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In questo numero Direttore Mauro Minutelli Caporedattore Francesca Porta Segretario Mattia Cavalli Editing Beatrice Camoirano Francesca Aimo STAR WARS Il risveglio della forza Questo film è l’inizio di una nuova trilogia; si parla della Resistenza che cerca di distruggere il Primo Ordine. I personaggi principali sono: Rey, una ragazza che vive vendendo rottami nel deserto; Finn, un soldato del Primo Ordine che successivamente aiuta la Resistenza; Chewbacca, amico di Han Solo, sempre della Resistenza e infine il nemico Kylo Ren, figlio di Han Solo facente parte del Primo Ordine. La guerra scoppia tra la Resistenza e il Primo Ordine a causa di una mappa che indica la posizione esatta di Luke Skywalker, sparito da tanto tempo; la Resistenza possiede entrambi le parti della mappa, ma non lo sa. Il Primo Ordine, per recuperare la mappa, distrugge due pianeti con la sua arma nascosta nel proprio pianeta. La guerra termina con l’esplosione del pianeta del Primo Ordine. Soltanto alla fine della guerra Rey riesce a trovare Luke Skywalker, l’ultimo dei Jedi. 2^ H LE NEWS Vi aspettiamo il 4 giugno in Piazza Maggiore per assistere al concerto dell’Orchestra Provinciale! In questo numero troverete due articoli dei futuri primini. I MUSICANTI DI BREMA Avreste mai pensato che un gatto, un asino, un cane e un gallo potessero scacciare una banda di briganti? Ebbene si, questo è accaduto al teatro Baretti…dove Roberto Bella e la banda musicale di Mondovì hanno interpretato ”I Musicanti di Brema”, spettacolo al quale hanno assistito le classi 1H e 1G . La storia racconta di quattro animali fuggiti dai rispettivi padroni che sognano di suonare nella banda musicale di Brema. Nel bosco gli animali si imbattono in una casa abitata da briganti; poiché affamati mettono in atto un piano per impossessarsi della casa. Dopo aver spaventato i briganti, riescono a impadronirsi dell’abitazione nonostante il tentativo da parte dei banditi di rientrarvi. Infatti, dopo una lunga lotta, uno di essi, impaurito dagli animali, scappa e raggiunge i suoi compagni raccontando loro l’accaduto: la casa è invasa dal demonio. I banditi desistono così dal loro intento. Gli animali decidono di fermarsi nella casa dando feste in cui si balla, si suona e si canta. 1^ H Cari lettori, Siamo Mauro e Francesca della 3°G, rispettivamente Direttore e Caporedattore del giornalino. In questo ultimo numero trovate il bilancio del triennio della 3^G, proseguiamo la sezione avanguardie del ‘900, ricordiamo il 25 aprile giorno della Liberazione, che noi giovani non dobbiamo dimenticare. Gli studenti dell’Indirizzo musicale anticipano l’esperienza dei concerti provinciali; gli atleti le gare in corso. Abbiamo ritenuto interessante il Laboratorio “TIC” sempre rivolto a noi ragazzi di terza. C’è quindi la sezione dedicata alle seconde, alle prime; una novità sono due articoli dei compagni delle 5° primarie di Carassone e Piazza e per ultimo il il resoconto dei rappresentanti della classe III G relativo all’esperienza biennale del giornalino. Ma come ragazzi di terza il sentimento che vogliamo trasmettere è legato al bilancio di questo unico esempio del giornalino; speriamo che questa bella opportunità sarà continuata il prossimo anno dalle classi inferiori. Buona lettura.

LE NEWS - icmondovi1.gov.it · della Resistenza e infine il nemico Kylo Ren, figlio di Han Solo facente parte del Primo Ordine. ... Una storia fantastica, stupenda, soprattutto

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I n q u e s t o n um e r o

D i r e t t o r e : M a u r o M i n u t e l l i

Caporedattore:

Francesca Porta

S e g r e t a r i o :

M a t t i a C a v a l l i

E d i t i n g :

B e a t r i c e C am o i r an o

F r an c es c a A im o

STAR WARS

Il risveglio della forza

Questo film è l’inizio di una nuova trilogia;

si parla della Resistenza che cerca di

distruggere il Primo Ordine.

I personaggi principali sono: Rey, una

ragazza che vive vendendo rottami nel

deserto; Finn, un soldato del Primo Ordine

che successivamente aiuta la Resistenza;

Chewbacca, amico di Han Solo, sempre

della Resistenza e infine il nemico Kylo

Ren, figlio di Han Solo facente parte del

Primo Ordine.

La guerra scoppia tra la Resistenza e il

Primo Ordine a causa di una mappa che

indica la posizione esatta di Luke

Skywalker, sparito da tanto tempo; la

Resistenza possiede entrambi le parti della

mappa, ma non lo sa. Il Primo Ordine, per

recuperare la mappa, distrugge due pianeti

con la sua arma nascosta nel proprio

pianeta. La guerra termina con l’esplosione

del pianeta del Primo Ordine. Soltanto alla

fine della guerra Rey riesce a trovare Luke

Skywalker, l’ultimo dei Jedi.

2^ H

LE NEWSVi aspettiamo il 4

giugno in Piazza

Maggiore per

assistere al concerto

dell’Orchestra

Provinciale!

In questo numero

troverete due articoli

dei futuri primini.

I MUSICANTI DI BREMA

Avreste mai pensato che un gatto, un asino,

un cane e un gallo potessero scacciare una

banda di briganti?

Ebbene si, questo è accaduto al teatro

Baretti…dove Roberto Bella e la banda

musicale di Mondovì hanno interpretato ”I

Musicanti di Brema”, spettacolo al quale

hanno assistito le classi 1H e 1G .

La storia racconta di quattro animali fuggiti

dai rispettivi padroni che sognano di suonare

nella banda musicale di Brema.

Nel bosco gli animali si imbattono in una

casa abitata da briganti; poiché affamati

mettono in atto un piano per impossessarsi

della casa.

Dopo aver spaventato i briganti, riescono a

impadronirsi dell’abitazione nonostante il

tentativo da parte dei banditi di rientrarvi.

Infatti, dopo una lunga lotta, uno di essi,

impaurito dagli animali, scappa e raggiunge

i suoi compagni raccontando loro l’accaduto:

la casa è invasa dal demonio. I banditi

desistono così dal loro intento.

Gli animali decidono di fermarsi nella casa

dando feste in cui si balla, si suona e si

canta.

1^ H

Cari lettori,

Siamo Mauro e Francesca della 3°G, rispettivamente Direttore e Caporedattore del giornalino. In questo ultimo numero trovate il

bilancio del triennio della 3^G, proseguiamo la sezione avanguardie del ‘900, ricordiamo il 25 aprile giorno della Liberazione, che

noi giovani non dobbiamo dimenticare. Gli studenti dell’Indirizzo musicale anticipano l’esperienza dei concerti provinciali; gli atleti le

gare in corso. Abbiamo ritenuto interessante il Laboratorio “TIC” sempre rivolto a noi ragazzi di terza. C’è quindi la sezione dedicata

alle seconde, alle prime; una novità sono due articoli dei compagni delle 5° primarie di Carassone e Piazza e per ultimo il il resoconto

dei rappresentanti della classe III G relativo all’esperienza biennale del giornalino. Ma come ragazzi di terza il sentimento che

vogliamo trasmettere è legato al bilancio di questo unico esempio del giornalino; speriamo che questa bella opportunità sarà

continuata il prossimo anno dalle classi inferiori.

Buona lettura.

“IO NON HO PAURA” DI

NICCOLÒ AMMANITI

Autore: Niccolò Ammaniti Titolo: Io non ho paura Editore, luogo e anno di pubblicazione: Einaudi, Torino, 2001 Pagine: 219 Luogo ed epoca in cui si svolgono i fatti: Acqua Traverse, estate 1978 Breve trama: Il protagonista della storia è Michele Amitrano, un ragazzino di nove anni che, durante un pomeriggio di giochi con gli amici, scopre una profonda buca in un terreno di campagna in cui è rinchiuso un bambino di nome Filippo. I due diventano lentamente amici e Michele a poco a poco capisce che Filippo si trova nella buca perché vittima di un rapimento ad opera dei suoi genitori e degli altri adulti di Acqua Traverse insieme a Sergio, il principale responsabile e capo. Michele svela il suo segreto al coetaneo Salvatore che poi lo tradisce. Il padre ordina a Michele di non andare mai più dal bambino, ma lui continua a pensare a Filippo. Un pomeriggio torna alla buca, ma scopre che Filippo non c’è più; trova il nuovo nascondiglio e in una corsa contro il tempo, poiché ha capito che gli adulti hanno deciso di uccidere il bambino, riesce a liberarlo, ma purtroppo rimane lui intrappolato nella caverna… Presentazione del protagonista: Michele Amitrano è il protagonista del romanzo, è un bambino di nove anni, coraggioso, altruista, generoso e intelligente. Altri personaggi: Maria Amitrano è la sorellina di cinque anni di Michele. Porta gli occhiali e segue suo fratello ovunque. Filippo Carducci è il bambino che è stato rapito. È biondo e molto sporco, crede che tutta la sua famiglia sia morta e pensa di essere morto anche lui e, inizialmente, scambia Michele per il suo angelo custode. Salvatore Scardiccione è il migliore amico di Michele, ma è anche quello che lo tradisce andando a svelare il segreto ai grandi. Antonio Natale è il più grande della banda dei ragazzi, ha dodici anni ed è il loro capo; soprannominato il Teschio. Barbara Mura è la bambina innamorata di Michele, è cicciottella per cui viene presa spesso in giro dal Teschio. Infine sono da menzionare gli adulti, ossia tutti i genitori dei ragazzi di Acqua Traverse, complici del rapimento e della reclusione di Filippo.Giudizi personali:

Giada: Io non ho paura mi è piaciuto un sacco perché entra molto bene nel dettaglio ed è un racconto molto avventuroso e realistico. Salima: Una storia fantastica, stupenda, soprattutto divertente e ricca di amicizia; veramente favolosa.

Marwa: A me è piaciuto il momento in cui il papà di Michele gli dà in regalo la bici nuova.

Sara: Questo libro è uno dei più belli che abbia mai letto. Mi è piaciuto moltissimo perché è pieno di colpi di scena e non si può mai immaginare cosa potrebbe succedere. Mi è piaciuto anche perché è un libro sull’amicizia tra due bambini. Gli adulti non fanno una bella figura, anzi… appaiono cattivi, crudeli e inaffidabili. Anche il finale è stato per me una sorpresa che non avrei mai immaginato. Lo consiglio a chiunque e credo che lo farò leggere anche a mia nonna.

Marta: Il finale è molto toccante, commuovente e significativo. Sono belle le avventure di Michele ed i suoi amici, tra i campi di grano, i grilli, i tafani. Descrizioni molto accurate. Gabriele G.: Fantastico, bellissimo, stupendo; quando il prof ha chiuso il libro per poco non piangeva. Valeria: All’inizio non mi piaceva molto. Dopo la storia è diventata succosa e ricca di emozioni e suspense. Accadono cose che non mi sarei mai aspettata, ad esempio non mi sarei mai aspettata che il finale fosse così bello. Paolo: Libro triste, ma ricco di avventure; è molto importante il gesto di Michele nei confronti di Filippo. Secondo me aver avuto un’esperienza così è come essere entrati nel braccio della morte ed esserne usciti vivi. Gabriele M.: Un libro stupefacente ma anche triste che fa scoprire molti aspetti della vita che ci sembrano allucinanti, ma che, purtroppo, in qualche parte del mondo accadono. Andrea C.: Da consigliare a coloro ai quali piacciono le avventure. Io l’ho trovato bellissimo.

Margherita: Penso che questo libro sia molto avvincente e coinvolgente. Mi ha fatto piangere, ridere, stare sulle spine, ma soprattutto pensare. La cosa che mi ha colpito di più è l’amicizia tra Michele e Filippo perché penso siano rare amicizie come queste.

Giorgia: È un romanzo stupendo, fantastico e ricco di suspense! Ogni volta che il prof chiudeva il libro per poi proseguire il giorno dopo, io la sera ritornavo a pensare a come la storia sarebbe potuta proseguire. La cosa che mi è piaciuta di più è il finale: Michele si sacrifica per Filippo. Consiglio a tutti di leggerlo!

Libro letto ad alta voce in classe.

1^ G

HAPPY FEET, UN PINGUINO SU UN MILIONE

Ognuno di noi è “diverso” e va rispettato

Come dice il titolo Mambo, il protagonista, è un pinguino su un milione: questo film racconta della vita di un pinguino “diverso” da tutti gli altri perché, quando era nell’ uovo, cadde per una svista del padre. E’ unico perché invece di cantare come tutti, lui è stonato ma è un perfetto ballerino; crescendo pensate che si innamora di Gloria, una cantante nata. Dopo tante avventure, con i suoi piedi ballerini, gli abitanti cominciano ad accusarlo di essere lui a far scappare i pesci dalle acque gelate su cui balla e lo cacciano dal gruppo. Momento di panico: la mamma è preoccupata, il padre dà ragione agli altri, costringendo il figlio ad andarsene, anche se Mambo è convinto che la colpa sia degli “alieni” (umani). Durante la sua ricerca per discolparsi, incontra cinque pinguini che appartengono a un gruppo diverso: questi decidono di aiutare Mambo nella sua avventura per compiere la sua missione. La fine non ve la sveliamo ma non guardate il film con leggerezza; cercate di cogliere il messaggio: anche essendo della stessa specie siamo tutti diversi e dobbiamo essere rispettati ma soprattutto rispettare l’unicità di ognuno di noi; e non fare come il gruppo dei pinguini Imperatore a cui Mambo appartiene, che non accettano la sua identità. A. Roatta, F. Tomatis 2^G

CHE SCOPERTA L’ARCHIVIO STORICO!

Non è per niente noioso!!!

Una bella mattinata di marzo noi delle classi seconde siamo andati in Archivio Storico, ubicato nell’Antico Palazzo di Città, per scoprire la storia della scuola, in funzione dello spettacolo che dobbiamo allestire per l’inaugurazione del nuovo Polo Scolastico. All’arrivo siamo stati accolti dal Dott. Borsarelli, l’archivista che ci ha mostrato pergamene, sigilli, cordoni e diversi fogli antichi… Facendoci riflettere, abbiamo capito che in archivio non si trovano solo testimonianze di eventi o persone importanti, ma se si cerca a fondo, si possono magari scoprire informazioni riguardanti le nostre famiglie o meglio le nostre genealogie. Finita la spiegazione ci siamo divisi in sei gruppi, ognuno con un compito preciso. Tutti però abbiamo notato, appesa al muro, un’incisione che ha attirato la nostra attenzione: si tratta della tavola di Mondovì del “Theatrum Sabaudiae” un libro risalente alla metà circa del XVII sec. voluto dai Savoia per illustrare il Territorio (città ed edifici) del loro Ducato. Alcune foto e tavole catastali ci hanno affascinato particolarmente perché abbiamo notato i cambiamenti avvenuti nel tempo nella nostra città. Ogni volta che si trovava qualcosa di importante, la professoressa di Arte la fotografava, allo scopo di creare il video per l’inaugurazione. Quest’esperienza è stata di grande importanza, facendoci appassionare ad un archivio che non è per niente noioso, e non è un luogo polveroso per “topi da carte antiche” ma un luogo vivo che abbiamo iniziato a conoscere grazie alla disponibilità del Dott. Borsarelli a cui va il nostro “GRAZIE!”.

G. Balocco, S. Kila, A. Mora 2^G

GIOVANI GUIDE PER UN GIORNO

Le seconde medie di Mondovi’ alla scoperta dei monumenti di Piazza

Noi ragazzi che frequentiamo le seconde delle medie di Mondovi’ stiamo continuando un progetto cominciato già l’anno scorso con tre uscite sul Territorio, una a Breolungi, una a Bastia e, infine, una a Piazza. Quest’anno ci sono novità: oltre ad ascoltare la guida che ci presenta i monumenti, bisogna anche esporre le informazioni apprese ai propri genitori, ossia fare noi le “guide per un giorno”. Il tour riguarda Mondovi’ Piazza, la storia della città e, in particolare, quattro edifici: la Chiesa della Missione, il Vescovado, la Torre Civica e la Chiesa della Misericordia. Sappiamo che Mondovi’ sorse nel 1198, fondata dai tre Comuni di Vico, Vasco e Carassone. Il nome di Mondovi’ deriva dall’abbreviazione di Mont Ëd Vico perché costruita su una collina di Vicoforte. La parte più antica è Piazza Maggiore: ospita il Palazzo di Città, risalente al XII sec., il Palazzo dei Bressani, costruito a fine XVI sec., il Palazzo del Governatore, meglio noto come Palazzo degli Stemmi con una splendida facciata affrescata nel XV sec. Le facciate di Piazza sono definite da archi a tutto sesto e a sesto acuto. La piazza ospita inoltre l’imponente Chiesa della Missione, voluta dai Gesuiti e costruita a partire dal 1665 in stile barocco dall’architetto Giovenale Boetto; al suo interno il ciclo di affreschi del pittore Andrea Pozzo con le storie di San Francesco Saverio. Di particolare interesse risulta essere l’effetto trompe-l’oeil, un’illusione ottica che consente di vedere una cupola che in realtà non c’è. Altro importante monumento è il Vescovado, acquistato nel 1389 dal Comune di Mondovì dalla famiglia dei Cigliè e composto da tre sale: la prima è quella delle Lauree che attesta che a Mondovì, a partire dalla metà del XVI sec., era presente l’Università con le Facoltà di Legge, Medicina e Teologia; la seconda sala dei Vescovi presenta alle pareti i ritratti dei successori dello Zoagli, il primo Vescovo residente a Mondovì, e di Papa Urbano VI; l’ultima sala degli Arazzi contiene quattro grandi arazzi, che raccontano la storia di Decio Mure risalenti al XVII sec., opera del fiammingo Wan Den Hecke. Il terzo monumento è la Torre Civica del Belvedere risalente al XIV sec., alta 29 metri, con l’orologio costruito nel 1895 dai fratelli Jemina. Nei giardini è allestito il Parco del Tempo, con quattro meridiane; da questo luogo si può ammirare un panorama mozzafiato. Concludiamo con la Chiesa della Misericordia, lungo Via Vico, realizzata da Francesco Gallo tra il 1709 ed il 1717. Napoleone rubò le statue in esso contenute e prese l’organo per metterlo in vendita in piazza. 2^ G

Chiesa della Misericordia

Chiesa della Missione

Piazza Maggiore

Sala delle Lauree – Vescovado

Torre del Belvedere

METROPOLI: SOSTENIBILE O INSOSTENIBILE?

La metropoli è una grande città o capitale di uno stato o di una regione. Uno dei testi che ci ha fatto riflettere sulla condizione di vita in una metropoli è dello scrittore Luigi Malerba. Questi ritiene la metropoli un formicaio con grattaceli costruiti con tutti i metalli possibili immaginabili, strade super trafficate e naturalmente l’aria molto inquinata. Uno dei tipi di inquinamento più gravi è quello delle auto, che emettono monossido di carbonio, infatti consiglia di usare le auto elettriche o le biciclette, così da prevenire le emissioni di gas. Non dimentichiamoci dell’inquinamento acustico di cui siamo vittime, ma anche responsabili, quando ad esempio noi ragazzi giriamo per le strade con gli auricolari ascoltando musica a tutto volume. Il testo presenta anche argomenti paradossali, per esempio quello di costruire dei tubi che scambino l’aria inquinata con quella pulita: un’assurda idea immetterla - essendo comunque non pulita – anche se proveniente da Sanremo o Cortina. Purtroppo quotidianamente le persone, nelle grandi città, trattengono il fiato mentre camminano per strada; indossano “mascherine” anti smog (es. Cina), non si guardano in faccia, spesso si spintonano, non c’è relazione, cresce l’aggressività. Per noi non ci sono però solo “aspetti negativi” di una metropoli; a noi piace pensare anche agli “aspetti positivi” del vivere in una grande città, con l’opportunità di fruire di un’ampia gamma di eventi culturali, musei, mostre … Comunque noi, pur abitando in un piccolo centro di circa 23.000 abitanti, apprezziamo i nostri monumenti storici, il nostro paesaggio e il nostro stile di vita.ita. R. Belcaid , C. Giuffrè , A. Thiello 2^G

RICORDANDO IL 25 APRILE

Noi ragazzi, dieci alunni delle due terze della Media di Piazza, con i compagni degli altri Plessi, il giorno 30 aprile ci siamo recati al Teatro Baretti in occasione della commemorazione del 25 Aprile. Il sipario si è aperto e dopo i soliti saluti delle Autorità presenti sono spuntati i tre protagonisti. Lo scrittore del libro “Ruggine”, Carlo Albè, ci ha riassunto brevemente la storia del libro, accompagnato da una cantante e da un chitarrista, entrambi molto bravi. La storia racconta di un partigiano di nome Ettore morto il 25 Aprile del 1945 e riportato in vita per un solo giorno nel 2016. Ettore si ritrova a Milano portato da un treno e scopre un mondo completamente diverso. Sceso, riprova le vecchie sensazioni di quando era vivo, ad esempio come la fame possa logorare; a causa di essa va a mangiare a un fast food e, assaggiando un panino, sente la differenza tra il cibo di oggi e quello di una volta. Incuriosito da un giornale inizia a documentarsi sulla società attuale e ne rimane sconvolto. Essendo tardi ritorna sul treno per il fatidico 25 Aprile 1945. E’ stato uno spettacolo “strano”: ci aspettavamo la solita rivisitazione della Liberazione, invece c’è stata proposta una lettura più critica del legame tra il giorno in cui il giovane ventenne muore, giorno di felicità per tutti perché finalmente l’Italia era libera, e l’attualità, che sicuramente ha molti elementi su cui farci riflettere.

M. Cavalli, F. Michelis, E. Salamone 3°G

RIEPILOGANDO…

I tre anni insieme della 3^G

F come Francesca1: crescita perché siamo cresciuti insieme interiormente. I come Ismail: impegno perché bisogna riconoscere le proprie capacità. S come Sage: compagnia perché abbiamo condiviso stessi spazi, stesse emozioni. F come Francesca2: scelta perché, guidati, abbiamo intrapreso un cammino. B come Beatrice: conflitti perché non abbiamo mai avuto momenti di quiete a causa della nostra voglia di prevalere sui più deboli. F come Federico: gite perché si socializza e ci si diverte. M come Maddalena: insicurezza perché non siamo sempre sicuri di ciò che diciamo/facciamo. M come Mattia: stress perché ci sono state difficoltà durante il nostro percorso scolastico. T come Teseo: imparare perché è fondamentale per diventare grandi. G come Guglielmo: bella! perché è l’unica parola che mi viene da dire di questi tre anni. M come Martina: educazione perché abbiamo approfondito il nostro sapere e abbiamo imparato a stare insieme. I come Iarno: riflessione perché abbiamo riflettuto sulle nostre scelte. F come Francesco: gioia perché insieme abbiamo avuto dei momenti felici. M come Mauro: felicità perché in questi tre anni sono stato bene con i miei compagni. F come Francesca3: riflessione perché in questi anni abbiamo imparato a riflettere. E come Ettore: libertà perché è importante averla sempre. H come Hasna: obiettivo perché alla fine di questi anni

ognuno di noi è consapevole del proprio risultato.

Mentre in prima c’erano state numerose divergenze fra i gruppetti nei quali eravamo costantemente divisi, ora lavoriamo collettivamente come una classe matura e stringiamo amicizie più profonde. Grazie all’aiuto dei professori, che hanno fatto il possibile per coinvolgerci nelle loro lezioni, ognuno di noi è riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati, avendo inoltre un rapporto confidenziale con alcuni di essi. Questi tre anni ci hanno fatto capire i veri valori della scuola e dell’amicizia.

3^ G

CARICATURE

Il primo di cui vi vogliamo parlare è un gigante buono, ULTRA' Juve, che ci ha accompagnato dalla prima alla terza. Ogni lezione entra in classe con passo felpato e ogni tanto, dopo le partite della sua squadra del cuore, pure senza voce; le sue interrogazioni "level power" ti spiazzano come un tiro di Dybala e noi le pariamo come fossimo Buffon. La seconda persona che vi presentiamo è un’opera d'arte, giovane, creativa; le sue ore sono molto divertenti e ogni tanto.... capita, la facciamo anche un pò arrabbiare. Se la immaginassimo come un quadro sarebbe tutta colorata e piena di emozioni. F. Boselli, G. Gallo, F. Porta 3^ G

Praesentlaoreet,

nuncvelporttitorelementum,

semnisicommodo ante, ut

consequat est mi et diam.

IL SURREALISMO

Oltre la realtà

Il Surrealismo è un’avanguardia che si basa su una realtà che va oltre la ragione, la “surrealtà”, attraverso l’immaginazione, che è sul punto di riconquistare i suoi diritti. Nasce con il Manifesto del Surrealismo di Andrè Breton del 1924, dove lo scrittore esalta la parola “libertà” in tutti i sensi. Il Surrealismo si collega alla contemporanea ricerca in psicanalisi dello studioso Freud; questi sviluppa l’Interpretazione dei Sogni come lo specchio dell’inconscio: nel sogno emergono delle immagini simboliche con la funzione interpretativa per capire “l’io” interno. I maggiori esponenti in pittura furono Mirò, Magritte e Dalì: essi esprimono attraverso un’arte figurativa non astratta, ma la cui novità è data dall’accostamento di due oggetti che tra loro apparentemente non hanno nulla in comune, il diverso ordine della realtà; inoltre le immagini sono spesso sono deformate e viene invertito il rapporto tra la figura e lo sfondo. Ricordiamo come esempio: “La voce dell’aria” di Magritte, in cui tre pesanti sfere ribaltano le leggi di gravità. Un’importante poesia che abbiamo analizzato è “Libertà” di Paul Eluard, che fu lanciata da un aereo su Parigi, durante i bombardamenti da parte dei Tedeschi. Questa poesia simboleggia la libertà di scrittura che in quel periodo era negata ed urla il desiderio di conquistare quella libertà, fin allora negata. Pensate che esiste una stilista, E. Schiapparelli, che, ispirandosi a Dalì, realizza abiti ed accessori in stile “surreale”. F. Aimo, S. Basso, M. Manfredi 3^ G

Et par le pouvoir d’un mot

Je recommence ma vie

Je suis né pour te connaître

Pour te nommer

Liberté

TIC: PARLIAMO DI PREVENZIONE

Il TIC é un progetto in cui sono state coinvolte le terze; ci sono stati tre incontri che ci hanno aiutato a capire meglio cos’é una dipendenza e a cosa é dovuta. L’educatore ci ha mostrato varie pubblicità e “mini-cartoni animati”, tra cui la pubblicità di una marca di sigarette dove un ragazzo si avviava verso il poggiolo di una casa per fumarsi una sigaretta, ma quando stava per arrivarci, il balcone colmo di gente crollava. Questo sta a significare che il fumo fa male alle persone. Un’altra pubblicità é stata quella di una famosa marca di birra, la quale mostrava un ragazzo che la sera arrivava in discoteca, beveva una birra e poi solamente dell’acqua, mentre tutti gli altri si ubriacavano. Al mattino, quando molti giovani erano ancora dentro alla discoteca con i postumi della sbornia, il ragazzo rimasto sobrio, è uscito mano nella mano dal locale con la DJ, anche lei rimasta lucida perché aveva bevuto solo acqua. Questo spot pubblicitario, alla fine, ha un minimo simbolo di avvertenza/prevenzione: “Bevi responsabilmente”, in alto e sfocato. Il video che però ci ha più colpiti, è stato il cartone animato su un kiwi (un uccellino australiano) che camminava e per la sua strada incontrava una strana bolla, che subito ha deciso di ignorare. Andando avanti ne incontrava un’altra e decideva di assaggiarla: subito ha provato la sensazione di volare, perché sotto effetto di allucinazioni, ma anche piacere. Ha iniziato a correre per cercare un’altra bolla, e ha provato lo stesso effetto. Con ogni bolla che assumeva il suo aspetto fisico peggiorava finché lo schermo è diventato tutto nero. Questo video è una metafora perché il Kiwi potrebbe essere chiunque, e la bolla sono le sostanze (droghe) che provocano dipendenza. Dopo tutto ciò l’educatore ci ha invitati a formare tre gruppi: ognuno doveva creare uno spot che desse un messaggio di come la dipendenza da droghe, alcool e fumo, riduce le persone. Questa del Tic, è stata un’esperienza che é servita molto a tutti noi, ma soprattutto a metterci in guardia da tutto ciò.

M. Ferracane 3^G

ATLETICA, UN MOVIMENTO…. D’AVANGURDIA

Il giorno 5 maggio le classi terze delle scuole medie di Altipiano e Piazza hanno partecipato ai Giochi della Gioventù presso la pista di Atletica del Beila. La giornata non è incominciata sotto il migliore degli auspici: faceva freddo e non ci siamo riscaldati adeguatamente, quindi una difficoltà in più per la buona riuscita della gara. Nonostante la temperatura, la gara è incominciata con il vortex maschile e il salto in lungo femminile, dove la nostra atleta B.C. si è classificata seconda su tutta Mondovì con un salto di 3,85 m; nel vortex maschile non siamo stati dei veri tiratori e non abbiamo raggiunto il podio, comunque c’erano ancora tante attività da svolgere e quindi ancora tante speranze. Finito il salto in lungo femminile è incominciato quello maschile con il nostro atleta biondo G.G che si è classificato al secondo posto assoluto con un salto di 5,05 m. … da paura!! Dopo una pausa sono incominciati i riscaldamenti per la prova di velocità degli 80 m maschili: a seguito di un buon riscaldamento, la gara è incominciata con 4 batterie con il nostro “africano” preferito Mauro che è arrivato primo nella batteria e secondo tra i più veloci delle batterie. Terminate le gare maschili sono incominciate quelle femminili: fino ad ora avevamo provato tante emozioni come felicità e orgoglio per i nostri compagni. La velocità femminile è incominciata anch’essa con 4 batterie e per la finale a 6: anche in questa specialità abbiamo avuto un ottimo risultato essendo arrivati sul podio con un corridore femminile F.A. al terzo posto. Al termine la gara più difficile: la resistenza (600 m). In seguito ad un buon riscaldamento la gara è iniziata, anche in resistenza la scuola ha ottenuto ottimi risultati per il corridore E.S. che è arrivato quarto su Mondovì, ed in quello femminile dove S.B. è arrivata terza. Per finire si è svolto la staffetta 4x100 unità miste nella quale siamo arrivati secondi per pochi attimi. La concezione si questa giornata è stata soddisfacente poiché, lavorando in squadra, siamo riusciti… ad ottenere ottimi risultati.

B. Camoirano, M. Minutelli, E. Salamone 3^ G

L’ ESPERIENZA DEL CONCERTO PROVINCIALE

Il punto di vista di tre strumentisti

affaticati

Tutto iniziò una mattina di fine aprile quando noi ragazzi della sezione musicale della Media di Mondovì, con un pullman di linea, giungemmo a quella cittadina comunemente conosciuta come Boves. Le prove cominciarono allegramente circa alle dieci: passarono un’ora, due ore, tre ore quando… un ragazzo chiese affranto: “E l’intervallo?”. D’ un tratto calò l’oscurità nella sala, le porte si chiusero di scatto e si sentì una risata maligna provenire dal direttore: “Questo sarà l’ultimo posto che vedrete, ricordatevi queste parole che tra un po’ non ricorderete neppure chi siete.” Questa fu la nostra prospettiva iniziale. In realtà la mattinata passò abbastanza velocemente. L’ ora di pranzo trascorse come un momento di relax e riposo per i nostri arti affaticati. Il pomeriggio noi pianisti non avemmo molto da fare, ma gli altri si sbatterono anche per noi. Il giorno seguente rincontrammo le persone che avevamo conosciuto e suonammo tutti assieme ininterrottamente dalle cinque del pomeriggio alle sette di sera. L’ora di cena fu un momento di conoscenza e di divertimento: tempo di presentarci e di confrontarci con i nostri coetanei che venivano da esperienze scolastiche e sociali diverse. Il concerto è stato l’apoteosi di questa meravigliosa mescolanza di ragazzi provenenti dalle città dell’intera provincia. L’ armonia di questi suoni soavi ha perfino commosso il professore “Pelo” che, durante il brano di “West side story”, ha finto che gli fossero entrate delle bruschette negli occhi. I saluti finali sono stati tragici perché non volevamo lasciare quel “palco” a noi molto caro e le fantastiche persone con cui ci siamo allietati durante i tempi morti. È stata un’esperienza magica che ripeteremo il 28 maggio a Cuneo. Vi aspettiamo il 4 giugno in Piazza Maggiore per la replica.

F. Boselli, B. Camoirano, G. Gallo 3G

IL PROGETTO ORIZZONTI COINVOLGE LE CLASSI 5^ DEL 1° CIRCOLO MONDOVÌ

COSA FARO' DA GRANDE?

I ragazzi approfondiscono il tema del lavoro e dei mestieri come primo

orientamento

Nel corso del 2° quadrimestre, gli alunni delle classi 5e del 1° Circolo di Mondovì hanno partecipato al progetto “ORIZZONTI” finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e curato dal C.F.P. Cebano Monregalese con lo scopo di iniziare un processo orientativo per il loro futuro. In particolare gli alunni della classe 5^A di Carassone hanno approfondito questo argomento lavorando con le loro maestre nell'ambito delle materie di studio. Attraverso l'analisi di grafici, la realizzazione di interviste, la conoscenza del territorio e lo studio dei settori, i ragazzi hanno capito la complessità dei mestieri, la necessità di un continuo aggiornamento e la dignità di ogni lavoro. Alla base di ogni mestiere e di ogni professione ci deve essere la passione che molto spesso nasce proprio da piccoli.

ANNO NUOVO...SCUOLA NUOVA

Nuova avventura per i bambini delle scuole di Mondovì Piazza.

Il prossimo anno scolastico 2016/2017, noi alunni della Scuola Primaria “Lidia Beccaria Rolfi” di Mondovì Piazza e tutti gli alunni della Scuola Media “Francesco Gallo” cambieranno sede. Questa scuola, dove abbiamo imparato a leggere e scrivere, dove abbiamo fatto nuove amicizie e abbiamo capito l'importanza di conoscere sempre nuove cose, verrà chiusa; infatti ci sposteremo in un edificio di nuova costruzione, adiacente alla nostra “vecchia” scuola. Sicuramente il cambiamento porterà vantaggi e alcuni svantaggi. Sarà una delle scuole più belle ed innovative di Italia, avrà attrezzature molto moderne e tecnologiche e avremo una palestra grande quasi il triplo di quella di adesso. L'edificio, inoltre, è stato costruito secondo principi di bioedilizia utilizzando, ad esempio, pannelli solari, quindi avrà consumi energetici molto bassi. I bambini della primaria non potranno più uscire in giardino durante l'intervallo per giocare a pallone e alcune aule avranno le finestre che si affacceranno verso i bastioni della città alta. In questa scuola si terrà un corso ad indirizzo musicale per gli alunni delle scuole medie che potranno imparare a suonare il flauto traverso, la chitarra, il pianoforte o il violino. Probabilmente già a Natale, grazie ai nuovi professori di strumento, suoneremo in un’orchestra. Questa possibilità si deve alla perseveranza del vecchio Preside Bruno Baudissone (nonno di uno di noi) che ha creduto fortemente nel potere della musica e dopo anni di discussioni e confronti è riuscito ad ottenere i permessi per attuarlo. Pur sapendo di andare in una scuola ricca di strumenti didattici e opportunità, siamo sicuri che la vecchia scuola ci mancherà. Riccardo, Giulia, Andrea e la classe 5^

GEOMETRA

MECCANICO

PILOTA AEREI

COMMESSA

CUOCO

AGRICOLTORE

VETERINARIO

MEDICO

ELETTRICISTA

ARCHEOLOGO

PETTINATRICE

ATTRICE

DESIGNER

CARABINIERE

SCIENZIATA

Grafico dei mestieri e delle professioni degli alunni della classe 5a di Carassone

SEZIONE V PRIMARIA: UNA PIACEVOLE NOVITÀ

BREVE RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DI

AUTOFINANZIAMENTO DELLA NOSTRA

SCUOLA

All’inizio dell’anno scolastico 2014/15 Teseo Ferrua, con

l’entusiasmo che lo contraddistingue, propose alla sua

classe (allora II G) di curare un giornalino di classe.

L’idea fu accolta favorevolmente e nello svolgere

dell’anno scolastico divenne un’idea vincente. I ragazzi

della II G 2014/15, a turno, si immedesimarono nella

parte del Direttore, del Caporedattore e di tutte quelle

figure che compongono una vera redazione. Grazie allo

slancio dei Docenti, la Classe, che fino ad allora aveva

avuto non pochi problemi di coesione, cominciò ad

intendersi e ad andare d’accordo; avevano finalmente

trovato un obiettivo comune.

Anche il successo economico dell’iniziativa fece la sua

parte nel sollevare lo spirito di gruppo. Verso la

primavera l’entusiasmo era alle stelle: Professori e

studenti lavoravano assiduamente al giornalino e

sperimentavano altre idee per l’autofinanziamento. Fu

così realizzato e stampato interamente dai ragazzi

l’elegantissimo biglietto dell’Albero della Vita, in onore

dell’Expo, grazie alla disponibilità dei tipografi

dell’Associazione Amici di Piazza, che guidarono la

classe in un interessante laboratorio tipografico su

macchine antiche.

Alla fine dell’anno scolastico 2014/15 la classe IIG aveva

“tirato su” un bel gruzzoletto che diede in custodia ai

rappresentanti dei genitori. Nel primo consiglio di classe

del successivo anno scolastico fu deciso di utilizzare il

guadagno per attrezzare la scuola di un nuovo computer

portatile e di un mini video proiettore, due cose di cui

l’attività didattica sentiva assoluta necessità. Furono

pertanto acquistati dai rappresentanti dei genitori: un PC

portatile HP Pavillon Intel Core i5 con monitor da 17”, 8

gb di ram ed 1 Tb di memoria al prezzo di € 667,99 più

1 € per 3 mesi di abbonamento al quotidiano Repubblica

Digitale ed un Proiettore Philips PicoPix PPX2055 al

prezzo di € 184,99.

Con l’anno scolastico 2015/16 la direzione del giornalino

fu condivisa parzialmente con la classe III H.

Ad inizio dell’anno scolastico l’Associazione Amici di

Piazza regalò alla Scuola Media di Piazza ben 500

magliette con lo stemma della nostra Scuola perché

venissero cedute agli studenti con il duplice scopo di

usarle come divisa per le ore di educazione fisica e di

autofinanziare la scuola con l’offerta che i genitori

avrebbero potuto fare alla scuola in cambio della

maglietta. L’operazione magliette continuerà per gli anni

a venire fino ad esaurimento ed auspichiamo che possa

rivelarsi una buona forma di sostentamento della scuola,

invitiamo pertanto i ragazzi che ancora non avessero la

maglietta a richiederla alla Professoressa Fracchia.

Anche il laboratorio di stampa svolto dalla II G per

i biglietti di Natale e la vendita degli stessi nell’isola

pedonale di Breo allestita per il Natale, ha fruttato

un bel po’ di soldini.

In cifre i nostri ragazzi, ben aiutati dagli insegnati,

tra l’anno scolastico 2014/15 ed oggi hanno

guadagnato quasi 1.700 euro per un netto in cassa

ad oggi di circa 850 euro. Con questi soldi si sta

valutando la possibilità di acquistare due casse

acustiche amplificate per l’impianto dell’aula di

musica. Va detto che le stampe del giornalino sono

curate da un rappresentante dei genitori a cui è

rimborsato il puro costo copia: per il 2014/2015 ha

inciso € 0,40 per il giornalino di 4 pagine, mentre

per il 2016 il costo copia scende ad € 0,24 per il

giornalino di 4 pagine (€ 0,48 per le 8 pagine degli

ultimi 2 numeri).

In qualità di rappresentanti dei genitori siamo fieri

del lavoro svolto così seriamente da nostri ragazzi

e ringraziamo i docenti che con entusiasmo hanno

integrato le ore di lezione in funzione di questa

attività che si è rivelata molto formativa.

Consideriamo l’esperienza di questi due anni

molto formativa ed auspichiamo che il testimone

della III G possa essere raccolto e portato avanti

dai ragazzi che seguiranno con lo stesso

entusiasmo e per molti anni ancora.

I rappresentanti dei genitori della Classe III G