quadro 9)

Tipologie di spesa - descrizione N.ro destinatari

previsti Costo previsto

a) Concessione di incentivi alle persone per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio educativi per l’infanzia: CENTRI ESTIVI, VOUCHER

20 famiglie 2.000€

d) Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale): PRONTO NONNO, RIENTRO MATERNITA’ FLESSIBILITA’ ECC.

3.000 dipendenti di aziende preposte alla cura.

4.000€

e) Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire i piani personalizzati di congedo di maternità-paternità / parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri

3.000 dipendenti di aziende preposte alla cura.

2.000€

f) Concessione di incentivi diretti alle persone e alle imprese per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie: PRONTO NONNO

dipendenti di aziende preposte alla cura

4.000€

g) Aggiornamento e orientamento per favorire l’occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia-lavoro

Altri lavoratori/Cittadinanza

3.600€

TOTALE (F) 15.600€

25 SPESE DI GESTIONE - MAX 5% del costo complessivo del progetto (escluse spese per interventi strutturali, di ammortamento mutui e manutenzione straordinaria)

Descrizione

Costo previsto

Utenze, sedi sportelli, telefonia

1.000 €

TOTALE (G) 1.000€

26

SPESE DI COMUNICAZIONE - MAX 3% del costo complessivo del progetto

U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermierist

45

Descrizione

Costo previsto

Materiali divulgativi

750 €

TOTALE (H) 500 €

27

COSTO DELLE ATTREZZATURE

Descrizione

Costo previsto

Strumentazioni, cancelleria, ecc.

375 €

TOTALE (I) 375 €

28

ALTRE SPESE

Descrizione

Costo previsto

TOTALE (L)

PARTE V: COSTI COMPLESSIVI E FONTI DI FINANZIAMENTO DELLA P ROPOSTA PROGETTUALE

Riportare i costi complessivi previsti per la realizzazione della proposta progettuale

29 COSTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE

Voci di spesa € A cofinanziamento A contributo Personale retribuito ente capofila (A)+(B) 1.000€ 2.275€

Personale retribuito enti partner (C)+(D) 2.700€ 6.200€

Personale volontario (E) 2.000€ 3.600€

Spese dirette ai destinatari (F) 4.000€ 11.600€

Spese di gestione (G) 400€ 600€

Spese di comunicazione (H) 100€ 650€

Costo delle attrezzature (I) 300€ 75€

Altre spese (L)

COSTO COMPLESSIVO

(O) 35.500

(M) 10.500€

(N) 25.000€

N.B.: - il contributo richiesto (N) non può superare il 70% del costo complessivo del progetto; - il cofinanziamento minimo è pari al 30% del costo complessivo del progetto e può esprimersi tramite risorse economiche e/o valorizzazioni (ore lavoro di personale, di volontariato, attrezzature, attività gestionale, attività di comunicazione, altro).

29.1 Indicare la percentuale di cofinanziamento assicurata dall’Alleanza rispetto al costo complessivo del progetto: _____30% (min. 30%)

Finanziamento ottenuto, 24.400 €