Le modalità di realizzazione dell’Alternanza Scuola –Lavoro · Differenze tra stage e alternanza scuola - lavoro Tutor interno stage Docente di indirizzo Valutazione del percorso

Andrea Marchetti dirigente scolastico presso la DGOSV del Miur1

Le modalità di realizzazione dell’Alternanza Scuola – Lavoro

L’alternanza dei percorsi formativi tra scuola e azienda impone una trasformazione dell’attuale assetto didattico e spinge le Istituzioni Scolastiche a profonde innovazioni organizzative e gestionali.

L’aspetto principale di cambiamento riguarda la metodologia didattica in quanto l’alternanza scuola –lavoro si inquadra in un percorso ordinamentale che coinvolge l’intero consiglio di classe, come già previsto dai DD.PP.RR. 87, 88 e 89 del 2010.

Andrea Marchetti dirigente scolastico presso la DGOSV del Miur

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Metodologia didattica L’introduzione del sistema alternanza scuola -

lavoro in tutti gli indirizzi delle scuole secondarie di secondo grado comporta un ulteriore sforzo organizzativo in termini di risorse umane ed economiche da impegnare nella progettazione dei percorsi formativi rivolti agli studenti e nella formazione del personale docente che, in qualità di tutor interno, seguirà gli studenti in azienda e si rapporterà con i vari tutor aziendali delle imprese che li ospiteranno.


I modelli fino ad oggi sperimentati

formazione specialistica attraverso moduli didattici da realizzare nelle aziende

tirocinio formativo

utilizzo dei laboratori delle imprese

interventi di esperti nelle classi

percorsi strutturati sulle competenze trasversali e professionali

realizzazione di attività d’Impresa Formativa Simulata.


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La legge 107/2015 nei commi dal 33 al 43 dell’articolo 1,sistematizza l’alternanza scuola lavoro dall’a.s.2015-2016 nelsecondo ciclo di istruzione, attraverso:

a. la previsione di percorsi obbligatori di alternanza nelsecondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria disecondo grado, con una differente durata complessiva rispettoagli ordinamenti:

almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno200 ore nei licei, da inserire nel Piano triennale dell’offertaformativa;

b. la possibilità di stipulare convenzioni per lo svolgimento dipercorsi in alternanza anche con gli ordini professionali econ enti che svolgono attività afferenti al patrimonioartistico, culturale e ambientale o con enti dipromozione sportiva riconosciuti dal CONI;


d. la possibilità di realizzare le attività di alternanzadurante la sospensione delle attività didattiche eall’estero, nonché con la modalità dell’impresaformativa simulata;

e. l’emanazione di un regolamento con cui è definita la“Carta dei diritti e dei doveri degli studenti inalternanza scuola lavoro”, con la possibilità, per lostudente, di esprimere una valutazione sull’efficacia esulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo distudio ;

f. l’affidamento alle scuole secondarie di secondogrado del compito di organizzare corsi diformazione in materia di tutela della salute edella sicurezza nei luoghi di lavoro secondo quantodisposto dal d.lgs. 81/2008.


All’interno del sistema educativo del nostro paese l’alternanzascuola lavoro è stata proposta come metodologia didattica per:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalentisotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti deipercorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente laformazione in aula con l'esperienza pratica;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici eformativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nelmercato del lavoro;

c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne levocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimentoindividuali;

d) realizzare un organico collegamento delle istituzioniscolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile,che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cuiall'articolo 1, comma 2, nei processi formativi;


La personalizzazione dei percorsi. La GuidaOperativa del MIUR fornisce alcune precisazioni inmerito. Premesso che occorre coinvolgere tutti glistudenti vi è un’ulteriore indicazione dei soggetti sucui è opportuno porre attenzione per la realizzazionedi percorsi personalizzati:

studenti con difficoltà nel percorso interno, chepossono trovare nell’alternanza modi alternativi diesprimere le proprie capacità;

studenti solidi dal punto di vista delle conoscenze(cosiddette “eccellenze”).

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La co-progettazione scuola - azienda

Le modalità di co - progettazione con le aziende

La co – progettazione dell’intero percorso,

1. sia delle attività in aula

2. sia dei periodi di permanenza nella strutturaospitante, condivisa non solo dai docenti della scuolae dai responsabili della struttura stessa, ma anchedallo studente, che assume così una consapevolezza euna responsabilità diretta nei confronti del proprioapprendimento


Altro esempio di alternanza è costituito dalleesperienze di Scuola impresa, che si sono sviluppatesoprattutto in alcuni indirizzi dell’istruzione tecnica eprofessionale. Le scuole possono commercializzarebeni o servizi prodotti durante le attività didattichecon l’obbligo di reinvestere gli utili a scopo didattico.

Vari istituti, per consentire ai propri studenti diformarsi attraverso esperienze di lavoro organizzateall’interno della stessa istituzione scolastica, hannocostituito un’impresa formativa strumentale. Ne sonoun esempio le aziende agrarie annesse agli istitutitecnici e professionali agrari o i ristoranti didatticiattivati da alcuni istituti alberghieri.


Elementi indispensabili per la strutturazione di un percorso scuola - lavoro

La co-progettazione

un accordo tra i vari soggetti (scuola/impresa o altrastruttura ospitante)

la progettazione dell’intero percorso, sia delle attivitàin aula che dei periodi di permanenza nella strutturaospitante

la rilevanza delle attività previste dal progetto dialternanza rispetto al percorso individuale diapprendimento

un flusso costante di informazioni tra i vari soggetticoinvolti


Le azioni che il Collegio dei Docenti dovrà intraprendere

Ridefinire l’impianto curricolare in una logica dididattica per competenze. A questo scopo èopportuno sottolineare l’importante ruolo cherivestono i Comitati Tecnici Scientifici (CTS) degliIstituti Tecnici e professionali e i Comitati Scientifici(CS) dei Licei, in quanto, questi organismi compostida più soggetti rappresentativi delle realtàprofessionali territoriali e dell’università, potrannofornire fondamentali indicazioni per individuare ilprofilo d’uscita degli studenti e strutturareadeguatamente il percorso scuola – lavoro


Comitato tecnico

Scientifico

Gruppi disciplinari

Consigli di classe

Dipartimenti

Collegio dei docenti


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Differenze tra stage e alternanza scuola -lavoro

Tutor interno stage

Docente di indirizzo

Valutazione del percorso

stage

Tutor alternanza

scuola - lavoro

Docente delle discipline di indirizzo/altre discipline

Valutazione effettuata su tutte le discipline del c. di c.

coinvolte nel percorso


Ciclo delle competenze

Proposte del C.T.S.

Elaborazione delle proposte del CTS in commissione alternanza e in C. dei D.

Consigli di c. gruppi disciplinari

dipartimenti

Condivisione del percorso

programmato e della valutazione

col tutor aziendale

Commissione alternanza

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Tempi e metodi di progettazione L’attività di alternanza si configura come un percorso unico e articolato da

realizzare in contesti operativi con una forte integrazione ed equivalenza formativatra esperienza scolastica ed esperienza lavorativa.

L’alternanza va programmata in una prospettiva pluriennale. Può prevedere unapluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro:

1. incontro con esperti,

2. visite aziendali,

3. ricerca sul campo,

4. simulazione di impresa,

5. project work in e con l’impresa,

6. tirocini,

7. progetti di imprenditorialità

8. contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero, in un processo gradualearticolato in fasi.

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FASI ORGANIZZATIVE DEL PERCORSO DI

ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

FASE 1

Il Collegio dei docenti al termine dell’annoantecedente l’inizio delle attività di alternanza scuola –lavoro delibera l’organizzazione dei percorsid’alternanza e costituisce un gruppo di lavoro ocommissione che individui le finalità del progettod’Istituto, i criteri d’attuazione e di valutazione e ilmonitoraggio del percorso formativo in azienda


FASE 2

il gruppo di lavoro per l’alternanza presenterà al collegio dei docenti:

1. il progetto di alternanza di Istituto

2. le modalità di attuazione e di valutazione degli allievi

3. i criteri di selezione dei destinatari (se rivolti a piccoli gruppi per classi o a classi intere)

4. le disponibilità delle aziende.


FASE 3I consigli di classe elaborano

una programmazione specifica per l’attività dialternanza.

individuano al loro interno un responsabiledell’attuazione dello stage che normalmente è coluiche ricopre il ruolo di tutor interno.

adottanore una programmazione modulare in mododa individuare con esattezza i tempi di realizzazionedel percorso di alternanza e delle unità didatticheelaborate specificamente per il percorso scuola –lavoro.


FASE 4

I tutor interni incontrano i tutor aziendali al fine di verificare la congruità degli obiettivi fissati coinvolgendoli nella progettazione del percorso


FASE 5 Si preparano tutti i documenti obbligatori che

accompagnano l’alunno nel corso dell’attività di alternanza(convenzioni, progetti formativi, lettera alle famiglie, ecc…)e si effettuano le comunicazioni agli enti di vigilanza (Inail)e alla compagnia di assicurazione.

Si attivano i percorsi di alternanza che saranno collocati neiperiodi individuati dal Collegio dei Docenti.

Normalmente i periodi dell’alternanza scuola – lavorodovrebbero rientrare nel monte orario complessivo previstodai piani di studi dei singoli indirizzi, attualmente 200 per iLicei o 400 ore per gli Istituti Tecnici e Professionali in 3anni pari a circa 135 ore annue (ossia 2 – 3 settimane peranno).


L’inserimento degli studenti nelle strutture ospitanti

tutto o in parte, nell’ambito dell’orario annuale deipiani di studio

oppure nei periodi di sospensione delle attivitàdidattiche come sviluppo di attività finalizzate alraggiungimento degli obiettivi formativi previsti nelprogetto educativo personalizzato

oppure al di fuori del piano orario settimanaleprevisto per i singoli indirizzi di studio (es. alpomeriggio dopo l’attività ordinaria del mattino)


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FASE 6

Al termine delle attività, il gruppo di lavoro: raccoglie i dati che emergono dagli strumenti di

monitoraggio e valutazione del percorso scuola –lavoro

elabora le eventuali misure correttive delle criticitàemerse

illustra i risultati ai singoli consigli di classe che aloro volta analizzeranno i dati emersi per gliaspetti di propria competenza e formuleranno levalutazioni dei singoli studenti che hannopartecipato a questa esperienza

raccoglie i report di autovalutazione e valutazionedegli studenti sui percorsi di alternanza


Il ruolo del Tutor Internoa) elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato

che verrà sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante,studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale);

b) assiste e guida lo studente nei percorsi di Alternanza e ne verifica, incollaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento;

c) gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza diAlternanza Scuola Lavoro, rapportandosi con il tutor esterno;

d) monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovesseroemergere dalle stesse;

e) valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenzeprogressivamente sviluppate dallo studente;


Il ruolo del Tutor Internoe) valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le

competenze progressivamente sviluppate dallo studente;

f) promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e lacoerenza del percorso di Alternanza, daparte dello studente coinvolto;

g) informa gli organi scolastici preposti (Dirigente interno,Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato TecnicoScientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullosvolgimento dei percorsi, anche ai fini dell’eventualeriallineamento della classe;

h) assiste il Dirigente interno nella redazione della scheda divalutazione sulle strutture con le quali sono state stipulatele convenzioni per le attività di Alternanza,evidenziandone il potenziale formativo e le eventualidifficoltà incontrate nella collaborazione.


Il ruolo del Tutor EsternoE’ selezionato dalla Struttura ospitante e svolge le seguenti funzioni:

a) collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione evalutazione dell’esperienza di Alternanza;

b) favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, loaffianca e lo assiste nel percorso;

c) garantisce l’informazione/formazione dello/degli studente/i suirischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne;

d) pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo,coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nellastruttura ospitante;

e) coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza;

f) fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati pervalutare le attività dello studente e l’efficacia del processoformativo.


La valutazione degli apprendimenti

la valutazione degli apprendimenti relativi al percorsodi alternanza scuola – lavoro dovrà interessare tutte lediscipline presenti nel consiglio di classe o quellematerie che hanno contribuito concretamente allarealizzazione del percorso scuola - lavoro attraverso


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La valutazione si compone di due parti distinte, maentrambe concorrono a fornire il quadro finale dellavalutazione del’allievo:

1. valutazione finale degli apprendimenti e sulvoto di condotta a conclusione dell’anno interno

2. certificazione delle competenze acquisite. Lacertificazione delle competenze sviluppate attraversola metodologia dell’alternanza scuola - lavoro puòessere acquisita negli scrutini intermedi e finali deglianni scolastici compresi nel secondo biennio enell’ultimo anno del corso di studi


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La validità dei percorsi in alternanza è subordinata alla frequenzacostante dello studente alle attività di alternanza

nell’ipotesi in cui i periodi di alternanza si svolgano durantel’attività didattica, la presenza dell’allievo registrata neisuddetti percorsi va computata ai fini del raggiungimento dellimite minimo di frequenza, pari ad almeno tre quarti dell’orarioannuale personalizzato, oltre che ai fini del raggiungimento delmonte ore previsto dal progetto di alternanza;

qualora, invece, i periodi di alternanza si svolgano, del tutto o inparte, durante la sospensione delle attività didattiche (adesempio, nei mesi estivi), fermo restando l’obbligo di rispetto dellimite minimo di frequenza delle lezioni, la presenza dell’allievoregistrata durante le attività presso la struttura ospitanteconcorre alla validità del solo percorso di alternanza che richiede,come sopra specificato, la frequenza di almeno tre quarti delmonte ore previsto dal progetto.


Valutazione e monitoraggio dell’attività di alternanza scuola – lavoro

descrizione delle attività svolte anche in contestilavorativi;

individuazione degli strumenti per la valutazione dellecompetenze da certificare;

descrizione delle competenze acquisite nei percorsi inalternanza;

monitoraggio e valutazione in itinere e in esito.


Gli strumenti di monitoraggio e di valutazione

Questionario di autovalutazione dello studente

Questionario valutazione tutor aziendale

Questionario tutor interno

Questionario di monitoraggio

Registro studente



Gli obblighi formativi della scuola in ambito di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro

lo studente che va in tirocinio deve aver già effettuato,nella maggior parte dei casi, la formazione come“lavoratore” (ai sensi dell’art. 37 del DLgs 81/08)secondo i criteri dettati dagli Accordi Stato-Regioni didicembre 2011


una parte “generale” di 4 ore uguale per tutti ilavoratori (concetti di rischio, danno, prevenzione,figure della prevenzione aziendale, organi di vigilanzae controllo, ecc.)

una parte “specifica” legata ai rischi presenti inazienda, della durata di 4, 8 o 12 ore a secondadell’appartenenza dell’azienda stessa ad una delleclassi di rischio basso, medio, alto individuate dagliAccordi Stato-Regioni con riferimento al codiceATECO dell’attività


Il datore di lavoro in primo luogo dovrà integrare ildocumento di Valutazione dei Rischi con i rischiaggiuntivi per l’azienda derivanti dalla presenzatemporanea di una persona in giovane età edinesperta, indicare i locali ai quali ha accesso e leattività che svolgerà (che devono coincidere con quelledescritte nel progetto formativo) ed i rischi relativi.


Visita medica di sorveglianza sanitaria

La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medicocompetente quando nella Valutazione dei Rischiaziendale risulti la presenza di rischi di cui al DLgs81/08 o ad altra normativa specifica o indicazioni dellaCommissione Consultiva Permanente.


Obblighi della Scuola per gli stage

I tirocini in base alla L. 196/97 e Decreto attuativo sisvolgono sulla base di una apposita Convenzione, cuideve essere allegato il “progetto formativo e diorientamento”, gli estremi delle assicurazioni I.N.A.I.L.e di quella privata per la responsabilità civile versoterzi ed il nominativo del tutore individuato dallascuola come responsabile didattico-organizzativo delleattività. Questi sono adempimenti che riguardano lascuola.


Durante lo svolgimento del percorso in alternanza scuolalavoro il/i beneficiario/i del percorso è tenuto/sono tenutia:

a) svolgere le attività previste dal percorso formativopersonalizzato;

b) rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza esalute sui luoghi di lavoro, nonché tutte le disposizioni,istruzioni, prescrizioni, regolamenti interni, previsti a talescopo;

c) mantenere la necessaria riservatezza per quanto attieneai dati, informazioni o conoscenze in merito a processiproduttivi e prodotti, acquisiti durante lo svolgimentodell’attività formativa in contesto lavorativo;

d) seguire le indicazioni dei tutor e fare riferimento ad essiper qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o altreevenienze;

e) rispettare gli obblighi di cui al D.Lgs. 81/2008, art. 20.


Il tirocinante è equiparato ad un lavoratore neiconfronti del datore di lavoro ospitante. Questi inprimo luogo dovrà integrare il documento diValutazione dei Rischi con i rischi aggiuntivi perl’azienda derivanti dalla presenza temporanea di unapersona in giovane età ed inesperta, indicare i locali aiquali ha accesso e le attività che svolgerà (che devonocoincidere con quelle descritte nel progetto formativo)ed i rischi relativi.


il datore di lavoro dovrà:

informare il tirocinante sui rischi dell’attività ingenerale e legati alla sua mansione in particolare,integrare la formazione già ricevuta, e ove necessarioeffettuare l’addestramento sottoporlo a sorveglianzasanitaria, ove necessaria in base alla Valutazione deiRischi consegnare D.P.I. previsti in base allaValutazione dei Rischi.


visita medica di sorveglianza sanitaria

I rischi per la salute trattati dal DLgs 81/08 sono:

rischio da movimentazione manuale di carichi e sovraccarico biomeccanico;

utilizzo sistematico o abituale per venti ore settimanali di videoterminale (VDT)

rischi fisici: rumore, ultrasuoni e infrasuoni, vibrazioni mano braccio e a corpo intero, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche artificiali, atmosfere iperbariche, microclima

rischio chimico; cancerogeni e mutageni, amianto

rischio biologico


Numero di allievi che un’impresa può accogliere per un tirocinio curriculare

a) aziende con non più di cinque dipendenti a tempoindeterminato, un tirocinante;

b) con un numero di dipendenti a tempoindeterminato compreso tra sei e diciannove, non piùdi due tirocinanti contemporaneamente;

c) con più di venti dipendenti a tempo indeterminato,tirocinanti in misura non superiore al dieci per centodei suddetti dipendenti contemporaneamente.


Il patto formativo

Rispetto degli obblighi in alternanza (rispetto di persone e cose,abbigliamento e linguaggio adeguati all’ambiente, osservanza dellenorme aziendali di orari, di igiene, sicurezza e salute, riservatezzarelativamente ai dati acquisiti in azienda)

competenze in esito al percorso

attività da svolgere secondo gli obiettivi, i tempi e le modalitàpreviste

indicazioni del tutor esterno e del tutor interno

risultati di apprendimento attesi dall’allievo in esito all’esperienzadi alternanza

valutazione nell’ambito delle diverse discipline.


Requisiti delle strutture ospitanti

I soggetti ospitanti devono essere in possesso di:

a) capacità strutturali, ovvero spazi adeguati per consentire l’eserciziodelle attività previste in alternanza scuola lavoro e, in caso di studenticon disabilità, l’abbattimento delle eventuali barriere architettoniche;

b) capacità tecnologiche, ossia la disponibilità di attrezzature idoneeper l’esercizio delle attività, in regola con le norme vigenti in materia diverifica e collaudo tecnico, tali da garantire un’esperienza adeguata ediretta del processo di lavoro in condizioni di sicurezza;

c) capacità organizzative, consistenti in adeguate competenzeprofessionali per la realizzazione delle attività; a tal fine deve esseregarantita la presenza di un tutor incaricato dalla struttura ospitante,anche esterno alla stessa, a supporto delle attività di alternanza scuolalavoro con oneri a carico del soggetto ospitante.

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Impresa formativa simulata La Guida operativa dà ampio risalto all’Impresa

Formativa Simulata (IFS)

Essa riproduce nella scuola la situazione operativadell’azienda reale, attraverso forme di simulazione delprocesso di gestione e con la collaborazione di unesperto/tutor aziendale. Gli unici elementi non realisono le merci e il denaro.


L'esperienza aziendale, infatti, viene praticata a scuolain laboratorio e riproduce tutti gli aspetti di un’aziendareale, con il tutoraggio di un’azienda di normaoperante nel territorio in cui è sita la scuola.

L’Impresa Formativa Simulata rappresenta, quindi,un’opportunità per realizzare l’alternanza scuolalavoro, anche in quelle istituzioni scolastiche il cuiterritorio presenta un tessuto imprenditoriale pocosviluppato e offre, al contempo, la possibilità dicoinvolgere nell’esperienza di alternanza scuola –lavoro intere classi


IFS È una delle modalità di realizzazione dell’alternanza scuola lavoro,

attuata mediante la costituzione di un’azienda virtuale animata daglistudenti, che svolge un’attività di mercato in rete e fa riferimento adun’azienda reale (azienda madrina) che costituisce il modello diriferimento da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale

Si avvale di una metodologia didattica che utilizza in modo naturaleil problem solving, il learning by doing, il cooperative learning ed ilrole playing

Tende a riprodurre un ambiente simulato che consenta all’allievo diapprendere nuove competenze sotto il profilo operativo, rafforzandoquelle conoscenze e competenze apprese nel corso degli studi

Gli studenti, con l’impresa formativa simulata, assumono il ruolo diimprenditori e riproducono in laboratorio il modello lavorativo diun’azienda vera, apprendendo i principi di gestione attraverso il fare


L’IFS riproduce nella scuola la situazione operativadell’azienda reale, attraverso forme di simulazione delprocesso di gestione e con la collaborazione di unTutor Aziendale

Gli unici elementi non reali sono le merci e il denaro

In attesa di un prossimo intervento legislativo checonsenta alle scuole di svolgere un ruolo più attivo diesperienza pratica attraverso attività aperte alpubblico: dal ristorante al catering all’agriturismo,reinvestendo gli utili ricavati in dotazionitecnologiche per la scuola


3ATC

MODULI DI ORIENTAMENTO TRASVERSALI

Tema Modalità ore Materia

Sicurezza sui luoghi di lavoro MODULO CURRICOLARE 10 GESTIONE CANTIERE

Diritto del lavoro MODULO CURRICOLARE 4 ESTIMO

Conoscenza dei ruoli e organizzazione aziendale MODULO CURRICOLARE 6 IMPIANTI

Tecniche di Comunicazione MODULO CURRICOLARE 6 ITALIANO

La ricerca attiva del lavoro (CV) MODULO CURRICOLARE 4 ITALIANO

Codice sulla Privacy MODULO PIATTAFORMA TRIO 4 ESTIMO

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MODULI DI ORIENTAMENTO SPECIFICI

Rendimento energetico in edilizia MODULO PIATTAFORMA TRIO 4 IMPIANTI

Elementi di bio edilizia MODULO PIATTAFORMA TRIO 6 GEOPEDOLOGIA

Le politiche energetiche, ambientali, territoriali MODULO PIATTAFORMA TRIO 10 IMPIANTI

Microlingua Inglese di settore MODULO CURRICOLARE 4 LINGUA INGLESE

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IMPRESA FORMATIVA SIMULATA MODULI CURRICOLARI TUTTE

ESPERIENZA LAVORATIVA/OSSERVATIVA STAGE AZIENDALE 108 -

ACQUISIZIONE DEL CERTIFICATO DI COMPETENZE E QUALIFICA PROFESSIONALE DI:Tecnico della progettazione ed elaborazione di sistemi di risparmio energetico

su PIATTAFORMA TRIO

49

3BLO



Sicurezza sui luoghi di lavoro MODULO PIATTAFORMA TRIO 10 SCIENZE MOTORIE



Codice sulla Privacy MODULO PIATTAFORMA TRIO 4

24


Organizzazione del SSN/ASL MODULO INT. ESTERNO 4 DOCENTE ESTERNO

Politiche energetiche, ambientali, territoriali MODULO PIATTAFORMA TRIO 6 SCIENZE

Potenziamento lingua straniera Inglese MODULO PET 30 LINGUA INGLESE

40



VACANZA STUDIO/LAVORO ESTERO RESIDENZIALE ESTERO -50

3AEN



Sicurezza sui luoghi di lavoro MODULO PIATTAFORMA TRIO 10 CUCINA

Diritto del lavoro MODULO CURRICOLARE 4 DIRITTO

Conoscenza dei ruoli e organizzazione aziendale MODULO CURRICOLARE 6 DIRITTO/CUCINA



Codice sulla Privacy MODULO PIATTAFORMA TRIO 4 DIRITTO

34


HACCP MODULO PIATTAFORMA TRIO 7 ALIMENTAZIONE

Intolleranze e allergie alimentari MODULO CURRICOLARE 5 ALIMENTAZIONE

Menu e ricette MODULO CURRICOLARE 6 CUCINA

ESP for special menus MODULO CURRICOLARE 6 LINGUA INGLESE

Microlingua Tedesca di settore 4 LINGUA TEDESCA

28



51

3BEN



Sicurezza sui luoghi di lavoro MODULO PIATTAFORMA TRIO 10 CUCINA


Conoscenza dei ruoli e organizzazione aziendale MODULO CURRICOLARE 6 DIRITTO/CUCINA




34


HACCP MODULO PIATTAFORMA TRIO 7 ALIMENTAZIONE


Menu e ricette MODULO CURRICOLARE 5 CUCINA

Microlingua Straniera di settore MODULO CURRICOLARE 10 LINGUE STRANIERE

27


ESPERIENZA LAVORATIVA/OSSERVATIVA STAGE AZIENDALE 180 -52

3AAT



Sicurezza sui luoghi di lavoro MODULO PIATTAFORMA TRIO 10 ACCOGLIENZA


Conoscenza dei ruoli e organizzazione aziendale MODULO CURRICOLARE 6 DIRITTO/ACCOGLIEN.




34


Web marketing MODULO INTERVENTO EST. 4 DOCENTE EST.


Le dinamiche relazionali MODULO INTERVENTO EST. 4 DOCENTE EST.

Geografia e Storia dell’Arte MODULO INTERVENTO EST. 10 DOCENTE EST.

Microlingua di settore MODULO CURRICOLARE 10 LINGUE STRANIERE

33



53

4BTC



Gli impianti solari termici MODULO PIATTAFORMA TRIO 5 IMPIANTI

Gli impianti fotovoltaici e loro integrazione MODULO PIATTAFORMA TRIO 5 IMPIANTI

Il problem solving e il lavoro in team MODULO PIATTAFORMA TRIO 7 ITALIANO

Gestione flussi informativi e comunicativi MODULO PIATTAFORMA TRIO 5 LINGUA INGLESE

I piani regolatori generali MODULO PIATTAFORMA TRIO 10 GEOPEDOLOGIA

Testimonianze di cultura d’impresa INTERVENTI EST 8 DOCENTE EST.


44

ORIENTAMENTO TRASV. 1° ANNO MODULI 54

ESPERIENZA OSSERVATIVA 1° ANNO STAGE AMMINISTRAZIONI 60

ESPERIENZA LAVORATIVA STAGE AZIENDALE

54

4BLO



Strategie di promozione della BibliotecaMODULO PIATTAFORMA

TRIO10 ITALIANO

Il problem solving e il lavoro in teamMODULO PIATTAFORMA

TRIO7 ITALIANO

Testimonianze di cultura d’impresa INTERVENTI EST 8 DOCENTE EST.

Codice sulla PrivacyMODULO PIATTAFORMA

TRIO4 DOCENTE EST.

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ESPERIENZA OSSERVATIVA 1° ANNO 0

ESPERIENZA LAVORATIVA STAGE AZIENDALE 108

55

4BSV



Slow food MODULO INTERVENTO EST. 5 DOCENTE EST.

Enografia nazionale MODULO CURRICOLARE 5 SALA

Microlingua di settore MODULO CURRICOLARE 7 LINGUE STRANIERE


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ESPERIENZA LAVORATIVA 1° ANNO STAGE AZIENDALE 108


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4AATMODULI DI ORIENTAMENTO SPECIFICI


Le soluzioni di conflittiMODULO INTERVENTO

EST4 DOCENTE EST.

Microlingua di settore MODULO CURRICOLARE 8LINGUE

STRANIERE

Web marketingMODULO INTERVENTO

EST4 DOCENTE EST.

Marketing e promozione turistica: incomingMODULO PIATTAFORMA

TRIO5 ACCOGLIENZA

Codice sulla PrivacyMODULO PIATTAFORMA

TRIO4 DIRITTO

44


ESPERIENZA LAVORATIVA 1° ANNO STAGE AZIENDALE 108


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58



Sicurezza sui luoghi di lavoro MODULO CURRICOLARE 10 GESTIONE CANTIERE

Diritto del lavoro MODULO CURRICOLARE 4 ESTIMO

Conoscenza dei ruoli e organizzazione aziendale MODULO CURRICOLARE 6 IMPIANTI




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Rendimento energetico in edilizia MODULO PIATTAFORMA TRIO 4 IMPIANTI

Elementi di bio edilizia MODULO PIATTAFORMA TRIO 6 GEOPEDOLOGIA

Le politiche energetiche, ambientali, territoriali MODULO PIATTAFORMA TRIO 10 IMPIANTI

Microlingua Inglese di settore MODULO CURRICOLARE 4 LINGUA INGLESE

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ACQUISIZIONE DEL CERTIFICATO DI COMPETENZE E QUALIFICA PROFESSIONALE DI:Tecnico della progettazione ed elaborazione di sistemi di risparmio energetico

su PIATTAFORMA TRIO

3ATC

Il Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola - Lavoro

Il Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola - Lavoro ha lo scopo di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti.

Il Registro prevede due specifiche sezioni:

l’alternanza scuola – lavoro

esperienze di lavoro da svolgersi attraverso l’apprendistato di I livello

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In entrambe le sezioni, aperte e liberamente consultabili, si possonoiscrivere gratuitamente le imprese e gli enti pubblici e privati,disponibili a svolgere i percorsi di alternanza, anche in apprendistato. Perciascuna azienda sono riportati dati e informazioni utili alle Istituzionescolastiche che si apprestano a cercare le strutture ospitanti più rispondentiai propri percorsi scolastici. Le informazioni che si possono ottenere sono:

il numero massimo di studenti che possono essere accolti il periodo di alternanza la capacità organizzativa dell’impresa o del soggetto privato; le collaborazioni già attivate con altri operatori (università, Enti Pubblici

altre Istituzioni scolastiche ecc..) la figura professionale richiesta i posti disponibili la sede dell’azienda la descrizione delle attività i contatti dell’azienda

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Le FAQ sull’alternanza

Il sito sull’alternanza prevede uno spazio che è in via di implementazione in cui l’Ufficio IV del MIUR fornisce le risposte ai principali quesiti che sono posti dalle Istituzioni scolastiche. Il servizio è entrato in funzione in questo anno scolastico

Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro

Le attività di Alternanza Scuola Lavoro sono aggiuntive rispetto all’orario delle lezioni?

Gli studenti sono obbligati a svolgere le attività in alternanza scuola lavoro?

Le attività di alternanza incidono sulla frequenza alle lezioni?

I periodi di apprendimento all'estero possono essere compresi nelle esperienze di alternanza?

I corsi professionalizzanti frequentati autonomamente dagli studenti a proprie spese possono essere compresi nel monte ore riservato alle esperienze di alternanza scuola lavoro?

Le attività di alternanza possono essere sviluppate all'interno dell'azienda agraria annessa all'istituzione scolastica?

Come conciliare le attività di alternanza organizzate dalla scuola in orario pomeridiano con la frequenza del Conservatorio?

Le associazioni sportive possono partecipare all'organizzazione dell'alternanza scuola lavoro per gli studenti che praticano attività sportive agonistiche?

L'alternanza scuola lavoro può essere sviluppata in collaborazione con un'associazione senza fini di lucro che non ha dipendenti assunti a tempo indeterminato?

Funzione tutoriale

Il tutor scolastico deve sempre accompagnare gli studenti in azienda?

Come retribuire le funzioni tutoriali?

Salute e sicurezza in alternanza scuola lavoro

Quale formazione sulla sicurezza è necessario garantire agli studenti in alternanza?

È obbligatoria la visita medica per gli studenti in alternanza scuola lavoro?

Le regole per la tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti valgono anche per gli studenti impegnati in attività di alternanza scuola lavoro?

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1 – Alternanza scuola lavoro negli enti di tipo associativo, che svolgono attività culturale o sportiva

2 – Ricorso ad agenzie esterne quali figure mediatrici tra scuola e impresa, o che offrono “pacchetti” per la realizzazione di attività di alternanza scuola lavoro

3 – Alternanza scuola lavoro per studenti-atleti di alto livello agonistico

4 – Compensi a esperti aziendali per opera legata alle attività di alternanza scuola lavoro

5 – Alternanza scuola lavoro per studenti che ripetono la classe

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11 – Buoni pasto riconosciuti agli studenti in alternanza

12 – Impiego di “badge” o “cartellini presenza” per gli studenti in alternanza

13 – La privacy nella attività di alternanza scuola lavoro

14 – Le coperture assicurative degli studenti in alternanza scuola lavoro

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15 – Gli atti negoziali obbligatori nelle attività di alternanza scuola lavoro

16 – L’alternanza scuola lavoro durante il periodo delle vacanze estive

17 – Aspetti disciplinari nelle attività di alternanza scuola lavoro

Piano economico dell’Alternanza Le spese che possono essere finanziate attraverso i fondi

dell’alternanza debbono essere tutte previste nella scheda finanziaria del progetto che potrebbe essere così costituita:

Spese per docenze esperti e tutor aziendali

Compensi per tutor interno

Spese per vitto allievi e tutor interno, alloggio, trasporto, eventuali spese per alunni diversamente abili

Eventuali spese di assicurazione allievi (se non incluse nella polizza assicurativa della scuola)

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Spese di gestione e funzionamento: materiale di consumo e didattico (escluso materiali di laboratorio), spese generali: luce, telefono, stampanti, collegamenti telematici, etc.

Supporto personale ATA impegnato nelle attività di amministrazione relative all’organizzazione dei percorsi di ASL.

Spese di organizzazione.

Gruppo di progetto (commissione) e coordinamento progetto.

certificazione allievi, esami, monitoraggio, verifica, valutazione, consulenze (es. realizzazione di prodotti didattici specifici anche multimediali).

Eventuali spese di pubblicità connesse alla realizzazione del progetto

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rimborso spese per i viaggi sostenuti dagli studenti impegnati nell’attività di alternanza scuola lavoro per recarsi presso le strutture aziendali che li ospitano

Non sono ammessi costi forfetari

Le schede finanziarie dell’alternanza scuola – lavoro devono essere vistate dai revisori dei conti

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Soggetto Impresa

Formazione scolastica Analisi dell’ambiente/clima lavorativo

Formazione in alternanza Consulenza organizzativa

Stage Analisi delle competenze dell’allievo in azienda

Accordi/convenzioni/patto formativo

Verifiche del percorso d’inserimento

Tutorship in azienda Tutor aziendale


Progetti di inserimento scuola-lavoro per studenti con percorso differenziato

in co – progettazione con l’U.C.M.

Sono percorsi condivisi tra la scuola e gli operatoridel Collocamento Mirato, di proporre ai giovanialunni disabili un percorso formativo e di istruzionefinalizzato ad un inserimento lavorativo graduale e“mirato”.


La realizzazione dei percorsi scuola -lavoro

co-progettazione con struttura ospitante operatore socio –sanitario e Ufficio di collocamento mirato

accordo tra i soggetti (scuola/impresa o altra struttura ospitante)

progettazione dell’intero percorso, sia delle attività in aula che dei periodi di permanenza nella struttura ospitante

collegamento tra le attività previste dal progetto di alternanza rispetto al percorso individuale di apprendimento

flusso costante di informazioni tra i vari soggetti coinvolti


Progetti di alternanza scuola-lavoro per studenti diversamente abili

L’inserimento di studenti disabili (iscritti negli elenchi della

legge 68/99) valutati idonei per intraprendere un percorso

finalizzato all’inserimento lavorativo, presso aziende soggette

agli obblighi della legge 68/99, avviene attraverso convenzioni

promosse dalla scuola che prevedono il tutoraggio (tutor

qualificati in inserimenti lavorativi e insegnanti di sostegno)

Monitoraggio del percorso di inserimento da parte del

Collocamento Mirato

Attivazione del tirocinio formativo Legge 68/99 finalizzato

all’assunzione, a conclusione del percorso scolastico, in caso di

valutazione positiva del percorsoAndrea Marchetti dirigente scolastico presso la DGOSV del Miur

Le finalità dei progetti scuola - lavoro

Consentono di valorizzare e stimolare le potenzialità lavorative degli studenti disabili

Consentono una valutazione del livello di educazione al lavoro dello studente diversamente abile

Possono prevenire il rischio di abbandono scolastico

Possono essere valido strumento di prevenzione di prolungati periodi di disoccupazione


Chi può partecipare ai percorsi scuola -lavoro

iscritti agli ultimi anni della scuola media superiore

iscritti negli elenchi della Legge 68/99

valutati idonei per intraprendere un percorso finalizzato all’inserimento lavorativo


Stage scuola-lavoro per studenti diversamente abili

Consente all’azienda di effettuare un inserimento graduale dello studente in situazione di handicap, concordando con la scuola un percorso formativo mirato

È considerato dal Collocamento Mirato un “assolvimento virtuale” dell’obbligo di assunzione in riferimento al posto “occupato dallo studente”

Non costituisce un “vincolo” per l’azienda ospitante

È esperienza di alto valore sociale, formativo e valutativo

Elementi fondamentali nella elaborazione delle certificazioni di competenze/abilità

delle competenze

LAVORATIVE TRASVERSALI

COMUNICAZIONE EFFICACE RELAZIONALI

TECNICHE/PROFESSIONALI

AMBITO FUNZIONALE

Un esempio di scheda di valutazione delle competenze per studenti diversamente abili impegnati in percorsi scuola – lavoro organizzati in co – progettazione con Ufficio di collocamento mirato e azienda


Studenti con disturbo specifico di apprendimento


La griglia di valutazione delle attività svolte nei percorsi di alternanza scuola – lavoro

Attenzione alla competenza più che alla forma

Attenzione ai processi più che al solo “prodotto” elaborato

La valutazione dei livelli delle competenze raggiunte nei percorsi di alternanza scuola - lavoro

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Documents

Le modalità di realizzazione dell’Alternanza Scuola –Lavoro · Differenze tra stage e alternanza scuola - lavoro Tutor interno stage Docente di indirizzo Valutazione del percorso