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Le strutture organizzativeDall’organigramma gerarchico -funzionale
all’impresa-rete
Struttura organizzativa:Struttura organizzativa:Disegno dei ruoli e delle loro interdipendenzeMeccanismi di differenziazione/integrazione
Relativizzazione del modello unico:contingenze e pluralità di logiche
organizzative
Il taylorismo aveva ipotizzato l’esistenza di un modello universale e ottimale di organizzazione (one best wayone best way)
La struttura di un’impresa non è fissa ma varia in funzione di diverse contingenze (variabili) che corrispondono a diversi modelli organizzativi
Le strutture organizzative possono essere diverse
“Le variabili o gli elementi dell’organizzazione devono essere scelti in modo da raggiungere un’armonia o una coerenza interna, ed al contempo anche una coerenza di fondo con la situazione dell’azienda” Le forme organizzative non possono essere scelte in modo libero e arbitrario, ma “la scelta deve obbedire ad una logica sistematica e rigorosa basata proprio sulle ricerca della coerenza tra le varie parti”
H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale
I modelli puri di organizzazione
Ansoff e Brandenburg (1971) teorizzano l’esistenza di quattro modelli puri organizzativi, attraverso cui l’impresa compie la sua evoluzione:
Funzionale DivisionaleProgettoMatrice
Strutture con complessità crescente
Relazione tra strutture, condizioni primarie e situazione
Situazione Condizioni d’efficienza
Modello organizzativo
Stabilità Economia di scala
Direzione funzionale
Elasticità operativa
Tempi brevi di trasferimento tra le unità produttive
Direzione divisionale
Elasticità strategica
Ricerca e sviluppo nuovi prodotti
Direzione per progetto
Elasticità strutturale
Processi continui di cambiamento
Direzione per matrice
Struttura funzionale (1)Direttore Generale
Funzione A
Funzione B
Funzione C
Criterio di suddivisione del lavoroCriterio di suddivisione del lavoro: omogeneità delle competenze e delle tecniche raggruppate in funzioni.
Punti di forzaPunti di forza::poter disporre di una sofisticazione delle competenze tecnico-specialistichesfruttare potenziali economie di scala
Punti di debolezzaPunti di debolezza::scarsa integrazione tra le diverse funzioni
visione locale del processo produttivo
Struttura funzionale (2)
Struttura divisionale (1)Direttore Generale
Divisione A
Divisione B
Divisione C
Fun. A
Fun. B
Fun. A
Fun. B
Fun. A
Fun. B
Criterio di suddivisione del lavoroCriterio di suddivisione del lavoro:si raggruppano le varie attività in base alla linea dei prodotti.
Punti di forzaPunti di forza::maggiore elasticità nel produrre e gestire linee diversificate di prodotti in sedi produttive geograficamente distanti decentramento del potere di gestione a livello di singola divisione (alto potere di delega)
Punti di debolezzaPunti di debolezza::necessità di ridefinire i rapporti tra i diversi dirigenti e le relazioni tra linea e staff
Struttura divisionale (2)
Struttura per progetto (1)
Direttore
Generale
Progetto A
Progetto B
Progetto C
Fun. 2
Fun. 1
Fun. 2
Fun. 1
Fun. 2
Fun. 1
Criterio di suddivisione del lavoroCriterio di suddivisione del lavoro: progetti da realizzare
Struttura per progetto (2)
Punti di forzaPunti di forza::per ogni progetto si creano di gruppo di lavoro altamente integraticanalizza gli sforzi dei singoli e del gruppo in direzione dell’obiettivo
Punti di debolezzaPunti di debolezza::scarso coordinamento tra i vari progettiduplicazione delle funzioni all’interno di ogni progetto
Struttura a matrice (1)
Funzione A Funzione B Funzione C
Progetto 1
Progetto 2
Progetto 3
Direzione
Generale
Incrocio di struttureIncrocio di strutture
Struttura a matrice (2)
dall’organizzazione funzionale:
•la specializzazione e
•l’alta professionalizzazione
dei gruppi funzionali
dall’organizzazione per progetti:
• la capacità di realizzare prodotti innovativi in ambiti multidisciplinari altamente integrati
forma “ibrida” che eredita
Forma organizzativa intermedia posta tra la
struttura funzionale e la struttura per
progetti
FlessibilitàFlessibilità: elevata mobilità interna delle risorse professionali
Comunicazione lateraleComunicazione laterale: il coordinamento è garantito dall’aumento, dalla qualità e dalla frequenza delle comunicazioni
Istituzionalizzazione del conflittoIstituzionalizzazione del conflitto: si viola il principio classico dell’“unità del comando”
AmbiguitàAmbiguità: associata a condizioni di vera e propria indeterminatezza del contesto e dei comportamenti
Struttura a matrice: peculiarità
Reti di organizzazioni e Organizzazione rete
Componenti della rete:attori individuali/collettivirelazioni: deboli e variabili per frequenza, intensità, natura della risorsa scambiata
Reti di organizzazioni.transazioni stabilicooperazione tra i nodi in vista di uno scopo
Organizzazione retenuovo attore collettivo
QUALI FORME ORGANIZZATIVE?Una progettazione organizzativa efficace richiede una coerenza fra il complesso dei parametri di progettazione e il complesso dei fattori contingenti
•Pluralità delle forme organizzative•Necessità di scoprire un ordine generale regolatore
dei processi di progettazione organizzativa
Mintzberg tentativo più organico e ambizioso di formulare un modello che indichi le logiche e i vincoli da rispettare quando si intende progettare le strutture interne di organizzazioni complesse