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ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities
Focus group
prof. Pierpaolo Limone [email protected]
ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities
Obiettivi della lezione
Offrire un quadro delle potenzialità dellʼuso della tecnica del focus group allʼinterno della ricerca pedagogica. #
Evidenziare vantaggi e svantaggi delle interviste di gruppo nella ricerca pedagogica attraverso lʼanalisi di alcuni lavori scientifici.#
ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities
Sommario
Esperienze di ricerca# La tecnica del focus group# Applicazioni in pedagogia# Fasi, partecipanti, setting e durata# Uso del focus group con bambini ed adolescenti# Vantaggi del focus group #
Caccia allʼerrore# Esercitazioni#
ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities
Esempio 1: Zapping televisivo e orientamento informale (2002)
Indagine descrittiva sui percorsi di orientamento informale e la rappresentazione di stili decisionali tra gli studenti delle scuole
secondarie di secondo grado al termine del ciclo di studi#
Studio realizzato tra
febbraio e maggio 2002#
Gruppo di 200 studenti
frequentanti gli ultimi due anni dei
licei classici e scientifici nella città di Lecce. #
Obiettivo: descrivere i comportamenti di visione
televisiva dei soggetti studiati ed interpretare eventuali
percorsi di apprendimento informale di modelli e stili
decisionali. Tali modelli e stili decisionali costituiscono una
“bussola” cognitiva e culturale che guida nella scelta del proprio futuro professionale oppure
universitario.#
Risultati: i dati della ricerca offrono una
rappresentazione della televisione come una “cattiva
maestra” per le abilità decisionali. Ma lʼeterogeneità degli stimoli educativi ai quali sono esposti gli adolescenti
dovrebbe compensare le carenze dei media.#
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Esempio 2: Cl@ssi 2.0 (2009-2010)
Focus group come strumento per rilevare lʼanalisi dei
bisogni di studenti, famiglie e docenti in termini di didattica
con i nuovi media#
Docenti appartenenti a 12 scuole della Puglia #
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Esempio 3: La TV educativa oggi fra realtà e proposte creative (2009)
RISULTATI COME I RAGAZZI VEDONO LA TV EDUCATIVA COME I RAGAZZI VORREBBERO LA TV EDUCATIVA
Noiosa Divertente, ma che allo stesso tempo insegni qualcosa
Non reale Incentrata sul reale Poco coinvolgente Coinvolgente Statica Dinamica, incentrata sulla collaborazione e cooperazione
Linguaggio troppo elaborato Linguaggio più semplice Estranea a tutto ciò che riguarda la vita quotidiana Più vicina a tutto ciò che rappresenta il mondo dei ragazzi Fascia oraria inadeguata: o troppo presto o troppo tardi Fascia oraria più adeguata alle esigenze dei ragazzi
(compiti, attività sportive, hobby…)
Conduzione e pubblico nelle mani esclusivamente di adulti
Conduzione e pubblico nelle mani dei ragazzi
Obiettivo: Indagare le rappresentazioni della TV educativa #da parte di un gruppo di fruitori rappresentato da 40 ragazzi #
di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.#
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“Tecnica di rilevazione qualitativa dei dati,
utilizzata nella ricerca sociale, che si basa
sulle informazioni che emergono da una
discussione di gruppo su un tema o un
argomento che il ricercatore desidera indagare
in profondità.”
Zaummer, 2003, p. 9
Il Focus group
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Negli anni ‘80 si è assistito ad una generale riscoperta dei metodi di ricerca qualitativi, e
in questo filone l’intervista focalizzata di gruppo ha riscosso notevoli successi, a partire
dalle ricerche di mercato per giungere ai sondaggi di opinione soprattutto su temi
politici. Agli anni ‘80 risalgono anche i primi contributi tesi a formalizzare la tecnica dei
focus group. Negli anni ‘90 la tecnica è giunta a piena maturazione.
I focus group hanno come precursore le interviste focalizzate o circoscritte (focussed interviews),
nate negli anni ‘40 negli Stati Uniti, nell’ambito della ricerca sulla comunicazione di massa.
Il Focus group
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Un po’ di storia
Il primo focus group si è realizzato in
modo casuale: Lazarsfeld stava
conducendo una ricerca attraverso l’uso
dell’intervista di gruppo, il cui obiettivo
era capire le reazioni della popolazione
ad un programma radiofonico. Invitò
Merton a partecipare a tale indagine.
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Merton, considerato il padre del focus group, fu uno dei partecipanti all’indagine sui programmi radiofonici riguardanti la guerra.
Procedure adottate nella descrizione di Merton:
I partecipanti assistono ad uno stesso evento
Gli elementi significativi sono stati già studiati affinché l’investigatore giunga a realizzare dei focus group con un insieme di ipotesi sul loro possibile significato e la loro relativa interpretazione
È redatta una guida sulla base dei dati acquisiti
Il focus group si basa su esperienze soggettive dei partecipanti che vivono l’evento
Il primo articolo in cui si usa il termine focused interview è: Merton, R. K., Kendal P. L. (1946) The focused interview. American Journal of Sociology, 51, 541-557.
Un po’ di storia
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La famiglia delle interviste di gruppo
Tipo di intervista!
Ruolo dellʼintervistatore!
Interazione tra i
partecipanti!
Strutturazione delle domande!
Ambiente! Situazione!
Focus group Direttivo Alta Alta Artificiale Formale, preorganizzata
Brainstorming Non direttivo Alta Molto bassa Artificiale o naturale
Formale o informale
Gruppo nominale
Direttivo Scarsa o nulla
Alta Artificiale Formale
Tecnica Delphi
Direttivo Nulla Alta Naturale Formale
Tipi di interviste di gruppo. (Trinchero, 2002, p. 245)
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Massima strutturazione dei dati
Minima strutturazione dei dati
Generalizzazione
Specificazione
Questionario
Intervista semi-strutturata
Brainstorming
Osservazione
Quale posizione per il focus group?
La famiglia delle interviste di gruppo
Intervista strutturata
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Applicazioni in pedagogia
I focus group sono adatti ad una serie di approcci di ricerca: esplorativo, clinico e fenomenologico.#
I focus group si possono utilizzare nello sviluppo di ipotesi di ricerca e come strumenti di indagine, nel perfezionamento di progetti di ricerca, e nellʼinterpretazione delle conclusioni.#
I focus group si possono utilizzare per la pianificazione e la valutazione di programmi o interventi sociali ed educativi.#
I focus group si possono utilizzare come unico strumento di ricerca o insieme ad altri metodi di ricerca.#
Le domande più adatte per i focus group sono quelle connesse a questioni esplorative o esplicative.#
Le domande di ricerca più inadatte per i focus group sono quelle ideate per una vasta somministrazione o che abbiano natura predittiva.#
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Confrontare le proprie intuizioni iniziali con il punto di vista di alcuni soggetti opportunamente selezionati.
Evitare possibili errori interpretativi se si lavora in contesti poco noti.
Sviluppare e testare ipotesi per analisi ulteriori, sia qualitative che quantitative.
Focus group nell’ideazione delle ipotesi di ricerca
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Identificare nuove categorie di risposta.
Porre attenzione al punto di vista dei soggetti.
Aumentare la sensibilità degli strumenti alle particolarità della lingua.
Affiancare la fase di pre-test di uno strumento già definito.
Focus group nella creazione di uno strumento di indagine
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Studiare le percezioni e le interpretazioni degli stakeholders sulle conclusioni della ricerca.
Comprendere le percezioni dei ricercatori che conducono uno studio, assegnando alle interviste di gruppo una funzione riflessiva rispetto alla prassi investigativa.
Programmare studi futuri.
Focus group nell’analisi critica delle conclusioni di una indagine
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Domande di ricerca sviluppate attraverso i focus group Alcune ricerche condotte in ambito internazionale
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91#
Quali sono le percezioni degli insegnanti riguardo agli effetti della valutazione dellʼapprendimento degli studenti, specialmente per studenti a rischio?#
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199
2# Quali sono le preoccupazioni degli studenti di Porto Rico a proposito dellʼidentità etnica?# D
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ns, 1
979# Quali sono le fonti
di ansia per la matematica tra studenti di un college?#
Con
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1# Quali sono le rappresentazioni di un gruppo di persone influenti in una comunità rispetto allʼeducazione nella prima infanzia?#
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Tipi di focus group
Telephone group i partecipanti si trovano in luoghi diversi e comunicano tra loro telefonicamente
Mini focus group coinvolge al massimo sei persone
Focus su internet ricerche tramite internet
Videoconferenza i partecipanti non si trovano nel luogo di svolgimento del focus group
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1) Delineare lʼobiettivo generale;#
2) Designare un moderatore;#
3) Perfezionare gli obiettivi della ricerca;#
4) Scegliere i partecipanti;#
5) Stabilire il numero dei focus group;#
6) Predisporre la struttura per il focus group;#
7) Sviluppare una guida per le interviste;#
8) Condurre il focus group;#
9) Analizzare i dati dei focus group.#
Fasi di pianificazione di un focus group
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Prepararsi all’intervista
- Identificare le finalità della ricerca. - Decidere se l’utilizzo dei focus group è compatibile con il tema della ricerca. - Scrivere una descrizione degli obiettivi generali che rifletta il vostro interesse di ricerca. - Perfezionare la descrizione sviluppando liste in cui si indicano le informazioni che si vogliono
e non si vogliono ottenere dal focus group. - Stabilire gli obiettivi che si riferiscono a come verranno usate le informazioni raccolte dal focus
group. - Stabilire quale risultato considereremmo un successo. - Decidere il numero di focus group da condurre. - Stabilire la durata del focus group. - Determinare l’ambiente dove situare il focus group. - Attuare tutti gli accorgimenti per favorire la frequenza. - Designare e istruire un moderatore. - Preparare la guida per le interviste.
Checklist per realizzare un focus group
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Definire obiettivi
Scrivere un report sulle fasi precedenti e condividerlo con il team di ricerca#
Definire obiettivi generali#
Identificare le finalità#Declinare gli obiettivi generali in obiettivi
specifici#
Individuare le “domande della
ricerca”#
Chiarire le questioni da investigare e quelle da
non investigare#
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“È auspicabile iniziare il reclutamento attraverso l’uso di liste di appartenenza, che
sono acquistabili da organizzazioni o aziende. (…)
Un secondo modo per iniziare il reclutamento è contattare i gruppi target che
includano numerosi individui che soddisfano i criteri per i focus group e chiedere il
loro gruppo per identificare e contattare possibili partecipanti”.
Vaughn, Schumm & Sinagub, 2003
Scelta dei partecipanti
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Criteri per la scelta dei partecipanti
Problemi essenziali da considerare: a. numero dei partecipanti necessari b. sottogruppi di partecipanti necessari e la misura del loro contributo alla nostra
ricerca c. omogeneità dei partecipanti ed insieme la possibilità di generare punti di vista
diversi d. misura in cui i partecipanti selezionati forniranno informazioni valide ai fini dello
studio e. fino a che punto i partecipanti accresceranno la possibilità di generalizzare
(sebbene la generalizzazione non sia un obiettivo)
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Criteri di campionamento ragionato
Casi estremi o anomali. Identificare un sottotipo specifico sul quale sono necessarie più informazioni e identificare casi che soddisfano i criteri per quel gruppo estremo.
Casi tipici. Identificare quelle persone che rappresentano di più il gruppo e non sono in nessun modo lontane dai comportamenti più comuni.
Casi di massima variazione. Identificare individui che hanno dimostrato grande flessibilità nell’adattarsi a condizioni diverse.
Casi critici. Stabilire criteri per identificare i casi più rilevanti con l’intenzione di verificare che ciò che è vero per loro deve essere vero anche per gli altri casi relativi.
Casi politicamente importanti o sensibili. Se l’obiettivo è rivolgere una domanda di ricerca che può essere sviluppata solo attraverso l’inclusione di individui target che hanno accesso alle informazioni.
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Strategia di reclutamento dei
partecipanti#
Liste di appartenenza#
Gruppi target#
Intermediario#
Suggerimeto da parte di altri membri#
Strategia di reclutamento dei partecipanti
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Consigli per incoraggiare la partecipazione
Fornite ai partecipanti una lettera prima del focus group che li
informi della data e del luogo (con indicazioni per raggiungerlo)
dellʼintervista e del valore della loro presenza. Si deve dare anche
conferma telefonica di data e orario del focus group.#
I partecipanti dovrebbero essere informati in anticipo che ci sarà un qualche incentivo in denaro o sotto forma di buono per i partecipanti,
al termine del focus group.#
Cibo e bevande (analcoliche) sono di stimolo per la partecipazione e anche essenziali per il successo
del focus group perché contribuiscono a creare un buon
clima relazionale.#
I partecipanti dovrebbero essere informati in anticipo che i
ritardatari non saranno ammessi a partecipare a causa del disagio
creato al gruppo.#
Un attestato di frequenza al focus group può essere rilasciato alla
fine della sessione.#
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Esempio di lettera di reclutamento
20 dicembre 2003#
Gentile Signor Rossi,#La ringrazio per aver accettato di partecipare al gruppo di discussione sulle percezioni degli studenti su argomenti relativi all’introduzione dei computer in classe. Come le abbiamo accennato per telefono, svolgeremo alcuni focus group nella regione Valle d’Aosta e siamo molto interessati alla sua opinione su questo argomento. Di seguito è riportata la data, l’ora e il luogo della sessione di focus group di cui abbiamo parlato per telefono.#
Data: 21 gennaio 2004#Ora: 18.00#Luogo: Università della Valle d’Aosta, Aula C5, #Strada cappuccini 2A#
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Esempio di lettera di reclutamento
Trasporto: Il centro è provvisto di parcheggio gratuito. La sede dell’Università è a 10 minuti a piedi dal centro della città di Aosta.#
Rinfresco: verrà offerto un piccolo buffet.#
Come le abbiamo detto per telefono, si richiede un abbigliamento casual. Inoltre, prevediamo di rimanere all’università fino alle ore 20 circa. Tenga presente che è importante arrivare in orario, perché se lei arrivasse dopo che è iniziata la discussione del gruppo, non potremo includerla.#Al fine di riconoscerle, in qualche modo, l’impiego di tempo, a nome dell’Università della Valle d’Aosta le offriremo un buono acquisto di 25 Euro presso la libreria dell’Ateneo al completamento della discussione.#
La ringrazio ancora per la sua collaborazione. In caso di dubbi o chiarimenti, non esiti a contattarmi direttamente al numero 0165-306741, oppure all’ E.Mail [email protected].#
Cordiali saluti.#Prof. Pierpaolo Limone#Università della Valle d’Aosta#
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Ruolo e competenze del moderatore
Il ruolo del moderatore è fondamentale per la riuscita di un focus group.#
Il moderatore è coinvolto non solo nella fase dellʼintervista ma svolge diverse funzioni allʼinterno del gruppo di ricerca. #
Il moderatore utilizza speciali tecniche di comunicazione per incoraggiare e dirigere la discussione del focus group.#
I moderatori devono possedere competenze relazionali ed esperienza di dinamiche di gruppo perché la loro conduzione può inibire o influenzare negativamente le risposte dei partecipanti. #
I moderatori non devono “controllare” il gruppo, devono facilitare la conversazione spontanea.#
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Il ruolo del moderatore
Pianifica il focus group
Presenta
Introduce il dibattito
Crea e mantiene l’atmosfera gradevole
Gestisce l’argomento
Conclude
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Possibili errori del moderatore
“Il moderatore dovrà iniziare a lavorare nel focus group senza pregiudizi o preconcetti
sull’argomento dell’indagine”.
Vaughn, Schumm & Sinagub, 2003, p. 87
Deve facilitare la conversazione spontanea, non deve “controllare” il gruppo.
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La formazione del moderatore
Per acquisire le giuste
competenze, il moderatore
deve#
osservare dei focus group dal vivo o videoregistrati condotti da un
moderatore esperto#
ascoltare registrazioni di
focus group precedenti#
leggere le trascrizioni (compresi i
commenti del moderatore e dei
partecipanti)#
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Una guida al focus group è una mappa sulla quale il ricercatore può tracciare il percorso della propria intervista di gruppo, dall’inizio alla fine.
La guida serve principalmente al moderatore ma è utile che sia condiviso da tutto il team di ricerca.
Guida per il moderatore
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Un esempio: il Canovaccio del Focus Group con i docenti delle Cl@ssi 2.0
1. In via del tutto generale, cosa ne pensate del progetto previsto dal Piano Nazionale Cl@ssi 2.0?
2. Cosa ne pensate della possibilità di innovare il curricolo a partire dall’introduzione delle nuove tecnologie?
3. L’intento dell’iniziativa ministeriale è quello di realizzare ambienti di apprendimento adatti ad un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella quotidianità scolastica, al fine di verificare in un triennio, come e quanto l’impatto possa intervenire nei processi formativi in un’epoca di trasformazioni dei linguaggi della comunicazione e della diffusione dei saperi. Pensate che allo stato attuale del progetto, questo scopo possa essere raggiunto?
4. Qual è il vostro personale rapporto con le nuove tecnologie e con il web 2.0? 5. Credete che il gap tra le competenze digitali degli alunni e degli insegnanti possa essere un
limite oggettivo per la realizzazione del progetto? 6. Crede che una adeguata formazione sulle metodologie didattiche e sull’uso didattico delle
tecnologie potrebbe ridurre questo gap? 7. Quali sono secondo voi le aspettative degli alunni e delle famiglie rispetto a questo progetto? 8. Quali sono secondo la vostra esperienza nella scuola, i limiti relativi a strutture e risorse umane
disponibili che potrebbero impedire la realizzazione degli obiettivi progettuali? 9. Quali sono le aspettative della scuola rispetto all’assistenza delle Istituzioni coinvolte (U.S.R.,
ANSAS, Università)? 10. Avreste dei suggerimenti da fornire alle Istituzioni (U.S.R., ANSAS, Università) coinvolte per
migliorare la realizzazione delle fasi progettuali?
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Altre possibili figure professionali
Il committente: colui/colei che desidera che sia condotta la ricerca;
Il ricercatore: colui/colei o il gruppo di ricerca che pianifica o realizza la ricerca sulla base delle
indicazioni del committente;
I partecipanti: cioè le persone che costituiscono il gruppo che discute o esamina un certo tema
oggetto di ricerca;
Il moderatore: colui/colei che modera la discussione e formula quando necessario delle
domande;
L’ assistente moderatore: spesso oltre al moderatore, è presente alla sessione del focus group
un’altra persona che assiste il moderatore nei suoi compiti.
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Il setting
Importanza del tavolo
Videocamera/maggiore discrezione tra i partecipanti
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La durata
Da mezz’ora a due ore circa
Per creare una dinamica di gruppo occorrono tra i 40 e i 60 minuti di tempo
La durata troppo estesa produce stanchezza e i dati raccolti in queste condizioni sono meno affidabil.
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1. Introduzione!#a. Accoglienza##b. Dichiarazione di intenti##c. Informazioni utili allo svolgimento dellʼintervista#
2. Preparazione!#a. Stabilire il tono dellʼincontro##b. Mettere i partecipanti a proprio agio#
3. Chiarimento dei termini!#a. Stabilire una base di conoscenza comune dei termini fondamentali##b. Offrire definizioni e chiarimenti#
4. Iniziare a formulare domande facili e che non intimidiscono!#a. Le prime domande devono essere poco specifiche e non devono preoccupare i partecipanti#
Fasi di realizzazione del focus group
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5. Introdurre domande più difficili! a. È conveniente introdurre in questa fase le domande più complesse e
quelle che riguardano argomenti personali#
6. Riepilogo!#a. Identificare i principali temi delle risposte dei partecipanti ed aggregarli##b. Individuare ogni elemento della conversazione che non sia stato esaurientemente discusso#
7. Verifica dei componenti!#a. Determinare lʼapporto di ciascun membro al gruppo#
8. Conclusioni!#a. Informare e dare garanzie sullʼanonimato delle risposte##b. Rispondere ad eventuali domande che sono poste dai partecipanti##c. Ringraziare e congedarsi#
Fasi di realizzazione del focus group
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La partecipazione ad un focus group di bambini e adolescenti richiede maggiore flessibilità, ed una guida più direttiva da parte del moderatore rispetto al caso in cui i partecipanti siano adulti.#
La struttura che ospita il focus group deve prevedere particolari accorgimenti per i giovani partecipanti.#
La migliore strategia per condurre un focus group con bambini e adolescenti è catturare la loro attenzione e stimolare la partecipazione con delle attività mirate.#
Anche bambini e adolescenti possono fornire informazioni valide ed originali.#
Focus con bambini ed adolescenti
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Per molti anni la ricerca scientifica si è occupata in prevalenza delle percezioni e delle opinioni degli insegnanti
per studiare le pratiche ed i metodi formativi. È sorprendente che la ricerca abbia trascurato di analizzare le
percezioni degli alunni.
Esempi di domande di ricerca che coinvolgono bambini:
In che modo il materiale didattico, di prevenzione sul tema della droga, può essere interessante ed efficace per
bambini e adolescenti?
In che modo i comportamenti aggressivi ed il bullismo di alcuni compagni sono percepiti da parte degli
adolescenti?
Adolescenti maschi e femmine hanno aspettative diverse quando devono uscire con compagni di sesso
opposto?
Focus con bambini ed adolescenti
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Aiutano i ricercatori a comprendere meglio non solo i bambini ma anche le loro famiglie.#
Offrono al ricercatore la possibilità di comprendere in profondità percezioni, convinzioni, atteggiamenti ed esperienze dei partecipanti.#
Permettono di testare la comprensione di sondaggi e scale di valutazione.#
Vantaggi dei focus group nell’infanzia
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A parte qualche eccezione, i focus group non dovrebbero essere svolti con bambini al di
sotto dei 6 anni di età. I bambini troppo piccoli non possiedono le capacità linguistiche
sufficienti per partecipare adeguatamente alle interviste. Inoltre, fino ai 6 anni circa, la produzione linguistica dei bambini è superiore alla loro capacità di comprensione
(Schuster & Ashburn, 1992) e questo rende i focus group difficili da interpretare perché
l’accuratezza e la validità delle risposte possono essere incerte.#
Poiché la capacità di interiorizzazione dei bambini è in sviluppo, non dovrebbero fornire
risposte socialmente desiderabili. I bambini rispondono in modo più spontaneo rispetto agli adulti.#
Focus con bambini ed adolescenti
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Il focus group con bambini e adolescenti deve essere più piccolo (solitamente 5 o 6 partecipanti circa) rispetto a quello con adulti. Inoltre, la durata dell’intervista dovrebbe essere
inferiore e si dovrebbe basare sull’età dei partecipanti. I 90 minuti assegnati normalmente ad un focus group con adulti dovrebbero essere ridotti a circa 45 minuti con bambini al di sotto dei 10 anni, e circa 60 minuti con bambini dai 10 ai 14 anni.#
Focus con bambini ed adolescenti
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I Focus group con i bambini dovrebbero includere partecipanti dello stesso sesso.#
I bambini e gli adolescenti possono avere maggiori difficoltà a collaborare in un gruppo con soggetti di sesso opposto, con il risultato che nella maggior parte dei casi, le risposte sono inibite e influenzate dall’esterno. Inoltre, sarebbe meglio se i partecipanti fossero estranei, perché se si conoscessero (ad es., compagni di classe), aumenterebbe la possibilità di ottenere risposte omologate e meno sincere. #
I partecipanti non dovrebbero avere più di 2 anni di differenza tra loro (Spethmann, 1992), altrimenti le differenze di linguaggio ed età potrebbero annoiare alcuni di loro e confondere altri.#
Focus con bambini ed adolescenti: caratteristiche del gruppo
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È necessario anche considerare se le caratteristiche particolari di alcuni partecipanti possono impedire il funzionamento del focus group. Ad esempio, un bambino con deficit dellʼattenzione (ad es., iperattività, impulsività) può manipolare la discussione del gruppo e distrarre o inibire le risposte degli altri partecipanti. #
Vi sono varie caratteristiche potenzialmente disgregative da tener presenti come: il pianto, la difficoltà nel parlare ed altri problemi comportamentali. #
Durante il processo di selezione dei partecipanti, è utile chiedere informazioni a genitori ed insegnanti sulla capacità del bambino di partecipare ad un gruppo di discussione insieme ad altri coetanei.#
Focus con bambini ed adolescenti: caratteristiche del gruppo
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Il setting dei focus group con bambini
Se i partecipanti sono bambini piccoli, può essere utile poterli fare sedere a terra in cerchio.
Se sono previsti degli esercizi (ad es., interpretazione di un ruolo o disegno), sarà necessario uno spazio libero all’interno della stanza.
Un arredamento facile da spostare permetterà cambiamenti di attività spontanei ed inattesi.
Una sala troppo grande può intimidire. Una stanza troppo piccola inibisce il movimento dei partecipanti e sembra soffocante. Attenzione alla disposizione dei mobili.
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Esempio di conduzione di focus group con i bambini
Introduzione#
“Ciao. Mi chiamo Sara e lavoro all’Università di Aosta. Mi interessano le vostre esperienze a scuola. Siete tutte
in prima media, ma in classi diverse. Fra pochi minuti vi farò alcune domande sulla scuola, la classe, gli insegnanti ed i compagni. Non ci sono risposte errate alle domande che vi farò. Voglio solo sentire che cosa
pensate delle domande che vi faccio. Naturalmente, non vi saranno assegnati voti in base alle vostre risposte. I
vostri insegnanti, genitori e compagni non sapranno come avrete risposto. E questo vale per tutte le risposte che date alle mie domande. Se avete domande su ciò che ho appena detto, vi prego di alzare la mano ora.”#
“Bene, quando faccio una domanda invece non dovete alzare la mano per rispondere. È molto importante, però,
che io senta tutte le vostre risposte. Quindi, quando avete qualcosa da dire, aspettate che la persona che sta
parlando si interrompa o che io vi chiami. Voglio che ricordiate un’ultima cosa prima di iniziare. Alcuni di voi possono essere d’accordo con le risposte date da qualcuno e non essere d’accordo con altre risposte. È’ importante che mi facciate capire quando siete d’accordo e quando non lo siete. Ci sono domande su queste cose?” (date un paio di minuti per domande da parte dei soggetti#
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Esempio di conduzione di focus group con i bambini
Preparazione #
“Presentiamoci. Vorrei che ognuno di voi dicesse il proprio nome e ci raccontasse cosa ha disegnato sul cartellino mentre era nella sala d’attesa. Comincio io. Mi chiamo Paola e ho disegnato un grande sole giallo sul
mio cartellino. Ora, facciamo il giro del tavolo cominciando da qui (indicate la ragazza a sinistra del moderatore), e dite il vostro nome e cosa avete disegnato sul cartellino”. #(date tempo a ciascuna ragazza di dire il proprio nome e di descrivere il disegno sul cartellino)#
Chiarimento di termini #
“Vi farò delle domande sulla vostra partecipazione in classe. Quando uso la parola partecipazione, mi riferisco ad attività come rispondere da volontarie alle domande degli insegnanti o alzarsi per andare alla lavagna a
scrivere la soluzione ad un problema o ad una domanda. Qualcuno mi sa fare un altro esempio di cosa intendo
per partecipazione in classe?” #(Spiegate perché un dato esempio è giusto o sbagliato e continuate a chiedere esempi fino ad ottenerne due
esatti)#
ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Human Sciences
ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities
Esempio di conduzione di focus group con i bambini
Sintesi prima della chiusura #
“Purtroppo abbiamo quasi finito il tempo. Permettetemi di ripetere ciò che avete sostenuto nelle vostre risposte”. #(Identificate i temi principali delle risposte dei partecipanti e sintetizzateli)#
Controllo dei membri #
“Chiederò a ciascuno di voi che cosa pensa delle questioni più importanti di cui abbiamo appena parlato. Non
discuteremo questi punti come per le domande che vi ho appena fatto. Voglio solo che mi diciate cosa ne pensate”.#
Conclusione #
“Voglio ringraziare tutti infinitamente per essere venuti qui e per aver parlato con me oggi. Mi ha fatto molto
piacere incontrarvi e le vostre risposte mi hanno aiutato molto a comprendere che cos’è la scuola per voi. Ancora una volta vi ricordo che i vostri insegnanti, genitori e compagni non conosceranno le vostre risposte.
Avete domande?”(date un paio di minuti per le loro domande)#“Bene, ora se mi seguite, vi farò vedere dove vi stanno aspettando i vostri genitori per portarvi a casa. E ancora
grazie per il vostro aiuto”.#
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Analizzare un focus group
Analizzare un focus group:!
Scegliere la tecnica di analisi dei dati.#
Descrivere le procedure di selezione dei soggetti partecipanti.#
Trascrivere i dati registrati.#
Sintetizzare le idee chiave.#
Unificare i dati.#
Classificare le unità testuali.#
Negoziare le categorie.#
Identificare temi e teoria.#
Abbozzare una relazione sul focus group.#
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Trascrivere i dati registrati Da un nostro focus group con i bambini della scuola primaria#
• Rosaria: adesso faremo una chiacchierata, tutti insieme. Ognuno è libero di parlare, di dire quello che pensa. Voi sapete che cosa è un telefonino? #
• Bimbi: si.#• Bimbo: io ce lʼho.#• Rosaria: Chi ha il telefonino di voi? Allora avete il telefonino in 7. Alzate le mani… Anche tu ce
lʼhai, quindi 8. A che cosa serve un telefonino?#I bimbi parlano tutti insieme.#• Rosaria: (riassumendo) per telefonare, per mandare i messaggi… #• Bimbo: per chiamare.#• Rosaria: per chiamare, per… (dopo il suggerimento di un bimbo) giocare. #[…]#• Rosaria: a che cosa altro serve un telefonino? Oltre che chiamare, scrivere i messaggi…#• Bimbo: io immagino un telefonino per parlare con mamma.#• Bimbo (si sovrappone al precedente): io vorrei vedere i mondiali.#• Rosaria: tu lo vorresti per vedere i mondiali. Ma come lo vorreste il telefonino? Che cosa
fareste fare a questo telefonino?#• Bimbo: gli farei fare i compiti. Io vorrei che facesse due cose: che mi facesse i compiti e che mi
facesse giocare…#
ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities
Sintetizzare le idee chiave Esempio da un focus group realizzato fra i docenti nel corso del progetto Cl@ssi 2.0#
Le docenti, con le quali si instaura un dialogo sereno e cordiale, appaiono motivate e soddisfatte dell'andamento del progetto. Dopo le iniziali resistenze o incertezze in fase di avvio delle attività progettuali, l'intero CdC - secondo quanto riferito dalla docenti presenti - appare motivato. Le iniziali difficoltà di alcuni docenti rispetto all'uso delle tecnologie sembrano essere state gradualmente superate. Anche i genitori, dopo le iniziali perplessità, hanno pienamente condiviso l'idea progettuale.#
I ragazzi, sempre entusiasti, vivono il progetto come un'opportunità straordinaria e appaiono motivati e pronti ad entrare nel vivo delle attività.#
Bisogni rilevati:#• Necessità di una formazione mirata, che permetta ai docenti riprogettare i percorsi e i contenuti didattici,
in modo da poterli utilizzare nella didattica curricolare.#• Intensificazione dei momenti di incontro con l'università e, in generale, con le istituzioni coinvolte nel
progetto.# Criticità: #• Rallentamento nel processo di acquisto della strumentazione tecnologica da utilizzare per la realizzazione
del progetto.#• Cambiamenti nella composizione del CdC nel prossimo anno scolastico. Tre docenti (Tecnica, Artistica,
Spagnolo) potrebbero cambiare rispetto all'a.s. in corso.# Suggerimenti:#• Integrazione della docente di sostegno all'interno del progetto e possibile produzione di contenuti
multimediali da realizzare in collaborazione con gli stessi ragazzi, da condividere con la compagna in difficoltà.#
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Vantaggi e svantaggi del focus group
Vantaggi:#- Rilevare opinioni complesse (ossia non riassumibili in un semplice grado dʼaccordo o disaccordo con gli item di un questionario).# - Svolgere ricerche esplorative.# - Indagare comportamenti complessi (quali ad esempio le abitudini di studio).#- Costi vantaggiosi rispetto ad altri metodi.#- La presenza delle interazioni di gruppo rispetto ad altri metodi.#
Svantaggi:# - Produrre generalizzazioni o conclusioni di ampia portata. #- Rispondere a domande di ricerca ideate per una vasta somministrazione o che abbiano natura predittiva.#- Complesso processo di elaborazione dei dati che necessita di competenze specifiche da parte del ricercatore.#- Per i focus group con bambini, tenere insieme i partecipanti del gruppo per tutta la durata dellʼesperienza.#
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DISCIPLINA!
SINERGIA!
SNOWBALLING!
INTERESSE SICUREZZA!
SPONTANEITÀ VERSATILITÀ
INTERAZIONE!
Vantaggi rispetto all’intervista individuale
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Vantaggi rispetto all’intervista individuale
Nello specifico:!
Rapidità del passaggio dall’ideazione alla realizzazione delle indagini.#
Nel campo del marketing consente ai brand manager di avvicinarsi all’esperienza del consumatore, in campo educativo permette di studiare il punto di vista di soggetti chiave nel processo formativo: utenti, insegnanti, genitori e studenti.#
Capacità di raccogliere una grossa mole di dati in poco tempo.#
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“Il focus group risponde all’esigenza di affrontare questioni sempre più complesse e
attuali non in modo lineare, ma con molteplici possibilità di interpretazione, per poter
meglio affrontare e interpretare situazioni reali”
Di Nubila, 2008, p. 125
Conclusioni
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Il focus group nella ricerca pedagogica può essere usato: Per produrre idee nuove in una esercitazione. Per verificare le conoscenze degli studenti. Per valutare la profondità semantica di una ipotesi.
Il Focus group è: Una tipologia di Brainstorming. Una intervista di gruppo. Un gruppo di discussione senza leader.
Nella fase di campionamento si dovrebbe: Fare affidamento su amici e conoscenti. Utilizzare modelli di campionamento casuale. Cercare di individuare casi estremi o tipici.
Caccia all’errore
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Generalmente il numero dei partecipanti varia tra: 2-6 8-12 10-20
Il Focus group è particolarmente utilizzato: Per condurre ricerche esplorative. Per trarre inferenze da popolazioni più ampie. Per somministrare reattivi a piccoli gruppi.
Caccia all’errore
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Il moderatore Dovrebbe far partecipare i membri del gruppo in maniera diversa. Non dovrebbe perdere tempo ad approfondire risposte che hanno più di una interpretazione. Dovrebbe avere e dimostrare un effettivo interesse per le risposte dei soggetti.
Nella ricerca pedagogica i focus group sono utili Perché fanciulli ed adolescenti preferiscono parlare invece che scrivere. Perché nella formazione professionale sono utili momenti di socializzazione delle conoscenze. Perché consentono di studiare da vicino interazioni significative tra partecipanti selezionati.
Caccia all’errore
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Esercizi ESERCIZIO 1 • Individuare alcuni argomenti che possano essere trattati all’interno di un focus group.
Confrontarsi con i colleghi per ottenere le loro reazioni sugli argomenti selezionati.
Scrivere la lista degli argomenti insieme ad una pagina sulle reazioni dei colleghi.
ESERCIZIO 2 • Scrivete in 500 parole una bozza di argomento di ricerca che utilizzi i focus group.
Realizzate un focus group su un tema di carattere educativo a vostra scelta.
Trascrivete tutto il materiale registrato (30 pp).
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Corbetta, P. (2003), La ricerca sociale. Metodologie e tecniche Vol.III. Le tecniche qualitative. Bologna: Il Mulino.
Mantovani, S. (2000) (Eds.). La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi. Milano: Bruno Mondadori.
Vaughn, S., Shumm, J. S., & Sinagub, J. M. (2003). Il Focus group in Pedagogia e in Psicologia. Padova: Cleup. (trad. it. a cura di Pierpaolo Limone).
Letture consigliate
ERID Lab - Educational Research & Interaction Design • University of Foggia, Department of Humanities
Connors, L. (1991). Building community support (Report No. PS-020-315). Boston: Massachusetts State Department of Education, Bureau of Early Childhood Programs. Dellens, M. (1979). Math anxiety: What can a learning center do about it? (Report No. SE- 028-640). Waikiki, HI: Western College Reading Association. Di Nubila, R. (2008). Dal gruppo al gruppo di lavoro. Lecce: Pensa Multimedia. Marsiglia, F. F., & Halasa, O. (1992). Ethnic identity and school achievement as perceived by a group of selected mainland Puerto Rican students (Report No. UD-028-824). San Francisco: American Educational Research Association. Trinchero, R. (2002). Manuale di ricerca educativa. Roma: Franco Angeli. Trinchero, R. (2009). I metodi della ricerca educativa. Roma-Bari: Laterza. Vaughn, S., Shumm, J. S., & Sinagub, J. M. (2003). Il Focus group in Pedagogia e in Psicologia. Padova: Cleup. (trad. it. a cura di Pierpaolo Limone). Wolf, K. P. (1991). Research design for investigating the effects of student portfolios on teaching and learning. (Report No. TM-017-336). San Francisco: Far West Laboratory for Educational Research and Development. Zaummer, V. L. (2003). I focus group. Bologna: Il Mulino.
Bibliografia di riferimento