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Le Macchine Volanti! Ecco una presentazione sul volo umano, riassunto e schematizzato con le immagini.

Le Macchine Volanti!

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Le Macchine Volanti!Ecco una presentazione sul volo

umano, riassunto e schematizzato con le immagini.

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Quella antica passione…• Il volo veniva studiato perfino dagli antichi Greci, ma mancava

una cultura che potesse indurre a capire i vari principi di questa materia. Poi però, arrivò Leonardo da Vinci, che si mise al lavoro e

ideò il mai più ritrovato paracadute!

Ecco uno dei suoi famosi disegni, in cui per la prima

volta viene rappresentato un paracadute con tanto di principi fisici e formule!

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Il primo vero e documentato volo…

• E nel 1782 arrivarono due fratelli molto intelligenti, Etienne e Joseph Montgolfier, che inventarono il pallone aerostatico, o per

meglio dire la “mongolfiera”.

Questa è una locandina diffusa dal governo Francese dell’epoca, per pubblicizzare

la mongolfiera e il suo paese.

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Ecco il dirigibile!• Il primo fu inventato nel 1852 da (stranamente ) un

francese, Giffard. Assomigliava ancora molto alla mongolfiera, come si può vedere …

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Il principio della portanza …• Ecco arrivare nel 1877 l’italiano Enrico Forlanini, che inventò il

primo elicottero a motore. Studiò su ricerche ed esperimenti di altri però … e indovinate il primo da cui partì! LEONARDO DA VINCI, marchiò a fuoco gli studi successivi sul principio della

portanza!

Il progetto di elicottero del nostro amico LEO!

L’elicottero a vapore di Enrico Forlanini.

SI ASSOMIGLIANO????

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Finalmente: l’aereo!• Evviva, finalmente nel 1903 è nato l’aereo, la più canzonata e

mitica tra le macchine volanti! Gli inventori sono i due “Wright Brothers”, Wilbur e Orville.

Ecco una vera fotografia dell’epoca fatta il 20 dicembre 1903 a Kitty Hawk,

U.S.A.

Ma siamo sicuri che i primi ad inventare un velivolo con ali

capace di volare siano proprio stati i fratelli Wright? La

risposta, che sconvolgerà molti, è

NO!!!

Vediamo perché …

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Il Perché!• Ad esempio, nel 1894, tre uomini si levarono in volo non

intenzionalmente con un biplano propulso da un motore a vapore. Le conseguenze furono disastrose: a causa della mancanza di

controlli la macchina si distrusse, ma fortunatamente l'equipaggio si salvò. Il velivolo era stato ideato dall'inglese Hiram Maxim, ricordato

da Wilbur Wright nella sua primissima documentazione scientifica presentata alla Western Society of Engineers nel 1901. Il francese

Clement Ader fece volare nel 1890 l'Eole – un velivolo senza equipaggio che assomigliava ad un pipistrello, senza timoni di

direzione e profondità, propulso da un motore di 20 cavalli – per circa 50 metri a 20 centimetri dal suolo.

L’ “Eole” di Clement Ader

Il successivo “Avion III”, del 1897, non si staccò mai veramente da terra, anche se una o due

delle sue ruote possono averlo fatto durante le prove.

L’ “Avion III” di Ader

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L’aereo e le Guerre Mondiali.• La Prima Guerra Mondiale: L’Italia entra in guerra schierando un centinaio

di aeroplani, tutti obsoleti o quasi: 58 terrestri, 14 idrovolanti, 5 dirigibili, alcune sezioni aerostatiche dotate di palloni frenati da osservazione, una

ventina di aerei delle scuole aeronautiche. In più in Italia sono attive solo officine artigianali: sono 8 per gli aerei, 6 per i

motori, 3 per le eliche che insieme comunque riescono a realizzare 382 aeroplani e 662 motori.

• Nell’ aprile 1918 viene abbattuto, a soli 26 anni, il Barone Manfred von Richthofen noto come il Barone Rosso. Con il numero record di 80

aeroplani abbattuti è probabilmente il più famoso aviatore della storia.

Al termine del conflitto le fabbriche italiane di aeroplani sono 27, quelle di motori 18, di eliche 62,

più altre 62 per riparazioni. Durante la Grande Guerra le industrie aeronautiche del Belpaese costruiscono in totale 12.251 aeroplani, oltre 30.000 motori e circa

3.000 aerei scuola.Il 5 febbraio 1919, con il primo servizio passeggeri a cadenza quotidiana tra Berlino e Weimar, nasce

l’aviazione civile. Il volo inaugurale dura due ore e diciotto minuti, su una rotta di centonovatatre

chilometri. I passeggeri sono solo 19.

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1923-1950• 1923: Nascono le prime aerolinee italiane insieme all’ Agusta e le Officine Aeronautiche

dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico. • L’espansione del servizio passeggeri in termini di traffico è esponenziale: nel 1925 i

passeggeri sono 20000.• 1926: In Germania, dalla fusione dei gruppi Junkers Luftverkehr e Deutsche Aero Lloyd,

nasce un unico colosso, la Deutsche Lufthansa.

I marchi di “Lufthansa” e MV Agusta, che ormai produce solo moto da strada.

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• 1927: Charles Lindbergh effettua a bordo del suo "Spirit of St Louis" il primo volo transoceanico New York – Parigi, suscitando l’entusiasmo del mondo intero e

guadagnandosi i 25000 dollari del premio Orteing.• 1937: Nel maggio 1937 il dirigibile tedesco Hindenburg prende fuoco durante la fase di

atterraggio a Lakehurt, nel New Jersey, e tutte le persone a bordo perdono la vita. Il terribile evento segnò la fine dell’epoca dei grandi dirigibili.

• 1940: Presso le officine della Caproni a Taliedo (MI), l’ingegner Secondo Campini progetta e realizza un velivolo mosso a getto d’aria, con un sistema ad eliche intubate mosse da un motore a pistoni. Il Campini Caproni CC2 decollò per la prima volta il 28

agosto 1940 con Mario Bernardi. Fu il terzo velivolo al mondo a volare con propulsione a reazione.

Da sinistra: Charles Lindbergh, il “Disastro di Hindenburg”, il Campini Caproni CC2

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• 1947: Il trattato di pace di Parigi del 1947 sancisce la sconfitta dell’Italia. Anche l'aeronautica militare viene duramente penalizzata, e con essa l'industria. Scompaiono la Caproni, la Breda, i Cantieri CRDA di Monfalcone, la Fiat se la cava mentre la CANSA di

Cameri cessa ogni attività. Per sopravvivere Macchi, SIAI e altre aziende lavorano su carri ferroviari, autobus, camion, motociclette, motocarri ed anche cucine.

• Nell’ottobre 1947 il capitano Charles Yeager, pilota collaudatore statunitense, con un Bell-XI effettua il primo volo supersonico controllato, ovvero raggiunge una velocità di

circa 1080 chilometri all’ora.• 1950: L’Aeronautica Militare Italiana adotta il suo primo caccia a reazione, il Vampire

inglese.

Da sinistra: Bell-XI di Yeager, il Nieuport Macchi, il primo caccia italiano, tre Vampire.

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Bibliografia e Sitografia

http://www.solarnavigator.nethttp://www.dirigibili-archimede.it

http://www.design-italia.ithttp://www.navigabile.ithttp://listverse.com

http://www.infodomus.ithttp://www.century-of-flight.net/

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Presentazione svolta da Agnoletti Nicolò.