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Palazzo delle Stelline – Milano 27 novembre ore 10.00 – 13.00 ATTI DEL SEMINARIO Le politiche giovanili integrate: reti locali e ruolo regionale Le politiche giovanili in ambito locale si sono caratterizzate per una significativa disomogeneità in termini sia di distribuzione territoriale sia di contenuti. Le recenti iniziative di finanziamento regionale e statale di progetti centrati sulla condizione giovanile hanno incentivato il rafforzamento, in termini quantitativi e qualitativi, di reti locali composte da soggetti pubblici e privati e l'innovazione delle strategie d'offerta di servizi che intendono superare una prospettiva assistenziale, ricreativa, animativa, aggregativa in favore di orientamenti per i quali sono poste in evidenza le questioni della cittadinanza, dell'autonomia, della transizione verso l'età adulta. Il seminario si propone, in primo luogo, di fornire un quadro esaustivo e aggiornato delle iniziative regionali, in rapporto a quelle statali, di sostegno alle reti locali interessate a qualificare le politiche giovanili. In secondo luogo, si tratta di presentare innovative soluzioni istituzionali e gestionali per riorientare le politiche giovanili nel contesto dei sistemi locali. In particolare sono presentate esperienze di definizione dei Piani Locali Giovani, come strumento di innovazione degli interventi e costruzione di qualificati sistemi di partnership.

Le politiche giovanili integrate: reti locali e ruolo ... · di definizione dei Piani Locali Giovani, come strumento di innovazione ... oggi per le politiche giovanili? Patto europeo

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Palazzo delle Stelline – Milano 27 novembre ore 10.00 – 13.00 ATTI DEL SEMINARIO

Le politiche giovanili integrate: reti locali e ruolo regionale Le politiche giovanili in ambito locale si sono caratterizzate per una significativa disomogeneità in termini sia di distribuzione territoriale sia di contenuti. Le recenti iniziative di finanziamento regionale e statale di progetti centrati sulla condizione giovanile hanno incentivato il rafforzamento, in termini quantitativi e qualitativi, di reti locali composte da soggetti pubblici e privati e l'innovazione delle strategie d'offerta di servizi che intendono superare una prospettiva assistenziale, ricreativa, animativa, aggregativa in favore di orientamenti per i quali sono poste in evidenza le questioni della cittadinanza, dell'autonomia, della transizione verso l'età adulta. Il seminario si propone, in primo luogo, di fornire un quadro esaustivo e aggiornato delle iniziative regionali, in rapporto a quelle statali, di sostegno alle reti locali interessate a qualificare le politiche giovanili. In secondo luogo, si tratta di presentare innovative soluzioni istituzionali e gestionali per riorientare le politiche giovanili nel contesto dei sistemi locali. In particolare sono presentate esperienze di definizione dei Piani Locali Giovani, come strumento di innovazione degli interventi e costruzione di qualificati sistemi di partnership.

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

POLITICHE POLITICHE GIOVANILI GIOVANILI

INTEGRATE IN INTEGRATE IN LOMBARDIALOMBARDIA

Percorsi per la costruzione di un sistema di

monitoraggio regionale

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

Quali percorsi da Lisbona (2000) a Quali percorsi da Lisbona (2000) a oggi per le politiche giovanili?oggi per le politiche giovanili?

Patto europeo per la gioventPatto europeo per la gioventùù (anno (anno 2005): 2005): - integrare i giovani nella società e nella vita lavorativa e sfruttare meglio il loro potenziale per garantire il ritorno a uno sviluppo sostenuto e sostenibile in Europa Libro Bianco C.E. (anno 2001):Libro Bianco C.E. (anno 2001):- sviluppare l’autonomia dei giovani attraverso i mezzi materiali e gli spazi a loro concessi

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

Obiettivo:Obiettivo: “recuperare” spazi per i giovani nella trasversalità delle politiche che li conducono alla piena autonomia, tramite la valorizzazione del loro capitale umano quale componente essenziale per lo sviluppo della nostra società

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

Come? Le nuove politiche giovanili!Come? Le nuove politiche giovanili!Mutare prospettiva:Mutare prospettiva: dalla frammentarietà

di politiche ad hoc alla trasversalità delle politiche pubbliche

Mutare Mutare governancegovernance:: partecipazione diretta dei giovani; sinergia pubblico/privato; nuovi attori (CCIAA, imprese, banche)

Mutare contenuti:Mutare contenuti: abilitare all’autonomia; promozione dell’individuo e del gruppo.

Costruzione di una rete con i giovani Costruzione di una rete con i giovani per lo sviluppo locale!per lo sviluppo locale!

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

Obiettivi del Sistema di MonitoraggioObiettivi del Sistema di Monitoraggio- Fornire indicazioni per orientare i sistemi

regionali di promozione, sostegno e assistenza delle politiche locali per i giovani

- Fornire informazioni e stimolare il confronto tra sistemi sussidiari verticali e orizzontali per arrivare a una logica di sviluppo delle gestioni associate tra enti locali e partnership pubblico/privato

- Verificare possibili sinergie tra azioni regionali e sistemi di governance territoriale

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

Struttura del Sistema di MonitoraggioStruttura del Sistema di Monitoraggio

Sistema di acquisizione ed

elaborazione delle informazioni

Sistema di relazione

Sistema di diffusione delle

informazioni

Sistema di monitoraggio

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

LE ATTIVITALE ATTIVITA’’PROPOSTEPROPOSTE

Nuova generazione di idee.Le politiche e le linee di intervento per i giovani di Regione Lombardia

(D.d.u.o. 14/02/2008 – n. 1278)

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

1. Il1. Il Sistema di Acquisizione ed Sistema di Acquisizione ed elaborazione delle Informazionielaborazione delle Informazioni

Descrizione

Valutazione

Orientamento

Identificazione allerta

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

DESCRIZIONEDESCRIZIONEPer fornire allPer fornire all’’Amministrazione Amministrazione

regionale e ai soggetti sussidiari:regionale e ai soggetti sussidiari:- Info sintetiche sulle azioni locali definite dalle istituzioni sussidiarie

- Lettura descrittiva delle politiche giovanili attivate sul territorio

- Quadro tipologico e di eccellenze dei principali servizi erogati

- Individuazione di buone prassi

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

VALUTAZIONEVALUTAZIONEProgettazione, sperimentazione e

messa a regime di un sistema di valutazione qualitativa di servizi rivolti ai giovani

RifRif: attori e processi evidenziati nel : attori e processi evidenziati nel sistema di descrizionesistema di descrizione

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

ALLERTAALLERTAIdentificazione di fenomeni di

particolare criticità relativi all’offerta di servizi

RifRif: ricorrenze e singoli eventi : ricorrenze e singoli eventi rappresentativi (soglie di riferimento rappresentativi (soglie di riferimento definibili da comportamenti giovanili e definibili da comportamenti giovanili e linee bando)linee bando)

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

ORIENTAMENTO 1ORIENTAMENTO 1Indicazioni agli attori locali con:Indicazioni agli attori locali con:- Linee guida- Esempi di buone pratiche- Metodologie per lo sviluppo e

l’adeguamento dei servizi erogati localmente

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

ORIENTAMENTO 2ORIENTAMENTO 2Indicazioni alla Regione su:Indicazioni alla Regione su:- Nuove politiche rivolte ai giovani- Nuove normative- L’implementazione del sistema delle

conoscenze regionali nel settore delle politiche giovanili

- Miglioramento degli strumenti e dei sistemi di finanziamento

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

2. Il2. Il Sistema di RelazioneSistema di RelazioneRafforza la motivazione degli attori locali a partecipare attivamente alle attività di acquisizione delle informazioni tramite:

-Guide online

-Help online

-Strumenti di Social Network

-Help desk telefonici

-Incontri formativi e promozionali

-Visite sul campo

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Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

3. Il Sistema di Diffusione delle 3. Il Sistema di Diffusione delle InformazioniInformazioni

-Tempestiva comunicazione delle situazioni di allerta ai vari livelli di responsabilità

-Pubblicazione di report periodici con indicatori sintetici e attenzione alle realtà territoriali e tematiche

-Pubblicazione di studi

Egidio Longoni Egidio Longoni –– RC 08 RC 08 –– 27 novembre27 novembre

QUANDO?QUANDO?

Da Gennaio 2009 a tutta la durata dei progetti…

Le politiche giovanili integrate: reti locali e ruolo regionale

Risorsecomuni, Milano 27 novembre 2008

Paolo ParoniZENOBIA Traiettorie per l’innovazione sociale

Coordinatore della sperimentazione nazionale dei Piani Locali Giov anipromossa da Dipartimento per la Giov entù e ANCI

1) Le “nuove” politiche giovanili

2) Politiche giovanili e sistema locale

3) I Piani Locali Giovani

4) Il quadro istituzionale e le risorse per le politiche giovanili

QUATTRO RIFLESSIONI SUL TEMA

Pochi, lenti, in ritardo…

Da “Lisbona” in poi:Politiche Giovanili come politiche di sviluppo, di promozione delle risorse umane, dell’autonomia

Ne deriva il superamento delle politiche di riparazione/ricreazione in cui ancora fino alla fine del secolo scorso, si identificavano le politiche pubbliche. Di conseguenza è diventato inevitabile

cambiare punto di vistacambiare strategiecambiare gli strumenti

I cambiamenti nelle politiche giovanili

Mutare prospettiva

Passaggio d alla frammentarietà di interventi ad hoc alla trasversalità risp etto alle politich e pubblich e

Mutare contenuti

Fare conoscere sé stessi e la societ à in cui si vive, abilitare all’autonomia (politiche della conoscenza)

Promozione dell’individuo e del gruppo (politiche dell’autonomia)

Uscita d al presentismo (politiche della fidu cia e di conciliazione tra presente futuro)

Mutare governance

Non solo pubblico

Coinvolgimento di attori inusuali: imprese, sindacati, centri ricerca, banch e

Non solo attori formali/istituzionali

Partecipazione diretta dei giovani

Nuovo patto tra le generazioni

Politiche con i giovani per lo sviluppo locale

Piano Locale GiovaniDefinizione

… strumento, promosso dagli Enti Locali, che rappresenta il processo di negoziazione e programmazione tra più enti, istituzioni, organizzazioni, soggetti collettivi al fine di armonizzare interessi diversi e individuare obiettivi comuni per l’attuazione di politiche giovanili orientate allo sviluppo locale nel suo complesso e all’aumento della partecipazione dei giovani ai processi decisionali locali

Sistema locale di partecipazione

Definizione prioritàe azioni locali:

metodologia decisionale

Sistema di attuazione delle

azioni locali

Documento PLG

rilevanza “pubblica”

Sistema valutazione

Interventi, accordi di

programma

Istituzioni, imprese, terzo settore, giovani

Per fare il PLG…

PartnershipSussidiarietàBottom upCertezza e programmazione delle risorseControllo e razionalizzazione della spesa pubblica

I criteri dei PLG

Le priorità attuate nei Piani Locali Giovani

l’accesso ad una buona occupazione, per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro,anche mediante lo sviluppo di imprenditorialitàgiovanile

l’accesso dei giovani alla casa, mediante misure che favoriscono percorsi di autonomia personale e sociale

l’accesso autonomo dei giovani al credito, finalizzato alla crescita delle opportunità e all’investimento sul futuro

PLG: metodo e sostanza

programmazione

valutazione

sistematicità

Il PLG è un modo per dare stabilità ad un azione che sia fondata, coordinata, stabilizzata e che può assumere i contenuti di differenti scelte politico-amministrative

Governo degli obiettivi e azioni

Governo della rete

Governo degli esiti

Se è vero che la crisi italiana è una crisi del sociale, intesa come incapacità di connessione, di fare relazioni, di essere una comunità che sa stare insieme, aggregare, includere (CENSIS), i PLG hanno messo in evidenza l’importanza di mettere in moto processi sistemici tra vari attori sociali.

Fare partnership

mettere in comune risorse umane e finanziarie

produrre semplif icaz ioni amministrative e organizzative.

costruire capitale sociale, ovvero f iducia che permette agli attor i sociali e alle persone di avere maggiori risorse per “intraprendere”

costruire competenze e identità professionali integrate e trasversali

adottare modalità di presa di decisione condiv isa: dalla reciproca consultazione f ino a organismi formali di decis ione

costruire una vis ion e una mission “accomunanti” rispetto ad un problema (avere pensieri convergenti)

adottare canali d i comunicazione permanenti per uno scambio continuo d i informazioni, valutazioni, ip otesi

PLG

PLG

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PLG PLGPLG

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PLG

Italia, 2007-2008PIEMONTE: Biella, Casale Monferrato, Giaveno

LOMBARDIA: Brescia, Cremona, Sondrio, Limbiate

TRENTINO A.A.: Trento

FRIULI V.G.: Udine

VENETO: Vicenza, Montebelluna e associati

EMILIA ROMAGNA: Reggio Emi lia, Forl ì

TOSCANA: Firenze, Prato, Orbetello

LAZIO: Roma I municip io, Tarquinia

MARCHE: Ancona

MOLISE: Campobasso

CAMPANIA: Portici

PUGLIA: Molfetta

BASILICATA: Matera

CALABRIA: S. I lario Jon io e Locride

SICILIA: Catania, Caltagirone

SARDEGNA: Cagliari

PLG METROPOLITANI:Bari, Bologna,Cagliari, Catania, Firenze, Genova,Messina, Milano , Napoli , Palermo, Ro ma, Torino, Trieste, Venezia

PLG

PLG

PLGPLG

PLG

PLG

PLG

PLG

PLG

PLG

PLG

PRIORITA’ e AZIONI Numero Azioni avviate

Accesso al lavoro 53Accesso al credito 4Accesso alla casa 14Altre azioni per l’autonomia 21

TOTALE AZIONI 92

Le azioni avviate

Dati aggiornati a giugno 2008

Comuni capofila 27

Comuni coinvolti 80

Numero organizzazioni partner 236

Numero destinatari diretti 1804

Alcuni numeri dei PLG

Dati aggiornati a giugno 2008

Comuni capofila 27

Comuni coinvolti 80

Numero organizzazioni partner 236

Numero destinatari diretti 1804

Alcuni numeri dei PLG

Dati aggiornati a giugno 2008

PLG: alcuni apprendimenti

Orizzontalità delle politiche giovanili rispetto alle politiche pubbliche

Cambiare “tavolo”

Trasversalità come fattore di sostenibilitàdelle politiche

Qualificazione della spesa pubblica

Assunzione degli obiettivi di autonomia: politiche della fiducia

I livelli istituzionali delle nuove politiche giovanili

Ministero della Gioventù

RegioniEnti LocaliProvince e

Comuni

Leggi regionaliPiani strategiciBandi di finanziamento

Fondo nazionale politiche giovanili2007- 2009

Servizi adolescentiInformagiovaniPartecipazioneInnovazioni (PLG)

Intesa della Conferenza Governo, Regioni e Autonomia locali per l’utilizzo del Fondo nazionale delle politiche giovanili

Fondo Nazionale Politiche Giovanili 130 MLN di Euro per 2007-2008-2009

Regioni60 MLN

Comuni e Province(tramite ANCI e UPI)

15 MLN

Accordi di Programma

Quadro

Bandi ?

GovernanceCoordinamento

Integrazione territorialeValutazione

PLG

Milano _ Novembre 2008 1

POLITICHE GIOVANILI

e

SVILUPPO LOCALELuca Verri

Dirigente Settore Serviz i alla Pers ona

Comune di Sondrio

1

Milano _ Novembre 2008 2

1. PLG e Ambito di Sondrio

2. Autonomia e sviluppo

3. Dal PLG a GEdA2

Milano _ Novembre 2008 3

i partner locali PLG• 22 Comuni (Ufficio di Piano)

• C.M. Sondrio

• Provincia

• ASL (DIP – DIP)

• 3 Cooperative Sociali

• Lavops e Ass. Volontariato

• Giovani (Forum e Policampus)3

Milano _ Novembre 2008 44

le risorse economiche del PLG

• Euro 60.000: quota assegnata in proporzione al bacino di popolazione interessata al PLG

• Euro 26.800: cofinanziamento locale (Ufficio di Piano)

• Euro 2.500: finanziamento monitoraggio ANCITEL

Milano _ Novembre 2008 5

il contesto Le rappresentazioni: “Isola felice” o “valle triste”

Gli abitanti: 56.000 circa in “micro comuni”

Le comunità: dispersione e mobilità

I giovani: 18/30 anni = 7.800 circa

5

Milano _ Novembre 2008 6

problemi apertiECONOMIA TRADIZIONALE: scarsa propensione all’innovazione e limitata attrattività del sistema.

OCCUPAZIONE POCO QUALIFICATA: “Giovani cervelli, una fuga drammatica” (La Provincia 10 maggio 2008)

LIMITATA PRODUZIONE CULTURALE: pochi investimenti in creatività–informazione–cultura (De Masi).

FENOMENI DI DISAGIO GIOVANILE: Diffusione e approccio alle dipendenze, aumento disturbi alimentari, suicidi, morti per incidenti stradali

Ennio Ripamonti, Le politiche giovanili 6

Milano _ Novembre 2008 7

le priorità del PLG di SondrioGIOVANI E LAVORO: l ’Ente Locale come promotore di uno sviluppo sostenibile e attivatore di un patto strategico tra pubblico e privato

COINVOLGIMENTO ATTIVO DEGLI ADULTI: quale visione del mondo giovanile, quali aspettative e modalità di interazione con le giovani generazioni

MOBILITAZIONE DEI GIOVANI: incoraggiare i giovani ad esprimere competenze, idee, progetti e iniziative, avviando processi di partecipazione e sviluppando il ruolo di soggetti che si prendono cura della propria comunità

7

Milano _ Novembre 2008 8

obiettivi e azioni

8

Laboratorio di comunità residenziale focalizzato su Giovani e Autonomia (16/19 anni)

Corso di formazione per amministratori (minimo 4 incontri per amministratori) e definizione e manutenzione della rete tra i partner

Sostegno di progetti di sviluppo locale attraverso l’impiego di giovani ricercatori (bandi per enti pubblici e privati)

Realizzazione di una ricerca sul rapporto scuola/lavoro in collaborazione con Università Cattolica e Fondazione CREVAL (impiego minimo di 2 giovani ricercatori universitari)

Iniziative di mobilitazione e promozione culturale: Festival dei Corti e Festival delle Arti (incarichi professionali a giovani per progettazione e gestione processi di coinvolgimento, promozione…)

Milano _ Novembre 2008 9

quale autonomia ?

Le riflessioni del laboratorio, autonomia come:

giusta distanza

libertà e responsabilità

palestra di ruoli adulti

esperienza di produttività sociale e condivisa

spazio di negoziazione con gli adulti

9

Milano _ Novembre 2008 10

bandi di concorsoGiovani strategie per lo sviluppo e l’innovazione

Competizione tra progetti innovativi gestiti da soggetti pubblici e privati, che impiegano giovani neo-laureati

Aree: socio-sanitaria - tecnologie – marketing - sviluppo sostenibile - turismo - promozione culturale e sociale

Impiego giovani laureati - età max 30 anni – compenso minimo (500 €/mese) – coinvolgimento e supervisione

Partnership con istituto di ricerca o università –sostenibilità - innovatività

10

Milano _ Novembre 2008 11

progetti realizzatiGiovani strategie per lo sviluppo e l’innovazione

• 10 progetti

• 11 giovani laureati impiegati

• 43.876,00 € risorse del Piano Locale Giovani

• organizzazioni ospitanti: unione di comuni, 2 comuni in partnership, polo-tecnologico, 2 fondazioni, centro servizi volontariato, associazione apistica, museo

Milano _ Novembre 2008 1212

risultatipresentazione report 13 giugno 2008

Bilancio positivo singole esperienze lavorative e prosecuzione impegni lavorativi (50% circa) Visibilità e valorizzazione del potenziale giovanileIncontro tra adulti e giovani per discutere il futuroOpportunità per fare sistema tra P.A., imprese e organizzazioni sociali – aumento partnerCuriosità imprenditori e sistema economico localeAvvio di processi di comunità che hanno fatto perno sul binomio tradizione/innovazione (fattore di successo)

Milano _ Novembre 2008 1313

Milano _ Novembre 2008 1414

Milano _ Novembre 2008 1515

Milano _ Novembre 2008 1616

Milano _ Novembre 2008 1717

Progetto POLITECCOPERTURA A BANDA LARGA IN PROVINCIA DI SONDRIO

Milano _ Novembre 2008 1818

Piano Locale Giovani

APAS - Associazione Produttori Apistici della provincia di Sondrio

Milano _ Novembre 2008 19

Giovani Energie di Attivazionedal PLG a GEdA

NUOVA GENERAZIONE DI IDEELE POLITICHE E LE LINEE DI INTERVENTO PER I

GIOVANI DI REGIONE LOMBARDIA

19

Milano _ Novembre 2008 20

GEdA

20

• da 22 a 46 comuni (distretti Sondrio e Morbegno)

• da regia pubblica a regia privata(Consorzio coop. SOLCO in qualità di capofila)

• Aumento dei partner (tra cui Fondazione Credito Valtellinese e associazioni giovanili)

• valore economico moltiplicato (da 160.000 a 800.000 circa)

Milano _ Novembre 2008 21

gli ingredienti del successo

Coniugare buone prassi:a) giovani e lavoro (sondrio)

b) animazione sociale e partecipazione attiva dei giovani nei piccoli comuni (Morbegno)

Sviluppare coalizioni pubblico-privato:a) Partnership tra terzo settore e P.A.

b) Connessione con sistema economico locale

21

GEdA

Milano _ Novembre 2008 22

azioni1. Sviluppo del protagonismo

giovanile nei piccoli comuni

2. Attivazione di officine di creativitàgiovanile (Sondrio e Morbegno)

3. Occupazione di giovani talenti e sviluppo locale

4. Creazione di un “Laboratorio sociale” sulla condizione giovanile nella provincia di Sondrio

22

GEdA

Milano _ Novembre 2008 2323

1

Piano Locale Giovani l’esperienza di una città

2

3

Cremona in numeri(dati riferiti al 1 gennaio 2007)

70.88337.60833.275Totale

21.57213.2298.343Oltre 60 anni15.5297.8947.63545-6011.3255.5275.79835-444.9842.4292.55530-343.8031.8451.95825-292.8711.4531.41820-242.7461.3531.39315-192.6851.3151.37010-145.3682.5632.8050-9

TotaleFemmineMaschiClassi d’età

Cremona in numeri(dati riferiti al 1 gennaio 2007)

4

Quadro legislativo e politico in prof onda ev oluzione

PUNTI DI PARTENZAPUNTI DI PARTENZA

Bisogni giov anili sempre più mutev oli, molteplici e differenziati

Aumenta la complessità sociale: i comportamenti di disagio sono trasv ersali a tutti gli ambienti

Carenza delle risorse

Sostenere il dialogo nella comunità locale tra i diversi attori

Attivare processi relazionali e partecipativi che forniscano ai

giovani gli strumenti per affrontare l’ambiente e

sostenere quest’ultimo in cooperazione con i soggetti

del territorio nel confronto con i giovani

MISSION

Il Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona

ha scelto di “abitare” il territorio con progetti integrati

VISION

5

METODO DI LAVORO:METODO DI LAVORO:

Lav oro di rete: Accompagnamento:Livello cittadino/provinciale:

• Raccordo formalizzato con:- scuole/U.S.P.- Federazion e Oratori- Centri Formazione Professionale- Associazioni/Cooperative- Informalità

Livello region ale:• Partecipazione a:

- tavoli di confronto- Realizzazioni progetti comuni

Livello nazionale• Reti nazionali

- Presenza n ei luoghi formali

- Presenza n ei luoghi informali

PIANO LOCALE GIOVANIPIANO LOCALE GIOVANIUno strumento di concertazione

Pubblica Amministrazioneruolo di Governance

Società Civileruolo atti vo

NegoziazioneMediazione

Trasformazione del territorio intessuto cognitivo operativo sussidiario

e con norme e criteri condivisi

- Costruzione della rete- Consolidamento / ampliamento della rete- Formalizzazione della rete

6

AZIONI DI SISTEMAAZIONI DI SISTEMAPROCESSO DI CONCERTAZIONEPROCESSO DI CONCERTAZIONE

Processo diconcertazione

INTERNO ESTERNOTAVOLO INTERSETTORIALE TAVOLO INTERISTITUZIONALE

Costruzione di un i mpi anto integrato,riconosciuto e legittimato a livello

politico istituzionale

Costruzione di un l uogo di confronto con gli attori del territorio per la

definizione delle azioni

CABINA DI REGIALIVELLO TECNICO-GESTIONALE DI CONDUZIONE

GRUPPI DI LAVOROLIVELLO TECNICO-POLITICO IN RELAZIONE ALLE AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO

IMPLEMENTAZIONE E CONSOLIDAMENTO DEL IMPLEMENTAZIONE E CONSOLIDAMENTO DEL SISTEMA DI PARTECIPAZIONE GIOVANILESISTEMA DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE

Punti di partenza

Il clima di sfiducia sembra prendere di mira in particolare le istituzioni “politiche”. Il giudizio negativo è generalizzato ed omogeneo sia a livello di individui (politici locali e nazionali), che di organi rappresentativi (parlamento), che di organizzazioni (partiti e sindacati). Si “salvano” i luoghi della politica: gli Enti Locali, l’UE, l’ONU.

Solo il 17,2% dichiara di conoscere i modi (strumenti, procedure) per far presente ai politici locali la propria opinione.

7

IMPLEMENTAZIONE E CONSOLIDAMENTO DEL IMPLEMENTAZIONE E CONSOLIDAMENTO DEL SISTEMA DI PARTECIPAZIONE GIOVANILESISTEMA DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE

Percorso di rete Percorso operativo

TAVO LO INTERSETTORIA LE- Politiche educative- Pari opportunità- Informagiov ani- Polizia Municipale- A ssessorato all’Ambiente

TAVO LO INTERISTITUZIONALE- A ssociazioni ambientaliste- Regione Lombardia- Politiche Giov anili

GRUPPO DI LAVORO- Politiche Giov anili- A ssessorato all’Ambiente- A genda21

- Mappatura delle realtà formalie informali del territorio

- Progetto Europeo YouthPartecipation: “Let’s get ittogether” (Comune di Lubjana, SLO – Comune di Soderham, SVE

- Incontri informali- C ostruzione sperimentale Forum

Giovani Ambiente- C ostruzione regolamento di

partecipazione- A zioni dirette

PROMOZIONE DI UNA STRUTTURA ARTICOLATA PROMOZIONE DI UNA STRUTTURA ARTICOLATA DI SERVIZI PER LDI SERVIZI PER L’’ORIENTAMENTO E LORIENTAMENTO E L’’ACCESSO ACCESSO

AL LAVOROAL LAVORO

Punti di partenza

Solo il 9,2% dei figli con padre in possesso di licenza (elementare o media inferiore) si iscrive ad un liceo. Il 43,8% di loro invece si iscrive ad un istituto tecnico ed il 37,6% ad un istituto professionale.Tra i figli di padre con diploma di scuola media superiore prevale l’istituto tecnico con il 41,3% sull’istituto professionale (28,4%) e sul liceo (27,4%).Quasi la metà dei figli di padre laureato (o simile titolo) si iscrivono poi al liceo (49,4%), solo il 17,6% ad un istituto professionale ed il 29,4% ad un istituto tecnico.

Contesto di servizi e progetti frammentario e non correlato.

8

PROMOZIONE DI UNA STRUTTURA ARTICOLATA DI PROMOZIONE DI UNA STRUTTURA ARTICOLATA DI SERVIZI PER LSERVIZI PER L’’ORIENTAMENTO E LORIENTAMENTO E L’’ACCESSO AL LAVOROACCESSO AL LAVORO

Percorso di rete Percorso operativo

TAVOLO INTERSETTORIALE- Politiche educative- Pari opportunità- Informagiovani- Servizi Sociali

TAVOLO INTERISTITUZIONALE- Istituti Secondari di 1 e 2 grado- Formazione Professionale- Amministrazione Provinciale- Centri per l’impiego- Camera di Commercio- Associazioni di categoria- Associazione Servimpresa- Centro Sviluppo Innovazione- Associazione Cremonese Studi Universitari- Consulta Universitaria- Fondazione Città di Cremona

GRUPPO DI LAVORO- Politiche Giovanili- Associazione Servimpresa- Centro Sviluppo Innovazione- Amministrazione Provinciale

- Elaborazione di un documentocondiviso sull’orientamento

- Protocollo di lavoro con le scuolesecondarie di primo grado

- Protocollo di lavoro con i Centri diFormazione Professionale

- Raccordo operativo Centri per l’impiegoAmministrazione Provinciale

- Convenzione Fondazione Città diCremona

- Convenzione Associazione Servimpresae CESVIN

Consolidar e e curare l a rete pubblico/pri vato e ampliare i raccordicon il mondo dell’economia e del lavoro

CRITICITACRITICITA’’

Continuità nei progetti e nelle risorse

Politiche giovanili oggetto trasversale ma spesso letto come marginale

Fatica nella costruzione della rete i nterna

Difficoltà e criticità nei rapporti giovani <-> adulti (fiducia / credibilità)

Piano Locale Giovani inteso come processo

9

Servizio Politiche GiovaniliP.zza del Comune, 8

sede operativa: Teatro Monteverdi (via Dante, 149)

26100 Cremona

Tel. 0372407343 – Fax 0372407320www.comune.cremona.it

[email protected]