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LE FORZE - comprensivocassino1.edu.it filele forze. la forza e’ ogni cosa che puo’ modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo e l’ accelerazionee’ cio’ che misura

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LE FORZELA FORZA E’ OGNI COSA CHE PUO’

MODIFICARE LO STATO DI QUIETEO DI MOTO DI UN CORPO E L’

ACCELERAZIONE E’ CIO’ CHE MISURA E DESCRIVE TALE CAMBIAMENTO.

COME AGISCE LA FORZA ? • UNA FORZA PUO’ CAMBIARE

LA VELOCITA’ DI UN CORPO FACENDOLA AUMENTARE O

DIMINUIRE1 ) QUANDO AGISCONO FORZE

SU UN CORPO INIZIALMENTE FERMO:

SE IL CORPO RESTA FERMO,LA FORZA TOTALE SU DI ESSO

E’ ZERO.2) SE SI MUOVE ,LA FORZA

TOTALE E’ DIVERSA DA ZERO E MODIFICA LA SUA

VELOCITA’.

VI SONO VARI TIPI DI FORZE

FORZE DI CONTATTO:AGISCONO COME

LO SFORZO SUI NOSTRI MUSCOLI O COME IL VENTO

SU UNA VELA :

FORZE A DISTANZA:AGISCONO COME

LA FORZA MAGNETICA ELA FORZA DI GRAVITA.

Newton ha stabilito dei legami tra causa e effetti ( DELLE FORZE ) che sono

espressi mediante il con primo, il secondo e il terzo

principio della dinamica.

PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA

• Il primo principio della dinamica (detto anche legge di inerzia) afferma che un corpo permane nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme fino a quando non interviene una causa a modificare il suo stato di moto. Questo significa sostanzialmente che un corpo su cui non agiscono forze o su cui c’è una risultante di forze pari a zero, o sta fermo, o, se si muove, si muove di moto rettilineo uniforme.

• Il primo principio della dinamica (detto anche legge di inerzia) afferma che un corpo permane nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme fino a quando non interviene una causa a modificare il suo stato di moto.

SECONDO PRINCIPIO DELLA DINAMICAlegge fondamentale della dinamica• Il secondo principio della dinamica, afferma che

una forza agente su un corpo, o una forza risultante da un insieme di forze agenti su un corpo, imprime su di esso un�accelerazione nella stessa direzione e nello stesso verso della forza applicata;questa forza si esprime mediante la formula : F = m x a.

• La forza ha come unità di misura il newton. 1 N è la forza che si deve applicare a una massa di 1 kg x accelerarlo di un m al secondo quadrato.

TERZO PRINCIPIO DELLA DINAMICAIL TERZO PRINCIPIO DELLA DINAMICA dice che: se un corpo A agisce con una forza su un corpo B il corpo B reagisce sul corpo Acon una forza che ha la stessa intensità� e direzione, ma il verso opposto. Ciò, secondo Newton, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

In fisica un vettore è un elemento geometrico rappresentato da un segmento orientato munito cioè di una freccia in una delle sue estremità.

È caratterizzato da tre elementi

MODULO rappresenta la lunghezza del vettore .

DIREZIONE è individuata dal fascio di rette parallele alla retta su cui giace il vettore.

VERSO è descritto dalla punta del vettore stesso , rappresentato da un segmento orientato

I VETTORI

SOMMARE I VETTORI

METODO DEL PARALLELOGRAMMA

Per sommare due vettori che agiscono in direzioni diverse si disegnano con uno stesso punto di applicazione i due vettori e si completa il parallelogramma del quale i vettori costituiscono due lati. Il vettore somma è quello che parte dal punto di applicazione comune e arriva al vertice opposto del parallelogramma. Questo metodo consente di sommare solo due vettori.

METODO PUNTA-CODA

Per misurare più di due forze un metodo utile è il metodo punta-coda. Si dispongono i vettori in successione, scegliendo come punto di applicazione di ogni vettore la punta del vettore precedente. La somma sarà rappresentata dal vettore che va dalla coda del primo vettore alla punta dell’ultimo.

È una forza che nasce ogni volta che un corpo si muove o cerca di muoversi a contatto con un altro corpo.

LA FORZA D ’ ATTRITO

Dannoso si cerca di limitarlo come ad es. le forme aerodinamiche

UTILE lo sfruttiamo proprio la forza d’attrito es. quando vogliamo frenare

Senza l’attrito non potremmo camminare perché le nostre suole scivolerebbero sul terreno e rimarremmo nello stesso punto.

L’ATTRITO DIPENDE DA:La natura chimica delle superfici a contatto (cioè i materiali di cui sono costituite). Lo stato fisico delle superfici a contatto (lisce o ruvide, asciutte o bagnate o lubrificate...). La forza premente (determina la profondità dei micro-incastri responsabili dell'attrito).

L’ ATTRITO SI DIVIDE IN :

Attrito radente: si ha quando un corpo si muove, o cerca di muoversi, traslando (strisciando) su una superficie.Attrito volvente: si ha quando un corpo si muove rotolando su una superficie in questo caso occorre meno forza a parità di peso.Attrito viscoso: quando un corpo solido si muove in un fluido (nell'aria o nell’acqua).

SPINTADI

ARCHIMEDE ( spinta idrostatica)

UN CORPO IMMERSO

IN UN FLUIDORICEVE UNA

SPINTA DAL BASSO

VERSO L’ ALTO,PARI AL PESO DEL

VOLUME DELCORPO SPOSTATO

S=P=PsxV

IL PESO SPECIFICO

• Per peso specifico di un corpo intendiamo il peso dell'unità di volume del corpo.

• Se il corpo ha un peso P e un volume V, il suo peso specifico sarà:

ps= p/v

Facciamoci alcune domande .- SE LA SPINTA DI ARCHIMEDE NON DIPENDE DAL

PESO ALLORA PERCHE’ UN CUBETTO DI PIOMBO AFFONDA E UNO DI LEGNO NO ?

- Perché il cubetto di piombo ha un peso specifico maggiore dell’acqua mentre il legno ha un peso specifico minore dell’acqua.

- PERCHE’NELL’ACQUA SALATA CI SENTIAMO PIU’ LEGGERI? _

- Perché l’acqua salata ha un peso specifico maggiore dell’acqua dolce.

- Vediamolo con il seguente esperimento.

1 Prendiamo un contenitore con del’acqua un po’ di sale 9 monetine da 2 cent. E un contenitore piccolo come ad esempio quello dell’ovetto kinder.

2 Procediamo mettendo lemonetine nel contenitorepiccolo

3 Possiamo vedere che ilcontenitore immergendolo affonda

SPERIMENTIAMO!!!

Iniziamo a mettere del sale fino a quando la soluzione non sarà satura

giriamo

Iniziamo a vedere che il contenitore con le monetine inizierà a risalire

L’ESPERIMENTO E’ RIUSCITOE con questo possiamo sperimentare che l’acqua salata ha un peso specifico maggiore dell’acqua dolce

Baricentro• La proiezione del baricentro cade all’interno

della base di appoggio.

• La Torre crollera quando la proiezione del baricentro cadrà fuori dalla base di appoggio. appoggio:

Il baricentro (o centro di gravità ) è il punto in cui si può immaginare concentrato il peso di un corpo .Se la massa del corpo è uniforme coincide con il suo centro geometrico.(Se la massa non e’ uniforme esistono vari metodi per calcolarlo)

Un corpo rimane in equilibrio quando la verticale che passa per il suo centro cade all’interno della base

L’EQUILIBRIO

• Si dice che un oggetto è in equilibrio quando tutte le forze che agiscono su di esso si bilanciano. Esistono tre tipi di equilibrio:

• STABILE• INSTABILE• NEUTRO

EQUILIBRIO STABILE

In equilibrio stabile un oggetto rimane vicino alla sua posizione iniziale anche se viene spinto o disturbato, e mantiene la stessa posizione di riposo.

EQUILIBRIO INSTABILE

Se un oggetto è in equilibrio instabile, la

minima variazione delle forze gli farà assumere una nuova posizione, con un

nuovo insieme di forze attive su di esso.

EQUILIBRIO NEUTRO O

INDIFFERENTE

In equilibrio neutro, un oggetto può cambiare se viene spinto, ma quando torna in posizione di riposo su di esso agirà ancora lo stesso insieme di forze.

LE LEVE ESEMPI DI LEVE

• SULLE LEVE VENGONO GENERALEMTE APPLICATE DUE FORZE UNA ATTIVA POTENZA P

• UNA PASSIVA RESISTENZA R

LE LEVE SONO MACCHINE SEMPLICI PER VINCERE O MODIFICARE L’AZIONE DI UNA FORZA FACILITANDOIL LAVORO DELL’UOMO.

SONO DI SOLITO COSTITUITE DA UN CORPO

RIGIDO ( FULCRO)E LA DISTANZA DA ESSO

RISPETTO AL PUNTO DI APPLICAZIONE SI CHIAMA

BRACCIO DI FORZA

UNA PRIMA DISTINZIONE DELLE LEVE E’ IN :

VANTAGGIOSE P < RSVANTAGGIOSE P> RINDIFFERENTI P=R

LE LEVE DEL CORPO UMANO

LEVA DI PRIMO GENERE ARTICOLAZIONE DI APPOGGIO DEL CAPO

LEVA DI SECONDO GENERESOLLEVAMENTO DEL TALLONE

LEVA DI TERZO GENEREARTICOLAZIONE DEL GOMITO