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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie [email protected] - [email protected] n.83 - 30 settembre 2011 Sede Legale Via Quattro novembre, 98 00187 Roma Segreteria Tel. 06/69770301/2/3 Fax 06/6783559 [email protected] Amministrazione Tel. 06/69770329 [email protected] Sostieni Libera Tel. 06/69770334/20 [email protected] Organizzazione Tel. 06/69770326 [email protected] Comunicazione e stampa Tel. 06/69770323 [email protected] [email protected] [email protected] Tesseramento Tel. 06/69770321 [email protected] Educazione alla legalità Tel. 06/69770325 [email protected] Ufficio beni confiscati Tel. 06/69770330 - 06/69770331 [email protected] Settore internazionale Tel. 06/69770322 [email protected] Progetti Tel. 06/69770327 [email protected] Sport Tel. 06/69770326 [email protected] Mafie al nord, dall’infiltrazione al radicamento LIBERA CONVOCA MAGISTRATI, ECONOMISTI, AMMINISTRA- TORI, DOCENTI UNIVERSITARI, PER UNA DUE GIORNI DI STU- DIO ANALISI E PROPOSTE NELLA LOTTA ALLE MAFIE APPUNTAMENTO 7 E 8 OTTOBRE PRESSO LA SEDE GRUPPO ABELE - TORINO Il 7 e l’8 ottobre 2011 Libera propone due giorni di studio, di analisi e pro- poste in tema di lotta alle mafie. Un appuntamento aperto a quelle persone realtà che rappresentano l’impegno quotidiano contro le mafie, a livello isti- tuzionale, associativo, educativo, informativo. Mafie al Nord, dall’infiltra- zione e radicamento,limiti, analisi e prospettive nella lotta alla criminalità economica il titolo della due giorni organizzata da Libera che si svolgerà il 7 e 8 ottobre presso il Gruppo Abele Fabbrica delle E Corso Trapani 95/a Torino. In questo momento storico, caratterizzato da una sempre maggiore presenza della criminalità su tutto il territorio nazionale, si ritiene utile dare un contributo in due direzioni: a quasi trent’anni dall’entrata in vigore della legge Rognoni-La Torre, partendo dal testo di codice antimafia approvato dal Governo nel mese di agosto e il dibattito che ha coinvolto quanti si occu- pano di lotta alle mafie nel nostro Paese, si propone una sessione di lavoro con magistrati, docenti universitari ed esperti al fine di definire le proposte migliorative che rendano il testo rispondente ad una efficace ricognizione ed armonizzazione della legislazione antimafia; alla luce delle recenti inchieste della magistratura in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, che hanno accertato una presenza ormai radicata della criminalità organizzata nel centro-nord Italia, si propone un’analisi multidisciplinare della crimina- lità su questi territori a non tradizionale. Nella due gironi torinese saranno presenti tra gli altri Luigi Ciotti Presi- dente di Libera Virginio Rognoni Firmatario con Pio la Torre della legge del 1982 Franco La Torre Figlio di Pio La Torre Piergiorgio Morosini Magistrato Tribunale di Palermo Antonio Ingroia Procuratore aggiunto Tribunale di Palermo Valerio Zappalà Direttore di InfoCamere Ivan Cic- coni Direttore Itaca Alberto Perduca Procuratore aggiunto della Repub- blica di Torino Gian Carlo Caselli Procuratore Capo a Torino Nando Dal- la Chiesa Università Statale di Milano Anna Canepa Direzione Nazionale Antimafia Claudio Fava Giornalista e sceneggiatore Lucrezia Ricchiuti Vicesindaco di Desio (Mi) Alberto Nobili Sostituto procuratore del Tri- bunale di Milano Giuliano Pisapia Sindaco di Milano Marta Vincenzi Sindaco di Genova Claudio Giardullo Silp Cgil Tano Grasso Presidente Onorario Fai Giuliana Merola Magistrato del Tribunale di Milano Livio Pepino Gruppo Abele Il programma e tutte le info su www.libera.it

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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

[email protected] - [email protected]

n.83 - 30 settembre 2011

Sede LegaleVia Quattro novembre, 9800187 RomaSegreteriaTel. 06/69770301/2/3Fax 06/[email protected]. 06/[email protected] LiberaTel. 06/69770334/[email protected]. 06/[email protected] e stampaTel. 06/[email protected]@[email protected]. 06/[email protected] alla legalitàTel. 06/[email protected] beni confiscatiTel. 06/69770330 -06/[email protected] internazionaleTel. 06/[email protected]. 06/[email protected]. 06/[email protected]

Mafie al nord, dall’infiltrazione al radicamento

LIBERA CONVOCA MAGISTRATI, ECONOMISTI, AMMINISTRA-TORI, DOCENTI UNIVERSITARI, PER UNA DUE GIORNI DI STU-

DIO ANALISI E PROPOSTE NELLA LOTTA ALLE MAFIEAPPUNTAMENTO

7 E 8 OTTOBRE PRESSO LA SEDE GRUPPO ABELE - TORINO

Il 7 e l’8 ottobre 2011 Libera propone due giorni di studio, di analisi e pro-poste in tema di lotta alle mafie. Un appuntamento aperto a quelle persone realtà che rappresentano l’impegno quotidiano contro le mafie, a livello isti-tuzionale, associativo, educativo, informativo. Mafie al Nord, dall’infiltra-zione e radicamento,limiti, analisi e prospettive nella lotta alla criminalità economica il titolo della due giorni organizzata da Libera che si svolgerà il 7 e 8 ottobre presso il Gruppo Abele Fabbrica delle E Corso Trapani 95/a Torino. In questo momento storico, caratterizzato da una sempre maggiore presenza della criminalità su tutto il territorio nazionale, si ritiene utile dare un contributo in due direzioni: a quasi trent’anni dall’entrata in vigore della legge Rognoni-La Torre, partendo dal testo di codice antimafia approvato dal Governo nel mese di agosto e il dibattito che ha coinvolto quanti si occu-pano di lotta alle mafie nel nostro Paese, si propone una sessione di lavoro con magistrati, docenti universitari ed esperti al fine di definire le proposte migliorative che rendano il testo rispondente ad una efficace ricognizione ed armonizzazione della legislazione antimafia; alla luce delle recenti inchieste della magistratura in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, che hanno accertato una presenza ormai radicata della criminalità organizzata nel centro-nord Italia, si propone un’analisi multidisciplinare della crimina-lità su questi territori a non tradizionale.

Nella due gironi torinese saranno presenti tra gli altri Luigi Ciotti Presi-dente di Libera Virginio Rognoni Firmatario con Pio la Torre della legge del 1982 Franco La Torre Figlio di Pio La Torre Piergiorgio Morosini Magistrato Tribunale di Palermo Antonio Ingroia Procuratore aggiunto Tribunale di Palermo Valerio Zappalà Direttore di InfoCamere Ivan Cic-coni Direttore Itaca Alberto Perduca Procuratore aggiunto della Repub-blica di Torino Gian Carlo Caselli Procuratore Capo a Torino Nando Dal-la Chiesa Università Statale di Milano Anna Canepa Direzione Nazionale Antimafia Claudio Fava Giornalista e sceneggiatore Lucrezia Ricchiuti Vicesindaco di Desio (Mi) Alberto Nobili Sostituto procuratore del Tri-bunale di Milano Giuliano Pisapia Sindaco di Milano Marta Vincenzi Sindaco di Genova Claudio Giardullo Silp Cgil Tano Grasso Presidente Onorario Fai Giuliana Merola Magistrato del Tribunale di Milano Livio Pepino Gruppo Abele

Il programma e tutte le info su www.libera.it

2 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

In breve

E’ uscito il bando della seconda edi-zione del corso di formazione orga-nizzato in collaborazione fra WWF e Libera, rivolto alla formazione di volontari per interventi di risistema-zione ambientale dei terreni confi-scati alla criminalità in gestione alle cooperative di Libera Terra. Il corso si articolerà in otto giornate (una al mese) a partire dal prossimo otto-bre, fino al maggio 2012, e avrà luogo anche quest’anno presso l’Oasi fau-nistica WWF di Focognano, vicino a Firenze. L’iscrizione è gratuita, ed aperta a tutti.

Un percorso, in collaborazione con Libera, per conoscere da vicino gli effetti della lotta contro la mafia che ha permes-so, grazie alla legge 109 del 1996, di trasformare i beni confiscati ai mafiosi in una risorsa per lo sviluppo assegnandoli a giovani cooperative locali che ne hanno cambiato il segno, restituendogli il gusto della legalità. Visiteremo il CIDMA (Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia) di Corleone, il Bosco della Ficuzza, antica riserva di caccia dei Borbone, il Memoriale della strage di Portella della Ginestra e Piana degli Albanesi.

Categoria: Turismo responsabile, Storia

Note:Nazione: ItaliaRegione: SiciliaDurata totale: 7 GiorniGiorni di trek: 4Periodo: dal 30/10/2011 al 05/11/2011Difficoltà: Facile/MedioTipologia di trek: Residenziale

Cosenza: a scuola di antimafia

Trekking in Sicilia sui beni confiscati

Interventi Ecologici e Artistici nelle Terre Confiscate alle MafieSeconda edizione (2011-2012)

MAGGIORIINFORMAZIONI SU QUESTI EVENTI SU:

WWW.LIBERA.IT

Il riutilizzo sociale dei beni confisca-ti avrà inizio domani 30 settembre, presso la Scuola Superiore di Scien-ze delle Amministrazioni Pubbliche. L’iniziativa, frutto di un lungo per-corso di collaborazione tra universi-tà, istituzioni e mondo delle associa-zioni, ha riscosso molto interesse nel territorio, interesse che si è tradotto nella chiusura anticipata delle iscri-zioni per raggiunto numero massi-mo di iscritti. “Crediamo sia un bel segnale nonchè una forte sfida che il nostro territorio ci sta lanciando- affermano i componenti del presidio di Libera Cosenza- sarà il punto di partenza di percorsi concreti e condivisi”. A scuola di antimafia sarà accompagnato da momenti di approfondimento, riflessione, proposta e formazione che avranno come obiettivo il coinvolgimento del territorio della provincia di Cosen-za e la costruzione di un’antimafia sociale radicata e partecipata.

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Libera International

Domenica 2 ottobre alle ore 15.00 presso il Cortile del Castello a Ferra-ra, nell’ambito del Festival di Inter-nazionale, incontro dal tema:“La multinazionale del crimine”. Con:Tonio Dell’Olio - responsabile settore internazionale di LiberaPierluigi Stefanini - Fondazione Uni-polis e UnipolFederico Varese - criminologoRaffaele Cantone - magistratoMichele Curto - FlareEnzo Ciconte - Università Roma Tre

Incontro in in italiano, in collabora-

Libera al Festival di Internazionalea Ferrara

zione con Libera International e Fon-dazione Unipolis.

Venerdì 30 settembre alle 21 nella sede del Centro Culturale Polivalen-te del Grattacielo in viale Cavour 189 - Ferrara incontro / proiezione “Ai confini della legalità. Esperienze sul rapporto fra giovani e criminalità”.Proiezione dei cortometraggi pre-sentati al Giffoni Film Festival “Io so dove si nasconde il sole”, realizzato dai ragazzi dell’Istituto di custodia attenuata di Eboli, con la regia di Marco Turco, e “Lamalalegge” di Manlio K Castagna. A cura di Libera Ferrara, in collaborazione con il “Gif-

foni FilmFestival” e il Centro di Me-diazione del Comune di Ferrara.

Interverranno per commentare i cor-tometraggi e raccontare la propria esperienza professionale nel settore del disagio giovanile Elena Buccolie-ro e Michalis Traitsis.

Master Universitariodi I e II livello

Seconda Edizione

Facoltà di Scienze PoliticheDipartimento di Scienze Poli-

tiche e Sociali

Anno accademico 2011-2012

Analisi, Prevenzione e

Contrasto della Criminalità Organizzata e della

Corruzione (Master APC)

E’ emanato un bando generale per l’accesso ai master di I e di II livello facenti parti dell’offerta formativa dell’a.a. 2011/2012.

Il progetto formativo, con una logica interdisciplinare, unisce i diver-si contributi delle scienze sociali: dall’analisi penale e criminologica, all’economia, all’indagine sociolo-gica, storica e politologica. L’ap-profondimento teorico si integra con un percorso di formazione sulla legislazione di prevenzione e con-trasto attualmente in vigore, sulla sua implementazione e applicazione,

nonché sulle altre politiche contro la penetrazione criminale nell’eco-nomia legale e nella contrattazione pubblica.L’attività di formazione dedica ampio spazio allo studio empirico dei casi e delle fattispecie criminali, nell’intento di offrire una ricogni-zione, la più aggiornata possibile, sull’evoluzione di questi fenomeni criminali e sui problemi di applica-zione della legislazione corrente. Il Master si avvarrà delle testimonian-ze di rappresentanti dell’autorità giudiziaria, amministratori pub-blici locali, funzionari di pubblica sicurezza, dirigenti della pubblica amministrazione e personale delle forze armate, impegnati nell’attività di contrasto e prevenzione.

Per maggiori informazioni: http://www.unipi.it/master

5 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

Francesca Rispoli LE PAROLE PER STARE INSIEMEFrancesca Rispoli Ufficio Pre-sidenza di Libera e responsabi-le di Libera Università

“Le parole per stare insieme”. Come mai questo titolo?

Il titolo nasce dal fatto che per noi antimafia vuol dire cittadinanza. La cittadinanza è il tassello dal quale si può partire con i più piccoli per co-struire una società responsabile con-tro le mafie.

L’importanza della crescita, della cultura e della formazione nella lot-ta alla mafia ed all’emarginazione?

L’emarginazione crea dei potenziali bacini ai quali le mafie possono at-tingere. Dove non c’è esigibilità del diritto c’è una cultura del favore. Proprio questa cultura è quella di cui si nutrono le mafie e che trova osta-colo nel senso di appartenenza alla comunità sana.

Questo libro esce dopo la pubblica-zione di “Alfabeto per il cittadino”, una guida illustrata realizzata da Libera.

“L’alfabeto del cittadino” viene pub-blicato nel 1996 subito dopo la nasci-ta di Libera. Rappresenta per Libera uno strumento educativo molto im-portante con cui comunicare i suoi valori anche ai più piccoli. L’impegno a narrare coincide con l’impegno per costruire una sana cittadinanza. Il lavoro si avvalse della collaborazio-

ne di Fatatrac, editore anche di “Le parole per stare insieme”, e dell’Asso-ciazione Nazionale Italiana Cantanti.

Quanto è rilevante l’associazioni-smo nella lotta per la legalità e con-tro la mafia?

È importante perché la lotta contro le mafie non è relegabile ai soli po-teri dello Stato (legislativo, esecuti-vo e giudiziario) ma ci vuole anche l’attenzione vigile della cittadinanza e quindi delle associazioni in cui la

cittadinanza stessa si ritrova e si organizza. Non è una lotta di un solo soggetto ma è necessaria una sinergia di diversi protagonisti che si coordinino per raggiungere un obiettivo comune per l’affermazio-ne dei diritti e contro tutte le ma-fie.

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L’obiettivo è tagliare un altro traguardo di legalità, festeggiando insieme l’ottima riuscita di un per-corso durato due anni e che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le forze sane della società e del territorio regionale e provinciale.

Con la chiusura del progetto, la cooperativa Le Terre di don Peppe Diana - Libera Terra, si prepara alla produzione della mozzarella utiliz-zando, a partire da novembre, tecno-logie produttive innovative e fonti di energia rinnovabili, con la collabo-razione dell’Assessorato all’agricol-tura della Regione Campania, della Provincia di Caserta, della Camera di Commercio di Caserta e delle Organizzazioni Agricole, partendo dai comuni di Castel Volturno, Can-cello ed Arnone, Carinola, Teano e Pignataro Maggiore. Il progetto “La Mozzarella della Legalità” è stato fi-nanziato dalla Fondazione con il Sud con il Bando storico-artistico e cul-turale 2008 e realizzato da Libera in collaborazione con il Comitato don Peppe Diana, Legacoop Campania, Erfes Campania, l’agenzia Cooperare con Libera Terra, Legambiente, la Confederazione italiana agricoltori e i due comuni di Castelvolturno e Cancello ed Arnone. Trasforma-re le terre di camorra, confiscate a spietati criminali, nelle Terre di don Peppe Diana, per continuare, nel suo segno, a costruire comunità alternative alle mafie, è lo scopo per il quale anche Fondazione Vodafone

Italia, Gruppo Unipol e Fondazione BNL hanno deciso di offrire il loro sostegno.

All’evento saranno presenti don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera e Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione con il Sud.

Chiusura del Progetto: “La Mozzarella della legalità” Il caseificio “Don Peppe

Diana” è stato realizzato con la collaborazione di:

La mozzarella della legalità è un progetto realizzato con il sostegno della

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A conclusione della Perugia-Assisi, che abbiamo convocato a cin-quant’anni dalla prima Marcia organizzata il 24 settembre 1961 da Aldo Capitini, vogliamo lanciare un nuovo appello per la pace e la fratel-lanza dei popoli. Lo facciamo richiamando il primo articolo della Dichiarazione Univer-sale dei Diritti Umani che proclama: “Tutti gli esseri umani nascono libe-ri ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. La fratellanza dei popoli si basa sulla dignità, sugli eguali diritti fondamentali e sulla cittadinanza universale delle persone che com-pongono i popoli. I diritti umani sono il nome dei bisogni vitali di cui è portatrice ogni persona. Essi interpellano l’agenda della politica la quale deve farsi carico di azioni con-crete per assicurare “tutti i diritti umani per tutti” a livello nazionale e internazionale. La sfida è tradurre in pratica il principio dell’interdi-pendenza e indivisibilità dei diritti umani - civili, politici, economici, sociali e culturali - e ridefinire la cit-tadinanza nel segno dell’inclusione. L’agenda politica dei diritti umani comporta che nei programmi dei partiti e dei governi ciascun diritto umano deve costituire il capoverso di un capitolo articolato concre-tamente in politiche pubbliche e misure positive. Il nostro appello per la pace e la fra-tellanza dei popoli contiene alcuni principi, proposte e impegni:

PrincipiPrimo. Il mondo sta diventando sempre più insicuro. Se continuia-mo a spendere 1.6 trilioni di dol-lari all’anno per fare la guerra non riusciremo a risolvere nessuno dei grandi problemi del nostro tempo: la miseria e la morte per fame, il cam-bio climatico, la disoccupazione, le mafie, la criminalità organizzata e la corruzione. Se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo smettere di fare la guerra e passare dalla sicurezza militare alla sicurezza umana, dalla sicurezza nazionale alla sicurezza comune.

Secondo. Se vogliamo la pace dobbiamo rovesciare le priorità della politica e dell’economia. Dobbia-mo mettere al centro le persone e i popoli con la loro dignità, responsa-bilità e diritti.

Terzo. La nonviolenza è per l’Italia, per l’Europa e per tutti via di uscita dalla difesa di posizioni insufficien-ti, metodo e stile di vita, strumento di liberazione, strada maestra per contrastare ogni forma d’ingiustizia e costruire persone, società e realtà migliori.

Quarto. Se vogliamo la pace dob-biamo investire sulla solidarietà e sulla cooperazione a tutti i livelli, a livello personale, nelle nostre comunità come nelle relazioni tra i popoli e gli stati. La logica perversa dei cosiddetti “interessi naziona-li”, del mercato, del profitto e della competizione globale sta impove-rendo e distruggendo il mondo. La solidarietà tra le persone, i popoli e

le generazioni, se prima era auspica-bile, oggi è diventata indispensabile.

Quinto. Non c’è pace senza una po-litica di pace e di giustizia. L’Italia, l’Europa e il mondo hanno bisogno urgente di una politica nuova e di una nuova cultura politica non-violenta fondata sui diritti uma-ni. Quanto più si aggrava la crisi della politica, tanto più è necessario sviluppare la consapevolezza delle responsabilità condivise. Serve un nuovo coraggio civico e politico.Sesto. Se davvero vogliamo la pace dobbiamo costruire e diffonde-re la cultura della pace positiva. Una cultura che rimetta al centro della nostra vita i valori della nostra Costituzione e che sappia generare comportamenti personali e politi-che pubbliche coerenti. Per questo, prima di tutto, è necessario edu-care alla pace. Educare alla pace è responsabilità di tutti ma la scuola ha una responsabilità e un compito speciali. Proposte e impegni 1. Garantire a tutti il diritto al cibo e all’acquaE’ intollerabile che ancora oggi più di un miliardo di persone sia privato del cibo e dell’acqua necessaria per sopravvivere mentre abbiamo tutte le risorse per evitarlo. Ed è ancora più intollerabile che queste atroci sofferenze siano aumentate dalla speculazione finanziaria sul cibo, dall’accaparramento delle terre fertili, dalla devastazione dell’agri-coltura e dalla privatizzazione dell’acqua.

La mozione finale della Marcia Perugia-Assisi

7 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

2. Promuovere un lavoro digni-toso per tuttiUn miliardo e duecento milioni di persone lavorano in condizioni di sfruttamento. Altri 250 milioni non hanno un lavoro. 200 milioni devo-no emigrare per cercarne uno. Oltre 12 milioni sono vittime della crimi-nalità e sono costrette a lavorare in condizioni disumane. 158 milioni di bambine e di bambini sono costretti a lavorare. Occorre ridare dignità al lavoro e ai lavoratori, giovani e anziani, di tutto il mondo. 3. Investire sui giovani, sulleducazione e la culturaUn paese che non investe, non valorizza e non dà spazio ai giovani è un paese senza futuro. La lotta alla disoccupazione giovanile deve diventare una priorità nazionale. Investire sulla scuola, sull’universi-tà, sulla ricerca e sulla cultura vuol dire investire sulla crescita sociale, politica ed economica del proprio paese. 4. Disarmare la finanza e co-struire un’economia di giustiziaLa finanza, priva di ogni controllo internazionale, sta mettendo in crisi l’Europa politica e provoca un drammatico aumento della povertà. Bisogna togliere alla finanza il pote-re che ha acquisito e ripristinare il primato della politica sulla finanza. Occorre tassare le transazioni finan-ziarie, lottare contro la corruzione e l’evasione fiscale e ridistribuire la ricchezza per ridurre le disugua-glianze sociali. 5. Ripudiare la guerra, tagliare le spese militariLa guerra è sempre un’inutile strage e va messa al bando come abbiamo fatto con la schiavitù. Anche quando la chiamiamo con un altro nome è incapace di risolvere i problemi che dice di voler risolvere e finisce per moltiplicarli. Promuovere e

difendere sistematicamente i diritti umani, investire sulla prevenzione dei conflitti e sulla loro soluzione nonviolenta, promuovere il disarmo, contrastare i traffici e il commercio delle armi, tagliare le spese militari e riconvertire l’industria bellica è il miglior modo per aumentare la nostra sicurezza. 6. Difendere i beni comuni e il pianeta.Se non impariamo a difendere e gestire correttamente i beni comu-ni globali di cui disponiamo, beni come l’aria, l’acqua, l’energia e la terra, non ci sarà né pace né sicu-rezza per nessuno. Nessuno si deve più appropriare di questi beni che devono essere tutelati e condivisi con tutti. Urgono istituzioni, po-litiche nazionali e internazionali democratiche capaci di operare in tal senso. Occorre ridurre la dipen-denza dai fossili, introdurre nuove tecnologie verdi e nuovi stili di vita non più basati sull’individualismo, la mercificazione e il consumismo. 7. Promuovere il diritto a un’in-formazione libera e pluralistaUn’informazione obiettiva, com-pleta, imparziale, plurale che mette al centro la vita delle persone e dei popoli è condizione indispensabi-le per la libertà e la democrazia. Sollecita la partecipazione alla vita e alle scelte della collettività; favori-sce la comprensione dei fenomeni più complessi che attraversano il nostro tempo, promuovere il dialogo e il confronto, costruisce ponti fra le civiltà, avvicina culture diverse, diffonde e consolida la cultura della pace e dei diritti umani. 8. Fare dell’Onu la casa comu-ne dell’umanità.Tutti nelle Nazioni Unite, le Nazioni Unite per tutti. Se vogliamo costru-ire un argine al disordine interna-zionale, i governi devono accettare

di democratizzare e rafforzare le Nazioni Unite mettendo in comune le risorse e le conoscenze per fron-teggiare le grandi emergenze sociali e ambientali mondiali. 9. Investire sulla società civile e sullo sviluppo della democra-zia partecipativaSenza una società civile attiva e responsabile e lo sviluppo della cooperazione tra la società civile e le istituzioni a tutti i livelli non sarà possibile risolvere nessuno dei grandi problemi del nostro tempo. Rafforzare la società civile respon-sabile e promuovere la democrazia partecipativa è uno dei modi più concreti per superare la crisi della politica, della democrazia e delle istituzioni. 10. Costruire società aperte e inclusive.Il futuro non è nella chiusura in comunità sempre più piccole, iso-late e intolleranti che perseguono ciecamente i propri interessi ma nell’apertura all’incontro con gli altri e nella costruzione di relazioni improntate ai principi dell’ugua-glianza e alla promozione del bene comune. Praticare il rispetto e il dialogo tra le fedi e le culture arricchisce e accresce la coesione delle nostre comunità. I rifugiati e i migranti sono persone e come tali devono vedere riconosciuti e rispet-tati i diritti fondamentali. Queste priorità devono essere portate avanti da ogni persona, a livello locale, nazionale e globale, in Europa come nel Mediterraneo. Per realizzarle abbiamo innanzitutto bisogno di agire insieme con una strategia comune e la consapevolez-za di avere un obiettivo comune. Per realizzarle abbiamo bisogno di dare all’Italia un governo di pace e una nuova politica, coerente in ogni ambito, e di investire con grande

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determinazione sulla costruzione di un’Europa dei cittadini, federale e democratica, aperta, solidale e nonviolenta e di una Comunità del Mediterraneo che, raccogliendo la straordinaria domanda di libertà e di giustizia della primavera araba, trasformi finalmente quest’area di grandi crisi e tensioni in un mare di pace e benessere per tutti.

La grande storia: “La pace in marcia”

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Lunedì 3 ottobre ore 23.10 - RAI TRE In occasione del cinquantenario della prima “Marcia della Pace e della fratellanza fra i popoli, Peru-gia-Assisi”, LA GRANDE STORIA presenta “La pace in marcia” un documentario di Giovanni Grasso e Andrea Orbicciani.

Per la prima volta sugli schermi, con filmati inediti, il racconto della marcia Perugia-Assisi fin dal suoi primi passi. Era il 24 settembre del 1961 quando, in una domenica piena di sole, migliaia di persone risaliro-no fino alla rocca della città di San Francesco.

Intellettuali come Calvino e Guttuso camminarono, per venticinque chi-lometri, al fianco di contadini, ope-rai, studenti, famiglie con bambini e tanta gente comune che dai bordi della strada si univa al corteo.

La Grande Storia ricostruisce il con-testo di uno degli anni più bui della guerra fredda, il 1961, tra l’invasione della “Baia dei Porci”, la costruzione del muro di Berlino e la ripresa degli esperimenti atomici, dopo una breve parentesi di apparente ‘distensione’ tra USA e URSS.

La marcia fu ideata e promossa da Aldo Capitini, un intellettuale oggi quasi dimenticato, straordi-naria figura di filosofo e animatore culturale, padre del Movimento Nonviolento italiano. La Grande Storia racconta il lungo percorso spirituale che dall’opposizione senza armi al regime fascista, passando attraverso lo studio del pensiero di Gandhi, fino alle prime battaglie per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare, portò Capitini a realizzare la prima Marcia della Pace. Evento che, nonostante il successo immediato, sembrò una iniziativa destinata all’oblio.

Ma nel 1978, dieci anni dopo la mor-te dello stesso Capitini, i suoi amici vollero riproporre l’iniziativa. Da quell’anno la marcia, che ha avuto una cadenza più regolare, è diven-tata un grande appuntamento per migliaia di italiani.

19 edizioni, ogni edizione un tema, legato agli avvenimenti internazio-nali del momento, per dare un senso concreto alla parola pace. “Perché - come ha ricordato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, rete di associazioni che attualmente organizza la marcia - la pace non si definisce solo in nega-tivo, come ‘assenza’ di guerra, ma anche in positivo, come rispetto di tutti i diritti umani. Non ci può essere pace dove non ci sia per tutti diritto alla vita, al cibo, alla salute, all’acqua, alla casa, a un lavoro... perfino diritto al divertimento”.

Libera incontra la delegazione del GRECO al Ministero della Giustizia

Libera è stata invitata il 4 ottobre dal Ministero della Giustizia a partecipare al panel “Incriminations-NGOs”, in occasione della visita di valutazione in Italia del Terzo Ciclo della Delegazione dell’organo del Consiglio d’Europa GRECO, Gruppo di Stati contro la Corruzione.

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Incontri, riflessioni e impegno sociale in memoria

di Gaetano Marchitelli

1 e 2 ottobre 2011

“Stava lavorando come tutte le sere e a 15 anni è morto. Ucciso dalla ma-fia”. (da la Repubblica del 3 ottobre 2003).

Dopo otto anni dalla scomparsa di Gaetano Marchitelli, giovane vitti-ma innocente di mafie, Libera Bari insieme a Francesca e Vito Marchi-telli, genitori di Gaetano, il Comune di Bari e le istituzioni, le scuole ed il territorio di Carbonara e dintorni, ha deciso di dedicare una due giorni fatta di testimonianze, riflessioni e impegno sociale.

Ad avviare questo percorso sarà un gesto simbolico rappresentato da un flash mob all’interno della scuola media De Marinis di Carbonara: un fiore bianco disegnato sulla lavagna di ogni classe.

Il primo incontro si terrà sabato 1 ottobre presso la scuola media De Marinis dove, a partire dalle 9.30, si svolgerà una tavola rotonda mo-derata da Mario Dabbicco (Libera Bari) a cui parteciperanno: i signori Marchitelli, il Pubblico Ministero Desirè Di Geronimo, che ha cu-rato le indagini del caso, il Sindaco di Bari Michele Emiliano, Ales-sandro Cobianchi, coordinatore regionale di Libera e Gloria Vici-no, referente regionale di Libera per le scuole.

In tale occasione interverrano: Vito e Francesca Marchitelli, genitori di Gaetano, Alessandro Cobian-chi, Coord. Libera Puglia e Ma-rio Dabbicco di Libera Bari, Don Nunzio Marinelli, parroco della Chiesa madre S.M. Assunta di Cas-sano, Simmaco Perillo, socio della Coop. Sociale “Al di là dei sogni” di Sessa Aurunca (CE).

Libera Bari vi invita ad una parte-cipazione viva affinché l’antimafia sociale possa rompere il silenzio e portare dei cambiamenti in una real-tà locale che non ci è affatto lontana.

Bari: “La memoria che genera cambiamento”

L’incontro si pone l’obiettivo di coin-volgere piccoli e grandi, autorità, pre-sidi e scuole limitrofe, così come tutti gli attori sociali del territorio locale affinché il ricordo di Gaetano resti vivo nella memoria dell’intera comu-nità barese e si trasformi in motivo di impegno quotidiano e di lotta con-tro la criminalità organizzata.

Al termine del dibattito, si marcerà dalla scuola De Marinis verso il luo-go in cui Gaetano ha perso la vita il 2 ottobre del 2003 (Via De Marinis) insieme alle istituzioni e alla cittadi-nanza per un momento di comme-morazione.

Domenica 2 ottobre l’appuntamento sarà invece a Cassano, presso la Sala consiliare del Comune, dove verrà presentato, a partire dalle 18.00, il nuovo presidio di Libera “Gaetano Marchitelli”, primo a portare il nome della giovane vittima pugliese. “Ab-biamo deciso di dedicare il presidio alla memoria di Gaetano” - spiegano i soci del presidio nascente - “perché crediamo che sia importante essere vicini ai parenti delle vittime inno-centi del nostro territorio.

Gaetano aveva 15 anni quando acci-dentalmente è rimasto ucciso in un agguato. Noi sentiamo il peso di que-sto omicidio che ha spezzato una vita innocente. Il suo ricordo ci spinge ad agire sul territorio e per la citta-dinanza, ma soprattutto sui più gio-vani coinvolgendoli in attività sane, creative e di riflessione in un percor-so di educazione alla legalità”.

11 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

Nell’ambito delle molteplici attività di “Libera, associazioni, nomi e nu-meri contro le mafie”, , in armonia con quanto essa stessa si prefigge, confortati dal successo riscosso dal-le precedenti edizioni, trova posto il 4° Premio di giornalismo scolastico “Mauro Rostagno”, edizione regiona-le, anno 2011, promosso da LIBERA Informazione, LIBERA Formazio-ne e il Coordinamento Provinciale di LIBERA Trapani, su progetto del Presidio di Libera “Peppino Impasta-to” di Calatafimi Segesta (Trapani).Saranno interessati:- studenti delle scuole superiori di 2° grado della Sicilia nelle vesti di giornalisti;- un personaggio di spicco nell’ambi-to dell’antimafia, in qualità d’inter-vistato;- un gruppo di giornalisti con l’inca-rico di commissione giudicatrice.

L’obiettivo del presente premio è consentire agli alunni d’affacciarsi al mondo giornalistico per mezzo dell’intervista, permettendo loro il “faccia a faccia” con rappresentanti di vertici istituzionali, trattan-do temi riguardanti le finalità di Libera. (Vds: www.libera.it e www.liberainformazione.org).

“Mafia e antimafia: il ruolo della so-cietà civile e responsabile”redigendo delle domande le qua-li, qualora prescelte da un’apposi-ta commissione, saranno poste, in seguito, con un’intervista diretta (faccia a faccia), a un personaggio di

spicco dell’antimafia, con una mani-festazione specifica che si terrà a Ca-latafimi Segesta (TP). Ogni singola istituzione scolastica sarà presente alla manifestazione-intervista con una propria delegazione.I nomi degli studenti che fanno capo alle domande prescelte per l’inter-vista diretta saranno resi noti con l’apertura della manifestazione dan-do inizio all’ultima fase del concorso; quindi, gli studenti preposti siede-ranno al tavolo dell’intervista. Con la premiazione della “migliore inter-vista” avrà termine il percorso effet-tuato. Lo staff di Libera che gestisce il concorso è a completa disposizione per qualsiasi chiarimento relativo al bando.

Faccia a faccia 2012: 4° premio di giornalismo

scolastico “Mauro Rostagno”Maggiori informazioni sul sito www.libera.it

12 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie

Domenica 13 novembre la Na-zionale sarà a Rizziconi, in pro-

vincia di Reggio Calabria, per una seduta di allenamento sul campo sorto su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta.

La FIGC aveva assunto l’impegno di portare gli Azzurri a Rizziconi, accogliendo la proposta dell’Associa-zione Libera, dopo l’ incontro di don Luigi Ciotti con il presidente Abete e il Commissario tecnico Prandelli: la presenza della Nazionale a Rizziconi vuole essere insieme una testimo-nianza di solidarietà nei confronti della popolazione calabrese e di im-pegno civile nella lotta contro la cri-minalità organizzata.

Con il Commissario prefettizio del Comune, i responsabili delle Forze dell’Ordine e gli attivisti di Libera, la Federcalcio definirà nei prossimi giorni i dettagli dell’iniziativa, che è stata preceduta a luglio da un sopral-luogo tecnico-organizzativo, con la collaborazione dell’Amministrazione e delle autorità provinciali. L’allena-mento della Nazionale, domenica 13 novembre, 48 ore prima dell’ami-chevole Italia-Uruguay, avrà come sede il campo di Rizziconi (costruito su un terreno confiscato dalla ma-gistratura alla ‘ndrangheta) e sarà anche l’occasione per un incontro tra gli Azzurri e i giovani della comunità locale.

La Nazionale a Rizziconi

Gli Azzurri si alleneranno sul campo sorto su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta

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È disponibile l’edizione di “Sapere per sapere essere” per l’anno sco-lastico 2011-12. La pubblicazione è stata arricchita con contenuti aggior-nati e percorsi inediti, prevedendo da quest’anno anche alcune proposte per le scuole primarie.Più che uno strumento esaustivo, “Sapere per sapere essere” mira ad essere un riferimento destinato a in-segnanti e educatori che intendono proporre percorsi di educazione ai temi della cittadinanza responsabile e della legalità democratica.Un insegnante/educatore può segui-re per intero la proposta metodologi-ca di un percorso oppure modificarne o integrarne tappe e documenti, pur mantenendo intatte le caratteristiche dell’intervento. A ogni percorso se-guono degli allegati che possono es-sere fotocopiati e dati in visione agli

allievi per i lavori di gruppo. I percor-si possono essere affrontati in modo progressivo, uno di seguito all’altro, anche in più anni scolastici, oppure essere scelti in base ad un interesse specifico, in collegamento a situazio-ni proprie del territorio di apparte-nenza.I percorsi didattici:

SCUOLE PRIMARIELe parole per stare insieme. Un alfa-betiere per crescereDiritti in giocoDalla parte giusta

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADOLibera la NaturaDiritto e rovescio della medaglia. Diamo valori allo sport

Sapere per saper essere

Luca Barbarossa conduce LA FI-NALE DEI CONCERTI CONTRO LE MAFIE. Un concorso che ha visto impegnati 105 gruppi giovanili che hanno scelto di veicolare attra-verso la propria musica la cultura dell’Antimafia e della Responsabili-tà. Il mega concerto di conclusione organizzato dalla Provincia di Roma in collaborazione con l’associazione Libera, la scuola di musica “Musica Incontro” e la Consulta provinciale degli studenti di Roma e provincia, che vedrà alternarsi 19 band ed artisti emergenti della provincia di Roma in un mega spettacolo a cui parteciperanno importanti artisti come MAX GAZZE, FEDERICO ZAMPAGLIONE.

Venerdì 14 ottobre presso l’area concerti della Casa del Jazz di Roma (Via di Porta Ardeatina, 55), dalle 16:00 alle 20:00. Naturalmente INGRESSO GRATU-ITO! Sul palcoWASABIAFMATTENPUNKARREMIFAMALEILPETTOGIULLARI DI CORTETHE ARIPOTIOCA AKA THE CHANGERSNEW SOUND EXPRESSWINGED CHARIOTMATTEO COSTANZOHEART DESEASE

PIETRO LA TERZA TRIOSMILABOPEN MINDBELLS IN AUTUMNNEOPRENETHE RISING FUNKSNIKECAOS LIQUIDO92PERIODICO Tutti con un unico obiettivo: essere presenti e parte attiva nella lotta contro tutte le mafie!

Giornata conclusiva: Concerti contro le mafie

Mangiare giusto, mangiare con gusto!La scuola adotta una vittima di mafia

SCUOLE SECONDARIE DI SECON-DO GRADOGli esseri umani non sono merce di scambioCi siamo cor-rotti!Informati per informareLa mafia attraverso il cinema

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