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libretto di manutenzione Cerreto
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1.
Comune di Caserta
INDICE:
1. Premessa
2. Anagrafe
3. Analisi delledificio
3.1 Scomposizione delledificio
3.1.1 Analisi dei pacchetti studiati
3.2 Analisi del degrado
3.2.1 Schede di diagnosi
4. Programmazione della manutenzione
4.1 Criteri di compilazione del libretto
4.1.1 Manuale di manutenzione
4.1.2 Programma di manutenzione
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
Edificio sito in Via F.Rossi,1 frazione di Casola (CE)
Data:
I Tecnici:
Cerreto Marco N51/255
De Vita Alessandro N51/245
Guzzo Vincenzo N51/265
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
2
1. PREMESSA
ll presente libretto di manutenzione rappresenta un vademecum per il proprietario dellimmobile, e si
pone lobiettivo di definire le linee guida generali per ottimizzare lutilizzo dellimmobile, per
monitorare al meglio il patrimonio edilizio e per gestire in maniera efficiente i servizi di manutenzione
programmata delledificio. Questo libretto per la casa una guida alla gestione dell'edificio e
dell'appartamento; esso infatti contiene, nella prima parte gli elementi di identificazione dell'edificio: la
sua collocazione nel territorio, i dati relativi alla sua costruzione, fino ad una descrizione generale del
contesto in cui si inserisce l'intervento, giungendo poi ad una descrizione sommaria delle tipologie e
delle tecnologie costruttive dell'involucro edilizio. Allo scopo di far conoscere all'utente la propria casa,
e ancora pi da vicino l'alloggio in essa contenuto, sia per quel che riguarda le parti "a vista" che quelle
"nascoste", sono state individuate quelle parti dell'edificio e dell'alloggio che si ritiene debbano essere
oggetto di ricorrenti operazioni di mantenimento. Per esse viene fornita una scheda che, oltre alla
descrizione delle opere fornisce istruzioni per la manutenzione.
Nella prima parte del libretto di manutenzione, inoltre, vengono fornite indicazioni riguardo i dati
anagrafici dellunit immobiliare comprendenti permessi, autorizzazioni, collaudi, le indicazioni circa i
progettisti e le imprese esecutrici dei lavori.
Allinterno della seconda parte vengono inserite le norme ed il piano di manutenzione riguardanti la
propriet immobiliare, che i fruitori devono applicare allinterno della propria unit per garantire un
corretto ciclo di vita a tutte le varie componenti. Le strategie manutentive che si intendono applicare,
con riferimento alle norme UNI 9910, UNI 10147, UNI 10366 sono:
Manutenzione correttiva a guasto avvenuto, nella quale lintervento attuato dopo il verificarsi
dellevento dannoso per una precisa scelta politica.
Manutenzione correttiva di emergenza o accidentale, nella quale il tempo dettato
dallimpossibilit di prevedere il guasto.
Manutenzione preventiva ciclica o di soglia, che viene effettuata a scadenze prefissate che
vengono predeterminate in base a criteri quali laffidabilit dei dati a disposizione sulla durabilit del
componente, le conseguenze legata al possibile guasto casuale, i tempi di riparazione e/o di fuori
servizio.
Manutenzione preventiva secondo condizione, nella quale lintervento scaturisce dalle risultanze
di un controllo inserito in un programma cadenzato di verifiche.
Manutenzione preventiva di opportunit, che prevede leffettuazione di un intervento su un
determinato componente in occasione dellesecuzione di altre attivit manutentive.
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
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Per la compilazione di un libretto di manutenzione necessario che il tecnico, nel programmare
lattivit manutentiva, decida quale strategia attuare, fermo restando che molto spesso forse la
maggior parte delle volte vengono attuate strategie miste, che prevedono cio una compresenza di
diversi tipi di manutenzione.
Ricapitolando in modo pi schematico, il libretto di manutenzione composto da due sezioni:
la sezione Anagrafe, che riporta i dati caratteristici delledificio (geometrici, morfologici, tipologici,
tecnologici, ecc.) che costituiscono, oltre che un prezioso bagaglio di informazioni, il presupposto
irrinunciabile per poter programmare lattivit di manutenzione;
la sezione Programmazione della manutenzione, suddivisa a sua volta in due sottosezioni
costituite da altrettanti elaborati:
- il manuale di manutenzione (nel quale viene esplicitato come intervenire), composto da
schede di intervento, nelle quali si individuano le caratteristiche salienti di ogni attivit di
manutenzione prevista (fasi di lavoro, risorse da impiegare, provvedimenti nei riguardi della
sicurezza, ecc.);
- il programma di manutenzione (che indica quando intervenire), strutturato come un planning
nel quale verr indicato il calendario degli interventi programmati, e nel quale ognuna delle
attivit comprese nel manuale di manutenzione avr la sua collocazione temporale.
Le due sezioni costituiranno, poi, altrettante parti del Fascicolo del fabbricato (v. figura sotto
riportata), per il momento ancora in fase di approvazione, nel quale saranno completate da una sezione
che conterr il giudizio espresso dal tecnico incaricato nei riguardi dei requisiti di sicurezza del
fabbricato, individuati in fase di rilievo, e che in ogni caso anche nel libretto di manutenzione, per
quanto non esplicitato, sottende alle scelte operate in sede di programmazione dellattivit manutentiva,
ovvero del tipo e della frequenza degli interventi.
ANAGRAFE
LIBRETTO DI
MANUTENZIONE
PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
GIUDIZIO SULLA SICUREZZA
FASCICOLO DEL FABBRICATO
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
4
ANAGRAFE 1.1 Caratteristiche del sito
Ledificio si trova alla via F. Rossi in traversa privata nella frazione di Casola del comune di Caserta.
Costruito con regolare concessione edilizia, sorge su un lotto di forma irregolare ed classificato
tipologicamente come villetta a schiera plurifamiliare, poich si compone di tre livelli (un appartamento
per livello) ognuno dei quali con accesso autonomo.
La costruzione ha avuto ununica fase ad inizi anni 2000 ed ha previsto la realizzazione di due piani
fuori terra ed uno seminterrato. Si riportano, di seguito, delle foto con vista dallalto e prospetto
principale:
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
5
1.2 Caratteristiche morfologiche e tecnologiche
Forma delledificio e descrizione dei vari piani
Ledificio presenta una forma molto regolare assimilabile a quella di un parallelepipedo. I livelli sono 3
di cui uno seminterrato e due fuori terra. Come detto in precedenza, ogni livello costituisce un
appartamento ed ogni appartamento possiede un entrata autonoma. Per quanto riguarda il livello
centrale ovvero il piano rialzato laccesso possibile mediante una scalinata posizionata lungo il
prospetto principale mentre gli accessi del livello seminterrato e del primo piano sono posizionati
lateralmente, esternamente per il seminterrato ed internamente per il primo piano.
Gli appartamenti sono catalogati al N.C.E.U come sub 3, 4 e 5 cat. A/2 della particella 5197 del foglio
9. Comprendono soggiorno/cucina, disimpegno, due camere da letto, due bagni e ripostiglio.
Esternamente vi sono spazi aperti sia privati che pubblici con un ampio cortile che accoglie i posti auto.
Struttura di fondazione
Le fondazioni sono di tipo diretto e continuo costituite da travi rovesce in cemento armato sulle quali
poggia direttamente il primo calpestio. Connessa alla fondazione vi la struttura di contenimento del
terreno per la realizzazione del seminterrato.
Struttura in elevazione
La struttura in elevazione rappresentata da un telaio di pilastri e travi in cemento armato con impalcati
di piano e di copertura in solaio latero-cementizio. Inoltre, la copertura realizzata a falde e rivestita
con tegole portoghesi.
2.3 Dati generali
2.3.1 UBICAZIONE FABBRICATO
Altri accessi Denominazione Circoscrizione
Fabbricato unico
Appartenente ad un complesso
N scale N fabbricati
2.3.2 DATI DEL PROPRIETARIO, TITOLARE O AMMINISTRATORE DELLIMMOBILE
Nome Gennaro Cognome Farina Qualifica Proprietario Domicilio Via F. Rossi,1 Casola (CE) Tel.
2.3.3 COSTRUZIONE E MANUTENZIONE
Licenza o concessione edilizia
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
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Certificato di agibilit
Progettisti Architettonico
Strutturale
Impiantista
Disponibilit calcoli strutturali
si
no
Impresa esecutrice Gefar Sud Costruzioni
Direttore dei lavori
Collaudatore
2.4 Dati catastali Foglio 9 Sezione P.lla 5197
2.5 Dati storici Epoca di costruzione Certa 2000-2003 presunta
Schede di rilevazione post sisma si N no
Interventi eseguiti [indicare oltre alla tipologia (manutenzione facciate, adeguamento impianti, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione totale, interventi strutturali, ordinanza 80, L. 219/81), anche una breve descrizione, epoca di intervento ed eventuale segnalazione del progettista, del direttore dei lavori e dellimpresa]:
Interventi provvisionali
Spicconatura
Puntellamento
Altro
Verbali di diffida/ordinanza Data Descrizione CEP
2.6 Dati quantitativi
Area di sedime 330 mq
Altezza massima edificio 7,30 m
Numero piani fuori terra 2 N minimo N massimo
Numero piani entro terra 1
Numero scale
Volume entro terra 238 mc
Volume fuori terra 510 mc
Pertinenze
Cantinole
Parcheggi coperti
Parcheggi scoperti
Spazi aperti comuni
Locale caldaia
Stenditoi
Giardini
Terrazzi
Altro (specificare)
Mq. 28 N auto N auto 3 Mq. 210 Mq. Mq. Mq. Mq. Mq. 16
N 3 unit immobiliari con destinazione duso residenziale
Superficie totale Mq. 330
Superficie edificata Mq. 110
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
7
Area a verde Mq. 70
Superfici scoperte (escluse quelle a verde) Mq. 150
2.7 Inquadramento territoriale
2.7.1 CAVIT SOTTERRANEE
Presenza cavit sotterranee Scheda censimento cavit sotterranee:
presentata
non presentata 2.7.2 STRADE
N 2 vie di accesso
Accessibilit (indicare se veicolare o pedonale e da quanti fronti): 1 pedonale ed 1 carrabile dal medesimo fronte
Intensit di traffico:
bassa media alta
Rapporto con altri edifici
Isolato
Contiguo
Su n lati
Il fabbricato staticamente autonomo? si no
2.8 Dati urbanistici/normativi
Variante di salvaguardia Zona
Regime vincolistico D.Lgs. 490/99 art. 2
D.Lgs. 490/99 art. 139
Idrogeologico
Archeologico
Altro
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
8
2.9 Dati tecnologici
2.9.1 STRUTTURE
Fondazioni
Profonde Su pali
Superficiali Plinti isolati in c.a.
Plinti collegati in c.a.
Travi rovesce in c.a.
Platea in c.a.
Continue in muratura di tufo
Continue in muratura di pietrame
Profondit del piano di posa 4 ml (circa)
Strutture verticali
Muratura Muratura in tufo
a conci irregolari a sacco
a conci regolari tessuta in tutto lo spessore
a pietre segate
con parti in mattoni pieni
Muratura listata
Muratura in mattoni pieni
Muratura in pietrame calcareo
Presenza di cordoli
si
no Presenza di catene
si
no
Conglomerato cementizio armato A setti portanti
A telaio
Mista In verticale
In orizzontale
Acciaio
Strutture orizzontali
Volte
A botte In conci di tufo
In mattoni pieni
In mattoncelle
N N N
A vela In conci di tufo
In mattoni pieni
In mattoncelle
N N N
A crociera In conci di tufo
In mattoni pieni
In mattoncelle
N N N
A padiglione In conci di tufo
In mattoni pieni
In mattoncelle
N N N
A schifo In conci di tufo
In mattoni pieni
In mattoncelle
N N N
Solai
Laterocementizi gettati in opera
Laterocementizi semiprefabbricati
Con travi di legno e panconcelle
Con profilati di ferro e tavelloni
Con profilati di ferro e legno
Non noti
Altro (specificare)
N 2 N 1 N N N N N
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
9
Coperture A tetto Legno
Legno/laterizio
Ferro/laterizio
Cls armato
Cls prefabbr.
Presenza di cordolo
si
no
A volta Muratura
Cls armato
Cls prefabbr.
Presenza di cordolo
si
no
Piane
Legno
Legno/laterizio
Ferro/laterizio
Cls armato
Cls prefabbr.
Presenza di cordolo
si
no
Leggere non portanti Lamiera metallica
Cemento amianto
Fibro cemento
Materiale plastico
Presenza di cordolo
si
no
Scale In calcestruzzo armato
A soletta rampante
Con trave a ginocchio
In muratura
A voltine rampanti
Altro
In ferro e laterizi
2.9.2 CHIUSURE ESTERNE
Muratura in tufo
Mattoni pieni
Laterizi forati
Blocchi di cemento cellulare
Pannelli prefabbricati in c.a.
Altro (specificare)
2.9.3 FINITURE ESTERNE
Intonaco Liscio
Spatolato
Sagomato
Rivestimenti ceramici Klinker
Altro (specificare)
Facciate continue (specificate tipo)
Lastre di marmo (specificare tipo)
Altro (specificare)
Elementi di pregio architettonico (elencare e descrivere sinteticamente):
Basamento
Lastre di pietra si no
Blocchi di pietra si no
Lastre di marmo si no
Intonaco lavorato si no
Altro (specificare)
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
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Serramenti
Legno %
Alluminio preverniciato % 100
Alluminio anodizzato %
Ferro verniciato %
Ferro battuto %
Altro (specificare) %
2.9.4 FINITURE INTERNE
Pavimenti
Piastrelle di gres Mq. 270
Piastrelle di maiolica Mq.
Lastre di marmo (specificare) Mq.
Bollettonato Mq.
Lastre di pietra (specificare) Mq.
Cunetti (specificare) Mq.
Altro (specificare) Mq.
Rivestimenti
Intonaco Mq. 720
Lastre di marmo Mq.
Legno Mq.
Linoleum Mq. 96
Rivestimenti ceramici Mq.
Rivestimenti plastici Mq.
Altro (specificare) Mq.
2.9.5 IMPIANTI
Impianto elettrico
Illuminazione parti comuni si no
Cancelli motorizzati si no
Impianto di terra si no
Impianto protezione scariche atmosferiche si no
Impianto idrico di scarico
Allacciato alla fogna pubblica si no
Scarico misto si no
Stazione di pompaggio si no
Relazione ordinanza rilevamento reti sottoservizi presentata non presentata
Impianto antincendio
Allacciato alla rete ordinaria si no
Serbatoio autonomo con autopompa si no
Estintori si no
Impianto riscaldamento
Alimentazione caldaia A metano
A gasolio
A GPL
Altro
Presenza di camini e canne fumarie
si
no
Altri Impianti
Distribuzione gas si no
Idrico di carico si no
Citofonico si no
Ascensore si no
Montacarichi si no
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
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Antenna TV si no
Condizionamento si no
Antenne per telefonia mobile si no
Altri (specificare) si no
2.9.6 CARATTERI ED ELEMENTI ACCESSORI DEI PROSPETTI
Prospetti Principale Laterale sx Laterale dx Posteriore
Carattere unitario si no si no si no si no
Uniformit dei vani si no si no si no si no
Uniformit tipologica degli infissi si no si no si no si no
Pluviali esterne si no si no si no si no
Canne fumarie esterne si no si no si no si no
Servit di aggancio (reti aeree) si no si no si no si no
Carattere unitario al piano terra si no si no si no si no
Tabelle o insegne si no si no si no si no
Vetrine si no si no si no si no
Tende si no si no si no si no
Pensiline si no si no si no si no
Insegne pubblicitarie si no si no si no si no
Indicatori toponomastici di interesse storico si no si no si no si no
Breve descrizione degli elementi riscontrati: Ledificio presenta assoluta uniformit sia di facciate che di infissi. Il piano terra dotato frontalmente e lateralmente, in parte, di un terrazzino coperto da una pensilinea in cemento armato. La pensilinea inclinata e coperta da tegole ed accoglie sul prospetto principale un balconcino con ringhiera in ferro.
2.10 DATI TIPOLOGICI Tipo edilizio A corte
A schiera
A blocco
In linea
A torre
A ballatoio
A galleria
Altro
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
12
2. ANALISI DELLEDIFICIO
2.1 Scomposizione delledificio secondo la UNI 8290
Uno dei presupposti del metodo (e dell'intera teoria alla base della manutenzione programmata) che
le parti dell'organismo edilizio hanno obsolescenze differenziate, tempi e modalit di invecchiamento
distinte, patologie caratteristiche specifiche e dissimili, criteri di intervento in generale ben distinguibili.
Si suppone, perci, di poter definire singolarmente il ciclo di vita di tutti gli elementi, sub-sistemi e
sistemi dell'organismo edilizio, che deve dunque essere preventivamente scomposto in parti pi o meno
complesse.
Prima di approfondire se fosse opportuno finalizzare la scomposizione agli scopi di fattispecie, si
iniziato ad operare nella direzione offerta dallo stato dellarte, ovvero dalla norma UNI 8290,
proseguendo poi verso raggruppamenti o ulteriori scomposizioni in funzione della possibilit di
discernere significative differenze nelle modalit di invecchiamento.
Una distinzione tecnologica anche rilevante in assoluto, in sostanza, perde nella fattispecie significato se
ad essa non associabile una altrettanto netta distinzione in termini di durata, sia perch da considerare
trascurabile o nulla, sia perch di problematica valutazione.
In linea di principio, infatti opportuno che per ciascun edificio venga presa in considerazione una
scomposizione che tenga in conto sei parametri di omogeneit secondo cui effettuare gli accorpamenti
di elementi costruttivi:
le dimensioni, ovvero le unit fisico-tecniche di misurazione quantitativa;
la tecnologia costruttiva, ovvero la natura costitutiva dei materiali componenti;
laffidabilit, ovvero valori della vita media significativamente simili;
la connessione tecnologica, ovvero la necessit di intervenire su uno quando si interviene su altri;
la connessione operativa, ovvero l'opportunit di intervenire su uno quando si interviene su altri, per
usufruire degli stessi mezzi d'opera a parit di costo, oppure limitare i disagi all'utenza;
obblighi ad intervenire con cadenze o periodi prefissati, ovvero particolari esigenze dettate - ad
esempio - dalla tipologia d'uso (scuola, albergo, ecc.).
la pertinenza, ovvero la natura del titolo di possesso (propriet, locazione, concessione, ecc.);
modalit attuative della fase gestionale, ovvero natura dei soggetti preposti (unica ditta o ente,
pluralit di soggetti specializzati, ecc.) (1).
Dal punto di vista pratico, rispetto alla norma UNI 8290, che partendo dalle classi di unit tecnologiche
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
13
(es.: chiusure), si spinge fino alla scomposizione in sottoclassi di elementi tecnici (es.: pareti perimetrali
verticali), occorrer individuare in quali casi procedere ad ulteriori scomposizioni, arrivando - ad esempio
- a distinguere supporto, strato di isolamento, strato di protezione, con le relative soluzioni tecnologiche
adottate fra tutte quelle possibili, ovvero in quali casi semplificare la scomposizione.
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LIBRETTO DI MANUTENZIONE
14
2.1.1 Analisi dei pacchetti studiati
PARETE PERIMETRALE IN CALCESTRUZZO ARMATO (PPV9)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
CHIUSURA UNITA TECNOLOGICA:
CHIUSURA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
PARETI PERIMETRALI VERTICALI
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A finitura interna pittura lavabile
B rivestimento interno intonaco
C supporto calcestruzzo armato
D rivestimento esterno intonaco per la parte fuori terra
E finitura esterna pittura al quarzo per la parte fuori terra
PARETE PERIMETRALE IN BLOCCHI DI LATERIZIO ALVEOLATO (PPV14)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
CHIUSURA UNITA TECNOLOGICA:
CHIUSURA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
PARETI PERIMETRALI VERTICALI
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A finitura interna pittura lavabile
B rivestimento interno intonaco
C supporto blocchi di laterizio
D rivestimento esterno intonaco
E finitura esterna pittura al quarzo
C B D
A E
C B D
A E
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
15
PARAPETTO VERTICALE IN LATERIZIO (PV)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE ESTERNA UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE ESTERNA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
PARAPETTO VERTICALE
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A finitura interna pittura al quarzo
B rivestimento interno intonaco
C supporto mattoni in laterizio forato
D rivestimento esterno intonaco
E finitura esterna pittura al quarzo
SOLAIO LATERO-CEMENTIZIO (SLC)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE INTERNA UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE INTERNA ORIZZONTALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
SOLAIO LATERO-CEMENTIZIO
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A finitura superiore pavimento in ceramica
B strato di collegamento massetto di sabbia e cemento
C supporto Solaio in cemento armato gettato in opera
D rivestimento inferiore intonaco
E finitura inferiore pittura lavabile
C B D
A E
C
B
D
A
E
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
16
PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO (PE)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE ESTERNA UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE ESTERNA ORIZZONTALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
PAVIMENTAZIONE IN CLS
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A strato superficiale calcestruzzo autocompattante
B strato intermedio cemento armato
C strato di fondo stabilizzante in ghiaia
SCALA ESTERNA (SE)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE ESTERNA UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE ESTERNA ORIZZONTALE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
SCALA SOLETTA RAMPANTE
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A finitura superiore lastre di travertino
B strato di collegamento malta di allettamento/colla
C supporto soletta in cemento armato
D rivestimento inferiore assente
A
A
B
C
B
C
D
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
17
INFISSI ESTERNI (INF)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
CHIUSURA UNITA TECNOLOGICA:
INFISSI ESTERNI CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
FINESTRE IN ALLUMINIO
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A attacco controtelaio in alluminio
B profilo mobile telaio in alluminio
C tamponamento vetro float
D protezione assente
E apertura meccanica
F soglia pietra serena
RINGHIERA ESTERNA (RF)
CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA:
PARTIZIONE ESTERNA VERTICALE UNITA TECNOLOGICA:
ELEMENTI DI SEPARAZIONE CLASSE DI ELEMENTI TECNICI:
RINGHIERA IN FERRO
POSIZIONE FUNZIONE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
A finitura ringhiera smalto
B ringhiera lamiera zincata
C finitura bauletto pittura al quarzo
D bauletto cemento armato
A B
C
D E
F
A
D
C
B
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
18
2.2 Analisi del degrado
In questo paragrafo vengono riscontrate le patologie di degrado che affliggono l'edificio, attraverso la
fase di diagnosi nella quale vengono analizzate le suddette patologie ed individuate le causali che le
hanno provocate. A tal fine per i principali elementi tecnici che costituiscono l'involucro esterno
dell'edificio si predispongono le schede di diagnosi (ai fini dell'elaborato d'anno si redigono un numero
limitato di schede), che contengono immagini fotografiche che guidano al riconoscimento di ogni
singola patologia con ogni dovuto riferimento alle causali individuabili ed alle norme UNI di pertinenza
che pu essere opportuno consultare.
La terminologia utilizzata per le patologie riscontrate normata a livello internazionale dalla
commissione CIB (Internacional Council for Building) W86 "Building Patology".
In breve, quindi, stato effettuato un rilievo fotografico delle anomalie riscontrabili sull'edificio oggetto
dell'analisi e, dal confronto di tali situazioni rilevate con un data-base di casi derivante dalla letteratura e
dall'esperienza, stato possibile redigere le schede di diagnosi i cui contenuti riguardano:
Descrizione della soluzione tecnica rilevata
Classificazione e descrizione dell'anomalia
Localizzazione ed estensione
Cause
Tipologie di decadimenti che tale degrado comporta;
Norme di riferimento a cui riferirsi;
Eventuali note.
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
19
2.2.1 Schede di diagnosi
PARETE VERTICALE DI CONTENIMENTO
IN CLS ARMATO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO): PITTURA AI SILICATI
B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune
C. Parete in cls armato
D. (INTONACO ESTERNO): assente
E. TERRENO
ANOMALIA: EFFLORESCENZA
LOCALIZZAZIONE: parte inferiore delle pareti di contenimento e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8758 30/11/85 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 10369 31/07/94 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: NOTE: lanomalia si rileva maggiormente dai 30 ai 60 cm da terra
CAUSE INDIVIDUABILI: - mancanza dellimpermeabilizzante - penetrazione dellumidit - cristallizzazione dei sali
ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo irregolare a macchie con dimensioni variabili tra i 2-3 cm e i 15-20 cm e profondit pari allo spessore dello strato di finitura
PPV9
D1
C B D
A E
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
20
PARETE PERIMETRALE VERTICALE DI CONTENIMENTO
IN CLS ARMATO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile
B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune premiscelata
C. parete in cls armato
D (INTONACO ESTERNO): assente
E. Terreno
C B D
A E
ANOMALIA: FORMAZIONE DI CONDENSA/MUFFE
LOCALIZZAZIONE: negli angoli delle pareti di contenimento e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti.
UNI EN ISO 13788:2013 Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l'umidit superficiale critica e la condensazione interstiziale
UNI EN ISO 12570:2013 Prestazione igrotermica dei materiali e dei prodotti per edilizia UNI 8758 30/11/85 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9727 31/05/90 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti (lapidei e intonaci). Criteri per l' informazione tecnica.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: - aspetto estetico - formazione di cattivi odori - ambiente nocivo allutente
SCHEDE CORRELATE: NOTE: lanomalia si rileva nella parte alta (interna) delle pareti controterra
CAUSE INDIVIDUABILI: - differenze di temperatura tra la faccia interna
ed esterna
ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo a macchie (punti neri)
PPV9
D2
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-13788-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-12570-2013.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
21
PARETE VERTICALE DI CONTENIMENTO
SETTI IN CLS ARMATO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile
B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune
C. Setti in cls armato
D. (INTONACO ESTERNO): intonaco di malta comune
E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
C B D
A E
ANOMALIA: FORMAZIONE DI PATINE BIOLOGICHE
LOCALIZZAZIONE: caso isolato in prossimit del bocchettone di smaltimento delle acque piovane e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: NOTE: si rileva anche un esfoliazione nella parte in basso dovuta a infiltrazione, cristallizzazione dei sali e conseguente distacco della vernice.
CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazione di acqua in assenza di
impermeabilizzazione
ESTENSIONE DELLANOMALIA: macchie di colore verdastro di dimensioni variabili
PPV9
D3
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
22
PARETE PERIMETRALE VERTICALE
IN LATERIZIO ALVEOLATO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile
B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune premiscelata
C. muratura in termoblocchi di laterizio e malta comune
D (INTONACO ESTERNO): intonaco di malta comune
E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
C B D
A E
ANOMALIA: EFFLORESCENZA
LOCALIZZAZIONE: facciata adiacente al cortile di accesso al seminterrato e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 9922 30/09/92 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa. UNI 10369 31/07/94 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PPV14/D5
NOTE: siccome la muratura poggia direttamente sulla trave di fondazione senza alcuna impermeabilizzazione lumidit risale passando dalla trave allintonaco.
CAUSE INDIVIDUABILI: - risalita capillare
- cristallizzazione dei sali
ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo orizzontale irregolare ad unaltezza di circa 40-50 cm da terra
PPV14
D4
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
23
PARETE PERIMETRALE VERTICALE
IN LATERIZIO ALVEOLATO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO INTERNO): pittura lavabile
B. (INTONACO INTERNO): intonaco di malta comune premiscelata
C. muratura in termoblocchi di laterizio e malta comune D (INTONACO ESTERNO): intonaco di malta comune
E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
C B D
A E
ANOMALIA: ESFOLIAZIONE
LOCALIZZAZIONE: facciata adiacente al cortile di accesso al seminterrato e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 9922 30/09/92 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa. UNI 10369 31/07/94 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PPV14/D4
NOTE:lanomalia si rileva a circa 40-50 cm da terra; sulla superficie si riconosce al tatto materiale polveroso che ha provocato il distacco degli strati di finitura.
CAUSE INDIVIDUABILI: - risalita capillare
- cristallizzazione dei sali
- efflorescenza
ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo orizzontale irregolare con dimensioni variabili tra i 5 e i 15 cm e profondit pari allo spessore dello strato di finitura
PPV14
D5
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
24
PARETE PERIMETRALE VERTICALE
IN LATERIZIO ALVEOLATO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO INTERNO): assente
B. (INTONACO INTERNO): assente
C. muratura in termoblocchi di laterizio e malta comune D (INTONACO): intonaco di malta comune
E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
ANOMALIA: FESSURAZIONE
LOCALIZZAZIONE: linee giunzione lampade ed apparecchi di comando e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI EN 459-1:2010 Calci da costruzione - Parte 1: Definizioni, specifiche e criteri di conformit.
UNI EN 12274-8:2006 Trattamenti superficiali con malte a freddo - Metodi di prova - Parte 8: Valutazione visiva dei difetti.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: - aspetto estetico - tenuta dellintonaco
SCHEDE CORRELATE:
NOTE: al controllo visivo riconoscibile la superficie cui stata applicata malta per riempire le tracce degli impianti
CAUSE INDIVIDUABILI: - tracce impianti - ritiro della malta
ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo lineare
PPV14
D6
C B D
A E
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-459-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-12274-8-2006.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
25
PARAPETTO VERTICALE IN MURATURA DI LATERIZIO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
B. (INTONACO): intonaco di malta comune premiscelata
C. muratura in mattoni forati e malta comune
D (INTONACO): intonaco di malta comune
E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
ANOMALIA: EFFLORESCENZA
LOCALIZZAZIONE: parapetto scala nord e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 998 Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni.
UNI 1062 Pitture e vernici - Prodotti e sistemi di verniciatura di opere murarie esterne e calcestruzzo - Parte 3: Determinazione della
permeabilit all acqua liquida.
UNI 13914 Progettazione, preparazione e applicazione di intonaci esterni e interni - Parte 1: Intonaci esterni.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PV/D8, PV/D9
NOTE:la scala esposta a nord e non mai soggetta a soleggiamento restando in condizioni di ombra ed umidit
CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazioni di acqua
- cristallizzazione sali
ESTENSIONE DELLANOMALIA: macchie irregolari sulla parte bassa
PV
D7
C B D
A E
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-998-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1062-3-2008.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13914-1-2005.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
26
PARAPETTO VERTICALE IN MURATURA DI LATERIZIO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
B. (INTONACO): intonaco di malta comune premiscelata
C. muratura in mattoni forati e malta comune
D (INTONACO): intonaco di malta comune
E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
ANOMALIA: ESFOLIAZIONE
LOCALIZZAZIONE: parapetto scala nord e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 998 Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni.
UNI 1062 Pitture e vernici - Prodotti e sistemi di verniciatura di opere murarie esterne e calcestruzzo - Parte 3: Determinazione della
permeabilit all acqua liquida.
UNI 13914 Progettazione, preparazione e applicazione di intonaci esterni e interni - Parte 1: Intonaci esterni.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PV/D7, PV/D9
NOTE: la scala esposta a nord e non mai soggetta a soleggiamento restando in condizioni di ombra ed umidit
CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazioni dacqua
- umidit
- efflorescenza
ESTENSIONE DELLANOMALIA: forme irregolari sul 10 % della superficie
PV
D8
C B D
A E
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-998-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1062-3-2008.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13914-1-2005.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
27
PARAPETTO VERTICALE IN MURATURA DI LATERIZIO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
B. (INTONACO): intonaco di malta comune premiscelata
C. muratura in mattoni forati e malta comune
D (INTONACO): intonaco di malta comune
E. (RIVESTIMENTO): pittura ai silicati
C B D
A E
ANOMALIA: DISTACCO
LOCALIZZAZIONE: caso unico scala accesso al piano rialzato e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 998 Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni.
UNI 1062 Pitture e vernici - Prodotti e sistemi di verniciatura di opere murarie esterne e calcestruzzo - Parte 3: Determinazione della
permeabilit all acqua liquida.
UNI 13914 Progettazione, preparazione e applicazione di intonaci esterni e interni - Parte 1: Intonaci esterni.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PV/D7, PV/D8
NOTE: la particolare forma architettonica rappresenta la causa di ristagno dacqua
CAUSE INDIVIDUABILI: - infiltrazioni dacqua
- mancanza di impermeabilizzazione
ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo seguente la parte inferiore della forma architettonica del parapetto
PV
D9
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-998-1-2010.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1062-3-2008.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13914-1-2005.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
28
SOLAIO LATERO CEMENTIZIO GETTATO IN OPERA
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. pavimento
B. malta di allettamento
C. pavimentazione
D. intonaco
E. pittura lavabile
ANOMALIA: INFILTRAZIONE/ASSORBIMENTO
LOCALIZZAZIONE: caso isolato intradosso del solaio e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: NTC 2008 cap 4 Norme Tecniche per le costruzioni
UNI ISO 6270 Pitture e vernici - Determinazione della resistenza all umidit
UNI ISO 12571 Prestazione igrotermica dei materiali e dei prodotti per edilizia - Determinazione delle propriet di assorbimento igroscopico
UNI ISO 13788 Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: - aspetto estetico - minore salubrit dell'ambiente - decadimento strutturale
SCHEDE CORRELATE:
NOTE:
CAUSE INDIVIDUABILI: perdita tubazioni impianto idrico del piano
superiore
ESTENSIONE DELLANOMALIA: sviluppo orizzontale con diametro di circa 40 cm
SLC
D10
C
B
D
A
E
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-12571-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-13788-2013.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
29
PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo
B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata
C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia
ANOMALIA: EFFLORESCENZA
LOCALIZZAZIONE: riguarda tutta la superficie esterna in calcestruzzo e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 1: Materiali
UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo
UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit
e valutazione della conformit
UNI 9727 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti. Criteri per l' informazione tecnica.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PE/D12, PE/D13, PE/D14
NOTE:
CAUSE INDIVIDUABILI: carbonatazione dellidrossido di calcio prodotto
durante lidratazione del cemento e portato
sulla superficie del calcestruzzo
ESTENSIONE DELLANOMALIA: si estende su circa il 30% della superficie
PE
D11
A
A B
A
C
A
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-1-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-9727-1990.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
30
PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo
B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata
C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia
ANOMALIA: FESSURAZIONE
LOCALIZZAZIONE: alcuni casi isolati e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo
UNI 15651 Sigillanti per giunti per impiego non strutturale
UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 3: Specifiche per elementi di collegamento da utilizzare nelle pavimentazioni a
base di calcestruzzo
UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit e
valutazione della conformit
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PE/D11, PE/D13, PE/D14
NOTE: i giunti tagliano la pavimentazioni in grossi quadrati; lanomalia si presenta nei punti pi lontani dai giunti
CAUSE INDIVIDUABILI: - stagionatura del calcestruzzo
inadeguata
- giunti insufficienti
ESTENSIONE DELLANOMALIA: forma irregolare con lunghezza fino a 70 cm
PE
D12
A
A B
A
C
A
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-3-2005.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
31
PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo
B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata
C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia
ANOMALIA: MACCHIE
LOCALIZZAZIONE: ricorrente nelle zone periferiche e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo
UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit
e valutazione della conformit
UNI 9727 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti. Criteri per l' informazione tecnica.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PE/D11, PE/D12, PE/D14
NOTE: le anomalie sottoposte a bagnatura passano da un colore grigio/nero ad un colore verdastro
CAUSE INDIVIDUABILI: - veicoli
- oli
- vegetazione
ESTENSIONE DELLANOMALIA: da pochi cm a 30-35 cm
PE
D13
AA
B
A
C
A
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-9727-1990.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
32
PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CALCESTRUZZO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (STRATO SUPERFICIALE): calcestruzzo autocompattante e spolvero al quarzo
B. (STRATO INTERMEDIO): cemento armato con rete elettrosaldata
C. (STRATO INFERIORE): stabilizzante in ghiaia
ANOMALIA: SCHEGGIATURE E ABRASIONI
LOCALIZZAZIONE: casi isolati ma ricorrenti e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 1: Materiali
UNI 13877 Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali per pavimentazioni a base di calcestruzzo
UNI 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit
e valutazione della conformit
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: PE/D11, PE/D12, PE/D13
NOTE:
CAUSE INDIVIDUABILI: - urti
- usura
ESTENSIONE DELLANOMALIA: forme irregolari generalmente di 3-4 cm
PE
D14
A
A B
A
C
A
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-1-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-13877-2-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1504-5-2013.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
33
A
A
SCALA ESTERNA IN CLS ARMATO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. (RIVESTIMENTO): LASTRE DI TRAVERTINO
B. Malta di allettamento/colla
C. Calcestruzzo armato
D. (Intonaco interno): assente
ANOMALIA: ALTERAZIONE CROMATICA
LOCALIZZAZIONE scala esposta a nord
e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9727 31/05/90 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti (lapidei). Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 11322 28/01/09 Rivestimenti lapidei per pavimentazioni. Istruzioni per la progettazione la posa e la manutenzione. UNI 1469 01/05/05 Prodotti di pietra naturale. Lastre per rivestimenti. Requisiti. UNI 15285 24/07/08 Lapidei agglomerati. Marmette modulari per pavimentazioni e scale (interne ed esterne).
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: SE/D16
NOTE:
CAUSE INDIVIDUABILI: - agenti atmosferici
- orientamento
ESTENSIONE DELLANOMALIA: su circa l80% delle lastre
SE
D15
B
A C
A D
A
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
34
SCALA ESTERNA IN CLS ARMATO
ANOMALIA: LESIONI
LOCALIZZAZIONE tutte le scale esterne
e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti.
UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 11322 28/01/09 Rivestimenti lapidei per pavimentazioni. Istruzioni per la progettazione la posa e la manutenzione. UNI 1469 01/05/05 Prodotti di pietra naturale. Lastre per rivestimenti. Requisiti. UNI 15285 24/07/08 Lapidei agglomerati. Marmette modulari per pavimentazioni e scale (interne ed esterne).
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: SE/D15
NOTE:
CAUSE INDIVIDUABILI: Urti
ESTENSIONE DELLANOMALIA: scheggiature fino a 15-20 cm
SE
D16
A
A
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA: A. (RIVESTIMENTO): LASTRE DI TRAVERTINO
B. Malta di allettamento/colla
C. Calcestruzzo armato
D. (Intonaco interno): assente
B
A C
A D
A
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
35
INFISSI ESTERNI VERTICALI
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. Attacco: controtelaio in alluminio
B. Profilo mobile: telaio in alluminio
C. Tamponamento: vetro float
D. PROTEZIONE: assente
E. Apertura: meccanica
F. Soglia: pietra serena
ANOMALIA: DISGREGAZIONE
LOCALIZZAZIONE: in tutti i bagni delledificio e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti.
UNI 1341 Lastre di pietra naturale per soglie - Requisiti e metodi di prova
UNI 1467 Pietre naturali - Lastre grezze Requisiti
UNI 1469 Prodotti di pietra naturale - Lastre per rivestimenti Requisiti
UNI 772 Metodi di prova per elementi di rivestimento - Determinazione della massa volumica reale ed apparente e della porosit aperta
e totale degli elementi di rivestimento in pietra naturale.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico perdita del supporto del controtelaio finestra
SCHEDE CORRELATE: NOTE: lanomalia polverizza la soglia ed riscontrabile solo dalla parte interna
CAUSE INDIVIDUABILI: vapore acqueo sviluppato dallutilizzo di acqua
calda
ESTENSIONE DELLANOMALIA: disgregazione da pochi mm a 2-3 cm
INF
D17
A B
C
D E
F
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1341-2013.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1467-2012.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1469-2005.htmlhttp://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-772-4-2001.html
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
36
RINGHIERA ESTERNA IN FERRO
BAULETTO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. Smalto
B. Struttura in cls armato
C. Pittura al quarzo
D. Bauletto in cemento armato
ANOMALIA: ALTERAZIONE CROMATICA
LOCALIZZAZIONE tutti i bauletti della recinzione
e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 8757 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8758 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9377 Prodotti vernicianti.
UNI 9922 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa. UNI 10369 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza di pellicole di prodotti vernicianti all'alcalinita' della malte
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: RF/D19
NOTE: il degrado sicuramente causa del sole battente che colpisce lelemento
CAUSE INDIVIDUABILI: Obsolescenza naturale
ESTENSIONE DELLANOMALIA: su circa il 50-60% della superficie
RF
D18
A
B
C
D
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
37
RINGHIERA ESTERNA IN FERRO
BAULETTO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. Smalto
B. Struttura in cls armato
C. Pittura al quarzo
D. Bauletto in cemento armato
ANOMALIA: DISTACCO
LOCALIZZAZIONE bordo inferiore del bauletto
e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 9727 Prodotti per la pulizia (chimica) di rivestimenti (lapidei e intonaci). Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9728 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: RF/D18
NOTE: il cemento si spacca perdendo la sua funzione di copriferro ed esponendo a degrado anche le barre di armatura
CAUSE INDIVIDUABILI: infiltrazioni di acqua
carbonatazione
ESTENSIONE DELLANOMALIA: porzione lunghe 20-30 cm
RF
D19
A
B
C
D
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
38
RINGHIERA ESTERNA IN FERRO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA RILEVATA:
A. Smalto
B. Struttura in cls armato
C. Pittura al quarzo
D. Bauletto in cemento armato
ANOMALIA: OSSIDAZIONE
LOCALIZZAZIONE barra di acciaio di rinforzo superiore
e
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO: UNI 8012 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei requisiti. UNI 8757 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 8758 Edilizia. Sistemi di verniciatura, pitturazione, tinteggiatura, impregnazione superficiale e misti. Criteri per l' informazione tecnica. UNI 9377 Prodotti vernicianti.
UNI 9922 Prodotti vernicianti. Determinazione della resistenza alla esposizione alla luce (UV) e all'acqua condensa.
DECADIMENTI PRESTAZIONALI: aspetto estetico
SCHEDE CORRELATE: NOTE: lossidazione si limita alla barra orizzontale perch la ringhiera vera e propria fatta di lamiera zincata che molto pi resistente allossidazione
CAUSE INDIVIDUABILI: - azione degli agenti atmosferici - mancanza di antiruggine prima della
verniciatura
ESTENSIONE DELLANOMALIA: su circa il 50-60% della superficie
RF
D20
A
B
C
D
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
39
4. PROGRAMMAZIONE DELLA MANUTENZIONE
4.1 Criteri di compilazione del libretto
4.1.1 Manuale di manutenzione
Il manuale di manutenzione (nel quale viene esplicitato come intervenire), ha lo scopo di fornire le
istruzioni tecniche per l'esecuzione delle attivit manutentive che si prevedono per ogni componente
dell'edificio (elemento o sub-sistema) in cui lo si preventivamente scomposto.
E' dunque formato da una serie di schede, cos concepite:
a. tabelle di programmazione delle attivit di controllo e di intervento
b. per ogni componente sar redatta una scheda per ciascun tipo di intervento previsto
c. anche le attivit di controllo o monitoraggio saranno riportate in apposite schede
d. opportuno che alla singola scheda venga associata una sigla che identifichi l'intervento o il
controllo in maniera sintetica.
e. ogni scheda divisa in campi, che possono essere riempiti in forma discorsiva, e che riportano
Tabelle di programmazione
Le tabelle di programmazione sono un utile strumento al fine di individuare le frequenze consigliabili
per i principali tipi d'intervento manutentivo e di controllo da programmare, partendo dalla periodicit
con cui tende a manifestarsi ogni singola patologia.
Ai fini della redazione delle schede di programmazione sono state costruite delle tabelle sul modello di
quelle proposte dal progetto SI.RE.NA., in cui si vanno ad identificare i seguenti contenuti:
Descrizione della soluzione tecnica rilevata;
Anomalie;
Frequenza di accadimento;
Tipo di azione manutentiva (intervento, controllo);
Frequenza consigliata dell'azione manutentiva
Al fine di creare un criterio per il miglioramento della lettura del planning sono state create le seguenti
sigle identificative degli interventi e dei controlli:
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
40
LEGENDA SIGLE CONTROLLI
IN-C1 Controllo a vista per verificare lo stato della finitura superficiale
IN-C2 Controllo strumentale per verificare lentit del danno
IN-C3 Verifica del grado di adesione dellintonaco
LEGENDA SIGLE INTERVENTI
IN-I1 Sarcitura lesioni
IN-I2 Integrazione parziale degli strati superficiali
IN-I3 Trattamento protettivo
IN-I4 Sostituzione parziale dellintonaco
IN-I5 Sostituzione del copriferro
TI-I1 Tinteggiatura
TI-I2 Ripristino caratteristiche superficiali
PU-I1 Pulizia e rimozione dei depositi e delle incrostazioni
SLC-I1 Sostituzione parziale delle tubature
S-I1 Sostituzione completa delle lastre
Sono riportate nella pagina successiva le tabelle redatte:
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PARETE PERIMETRALE VERTICALE IN SETTI DI CLS) SCHEDA
PPV9
1
A. (FINITURAINTERNA): PITTURA LAVABILE ACRILICA O PITTURA AI SILICATI
B. (INTONACO INTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI O ASSENTE
C. (SUPPORTO): SETTI IN CLS ARMATO
D. (INTONACO ESTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI O ASSENTE
E. (FINITURA ESTERNA): PITTURA AL SILICATO DI CALCIO
AN
OM
AL
IA
EFFLORESCENZA
FR
EQ
UE
NZ
A D
I A
CC
AD
IME
NT
O (
AN
NI)
10-15
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificare la presenza di sali
sulla superficie
F
RE
QU
EN
ZA
DI
INT
ER
VE
NT
O C
ON
SIG
LIA
TA
(A
NN
I)
2
INTERVENTO
IN-I3
TI-I2
TI-I1
Trattamento protettivo contro lazione dei sali
Rinnovo caratteristiche superficiali
Tinteggiatura
10
5
10
FORMAZIONE DI
CONDENSA
1-2
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista delluniformit cromatica e della
presenza di depositi
2
INTERVENTO PU-I1 Pulizia e rimozione di macchie, incrostazioni,
depositi superficiali
2
FORMAZIONE DI
PATINE
BIOLOGICHE
5-10
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificare la presenza di
incrostazioni
2
INTERVENTO PU-I1
IN-I3
Pulizia mediante idrolavaggio o sabbiatura
Trattamento protettivo
5
10
C B D
A E
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
42
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PARETE PERIMETRALE VERTICALE IN MURATURA) SCHEDA
PPV14
2
A.(FINITURAINTERNA): PITTURA LAVABILE ACRILICA O ASSENTE
B. (INTONACO INTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 2
C. (SUPPORTO): MURATURA IN TERMOBLOCCHI DI LATERIZIO
D. (INTONACO ESTERNO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 3
E. (FINITURA INTERNA): PITTURA AL SILICATO DI CALCIO
AN
OM
AL
IA
EFFLORESCENZA
F
RE
QU
EN
ZA
DI
AC
CA
DIM
EN
TO
(A
NN
I)
10-15
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1 Presenza di sali sulla superficie F
RE
QU
EN
ZA
DI
INT
ER
VE
NT
O
CO
NS
IGL
IAT
A (
AN
NI)
2
INTERVENTO
IN-I3
TI-I2
TI-I1
Trattamento protettivo contro lazione dei sali
Rinnovo caratteristiche superficiali
Tinteggiatura
10
5
10
ESFOLIAZIONE
10-15
CONTROLLO
IN-C1
IN-C3
Controllo a vista per verificare lo stato della
finitura superficiale
Verifica del grado di adesione dellintonaco
2
7
INTERVENTO TI-I2
TI-I1
Rinnovo caratteristiche superficiali
Tinteggiatura
5
10
FESSURAZIONI
5-10
CONTROLLO IN-C1 Verifica a vista integrit ed aspetto
2
INTERVENTO IN-I1
IN-I4
Sarcitura lesioni
Sostituzione parziale dellintonaco
AO
15
C B D
A E
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
43
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PARAPETTO BALCONE) SCHEDA
PV
3
A. (FINITURA): PITTURA AI SILICATI
B. (INTONACO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 2
C. (SUPPORTO): MURATURA IN LATERIZI FORATI E MALTA COMUNE
D. (INTONACO): MALTA COMUNE A TRE STRATI DI SPESSORE MEDIO CM. 2
E. (FINITURA): PITTURA AL SILICATI
PAGINA 1 di 1
AN
OM
AL
IA
EFFLORESCENZA
F
RE
QU
EN
ZA
DI
AC
CA
DIM
EN
TO
(A
NN
I)
10-15
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificare la presenza di sali
sulla superficie
F
RE
QU
EN
ZA
DI
INT
ER
VE
NT
O C
ON
SIG
LIA
TA
(AN
NI)
2
INTERVENTO
IN-I3
TI-I2
TI-I1
Trattamento protettivo contro lazione dei sali
Rinnovo caratteristiche superficiali
Tinteggiatura
10
5
10
ESFOLIAZIONE
10-15
CONTROLLO
IN-C1
IN-C3
Controllo a vista per verificare lo stato della
finitura superficiale
Verifica del grado di adesione dellintonaco
2
7
INTERVENTO
TI-I2
TI-I1
Rinnovo caratteristiche superficiali
Tinteggiatura
5
10
DISTACCO
15-18
CONTROLLO
IN-C1
IN-C3
Controllo a vista per verificare lo stato della
finitura superficiale
Verifica del grado di adesione dellintonaco
2
7
INTERVENTO IN-I4
Sostituzione parziale degli strati superficiali
15
C B D
A E
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
44
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (Solaio latero-cementizio in opera) SCHEDA
SLC
4
A. PAVIMENTO IN CERAMICA
B. MASSETTO DI SABBIA E CEMENTO
C. SOLAIO LATERO-CEMENTIZIO D. INTONACO E. PITTURA LAVABILE
AN
OM
.
INFILTRAZIONE
-
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1
IN-C2
Controllo a vista per verificare lo stato
Controllo strumentale per verificare il danno
F
RE
Q.
INT
ER
V.
AO
INTERVENTO SLC-I1 Sostituzione parziale delle tubature
AO
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (INFISSI IN ALLUMINIO)
SCHEDA
INF
5
F. (ATTACCO) : CONTROTELAIO IN ALLUMINIO
G. (PROFILO MOBILE) : TELAIO IN ALLUMINIO
H. (TAMPONAMENTO) : VETRO FLOAT
I. (PROTEZIONE) : ASSENTE
J. (APERTURA) : MECCANICA
K. (SOGLIA) : PIETRA SERENA
AN
OM
.
DISGREGAZIONE
10-15
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista del grado di corrosione F
RE
QU
EN
ZA
DI
INT
ER
VE
NT
O
CO
NS
IGL
I
AT
A
(AN
NI)
5
INTERVENTO S-I1 Sostituzione completa delle soglie
15
C
B
D
A
E
A B
C
D E
F
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
45
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CLS) SCHEDA
PE
6
A. (STRATO SUPERFICIALE): CALCESTRUZZO AUTOCOMPATTANTE E SPOLVERO AL QUARZO
B. (STRATO INTERMEDIO): CEMENTO ARMATO CON RETE ELETTROSALDATA
C. (STRATO INFERIORE): STABILIZZANTE IN GHIAIA
AN
OM
AL
IA
EFFLORESCENZA
FR
EQ
UE
NZ
A D
I A
CC
AD
IME
NT
O (
AN
NI)
10-15
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dello strato di finitura F
RE
QU
EN
ZA
DI
INT
ER
VE
NT
O C
ON
SIG
LIA
TA
(AN
NI)
2
INTERVENTO IN-I3 Trattamento protettivo contro lazione dei sali
10
FESSURAZIONE
5-10
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dellintegrit superficiale
2
INTERVENTO IN-I2 Integrazione parziale dello strato di finitura, nei
punti ove questo risulta maggiormente degradato
AO
MACCHIE
2-5
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista delluniformit cromatica
2
INTERVENTO PU-I1 Pulizia dello strato superficiale
5
SCHEGGIATURE E
ABRASIONI
1-3
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dellintegrit superficiale
2
INTERVENTO
IN-I2 Integrazione parziale dello strato di finitura, nei
punti ove questo risulta maggiormente degradato
5
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
46
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (SCALA ESTERNA)
SCHEDA
SE
7
A. (RIVESTIMENTO): LASTRE DI TRAVERTINO
B. MALTA DI ALLETTAMENTO/COLLA
C. CALCESTRUZZO ARMATO
D. (INTONACO INTERNO): ASSENTE
AN
OM
AL
IA
ALTERAZIONE
CROMATICA
F
RE
QU
EN
ZA
DI
AC
CA
DIM
EN
TO
(AN
NI)
5-15
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificarne la superficie
FR
EQ
UE
NZ
A D
I IN
TE
RV
EN
TO
CO
NS
IGL
IAT
A (
AN
NI)
5
INTERVENTO PU-I1
IN-I3
Pulizia mediante idrolavaggio o sabbiatura
Trattamento protettivo
5
10
LESIONI
1-20
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista dellintegrit superficiale
5
INTERVENTO S-I1 Sostituzione degli elementi rotti
15
A
B
C
D
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
47
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE TECNICA (Ringhiera in ferro)
SCHEDA
RF
8
A. SMALTO
B. RINGHIERA
C. PITTURA AL QUARZO
D. CEMENTO ARMATO
AN
OM
AL
IA
ALTERAZIONE
CROMATICA
F
RE
QU
EN
ZA
DI
AC
CA
DIM
EN
TO
(A
NN
I)
3-10
A
ZIO
NE
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificarne la superficie F
RE
QU
EN
ZA
DI
INT
ER
VE
NT
O
CO
NS
IGL
IAT
A (
AN
NI)
2
INTERVENTO PU-I1
TI-I1
Pulizia mediante idrolavaggio
Tinteggiatura
5
10
DISTACCO
10 - 15
CONTROLLO
IN-C1
IN-C3
Controllo a vista per verificare lo stato della
finitura superficiale
Verifica del grado di coesione
2
7
INTERVENTO IN-I5
TI-I1
Integrazione del copriferro
Tinteggiatura
10
10
OSSIDAZIONE
5 - 10
CONTROLLO IN-C1 Controllo a vista per verificarne la superficie
2
INTERVENTO TI-I2
TI-I1
Rinnovo caratteristiche superficiali
Tinteggiatura
5
10
A
B
C
D
Schede d'intervento e di controllo
Una volta stabiliti i controlli e gli interventi, riferiti a ciascun elemento in cui stato scomposto
l'edificio, da inserire nel programma di manutenzione per ricondurre le prestazioni sopra il livello
minimo prefissato, controllandone l'obsolescenza, necessario analizzare il singolo procedimento
esecutivo che deve essere identificato in ogni sua fase, analizzato nelle procedure e nella gestione delle
risorse, affinch possa essere pianificato.
Per gli interventi:
DESCRIZIONE
SINTETICA Breve descrizione dellintervento, tale da identificare chiaramente le caratteristiche
PROCEDURE
ESECUTIVE Modalit di esecuzione dellintervento con riferimento agli eventi fabbricativi
FREQUENZA Periodicit con la quale si prevede lattuazione dellintervento
NORME DI
RIFERIMENTO
Norme tecniche obbligatorie (leggi, decreti-legge, ecc.) e volontarie (norme UNI,
norme CNR, ecc.), riferimenti ad eventuali autorizzazioni necessarie, ecc.
RIFERIMENTI AGLI
ELABORATI
PROGETTUALI
Eventuali rimandi o riferimenti utili ad elaborati di progetto (relazioni, tabelle, grafici,
tavole, ecc.)
MANO DOPERA Addetti allesecuzione: operatori, tecnici, imprese specializzate, ecc.
MATERIALI Materiali necessari allesecuzione dellintervento
ATTREZZATURE Attrezzature impiegate
DISPOSITIVI DI
SICUREZZA Cautele da attuare in base ai rischi individuabili: DPI, istruzioni per lesecuzione, ecc.
mentre per i controlli:
OGGETTO DEL
CONTROLLO Natura delle verifiche da eseguire
PROCEDURA DI
CONTROLLO Modalit di esecuzione del controllo: a vista e/o strumentale
FREQUENZA Periodicit con la quale si prevede lattuazione del controllo
DURATA DEL
CONTROLLO Durata stimata per lesecuzione del controllo e/o monitoraggio
PROCEDURE
PRELIMINARI Operazioni di preparazione allesecuzione del controllo
PROCEDURE
CONCLUSIVE Operazioni di ripristino del componente alterato dallintervento di controllo.
RIFERIMENTI AGLI
ELABORATI
PROGETTUALI
Eventuali rimandi o riferimenti utili ad elaborati di progetto (relazioni, tabelle, grafici,
tavole, ecc.)
MANO DOPERA Addetti allesecuzione dei controlli: tecnici, assistenti, imprese, ecc.
MATERIALI Materiali necessari allesecuzione del controllo
ATTREZZATURE Attrezzature impiegate
DISPOSITIVI DI
SICUREZZA
Cautele da attuare in base ai rischi individuabili: DPI, istruzioni per lesecuzione, ecc
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
49
Di seguito sono riportate le schede redatte:
TIPO DI CONTROLLO Controllo a vista per verificare lo stato della finitura superficiale
SIGLA
IN-C1
OGGETTO DEL CONTROLLO
Stato di conservazione superficiale: alterazione cromatica, erosione superficiale, macchie e graffiti, intrusione di umidit, scheggiature, incrostazioni.
PROCEDURA DI CONTROLLO
L'esame a vista consister nel verificare se esistono: depositi superficiali di varia natura; fessurazioni, distacchi, mancanza, perdita di elementi; presenza di macchie e graffiti.
FREQUENZA 2 anni
DURATA DEL CONTROLLO
15 30 minuti
PROCEDURE PRELIMINARI
Non previste
PROCEDURE CONCLUSIVE
Analisi dei risultati osservati
RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI
Tutte le tabelle di programmazione redatte prevede almeno il controllo a vista
MANO DOPERA 1 operaio comune
MATERIALI Nessuno
ATTREZZATURE opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Nessuno
NOTE
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
50
TIPO DI CONTROLLO Controllo strumentale per verificare lentit del danno
SIGLA
IN-C2
OGGETTO DEL CONTROLLO
Controllare l'integrit e l'aspetto dell'elemento attraverso la visione diretta e l'ausilio di mezzi semplici
PROCEDURA DI CONTROLLO
designazione dei punti pi danneggiati;
controllo visivo del colore e della continuit;
battitura tramite martellino;
analisi ad udito del test precedente.
FREQUENZA 7 anni
DURATA DEL CONTROLLO
30 60 minuti
PROCEDURE PRELIMINARI
Localizzazione dei punti campione
PROCEDURE CONCLUSIVE
Analisi dei risultati
RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI
Tabella di programmazione SLC/4 in relazione alla perdita idrica
MANO DOPERA 1 tecnico specializzato
MATERIALI Nessuno
ATTREZZATURE Martellino, opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Occhiali, guanti
NOTE
Fare attenzione al possibile distacco degli elementi conseguente alla battitura
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
51
TIPO DI CONTROLLO Verifica del grado di adesione dellintonaco
SIGLA
IN-C3
OGGETTO DEL CONTROLLO
Controllare l'integrit e l'aspetto dell'elemento attraverso la visione diretta e l'ausilio di mezzi semplici oppure tastazione manuale
PROCEDURA DI CONTROLLO
designazione dei punti pi danneggiati;
controllo visivo del colore e della continuit;
leggera forzatura tramite scalpello oppure tastazione manuale;
FREQUENZA 7 anni
DURATA DEL CONTROLLO
30 60 minuti
PROCEDURE PRELIMINARI
Localizzazione dei punti campione
PROCEDURE CONCLUSIVE
Analisi dei risultati
RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI
Tabelle di programmazione che analizzano lanomalia esfoliazione e/o distacco
MANO DOPERA 1 tecnico specializzato
MATERIALI Nessuno
ATTREZZATURE scalpello, opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Occhiali, guanti
NOTE
Fare attenzione al possibile distacco degli elementi conseguente alla forzatura del supporto
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
52
INTERVENTO Sarcitura lesioni intonaco
SIGLA
IN-I1
DESCRIZIONE SINTETICA
Ripristino della continuit mediante malta
PROCEDURE DI ESECUZIONE
rimozione dell'intonaco e messa a nudo della superficie muraria a cavallo della zona di intervento;
pulizia con aria compressa;
bagnatura;
riempimento con malta cementizia;
stuccatura con rasante finissimo;
FREQUENZA Alloccorrenza
NORME DI RIFERIMENTO
UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei
requisiti.
UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed
intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 459 Calci da costruzione - Parte 1: Definizioni, specifiche e criteri di
conformit.
UNI 12274 Trattamenti superficiali con malte a freddo - Metodi di prova -
Parte 8: Valutazione visiva dei difetti.
RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI
Tabella di programmazione PPV14/2 in relazione alla chiusura delle fessure
dovute alle tracce degli impianti
MANO DOPERA 1 operaio specializzato
MATERIALI Malta premiscelata, rasante, vernice
ATTREZZATURE Spatola, cazzuola, secchio, frattazzo, opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, scaletto, ecc.)
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Guanti, occhiali, scarpe
NOTE
Nel nostro caso non c bisogno di opere provvisionali
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
53
INTERVENTO Integrazione parziale degli strati superficiali
SIGLA
IN-I2
DESCRIZIONE SINTETICA
Intervento di ripristino della continuit su pavimentazioni in calcestruzzo
caratterizzate da fessure, scheggiature ed abrasioni
PROCEDURE DI ESECUZIONE
riempimento degli elementi con spolvero al quarzo
FREQUENZA 5 anni
NORME DI RIFERIMENTO
UNI 13877Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 2: Requisiti funzionali
per pavimentazioni a base di calcestruzzo
UNI 15651Sigillanti per giunti per impiego non strutturale
UNI 13877Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 3: Specifiche per
elementi di collegamento da utilizzare nelle pavimentazioni a base di
calcestruzzo
UNI 1504Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di
calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualit e valutazione della
conformit
RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI
Tabella di programmazione PE/6
MANO DOPERA 1 operaio specializzato
MATERIALI Spolvero al quarzo (spolvero indurente premiscelato al quarzo, composto da quarzo macinato, aggregato siliceo, cemento)
ATTREZZATURE Spatola, cazzuola, secchio
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Guanti, occhiali, scarpe
NOTE
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
54
INTERVENTO Trattamenti protettivi
SIGLA
IN-I3
DESCRIZIONE SINTETICA
Trattamenti protettivi su rivestimenti puliti e liberi da depositi superficiali
PROCEDURE DI ESECUZIONE
Pulizia della superficie da trattare (a seconda del tipo di superficie e dello stato in cui essa si trova adottare come sistema di pulizia uno tra i seguenti: acqua nebulizzata, getti d'acqua in pressione, sabbiatura o idrosabbiatura, pulizia chimica, ecc,);
Rimozione di eventuali depositi superficiali;
Applicazione di prodotti protettivi, a spruzzo o a pennello, come resine acriliche o siliconiche, prodotti fluorati, polisilossani, ecc.
FREQUENZA 10 anni
NORME DI RIFERIMENTO
UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei
requisiti.
UNI 9728 31/05/90 Prodotti protettivi per rivestimento costituiti da lapidei ed
intonaci. Criteri per l' informazione tecnica.
UNI 8757 30/11/85 Edilizia. Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione,
tinteggiatura, impregnazione superficiale emisti. Criteri per l' informazione
tecnica.
RIFERIMENTI AGLI ELABORATI PROGETTUALI
Tabelle di programmazione relative allefflorescenza per cristallizzazione dei sali
MANO DOPERA
1 operaio specializzato 1 operaio comune
MATERIALI prodotti per la pulizia prodotti per il trattamento protettivo
ATTREZZATURE pennello , secchio, spatola
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Scarpe, occhiali, mascherine, guanti
NOTE
LIBRETTO DI MANUTENZIONE
55
INTERVENTO Sostituzione parziale dellintonaco
SIGLA
IN-I4
DESCRIZIONE SINTETICA
Intervento di ripristino dell'intonaco delle pareti verticali in cui si verificato un
distacco o un rigonfiamento.
PROCEDURE DI ESECUZIONE
individuazione di tutte le aree d'intonaco in cui si verificato il distacco e delle aree in procinto dell'evento;
predisposizione dellimpalcato;
rimozione localizzata delle aree di intonaco ormai non pi integre e quindi in condizioni di perdita di aderenza con il supporto;
pulizia del supporto dai depositi di organi vegetali che si sono formati a causa dell'infiltrazione dell'acqua;
picchettatura nella zona interessata per ottenere una superficie scabra per migliorare l'aggrappo del nuovo materiale;
pulizia della superficie con lavaggio ad acqua se necessario;
preparazione della malta per l' intonaco a base premiscelata;
bagnatura del sottofondo per garantire l'adesione della malta successiva ed un ulteriore pulitura;
applicazione della malta a base di premiscelato sulle zone di intonaco rimosso;
rasatura e finitura per garantire un uniformit cromatica
FREQUENZA 15 anni
NORME DI RIFERIMENTO
UNI 8012 31/10/79 Edilizia. Rivestimenti esterni ed interni. Analisi dei
requisiti.
UNI EN 998-1:2010 Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per
intonaci interni ed esterni.
UNI EN 13914-1:2005 Progettazione, preparazione e applicazione di