Upload
vucong
View
233
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
“Le Frazioni”
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II”
LOGICAMENTE2014
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Frazioni di oggetti
Frazioni di insiemi di oggetti
Frazioni di quantita
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Molte informazioni che riceviamo quotidianamente contengono frazioni epercentuali:
≪ Vengo tra3
4d’ora≫
≪ Vendo tutto con il 30◦/◦ di sconto≫
frazioni e percentuali sono definite in relazione ad un “tutto” o una“quantita unitaria” dividendo il “tutto” in parti uguali.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Significato di “FRAZIONE”
Esempi:
1
4d’ora
2
3di un segmento
5
100di euro
4
3di un segmento
20
100di sconto
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Questi esempi mostrano frazioni di oggetti, e quindi parti di insiemi.
In seguito tratteremo le frazioni come numeri
La frazionem
ndi un “tutto”, con m, n ∈ N = {1, 2, . . .}
1◦ Caso m = 1Se il “tutto”puo essere diviso in n parti uguali allora
1
ndel “tutto”
coincide con una di quelle parti.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
La frazione
m
ndel “tutto”
e costituita da
m (di quelle parti)
cioe da
m parti ognuna delle quali e1
ndel “tutto”
Il numeratore m della frazionem
ndel “tutto”ci dice “il numero delle
parti”, mentre il denominatore n della frazione ci dice “che tipo di parti”sono state costituite (mezzi, terzi, quarti, quinti, . . .)
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Frazioni:
come
numeri(singoli, anche se espressi in termini di una coppia di numeri naturali)
Frazioni:
come
punti della retta dei numeri
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Cosı come si giunge al concetto di numero naturale“astraendo”da esperienze con oggetti:
5 persone, 3 automobili, . . .
o meglio
5 di persone, 3 di automobili,. . .
5, 3, . . .
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
si puo giungere al concetto di frazione come numeri“astraendo”da esperienze con frazioni di oggetti:
1
4d’ora,
2
3di un segmento, . . .
1
4,
2
3, . . .
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Specie nel caso di “frazioni improprie”in cui puo
essere poco chiaro qual’e
“il tutto”
e utile la rappresentazione sulla retta dei numeri incui “il tutto” e sempre la lunghezza del segmentounitario [0, 1]
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
La parte tratteggiata rappresenta4
3o4
6?
Poco chiaro se non si precisa qual’e “il tutto”
La parte tratteggiata e4
3del rettangolo di sinistra,
ma e anche4
6del complesso dei due rettangoli, cioe
dell’unione dei due rettangoli
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Per individuare4
3sulla retta dei numeri
Dividiamo il segmento in 3 parti uguali e prendiamoin considerazione il segmento di primo estremo 0,
unione di queste 4 parti. L’altro estremo e4
3
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
La retta
dei
numeri
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Su una retta, disegnamo un punto, indicandolo con
0 (zero)
Disegniamo a destra di 0 un segmento chechiamiamo segmento unitario
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
L’estremo destro del segmento si indica con 1 (uno)
Spostiamo il segmento verso destra finche 1 diventiil suo estremo sinistro e indichiamo con 2 (due)l’estremo destro e cosı via, 1, 2, 3, 4, . . .
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Definizione
Un numero naturale e uno dei punti indicati sullaretta dopo lo zero. La retta con l’insieme dei numeri
naturali si chiama retta dei numeri.
Un numero naturale e cosı definito in manieraconcreta ed esplicita: e uno dei punti disegnati sulla
retta dei numeri.
Osservazione
Questa definizione non e l’ideale ma e accessibile achiunque e facilita lo studio dei numeri frazionari.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Le frazioni
come
punti della retta dei numeri
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Definiamo le frazioni
0
3,
1
3,
2
3,
3
3,
4
3, . . .
cioe la sequenza dei terzi
Premesse (terminologia):
1) Se a e b sono due punti sulla retta dei numeri,con a alla sinistra di b
[a, b] indica il segmento di estremi a e b.Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
2) [0, 1] e il segmento unitario e la sua lunghezzae il “tutto”, Il punto 1 e l’unita
1
3e un terzo del tutto;
La lunghezza del segmento in grassetto e l’estremodestro del segmento in grassetto.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Dividiamo in tre parti di uguale lunghezza tutti i segmenti[0, 1], [1, 2], [2, 3], . . . e cosı otteniamo la sequenza dei terzi
Ogni punto della sequenza misura la sua distanza da zero
7
3e la lunghezza di [0,
7
3]
7
3e 7 volte la lunghezza di [0,
1
3]
7
3e la settima frazione, nella sequenza dei terzi, a destra di zero.
I numerim
3sono i multipli di
1
3al variare di m ∈ N
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
IN GENERALE, dati i numeri naturali m ed n, dividiamo i segmenti[0, 1], [1, 2], [2, 3], . . . in n parti uguali e otteniamo la sequenza deglin-simi
1
n,2
n,3
n, . . .
Per definizione, la frazione
m
n
rappresenta l’m-sima frazione, nella sequenza degli n-simi, a destra dizero.Fissato n ∈ N, al variare di m ∈ N, si ottengono tutti i multipli interi
m
n
di1
n.
Esattamente come per n = 1 al variare di m ∈ N, si ottengono tutti gliinteri m
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
OsservazioneUno dei vantaggi di avere una definizione precisa di frazione e che si puofacilmente introdurre una definizione di ordine (stretto).
Definizione
La frazionem
ne minore di
m′
n′, se e solo se,
m
ne a sinistra di
m′
n′sulla
retta dei numeri
Si noti che tradizionalmente si dice che, per decidere sem
n<
m′
n′, si deve
calcolare un comune denominatore.
EsempioPer provare che
2
3<
3
4uso
8
12<
9
12
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Particolari frazioni:
3619
102,
12200
104, . . .
con denominatori potenze di 10, (frazioni decimali) anche scritte come
36.19, 1.2200
rispettivamente, facendo uso del punto decimale che tiene conto dellapotenza di 10 che figura a denominatore.Nel numero 1.2200 si possono eliminare gli zeri finali pervenendo ascrivere
1.2200 = 1.22
Ma cio equivale a verificare che
12200
104=
122
102
e cio richiede una dimostrazione.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Teorema (sulla semplificazione di frazioni)Per m, n, l ∈ N
m
n=
lm
ln
Dim.(caso particolare numeri)
3
2=
4× 3
4× 2
dividiamo in 4 parti ciascun segmento tra punti consecutivi dellasequenza dei mezzi.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Da cui, ognuno dei segmenti [0, 1], [1, 2], [2, 3], . . . e cosı ripartito in 8parti uguali
ottenendo la sequenza degli ottavi. La frazione3
2che e il terzo punto
nella sequenza dei mezzi e ora il dodicesimo punto nella sequenza degli
ottavi =12
8=
4× 3
4× 2�
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Mediante il Teorema sulla semplificazione di frazioni si puo giustificarel’uguaglianza:
1.2200 = 1.22
Ricordando che per definizione
1.2200 =12200
104
si ha
1.2200 =122 · 102
102 · 102=
122
102= 1.22
Pertanto si possono aggiungere o togliere zeri all’estrema destra delpunto decimale, lasciando inalterato il numero decimale.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Osservazione 1Questa definizione di frazione, confrontata con quella tradizionale che sibasa su un pezzo di pizza o una fetta di torta e piu facile da applicare:abbiamo scelto di ripartire un segmento in 3 parti di uguale lunghezzapiuttosto che un cerchio in 3 parti congruenti.
Osservazione 2Abbiamo preso atto del fatto che l’uguaglianza (l 6= 0)
(∗)ml
nl=
m
n
equivale a dire che le due frazioni a 1◦ e 2◦ membro corrispondono allostesso punto della retta dei numeri.
Quindi, mentre di solito si caratterizza (*) dicendo cheml
nlem
nsono
frazioni equivalenti, per noi esse sono uguali.
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Applicazioni (del Teorema sulla semplificazione di frazioni)
1) gli zeri finali dopo il punto decimale si possono sopprimere gia visto!
2) due frazionia
b
c
d
possono essere ridotte allo stesso denominatore bd
a
b=
ad
bd,
c
d=
bc
bd
Cio vuol dire, posto
n = b · d
che le due frazioni
a
b=
ad
n,
c
d=
bc
n
fanno parte della sequenza degli n-simi, rispettivamente nella
posizione ad-sima e bc-sima.
Si puo dire che, se e ad < bc , alloraad
ne a sinistra di
bc
ncioe
a
b<
c
d
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Frazioni ridotte ai minimi termini (NON DARE TROPPO SPAZIO)
Teorema<< Per ogni frazione, ne esiste un’unica, ad essa uguale, che sia ridottaai minimi termini >>Dim (non banale, si basa sull’Algoritmo di Euclide)
4
3e meglio di
16
12?
e una questione di gusti e non una necessita matematica
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Addizione di frazioniCoerenza con le addizioni di interi, considerati come punti sulla retta deinumeri
Esempio 3 + 5
e la lunghezza dell’unione (concatenazione) dei due segmenti adiacenti dilunghezza 3 e 5
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Analogamente date le frazioni
m
ne
k
lla loro somma
m
n+
k
le la lunghezza della concatenazione dei due segmenti adiacenti di
lunghezzam
ne
k
l
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Teorema :m
n+
k
l=
kn+ lm
ln
Dim.
Dalla definizione di somma di due frazionik
lem
nsegue che vale la
proprieta associativa:
(k
l+
m
n) +
p
q=
k
l+ (
m
n+
p
q)
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
e la proprieta commutativa
Dalla definizione di addizione segue
k
l=
1
l+ . . .+
1
l︸ ︷︷ ︸
k − volte
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
e quindi nel caso particolare (l = n)
(∗)k
l+
m
l=
k +m
l
Allora per la proprieta della “semplificazione di frazioni”e per (*), si ha
k
l+
m
l=
kl +ml
l · l
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
In generale, se le due unita1
le1
nsono diverse, entrambe le frazioni
k
le
m
nsi esprimono in termini della nuova unita
1
ln�
Ad esempio:
5
6+
3
4=
5 · 4
6 · 4+
6 · 3
6 · 4=
5 · 4 + 6 · 3
6 · 4=
38
24
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Moltiplicazione di frazioni
Coerenza con le moltiplicazioni di interi ≥ 0
Esempio 3× 5 = 5 + 5 + 5
sulla retta dei numeri
3× 5 e il punto 3 sulla retta con unita di misura uguale a 5 e cioe:
3× 5 = 15
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Considerare 5 come unita di misura 1 e possibile se pensiamo ad
una mano con le sue 5 ditaun’auto a 5 postiuna costellazione di 5 stelle
Con tale tipo di scelta per l’unita il punto 3 rappresenta, sulla retta deinumeri, i seguenti 3 gruppi di oggetti
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Nel caso di frazioni la moltiplicazione non e addizione ripetuta
3
5×
1
4
non vuol dire “addizionare1
4a se stesso
3
5volte”
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Definendo3
5di un numero a
3
5di a
come la totalita di 3 parti, quando a e diviso in 5 parti uguali, allora
3
5di
1
4
si ottiene dividendo il segmento [0, 1
4] in 5 parti uguali e prendendo la
lunghezza dell’unione di 3 di tali parti
3
5di
1
4e
3
20di 1
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Definizione
3
5×
1
4=
3
5di
1
4
m
n×
k
l=
m
ndi
k
l= la totalita di m parti, quando il segmento [0, k
l] e
diviso in n parti uguali.
Si dimostra che vale il seguente Teorema
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Teorema
m
n×
k
l=
mk
nl
Dim. Per il Teorema sulla “semplificazione di frazioni”
m
n=
lm
ln=
m + . . .+m
ln=
m
ln+ . . .+
m
ln︸ ︷︷ ︸
l
m
ne la lunghezza dell’unione di l parti ciascuna lunga
m
ln
Allora, la lunghezza dell’unione di k di quelle parti ekm
ln
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Corollario
L’area di un rettangolo i cui lati hanno lunghezza frazionariam
nek
le il
prodotto delle lunghezze.(2◦ interpretazione del prodotto di numeri interi o frazionari)
Dim. Prima nel caso m = k = 1
1
l×
1
n
e poi in generale
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
La divisione di frazioni
Talvolta la definizione viene data utilizzando il Teorema sullasemplificazione di frazioni
klmn
=kl× ln
mn× ln
=klnl
mlnn
=kn
lm=
k
l·n
m
(INVERTI E MOLTIPLICA)
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Tale modo di procedere per definire
klmn
non e corretto, perche si basa su operazioni su enti non ancora definiti.
Se non sappiamo ancora cos’e il 1◦ membro diklmn
come possiamo
coinvolgerlo nei calcoli?Inoltre, il Teorema sulla semplificazione di frazioni afferma che
a
b=
am
bm
purche a, b,m ∈ N e non a, b frazioni
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Esempio concreto
Per comprendere, nel caso della divisione
klmn
l’algoritmo “INVERTI E MOLTIPLICA”
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Un ragazzo spende ogni giorno esattamente la stessa quantita di soldi(dalla sua paghetta settimanale)
Se con2
3della paghetta arriva da lunedı a venerdı, cioe sostiene i
5
7delle
spese settimanali, che frazione della paghetta spende ogni settimana?
La quantita x che si cerca e data dalla proporzione
2
3:5
7=x : 1
cioe
x=2
3
5
7
=?2
3×
7
5
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Le spese per 5 giorni si coprono con2
3della paghetta, quindi le spese per
1 giorno si coprono con
1
5·2
3della paghetta
cioe con2
15della paghetta. Moltiplico per 7 e ho
2
15× 7 =
14
15
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
La divisione tra frazioni e resa possibile dal seguenteTeorema Date due frazioni
k
l
m
n
con l ,m, n non nulli, esiste un’unica frazione C tale chek
l=
m
n× C
Dim. Basta scegliere C =nk
ml. Se D fosse un’altra frazione t.c.
(1)k
l=
m
n× D
Moltiplicando la (1) ad ambo i membri pern
msi ha
nk
ml=
n
m×
k
l=
n
m× (
m
n× D) = (
n
m×
m
n)× D = D
da cui
D =nk
ml= C
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
APPROFONDIMENTO
Definizione con significato geometrico
Date due frazioni A e B con B 6= 0, il quoziente
A
B
e la lunghezza dell’altro lato di un rettangolo la cui area vale A e uno deilati ha lunghezza B
A =A
B× B
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Divisione tra interi positivi
La divisione esatta tra interi positivi ha due possibili interpretazioni.Consideriamo ad esempio la divisione
15 : 5
1) E il numero di gruppi che si formano quando 15 oggetti vengonoripartiti in gruppi di 5 oggetti ciascunoDunque si tratta di ripartire 15 oggetti in gruppi di 5 oggetti ciascuno:
Alla domanda “quanti gruppi da 5 stanno in 15?” si risponde : 3
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Consideriamo ora le due corrispondenti interpretazioni della divisione con
resto tra due interi positivi qualsiasi m, n ∈ N
1) m : n e il massimo numero intero di gruppi che si possono formarequando m oggetti sono ripartiti in gruppi di n oggetti ciascuno
Quanti gruppi da 5?
Ovvero
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
2) m:n e il massimo numero intero di oggetti che sono in ciascun gruppoquando m oggetti sono ripartiti equamente in n gruppi
16 : 5 = 3 con resto R=1
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Consideriamo la divisione tra frazioni
2
3:5
7
Nel contesto Quanti in un gruppo? essa corrisponde al problema
<< Quanti oggetti in un gruppo se distribuisco2
3di oggetto equamente
fra5
7di un gruppo?>>
Si cerca di determinare la frazione di un oggetto in un gruppo sapendo
che i2
3di un oggetto riempiono i
5
7di un gruppo
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Ad esempio (Supposto che un individuo abbia sempre la stessa spesa
giornaliera) Se con2
3di paga settimanale egli copre
5
7di spese setti-
manali, con quale frazione della paga ne copre i7
7, cioe copre l’intera
spesa settimanale?
Dall’ipotesi segue che le spese per1
7di settimana (per 1 giorno) si
coprono con1
5di
2
3di paga cioe con
2
15; moltiplicando per 7 giorni si
ottiene14
15
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”
Dunque con i14
15della paga egli copre le sue spese settimanali (e gliene
resta1
15per mettere da parte!)
2
3:5
7=
14
15: 1
INVERTI E MOLTIPLICA
2
3:5
7=
2
3×
7
5=
14
15
Prof. Carlo Sbordone - Universita degli Studi di Napoli“Federico II” “Le Frazioni”