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Comune di Caserta INDICE: 1. Premessa 2. Anagrafe 3. Analisi dell’edificio 3.1 Scomposizione dell’edificio 3.1.1 Analisi dei pacchetti studiati 3.2 Analisi del degrado 3.2.1 Schede di diagnosi 4. Programmazione della manutenzione 4.1 Criteri di compilazione del libretto 4.1.1 Manuale di manutenzione 4.1.2 Programma di manutenzione LIBRETTO DI MANUTENZIONE Edificio sito in Via F.Rossi,1 – frazione di Casola (CE) Data: I Tecnici: Cerreto Marco N51/255 De Vita Alessandro N51/245 Guzzo Vincenzo N51/265

Libretto Di Manutenzione_Cerreto

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libretto di manutenzione Cerreto

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  • 1.

    Comune di Caserta

    INDICE:

    1. Premessa

    2. Anagrafe

    3. Analisi delledificio

    3.1 Scomposizione delledificio

    3.1.1 Analisi dei pacchetti studiati

    3.2 Analisi del degrado

    3.2.1 Schede di diagnosi

    4. Programmazione della manutenzione

    4.1 Criteri di compilazione del libretto

    4.1.1 Manuale di manutenzione

    4.1.2 Programma di manutenzione

    LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    Edificio sito in Via F.Rossi,1 frazione di Casola (CE)

    Data:

    I Tecnici:

    Cerreto Marco N51/255

    De Vita Alessandro N51/245

    Guzzo Vincenzo N51/265

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    1. PREMESSA

    ll presente libretto di manutenzione rappresenta un vademecum per il proprietario dellimmobile, e si

    pone lobiettivo di definire le linee guida generali per ottimizzare lutilizzo dellimmobile, per

    monitorare al meglio il patrimonio edilizio e per gestire in maniera efficiente i servizi di manutenzione

    programmata delledificio. Questo libretto per la casa una guida alla gestione dell'edificio e

    dell'appartamento; esso infatti contiene, nella prima parte gli elementi di identificazione dell'edificio: la

    sua collocazione nel territorio, i dati relativi alla sua costruzione, fino ad una descrizione generale del

    contesto in cui si inserisce l'intervento, giungendo poi ad una descrizione sommaria delle tipologie e

    delle tecnologie costruttive dell'involucro edilizio. Allo scopo di far conoscere all'utente la propria casa,

    e ancora pi da vicino l'alloggio in essa contenuto, sia per quel che riguarda le parti "a vista" che quelle

    "nascoste", sono state individuate quelle parti dell'edificio e dell'alloggio che si ritiene debbano essere

    oggetto di ricorrenti operazioni di mantenimento. Per esse viene fornita una scheda che, oltre alla

    descrizione delle opere fornisce istruzioni per la manutenzione.

    Nella prima parte del libretto di manutenzione, inoltre, vengono fornite indicazioni riguardo i dati

    anagrafici dellunit immobiliare comprendenti permessi, autorizzazioni, collaudi, le indicazioni circa i

    progettisti e le imprese esecutrici dei lavori.

    Allinterno della seconda parte vengono inserite le norme ed il piano di manutenzione riguardanti la

    propriet immobiliare, che i fruitori devono applicare allinterno della propria unit per garantire un

    corretto ciclo di vita a tutte le varie componenti. Le strategie manutentive che si intendono applicare,

    con riferimento alle norme UNI 9910, UNI 10147, UNI 10366 sono:

    Manutenzione correttiva a guasto avvenuto, nella quale lintervento attuato dopo il verificarsi

    dellevento dannoso per una precisa scelta politica.

    Manutenzione correttiva di emergenza o accidentale, nella quale il tempo dettato

    dallimpossibilit di prevedere il guasto.

    Manutenzione preventiva ciclica o di soglia, che viene effettuata a scadenze prefissate che

    vengono predeterminate in base a criteri quali laffidabilit dei dati a disposizione sulla durabilit del

    componente, le conseguenze legata al possibile guasto casuale, i tempi di riparazione e/o di fuori

    servizio.

    Manutenzione preventiva secondo condizione, nella quale lintervento scaturisce dalle risultanze

    di un controllo inserito in un programma cadenzato di verifiche.

    Manutenzione preventiva di opportunit, che prevede leffettuazione di un intervento su un

    determinato componente in occasione dellesecuzione di altre attivit manutentive.

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    Per la compilazione di un libretto di manutenzione necessario che il tecnico, nel programmare

    lattivit manutentiva, decida quale strategia attuare, fermo restando che molto spesso forse la

    maggior parte delle volte vengono attuate strategie miste, che prevedono cio una compresenza di

    diversi tipi di manutenzione.

    Ricapitolando in modo pi schematico, il libretto di manutenzione composto da due sezioni:

    la sezione Anagrafe, che riporta i dati caratteristici delledificio (geometrici, morfologici, tipologici,

    tecnologici, ecc.) che costituiscono, oltre che un prezioso bagaglio di informazioni, il presupposto

    irrinunciabile per poter programmare lattivit di manutenzione;

    la sezione Programmazione della manutenzione, suddivisa a sua volta in due sottosezioni

    costituite da altrettanti elaborati:

    - il manuale di manutenzione (nel quale viene esplicitato come intervenire), composto da

    schede di intervento, nelle quali si individuano le caratteristiche salienti di ogni attivit di

    manutenzione prevista (fasi di lavoro, risorse da impiegare, provvedimenti nei riguardi della

    sicurezza, ecc.);

    - il programma di manutenzione (che indica quando intervenire), strutturato come un planning

    nel quale verr indicato il calendario degli interventi programmati, e nel quale ognuna delle

    attivit comprese nel manuale di manutenzione avr la sua collocazione temporale.

    Le due sezioni costituiranno, poi, altrettante parti del Fascicolo del fabbricato (v. figura sotto

    riportata), per il momento ancora in fase di approvazione, nel quale saranno completate da una sezione

    che conterr il giudizio espresso dal tecnico incaricato nei riguardi dei requisiti di sicurezza del

    fabbricato, individuati in fase di rilievo, e che in ogni caso anche nel libretto di manutenzione, per

    quanto non esplicitato, sottende alle scelte operate in sede di programmazione dellattivit manutentiva,

    ovvero del tipo e della frequenza degli interventi.

    ANAGRAFE

    LIBRETTO DI

    MANUTENZIONE

    PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI

    GIUDIZIO SULLA SICUREZZA

    FASCICOLO DEL FABBRICATO

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    ANAGRAFE 1.1 Caratteristiche del sito

    Ledificio si trova alla via F. Rossi in traversa privata nella frazione di Casola del comune di Caserta.

    Costruito con regolare concessione edilizia, sorge su un lotto di forma irregolare ed classificato

    tipologicamente come villetta a schiera plurifamiliare, poich si compone di tre livelli (un appartamento

    per livello) ognuno dei quali con accesso autonomo.

    La costruzione ha avuto ununica fase ad inizi anni 2000 ed ha previsto la realizzazione di due piani

    fuori terra ed uno seminterrato. Si riportano, di seguito, delle foto con vista dallalto e prospetto

    principale:

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    1.2 Caratteristiche morfologiche e tecnologiche

    Forma delledificio e descrizione dei vari piani

    Ledificio presenta una forma molto regolare assimilabile a quella di un parallelepipedo. I livelli sono 3

    di cui uno seminterrato e due fuori terra. Come detto in precedenza, ogni livello costituisce un

    appartamento ed ogni appartamento possiede un entrata autonoma. Per quanto riguarda il livello

    centrale ovvero il piano rialzato laccesso possibile mediante una scalinata posizionata lungo il

    prospetto principale mentre gli accessi del livello seminterrato e del primo piano sono posizionati

    lateralmente, esternamente per il seminterrato ed internamente per il primo piano.

    Gli appartamenti sono catalogati al N.C.E.U come sub 3, 4 e 5 cat. A/2 della particella 5197 del foglio

    9. Comprendono soggiorno/cucina, disimpegno, due camere da letto, due bagni e ripostiglio.

    Esternamente vi sono spazi aperti sia privati che pubblici con un ampio cortile che accoglie i posti auto.

    Struttura di fondazione

    Le fondazioni sono di tipo diretto e continuo costituite da travi rovesce in cemento armato sulle quali

    poggia direttamente il primo calpestio. Connessa alla fondazione vi la struttura di contenimento del

    terreno per la realizzazione del seminterrato.

    Struttura in elevazione

    La struttura in elevazione rappresentata da un telaio di pilastri e travi in cemento armato con impalcati

    di piano e di copertura in solaio latero-cementizio. Inoltre, la copertura realizzata a falde e rivestita

    con tegole portoghesi.

    2.3 Dati generali

    2.3.1 UBICAZIONE FABBRICATO

    Altri accessi Denominazione Circoscrizione

    Fabbricato unico

    Appartenente ad un complesso

    N scale N fabbricati

    2.3.2 DATI DEL PROPRIETARIO, TITOLARE O AMMINISTRATORE DELLIMMOBILE

    Nome Gennaro Cognome Farina Qualifica Proprietario Domicilio Via F. Rossi,1 Casola (CE) Tel.

    2.3.3 COSTRUZIONE E MANUTENZIONE

    Licenza o concessione edilizia

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    Certificato di agibilit

    Progettisti Architettonico

    Strutturale

    Impiantista

    Disponibilit calcoli strutturali

    si

    no

    Impresa esecutrice Gefar Sud Costruzioni

    Direttore dei lavori

    Collaudatore

    2.4 Dati catastali Foglio 9 Sezione P.lla 5197

    2.5 Dati storici Epoca di costruzione Certa 2000-2003 presunta

    Schede di rilevazione post sisma si N no

    Interventi eseguiti [indicare oltre alla tipologia (manutenzione facciate, adeguamento impianti, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione totale, interventi strutturali, ordinanza 80, L. 219/81), anche una breve descrizione, epoca di intervento ed eventuale segnalazione del progettista, del direttore dei lavori e dellimpresa]:

    Interventi provvisionali

    Spicconatura

    Puntellamento

    Altro

    Verbali di diffida/ordinanza Data Descrizione CEP

    2.6 Dati quantitativi

    Area di sedime 330 mq

    Altezza massima edificio 7,30 m

    Numero piani fuori terra 2 N minimo N massimo

    Numero piani entro terra 1

    Numero scale

    Volume entro terra 238 mc

    Volume fuori terra 510 mc

    Pertinenze

    Cantinole

    Parcheggi coperti

    Parcheggi scoperti

    Spazi aperti comuni

    Locale caldaia

    Stenditoi

    Giardini

    Terrazzi

    Altro (specificare)

    Mq. 28 N auto N auto 3 Mq. 210 Mq. Mq. Mq. Mq. Mq. 16

    N 3 unit immobiliari con destinazione duso residenziale

    Superficie totale Mq. 330

    Superficie edificata Mq. 110

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    Area a verde Mq. 70

    Superfici scoperte (escluse quelle a verde) Mq. 150

    2.7 Inquadramento territoriale

    2.7.1 CAVIT SOTTERRANEE

    Presenza cavit sotterranee Scheda censimento cavit sotterranee:

    presentata

    non presentata 2.7.2 STRADE

    N 2 vie di accesso

    Accessibilit (indicare se veicolare o pedonale e da quanti fronti): 1 pedonale ed 1 carrabile dal medesimo fronte

    Intensit di traffico:

    bassa media alta

    Rapporto con altri edifici

    Isolato

    Contiguo

    Su n lati

    Il fabbricato staticamente autonomo? si no

    2.8 Dati urbanistici/normativi

    Variante di salvaguardia Zona

    Regime vincolistico D.Lgs. 490/99 art. 2

    D.Lgs. 490/99 art. 139

    Idrogeologico

    Archeologico

    Altro

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    2.9 Dati tecnologici

    2.9.1 STRUTTURE

    Fondazioni

    Profonde Su pali

    Superficiali Plinti isolati in c.a.

    Plinti collegati in c.a.

    Travi rovesce in c.a.

    Platea in c.a.

    Continue in muratura di tufo

    Continue in muratura di pietrame

    Profondit del piano di posa 4 ml (circa)

    Strutture verticali

    Muratura Muratura in tufo

    a conci irregolari a sacco

    a conci regolari tessuta in tutto lo spessore

    a pietre segate

    con parti in mattoni pieni

    Muratura listata

    Muratura in mattoni pieni

    Muratura in pietrame calcareo

    Presenza di cordoli

    si

    no Presenza di catene

    si

    no

    Conglomerato cementizio armato A setti portanti

    A telaio

    Mista In verticale

    In orizzontale

    Acciaio

    Strutture orizzontali

    Volte

    A botte In conci di tufo

    In mattoni pieni

    In mattoncelle

    N N N

    A vela In conci di tufo

    In mattoni pieni

    In mattoncelle

    N N N

    A crociera In conci di tufo

    In mattoni pieni

    In mattoncelle

    N N N

    A padiglione In conci di tufo

    In mattoni pieni

    In mattoncelle

    N N N

    A schifo In conci di tufo

    In mattoni pieni

    In mattoncelle

    N N N

    Solai

    Laterocementizi gettati in opera

    Laterocementizi semiprefabbricati

    Con travi di legno e panconcelle

    Con profilati di ferro e tavelloni

    Con profilati di ferro e legno

    Non noti

    Altro (specificare)

    N 2 N 1 N N N N N

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    Coperture A tetto Legno

    Legno/laterizio

    Ferro/laterizio

    Cls armato

    Cls prefabbr.

    Presenza di cordolo

    si

    no

    A volta Muratura

    Cls armato

    Cls prefabbr.

    Presenza di cordolo

    si

    no

    Piane

    Legno

    Legno/laterizio

    Ferro/laterizio

    Cls armato

    Cls prefabbr.

    Presenza di cordolo

    si

    no

    Leggere non portanti Lamiera metallica

    Cemento amianto

    Fibro cemento

    Materiale plastico

    Presenza di cordolo

    si

    no

    Scale In calcestruzzo armato

    A soletta rampante

    Con trave a ginocchio

    In muratura

    A voltine rampanti

    Altro

    In ferro e laterizi

    2.9.2 CHIUSURE ESTERNE

    Muratura in tufo

    Mattoni pieni

    Laterizi forati

    Blocchi di cemento cellulare

    Pannelli prefabbricati in c.a.

    Altro (specificare)

    2.9.3 FINITURE ESTERNE

    Intonaco Liscio

    Spatolato

    Sagomato

    Rivestimenti ceramici Klinker

    Altro (specificare)

    Facciate continue (specificate tipo)

    Lastre di marmo (specificare tipo)

    Altro (specificare)

    Elementi di pregio architettonico (elencare e descrivere sinteticamente):

    Basamento

    Lastre di pietra si no

    Blocchi di pietra si no

    Lastre di marmo si no

    Intonaco lavorato si no

    Altro (specificare)

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    Serramenti

    Legno %

    Alluminio preverniciato % 100

    Alluminio anodizzato %

    Ferro verniciato %

    Ferro battuto %

    Altro (specificare) %

    2.9.4 FINITURE INTERNE

    Pavimenti

    Piastrelle di gres Mq. 270

    Piastrelle di maiolica Mq.

    Lastre di marmo (specificare) Mq.

    Bollettonato Mq.

    Lastre di pietra (specificare) Mq.

    Cunetti (specificare) Mq.

    Altro (specificare) Mq.

    Rivestimenti

    Intonaco Mq. 720

    Lastre di marmo Mq.

    Legno Mq.

    Linoleum Mq. 96

    Rivestimenti ceramici Mq.

    Rivestimenti plastici Mq.

    Altro (specificare) Mq.

    2.9.5 IMPIANTI

    Impianto elettrico

    Illuminazione parti comuni si no

    Cancelli motorizzati si no

    Impianto di terra si no

    Impianto protezione scariche atmosferiche si no

    Impianto idrico di scarico

    Allacciato alla fogna pubblica si no

    Scarico misto si no

    Stazione di pompaggio si no

    Relazione ordinanza rilevamento reti sottoservizi presentata non presentata

    Impianto antincendio

    Allacciato alla rete ordinaria si no

    Serbatoio autonomo con autopompa si no

    Estintori si no

    Impianto riscaldamento

    Alimentazione caldaia A metano

    A gasolio

    A GPL

    Altro

    Presenza di camini e canne fumarie

    si

    no

    Altri Impianti

    Distribuzione gas si no

    Idrico di carico si no

    Citofonico si no

    Ascensore si no

    Montacarichi si no

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

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    Antenna TV si no

    Condizionamento si no

    Antenne per telefonia mobile si no

    Altri (specificare) si no

    2.9.6 CARATTERI ED ELEMENTI ACCESSORI DEI PROSPETTI

    Prospetti Principale Laterale sx Laterale dx Posteriore

    Carattere unitario si no si no si no si no

    Uniformit dei vani si no si no si no si no

    Uniformit tipologica degli infissi si no si no si no si no

    Pluviali esterne si no si no si no si no

    Canne fumarie esterne si no si no si no si no

    Servit di aggancio (reti aeree) si no si no si no si no

    Carattere unitario al piano terra si no si no si no si no

    Tabelle o insegne si no si no si no si no

    Vetrine si no si no si no si no

    Tende si no si no si no si no

    Pensiline si no si no si no si no

    Insegne pubblicitarie si no si no si no si no

    Indicatori toponomastici di interesse storico si no si no si no si no

    Breve descrizione degli elementi riscontrati: Ledificio presenta assoluta uniformit sia di facciate che di infissi. Il piano terra dotato frontalmente e lateralmente, in parte, di un terrazzino coperto da una pensilinea in cemento armato. La pensilinea inclinata e coperta da tegole ed accoglie sul prospetto principale un balconcino con ringhiera in ferro.

    2.10 DATI TIPOLOGICI Tipo edilizio A corte

    A schiera

    A blocco

    In linea

    A torre

    A ballatoio

    A galleria

    Altro

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    12

    2. ANALISI DELLEDIFICIO

    2.1 Scomposizione delledificio secondo la UNI 8290

    Uno dei presupposti del metodo (e dell'intera teoria alla base della manutenzione programmata) che

    le parti dell'organismo edilizio hanno obsolescenze differenziate, tempi e modalit di invecchiamento

    distinte, patologie caratteristiche specifiche e dissimili, criteri di intervento in generale ben distinguibili.

    Si suppone, perci, di poter definire singolarmente il ciclo di vita di tutti gli elementi, sub-sistemi e

    sistemi dell'organismo edilizio, che deve dunque essere preventivamente scomposto in parti pi o meno

    complesse.

    Prima di approfondire se fosse opportuno finalizzare la scomposizione agli scopi di fattispecie, si

    iniziato ad operare nella direzione offerta dallo stato dellarte, ovvero dalla norma UNI 8290,

    proseguendo poi verso raggruppamenti o ulteriori scomposizioni in funzione della possibilit di

    discernere significative differenze nelle modalit di invecchiamento.

    Una distinzione tecnologica anche rilevante in assoluto, in sostanza, perde nella fattispecie significato se

    ad essa non associabile una altrettanto netta distinzione in termini di durata, sia perch da considerare

    trascurabile o nulla, sia perch di problematica valutazione.

    In linea di principio, infatti opportuno che per ciascun edificio venga presa in considerazione una

    scomposizione che tenga in conto sei parametri di omogeneit secondo cui effettuare gli accorpamenti

    di elementi costruttivi:

    le dimensioni, ovvero le unit fisico-tecniche di misurazione quantitativa;

    la tecnologia costruttiva, ovvero la natura costitutiva dei materiali componenti;

    laffidabilit, ovvero valori della vita media significativamente simili;

    la connessione tecnologica, ovvero la necessit di intervenire su uno quando si interviene su altri;

    la connessione operativa, ovvero l'opportunit di intervenire su uno quando si interviene su altri, per

    usufruire degli stessi mezzi d'opera a parit di costo, oppure limitare i disagi all'utenza;

    obblighi ad intervenire con cadenze o periodi prefissati, ovvero particolari esigenze dettate - ad

    esempio - dalla tipologia d'uso (scuola, albergo, ecc.).

    la pertinenza, ovvero la natura del titolo di possesso (propriet, locazione, concessione, ecc.);

    modalit attuative della fase gestionale, ovvero natura dei soggetti preposti (unica ditta o ente,

    pluralit di soggetti specializzati, ecc.) (1).

    Dal punto di vista pratico, rispetto alla norma UNI 8290, che partendo dalle classi di unit tecnologiche

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    13

    (es.: chiusure), si spinge fino alla scomposizione in sottoclassi di elementi tecnici (es.: pareti perimetrali

    verticali), occorrer individuare in quali casi procedere ad ulteriori scomposizioni, arrivando - ad esempio

    - a distinguere supporto, strato di isolamento, strato di protezione, con le relative soluzioni tecnologiche

    adottate fra tutte quelle possibili, ovvero in quali casi semplificare la scomposizione.

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    na

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    14

    2.1.1 Analisi dei pacchetti studiati

    PARETE PERIMETRALE IN CALCESTRUZZO ARMATO (PPV9)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    CHIUSURA UNITA TECNOLOGICA:

    CHIUSURA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    PARETI PERIMETRALI VERTICALI

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A finitura interna pittura lavabile

    B rivestimento interno intonaco

    C supporto calcestruzzo armato

    D rivestimento esterno intonaco per la parte fuori terra

    E finitura esterna pittura al quarzo per la parte fuori terra

    PARETE PERIMETRALE IN BLOCCHI DI LATERIZIO ALVEOLATO (PPV14)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    CHIUSURA UNITA TECNOLOGICA:

    CHIUSURA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    PARETI PERIMETRALI VERTICALI

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A finitura interna pittura lavabile

    B rivestimento interno intonaco

    C supporto blocchi di laterizio

    D rivestimento esterno intonaco

    E finitura esterna pittura al quarzo

    C B D

    A E

    C B D

    A E

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    15

    PARAPETTO VERTICALE IN LATERIZIO (PV)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE ESTERNA UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE ESTERNA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    PARAPETTO VERTICALE

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A finitura interna pittura al quarzo

    B rivestimento interno intonaco

    C supporto mattoni in laterizio forato

    D rivestimento esterno intonaco

    E finitura esterna pittura al quarzo

    SOLAIO LATERO-CEMENTIZIO (SLC)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE INTERNA UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE INTERNA ORIZZONTALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    SOLAIO LATERO-CEMENTIZIO

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A finitura superiore pavimento in ceramica

    B strato di collegamento massetto di sabbia e cemento

    C supporto Solaio in cemento armato gettato in opera

    D rivestimento inferiore intonaco

    E finitura inferiore pittura lavabile

    C B D

    A E

    C

    B

    D

    A

    E

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    16

    PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO (PE)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE ESTERNA UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE ESTERNA ORIZZONTALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    PAVIMENTAZIONE IN CLS

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A strato superficiale calcestruzzo autocompattante

    B strato intermedio cemento armato

    C strato di fondo stabilizzante in ghiaia

    SCALA ESTERNA (SE)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE ESTERNA UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE ESTERNA ORIZZONTALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    SCALA SOLETTA RAMPANTE

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A finitura superiore lastre di travertino

    B strato di collegamento malta di allettamento/colla

    C supporto soletta in cemento armato

    D rivestimento inferiore assente

    A

    A

    B

    C

    B

    C

    D

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    17

    INFISSI ESTERNI (INF)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    CHIUSURA UNITA TECNOLOGICA:

    INFISSI ESTERNI CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    FINESTRE IN ALLUMINIO

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A attacco controtelaio in alluminio

    B profilo mobile telaio in alluminio

    C tamponamento vetro float

    D protezione assente

    E apertura meccanica

    F soglia pietra serena

    RINGHIERA ESTERNA (RF)

    CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:

    PARTIZIONE ESTERNA VERTICALE UNITA TECNOLOGICA:

    ELEMENTI DI SEPARAZIONE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:

    RINGHIERA IN FERRO

    POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE

    A finitura ringhiera smalto

    B ringhiera lamiera zincata

    C finitura bauletto pittura al quarzo

    D bauletto cemento armato

    A B

    C

    D E

    F

    A

    D

    C

    B

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    18

    2.2 Analisi del degrado

    In questo paragrafo vengono riscontrate le patologie di degrado che affliggono l'edificio, attraverso la

    fase di diagnosi nella quale vengono analizzate le suddette patologie ed individuate le causali che le

    hanno provocate. A tal fine per i principali elementi tecnici che costituiscono l'involucro esterno

    dell'edificio si predispongono le schede di diagnosi (ai fini dell'elaborato d'anno si redigono un numero

    limitato di schede), che contengono immagini fotografiche che guidano al riconoscimento di ogni

    singola patologia con ogni dovuto riferimento alle causali individuabili ed alle norme UNI di pertinenza

    che pu essere opportuno consultare.

    La terminologia utilizzata per le patologie riscontrate normata a livello internazionale dalla

    commissione CIB (Internacional Council for Building) W86 "Building Patology".

    In breve, quindi, stato effettuato un rilievo fotografico delle anomalie riscontrabili sull'edificio oggetto

    dell'analisi e, dal confronto di tali situazioni rilevate con un data-base di casi derivante dalla letteratura e

    dall'esperienza, stato possibile redigere le schede di diagnosi i cui contenuti riguardano:

    Descrizione della soluzione tecnica rilevata

    Classificazione e descrizione dell'anomalia

    Localizzazione ed estensione

    Cause

    Tipologie di decadimenti che tale degrado comporta;

    Norme di riferimento a cui riferirsi;

    Eventuali note.

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    19

    2.2.1 Schede di diagnosi

    PARETE VERTICALE DI CONTENIMENTO

    IN CLS ARMATO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO): PITTURA AI SILICATI

    B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune

    C. Parete in cls armato

    D. (INTONACO ESTERNO): assente

    E. TERRENO

    ANOMALIA: EFFLORESCENZA

    LOCALIZZAZIONE: parte inferiore delle pareti di contenimento e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8758 30/11/85 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 10369 31/07/94 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: NOTE: lanomalia si rileva maggiormente dai 30 ai 60 cm da terra

    CAUSE INDIVIDUABILI: - mancanza dellimpermeabilizzante - penetrazione dellumidit - cristallizzazione dei sali

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo irregolare a macchie con dimensioni variabili tra i 2-3 cm e i 15-20 cm e profondit pari allo spessore dello strato di finitura

    PPV9

    D1

    C B D

    A E

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    20

    PARETE PERIMETRALE VERTICALE DI CONTENIMENTO

    IN CLS ARMATO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile

    B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune premiscelata

    C. parete in cls armato

    D (INTONACO ESTERNO): assente

    E. Terreno

    C B D

    A E

    ANOMALIA: FORMAZIONE DI CONDENSA/MUFFE

    LOCALIZZAZIONE: negli angoli delle pareti di contenimento e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti.

    UNI EN ISO 13788:2013 Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l'umidit superficiale critica e la condensazione interstiziale

    UNI EN ISO 12570:2013 Prestazione igrotermica dei materiali e dei prodotti per edilizia UNI 8758 30/11/85 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9727 31/05/90 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti (lapidei e intonaci). Criteri per l' informazione tecnica.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: - aspetto estetico - formazione di cattivi odori - ambiente nocivo allutente

    SCHEDE CORRELATE: NOTE: lanomalia si rileva nella parte alta (interna) delle pareti controterra

    CAUSE INDIVIDUABILI: - differenze di temperatura tra la faccia interna

    ed esterna

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo a macchie (punti neri)

    PPV9

    D2

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-13788-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-12570-2013.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    21

    PARETE VERTICALE DI CONTENIMENTO

    SETTI IN CLS ARMATO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile

    B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune

    C. Setti in cls armato

    D. (INTONACO ESTERNO): intonaco di malta comune

    E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    C B D

    A E

    ANOMALIA: FORMAZIONE DI PATINE BIOLOGICHE

    LOCALIZZAZIONE: caso isolato in prossimit del bocchettone di smaltimento delle acque piovane e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: NOTE: si rileva anche un esfoliazione nella parte in basso dovuta a infiltrazione, cristallizzazione dei sali e conseguente distacco della vernice.

    CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazione di acqua in assenza di

    impermeabilizzazione

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: macchie di colore verdastro di dimensioni variabili

    PPV9

    D3

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    22

    PARETE PERIMETRALE VERTICALE

    IN LATERIZIO ALVEOLATO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile

    B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune premiscelata

    C. muratura in termoblocchi di laterizio e malta comune

    D (INTONACO ESTERNO): intonaco di malta comune

    E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    C B D

    A E

    ANOMALIA: EFFLORESCENZA

    LOCALIZZAZIONE: facciata adiacente al cortile di accesso al seminterrato e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 9922 30/09/92 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa. UNI 10369 31/07/94 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PPV14/D5

    NOTE: siccome la muratura poggia direttamente sulla trave di fondazione senza alcuna impermeabilizzazione lumidit risale passando dalla trave allintonaco.

    CAUSE INDIVIDUABILI: - risalita capillare

    - cristallizzazione dei sali

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo orizzontale irregolare ad unaltezza di circa 40-50 cm da terra

    PPV14

    D4

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    23

    PARETE PERIMETRALE VERTICALE

    IN LATERIZIO ALVEOLATO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile

    B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune premiscelata

    C. muratura in termoblocchi di laterizio e malta comune D (INTONACO ESTERNO): intonaco di malta comune

    E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    C B D

    A E

    ANOMALIA: ESFOLIAZIONE

    LOCALIZZAZIONE: facciata adiacente al cortile di accesso al seminterrato e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 9922 30/09/92 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa. UNI 10369 31/07/94 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PPV14/D4

    NOTE:lanomalia si rileva a circa 40-50 cm da terra; sulla superficie si riconosce al tatto materiale polveroso che ha provocato il distacco degli strati di finitura.

    CAUSE INDIVIDUABILI: - risalita capillare

    - cristallizzazione dei sali

    - efflorescenza

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo orizzontale irregolare con dimensioni variabili tra i 5 e i 15 cm e profondit pari allo spessore dello strato di finitura

    PPV14

    D5

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    24

    PARETE PERIMETRALE VERTICALE

    IN LATERIZIO ALVEOLATO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO INTERNO): assente

    B. (INTONACO INTERNO): assente

    C. muratura in termoblocchi di laterizio e malta comune D (INTONACO): intonaco di malta comune

    E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    ANOMALIA: FESSURAZIONE

    LOCALIZZAZIONE: linee giunzione lampade ed apparecchi di comando e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI EN 459-1:2010 Calci da costruzione - Parte 1: Definizioni, specifiche e criteri di conformit.

    UNI EN 12274-8:2006 Trattamenti superficiali con malte a freddo - Metodi di prova - Parte 8: Valutazione visiva dei difetti.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: - aspetto estetico - tenuta dellintonaco

    SCHEDE CORRELATE:

    NOTE: al controllo visivo riconoscibile la superficie cui stata applicata malta per riempire le tracce degli impianti

    CAUSE INDIVIDUABILI: - tracce impianti - ritiro della malta

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo lineare

    PPV14

    D6

    C B D

    A E

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-459-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-12274-8-2006.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    25

    PARAPETTO VERTICALE IN MURATURA DI LATERIZIO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    B. (INTONACO): intonaco di malta comune premiscelata

    C. muratura in mattoni forati e malta comune

    D (INTONACO): intonaco di malta comune

    E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    ANOMALIA: EFFLORESCENZA

    LOCALIZZAZIONE: parapetto scala nord e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 998 Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni.

    UNI 1062 Pitture e vernici - Prodotti e sistemi di verniciatura di opere murarie esterne e calcestruzzo - Parte 3: Determinazione della

    permeabilit all acqua liquida.

    UNI 13914 Progettazione, preparazione e applicazione di intonaci esterni e interni - Parte 1: Intonaci esterni.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PV/D8, PV/D9

    NOTE:la scala esposta a nord e non mai soggetta a soleggiamento restando in condizioni di ombra ed umidit

    CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazioni di acqua

    - cristallizzazione sali

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: macchie irregolari sulla parte bassa

    PV

    D7

    C B D

    A E

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-998-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1062-3-2008.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13914-1-2005.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    26

    PARAPETTO VERTICALE IN MURATURA DI LATERIZIO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    B. (INTONACO): intonaco di malta comune premiscelata

    C. muratura in mattoni forati e malta comune

    D (INTONACO): intonaco di malta comune

    E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    ANOMALIA: ESFOLIAZIONE

    LOCALIZZAZIONE: parapetto scala nord e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 998 Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni.

    UNI 1062 Pitture e vernici - Prodotti e sistemi di verniciatura di opere murarie esterne e calcestruzzo - Parte 3: Determinazione della

    permeabilit all acqua liquida.

    UNI 13914 Progettazione, preparazione e applicazione di intonaci esterni e interni - Parte 1: Intonaci esterni.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PV/D7, PV/D9

    NOTE: la scala esposta a nord e non mai soggetta a soleggiamento restando in condizioni di ombra ed umidit

    CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazioni dacqua

    - umidit

    - efflorescenza

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: forme irregolari sul 10 % della superficie

    PV

    D8

    C B D

    A E

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-998-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1062-3-2008.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13914-1-2005.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    27

    PARAPETTO VERTICALE IN MURATURA DI LATERIZIO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    B. (INTONACO): intonaco di malta comune premiscelata

    C. muratura in mattoni forati e malta comune

    D (INTONACO): intonaco di malta comune

    E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati

    C B D

    A E

    ANOMALIA: DISTACCO

    LOCALIZZAZIONE: caso unico scala accesso al piano rialzato e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 998 Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni.

    UNI 1062 Pitture e vernici - Prodotti e sistemi di verniciatura di opere murarie esterne e calcestruzzo - Parte 3: Determinazione della

    permeabilit all acqua liquida.

    UNI 13914 Progettazione, preparazione e applicazione di intonaci esterni e interni - Parte 1: Intonaci esterni.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PV/D7, PV/D8

    NOTE: la particolare forma architettonica rappresenta la causa di ristagno dacqua

    CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazioni dacqua

    - mancanza di impermeabilizzazione

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo seguente la parte inferiore della forma architettonica del parapetto

    PV

    D9

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-998-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1062-3-2008.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13914-1-2005.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    28

    SOLAIO LATERO CEMENTIZIO GETTATO IN OPERA

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. pavimento

    B. malta di allettamento

    C. pavimentazione

    D. intonaco

    E. pittura lavabile

    ANOMALIA: INFILTRAZIONE/ASSORBIMENTO

    LOCALIZZAZIONE: caso isolato intradosso del solaio e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: NTC 2008 cap 4 Norme Tecniche per le costruzioni

    UNI ISO 6270 Pitture e vernici - Determinazione della resistenza all umidit

    UNI ISO 12571 Prestazione igrotermica dei materiali e dei prodotti per edilizia - Determinazione delle propriet di assorbimento igroscopico

    UNI ISO 13788 Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: - aspetto estetico - minore salubrit dell'ambiente - decadimento strutturale

    SCHEDE CORRELATE:

    NOTE:

    CAUSE INDIVIDUABILI: perdita tubazioni impianto idrico del piano

    superiore

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo orizzontale con diametro di circa 40 cm

    SLC

    D10

    C

    B

    D

    A

    E

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-12571-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-13788-2013.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    29

    PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo

    B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata

    C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia

    ANOMALIA: EFFLORESCENZA

    LOCALIZZAZIONE: riguarda tutta la superficie esterna in calcestruzzo e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 1: Materiali

    UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo

    UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit

    e valutazione della conformit

    UNI 9727 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti. Criteri per l' informazione tecnica.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PE/D12, PE/D13, PE/D14

    NOTE:

    CAUSE INDIVIDUABILI: carbonatazione dellidrossido di calcio prodotto

    durante lidratazione del cemento e portato

    sulla superficie del calcestruzzo

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: si estende su circa il 30% della superficie

    PE

    D11

    A

    A B

    A

    C

    A

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-1-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-9727-1990.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    30

    PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo

    B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata

    C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia

    ANOMALIA: FESSURAZIONE

    LOCALIZZAZIONE: alcuni casi isolati e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo

    UNI 15651 Sigillanti per giunti per impiego non strutturale

    UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 3: Specifiche per elementi di collegamento da utilizzare nelle pavimentazioni a

    base di calcestruzzo

    UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit e

    valutazione della conformit

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PE/D11, PE/D13, PE/D14

    NOTE: i giunti tagliano la pavimentazioni in grossi quadrati; lanomalia si presenta nei punti pi lontani dai giunti

    CAUSE INDIVIDUABILI: - stagionatura del calcestruzzo

    inadeguata

    - giunti insufficienti

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: forma irregolare con lunghezza fino a 70 cm

    PE

    D12

    A

    A B

    A

    C

    A

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-3-2005.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    31

    PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo

    B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata

    C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia

    ANOMALIA: MACCHIE

    LOCALIZZAZIONE: ricorrente nelle zone periferiche e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo

    UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit

    e valutazione della conformit

    UNI 9727 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti. Criteri per l' informazione tecnica.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PE/D11, PE/D12, PE/D14

    NOTE: le anomalie sottoposte a bagnatura passano da un colore grigio/nero ad un colore verdastro

    CAUSE INDIVIDUABILI: - veicoli

    - oli

    - vegetazione

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: da pochi cm a 30-35 cm

    PE

    D13

    AA

    B

    A

    C

    A

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-9727-1990.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    32

    PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo

    B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata

    C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia

    ANOMALIA: SCHEGGIATURE E ABRASIONI

    LOCALIZZAZIONE: casi isolati ma ricorrenti e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 1: Materiali

    UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo

    UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit

    e valutazione della conformit

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: PE/D11, PE/D12, PE/D13

    NOTE:

    CAUSE INDIVIDUABILI: - urti

    - usura

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: forme irregolari generalmente di 3-4 cm

    PE

    D14

    A

    A B

    A

    C

    A

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-1-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    33

    A

    A

    SCALA ESTERNA IN CLS ARMATO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. (RIVESTIMENTO): LASTRE DI TRAVERTINO

    B. Malta di allettamento/colla

    C. Calcestruzzo armato

    D. (Intonaco interno): assente

    ANOMALIA: ALTERAZIONE CROMATICA

    LOCALIZZAZIONE scala esposta a nord

    e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9727 31/05/90 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti (lapidei). Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 11322 28/01/09 Rivestimenti lapidei per pavimentazioni. Istruzioni per la progettazione la posa e la manutenzione. UNI 1469 01/05/05 Prodotti di pietra naturale. Lastre per rivestimenti. Requisiti. UNI 15285 24/07/08 Lapidei agglomerati. Marmette modulari per pavimentazioni e scale (interne ed esterne).

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: SE/D16

    NOTE:

    CAUSE INDIVIDUABILI: - agenti atmosferici

    - orientamento

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: su circa l80% delle lastre

    SE

    D15

    B

    A C

    A D

    A

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    34

    SCALA ESTERNA IN CLS ARMATO

    ANOMALIA: LESIONI

    LOCALIZZAZIONE tutte le scale esterne

    e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti.

    UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 11322 28/01/09 Rivestimenti lapidei per pavimentazioni. Istruzioni per la progettazione la posa e la manutenzione. UNI 1469 01/05/05 Prodotti di pietra naturale. Lastre per rivestimenti. Requisiti. UNI 15285 24/07/08 Lapidei agglomerati. Marmette modulari per pavimentazioni e scale (interne ed esterne).

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: SE/D15

    NOTE:

    CAUSE INDIVIDUABILI: Urti

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: scheggiature fino a 15-20 cm

    SE

    D16

    A

    A

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA: A. (RIVESTIMENTO): LASTRE DI TRAVERTINO

    B. Malta di allettamento/colla

    C. Calcestruzzo armato

    D. (Intonaco interno): assente

    B

    A C

    A D

    A

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    35

    INFISSI ESTERNI VERTICALI

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. Attacco: controtelaio in alluminio

    B. Profilo mobile: telaio in alluminio

    C. Tamponamento: vetro float

    D. PROTEZIONE: assente

    E. Apertura: meccanica

    F. Soglia: pietra serena

    ANOMALIA: DISGREGAZIONE

    LOCALIZZAZIONE: in tutti i bagni delledificio e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti.

    UNI 1341 Lastre di pietra naturale per soglie - Requisiti e metodi di prova

    UNI 1467 Pietre naturali - Lastre grezze Requisiti

    UNI 1469 Prodotti di pietra naturale - Lastre per rivestimenti Requisiti

    UNI 772 Metodi di prova per elementi di rivestimento - Determinazione della massa volumica reale ed apparente e della porosit aperta

    e totale degli elementi di rivestimento in pietra naturale.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico perdita del supporto del controtelaio finestra

    SCHEDE CORRELATE: NOTE: lanomalia polverizza la soglia ed riscontrabile solo dalla parte interna

    CAUSE INDIVIDUABILI: vapore acqueo sviluppato dallutilizzo di acqua

    calda

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: disgregazione da pochi mm a 2-3 cm

    INF

    D17

    A B

    C

    D E

    F

    http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1341-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1467-2012.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1469-2005.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-772-4-2001.html

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    36

    RINGHIERA ESTERNA IN FERRO

    BAULETTO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. Smalto

    B. Struttura in cls armato

    C. Pittura al quarzo

    D. Bauletto in cemento armato

    ANOMALIA: ALTERAZIONE CROMATICA

    LOCALIZZAZIONE tutti i bauletti della recinzione

    e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 8757 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8758 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9377 Prodotti vernicianti.

    UNI 9922 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa. UNI 10369 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: RF/D19

    NOTE: il degrado sicuramente causa del sole battente che colpisce lelemento

    CAUSE INDIVIDUABILI: Obsolescenza naturale

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: su circa il 50-60% della superficie

    RF

    D18

    A

    B

    C

    D

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    37

    RINGHIERA ESTERNA IN FERRO

    BAULETTO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. Smalto

    B. Struttura in cls armato

    C. Pittura al quarzo

    D. Bauletto in cemento armato

    ANOMALIA: DISTACCO

    LOCALIZZAZIONE bordo inferiore del bauletto

    e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9727 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti (lapidei e intonaci). Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9728 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: RF/D18

    NOTE: il cemento si spacca perdendo la sua funzione di copriferro ed esponendo a degrado anche le barre di armatura

    CAUSE INDIVIDUABILI: infiltrazioni di acqua

    carbonatazione

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: porzione lunghe 20-30 cm

    RF

    D19

    A

    B

    C

    D

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    38

    RINGHIERA ESTERNA IN FERRO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:

    A. Smalto

    B. Struttura in cls armato

    C. Pittura al quarzo

    D. Bauletto in cemento armato

    ANOMALIA: OSSIDAZIONE

    LOCALIZZAZIONE barra di acciaio di rinforzo superiore

    e

    PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 8757 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8758 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9377 Prodotti vernicianti.

    UNI 9922 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa.

    DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico

    SCHEDE CORRELATE: NOTE: lossidazione si limita alla barra orizzontale perch la ringhiera vera e propria fatta di lamiera zincata che molto pi resistente allossidazione

    CAUSE INDIVIDUABILI: - azione degli agenti atmosferici - mancanza di antiruggine prima della

    verniciatura

    ESTENSIONE DELLANOMALIA: su circa il 50-60% della superficie

    RF

    D20

    A

    B

    C

    D

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    39

    4. PROGRAMMAZIONE DELLA MANUTENZIONE

    4.1 Criteri di compilazione del libretto

    4.1.1 Manuale di manutenzione

    Il manuale di manutenzione (nel quale viene esplicitato come intervenire), ha lo scopo di fornire le

    istruzioni tecniche per l'esecuzione delle attivit manutentive che si prevedono per ogni componente

    dell'edificio (elemento o sub-sistema) in cui lo si preventivamente scomposto.

    E' dunque formato da una serie di schede, cos concepite:

    a. tabelle di programmazione delle attivit di controllo e di intervento

    b. per ogni componente sar redatta una scheda per ciascun tipo di intervento previsto

    c. anche le attivit di controllo o monitoraggio saranno riportate in apposite schede

    d. opportuno che alla singola scheda venga associata una sigla che identifichi l'intervento o il

    controllo in maniera sintetica.

    e. ogni scheda divisa in campi, che possono essere riempiti in forma discorsiva, e che riportano

    Tabelle di programmazione

    Le tabelle di programmazione sono un utile strumento al fine di individuare le frequenze consigliabili

    per i principali tipi d'intervento manutentivo e di controllo da programmare, partendo dalla periodicit

    con cui tende a manifestarsi ogni singola patologia.

    Ai fini della redazione delle schede di programmazione sono state costruite delle tabelle sul modello di

    quelle proposte dal progetto SI.RE.NA., in cui si vanno ad identificare i seguenti contenuti:

    Descrizione della soluzione tecnica rilevata;

    Anomalie;

    Frequenza di accadimento;

    Tipo di azione manutentiva (intervento, controllo);

    Frequenza consigliata dell'azione manutentiva

    Al fine di creare un criterio per il miglioramento della lettura del planning sono state create le seguenti

    sigle identificative degli interventi e dei controlli:

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    40

    LEGENDA SIGLE CONTROLLI

    IN-C1 Controllo a vista per verificare lo stato della finitura superficiale

    IN-C2 Controllo strumentale per verificare lentit del danno

    IN-C3 Verifica del grado di adesione dellintonaco

    LEGENDA SIGLE INTERVENTI

    IN-I1 Sarcitura lesioni

    IN-I2 Integrazione parziale degli strati superficiali

    IN-I3 Trattamento protettivo

    IN-I4 Sostituzione parziale dellintonaco

    IN-I5 Sostituzione del copriferro

    TI-I1 Tinteggiatura

    TI-I2 Ripristino caratteristiche superficiali

    PU-I1 Pulizia e rimozione dei depositi e delle incrostazioni

    SLC-I1 Sostituzione parziale delle tubature

    S-I1 Sostituzione completa delle lastre

    Sono riportate nella pagina successiva le tabelle redatte:

  • DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PARETE PERIMETRALE VERTICALE IN SETTI DI CLS) SCHEDA

    PPV9

    1

    A. (FINITURAINTERNA): PITTURA LAVABILE ACRILICA O PITTURA AI SILICATI

    B. (INTONACO INTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI O ASSENTE

    C. (SUPPORTO): SETTI IN CLS ARMATO

    D. (INTONACO ESTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI O ASSENTE

    E. (FINITURA ESTERNA): PITTURA AL SILICATO DI CALCIO

    AN

    OM

    AL

    IA

    EFFLORESCENZA

    FR

    EQ

    UE

    NZ

    A D

    I A

    CC

    AD

    IME

    NT

    O (

    AN

    NI)

    10-15

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificare la presenza di sali

    sulla superficie

    F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    INT

    ER

    VE

    NT

    O C

    ON

    SIG

    LIA

    TA

    (A

    NN

    I)

    2

    INTERVENTO

    IN-I3

    TI-I2

    TI-I1

    Trattamento protettivo contro lazione dei sali

    Rinnovo caratteristiche superficiali

    Tinteggiatura

    10

    5

    10

    FORMAZIONE DI

    CONDENSA

    1-2

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista delluniformit cromatica e della

    presenza di depositi

    2

    INTERVENTO PU-I1 Pulizia e rimozione di macchie, incrostazioni,

    depositi superficiali

    2

    FORMAZIONE DI

    PATINE

    BIOLOGICHE

    5-10

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificare la presenza di

    incrostazioni

    2

    INTERVENTO PU-I1

    IN-I3

    Pulizia mediante idrolavaggio o sabbiatura

    Trattamento protettivo

    5

    10

    C B D

    A E

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    42

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PARETE PERIMETRALE VERTICALE IN MURATURA) SCHEDA

    PPV14

    2

    A.(FINITURAINTERNA): PITTURA LAVABILE ACRILICA O ASSENTE

    B. (INTONACO INTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 2

    C. (SUPPORTO): MURATURA IN TERMOBLOCCHI DI LATERIZIO

    D. (INTONACO ESTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 3

    E. (FINITURA INTERNA): PITTURA AL SILICATO DI CALCIO

    AN

    OM

    AL

    IA

    EFFLORESCENZA

    F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    AC

    CA

    DIM

    EN

    TO

    (A

    NN

    I)

    10-15

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1 Presenza di sali sulla superficie F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    INT

    ER

    VE

    NT

    O

    CO

    NS

    IGL

    IAT

    A (

    AN

    NI)

    2

    INTERVENTO

    IN-I3

    TI-I2

    TI-I1

    Trattamento protettivo contro lazione dei sali

    Rinnovo caratteristiche superficiali

    Tinteggiatura

    10

    5

    10

    ESFOLIAZIONE

    10-15

    CONTROLLO

    IN-C1

    IN-C3

    Controllo a vista per verificare lo stato della

    finitura superficiale

    Verifica del grado di adesione dellintonaco

    2

    7

    INTERVENTO TI-I2

    TI-I1

    Rinnovo caratteristiche superficiali

    Tinteggiatura

    5

    10

    FESSURAZIONI

    5-10

    CONTROLLO IN-C1 Verifica a vista integrit ed aspetto

    2

    INTERVENTO IN-I1

    IN-I4

    Sarcitura lesioni

    Sostituzione parziale dellintonaco

    AO

    15

    C B D

    A E

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    43

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PARAPETTO BALCONE) SCHEDA

    PV

    3

    A. (FINITURA): PITTURA AI SILICATI

    B. (INTONACO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 2

    C. (SUPPORTO): MURATURA IN LATERIZI FORATI E MALTA COMUNE

    D. (INTONACO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 2

    E. (FINITURA): PITTURA AL SILICATI

    PAGINA 1 di 1

    AN

    OM

    AL

    IA

    EFFLORESCENZA

    F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    AC

    CA

    DIM

    EN

    TO

    (A

    NN

    I)

    10-15

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificare la presenza di sali

    sulla superficie

    F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    INT

    ER

    VE

    NT

    O C

    ON

    SIG

    LIA

    TA

    (AN

    NI)

    2

    INTERVENTO

    IN-I3

    TI-I2

    TI-I1

    Trattamento protettivo contro lazione dei sali

    Rinnovo caratteristiche superficiali

    Tinteggiatura

    10

    5

    10

    ESFOLIAZIONE

    10-15

    CONTROLLO

    IN-C1

    IN-C3

    Controllo a vista per verificare lo stato della

    finitura superficiale

    Verifica del grado di adesione dellintonaco

    2

    7

    INTERVENTO

    TI-I2

    TI-I1

    Rinnovo caratteristiche superficiali

    Tinteggiatura

    5

    10

    DISTACCO

    15-18

    CONTROLLO

    IN-C1

    IN-C3

    Controllo a vista per verificare lo stato della

    finitura superficiale

    Verifica del grado di adesione dellintonaco

    2

    7

    INTERVENTO IN-I4

    Sostituzione parziale degli strati superficiali

    15

    C B D

    A E

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    44

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (Solaio latero-cementizio in opera) SCHEDA

    SLC

    4

    A. PAVIMENTO IN CERAMICA

    B. MASSETTO DI SABBIA E CEMENTO

    C. SOLAIO LATERO-CEMENTIZIO D. INTONACO E. PITTURA LAVABILE

    AN

    OM

    .

    INFILTRAZIONE

    -

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1

    IN-C2

    Controllo a vista per verificare lo stato

    Controllo strumentale per verificare il danno

    F

    RE

    Q.

    INT

    ER

    V.

    AO

    INTERVENTO SLC-I1 Sostituzione parziale delle tubature

    AO

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (INFISSI IN ALLUMINIO)

    SCHEDA

    INF

    5

    F. (ATTACCO) : CONTROTELAIO IN ALLUMINIO

    G. (PROFILO MOBILE) : TELAIO IN ALLUMINIO

    H. (TAMPONAMENTO) : VETRO FLOAT

    I. (PROTEZIONE) : ASSENTE

    J. (APERTURA) : MECCANICA

    K. (SOGLIA) : PIETRA SERENA

    AN

    OM

    .

    DISGREGAZIONE

    10-15

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista del grado di corrosione F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    INT

    ER

    VE

    NT

    O

    CO

    NS

    IGL

    I

    AT

    A

    (AN

    NI)

    5

    INTERVENTO S-I1 Sostituzione completa delle soglie

    15

    C

    B

    D

    A

    E

    A B

    C

    D E

    F

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    45

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CLS) SCHEDA

    PE

    6

    A. (STRATO SUPERFICIALE): CALCESTRUZZO AUTOCOMPATTANTE E SPOLVERO AL QUARZO

    B. (STRATO INTERMEDIO): CEMENTO ARMATO CON RETE ELETTROSALDATA

    C. (STRATO INFERIORE): STABILIZZANTE IN GHIAIA

    AN

    OM

    AL

    IA

    EFFLORESCENZA

    FR

    EQ

    UE

    NZ

    A D

    I A

    CC

    AD

    IME

    NT

    O (

    AN

    NI)

    10-15

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dello strato di finitura F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    INT

    ER

    VE

    NT

    O C

    ON

    SIG

    LIA

    TA

    (AN

    NI)

    2

    INTERVENTO IN-I3 Trattamento protettivo contro lazione dei sali

    10

    FESSURAZIONE

    5-10

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dellintegrit superficiale

    2

    INTERVENTO IN-I2 Integrazione parziale dello strato di finitura, nei

    punti ove questo risulta maggiormente degradato

    AO

    MACCHIE

    2-5

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista delluniformit cromatica

    2

    INTERVENTO PU-I1 Pulizia dello strato superficiale

    5

    SCHEGGIATURE E

    ABRASIONI

    1-3

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dellintegrit superficiale

    2

    INTERVENTO

    IN-I2 Integrazione parziale dello strato di finitura, nei

    punti ove questo risulta maggiormente degradato

    5

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    46

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (SCALA ESTERNA)

    SCHEDA

    SE

    7

    A. (RIVESTIMENTO): LASTRE DI TRAVERTINO

    B. MALTA DI ALLETTAMENTO/COLLA

    C. CALCESTRUZZO ARMATO

    D. (INTONACO INTERNO): ASSENTE

    AN

    OM

    AL

    IA

    ALTERAZIONE

    CROMATICA

    F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    AC

    CA

    DIM

    EN

    TO

    (AN

    NI)

    5-15

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificarne la superficie

    FR

    EQ

    UE

    NZ

    A D

    I IN

    TE

    RV

    EN

    TO

    CO

    NS

    IGL

    IAT

    A (

    AN

    NI)

    5

    INTERVENTO PU-I1

    IN-I3

    Pulizia mediante idrolavaggio o sabbiatura

    Trattamento protettivo

    5

    10

    LESIONI

    1-20

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dellintegrit superficiale

    5

    INTERVENTO S-I1 Sostituzione degli elementi rotti

    15

    A

    B

    C

    D

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    47

    DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (Ringhiera in ferro)

    SCHEDA

    RF

    8

    A. SMALTO

    B. RINGHIERA

    C. PITTURA AL QUARZO

    D. CEMENTO ARMATO

    AN

    OM

    AL

    IA

    ALTERAZIONE

    CROMATICA

    F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    AC

    CA

    DIM

    EN

    TO

    (A

    NN

    I)

    3-10

    A

    ZIO

    NE

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificarne la superficie F

    RE

    QU

    EN

    ZA

    DI

    INT

    ER

    VE

    NT

    O

    CO

    NS

    IGL

    IAT

    A (

    AN

    NI)

    2

    INTERVENTO PU-I1

    TI-I1

    Pulizia mediante idrolavaggio

    Tinteggiatura

    5

    10

    DISTACCO

    10 - 15

    CONTROLLO

    IN-C1

    IN-C3

    Controllo a vista per verificare lo stato della

    finitura superficiale

    Verifica del grado di coesione

    2

    7

    INTERVENTO IN-I5

    TI-I1

    Integrazione del copriferro

    Tinteggiatura

    10

    10

    OSSIDAZIONE

    5 - 10

    CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificarne la superficie

    2

    INTERVENTO TI-I2

    TI-I1

    Rinnovo caratteristiche superficiali

    Tinteggiatura

    5

    10

    A

    B

    C

    D

  • Schede d'intervento e di controllo

    Una volta stabiliti i controlli e gli interventi, riferiti a ciascun elemento in cui stato scomposto

    l'edificio, da inserire nel programma di manutenzione per ricondurre le prestazioni sopra il livello

    minimo prefissato, controllandone l'obsolescenza, necessario analizzare il singolo procedimento

    esecutivo che deve essere identificato in ogni sua fase, analizzato nelle procedure e nella gestione delle

    risorse, affinch possa essere pianificato.

    Per gli interventi:

    DESCRIZIONE

    SINTETICA Breve descrizione dellintervento, tale da identificare chiaramente le caratteristiche

    PROCEDURE

    ESECUTIVE Modalit di esecuzione dellintervento con riferimento agli eventi fabbricativi

    FREQUENZA Periodicit con la quale si prevede lattuazione dellintervento

    NORME DI

    RIFERIMENTO

    Norme tecniche obbligatorie (leggi, decreti-legge, ecc.) e volontarie (norme UNI,

    norme CNR, ecc.), riferimenti ad eventuali autorizzazioni necessarie, ecc.

    RIFERIMENTI AGLI

    ELABORATI

    PROGETTUALI

    Eventuali rimandi o riferimenti utili ad elaborati di progetto (relazioni, tabelle, grafici,

    tavole, ecc.)

    MANO DOPERA Addetti allesecuzione: operatori, tecnici, imprese specializzate, ecc.

    MATERIALI Materiali necessari allesecuzione dellintervento

    ATTREZZATURE Attrezzature impiegate

    DISPOSITIVI DI

    SICUREZZA Cautele da attuare in base ai rischi individuabili: DPI, istruzioni per lesecuzione, ecc.

    mentre per i controlli:

    OGGETTO DEL

    CONTROLLO Natura delle verifiche da eseguire

    PROCEDURA DI

    CONTROLLO Modalit di esecuzione del controllo: a vista e/o strumentale

    FREQUENZA Periodicit con la quale si prevede lattuazione del controllo

    DURATA DEL

    CONTROLLO Durata stimata per lesecuzione del controllo e/o monitoraggio

    PROCEDURE

    PRELIMINARI Operazioni di preparazione allesecuzione del controllo

    PROCEDURE

    CONCLUSIVE Operazioni di ripristino del componente alterato dallintervento di controllo.

    RIFERIMENTI AGLI

    ELABORATI

    PROGETTUALI

    Eventuali rimandi o riferimenti utili ad elaborati di progetto (relazioni, tabelle, grafici,

    tavole, ecc.)

    MANO DOPERA Addetti allesecuzione dei controlli: tecnici, assistenti, imprese, ecc.

    MATERIALI Materiali necessari allesecuzione del controllo

    ATTREZZATURE Attrezzature impiegate

    DISPOSITIVI DI

    SICUREZZA

    Cautele da attuare in base ai rischi individuabili: DPI, istruzioni per lesecuzione, ecc

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    49

    Di seguito sono riportate le schede redatte:

    TIPO DI CONTROLLO Controllo a vista per verificare lo stato della finitura superficiale

    SIGLA

    IN-C1

    OGGETTO DEL CONTROLLO

    Stato di conservazione superficiale: alterazione cromatica, erosione superficiale, macchie e graffiti, intrusione di umidit, scheggiature, incrostazioni.

    PROCEDURA DI CONTROLLO

    L'esame a vista consister nel verificare se esistono: depositi superficiali di varia natura; fessurazioni, distacchi, mancanza, perdita di elementi; presenza di macchie e graffiti.

    FREQUENZA 2 anni

    DURATA DEL CONTROLLO

    15 30 minuti

    PROCEDURE PRELIMINARI

    Non previste

    PROCEDURE CONCLUSIVE

    Analisi dei risultati osservati

    RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI

    Tutte le tabelle di programmazione redatte prevede almeno il controllo a vista

    MANO DOPERA 1 operaio comune

    MATERIALI Nessuno

    ATTREZZATURE opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)

    DISPOSITIVI DI SICUREZZA

    Nessuno

    NOTE

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    50

    TIPO DI CONTROLLO Controllo strumentale per verificare lentit del danno

    SIGLA

    IN-C2

    OGGETTO DEL CONTROLLO

    Controllare l'integrit e l'aspetto dell'elemento attraverso la visione diretta e l'ausilio di mezzi semplici

    PROCEDURA DI CONTROLLO

    designazione dei punti pi danneggiati;

    controllo visivo del colore e della continuit;

    battitura tramite martellino;

    analisi ad udito del test precedente.

    FREQUENZA 7 anni

    DURATA DEL CONTROLLO

    30 60 minuti

    PROCEDURE PRELIMINARI

    Localizzazione dei punti campione

    PROCEDURE CONCLUSIVE

    Analisi dei risultati

    RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI

    Tabella di programmazione SLC/4 in relazione alla perdita idrica

    MANO DOPERA 1 tecnico specializzato

    MATERIALI Nessuno

    ATTREZZATURE Martellino, opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)

    DISPOSITIVI DI SICUREZZA

    Occhiali, guanti

    NOTE

    Fare attenzione al possibile distacco degli elementi conseguente alla battitura

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    51

    TIPO DI CONTROLLO Verifica del grado di adesione dellintonaco

    SIGLA

    IN-C3

    OGGETTO DEL CONTROLLO

    Controllare l'integrit e l'aspetto dell'elemento attraverso la visione diretta e l'ausilio di mezzi semplici oppure tastazione manuale

    PROCEDURA DI CONTROLLO

    designazione dei punti pi danneggiati;

    controllo visivo del colore e della continuit;

    leggera forzatura tramite scalpello oppure tastazione manuale;

    FREQUENZA 7 anni

    DURATA DEL CONTROLLO

    30 60 minuti

    PROCEDURE PRELIMINARI

    Localizzazione dei punti campione

    PROCEDURE CONCLUSIVE

    Analisi dei risultati

    RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI

    Tabelle di programmazione che analizzano lanomalia esfoliazione e/o distacco

    MANO DOPERA 1 tecnico specializzato

    MATERIALI Nessuno

    ATTREZZATURE scalpello, opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)

    DISPOSITIVI DI SICUREZZA

    Occhiali, guanti

    NOTE

    Fare attenzione al possibile distacco degli elementi conseguente alla forzatura del supporto

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    52

    INTERVENTO Sarcitura lesioni intonaco

    SIGLA

    IN-I1

    DESCRIZIONE SINTETICA

    Ripristino della continuit mediante malta

    PROCEDURE DI ESECUZIONE

    rimozione dell'intonaco e messa a nudo della superficie muraria a cavallo della zona di intervento;

    pulizia con aria compressa;

    bagnatura;

    riempimento con malta cementizia;

    stuccatura con rasante finissimo;

    FREQUENZA Alloccorrenza

    NORME DI RIFERIMENTO

    UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei

    requisiti.

    UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed

    intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 459 Calci da costruzione - Parte 1: Definizioni, specifiche e criteri di

    conformit.

    UNI 12274 Trattamenti superficiali con malte a freddo - Metodi di prova -

    Parte 8: Valutazione visiva dei difetti.

    RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI

    Tabella di programmazione PPV14/2 in relazione alla chiusura delle fessure

    dovute alle tracce degli impianti

    MANO DOPERA 1 operaio specializzato

    MATERIALI Malta premiscelata, rasante, vernice

    ATTREZZATURE Spatola, cazzuola, secchio, frattazzo, opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)

    DISPOSITIVI DI SICUREZZA

    Guanti, occhiali, scarpe

    NOTE

    Nel nostro caso non c bisogno di opere provvisionali

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    53

    INTERVENTO Integrazione parziale degli strati superficiali

    SIGLA

    IN-I2

    DESCRIZIONE SINTETICA

    Intervento di ripristino della continuit su pavimentazioni in calcestruzzo

    caratterizzate da fessure, scheggiature ed abrasioni

    PROCEDURE DI ESECUZIONE

    riempimento degli elementi con spolvero al quarzo

    FREQUENZA 5 anni

    NORME DI RIFERIMENTO

    UNI 13877Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali

    per pavimentazioni a base di calcestruzzo

    UNI 15651Sigillanti per giunti per impiego non strutturale

    UNI 13877Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 3: Specifiche per

    elementi di collegamento da utilizzare nelle pavimentazioni a base di

    calcestruzzo

    UNI 1504Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di

    calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit e valutazione della

    conformit

    RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI

    Tabella di programmazione PE/6

    MANO DOPERA 1 operaio specializzato

    MATERIALI Spolvero al quarzo (spolvero indurente premiscelato al quarzo, composto da quarzo macinato, aggregato siliceo, cemento)

    ATTREZZATURE Spatola, cazzuola, secchio

    DISPOSITIVI DI SICUREZZA

    Guanti, occhiali, scarpe

    NOTE

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    54

    INTERVENTO Trattamenti protettivi

    SIGLA

    IN-I3

    DESCRIZIONE SINTETICA

    Trattamenti protettivi su rivestimenti puliti e liberi da depositi superficiali

    PROCEDURE DI ESECUZIONE

    Pulizia della superficie da trattare (a seconda del tipo di superficie e dello stato in cui essa si trova adottare come sistema di pulizia uno tra i seguenti: acqua nebulizzata, getti d'acqua in pressione, sabbiatura o idrosabbiatura, pulizia chimica, ecc,);

    Rimozione di eventuali depositi superficiali;

    Applicazione di prodotti protettivi, a spruzzo o a pennello, come resine acriliche o siliconiche, prodotti fluorati, polisilossani, ecc.

    FREQUENZA 10 anni

    NORME DI RIFERIMENTO

    UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei

    requisiti.

    UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed

    intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.

    UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione,

    tinteggiatura, impregnazione superficiale emisti. Criteri per l' informazione

    tecnica.

    RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI

    Tabelle di programmazione relative allefflorescenza per cristallizzazione dei sali

    MANO DOPERA

    1 operaio specializzato 1 operaio comune

    MATERIALI prodotti per la pulizia prodotti per il trattamento protettivo

    ATTREZZATURE pennello , secchio, spatola

    DISPOSITIVI DI SICUREZZA

    Scarpe, occhiali, mascherine, guanti

    NOTE

  • LIBRETTO DI MANUTENZIONE

    55

    INTERVENTO Sostituzione parziale dellintonaco

    SIGLA

    IN-I4

    DESCRIZIONE SINTETICA

    Intervento di ripristino dell'intonaco delle pareti verticali in cui si verificato un

    distacco o un rigonfiamento.

    PROCEDURE DI ESECUZIONE

    individuazione di tutte le aree d'intonaco in cui si verificato il distacco e delle aree in procinto dell'evento;

    predisposizione dellimpalcato;

    rimozione localizzata delle aree di intonaco ormai non pi integre e quindi in condizioni di perdita di aderenza con il supporto;

    pulizia del supporto dai depositi di organi vegetali che si sono formati a causa dell'infiltrazione dell'acqua;

    picchettatura nella zona interessata per ottenere una superficie scabra per migliorare l'aggrappo del nuovo materiale;

    pulizia della superficie con lavaggio ad acqua se necessario;

    preparazione della malta per l' intonaco a base premiscelata;

    bagnatura del sottofondo per garantire l'adesione della malta successiva ed un ulteriore pulitura;

    applicazione della malta a base di premiscelato sulle zone di intonaco rimosso;

    rasatura e finitura per garantire un uniformit cromatica

    FREQUENZA 15 anni

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