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LEZIONE 10. DELLA SCUOLA DEL SABATO. ESPIAZIONE SULLA CROCE. PER SABATO 6 DICEMBRE 2008. DESTINAZIONE GETSEMANI: LA ANGOSCIA. Nel momento in cui arrivò al giardino del Getsemani non fu più in grado di contenere le proprie emozioni e iniziò a condividerle con Pietro, Giacomo e Giovanni. - PowerPoint PPT Presentation
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LEZIONE LEZIONE 1010
DELLA SCUOLA DEL SABATODELLA SCUOLA DEL SABATO
ESPIAZIONE SULLA CROCEESPIAZIONE SULLA CROCE
PER SABATO 6 DICEMBRE 2008PER SABATO 6 DICEMBRE 2008
Nel momento in cui arrivò al Nel momento in cui arrivò al giardino del Getsemani non giardino del Getsemani non fu più in grado di contenere fu più in grado di contenere le proprie emozioni e iniziò a le proprie emozioni e iniziò a condividerle con Pietro, condividerle con Pietro, Giacomo e Giovanni. Giacomo e Giovanni.
“L'anima mia è oppressa da
tristezza mortale” (Marco, 14: 34)
Qual’è fu la ragione precisa dell’angoscia
di Gesù?
Qual’è fu la ragione precisa dell’angoscia
di Gesù?
Fu la paura per il trattamento che gli avrebbero riservato gli uomini?
Fu il peso dei peccati del mondo che portava su di sé?
Cominciò a essere cosciente della vicinanza della morte?
Gesù doveva bere il calice del vino dell’ira di Dio.
Tre volte pregò il Padre che passasse da lui quel calice e trovasse un’altro modo per salvare l’uomo.
La risposta del Padre fu il silenzio. La risposta del figlio fu l’ubbidienza.
Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza.
“Non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?” (Giovanni 18: 11)
“Non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?” (Giovanni 18: 11)
La separazione da suo Padre?
Il compimento delle profezie messianiche?
L’ira di un giusto Giudice?
Cosa significa il calice per Gesù?
Cosa significa il calice per Gesù?
“Mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messo le mani addosso; ma questa è l'ora vostra, questa è la potenza delle tenebre ” (Luca 22: 53)
Tra le tante indegnità Tra le tante indegnità subite, stava per essere subite, stava per essere tradito e dato nelle mani tradito e dato nelle mani dei peccatori.dei peccatori.
““La luce di Dio stava La luce di Dio stava già ritirandosi della già ritirandosi della sua vista, ed egli sua vista, ed egli stava passando nelle stava passando nelle mani delle forze mani delle forze dell’oscurità” dell’oscurità” (Ellen White, Bible Echo and Signs of the (Ellen White, Bible Echo and Signs of the Times, 1 agosto 1892)Times, 1 agosto 1892)
Chi ha dato Gesù nelle mani dei peccatori?
Chi ha dato Gesù nelle mani dei peccatori?
Giuda Iscariota?
Il Padre?
Lui stesso?
Io e te?
Cristo è entrato nel regno delle tenebre e ha vissuto l’esperienza che sarebbe toccata a noi; lo ha fatto per liberarci dalla schiavitù del male.
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo soffrirono terribilmente sulla croce. Mai prima d’allora erano stati separati e mai più lo saranno.
Però, per un momento, subirono questa separazione per amore dell’uomo, per la sua salvezza eterna.
“Dio mio, Dio mio, perché mi
hai abbandonato?”
(Matteo 27: 46)
“Era necessario che le tenebre spaventose circondassero il suo animo per il ritiro dell’amore e del favore del Padre, perché in quel momento era
al posto del peccatore… il Giusto dovette soffrire la condanna e l’ira di Dio, non un sentimento di
vendetta, poiché il cuore del Padre si struggeva del dolore più immenso mentre il Figlio senza colpa
pativa la punizione del peccato. Questa separazione momentanea delle forze divine non
avrà mai più luogo per l’eternità” 7BC, p. 924
Gesù, volontariamente, diede la sua vita sulla croce. Depone il suo Spirito
per riprenderselo. Nessuno poteva togliere la vita al Giusto, lui la diede
per amore.
“perché io depongo la mia vita per riprenderla
poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo
da me”(Giov 10: 17-18)
“È compiuto” significa che il perfetto sacrificio espiatorio è stato offerto una volta per
tutte e che cielo e terra si sono ricongiunti grazie ad
esso. Il piano della salvezza, nascosto per secoli, viene
pienamente svelato all’universo con la morte
ubbidiente del Figlio di Dio sulla croce. Il Signore ha offerto il sacrificio e ora il suo potere espiatorio è a
disposizione di ogni essere umano che considera la
croce l’unica strada per la salvezza.
“L’agonia patita da Cristo offre una
concezione più vasta, profonda ed estesa del carattere del peccato e della pena che Dio farà
cadere su quanti continuano a peccare. Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù per ogni
peccatore pentito che crede in lui.” 5 BC, p.
1103
Sulla croce, Gesù ha vissuto in tutta la sua pienezza la
separazione eterna del
peccatore da Dio. Ma Dio stesso era in Cristo mentre pagava la colpa
del male, espiando per i nostri peccati.