Upload
vuongtruc
View
218
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Rapporto ISTISAN 13/39
(Istituto Superiore di Sanità, 2012)
PASSIAMO IL
90% DEL NOSTRO TEMPO AL CHIUSO
In Italia la popolazione spende fino al 90% del tempo negli ambienti indoor: il 55% nelle abitazioni, il 33% negli ambienti di lavoro, il 4% negli altri ambienti chiusi e solo il 4% all’aperto.
INQUINAMENTO E MALATTIA
Rapporto ISTISAN 13/39
(Istituto Superiore di Sanità, 2012)
PASSIAMO IL
90% DEL NOSTRO TEMPO AL CHIUSO
In Italia la popolazione spende fino al 90% del tempo negli ambienti indoor: il 55% nelle abitazioni, il 33% negli ambienti di lavoro, il 4% negli altri ambienti chiusi e solo il 4% all’aperto.
INQUINAMENTO E MALATTIA
4,7
3,2
4,6
1
1
1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
abita
tivo
lavora
tivo
sco
lastico
rap
po
rto
INDOOR
OUTDOOR
INQUINAMENTO E MALATTIA
3:1
RAPPORTO INQUINANTE
RICAMBIO D’ARIA
TASSO MINIMO
0,5 V/h (DPR 412/93)
FINO A
0,3 V/h (DLgs 311/06 ed UNI-TS 11300-1)
INQUINAMENTO E MALATTIA
TENUTA ALL’ARIA
n50 ≤ 1,0 (ARCA e CasaClima «classe A»
n50 ≤ 0,6 (PassivHaus e CasaClima Gold)
INQUINAMENTO E MALATTIA
BUILDING RELATED ILLNESS
INQUINAMENTO E MALATTIA
Fra le patologie appartenenti a
questo gruppo si ricordano:
alveoliti allergiche, infezioni da
virus e funghi, asma bronchiale,
febbre da umidificatori, febbre di
Pontiac e legionellosi.
SICK BUILDING SYNDROME
INQUINAMENTO E MALATTIA
Non una vera e propria malattia,
ma una serie di disturbi che
affliggono le persone che
passano molte ore all'interno di
un ambiente chiuso. Gli inquilini
"forzati" lamentano sensazioni di
disagio acuto, come cefalea,
irritazione di occhi, naso e gola,
tosse secca, pelle disidratata,
vertigini o nausea, difficoltà di
concentrazione, affaticamento,
particolare sensibilità agli odori.
La maggior parte dei sintomi
svanisce o si attenua fortemente
allontanandosi dall'edificio.
MCS: multiple chemical sensitivity
INQUINAMENTO E MALATTIA
E’ una patologia che si sviluppa in seguito ad
un’esposizione acuta o cronica a sostanze
tossiche; tale esposizione porta ad una
sensibilizzazione soggettiva e progressiva
verso composti chimici (anche diversi da
quelli di partenza). La malattia si sviluppa in
diverse fasi: dall’insorgere di stati
infiammatori multi sistemici (artriti, vasculiti,
dermatiti, coliti, ecc.) arriva a comprendere
gravi deterioramenti psico-fisici di tipo
neurologico, epatico ed immunologico. Se
non arginata, per l’insorgere di intolleranze
sempre più gravi anche nei confronti di
profumi e prodotti per l’igiene personale, la
patologia porta ad un progressivo isolamento
del malato dalla su normale vita di relazione.
Il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, nell’allegato XXXVIII indica dei
limiti alle sostanze inquinanti presenti in ambiente lavorativo.
D.lgs. 81/2008
e Qualità dell’Aria Interna
RIFERIMENTO DI QUALITA’ DELL’ARIA
SOSTANZE CHIMICHE
I Threshold Limit Value, ovvero "valori limite di
soglia", sono le concentrazioni ambientali delle
sostanze chimiche aerodisperse al di sotto delle
quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori
possa rimanere esposta ripetutamente giorno
dopo giorno, per una vita lavorativa, senza alcun
effetto negativo per la salute.
STEL (short-term exposure limit): è il valore
massimo consentito per esposizioni brevi (non
oltre 15 minuti) ed occasionali.
TWA (time-weighted average): esprime la concentrazione limite, calcolata come
media ponderata nel tempo (8 ore/giorno; 40 ore settimanali), alla quale tutti i
lavoratori possono essere esposti, giorno dopo giorno senza effetti avversi per la
salute per tutta la vita lavorativa.
VALORI DI SOGLIA
LIMITI TOSSICOLOGICI
SCOEL
Scientific Committee on Occupational
Exposure Limits
comitato europeo che valuta i limiti di
esposizione occupazionale e ne definisce i
parametri con cui questi vengono resi cogenti
all’interno della Comunità Europea.
VALORI DI SOGLIA
LIMITI TOSSICOLOGICI
I valori massimi di esposizione a sostanze chimiche (TLV) risultano ancora vaghi,
molto alti e definiti in maniera eterogenea. Per ottenere valori di riferimento tutelativi
nei confronti dell’utente finale è necessario ricavare ogni limite tossicologico dalla
bibliografia medico scientifica e parametrizzarlo su situazioni di esposizione cronica e
sull’analisi di precise fasi immunitarie che caratterizzano la vita di un individuo.
FINESTRE IMMUNITARIE
LIMITI TOSSICOLOGICI
Esposizione chimica acuta e assorbimento cronico a piccole dosi possono
comportare, per la medesima sostanza, sintomi e conseguenze completamente
diversi.
DOSI E TEMPI DI ESPOSIZIONE
LIMITI TOSSICOLOGICI
E’ direttamente proporzionale al grado di attività degli enzimi di inattivazione
molecolare. Sebbene nella maggior parte dei casi i sistemi escretori riescano ad
eliminare molte sostanze, talune ostacolano le proprie fasi di metabolizzazione e
rimangono nell’organismo parecchio tempo (accumulandosi in determinati tessuti
bersaglio).
CAPACITA’ DETOSSIFICANTE INDIVIDUALE
LIMITI TOSSICOLOGICI
L’eziologia di una malattia
ambientale è sempre
multifattoriale, di
conseguenza, di fronte
all’aggressività chimica
sinergica che le sostanze
volatili possono avere
durante i processi
epigenetici umani, i limiti
specifici dei singoli composti
devono essere interpretati
nel loro complessivo. Dal
punto di vista della
prevenzione ambientale non
può dunque esistere alcun
limite definito al di sotto del
quale sia garantita
l’incolumità dell’individuo e la
salubrità di un ambiente o di
un materiale.
1+1=10… 100… 1000
EFFETTI SINERGICI
LIMITI TOSSICOLOGICI
LIMITI TOSSICOLOGICI
LISTE DI RIFERIMENTO
ATSDR (Agency for Toxic Substances and Disease Registry)
MRLs (Minimal Risk Levels) 2008
US Department of Health and Human Services / ATSDR
Priority List of Hazardous Substances 2007
AIHA (American Industrial Hygiene Association)
WEELs (Workplace Environmental Exposure Levels) 2007
AFSSET (Agence Française de Sécurité Sanitaire de l’Environnement et du Travail)
LCI 2009
AgBB (Ausschuss zur gesundheitlichen Bewertung von Bauprodukten)
LCI 2012
California OEHHA (Office of Environmental Health Hazard Assessment)
Inalation REL (Reference Exposure Level) 2008
RIFERIMENTO DI QUALITA’ DELL’ARIA
ANIDRIDE CARBONICA
ASHRAE 62:2001
Il valore di accettabilità per la qualità dell’aria
interna è pari alla concentrazione di CO2 esterna
aumentata di 700 ppm.
FORMALDEIDE
La formaldeide, a causa della sua diffusione ubiquitaria e delle sue alte
concentrazioni negli ambienti indoor, è il Composto Organico Volatile maggiormente
studiato e conosciuto per caratteristiche chimico-fisiche e dinamiche tossicologiche.
Tale sostanza è un ottimo «marker» della qualità dell’aria indoor nei protocolli di
salubrità ambientale.
RIFERIMENTO DI QUALITA’ DELL’ARIA
AERAZIONE NATURALE
Una qualità accettabile dell’aria interna dev’essere ottenuta in primo luogo attraverso
l’aerazione naturale che deve garantire almeno un ricambio d’aria all’ora.
RIFERIMENTO DI QUALITA’ DELL’ARIA
ALMENO
1,0 V/h
VENTILAZIONE FORZATA
I sistemi di ventilazione meccanica vanno adottati come integrazione all’areazione
naturale quando questa non risulta sufficiente o per rimuovere inquinanti diffusi a
bassa tossicità.
RIFERIMENTO DI QUALITA’ DELL’ARIA
FILTRO F5 (EN779)