32
Periodico della Camera di commercio di Bologna UN ANNO COMPLESSO, difficile, ma forse anche stimolante, si conclude. Abbiamo cercato di cogliere, qualche volta di anticipare, tutti gli stimoli e le necessità che hanno avvolto le imprese. Ed abbiamo voluto mettere a disposizione risorse ed organizzazione in modo semplificato e tempestivo. Osservando le iniziative, le progettualità che i diversi settori via via attuano, possiamo affer- Noi ci siamo. E ci saremo. Aziende a caccia di personale pag. 6 Mezzo secolo val bene un diploma pag. 4 Editoriale di Bruno Filetti Presidente Camera di commercio Bologna ALL’INTERNO www.bo.camcom.it Dicembre 2010 - XLVIII Contributi che aiutano a crescere pag. 14 mare che la Camera di commercio è presente, non con patrocini virtuali, ma con contributi che ne sostengono o ne permettono addirittura le realizzazioni. Sono state e sono molte le occasioni in cui pos- siamo dire: noi ci siamo! Ora però, in avvio di un nuovo anno, abbia- mo programmato per poter ribadire: noi ci saremo. Confermando capitoli già in essere ma con- solidandoli e aggiungendo nuove opportune proposte. Non è tempo di recriminazioni o di lamenti. E’ tempo di fiducia. Vogliamo continuare, per quanto ci è possibile, ad essere compagni di viaggio in un percorso che qualche segno positivo già lo evidenzia. Frutto della tenacia e capacità di un tessuto imprenditoriale che ha accettato le difficili sfide, e noi con loro. •

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Periodico della Camera di commercio di Bologna

Un anno complesso, dif ficile, ma forse anche stimolante, si conclude.Abbiamo cercato di cogliere, qualche volta di anticipare, tutti gli stimoli e le necessità che hanno avvolto le imprese.Ed abbiamo voluto mettere a disposizione risorse ed organizzazione in modo semplificato e tempestivo.Osservando le iniziative, le progettualità che i diversi settori via via attuano, possiamo affer-

noi ci siamo. e ci saremo.

Aziende a caccia di personale

pag. 6

Mezzosecolo

val bene un diploma

pag. 4

Editoriale di Bruno Filetti Presidente Camera di commercio Bologna

all’interno

www.bo.camcom.itDicembre 2010 - XLVIII

Contributi che aiutano

a crescere

pag. 14

mare che la Camera di commercio è presente, non con patrocini virtuali, ma con contributi che ne sostengono o ne permettono addirittura le realizzazioni.Sono state e sono molte le occasioni in cui pos-siamo dire: noi ci siamo!Ora però, in avvio di un nuovo anno, abbia-mo programmato per poter ribadire: noi ci saremo.Confermando capitoli già in essere ma con-

solidandoli e aggiungendo nuove opportune proposte.Non è tempo di recriminazioni o di lamenti. E’ tempo di fiducia.Vogliamo continuare, per quanto ci è possibile, ad essere compagni di viaggio in un percorso che qualche segno positivo già lo evidenzia. Frutto della tenacia e capacità di un tessuto imprenditoriale che ha accettato le dif ficili sfide, e noi con loro. •

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna2

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IMPORT & EXPORT DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA - 1° SEMESTRE 2010

1° semestre var. % rispetto stesso sem. anno prec.

2008 2009 2010 08/09 09/10Import 3.512.950.129 2.517.975.460 2.975.044.265 -28,3 18,2Export 5.810.989.708 4.154.018.283 4.621.616.390 -28,5 11,3Saldo 2.298.039.579 1.636.042.823 1.646.572.125 -28,8 0,6

LE DINAMICHE PER SETTORE DI ATTIVITA’ ²

LE DINAMICHE PER PAESE

Import ed export per principali Aree di provenienza/destinazioneArea geografica 1° semestre 2010 var. % rispetto stesso stock e peso % sem. anno prec.

import export import export

Unione europea a 27 2.035.449.293 68,4% 2.468.012.504 53,4% 12,8% 10,8%

Altri Paesi europei 98.554.245 3,3% 427.904.132 9,3% 0,7% -3,5%

Africa 32.581.459 1,1% 235.907.574 5,1% -1,5% 22,2%

America 173.369.274 5,8% 536.043.571 11,6% 30,3% 12,8%

America Settentrionale 123.561.826 4,2% 370.903.421 8,0% 65,9% 7,8%

America centro meridionale 49.807.448 1,7% 165.140.150 3,6% -15,0% 25,9%

Asia 630.385.097 21,2% 882.999.500 19,1% 41,0% 17,3%

Medio oriente 25.327.888 0,9% 238.797.113 5,2% 16,1% -15,2%

Asia centrale 41.571.015 1,4% 80.300.047 1,7% -4,8% 2,6%

Asia orientale 563.486.194 18,9% 563.902.340 12,2% 47,6% 43,5%

Oceania 4.511.835 0,2% 66.970.948 1,4% 96,5% 52,7%

Altre Destinazioni 193.062 0,0% 3.778.161 0,1% 456,4% -80,3%

Periodico della Camera di commercio di Bologna

DATI STATISTICI SOMMARIO3

Dicembre 2010

Periodico della Camera di CommercioIndustria Artigianato e Agricoltura

DIREZIONE E REDAZIONECAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNAPiazza della Mercanzia n. 440125 Bologna

Tel. 051/6093.454Fax 051/6093.475

[email protected]

Direttore EditorialeBruno Filetti

Direttore ResponsabileLuigi Litardi

Vice DirettorePatrizia Zini

RedazioneMarco Montaguti, Francesco Baccilieri

Hanno collaboratoBarbara Benassai, Alessandro De Felice, Alessandra Testa.

FotografieLa foto di copertina è di Gianni Schicchi

Segreteria di RedazioneMaria Angela Venturi

StampaCANTELLI ROTOWEB - Via Saliceto 22/F40013 Castel Maggiore (BO)Tel: 051.632.80.11Fax: 051.632.80.90

Registrazione al Tribunale di Bolognan. 2820 del 23/12/58Pubblicità inferiore al 45%Spedizione in abbonamento postaleArt.2, comma 20/b, legge 662/96

Bologna Economica viene inviatain omaggio a tutte le imprese della Provincia di Bologna iscritte al Registro delle Imprese,organizzazioni di categoria, banche,autorità cittadine, amministrazioni locali, Ambasciate, Camere di commercio

Delle opinioni manifestate negli scritto sono responsabili gli autori, dei quali la direzione intende rispettare la piena libertàdi giudizio

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Mezzo secoloval bene un diploma 4

Aziende a caccia di personale con titolo di studio e professionalità 6

Camst scommettesulla logistica d’avanguardia 8

In montagna il trasportodiventa un servizio su misura 10

Una lunga stagionefelice per ritrovare la grande pittura bolognese 12

Quei contributi che aiutano a crescere 14

Dopo il lavoro con i mostri sacri di Hollywood ritrova l’ispirazione nella nostra campagna 16

Gli edifici non si cancellano con un colpo di spugna 18

La ricetta del tortellino?Chiedila all’algoritmo 19

L’apprendistato,un contratto storico torna in pista di lancio 20

L’Alma Mater prima in Italia per la formazione di giuristi di impresa 21

L’incubatrice bolognese che raccoglie i vagiti dei neonati in tutto il mondo 22

Arriva la grande Q gialla,segnale sicuro di accoglienza e qualità 25

Notizie in breve 26

Pronta la guida pratica all’internazionalizzazione perché la scelta di vendere all’estero non sia un’avventura 27

Grani, un grande mercato globale 28

Export 30

AVVISO AI LETTORIAiutateci a risparmiare la carta!

Con una e-mail a [email protected]

potete leggere "Bologna Economica" on-line su www.bo.camcom.itNon cambierà nulla per le aziende

che preferiscono continuare a ricevere il periodico

in forma cartacea per posta

Export: confronto settoriale - 1° semestre 2010

Bric - 1° semestre 2010FotografieLa foto di copertina e quelle di pag. 8 e 9 sono state gen-tilmente concesse da Ducati Motor Holding.Foto pag. 7 Fabio Fantini, per gentile concessione Michela Cocchi.Foto di pag. 17 è di Mirella Bianchi.Foto pag. 20 Rocco Casaloli, per gentile concessione Teatro Comunale.

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

premiazioni4

Gianfranco Soverini, Maurizio Morselli, Gilberto Masotti, Simonetta Soverini, Daniela Giovanelli, Bruno Filetti, Romano Fregna, Michele Pareschi.

mezzo secoloval bene

un diplomaLa Camera

di commercio ha premiato le aziende

che hanno compiuto 50 anni di attività

nel 2010.

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Periodico della Camera di Commercio di Bologna

premiazioni5

Dicembre 2010

<Cinquant’anni sono tanti. Abbiamo il dovere di riconoscere l’impegno e la storia delle aziende che hanno resistito>, così Bruno Filetti presidente della Camera di commercio in occasione della pre-miazione, avvenuta all’inizio di dicem-bre, di cinque aziende che nel 2010 hanno festeggiato le nozze d’oro della propria attività.Hanno tutte ricevuto uno speciale diploma di benemerenza, quali esem-pi importanti di determinazione e voglia di fare impresa.Attività che nel 1960 aprivano i bat-tenti e sono tuttora attive, saldamen-te in mano agli eredi dei fondatori, aziende che riflettono lo schema di imprenditorialità diffusa che caratte-rizza la provincia di Bologna. Sono state selezionate sulla base di un bando che invitava tutte le imprese bolognesi sul mercato da cinquant’anni a segnalare la propria storia alla Camera di commercio.

ni ha seguito ogni giorno i parquet delle case e degli uffici bolognesi. Prima con l’attività del fondatore Guido Pareschi e poi con il figlio Michele, che prosegue il suo lavoro artigianale dalla sede di Castenaso.

trattoria romano: il nome del ristorante è quello del fondatore che con la moglie Ivana ha sempre offerto i piatti della cucina tipica bolo-gnese. Negli anni si sono aggiunti i figli Fabia e Fausto che proseguono in viale Petramellara la tradizione di questa famiglia, che di cognome si chiama Fregna, che punta in partico-lare sulla pasta fresca e sui dolci della casa.

SanDroLini mariSa, foto-otti-ca di Vergato, fondata da Angiolino Sandrolini, padre dell’attuale gestrice, offre dal 1960 tutto quello che profes-sionisti e appassionati chiedono per i loro ricordi fotografici. •

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Attività che nel 1960 aprivano i battenti e sono tuttora attive, saldamente in mano agli eredi dei fondatori,

aziende che riflettono lo schema di imprenditorialità diffusa che caratterizza la provincia di Bologna.

Abbiamo il dovere di riconoscere l’impegno e la storia delle aziende

che hanno resistito

Rappresentano settori differenti, sono le specchio di quanto sia diversificata

l’economia bolognese

<Rappresentano settori dif ferenti, sono le specchio di quanto sia diver-sificata l’economia bolognese> ha evidenziato il presidente Filetti con-segnando i riconoscimenti, sottoline-ando inoltre il fatto che < tutta la pro-vincia di Bologna è ricca di esempi di aziende che hanno resistito ingran-dendosi e perpetuandosi>. Un elemento accomuna tutte le attivi-tà che sono state premiate: il passag-gio del testimone è avvenuto in fami-glia, dai fondatori ai figli, <passaggio che non sempre riesce> _ ha sotto-lineato il presidente _ <perché non sempre le nuove generazioni hanno le stesse vocazioni dei padri>.

queSti i premiati

Ditta CeSare morSeLLi: Cesare Morselli, classe 1911, padre di Maurizio che attualmente gestisce l’impresa con Daniela Giovannelli, fondò l’attività inserendosi come agente di commercio in un mercato in pieno sviluppo come quello dei freni, delle frizioni e dei componenti

elettrici e idraulici. Dopo vari trasferi-menti sempre nel comune di Bologna oggi la sede è in via Ferrara, 4.

F.LLi SoVerini, il loro settore è sempre stato quello dell’autotra-sporto. Giorgio e Adriano Soverini, i fondatori, si concentrano all’inizio su brevi tratte. Dopo qualche anno, grazie alla collaborazione con il Consorzio Agrario, si specializzarono nel ramo agricolo. Nel 1985 l’attività passa in mano ai figli che ampliano l’attività offrendo servizi su tutta la rete nazionale e aprendosi anche al ramo dei trasporti eccezionali. Negli ultimi tre anni l’azienda è ulteriormen-te cresciuta inserendosi nel settore della logistica con la distribuzione di carrelli elevatori, piattaforme aeree e attrezzature di magazzino. L’impresa ora gestita da Simonetta e Gianfranco Soverini e da Gilberto Masotti ha sede a Casalecchio di Reno.

pareSCHi miCHeLe, la sua specializzazione sono i pavimenti in legno. Questa azienda da cinquant’an-

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

RICERCHE6

I dati di Excelsior 2010 rivelanoche le aziende bolognesi prevedono l’ingresso

di 15.470 dipendenti e l’uscita di 18.820

SI CERCano figure professionali molto qualificate sotto il profilo tecni-co o dirigenziale. Disposte ad accet-tare il turn over soprattutto nel ter-ziario e nelle costruzioni, e preparate a vedersi proporre una volta su due un contratto che non assicura il posto fisso di una volta. Alle donne conviene concentrare l’attenzione nel terziario. Ai giovani nelle piccole aziende. Sei posti su dieci sono per titoli di studio di medio-alto livello. Più di un quarto delle assunzioni programmate è per professioni di difficile reperimento. Il 15% dei posti si rivolge a personale non europeo.Queste sono in sintesi alcune delle indicazioni che emergono dallo stu-dio Excelsior 2010, elaborato dall’uf-ficio statistica e studi della Camera di commercio di Bologna, sui fabbisogni occupazionali delle imprese bologne-si.

Più uscite che assunzioniLe imprese bolognesi prevedono di effettuare 15.470 assunzioni e 18.820 uscite di dipendenti. Sono 3.350 i posti che rimangono vuoti. Un saldo pesantemente negativo che però è quasi la metà di quello del 2009 che si attestava a -6.190. Il 17,5% delle imprese bolognesi prevede di assu-mere. Assumeranno più le imprese industriali (18%) che i servizi (17%). Sono alla ricerca di personale il 72% delle grandi imprese, il 22% delle imprese medie e il 12% delle imprese piccole. I principali motivi di assunzio-ne sono: “sostituzione di dipendenti in uscita o in maternità, ferie, malat-tia, aspettativa” (47%), “domanda in crescita o in ripresa” (29%), “attività e lavorazioni stagionali” (14%) e “neces-sità di espandere le vendite in Italia o all’estero - nuove aziende in espansio-ne - apertura di nuove sedi o reparti” (6%). Il 4% delle imprese non prevede assunzioni a causa della presenza di ostacoli di varia natura, ma assume-rebbe in condizioni diverse. Più di tre imprese su quattro (78%) non assu-meranno nel 2010. Le motivazioni principali sono: “organico al completo o sufficiente” (63%) e “domanda in calo o incerta” (19%).Considerando le 15.740 assunzioni complessivamente programmate più del 77% delle entrate (11.910 unità) sono previste nei servizi, e in partico-

aziende a caccia di personale con titolo di studio

e professionalitàlare in tutte le nuove attività che non rientrano nelle tradizionali definizioni e si raggruppano nella voce “Altri ser-vizi”. I diversi settori“Energia, gas, acqua, ambiente” è il settore industriale nel quale si prevede un sostanziale equilibrio fra assunzioni e uscite, mentre il risultato peggiore si ha in “Prodotti in metallo” (–2,8%) e “Costruzioni” (–2,7%): in questi due settori è previsto anche il maggior calo occupazionale in valore assolu-to (–480). Risultato negativo anche per “Elettronica, ottica e medicale” (–2,6%;–120), mentre gli altri settori industriali hanno tassi tra il –1% e il –3%. Le “Costruzioni” sono il settore industriale con i valori più alti sia per le assunzioni (790) che per le uscite (1.270).

Nei servizi ci sono settori con tassi di crescita positivi: “Assicurazioni” (+2%;+50), “Informatica” (+2% ;+160), “Ser vizi operativi” (+1,4%;+250), “Sanità, istruzione e servizi ricreativi e culturali” (+0,3%;+50) e “Consulenza tecnica (+0,3%, +10). Nei “Servizi operativi” è previsto il massimo delle assunzioni (2.850). Gli altri settori ter-ziari hanno previsioni negative: i tassi minori si hanno nei “Servizi di sup-porto alle imprese” (–3,9%;–90) e negli “Altri servizi alle persone” (–3,7%;–120); il saldo peggiore invece è nel “Commercio” (-500).

Le età richiesteLe imprese non richiedono una preci-sa fascia di età per poco meno di una assunzione su due (cioè 6.220). Le classi d’età più richieste sono quel-le da 30 a 44 anni (23%) e da 25 a 29 anni (21%). Seguono i giovani fino a 24 anni (6%), mentre il 2% del personale in ingresso dovrà avere un’età maggio-re o uguale a 45 anni.

I contrattiLe assunzioni previste per il 2010 riguardano per il 52% contratti a tempo indeterminato (cioè 6.740 entrate), il 41% contratti a tempo determinato (5.380), il 4% apprendistato (550), l’1% i contratti di inserimento (130) ed il restante 1% altre forme contrattuali (180). Le assunzioni a tempo indeter-minato perdono più del 4% rispetto al

aSSUnZIonI PER DIMEnSIonE E attIvItà

aSSUnZIonIGRanDE GRUPPo PRoFESSIonaLE

(Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2010)

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Periodico della Camera di Commercio di Bologna

RICERCHE7

Dicembre 2010

2009 (erano il 56%). I contratti “non standard” sono preferiti dalle imprese piccole (55%) e medie (65%), mentre le grandi imprese offrono in maggio-ranza (58%) contratti a tempo indeter-minato.

I profili richiestiIl maggior numero di assunzioni riguarda gli Impiegati con 4.390 entra-te; seguono 3.580 Dirigenti, 2.870 Professioni non qualificate e 2.160 Operai. Nelle medie e piccole imprese le assunzioni più numerose saranno Dirigenti. La professione in assoluto più ricercata è “Personale non quali-ficato nei servizi di pulizia, igienici, di lavanderia” con 2.440 unità in entrata, seguono “Addetti alla ristorazione ed ai pubblici esercizi” (1.370) e “Addetti alle vendite al minuto” (1.260). Nel 55% delle assunzioni non si richiede una specifica esperienza lavorativa.

titoli di studioIl 62% dei nuovi assunti dovrà avere

MotIvI DI DIFFICoLtà a REPERIRE PERSonaLE. anno 2010

una scolarità di alto o medio-alto livel-lo: è richiesto il titolo universitario (laurea specialistica o triennale) nel 15% (2009: 13%) e il diploma nel 46% (2009: 49%). Rispetto al 2009 aumenta la richiesta di personale con la sola scuola dell’obbligo (da 21% a 29%), mentre cala quella con una qualifica regionale di istruzione o formazione professionale (da 17% a 10%). I laure-ati sono più cercati nei servizi, che nell’industria. Il titolo universitario più richiesto è quello ad indirizzo “econo-mico” con 700 assunzioni pari al 40% dei laureati, che verranno poi in otto casi su dieci sottoposti ad una ulterio-re formazione.Per il livello secondario sono ricercati i diplomi ad indirizzo “amministrativo-commerciale” (che con 1.750 assun-zioni previste, pari al 14% del totale assunzioni del 2010, è in assoluto il titolo più richiesto dalle imprese) e “meccanico” (410 entrate). Le quali-fiche professionali più richieste sono quelle ad indirizzo “socio-sanitario”

(380), “turistico-alberghiero” (180) e “meccanico” (160). I titoli di studio con la maggiore difficoltà di reperimento è il diploma ad indirizzo “legno, mobile e arredamento” (100%), seguito dalla qualifica professionale in “cosmetica ed estetica” (91%) e la laurea ad indi-rizzo “ingegneria civile e ambientale” (86%).Professionalità che non si trovanoPer le imprese bolognesi il 26% delle assunzioni previste nel 2010 (3.400) sono di dif ficile reperimento, in aumento rispetto al 2009. Il rischio di mancato incontro della domanda con l’offerta di lavoro è più accentuato nell’industria (43%), che nei servizi (21 %). La situazione peggiore è nelle “Costruzioni” (81%), nelle “Industrie elettroniche, ottiche e medicali” (59%), nei “Servizi avanzati di consulenza tecnica” (46%). Per le assunzioni di difficile reperimento è stato chiesto il tempo previsto di ricerca: il valore medio provinciale è risultato di 4,5

mesi (erano 4,2 mesi lo scorso anno), superiore sia al dato regionale sia a quello nazionale. Il tempo di ricerca è più alto nell’industria (5,8 mesi) che nei servizi (3,7 mesi). I valori più alti sono 7,6 mesi nelle “Costruzioni“ e 7,3 mesi nel “Commercio”; quello più basso è 1,7 mesi in “Alberghi, risto-ranti, servizi di ristorazione e servizi turistici”. Il tasso medio provinciale di disoccu-pazione si colloca a Bologna intorno al 3,4%, e cioè ad un livello che diffi-cilmente può essere ulteriormente compresso. Ciò aggrava un proble-ma segnalato ormai da molti anni: le aziende fanno fatica a trovare collabo-ratori da assumere. All’aumento della difficoltà di reperi-mento di personale si accompagna un incremento della richiesta di persona-le immigrati: quest’anno è pari al 15% del totale assunti. •

Alessandro De Felice Patrizia Zini

(Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2010)

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

COOPERATIVE8

E’ nata all’Interporto una grande strutturadi 23mila metri quadri costata 25 milioni

di Marco Montaguti

COME sI AffROnTAnO le crisi, in particolare la crisi epocale nella quale siamo ancora imprigionati? Con coraggio, moltiplicando gli impegni e investendo per migliora-re l’organizzazione dell’azienda. Questo almeno è il credo di Marco Minella, segretario generale della Camst, gigante bolognese della ristorazione (11mila dipendenti e 936 milioni di fatturato) che ha rivoluzionato la supply chain, la catena dei rifornimenti dell’azien-da.

Minella, come siete arrivati a questa scelta?<Perché il sistema di rifornimento precedente si era rivelato ormai superato e fonte di problemi. Tutto ruotava su rappor ti diversificati tra produttori e grossisti: un siste-ma troppo parcellizzato e lento>.

Quali sono le caratteristiche del nuovo Centro Distributivo (d’ora innanzi Ce.Di) della Camst?<Prima di tutto la localizzazione: l’Interporto bolognese, una strut-tura in forte crescita che risponde in pieno, grazie all’intermodalità

Camst scommettesulla logistica d’avanguardia

di trasporto, alle nostre esigenze. Poi l’impianto, realizzato con le più moderne tecnologie relative alla gestione della logistica. La merce movimentata all’interno è di circa 100 milioni di fatturato all’anno con 300 fornitori accreditati e circa 4.000 referenze (350 prodotti biolo-gici), per un totale di 60 milioni di chili spediti in un anno. Inoltre la progettazione dell’edificio ha tenu-to conto della riduzione dell’im-patto ambientale, realizzando sulla copertura un impianto fotovoltaico che copre circa il 70 per cento del fabbisogno energetico>.

Come funziona il ser vizio del Ce.Di?<Il centro fornisce ai clienti, i locali Camst, i prodotti alimentari, attra-verso una gestione accurata degli acquisti da fornitori selezionati ed una programmazione delle conse-gne ai locali. E’ quindi l’interfaccia tra fornitori di materie prime e i locali che trasformano poi i prodot-ti. Una ulteriore novità è data dai Transit point, una piattaforma logi-stica che serve da deposito per le merci e che è in grado di inviarle ai locali o ai clienti>.Marco Minella

Page 9: Leggi tutto il giornale (7,49 MB)

Quindi il Ce.Di non serve solo la rete Camst? Avete altri clien-ti esterni?<Sì, nel corso del 2009 abbiamo acquisito un importante cliente, la Compagnie des Wagons Lits, alla quale forniamo le materie prime necessario alla gestione dei servizi di ristorazione a bordo di 360 treni del gruppo Ferrovie dello Stato>.

Rispetto dell’ambiente e siste-mi di traspor to non sempre vanno d’accordo. Come avete risolto il problema?<Per quanto attiene al rispetto ambientale, i traspor ti sono otti-mizzati in modo che i 70 mezzi utilizzati per le consegne viaggi-

Periodico della Camera di Commercio di Bologna

COOPERATIVE9

Dicembre 2010

no sempre a pieno carico. I ‘roll’ da consegnare ai locali possono essere preparati nei singoli Transit point e questo consente di utiliz-zare nelle consegne anche i pro-dotti locali. Inoltre in accordo con alcuni fornitori abbiamo ottimiz-zato anche l’aspetto del ritiro della merce dai fornitori. I mezzi dopo aver fatto le consegne nei loca-li Camst e Transit Point, posso-no ritirare direttamente merci dai fornitori che abbiano la sede sul percorso di rientro dei camion, riducendo i rientri vuoti dei mezzi. I vantaggi sono evidenti. Non solo si risponde alle richieste in modo flessibile e adeguato alle esigen-ze del cliente, ma si riducono i

passaggi del sistema tradizionale di distribuzione come confeziona-mento, imballaggio e traspor to, procedure che comportano inqui-namento e sovrapprezzo. Inoltre c’è l’oppor tunità di un confronto diretto con il produttore che riesce a vendere prodotti unici e, infine, il legame con il territorio, il rispetto dell’ambiente, la cer tezza che il prodotto arrivi sulle tavole diretta-mente dal produttore>.

Com’è organizzato il Ce.Di?<L’impianto è diviso in tre compar-ti la cui distinzione è basata sulle modalità di conser vazione della merce, corrispondente a tempera-ture diverse tra loro: il comparto

dei secchi a temperatura ambien-te, il comparto dei freschi ad una temperatura tra 0 e -4 gradi centi-gradi, il comparto di congelati-sur-gelati con temperatura fino a -25 gradi. Ognuna delle tre strutture dispone di proprie baie di carico e scarico. A supporto dell’attività ci sono le aree dei ser vizi utili allo svolgimento delle attività di logi-stica (uffici, preparazione materia-le, area carico-scarico). Tutte le attività del Ce.Di sono supportate da un sistema in radiofrequenza, che permette di monitorare tutto il materiale movimentato in tempo reale e quindi consente una com-pleta tracciabilità dei prodotti che vi transitano>. •

L’IdEnTIkIT dEL nuOVO CEnTRO dIsTRIbuTIVO

Ventitremila metri quadri la struttura, venticinque milioni di euro l’investimento, trecento i fornitori accreditati, quattro-mila referenze, di cui trecentocinquanta i prodotti biologici, sessanta milioni di chili spediti in un anno. Il 70 per cento del fabbisogno energetico coperto da impianto fotovoltaico e impianti termici solari, cento milioni il valore delle merci movimentate in un anno.

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offerta di abitazioni nella città di Bologna èmolto ampia. Numerosissime le agenzie

immobiliari che offrono all’utenza propostediverse per posizione, prezzo ed altro. Vi è

un’utenza di bolognesi che per ragioni varie decido-no di spostarsi nell’ambito della città, o dalla perife-ria verso il centro o viceversa dal centro verso la peri-feria. A questo si aggiunge una domanda di utentispeciali quali sono i molti manager che vengono alavorare con incarichi di responsabili presso le filialibancarie, sempre più numerose nel centro della cittàe anche nell’immediata periferia.

Bologna, che alcuni vogliono considerare terza capi-tale d’Italia, oltre Roma e Milano, perché croceviaimportantissimo di percorsi ferroviari e stradali, haanche un aeroporto che è in continua crescita di viag-giatori. Questo contesto lascia supporre come già oggipuò individuarsi che le più importanti aziende multi-nazionali europee ed extraeuropee abbiano anche aBologna sedi significativedalle quali operano mana-ger con un frequente turno-ver. Per semplificare si puòpensare ad una Telecom, aduna Nike, ma molte sono lerealtà che richiedono la pre-senza di manager provenienti da altre residenze. Oltrea quest’utenza vi è una presenza a Bologna di moltis-sime persone che hanno il loro punto di riferimentonell’università. Vi sono professori, ricercatori, chevengono da altre parti di Italia o Europa. L’utenza

quantitativamente maggiore, nell’ordine di decine dimigliaia di persone, sono la componente degli studen-ti universitari che vivono nella città per avere unnecessario raccordo con le facoltà di frequentazione.Le utenze che abbiamo indicato hanno quindi ipotesi

di fruizione di alloggi chesono diverse per l’età, persituazione economica, perinserimento avvenuto omeno nel mondo del lavoro.Le agenzie immobiliari svol-gono un loro lavoro di inter-cettazione della domanda diquesta utenza, pur tanto

diversificata, ma oggi stanno sorgendo, e sempre piùsi caratterizzano, Residence che sono una propostamirata rivolta ad un target ben definito. Questi resi-dence sono semplicemente delle offerte che non par-tono dal presupposto di avere costose strutture di

ricevimento dell’ospite, ma residence sono perché benfinalizzati ad una precisa domanda di fruizione degliappartamenti e quindi con adeguati arredamenti e inmolti casi offerta di posti auto anche in stabili situatinel centro della città. Un esempio significativo di taletipologia di residence è la società immobiliare NutePartecipazioni Spa. Questa società bolognese, che hauna lunga storia di presenza sul mercato, ha, nell’ultimoanno, organizzato Residence diversi per utenze diverse.

Una prima precisa informazione si può avere nelRESIDENCE CORTE, locato nel centro storico,quale una soluzione ideale per la domanda di un diri-gente bancario o di un manager impegnato in unasocietà della città. Completamente ristrutturato,questo residence offre degli appartamenti arredati inmodo piacevole e raffinato. Vi sono comodità qualiaria condizionata, tv satellitare, e anche alcune pos-sibilità di garage. La domanda dell’utenza viene

gestita attraverso internet o altri media e anche concontatti telefonici.

RESIDENCE CAMPUSBologna è stata considerata la 12esima Università almondo perché città ed università reciprocamente siqualificano. La città è il vero campus dove gli studen-ti universitari possono vivere un’atmosfera speciale edessere contemporaneamente vicini tra loro e alle lorofacoltà universitarie. Anche gli appartamenti raggrup-pati nel Residence Campus sono nuovi, ben arredati, eprevedono sia l’affittanza singola che una affittanzadi due massimo tre studenti, a seconda della metra-tura e della disponibilità delle camere della singolaabitazione. Anche nel caso di Residence Campus l’in-dividuazione della domanda degli studenti avvieneattraverso vari media e in particolare attraverso unspecifico sito dedicato.Il Residence Campus è nei pressi dell’accademia dellebelle arti in Zona Irnerio Zamboni.

www.affitti-bologna.it

Infine è stato posto sul mercato un Residence cheè stato nominato MAGGIORE, che propone appar-tamenti di buona qualità, non arredati, con pian-citi in marmo, garage, resi particolarmente piace-voli e silenziosi da una recentissima ristruttura-zione straordinaria. L’immobile si trova nei pres-si dell’ospedale Maggiore in zona residenziale ealberata.

Crediamo che l’organizzazione prevista da NutePartecipazioni Spa con i suoi diversi Residence possaavvicinarsi in buona approssimazione a quella che èla domanda dei molti target che abbiamo più soprarapidamente indicato.Certo che la filosofia della società è di un’attenzionecontinua e professionale nei riguardi dell’utenza.

Residence che rispondono ad una precisadomanda di fruizione degli appartamenti

e quindi con adeguati arredamentie in molti casi con posti auto.

L’Nute Partecipazioni Spa:

una nuova ospitalità

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intelligente e più elastica. E per farlo bisogna ritagliarla sulle esigenze e sulle articolazioni del territorio o dei territori dove si lavora, ovvero sui bisogni delle persone che ci vivono e ci lavorano>. Un’elasticità che si traduce nella piattaforma logistica (Transitpoint) per la distribuzione delle merci, nel trasporto disabili con mezzi speciali, nei servizi turisti-ci anche dall’estero e nel trasporto scolastico. Ma ora abbiamo fatto un passo avanti _ aggiunge Passini_ con il nuovo deposito ‘Alta Valle Reno’ realizzato a Castel di Casio; ma dire deposito è un po’ limitativo perché, oltre a poter ospitare fino a 50 auto-

Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

trasporti10

E’ diffusa la convinzione che un’azienda di trasporti serva essenzialmente a traspor-tare persone o cose da un punto all’altro. Ma Daniele Passini, 40 anni nella coo-perativa Saca (più di venti da presi-dente) non è mica tanto convinto.

in montagna il trasportodiventa un servizio

su misura

<Se ci fossimo limitati _ dice _ a por-tare avanti e indietro persone e cose, saremmo a gambe all’aria da tempo>. E allora cosa deve fare una buona impresa di trasporti? <Bisogna arric-chire il servizio di trasporto con altri servizi, rendere l’offerta più ricca più

Per la cooperativa saca il nuovissimo deposito alta Valle reno è destinato

a diventare un centro di raccordo per le esigenze dei territori

di Marco Montaguti

E-mail: [email protected] web: www.studioamministrativomonti.it

Iscrizione Camera di Commercio R.E.A. 448576

StudioMonti Rag. Fausto S.r.l.

Centro Gestione Stabili

Via Andrea Costa, 149/A(Rotonda F. Bernardini)Tel. 051 434785Fax 051 43763140134 Bologna

AmministrazioniManutenzioniConsulenzeProgettazioni

annuncio monti 10-05-2010 10:39 Pagina 1

Daniele Passini

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bus, funziona come centrale per alcu-ni progetti di servizio al territorio. Ne ricordo tre. Il primo è il trasporto sociale>. In cosa consiste? <E’ un’at-tività legata al trasporto scolastico e integrato con questo. Alle otto e mezzo di ogni mattina i nostri pul-mini, 35 mezzi, sono a disposizione per collegare il territorio dei Comuni che vorranno aderire con alcuni punti di interesse sociale come ospedali, poliambulatori, farmacie, stazioni fer-roviarie. Va precisato che la rete del trasporto scolastico (<il trasporto più delicato che ci possa essere>_ interviene il presidente), copre ben undici Comuni dell’Alta Valle Reno: Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglion dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno, Porretta Terme e Vergato. Il secondo progetto è collegato al nuovo gran-de ospedale di Porretta Terme. <E’ un progetto realizzato con l’Atc e con il Comune di Porretta _ spiega

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Dicembre 2010

Passini_ col quale integriamo tutti i servizi con l’ospedale; inoltre avre-mo una navetta continua tra la stazio-ne e l’ospedale. Anche questa è una ulteriore conferma che il rapporto tra pubblico e privato può incrementare l’uso dei mezzi pubblici>. Il terzo obiettivo è legato alla mobilità turistica delle Terme di Porretta. <L’obiettivo della nuova proprietà delle Terme _ dice Passini_ è di porta-re la presenza alle terme di 120mila persone dalle 60-70mila attuali. Con questo progetto voglia-mo of frire un servizio ulteriore a chi va a curarsi alle terme. Le cure termali si fanno di mattina, mentre nelle ore pomeridiane sarà possibile raggiungere i grandi centri vicini, Bologna o Firenze , ma anche fare escursioni enogastronomiche nel territorio, alla scoperta dei pro-

dotti tipici come i formaggi, i salumi e la birra di castagne. E’ per que-sto che parteciperemo in accordo con le Terme, i Parchi naturali della zona e il Corno alle Scale alla costitu-

zione di uno strumento consortile per rilanciare in chiave turistica l’Alta Valle Reno>.La scelta di costr ui-re l’impianto di Castel di Casio non è stata casuale: <La Saca è pre-sente in zona da più di vent’anni, e vi gestisce una gamma di ser vizi estremamente ampia, dal trasporto pubblico locale in sub concessio-

ne dell’Atc al trasporto turistico ed intermodale realizzato in un’ottica di totale integrazione fino al trasporto scolastico>. La nuova struttura che copre una superficie complessiva di 4.000 metri è stata realizzata con una spesa di due milioni,(<finanziati

in gran parte con un aumento del capitale sociale della cooperativa e una quota parte da Fondosviluppo della Confcooperative> precisa il pre-sidente), è stata realizzata nel pieno rispetto di tutte le norme di sicu-rezza, comprese quelle antisismiche e delle normative sulla prima piog-gia. Inoltre, dall’anno prossimo Saca installerà sul tetto del nuovo depo-sito un moderno impianto fotovol-taico che garantirà una produzione complessiva di energia di 80Kw, suf-ficiente a coprire l’intero fabbisogno dell’impianto. Saca ‘produce’ ogni anno dieci milioni di chilometri di servizi con oltre 200 soci e 350 dipendenti e un fatturato di oltre 49 milioni. <La crisi l’abbiamo sentita anche noi, certo _ conclude Passini_ ma la stiamo affrontando senza mandare a casa nessuno, con qualche contratto di solidarietà e l’im-pegno di tutti. Alcuni dirigenti si sono spontaneamente ridotti lo stipendio. Questa è la cooperazione>. •

Il presidente Daniele Passini

sottolinea il valore della

collaborazione fra privati

ed Enti pubblici

Nuovo deposito Alta Valle del Reno - Castel di Casio.

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Lexicon a carrello lungo, vecchio e durevole amore di Emil iani che, parlando dei suoi inizi in Pinacoteca con Cesare Gnudi si definisce ‘giornaliero, trimestrale e dattilografo’. E in un pomeriggio novembrino di nuvole e rari inter-valli di sole lo ascoltiamo mentre ci riporta in una Bologna di pochi decenni fa ma che sembra lontana anni luce dai grigiori di oggi.

Predappio e UrbinoEmiliani nasce a Predappio nel 1931. Suo padre è segretar io comunale e, nel giro di qualche

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I ricordi di andrea Emiliani, testimone e protagonista della riscoperta dei grandi maestri

del nostro Seicento, da Guido reni ai carracci e al Guercino

di Marco Montaguti

andrEa EMiliani , g ià sovrintendente regionale per i beni storici e artistici e ora presi-dente dell’Accademia Clementina è stato testimone e protagonista di una grande e bella stagione cultu-rale bolognese che dai primi anni del dopoguerra, gli anni ’50, è arrivata fino alle soglie del nuovo secolo, il 2001. Stagione culturale scandita dalle Biennali d’arte anti-ca, una serie di mostre e di ras-segne pittoriche che hanno dato uno slancio, che temiamo irripe-tibile, ai valori di fondo e all’im-magine della città. Lo andiamo a trovare nel suo regno, all’ultimo piano della Pinacoteca di via Belle Arti, uno stanzone stretto, alto e lungo, murato da libri fino al sof-fitto. A fianco, un paio di uf fici bassi nel sottotetto, dove il muro car taceo è interrotto solo da un piccolo impianto stereo e da una datata, ma ef ficientissima, Olivetti

Una lunga stagionefelice per ritrovare la grande

pittura bolognese

anno, ver rà trasferito prima a Cer via poi ad Urbino. <Urbino è stata la salvezza per tutti noi, quat-tro fratelli_ dice _ per due ragioni: la prima è che sulla cittadina non è mai caduta neppure una bombet-ta e, la seconda, è che c’erano le scuole. Così durante la guerra noi vivemmo quasi fuori dal tempo, con una vita regolare dominata dallo studio>.

l’Università a Bologna <La meta universitaria e di vita cul-turale per riminesi e marchigiani era Roma _ spiega Emiliani_ come

fecero Fellini e Volponi. Io inve-ce scelsi Bologna, era il 1950, e la facoltà di Lettere. Conobbi per primo Francesco Arcangeli che mi por tò da Cesare Gnudi. Era finita la mia prima grande sta-gione di liber tà malinconica ad Urbino e cominciava la nuova vita a Bologna dove c’erano sapori e interessi nuovi. Trovai una pensio-ne in piazza Maggiore, nel sotto-tetto di palazzo dei Banchi. Non lo dimenticherò mai: mi af faccio alla finestra e trovo le candelabre di San Petronio a un palmo da me. Avevo una carica di paesaggio che era la fine del mondo!. Quella fu l’ouver ture di una stagione che non avrei mai immaginato potesse durare così a lungo. In quegli anni nacquero le mie grandi amicizie. Oltre a Gnudi ed Arcangeli ricordo con af fetto immutato Luciano De Vita, l’assistente di Morandi meno morandiano di tutti, straordinario

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incisore e scenografo, premiato in tutto il mondo e Duilio Courir, cri-tico musicale e caro amico che ho sentito fino alla vigilia della scomparsa>. trimestrale e dattilografo<Fu Arcangeli a pre-sentarmi a Gnudi. Era un uomo apparente-mente molto severo, ma in realtà era di una simpatia pari a quella di Arcangeli, forse con un carattere un po’ meno ‘avventuroso’. Così Gnudi mi assun-se in Pinacoteca come salariato giornaliero trimestrale in base alla legge Tremelloni. Stipendio, 27mila lire a mese. E dopo tre mesi, care-stia. Fino alla successiva assunzio-ne, sempre a tre mesi.

Firenze, laurea e grandi mostre<La laurea arrivò tardi, nel 1957, perché lavoravo tutto il giorno e anche la notte. Gnudi non sape-va scrivere a macchina, quindi di giorno ero in Pinacoteca, di notte da Gnudi a fare il dattilografo, spesso fino alle due. Imparai così bene che ancora oggi se voglio scrivere qualcosa in fretta vado alla Lexicon. La prima grande mostra, quella su Guido Reni, fu nel 1954. Io ero già stabile, anche se il con-corso lo feci dieci anni dopo, nel ’64 e lavoravo come un frate in Pinacoteca. Per le prime mostre, quella su Guido e la successiva sui Carracci nel ’56, il lavoro fu duris-simo. Le biblioteche erano in parte chiuse, il fondo Supino, primo docente di storia dell’arte all’Alma Mater, non era stato ancora aperto e bisognava andare a Firenze, alla biblioteca tedesca in piazza Santo Spirito. Le mie giornate, per sei mesi, furono fino a mezzogiorno in Pinacoteca, poi in treno a Firenze, studio fino alle sette e ritorno a Bologna. Così passai all’università di Firenze dove Roberto Longhi, con cui poi mi laureai, mi ‘scon-tò’ un paio d’esami perché aveva capito che qualcosa già sapevo…Furono anni di felicità grande. Non mi sono mai mosso da qui, fino alla memorabile mostra del 1962 sull’Ideale Classico (titolo comple-to: L’Ideale Classico del Seicento in Italia e la Pittura di Paesaggio)>. Sulla scor ta degli studi di Denis Mahon si apriva così la strada per una visione del classicismo bolo-gnese e romano nel quale veniva accampandosi la grande personali-tà di Poussin, e con lui, di Gaspard Dughet e di Claude Lorrain, il

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Lorenese. Seguendo tali suggestio-ni la mostra diventò sùbito cantiere e laboratorio critico.

Sir denis Mahon<Abbiamo festeggiato da poco, il 10 novembre, i cent’anni di Sir Denis Mahon . Grande studio-so del Seicento e del Guercino in par ticola-re, veniva dal Warburg Institute di Londra e frequentava Bologna fin dagli anni ’30. Cominciò a lavorare con noi _ ricorda Emiliani _ nel 56, per i Carracci, per

i disegni dei Carracci. E da quel

momento visse qui dentro tutti i giorni; qualcuno sussurrava che quell’inglese fosse un po’ rompi-scatole e qualche volta aveva ragio-ne, ma bisogna ammettere che era un filologo formidabile. Alloggiava all’Hotel Roma, alla camera 242. Sempre quella, da decenni, tanto che tra noi si era dif fusa la con-vinzione che se la fosse comprata. Andava su e giù da Londra volando su vecchi aerei scassati e non aveva paura di nulla: ‘Il mio primo volo, ci diceva, l’ho fatto nel ’29, in Francia, per una passeggiata a Le Burget’. Mahon era di famiglia irlandese; il padre era un banchiere privato e la madre era una Guinness, sì quelli della birra. Abbiamo alcu-

ni suoi quadri in deposito qui in Pinacoteca e speriamo ci restino, anche se in questi casi gli inglesi con le tasse vanno giù pesanti>.

Grazie alla ryanairAbbiamo tutti nostalgia delle gran-di belle mostre bolognesi. C’è qualche speranza o è finita un’epo-ca? <Il mondo delle mostre_ sospi-ra Emiliani_ è completamente in mano a grosse agenzie capitalisti-che. I grandi musei, specialmente quelli americani, hanno quantità enormi di quadri in deposito. Ne mettono in circolazione un centi-naio, chiedono una certa somma e c’è chi, agenzie specializzate, li por ta in giro per il mondo. I grandi musei, peraltro, sono fre-quentati sempre meno. E mi rat-trista sapere che abbiamo lavora-to come matti per rifare la nostra Pinacoteca… Comunque dobbia-mo chiederci qual è il modello e su quali note bisogna appoggiare un interesse moderno per la storia dell’ar te. Sono un po’ disanima-to. Una volta la gente veniva in Pinacoteca, non tanta, ma veniva. Ora abbiamo solo stranieri. Forse dovremmo puntare di più sul turismo. Specialmente da quan-do Ryanair fa voli a basso prezzo vediamo la dif ferenza. In piena estate, quando Bologna è vuota, in Pinacoteca abbiamo carovane e carovane di turisti stranieri. E siccome io d’estate non mi muovo mai, posso testimoniarlo. Sarebbe bene che le istituzioni tenessero conto di questa particolare forma di turismo di cultura; il museo dovrebbe essere luogo di docu-mentazione e arricchimento oltre che luogo di stupore>.

Ma è proprio finita?Addio grandi mostre, sappiamo tutto sul grand gout bolognese… <Beh, almeno i punti fondamen-tali li abbiamo ben chiari _ spie-ga Emiliani_ ma in cinquant’anni certe mostre si sono fatte due volte

e questo perché il merca-to, la ricerca e il restauro generano conoscenze con-tinue. Grandi temi di cui si parlava poco, ad esempio il Manierismo, Pellegrino Tibaldi e Niccolò Dell’Abate. Una mostra sugli sviluppi del Manierismo intorno a Dell’Abate è una cosa che cinqunat’anni fa sarebbe stato possibile anche imma-ginare… Ma ins is terei molto sulle grandi possibi-lità di portare a spasso la

gente piuttosto che i quadri: sennò cosa li fanno a fare aerei da cinque-cento posti?>. •

L’impegno di due grandi

maestri di vita e di cultura,

Arcangeli e Gnudi

Sir Denis Mahon

e il ‘mistero’della stanza

all’Hotel Roma

Guido Reni, Strage degli innocenti, Bologna Pinacoteca Nazionale

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Così la Camera di Commercio sostiene le imprese che si aggregano

di Alessandra Testa

Quei contributi che aiutano a crescere

LA CAmerA di Commercio di Bologna premia le imprese che fanno rete o che programmano investimenti per crescere. Lo ha sempre fatto, nei momenti floridi come in quelli di crisi economica. Senza distinzione fra settori, ma puntando su chi scommette in progetti innovativi e nuovi mercati. L’obiettivo, oggi più che mai, è quello di sostene-re le imprese, soprattutto quelle piccole, che si distinguono per la capacità di rinnovarsi e che, da

sole, forse non riuscirebbero a dare un futuro alle buone idee e ad implementare le proprie poten-zialità competitive. Proprio per questo, ogni anno, l’ente di piazza della Mercanzia approva una nuova versione del regolamento che assegna risorse a quelle realtà del territorio che vogliono fare il grande salto, cimentandosi in processi di aggregazione azien-dale e crescita dimensionale. Il contributo came-

rale, è bene saperlo, è assegnato in conto capitale esclusivamente a fronte di costi di consulenza e onorari notarili, raggiungendo la misura massima del 50% dell’imponibile delle spese ammissibili e non potendo superare il tetto dei 20 mila euro. Ogni impresa può ottenere un solo contributo all’anno, contributo ovviamente non cumulabile con altre agevolazioni di fonte pubblica. Info: www.bo.camcom.it

Quattro storie di successo. Così abbiamo fatto il grande salto

si ChiAmA Eco-Nurse e, proprio come un’attenta infermiera, sterilizza il terreno senza utilizzare diserbanti chimici. Iniettando vapore acqueo nel suolo fino a quaranta centimetri di profondità, l’innovativo macchinario è frutto dell’inventiva di Lorenzo Selvatici, il giovane “rampollo” dell’omonima ditta produttrice di macchine agricole. Figlio di Vincenzo, che iniziò la sua avventura in quel di San Lazzaro di Savena costruendo aratri a trazione animale quando i trattori ancora non erano stati inventati, l’ingegnere appena tren-tenne ha creato un innovativo sistema per debellare funghi e batteri in orticoltura. Contemporaneamente, Selvatici junior ha aperto la strada ad una sperimentazione tuttora in corso con la facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e realizzata nell’ambito del pro-getto “Più”, la convenzione siglata fra Camera di Commercio e Alma Mater per stimolare la collaborazione fra piccole imprese e ricerca universitaria. “Stiamo testando sui campi di un’azienda agricola di Castenaso (la Marzaduri, ndr) l’ef ficacia della nostra Eco-Nurse – racconta Selvatici – E se, come spero, sarà confermata potremmo essere in grado di conquistare nuovi mercati”. Info: www.selvatici.com

eCo-Nurse, L’Amore per LA TerrA si fA sTrAdA

di fusioNi ne farebbe una al giorno, il direttore generale della Coop Voli Roberto Lippi. Anche “perché unire le forze, ci ha consentito di parare il colpo, rispondendo alla crisi con il potenziamento dei nostri servizi culturali”. Dal 1982, quando nacque con l’evocativo nome di “Luna nel pozzo” dalla volontà di un gruppo di studenti che operavano nel settore dell’educazione ambientale, la società cooperativa Voli ne ha fatta di strada. Anche grazie ai contributi ero-gati dalla Camera di Commercio, la realtà di via Ciamician ha appena termina-to un percorso che ha portato alla integrazione (tramite una fusione per incor-porazione) tra la società Voli e la cooperativa Teca-Documenti al futuro. Tale operazione ha consentito a Voli di acquisire quattordici nuovi soci altamente qualificati, operanti nell’area catalogazione e archivi e di arricchire il proprio portafoglio clienti, sbarcando anche ad Imola e in Romagna. “L’operazione di integrazione - spiega Lippi - mira a potenziare l’area catalogazione e archivi della nostra società e si inserisce nel processo di crescita e consolidamento che la società Voli persegue da anni”. “Per il 2011 la società Voli si è aggiudica-ta – annuncia Lippi – la gara di catalogazione dei beni librari appartenenti alle biblioteche dell’Emilia-Romagna aderenti al Servizio bibliotecario nazionale e bandita dalla Regione per un valore di 185 mila euro”. “Un risultato che non sarebbe stato possibile senza la fusione – aggiunge – e senza il contributo determinate della Camera di Commercio che ci ha consentito di coprire parte dei costi inerenti alle spese notarili, le perizie del tribunale e la consulenza volta all’integrazione”. Info: www.coopvoli.it

VoLi VA ALLA CoNQuisTA deLLe bibLioTeChe deLL’emiLiA-romAgNA

Una biblioteca catalogata da VoliUna macchina agricoloa di Selvatici

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Spurgo pozzi • DisotturazioniPulizie colonne di scarico • Pulizie canalizzazioni

Lavaggio strade • Pulizia cisterneBonifiche ambientali • Aspirazione fanghi

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SASSO MARCONI

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Periodico della Camera di Commercio di Bologna

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Dicembre 2010

“LA CAmerA di Commercio ci ha aiutato a crescere nel mondo”. Lo dice con le parole semplici di chi ha sempre lavorato duro, Carmine Albanese, titolare della Geatech Spa, impresa specializza-ta nella progettazione e costruzione di macchine per la manuten-zione delle linee ferroviarie e nella realizzazione di impianti oleo-dinamici industriali. Da quando nacque come Gea, era il 1993, la piccola azienda di Altedo ne ha sistemati di binari. Prima lavorando solo in Italia, poi uscendo dai confini nazionali grazie all’operazione di aggregazione con la Geatech, che ha incorporato per fusione la Gea, e trasformandosi in società per azioni. “Per competere a livel-lo internazionale – riconosce Albanese – la dimensione è importan-te. Solo unendo le forze, abbattendo i costi e investendo in fiere e comunicazione siamo riusciti a penetrare nei mercati esteri”. La competenza della Geatech è oggi riconosciuta in ventidue paesi del mondo.Info: www.geatech.it

dA ALTedo CoN furore: LA mANuTeNzioNe di geATeCh Corre sui biNAri di 22 pAesi

Greatech

ANChe nel mondo dell’impresa esiste la solidarietà. Lo dimo-stra l’ultima operazione condotta dalla Re.co.r, azienda del grup-po Bergamini che distribuisce e commercializza in attrezzature, apparecchi e materiali per il circuito del freddo. Nel 2007, la Re.co.r ha acquisito due aziende specializzate nello stesso setto-re, una a Verona, l’altra a Mestre. “Acquisendo il pacchetto clien-ti di queste due realtà venete – rileva l’amministratore delegato Maria Luisa Bergamini – abbiamo raddoppiato il nostro fatturato e contribuito a raf forzare la nostra posizione in un settore che, in quanto legato all’alimentare, for tunatamente non ha subito il colpo della crisi economica”. Fondamentale per Bergamini l’ap-por to della Camera di Commercio, che “ci ha permesso di af fron-tare con le spalle più grosse un’operazione necessaria e non più procrastinabile”, azzerando de facto i costi burocratici che si accompagnano ad ogni aggregazione di imprese. Info: www.recor.it.

LA re.Co.r CresCe e “sALVA” due ALTre imprese Che risChiAVANo L’esTiNzioNe

Re.Cor.

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scorrere del tempo. Altre sue opere sono anche a Conselice, negli uffici di Unindustria in via Sebastiano Serlio, e in tanti altri luoghi dove, spiega, ho cercato di <integrare i desideri di chi ci vive, nel mio lavoro >.Questa è ora la sua vita: <Da quando sono tornato in Italia non ho mai par-lato di quello che ho fatto in America. Non ho più usato neppure le espressio-ni inglesi. Per rispetto del luogo dove vivo. Ho seguito una ispezione artistica che stata più importante del lavoro che avevo fatto prima. Non amo succhiare dal passato> .

una vita da errante

Una vita che rispecchia il suo cogno-me, fatta di un viaggio continuo, alla ricerca della <cultura che nasce dal coraggio di vivere la propria quoti-dianità, dalla identità che scaturisce dai dettagli dei posti dove metto i piedi>. Nato in provincia di Vicenza da una famiglia sparsa per il mondo:

Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

iL PerSOnaGGiO16

L’avventura giovanile di Gino Pellegrini, scenografo di Hitchcock, Kubrick,Sinatra e i Beatles è approdata nella nostra provincia, prima a San Giovanni in Persiceto poi a Savigno

di Patrizia Zini

iL LavOrO Gino Pellegrini lo vediamo nelle scenografie dei film che hanno fatto la storia del cinema americano. Ma da Savigno, dove ora vive, il suo è soprattutto un esem-pio di disarmante umiltà e sempli-cità.

cHi èA trent’anni aveva già lavora-to per le scenografie di, “2001 Odissea nello spazio”, “Gli uccel-l i ” d i Hi tchcock, “West S ide Story”, “Il pianeta delle scimmie”, “L’ammutinamento del Bounty”, “Tora, Tora Tora”, “L’uomo che venne dal Cremlino”, “Indovina chi viene a cena”, “Mary Poppins”, “La spada nella roccia”, “Un maggio-lino tutto matto”, solo per citarne alcuni.

dopo il lavoro con i mostri sacridi Hollywood ritrova l’ispirazione

nella nostra campagna

Scenografia per “ A. Walkoh Aspring Rain”

iL ritOrnO in itaLia

A Las Vegas ha lavorato alle scenografie degli spettacoli di Frank Sinatra, Jerry Lee Luwis, Bob Hope, Tina Turner. Ma anche per i Beatles e i Jackson Five. Ha fatto le scene per Sammy Davis Junor, Dean Martin, Jerry Lewis. Quando guardiamo le vecchie puntate di Star Treck o di Bonanza, c’è anche il suo lavoro. Federico Fellini l’aveva cercato mentre stava lavorando al “Poema dei Lunatici” perché attirato da un libro che Luigi Ghirri, grande fotografo, aveva dedicato ad alcune opere di Pellegrini, poi la vita decise altrimenti. Poco più che trentenne un incidente gli cambia la vita e torna in Italia. Prima a San Giovanni in Persiceto dove ha rea-lizzato le piccole sceneggiature, come ama definirle lui, in piazza Betlemme, e poi a Savigno, dove ha trasformato una sala del locale del ristorante Amerigo, che gentilmente ci accoglie per l’in-tervista, in un bosco incantato in cui ogni dettaglio è studiato e rimanda a riflessioni continue sulla natura e sullo

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nonna austriaca, padre marinaio in Cina, una parte della famiglia scozze-se, altri emigrati in America. Il seme dell’errante glielo instilla il nonno con i racconti della sua vita nel Mato Grosso. La passione per il cinema gli nasce vedendo girare nelle ville palladiane Luchino Visconti per alcu-ne scene di “Senso” e rimanendo af fascinato da Alida Valli. Dopo qualche anno in Scozia, parte per gli States, quando ancora non ha 17 anni. Di giorno lavora negli studi

della Metro Goldwyn Mayer e di sera studia architettura. L’incontro con i funzionari della casa cinema-tografica avviene per caso nel risto-rante di stile italiano che gestisce la parente che temporaneamente lo ospita. <Non avevo nessun diploma, nessuna garanzia economica, dove-vo mantenermi. Ho sempre creduto nella forza e nella libertà che acqui-sisci quando nulla ti è regalato>. Di quei periodi ricorda con piacere gli incontri con gli ex pugili, trasformati

in buttafuori per i locali più famosi di Los Angeles.

GLi StateSL’America è stata fondamentale. <Mi ha offerto possibilità. E’ un paese in cui chi ha le qualità va avanti. Dall’Italia mitiz-ziamo il mondo americano del cine-ma di quale periodo. In realtà era una potente attività economica. Ma era al tempo stesso una grande industria rina-scimentale. Tutte le professioni coinvol-te diventavano cultura>.

Tornando in Italia <mi è sembrato strano quanto non abbiamo coscienza delle nostre qualità. Sembriamo sem-pre propensi a dare il meglio quando c’è una necessità estrema. E’ importan-te parlare di chi si rimbocca le maniche tutti i giorni. Dare entusiasmo a chi non ne ha più. Riconoscere il merito anzi-ché le presunzioni>. •

(Si ringrazia per la collaborazione Paolo Verrilli e Luisa Simoni senza i quali questa intervista non sarebbe stata possibile).

Periodico della Camera di Commercio di Bologna

iL PerSOnaGGiO17

Dicembre 2010

C M Y CM MY CY CMY K

Sopra, Piazza BetlemmeSan Giovanni in Persiceto.

Scenografia per "2001 Odissea nello spazio"

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

PROFESSIONI18

AlESSANdRO MARAtA è il pre-sidente dell’Ordine degli architetti di Bologna. Lo incontriamo per saperne di più sul ruolo che svolgono oggi i profes-sionisti che rappresenta.

Suggerimenti ai giovani che hanno il sogno di diventare architetto.In Italia è operante un numero straor-dinariamente alto di architetti. Il para-gone con gli altri paesi europei è scon-fortante. I centocinquantamila archi-tetti italiani sono, approssimativa-mente, più del tri-plo di quelli fran-cesi. Molti giova-ni si avvicinano alle facoltà di architettura pen-sando al design industriale, all’ar-redamento o alla comunicazione grafica; per quelle discipline ci sono facoltà specifiche più adatte.

La Vostra è una voce importante nel progettare le città L’architetto modifica lo spazio nel quale l’uomo vive, lavora e studia. Un edificio una volta che è costruito, non si riesce a cancellare con un colpo di spugna; verba volant, ma gli edifici rimangono, se costruiti male, come insulti di pie-tra, a volte per l’eternità!

I paesi emergenti stanno realizzan-do in pochi anni costruzioni che impressionano per slancio, gran-dezza e uso della tecnologia. Cosa è possibile fare in Italia? L’Italia, è da decenni in stato di arre-tratezza culturale per quanto riguarda

la cultura architettonica, sia in ambi-to teorico che pratico. La cultura che valorizza una corretta innovazione tec-nologica stenta ad affermarsi, il quadro legislativo è contraddittorio ed inade-guato ed è pari, per numero di leggi,

solo al numero degli architetti. In tutto il resto del mondo, inoltre, lo strumen-to del concorso di progettazione archi-tettonica consente il raggiungimento di una qualità del prodotto edilizio che in Italia è ancora lontana.

Quanto la tecnologia sta rivoluzio-nando il vostro settore?La tecnologia cambia quasi in tempo il settore edilizio. L’innovazione che caratterizza materiali e tecnologie impiantistiche procede ad un passo così veloce che capita di iniziare un progetto in un modo e terminare la costruzione dell’edificio con l’esigen-za di fare m o d i f i c h e dal punto di vista dell’ef-f ic ienza e del confort.

B o l o g n a vista da un architetto... La nostra città, sta vivendo un momen-to di impasse culturale ed operativa. Bologna è stata città che ha saputo suscitare interesse internazionale; pen-siamo al periodo di Kenzo Tange e del Fiera District, alla costruzione di scuo-

Gli edifici non si cancellano con

un colpo di spugna

le e centri civici, al periodo delle nuove chiese, la conservazione del centro storico. Da architetto mi auguro che la città (amministratori, costruttori e committenti) possa finalmente capire che l’architettura conferisce valore non solo alla cultura, ma anche all’eco-nomia.

Suggerimenti per chi non è del settore L’ordine degli architetti a Bologna è molto attivo sia dal punto di vista cul-turale che in quello operativo. L’attività viene svolta da numerose commissioni

che si occupa-no di questio-ni normative, di ambiente, di sostenibi-lità ambien-tale, di con-ser vazione degli archivi

e gli architetti, di concorsi di

progettazione. L'obbiettivo è ridefinire la figura dell’architetto come referente eticamente e tecnologicamente quali-ficato, grazie alla sua formazione che è contemporaneamente scientifica ed umanistica. •

(p. z.)

L’architetto modifica lo spazio nel quale

l’uomo vive, lavora

e studia

mi auguro che Bologna possa finalmente capire che l’architettura conferisce valore non solo alla cultura, ma anche all’economia

I centocinquantamila architetti italiani sono, approssimativamente,

più del triplo di quelli francesi

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QuEStA è una storia, completamente bolognese. Parte da un piccola opera d’arte che riflette la storia di Bologna, il tortellino, e arriva alle soglie di nuovi mondi la cui esplorazione è solo all’ini-zio. Il cuore della storia è questo: a Bologna Marco Roccetti, professore di Sistemi e applicazioni multimediali e di Architetture di internet nel dipartimen-to di Scienze dell’Informazione, segue uno dei centri di eccellenza mondiale sulle applicazioni della realtà virtuale. Studia software, o intelligenze, come le chiama il professore che riconoscono i movimenti delle persone solo guar-dandole. Senza mediazioni. Un esem-pio: per giocare con la Wii è necessario avere un dispositivo in mano che tra-smette segnali che vengono riconosciu-ti dall’apparecchio. Con le applicazioni del gruppo di studi di Roccetti le mani sono completamente nude. Attualmente è la nuova frontiera dell’intrattenimen-to. La stessa seguita da Micrsoft con il lancio poche settimane fa del nuovo Kinect. L’università di Bologna ha lo stesso livello di eccellenza. Al punto di giocarci sopra ed applicarla ad un corso di tortellini.

Come è nata l’idea di applicare la realtà virtuale ai tortellini?Da una sfida lanciatami dal professor Angelo Varni alla fine di dicembre dell’anno scorso: portare all’Expo di Shanghai una applicazione che potes-se attirare l’attenzione dei cinesi, dimo-strare il livello di eccellenza di Bologna nell’innovazione ed al tempo stesso illu-strare la nostra storia e tradizione. Mi hanno aiutato una decina di studenti del mio corso e la società Articulture.

Cosa avete fatto vedere ai cinesi?Li abbiamo messi davanti ad un tavolo vuoto ed uno schermo. Ma la sensazio-ne era la stessa di essere realmente in una cucina bolognese con accanto una sfoglina virtuale che ti inse-gna e ti corregge quando sbagli. Anche nelle fasi più difficili come quella della chiusura.

Come è possibile?C’era un video di una clas-sica signora bolognese che passo passo faceva vede-re come si fanno. Ad ogni fase il cinese di turno era inviato a ripetere le stesse azioni. A mani nude, senza uova, farina o mattarello. Vedeva i suoi gesti ripro-posti in tempo reale in uno schermo tridimensionale. Se erano cor-retti si poteva passare alla fase successi-va, altrimenti occorreva ripetere.

In tanti hanno provato l’emozione della sfoglia virtuale?Una fila continua… Ed erano soprattutto gli anziani a voler provare. E l’applica-

Periodico della Camera di Commercio di Bologna

INNOVAZIONE19

Dicembre 2010

zione ha retto perfettamente ad un uso cosi intenso.

Costi?Come materiale abbiamo speso pochi dollari per la telecamera che riprendeva i gesti degli aspiranti sfoglini. Abbiamo potuto avere un piccolo finanziamento del Consorzio Università Città che ci è servito soprattutto per “vestire” i nostri algoritmi graficamente. E’ questo un aspetto cruciale della cosiddetta realtà

virtuale…

Cioè?L’aspetto hardware è pra-ticamente irrilevante. Sono le intelligenze a fare la differenza. Nel nostro settore è un aspetto che le aziende non devono sotto-valutare. E’ più importante porsi l’obiettivo di avere le teste dei giovani piuttosto che comprare aziende in giro per il mondo maga-ri solo per eludere la loro concorrenza. D’altra parte Facebook, Google, Napster solo per fare qual-che esempio sono stati creati da ragazzi poco più

che adolescenti, senza nessuna grande impresa dietro.

Trovano lavoro i suoi studenti?Tutti. La percentuale di occupazione dopo la laurea è del 100%. Ma il pro-blema è vedere cosa è accaduto di loro dopo due o tre anni. L’85% si butta sulle

relazioni commerciali e in questo modo nel giro di poco corre il rischio di non essere più aggiornato professional-mente. Altri si chiudono sugli aspetti tecnici e vengono emarginati dai colle-ghi perché incapaci di avere relazioni con il resto dell’azienda. Mediamente solo il 15% è in grado di spiccare il volo.

Chi sono?Quelli che si tengono aggiornati e sono capaci di avere relazioni professiona-li, ma in più hanno una caratteristi-ca fondamentale: si assumono delle responsabilità. Sono capaci di andare dal proprio capo e dire “mi assumo la responsabilità di portare avanti questo progetto”.

E il vostro segreto nel realizzare questa applicazione?Siamo stati umili. Non siamo partiti con l’idea di dimostrare tutte le infini-te applicazioni della realtà virtuale. Ci siamo concentrati su qualcosa al tempo stesso piccolo e sofisticato. Un mezzo, il tortellino, per dimostrare che siamo solo all’inizio di un nuovo mondo. Che si basa su algoritmi e cioè intelligenze, che possono essere ovunque.

Qual è questo nuovo mondo?Solo con il movimento delle mani nude posso cambiare l’andamento di un gioco virtuale, comandare i dispositivi, entrare dentro un’opera d’arte, diven-tare il protagonista di un film. Tutte cose che abbiamo già dimostrato al Mambo e in Cineteca. Sono cambia-menti possibili ora. Siamo nuovi arti-giani. A fine giornata possiamo vedere concretamente cosa di nuovo abbiamo realizzato. •

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Cinesi in fila per provare la realtà virtuale creata dall’Alma Mater

di Patrizia Zini

la ricetta del tortellino?

Chiedila all’algoritmo

Sopra, la lezione virtuale presentata all’Expo di Shanghai.A fianco, una visitatrice che prova ad usare il mattarello virtuale.

Vinta una sfida:unire

l’innovazionealla culturatradizionale

Marco Roccetti

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

lavoro20

Accordo tra ministero del lavoro e parti sociali per fare di questo istituto. La porta d’ingresso

fondamentale nel mondo del lavoro

di Marco Montaguti

l’apprendistato è forse il più antico contratto di lavoro: risale alle corporazioni medievali e alle bot-teghe artigiane del Rinascimento ed è arrivato, con alterne fortune, fino ai nostri giorni. E proprio in questi gior-ni il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha siglato un’intesa con Regioni e parti sociali per rilancia-re l’apprendistato nell’anno di tran-sizione che si apre dopo il via libera definitivo al ‘collegato lavoro’, testo che riapre la delega al governo per la riforma dell’ ‘apprendistato profes-sionalizzante’. L’apprendistato dovrà quindi diventare il contratto d’ingres-so tipico dei giovani nel mercato del lavoro. E agli apprendisti dovrà essere garantito il massimo di formazione da parte di tutti gli attori che hanno una responsabilità diretta nella gestione di questo strumento: le Regioni o, in forma sussidiaria, le parti sociali e gli enti bilaterali. L’intesa è stata siglata da 32 sigle. Secondo Sacconi l’accor-do <è anche finalizzato a combattere l’uso distorto del tirocinio e della col-laborazione e punta a recuperare un contratto ulteriormente penalizzato dalla crisi economica>.Ora si aprirà un tavolo trilaterale dove le parti parteciperanno con l’impe-gno di garantire certezza al quadro normativo che regola l’appendistato anche nelle regioni che non hanno mai adottato norme in materia, men-tre in vista della riforma dell’appren-distato professionalizzante’ l’impegno è quello di valorizzare la formazione aziendale di tipo formale, la bilaterali-tà e il ruolo dei fondi interprofessiona-li. Per tutte le esperienze acquisite dai giovani lavoratori viene poi indicato l’obiettivo della loro tracciabilità sul libretto formativo.Ma il contratto di praticantato come è accolto, almeno fino ad ora, nel mondo del lavoro? Non molto bene, secondo quanto riferiscono l’Isfol (Istituto per lo sviluppo della forma-zione professionale). Nel 2009 si è registrato un forte calo dei numeri dei contratti di apprendistato attivati (dai 645.986 del 2008 si è passati a 567.842, con una riduzione di 78.144 unità) in un contesto, qual è quel-lo italiano, caratterizzato da tassi di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Europa; inoltre, come si ribadisce

l’apprendistato,un contratto storico torna

in pista di lancionel testo ministeriale, solo il 20 per cento degli apprendisti ha effettiva-mente ricevuto una formazione. E anche l’anno in corso si sta assestan-do sulle stesse indicazioni, di uno scarso utilizzo dell’apprendistato. La ricerca Excelsior dell’Unioncamere prevede che le assunzioni per il 2010 riguardino, per il 51,9 per cento con-tratti a tempo indeterminato (cioè 6.740 entrate), il 41,5 per cento i con-tratti a tempo determinato (5.380), solo il 4,2 per cento l’apprendistato (550), l’1 per cento il contratti di inse-rimento (130) e il restante 1,4 per cento altre forme contrattuali (180). Diminuisce, rispetto allo scorso anno l’apprendistato che passa dal 6,1 al 4,2 per cento, sia nell’industria (dal 9,4 al 7,2 per cento), sia nei servizi (dal 5,3 al 3,4 per cento). Fino ad ora sembra che fossero preferiti dalle imprese i contratti di Formazione lavoro, più brevi e più facili da gestire. Ma ora questo tipo di contratto è stato prati-camente abolito e si torna a puntare sull’apprendistato.Eppure l’apprendistato è e resta un contratto molto vantaggioso per le imprese che possono inserire perso-nale dipendente a costi ridotti. Sono inferiori sia i costi diretti che quelli indiretti. Per i primi è possibile inqua-drare l’apprendista fino a due livelli al di sotto delle mansioni corrispondenti, per i secondi c’è un contributo forfeta-rio del 10 per cento. Possono esse-re assunte come apprendisti persone fino ad un massimo di 29 anni, ovvero si può anche assumere un giovane ingegnere e il contratto dura sei anni. Qual è l’onere aggiuntivo per l’azien-da? Quello di realizzare, sul serio, la formazione dell’apprendista. Se, in seguito ad un’ispezione degli ispettori dell’Inps si verifica che la formazione non è stata fatta l’azienda perde le age-volazioni. La regione Emilia-Romagna è stata tra le prime (poche) regioni a legiferare sull’apprendistato, con l’unica ecce-zione dell’apprendistato per i minori, visto che l’obbligo scolastico finisce a 15 anni. La carenza di legislazioni regionali viene superata dalla legge Sacconi con l’obiettivo di inserire le norme sull’apprendistato direttamen-te nei singoli contratti collettivi nazio-nali. •

assUnZioni previste per tipodi Contratto. anno 2010

Le assunzioni previste per il 2010 riguardano per il 51,9% contratti a tempo inde-terminato (cioè 6.740 entrate), il 41,5% i contratti a tempo determinato (5.380), il 4,2% l’apprendistato (550), l’1% i contratti di inserimento (130) ed il restante 1,4% altre forme contrattuali (180).

(Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2010)

I contratti a tempo indeterminato superano il totale dei contratti “non stan-dard” (tempo determinato, apprendistato, inserimento e altri pari a 6.240 entrate): ciò vale nei servizi, dove il tempo indeterminato copre più della metà delle entrate (55%) ma non nelle imprese industriali, che promettono il “posto fisso” nel 44% delle assunzioni. Diminuisce rispetto lo scorso anno l’ap-prendistato (che passa dal 6,1% al 4,2%), sia nell’industria (dal 9,4% al 7,2%), sia nei servizi (dal 5,3% al 3,4%).

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Periodico della Camera di Commercio di Bologna

speCialiZZaZioni21

Dicembre 2010

Grande interesse per una nuova figura

indispensabile per le piccole e medie

imprese

di alessandra testa

sUlla forMaZione dei giuristi di impresa, l’Università di Bologna è una eccellenza in Italia. E dopo aver di fatto creato questa figura professionale, ormai indi-spensabile per la gestione degli aspetti economici, gestionali e organizzativi delle piccole e medie imprese, si avvia ad inaugurare la nona edizione del master per “Giuristi, consulenti e professio-nisti di impresa”, la 31esima se si considera che il percorso formati-vo esisteva già prima della riforma degli atenei. Pensato per i laureati in Giurispr udenza, Economia e Scienze Politiche, il master nasce da un’intesa fra l ’associazione degli industriali e la Scuola di specializzazione in studi sull’am-ministrazione pubblica dell’Alma Mater che ne cura l’or-ganizzazione. N e a b b i a m o p a r l a -to con Carlo Bottari, docente di diritto pub-b l ico , d i re t tore de l master e preside della F a c o l t à d i S c i e n z e Motorie.

Professor Bottari , chi è il giurista di impresa?“Molt i pensano che sia l’avvocato dell’impresa; non è così, la sua figura è molto più complessa. Il giurista di impre-sa è colui che ha acquisito una serie di competenze, soprattutto giuridiche, per poter coadiuvare le piccole e medie imprese nella loro crescita. Se le grandi industrie sono dota-te di propri uf fici legali, i piccoli imprenditori da soli non hanno né il tempo né le conoscenze per districarsi nel mare magnum della

l’alma Mater prima in italia per la formazione

di giuristi di impresa

Qual è il vostro candidato ide-ale?“ I l n o s t r o c a n d i d a t o i d e a -le è un br i l lante laureato in G iur i spr udenza , Economia o Scienze Politiche. Ma non cerchia-mo solo neo-laureati. Molti di colo-ro che hanno frequentato le passa-te edizioni del master erano pro-fessionisti già inseriti in azienda ma desiderosi di un aggiornamen-to professionale. Aggiornamento che, in questo settore, deve essere continuo”.

Tutte le informazioni su www.spisa.unibo.it/SPISA/Didattica/master/master_giuristi.htm. •

I giovanispecialisti vengonocontesi

dalle aziende

burocrazia che accom-p a g n a o g n i p r a t i c a legale, contrattuale o finanziaria”.

La par tec ipaz ione al corso è piutto-sto onerosa (4.500 euro). Sono previste borse di studio per sostenere gli studen-ti più meritevoli?

“Cer tamente. Lo scorso anno la Camera di Commercio ne ha messe a disposizione sei per un valore di 2.000 euro ciascuna.

Quali sono le possibilità di impiego per i giovani che esco-no dal vostro master?“La figura è ricercatissima. Lo scorso anno il mercato non è riu-scito a soddisfare il 20% delle of fer-te di lavoro messe sul piatto dalle aziende”.

Il Masterrealizzato

dalla Spisa

Carlo Bottari

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i mercati esteri

Maranesi da subito ha dato per sconta-to che l’Italia non poteva essere il confi-ne della sua attività. <Nel nostro settore nessuno sopravvi-ve se si limita agli ospedali nazionali. La tecnologia richiesta è altissima. Ho iniziato immediatamente a frequentare le fiere, specialmente in Germania. Il salto lo abbiamo fatto quando abbiamo capito che eravamo troppo cari per i mercati stranieri>.Una consapevolezza che porta alla com-pleta riprogettazione di tutta l’attività: <prima facevamo prodotti unici che erano quasi opere d’arte artigianali. Ma non potevamo rimanere sul mercato così. Allora abbiamo rivisto tutto>.

l'innovazioneLa forza della Cobams sta in un mix tenace di innovazione, scelta degli agenti nel mondo e attenzione costan-te ai termini di pagamento.

Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

azienDe22

La cobams, impresa familiare di angelomaranesi, formato alle aldini e cresciuto

con il suo prodotto in decine e decine di paesi

di Patrizia zini

in questo momento in ogni angolo del pianeta bambini appena nati vengono accolti in incubatri-ci “made in Bologna”. Merito della Cobams, azienda che da una laterale della via Emilia a San Lazzaro, espor-ta le sue attrezzature per le sale ope-ratorie neonatali in tutto il mondo. Una realtà che si regge sulle spalle della famiglia Maranesi: Angelo, il fondatore, e i figli, Stefano e Cristina. (Cristina è anche il nome di diversi modelli in catalogo).

la storia

Angelo Maranesi, (nella foto) il primo al mondo ad inventare un’in-cubatrice interamente elettronica, e che tuttora progetta assieme al figlio i nuovi prodotti, è l’ennesi-mo esempio dei frutti che le Aldini Valeriani furono capaci di mettere a disposizione di Bologna.<Le frequentavo in via Castiglione. Ho fatto meccanica e poi due anni serali per la specializzazione di elet-trotecnica. Appena diplomato ho lavo-rato per un periodo in un’azienda del settore medicale seguendo proprio le incubatrici. Poi, dopo un po’, mi son messo in proprio. Non avevo i mezzi, così uno zio ci mise il capitale e io feci il dipendente>.

l’incubatrice bolognese che raccoglie

i vagiti dei neonati in tutto il mondo

<Siamo stati i primi a progettare incu-batrici per le ambulanze e poi per gli elicotteri. Ora la maggior parte di quelle che in Italia viaggiano su eli-cotteri sono nostre. Un progetto che abbiamo studiato insieme ad Esperti del Soccorso Emiliano Romagnolo. L’idea ci venne proprio dall’elicotte-ro del Maggiore. Ora abbiamo appe-na proposto al Medica di Dusseldorf (la prima fiera al mondo del settore medicale ndr) un nuovo modello in cui è sufficiente premere un pulsante per creare le condizioni desiderate all’interno dell’incubatrice e capace di inviare ovunque in tempo reale le informazioni sullo stato del neonato>.E’ proprio la facilità d’uso il punto di forza dei loro prodotti, assieme al prezzo <Il nostro mercato di riferi-mento non sono il nord Europa o gli Stati Uniti dove gli ospedali acquista-no incubatrici molto complesse da 25/30 mila dollari. Le nostre sono per i paesi in cui viene richiesta facilità d’uso, prezzo ragionevole e reperibi-

lità in loco dell’assistenza e dei ricam-bi. Progettiamo pensando al fatto che i nostri prodotti andranno in ogni parte del mondo. Per gli stessi motivi siamo molto presenti anche in tutte le zone di guerra>. In questo modo Cobams riesce vincere la concorren-za delle grandi multinazionali del set-tore medicale <quelle per intenderci _ spiega Maranesi _ che costruiscono interi ospedali chiavi in mano e che le incubatrici letteralmente le regalano. Ma che poi hanno tempi di consegna maggiori dei nostri>. Inoltre da San Lazzaro sono in grado di progettare un’incubatrice capace di funzionare anche in totale assenza di elettrici-tà, perfetta per le missioni nel terzo mondo, per le quali lavorano molto con medici francesi.

la rete commerciale

L’attenzione ai pagamenti è fonda-mentale <il paese migliore è la Russia dove pagano all’ordine. I periodi più difficili li abbiamo passati quando il nostro fatturato era legato all’Italia>. Altro ingrediente decisivo è la rete degli agenti <sono quasi sempre gran-di società strutturate che conoscono il mercato>. La loro lista è una vera lezione di geografia. Il 95% del fattura-

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to della Cobams proviene dall’estero <le Maldive sono piene delle nostre attrezzature, anche la Siria, Marocco, Pakistan, Russia, il Ruwanda. Ne abbiamo dalla Mongolia al Sud Africa. Ora un mercato molto interessante è l’Algeria. Dobbiamo sempre tener conto che i mercati si saturano e quindi bisogna guardare altrove>.

Una diffusione tale che regala anche soddisfazioni inattese come per esem-pio <quella volta che guardavamo il Tg1 subito dopo il terremoto ad Haiti e abbiamo visto le nostre incubatrici sulla portaerei Garibaldi trasportate dagli Alpini >. •

Periodico della Camera di Commercio di Bologna

azienDe23

Dicembre 2010

Ospedale N. 5, di Volgograd (Russia).

Papa Giovanni Paolo II, in occasione della spedizione in Polonia di alcune incubatrici della Cobams

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna24

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Periodico della Camera di Commercio di Bologna

Turismo25

Dicembre 2010

La mercanzia la assegnerà ad alberghi, ristoranti tipici e agriturismi selezionati

<Vogliamo dare la giusta evidenza alla qualità>, così Bruno Filetti, pre-sidente della Camera di commercio nel presentare il marchio “Ospitalità Italiana”. Parte quindi la corsa per il conferimento per l’anno 2011 della grande Q gialla, accompagnata dal tricolore, che in tutta Italia identifica alberghi, ristoranti e agriturismi sele-zionati. Un marchio che è completa-mente finanziato dall’ente di piazza della Mercanzia.

Perché un marchio di qualità?<Bologna è piena di eccellenze. In tutti i settori. Però non sempre sono conosciute. E così corriamo il rischio di farci un’idea limitata della capacità imprenditoriale che ci circonda. E’ un tema importante in questa fase di così profondo cambiamento. E’ vero in tanti comparti economici, anche in quello delle strutture ricettive. Con alberghi, ristoranti e agriturismi si deve andare oltre il passa parola. E’ tanta la domanda tesa a scoprire real-tà nuove o tradizionali. Accade che conviviamo con vere eccellenze e non le conosciamo, non sappiamo quanto impegno mettono nella ricerca, nello studio e nell’accoglienza>.

Quanti potranno ottenere il mar-chio?<Abbiamo previsto di conferirlo a 60 ristoranti tipici, 30 agriturismi e 30

arriva la grande Q gialla, segnale sicuro di accoglienza e qualità

hotel. Chi presenta domanda deve essere sicuro del valore che offre ai clienti>.

In che senso?<Chi aderisce alla nostra iniziativa

accetta di essere sottoposto a ispezioni rigorose di verificatori. Si presentano all’inizio senza farsi riconoscere e con-trollano se la struttura può concorre-re all’assegnazione di un marchio così prestigioso>.

Chi sono questi misteriosi verifi-catori?<Sono professionisti del settore inca-ricati dall’Istituto Nazionale delle Ricerche Turistiche. Alla fine di tutte le visite redigeranno l’elenco delle strut-ture che potranno avere il marchio e tutti i benefici che ne conseguono>.

Di che benefici si tratta?<Si è direttamente inseriti un una serie di pubblicazioni e iniziative su tutto il territorio nazionale. Dalla guida provinciale, redatta in italia-no e in inglese, a quella nazionale che verrà distribuita alla Borsa inter-nazionale del turismo di Milano in febbraio e alle più prestigiose fiere turistiche nel mondo. Poi si concorre anche ad una serie di premi naziona-li di ospitalità. L’anno scorso è stata proprio una realtà delle nostre zone, “La Rondinella” di Dozza, a vincere il primo premio “Ospitalità Italiana” per la categoria degli agriturismi>.

Entro quando presentare la domanda?<Le strutture che hanno già conse-guito il riconoscimento l’anno scorso avevano diritto ad una prelazione per la verifica della validità dell’assegna-zione. Per loro la scadenza è stata il 30 novembre. Per tutti gli altri c’è tempo fino al 21 dicembre>. •

p. z.

Pulizie civili e industriali

Gestione Parcheggi e Sosta su strada

Gestione e Manutenzione Verde

Servizi Ambientali e Trattamento rifiuti

Pulizia e Sanificazione in ambito ospedaliero

L’Operosa s.c.a.r.l.Via Don Minzioni 2Cadriano di Granarolo dell’Emilia (BO)Tel. 051 / 60 47 600 - Fax 051 / 60 47 699 [email protected] - www.operosa.it

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NOTIZIE IN BREVE

Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna26

TANTE LUCI PER NATALEANChE quest’anno con il contributo della camera di commercio si rinnova il bellissimo scenario della cascata di luce dalla Torre Asinelli e l’atmosfera unica delle strade arricchite dalle luminarie natalizie. Come da tradizione il centro storico sarà reso più accogliente da tutte le ini-ziative di “Città della luce” realizzato da Ascom Bologna con il contributo di piazza della Mercanzia. Tante le iniziative in città ed in provincia per un ricco programma di feste di strada, eventi per cittadini e turisti, visite guidate in percorsi culturali, storici e per lo shopping.

ANChE a Imola le luci di Natale sono state accese con il contributo della Camera di commercio che ha finanziato il progetto “Imola a Natale”, realizzato dal Comune di Imola, da Ascom Imola, Confesercenti, Cna, Confartigianato.Ricchissimo il calendario degli eventi ogni giorno: mercatini natalizi, spetta-coli per i bambini, il trenino lillipuziano, concerti, letture e ovviamente tanti presepi.

CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE A fIERE ALL'EsTEROLA CAmERA di Commercio eroga contributi in denaro alle imprese aventi sede legale nella provincia di Bologna che hanno partecipato a fiere all'estero e che inviano apposita domanda di contributo entro 60 giorni dal termine della fiera. E' prevista una priorità per la prima partecipazione ad un determinato evento fieristico. I contributi, calcolati come percentuale delle spese sostenute, sono erogati fino ad esaurimento dei fondi stanziati. Per informazioni www.bo.camcom.it

RIsORsE A fONDO PERDUTO ALLE ImPREsEPENALIZZATE DAI VINCOLI DEL PATTO DI sTABILITA’PER ChI NON RIEsCE A RIsCUOTERE PER I LAVORI sVOLTIsE IL PATTO di stabilità frena, la Camera di commercio aiuta le imprese che hanno fatto lavori per enti pubblici e ora non possono essere pagate per il rispetto dei vincoli di bilancio imposti per legge. Questo risultato è il frutto dell’accordo siglato il 10 novembre scorso a palazzo della Mercanzia che consente alla Camera di commercio di dare il via all’assegnazione dei contributi che verranno liquidati entro la fine dell’anno. Le aziende che non riescono a riscuotere il dovuto per i lavo-ri svolti, possono ora cedere alla banca, o ad un intermediario finanziario, i crediti vantati verso gli enti locali vincolati dal patto e la Camera di commercio provvederà al pagamento degli interessi. L’ente camerale rimborserà a fondo perduto il 100% degli oneri finanziari sostenuti dall’impresa. Complessivamente l’importo dei crediti oggetto del contributo ammonta a 14 milioni di euro.L’intesa è stata firmata dalla Camera di commercio, dalla Provincia e dai Comuni di: Bentivoglio, Calderara di Reno, Castel San Pietro Terme, Castenaso, Dozza Imolese, Faenza, Ferrara, Malalbergo, Ozzano Emilia, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Zola Predosa. Sul fronte ban-cario e degli intermediari hanno sottoscritto: Banca Popolare di Verona – Banco S. Geminiano e Prospero, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo - gruppo Intesa Sanpaolo, Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna, e Monte dei Paschi di Siena ed i Factor Eurofactor Italia S.p.a, BCC Factoring S.p.a. e MPS Leasing & Factoring. Con la firma si è anche posto un limite al tasso massimo di interesse applicabile dalle banche/factor aderenti per la cessione dei crediti, pari all’Euribor maggiorato del 1,5%. L’accordo siglato rende concreto nella provincia di Bologna il protocollo sottoscritto a livello regionale tra Unioncamere Emilia-Romagna, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Emilia Romagna, UPI (Unione Province Italiane) Emilia-Romagna, e Ce.S.F.E.L. (Centro Servizi Finanza ed Investimenti Locali Emilia Romagna) per la cessione dei crediti a favore delle banche o di altri intermediari finanziari.Per informazioni www.bo.camcom.it

GIOVANI DIPLOmATIsUL sITO della Camera di commercio, www.bo.camcom.it, sono disponibili gli elenchi dei neo diplomati negli istituti tecnici e negli istituti professionali della pro-vincia di Bologna. Sono stati raccolti, suddivisi per scuola, i nomi di tutti i ragazzi e ragazze che si sono diplomati nell’estate di quest’anno nelle scuole tecniche e pro-fessionali della provincia, con l’indicazione del voto conseguito e della lingua cono-sciuta. La raccolta è disponibile anche come pubblicazione cartacea, gratuita, presso l’ufficio statistica e studi di piazza della Mercanzia n. 4, telefono 051/6093.492

CONTRIBUTIPER AGEVOLARE l’accesso al credito la Camera di commercio mette a disposi-zione contributi per l’abbattimento degli interessi per investimenti connessi con l’avvio dell’attività di impresa, acquisto impianti, macchinari, auto e mezzi di trasporto aziendali. I contributi sono disponibili anche per esigenze di liquidità e altri investimenti a fronte dei quali si chieda la concessione di un prestito bancario a medio lungo termine tramite i Consorzi Fidi. Particolari agevolazioni sono previste per le imprese femminili. Per informazioni www.bo.camcom.it

sTARWEBsTARWEB è la nuova applicazione per la predisposizione delle pratiche con ComUnica. Si tratta uno strumento facile, che non richiede l’installazione di alcun programma, è flessibile e per-sonalizzabile, tiene conto delle diverse normative regionali, precompila i campi con le informazioni già in possesso del registro delle Imprese. Dialoga inoltre in tempo reale già in fase di compilazione segnalando eventuali incongruenze o anomalie poi-ché i dati inseriti vengono confrontati con le informazioni già presenti negli archivi camerali e di altri Enti. Per informazioni www.infocamere.it

Natale a Bologna

Natale a Imola

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Periodico della Camera di Commercio di Bologna

INIZIATIVE27

Dicembre 2010

Il volume, realizzato dalla Camera di commercio,

contiene tutte le informazioni necessarie

per un export sicuro

UN fILO D’ARIANNA per orientarsi all’estero: è la “Guida all’Internazionaliz-zazione” appena edita dalla Camera di commercio per aiutare le imprese nei mercati stranieri. Disponibile gratuita-mente sul sito dell’ente camerale, www.bo.camcom.it, spiega passo per passo come fare per non perdere tempo e finalizzare risorse e energie. <L’avvio del processo di internazionalizzazione di un’attività economica costituisce per l’imprenditore una fase delicata che lo pone di fronte a numerose variabili>, spiega Bruno Filetti, presidente della Camera di commercio. <Le informa-zioni da assumere per l’elaborazione di una strategia di penetra-zione commerciale sono di importanza fondamen-tale per effettuare scel-te adeguate alla propria realtà aziendale>.

A chi si rivolge la guida ?<E’ per tutti. Per chi si affaccia in un mercato straniero ma anche per chi è già presente con una propria rete. Ci sono sempre nuove possibilità, contributi e servizi che possono essere utilizzati. Noi li abbiamo messi assieme e resi così più fruibili>

In che senso?<Esiste un vasto panorama di oppor-tunità sia in Italia che direttamente in

Pronta la guida pratica all’internazionalizzazione perché la scelta di vendere all’estero non sia un’avventura

ogni Paese. Spesso, purtroppo, non si conoscono e l’imprenditore o i suoi manager a volte vengono a conoscenza solo troppo tardi di contributi, azioni e opportunità che potevano essere colte. E’ questa l’esigenza alla quale abbiamo volu-

to rispondere>.

Anche le formalità burocratiche sono tante ..<E’ indubbiamente così. E’ fondamentale non perdere tempo, denaro e soprattutto non sbagliare, specie in alcuni paesi, come quelli mediorientali, in cui anche un piccolo errore può costare molto caro. Il ragio-namento vale anche per i

mercati più tradizionali, come quello americano, dove per esempio nel setto-re agroalimentare, sono molto rigorosi. Il punto è: occorre avere certezze e conoscenze su come agire ed in che tempi. Per queste considerazioni abbia-mo formulato la guida>

tamente le informazioni che le aziende cercano e come desi-derano trovarle. Ecco perchè la Guida è utile . Circa i contenu-ti specifici si va da come apri-re un’attività all’estero, alle for-malità necessarie per importare o esportare, ai finanziamenti e ai contributi disponibili a livello provinciale, nazionale, europeo. Contiene anche le informazio-ni sulle fiere internazionali, sui bandi di gara, su come ottenere elenchi di imprese con cui ope-rare>.

Come sta andando l’export bolognese?<Segnali positivi ce ne sono. Il manifatturiero ha aumentato mediamente del quattro per cento le esportazioni, anche se non in tutti i comparti. E’ una vitalità che è linfa per tutto il nostro siste-ma economico. Noi cerchiamo di essere utili. Sia con la nostra guida che con contributi a fondo perduto per agevolare la parteci-

pazione a fiere all’estero e le tante altre spese che è necessario soste-nere, dalla traduzione dei cataloghi e dei manuali, al deposito di brevetti mondiali. Svolgiamo anche un inten-so programma di seminari informa-tivi su specifici temi legati all’inter-nazionalizzazione. Si tratta di più di trenta incontri all’anno, e sono sem-pre molto seguiti e apprezzati>.•

In calendariouna serie

di seminari su temi legati

alle esportazioni

Qual è l’aiuto piùgrande che può dare?<Una premessa: ogni contenuto della guida è stato redatto e vagliato dal nostro ufficio promozione estera. E’ l’ufficio dal quale necessariamente passano tutte le aziende di Bologna che operano con l’estero. Sanno esat-

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna

agricoltura28

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Allontanamento Piccioni

PRIMO INTERVENTODI DERATTIZZAZIONE

GRATUITOA FRONTE DI UN CONTRATTO ANNUALE

(MINIMO 8 INTERVENTI)

Allontanamento OfidiDisinfestazione

piedino 15-11-2010 19:35 Pagina 1

"cercare le cause dell'anda-mento al rialzo del mercato delle materie prime cerealicole appare senz'altro difficile.Il fenomeno è complesso, come tutte le situazioni dove la specula-zione agisce, solo in parte spiega-bile con parametri oggettivi.Certo, fra tutti, l'andamento cli-matico nelle diverse aree produt-tive del pianeta può essere l'ori-gine delle tendenze rialziste degli ultimi mesi.La congiuntura va poi certamen-te inquadrata nel rapporto, non cer to equilibrato, fra risorse (terra, fattori di produzione, beni fungibili, ecc...) e consumi preve-dibili.Le "tigri asiatiche" continuano a correre, forse non più come prima, ma sempre molto più forte delle apparentemente lente loco-motive occidentali.

Per i cereali ancora rialzi

La globalizzazione è una realtà che i mercati dei cereali consen-tono ormai di toccare giornalmen-te con mano. grano teneroLa novità di questi ultimi tempi è la conferma che il prezzo del grano tenero continua a salire.Qui i l c l ima gioca un r uolo impor tante: le dif formità atmo-

sferiche in molte impor tanti aree produttive americane, le pioggie intermittenti in Australia ed il permanere dei dubbi sulla situazione russa influiscono sui listini.Il grano nazionale - e non può essere diversamente in un paese che impor ta dall'estero più del 50% del suo fabbisogno - segue il passo.

grano DuroContrariamente agli eccessi del 2008, il grano duro rimane più cadenzato.Le stesse ragioni che generaro-no quella ormai famosa scheggia impazzita - mercato relativamen-te piccolo, consumi rigidi e con-centrati, prevalenza del Canada sui mercati mondiali - sembrano, almeno ad oggi, non proiettarlo sulla rampa di lancio.

MaisPer i produttori, il mais vive gior-ni di gloria.L 'e f fe t to t rasc inamento de l grano (mais e grano hanno usi in par te sovrapponibili), sem-pre il clima americano (non solo yankee ma anche in Argentina) e una certa fiducia sul possibile perdurare degli incentivi USA

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agricoltura

Periodico della Camera di commercio di Bologna29

Dicembre 2010

FISIATRIA FKT E RIABILITAZIONE FUNZIONALE: Onde d'Urto, Laser EXAND, Laser Neodimio/YAG, Crioterapia Cryo 6, Laser CO2,Tecarterapia, Ipertermia, T.E.N.S.-Algonix, Smart Terapia Shock Termico-Dinamico Controllato, Magnetoterapia, ElettrostimolazioniCompex, Correnti diadinamiche, Correnti interferenziali, Correnti faradiche, Correnti galvaniche, Idrogalvanoterapia, Ionoforesi, Infrarossi,Ultrasuoni, Radarterapia Paraffinoterapia, Massaggi, Massaggio di Pompage, Massaggio di Linfodrenaggio Manuale, Trazioni Vertebralimeccaniche e manuali, Kinesiterapia, Riabilitazione funzionale, Rieducazione neuromotoria, Riabilitazione cardio-vascolare e respiratoria,Manipolazioni Vertebrali ed Articolari Manu Medica, R.P.G. Rieducazione posturale globale,Osteopatia, Isocinetica, Pancafit, Pedana vibrante, Manipolo vibrante, Panca d’inversione, Macchineper lo stretching dr. Wolf, Fittball, Terapia manuale. Autorizzazione Comune di Bologna PG 84545 del 21/05/2001

POLIAMBULATORIO PRIVATOCENTRO KINESI FISIOTERAPICO DI GIORNO

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA FISIATRIA FKT E RIABILITAZIONE FUNZIONALE CONVENZIONIDIRETTE/INDIRETTE:

A.C.A.I. - ACI -ACLI - ALIBERF - S ITABANACI - A.N.U.P.S.A. - APE BOLOGNA

ARCO CONSUMATORIASSIRETE/UNI.C.A.

ASSOCIAZIONE NAZIONALECARABINIERI IN CONGEDO BOLOGNABLUE ASSISTANCE CAMPA - CAMST

CASAGIT - C.A.S.P.I.E. - CISL -CLINISERVICE - CNA - CONFESERCENTICRAL R.E.R. - C.S.A. INTESA - CUSB

DAY MEDICAL ELVIA ASSISTANCE - F.A.B.I.FASDAC - FASI - FASIOPEN - FILO DIRETTO

FIMIV FIPAC - FISDE - FISDE EDISONGOLF CLUB “LE FONTI” - INPDAPOLTRE

INTERPARTNER ASSISTANCELIONS CLUB - LLOYD ADRIATICO

MAPFRE WARRANTY - MEDIC4ALL ITALIAMONDIAL ASSISTANCE DIVISIONE SALUTE

NEW MED - ORDINE GEOLOGIORDINE INGEGNERI - ORDINE VETERINARI

P.A.S. - PREVIMEDICAL - QUASROTARY CLUB - SANICARD

SARA ASSICURAZIONISINT SELECARD - UNISALUTE - UPPI

alfonso di giorno, coordinatore, fondatore, titolare, general manager, responsabile qualità e dati sensibili

Orario continuato: LUNEDÌ-VENERDÌ ORE 8-20Poliambulatorio Privato Di Giorno di Alfonso di Giorno & C. sas - P. Iva 04141560377Piazza dei Martiri, 1/2 - 40121 Bologna - Tel. 051 249101 - 051 254244 (r.a.) - Fax 051 4229343 - web: www.ckf-digiorno.comE-mail: [email protected] [email protected] [email protected]

Direttore Sanitario: Dott. Lucio Maria Manuelli Medico Chirurgo Specialista Fisiochinesiterapia Ortopedica Ortopedia e Traumatologia

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bologna economica 10-03-2010 12:27 Pagina 1

Borsa Merci di BolognaFrumento duro fino nord

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Borsa Merci di BolognaSeme di soia nazionale

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2008

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Camera di Commercio di Bologna

al la produzione di bioetano-lo mantengono acceso il moto-re del principale, per quantità, cereale mondiale.

soiaAnche il seme di soia è in rial-zo, trascinato dal Chicago e dalla voracità dei consumi cinesi che dragano quasi quotidianamente dal mercato migliaia di tonnellate. Un tempo la Cina faceva notizia

quando occasionalmente faceva acquisti; oggi fa notizia quando non li fa.Anche per la soia qualche preoc-cupazione viene dal clima e nei principali paesi produttori (ed espor tatori) SudAmericani le prossime produzioni vengono viste tendenzialmente al ribas-so. Tutto ciò, unito alle tensioni sull'olio di palma, non contribui-sce a calmare il mercato.

Fonte: Camera di commercio di Bologna

Fonte: Camera di commercio di Bologna

Fonte: Camera di commercio di Bologna

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di commercio di Bologna

EXPORT30

La Camera di commercio di Bologna, nel divulgare le informazioni contenute

in questa sezione, non si assume alcuna responsabilità in merito

all’affidabilità degli offerenti ed invita le imprese alla dovuta e consueta

cautela nell’eventualità di contatti.

Per contattare l’ufficio: Ufficio Promozione Estera - Palazzo Affari

Piazza Costituzione, 8 – 40128 Bologna (BO)e-mail:[email protected]

tel.: +39.051.6093202 – 287 – fax: +39.051.6093211www.bo.camcom.it

Al fine di garantire la qualità del servizio reso agli utenti che si recano

a sportello, le informazioni telefoniche non sono garantite durante

l'apertura al pubblico degli sportelli

Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.15lunedì e giovedì anche dalle 15 alle 16.30

cOmmERciO EsTERO nEws

cOnVALiDA AnnUALE iTALiAncOm:scADE iL 31/12/2010 iL TERminEPER LA cOnVALiDA DEL cODicEmEccAnOGRAFicO. Le imprese titolari del codice meccanografico sono tenute a confermare annualmente la propria posizione di opera-tore con l’estero, aggiornando i dati dichiarati. Il termine entro il quale l’impresa deve presentare alla Camera di Commercio l’istanza di convalida della propria posizione è stabilito al 31 dicembre dell’anno successivo a quello del rilascio o della precedente convalida. Pertanto, le imprese titolari del codice meccanografico e che risultano essere operatori abituali con l’estero, dovranno aggiornare la loro posizione con la convalida annuale, compilando il modulo italiancom –domanda/convalida, o inviando la convalida telematica utilizzando il sistema Telemaco. Il modulo di convalida e la guida per la presentazione della richiesta telematica sono disponibili sul sito www.bo.camcom.it (sezione “Atti e certificati per l’estero).

misURE REsTRiTTiVE U.E. nEicOnFROnTi DELLA R.i. DELL’iRAn– nUOVO REGOLAmEnTO E nUOVADEcisiOnE U.E.In data 25 ottobre 2010 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato un Regolamento (Reg. UE n. 961/2010) ed una Decisione (n. 2010/664/PESC) concernenti nuove misure restrittive nei confronti della R.I. dell’Iran. Inoltre, in base alle nuove normative, tutte le transazioni finanzia-rie da e verso l’Iran superiori a € 10.000 sono soggette a notifica e quelle superiori a € 40.000 (con esclusione di quelle relative a prodotti alimentari, assistenza sanitaria, attrezzature mediche o per scopi umanitari) sono sog-gette ad autorizzazione per silenzio-assenso. Per ulteriori informazioni è attivo l’help desk ([email protected]) della Camera di Commercio Italo-Iraniana (www.ccii.it).

cAmERA Di cOmmERciO ROmEnA – DEsK iTALiA: APERTURA nUOVA sEDE E’ stata inaugurata la nuova sede della Camera di Commercio Romena - Desk Italia – a Bologna in Via Sabotino 29/a – tel. 051 551385, ente a disposizione delle imprese per facilitare l’integrazione europea. Per informazioni: [email protected].

GUiDA Ai FinAnZiAmEnTicOmUniTARiLa Guida, a cura dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna, prende in considerazio-ne tutte le opportunità agevolative rilevanti per le imprese. Queste si articolano nelle seguenti categorie:A. Agevolazioni di fonte nazionale, comprensive di quelle relative ad iniziative in Italia e di quelle operative sull'este-roB. Agevolazioni di fonte regionale C. Agevolazioni di fonte comunitaria: quelle derivanti dalla programmazione dell'obiettivo "Competitività regionale e occupazione" (rafforzamento della competitività e della attrattività della regione), quelle relative all'operatività del Fondo Sociale Europeo (adeguamento e ammodernamen-to delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e

occupazione), quelle previste dal Programma di Sviluppo Rurale, quelle relative all'operatività del Fondo Europeo per la Pesca, le opportunità derivanti da strumenti comu-nitari ad operatività continua (BEI, FEI, ecc.)D. Agevolazioni alle attività di R&S previste dal Programma Quadro comunitarioE. Agevolazioni delle Camere di Commercio della regione.F. Agevolazioni delle Province della regione.Per informazioni, visionare il seguente portale: http://www.finanziamenti.rer.camcom.it/Agevolazioni/default.htm

REGOLE incOTERms 2010: TUTTE LE nOViTA’La Camera di Commercio Internazionale di Parigi (www.cciitalia.org) ha pubblicato la revisione 2010 degli Inconterms, i termini commerciali che individuano responsabilità, spese e rischi collegati alla consegna della merce nei contratti di compravendita internazionaleLa revisione 2010 – che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2011 – presenta alcune novità:•unanuovaclassificazionedeitermini•lariduzionedeglistessida13a11•lasemplificazionedellaportatadialcunerese•l’introduzionediunanotaorientativafinalizzataarichia-mare l’attenzione dell’utilizzatore sul significato e sulla funzione di ciascuna regola. Nella parte introduttiva della revisione 2010, ridotta rispet-to al 2000, vengono ribaditi i seguenti concetti generali:1. le regole Incoterms si riferiscono esclusivamente ai rap-porti venditore - acquirente senza toccare le obbligazioni derivanti dal rapporto contrattuale con il vettore 2. dalle regole ICC resta escluso il trasferimento della proprietà che resta di pertinenza del diritto applicabile al contratto (o da quello che le parti hanno concordato di richiamare) e che non ha alcun legame con il trasferimen-to del rischio.(fonte: Newsmercati n. 104 – www.newsmercati.it )

DicHiARAZiOni DOGAnALi: cODicE EORi E ALTRi cODici iVACon nota n. 90673 dell’8 ottobre scorso, l’Agenzia delle Dogane ha emanato ulteriori istruzioni operative per l’uti-lizzo del codice EORI nelle dichiarazioni doganali, obbliga-torio a partire dal 1° luglio 2010 per tutti i Paesi comuni-tari. Il codice EORI consiste in un numero alfanumerico di max 15 caratteri attribuito dalle singole amministrazioni doganali europee agli operatori economici comunitari ed extracomunitari, siano essi persone fisiche o giuridiche, che svolgono operazioni rilevanti ai fini doganali in ambito UE. Tale sistema di attribuzione di un unico numero di identificazione valido a livello comunitario è stato intro-dotto con il Reg. CE 312/2009. L’Agenzia delle Dogane, con nota n. 82556 del 17/06/2009, aveva fornito le prime indicazioni a livello nazionale per l’attribuzione del codice EORI e per la sua indicazione (all’epoca ancora facoltativa) nelle dichiarazioni doganali. Tale nota stabiliva che in Italia il codice EORI è costituito semplicemente dalla Partita Iva o dal Codice Fiscale dei soggetti che intervengono nelle dichiarazioni doganali preceduto dal codice IT (si sottolinea che il codice EORI, negli altri Stati membri, potrebbe non coincidere con il numero di Partita Iva in quanto ogni Stato membro è libe-

ro di disciplinarne l’attribuzione).Le nuove disposizioniLa nota protocollo n. 90673 in esame interviene proprio a modificare parzialmente quanto disciplinato con la nota n. 82556 del 17/06/2009, lasciando inalterata la validità di quest’ultima in merito alle modalità di attribuzione del codice EORI.In particolare, dopo aver richiamato l’attenzione sull’ob-bligatorietà dell’indicazione del codice EORI a partire dal 1° luglio 2010, detta nota fornisce istruzioni tecnico-operative relativamente all’inserimento di ulteriori codici IVA da utilizzare nelle dichiarazioni doganali, oltre all’uso del codice EORI (che va inserito, ricordiamo, nella casella 2 del D.A.U. per le esportazioni e nella casella 8 del D.A.U. per le importazioni).Nel caso di importazione (immissione in libera pratica + immissione in consumo della merce nel territorio nazio-nale) effettuata da soggetti stabiliti in altri Stati UE, è ora possibile indicare, nella casella 44 del D.A.U.: •il numero di Partita Iva di identificazione in Italia attri-buita all’importatore ai sensi dell’art. 35ter dpr 633/72, preceduta dal codice Y040•ilnumerodiPartitaIvadelrappresentantefiscaleaisensidell’art. 17 del dpr 633/72, preceduto dal codice Y042. Se, tuttavia, la merce viene immessa in libera pratica nel territorio nazionale, e successivamente viene spedita in altro Paese Ue per l’immissione in consumo (regimi 42 o 63), il codice da indicare nella casella 44 è il codice Iva attribuito all’operatore comunitario destinatario delle merci dal Paese di appartenenza, preceduto dal codice Y041. Nel caso di esportazione, per tutti i regimi doganali previsti, nella casella 44 del D.A.U. occorre indicare la Partita Iva:•attribuitaall’esportatoreprecedutodalcodice01YY•attribuitaalrappresentantefiscaleprecedutadalcodice02YY. Sia in importazione che in esportazione, nella casel-la 44 non vanno più utilizzate, dunque, le “ID=” per l‘iden-tificazione diretta o “RF=” per la rappresentanza fiscale.(fonte: Newsmercati n. 103 – www.newsmercati.it ) BiOPARTnERinG nORTH AmERicA 2011L’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE), in collaborazione con Assobiotec, organizza una presenza istituzionale di operatori e ricercatori italiani del settore biotecnologie alla manifestazione BioPartnering North America che si svolgerà a Vancouver (Canada) dal 27 febbraio al 1 marzo 2011. Le aziende interessate a partecipare dovranno inviare la scheda di adesione all’indirizzo [email protected] oppure via fax al nume-ro 06 89280314.Per informazioni: www.ice.gov.it

BiOmARcHE’ 2011In occasione della 12° edizione della Fiera-mercato del Biologico “Biomarché 2011” www.biomarche.ch, la Camera di Commercio italiana per la Svizzera orga-nizza uno “stand mercato” per le imprese italiane che vogliano far degustare i loro prodotti BIO con l’intento di introdurli nel mercato elvetico. La manifestazione si svolgerà dal 17 al 19 giugno 2011 nel centro storico di Zofingen (Canton Argovia). Per informazioni : [email protected]

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Periodico della Camera di commercio di Bologna

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Dicembre 2010

sViZZERAPer ulteriori informazioni rivolgersi alla: Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, Seestr. 123, casella postale, 8027 Zurigo, Tel. 044/289 23 23, Fax 044/201 53 57, e-mail: [email protected], www.ccis.ch

SCHLOSSBERG TEXTIL AGTösstalstrasse 15 – 8488 TurbenthalTel. 0041 52 396 23 37 - Fax. 0041 52 396 22 02e-mail: [email protected] - Web: www.schlossberg.chRicerca: Filati e prodotti tessili per la casa

HACO AGWorbstrasse 262 PF 96 CH – 3073 GümligenTel. +41 31 950 14 04 - Fax. +41 31 950 16 16e-mail: [email protected] - Web: www.haco.chRicerca: pasta pronta ripiena

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SECOND HOME REAL ESTATE & INVESTMENT COMPANYI 226, Mohamed Said St. (El Kawther) – Hurghada, Red Sea (Egypt)Cell. 0020 (0)12 2102980 / 0020 (0)11 2102980Fax. 0020 (0)65 3452155E-mail: [email protected] Web: www.secondhomesv.com Lingue parlate: Arabo, italiano, inglese, russo Persona da contattare: Usama Reda Zekry (Presidente)Ricerca collaborazione con agenzie immobiliari italiane, dispo-nibile ad incontri in Italia o in Egitto (11/10)

GAREMinistry of Housing Utilities and Urban DevelopmentNational Organization for Potable Water and Sanitary Drainage (NOPWASD) 96, Ahmed Orabi St. – Mohandessin (Giza) EgyptNOPWASD invites international contracting companies regi-stered as corresponding member in the Egyptian Federation of Construction and Building Contractors and specialized in the field of water treatment plants in cooperation with Egyptian companies for civil works (1st rank of water and wastewater sector in the Egyptian Federation of Construction and Building Contractors) through legal mutual agreement (joint venture, consortium) under the leadership of the international company to participate in the re-open tender for the turnkey project of Extensions of Arment Water Treatment Plant – Luxor Governorate, and Kafr El Zayat Water Treatment Plant – El Gharbeya Governorate, funded by a loan from the Arab Fund for Economic and Social Development, as follows:

Tender name Bid bond Inquiries Opening value session session date at d ate at 11:00 am 12:00 pm

1-Extensions of EGP 200,000 29/11/2010 01/02/2011Arment WTP to be increased to increase its to 5% incapacity from awarding34,000m³/d 68,000 m³/d 2-Extensions EGP 200,000 15/12/2010 20/02/2010of Kafr El Zayat to be increasedWTP to increase to 5% in its capacity from awarding 26,000m³/d 60,000 m³/d

Collect tender documents from the contracting department on the 15th floor, against payment of 2000 EGP for each tender.Tender law no. 89/1998 its executive regulations and modifications is the applicable and governing law of the two tenders. (11/10)

INTERNATIONAL TENDER NO. 51/2010/2011The government of Egypt has applied for a loan from the

International Bank for Reconstruction and Development (IBRD) as well as from OPEC Fund for International Development towards the cost of Giza North 1500MW com-bined cycle power project and it intends to apply part of the proceeds of these loans to payments under the contract for the 500×220KV switchyard. The Egyptian Electricity Holding Company (EEHC) through its affiliate company, Cairo Electricity Production Company (CEPC) now invites bids from eligible bidders for designing, engineering, fabricating, furnishing, delivery to site, storing, installing, training, testing, start-up, commissioning, including all required civil and elec-tromechanical works, placing into successful operation and maintaining unit Operational Acceptance Certificate (OAC), preparing of detailed drawings and technical documents, prepa-ring as built documents and putting into service of the 500 KV and 220 KV switchyard. Bidders submitting bids should have satisfactory past experience in designing, furnishing, manufac-turing and installation of 3 projects of similar complexity at 3 different locations, one of which outside of bidder's and manu-facturer's country, for the following: - Three 400KV or larger gas insulated switchyard or gas insula-ted substations- Three 220KV or larger gas insulated switchyard or gas insula-ted substations- Three 167MVA single phase tie transformers or larger- 220KV cables- Three 400 KV cables or largerBid bond: 2,500,000 U$D. Deadline 20/01/2011. The bid docu-ment is available at CEPC offices and may be purchased on submission of an application and a payment receipt of a non-refundable fee of 1500U$D paid to Suez Bank, Garden City branch – Cairo, Egypt. Account no.: 20117/1. For enquiries call the consultant company PGESCo. Tel: 0020 (0)2 26176497 Fax: 0020 (0)2 26176519 (11/10)

TURcHiATAYA ENDUSTRIYEL URUNLER DIS TICARET LTD.STI. IstanbulTel.(+90) 212 855 2727 - Fax.(+90) 212 855 2725E-mail: [email protected] - Web: : www.taya.com.trPersona da contattare: Cise Ciger - Ricerca: Legno (MDF)

ZOROGLU TEKSTIL Istanbul - Tel. +90 212 4380653E-mail:[email protected] - Web: www.cottonbird.com Persona da contattare: Gokhan OzyilmazRicerca: Carta (A4)

MURSAD GIDA LTD. STI. 1203 SOKAK NO:5/C REMZIBEY ISM. YENISEHIR/IZMIRTel. +90 232 458 41 58 - 458 44 09 - Fax. +90 232 458 38 37E-mail: [email protected] - Web: www.mursad.comPersona da contattare: Tugce AlginRicerca: Noci (frutta secca)

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Huber Transport AG - Riedstrasse – PF CH – 6343 RotkreuzTel.: ++41 417901188 - Fax: ++41 417901061E-mail: [email protected]: www.hubertransport.chOfferta: Trasporti internazionali

Planzer Transport AG - Lerzenstrasse 14CH - 8953 Dietikon - Tel: +41 447446222E-mail: [email protected] - Web: www.planzer.chOfferta: Trasporti internazionali

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EGYPTIAN ITALIAN CONTRACTINGCommercial Market building, office no. 2 - 1st district, 4th area - Sheikh Zayed – 6th of October – EgyptCell. 0020 (0)12 3805761 - N. fax. 0020 (0)2 38504376E-mail: [email protected] Persona da contattare: Ahmed Abdel Aziz (Proprietario)Lingue parlate: Arabo, italiano, ingleseOffre appezzamenti di terreno per vari usi, villette ed apparta-menti per vario uso

sEnEGALWAADOYOLYRonkh - Tel: 3392699432, 00221774163630E-mail: [email protected] da contattare: Abdou Khadir NbackeOffre: Azienda del settore agricolo cerca impresa italiana inte-ressata ad effettuare investimenti nel campo della meccanica agricola in Senegal. E’ disposta a modernizzare le tecniche di coltivazione, creando una joint-venture. TURcHiATIM GROUP ORMAN URUNLERIDunya Tic.Mkz. A2 Blok K:12 No:376 Yesilkoy Istanbul Tel. +90 212 4653355 - Fax. +90 212 4658797E-mail: [email protected] -Web: www.timgroup.com.tr Persona da contattare: Murat ToyliyewOffre: Prodotti di legname

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Dicembre 2010 Periodico della Camera di Commercio di Bologna32