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Laura Bonfiglio e Andrea Bucci

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Laura Bonfiglio e Andrea Bucci

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L’evoluzione della scuolaL evoluzione della scuoladall’800 ai nostri giornidall 800 ai nostri giorni

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Legge Casati (1859)gg ( )Questa legge formulata da Gabrio CasatiQuesta legge formulata da Gabrio Casati

nel1859 conteneva i seguenti punti:• Nascita della scuola Nazionale, in particolare

della scuola elementare.• Gestione Scolastica Comunale• Gestione Scolastica Comunale• Scuola elementare ordinata in:

-Grado inferiore, obbligatorio (paesi con almeno 50 bambini)

-Grado superiore (comuni con oltre 4 000-Grado superiore (comuni con oltre 4.000 abitanti)

• Divisione classi maschili e femminili• Istruzione Secondaria si suddivide in:

- Scuola normale (triennale corso- Scuola normale (triennale, corso propedeutico)- Classica (5 anni di Ginnasio + 3 anni di Liceo)- Tecnica e Professionale (3 anni di istituto

tecnico + 3 anni di scuola tecnica); ritenuta subalterna preclusa a qualsiasi sboccosubalterna, preclusa a qualsiasi sbocco universitario.

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Inquadramento storicoInquadramento storicoIl Regno di Sardegna era impegnato nelle vicende inerenti alla secondaIl Regno di Sardegna era impegnato nelle vicende inerenti alla seconda

guerra di indipendenza, per questo motivo la norma non fu discussa in Parlamento ma, grazie ai poteri straordinari dallo stesso conferiti al Governo del Re, venne comunque stesa interamente.q

La Destra storica, di fronte ai gravissimi problemi del nuovo stato, scelse di mantenere la legge Casati.

In seguito furono apportate delle modifiche ad essa che, tuttavia, rimase in vigore fino al 1923,

quando intervenne la riforma Gentile.

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Legge Coppino (1877)Legge Coppino (1877)

Questa legge formulata da Michele Coppino nel 1859 durante il periodo d ll Si i i idella Sinistra conteneva i seguenti punti:

• Obbligo di inscrizione all’età di 6 anni e di frequenza scolastica fino a 9 anni

• Controllo statale sulle nomine dei maestri

• Obbligatorietà della scuola elementare di grado inferiore

• Sostituzione dell’obbligo della religione Sostituzione dell obbligo della religione con le “ prime nozioni dei doveri dell’uomo e del cittadino”.

• Gestione a carico e del Comune e dello Gestione a carico e del Comune e dello Stato

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Inquadramento storicoInquadramento storico

Fu una legge del Regno d'Italia emanata durante il periodo di governo della Sinistra storica con a capo Agostino Depretisgoverno della Sinistra storica, con a capo Agostino Depretis.

I cattolici criticarono ampiamente questa legge, dato che essa aveva un taglio laico dovuto all'influenza positivista e allaaveva un taglio laico, dovuto all'influenza positivista e alla decisione di abolire i direttori spirituali. I maestri, legittimati con la legge Casati, non poterono più insegnare il catechismo e la storia sacra Perciò molti figli di cattolici intransigenti vennerostoria sacra. Perciò molti figli di cattolici intransigenti vennero mandati nelle scuole private, le quali erano in parte gestite dalla Chiesa cattolica.

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Con l’avvento della legge Coppino il numero degli analfabeti in Italia diminuì notevolmente rispetto al 1866Italia diminuì notevolmente rispetto al 1866

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Legge Orlando (1904)Legge Orlando (1904)

• Prolunga l’obbligo scolastico fino all’età di 12 anni:- 4 anni di scuola elementare4 anni di scuola elementare - 3 anni di scuola media (dopo un esame di quinta elementare)

• Per i meno fortunati: Per i meno fortunati:- 2 anni di corso popolare

• Introduce:- scuole serali e festive per- scuole serali e festive per analfabeti- assistenza scolastica a carico comunalecarico comunale

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Inquadramento storicoInquadramento storicoN l di B l 1904 l ti i l i i (PSI) l idNel congresso di Bologna1904 le correnti rivoluzionarie(PSI) assunsero la guida

del partito e in seguito ad un eccidio proletario(Sardegna) indissero il primo sciopero generale/nazionale della storia. Giolitti lasciò che la manifestazione si esaurisse da sola.esaurisse da sola.

Ai primordi della sua opera governativa emanò nel 1904 le prime leggi speciali per il Mezzogiorno (1906 legge n 383). La legge speciale sulla Basilicata prevedeva una modernizzazione dei sistemi agricoli mentre quella su Napoli e dintorni erauna modernizzazione dei sistemi agricoli, mentre quella su Napoli e dintorni era volta a incoraggiare gli imprenditori a sviluppare un sistema industriale che fino ad allora era in ritardo di sviluppo. Queste leggi furono seguite da quelle per la Calabria e ancora per la Sicilia e la Sardegna.

Un altro importante progetto portato avanti da Giolitti consistette nella statalizzazione delle ferrovie nel 1904-1905, che fino allora erano ancora gestite da compagnie private, spesso inglesi. Questo progetto tuttavia si dovette p g p p g p gscontrare con l’opposizione, spesso accanita, sia di destra che di sinistra.

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Nelle giornate dal 15 al 20 settembre del 1904 fu proclamato dalla Camera del Lavoro di Milano il primo sciopero generaleMilano il primo sciopero generale della storia d'Italia, promosso da sindacalisti rivoluzionari.

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Legge Daneo e Credaro (1911)Legge Daneo e Credaro (1911)Nei "Programmi e orari per gli

asili infantili e i giardini d'infanzia" Credaro

if tò il imanifestò il suo pensiero sull'asilo che doveva essere un istituto di educazione e non di scolarizzazionenon di scolarizzazione.

Si interessò, inoltre, della scuola superiore e ideò il liceo moderno come sezione moderna del liceo classico, che doveva formare e preparare per gli studi superiori, con spiccata caratterizzazione scientifica.

L’istruzione religiosa fu estesa a tutti i gradi dell’istruzione.

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Inquadramento storicoInquadramento storico

Nel 1911 ci fu un nuovo ritorno alla vita politica di Giolitti, che , fu nominato nuovamente capo di Governo dal re Vittorio Emanuele III e questa volta incentrò la sua questione politica sul “voto”. Infatti egli sosteneva che il voto dovesse essere esteso a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto esteso a tutt c ttad asc c e a esse o co p utotrent’anni e a tutti i maggiorenni che sapessero leggere o scrivere o che avessero prestato servizio militare. Il suffragio universale maschile era una prassi già presente nellauniversale maschile era una prassi già presente nella maggioranza degli altri stati europei.

Il 1912 fu un anno di svolta drammatica di tutta la politica pgiolittiana. L’Italia entrò in guerra con la Libia.

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Prima Guerra Mondiale(i b )(in breve)

La prima guerra mondiale inizia nel 1914 e finisce nel 1918La prima guerra mondiale inizia nel 1914 e finisce nel 1918. Nel 1914 In Europa ci sono molti contrasti tra le nazioni, che sono la causa della

guerra. Questi contrasti portano alla corsa agli armamenti ed alla nascita di due alleanze :

la TRIPLICE ALLEANZA ( Germania, Austria e Italia ) la TRIPLICE INTESA ( Francia, Inghilterra, Russia )Nel 1914 in Europa c’è una situazione esplosiva : basta una scintilla per far p p p

scoppiare la guerra. La scintilla che fa scoppiare la guerra è l’attentato di Serajevo : uno studente serbo uccide l’erede al trono dell’Impero austro-ungarico.

L’Austria dichiara guerra alla Serbia. Con l’Austria entra in guerra la Germania eL Austria dichiara guerra alla Serbia. Con l Austria entra in guerra la Germania e più tardi l’impero turco e la Bulgaria.

Con la Serbia entra in guerra la Triplice Intesa, poi l’Italia nel maggio 1915, poi il Portogallo, la Romania, la Grecia, il Montenegro, il Giappone e nel 1917 gli USAUSA.

Due fatti decidono l’ esito della guerra :1. L’ENTRATA IN GUERRA DEGLI USA, che aiuta l’intesa ad ottenere la vittoria. 2. IL RITIRO DALLA GUERRA DELLA RUSSIA, dove è scoppiata una rivoluzione e

l’impero degli zar diventa una repubblica chiamata URSS (Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche )

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Un Calendario scolastico dell’anno

1916-17

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Benedetto Croce e Giovanni Gentile

”L i t li l di i li t ti h di b i h”Le scienze naturali e le discipline matematiche, di buona grazia, hanno ceduto alla filosofia il privilegio della verità, ed esse rassegnatamente, o addirittura sorridendo, confessano che i loro concetti sono concetti di comodo e di pratica tilità che non hanno niente da edere con lacomodo e di pratica utilità, che non hanno niente da vedere con la meditazione del vero. » (Benedetto Croce da Indagini su Hegel e e schiarimenti filosofici (1952)”

Giovanni Gentile è stato insieme a Benedetto Croce uno dei maggiori esponenti del Neoidealismo filosofico, un importante protagonista della cultura italiana nella prima metà del XX secolo e una delle figure di spicco del fascismonella prima metà del XX secolo e una delle figure di spicco del fascismo italiano.

La riforma Gentile non aveva niente a che fare con le proposte che il fascismo aveva avanzato fino a qualche tempo prima sulla scuola Essa era una riformaaveva avanzato fino a qualche tempo prima sulla scuola. Essa era una riforma che traeva le sue origini dalla legge Casati. Gentile credeva che la scuola servisse alla classe dirigente, che per definizione doveva dare sempre il meglio di se' per guidare le masse e tutto il Paese. La Scuola superiore e l’Università gdovevano essere appannaggio della classe sociale alta.

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Riforma Gentile (1923)Riforma Gentile (1923)• Gli asili infantili costituiscono il primo grado dell'istruzione primaria;il primo grado dell istruzione primaria; esso e‘di 3 anni e non e' obbligatorio. Di fatto, la scuola materna e' affidata ai Comuni e all'iniziativa privataaffidata ai Comuni e all iniziativa privata• L'obbligo scolastico e' elevato a 14 anni.• L'insegnamento della religione L insegnamento della religione cattolica e' ritenuto fondamento e coronamento dell'istruzione elementare. • L’Istruzione superiore viene divisa in scuole tecniche e licei. • La scuola normale prende il pnome di “Istituto magistrale", e serve per il conseguimento dell'abilitazione all'insegna-mento elementare.

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Ritocchi fascisti alla riforma Gentile

L’intervento del fascismo sull’ istruzione si basava su due aspetti essenziali: uno riguardava le forme esteriori della vita della scuola; l’altro si manifestava attraverso riforme legislative ed amministrative, con la repressione di ogni autonomia e il totale assoggettamento della Scuola allo Stato: i professoriautonomia e il totale assoggettamento della Scuola allo Stato: i professori antifascisti furono inesorabilmente eliminati.

Per creare "l’italiano nuovo" la scuola fascista proponeva testi scolastici, quaderni diari e pagelle in cui si esaltava il regime sia attraverso le immaginiquaderni, diari e pagelle in cui si esaltava il regime sia attraverso le immagini, strumento rapido ed efficace, che attraverso i contenuti. Prendendo ad esempio in esame il Libro della Seconda Classe Elementare, si trovano brani, filastrocche e storie in cui la vita militare e in particolare la figura del Duce e la p gstoria del fascismo ricoprono grande spazio. Dal Libro della Terza classe emergono brani sempre più complessi sotto l’aspetto grammaticale, che hanno però lo stesso sfondo propagandistico. Passando alla Quinta Classe, risaltano per originalità problemi geometrici e aritmetici davvero singolari: calcolare laper originalità problemi geometrici e aritmetici davvero singolari: calcolare la superficie complessiva delle province italiane della Libia o calcolare le bombe sganciate da un aereo da guerra per esempio. Le letture infine trattavano svariati temi d’attualità, come "La razza latina", "Gli ebrei", "Parla il Duce" o "L’emigrazione“.

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Immagini scuola fascista

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Leggi razziali sulla scuolaRegio Decreto Legge 5 settembre 1938, XVI, n. 1390

A t 1 All' ffi i di i t ll l t t li t t li di l i iArt. 1. All'ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuole non governative, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano state comprese in graduatorie di concorso anteriormente al

t d t è t ll' i t t tpresente decreto; nè potranno essere ammesse all'assistentato universitario, nè al conseguimento dell'abilitazione alla libera docenza.

Art 2 Alle scuole di qualsiasi ordine e grado ai cui studi sia riconosciutoArt. 2. Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere iscritti alunni di razza ebraica.

Art. 6. Agli effetti del presente decreto-legge è considerato di razza ebraica g p ggcolui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica.

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Leggi razziali sulla scuolaRegio Decreto Legge 23 settembre 1938 - XVI, n. 1630

Art 1 Per i fanciulli di razza ebraica sono istituite a spese dello Stato speciali sezioni diArt. 1. Per i fanciulli di razza ebraica sono istituite a spese dello Stato speciali sezioni di scuola elementare nelle località in cui il numero di essi non sia inferiore a dieci.I relativi insegnanti potranno essere di razza ebraica.

Art. 3. Nelle scuole elementari per i fanciulli di razza ebraica sono adottati i libri di testo di Stati, con opportuni arrangiamenti, approvati dal Ministero dell'educazione nazionale.Le spese relative sono a carico delle comunità israelitiche.

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Seconda Guerra Mondiale(i b )(in breve)

La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 ha visto gconfrontarsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta.

Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasakigiapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

È considerato il più grande conflitto armato della storia, e costò all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri per un totale di 55 milioni di morti. Le

l i i i ili i t i f tti di tt t i lt l flittpopolazioni civili si trovarono infatti direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, spesso deliberatamente indirizzate contro obbiettivi non militari. Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia della Shoah, perpetrata dai nazisti nei confronti degli ebreidegli ebrei.

Al termine del conflitto si instaurò un nuovo ordine mondiale, fondato sulla contrapposizione, nota come "guerra fredda", tra Stati Uniti ed U i S i ti t l'E id tt d l di iUnione Sovietica, mentre l'Europa, ridotta ad un cumulo di macerie, perse definitivamente la propria egemonia sul pianeta.

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La nascita della Costituzione It liItaliana

Il 2 giugno 1946 gli italiani vennero chiamati alle urne per votare il Referendum sulla forma istituzionale da dare al Paese.

P l i lt f lPer la prima volta furono ammesse al voto anche le donne. Risultato: Repubblica, 12.718.641 voti; Monarchia 10.718.502.Monarchia 10.718.502.

Da allora il 2 giugno si celebra la nascita della Repubblica italiana.

Il 1º gennaio 1948, entrò in vigore la Costituzione

repubblicana.

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La Costituente

Contemporaneamente al referendum istituzionale si svolse l'elezione dell’Assemblea Costituente.

Dominarono le elezioni tre grandi formazioni: la Democrazia Cristiana, che ottenne il 35,2% dei voti e 207 ,seggi; il Partito socialista, 20,7% dei voti e 115 seggi; il Partito comunista, 18,9% e 104 seggi.gg

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La scuola secondo la Costituzione Italiana

TITOLO IITITOLO IIRAPPORTI ETICO-SOCIALI

Art. 33.L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamentoL arte e la scienza sono libere e libero ne è l insegnamento.La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.La legge nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità deveLa legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionaleconclusione di essi e per l abilitazione all esercizio professionale.Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Art. 34.La scuola è aperta a tutti.L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

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Dichiarazione universale dei diritti umaniLa Dichiarazione universale dei diritti umani , spesso indicata con la

sigla DUDU è un documento sui diritti individuali firmato a Parigi ilsigla DUDU, è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948 la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.

La DUDU è composta da un preambolo e da 30 articoli che sanciscono iLa DUDU è composta da un preambolo e da 30 articoli che sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona. I diritti dell'individuo vanno quindi suddivisi in due grandi aree: i diritti civili e politici e i diritti economici, sociali e culturali.

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ARTICOLO 261 ) Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto

riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria.L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'i t i i d l t ibil t tti ll b d l itl'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.

2) L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve ppromuovere la comprensione, la tolleranza,l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.Unite per il mantenimento della pace.

3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

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Convenzione internazionale sui diritti Convenzione internazionale sui diritti dell'infanziadell'infanziadell infanziadell infanzia

La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia fu approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi

Art. 28Art. 28

Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all'educazione e in particolare al fine di garantire

p q g gdegli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia:

Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all educazione, e in particolare, al fine di garantire l'esercizio di tale diritto in misura sempre maggiore e in base all'uguaglianza delle possibilità: a) rendono l'insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti; b) incoraggiano l'organizzazione di varie forme di insegnamento secondario sia generale che professionale, che saranno aperte e accessibili a ogni fanciullo e adottano misure adeguate come lache saranno aperte e accessibili a ogni fanciullo, e adottano misure adeguate come la gratuità dell'insegnamento e l'offerta di una sovvenzione finanziaria in caso di necessità; c) garantiscono a tutti l'accesso all'insegnamento superiore con ogni mezzo appropriato, in funzione delle capacità di ognuno; d) fanno in modo che l'informazione e l'orientamento scolastico e professionale siano aperte e accessibili a ogni fanciullo; e) adottano misure perscolastico e professionale siano aperte e accessibili a ogni fanciullo; e) adottano misure per promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola.

Gli Stati parti adottano ogni adeguato provvedimento per vigilare affinché la disciplina scolastica sia applicata in maniera compatibile con la dignità del fanciullo in quanto essere umano e in conformità con la presente Convenzione. Gli Stati parti favoriscono e incoraggiano la cooperazione internazionale nel settore dell'educazione, in vista soprattutto di contribuire a eliminare l'ignoranza e l'analfabetismo nel mondo e facilitare l'accesso alle conoscenze scientifiche e tecniche e ai metodi di insegnamento moderni. A tal fine, si tiene conto in particolare delle necessità dei Paesi in via di sviluppo.

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Il 31 dicembre del 1962 veniva infatti approvata la legge 3 d ce b e de 96 e a a app o a a a eggedi riforma della Scuola Media che diventava obbligatoria e gratuita per tutti i ragazzi e le ragazze dagli 11 ai 14 anni. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 31 gennaio del 1963, il primo ottobre 1963 l'avvio delle lezioni perdel 1963, il primo ottobre 1963 l avvio delle lezioni per 600.000 alunni di ogni estrazione sociale. Dopo la Riforma Gentile quella della Scuola Media Unica è stata la prima, grande, riforma democratica. Con la nuova legge veniva anche abolito l'esame di ammissione allalegge veniva anche abolito l esame di ammissione alla scuola media, mentre la Licenza media conseguita con il superamento dell'Esame finale permetteva la successiva iscrizione a tutti gli indirizzi di istruzione superiore.

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Ordinamento della scuola materna stataleLegge 18 marzo 1968, n. 444gg ,

La riforma della scuola materna statale, fu approvata definitivamente dalla Camera il 9 marzo 1968 dopo duri contrasti e resistenze divenne la legge del 18 marzo9 marzo 1968, dopo duri contrasti e resistenze, divenne la legge del 18 marzo 1968, n° 144: essa istituiva quella che si chiamò la Scuola Materna, affidata, pertanto, a personale femminile.

Art. 1 - Caratteri e finalità della scuola materna stataleL l t t t l h li i b bi i ll' tà l ti d tLa scuola materna statale, che accoglie i bambini nell'età prescolastica da tre a sei anni, è disciplinata dalle norme delle presente legge.Detta scuola si propone fini di educazione, di sviluppo della personalità infantile, di assistenza e di preparazione alla frequenza della scuola dell'obbligo, l'opera della famiglia. L’iscrizione è facoltativa; la frequenza gratuita.

Art. 4. - Le scuole materne statali devono essere suddivise principalmente in tre sezioni, corrispondenti alle tre età dei bambini

Per quanto riguarda le sezioni e l'orario si prevede che le sezioni devono contenerePer quanto riguarda le sezioni e l orario, si prevede che le sezioni devono contenere dai 15 ai 30 iscritti, e l'orario giornaliero non può essere inferiore a 7 ore.

Le scuole materne statali restano aperte per un periodo non inferiore a 10 mesi all'anno.

Art. 10. - Le insegnanti che dovranno provvedere alle sezioni o alle scuole dedicate interamente ai bambini con svantaggi (fisici o mentali), dovranno essere in possesso di un'abilitazione rilasciata dal Ministero della Pubblica Istruzione.

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Riforma Esame di Stato 1969Riforma Esame di Stato 1969

l decreto legge 15 febbraio 1969 cambiò, in corso d'anno e con grande sollievo degli esaminandi di quell'annata, il programma (che fu riportato a quello dell'ultimo anno) eprogramma (che fu riportato a quello dell ultimo anno) e ridusse le prove a due scritte (di cui una era sempre italiano) e a una orale centrata su due discipline, da scegliersi in una rosa di quattro definita dal ministero, una a scelta del q ,candidato e una a scelta della commissione (anche se presto si istaurò la prassi di far scegliere entrambi al candidato). Per la prova di italiano inoltre il candidato poteva scegliere in una rosa di quattro temi.

Il provvedimento accusato spesso di aver creato un esameIl provvedimento, accusato spesso di aver creato un esame troppo facile e dequalificante, doveva essere sperimentale e provvisorio ma rimase in vigore per ben 29 anni.

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Decreti delegati 1974gI cosiddetti “Provvedimenti delegati sulla scuola" sono una raccolta di

sei leggi emanate in Italia tra il luglio 1973 ed il maggio 1974. Esse sono state gg g gg"il primo tentativo di dare una effettiva, ordinata e coerente attuazione ai principi della nostra Costituzione concernente la scuola statale italiana (Università esclusa), ed hanno rappresentato di fatto il primo testo unico organico riguardante l’istruzione non universitaria repubblicanariguardante l istruzione non universitaria repubblicana.

Questi hanno segnato la vita della scuola italiana istituendo gli Organi collegiali della scuola, i Distretti scolastici, nuovi enti per l'aggiornamento e la valutazione garantendo il diritto di assemblea, la libertà di insegnamento, le libertà sindacaligarantendo il diritto di assemblea, la libertà di insegnamento, le libertà sindacali per tutto il personale della scuola riformando il trattamento economico di docenti, dirigenti, ispettori e personale ausiliario, tecnico e amministrativo.

Vengono previsti quattro livelli di partecipazione democratica: il Circolo o Istituto, il Distretto scolastico, la Provincia, infine la nazione intera. In seguito il D. lgs 233/1999 ha di fatto abolito i livelli distrettuale e provinciale, mantenendo il regionale.

L'articolo 9 dichiara istituito il Distretto scolastico un comprensorio formato daiL'articolo 9 dichiara istituito il Distretto scolastico, un comprensorio formato dai territori di uno o più comuni, a seconda della popolazione e del numero di istituti presenti. Il distretto doveva essere "il perno degli organi collegiali“, tuttavia la sua spinta si esaurì ben presto, fu abolito dalla riforma degli organi collegiali p p , g g gdel 1999.

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ORGANI RAPPRESENTATIVI DELLA SCUOLAORGANI RAPPRESENTATIVI DELLA SCUOLA

Art. 18, Costituzione della RepubblicaI cittadini hanno diritto di associarsi liberamente senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.

LE ASSOCIAZIONI E IL DIRITTO DI RIUNIRSI IN ASSEMBLEA(Art. 2, comma 10 D.L. 297/94) I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore deldel diritto di associazione all interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte di studenti e delle associazioni di cui fanno parte.

LE ASSEMBLEE(Art. 13 D.L. 297/94)1 L bl t d t h ll l d i i1. Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti.g2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di Istituto

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IL COMITATO STUDENTESCO3. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono esprimere un comitato studentesco d’istituto.4. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio d’Istituto.

QUANTE ASSEMBLEE5. E’ consentito lo svolgimento di un’assemblea di istituto e di una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di , p ,lezione di una giornata e, la seconda, di due ore. L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico. Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d’I tit td’Istituto.

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CONFERENZA NAZIONALE SULLA SCUOLA 1990

• Voluta dalla Camera dei deputati si svolge a Roma dal 30 gennaio al 3 febbraio 1990

• Momento di consultazione di tutte le espressioni della società civile e scolastica per individuare un piano di azione per la scuolaS bi C l i l’id d ll’ t i l ti• Sabino Cassese lancia l’idea dell’autonomia scolastica come nuova forma di governo della scuola (autonomia delle scuole a fronte di una nuova funzione del Centro che non gestisce, ma fissa gli obiettivi, valuta processi, corregge disfunzioni)

• Da questa Conferenza inizia un percorso riformatore che si svolgerà negli anni successivi ed interesserà vari pianisvolgerà negli anni successivi ed interesserà vari piani.

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Riforma Moratti 2003Legge 28 marzo 2003, n.53

Rif B li b t l if M tti l 2003Riforma Berlinguer abrogata con la riforma Moratti nel 2003

La riforma Morattiè stata preceduta da una sperimentazione attuata nel 2002 in 251 istituzioni scolastiche,statali e paritarie.

Scuola dell'infanziaScuola dell'infanziaNella scuola dell'infanzia è permessa l'iscrizione ai bambini con 28 mesi compiuti (prima erano 36), non ha carattere di obbligatorietà.

Scuola primariaNella scuola primaria è prevista l'iscrizione di un bambino a partire dai 5 anni e mesi 4 compiuti. Fino dal primo anno viene previsto l'insegnamento di una lingua straniera e dell'uso del computer e di una valutazione biennalelingua straniera e dell uso del computer e di una valutazione biennale. Abolizione dell'esame di 5ª elementare.I programmi ministeriali hanno subito un cambiamento drastico per quanto riguarda lo studio delle materie storia, geografia, scienze.g g g

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Scuola secondaria di primo gradoNella scuola secondaria di primo grado è prevista una valutazione dopo ilNella scuola secondaria di primo grado è prevista una valutazione dopo il secondo anno, mentre al termine del terzo l'esame di Stato. La durata dell'anno scolastico veniva ridotta a ventisette settimane, e si riducevano da tre a due le ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria (solitamente lingua francese); era prevista l'introduzione del cosiddetto "portfolio", un dossier che documentava le esperienze, scolastiche o meno, tramite le quali ogni studente aveva acquisito le varie "abilità". Come per la scuola primaria anche nella scuola secondaria di primoCome per la scuola primaria, anche nella scuola secondaria di primo grado veniva abolito il tempo prolungato.

Scuola secondaria di secondo gradoNella scuola secondaria di secondo grado è previsto un primo biennio e un secondo biennio al quale si aggiunge un ulteriore anno. La maturità è necessaria per accedere all'Università degli studi. Nelle scuole professionali è prevista una durata graduata nel corso degli anni conprofessionali è prevista una durata graduata nel corso degli anni con periodi di alternanza fra scuola e lavoro. Al termine di tre anni viene consegnato un diploma di qualifica. Ha dato inizio inoltre all'adeguamento agli altri Stati Europei (con l'alternanza scuola-lavoro appunto e prevedendo la laurea, almeno in 'Scienze della Formazione Primaria',obbligatoria per i docenti di scuola primaria). È possibile cambiare indirizzo senza dover perdere gli anni già superati e facendo solo un piccolo esame integrativo delle materie differenti tra gli altrisolo un piccolo esame integrativo delle materie differenti tra gli altri indirizzi (le materie base quali: matematica-storia etc. fanno le stesse tappe per tutti gli indirizzi)

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Riforma Fioroni 2007/08Riforma Fioroni 2007/08- il mantenimento degli attuali istituti tecnici e professionali, nell'ambito del sistema d ll'i t i d i idell'istruzione secondaria superiore

- il riordino e il potenziamento degli istituti tecnici e professionali quali istituzioni appartenenti alprofessionali, quali istituzioni appartenenti al sistema dell'istruzione secondaria superiore, strutturati organicamente sul territorio attraverso collegamenti stabili con il mondo del lavoro con lacollegamenti stabili con il mondo del lavoro, con la formazione professionale e con l'università e la ricerca.

"Con l'obbligo a 16 anni, la riforma dei tecnici e dei professionali e l'i t i d ll' t di l bbi t t bi t tl'integrazione dell'area post diploma abbiamo smontato e cambiato una parte fondamentale della riforma Moratti, evitando la svalorizzazione dell'istruzione tecnico e professionale".Così ha commentato Mariangela Bastico -Viceministro all'istruzione - la riforma

Fioroni che cancella la precedente riforma Moratti.

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Riforma Gelmini 2008Riforma Gelmini 2008Con il termine riforma Gelmini si indica comunemente l'insieme degli atti normativi della Repubblica Italiana - emanatinormativi della Repubblica Italiana - emanati durante il governo Berlusconi IV - riguardanti il settore dell'istruzione entrati in vigore durante la permanenza in carica del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, che costituironoRicerca Mariastella Gelmini, che costituirono il superamento della Riforma Moratti del 2003.

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Liceo

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Istituto tecnicoIstituto tecnico

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Istituto professionale

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Africa

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http://www.youtube.com/watch?v=F-ZZeE7C7uM&hd=1

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CongoCongo

Nella Repubblica Democratica del Congo, per milioni di bambini l’accesso all’istruzione primaria resta un privilegio nonostante un provvedimento governativo del 2010

ti l’ d i l ti t it È tgarantisca l’educazione scolastica gratuita. È quanto emerge da uno studio effettuato dal governo della Repubblica Democratica del Congo insieme al Dipartimento del Regno Unito per lo SviluppoDipartimento del Regno Unito per lo Sviluppo Internazionale e dall’Unicef, secondo cui oltre 7 milioni di bambini in tutto il Paese che non frequentano la scuola.

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Sud AmericaSud AmericaNonostante ci siano 117 milioni di minori in età scolastica, nei paesi

dell’America Latina e Caraibi, milioni di loro ancora non hanno la possibilità di andare a scuola. Oltre 22 milioni di minori e adolescenti infatti non frequentano le scuole o sono ad alto rischio di abbandonare gli studigli studi.

Secondo le statistiche più recenti - riferisce l'agenzia Fides - 6 milioni e 500 mila di loro non vanno a scuola e 15 milioni e 600 mila assistono alle lezioni in contesti non adeguati discriminanti e che li rendonolezioni in contesti non adeguati, discriminanti e che li rendono particolarmente vulnerabili. Negli ultimi decenni sono state promosse diverse iniziative per migliorare la qualità e il livello di uguaglianza nell’istruzione, fare fronte alla povertà e alla discriminazione, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale. Tuttavia ci sono ancora molti ostacoli che causano l’ingresso tardivo di molti bambini nel sistema educativo. Inoltre, a maggior rischio di esclusione o abbandono dell’istruzione scolastica sono i piccoli e gli adolescenti indigenidell istruzione scolastica, sono i piccoli e gli adolescenti indigeni, afrodiscendenti, con disabilità o che vivono in zone rurali. Stando alle fonti locali, nelle zone più remote di alcuni Paesi, la frequenza della scuola secondaria raggiunge al massimo il 50%.

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Sud OrienteLa storia di Malala

Malala Yousafzai è una studentessa e attivista pakistana. È la più giovane candidata al Premio Nobel per la pace nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili ed

All'età di tredici anni è diventata celebre per il blog da lei curato per

per il suo impegno per l affermazione dei diritti civili ed all'istruzione, bandito da un editto dei talebani delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat.

All età di tredici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato perla BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrariai diritti delle donne, e la loro occupazione militare del distretto delloSwat È stata nominata per l'International Children's Peace Prize premioSwat. È stata nominata per l International Children s Peace Prize, premioassegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovaniragazzi.Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente ferita alla testa e al collo da uominigarmati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Ricoverata nell'ospedale militare di Peshawar, è sopravvissutaall'attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan,p g pportavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilitàdell'attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli edell'oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualorasopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati.