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Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2, comma 20/b legge 662/96 Filiale E.P.I. 52100 Arezzo aut. nr. 745 dell’26.08.97 - Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Benemerito Euro 103,00 Estero Euro 37,00 - Estero via aerea Euro 52,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Direttore: Vincenzo Lucente. Redazione, Amm. Soc. Coop. a.r.l. Giornale L’Etruria - Cortona Loc. Vallone 34/B - Casella Postale N° 40 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 L ETRURIA PAGINA 1 di Enzo Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXI - N° 12 - Lunedi 30 giugno 2003 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] L o scorso anno dovemmo rilevare che l’opuscolo di Informazioni turistiche re- lative a Cortona, edito dal- l’APT di Arezzo, aveva la grossa lacuna di non identificare nel grafico della penisola la nostra realtà. Anche quest’anno dobbiamo purtroppo riconsiderare le ca- renze che questa Azienda di Pro- mozione turistica continua ad e- videnziare nell’opuscolo di Corto- na 2003 uscito anche questa volta tardivamente. Da un punto di vista grafico non c’è che dire: è bello, elegante, in gran parte esaustivo di notizie, realizzato questa volta anche con la collaborazione del Comune di Cortona. Ma non tutto riesce, soprat- tutto se si lavora con superficialità e vorremmo evitare di pensare con malafede. Non si può consegnare al turista che giunge a Cortona un opuscolo di informazioni turisti- che che salti a piè pari tutte le strutture alberghiere, le aziende agrituristiche e gli ostelli della gioventù del territorio. C’è stato detto che il turista riceve due opuscoli, quello relati- vo all’informazione turistica di Cortona e l’altro, Annuario 2003, con tutti gli indirizzi delle strutture recettive di tutta la provincia. Non concordiamo con questa imposta- zione che non mette in giusto risalto l’imprenditorialità recettiva del nostro territorio e la relega in un opuscolo anonimo della pro- vincia. Il turista quando giunge a Cortona deve trovare tutte le infor- mazioni utili in un unico do- cumento perché così è giusto, perché così può recepire una mi- gliore e più puntuale possibilità di consultazione. Ci meravigliamo che anche l’Amministrazione Comunale non sia stata sollecita nel rilevare questa grossa carenza. Sicuramente il turista conti- nuerà a portare con se l’opuscolo di Cortona 2003 e butterà, dopo una consultazione veloce, l’Annu- nario 2003. Che spreco di denaro pubblico. Se vorrà successivamente tor- nare a Cortona dovrà avere la buona volontà di prendere il telefono e avere quelle informa- zioni che oggi gli vengono tolte da un opuscolo che le ha sempre contenute. Questa nostra posizione del tutto personale, vorremmo fosse suffragata nei prossimi numeri anche dalle opinioni degli opera- tori del settore che sono stati così pesantemente penalizzati. Ai dirigenti dell’APT un consi- glio molto amichevole: Cortona è una realtà turistica di tutto rispetto che giova all’intero territorio pro- vinciale, diminuirne l’importanza sicuramente non è produttivo. C he cosa sia non è ancora dato saperlo, certo è, che di una cosa strana si tratta. Un singolare avvenimento, che in questi ultimi giorni, ha catalizzato l’attenzione di centi- naia e centinaia di persone accorse per vedere con i propri occhi questa figura geometrica “scolpita” a regola d’arte in un campo di grano dei “Pratoni”, nei pressi di Creti. Due cerchi di 50 e 17 metri uniti da un lungo corridoio e corredati da due braccia laterali a forma d’ancora. Che cosa rappresenti? Que- sto è ancora un mistero, anche se il fenomeno in realtà, un nome, rigorosamente in inglese, ce l’ha: “Crop Circle”, cerchi nel grano. In Inghilterra fin dagli anni ’70, se ne vedono a centi- naia ad ogni stagione propizia, mentre in Italia il fenomeno ha cominciato a manifestarsi solo da un anno a questa parte, con la comparsa di una quindicina di casi, anche se gli avvistamen- ti di questo tipo sono mondiali. Da chi e come sono dise- gnati? Un altro mistero. Gli studiosi d’ufologia non hanno dubbi che si tratti di “forze” e “segni” paranormali che vanno esaminati e capiti, mentre gli scettici gridano ad un enorme bluff. Chi di loro ha ragione? Im- possibile dirlo. I responsabili del centro ufo- logico nazionale, accorsi subito dopo che Teletruria aveva reso noto l’evento nel corso di un servizio del telegiornale della sera con immagini esclusive girate dall’alto insieme ai piloti Giampiero Coradeschi e Damia- no Gagliardi dell’aereoclub Val- dichiana, non sono voluti giun- gere a conclusioni affrettate. Per annoverare questo “Crop circle” tra quelli ritenuti autentici bisognerà aspettare i risultati di laboratorio compiuti sui campioni di terreno e di spighe che gli stessi studiosi hanno prelevato. E pensare che dieci mesi fa persino il popolare Mel Gibson si era reso protagonista di una storia di questo tipo…peccato, però, che in quel caso fosse solo un film, il “Signs” che spopolò al cinema! Laura Lucente 50 metri 17 metri UFO o abile scherzo, resta il mistero Centri Sociali e la villa di Salcotto R ivolgo questa lettera ai giovani dei cosiddetti “Centri Sociali”, che han- no occupato la Villa di Salcotto di proprietà del comune di Cortona. Ipocrisia-Sf. L’essere ipocrita; finzione; simulazione di purezza; doppiezza. Incoerenza-Sf. Mancanza di coe- renza; mancanza di coordinamen- to tra pensiero ed azione; contrad- dizione. Inizierò con il dire che non sono un’estremista. Io credo nella Democrazia quella con la “D” maiuscola per intenderci, e almeno fino a qualche tempo fa credevo ancora nell’illusione di una certa intelligenza, di una certa coerenza, in una certa categoria di persone della quale non ho fatto assolutamente mai parte a livello politico ma rispettavo lo stesso. Perché è di rispetto che si parla nell’affrontare l’argomento del- l’occupazione della villa Salcotto alle pendici di Cortona. Rispetto per le istituzioni, per le leggi, per i concittadini e per la coerenza stessa di un’ideologia. Ebbene questo rispetto non esiste; non è “dato” dai giovani che hanno occupato questa casa e non verrà quindi ricambiato dai cittadini (almeno da coloro che sono coerenti) di questo comune. Tutti hanno il diritto di prote- stare contro quello che ritengono errato, e lo scopo di questa lettera non è assolutamente quello di rendersi strumento per attaccare gli ideali della protesta (che peral- tro io non condivido assolutamen- te) o il diritto a protestare dei manifestanti. Lo scopo di questa lettera è criticare la mancanza di coerenza da parte dei manifestan- ti. Poco tempo fa, parlando con una persona di mia conoscenza che ha visitato la casa occupata e preso parte ad un paio di riunioni di questi individui, è stato confer- mato un sospetto che da qualche tempo io e molti altri ci eravamo fatti. Infatti, i giovani che hanno occupato la casa sostengono di protestare contro la Globalizza- zione e i mercati americani capi- talisti ed imperialisti, però (e qui mi rivolgo ai lettori coscienziosi e ai cittadini di Cortona) NON è così; o meglio forse lo è per circa il cinque per cento del tempo. Le cosiddette “riunioni” di queste persone non sono altro che “orge” di prodotti alcolici (e forse peggio…) alle quali queste persone partecipano bivaccando nella sporcizia più sordida in una bella casa di proprietà della comunità; anziché essere per, esempio, a studiare o lavorare; perché, sapete, l’educazione fa derivare dalla politica e dalla democrazia dei veri valori, mentre l’ignoranza produce solo estremi- smo da una parte o dall’altra. Adesso introduciamo la parola “Ipocrisia” della quale ho scritto una defizione presa da dizionario a testa di questa lettera: L’ipocrisia di questi manifestanti sta nel fatto che queste proteste (ancora, contro la Globalizzazione e i mercati americani capitalisti) sono portati avanti in modo più che ironico quasi… ridicolo da individui vestiti con scarpe “Nike”, jeans “Levis” e magliette “Polo”, durante le loro riunioni questi individui (e qui forse… faccio una congettura pericolosa eh!) guardano l’ora su orologi “Swatch”! Dunque vergogna! Perché questa proposta potrebbe essere anche, al limite, accettabile se non fossero presenti tali elementi di ipocrisia ed incoerenza nei manifestanti. Le autorità hanno dunque il diritto ed il dovere di occuparsi di questo scandalo di una protesta nel modo che più si addice ad un comune abuso van- dalico di proprietà pubblica. Questi manifestanti vanno rimossi senza violenza ma con molta decisione, e mandati a protestare in strada, magari sotto Natale quando fuori è freddo; la storia ci insegna che il Generale Inverno non lo ha mai battuto nessuno! Quando queste proteste sa- ranno portate avanti con base in residenze private, (con il permes- so dei proprietari) e non in una casa di proprietà pubblica (ricor- datevi cortonesi, che la ristruttura- zione della villa-bivacco la paghe- rete voi con le vostre tasse); quan- do i manifestanti smetteranno di bivaccare col pretesto di combat- tere; quando smetteranno di par- lare con i telefonini ogni due minuti; quando si cuciranno i vestiti da soli, con degli stracci, in segno di protesta contro le ditte capitaliste: allora, io li rispetterò. Niccolò Baldelli-Boni PS: Chi è d’accordo con me, faccia sentire la sua voce. L’opinione di un giovane lettore E’ giusto che si debba aprire un sereno dibattito sul problema che è stato posto al tappeto portando all’attenzione pubblica le proprie idee Affittasi a ragazze due posti letto in camera doppia in un’accogliente appartamento situato a Perugia in piazzale Giotto (tra via dei Filosofi e via della Pallotta) composto da cuci- na, ampio salone, due camere dop- pie, bagno e ripostiglio. Apparta- mento dotato di TV, lavatrice, telefo- no, riscaldamento centralizzato e nu- merosi altri confort. Affitto compreso di spesa condominiale e riscalda- mento Euro 200,00. Telefonare allo 347/8749568 - 0575- /62322 ore pasti. APT, matrigna di Cortona

L'Etruria dodici 2003

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Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2, comma 20/b legge 662/96 Filiale E.P.I. 52100 Arezzo aut. nr. 745 dell’26.08.97 - Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Benemerito Euro 103,00Estero Euro 37,00 - Estero via aerea Euro 52,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Direttore: Vincenzo Lucente. Redazione, Amm. Soc. Coop. a.r.l. Giornale L’Etruria - Cortona Loc. Vallone 34/B - Casella Postale N° 40 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

L’ETRURIA

PAGINA 1

di Enzo Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXI - N° 12 - Lunedi 30 giugno 2003 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

Lo scorso anno dovemmorilevare che l’opuscolo diInformazioni turistiche re -la tive a Cortona, edito dal -

l’APT di Arezzo, aveva la gros salacuna di non identificare nelgrafico della penisola la nostrarealtà.

Anche quest’anno dobbiamopurtroppo riconsiderare le ca -renze che questa Azienda di Pro -

mozione turistica continua ad e -videnziare nell’opuscolo di Cor to -na 2003 uscito anche questa voltatardivamente.

Da un punto di vista graficonon c’è che dire: è bello, elegante,in gran parte esaustivo di notizie,realizzato questa volta anche conla collaborazione del Comune diCortona.

Ma non tutto riesce, soprat-tutto se si lavora con superficialitàe vorremmo evitare di pensarecon malafede.

Non si può consegnare alturista che giunge a Cortona unopuscolo di informazioni turisti-che che salti a piè pari tutte lestrutture alberghiere, le aziendeagrituristiche e gli ostelli dellagioventù del territorio.

C’è stato detto che il turistariceve due opuscoli, quello relati-vo all’informazione turistica diCortona e l’altro, An nuario 2003,con tutti gli indirizzi delle strutture

recettive di tutta la provincia. Nonconcordiamo con questa imposta-zione che non mette in giustorisalto l’imprenditorialità recettivadel nostro territorio e la relega inun opuscolo anonimo della pro -vincia.

Il turista quando giunge aCortona deve trovare tutte le infor-mazioni utili in un unico do -cumento perché così è giusto,perché così può recepire una mi -gliore e più puntuale possibilità diconsultazione.

Ci meravigliamo che anchel’Amministrazione Comunale nonsia stata sollecita nel rilevarequesta grossa carenza.

Sicuramente il turista conti-nuerà a portare con se l’opuscolodi Cortona 2003 e butterà, dopouna consultazione veloce, l’Annu -nario 2003. Che spreco di denaropubblico.

Se vorrà successivamente tor -na re a Cortona dovrà avere labuona volontà di prendere iltelefono e avere quelle informa-zioni che oggi gli vengono tolte daun opuscolo che le ha semprecontenute.

Questa nostra posizione deltutto personale, vorremmo fossesuffragata nei prossimi numerianche dalle opinioni degli opera-tori del settore che sono stati così

pesantemente penalizzati.Ai dirigenti dell’APT un consi-

glio molto amichevole: Cortona èuna realtà turistica di tutto rispettoche giova all’intero territorio pro -vinciale, diminuirne l’importanzasicuramente non è produttivo.

Che cosa sia non è ancoradato saperlo, certo è, chedi una cosa strana sitratta.

Un singolare avvenimento,che in questi ultimi giorni, hacatalizzato l’attenzione di centi-naia e centinaia di personeaccorse per vedere con i propriocchi questa figura geometrica“scolpita” a regola d’arte in uncampo di grano dei “Pratoni”,nei pressi di Creti.

Due cerchi di 50 e 17 metriuniti da un lungo corridoio ecorredati da due braccia lateralia forma d’ancora.

Che cosa rappresenti? Que -sto è ancora un mistero, anchese il fenomeno in realtà, unnome, rigorosamente in inglese,ce l’ha: “Crop Circle”, cerchi nelgrano.

In Inghilterra fin daglianni ’70, se ne vedono a centi-naia ad ogni stagione propizia,mentre in Italia il fenomeno hacominciato a manifestarsi soloda un anno a questa parte, conla comparsa di una quindicinadi casi, anche se gli avvistamen-ti di questo tipo sono mondiali.

Da chi e come sono di se -gnati?

Un altro mistero. Gli studiosi d’ufologia non

hanno dubbi che si tratti di“forze” e “segni” paranormaliche vanno esaminati e capiti,mentre gli scettici gridano adun enorme bluff.

Chi di loro ha ragione? Im -possibile dirlo.

I responsabili del centro ufo -logico nazionale, accorsi subitodopo che Teletruria aveva resonoto l’evento nel corso di unservizio del telegiornale dellasera con immagini esclusivegirate dall’alto insieme ai pilotiGiampiero Cora de schi e Da mia -no Gagliardi del l’aereoclub Val -di chiana, non sono voluti giun -gere a conclusioni af frettate.

Per annoverare questo“Crop circle” tra quelli ritenutiautentici bisognerà aspettare irisultati di laboratorio compiutisui campioni di terreno e dispighe che gli stessi studiosihanno prelevato.

E pensare che dieci mesi fapersino il popolare Mel Gibson siera reso protagonista di unastoria di questo tipo…peccato,però, che in quel caso fosse soloun film, il “Signs” che spopolò alci nema!

Laura Lucente

50 metri

17 metri

UFO o abile scherzo, resta il mistero

Centri Sociali e la villa di Salcotto

Rivolgo questa lettera aigiovani dei cosiddetti“Cen tri Sociali”, che han -no occupato la Villa di

Salcotto di proprietà del comunedi Cortona.Ipocrisia-Sf. L’essere ipocrita;finzione; simulazione di purezza;doppiezza.Incoerenza-Sf. Mancanza di coe -renza; mancanza di coordinamen-to tra pensiero ed azione; contrad-dizione.

Inizierò con il dire che nonso no un’estremista. Io credo nellaDemocrazia quella con la “D”maiu scola per intenderci, ealmeno fino a qualche tempo facredevo ancora nell’illusione diuna certa intelligenza, di una certacoerenza, in una certa categoria dipersone della quale non ho fattoassolutamente mai parte a livellopolitico ma rispettavo lo stesso.Perché è di rispetto che si parlanell’affrontare l’argomento del -l’oc cupazione della villa Salcottoalle pendici di Cortona. Rispettoper le istituzioni, per le leggi, per iconcittadini e per la coerenzastessa di un’ideologia. Ebbenequesto rispetto non esiste; non è“dato” dai giovani che hannooccupato questa casa e non verràquindi ri cambiato dai cittadini(almeno da coloro che sonocoerenti) di questo comune.

Tutti hanno il diritto di prote-stare contro quello che ritengonoerrato, e lo scopo di questa letteranon è assolutamente quello direndersi strumento per attaccaregli ideali della protesta (che peral-tro io non condivido assolutamen-te) o il diritto a protestare dei

manifestanti. Lo scopo di questalettera è criticare la mancanza dicoerenza da parte dei manifestan-ti.

Poco tempo fa, parlando conuna persona di mia conoscenzache ha visitato la casa occupata epreso parte ad un paio di riunionidi questi individui, è stato confer-mato un sospetto che da qualchetempo io e molti altri ci eravamofatti. Infatti, i giovani che hannooccupato la casa sostengono diprotestare contro la Globa liz za -zione e i mercati americani capi -talisti ed imperialisti, però (e quimi rivolgo ai lettori coscienziosi eai cittadini di Cortona) NON ècosì; o meglio forse lo è per circail cinque per cento del tempo. Leco siddette “riunioni” di questepersone non sono altro che“orge” di prodotti alcolici (e forsepeggio…) alle quali questepersone partecipano bivaccandonella sporcizia più sordida in unabella casa di proprietà dellacomunità; anziché essere per,esempio, a studiare o lavorare;perché, sapete, l’educazione faderivare dalla politica e dallademocrazia dei veri valori, mentrel’ignoranza produce solo estremi-smo da una parte o dall’altra.

Adesso introduciamo laparola “Ipocrisia” della quale hoscritto una defizione presa dadizionario a testa di questa lettera:L’ipocrisia di questi manifestantista nel fatto che queste proteste(ancora, contro la Globalizzazionee i mercati americani capitalisti)sono portati avanti in modo piùche ironico quasi… ridicolo daindividui ve sti ti con scarpe “Nike”,

jeans “Le vis” e magliette “Polo”,durante le loro riunioni questiindividui (e qui forse… facciouna congettura pericolosa eh!)guardano l’ora su orologi“Swatch”!

Dunque vergogna! Perchéque sta proposta potrebbe essereanche, al limite, accettabile se nonfossero presenti tali elementi diipocrisia ed incoerenza neimanifestanti. Le autorità hannodunque il diritto ed il dovere dioccuparsi di questo scandalo diuna protesta nel modo che più siaddice ad un comune abuso van -dalico di proprietà pubblica.Questi manifestanti vanno rimossisenza violenza ma con moltadecisione, e mandati a protestarein strada, magari sotto Natalequando fuori è freddo; la storia ciinsegna che il Generale Invernonon lo ha mai battuto nessuno!

Quando queste proteste sa -ran no portate avanti con base inresidenze private, (con il permes-so dei proprietari) e non in unacasa di proprietà pubblica (ricor-datevi cortonesi, che la ristruttura-zione della villa-bivacco la paghe-rete voi con le vostre tasse); quan -do i manifestanti smetteranno dibivaccare col pretesto di combat-tere; quando smetteranno di par -lare con i telefonini ogni dueminuti; quando si cuciranno ivestiti da soli, con degli stracci, insegno di protesta contro le dittecapitaliste: allora, io li rispetterò.

Niccolò Baldelli-Boni

PS: Chi è d’accordo con me,faccia sentire la sua voce.

L’opinione di un giovane lettore

E’ giusto che si debba aprire un sereno dibattito sul problemache è stato posto al tappeto portando all’attenzione pubblica le proprie idee

Affittasi a ragazze due posti letto incamera doppia in un’accoglienteappartamento situato a Perugia inpiaz zale Giotto (tra via dei Fi lo sofi evia della Pallotta) composto da cu ci -na, ampio salo ne, due ca me re dop -pie, bagno e ripostiglio. Ap par ta -mento dotato di TV, la va trice, telefo-no, riscaldamento cen tralizzato e nu -merosi altri con fort. Affitto com presodi spesa condominiale e riscalda-mento Euro 200,00. Telefonare allo 347/8749568 - 0575 -/62322 ore pasti.

APT, matrigna di Cortona

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

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Arezzo - OlmoRipa di Olmo, 137Tel. 0575 959017Fax 0575 99633

Camucia - CortonaViale Gramsci, 66/68Tel. 0575 630444Fax 0575 630392Tel. e Fax 0575/630308 - 52042 Camucia (Ar)

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INTELLIGENZAALLA

GUIDA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Lorenzo Lucani, Vincenzo Lucente

Direttore Responsabile: VINCENZO LUCENTEVice Direttore: Isabella BietoliniRedazione: Francesco Navarra, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo LucaniOpinionista: Nicola Caldarone

Collaboratori: Evaristo Baracchi, Davide Bernardini, Rolando Bietolini, Stefano Bistarelli, IvoCamerini, Luciano Catani, Alvaro Ceccarelli, Francesco Cenci, Ivan Landi, Andrea Laurenzi,Laura Lucente, Claudio Lucheroni, Franco Marcello, Pri sca Mencacci, Noemi Meoni, KatiaPareti, Mara J. Prat, Benedetta Raspati, Maria Teresa Rencinai, Albano Ricci, Ma rio Ruggiu,Eleonora Sandrelli, Gino Schippa, Danilo Sestini, Padre Teobaldo, Padre Ugolino Vagnuzzi,Alessandro Ven turi, Gabriele Zampagni

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Casella Postale n. 40 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 Euro 207,00 (iva esclusa), pubblicità annua (23 numeri) Euro 258,00 (iva esclusa), modulo cm: 10X4.5 Euro 310,00 (iva esclusa), pubblicità annua(23 numeri) Euro 413,00 (iva esclusa) – altri formati da concordare

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Il giornale è chiuso in Redazione martedì 24 giugno 2003E’ in tipografia martedì 24 giugno 2003

Conservare, preservare, valorizzareL’imperativo categorico per

Cortona è conservare,preservare, valorizzare.Quanto di tutto questo sia

stato fatto nel passato è difficiledirlo, impossibile rivedere nelpassato remoto qualche cosa checi soddisfi o che sia degno dimenzione. Sicuramente il soloSindaco di sinistra di cui si abbiamemoria, che ha lasciato il segnoper lungo tempo e si è avvicinato adetti imperativi, e che ancoraviene rimpianto per la correttezzae per il buon senso del buonpadre di famiglia, è stato GinoMorelli.

E’ stato il primo ad imporrecerti vincoli perché Cortonamantenesse le sue caratteristiche;è stato l’unico a frenare la cemen-tificazione e preservarla dalladeturpazione. Non vogliamo ricor-dare quanto è stato fatto di malecon la costruzione che impediscela visione, da porta Guelfa, lavisibilità del panorama dellaValdichiana né la costruzione delparcheggio (o ippodromo, comevisione d’impatto visto dal basso,sembra essere!) dello SpiritoSanto, su cui potremmo tornare adiscutere dopo che sarà varato ilpiano del traffico, ai primi di

luglio, per dimostrare la validità ol’inutilità, oltre che l’esosa spesa acarico del contribuente. In prece-denti articoli si è trattato delleopere incompiute e degli incarichiprofessionali dati a più professio-nisti per riprogettare la stessaopera, per cui il denaro pubblicoè risultato speso male o inmaniera improduttiva.

Vogliamo ora affrontare ilproblema della mancata utilizza-zione ed improduttività di moltibeni patrimoniali. Che dire delleTerme di Manzano utilizzate soloper l’annuale sagra del piccione?Perché non provvedere alla lororiconversione in un palazzettodello Sport o quale centro ludicoper le scuole dell’obbligo? E’un’opera fatta e messa lì, impro-duttiva che con l’andare deltempo è destinata all’impraticabi-lità, deprezzamento e pericolosità.Che dire della Villa di Salcottoabbandonata a se stessa, mentre sisarebbe potuta recuperare comeCentro di riabilitazione per anzianio evitare la vendita di quella Casadi Riposo di Cortona, cedutacome sappiamo agli studenti dellaGeorgia? Che dire degli edificiinutilizzati per lungo tempo elasciati marcire in quel di

Teverina? Di recente solo la exscuola è stata posta in vendita.Non sarebbe stato più proficuorecuperarli e darli in locazionenella stagione estiva? L’alienazioneè sempre una perdita di ricchezzase il ricavato non viene beneinvestito!.

Erano state fatte proposte,almeno così si dice, per l’utilizzoda parte di soggetti del luogo, masi è preferito mantenerli inutilizzatia lungo, come case chiuse. Nongià quelle che una volta eranochiamate tali, e che di fatto eranofrequentate e non abbandonate, e,davano reddito ai tenutari.

I nostri amministratori, qualiproprietari, non altrettanto avreb-bero operato così con i loro beni.I loro li avrebbero resi produttivi,almeno così si pensa. Altro beneimmobile, in parte inutilizzato edesposto alle intemperie è quello diVia Roma con veduta in Via Ghini.Che dire della Fortezza Medicea,occasionalmente utilizzata parzial-mente perché non a norma con levigenti disposizioni sulla sicurezza?O si interviene a stralci o inmaniera massiccia, ma non silascia deperire un immobile divalore e prestigio per avvenimentisaltuari. E’ un luogo che si prestaa mille attività e che va valorizzatoal massimo.

Lo scenario naturale ben siadatta a rappresentazioni di ogni

genere: a mostre, convegni,rappresentazioni o sfilate di moda.Basterebbe fare interventi direcupero di spazi non ancoraesplorati e di consolidamento diparti pericolanti, per riportarlo afasti inimmaginabili.

Si da la precedenza ad inter-venti di immediato impatto sull’o-pinione pubblica, anziché privile-giare quelli più durevoli e chedovrebbero essere di maggiorrichiamo per il turista e di conser-vazione della città. Perché nonvalorizzare di tanto in tanto con

concerti e rappresentazioni laTanella di Pitagora?

Il luogo si presta a richiamituristico culturali. La politicapurtroppo vive più di effimero chedi consistenze. Non solo non siconserva, non si preserva e non sivalorizza l’esistente ma si distruggeo si elimina quello che è statodonato e che a suo tempo venneaccettato dall’amministrazione (tanto per ricordare, sempredaamministrazioni di sinistra!)come opera d’arte. Ci riferiamoalla scultura che l’artista Fran -china donò al Comune e chevenne collocata all’interno dellacorte di Palazzo Casali. Che fine hafatto? Dove è stata messa o dirotta-ta? Se non era di gradimento,sarebbe stato meglio non accetta-re la donazione; avremmo fattomiglior figura e non quella degliipocriti. La collocazione per vo -lon tà dell’artista sarebbe dovutarimanere quella che era. Pur -troppo, come abbiamo avutomodo di dimostrare, con lacessione della Casa di RiposoSernini, le volontà dei donatori aCortona non vengono minima-mente rispettate; ci si dimentica diquelle recenti, figuriamoci quelledi vecchia data!.

Negli attuali amministratorinon è dato riscontrare il gustodella conservazione dei beni chealtri con amore hanno donato per

rendere più ricca la città. Questi la stanno miseramente

impoverendo. Che alle prossimeelezioni amministrative possaprevalere una parte sull’altrapotrebbe avere poco significato,basta che chi vince abbia a cuoregli imperativi sopra menzionatiperché questi sono i punti cardinee qualificanti per la sopravvivenzadella città. Per farla grande ci sonovoluti secoli, per distruggerlabasterebbero pochi ignoranti.

Piero Borrello

Gent.mo prof.,Siamo un gruppo di amici di Paolo. Non ci sembra ancora vero ma è giàpassato un anno da quel tragico 19 giugno. E a questo punto lei cichiederà: “ E allora cosa volete da me? Cosa posso io fare per voi?”Ecco, prof. lei ci farebbe un grande regalo se in occasione del 1°anniversario di Paolo potesse fare sul nostro Giornale un ricordo, unracconto particolare del vostro apporto sempre un po’ speciale.Sappiamo che lei avrà molte cose da fare ma siamo sicuri che faràpiacere anche a lei ricordare un ragazzo eccezionale ed un grande amicoquale è stato Paolo.Non faccia caso al nostro modo di scrivere, ma noi non abbiamo avuto ilpiacere e l’onore, come amava ripetere Paolo, di averla avuta comeinsegnante; e poi ci scusi per la scrittura e la carta non sufficiente, masotto l’impulso di farle presente il nostro desiderio, abbiamo trascuratola forma e tutto il resto.La ringraziamo infinitamente se vorrà risponderci e con tanti cari saluti.

Tutti gli amici di PaoloSono io che ringrazio tutti gli amici di Paolo Tonelli, scomparsocon i suoi 23 anni il 19 di giugno dello scorso anno, per l’op -portunità che mi hanno offerto di ricordare ancora una voltauna persona, un giovane, un alunno, un amico: una personabuona, un giovane vivo, un alunno stravagante, un amicosincero. Se mai ce ne fosse bisogno, la lettera rappresenta unaulteriore prova della presenza nei nostri giovani di quei valoridi bontà, di altruismo e di amicizia che fanno bene sperare sulfuturo della nostra società. Da ciò si deduce che la loro forma-zione è avvenuta in maniera accurata, anche senza il prof.Caldarone. Pertanto la forma, per la quale i giovani scriventi si rammari-cano, di fronte allo spessore della sostanza, perde o attenuatutto quel valore, predicato e propagandato in questo nostromondo da immarcescibili pifferai imbalsamati e da ordinamen-ti ipocriti e perbenistici. E, poi, che amici di Paolo sarebberostati se mi avessero scritto una lettera tutto fumo e nientearrosto? E sì perché tra Paolo e la “forma” i rapporti non eranopoi così idilliaci; tutt’altro, nonostante i miei richiami ad unuso equilibrato di essa, secondo il motto adoperato per l’esteti-ca dal De Sanctis “tal contenuto tal forma”. Ma, in fondo, la suaopposizione alla forma aveva una giustificazione nel suo usosmoderato che si registrava in una scuola bacchettona dovetutta la formazione del giovane andava risolta in una asetticavalutazione numerica e nella imposizione acritica di progettididattici ed educativi.Così il suo fare e soprattutto il suo dire spontaneo e istintivo, lasua idiosincrasia a imposizioni cadute dall’alto furono per melezioni di vita a tal punto che quando il signor preside imposea me, nel rispetto di bislacche normative, di accompagnare trauna lezione e l’altra i ragazzi nella palestra del mercato, io,pensando che la funzione del docente fosse un’altra, mi rifiutai;e se dall’autorità ricevetti in tutta risposta una lettera di richia-mo protocollata n.1, mi beccai da Paolo una pacca sulle spallecon un consolante e radioso: “ Prof., ha fatto proprio bene!” Una volta all’università, Paolo mantenne intatto il suo tempera-mento, e, nel corso di incontri occasionali, mi apparve piùsereno e più rilassato; soprattutto mantenne con me immutatoquel rapporto di amicizia instaurato negli anni del liceo. Unavolta mi telefonò per chiedermi notizie di quel dannato per ilquale Dante aveva fatto dire a Virgilio non ragioniam di lorma guarda e passa. Sarà stato anche vero che Paolo cercava Celestino V, ma a luifaceva piacere sentirmi ogni tanto magari con la scusa di quelPoeta a che me piaceva tanto. E anche questo suo modo di farefu lezione di vita se ad un anno dalla sua scomparsa tutti i suoiamici mantengono vivo e inalterato il suo ricordo, se io hosentito, per quella celeste corrispondenza d’amorosi sensi, ilbisogno di tenere la sua immagine sul mio tavolo, con quel suovolto sorridente e buono, pronto a ricordarmi l’importanza diessere sempre se stessi e di credere, in questo povero mondo enel corso di quel brivido che è tutta la nostra esistenza, nelvalore, nella forza e nella necessità della vera amicizia.

La “celeste corrispondenza...”

PRONTA INFORMAZIONETurno settimanale e notturnodal 30 giu. al 6 luglio 2003Farmacia Bianchi (Camucia)Turno festivoDomenica 6 luglio 2003Farmacia Bianchi (Camucia)

20 luglio 2003Alunni (Mercatale)Paglioli (Terontola)Boninsegni (Camucia)Brogi (Via Lauretana)Lanza (Cegliolo) 27 luglio 2003 Coppini (Teverina)Milanesi (Terontola)Adreani (Cortona)Salvietti (Montanare)Ricci (Camucia)

06 luglio 2003Alunni (Mercatale)Paglioli (Terontola)Boninsegni (Camucia)Brogi (Via Lauretana)Lanza (Cegliolo) 13 luglio 2003 Coppini (Teverina)Tariffi (Ossaia)Barbini (Centoia)Baldolunghi (Sodo)Adreani (Cortona)

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Dott. Gallorini - Tel. 336/674326 - 335/8011446

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Turno settimanale e notturnodal 7 al 13 luglio 2003Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno festivoDomenica 13 luglio 2003Farmacia Ricci (Tavarnelle)

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI

LAUREA

Il 23 del mese di marzo scorso si è laureato con 98/110 presso laFacoltà di Medicina del’Università di Tor Vergata di RomaCLAUDIO PAGANINI discutendo la tesi dal titolo: “Il mantenimen-to delle forcazioni”, con il prof. Giovanni Saverio Condò, relatore dr.Andrea Sbrenna, correlatore dr. Gianfranco Sorgente.

Al neo-dottore, i migliori auguri.

Claudio Paganini

Terme di Manzano

CULTURAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

PAGINA 3

L’Estate cortonese, edizione2003, comprende il pro -gram ma già in fase di attua-zione, curato dall’associa-

zione AION Cultura, con tutta unaserie di iniziative che suscitanoalcune positive considerazioni.Innanzitutto positiva è la sceltadella Fortezza del Girifalco comeluogo deputato ad accoglieremostre d’Arte contemporanea,spettacoli e intrattenimenti medie-vali, e manifestazioni folcloristi-che; positivo è ancora il risvoltodidattico presente in quelle inizia-

tive dirette al coinvolgimento deibambini della scuola elementare.Il tutto appare ancora più apprez-zabile se si considera l’esiguità deimezzi che il Gruppo dei giovanilaureati ha a sua disposizione.

Un altro programma, a cuipartecipa anche il Comune diCortona, comprende la Settimanadell’Archeologia dal 30 giugno al6 luglio con concerti, seminaridi studi, convegni, rappresentazio-ni teatrali…

E troppo presto per esprimereun giudizio di merito su questa

Set timana, anche se patrocinatadalle massime Istituzioni del set -tore a livello nazionale, regionalee locale, come del resto è ancoraprematuro commentare l’atteso eprovvidenziale programma “Tu -scan Sun Festival” dall’ 8 al 17agosto, “un festival che nasce dal -l’amicizia tra la scrittrice america-na Frances Mayes, l’impresarioBarrett Wissman e la violoncellistaNina Kotova e il loro amore per lamusica, la letteratura, l’arte e labellezza della Toscana”. Nell’am -pol loso comunicato stampa, letto

in internet, si possono leggere fra idel tipo: “ Debuttando dall’8 al 17agosto il Festival porterà gli spetta-tori in uno straordinario viaggiotra teatri, castelli, palazzi e piazzecon tre concerti della New Eu ro -pean Strings Orchestra, due opereliriche all’aperto, sei concerti dimusica da camera, proiezioni difilm, recital di poesia e incontri diletteratura…”.

Viene spontaneo a questopunto chiedersi sbalorditi se saràveramente Cortona la cornice ditutto questo ben di Dio!

Dopo quasi due secoli, i ca -polavori della scuola diPie tro da Cortona tornanoalla luce nelle sale del

Qui rinale. Si tratta di una lunga eappassionante vicenda, punteggia-ta da eventi storici e personaggidella Roma papalina e imperialeche unisce in un lungo raccontoattraverso i secoli il maestro cor -tonese, i papi, Napoleone impera-tore dei francesi che aspirò a faredel palazzo sul colle la propriareggia in terra italiana e infine ,arrivando sempre più vicino a noi,la monarchia sabauda e la Pre -sidenza della Repubblica. Per ar -rivare proprio ai nostri giorni, coni lavori di restauro delle sale ed ilritrovamento degli affreschi per -duti.

Il palazzo del Quirinale af fon -da le radici nella storia di Roma,che è storia millennaria di fatti edi uomini. Nel Rinascimento, inpar ticolare, il Colle portava an co -ra evidenti le tracce dell’antichità:le rovine delle terme di Co stan -tino, i ruderi del tempio di Se ra -pide, i colossali gruppi scultoriedei Dioscuri, Castore e Polluce,con i loro cavalli. E Monte Cavalloera anche il nome del luogo. Di -mora dei Papi, reggia mai vissutadi Napoleone dal 1808 al 1814,poi di nuovo simbolo del poterepapale per diventare, dal 1870,sede del Re d’Italia, oggi sede delPresidente della Repubblica: alQuirinale i capolavori, il potere ela storia sono stratificati gli uninegli altri e così è straordinaria-mente frequente che duranti inter-venti di restauro o di manutenzio-ne si scoprano opere dimenticatequali tracce di un così grandepassato.

E’ quanto accaduto per gliaffreschi della scuola di Pietro daCortona nell’ala del palazzo pro -spiciente Piazza del Quirinale. L’a -la, nota come sistina perché am -pliata sotto Papa Sisto V sulla finedel 1500, ospitava una lunga gal -le ria attualmente divisa in tresaloni. Nel 1656 papa AlessandroVII Chigi decise di far decorare

questa galleria con un lungofregio ad affresco e affidò la di re -zione dei lavori al sessantenne eormai celebre Pietro da Cortona.Tra il 1655 ed il 1657, così, ilmaestro cortonese svolse il ruolodi “direttore dei lavori” occupan-dosi soprattutto dell’intera proget-tazione delle pitture e del recluta-mento dei pittori. Sono ancoraconservati alcuni disegni della faseprogettuale: sono attribuiti diretta-mente alla mano di Pietro e di -mostrano come fosse prevista una

decorazione delle pareti a scenefigurate raccordate da cornici ecolonne binate.

L’équipe di Pietro da Cortonacontava i suoi allievi più famosi,ad esempio Ciro Ferri e LazzaroBaldi. Gli affreschi sulle testatedella galleria vennero commissio-nati a pittori estranei alla scuolacortonesca, Carlo Maratta e Fran -cesco Mola, due protagonisti dellatendenza classicistica seicentesca.

Il ciclo nel suo insieme si de -lineava in senso antiorario conscene bibliche.

Con l’occupazione francesetutto cambiò: il 2 febbraio del1808 il generale Miollis occupaRoma e costringe papa Pio VII aritirarsi al Quirinale. Il papa, do -po ul teriori vicende, scomunicaNapoleone e la risposta non si faattendere: il 6 luglio 1809 Pio VIIviene arrestato e deportato. Così ilQuirinale, simbolo dei papi e diRoma, si appresta a diventare lasede di Napoleone imperatore. Siprogettano cambiamenti, si ipotiz-zano lavori per creare gli apparta-menti imperiali: la galleria vienedivisa in tre saloni (Sala Gialla,Sala d’Augusto e Sala degli Am ba -sciatori) e proprio in occasione diquesti lavori scompaiono gli affre-schi della scuola cortonesca. Delladecorazione originaria rimaserosoltanto gli ovali e i riquadri conscene bibliche: tutto il resto delprogetto di Pietro scompare.

Nel 2001, in occasione dei la -vori per il rifacimento degli im -pianti elettrici, furono eseguitialcuni saggi per individuare l’e -ven tuale presenza dell’originaledecorazione seicentesca. Fu cosìche sul lato dell’antica Galleriaprospiciente la piazza del Qui -rinale sono tornati ad apparire gliaffreschi di Pietro. Circa un annofa una prima serie di restauri eragià stata completata anche se unaparte delle opere non è statarecuperata perché troppo danneg-giata.

In queste settimane, i lavori direstauro della seconda sala stannoriportando alla luce nuovi “sensa-

zionali affreschi”, come affermanogli articoli usciti di recente in pro -po sito. In mezzo alle colonne bi -nate appaiono paesaggi agresticon raffigurazioni di alberi e uc -cel li dai vivaci colori.

Dopo due secoli di buio e didi menticanza, i capolavori di Pie -tro escono dalla loro prigione etor nano a riempire gli ambientipiù belli del Quirinale restituendoa noi tutti “ un’intera pagina dellasto ria dell’arte”.

Isabella Bietolini

Gli affreschi perduti e ritrovati Tra Archeologia e Tuscan sun Festival

Scoperti e restaurati i capolavori di Pietro da Cortona al Quirinale

Settimana dell’Archeologia ed Estate a CortonaMARTEDÌ 1 LUGLIO

Museo dell’Accademia Etrusca,ore 17.00 - Viaggiatori in tempo(visite al Museo per i bambinieffettuate da guide in costumeantichi a cura di AION CULTURA)

Centro storico di Cortona, PalazzoCerulli Diligenti, voltone etrusco;Tanella Angori, Tomba di Mezzaviaa partire dalle ore 18,00Cerimonie di inaugurazione delvoltone e delle tombe etruscherestaurateCortile interno di Palazzo Casali,

ore 21.00“Italie! Italie” - L’Italia antica nelle opere e nelle “Memorie” diHector BerliozConcerto-spettacolo dedicato al bicentenario della nascita di Hector Berlioza cura di Wolfang Molkow, con Mira Andriolo (voce recitante, Machine deThéatre), Maria Cristina Girolami (mezzosoprano), Wolfang Molkow(pianoforte)

MERCOLEDÌ 2 LUGLIOCortile interno di Palazzo Casali, ore 10,30Archeotour (ritrovo per visita guidata in navetta ai monumenti restaurati delParco Archeologico di Cortona)Tanella di Pitagora, ore 21,30La congiura di Milano, opera tragica d Francesco Benedetti regia diFranco Sandrelli (organizzazione a cura dell’Accademia Etrusca)

ore 22.30 - Degustazione di prodotti tipiciDisponibile servizio navetta gratuita dallo stadio della Maestà del Sasso allaTanella di Pitagora. Orari: andata 20,30; 20,45; 21,00; 21,15. Ritorno: ore23,00; 23,15; 23,30; 23,45.

GIOVEDÌ 3 LUGLIOMuseo dell’Accademia Etrusca, ore 17.00 - Viaggiatori in tempo(visite al Museo per i bambini effettuate da guide in costume antichi a cura diAION CULTURA)Abbazia di Farneta, ore 21.00 - Ricordo di don Sante Felici (a curadell’Associazione Amici del Museo fatto in casa di don Sante Felici)ore 22.00 - Il suono della parola nel Medioevo (concerto di cantogregoriano a cura del coro Armoniosoincanto di Perugia e EnsembleDiapsalmata, direttore Franco Radicchia)ore 22.30 - Degustazione di prodotti tipici

VENERDÌ 4 LUGLIOCentro Convegni S. Agostino, ore 10,00-13,00 - Un territorio aperto atutti: il sistema Museo-Parco Archeologico di Cortona nell’annoeuropeo del disabile. Il rapporto con la disabilità, la didattica,l’intercultura. (convegno di studi a cura del Comune di Cortona)CentroConvegni S. Agostino, ore 15,00-18,00 - Vita quotidiana nella preistoria(laboratorio di preistoria dedicato ai bambini a cura di AION CULTURA)

Teatro Signorelli, ore 21.00 - Rassegna di cinema archeologico (proie-zione di cortometraggi archeologici tratti dalla XIII Rassegna internazionaledel cinema archeologico di Rovereto, in collaborazione con A.M.A.T. el’Accademia degli Arditi)

SABATO 5 LUGLIOMuseo dell’Accademia Etrusca, ore 21,00 - L’uomo, la preistoria e ilterritorio cortonese (inaugurazione della mostra didattica)ore 22.30 - Osservazione archeostranomicaore 23,00 - Degustazione di prodotti tipici

DOMENICA 6 LUGLIOCortile interno di Palazzo Casali, ore 10,30 - Archeotour (ritrovo per visitaguidata in navetta ai monumenti restaurati del Parco Archeologico diCortona)

12-13 LUGLIOFortezza di Girifalco - Arte Contemporanea Cortona 2003 mostra“Realismo e Iperrealismo”, a cura della Gallaria Minerva di Perugia

DOMENICA 20 LUGLIOOre 17,00 - Fortezza di Girifalco - “Medioevo in pillole”, spettacolo e

animazioni medievali2-17 AGOSTO

Fortezza di Girifalco - “Giovani Pulsioni”, mostra di giovani artisti cortone-si, seconda edizione

DOMENICA 3 AGOSTOOre 17,00 - Fortezza di Girifalco - “Medioevo in pillole”, spettacolo eanimazione di danze popolari antiche, a cura dei Ricostruttori di Farneta

DOMENICA 10 AGOSTOOre 17,00 - Fortezza di Girifalco - “Medioevo in pillole”, spettacolo eanimazioni medievali

DOMENICA 17 AGOSTOOre 17,00 - Fortezza di Girifalco - “Medioevo in pillole”, spettacolo eanimazione di danze popolari antiche, a cura dei Ricostruttori di Farneta

22 AGOSTO - 30 SETTEMBREFortezza di Girifalco - Arte Contemporanea Cortona 2003, mostra“Rinascenze”, a cura della Galleria Minerva di Perugia

DOMENICA 24 AGOSTOOre 17,00 - Fortezza di Girifalco - “Medioevo in pillole”, spettacolo eanimazioni medievali

DOMENICA 31 AGOSTOOre 17,00 - Fortezza di Girifalco - “Medioevo in pillole”, spettacolo eanimazioni medievali

CAMPI DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE1-12 settembre (lunedì - venerdì)

Ludoteca di CortonaIl fantastico mondo della preistoria, per i bambini della scuola elemen-tare

1-12 lunedì settembre (mercoledì - venerdì)Stadio del SassoAteleti in viaggio nel tempo, per i ragazzi della scuola media, in collabo-razione conl’Assessorato degli Insegnanti di educazione fisica.Per informazioni: 0575/637224 ufficio - Politiche sociali Comune di Cortona

Pietro da Cortona, prospettiva della piazzetta con Santa Mariadella Pace a Roma (1656-58); incisione

Estate Cortonese

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CULTURAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

Il malvezzo tutto italiano dicam biare nome a piazze, vieed anche città senza lasciartraccia alcuna della denomina-

zione precedente, ha trovato deivalidi epigoni anche nella nostraCortona, in epoca recente come intempi remoti. Considerando il lun -go pe riodo sono certamente com -prensibili i mutamenti della to -ponomastica delle vie di una città edelle località che la circondano,soprattutto se si tratta di un territo-rio antico come quello del comunedi Cortona: imperi che si dissolvo-no, invasioni barbariche, lotte traliberi comuni, signorie che acqui-stano città e regioni come se fos -sero palazzi, mutamenti politici diportata continentale, guerre ecc.Tutto ciò, inevitabilmente, imprimedei profondi cambiamenti al tes -suto urbano ed ai nomi che di vol -ta in volta i vari amministratorihan no ri tenuto adeguati alla tem -perie politica del momento. Co -mun que, sarebbe stato auspicabileconservare almeno il ricordo degliantichi nomi, per pura curiosità,per farsi un’idea approssimativadei luoghi (perché anticamente ilnome derivava quasi sempre dal“tópos”) ma anche per dovere sto -rico e debito culturale nei riguardidella collettività cortonese presentee futura. Raimondo Bi stacci, chenon ha certo bisogno della miainadeguata presentazione, nellesue instancabili ed erudite ricerchenella Biblioteca del Comune diCortona e dell’Ac ca de mia Etruscacompilò un elenco che, se purinevitabilmente incompleto, ag -giun ge antichi nomi a quelli chequo tidianamente usiamo per in -dicare le nostre splendide vie:“Queste notizie furono copiateda un manoscritto del defuntocanonico Giuseppe Garzi […] Sisa però che dette denominazionidi vie non sono tutte, anzi hannoavuto molti altri nomi”. Infine,alcune integrazioni le ho tratte dal“Cortona Antica” di Alberto DellaCella. Spero che questo breve

elenco, nel quale sono indicate leprincipali vie che nel tempo hannocambiato nome, possa essere ag -giornato ed ampliato dal contribu-to di tutti quei curiosi che, comeme, non si stancano mai diaccarezzare con lo sguardo i vicolie le pietre di Cortona. Piazza del Duomo: piazza di Tu -

sco, poi Pieve.Piazzale del Foro Boario o delMercato: piazzale dei Ciclopi, poidi Giano, poi Carriera.Piazzale Garibaldi: piazzetta deimonaci, poi Peccioverarda, poi delBaluardo, poi Carbonaia.Piazza della Pescaia: Popolo San -to, poi delle Tessitrici, poi delPoggio.Piazza della Repubblica: piazzadei Templi, poi dei Priori e dopol’u nità d’Italia piazza Vittorio Ema -

Il libro, opportunamente illu -strato da trecento interessanti fotod’epoca, appartiene alla collanasulla storia dei trasporti in Italia,ricca di sessanta titoli, edita daCalosci Cortona.

Il libro, elegante nella sua ve -ste editoriale, è di Claudio Gialli,appassionato di automobilismosportivo nonché di storia dell’au-tomobile; collabora da vent’anniall’organizzazione dei grandi even -ti motoristici che gravitano nellacittà di Arezzo, siano essi rallyesmondiali o europei o manifesta-zioni internazionali di vetture sto -riche. Con Piero Comanducci hagià pubblicato “ Coppa degli Ap -pen nni: 10 anni di auto storichesportive in Arezzo”.

L’Autore racconta che nell’an-no 1896 un geniale aretino co -struisce, tre anni prima che siafon data la FIAT, una “carrozzasenza cavalli”.

Com’era fatta? E chi furono equali vetture guidarono gli altri

coraggiosi chauffeurs della nostraprovincia? E ancora: Chi furono iprimi motociclisti? Quali industrieautomobilistiche videro la luce inToscana dopo che, a Lucca, fu in -ventato il motore a scoppio? A chiven nero affibbiate le prime con -travvenzioni? Sapevate che era ne -cessaria la patene perfino mon -tando un velocipede? E ancora:Chi si cimentò come pilota e dovenacquero le prime competizioni?Lo sapevate che per scendere dallaVerna le auto venivano trattenutecon delle funi?

A queste e ad altre domandecerca di rispondere la voluminosae raffinata pubblicazione di Clau -dio Gialli, inserendo il racconto al -l’interno del tessuto sociale a re -tino particolarmente movimentatotra la fine dell’Ottocento e i primide cenni del Novecento.

Nella presentazione del Sin -daco di Arezzo Luigi Lucherini, silegge: “…Nel mezzo c’è tutta unastoria nostra dei trasporti per terrae per cielo ad Arezzo che il do -cumentatissimo libro presenta condovizia di particolari, di aneddoti,di curiosità e di straordinarie foto,uscite, quasi per in canto, dagliarchivi più nascosti delle famigliearetine…”.

Claudio GialliArezzo 1896-1914

Quando i cavalli divennerod’acciaio

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52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

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Poesie in foto...

Portico antistante Duomo (Gabriella Valdambrini)

La casa dove morì frate Elia

nue le. Piazza Signorelli: piazza dell’Ab -ba te, poi piazza della Signoria, poipiazza S. Andrea ed in epoca na po -leonica piazza della Libertà.Via Berrettini: via S. Francesco.Via dell’Orto della Cera: via deiBullettai, via dei Tintori, via delleCapraie.

Via Ghibellina: via dei Sapienti,poi dei Fonditori e percorrendolain discesa dalla metà in poi viadella Bucaccia.

Via Guelfa: via Metellio, poi dellaValle, poi Ruga S.Agostino.Via Ghini: via Enea, poi della Tor -re Tonda, poi S. Benedetto, poidel le Fontanelle e via del Mar che -se.Via Maffei: via Bagni della Regina,via dell’Arce, via dei Nobili, viadelle Stiacce, poi via dello Spedaleed anche via dei Trovatelli.Via Nazionale: da tempoimmemore Ruga Piana.Via Roma: via del Loreto, viadell’Abbate, via dei Filosofi, poi delMonasteraccio, poi Ruga s. Maria,infine via Garibaldi.Via Radi: via del Lucumone, poidel Giuramento, poi della Dogana.Via S. Antonio: via degli Eremiti,poi del Forno di Melo.Via S. Marco: via delle Arti, via deiLanaioli, via degli Orti, poi Rugadei Canforai. Al termine di questavia e fino al 1880 c’era una fabbri-ca di fiammiferi, all’epocacomunemente chiamati “zolferini,fulminanti, scriccaioli”, diproprietà della famiglia Gili.Vicolo Sellari: via delle Rocche,poi dei Cenciaioli, poi dei Bat ti -lana.

In alcune piccole case del Pog -gio, ora distrutte, vi era l’iscrizione“Donne de la mala via”.

Sopra Porta Colonia antica-mente c’era una piazzetta fra casedistrutte che si chiamava piazza delTempio di Tina, poi di An ni bale,poi degli Dei, poi delle Fi lande.

Sotto il monastero della Trinitàc’è un lungo vicolo detto Le Svolte.Anticamente c’era una piazza indiscesa detta di Papa Leone, poidei Ramai, poi della Robbia.

Mario Parigi

Quando i cavalli divennero d’acciaio

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

Nel maggio 1981 pubbbli-cai la notizia che frate Eliamorì nella sua Cor tona,nella casa da lui stesso

costruita.Padre Teobaldo Ricci il primo

giugno 2003 ha pubblicato in To -scana-Oggi che morì alle Celle. IlProcesso Verbale dell’assoluzionedata a frate Elia però nega laradicata tradizione.

Il 3 maggio 1253 al Superiorefrate Valasco l’arciprete rispon -de: frate Elia viene assolto il 19 a -prile 1253 nella casa che luistesso aveva costruito.

Frate Diotefece risponde: sipentì nella casa dello stesso frateElia e il 21 aprile 1253 fece lacomunione nella predetta casa.

Il priore Bono risponde: sipentì e si comunicò nella casa del -lo stesso frate Elia, davanti a frateBo nino, suo fratello, davanti adonna Sibilia e Notai e altri.

Frate Bonino vide insieme adaltri che frate Elia si pentì nellasua casa, nel suo letto e il giorno21 aprile si comunicò (dunquenon alle Celle).

Ugo, parroco di S. Cristofororisponde: frate Elia fu assolto lavigilia di Pasqua nella sua casadove giaceva malato da 30 giorni.

La casa qui ricordata daicinque interrogati e costruita dafrate Elia (per timore di morirenella strada perché scomunicato emaledetto) è quella che oggi sivede in via Maffei n. 11 con tantodi Stemma gentilizio della famigliaCoppi.

Il giurato Processo del 1253,dunque, nega la vantata documen-

tazione di radicata tradizione delpadre Ricci, nella quale non sinomina!!

“Donna Sibilia” che assistécome una madre fino alla mortefrate Elia nella casa da lui costrui-ta e non certamente alle Celle enemmeno nel Convento di S.Francesco.

Padre Domenico Basili

Carbonaia nel 1500 (Biblioteca Comunale e dell’AccademiaEtrusca di Cortona)

Storia dei pionieri del motore a scoppio

TERRITORIOL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

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Vacanze all’isola d’Elba

Appartamenti in villa e nuovi bilocali nel parco. Il complesso è dotato di piscina, campi da tennis, bocce e parco

per bambini; parcheggio ombreggiato.

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Villa Teresa di Tiezzi Corsi Concetta

Questa è la storia di unaterra promessa, questo èlo scandalo e l’ingiustiziaperpetrata contro le per-sone che più meritano al

mondo di essere tutelate e ascolta-te: i bambini.

E’ con vergogna che la rac -conto, ma mio malgrado lo devofare, è con vergogna perché inquesto piccolo paese abito da 15anni, qui ho formato una famigliae sto crescendo due figli.

La storia racconta che moltianni fa l’Istituto Diocesano, pro -prietario di questa terra, ne con -cedesse l’uso a fini ludici ricreativiall’intera popolazione, e così len -tamente, cominciarono i lavoriper dotare questo luogo di infra-strutture per le attività.

In un primo tempo sembravaandare abbastanza bene, qualchefesta, il lavoro e l’impegno econo-mico di molti, ma non esistevaun’associazione che regolasse tut -to questo, solo un comitato sporti-vo, che con il tempo si arrogò ildiritto di chiudere a lucchetto leentrate ai bambini, perché il“pratino da loro curato” avrebbesubito gravi danni, e non sarebbe

che i loro figli possano “potervivere liberamente”, costruire esognare in un mondo migliore, inuna società e in un Paese Migliore.

Stefano Lanari

che ormai da anni vedono tornarea casa i loro figli con le lacrimeagli occhi chiedendo con losguardo dell’innocenza: papà,mamma, dov’è che possiamo

giocare a calcio? La volontà di non creare

inutili nervosismi e incomprensio-ni portò ad alcune riunioni dipaese, con la partecipazionedell’attuale Parroco, nasce laProloco Centoia, nella speranza diarrivare a delle regole democrati-camente dettate.

Dopo non poche discussionifu deciso di “concedere” airagazzi l’uso del campetto, solo indeterminati orari, compatibili con“l’annaffiatura del pratino”, iragazzi avrebbero chiesto alPresidente dell’associazione lechiavi dei lucchetti, per poi ricon-segnarle alla fine del gioco. Fuanche deciso di costruire unsecondo campetto, sotto l'attuale,per poter giocare liberamente.

Oggi a distanza di sei anni ètutto come prima, i bambini sonostati piu’ volte cacciati dal campo,anzi peggio, il comitato sportivonominato all’interno della

Proloco, si arroga ancora ildiritto di fare quello che vuole;peggio, è stata fatta dalla Proloco,senza indire un’assemblea,denuncia contro ignoti ai carabi-nieri, perché si afferma chequalcuno rompe volutamente lereti e le strutture del campetto.Forse ignoti dispettosi invidiosidella fresca erbetta?

Forse i bambini? Anche se traloro qualcuno avesse perso lapazienza sarebbe forse da biasi-mare?

Chi tra noi non ha mai saltatouna rete, scalata una montagna,sfidato l’ignoto che si trova oltreciò che è volutamente celato,nascosto; o ancora peggio…bello, goloso, ma chiuso,negato, la cioccolata, la cilieginasulla torta che non sì tocca……!Già; forse per qualcuno è troppodifficile il ragionamento, troppopsicologicamente evoluto, ma soloperché non sono rimasti veri epuliti come dei bambini, o forsenon lo sono mai stati veramenteperché gli è stato loro negato dallavita.

Non siamo riusciti con lacreazione dell’associazione nel -l’in tento di pace e rispetto, ma ibambini di sei anni fa adessostanno diventando grandi e ragio-nano con la loro testa, hannotrovato sempre i lucchetti nel lorocampetto da gioco, gli è statoinsegnato questo, ma ora comin-ciano a capire e stanno chiedendoaiuto.

E’ per questo che stanchi edesasperati, denunciano l’appro-priazione indebita di suolo privatomesso a disposizione del Paeseper scopi adesso non più ricondu-cibili a quelli propri di unaProloco, chiedono l’interventodella proprietà perché finiscaquesto ignobile massacro di mentiinnocenti, perché smettanoprepotenze, e prese di posizioneche non hanno nulla di civile edemocratico, né tantomeno dimoralmente cristiano.

Oggi sono loro che lo preten-

dono, gli uomini di domani,perché non vogliono assoluta-mente che i loro figli trovino illucchetto chiuso davanti ai lorosogni, ai loro desideri, vogliono

stato possibile giocare in modoragionevole il torneo di calcettoche si svolge una volta l’anno (dairagazzi più grandi chiaro, e nellamaggioranza privi di prole).Inutile sottolineare l’amarezza deibambini e la rabbia dei genitori

Addio RobertoFino alla sera del 17 giugno

scorso eravamo sei cugini(di parte Carloni) tuttipiuttosto anziani e tutti

viventi. Ma da allora non è piùcosì. Il maggiore del gruppo,Roberto Ristori, ci ha lasciati.

Pure esistendo una certa diffe-renza di età, i ricordi mi portanolontano nel tempo: addiritturanegli anni 1932 - 33 quando i varicomponenti della nostra famigliapresero in affitto per i mesi estivi,una bella villa della zona di Teco -gnano. Roberto era già un adole-scente, intorno ai quattordici anninoi eravamo dei ragazzetti tra i

cinque e gli otto anni, ma moltopiù scatenati. Egli era un ragazzotranquillo, mite e savio, chestudiava bene sotto l’esempio e laguida di una sorella, Laura, straor-dinauia per intelligenza e sapere,scomparsa per un avverso destinopochi anni più tardi. Roberto eranato a Cortona il 31 ottobre 1919da Walter Ristori, di vecchiafamiglia cortonese, funzionariodelle Ferrovie dello Stato, e daDelia Carloni, donna dolce esaggia. Si laureò, in manierabrillante, in fisica a Firenze,divenuta la città di adozione; edopo le traversie della guerra edella sua ultima tragica fase - di lìa poco fu assunto in quella cheallora si chiamava Teti, divenutapoi Sip e oggi Telecom. La suacarriera è stata rapida e ammire-vole, grazie alle doti di profonda

Il 25 aprile 2003 Rino ci la -sciava e questa sua dipartitaim provvisa gettava su di me epenso anche su tutti i cittadini

della nostra comunità un profon-do e sentito sconforto. Per questomotivo, mi sono sentito in doveredi scrivere e parlare di lui perchéRino apparteneva e appartienesolennemente alla nostra comu ni -tà.

Mi sento di dire pubblicamen-te che Rino ha lasciato nel miointimo un profondo dolore per -ché, era normale per me suovicino di casa e amico d’infanziasentire i suoi passi, la sua voce

che salutava,il suo canticchiarebeato e felice, ammirare il suoandare lento e greve.

Voglio qui ringraziarlo per lasua puntualità nel partecipare alleriunioni del Circolo CulturaleBurcinella nel quale lui era statoeletto come consigliere, poi no mi -nato socio onorano.

Dolce e soave mi torna il pen -sare a quando ancora ci potevoparlare,dolce e soave adesso miresta il ricordo,dolce e soave èpo ter dire anch’io lo ho conosciu-to, anch’io l’ho stimato, anch’ioho pianto per lui in profondo si -lenzio.

Di Rino ci resta il ricordo,diRino ci resta il sorriso, di Rino ciresta una grande lezione e la le -zione è che Amava Pro fon da -mente la Vita:

E adesso ogni volta che il ven -to si alza leggero si sente nell’ariaqualcosa di vero, c'è Rino tra noi,c’è Rino che con il suo canto cipar la e ci dice son qui, sontornato per stare in mezzo a voiamici cari e amici sinceri, ed io enoi tutti diciamo grazie Rino perquello che ci hai dato e per quelloche ci hai insegnato.

Mauro Carletti

Il campetto dello scandaloCENTOIA Lettera aperta all’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero, al Sindaco e al giornale L’Etruria

competenza, di serietà e diumanità ed al carattere riflessivo eattento. Dapprima dirigente disettori tecnici, è stato quindi diret-tore dei corsi formativi del perso-nale, e poi Vice Direttore e infineDirettore di Zona, - e dunque aimassimi livelli.

Da anni in pensione, trascor-reva la sua vita insieme alla moglieAndreina, sposata nel 1957, - traFirenze e Cortona (città natia cheamava immensamente) vicino allasorella Elettra. Una vita semplice,come semplice e modesto lui erasempre stato, pur tra i grossisuccessi professionali.

Negli ultimi tempi mi diceva disentirsi un sopravvissuto perchégli amici della sua giovinezza nonc’erano più.

Se ne è andato una sera diprimavera, improvvisamente, insilenzio, con discrezione. Dal suovolto immobile un grande sensodi pace. Mi vengono alla mente leparole del poeta francese: “Cosìsemplicemente- la sua vita finìcome la notte scende - quandotramonta il dì”.

Giovanni Carloni

A ricordo di Rino MazziariFRATTA 25 aprile 2003

TERRITORIOL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

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sione e costanza la preparazionedei giovani della parrocchia ecerca di proporre alla loro atten-zione tutti i valori che in fondosono il fondamento della nostrafede cristiana, partecipa ai varipellegrinaggi che l’UNITALSI pro -pone a: Lourdes, in Terra Santa, inArgentina, a Mejugorie, ma anchein Russia, in Lituania, a Fatima, inEgitto e Giordania.

Ritengo di conoscere poco laper sonalità di don Paolo, ma al cu -ne caratteristiche appaiono in con -fon dibili: decisione, forza d’a ni -mo, ascolto e soprattutto serviziori volto verso chiunque abbia bi so -gno.

Don Paolo è particolarmentele gato al movimento dei “Fo co -larini” che hanno prodotto, ancheil loco, forte sensibilità e ricchezzadi vocazioni. Molte famiglie diMon tecchio seguono, attraverso ilgiornale “Città Nuova” questo im -portante e seguito movimento.

Il 5 luglio don Paolo alloravuo le ricordare il suo servizio re li -gioso (cinquanta anni a Mon -tecchio) a tutta la sua popolazionee nella sala parrocchiale, da luiristrutturata, alle ore 16,30 saràpresentato uno spettacolo teatrale:“I testimoni oculari di Gesù”.

Lo spettacolo, alcuni significa-tivi episodi tratti dal Vangelo, verràproposto da una compagnia tea -

Senza dubbio parlare di donPaolo è cosa impegnativaperché è autore di un grossoimpegno letterario, infatti

egli ha pubblicato recentementeun volume “Mon tec chio dei Cuc -ciatti” che ha ri scosso ed incontradecisi consensi.

Allora per me, è prova ardua,ma spero di trovare nel “primogiudice” del mio modesto im pe -gno la sua comprensione.

Paolo Bartolini è nato alleChia nacce il 12 settembre del1922 da Ernesto e da Isolina Baffi.

Frequenta le scuole elementa-ri, fino alla classe quarta a Far ne -ta, poi a Montecchio. A facilitare la

sua entrata in seminario contribui-rono il parroco don Anselmo Zap -pa lorti e il pievano di Montecchiodon Augusto Cocchi.

Il 1 di ottobre del 35 entra inse minario, dove frequenta, conprofitto, le cinque classi ginnasialie le tre di liceo, quindi quattro diteologia.

Paolo fu ordinato sacerdotedal l’amato e stimatissimo vescovodi Cortona Giuseppe Franciolini il27 luglio del 47, nella cattedrale diCortona, assieme a mons. DanteSandrelli, al quale è stato partico-larmente affezionato e fortementeattratto, a don Fedele Pacchia cuc -chi e don Angelo Boscherini.

Dal 1 ottobre del 48 è parrocodi Gabbiano, parrocchia che reggefino al 5 luglio del 1953; contem-poraneamente insegna religioneall’Istituto Tecnico Agrario Statale“A.Vegni” a Capezzine.

Il 5 luglio gli viene affidata laparrocchia di Montecchio delLoto, che ancora oggi regge consapienza, intelligenza e soprattuttocon spirito di servizio.

Dalla sua festosa entrata inMontecchio, Paolo si è attivato perdare le giuste risposte culturali,sociali e religiose al territorio e aisuoi tenaci abitanti.

Don Paolo è anche un im pe -gnato volontario ospedaliero dal1997, segue con particolare de ci -

trale di Milano.Quindi alle ore 18 una sempli-

ce refezione comunitaria. La do -me nica poi alle ore 11 S. Messa dirin graziamento a Dio, con la par -tecipazione dei Cresimanti e ibam bini della prima Comunione.

Prima di concludere ci sem -bra doveroso un accenno al furtoche in questi giorni è stato perpe-trato nella chiesa dedicata a S.Cristoforo. Sono stati asportateset te stazioni della via Crucis. Iladri forse hanno creduto diportarsi via qualcosa di un altovalore artistico, mentre hannoportato via solo semplicissime emodestissime forme di gesso, macerto è il gesto che turba.

Noi vogliamo concludere que -sto modesto intervento rivolgendoun appello a qualche buona per -sona, e a Montecchio ve ne sono,che voglia fare un significativodono alla chiesa regalando dellenuove stazioni della via Crucis,sarebbe un mobilissimo gesto digenerosità.

Spero solo che don Paolo nonme ne voglia per aver concluso,non rivolgendo un ringraziamentoalla popolazione, che appare ov -vio; ma chiedendo ancora un attodi devozione e di donazione versola chiesa, quella chiesa che, in findei conti, è “casa” di tutti.

Ivan Landi

La cava di Montanare Un altro saluto affettuosoNon è vero che le associa-

zioni ambientaliste si sonodimenticate dalla cava diMontanare, come affer-

mato da Forza Italia in un articoloapparso sulla stampa locale, anziè vero il contrario e cioè che han -no seguito dall’inizio ad oggi tuttol’iter del progetto per la coltivazio-ne della cava ed il suo ripristino.

Forse qualcuno non ricorda,quando la cava veniva coltivatacon le mine e il fronte della stessapresentava un muro alto decine dimetri, ma negli anni ‘90 è comin-ciato da parte dell’amministrazio-ne comunale un lavoro certosinoper coltivare l’unica cava di inertidel comune, in modo da ridurreal minimo l’impatto ambientale,prima attraverso l’inserimentodell’area nel PRG e relativa deperi-metrazione, poi con l’esame delprogetto di coltivazione da partedella Commissione Cave , l’acqui-sizione dei pareri della Provinciadi A rez zo, della Regione e delMinistero dei Beni Ambientali.L’intero iter è stato approfondito eapprovato dal Consiglio Comu na -le, compreso il progetto di ripristi-no ambientale con relativa polizzafidejussoria a garanzia dei lavori.

La correzione invece degli ul ti -mi cento metri della strada in que -stione, e l’accesso alla provincialeche porta a Mercatale, era stataprevista dai tecnici nel PRG, inquanto l’attuale percorso passa fraalcune abitazioni in prossimitàdell’attuale incrocio e quindi chiera interessato al momento dellapubblicazione poteva presentareosservazioni.

E’ chiaro che tutti gli atti con -sequenziali sono di com petenzadella giunta municipale, ma i con -siglieri comunali potevano andare,avvalendosi del le loro prerogative,a visionare tut ti gli atti relativi allaCava fin dall’inizio, oppure chie -

der informazioni sia ai Dirigentiche al Sindaco. Oltretutto il ruolodell’opposizione è proprio quellodi esercitare una azione di con -trollo sull’operato dell’Am mini -strazione. Come Verdi cortonesì cisembra piuttosto che Forza Italiaabbia preso a pretesto la variantedella strada in questione peralzare un polverone politico vistoche mancano pochi mesi dalleele zioni amministrative. E’ propriodi queste ultime settimane, primache venisse fuori la po lemica, chei tecnici e proprietari della Cavahanno presentato uno studiosull’impatto ambientale. Forse èpiù bello lo sbrano della ex cavaDonzelli, lasciato a poche centi-naia di metri di distanza da quellaattuale? Mentre man mano cheprosegue la coltivazione della cavain questione,viene anche rea lizzatoil ripristino ambientale. Spesso i Verdi sono accusati diessere quelli che dicono sempredi no, invece abbiamo dimostrato,sapendo dell’importanza di unacava di materiali inerti per l’edili-zia e le strade, essendo l’unica nel -le zone limitrofe, di essere propo-sitivi.

Spesso la Cava di Montanarein riunioni e convegni è stata por -tata ad esempio di come si puòga rantire una attività senza com -promettere il sistema ambientaledella zona, tant’è che tutti possonoverificare i disastri e le mostruo-sità lasciate dalle cave in Ca sen -tino, nel Valdarno e nel grossetanotanto per stare nelle vicinanze.

Sul futuro della cava vi è unpiano di ripristino ambientale cheprevede gradoni rinverditi e aconc lusione della coltivazione ilpiano sarà già interamente realiz-zato, in quanto va di pari passocon le fasi di coltivazione.

Doriano Simeoni

Il tempo è il vero dottore, iltem po è il vero giudice, iltem po è il nostro censore, iltem po è la nostra sfida... E

quan do un uomo passa cin -quant’anni con lo stesso im -pegno, la stessa forza, lo stessocoraggio con un amore scelto dabambino è il cielo che fa festa,sono le rose che non pungono,sono le reti da pesca che riemer-gono piene, è il vino che nonmancherà al contadino, è unapreghiera smisurata.

Caro don Paolo hai sposato imiei nonni, i miei genitori ebat tez zato me, mia sorella, miacu gi na piccola e così via tra Dioe dottrine a volte noiose, traincomprensioni generazionali eideali, tra recite e strette di......ma anche questo è vivere conDio e per Dio.Ci hai sopportato e accompa-gnato all’ altare a mangiare ebere un uomo che vuole difen-derci e ci hai spiegato come,cercando con noi i perché.

Ma il mio è affetto umano,senza ideali o religioni... quello

spontaneo, senza cataloghi oinvenzioni.

Con questo affetto ti faccioio e tutta la parrocchia diMontecchio e Manzano tantiauguri e se sa re mo angeli, ilmerito è tuo che sen za fartimangiare o bere ci hai di fe so evoluto per forza o per a mo rediventare buoni cristiani.

Tanto sai che se sbagliamo ènormali, Dio e tu ci capirete,sen za ragioni ma col cuore.

Programma• Sabato 5 luglio 2003:16,30 salaparrocchiale - spettacolo teatrale“I Testimoni di Gesù” di AngeloFran chini (episodi del vangelo)• Sabato 5 luglio 2003:18,00- re -fe zione comunitaria per tutti• Domenica 6 luglio: 11,00 - S.Mes sa di ringraziamento a Diocon la partecipazione dei Cre -simati e bambini di l° comunione.

Ai tuoi primi cinquant’anni diservizio religioso nella parrocchiadi S. Cristoforo di Montecchio..con stima e affetto il nostro calore.

Albano Ricci

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a cura di GINO SCHIPPA

Noterelle... notevoli:Motorette in terrazza

La foto che riportiamo dà il segno della disattenzione sull’arbitrionella scelta dei parcheggi. Queste iniziative vanno dissuase sul nascere,prima che diventino arroganti diritti.

U.P.R.? No grazie! Meglio: U.R.F.!Ogni tanto quei buontemponi dell’Ufficio stampa del Comune ci

ammanniscono una notizia che a parer loro (o forse si tratta di uncomunicato costruito “pro domo sua” dal dirigente di turno?) porteràgrandi vantaggi (e qui ci vien da ridere) ai cittadini questa volta si dagrande gonfiore al ruolo degli uffici periferici (ex circoscrizioni tantoper capirsi) di Camucia, Terontola, Mercatale potenziati financo alrilascio delle carte di identità!

Ora se l’ufficio distaccato aperto nella frazione più popolosa ècostantemente semi deserto tanto è che l’impiegato è facilmente indivi-duabile sull’uscio e all’interno sono consultabili almeno due quotidianifreschi quali tempi restano lì, a Camucia, e nelle altre sedi, di tempolibero? Se invece viene dimostrato che quanto affermiamo è smentito dauna effettiva grande mole di competenze svolte, ci sapete dire perchésono rimasti tanto pieni di personale gli uffici della sede centrale, qualiuffici anagrafici, uffici tributi ecc. ecc.: l’eccetera evidenzia la nostraignoranza in materia di autocertificazioni e di ricerche tributarie ormaistabilmente affidate a ditte esterne.

Allora, non sarebbe meglio sfruttare (nel senso di convertire e direcuperare) questi uffici di pubbliche relazioni (U.P.R.) in uffici diricerca di finanziamenti (U.R.F.) per i grandi recuperi monumentali eculturali: Fortezza di Girifalco, complesso di S. Agostino, complesso diSalcotto (citati in ordine di importanza e storico ritardo amministrativo).

MONTECCHIO Cinquant’anni di servizio religioso

Don Paolo Bartolini

Il sacerdote Paolo Bartolini, e -sprime tutta la sua solarità diuo mo di Dio.

CORTONA Festa a San Marco

Battesimo di Matteo NakaDomenica 25 maggio

2003, nella Chiesa di SanMarco in città (Cortona)si è celebrato il Bat -

tesimo del piccolo Matteo, natoa Cortona da genitori albanesi,

I suoi genitori Klodiana edAr ben, dopo circa 5 mesi di in -contri con il sacerdote donAlbano Fragai, hanno deciso difar sì che Mat teo diventassecattolico me dian te il Sa cra men -to del Bat te si mo.

La giornata si è svolta in un

clima di festa dove tutti hannopartecipato con grande entusia-smo: i genitori di Matteo, iparenti, il Sacerdote, la Co mu ni -tà Parroc chia le di San Marco etutti noi ra gazzi.

Tantissimi auguri al piccoloMatteo per questa prima tappaverso Dio, con la speranza chepre sto anche lui venga a farparte del nostro gruppo.

Ragazzi del gruppo di San Marco

Domenica 15 giugnoundici bambini dellaParrocchia di S. Maria inVal di Pierle si sono

accostati per la pri ma volta allaMensa del Si gno re.

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MERCATALE Festa alla Madonna della Croce

Celebrata la Prima Comunione

TERONTOLA Alla Scuola Materna “Maria Immacola”

Festa della FamigliaSi è svolta domenica 8 giugno

2003 la 19^ Festa dellaFamiglia organizzata, comein passato all’approssimarsi

della chiusura dell’anno scolasti-co, dalla Scuola Materna “MariaImmacolata” di Terontola.

La giornata ha avuto inizio lamattina, con la Messa delle 9,30nella “Chiesa di S. Giovanni E -vangelista e Santa Cristina”,durante la quale i bambini dellaScuola Materna, presenti alcompleto, hanno ravvivato lacerimonia religiosa con canti edinterventi spontanei durantel’omelia del parroco don Dario.

Terminata la Messa, tutti nelparco antistante la Chiesa, dove siè ripetuto il tradizionale lancio deipalloncini, che, saliti rapidamentein aria, hanno decorato di tanticolori il cielo azzurro, lasciando abocca aperta tutti i piccoli spetta-tori, un po’ delusi per aver dovutolasciar volare via il proprio pallon-cino dopo averlo appena conqui-stato.

La Festa è proseguita ilpomeriggio, assistita da unosplendido sole, nell’ombreggiatoparco che circonda i locali dellaScuola Materna, perfettamentesistemato e addobbato nei giorniprecedenti da alcuni genitori e daaltri volontari che si sono prodiga-ti nel ritinteggiare le attrezzature,nell’effettuare le piccole riparazio-ni necessarie e nel montare ilpalco per lo spettacolo.

Protagonisti i bambini delletre classi che, professionalmentepreparati da Suor Grazia e dallemaestre Marina, Katia, Pamela eFran cesca si sono esibiti in fanta-

La cerimonia, come da unpo’ d’anni è consueto, si è svoltanella mo numentale chiesa dellaMa don na alla Croce in SanDonnino, che per il suo pregioarchitettonico, per il suo legame

al culto di que sta gente e perl’amenità del luo go, magnifica-ta dallo splendore dell’estate im -minente, è giustamente ritenutala più idonea ad accogliere gliimportanti avvenimenti religio-

si come le Prime Co mu nioni e leCresime.

Alla solennità della S. Messa,celebrata dal parroco donFranco Giusti ed accompagnatamusicalmente dalla coralemercatalese, molta la folla, oltreai parenti, che si è stretta conintensa commozione attorno aibambini, dando al tresì generosamanifestazione di solidarietà aibisognosi mediante l’offertacomplessiva di euro 191 afavore della Caritas.

Il Celebrante, nelle paroledel l’omelia, ha messo in vivaluce la sublimità sacramentaledell’Eu ca ristia sottolineando lacondizione spirituale necessariaa riceverla de gnamente.

Questi i nomi degli undicibambini: Pamela Alunni, Giada A lunno,Marco Assembri, Veronica As -sembri, Sara Boccioli, MancaCiccioni, Anna Laura Ciubini,Isabella Raspati, Luca Sem -bolini, Mauro Trentini, FabiolaGo ver na to ri. Accanto a quest’ul-tima bam bina, particolare emo -zione ha su scitato la presenzadei suoi nonni materni, GinoCangi e Nella Varzi, venuti dafuori a celebrare, as sie me allafesta della nipotina, anche leloro nozze d’oro.

Ad essi e a tutti i piccolifesteggiati vanno i nostrimigliori auguri.

M.Ruggiu

siosi balletti e in appassionantirecite.

E’ stato un susseguirsi di ap -plausi e di risate da parte deigenitori, dei nonni e di tutti glialtri intervenuti che non hannopotuto fare a meno di apprezzarela spontaneità e la disinvoltura ditutti i bambini nell’esibirsi inpubblico.

Un pomeriggio, quindi, piace-vole e divertente trascorso nellaspensieratezza più assoluta, che siè concluso con il tradizionalerinfresco offerto a tutti gli interve-nuti dalle famiglie dei bambini,allestito nel parco giochi dellaScuola materna grazie all’aiuto,come sempre, del personaledell’asilo e dei volontari che, in

questa come in altre occasioni,non mancano mai di offrire ilproprio contributo. Nel corsodella serata è stata anche effettuatal’estrazione dei numeri vincentidella sottoscrizione interna il cuiricavato è destinato ad opere dibeneficenza.

I numeri vincenti sono iseguenti: 1° premio (b. a. Euro310,00) n. 0361; 2° (bicicletta)n. 1286; 3° (confezione di vino),n. 0001; 4° (quadro conMadonna d’argento) n. 0038; 5°(fontana di piante grasse) n.1017; 6° (cornice in argento) n.0692; 7° (buono benzina) n.1564; 8° (capocollo e salame) n.1114; 9° prodotti per il mare) n.0594; 10° (ciondolo in argento)

n. 1606. Nell’occasione sono stati

consegnati da parte dei genitoridei piccoli doni alle maestre, insegno di riconoscenza per illavoro svolto durante l’anno;inoltre, sempre i genitori hannodonato alla Scuola una “valigettaamplificatore” con microfono eun gioco da giardino per il parco.

Stanchi ma felici al termine diuna giornata intensa trascorsainsieme ad amici e parenti, ibambini si sono dati appuntamen-to per l’indomani in vista delleultime giornate di quest’annoscolastico e soprattutto dell’attesagita al parco di Fiabilandia previ-sta per il successivo sabato.

Guido Bassi

I bambini della Comunione con don Franco e la Catechista

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L’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003ATTUALITÀ

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“La Dipendenza da Alcol colpi-sce nell’arco della vita almeno unapersona su dieci, il 40% degliincidenti stradali sono in vario modocollegati all’uso di alcolici e circa40.000 persone muoiono ogni annoin Italia a causa dell’alcol.

L'Ambulatorio Alcologicodella Valdichiana ha trattato nel2002 oltre 60 persone con problemialcol correlati, tuttavia sappiamoche, molte famiglie, combattono dasole per anni con il problema prima

di chiedere aiuto”. Questi sono i datiriportati dal dr. Francesco Biondi,re spon sabile dell’Ambulatorio Alco -logico della zona valdichiana dellaAUSL 8 e da questi dati si compren-de quanto sia importante aumentarela sensibilità della popolazione edelle istituzioni ai problemi alcolcorrelati. “Di fronte ad un problemacosì diffuso e nascosto, continua ildr. Biondi, è necessario lavorare inrete con gli altri servizi, per questoabbiamo invitato anche operatori

appartenenti ad altre istituzioni delterritorio, al recente Corso diSensi bi liz zazione sui ProblemiAlcol Correlati, che si è svolto adArezzo dal 5 al 10 maggio. Il corso,organizzato dal Dipartimento delleDipendenze dell’Azienda USL 8, incollaborazione con l’Associazionedei Club degli Alcolisti in Trat ta -mento, insegna a condurre i Club,cioè i gruppi di auto-aiuto che sonoil fulcro dell’approccio ecologico-sociale per la cura dei problemialcol correlati. L’Etruria, che ringra-ziamo, ci ha dato un opportunità perfar conoscere il punto di vista dialcuni operatori del nostro territorioche hanno partecipato al corso”.

Lina Coletta, assistente socialedel Comune di Foiano, afferma che“il corso ha rappresentato unaboccata d’aria rispetto al quotidianooperare a contatto con la sofferenza,ma anche un’esperienza di crescitapersonale. Mi sono sentita arricchi-ta, dice, sia come operatore checome persona. Il corso non dàformule magiche ma insegna acercare in se stessi e negli altririsorse che talvolta non sappiamoneanche di avere. Ho capito ancheche questo approccio potrebbeessere utile per affrontare altriproblemi come la sofferenzamentale o il problema delle famigliecon minori a ri schio”.

Enzo Felici, educatore profes-sionale dell’Ambulatorio Alco lo gico,ritiene di aver compreso che la“forza dell’approccio ecologico-sociale di Vladimir Hudolyn su cui sibasano i Club Alcolisti in Tratt -amento, consiste nel fatto di porre alcentro dell’interesse la famiglia che,con il sostegno di altre famiglieincontrate settimanalmente al Club,si pone alla ricerca di nuove dinami-

che relazionali e di comportamentinuovi per migliorare la qualità dellavita della persona, della famiglia,dell’intera comunità. Il Corso diSensibilizzazione, ha inoltre lafinalità di promuovere la diffusionedei Club nel territorio, per poteroffrire a tutte le persone e allefamiglie con problemi alcol correlatil’accoglienza e la solidarietà dei ClubAlcolisti in Trat ta mento, una metodo-logia che è ri co nosciutadall’Organizzazione Mondiale dellaSanità”.

Daniela Menci, ausiliaria del -l’Ambulatorio Alcologico, dice “sonosoddisfatta perché sento che il corsomi ha aperto una nuova prospettiva,quella di utilizzare le mie risorsepersonali per aiutare, attraverso ilgruppo, persone in difficoltà, maanche per migliorare in qualchemodo il territorio in cui vivo e in cuivedo quo tidianamente quali proble-mi crea l’alcol”.

Nara Faralli, assistente domici-liare del Comune di Foiano, racconta“di essere rimasta spiazzata, inquanto mi aspettavo un ‘normale”corso d’aggiornamento, mentre misono trovata ad entrare in contattocon l’esperienza di persone chehanno affrontato nel gruppo di auto-aiuto il loro problema di alcol,talvolta con dolore, ma alla fine conbuoni risultati. Ho capito che perl’alcolismo non esiste il farmacomiracoloso, ma piuttosto la solida-rietà di alcune persone che, rispet-tando anche eventuali ricadute,aiutano altre a trovare una via d’usci-ta”.

Infine Fabio Comanducci cheda anni svolge opera di volontariatocome operatore-servitore nel Club diCamucia desidera “augurare buonlavoro a coloro che, come me,

Alcolismo, famiglia e comunità locale

Arte nella pitturaSemplicità, creatività, bellezza,

colore, luminosità, possono es -sere alcuni degli elementi checa ratterizzano il tratto pittorico

di Maria Teresa Giappichelli.Giovane e brillante artista corto-

nese, perfeziona la sua attività artisticaa palazzo Spinelli a Firenze e di pro -fessione insegnante presso la scuolamaterna di “La Nave” a CastiglionFiorentino.

Volto conosciuto sia dai grandiche dai piccini, attraverso la sua oc -

cupazione professionale e per l’impe-gno che mette in tutte le attività allequali si dedica con vera passione,una passione che nasce, sia per l’in -segnamento che per la pittura, fin daibanchi di scuola.

Può essere definita pittrice figura-tiva poiché ci racconta storie di tutti igiorni, attraverso semplici ma essen-ziali tratti di pennello esprime unmon do a noi vicino caratterizzato da

autentici valori umani e spirituali.Avvicinandosi alle sue opere no -

tia mo che colori e forme delineanoun tratto sicuro, un vero amore per lavita e per l’arte, teso sempre più allaricerca di nuove tecniche e cono -scenze artistiche.

I soggetti che dipinge hanno unsapore di antiche tradizioni, sceneche riflettono aspetti di vita vissuta eche comunicano serenità attraversolinee sottili, contorni appena percepi-bili ma che creano forme delicateche raccontano la vita nella sua sem -plicità. L’artista trasmette gioia, emo -zioni, libertà, sentimenti semplici chesi possono recepire attraverso il lin -guaggio universale dei colori caldi efreddi, sfumati e mai contrastanti eattraverso le pennellate veloci o me -no, in un gioco di luci e ombre.

Svariate sono le tecniche utilizza-te, come l’olio e tempera su tela, piùdi versi i soggetti a cui si ispira, pae -saggi, natura morta, donne, bambini,sono frammenti della sua pittura chesi susseguono all’infinito su granditele, come se i suoi pennelli non co -no scano confini, mentre la manotraccia quello che la mente sente.

La sua arte è stata apprezzata piùvolte alle mostre a cui a partecipato,per chiunque fosse interessato a co -noscere il suo stile, i suoi dipinti, lesue tecniche, è possibile visitare il sitointernet www.tendart.com oppuremandare un’e-mail all’indirizzo:

giap pi [email protected] augurio possibile è che presto

sia riconosciuto a livello nazionale ilsuo talento artistico.

Katia Pareti

Ottobre 1929Belli da nu se dì, tuti arnovèti,co’la medaglia al petto, tra quei canti,candela ‘n mèno, tutti emozionèti,co’ le scarpine lustre se gìa avanti.

Co’ l’occhi fissi ci guardèa la genteta la ghiesa adobbèta pe’ la festa;nun se pensèa ai righèlli, ‘n c’éra gnenteche ci frullasse, alora, pe’ la tesa.

No’ se sintìvon l’àngili presenti;anco si ‘n se vedeva ‘l loro visoquela mattina con Gesù, contentici paréa d’esse ‘n mezzo al paradiso!

E ‘l pranzo ‘n chèsa con quele personeche t’han tirèto su spidito, sènò!Quando sonò ‘l cinnino a la Funzioneci s’altrovò col librittino ‘n mèno.

Ma pu se fè notte e ‘na vuglinade piagne ci chjappò, ma poco resta!Se recitò la nostra preghierinae a letto s’arsognò la bella festa.

La prima Comunionedi FEDERICO GIAPPICHELLI

La poesia è tratta dal libro L’ombra delle nuvole

hanno deciso di impiegare un po’del proprio tempo al servizio deglialtri. A questi amici dico di non averpaura ad affrontare questa nuovaesperienza come operatori/servitoridi un Club degli Alcolisti inTrattamento. Anche se all’iniziopossono esserci grandi incertezzetipo: sarò capace di aiutare questefamiglie? riuscirò a mantenere unacerta distanza emotiva e a non farmicoinvolgere eccessivamente daiproblemi?

Tuttavia è importante teneresempre presente che, la grandeforza del club sono le famigliestesse, sono gli alcolisti che, conimmensa fatica e forza di volontà,riescono, insieme, a realizzare,passo a passo, il cambiamento distile di vita. Sono proprio gli stessialcolisti e i familiari che dannovitalità al club e che danno forza emotivazione all’operatore/servitore,io auguro a tutti buon lavoro neiClub degli Alcolisti in Tratta men to”.

È possibile accedere all’Ambu la to rio Alcologico telefonandodirettamente per un appuntamento. L’Ambulatorio Alcologico forni-sce prestazioni gratuite e garantisce anonimato e riservatezza, ecoordinato dal dr. Francesco Biondi ed è una struttura organizzativadel Servizio Dipendenze (Ser.T.) della Zona Valdichiana.

Ser.T. della Zona Valdichiana è diretto dalla sr.ssa Patrizia Giorgi efa parte del Dipartimento Di pen denze dell’Azienda USL 8 di A rezzo.

Ambulatorio Alcologico - Azienda USL 8- Zona Valdichiana Via Santucci, 12 - Cortona - Tel. 0575/639272

E-mail: [email protected]

Ambulatorio Alcologico della Zona Valdichiana

Lettera al Sindaco di Cortona

Propongo soluzioni concrete

Fatta la legge, chi la fa rispettare?

Durante il mio abituale sog -giorno a Montecatini, ho notatoquest’anno che la città termale hapavimentato alcuni viali nonusando più il pessimo asfalto nerotipico di alcuni decenni fa marivestendo invece gli anzidettispazi con un “conglomerato ce -mentizio di color grigio - calce-struzzo ar chi tettonico -”, tecnicaquesta usata recentemente anchein altre città.

Che ne penserebbe lei Sin da -co, se una tale soluzione venisseusata anche per il parterre inconsiderazione che l’intramonta-bile pas seggiata dei cortonesiviene spesso e anche giustamenteaperta alle auto quando nei mesidi punta i risicati parcheggi diCortona non consentono di smal -tire il sempre maggior traffico diau to.

Si eviterebbe così sia per gliautomobilisti che per i pedoni diessere avvolti perennemente daquelle nuvole di polvere che tantofastidio e disagio procurano agli

Oggi 17 giugno ho preso attocon soddisfazione, dalla comuni-cazione del Sindaco, che finalmen-te qualcosa si muove per Cor tona,anche se si e dovuto attendere perben due ventenni e mezzo da que -sta sempre solita Ammini stra zione.

A parte tutte le contestazionimosse forse con troppa pignole-ria, non si può che essere soddi-sfatti del parcheggio dello SpiritoSanto.

Quanto lo ha desiderato Cor -tona! Forse per quanto lo ha attesose ne merita un altro!... e piùgrande.

Ora a quanto pare avremo an -che l’isola pedonale e dentro lemura tornerà dopo tanti anni unpo’ di silenzio notturno.

Ma come mai nel progetto èstata esclusa P.zza Garibaldi? Nes -suno la nomina (o non la vuolenominare) anche i Vigili Urbani lededicano solo poche visite spora-diche durante la giornata.

Anche Lei Direttore non lapren de in considerazione nel Suoarticolo (vedi disegno) eppure Leie il Sindaco abitate vicino; Vi saràcapitato di uscire la sera dopo ce -na anche a piedi (perché Voi sietefortunati, di là con la macchinanon ci passate) e avrete visto chepo’ di casino di vetture c’è da S.Domenico a tutta la Piazza e giù

per via Severini.Pensate che quello spettacolo

nei giorni pre festivi e dal giovedialla domenica dura fino le due -tre del mattino.

Se tornando a Cortona, dopoessere riusciti a tro vare un par -cheggio, dovete rientrare in viaNazionale avrete un bel da fareper attraversare la calca di giovaniche bivaccano molto rumorosa-mente davanti al Rutt 66 con labottiglietta in mano. (Dovete chie -dere permesso purché giovi).

Ed ora a proposito dei postiche verranno assegnati ai residen-ti, in via del Crocifisso e CesareBattisti, chi li tiene liberi dallasuddetta invasione di macchinedopo le 21?

A chi si dovranno rivolgere icittadini dopo che i Vigili hannolasciato il servizio? Ora operantefino le 19.45. Saranno costretti adiscutere con la gente e magariessere trattati male da qualchemaleducato!

Lei Direttore ci sarà la sera del20 giugno a Sant’Agostino, io nonsarò a Cortona, per cui la prego difare un resoconto di questa mia,soprattutto per quanto riguardal’ultima parte.

Cordiali saluti.

Silvano Stanganini

utenti del Parterre!Una seconda considerazione

mi sia consentita: questa non ri -guarda più il Parterre ma l’ultimoufficio pubblico ancora rimasto aCortona.

Alludo al Giudice di Pace re -centemente trasferito nella presti-giosa sede del palazzo Ferretti chesecondo voci ben informate ver -rebbe soppresso.

Sarebbe questa l’ultima beffaper la nostra città che a differenzadi altre realtà di analogo prestigio(Montepulciano, Sansepolcro, SanGiovanni Valdarno, Montevarchi)che hanno saputo conservare tuttele istituzioni pubbliche, verrebbeprivata anche dell’ultimo ufficiorimasto e cioè del Giudice di Pacetanto caro ed apprezzato dall’exsin daco Pasqui da preferirlo,giova ancora una volta ricordare,alla vecchia e gloriosa Pretura diCor tona soppressa ormai da quat -tro anni,

Ringrazio per l’ospitalità.Nicodemo Settembrini

Maria Teresa Giappichelli, giovane artista cortonese

corrispondenza di quel giornosono state effettuate con ilfrancobollo emesso per ricordare“la Cappella degli Scrovegni a Pa -dova”; altro gioiello d’arte che siaggiunge alla cartolina, emes saper la “Giostra”.

Vi posso assicurare che iltutto è scorso , filatelicamentepar lando, in maniera brillante,tanto che le cartoline numerate,hanno raggiunto gli oltre 200esemplari, per cui se si aggiungo-no i poster, magnificamenterealizzati, possiamo tranquilla-mente parlare di un grossosuccesso!

A tutto questo una cornicestrabocchevole di pubblico hacolorito la manifestazione me -dievale sia lungo le vie principalidella città , abbellite per aggiudi-carsi il titolo del rione più bello,che in piazza Signo relli sotto laregia oculata di Albano Ricci,dove gli Sban die ratori si sono

cimentati in una grande coreo-grafia (un plauso all’amicoOmero, da poco con noi), dove iBalestrieri si sono contesi la“verretta d’oro” del de cennale inun torneo con un finale alcardiopalmo: a tutto ciò unfinale da annoverare fra i piùbelli finora fatti, con una viaNazionale ben preparata, con unsusseguirsi di emozioni durantela gara dei Balestrieri, l’aggiudi-cazione della verretta d’oro daparte del rione S.Marco Poggio, lavittoria per il mi glior corteggio edaddobbo rionale al rione diS.Vincenzo, ed una rispostafilatelica... alla grande, hannoreso gloria a tutti quanti sì sonoadoperati per questa rievocazio-ne storica.

L’annullo filatelico rimarràan cora per qualche giorno pres sole Poste di Cortona; per quantiancora avessero piacere diannullare qualche corrisponden-za; nel frattempo colgo ancoral’occasione per ringraziare ilpersonale delle Poste che dalDirettore agli impiegati diCortona e di Arezzo hanno per -messo una perfetta riuscita del lamanifestazione.

Con la conclusione dell’Ar chi -dado 2003, termina la settimanadi festeggiamenti in o no re di S.Margherita; contemporaneamen-te a quella religiosa, si concludepure la rievocazione sto rica dellenozze del nobile cor tonese Casali.

Abbinando un po’ tutti que stiavvenimenti, ci siamo trovatianche in mezzo ad una manife-stazione filatelica, in tonisenz’altro migliorativi, rispetto aquelle del passato fatte per altreoccasioni sempre di natura sto ri -ca e culturale.

Il Consiglio dei Terzieri si èespresso a livelli veramente gran -di, presentandosi alla 10^ E di -zione della “Giostra”, oltre atutto, anche con un annullo fi -latelico, e con una cartolina ma -gnificamente realizzata in sie mead una locandina di eccellentefattura. Partendo con un tipo dicar ta simil-antica e di buonacon sistenza, disegnata con l’or -

mai noto quadro di E. Oli vastri,in ricordo del 1° Ar chi da do, si ècelebrata la storia di un’epocalontana in maniera nobile, dan -dole un aspetto non comune, ri -scontrabile solo in al cuni conve-gni di grossa caratura comequelli di Verona, Ge no va, Torino,Roma e Ravenna.

L’annullo filatelico è moltopia ciuto: realizzato con stile e le -gante dalla prof. Valeria Emi liozziMarri, ha reso onore ad uno deimaggiori gioielli di Cor tona, ilme raviglioso Palazzo Ca sali, pre -so in un contesto angolare, postoin un piedistallo ideale, con ivessilli dei cinque Rioni e con labalestra, componenti di una lo -gica in cui spicca la città con ilsuo splendore.

Il complesso presentato è sta -to frutto di un’insiemistica in -formatica, dove Marco Fer ran tiha dato tutto di sè stesso, col -pendo in gesto sportivo, l’obbiet-tivo, con un magnifico centro,ripetendosi al meglio, anche nel larealizzazione del depliant in -formativo, turistico ed al tempostesso commerciale, per pubbli-cizzare l’avvenimento.

Molte delle affrancature del la

ATTUALITÀ SCOLASTICAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

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Il progetto dell’Università degliStudi di Siena, Per - corsi diQua li tà, cui il Liceo Signorellipartecipa già dallo scorso

anno, ha come obiettivo l’orienta-mento universitario degli studentidegli ultimi due anni della scuolasuperiore. L’obiettivo non è nuovo,anzi, è quello di tutti gli Atenei;nuo vo è invece il percorso, ap -punto, che ci è stato proposto.

Noi studenti del II° e III° Li -ceo abbiamo infatti svolto lavori diricerca su temi scelti tra quelliindicati dall’Università che a noi eai nostri insegnanti sono sembratipiù ricchi di spunti di riflessione epiù adatti a far emergere le nostrepotenzialità.

A lavoro concluso, due tesinesono state giudicate le migliori trale tante presentate dalle scuoledelle province di Arezzo, Grossetoe Siena che hanno aderito all’ini-ziativa e, nella giornata conclusivadel 13 maggio, abbiamo avuto lasoddisfazione di essere chiamatiad illustrarle nell’Aula Magna del -l’A teneo senese. Il primo lavoro,realizzato nell’ambito dell’area u -ma nistica sotto la guida delleprof.sse di Lettere, Serena Do me -ni ci, e di Storia dell’Arte, M.Cristina Ricciardo, riguardava ilpaesaggio nella letteratura enell’arte toscane fra Ottocento eNo ve cento; l'altra, seguita dallaprof.ssa di Filosofia, Mirella Mo -retti, trattava lo sviluppo del pen -

siero politico e democratico e delrapporto tra individuo e Stato traSet tecento e Ottocento.

Il primo lavoro, iniziato loscor so anno, ha compreso ricer-che sulla rappresentazione delpae saggio in Verga, D'Annunzio,Fattori, Pratesi, Tozzi, Carrà, e unapprofondimento sullo scultorecontemporaneo di Loro Ciuffenna,Venturino Venturi il quale, tramolte altre opere, ha realizzato ilmosaico nella piazzetta del Parcodi Collodi.

Durante la stesura delle tesinegli studenti del III Liceo StefanoBazzucchi, Caterina Car dinali,Simona Graziotti, Sara Mencarini eCaterina Rossi, hanno studiato ledescrizioni del paesaggio attraver-so le pagine della letteratura italia-na degli anni presi in esame:paesaggi siciliani, toscani, abruz-zesi che rispecchiano gli statid'animo degli autori, legati aquesti luoghi da profondi e parti-colari sentimenti; paesaggi chesono rifugio e consolazione e che,se per Verga rispecchiavano esat -tamente la realtà grigia e disfattadi fine Ottocento, in autori comeTozzi diventano paesaggi idealiz-zati e interiorizzati.

L'altra tesina, premiata nel -l’am bito dell’area giuridico - eco -no mica, ha preso in esame il pen -siero di quattro filosofi europei,Rousseau, Constant, Tocqueville eKant, analizzando le loro proposte

sulla possibile mediazione traindividuo e Stato. Sicuramentel'argomento trattato è di grandeattualità in quanto è legato alproblema della globalizzazione edi come, in questa realtà, si possasal vaguardare il diritto dell’uomoalla democrazia, alla libertà e alladignità individuale.

Il lavoro, svol to da ToyahBuse, Laura Pacchia cuc chi, An -drea Ruggiero e Da nie le Va liani,studenti del II Liceo, ha per messo

Tanti bambini passano attra-verso la scuola elementaree ognuno lascia un segno,un’impronta personale, che

resta impressa nel ricordo delle sueinsegnanti.

Qualcuno lascia tracce labili, diqualcuno invece si rammentano e -spressioni, sorrisi, testi, interroga-zioni e domande, Un bambino, inparticolare, ha colpito le sue in se -gnanti per la sua sete di co no scenzae la capacità di elaborare informa-zioni che lo hanno spinto sempre ol -tre, alla ricerca di orizzonti sem prenuovi ed originali: Manuel Va le ri.

Alle elementari disegnava benis-simo e scriveva veramente bene. Inun gruppo-classe stimolante ed at ti -vo, riusciva a dare il meglio di sé, infondo un po’ perfezionista e buoncritico del lavoro proprio ed altrui,capace di sorprendere con osserva-zioni precise e documentate.

Un bambino indubbiamente sti -mo lante, che ha dato molte soddi-sfazioni durante la scuola elementa-re e che saprà confrontarsi positiva-mente con la realtà futura, in cuitroverà sempre un suo particolareruolo. Ora Manuel frequenta lascuo la media e i suoi genitori, rileg-gendo i suoi testi nei quaderni della

scuola elementare, hanno pensatodi raccoglierli in un volumetto, dasfogliare quando il ricordo dell’in-fanzia si fa pungente ma anche daassaporare ripensando ai bei mo -menti di serenità trascorsi nel quo -ti diano impegno d’alunno, quandoil futuro era ancora impalpabile at -traverso la foschia che circonda ilpre sente.

Indovinato anche il titolo delvolumetto: “I miei anni alla scuolaelementare - Tra realtà, sentimentoe fantasia”, impaginato dal compe-tente Claudio Lucheroni, che racco-glie i testi scritti da Manuel dallaclasse terza alla quinta, ed è corre-dato da interessanti disegni.

Un bel regalo per un ragazzode cisamente in gamba, un bel ri -cordo, un’immagine dolce che e -merge dal fluire veloce del tempo,ma anche pur esempio per i piccolistudenti, che spesso trovano diffi-coltà a confrontarsi con la parolascritta, che proprio in lavori comequesto possono trovare lo stimoload esplorare la ricchezza e il pia ce -re della parola. M.J.P.

a tutta la classe di am pliare leconoscenze e migliorare lo spiritocritico nei confronti del la realtà.

Il lavoro di ricerca e la stesuradelle tesine ci hanno impegnatomolto, ma siamo soddisfatti dellemodalità di questo progetto, cheha contribuito a dare nuovi stimolie che ha aperto nuovi campi d'in -te resse nei due anni appena tra -scor si.Sara Mencarini classe III Liceo Andrea Ruggiero classe II Liceo

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Due lavori del Liceo Signorelli premiati dall’Università di Siena

Tra realtà, sentimento e fantasia

Saggio di fine anno

Un altro anno di proficuo lavoro e di prestigiosi riconoscimenti

IL FILATELICO a cura di

MARIO GAZZINI

Anche l'anno scolastico2002-2003 si è conclusoper gli a lunni del l’I sti tu -to Tecnico Com mer ciale

“Francesco Lapa relli” di Corto -na, i quali dopo le fatiche di unintenso anno di lavoro possonogodersi il meritato riposo.

Ma gli insegnanti già stannomettendo in cantiere i progettiper il prossimo anno scolastico,che vedrà l'Istituto sempre all'a-vanguardia per quanto riguardail rapporto con il mondo dellavoro, anche grazie alla conso-lidata esperienza nel campodelle tecnologie informatiche,della gestione aziendale e nellasempre più articolata conoscen-za delle lingue straniere

Un cenno particolare va adalcune delle tante attività svoltenel settore prettamente tecnico -professionale, come i tradizio-nali stage aziendali, in cui ilnostro Istituto vanta una conso-lidata tradizione ventennale , iseminari di orientamento pro -fessionale in collaborazione conla provincia di Arezzo, le lezionidi approfondimento su temati-che fiscali e buste paga, chehanno visto, tra l'altro, la parte-cipazione di esperti esterni, al -cu ni dei quali ex alunni del no -stro Istituto. Ed infine il premiocon seguito dagli alunni delleclas si quinte nel concorso “Gio -co in borsa 2003” indetto dallaBanca Valdichiana, Credito coo -pe rativo tosco- umbro.

Ma l'I.T.C “Laparelli” ha an -che visto il prestigioso ricono-

scimento per l'alunna SandyCa vallucci della classe II B nel -l'ambito dell'attività “Il quoti-diano in classe- saranno pennece lebri” con un commoventecom ponimento dedicato allatra gica vicenda del sovrinten-dente di polizia Emanuele Petri..

A completare questo lusin-ghiero bagaglio di successi ericonoscimenti vanno citati an -che le vittorie in ambito sporti-vo, riportate da nostri alunnianche nella giornata dello sport,tenutati il 13 maggio u.s. pressol'I.T.A. “Vegni”.

Altre importanti attività di -dat tico- formative nell'ambitodell'educazione alla salute, alrispetto dell'ambiente, educa-zione stradale e pronto soccor-so, orientamento universitario eprofessionale saranno prosegui-te ed incentivate anche nelprossimo anno scolastico.

Come si vede tutto ciò sta adin dicare l'impegno generosopro fuso da alunni ed insegnantinel fare della nostra scuola unvero laboratorio didattico e for -mativo ed una autentica fucinadi idee innovative per prepara-re sempre meglio i nostri alunnial mondo del lavoro, al loro pro -ficuo inserimento nel mondoglobalizzato, in cui il vero patri-monio sarà proprio il bagagliodi conoscenze e competenzecon tinuamente accresciuto erinnovato nel tempo secondo ladefinizione, mai tanto vera edattuale come ora, di long lifelear ning. Alessandro Silveri

Come è consuetudine da unpaio d’anni, venerdì 6 giu -gno alle ore 11, si è svolto,presso la Scuola Ele men -

tare “Mattia Moneti” di Pergo, ilsag gio di canto di fine anno scola-stico.

Gli alunni preparati dal bravomaestro Alessandro Dei in colla-borazione con le altrettanto capacimaestre, hanno eseguito i canti al -la presenza di familiari ed amici.

Gli scolari si sono dimostrati

pre parati ed hanno ricevuto tantiap plausi. I genitori hanno ringra-ziato le insegnanti e il maestro Deiper ché queste manifestazioni aiu -tano i ragazzi a socializzare me -glio, ad avere più padronanza delproprio carattere, perchè presen-

tarsi in pubblico determina sem -pre una certa tensione.

Dunque un approccio feliceed educativo in questo triangoloco stituito da genitori, alunni, in se -gnanti. Un genitore

Manuel Valeri: I miei anni alla Scuola Elementare

Istituto Tecnico Commerciale “Laparelli”

Alla Scuola Elementare di Pergo

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AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

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PRODUZIONE E VENDITA DI VINIPRESSO LA CANTINA DIDATTICA

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Riuscire ad assicurare concostanza ai consumatori laqualità del vino è un’operacomplessa.

Si conosce ormai bene comela qualità sia frutto dell’unione diun’ampia serie di fattori chepartono dall’uva e procedono lun -go tutto il processo di produzione

del vino.Il forte legame tra qualità

dell’uva e qualità del vino è bennoto: questa correlazione ingenere viene espressa dalla frase“il buon vino nasce nel vigneto”.Fare un vino di qualità implicasempre, a fianco della materiaprima, l’utilizzo delle corrette edevolute tecniche enologiche.

La sperimentazione enologica,che in molti casi permette proveagili e che fornisce risultati piùrapidi rispetto alla ricerca com -piuta in vigneto, ha portato ad unasituazione che è stata definita“ricerca a due velocità”. Si staverificando infatti che quando sistudia l’influenza di una praticaenologica sul vino i risultativengono prodotti in tempi relati-vamente brevi.

Viceversa le sperimentazioniin vigneto impiegano normalmen-te molti anni per raggiungererisultati concreti, oggettivi e ripeti-bili, in grado di permettere di fareprevisioni sul futuro. Pertanto sirenderebbe necessario, qualora si

presentasse il problema di attac-chi da parte di parassiti animalima in particolare da parassitivegetali, intervenire per tempo perevitare di vinificare prodotti congravi alterazioni che senza dubbioinciderebbero in maniera negativasul prodotto finito.

E’ il caso della “famosa” Bo -trytis Cinerea o muffa grigia. Ineffetti le conseguenze negative cheessa apporta non sono limitate aidanni provocati al viticoltore, lavinificazione di uva attaccata dallamuffa grigia comporta sempregrosse difficoltà sia nell’organizza-zione della cantina che nel pro -cesso di trasformazione e nellacon servazione del vino.

-Diminuzione del grado alco -lico: l’effetto di Botrys sul gradoalcolico finale del vino è dovuto adne fattori che influenzano inmodo negativo il normale ac cu -

mulo di zuccheri: a) consumo dizuccheri, utilizzati direttamente dalfungo per svilupparsi; b) mancatoaccumulo, dovuto agli anticipi diraccolta causati dagli attacchi diBotrite; l’anticipo di vendemmiapuò causare la perdita di 2-3 gradizuccherini.

- Alterazioni dell’acidità: anche

gli acidi organici sono utilizzatidalla Botrityis come sostanzenutritive; ciò, insieme alle diminu-zioni del tasso zuccherino, pro -duce squilibri nel rapportozuccheri l'acidità fissa, con

dannose conseguenze sulla qualitàper:a) abbassamenti del tenore diacido malico e tartarico cheprovoca appiattimenti del gustonel vino;b) presenza di considerevoli

quantità di acido gluconico, carat-teristica dell’infezione botritica eanche di acido citrico.

-Aumento dei fenomeni ossi -dativi: è una delle conseguenze piùtemuta dell’attacco di Botrite; si hauna intensificazione dell’ossidazio-ne dei polifenoli dovuta all’aumen-to dell’attività enzimatica indottadal fungo. Ciò provoca la degrada-zione delle sostanze colorate rosse(antociani) a composti ossidati,brunastri, insolubili che precipita-no e causano alterazioni di colore,intorbidamenti e depositi.

-Alterazioni del sapore e del -l’a roma: la produzione di acidiorganici diversi dà luogo a viniagrodolci o con gusto pungente,mentre i composti fenolici ossidatidanno sapore amaro e odori sgra -devoli al vino.

Inoltre lo sviluppo del fungosull’uva determina la distruzionedella buccia, contenente moltedelicate sostanze aromatiche; si hacosì la perdita dei composti piùimportanti per le caratteristicheolfattive del vino.

-Maggiore tasso di combina-zione di S02: la presenza di mag -giori quantità di enzimi ossidativi

nei mosti ottenuti da uve botritiz-zate determina un maggioreimpiego di S02.

Inoltre la botrite determina laformazione di sostanze comples-se(gluconi) che, aumentano lafissazione di S02, ne rendono ne -cessaria l’aggiunta in quantità ulte -riormente crescenti, per mantene-re nel mosto i 50 mg/l di S02libera.

-Problemi di chiarificazione: ivini derivanti da uve ammuffitepresentano difficoltà di chiarifica-zione, dovute alla produzione daparte della Botrite di sostanze adalto peso molecolare (gluconi)nel corso dello sviluppo per buc -cia e polpa dell’acino; questi com -posti mucillaginosi sono dannosiin quanto, durante la chiarificazio-ne, intasano le superfici filtrantidiminuendone l’efficienza.

Francesco Navarra

Gli ortolani e i supermercatiche vendono pomodori,zucchine e arance, e ognial tro tipo di frutta e ver du -

ra senza indicare, oltre al prezzo,anche una serie di informazionipreziose per il consumatore de vo -no stare attenti.

Potrebbe essere l’inizio dellasvolta tanto attesa per mettere unpo’ d’ordine nel settore. A comin-ciare dalla provenienza. Perché sedi recente ha fatto scalpore lanotizia dei pomodori da sugo chearrivano in Italia dalla Cina, moltialtri sono prodotti di provenienzaestera che entrano nel nostroPaese senza una chiara indicazio-ne sulla loro origine: fagiolini chevengono dall’Egitto, pere e meledal Cile, ravanelli dall’Olanda.

L’obbligo di mettere un’eti-chetta sugli ortofrutticoli freschi,sia quelli confezionati (come sitrovano in genere nei supermerca-ti), sia quelli che sono vendutisfusi, ordinatamente esposti neibanconi dei mercati ambulanti, inrealtà esiste da tempo. Lo ha im -posto una direttiva europea recipi-ta da qualche anno anche in Ita lia.Ma, in moltissimi casi, la nor ma èstata disattesa. Colpa delle sanzio-ni: chi non rispettava le regolefinora poteva cavarsela con unamulta di 30 mila di vecchie lire.Sempre che venisse scoperto,perché i controlli non sono statimai troppo capillari. Ma adesso lamusica è cam biata: chi vendefrutta e verdura senza esporrel’etichetta deve pagare una multadi 1.100 euro. Lo stabilisce ildecreto legislativo 306/2002,quello che detta le sanzioni percoloro che disattendono le normeemanate dall’U.E. sulla qualità e lacommercializazione degli ortofrut-ticoli. Dovrà es sere indicata lavarietà, l’origine ed eventualmentela zona di pro duzione, la qualità(categoria ex tra, prima, seconda)oltre alla quantità e al prezzonaturalmente. Se la frutta e laverdura sono esposte nelle casset-te o confezionate in vaschetta è suqueste che bisogna guardare pertrovare le informazioni necessarie.Se invece si tratta di merce sfusa,come nel caso degli ambulanti odei mercati rionali, le indicazionidevono es sere messe bene in vistadal venditore, eventualmentescritte a mano su una lavagnetta.

Comunque c’è ancora grandecon fusione nel mercato degli or -tofrutticoli. Sono colpevoli un po’tutti i rivenditori, compresi i su -permercati. Anche lì, spesso, non

Multe più salatesi trovano le informazioni neces-sarie. Negozianti e cooperative al -’ingrosso mettono, talvolta, in ven -dita frutta con l’indicazione di va -rietà che non corrisponde a quel -la reale. Prendiamo ad esempio ipomodorini di Pachino a denomi-nazione d’origine protetta: la Si -cilia ne produce una quantitàlimitata, molto pregiata. Ma per e -sten sione vengono spesso venduticon quel nome grandi quantità diciliegini che di Pachino non sono.

L’Istituto Nazionale per il Com -mercio Estero è l’organismo

incaricato di effettuare i controllipresso i vari punti vendita e anchequel lo autorizzato a comminare lee ventuali multe. Fino ad oggi l’I -stituto ha puntato la lente soprat-tutto sui mercati all’ingrosso e sugrande distribuzione. Ma i suoifun zionari assicurano che le i -spezioni verranno ora effettuatean che sugli altri dettaglianti. Iconsumatori che volessero segna-lare inadempienze, possono rivol-gersi all’ufficio controllo ortofrut-ticoli dell’Istituto, presente in qua -si tutte le grandi città. F. Navarra

Il buon vino nasce nel vignetoIl nuovo decreto legislativo prevede pesanti sanzioni per i rivenditori

di prodotti ortofrutticoli che risultano privi di etichetta

Cura e prevenzioneAiutiamo le piante

LAVANDULA(L Angustifolia-L.Spica-L.Vera)

-Nome comune: lavanda-Forma: è un arbusto aromatico chevegeta in ambienti caldi e secchi,anche in ombra leggera e vicino almare. Le infiorescenze blu-porporineattirano le farfalle; è adatta per

bordure di aiuole e per siepi. D’inverno il colore grigio delle foglierisulta particolarmente gradevole; può raggiungere l’altezza di 1 m.-Provenienza: Europa e area del Mediterraneo.-Condizioni ambientali di coltivazione: èm arbusto resistente chetollera terreni secchi, venti burrascosi e forti piogge. Quando i fiori sonoappassiti tagliare per più di due centimetri la vegetazione apicale. Lepiante più vecchie e legnose vanno estirpate, bruciate e sostituite conpiante giovani. Resiste bene alle gelate.-Propagazione: prelevare talee semilegnose in agosto o talee di legnomaturo in settembre per una lunghezza di 15-2O cm.-Acqua: sopporta bene anche brevi periodi di siccità; meglio noneccedere con l’acqua, bagnare solo quando il terriccio è asciutto.-Terriccio: 4 parti di terra universale, 2 di torba e 2 di sabbia.

MALATTIE1) Le foglie e i fiori presentano macchie polverose bianche.2) Presenza di muffa grigia su foglie, fiori e steli.3) Deperimento della pianta e radici sfaldate.4) La vegetazione appare bronzea, polverosa con tenui ragnatele.5) Si notano fiori e steli fioriferi mangiati.

CAUSE1) E’ Oidio, un fungo che provoca una muffa polverosa bianca che, acausa di questo sintomo caratteristico, prende iluome di mal bianco.2) In questo caso è il fungo Botrytis, molto diffuso in tutti gli ambienti ein grado di attaccare decine di piante diverse in ogni loro parte.3) Eccesso di acqua.4) Il ragnetto rosso è il responsabile del fenomeno citato.5) Insetti dell’ordine dei coleotteri, che essendo provvisti di apparatoboccale, si nutrono delle foglie provocando vistose mangiature.

RIMEDI1) Trattare con zolfo.2) Intervenire con Vinclozolin.3) Lasciare asciugare il terriccio e, nei casi più gravi, rinvasare con unbuon drenaggio; in segnito bagnare meno.4) Pulire le parti infette e irrorare, dopo, con Tetradifon, addizionatocon Dicofol o Propargite.5) Trattare con Carbaryl. Francesco Navarra

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

PAGINA 11

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Impegnative e degne di cit -azione le sue pastasciutte e il pollolesso con carne grassa bovina.

Altra sua amata passione lapittura: ha esposto infatti a Grez -zano e a Castiglion Fiorentino, ri -scuotendo un lusinghiero succes-so.

Oggi è tornato lucido e in for -ma nel suo Istituto, si è seduto nelparco a ripensare ai lontani tempidella sua gioventù e ha solo com -mentato che oggi non gli restanoche molti ricordi e il tempo diringraziare e pregare Dio.

Ma restiamo sul prato delVegni, dove il personale di cucinache ha un cuoco d’eccezione il

sig. Elvo Cappelli ha dato unottimo saggio del suo repertoriooffrendo un fresco e stuzzicosoaperitivo.

Quindi tutti a tavola e qui gli exalunni hanno dato sfogo ad ovviappetiti e festosi brindisi, maggior-mente sostenuti dai vini dellafornita cantina del “Vegni” dovequest’anno primeggiava con il suocolore e .. grado: Il Sangiovese del2000.

Lo ha versato di persona, daottimo Sommelier, magari un po’a “carestia” come diciamo noi intoscana; ma la forma non è acquaAnche se poi è stato facile per tutti,poi, fare il bis, il tris - alla salute.

Il menu era anche troppo ric -co, in molti hanno dato forfait giàa metà, qualcuno haa tenuto duro,ma poi si è appisolato, sognando itempi giovanili, le grida di studentiimberbi che vagano nelle ampiesale di studio o nei bagni alle pre -se con le prime cicche.

L’enorme torta alla frutta pre -sentata, tra i flash della macchinafotografica del prof. Paolo Car di -nali, al quale rivolgiamo un sentitoringraziamento per il cortese ser -vizio svolto, ha portato un po’ difreschezza e di colore; ma quandol’eccezionale maitre: Rino Fre -

scuc ci ha fatto il giro con la grap -pa del Vegni, qualcuno non hapro prio retto e ha raggiunto ilverde prato, o l’ombra amica delLeccio, per non aspettare la provadel palloncino, non prima però diaver agguantato una bottiglia diBarullino offerta dall’Associazione,che si è proprio profondamenteimpegnata per realizzare unamanifestazione che resterà piace-vole nei ricordi di tutti.

Un sentito ringraziamento atutti i partecipanti, ai collaboratoriche si sono prodigati oltre misura,al Preside dott. Domenico Pe -tracca per l’accoglienza e per icon sigli forniti, al personale di

cucina, della scuola e della segre-teria, ai docenti, ai giovani che sisono prestati nel accogliere gli

invitati, ai graditi ospiti, alle au to -rità tutte ed uno particolarissimoalla nostra pittrice Giovanna To -ma si, moglie dell’infaticabile con -sigliere e cassiere prof. GianfrancoLu ciani, che ha realizzato nell’oc-casione una stupenda pittura raffi-gurante uno spaccato dell’Istitutodi molti, molti anni fa.

Dal quadro è stata tratta copiaantichizzata su pergamena e con -segnata a tutti gli ex allievi edamici dell’Associazione.

In molti si sono complimentaticon la pittrice, per la sua capacitàespressiva, dettata dalla intensitàdei colori e dei contenuti.

Unani me consenso e gli ex

alunni hanno rivisto e toccato conmano vecchie strutture che peròresteranno sem pre giovani nei

Il nono raduno generale degliex allievi dell’Istituto e dell’As -so cia zione “Amici del Vegni” èstato un vero successo.Domenica 8 giugno infatti, di

buon mattino, presso l’aaccoglien-te Istituto Tecnico Agrario Statale“An gelo Vegni”- Capezzine a Cen -toia , si sono dati appuntamento,chiamati dal solerte e sempreefficiente presidente: prof. Gian -franco Santiccioli un numeroelevato di ex alunni che hannovoluto “essere accompagnati”,que sta volta, da consorti, figli edamici.

Quasi duecento, giunti da ognidove, hanno ripercorso idealmen-te, ma anche fisicamente i luoghidi un di: le aule, i laboratori, ilconvitto, il bellissimo parco e ...l’indimenticabile e storico “Lec -

cio”, che immenso sfida le intem-perie dei tempi e chiama a raccol-ta gli ex alunni che, un tempovedeva giovani pieni di speranze,di sogni, di progetti.

E’ stato un susseguirsi di in -contri, di saluti, di sensazioni in -dimenticabili, di scambi di pacchesulle spalle, di attimi di commo-zione: “Non sei cambiato affatto, Titrovo benissimo - Non ti sei fattopiù sentire - Questa è mia moglie equesti i miei figli - Ora studiano lo -ro, io sono prossimo alla pensione- Oh Antonio, veramente ti sei fattoonore nella vita ...”.

Curiosando tra gli ex alunni siè potuto verificare quante diversestrade la vita ha predisposto,quanti risvolti vi sono stati, quantediverse risposte è stato dato a queldiploma. E’ vero che molti si sonoaffermati nell’indirizzo specificodel perito agrario, ma altri hannotrovato risposte in diverse attività,a volte impensabili. E’ stato piace-vole scoprire personalità tra gli exalunni, personalità che si sonofatte onore nel commercio, nellafinanza, nella politica, nell’indu-stria, nella cultura.

Tutto ciò si ritrova certamenteanche nelle altre scuole, ma ilverificarlo contemporaneamente èstato particolare: la vita, che perqualche tempo ci accomuna, poici avvia verso diversissime mete.

Questo si è verificato al Vegni,Istituto che è il fiore all’occhiellodella nostra provincia e del nostrocomune, che è voluto essere

presente con il suo Sindaco dott.Emanuele Rachini e con l’assesso-re P.A. Nevio Polezzi, ed hannopresenziato, con sentita partecipa-zione, alla nostra qualificata mani -festazione.

Doverosamente è stato ricor-dato, con partecipazione e conuna deposizione di una coronad’alloro al fondatore dell’Istituto:“Angelo Vegni”, che riposa pressola vicina fattoria” Le Capezzine”.

Soddisfatte tutte le formalità,richieste di oggettistica, di oggi edi ieri, che in ogni raduno viene aricordare la presenza, espletatoanche il voto per il rinnovo degliorgani dirigenziali dell’Asso cia zio -ne, la Santa Messa, molto parteci-pata ha regalato attimi di raccogli-mento e di meditazione.

Quindi l’assemblea generale

che ha approvato i vari precisi edoculati bilanci, ha appreso dallaparole del Presidente Santiccioliun caloroso invito all’ attiva colla-borazione e per le iniziative del -l’As sociazione e per la redazionedel suo decennale giornale: “IlLeccio”.

Alcuni ex alunni hanno volen-tieri rinnovato l’abbonamento, al -tri lo hanno sottoscritto ex novo,sen tiamo il dovere di ricordare ilP.A. Edo Paoletti, che, solito a que -ste sensibilità, ha voluto lasciareun sostanzioso contributo aggiun-tivo.

E’ quindi intervenuto il dott.Domenico Petracca, dirigente del -l’Istituto che, con poche, ma signi-ficative parole, ha tracciato lo statodella scuola che in tredici anni haprogredito in modo vistoso, infattiè passata da 200 a 340 studenti,ed anche le donne si sono segna-late per la loro numerosa parteci-pazione oggi sono iscritte 75 alun -ne.

Ha ricordato che l’Istituto rac -co glie studenti di un vasto bacinoche coinvolge molti comune epro vince, ha ancora sottolineatol’introduzione di nuovi corsi, e hamesso in rilievo la valenza dell’I -stituto dotato di una efficiente a -zienda che produce vari prodottinel campo agro-alimentare.

Ha citato in particolare chenell’istituto opera brillantementeuna cantina didattica che è all’a-vanguardia e che raccoglie uvealtamente pregiate da oltre 20

ettari di vigneto ed immette sulmercato vini di rinomata denomi-nazione.

Provocatoriamente ha solleci-tato infine le autorità competenti adefinire, presto e meglio, laposizione scolastica degli IstitutiAgrari, che oggi pare confusa enon esaustiva.

Provocazione raccolta dalcon sigliere: Dottoressa DonatellaSantinelli che, porgendo il salutodel Ministro per le Politiche A -gricole e Forestali on. GiovanniAlemanno, impossibilitato a parte-cipare, ha voluto subito chiarireche il Ministro è intenzionato apromuovere presto un confrontocon altri competenti Ministeri, peravviare una riforma degli IstitutiTecnici Agrari, per permettereanche un abbassamento dell’etàmedia dei produttori rurali che ètroppo alta in tutti i paesi dell’u-nione europea.

A questo punto vi è stata l’as -segnazione di una targa al meritoal rappresentate del Governo, euna di stima e di affetto al “gio -vane ex alunno P.A. Romolo A -morini”, che ha guadagnato ancheun affettuoso abbraccio dalla bril -lante studentessa del Vegni, TeclaVadi.

Romolo diplomatosi nel lon -tano 1925, che con i suoi freschinovantasette anni ha voluto com -mentare brevemente questa gra -dita sorpresa.

“Non sono un uomo eccezio-nale, sono uno di voi”, ha detto tragli applausi: “Ringrazio Dio chemi ha fatto giungere a questa età ein verità vi devo dire che ...... stovolentieri”. Ancora auguri e ... ingamba per il prossimo raduno.

Romolo è nato a CastiglionFio rentino il 14 dicembre del1906, in via S. Lazzo, è stato fat -tore per 45 anni a Grezzano nelMu gello, in una vasta fattoria dioltre novecento ettari, suddivisi inventicinque piccoli poderi.

Nell’azienda di proprietà Sviz -zera, vi erano anche allevamenti dipecore, bovini da ingrasso e dalavoro, oltre che ad una vasta areaboschiva.

Si è sposato nel 1938 con lasig.na Lina Lastrucci, che lo haaccompagnato un po’ meravigliatada tanti festeggiamenti.

Gli hobby a cui si è dedicatoRomolo sono quelli comuni a tuttii “Toscanacci”: pesca e caccia, (labeccaccia, regina dei boschi, lasua preda più ambita, scovata daisuoi amati cani, setter e pointer),ma Romolo ne ha ancora unoparticolare: quello della cucina.

Bisogna dire la verità ... la Linanon lo accontentava, troppe pappee pappine, era insomma pocoincline ai fornelli ed allora... qualemigliore cura del fai da te. Ro mo -lo è un cuoco eccezionale e sipre para stuzzicosi manicaretti de -agni del nostro re “Tonino”.

Donare sangue è una sana abitudineDonare sangue è costante conoscenza della propria salute

Donare sangue è dovere civico ed atto d’amorePer informazioni ed iscrizioni rivolgersi: AVIS - SezioneComunale di Cortona. Tel. 630650 (Segreteria telefonica)

Signori: è stato un successoIX Raduno generale degli ex allievi dell’Istituto “Angelo Vegni” e dell’Associazione “Amici del Vegni”

Il nuovo consiglio degli “Amici del Vegni”Segnaliamo il risultato delle elezioni per il rinnovo del Consiglio

d’Amministrazione degli “Amici del Vegni” che sarà così composto:prof. Santiccioli Gianfranco, prof. Luciani Gian franco, prof. TremoriGraziano, prof. Lanari Alessio, dott. Petracca Domenico, p.a. LucianiMauro, prof. Santiccioli Giorgio. m° Landi Ivan. p.a. MencaroniBrunella, dott. Machionni Paolo, prof. Navarra Francesco, p.a. ContiniSilvano, prof. Sebastiani Romano, prof. Ghezzi Gualtiero, p.a. MaccariGiorgio, p.a. Cappuccini Igino, prof. De Angelis Ferdinando, dott.Fontana Quinto, p.a. Tarquini Nadia.

In una prossima riunione tutti saranno chiamati ad esprimereil futuro presidente e il consiglio direttivo.

La studentessa Vadi Tecla consegna la targa-ricordo al perito agrarioRomolo Amorini

Il preside consegna la targa-ricordo alla dott.ssa Do natella Santinelliconsigliere del ministro on. Giovanni Alemanno

Gli ex studenti a pranzo

MOMENTI DI RIFLESSIONE 15 GIUGNO 2003L’ETRURIA N. 11

PAGINA 12

Da “Le Celle”

Cristo che si proclama Re, manon di questo mondo, esercita ededuca ad un modo di gestire l’au -torità diverso da come essa si ac -qusisce e si esercita nella sfera u -ma na: non infatti per eredità ocon quista, non per plebiscito po -polare. Egli ha autorità come in -viato dal Padre, e non sono tan toi segni o prodigi ch’egli opera aconfermarlo, quanto quella talesicurezza di sé in tutto quello cheè, dice e fa, che non è mai statauguagliata né può essere eguaglia-ta perché non è pensabile che unuomo, come è di lui, mai abbiadub bi, mai chieda appoggio econ siglio e, se gli è offerto mai netenga conto, perché la verità è lui,l’unico maestro nel dare sen soalla vita è solo lui.

Potrebbe sembrare che questosuo modo porti all’autoritarismopiù assoluto ed invece egli da unaparte è in tutto servo del Padre dacui la sua autorità proviene, esull’altro versante servo dei fratel-li a vantaggio dei quali tutta la suaau torità viene esercitata nellacom pleta dimenticanza di sé

Il difficile è educare, coloroche saranno i continuatori dellasua missione, a gestire questo tipodi autorità. che Gesù integralmen-te trasmette loro: come il Padreha mandato me così io mandovoi. E infatti essi, impastati di lo gi -ca umana, pretenderanno usare ildono dei miracoli, come Giovannie Giacomo, figli del tuono, perpunire e distruggere, o si avrannoa male che qualcuno non autoriz-

zato usi il nome di Gesù per cac -ciare i demoni, ma soprattutto rosida segreta superbia ognuno vor -rebbe essere scelto primo tra glialtri.

E così, al momento di colloca-re uno di loro come primo re -sponsabile fra tutti, Gesù sottopo-ne il designato ad un esame di ter -zo grado, che nessuno si aspette-rebbe: Gesù disse a Simon Pietro:‘Simone di Giovanni, mi vuoi bene tupiù di costoro?’ Gli rispose: ‘Signore, tusai che ti voglio bene’. Gli disse: ‘Pasci imiei agnelli. Gli disse di nuovo: ‘Simonedi Giovanni, mi vuoi bene?’. Glirispose: ’Certo, Signore, tu lo sai che tivoglio bene’. Gli disse: ‘Pasci le miepecorelle’. Gli disse per la terza volta:‘Simone di Giovanni, mi vuoi bene?’Pietro ri ma se addolorato che per laterza volta gli di cesse: Mi vuoi bene?, egli disse: ‘Si gno re, tu sai tutto; tu sai cheti voglio bene.’ Gesù gli disse: ‘Pasci lemie pe co relle. In verità, in verità ti dico:quan do eri più giovane ti cingevi laveste da solo, e andavi dove volevi; maquando sarai vecchio tenderai le tuemani, e un altro ti cingerà la veste e tiporterà dove tu non vuoi’. Questo glidisse per in di ca re con quale morte egliavrebbe glorificato Dio.

Autorità che nasce non da ca -pa cità o meriti acquisiti, ma dall’a-more che è la forza aliena dainteressi privati più di ogni altra, eper questo pronta al servizio finoalla completa dedizione di sé,compreso l’offerta della propriavita. Siamo certo fuori dal concet-to corrente di autorità. Ma qual’èquella vera? Cellario

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

L’associazione culturaleGo tama usa questospazio per ringraziare ilCon si glio dei Terzieri diCor to na per l’affetto, la fiducia,la col laborazione nei nostri con -fronti durante tutti i giorni dellaX giostra dell’ Archidado.

Poi vorremmo abbracciareveramente con le braccia e ilcuo re Peccioverardi per i petalivolanti e gli abiti incantati, SanVincenzo per la ginestra e la dol -cezza, Santa Maria per la gognae la portantina, San Marco per laverretta d’oro e le lacrime an co -ra più d’oro, Sant’Andrea per ice ri disegnati e per i cesti di pa -ne.

Ancora... tutti quanti per lecal de parole e la passione, il

Venerdì 23 maggio presso ilTea tro Signorelli, alle21.30 o cir ca, è andato inscena “Introdurre solo

sacchi chiusi”, saggio del corso diteatro promosso dal Co mu ne diCortona e tenuto da Bar baraPeruzzi di Authoban Teatro.

E’ stata una notte di maggio didivertimento e impegno, di grandibatticuori e improvvisazionimiracolate dalla luce che profumadi legno, che solo in un teatropuoi trovare.

Il testo è di Paola Bromati e laregia, ovviamente, di BarbaraPeruzzi.

tempo per non aver piovutoqualche volta, il banditore per lesue barche e i suoi castelli, l’in -ter prete per la voce come ca ne -stri di mimosa. Scusateci per lein comprensioni, le sviste, lecon fusioni... ma tutto è statofatto con amore e aldilà deimalumori o delle delusioni havinto Cortona quando piovonopetali o le mura si colorano tut -te.

Passato e sogni, di questo so -no gli uomini ... o lacrime difelicità o rabbia, cooperazione,cielo, terra, ....... bambini oeroi... grazie alle dame ai fanti,ai popolani ai balestrieri, agliuornini e alle donne... di cuore.

Associazione Culturale Gotama

Domenica 29 giugno 2003Gv 21, 15-19

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E ... tutti i mercoledì sera cenecon cacciucco di pesce di mareed altre specialità marinare

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Il vero voltodell’autorità

Cortona: “Introdurre solo sacchi chiusi”

Grazie

Lo vediamo ogni mattinascendere dal convento diS. Francesco con la borsaper la spesa. Sì, perché vi -ve solo.

Deve fare tutto da sé, ed ècontento della sua solitudine.Svolge il ministero sacerdotalecon am mi revole cura e nella sa -crestia della sua chiesa attende

alle confessioni ed alla direzionespirituale di tanti fedeli. La suapre senza in città è davvero pre -ziosa.

Lo abbiamo avvicinato e gliabbiamo chiesto:

Quando prese la via delCon vento?

Abitavo con la famiglia a Ca -stel delpiano dove sono nato e unbel giorno decisi di farmi frate.Ero un ragazzino. Non conoscevoi Frati Conventuali e i miei genitorimi portarono a San Miniato: era il1927.

Com’è stata la sua vita tra iConventuali?

Abbastanza buona. Mi fecerostudiare fino a raggiungere il sa -cer dozio.

Quando venne ad abitarenel convento di S. Francesco aCortona?

Quarantatrè anni fa.E come si è trovato in que -

sta città?La comunità religiosa, quando

arrivai io, era ridotta a due o trefrati. In quei tempi ancora funzio-nava la grande e bella chiesa.

Lei dai Cortonesi fu beneaccolto?

Ma! Non credo.Per quanti anni è stato so -

lo in questo convento?Per ventitrè anni.Com’è stata la sua vita so -

li taria?Bellissima. Ho avuto anche

trop pa compagnia. È stata una vitase rena e di apostolato. La miachie setta, che da anni funzionanel la sacrestia, per impraticabilitàdella chiesa grande, non è statamai chiusa.

Lei ha studiato e scrittotanto: quanti libri?

Ne ho scritti sette.Ma il personaggio che più

le ha interessato è certamentefrate Elia. Possiamo entraresu questo argomento tanto di -scusso?

Prima di tutto vediamo dov’ènato. C’è chi dice a Bologna, chiad Assisi, io invece sostengo chesia nato all’Ossaia, vicinissimo aCortona. Ed ho documentato lamia tesi con argomenti indiscuti-bili. Quin di frate Elia è cortonese,co me di mostrano i tanti do cu -menti che ho trovato in diversi ar -chivi e in molti libri.

E dalla sua ricerca cos’è

ve nuto fuori?Diciotto recensioni favorevoli.

Tre contrarie scritte da personeche mi han no trattato da analfabe-ta e imbroglione e farabutto. Maho difeso one stamente la paternitàdi Cor tona circa frate Elia. E la di -fenderò sempre, con la penna e aparole.

Lei pensa di aver trovato la

strada giusta nei documenticon sultati?

Secondo gli altri no, ma se -condo me sì. Credo di averragione, ma lascio a tutti la libertàdi pen siero, anche se nella criticacontro di me c’è il disprezzo equesto mi amareggia molto.

Ma lei come vede il suofrate Elia?

Un genio potentissimo.E’ vero che le Celle erano

di sua proprietà?Non c’è dubbio. Erano le sue e

le regalò a San Francesco. FrateElia vi costruì qualcosa in muratu-ra, ma quando era Generale del -l’Or dine.

Come fece frate Elia a co -struire la grande chiesa de di -cata a S. Francesco nel cuoredi Cortona?

Il territorio era suo; si chiama-va il Bagno della Regina, però nonera sufficiente e allora ricorse alCo mune che gli concesse un ap -pezzamento di terreno. Quindi lachiesa è opera originale di frateElia, che aveva glorificato il Po -verello costruendo la magnificabasilica di Assisi per il riposoeterno del Santo. Ora volle ono ra -re la sua città natale con un tem -pio che passasse alla storia e insoli otto anni, dal 1245 al 1253, laportò a termine.

Sembra che frate Eliaquan do era generale non fos -se accetto a tanti frati. Leicosa ne pensa?

Verissimo, perché capiva trop -po, mentre gli imbecilli non ca -pivano niente e davano addosso alui.

Fu anche perseguitato?Si dice che ebbe due scomuni-

che ma bisogna dimostrare seerano vere. Le bolle di scomunicanon ci sono. E allora?

Ma frate Elia si era fattotanto amico dell’ImperatoreFe derico?

Sì, ma per avvicinarlo allaChie sa.

Parliamo di frate Elia aCor tona.

Ne sono felicissimo. Lui, comeho detto, nacque all’Ossaia, nellavilla dei genitori; secondo l’esamescientifico del 1966 sarebbe natonel 1178, quattro anni prima di S.Francesco.

Dopo aver primeggiato in tuttol’Ordine, venne a Cortona, poi

andò in Oriente da dove portò laCro ce Santa nel 1244 e quellapreziosa reliquia è qui.

Dove morì frate Elia? Secondo studi approfonditi

che ho fatto frate Elia è morto il 22aprile 1253 in Via Maffei n. 11 inCortona; e sia ben chiaro. Inquesta Via si era costruita una casache sull’architrave della porta mo -stra ancora lo stemma dei Coppi,il cognome di frate Elia. Ormai siera un po’ allontanato dall’Ordinee preferì ritirarsi in casa sua cherealizzò mentre co struiva la chiesadi San Francesco. In casa avevauna donna che lo serviva. Si chia -mava donna Sibilia.

Ma dov’è sepolto?

Certissimamente nella suachie sa di S. Francesco e con preci-sione nel coro, subito dietro l’alta-re maggiore. Sono state fatte quat -to ricognizioni, specialmente du -rante l’ultima fu eseguito l’esamechimico- scientifico delle sue ossa.E fu confermato che erano di frateElia. Ciò avvenne nel 1966. Quindinon ci sono dubbi.

Lei rimarrà ancora a Cor -to na?

Io sono figlio dell’obbedienzae mi affiderò alla volontà dei mieisuperiori.. Ormai ho novant’anni equindi bisogna che mi prepari algrande passo.

Padre Ugolino Vagnuzzi

Tutto qui: perché iniziare daun palco come il nostro bello èstupore e paura. Già le stesseemozioni che si provano quandosi sogna. “La grandezza el’immortalità del teatro è lo stareassieme. Ridere, piangere -perché a teatro si piange se Diovuole - ridere, piangere, com -muoversi... nel buio... sentendosi”(Andrea Camilleri, “Le paroleraccontate”, Rizzoli, Milano,2001, p. 127)

Ad altri sipari scaltri youngactors.

Albano Ricci

Padre Domenico BasiliIl simpaticoConventuale di Cortona

Ininterrotto miracolo“sia la Tua misericordia nella notte,la Tua verità al mattino”In notte tenebrosa,da fosche nubi accerchiato,trema e vacilla.Ma alle luci dell’alba,mirabilmente,

limpido risorge e saldoil pensier mio.Ininterrotto miracolodi Te m’inebriae pronta mi fa alla proval’amorosa tua presenza, o Dio.

Valeria Casini Antonini

L’alberoL’albero che ora guardiè ciò che hai piantato tempo fa,ma i suoi rami non possonopiù fiorireperché ormai sta seccando.Ad ogni primaverasi riempiono di foglie,e parevano bracciache si protendevano al cielo;aspettavano il ritorno delle rondini,anche in loro adesso c’è tantamalinconia... cercano nel voloil suo albero ma è rimastasolo legna da ardere.

L’inverno era gelido,non l’hai protetto,nella torrida estate poca acquagli hai dato eppure, era nello stesso filare con gli altri alberi,quelli sono fatti grandied i loro rami sono verdi.Forse non sai, anche una piantapuò morire ma su, adessonon piangere è già tardi,e i tuoi occhi sono copertidi nuvole!Poi in fondo, è solo un albero.

Alberto Berti

AlbaLa mia alba avanza,come lo scorrere di un

ruscello in festa.Melodie nascoste, a me

si care,fanno presagire ciò chesta per venire.E’ come un sussurrod’Amore.

Alessandra Corazza

Padre Domenico Basili conventuale. (Foto P.Ugolino)

PARTITI E MOVIMENTIL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

PAGINA 13

TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

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NECROLOGIO

Grazie di cuore RSA, aperturaritardata

E i cittadinipagano...pagano!

Nei giorni scorsi il capogrup-po dei DS al Consiglio Comunaledi Cortona ha sparato a zerocontro l’Assessore del Comune diArezzo Gianni Cantaloni (ForzaItalia) colpevole, a suo dire, diesserdi opposto alla proposta cheprevedeva la realizzazione dell’al-lacciamento idrico e fognario del -l’ospedale della Valdichiana, aspese di Nuove Acque.

Nel suo intervento, ripetutoanche in televisione, ha detto unaserie di cose così lontane dallarealtà che ci fa sorgere un dubbio:o il buon Vignini é stato maleinformato, oppure, date le sueaspettative politiche, qualcuno gliha lanciato una “polpetta avvele-nata” su cui lui si é inavveduta-mente scagliato.

Poiché Vignini non era pre -sente il 12 giugno 2003 ad Arezzodurante l’assemblea dei Sindaci.del nostro Ambito Territoriale(tutti i Comuni dove l’acqua égestita dalla Società Nuove Acques.p.a.), non é stato informato delfatto che il solo documento checonteneva la proposta di scaricaresulle bollette dell’acqua i costi diadduzione ed allacciamento allarete idrica e fognaria del mono -blocco ospedaliero della Valdi -chia na, era quello presentato dalPresidente dell’A.a.to. (l’autoritàdi controllo su Nuove Acque) ing.Schiatti. Tale proposta é statabocciata dall’assemblea deisindaci, ha votato con tro an -che il Comune di Cor to na dicui Vignini é capogruppo deiDS... In cre di bile ma vero!!!

L’unico documento approvatoin quella seduta, con moltissimeastensioni e pochi voti favorevoli, éstato un atto d’indirizzo propostodai sindaci Casini di Sansepoicro eFerri di Bibbiena, che non pre -vede nessuna spesa per l’al -lacciamento fognario in Val di -chiana.

Il Comune di Arezzo (centrodestra) e quello di Montepulciano(centro sinistra) non hanno parte-cipato al voto né per la propostaSchiatti né per la Proposta Casini.

L’Assessore Cantaloni del Co -mune di Arezzo, di fronte a questasituazione, ha chiesto chiarimenti

su questo allacciamento e sulperché tale investimento non erastato previsto nel 1999 all’attodella costituzione di Nuove Acque;a riprova di ciò é il caso di far no -tare che la proposta di Canta lonirisulta agli atti come una aggiuntafatta a penna su un documentodattiloscritto in precedenza e chenon parlava di collettori fognariper la Valdichiana.

Chiarito così come nessunesponente di Forza Italia si sia sca -gliato contro l’ospedale della Frat -ta, l’aspetto buffo di questa situa-zione é che mentre il capogruppodei DS, accusava Forza Italia ed ilComune di Arezzo di voler ritarda-re il monoblocco della Fratta, nonsapeva ché é stato proprio il Co -mune di Cortona ad opporsi,insieme alla maggioranza deisindaci di sinistra, alla propostache conteneva gli investimenti perla Valdichiana.

Una cosa é certa o chi rappre-sentava il Comune di Cortona quelgiorno ad Arezzo era distratto,oppure c’è sotto qualcos’altro chenon vogliono far conoscere allagente... Eventuali accordi traC.I.G.A.F e Nuove Acque in barba atutti i cittadini? ...Grazie all’inter-vento del capogruppo Vignini ab -biamo scoperto che i DS Cor -tonesi “zitti” “zitti”, dopo aversban dierato che l’ospedale dellaValdichiana sarebbe stato finanzia-to con denaro dello Stato e con ipro venti del la vendita degli im -mobili dei vecchi ospedali, inrealtà hanno deciso far pagareil Milione di Euro (circa 2 Mi -liardi di vecchie lire) dell’al-lacciamento idrico e fognarioai cittadini tramite le giàsalatissime bollette dell’ac-qua.

Ora possiamo affermare chela sinistra cortonese, pronta asfruttare, non é una novità, anchea fini elettorali l’ospedale dellaValdi chia na, come suo stile hasem pre taciuto al popolo co -me si sarebbe finanziato l’inter-vento.

I ConsiglieriTeodoro Manfreda

Alberto Milani

Nel prossimo mese di settem-bre, la Residenza Sanitaria Assistita(RSA) di Camucia, avrebbe dovutoiniziare la sua attività, andando cosìa colmare un vuoto nell’organizza-zione socio-sanitaria del com -prensorio della Valdichiana ed inparticolare per quanto concernel’assistenza a persone anziane nonautosufficienti.

Erano stati previsti inoltre,all’interno del complesso residen-ziale di Camucia, anche 10 postiper Alzheimer, visto che tale malat-tia è purtroppo in aumento negliultimi anni, ma l’attività non potràpartire per la richiesta di annulla-mento della gara a pubblico incantoper l’affidamento della gestionecompleta dei servizi socio-assisten-ziali e generali, comprensivo dellafornitura di arredi e di attrezzature,da parte della Confcooperative edella Legacoop.

Il punto centrale su cui si fondail ricorso delle suddette associazio-ni rappresentanti delle cooperativesociali, riguarda il fatto che sonostate del tutto disattese le disposizio-ni di cui alla Delibera C.R.T. n0 199del 31/10/2001, recante “Direttivetransitorie sui sistemi di affidamen-to dei servizi alla persona da partedegli Enti Locali e delle Aziende USLoperanti in Toscana”. Pertanto leAssociazioni delle cooperative inquestione, ne richiedono l’annulla-mento e la riproposizione in coe -renza con le indicazioni a carattereprescrittivi delle norme nazionali eregionali.

I Verdi della Valdichiana, nell’e-sprimere il proprio sostegno airicorrenti anche attraverso i propri

rappresentanti regionali, chiedonoall’Assessore alla Sanità dellaRegione Toscana che venga dispo-sto l’annullamento della garad’appalto in questione per c6ntrastocon le normative vigenti e alDirettore Generale della ASL 8 diArezzo, la revoca del provvedimentoe l’apertura di una inchiestaamministrativa interna che accerti leeventuali responsabilità di chi haproposto il provvedimento o di chilo abbia ispirato, in quanto corronovoci sempre più insistenti sul tenta-tivo di predisporre gli appalti inmodo da favorire una Cooperativain particolare. Se ciò risultasse verosaremmo in presenza di una graveforma di inquinamento della corret-ta azione amministrativa, i Verdipertanto chiedono la massimavigilanza in merito a queste proble-matiche da parte degli organipreposti. Nell’esprimere sconcertoper quanto avvenuto, i Verdi fannopresente che in ogni caso chi havarato il provvedimento, causerà unritardo nell’apertura della RSA diCamucia, provocando oltre aldisagio dei cittadini anche un dannoeconomico all’Azienda SanitariaLocale di Arezzo.

Se a seguito della richiesta diannullamento della gara risultassefondata la preoccupazione di moltioperatori del sociale che ritengonovi sia la regia occulta di qualcunoche con dolo e malafede abbiatentato di pilotare la gara, allora èdoveroso da parte della ASL 8, in -viare la documentazione alla Pro -cura della Repubblica per accerta-menti. La Segreteria di Zona

Verdi Valdichiana

In una cornice fantasmagoricaed al rullo assordante dei tamburie al dolce squillo delle chiarine, siè aperta in Piazza Signorelli, l’8giugno, l’annuale tenzone, rievo-cazione medioevale, dell’Ar chida -do o sfida delle balestre. Già il fat -to stesso che molti giovani volon-tari abbiano sfilato nel centro sto -rico con costumi d’epoca ricca-mente ornati e dal tessuto pesante,di velluto, in una giornata di caldoumido asfissiante, ci rende l’ideadi quale possa essere la passioneche li ha spinti ad affrontare similidisagi. Passione che accomuna si -gnori e signore maritate e conpro le a giovani e giovincelle eduomini di tutte le età e dalle pro -fessioni più variegate, non tantoper mettersi in mostra, quanto perpoter rendere un servigio allacomunità che vive di turismo e perquesto si sente impegnata.

Brillante è stata l’esecuzionedegli sbandieratori ed apprezzatee lodate per la loro bellezza ebravura le quattro donzelle sban -dieratrici e dalle movenze aggra-ziate. Il comportamento dei bale -strieri, sfidatisi allo spasmo e confinale spareggio fra i migliori, rio -ne Poggio S. Marco contro il rioneS. Andrea, la dice lunga. E’ preval-so per un solo e stringato punto ilrione S. Marco avendo dato filo datorcere a tutti i contendenti l’inos-sidabile Marco Ferranti detto ilNib bio, veterano della manifesta-zione e detentore del maggior nu -mero di titoli vinti.

Come non lodare l’impegno e

la costanza di tanti volontari che,senza alcun ritorno in terminivenali, dedicano gran parte deltempo libero ad allenarsi sottraen-dolo dagli impegni familiari oprofessionali? Come non ricono-scere lo zelo che li anima, quandoaltri senza fare nulla stanno sedutiin “panciolle” a criticare? Qual è ilcontributo economico che i direttibeneficiari di tali manifestazioni,versano a questi volontari? Cre dia -mo poco e per questo vorremmoun impegno più tangibile ed unsupporto di riconoscenza maggio-re.

Il Circolo di Cortona di AL -LEAN ZA NAZIONALE è consapevo-le di quanti e quali sacrifici ven -gono fatti dal volontariato e qualesia l’onere per mantenere vivecer te rappresentazioni rievocative,e pertanto da ampio riconosci-mento e plauso a tutti i rionali im -pegnati nelle iniziative che a variotitolo contribuiscono a mantenerevivo il senso di comunità e a darelustro alla città, per il richiamo dapiù par ti, di turisti.

L’impegno degli esercenti cheda tali iniziative traggono i mag -giori vantaggi dovrebbero dare unmaggiore e saostanzioso contribu-to al mantenimento delle tradizio-ni. Non disperiamo, il tempo saràga lantuomo ed anche loro sirenderanno conto di quanto sianecessario che le iniziative nonmuoia no ma vivano perché fannovivere.

Circolo di Cortona Alleanza Nazionale

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DI LUNEDI 30 GIUGNOIMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - Scade il termine per il versamentodella prima rata d’acconto dell’Ici relativa all’anno 2003.

SCADENZE DI MERCOLEDÌ 16 LUGLIOIMPOSTE SUI REDDITI - SOSTITUTI D’IMPOSTA - RITENUTE AL LA FONTE-Scade il termine per il versamento delle ritenute ope ra te nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc. IVA - LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO - Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento del l’Imposta sul Valore Aggiunto. DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI - Scade il termine per il ver samentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.

La strada della discordia

Caro Paolo, un anno èpassato, durante il quale ab -biamo imparato a convivere conil dolore che, piano piano, stadiventando accettazione.

Accettazione del cambiamen-to, non della perdita, perchénessuno di noi ti ha perso: tisentiamo qui, vicino a noi,presente nella quotidianità.

Certo, sei in una dimensionea noi inaccessibile ma ci piacepen sarti con serenità, ancheperché, in que sto anno, moltesono state le occasioni per sen -tire che ci sei ed è bello scopri-re, parlando tra noi, che tivogliamo bene, tanti aspetti di teche ancora non sapevamo: ciscam biamo piccoli flash che sistanno ricomponendo in un mo -sai co, in cui tu, risulti via via piùcompleto, in ogni aspetto diquella che è stata la tua vitaterrena.

Ognuno di noi è qui per la -

sciare un segno, per dare ericevere amore e ciò che ci haila sciato è importante: ci haicam biati un po’ dentro, ci hafatto riflettere an che sulla nostraesistenza, sui valori che laregolano, sulla qualità deirapporti interpersonali.

Di certo, ci hai fatto diventa-re tutti un po’ migliori, più attentie responsabili.

Grazie Paolo, continua asostenerci: il tempo che ci se pa -ra da te, con tutte le sue diffi-coltà, ci sembrerà più sopporta-bile.

Ciao Paolo, ti vogliamo tuttitan to bene. Loredana Argirò

I Anniversario

Paolo Tonelli

Il sottoscritto Meoni Lucianoconsigliere comunale di AlleanzaNazionale interroga il Sig. Sindaco el’Assessore ai LL.PP in merito allastrada che dovrebbe essere costrui-ta in Loc. Montanare, e che dovreb-be collegare la provinciale allacava.

VISTOLa lettera che mi è pervenuta,

indirizzatami da un cittadino delluogo e dove viene descritto tutto ilmalumore per il tracciato disegna-to, e che il medesimo sarebbe di -sponibile a cedere gratuitamenteuna parte di terreno di suaproprietà, pur di deviare il traccia-to, ed ottenere un maggior risultato,(inviata dai cittadini una lettera fir -mata al sig. Sindaco con protocolloN.25580 del 25.11.2000).

VISTO ALTRESI’La delibera della giunta comu -

nale N. 152 del 18.07.2002, dovevie ne affermato che la strada sareb -be di pubblica utilità, mentre alcunicittadini affermano che servirà soloper la cava, quindi azienda privata.

CONSIDERATO

Che c’è la disponibilità deicittadini di trovare una soluzione,tesa a non provocare danni all’im-presa, ma a cercare un accordocomune, quindi di tutto rispetto,

CHIEDE- Di sapere perchè, visto che lagiunta parla di utilità pubblica, nonsia stato affrontato l’argomentoanche in commissione lavoripubblici.- Di Sapere perchè, nonostante icittadini abbiano avuto la volontà ditrovare una alternativa, non sonostati presi in considerazione.- Di sapere, se vi sono osservazionifatte dai cittadini al progetto, edeventualmente perchè non sonostate rese note.- Se vi sia stata un’attenta valutazio-ne per quanto riguarda l’ingressoalla strada provinciale, che non ècertamente collocato in un postocon buona visibilità.

Per quanto sopra espostorichiedo una risposta abbastanzasollecita, verbale e scritta.

Consigliere Comunale di A.NLuciano Meoni

PAGINA 14

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Il nostro cuoco, il simbolo deicuochi di Monsigliolo, se ne èandato; dalle 21 di martedì 17giugno l’impettito cappello

candido è rimasto solo sul tavoloperché il piccolo forte cucinieredelle grosse marmitte di pasta-sciutta, in punta di piedi e condiscrezione, si è ritirato.

Se del cenone conclusivo delFestival della Gioventù, le personeche fedelmente vi partecipano,qualcosa si sono portate a casaanno dopo anno, questa è sicura-mente l’immagine finale di Primocon il cappello inamidato da chefche avanza fra i tavoli con ilpossente forchettone innalzato alcielo come un trofeo, e la suavoce alta che ripete a intervallinell’esultanza generale: viva lecuoche, viva la gioventù, viva ledonne, viva Monsigliolo.

L’anno scorso non fu facileconvincerlo, ma alla fine si feceforza e uscì, uscì dopo tanteinsistenze sostenuto da Giovanni eda Vittoria; era sofferente ma nonvolle mancare a un appuntamentorituale. Sapeva che tanta gente chene ignorava perfino il nome aspet-tava il suo passaggio e i suoi evvivacome riti necessari al completa-mento della festa, dell’estate edelle proprie personali abitudini acui non si vuole rinunciare perchérendono più bella e piena la vita.E fu una passeggiata trionfale

come sempre, l’ultima e la piùapplaudita.

Primo Bennati ha regalato al -legria a tante persone che nonsanno neppure di esserglienedebitrici. Noi invece sappiamo conassoluta certezza che in questomese di giugno abbiamo perso unamico e un compagno: ragazzocoi ragazzi, adulto con gli adulti,mai vecchio, invece, e mai sedutoa compiangersi, piuttosto unuomo esperto di vita e disinteres-sato.

Così, almeno per una volta,l’ultima, noi vogliamo rubargli ilmestiere e rispondergli insieme:Viva Primo e grazie. Graziedella compagnia che ci hai fatto,dell’amicizia che ci hai regalato,dell’esperienza che hai messo adisposizione di tutti, grazie per laconsegna quotidiana di umanità ededizione, grazie per l’impegnoche hai profuso come Consiglierenella conduzione del Circolo,grazie per aver contribuito allariscoperta delle nostre tradizionicome attore nel ruolo del Vecchio,nelle prime rappresentazioni del“Sega la Vecchia” di un Cilindroappena agli esordi, e come infor-matore mentre trasferivi a queiragazzi un grande patrimonio dimemorie, canti e gestualità e,finalmente, grazie per l’esempio dicoraggio e forza che hai messo incampo ogni giorno nella battagliacontro la tua malattia.

Sabato 28 prossimo inizierà il29^ Festival della Gioventù, la no -stra festa e la festa di Primo, comelo è stata, anni avanti, di Sergio, diDino, di Nello, di Luca e di tantialtri. È una festa che ha dietro lespalle molte gioie ma altrettanteamarezze. Sappiamo già, quindi,che quella del 2003 sarà una festatriste ma comunque sarà; perchénon dubitiamo che Sergio, Dino,Nello, Luca, e ora anche Primo,avrebbero voluto così.

Alvaro Ceccarelli

Non pensino i lettori ad unavera e propria guida editae rilegata in tipografia econ tutte le prevedibili

attrazioni di colorite immagini.Si tratta di un opuscolo realiz-

zato in maniera artigianale e che,per questo, ha preteso attenzio-ne, impegno e conoscenze attintedal la lunga e gloriosa storia dellacittà e da esperienze compositive edescrittive maturate all’internodel la programmazione scolastica.

I risultati di questa operazio-ne tutta educativa sono più cheapprezzabili sia se esaminati infunzione del rapporto scuola-am -biente che alla luce di un’intesaraggiunta con grande equilibriotra espressione e immagine, traoperatività classica e ricorso aisofisticati mezzi di trasmissione edi comunicazione.

L’itinerario, di una trentina dipagine, realizzato dai ragazzi delleclassi quinte della scuola elemen-

tare di Cortona “G.Mancini”, ac -compagna il turista che sale versoCortona, fermando l’attenzione aquelli che si considerano ormaiappuntamenti irrinunciabili peruna visita accurata alla Città: daPorta S.Agostino al Palazzo delComune, dal Palazzo Casali allaChiesa di San Francesco, da Viadel Gesù a Santa Margherita, daimonumenti e musei della storiaetrusca, romana, medievale erinascimentale alla bella veduta diPiazza Garibaldi , detta “Carbonaia

perché un tempo lì veniva fatto ilcarbone”.

L’opuscolo si chiude con unbreve e sintetico profilo storico diCortona, con l’indicazione delleprincipali manifestazioni pro -gram mate nel corso dell’anno, lacartina della città tratta dalla rivista“Bella Italia”, con le firme au -tografe dei 27 alunni protagonistie con il plauso dei Giornale direttoalla insegnante che ha promossola lodevole iniziativa.

N.C.

Nozze d’oroSorini - PesciUn bel traguardo per Sorini Pasquale e Pesci Silvia, quello di festeggiare

50 anni di matrimonio. Sposati l’11 Aprile 1953 nella chiesa di Creti, hanno rievocato quel bellissi-mo giorno il 13 Aprile 2003 con la Santa Messa celebrata nella chiesa diRonzano dal parroco Don Giovanni Tanganelli.

Per occasione i coniugi hanno donato alla chiesa il restauro del quadrosituato dietro l’altare, per questo gesto gli abitanti della frazione e il parrocoringraziano sentitamente porgendo ai consorti i migliori auguri, augurio alquale aderisce anche il giornale. Katia Pareti

MONSIGLIOLO In ricordo di Primo BennatiTesti e illustrazioni delle classi V della Scuola Elementare di Cortona Girola Mancini

Viva Primo

Nomina dei responsabili

Dal 28 giugno al 6 luglio 2003 - Monsigliolo di Cortona

Programma XXIX Festival della GioventùSABATO 28 GIUGNO - Ore 21,30 - Teatro: Compagnia “Il Cilindro” diMonsigliolo ripresenta: “La Tesa” di Zeno Marriore 21,30 - Gara di briscola gironi di 16 coppie; premi 2 prosciutti aivincitori di girone, 2 salami ai secondo classificati; iscrizione Euro 6.00 atesta. DOMENICA 29 GIUGNOore 21,30 - Serata con orchestra Ca sadeiLUNEDÌ 30 GIUGNO - ore 21,30Gara di briscola; ore 21,30 - Spettacolo teatrale con la Compagnia “IlCircolino”: “Ar nite ch’è arnuto” di Marco PieroniMARTEDÌ 1 LUGLIO ore 21,30 - Serata di musica con gruppi emergenti locali: “Sesto senso”,“Faretra”; ore 21,30 - Gara di briscola MERCOLEDÌ 2 LUGLIO ore 21,30 - Serata di Cabaret: il nuovo esilarante spettacolo degli Avanzi diBalera (il Penna); ore 21,30 - Gara di briscola GIOVEDÌ 3 LUGLIO ore 21,30 - Serata danzante e di ascolto con “Omar Lambertini & LiveGroup”; ore 21,30 - Gara di briscola VENERDÌ 4 LUGLIO ore 21,30 - Teatro comico: “Gu glielmo Tell e la mela” con AlenaSeredova, Niki Giustini, Graziano Salvadori; ore 21,30 - Gara di briscola SABATO 5 LUGLIO - ore 21,30 - Defile’ di moda presentato da TaniaZamparo Miss Italia 2000; ore 21,30 - Gara di briscola DOMENICA 6 LUGLIOore 08,00 - VI raduno auto e moto d’epocaore 08,00 - Gara di ruzzoloneore 08,00 - Vendita porchettaore 20,00 - Cenone all’apertoore 21,30 - Serata danzante con l’orchesra “Matteo Tassi”

Tutti gli spettacoli non diversamente specificati sono a ingressolibero.

Durante lo svolgimento del Festival funzionerà stand gastronomi-co e ancora: giochi vari, gonfiabili per bambini (maxi scivoloniagara, maxi percorso castelli, clown ridens, laghetto con barchette,macchinine ludoteca), kindergarten, spazio espositori.

Presidio ospedaliero della Valdichiana

Dal primo giugno, condelibera del DirettoreGenerale dell’Azienda USL8 dr. Luciano Fabbri sono

effettive le nomine dei responsabilidelle strutture ospedaliere delPresidio della Valdichiana (oltrenaturalmente a quelle delle altreZone della Provincia di Arezzo).

Responsabile del Presidiodella Valdichiana è stato confer-mato il dr. Franco Cosmi.

Gli altri responsabili sono i

seguenti: Medicina Generale: dr. MaurizioMollaioli,Chirurgia Generale: dr. SandroPalazzi,Ortopedia: dr. Leonardo Felici,Cardiologia: dr. Franco Cosmi,Pronto Soccorso: dr. Mario Aimi,Day Hospital Multidisciplinare:dr.ssa Cecilia Corbacelli,Anestesia e Rianimazione: dr. Lui -gino Cardinali,Laboratorio Analisi: dr. TorquatoTenani,Radiologia: dr. Marco Paoloni,Centro trasfusionale: dr. PierluigiLiumbruno,

Controllo Infezioni Ospedaliere:dr.ssa Fabrizia Gorgai,Assistenza Infermieristica: sig.raSilena Rossi,Tecnici di Laboratorio: sig. MarioLombardini,Tecnici di Radiologia: sig. LorenzoCrescenzi.

A tutti i responsabili auguri diproficuo lavoro, anche in conside-razione dei prossimi importantiimpegni per l’apertura del NuovoOspedale della Valdichiana.

SPORTL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2003

PAGINA 15

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Ritoccato, rivisto, rinforzato

Non soddisfatto del terzoposto conquistato nell’ulti-mo campionato di 2a.Categoria, Marino Barbini,alacre presidente della soc. dellaValdichiana, ha messo alla frusta ilproprio staff dirigenziale, per cer -care sulla piazza quegli elementicapaci di rafforzare la già validaformazione della propria compagi-ne.

Quel terzo posto finale ottenutoalle spalle del piazzato Pozzo, è an -dato un po’ di traverso al nostro a -mico Marino, infatti la propensioneiniziale della squadra in bianco-rosso, era quella di vincere il cam -pionato, oppure di piazzarsi almenoal secondo posto, per giocarsi aglispareggi la promozione nella Cate -goria superiore.

Ma visto l’exploit, tanto del vin -ci tore Alberoro che del piazzatoPoz zo, a Montecchio si sono datisu bito da fare.

Innanzitutto è stato scelto l’alle-natore, che dovrà dirigere e pre -parare al meglio la squadra. Lascel ta, dopo numerosi sondaggi eabboccamenti, è caduta su EnricoMa gi, giovane rampante tecnicofoia nese, che ultimamente si è fattole ossa in Prima Categoria in quel diBettolle. Dopo l’assicurazione deltecnico, si è pensato bene di ricer-care gli elementi più idonei a rico -prire quei ruoli, che ultimamenteerano rimasti scoperti, soprattuttocon giovani fuori-quota di un certova lore e con altri elementi più na -vigati, tutti provenienti da categoriesuperiori.

I fuori quota sono: il libero An -

drea Bernardini proveniente dalCor tona Camucia e, sempre dalla“casa madre” l’altro giovane, lapunta Thomas Taddeo, che, vedi ca -so, i primi calci li aveva dati proprioa Montecchio. Quindi gli elementidiciamo di un certo peso, intesi an -che come esperienza ci sono:dall’umbria, la punta Daniele Giap -pichini, proveniente dal Sinalunga,squadra militante nella promozioneto scana; di seguito il mediano Clau -dio Sol fanelli, ultimi trascorsi a Bet -tolle, per ciò conoscenza garantitadallo stesso trainer.

Ecco pertanto, che questi do -vrebbero essere gli innesti convali-danti il vero rafforzamento dellasquadra del precedente campiona-to, che in effetti era già abbastanzavalida. In sostanza a Montecchionon ci sono state cessioni, i giocato-ri della vecchia rosa sono rimastiquasi tutti, praticamente c’è stato unallargamento, proprio per ricoprirela massima carenza dello scorsotorneo, che alle volte, visti infortuni

e squalifiche, la co perta come lamettevi restava sempre corta.

Adesso gli effettivi della primasquadra sono 20, noi addetti ai la -vori conosciamo bene il valore dicerti elementi che in questa catego-ria per forza di cose devono fare,come si suole dire, la differenza.Per tanto al tecnico Magi dovrà es se -re demandato l’incarico di saper a -malgamare e gestire al meglio una

ro sa di giocatori, che in SecondaCa tegoria, non tutte le società pos -sono avere.

A questo punto gli afficionadosmontecchiesi devono essere più chesoddisfatti e speranzosi del migliorrisultato finale, naturalmente elo -gian do l’ottimo lavoro svolto dalpre sidente Barbini, con tutti i suoipiù stretti collaboratori.

Per tutto questo, noi che scrivia-mo di calcio minore, siamo quasicostretti a pronosticare il Mon tec -chio pretendente alla vittoria finale.

Questi i nuovi quadri della Poli -sportiva Montecchio: Pre si den te:Ma rino Barbini. Vice Presidente:Giancarlo Stanganini. D.S. : Vilmaro;San tucci. Allenatore prima squadra:Enrico Magi. Responsabile SettoreGiovanile: Alvaro Tremori. Allenatorisquadre giovanili: Marco Faralli eGiorgio Fiorenzi. Segretario e ad -detto stampa: Alfredino Mariottoni.Magazziniere: Giovanni Bozzella.Ad detto cucina: Mauro Rosadelli.

Questi i giocatori ruolo per ruo -

lo: Portieri: Maccarini e Miglietti.Di fensori: Bernardini; Castellani(Ca pitano); Frumiento; Lippi; Pel le -gri ni; C. Solfanelli; L. Solfanelli;Centrocampisti: Caponi; Faralli; Re -veruzzi; Salvadori; Tanganelli; Ta -van ti.At taccanti:Biagianti; Giappichini;Lau renzi; Novello; Taddeo.

Danilo Sestini

Montecchio 2003/2004

alcuni ritorni come Del Gobbo,Molesini, Rachini ed an che Mancini(83) di ritorno dal prestito dalMarciano.

Quindi i nuovi arrivi con Peruzzi(attaccante,dal Baldaccio Bruni) eTrentini (centrocampista laterale,dall’Umbria) e Testini dal Terontola.

Quindi troviamo i giovani comeZappaterreno, Mariotti, Mema eBala; infine le riconferme, conFabbro, Caneschi, Totobroc chi,Taschini, Cusimano, i due fratelliMilan (Seriano e Suri) quindiGuerrini e Donati .

Un buon gruppo formato conlargo anticipo per poter valutarebene le potenzialità a cui la squadrache ne uscirà potrà portare.

Un gruppo in parte nuovo datoda gestire ad un nuovo allenatore,Chiocci,che ha anche giocato con icolori arancioni quando la squadramilitava in Eccellenza; un giovanetecnico (dalla Pievese, PG) che avràil non facile compito di coordinaretanti giovani promettenti, gente conesperienza, e nuovi arrivi cercandodi creare un gruppo competitivo sinda subito, all’inizio del campionato.

Lo spirito che ha guidato la so -cietà ancora una volta è stato quellodi formare una squadra con molticomponenti della rosa del posto(16/17 elementi) e con allenatoridel posto anche per le giovanili;l’obbiettivo è ovvio sarà fare megliodell’anno passato, e questo potreb-be essere abbastanza semplice, masoprattutto pur in un campionatodifficile (con molti derby,6 o 7) eequilibrato cercare di imporresubito un ritmo ed una personalitàdegna di una squadra del blasone diquella arancione.

Riccardo Fiorenzuoli

Già formata la rosa della nuova squadraN. Cortona Camucia

Dopo le difficoltà incontratenello scorso campionato lasocietà arancione cercan-do di prevenire gli errorifatti e memore dell’esperienza hacercato innanzitutto di creare conlargo anticipo un buon gruppo,competitivo e che potesse crescerein fretta.

L’esperienza della salvezza inextremis con le tante emozioni cheha portato ha spinto a creare ungruppo che sapesse tener contobene dell'entusiasmo dei giovani maanche che sapesse far tesoro dell’e-sperienza di gente che calca i campida calcio ormai da diversi anni e

sulla cui affidabilità ci fossero assaipochi dubbi.

Così avendo bene in mentel’obbiettivo di non voler soffrire,innanzitutto,in relativamente pocotempo Nario Meacci, direttoresportivo, ha allestito un buongruppo suscettibile di qualcheritocco ma che per essere comple-tato in pratica manca solo di unportiere .

Così andando ad esaminare davicino la rosa troviamo appunto,per ora l’unico portiere, Luca Pie -roni, giovane ma con ottime po -tenzialità; tra gli innesti che darannoesperienza alla squadra troviamo

Il “Premio Sport Città diCortona” è giunto quest’an-no alla sua terza edizione enelle intenzioni della

amministrazione Comunalequesta è una manifestazione sucui puntare molto .

Quest’anno la manifestazio-ne si è svolta il 2 giugno semprepresso le terme di Manzano eancora una volta è stata l’occa-sione per festeggiare e dare ilgiusto riconoscimento a tuttiquelli che atleti,società,allenato-ri,genitori,insegnanti ed accom-pagnatori ogni giorno si adope-rano per raggiungere o farraggiungere un grande obbietti-vo; far incontrare divertire ecrescere i tanti giovani chepraticano lo sport ed anche, sepossibile, aiutare i non piùgiovani ad amare lo sport e sepossibile praticarlo.

L’obbiettivo principale delPremio è proprio quello diriconoscere l’impegno di questiimportanti protagonisti dellosport e richiamare attorno aloro l’attenzione della genteaffinché si sentano gratificati.

Così questo Premio vuoleessere la festa delle società e deipersonaggi del mondo sportivoCortonese e il Comune di Cor -tona e l’assessorato allo Sport edal Turismo hanno fortementevoluto che questa manifestazio-ne si ripetesse con cadenzaannuale.

Anche quest’anno sono statemolte le società premiate come

Dovete scusarmi amici lettorise ancora una volta vogliointrattenervi, ribadendo ledifferenze che passano tra

sport e sport. Natu ral mente io,diviso a metà tra pallone e biciclet-ta, devo ampiamente ri co noscereche tra queste due di scipline esisto-no diversità notevoli. Il ciclismopurtroppo attualmente non attraver-sa tempi troppo felici, le vicissitudi-ni e traversie ormai note a tutti glisportivi, portano questo sport aduna credibilità labile ed effimera,ma nonostante tutto questo le dueruote oggi mi riportano a vecchiricordi, che poi non sono così tantolontani, Da poco ho spento il televi-

sore dopo aver assistito alla dodice-sima tappa dell’86° Giro d’Italia, laS. Do nà di Piave-Monte Zoncolan,cima questa fino ad ora inedita, valea dire un finale in salita di 13 km.con pendenza media del 10% finoagli ultimi 3 km., quindi pri madell’arrivo, i corridori hannodovuto affrontare pendenze anchedel 25%!..

Lo spettacolo è stato immenso,in quei momenti ognuno di noi sitrovava immaginariamente sullabicicletta del proprio beniamino. Lìveramente ognuno degli atleti hadato più di tutto, lì, il cuore è stato ilpropulsore fino all’ultima stilla dienergia, praticamente, è statoraschiato il fondo del barile dellepossibilità umane. Perciò compli-menti al vincitore, il grimpeurSimoni, ma non vorrei parlareaffatto di chi ha vinto, perché imeriti sono stati di tutti i girini, chehanno dovuto scalare questaasperità classificata forse tra le piùdure del mondo. Oltre a questo c’èstato lo spettacolo nello spettacolo,

dato dalla moltitudine di folla chelasciava solo uno stretto corridoioper il passaggio dei corridori. Siparla addirittura di duecentomilapersone presenti, allora cosa èaccaduto davanti a questa grandequantità di persone? Assolutamenteniente, i tifosi, più sportivi che tifosi,si sono comportati in modoegregio, non una lite, non un gestoinconsulto verso chicchessia, masoprattutto maturità sportiva neiconfronti degli atleti, senza spinte emagari con spruzzi d’acqua puraesclusivamente su richiesta delcorridore.

Lo sforzo è stato immane, undato molto significativo è statoquello che nei tratti più duri l’uomoin bicicletta arrivava appena agli 8km. h., quindi dopo il traguardodurante le rituali interviste le faccedegli atleti erano addirittura stravol-te. Noi tutti appassionati di ciclismoin quei “tragici” momenti ci trova-vamo accanto a questi stacanovistidel pedale, i quali con dedizione esopportazione alla grande faticaaffrontano questo sport, i più diloro con guadagni anche pococonsoni per il prodotto reso. Eccoperciò le notevoli differenze. IlCalcio: strapagato fino all’eccesso;spesso violento soprattutto fuoridegli stadi; presidenti di societàpolemiche specialmente quandorimettono di propria tasca, maprincipalmente la TV, che parlaquasi esclusivamente di calcio inqualsiasi ora del giorno, anche intrasmissioni, purtroppo da moltiseguite dove interessa soltantol’audience, magari gettando fangoin faccia a tutti. Il ciclismo?Tutt’altra cosa: polemiche pochissi-me, quasi impercettibili; tifo moltoe correttissimo, ognuno tifa chivuole e dove vuole, anzi da eviden-ziare la partecipazione di famiglieintere che nel momento sannoaggregarsi alla perfezione con altriappassionati anche di altre naziona-lità.

Questa nonostante gli ultimitempi bui, la realtà del ciclismo, allevolte bistrattato e poco seguito damamma RAI, ma certamente innetta ripresa, perché proprio daquesti recenti spettacoli con mix dipolvere e fatica, riescono a farrivivere l’epopea di uno sport chenon tramonterà mai.

Ecco perché tutti quei ragazziche sono riusciti a tagliare, anchedopo un’ora il traguardo delloZoncolan, resteranno tutti primi nelmio cuore.

Danilo Sestini

pure molti gli atleti, ma tra tuttivogliamo ricordare qualchenome;nel premio alla vittoria ilprimo posto spetta sicuramenteal “campione italiano di nuoto”Mi chele Santucci che si sta im -ponendo all’attenzione nazio-nale come una giovane promes-sa ad altissimi livelli.

Quindi Bruno Pastonchi“campione italiano di Bocce”.

Massimiliano Fragai“campione italiano diRuzzolone”.

La squadra di pallavolofemminile che ha vinto ilcampionato di Ia divisione .Tanti premi alla carriera tra cuiquello a Buoncompagni Gabriele,Ca poduri Franco e Golfarini Ro -berto.

Infine due premi purtroppoalla memoria a due persone chehanno dato tanto allo sportcome Bruni Carlo e Angori Benitodue esempi di come si puòessere protagonisti pur senzaclamori, con impegno edumiltà.

L’ingresso era libero ed oltrealle premiazioni erano previsteanche varie esibizioni di Karate,Minirugby, basket, minivolleydanza ritmica, e lancio dipiccioni viaggiatori: inoltreanche degustazioni di prodottitipici locali e vari intratteni-menti musicali.

Una festa dello sport e deglisportivi che anche quest’annoha riscosso un discreto successo.

Riccardo Fiorenzuoli

Premio sport Città di Cortona

“Tutti primi al traguardodel mio cuore”

Che bello il ciclismo!...

Gino Bartali

favorito per la vittoria finale

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N. CORTONA CAMUCIA FORMATA LA ROSA DELLA SQUADRA

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