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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Calcio Siracusa sprecone getta alle ortiche un’occasione A pagina quindici Cronaca Le forze dell’ordine fanno la voce grossa a Pachino A pagina sette Vertice ieri sera in Prefettura Incatenato davanti Isab “Restituitemi la dignità” Sembrava essere ri- entrata la protesta di Ivan Baio, l’operaio trentaseienne che la scorsa settimana è sa- lito sulla torretta del pontile Isab. A pagina tre CRONACA SALDOCOSTRUZIONI CITTA' CRONACA Ambiente. Interviene il sostituto procuratore Maurizio Musco Ha rimediato la condanna a 1 anno e 8 mesi di reclu- sione, con la sospensione condizonale della pena. A pagina cinque Trasportava immigrati Patteggia S’è trovata una soluzione alla questione dell’inter- vento sul ponte di Cassibile, chiuso al traffico veicola- re ormai dal mese di settembre scorso. Dal vertice di ieri sera in Prefettura è emersa la volontà dell’Anas di procedere con l’intervento di consolidamento. Ma il processo finì prescrizione per l’imputato «Indagai la Ved per quei rifiuti» Avrebbero mangiato cibo avvelenato i cani di quar- tiere trovati morti in un terreno privato di contrada Serramendola. I tutori dei cani hanno sporto denun- cia al comando della poli- zia municipale di Siracusa. La denuncia è stata sporta dai rappresentanti dell’Oi- pa, che hanno ricevuto la segnalazione dell'avvele- namento del branco di cani, microchippaci dal Comune e dati in custodia proprio ai volontari dell’associa- zione. Qualcuno, in realtà, aveva manifestato una cer- ta insofferenza. Strage di cani al Tivoli di Concetto Alota Sulla vicenda legata al presunto smaltimento il- lecito dei rifiuti presso lo stabilimento della VED della famiglia Prestigia- como in contrada Bon- difè a Melilli, il pubblico ministero Maurizio Mu- sco, che nel 2003 aprì un fascicolo d’indagine dopo la denuncia di alcu- ni dipendenti della VED, tirato in ballo. A pagina sei A pagina tre martedì 3 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 27 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 € 0,50 Non passa giorno che non vi sia un fronte aper- to nell’ambito del lavoro e dell'occupazione. A pagina tre Stamane riunione decisiva E’ partito in via speri- mentale il “Sistema allerta Protezione civile”: un sms avvertirà automaticamente sindaco, giunta, consiglie- ri comunali, presidenti di circoscrizione. A pagina tre Un sms annuncia calamità Non si demolisce il ponte Cassibile Lavori in aprile A pagina due Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

CalcioSiracusa spreconegetta alle ortiche

un’occasioneA pagina quindici

CronacaLe forze dell’ordine

fanno la voce grossaa Pachino

A pagina sette

Vertice ieri sera in Prefettura

Incatenato davanti Isab“Restituitemi la dignità”Sembrava essere ri-entrata la protesta di Ivan Baio, l’operaio trentaseienne che la scorsa settimana è sa-lito sulla torretta del pontile Isab.

A pagina tre

CRONACA SALdOCOStRuzIONI

CIttA'CRONACA

Ambiente. Interviene il sostituto procuratore Maurizio Musco

Ha rimediato la condanna a 1 anno e 8 mesi di reclu-sione, con la sospensione condizonale della pena.

A pagina cinque

trasportavaimmigratiPatteggia

S’è trovata una soluzione alla questione dell’inter-vento sul ponte di Cassibile, chiuso al traffico veicola-re ormai dal mese di settembre scorso. Dal vertice di ieri sera in Prefettura è emersa la volontà dell’Anas di procedere con l’intervento di consolidamento.

Ma il processo finì prescrizione per l’imputato

«Indagai la Vedper quei rifiuti»

Avrebbero mangiato cibo avvelenato i cani di quar-tiere trovati morti in un terreno privato di contrada Serramendola. I tutori dei cani hanno sporto denun-cia al comando della poli-zia municipale di Siracusa.La denuncia è stata sporta dai rappresentanti dell’Oi-pa, che hanno ricevuto la segnalazione dell'avvele-namento del branco di cani, microchippaci dal Comune e dati in custodia proprio ai volontari dell’associa-zione. Qualcuno, in realtà, aveva manifestato una cer-ta insofferenza.

Stragedi canial tivoli

di Concetto Alota

Sulla vicenda legata al presunto smaltimento il-lecito dei rifiuti presso lo stabilimento della VED della famiglia Prestigia-como in contrada Bon-difè a Melilli, il pubblico ministero Maurizio Mu-sco, che nel 2003 aprì un fascicolo d’indagine dopo la denuncia di alcu-ni dipendenti della VED, tirato in ballo.

A pagina sei

A pagina tre

martedì 3 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 27 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 0,50

Non passa giorno che non vi sia un fronte aper-to nell’ambito del lavoro e dell'occupazione.

A pagina tre

Stamaneriunionedecisiva

E’ partito in via speri-mentale il “Sistema allerta Protezione civile”: un sms avvertirà automaticamente sindaco, giunta, consiglie-ri comunali, presidenti di circoscrizione.

A pagina tre

un smsannunciacalamità

Non si demolisceil ponte CassibileLavori in aprile

A pagina due

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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CRONACA dI SIRACuSA • 2 Sicilia • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì

Incontrodi lavoroin Procuracon Rca

VIOLENzA dI GENERE Alle 15,30 negli uffici della Procura avrà luogo un incontro di lavoro fra una rappresentanza della Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri e un pool di magistrati che, a vario titolo e da diverse angola-ture, si occupano di violenza di genere, violenza do-mestica e violenza sui minori. Si tratta di un’inizia-tiva personale del Procuratore Capo, dott. Francesco Paolo Giordano, che, a seguito del seminario tenuto lo scorso 12 dicembre dalla Rete per gli avvocati del

Foro siracusano, ha voluto quest’incontro al fine di tradurre nella pratica quotidiana quella sinergia necessaria a rende-re alle vittime un intervento più tempestivo per prevenire la piaga del femminicidio “annunciato” e spesso ripetutamente denunciato. A questo scopo, dunque, il Procuratore Giordano ha ritenuto di coniugare le competenze della magistratura, con i suoi compiti istituzionali, e le competenze delle volon-tarie della Rete con il loro impegno quotidiano che da tanti anni ormai si occupano delle vittime a rischio di letalità.

Facendo seguito al comunicato dif-fuso dal capo di gabinetto del Sin-daco di Siracusa, Giovanni Cafeo, in merito alle scelte di azzeramento della Giunta di Canicattini e degli incarichi in seno alla maggioranza, così come deciso da quest’ultima per dare il via al nuovo progetto politico di larga responsabilità richiesto dal Primo Cittadino, questa la dichia-razione del Sindaco Paolo Amenta. «Non so se Giovanni Cafeo metta a disposizione la sua faccia per conto di altri che si vergognano a mostra-re la loro – ha dichiarato il Sindaco Paolo Amenta - , sta di fatto che la supponenza ostentata nell’intervento in merito alle scelte politico-ammi-

nistrative della maggioranza che so-stiene la mia Amministrazione, ci dan-no, purtroppo, l’immagine di un uomo dalla memoria corta. Cafeo, che spero esterni a livello personale e non a nome del PD di Siracusa nel quale mi risulta non ricoprire nessun incarico, farebbe bene a pensare e a riflettere sulle “epu-razioni” operate in casa sua, e non sulle scelte che altri, in piena autonomia, de-cidono in casa propria. Forse – continua Amenta - ancora scottato dalle sconfitte accumulate in questi anni da “candi-dato”, dispensa giudizi gratuiti per poi scusarsi qualora non rispondessero al vero, proprio come quei politicanti da prima Repubblica che prima tirano la pietra e poi “coraggiosamente” nascon-

Cafeo: “Scelte poco oculate nell’azzeramentodella giunta Amenta”

dono la mano. Di certo, come Sindaco e Amministratore, per fortuna, non ho bi-sogno di attingere al manuale, né tanto-meno ai consigli di Cafeo, e le vicende politico-amministrative di Canicattini Bagni non hanno bisogno di “padrini” siracusani. Soprattutto se del suo peso e con il suo curriculum. Comunque, lo rassicuro, qualora l’avesse dimenticato, che l’epoca degli zar e delle dinastie, venne cancellate dalla rivoluzione d’ot-tobre, quasi un secolo addietro. A Cani-cattini Bagni – conclude il Sindaco Pa-olo Amenta -, siamo molto più avanti, siamo nella fase della democrazia e non abbiamo bisogno di “imporre” scelte, uomini, incarichi, società o coop., che dir si voglia. Non so dalle sue parti”.

il Sindaco di canicattini non accetta critiche

S’è trovata una so-luzione alla questio-ne dell’intervento sul ponte di Cassibi-le, chiuso al traffico veicolare ormai dal mese di settembre scorso.Dal vertice di ieri sera in Prefettura è emersa la volontà dell’Anas di procede-re con l’intervento di consolidamento del

manufatto. Scongiu-rata quindi, l’ipotesi di un abbattimento del ponte lungo la strada statale 115, che avrebbe com-portato dei costi ma soprattutto dei tempi di realizzazione di un nuovo ponte de-cisamente superiori a quelli previsti per un intervento di raffor-zamento dei piloni.

La decisione è giunta a seguito della riunio-ne, tenuta ieri sera in Prefettura, convocata dal prefetto Armando Gradone e alla qua-le hanno preso parte i tecnici dell’Anas, quelli della Sovrin-tendenza e del Genio civile di Siracusa, ol-tre ai sindaci dei co-muni capoluogo e di Avola, direttamente

interessati alla rea-lizzazione dell’opera pubblica. L’Anas ha presentato un pro-getto che prevede di consegnare il manu-fatto ristrutturato en-tro l’inizio della pros-sima estate. I lavori dovrebbero iniziare al massimo tra una quarantina di giorni per concludersi a ri-dosso di giugno.

L’unica prescrizione fatta dal Genio civile e accolta dall’Anas è quella di porre molta attenzione sull’aspet-to del rafforzamento del ristrutturazione della sezione idrauli-ca del ponte.I lavori di consolida-mento del ponte sul fiume Cassibile sono interamente a carico dell’Anas, che ave-

va già programmato un impegno di spesa superiore per la de-molizione del ponte e per la sua ricostruzio-ne integrale. Ci sarò, quindi, un risparmio nelle spese ma anche nei tempi di conse-gna.“Saremo vigili sulla realizzazione dell’in-tervento e soprattutto sul rispetto dei tempi di consegna del ma-nufatto - ha spiega-to il presidente del consiglio di quartiere Cassibile, Paolo Ro-mano - L’economia della circoscrizione e quella di Avola sono davvero in ginocchio a causa dell’interru-zione della circola-zione veicolare sul ponte di Cassibile. Eravamo contrari all’abbattimento del manufatto e la so-luzione raggiunta ci soddisfa. Anche per-ché l’economia del nostro centro è ormai allo stremo delle for-ze e rischia il tracol-lo. Saremo pronti a dare il nostro apporto affinché tutto proce-da per il meglio, altri-menti saremo i primi a programmare azio-ni di protesta anche eclatanti”.

R.L.

Il pontedi Cassibilesarà prestorafforzato

deciSo nel vertice in Prefettura

Qui sopra, il ponte sul fiume Cassibile.

3 FebbRAIo 2015, MARTeDì • Sicilia 3 • CRONACA dI SIRACuSA

E’ partito in via sperimentale il “Sistema allerta Protezione ci-vile”: un sms avvertirà automaticamente Sindaco, Giunta, Con-siglieri comunali, Presidenti di Circoscrizione e tecnici dell’Ente dell’imminente arrivo di un evento calamitoso. Il servizio di aller-ta, assolutamente gratuito, sarà successivamente esteso alla citta-dinanza che ne farà richiesta: per esserne destinatari occorrerà

un sms per avvertiredell’imminente arrivo di calamità

Saldo Costruzioni: nuovo bloccoe oggi confronto in ConfindustriaI lavoratori rimangono sul chi va là per riprendere eventualmente la protesta in strada

LaVoro. Sindacati e azienda a tu Per tu Per la vicenda

Non passa giorno che non vi sia un fronte aper-to nell’ambito del lavoro e dell'occupazione, che non vi sia una protesta in atto. A tenere banco nelle ultime ore è a vertenza aperta dai lavoratori della Saldo co-struzioni Sud. Si tratta di lavoratori che ri-schiano di perdere il posto di lavoro a seguito del cam-bio di commessa da parte dell’Isab. E’ stato rimosso nella tarda mattinata di ieri il blocco delle autobotti al deposito dell’Isab lungo la strada statale 114 per Priolo Gargallo. Un’azione di pro-testa da parte dei lavoratori della Saldocostruzioni, che da qualche giorno stanno lottando insieme con il sin-dacato per venire a capo della vertenza. Si tratta di trentasette dipendenti, che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa del cambio dell’impresa appaltatrice

del lavori con Isab In Con-findustria si è tenuto l’in-contro tra i rappresentanti delle organizzazioni sinda-cali e quelli dell’Isab per affrontare la questione. Ma la riunione è stata rinviata a questa mattina. Si punta molto al confronto con l’a-zienda per garantire i livelli occupazionali.Intanto, si sono vissuti mo-menti di particolare tensio-ne proprio ieri mattina in corrispondenza dell’ingres-so allo stabilimento Isab. Oltre una decina di autobotti

è stata costretta dai lavora-tori in protesta a stazionare sul ciglio della strada. Era stato impedito loro di fare ingresso nel recinto dello stabilimento per caricare i prodotti poi destinati alla vendita al dettaglio.Una protesta che non ha, però, arrecato alcun disagio agli automobilisti in transito lungo la strada perché era-no tutti parcheggiati in fila indiana l’uno dietro l’altro, mentre altri camionisti han-no preferito procedere oltre in attesa che si sbloccasse

la situazione. I dipenden-ti della Saldo costruzioni si dicono pronti a scende-re nuovamente sul piede di guerra qualora dalla riunio-ne di questa mattina non dovessero emergere spunti interessanti che riguardano il loro futuro occupazionale. Il sindacato ha deciso di ac-cendere i riflettori sulla vi-cenda anche perché riguar-da il futuro dei lavoratori e il sostentamento delle loro famiglie. La Saldo Costru-zioni Sud è fallita, lasciando i 36 dipendenti senza lavoro

In foto, la protesta dei lavoratori della Saldo Costruzioni Sud.

Sembrava essere rientrata la protesta di Ivan Baio, l’operaio trentaseienne che la scorsa set-timana è salito sulla torretta del pontile Isab, per protestare verso il trattamento subito dall’azien-da. L’uomo, che era stato convinto dagli uomini della Digos della Questura di Siracusa a desiste-re dal suo intento, ha ripreso vigore ed è tornato a dare vita alla sua protesta. Stavolta si è inca-

Scende dalla torretta e continuala protesta incatenato all’Isab

tenato davanti allo stabilimento dell’Isab Sud. Al suo fianco la madre e una schiera di amici che lo stanno seguendo in queste sue azioni clamorose di protesta. Continua a chiedere un colloquio con il ,vertice dell’impresa perché lo reintegri nei tur-ni e quindi gli consenta di ottenere uno stipendio superiore a quello che attualmente percepisce. “Non mi sono piaciute le promesse fatte dall’im-

nuova iniziativa eclatante da Parte dell’oPeraio ivan baio

presa - dice Baio - Adesso la misura è colma. Io da qui non mi muovo finché non mi viene restituita la dignità”.

iscriversi ad un portale dedicato. L’iniziativa ed i dettagli tecnicio saranno comunicati una volta ultimato il periodo di sperimentazione. “Sarà l'ufficio di Protezione civile a stabilire quali messaggi inviare in caso di allerta con codice rosso, arancione o giallo. In questa fase abbiamo attivato il servizio di messaggistica avanzata per gli amministratori ed i tecnici comunali che devono essere immediatamente operativi in caso di emergenza”: lo dichiara l’assessore alla Protezione civile, Antonio Grasso che aggiunge: “Speriamo di concludere questa fase nel minor tempo possibile”.

e senza il pagamento di quat-tro mensilità e anche delle tredicesime del 2013 e del 2014. Una situazione che sta esasperando gli ex dipenden-ti, adesso preoccupati per lo stesso futuro lavorativo.Nel frattempo, è subentrata nell’appalto un’altra ditta che non ha assorbito i 36 e che – lamentano – avrebbe effettuato assunzioni senza assorbire, in tutto o in parte, gli ex Saldo Costruzioni Sud licenziati a dicembre. Non esiste, infatti, un protocollo preciso che regoli situazioni simili nella zona industriale siracusana, a differenza di quanto avvenuto di recente a Gela.Una situazione, insomma, incandescente, che vede il sindacato in prima linea per evitare che anche in questo caso si consumi un dramma collettivo dalle ripercussio-ni imprevedibili anche in termini di tensione sociale. Già da diversi giorni, infatti, i lavoratori stanno inscenan-do manifestazioni di protesta in diversi siti, anche sotto la Prefettura di Siracusa. Ades-so l’attenzione si volge tutta su Confindustria dove questa mattina ci sarà l’incontro che si spera possa essere defini-tivo e determinante per i la-voratori.

Ivan Baio incatenato davanti all’Isab.

Page 3: Libertà Sicilia del 03-02-15.pdf

Rapina:in cella35enneE’ divenuta esecutiva, e dovrà scontarla in carce-re, la condanna a carico di un sira-cusano, che si era reso responsabile del reato di rapina con sequestro di persona. I poliziot-ti della Squadra Mobile della Que-stura di Siracusa, hanno eseguito un ordine di carce-razione, emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, nei con-fronti di Franco Musso di 35 anni. L’uomo, già agli arresti domiciliari per il reato di ra-pina, deve espiare ancora una pena residua di 2 anni , 8 mesi e 22 giorni di reclusione. Mus-so, insieme con tre persone, compreso la badante della coppia di anziani, hanno fatto irru-zione nel settembre 2013 all’interno dell’abitazione di un anziano di 83 anni, nei pressi di via Piave, con il volto travisato da caschi e, approfit-tando dell’arrivo della badante.

In foto, pattuglia dei carabinieri.

CITTA’Grienti“Lungomaredi LevanteImmediatiinterventi”Dopo le segnalazioni e l'approvazione al Consi-glio di Quartiere Ortigia sull'o.d.g. presentato dal consigliere di circoscri-zione, Raffaele Grienti, sintorna su alcune proble-matiche che riguardano aspetti rimasti irrisolti. “Siamo ben felici di esse-re riusciti a far sistemare le parti di pavimentazio-ne mancanti e allo tempo stesso renderlo sicuro, ma non basta poichè il Lun-gomare di Levante merita ulteriori interventi e so-prattutto una sistemazione alla ringhiera che in pa-recchie parti è pericolan-te. Grienti chiede all'am-ministrazione comunale di conoscere, se esistono progetti di riqualificazio-ne anche per il Lungoma-re Alfeo e a breve chiede-rà un incontro ufficiale al dirigente del settore per fugare dubbi in merito. Marco Mastriani, respon-sabile Ente Fauna Sici-liana afferma: non solo è doveroso mettere in sicu-rezza tutto il lungomare, ma urge un piano di inter-venti di decoro urbano che lo trasformino”.

CRONACA dI SIRACuSA • 4 Sicilia • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì • Sicilia 5 • CRONACA dI SIRACuSA

trasportava immigratiun priolese patteggia

CronaCa.Fu arrestato dai poliziotti all’imbarco dei traghetti di Messina con venti profughi siriani caricati un furgone

Ha rimediato la con-danna a 1 anno e 8 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, Matteo Blun-do, il 52enne com-merciante priolese, arrestato nel giugno scorso alla Polizia, per favoreggiamen-to all’immigrazione clandestina.Blundo si è visto ap-plicare dal Gup del tribunale di Messi-na, la condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione, con la sospensione condi-zionale della pena,

a seguito dell’accor-do raggiunto tra il pubblico ministero e il legale difensore, avvocato Guglielmo Gulotta. L’arresto di Blundo avvenne il 25 giugno dello scorso anno. Insieme con un tunisino, anch’e-gli arrestato in quel-la circostanza, aveva prelevato dal centro di prima accoglienza priolese un gruppo di siriani con i quali aveva concordato la somma di 500 euro per trasportarli nel Nord dell’Italia, con la promessa che, una

volta giunti a desti-nazione, avrebbero saldato il conto che avrebbe dovuto am-montare a 3 mila euro. Il priolese e il presunto complice sono stati intercet-tati da una pattuglia delle forze dell’ordi-ne all’imbarcadero della città peloritana, pronti a imbarcar-si sul traghetto per proseguire il viaggio. Quando i poliziotti si sono fatti aprire il furgone, hanno avuto la sorpresa di trovar-vi all’interno venti siriani, che nelle set-

timane precedenti erano stati soccorsi a largo delle coste siciliane nell’ambi-to dell’operazione “Mare Nostrum”.Blundo era balzato agli onori delle cro-nache per avere intra-preso diversi viaggi in bici, mentre nel gennaio dello scorso anno era partito per il Madagascar. Prima la morte della madre, poi una rovinosa ca-duta in Croazia, lo hanno costretto a fare rientro a casa. Il suo pallino era quello di ritornare in sella alla

bicicletta per corona-re il suo sogno. Così, ha messo a disposi-zione dei profughi, tutti in attesa del rila-scio del permesso di soggiorno per motivi politici, il suo furgo-ne per accompagnar-li al Nord. L’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la deten-zione nel carcere di Messina non lo han-no scoraggiato. Anzi, ha programmato l'u-scita di un suo libro e il viaggio in bici, stavolta negli Stati Uniti.

Nella foto a fianco, Matteo Blundo.

Carabinieri in azionedenunciate undicipersone a Siracusa

Servizi nell’aMbito delle coSiddette “Stragi del Sabato Sera”

Nell’ambito di un controllo a largo raggio del territorio, inserito nei sevizi rientranti nel “Mo-dello Trinacria”, nel decorso fine setti-mana i Carabinieri della Compagnia di Siracusa hanno monitorato le stra-de del Capoluogo e delle località limi-trofe, con particola-re riguardo ai luoghi maggiormente fre-

quentati dalla movi-da siracusana, anche al fine di prevenire il fenomeno delle “stra-gi del sabato sera”, spesso determinate da consumo smodato di bevande alcoliche, conduzione di vei-coli sotto effetto di stupefacenti o inos-servanza delle basila-ri norme di compor-tamento alla guida. Inoltre, tra i compi-ti specifici, è stato

svolto un controllo nelle zone industriali e nei punti cittadini a maggiore concentra-zione di negozi per prevenire possibili rapine in prossimità dell’orario di chiu-sura dei negozi e dei centri commerciali o spaccate alle ve-trine corso nottata. Al controllo hanno partecipato 16 Cara-binieri a bordo di 8 pattuglie, effettuando

controlli sia in bor-ghese che in unifor-me. Nel complesso, sono state controllate 70 persone, 47 vei-coli, elevate 9 san-zioni amministrative per un importo com-plessivo pari ad euro 6.755, verificato il ri-

spetto da parte di 25 persone delle misure restrittive e degli ob-blighi derivanti da misure di prevenzio-ne in atto. 5 persone sono state denunciate poiché messesi a con-durre le proprie vet-ture sprovviste della

patente di guida in quanto, a vario tito-lo, mai conseguita e revocata per man-canza dei requisiti. Due persone sono state, invece de-ferite all’Autori-tà Giudiziaria per guida in evidente stato di ebbrezza alcolica accertata mediante etilome-tro. Tre persone sono state denun-ciate per mancata osservanza degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale, violazione alle misure imposte dall’obbligo di di-mora e sottrazione e danneggiamento di cosa sottoposta a sequestro.

Avrebbero mangiato cibo avvelenato i cani di quartiere trovati morti in un terreno privato di contrada Serramendola. I tutori dei cani hanno spor-to denuncia al comando della polizia municipale di Siracusa.La denuncia è stata sporta dai rappresentanti dell’Oi-pa, che hanno ricevuto la segnalazione dell'avve-lenamento del branco di cani, microchippaci dal Comune e dati in custo-dia proprio ai volontari dell’associazione. Qual-cuno, in realtà, aveva ma-nifestato una certa insof-ferenza per la presenza di quei cani e se l’era presa con gli stessi volontari quando è il Comune che li aveva destinati in quel luogo.“La notizia della strage di cani avvenuta in contrada Serramendola mi ha la-sciato letteralmente senza parole”. A parlare è l’av-vocato Giuseppe Culotti, presidente della Circo-scrizione Neapolis sotto il

Strage di cani randagiin contrada Serramendoladenuncia ai vigili urbani dell’oipa e del presidente del consiglio di quartiere neapolis, giuseppe culotti

CronaCa. Qualcuno ha SoMMiniStrato del veleno

cui ambito rientra la zona della mattanza compiu-ta da ignoti. “Un gesto – continua – doppiamente vigliacco, perché perpe-trato ai danni di animali innocui ma soprattutto ac-cuditi con costanza e tanto amore dai volontari della OIPA. I cani – prosegue Culotti – erano ospitati in un terreno privato, recin-tato e lontano dalle abita-

L’Infiorata di Noto sbarcain terra di Catalogna

Prime ore intense in terra Catalana per il sindaco di Noto Corrado Bonfanti ed il vice Sindaco ed assessore al Turismo Frankie Terranova. La spedizione in terra Iberica per presentare ufficialmente l’edizione 2015 “Benvenuta Catalunya”, ha visto un primo momento, nella giornata di sabato, con la visita al Reial Cercle Artístic, Institut Bar-celonès d’Art. La prestigiosa sede, nel cuore di Barcellona, del più importante ed antico Circolo degli Artisti ha accolto una delle tante riunioni operative che vedranno im-pegnati gli Amministratori netini. Ospiti del Presidente del Reial Cercle Artístic, Josep Fèlix Bentz, e del Direttore Juan Abellò, al tavolo tecnico era presente la Presidente del-la Federació Catalana de Catifaires, Vicenta Pallarès i Castelló. “Nel mettere appunto i particolari della presenza di artisti catalani all’Infiorata di maggio 2015 – dichiara a fine incontro il Sindaco Corrado Bonfanti- abbiamo dato avvio al nuovo format della nostra manifestazione e cioè la presenza di artisti netini ed anche di altre eccellenze del nostro territorio, ad esempio quelle enoga-stronomiche, in terra catalana successiva-mente all’Infiorata. Oggi siamo attesi dal

PriMa riunione Per il geMellaggio tra le due aMMiniStrazioni Pubbliche

zioni, incapaci dunque di recar fastidio a chiunque; chi ha colpito lo ha fatto quindi in maniera sadica, per il puro gusto di dare la morte ad altri esseri vi-venti. Una cattiveria pura che non resterà impunita”.Il Presidente Culotti ha già infatti preparato una que-rela contro ignoti che pre-senterà alla Procura della Repubblica di Siracusa.

“Nel frattempo – conclude il presidente di Neapolis – non posso che associarmi al dolore e alla rabbia del-le volontarie e dei volon-tari OIPA, ai quali chiedo di andare avanti nella loro missione: un segnale che servirà a far comprendere come l’amore e il rispetto per gli animali non saran-no mai fermati da nessuno squilibrato”.

In foto, uno dei cani avvelenati.

Sindaco di Caldes de Montbui e dalle altre Autorità cittadine e annunceremo proprio la partecipazione della Città di Noto all’Infiora-ta che nella Città catalana si svolge in giugno. Siamo colpiti dall’accoglienza avuta, un calo-re ed una partecipazione alle nostre proposte che ci rende orgogliosi e che, soprattutto, ci da consapevolezza di come Noto sia percepita all’estero: Città a pieno titolo riconosciuta tra

le capitali europee della cultura”. Annunci importanti quelli che arrivano dalla terra iberica, con le prime novità a cui si lavora da mesi ma solo adesso ufficializzate. “Un lavoro intenso che darà frutti importanti -commenta il Vice Sindaco ed Assessore al Turismo Frankie Terranova-. Sarà un Infiorata indimenticabile perché il tappeto di fiori di via Nicolaci sarà il verbo ma le declinazioni saranno molteplici, artistiche, culturali, tutte da scoprire e volte ad un re-cupero del passato comune. Esiste un filo rosso tra Noto e la Catalunya che sarà al centro del nostro scambio culturale e che nel corso di queste giornate illustreremo nei dettagli. Sono tanti i progetti avviati men-tre, ricordiamo, ci prepariamo anche alla partecipazione nelle Fiere Internazionali del Turismo, tra febbraio e marzo, come Comune capofila del protocollo sottoscritto con Siracusa ed Avola”.

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3 FebbRAIo 2015, MARTeDì • Sicilia 7 • CRONACA dI SIRACuSA

Pachino, Far westcon pistolettatee giro di droga

le forze dell’ordine tengono duro Sul territorio

Non si fa attendere la risposta delle forze dell’ordine all’offensiva della criminalità pachi-nese, che sabato notte ha esploso sei colpi di pistola contro la vettura di un commerciante, che nulla ha a che vedere con tali ambienti.Un’azione congiunta delle forze dell’ordine nelle zone maggiormen-te sensibili di Pachino per dare una risposta al manifestarsi di episodi di criminalità diffusa, che si sono verificati nelle ultime settimane e che hanno avuto il picco sabato notte con l’esplo-

per un errore materiale si è manifestato nel cri-vellare di proiettili la Bmw del commerciante. Questi è stato sentito dai poliziotti ai quali non ha saputo dare alcuno spunto investigativo che lo potesse direttamente riguardare. Ha detto di non avere avuto alcun contatto con la crimina-lità locale, di non avere subito alcun atto inti-midatorio, di non avere ricevuto alcuna richiesta di denaro o pressione di altra natura. L’attenzione degli inve-stigatori è sempre rivol-ta ai gruppi malavitosi

sione di colpi contro un’automobile. Per il dirigente del com-missariato di pubblica sicurezza di Pachino, Paolo Arena, è impor-tante fare sentire sem-pre su questo territorio la presenza dello Stato. Gli atti d’intemperanza, compreso quello di sa-bato notte, rappresenta-no una sorta di risposta scomposta all’azione di repressione che ha al-terato gli equilibri con-trapposti tra gruppi che si contendono i proventi degli affari illeciti sul territorio. Con quest’at-tività congiunta e straor-

dinaria di monitoraggio, intendiamo far capire a tutti che è lo Stato a dettare le regole civili di convivenza”.Non vi sarebbero dubbi, invece, sull’errore com-messo da chi ha esploso sei colpi di pistola saba-to notte in via Cappel-lini contro l’auto di un commerciante pachine-se. Gli investigatori, che hanno avviato le indagi-ni già pochi minuti dopo il verificarsi dell’atten-tato, hanno avuto modo di verificare che l’obiet-tivo degli ignoti attenta-tori avrebbe dovuto es-sere un altro e che solo

In foto, Pachino “cinturata” dai poliziotti.

Il dott. Salvatore Lentinello, apprezzato agronomo della zona sud della provincia di Siracusa, nonché già Assessore e Vi-cesindaco di Pachino, è stato nominato, responsabile provinciale della Consulta Agricoltura del Nuovo Centrodestra. Lo dichiara l’on. Vincenzo Vinciullo, com-ponente della Direzione nazionale del Nuovo Centrodestra. La nomina, che si inserisce nel progetto di riorganizzazio-ne del Nuovo Centrodestra in provincia di Siracusa, in questo caso, si rende indi-spensabile, in quanto le gelate della notte di San Silvestro a Pachino e Portopalo e i danni subiti dall’agricoltura in pro-

Lentinello nominatoesperto agricolo Ncd

aPPrezzato agronoMo e già aSSeSSore

vincia di Siracusa in generale, meritano l'attenzione dovuta, anche in considera-zione del fatto che il Nuovo Centrodestra ha la possibilità di dialogare, in manie-ra privilegiata, sia con il Sottosegreta-rio all’Agricoltura, on. Giuseppe Casti-glione, quanto con il Presidente della Commissione Europea, on. Giovanni La Via.L'autorevolezza del ruolo ricoperto, ha concluso l’on. Vinciullo, darà la pos-sibilità al dott. Lentinello di interfacciar-mi e di lavorare affinché si possa arrivare a una serie di provvedimenti favorevoli all’agricoltura, primo fra tutti la dichiara-zione dello stato di calamità.Panoramica su Pachino.

Il consigliere comunale, avv. Fabio Rodan-te, insieme al consigliere di circoscrizione Neapolis, arch. Nicoletta Abela, e al gruppo C. SR LAB, ha proposto in commissione de-centramento un approfondimento sulle pro-blematiche vissute dai residenti delle zone balneari. Dopo l’audizione del comitato pro Arenella, e la redazione di uno specifico atto di indirizzo che sarà presto discusso in con-siglio comunale, il consigliere comunale, ha

Fontane Bianche abbandonataIl comitato in commissione

richiesto la convocazione del comitato Pro Fontane Bianche. “La frazione di Fontane bianche vive uno stato di isolamento insop-portabile, per una delle più belle mete bal-neari siracusane. La riduzione del servizio di raccolta rifiuti e la carenza del servizio di trasporto pubblico non possono restare anco-ra inosservate. I residenti di Fontane Bianche hanno diritto a un trattamento privilegiato, proprio per i ritardi subiti nel tempo e per i

iniziativa del conSigliere fabio rodante

che si muovono essen-zialmente nell’ambito del traffico degli stupe-facenti, per il quale pro-prio nel fine settimana appena trascorso si sono registrati alcuni arresti da parte sia di polizia che dei carabinieri. Pachino è anche una città dove sembra faci-le trovare persone che vanno in giro armate di pistola, a volte giocatto-lo, altre volte vere, fun-zionanti e con il colpo in canna. Segno che ognu-no di loro vive nella pre-occupazione che qualcu-no possa ordire attentati o agguati.

CRONACA dI SIRACuSA • 6 Sicilia • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì

di Concetto Alota

Sulla vicenda le-gata al presunto smaltimento illecito dei rifiuti presso lo stabilimento della VED della famiglia Prestigiacomo in contrada Bondifè a Melilli, il pubblico ministero Mauri-zio Musco, che nel 2003 aprì un fa-scicolo d’indagine dopo la denuncia di alcuni dipenden-ti della VED, tirato in ballo da diversi organi d’informa-zione chiarisce che per quella notizia di reato fu aperto immediatamente un procedimento, come risulta nel Registro Generale Notizie di Reato al numero 291/03 e assegnato a lui assegnato.“La formalizzazio-ne delle indagini – ha spiegato il Pm Maurizio Musco – portava a comples-se indagini e dalle risultanze emerse scaturì un decreto di citazione a giudi-zio nei confronti e a carico di Giuseppe Prestigiacomo in ordine a vari reati in tema di gestione illecita industriale dei rifiuti”. Infatti, nella sequenza agli atti d’ufficio, si tro-va: “(…) A) del re-ato p. e p. dall’art. 51, comma 1, lettera a), Decreto legisla-tivo 22/97 perché, in mancanza della prescritta autorizza-zione, effettuavano, in qualità di am-ministratore dello stabilimento VED, ubicato in Melilli, contrada Bondifé, il Prestigiacomo fino al 18.05.02 e il Fa-randa dal 18.05.02 – un’attività di rac-colta di rifiuti spe-ciali non pericolosi – rifiuti dei processi chimici organici, ri-fiuti della produzio-ne, formulazione, fornitura e uso di plastiche, gomme sintetiche e fibra ar-tificiali, rifiuti non specificati altrimen-ti (c.e.r. 07.02.99) nell’area esterna dello stabilimen-to suddetto – lato

«Indagai la Vedper quei rifiuti»

ubicato in Melilli contrada Bondifé, il Prestigiacomo fino al 18.05.02 e il Fa-randa dal 18.05.02 – dopo avere fatto utilizzare ai propri dipendenti una lava pavimenti di tipo industriale – con la quale provvedeva-no a pulire le aree pavimentate dei reparti produttivi – smaltivano i rifiuti liquidi speciali non pericolosi, soluzio-ne acquosa di scarto diverse da quelle da cui alla voce 16, 10, 01 (c.e.r. 16.10.02) che si accumulava-no all’interno dei predetti macchinari scaricandoli nella fognatura interna degli scarichi civili (fossa fognaria) del suddetto stabilimen-to. In Melilli fino al 14.01.04”.“E) del reato p. e p. dall’art. 635 in re-lazione all’art. 625, n. 7, C.P., perché in qualità di ammi-nistratori dello sta-bilimento VED, il Prestigiacomo fino al 18.05.02 e il Fa-randa dal 18.005.02 – come conseguen-za dei reati di cui ai capi A), B) e D), danneggiavano un’area destinata a pubblica utilità

CronaCa. Il sostituto

procuratore Maurizio

Musco replica a quanti so-

stengono che chiese l’archi-

viazione per il caso dello stabilimento

della famiglia

Il sostituto procuratore

Maurizio Musco.

mare. In Melilli, fino al 14.01.04”.“B) del reato p. e p. dall’art. 51, com-ma 2, in relazione all’art. 51, comma 1, lett. A, D.Lgs. 22/97 perché – in qualità di amministratori dello stabilimento VED, ubicato a Mellilli, contrada Bondifé, il Prestigiacomo fino al 18.05.02 e il Fa-randa dal 18.05.02 – depositavano in modo incontrolla-to sull’area esterna lato mare, e interna – lungo il vallone della neve – allo sta-bilimento suddetto rifiuti speciali non pericolosi, rifiuti dei processi chimici or-ganici, rifiuti della produzione formu-lazione, forbitura e uso di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali, ri-fiuti non specifica-ti altrimenti ( c.e.r. 07.02.99 – ferro e acciaio (c.e.r.1 7.04.05) – apparec-chiature fuori uso (c.e.r. 16.02.14) – In Melilli fino al 14.01.04”.“C) del reato p. e p. dall’art. 51, com-ma 1, lett. A, D. Lgs 22/97 perché – in qualità di am-ministratore dello stabilimento VED,

ubicata nel territo-rio del comune di Melilii denominata “vallone della neve” provocando il supe-ramento dei parame-tri previsti dal D.M. 471/99 in relazione alle seguenti sostan-ze: antimonio, sta-gno, olio minerale e zinco. In Melilli, fino al 14.01.04”.“F) del reato p. e p. dall’art. 20, lett. L della L. 47/85, sosti-tuito dall’art. 44 del D.P.R. 380/2001, perché in qualità di amministratori dello stabilimento VED, il Prestigiacomo fino al 18.05.02 e il Fa-randa dal 18.05.02 – realizzavano il siste-ma depurativo delle rete fognaria civile dello stabilimento VED, in difformità rispetto al progetto approvato in sana-toria dal comune di Melilli”.A questo punto ar-rivati, la cronaca impone di chiarire: “(…) …che sud-detto procedimento rientrava in uno dei capi d’accusa che la procura di Mes-sina (“Veleni alla procura di Siracusa” n.d.r.) contestava a Maurizio Musco, di-sponendo il rinvio a giudizio e in relazio-

ne al quale, com’è noto, è intervenuta, in data 11.02.2014, una sentenza di as-soluzione perché il fatto non sussiste. Ma ancora più inte-ressante – spiega il Pm Maurizio Musco – è leggere le mo-tivazioni del GUP dott.ssa Marino in merito all’assolu-zione di quel capo d’accusa che riguar-dava, per l’appunto, il procedimento n. 291/03 a carico di Prestigiacomo da me trattato”.Infatti, scriveva il GUP dott.ssa Mari-no: “Passando all’al-tro procedimento n. 2917703 RGNR nei confronti di Presti-giacomo Giuseppe e Faranda Dino, l’atto di citazione era del 02.03.05 per l’u-dienza del 02.05.06. All’iscrizione pro-cedeva in data 11.04.03 il Pm Mau-rizio Musco per re-ato di cui all’art. 51 del D.lg. 22/97; si sviluppavano quin-di le indagini: agli atti del fascicolo vi è un ordine di esibi-zione del 19.01.04, l’assunzione di sit in data 13.01.04, nello stesso mese venivano disposte le perquisizioni, con-

ferite consulenze e disposto l’avviso di accertamenti tecni-ci irripetibili. Con sentenza adottata in data 12.07.11, il Giudice del Tribu-nale di Siracusa se-zione distaccata di Augusta pronuncia-va sentenza di non doversi procedere per prescrizione per tutti i reati. Questo giudice non ravvisa alcuna negli-genza nella gestione del procedimento; la citazione a giudi-zio era tempestiva rispetto all’epoca di acquisizione della notizia crimini e alla conclusione delle in-dagini. È stata l’ec-cessiva durata del dibattimento, non imputabile al Mu-sco, a determinare la prescrizione. Valgo-no per il resto, cioè in ordine all’insus-sistenza comunque del dolo intenzio-nale, le valutazioni sopra esposte”.In tema ambientale Maurizio Musco è stato il Pm nell’in-chiesta della procura della Repubblica di Siracusa, con a capo Roberto Campisi, denominata “Mare Rosso”, e che portò alla scoperta dello smaltimento illega-le del mercurio per migliaia di tonnel-late presso lo sta-bilimento dell’Eni-chem a Priolo, dove furono denunciati e arrestati quasi tutti i vertici del colosso milanese per traffico di rifiuti speciali e pericolosi. Senza quella co-raggiosa e ingar-bugliata inchiesta forse ancora nel mare della rada di Augusta il mercurio continuava a scorre-va ancora copioso; sotto la pressione dell’inchiesta i ver-tici dell’Enichem di propria volontà decisero di risarci-re tutte le famiglie che avevano avuto un caso di malfor-mazione e a tutte le mamme costrette ad abortire perché il feto presentava già i segni della terribile malformazione.

contributi che in termini di imposte e tribu-ti offrono alla città. Proporrò interventi riso-lutivi su viabilità e parcheggi, riscrivendo il piano della mobilità e del traffico proprio per Fontane Bianche. Da anni è stato predisposto un progetto preliminare per la realizzazione di un nuovo accesso alla frazione balneare, e dell’allargamento delle vie da e per Cassibile. Acquisiremo anche la disponibilità ad even-tuali concessioni di terreno per lo sbancamen-to di alcune vie strategiche, essenziali per la sicurezza degli automobilisti. Il nuovo servizio di trasporto turistico, se po-tenziato per la città, non potrà escludere un nuovo percorso specifico, seppur limitato alla stagione estiva, da e per le zone balneari, fino a Fontane Bianche.

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3 FebbRAIo 2015, MARTeDì • Sicilia 9 • SOCIEtà

“Operazione Spartivento”: undici arresti “eccellenti”

Fermati i sog-getti ritenuti responsabili di associazio-ne per delin-quere finaliz-zata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti

i gruppi criminali erano affiliati alla cosca etnea “Santapaola-ercolano”

Undici arresti “eccellenti” nei confronti di al-trettanti soggetti ritenuti, a vario titolo, responsa-bili dei reati di associazione per delinquere fina-lizzata al traffico internazionale di sostanze stupe-facenti, con le aggravanti della modalità e fina-lità mafiosa sono stati eseguiti dalla Polizia di

Stato di Cata-nia. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobi-le, iniziate nel maggio del 2013 a seguito di un sequestro di cir-ca 3 quintali di marijuana rinve-nuti nel popolare rione di Librino, hanno eviden-ziato l'esistenza di tre gruppi cri-

minali, uno dei quali ritenuto il più attivo nelle numerose "piaz-ze di spaccio" del capoluogo etneo e tutti rife-ribili all'organiz-zazione mafiosa Santapaola-Er-colano. Gli stessi si rifornivano di grosse partite di droga da un'uni-ca organizzazio-

ne di trafficanti albanesi inve-stendo ingenti somme di denaro per l'acquisto di grosse imbarca-zioni d'altura, af-fidate ad appositi equipaggi, che di volta in volta trasportavano la droga dall'Alba-nia fino al capo-luogo etneo. Nel corso dell'atti-

tragedia sfiorata a Scicli, bimba mor-sa da pitbulNel centro storico di Scicli una bam-bina di 18 mesi che si trovava in brac-cio al proprio ge-nitore, ieri sera in via Sant’Antonio è stata aggredita da un cane di razza Pitbull, di proprie-tà dello sciclitano L.E. 52enne. Sul posto, in ausilio ai vigili urbani, è intervenuta una pattuglia della Tenenza dei Ca-rabinieri di Scicli in servizio di pat-tuglia accertando che, In particolare, la piccola mentre era in braccio al proprio genitore veniva morsa al piede dall’anima-le lasciato libero e privo di museruo-la.La bambina veni-va trasportata dal padre presso l’O-spedale Civile di Scicli ove veniva riscontrata affetta da “Singolo Segno di Morso al Dorso del piede DX” e giudicata guaribile in gg. 3 s.c.. Il pro-prietario del cane, per tutta risposta si rifiutava di con-segnare l’animale e si barricava in casa. L’immediato in-tervento dei Cara-binieri consentiva di prelevare l’ani-male ed affidarlo ad una persona idonea in grado di custodirlo in atte-sa di collocazione definitiva presso strutture veterina-rie convenzionate.L’uomo L.E., inve-ce, poichè è anda-to su tutte le furie dando in escande-scenza, veniva ri-coverato in regime di T.S.O. presso il reparto di psichia-tria dell’ospedale di Scicli.

Un momento della conferenza stampa.

vità di indagi-ne, a riscontro dell'attività tec-nica, sono stati effettuati alcuni ingenti sequestri di stupefacenti e alcune miglialia di euro. Cinque destinatari della misura restrit-tiva, di cui uno già latitante ed altro detenuto in Albania, si sono resi irreperibili e sono attivamente ricercati.

Sarà esaminata in settimana la decla-ratoria della giunta regionale per lo sta-to di calamità natu-rale, a seguito dei danni subiti dalle aziende di Pachino e Portopalo per la nevicata di capo-danno. Ieri matti-na nella sede della Condotta agraria di Noto a fare il pun-to della situazione c’erano i funzio-

nari dell’assessorato regionale all’Agri-coltura, Vincenzo Cusumano, dirigen-te dei Servizi a sup-porto delle impre-se, Gaetano Cimò, dirigente dell’area Programmazione, il dirigente dell’Ispet-torato di Siracusa, Michele Giglio, le associazioni pro-vinciali di catego-ria, i rappresentanti dei produttori, gli

Danni maltempo, si accelera per lo stato di calamità

amministratori dei comuni di Pachino, Portopalo e Noto e il consigliere co-munale di Pachino, Sebastiano Spata-ro, presidente della commissione consi-liare “Agricoltura”. «Vista l’impellenza e lo stato di neces-sità – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno -, sono stati ridotti i tempi: da 60 giorni a 20 gior-

bruno: «iPoteSi Sul riStoro di 5 Milioni di euro»

ni per arrivare alla declaratoria: infatti lo stato di calamità sarà dichiarato dal-la giunta regionale presieduta da Ro-sario Crocetta alla prima riunione pre-vista dell’esecutivo, molto probabilmen-te la prossima set-timana. Sono inte-ressati, per intero, i territori di Pachino e Portopalo e tutte le zone di Noto dove

insistono interventi serricoli. Inoltre, da colloqui avuti con l’assessore regio-nale all’Agricol-tura, Nino Caleca, si sta ragionando di un ristoro di 5 milioni di euro di-sponibili dal fondo di solidarietà regio-nale, destinato alle aziende che hanno subito i danni». E per sollecitare l’in-tervento della Re-gione, il consiglio comunale di Pachi-no, nella seduta di giovedì 29 gennaio 2015, all’unanimità ha approvato la de-liberazione per l’at-tivazione del fondo di solidarietà regio-nale.

SOCIEtà • 8 Sicilia • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì

Il progetto d e l l ’ I s t i t u t o Comprens ivo “Lombardo Ra-dice” e presen-tato ieri matti-na, dal dirigente scolastico Se-bastiano Riz-za, al sindaco Giancarlo Ga-rozzo e all’as-sessore alle Poli-tiche scolastiche Valeria Troia in visita alla scuo-la di via Archia riguarda il tema: “Siracusa: 2750 anni di storia”.Il dirigente sco-lastico, presen-ti il presidente del Consiglio di Istituto Prospe-ro Dente, le re-ferenti del corpo docente per i tre ordini Francesca Penna, Corrada Minardi ed Edda Cancelliere, una delle mamme, autrice del pro-getto grafico, Rosi Sirone, e il consigliere co-munale Fortu-nato Minimo, ha ripercorso le fasi progettuali alla base dell’inizia-tiva. «Un evento straordinario – ha commentato il preside Rizza - a cui l’Istitu-to Comprensi-vo “Lombardo Radice” vuole dare la giusta ri-levanza con un percorso educa-tivo e didattico volto a favorire e rivalutare la conoscenza del-la storia e del-la cultura del-la nostra Città. L’obiettivo è quello di risve-gliare nei nostri piccoli cittadini una coscienza civile e sociale tale da render-li consapevoli e responsabili del proprio destino e della realtà in cui oggi vivo-no e, domani, opereranno.» Il

“Siracusa: 2750 anni di storia” Progetto, forte della mission che punta ad un coinvolgimen-to attivo e ad una piena cor-responsabilità educativa, si ri-volge a tutti gli alunni dei tre ordini di scuo-

la dell’Istituto (infanzia, pri-maria e scuola secondaria di primo grado), ai loro genitori e ai nonni, chiama-ti a dare il loro prezioso con-tributo di me-moria storica.

dell’Unesco.» La prestigiosa Siracusa viene dunque scoper-ta piano piano, i bambini piccoli iniziano da can-ti e filastrocche, i più grandi si avvicinano gra-dualmente alla conoscenza dei monumenti e dei siti archeo-logici, si lascia-no coinvolgere dal teatro greco, affiancano allo studio della sto-ria nazionale e internazionale quella sicilia-na e siracusana, creando un col-legamento co-stante tra glo-bale e locale. Insomma, tut-te le discipli-ne curriculari concorrono ad approfondire, scoprire e spe-rimentare la ricca storia di Siracusa, il cui poliedrico so-strato ha lascia-to una traccia importante nella nostra cultura e nella nostra so-cietà. Studiare le origini, dalla cultura magno-greca alle do-minazioni arabe e spagnole, per arrivare alla na-scita del nostro Polo e all’at-tuale era post industriale, sarà per gli allievi e le loro famiglie l’occasione per stimolanti rifles-sioni. Siracusa ha la necessità di avviare una politica econo-mica che poten-zi l’interesse oc-cupazionale nel settore turisti-co, e ciò non è possibile senza un’educazione al rispetto e alla valorizzazione del nostro patri-monio artistico, paesaggistico e storico.

«Solo attraverso la conoscenza – hanno aggiunto le insegnanti - è possibile colti-vare l’amore per la propria Città, il cui patrimonio archeologico, storico, artisti-co, paesaggisti-

co, culturale e scientifico è ri-conosciuto e ap-prezzato in tutto il mondo; non a caso, nel 2005, Siracusa è sta-ta insignita del titolo di “Patri-monio dell’U-manità” da parte

Progetto redatto dall’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice” che punta ad un coinvolgi-mento atti-vo e ad una piena corre-sponsabilità educativa

Page 6: Libertà Sicilia del 03-02-15.pdf

noto

Presentazione del progetto “tappi per un sorriso”Domani mattina alle ore 10,30 in Sala degli Specchi a Palazzo Ducezio si terrà la confe-renza stampa di presentazione del progetto "Tappi per un sorriso". Promosso dal Co-mune di Noto, As-sessorato Igiene Urbana retto da Se-bastiano Ferlisi, in collaborazione con la Dusty S.r.l. e le Associazioni onlus "I Superabili" e "I delfini di Lucia". L'iniziativa intende offrire un contribu-to di crescita basato su un percorso soli-dale concreto, veri-ficabile ed aperto al contributo persona-le, coniugando il ri-spetto dell'ambien-te alla solidarietà. I tappi sono fatti di un materiale par-ticolare, il polie-tilene, diverso da quello delle comuni bottiglie; pertanto nella fase del rici-clo queste ultime vengono utilizzate per produrre "tes-suti non tessuti", come il pile, mentre i tappi sono adatti a produrre vasi per i fiori, cassette per la frutta, sedie da giardino e così via. Quindi i tappi di plastica raccolti se-paratamente hanno un valore specifico e contribuiscono a ridurre l'inquina-mento ambientale. L'obiettivo finale della vendita di questi tappi è la consegna del rica-vato all'Associa-zione "I delfini di Lucia".

3 FebbRAIo 2015, MARTeDì • Sicilia 11 • SOCIEtà

Ricordare la Grande guerra, l’eroismo e il sa-crificio dei soldati e della cittadinan-za, come episodio fondamentale nel processo di costru-zione della nostra storia nazionale e di coesione tra gli italiani di ogni regione. Parte da Siracusa, prima città in Italia, un ciclo di mostre storiche, intito-lato “la Grande guerra”, che ri-unisce materiale didattico-esposi-tivo predisposto dall’Esercito e materiale storico di provenienza lo-cale, esponendoli nel cuore di tutte le province italia-ne.Il Prefetto di Siracusa, coglien-do per primo lo spirito dell’ini-

ziativa, ne ha pro-mosso la realizza-zione nella cornice dell’ex convento di Sant’Agostino nel cuore di Ortigia. La mostra si af-fianca all’esposi-zione dell’Armeria di Palazzo Bello-mo che raccoglie i reperti del Museo dal XV al XIX se-colo. Una collezio-ne, sconosciuta e per la prima volta offerta alla frui-zione del pubbli-co, che compren-de armi da fuoco, armi bianche ed un'armaturacompleta di bri-gantina, una signi-ficativa raccolta frutto degli acqui-sti dalla Galleria negli anni e delle donazioni di alcu-ne famiglie notabi-li siracusane.L’inaugurazione si è svolta lo giove-

dì con l’interven-to, tra gli altri, del prefetto Armando Gradone, del Co-mandante della Regione Militare Sud, Generale di Corpo d’Armata Corrado Dalzini e del Direttore della Galleria Regionale di Palazzo Bello-mo, Arch. Giovan-na Susan, gli attori dell’INDA Debo-rah Lentini, Car-melinda Gentile e Luigi Piccione, co-ordinati da Manuel Giliberti, daranno voce ad alcuni bra-ni del libro "Cen-tomila gavette di ghiaccio" di Giulio Bedeschi.A partire dal 29 gennaio e fino al 10 febbraio, qua-lificato personale dell’Esercito gui-derà il pubblico attraverso la nar-razione di diciotto

pagine di storia che testimoniano, non solo il sacrificio dei nostri soldati che hanno parte-cipato alle opera-zioni belliche, ma anche i volti della gente comune e le difficoltà di inte-ri nuclei familiari che hanno vissuto quel delicatissimo e travagliato perio-do storico.L’iniziativa, che fa parte dei numerosi eventi connessi con la commemorazio-ne del centenario della prima guerra mondiale e che si protrarranno per tutto il quinquen-nio 2014/2018, è volta a promuove-re la massima par-tecipazione della cittadinanza, ed, in particolar modo, delle famiglie e del mondo della scuo-la.

SOCIEtà • 10 Sicilia • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì

A Siracusa il primo ciclo di mostre storiche

Prima città in Italia per una

serie di mostre storiche, intito-lato “la grande

guerra”, che riu-nisce materiale

didattico-esposi-tivo predisposto

dall’esercitoL’inaugurazione

della mostra

L’obiettivo è quel-lo di migliorare la qualità della propria vita prendendosi cura degli spazi pubblici: una massima che ha ispirato il progetto Beni Comuni lanciato dall’Amministrazione comunale. Su questo tema domani l’asses-sore Valeria Troia pre-senterà un incontro/laboratorio al plesso di via Algeri dell’Istituto comprensivo “Chin-demi”. Ospite d’eccel-lenza, Daniela Ciaffi, docente di Sociologia urbana all’università di Palermo, che illu-strerà l’esperienza di Bologna, una delle prime città ad occu-parsi della materia, e lo sviluppo avuto in altre realtà italiane. A partire dalle dieci, la docente incontrerà il sindaco, la Giunta e i

Un incontro scolastico (repertorio).

La gestione dei beni comuni in un laboratorio alla scuola “Chindemi” Si terrà domani e avrà come protagonista daniela Ciaffi, docente di Sociologia urbana all'università di Palermo

l'atto finale Sarà l'aPProvazione di un regolaMento

presidenti della com-missioni consiliari; alle quindici inizierà il seminario.“La sede del labora-torio – afferma l’as-sessore Troia – non è casuale perché al quartiere Mazzarrona stiamo rivolgendo la nostra attenzione. Sia-

mo convinti che una vera riqualificazione delle periferie si avrà soltanto se i cittadini saranno coinvolti nei processi e sentiranno come proprio il valore di un bene o di uno spazio da condivi-dere con altri. Non a caso il progetto si

svilupperà assieme al programma GeniUs, che a Siracusa punta a valorizzare quella che abbiamo definito “La grande bellezza” della Mazzarrona. Il risultato finale non può che essere una migliore qualità della vita”.

Iniziative comuni per riqualificare l’edificio dell’ex liceo classico Gargallo

la ProPoSta dei conSiglieri circoScrizionali di ortigia

Paes obiettivo zero valle degli iblei, le azioni all’interno del patto dei sindaciPresentate a Floridia le modalità con cui all’interno del “Patto dei Sindaci” i nove Comuni del Paes “Obiettivo Zero Valle de-gli Iblei”, (Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Floridia, Palazzolo Acreide, Solarino, Sortino) opereranno in-sieme per la riduzione delle proprie emis-sioni di CO2 di almeno il 21% entro il 2020. Quello dei nove Comuni della Valle degli Iblei, con capofila il Comune di Ferla, è l’unico documento di pianificazione con obiettivo congiunto in Sicilia attorno al “Patto dei Sindaci” e mira allo sviluppo non solo di politiche locali ma anche ter-ritoriali condivise che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile e stimolino il risparmio energetico negli usi finali. Un progetto che i firmatari del patto hanno tra-sformato in strategie concrete all’interno di un documento di programmazione energe-tica i cui contenuti sono stati illustrati ieri nel convegno presso il centro servizi del Comune di Floridia alla presenza di ammi-nistratori, cittadini e famiglie dei vari Co-muni coinvolti. Una sfida, quella avviata, non di poco con-to visto che si parte da un consumo di ener-gia riferito al territorio dei nove Comuni è pari a 330 GWh che comporta ben 100.000 tonnellate di CO2 emessa in atmosfera su base annuale. La maggior parte di questo consumo di energia è collegabile al settore residenziale che da solo incide circa il 50% dei consumi totali. Il vettore energetico principale rimane l’e-nergia elettrica: infatti, il 40% circa dei consumi totali sono elettrici. Secondo vet-tore per rilevanza in bilancio è il gasolio, a cui si attribuisce circa il 25% dei consumi complessivi comunali. Questi alcuni dati dell’approfondita analisi che ha permesso di identificare i quattro filoni di azione su cui si è scelto di intervenire: il settore re-sidenziale, il settore del terziario pubblico, quello dei trasporti ed infine le fonti ener-getiche rinnovabili. A fornire i dettagli, nella tavola rotonda co-ordinata da Barbara Sarnari dello Svi.Med. onlus, è stato Filippo Lo Iodice di Ambien-te Italia che ha anche indicato alcune delle ipotesi di lavoro da mettere in campo per trasformare concretamente il patto dei sin-daci in “patto dei cittadini”. Al ruolo de-gli enti pubblici per raggiungere i risultati pianificati va infatti abbinato il ruolo fon-damentale dei privati che, accompagnati in un percorso comune, potranno risparmia-re energia, emettere meno CO2 e pagare meno in bolletta. A tal proposito già in que-ste settimane sono stati realizzati numerosi incontri con la cittadinanza e le scuole dei nove Comuni del raggruppamento, rag-giungendo centinaia di studenti e famiglie che hanno acquisito una maggiore consa-pevolezza sull’importante sfida da vincere nel territorio, nelle loro case e magari per le loro professioni attuali e future. Con fil-mati multimediali, relazioni degli esperti e pieghevoli informativi messi a disposizio-ne dei residenti dei nove Comuni, è stato possibile offrire suggerimenti e consigli da attuare in casa.

“Iniziative comuni per mante-nere alta l’attenzione sullo sta-to di degrado e di abbandono dell’edificio dell’ex liceo classi-co Gargallo.” È la proposta lanciata dai consi-glieri circoscrizionali di Ortigia Arlene Bianca, Stefania Bongio-vanni e Carlotta Zanti e accolta dai rappresentanti del Fondo Ambiente Italiano. “Abbiamo ospitato in consiglio Lino Ama-to e Sergio Cilea, delegati del Fai di Siracusa, e affrontato la questione relativa a un edificio che oltre ad essere un monumen-to ha un valore storico straordi-nario per il nostro centro storico. Il vicesindaco Francesco Italia, presente alla seduta, ha spiega-to le ragioni che hanno portato al blocco dei lavori. Riteniamo però inaccettabile che lo storico edificio cada a pezzi per una ver-

tenza di competenze e scambio di responsabilità tra Comune ed ex Provincia”.“Per questo - hanno detto ancora Bianca, Bongiovanni e Zanti –

abbiamo invitato il Fai a parte-cipare con noi al dibattito sulla destinazione d’uso ed essere da pungolo per lo sblocco dei lavo-ri e la ripresa del cantiere”.

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SPECIALE • 12 Sicilia • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì

La Regione Siciliana ha dato in concessione al Museo del Papiro i locali dell’ex convento di Sant’Agostino comprese le vie di fuga e il transito ai disabiliDopo le dichiarazioni della Galleria di Palazzo Bellomo, il Museo del Papiro intraprende azioni per il rispetto dei propri diritti e per tutelare la propria dignità morale ed intellettualeNon cerco la polemica, che non fa parte della mia personalità, ma dopo le recenti dichia-razioni della direzione della Galleria Regiona-le di Palazzo Bellomo ho avvertito come mia precisa responsabilità di direttore del Museo del Papiro la necessità di ribadire la questione.Non ricorderò, qui, la lunga vicenda che ri-guarda la destinazione e il restauro dell’ex convento di Sant’A-gostino, per la quale rimando al nostro sito www.museodelpapiro.it, ma non posso tacere su alcune inaccettabili dichiarazioni, tendenti a danneggiare l’im-magine del Museo del Papiro e del suo fon-datore Corrado Basile. Annuncio sin d’ora che siamo venuti alla deter-minazione di rendere pubblica tutta la docu-mentazione raccolta in questi lunghi anni, rela-tiva all’ex convento di Sant’Agostino, a futura memoria e a conferma della veridicità dei fatti esposti dal Museo del Papiro.Tralascio per il mo-mento una serie di considerazioni che sa-ranno trattate succes-sivamente per porre subito l’attenzione su quanto affermato dalla direzione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo riguardo alla consegna delle chiavi al Museo del Papiro “per accedere in ogni momento alla struttura e per raggiungere age-volmente l’ascensore” ed anche quando si riferisce a “non meglio

identificate difficoltà di accesso, per otte-nere cose che ha già”. Queste affermazioni, palesemente ispirate per screditare il Museo del Papiro, non rispon-dono alla realtà. La direzione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo sa bene che avere le chiavi non vuol significare poter acce-dere in ogni momento alla struttura e lo prova il fatto che - cito solo il caso più recente - la direzione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo ha comunicato al Museo del Papiro, appena pochi giorni fa e dopo le dichiarazioni apparse sulla stampa, “qualora avesse ne-cessità di accedere alla struttura e raggiungere il vano ascensore per permettere l’accesso a gruppi scolastici con disabili, a voler comu-nicare a questa Galleria la data e l’orario affin-ché la scrivente si possa attivare con proprio per-

sonale onde consentire suddetto accesso”. Tale ulteriore dichiarazione della predetta direzio-ne contraddice quanto asserito attraverso gli organi di stampa e non avrebbe bisogno di essere commentata, in quanto appare evidente che il Museo del Pa-piro non è accessibile “in ogni momento” e “agevolmente” a quei visitatori che hanno difficoltà ad accedere all’esposizione musea-le attraverso l’uso delle scale principali (cioè visitatori con mobilità ridotta temporanea o permanente, cardiopa-tici, anziani, mamme con passeggini, donne in gravidanza, indi-vidui obesi, ecc.). Le dichiarazioni rilasciate dal Museo del Papiro sono sempre puntuali e documentate. È, in-vece, la direzione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo che “dimentica di precisa-re” che, solo dopo reite-

rate richieste del Museo del Papiro, nell’aprile scorso ha comunicato la sua disponibilità all’ac-cesso ma a condizione che il Museo del Papi-ro comunicasse “alla Scrivente, con congruo anticipo, i giorni e gli orari in cui necessita l’accesso nei locali di pertinenza di questa Galleria”; vale a dire (e questo vale anche per l’ultima comunicazione del 27 gennaio scorso) che i visitatori con disabilità dovrebbero comunicare con con-gruo anticipo i giorni e gli orari in cui inten-dono fare la visita alla struttura museale per dar modo al Museo del Papiro di comunicare “con congruo anticipo i giorni e gli orari” alla Galleria. Ed ancora, la stessa direzione dimentica anche di precisare che, solo a seguito dell’an-nunciata protesta del-le associazioni per la tutela dei diritti dei

disabili, ha consegnato nell’aprile scorso al Museo del Papiro la chiave di accesso ai locali per raggiungere l’ascensore, che è sta-to possibile utilizzare fino all’allestimento della mostra tenuta tra novembre e dicembre 2014 nei locali di per-tinenza della Galleria.Chiusa la mostra e ri-chiusi i locali, il Museo del Papiro ha continuato a non poter utilizzare l’accesso all’ascen-sore in quanto non ha ricevuto alcuna comu-nicazione relativa alla rimozione delle opere e alla disabilitazione dei sistemi di allarme; in conseguenza di ciò e a seguito delle fuorvianti dichiarazioni apparse sulla stampa, in data 17 gennaio 2015 il Museo del Papiro ha informato la direzione della Galleria che dal 20 gennaio avrebbe proce-duto all’accesso. Sono passati solo pochi giorni e il problema si ripro-pone, in quanto è stato nuovamente inserito il sistema d’allarme. Va detto che la Galleria di Palazzo Bellomo ha proposto, in occasione della precedente mo-stra, la consegna del codice per disabilitare il sistema d’allarme. Il Museo del Papiro non ha, giustamente, accettato tale proposta, in quanto non poteva assumersi responsabi-lità per la salvaguardia di beni di competenza della Galleria, ed anche il Direttore Generale del Dipartimento Regiona-le dei Beni Culturali ha ritenuto che non può,

“come proposto dal Direttore della Gal-leria Bellomo, essere consegnato un codice personale di disabilita-zione del sistema di al-larme a soggetti estranei all’Amministrazione; proposta, infatti, non condivisa dal Direttore del Museo del Papiro”. Nell’occasione, il Mu-seo del Papiro, che ha in concessione i locali compresi le vie di fuga e il transito ai disabili ricadenti sul patrimo-nio indisponibile, ha evidenziato che doveva essere cura della Gal-leria assicurare quanto richiesto dal Museo del Papiro, sia negli orari di apertura al pubblico del Museo sia durante lo svolgimento delle attività istituzionali dello stesso. Il Museo del Papiro non ha lanciato “proclami sui media” per fini sot-terranei ma solamente per garantire a tutti i visitatori, senza alcun limite temporale e nel rispetto delle leggi e de-gli atti di concessione, l’accesso alla struttura museale. Appare evidente che l’azione di impedire o limitare ai visitatori con disabilità l’accesso e la conseguente fruizione di una struttura muse-ale o il godimento di servizi, prestazioni ed opportunità ordinaria-mente goduti da altri utenti è discriminante e vanifica anni di impe-gno sociale e di lotta per il riconoscimento dei diritti di uguaglianza dei cittadini. È suf-ficiente ricordare, in proposito, il decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 28 marzo 2008 contenente le “Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale”.Detto ciò, vorrei che fosse chiaro a chiunque che il Museo del Papiro non ha chiesto nulla che non fosse nel suo diritto di chiedere e la Galleria di Palazzo Bellomo non ha offerto alcuna

bonaria concessione al Museo del Papiro, in quanto, come indicato nell’atto di concessione dei locali, “La Regio-ne Siciliana … dà in concessione all’Istitu-to Internazionale del Papiro in Siracusa, che accetta, l’immobile re-gionale sopra descritto comprese le vie di fuga e transito ai disabili, ricadente nel patrimo-nio indisponibile …”.. Il Museo del Papiro ha sempre ribadito la necessità di avere ga-rantiti, per le proprie attività istituzionali, sia il transito per l’utenza che ha la necessità di utilizzare l’ascensore e le scale sia le vie di fuga per esigenze di sicu-rezza, come d’altronde convenuto ed assicurato in sede d’incontro con la Soprintendenza di Siracusa e l’Assessore regionale ai Beni Cultu-rali per l’assegnazione dei locali e come con-venuto a seguito del sopralluogo effettuato da parte della Soprin-tendenza di Siracusa, del Comando dei Vigili del Fuoco e della di-rezione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo. Come più volte ribadi-to, al fine di garantire il transito ai visitatori con disabilità e per qualsiasi rischio per la pubblica incolumità che dovesse determinarsi a causa della mancata accessibilità alle vie di emergenza il Museo del Papiro si vedrà co-stretto ad adire le vie di tutela giurisdizionale dei propri diritti. Con le sue dichiarazioni la Galleria di Palazzo Bellomo travisa con-sapevolmente la realtà dei fatti e tende a dare all’opinione pubblica informazioni che non corrispondono appieno alla realtà.Sorprende che un ente regionale, qual è la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, si arroga l’autorità di dare dell’ “arrogante” al Museo del Papiro, che definisce anche “poco

lungimirante”. Dico subito che la documen-tazione è già passata a chi di competenza per tutelare la dignità morale ed intellettuale del Museo. L’ex convento di Sant’Agostino non è stato concesso ad un “privato”, come affer-ma la direzione della Galleria, ma ad un ente avente personalità giuridica, “orgogliosa-mente” privato, e ciò non ha costituito affatto un ostacolo per la Pre-sidenza della Regione Siciliana nella con-cessione del sito; anzi, proprio grazie alla pre-sentazione del progetto di restauro avente come unica destinazione la sede del Museo del Pa-piro con annessa scuola del papiro, il progetto è stato cofinanziato dalla Comunità europea ed è stato possibile recupe-rare un sito regionale che si trovava in stato di abbandono. Mi pare fuorviante la dichiarazione della di-rezione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo relativa all’ex convento di Sant’Ago-stino, laddove si affer-ma che “esiste un luogo, sconosciuto ai più, che lentamente, grazie al lavoro di uno staff mo-tivato ed appassionato, sta prendendo forma”. Come se altri non aves-sero fatto nulla prima di loro! Ma, loro cosa hanno fatto? Mi preme ricordare che l’ex con-vento di Sant’Agostino è un luogo già aperto al pubblico e conosciuto a tanti proprio grazie al Museo del Papiro, che vi ha trasferito la propria sede nel 2013 ed ha aperto al pubblico l’esposizione musea-le, ininterrottamente, sin dal marzo 2014, vantando già migliaia di visitatori paganti. La Galleria Regionale di Palazzo Bellomo dimentica di dire che, a circa due anni dalla consegna dei locali, ha reso fruibile solo una parte dei propri locali e solo in poche occa-

sioni, più precisamente una mezza giornata per alcune conferenze, una mostra organizzata in collaborazione con un altro ente, aperta al pub-blico per tre settimane, e la mostra in corso aperta dal 29 gennaio al 14 febbraio. Chiunque potrebbe raccogliere consensi proclamando programmi e attività che coinvolgono artisti, scuole, associazioni ed altro e che saranno svol-ti in quegli stessi spazi (laboratori, sala confe-renze, sala per mostre ecc.) che nel progetto originario approvato e finanziato erano de-stinati al Museo del Papiro per svolgere le stesse attività. Oggi, a causa della mancanza di quegli spazi, il Museo del Papiro, si trova nelle condizioni di non poter realizzare tutte quelle attività programmate anche in collaborazione con istituzioni italiane e straniere, di grande interesse e richiamo non solo locale ma internazionale. Tra l’altro, abbiamo dovuto rinviare il con-vegno annuale di egit-tologia e papirologia che si sarebbe dovuto tenere nel dicembre 2014, la scuola estiva per giovani egittologi, i seminari di papirologia, i corsi sulle tecniche di restauro del papiro ed altro ancora, oltre alle mostre di reperti prove-nienti da vari musei. Per non parlare, poi, dei lo-cali che dovrebbero es-sere adibiti a laboratori, anche questi destinati al Museo del Papiro nel progetto originario, an-cora oggi non utilizzati. Pertanto, è il Museo del Papiro ad essere stato “scippato” di locali ed esiste un’ampia docu-mentazione relativa a questa vicenda. Piaccia o no, ogni di-scussione relativa all’ex convento di Sant’A-gostino deve necessa-riamente partire da un punto fondamentale ed inequivocabile: il restauro dell’ex con-vento di Sant’Agostino

è stato progettato e finanziato per divenire, nella sua interezza, sede del Museo del Papiro con annessa scuola di restauro del papiro. Mi chiedo cosa ha fatto la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo per il restauro dell’ex con-vento di sant’Agostino, quando Corrado Basile, fondatore del Museo, individuava nei primi anni novanta l’ex con-vento come nuova sede del Museo del Papiro, si batteva con tutta la sua energia e la sua tenacia affinché l’edificio fosse restaurato e tornasse nel suo pieno splendore (e mi riferisco ad ambedue i progetti di restauro), affrontava tutta quella serie di ostacoli ben conosciuti a tanti che hanno prodotto in lui tanta ingiustificata e immeritata sofferenza. E non vado oltre. Alla fine, quando la lun-ga storia del restauro dell’ex convento di Sant’Agostino volge al termine, ecco che appa-re la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, che mentre da un lato lascia inutilizzati, tranne nelle occasioni sopracitate, i locali assegnati (quei locali che nel progetto di restauro finanzia-to erano destinati al Museo del Papiro con annessa scuola del papi-ro), dall’altro ostacola la libera fruizione e la sicurezza del Museo del Papiro, nonostante le leggi e gli atti di concessione. È questa la motivazio-ne che ha determinato la nostra richiesta di utilizzazione integrale dell’ex convento di Sant’Agostino.La realtà dei fatti è quella appena esposta e demandiamo all’in-telligenza di chi legge ogni valutazione.Mi chiedo, chi non batterebbe i piedi (per usare le stesse espres-sioni adoperate dalla direzione della Galleria di Palazzo Bellomo) o, meglio, chi non cerche-rebbe il riconoscimento dei propri diritti, dopo

aver dedicato decenni della propria vita per creare una istituzione di rilevanza interna-zionale, e la tutela dei diritti non negoziabili dei visitatori?Ed ancora, riguardo all’ “arroganza” e alla “poca lungimiranza” attribuite arbitraria-mente dalla direzione della Galleria Regiona-le di Palazzo Bellomo al Museo del Papiro, anche in questo caso si tenta di capovolgere la realtà. A mio avviso, usa un atteggiamento palesemente “arrogan-te” chi dà del “poco lungimirante” ad una istituzione, qual è il Museo del Papiro, che è stata invece ampiamen-te lungimirante, come dimostrano i numerosi rapporti di collabora-zioni internazionali che hanno portato ai risultati che sono ben conosciuti e, soprattut-to, la scelta dell’ex con-vento di Sant’Agostino quale nuova sede della struttura museale già nei primi anni novanta. Il Museo del Papiro non ha mai agito per ostaco-lare o creare difficoltà ad alcuno e lo prova il fatto che, in occasione di un convegno, avevo ufficialmente auspicato e augurato una collabo-razione piena e proficua con la Galleria Regio-nale di Palazzo Bellomo ma questo mio auspicio non si è realizzato per i motivi che chiunque comprende. Per una mi-gliore comprensione, tra i vari motivi potrei citare, come esempio, la richiesta della di-rezione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo di “immediata rimozione” sia dell’in-segna che il Museo del Papiro ha posto, nel pieno e legittimo diritto, all’esterno dell’ex con-vento di Sant’Agostino per l’individuazione della propria struttura museale, sia della targa (la cui installazione è obbligatoria) indicante il contributo dell’Unio-ne Europea alla realiz-zazione dei lavori di

restauro dell’edifico per sede del Museo del Pa-piro con annessa scuola del papiro. La targa è la palese testimonianza che l’ex convento di Sant’Agostino era stato destinato nella sua inte-rezza a sede del Museo del Papiro e per tale destinazione sono stati approvati, finanziati e collaudati i lavori di re-stauro. Con la rimozio-ne della targa si voleva forse cancellare o non rendere palesemente visibile ai visitatori tale testimonianza?Anche riguardo alla dichiarata cura delle palme da parte della Galleria, non mi risulta che le palme “rischiava-no di morire” e che sia stato effettuato alcun intervento. Il Museo del Papiro, dopo la consegna dell’immo-bile, ha fatto visionare le palme da un esperto, il quale ha assicurato che le piante si trovano in buono stato, non necessitano di alcun intervento curativo ma solo di normale pulitura delle foglie secche, che ancora oggi non è sta-ta eseguita. Chiunque visiti la corte interna dell’ex convento può verificare quanto appe-na affermato.Questa volta, si perdoni a me un’arroganza. Contrariamente a quan-to qualcuno si augura, il Museo del Papiro non si arresta davanti agli ostacoli, forte delle sue ragioni e dei suoi diritti, e certamente non accetta condizioni di sudditanza. Fin quando ci saranno Corrado Ba-sile e Anna Di Natale, il Museo del Papiro continuerà ad esistere. Noi saremo sempre presenti nella struttura museale che abbiamo creato e alla quale ci siamo dedicati con im-pegno, serietà e passio-ne, affrontando anche difficoltà economiche; altri non so e non so per cosa saranno ricordati.

Anna Di NataleDirettore del Museo

del Papiro “Corrado Basile”

3 FebbRAIo 2015, MARTeDì • Sicilia 13 • SPECIALE

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CuLtuRA • 14 Sicilia • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDì

“duonovecento” con sax e piano

Uno dei più inte-ressanti concerti, non solo per l’o-riginalità del suo programma, ma anche per l’ori-ginalità e l’im-portanza della presentazione che ne ha fatto la bravissima Libera Gullotta

di Arturo Messina

Uno dei più interes-santi concerti quello che domenica scorsa si è svolto nella sala di audizione dell’Isti-tuto Musicale Comu-nale “Giuseppe Privi-tera” nell’ottica della stagione concertistica dell’A.G.I.M.U.S., la benemerita associa-zione musicale, che da alcuni anni suole essere ospitata dall’Ammini-strazione Comunale in quel contenitore cultu-rale inadeguato a con-fronto dell’importanza delle performance mu-sicali che vi si svol-gono, impedendo così che tanti siracusani, specialmente giovani, appassionati di musi-ca di notevole livello, possano andare ad assi-stervi….Ciò perché ancora il teatro comunale (dove si dovrebbero svolge-re tali manifestazioni di alto livello, come nel passato, vedi so-prattutto i concerti e gli spettacoli teatrali, oltre, ovviamente, la lirica!...) rimane chiu-so, nonostante le tante dichiarazioni della “più prossima” riapertura, dopo circa sessant’anni di inspiegabile attesa, motivata da restauri, che non sono stati fi-nora completati e ad-dirittura hanno avuto e stanno avendo bisogno di essere a loro volta…restaurati perché alcuni pare che non siano stati effettuati a regola d’ar-te….Uno dei più interes-santi concerti, non solo per l’originalità del suo programma, ma anche per l’originalità e l’importanza della presentazione che ne ha fatto la bravissima Libera Gullotta, intro-ducendo brano per bra-no come master lectio, con relativa proiezione sullo schermo (a cura ed elaborazione di An-tonio Laganà) che ne ha seguito passo passo tutta l’esecuzione dei brani, anche con im-magini degli autori, di grandissimo interesse: iniziativa che dovrebbe esser presa ad esempio, per rendere sicuramen-te molto più interessan-te e proficuo cultural-

suoi sax: gli strumen-ti ritenuti i più idonei ad eseguire il partico-lare genere di musica eseguita, perché come ottoni si avvicinano più degli altri alla voce umana che esprime il jazz, che è quello aven-te per origine la negri-tudine afroamericana.Il primo brano, dopo la presentazione che dei due artisti ha fatto il direttore artistico Ro-berto Salerno ( di cui parleremo appresso, e a cui espressamente

villa Reimann per la prima volta, in occa-sione della Festa del Territorio, quando fece un ottimo concerto as-sieme a mia nipote Pa-trizia Lucia Spadaro) è stato la “Ballade” che Henri Tomasi- come bene ha sottolineato la presentatrice Libera Gullotta- scrisse nel 1939 per sassofono ed orchestra(o pianoforte. E’ composto da tre mo-vimenti: andante, giga e blues. Il brano mu-sicale si ispira libera-

si appropria anche del tema della malinconia eseguito all’inizio dal pianista e lo trasforma quasi in derisione” in modo straordinario, come se fosse con la voce di due eccezionali attori d’un dramma, i continui e sorprendenti mutamenti d’umore ha richiesto dai due bra-vissimi esecutori, che hanno saputo subito accattivarsi lo stupore, l’emozione e l’ammira-zione dello scelto pub-blico che li ha applau-diti calorosamente.La presentatrice ha an-che fatto notare come la musica jazz, esatta-mente il tempo di blue, non sia casuale, poiché esso “è l’immagine stessa della grande tri-stezza e del lamento” che però trova momenti e motivi, anche impre-visti e improvvisi, di euforia e di esaltazio-ne.La stessa carica emo-tiva i due eccellenti musicisti hanno saputo trasfondere agli stupìti ascoltatori e coinvol-gerli con l’esecuzione meravigliosa di tutto il loro così interessante programma che è stato un’autentica antolo-gia della musica jazz del Secondo Novecen-to, che ha compreso, sempre presentato dal-la bravissima Libera Gullotta: “Preludio, Cadenza e Finale” di Alfred Desenclos, “Scaramouche” op.16 di Darius Milhaud, “Tabgi Studios n.4”, Tango Stuios n.3” e “Obliviion” di Astor Piazzolla, nonché “Sui-te Hellènique” di Pedro Iturralde”, che ha con-cluso lo straordinario concerto, che avrebbe meritato un numero di ascoltatori siracusani ben più consistente…Non abbiamo affatto dimenticato di riferire che la seconda parte del concerto è stata aperta dai due ottimi musici-sti proprio con la pri-ma assoluta del nostro concittadino chitarrista e compositore Rober-to Salerno, intitolata appunto “Novecento”. Ma la pagina cultura-le di Libertà di questa e del suo autore sarà dedicata, ovviamente, esclusivamente a lui!

vita quotidiana, tra la gioia e il dolore: l’au-tore attraverso la sua opera musicale traduce con efficacia l’atmo-sfera della poesia, che si sviluppa su due tem-pi principali: la malin-conia ed il clown, che vanno a ripercorrere l’insieme della ballata che subisce continue trasformazioni di gioia e di dolore…..”Ovviamente un com-pito d’interpretazione profonda e di immede-simazione strumentale

mentale di eccezionali concertisti il passaggio continuo e spesso im-provviso dalla malin-conia all’euforia, dove “il dolore del clown- come ha sottolinea-to Libera Gullotta- è espresso attraverso una moltitudine di sfuma-ture musicali sempre più forti, come un lun-go pianto, che diminu-isce progressivamente sulle tre ultime battu-te, per cui il tema del clown espresso dal sas-sofono, il sassofonista

mente un concerto!Senza dire del non co-mune talento dei due concertisti: Carmelo Quagliata, diremmo eccezionale e raramen-te eguagliabile, se non ineguagliabile con i

dedicheremo la pagi-na culturale in questi giorni, giacché è so-prattutto un giovane chitarrista compositore siracusano, che oltre una dozzina d’anni addietro ammirai alla

mente ad una poesia si Suzanne Malard, nella quale l’autrice mette in evidenza l’ambivalen-te esistenza di u clown: l0obbligo di fare ridere il pubblico e l’esisten-za pesante della sua

eccezionale, nel ren-dere nel modo più ade-guato l’atmosfera della poesia che il musicista ha saputo travasare dei suoni come poi nel rendere stupendamente con l’esecuzione stru-

All’Istituto Musicale comunale “Giuseppe Privitera” un encomiabile concerto, ciascuno dei cui brani è stato egregiamente presentato da Libera Gullotta

In foto, pianista Roberto Oppedisano e sassofonista Carmelo Quagliata

3 FebbRAIo 2015, MARTeDì • Sicilia 15 • SPORt SIRACuSA

Quella che do-veva essere per il Siracusa la pro-va regina della sua superiorità , la partita della con-sacrazione a lea-der indiscussa del campionato, la conferma del suo buon momento, si è trasformata in una prestazione incolore, né carne né pesce, che solo il ricorso al voto di stima per mol-ti dei protagonisti non la fa definire del tutto insuffi-ciente. L’aver dovuto ri-nunciare ad una punta come Con-tino può essere stata senza dub-bio alcuno un’at-tenuante, ma non basta a giustifi-care una prova

scadente di quasi tutti gli uomini in maglia azzurra. E quella che pur-troppo il Siracusa ha perduto, pareg-giando col Milaz-zo, è stata un’irri-petibile occasione di allungare, che potrebbe anche costar cara, per-ché lo Scordia che non perde un colpo, è lì a due lunghezze e il Milazzo che po-teva essere elimi-nato dalla corsa al primo posto, pur essendosi presen-tato in formazio-ne largamente rimaneggiata, ha dimostrato che non ha la benché minima intenzio-ne di alzare ban-diera bianca. La squadra di

Anastasi si è rive-lata come svuo-tata di energie, imprecisa, rinun-ciataria e impo-tente a superare un Milazzo im-bottito di seconde linee e in inferio-rità numerica per gran parte del se-condo tempo. Manco a dirlo, dalla panchina nessun tentati-vo di cambiare registro in corso d’opera o se ten-tativo è stato fat-to non si è asso-lutamente notato perché la partita, tranne il sussulto dell’occasionis-sima mancata dal Milazzo , non ha fatto registrare particolari sussul-ti. Allora forse è il

caso di ricorda-re a chi si rite-nesse appagato dalla lunga serie utile, che ancora non si è vinto un bel niente e che il difficile arriva proprio in quest’ ultimo scorcio di campionato quan-do anche squadre mediocri, tentano il tutto e per tutto per salvarsi. Lo dimostra il Cit-tà di Messina, al quale il Siracusa dovrà far visita, capace di incame-rare ben sei punti in due partite, riu-scendo a far usci-re dal suo cam-po a mani vuote squadre come il Milazzo e il Via-grande. Ed era proprio in previsione di possibili impre-visti che contro il Milazzo non si dovevano per-dere punti pre-ziosi. Ma ciò che crea le maggiori preoccupazioni è l’improvviso calo di tensione che la squadra ha fatto registrare, alimentando l’im-pressione di aver preso sottogam-ba l’incontro di domenica scorsa.

Pubblico, man-co a dirlo, delu-so e musi lunghi al triplice fischio di chiusura, con apprezzament i non proprio lu-singhieri sulla preparazione ap-prossimativa ad un incontro di vi-tale importanza.. Si va ora a Giar-

re, sperando in un successo pie-no del Siracusa e di un possibile passo falso dello Scordia ad Acire-ale. Riusciranno a scuotersi gli az-zurri dal torpore che li ha momen-taneamente bloc-cati? Armando Galea

Squadra evanescenteprestazione incoloreSiracusa, così non va

Basket, l’Aretusa torna al successo tra le mura amicheCi prende gusto la Kamma Italia vincendo la seconda gara consecu-tiva battento con il punteggio di 70-64 il New Team 2000 Crotone. Par-tita intensa sin dalle prime battute, con i calabresi che grazie ad un 2+1 di Venuto si portano sul 3-9 dopo 3’. I biancoverdi reagiscono, e al 5’, si riportano in parità con un ispirato Casiraghi, 9-9. La mano calda di Infelise per i ca-labresi, e quella di Casiraghi per i siracusani fissano lo score sul +1 Crotone al 8’,13-14. Anastasi opta per i due lunghi, mentre i pitagori-ci sfruttano le ripartenze a campo aperto dove Calabretta è reattivo. Casiraghi dalla distanza regala il + 2 Kama Italia dopo i primi 10’. Nel secondo parziale, c’è gloria per il nuovo arrivato Grillo che mette dentro il + 2 per i locali, poi capi-tan Agosta regala sprazzi di classe e

Fine settimana in chiaro scuro per gli under della 7 Scogli . Buona prova dei ragazzi Under 17 della 7 Scogli che oggi al “Paolo Caldarella”, si sono portati a casa una vittoria a mani bas-se per 31-1 , la seconda consecutiva, contro la Città dello Sport Catania. Un derby a senso unico dove ragazzi di coach Steve Camilleri hanno mo-strato i progressi e la vivacità agoni-stica acquisita in questa prima parte di preparazione. Nell’altro derby, cade l’under 13 di mister Simone Marachioli nella vasca dei Muri Antichi con il punteggio di 14-8. Una sconfitta che non ha scal-fito il morale degli aretusei pronti al riscatto già dal prossimo mach. Ferma l’under 15 che riprenderà il campionato il 15 febbraio a Catania contro l’Acicastello, nel derby che vale il primato solitario in classifica per i settescoglini. Anthony M. Bianca

Pallanuoto, week end all'insegna dei derby per la 7 Scogli under

nuovo allungo allungo,25-18 al 13’. Alcune scelte arbitrali, assai discu-tibili, mandano su tutte le furie il pubblico,ma il quintetto di Anastasi non perde la testa e va all’intervallo lungo sul 34-26. Alla ripresa delle ostilità gli ospiti cercano di aumen-tare i ritmi, ma con poco costrutto, mentre la Kama Italia pur, non bril-lando in fase offensiva, va sul +10 al 24’ grazie a 4 punti di Christian Carbone. Alescio detta bene i tem-pi dei giochi offensivi, e ancora Carbone, questa volta da tre, per il 43-29 al 26’. Il terzo tempo si chiu-de con la Kama Italia saldamente avanti sul +13. Nell’ultima frazione subito 7-0 per gli ospiti e gara che torna in discussione, 54-48 al 32’. I biancoverdi trascinati da Agosta, pur soffrendo il veemente forcing avversario, riescono a gestire il van-taggio sino alla fine.

col Milazzo metamorfosi inspiegabile: la squadra anche in superiorità numerica è apparsa prevedibile e senza idee non riuscendo a cogliere l’occasione di allungare

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SPORt • Pagina 16 • 3 FebbRAIo 2015, MARTeDìSicilia

Calcio a 5 A1/F, al PalaLoBello si ferma la corsa verso i play off de Le Formiche

Prossimo avversario di turno sono le Salinis terza forza di questo campionato

le pugliesi del biscegli calano il poker con doppietta di Soldano e Porta, complicando la rincorsa delle Formiche

Calcio, sconfitto il Belvedere dal derby con il PalazzoloSul sintetico del-lo “Scrofani Sa-lustro”, termina con il punteggio di 1-0 l’anticipo della sesta giorna-ta del campionato di Promozione tra il Palazzolo ed i “cugini” del Belvedere. Gara fortemente condi-zionata dal ven-to, che impedisce alle due squadre di giocare palla a terra e di espri-mersi nel migliore dei modi. A risol-verla, infatti, è servita una grande giocata dell’idolo di casa Lorenzo Gennarini, che entrato in cam-po a metà ripresa conferendo fre-schezza e rapidi-tà alla squadra di casa apparsa, fino ad allora, un po’ in ombra. Per il Belvedere adesso piove sul bagnato in previsione del difficile incontro di sabato prossi-mo contro il Santa Croce. Al tecnico Forcellini man-cheranno infatti i difensori Chri-stian Saraceno e Gaetano Rossitto, entrambi ammo-niti a Palazzolo e in diffida. Con ogni probabili-tà dovrà saltare il match anche l’altro difenso-re, Matteo Conti, uscito per infor-tunio. “Adesso è previsto un lun-go confronto fra squadra e tecnico negli spogliatoi per riflettere su al-cune disattenzioni costate punti im-portanti in chiave salvezza.

Termina con una sconfitta, la gara tra le mura amiche del PalaLobello, de Le Formiche Siracusa battute per 4 reti a zero dall’Arcadia Bi-sceglie. La compagi-ne aretusea passa in svantaggio nel primo tempo ad opera di Porta che all’8’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo sfrutta la respinta di Basile e insacca in rete con un pallonetto all’in-crocio dei pali. Il vantaggio delle ospiti innesca la reazione delle aretusee che mancano tre limpi-de occasioni per ag-guantare il pareggio

con Zagarella(neo convocata in Nazio-nale), Guardo e Ma-gliocco. Le pugliesi dal canto loro cerca-no il raddoppio e co-stringono Basile agli straordinari fino alla fine del primo tempo chiuso sull’1-0 ospi-te. Nella ripresa Are-tusee decise a finaliz-zare ma la sfortuna ci mette lo zampino, diverse le occasioni da goal collezionate ancora da Zagarella e dalle compagne che nel giro di 5 minuti si presentano più vol-

te davanti alla porta difesa da Tempesta. Come accade spesso però a goal mancato corrisponde goal su-bito, cosa che accade puntualmente al sesto minuto per il Bisce-glie. A segno Solda-no per il 2-0 ospite e tutto da rifare per le blu aretusee, oltremo-do sfortunate davanti al pubblico di casa. C’è ancora tempo per recuperare e mister La Bianca applica il turn over per cercare di velocizzare la ma-novra delle aretusee.

Al 9’ Caserta ruba palla e in contropiede si presenta tutta sola davanti a Tempesta ma sbaglia clamoro-samente mandando fuori la sfera, quattro minuti dopo tocca alla giovane Firrin-cieli, il suo tiro an-golato viene deviato all’ultimo momento in angolo. A questo punto le ospiti sento-no la vittoria in tasca e affondano gli attac-chi contro una sempre impeccabile Basile. Pochi ormai gli spazi liberi per tentare la

rimonta e mister La Bianca tenta il tutto per tutto con il portie-re di movimento, Ma-lato in doppia veste tenta gli straordinari ma La rossa e com-pagne non si lasciano sorprendere e spen-gono definitivamente le speranze delle are-tusee nuovamente an-dando in goal a pochi minuti dalla fine con Soldano e Porta. Una sconfitta sicuramente non preventivata per Le Formiche, specie dopo la convincen-te prestazione della scorsa settimana in trasferta che aveva ridato speranze per la corsa ai Play off.

Calcio a 5 A2/M, si ferma a Rosano la corsa dell’Augusta

In foto, Basile in azione

Si ferma a Rossano Ca-labro la corsa dell'Au-gusta. I neroverdi in-terrompono la serie positiva che durava da 4 giornate (1 pari e 3 vitto-rie), ma rimangono al 5° posto anche grazie alla concomitante sconfitta dell’Acireale. Il pun-teggio finale penalizza oltre i propri demeriti la squadra siciliana che non meritava un passivo così pesante. I siciliani chiudono il primo tem-po avanti per 3-2 grazie a un gol di Jorginho, la cui espulsione in av-vio di ripresa è sfrutta-ta proprio allo scoccare del secondo minuto di

superiorità da Sartori. Poco prima era stato Miglioranza a pareggia-re e ancora Miglioranza segna il gol della sicu-rezza, con Sartori che completa la sua giorna-ta di grazia firmando la personale tripletta che vale il 6-3 finale. Risul-tato che spinge l'Odis-sea 2000 al quartultimo posto, visto che la Parte-nope, nonostante il van-taggio iniziale di Arillo, non riesce a ribattere i colpi a un Catania che nella ripresa si dimostra più forte delle sue diffi-coltà, imponendosi con le reti di Vieira, Silveira e Campisi, rendendo fe-

lice il debuttante Parlato sulla panchina che fino a sette giorni fa era di Chillemi. Il secondo gol napoletano porta la fir-ma di Frosolone: finisce 3-2. Il Catanzaro, infine, batte 4-2 la Roma Tor-rino: un gol di Iozzino nel primo tempo e una tripletta di Juninho nel secondo vanificano le due reti di Savi. Ma pesa anche il cartellino rosso di Gattarelli nel finale di primo tempo, che non sarà dunque a disposi-zione del tecnico Mini-cucci sabato prossimo nella nuova sfida per la sopravvivenza con l'O-dissea 2000. Nelle altre gare del girone B, all'A-cireale non riesce il mi-racolo compiuto in Cala-bria all'andata: l'Atletico Belvedere (AB Photo)

vince per 3-0 alle falde dell'Etna con la doppiet-ta di Batata Alves e il gol di Bavaresco nella ripresa e mantiene tre punti di margine sulla Carlisport Cogianco, che non si fa pregare con l’Avis Borussia Po-licoro: castellani lan-ciati dalle doppiette del solito Lucas e di Boa-ventura, dopo la rete di Goldoni tocca a Ippoliti e Teixeira completare il tennistico 6-1. La Futsal Isola batte per 3-1 la Salinis e opera il sorpasso sul gradino più basso del podio: nel primo tempo, Segovia riprende Moreira, nei secondi venti minuti la squadra di Angelini af-fonda i colpi con Mar-celinho e il giapponese Yoshifumi