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Prof.ssa Giorgia Farina
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LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ
LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE
COSA SONO LE FUNZIONI Sia Ax ∈ e By ∈ ; se yxf a: , cioè se ( ) yxf = , y si chiama IMMAGINE di x mediante f A è il DOMINIO della funzione e si indica con D. Il CODOMINIO della funzione è invece l’insieme BC ⊂ delle immagini degli elementi di A.
x si chiama VARIABILE INDIPENDENTE y si chiama VARIABILE DIPENDENTE (dipende dalla x scelta)
La funzione può essere assegnata con un’espressione analitica, ovvero con una formula matematica, per es.
32
3)( +−= xxf analoga a
32
3 +−= xy analoga a
32
3 +− xx a
Una funzione si può esprimere in due modi:
1. forma IMPLICITA se 0);( =yxf per es. 0623 =−+ yx
2. forma ESPLICITA se ( )xfy = per es. 32
3 +−= xy
Dati due sottoinsiemi A e B non vuoti di R, una FUNZIONE da A a B è una relazione che associa ad ogni numero reale di A (x ) uno e un solo numero reale di B (y ).
BAf →: e si legge “f è una funzione da A a B”
N. B. Se parlo della funzione come relazione tra insiemi uso nella simbologia matematica un freccia semplice: BAf →: ;
se invece parlo di una funzione come relazione tra elementi di un insieme allora uso una freccia diversa: yxf a:
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Esistono funzioni, dette FUNZIONI DEFINITE PER CASI , date da espressioni analitiche diverse a seconda dei valori attribuiti alla variabile indipendente. Esempi significativi:
1. funzione VALORE ASSOLUTO
<−≥
==0
0
xx
xxxy
2. funzione SEGNO
<−≥
==01
01)(
x
xxsigny
3. funzione PARTE INTERA
[ ]
−≤≤+−+−+≤≤
==nxnn
nxnnxy
)1()1(
1
tradotto: la funzione parte intera associa ad ogni numero reale x il più grande numero intero minore o uguale a x .
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Come abbiamo visto nella pagina precedente, di una funzione si può anche disegnare il GRAFICO , cioè l’insieme dei punti del piano cartesiano tali che y è immagine di x mediante f . Possiamo inoltre cercare l’intersezione della funzione con gli assi cartesiani (ponendo a sistema la funzione una volta con 0=x e una volta con 0=y ).
FUNZIONI ALGEBRICHE E TRASCENDENTI Le funzioni possono essere classificate in ALGEBRICHE e TRASCENDENTI. Una funzione si dice ALGEBRICA se contiene, nella variabile x , solo addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, elevamento a potenza, estrazione di radice. Tra le funzioni algebriche troviamo
� le razionali intere (funzioni espresse mediante polinomio), che a loro volta possono essere lineari (se di primo grado rispetto alla x ) o quadratiche (se di secondo grado rispetto alla x ).
� le razionali fratte (funzioni espresse mediante quoziente di polinomi) � le irrazionali (funzioni in cui la x compare sotto il segno di radice)
Tutte le altre funzioni sono TRASCENDENTI . Riassumendo:
LINEARE QUADRATICA
RAZIONALEINTERA
RAZIONALEFRATTA
IRRAZIONALE
ALGEBRICA TRASCENDENTE
FUNZIONE
Per una funzione algebrica, il GRADO della funzione è il grado del polinomio.
CAMPO DI ESISTENZA E SEGNO DI UNA FUNZIONE Il CAMPO DI ESISTENZA (C.E.) di una funzione è il sottoinsieme più ampio di R in cui la funzione può essere definita. Spesso lo si fa coincidere con il dominio. Di seguito, una tabella riassuntiva delle principali funzioni e dei relativi campi di esistenza:
senxy = xey =
1+= xy23
12
+−=
x
xy
232 +−= xxy75 += xy
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Funzione Campo di esistenza Esempio
Funzioni razionali intere
nnn axaxay +++= − ...1
10 R
2743 23 −+−= xxxy RD =
Funzioni razionali fratte
)(
)(
xQ
xPy =
(P e Q polinomi)
{ }kxxxR ,..., 10−
con 0)(...)()( 10 ==== kxQxQxQ
53
12
+−=
x
xy
053 ≠+x 3
5−≠x
−−=
3
5RD
n xfy )(= con n pari
{ }0)(| ≥∈ xfRx
6 63 −= xy
063 ≥−x 2≥x
)[ ∞+= ;2D
n xfy )(= con n dispari Campo di esistenza di )(xf 3
1
3
−=
x
xy
01≠−x 1≠x { }1−= RD
[ ]α)(xfy = con 0>α e irrazionale
{ }0)(| ≥∈ xfRx
( ) 312 += xy 012 ≥+x
2
1−≥x
)
∞+−= ;2
1D
[ ] )()( xgxfy = { } )(..0)(| xgECxfRx ∩>∈
1)2( += xxy
)[ ∞+,0 R∩
)[ ∞+= ;0D
)(log xfy a= 0>a
1≠a { }0)(| >∈ xfRx
)43( −= xLogy
043 >−x 3
4>x
)
∞+= ;3
4D
Funzioni irrazionali
)(xfay = 0>a 1≠a Campo di esistenza di )(xf 423 += xy
RD =
senxy = , xy cos= R )14( += xseny
RD =
Funzioni goniometriche
tgxy =
+− ππ
kR2
)3( xtgy =
+−= ππ
kRD2
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ctgxy = { }πkR − xctgy 2=
{ }πkRD −=
arcsenxy = , xy arccos= ][ 1,1− )12( −= xarcseny
[ ]1,1−=D
arctgxy = , arcctgxy = R )42( −= xarctgy
RD =
Di una funzione si può studiare anche il SEGNO, ossia si può cercare per quali valori di x appartenenti al dominio il valore di y è positivo, nullo o negativo. Per esempio:
62 −= xy è positiva per 3>x è nulla per 3=x è negativa per 3<x Quindi il grafico sarà nella parte non colorata del piano cartesiano.
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I GRAFICI Le traslazioni Le simmetrie
a. Grafico di
( )axf − : traslo il
grafico a destra di a unità di misura (udm); se avessi dovuto
disegnare ( )axf +
avrei traslato il grafico a sinistra di a udm.
b. Grafico di ( ) bxfy += :
traslo il grafico verso l’alto di b udm; se avessi avuto
( ) bxfy −= avrei traslato
il grafico verso il basso di b udm.
a. Grafico di )(xfy −= . Simmetria rispetto all’asse x
b. Grafico di )( xfy −= . Simmetria rispetto all’asse y
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Le dilatazioni
c. Grafico di )( xfy −−= . Simmetria rispetto ad O
d. Grafico di )(xfy = . Simmetria rispetto all’asse
delle x della parte negativa del grafico.
e. Grafico di )( xfy = . Per 0≥x il grafico rimane
uguale; mentre per x negativo il grafico è il simmetrico rispetto all’asse y di 0),( >xxf .
a. Grafico di 1, >
= mm
xfy . Dilatazione
orizzontale.
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b. Grafico di 1, <
= mm
xfy . Contrazione
orizzontale.
c. Grafico di ( ) 1, >= nxnfy . Dilatazione verticale.
d. Grafico di ( ) 1, <= nxnfy . Contrazione verticale.
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LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI
LE FUNZIONI INIETTIVE, SURIETTIVE E BIIETTIVE
LE FUNZIONI CRESCENTI, DECRESCENTI, MONOTÒNE Per esempio:
Una funzione da A a B si dice: � INIETTIVA se ogni elemento di B è immagine di al più un elemento di A � SURIETTIVA se ogni elemento di B è immagine di almeno un elemento di A � BIIETTIVA se è sia iniettiva che suriettiva (si dice anche biunivoca o bijettiva)
y = 2x-1 è sia iniettiva che suriettiva perché a ogni valore scelto sull’asse y corrisponde un valore (suriettiva) e un solo (iniettiva) valore sull’asse x. La funzione è quindi biiettiva.
42 +−= xy è suriettiva se si considera come insieme B quello degli y tali che
4≤y , ma non è iniettiva perché scelto nel codominio un y diverso da 4, esso è immagine di due valori distinti di x.
Una funzione da A a B si dice: � CRESCENTE se )()( 2121 xfxfxx <⇒<∀ (si dice anche crescente in senso stretto) � CRESCENTE in senso lato se )()( 2121 xfxfxx ≤⇒<∀
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≥−<<
≤=
32
311
1
)(
xsex
xse
xsex
xf
Per esempio:
2+−= xy
LE FUNZIONI PERIODICHE Per esempio:
Una funzione da A a B si dice: � DECRESCENTE se )()( 2121 xfxfxx >⇒<∀ (si dice anche decrescente in senso
stretto) � DECRESCENTE in senso lato se )()( 2121 xfxfxx ≥⇒<∀
Crescente in senso lato in R
Una funzione da A a B si dice MONOTÒNA se è sempre crescente o sempre decrescente. Una funzione monotòna in senso stretto è sempre iniettiva.
Una funzione )(xfy = si dice PERIODICA di periodo T , con T>0, se Zk ∈∀ si ha )()( kTxfxf += .
In una funzione periodica il grafico si ripete di periodo in periodo.
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)(xtgy =
LE FUNZIONI PARI E LE FUNZIONI DISPARI Per esempio:
Una funzione )(xfy = si dice PARI se Dx ∈∀ si ha )()( xfxf −= . Se una funzione è espressa analiticamente e contiene soltanto potenze della x con esponente pari, allora è pari.
=−=yy
xx
'
'
Quindi le funzioni pari sono simmetriche rispetto all’asse delle y.
12 2 −= xy è pari perché sostituendo a x il suo opposto –x si ottiene ancora y.
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Per esempio: ATTENZIONE : una funzione che non è pari non è necessariamente dispari. Per esempio:
Una funzione )(xfy = si dice DISPARI se Dx ∈∀ si ha )()( xfxf −=− . Se una funzione è espressa analiticamente e contiene soltanto potenze della x con esponente dispari, allora è dispari.
−=−=
yy
xx
'
'
Quindi le funzioni dispari sono simmetriche rispetto all’origine degli assi.
33xy = è dispari perché sostituendo a x il suo opposto –x si ottiene -y.
xxy += 2 non è né pari né
dispari; lo possiamo vedere graficamente non essendoci né simmetria rispetto all’asse y né rispetto ad O. Infatti:
)()(
)()()( 22
xfxf
xxxxxf
≠∧−≠−=−+−=−
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LA FUNZIONE INVERSA
LE FUNZIONI COMPOSTE Per esempio:
2)( xxf = e 1)( += xxg
1)())(( 22 +=== xxgxfgfg o
( )21)1())(( +=+== xxfxgfgf o ATTENZIONE: Se si compone la funzione f con la sua inversa 1−f , si ottiene la FUNZIONE IDENTITÀ che associa ad ogni elementi di un insieme se stesso:
xxffxff == −− ))(())(( 11 .
Data una funzione f biiettiva da A a B, la funzione INVERSA di f è la funzione biiettiva 1−f da B ad A che associa a ogni y di B il valore x di A tale che )(xfy = .
Se una funzione ammette l’inversa allora è invertibile . Graficamente la funzione inversa è simmetrica a f rispetto alla bisettrice del 1°/3° quadrante.
Data due funzioni BAf →: e CBg →: indichiamo con fg o o ))(( xfgy = la funzione COMPOSTA da A a C che si ottiene associando a ogni x di A l’immagine mediante g dell’immagine di x mediante f . Nella composizione di funzioni non vale la proprietà commutativa: gffg oo ≠ .
A B C
x � f(x) � y �
g(f(x))
fg o
f g
fg o si legge “g composto f”.
))(( xfg si legge “g di f di x”