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L’Approccio integrato domiciliare nel paziente affetto da demenza
L’Approccio integrato domiciliare nel paziente affetto da demenza
Dott.ssa Daniela Campanella MD, PhD 1,2 Dirigente Medico di I livello Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Centro di
Salute Mentale, Ospedale Civile “G.Mazzini”, Teramo Specialista in psichiatria
Dottorato in Neuroimaging Funzionale
Psicoterapeuta in Cognitivo Comportamentale
Alta professionalit in “Trattamento integrato e farmacologico psicoterapeutico dei disturbi di àpersonalit “à
Centro Studio per la Malattia di Alzheimer
Master in Alzheimer ‘ Desease presso il Karoliska Istitute Stoccolma
Master in perfezionamento in psichiatria a Barcellona
Master II livello in Psicofarmacologia
Master I livello in Comunicazione sanitaria
Master in comunicazione
Esperto regionale di accreditamento
Medico referente dell’ Assistenza Domiciliare iIntegrata Psichiatrica , Cmunit alloggio ,borse àlavoro
Frequenta il master di formazione in Menagement Sanitario
Il progetto HUB AND SPOCKE della ASL di TERAMO si ispira a alcune linee guida: Rete relazionale primaria: il servizio è complementare e non sostitutivo della solidarietà familiare, ne rinforza il significato, sostenendo le capacità e autonomie esistenti
Condivisione: il servizio riconosce l'utente e la sua famiglia come interlocutori privilegiati nella definizione e realizzazione del progetto di aiuto;
Attenzione ai vincoli: nel programmare l’intervento di aiuto vengono valutate anche le difficoltà e i limiti della famiglia a sostenere il carico assistenziale;
Integrazione: è prevista l'integrazione con gli altri servizi sanitari, sociali e socio-sanitari del territorio .
Il Progetto viene attivato a seguito di una richiesta indirizzata dai soggetti interessati o dai MMG a numeri telefonici deputati a tale scopo che svolgono anche la funzione di “numeri verdi” nei casi di interventi di urgenza .
Il Progetto HUB AND SPOCKE :
Il Progetto HUB AND SPOCKE
L’infermiere Professionale che svolge funzione di Case Manager:
Effettua la prima accoglienza con raccolta di informazioni telefoniche
Valuta il bisogno presentato e concorda una visita domiciliare, da svolgere verosimilmente entro 7 giorni lavorativi dal colloquio
Diventa il punto di riferimento per il malato e la famiglia
Provede alla gestione degli appuntamenti di follow-up
Il Progetto HUB AND SPOCKE
Nel progetto multidisciplinare iniziale era previsto il coinvolgimento integrato di diverse figure professionali: Medici psichiatri e neurologi Psicologo Assistente socialeFisioterapisti Geriatra Infermieri professionali
Il Progetto HUB AND SPOCKE svolge le seguenti attività tramite l’equipe multi professionale:
Visita per presa in carico
Visite periodiche di controllo da parte del neurologo e dello psichiatria
(per una valutazione dello stato cognitivo (comprensiva anche della testistica specifica : MMSE ,ecc…)e per eventuale trattamento dei disturbi comportamentali (anche tramite la somministrazione di test NPI)
Visite periodiche da parte dello specialista geriatria per valutazione delle condizioni cliniche
Il Progetto HUB AND SPOCKE
I Visita medica
Durante la prima visita effettuata dal medico e da un infermiere professionale viene compilata la cartella clinica (dati anagrafici,anamnesi,esame obiettivo esame neurologico e psichico,esami eseguiti sia ematochimici che strumentali )del paziente affetto da demenza e vengono somministrati MMSE (per la valutazione del deterioramento cognitivo ) ,ADL,IADL (per la valutazione delle capacità funzionale: le attività quotidiane non strumentali (ADL) e strumentali (IADL),NPI (per valutare sintomi psichiatrici), CAREGIVER BURDEN INVENTORY (CBI) (per valutare lo stress del caregiver ).
Il "M.M.S.E. (Mini Mental State Examination), infine, è il test per la valutazione dei disturbi dell'efficienza intellettiva e della presenza di deterioramento cognitivo: si basa su una scala valutativa da 0 a 30 punti ed anche in questo caso, minore è il punteggio conseguito (es. MMSE: 6/30), maggiore è la non autonomia del periziando. The Neuropsychiatric Inventory (NPI) was developed to provide a means of assessing neuropsychiatric symptomsOrientamento spazio temporale ,la memoria,attenzione e calcolo,memoria e rievocazione, linguaggio,aprassia costruttiva.
Con la valutazione "A.D.L. (Activities of Daily Living)" si fa riferimento alle attività fondamentali della vita quotidiana nelle quali il soggetto è dipendente: su una scala da 0 a 6 punti, più basso è il punteggio finale (es. ADL: 1/6), maggiore è il bisogno di assistenza del soggetto.(fare il bagno,vestirsi,toilette,spostarsi,continenza ,alimentazione)
Con la valutazione "I.A.D.L. (Instrumental Activities of Dailiy Living)" si fa, invece, riferimento al grado di compromissione nelle attività strumentali della vita quotidiana: su una scala da 0 a 8 punti, minore è il punteggio finale (es. IADL: 1/8), maggiore è il grado di compromissione dell'autonomia del soggetto.(abilità ad usare il telefono,fare la spesa ,preparare i pasti,cura della casa,fare il bucato,spostamenti fuori casa ,assunzione dei farmaci, uso del denaro)
Il Neuropsychiatric Inventory (NPI) è stato sviluppato per fornire un mezzo per valutare sintomi neuropsichiatrici e psicopatologia dei pazienti con malattia di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative.
Deliri allucinazioni agitazione,ansia,irritabilità .
La CBI (Caregiver Burden Inventory ) è un questionario a risposta multipla che considera 5 dimensioni del carico assistenziale : � Time-dependent burden (TB) (carico oggettivo): stress causato dalla riduzione del tempo dedicato a se stessi � Developmental burden (DB) (carico evolutivo): senso di fallimento delle proprie speranze ed aspettative � Physical burden (PB) (carico fisico): stress fisico e disturbi somatici � Social burden (SB) (carico sociale): causato dal conflitto di ruolo fra il proprio lavoro e la famiglia � Emotional burden (EB) (carico emozionale): imbarazzo o vergogna causati dal paziente
Durante il primo accesso presso la casa dell’ anziano l’infermiere del caso si dedica a dare indicazione sulla gestione dell, anziano;
Corretta assunzione delle terapie Uso delle terapie non farmacologighe Corretta alimentazione Igiene Tecniche di riabilitazione cognitive
Studi hanno presentato che i disturbi di memoria sembrano
essere causati prevalentemente da difficoltà di aquisizioni di nuove
informazioni (ecoding),mentre fasi di immagazinamento
(storage) e
rievocazione (retrival )risultano risparmiate
I pazienti nella prima fase
sono in grado di
Apprendere e
Riaprendere
Durante il primo accesso presso la casa dell’ anziano l’infermiere del caso si dedica a dare indicazione sulla gestione dell, anziano
La valutazione dell’ambiente domestico
valutazione e spiegazione di come utilizzare la casa a favore dell’ anziano
rimuovere i tappeti perché spesso causano cadute;
dotare le scale di un cancelletto all’estremità superiore;
Eliminare tavoli bassi e sgabelli o arredi instabili
;
utilizzare fornelli elettrici o a gas con sistemiautomatici di spegnimento;
- riporre i coltelli e i prodotti detergenti in un luogo sicuro non direttamente accessibile ;
- rendere inaccessibile l’accesso ai medicinali eagli alcolici ;
allontanare dalle finestre gli arredi chepotrebbero facilitare lo scavalcamento involontario
togliere le chiavi dalle porte per evitare che il malato si chiuda accidentalmente o volutamente in una stanza;
fare in modo che ci sia un percorso facile e privo di ostacoli per accedere al bagno;- fornire WC, vasca e doccia di maniglioni; - utilizzare tappetini antiscivolo nella vasca e nella doccia;-camuffare il bidet se questo viene confuso con il WC;
- fare attenzione agli specchi di grandi dimensioni: può accadere che il malato non riconosca la propria immagine riflessa.
E’ bene compiere le modifiche in maniera progressiva: infatti tutti i cambiamenti improvvisi vengono vissuti lato in modo molto stressante. La disposizione del letto e dei mobili deve essere semplice e funzionale ai deficit del;
evitare frequenti sconvolgimenti dell’assetto degli arredi.
Durante il primo accesso presso la casa dell’ anziano l’infermiere del caso si dedica a dare indicazione sulla gestione dell, anziano;
Ridurre il numero di persone che si occupano del soggetto per aquisire maggiore familiaritàRispettare la routine famigliare (orario pasti ritmo sonno veglia )Controllare la presenza di problemi sensoriali (ipocusia e cataratte )Insegnare a comunicare con il paziente Avere un ambiente ill
Insegnare a comunicare con il paziente
Per le problematiche di campo visivo ristretto Avere un ambiente ben illuminato Muoversi adagio Porsi di fronte
Per una ipersensibilità acusticaNon avere rumori di fondo non svolgere altre attività Stare in silenzio
Ma soprattutto comunicare
con il cuore
Comunicazione non verbale
Visite successive da parte dell’Infermiere Professionale
per la rilevazione dei parametri vitali per eventuale prelievi per esami ematochimici effettuazione di ECG (valutazione condizioni cardiologiche generali e intervallo QT/QTc )
Visite di follow-up
Colloqui di sostegno per il caregiver da parte e valutazione dello stress tramite Caregiver Burden Inventory (CBI) e Caregiver Stress index. .
Sedute di FSK da parte del fisioterapista nei casi in cui tale intervento è indispensabile
Riabilitazione nel paziente con malattia cronica degenerativa
Stimola le funzioni cognitive per rallentare la perdita delle autonomie
Arginare i disturbi non cognitivi
Migliorare la qualità della vita del paziente e del caregiver nel contesto famigliare e sociale
Il Progetto HUB AND SPOCKE
Visite successive dell’Infermiere Professionale
per la rilevazione: dei parametri vitali per eventuale prelievi per esami ematochimici effettuazione di ECG (valutazione condizioni cardiologiche generali e intervallo QT/QTc )
)
AMBITI RIABILITATIVI
Una presa in caricoStimolare le funzioni cognitive Arginare i disturbi non cognitiviMigliorare la qualità di vita del
paziente e del caregiver nel contesto famigliare e ambientale
§ aiutare il caregiver a spostare l’attenzione «dal malato» a «sè stesso»
§ aiutarlo a ritrovare spazi per sé; ruoli trascurati o sacrificati per seguire il malato; energie e risorse utili per prendere la giusta distanza relazionale dal malato, utile sia a quest’ultimo che al carer stesso.
§ Riavvicinare affettivamente il caregiver al malato
§ Annullare tensioni familiari favorite dal carico assistenziale
§ Aiutare il carer a comprendere sentimenti ambivalenti.
§ Cognitivo § Funzionale
Caregiver pazientePazient
e
L’ approccio riabilitativo va modificato durante evoluzione clinica :
Terapia cognitiva
Terapia comportamentale Agisce sull ‘ambiente
Risorse interne (risorse
residue
riabilitazione sul paziente
Riabilitazione tradizionale
Recuperare la funzione Valuta i deficit
Adatta il paziente all’ ambiente
Istruire il paziente
Insegnare nuove strategie al paziente
Correggere i deficit
Riabilitazione nella malattia di alzhaimer
Compensare ed adattere
Valuta le abilità
Adattare l’ ambiente al paziente Istruire il caregiver
Adattare il compito al paziente
Agevolare le potenzialità residue
L’ intervento riabilitativo non è solo stimolazione
cognitiva delle funzione
ma è tutto il campo delle disfuzioni personali ,
famigliari e sociali
PAI
PAI Valutazione multidimensionale
Identificazione delle risorse cognitive e funzionali ancora preservate dal processo degenerativo
Sono definiti
Gli Obiettivi (cognitivi ,
funzionali,comportamentali,socioambientali)Gli interventi (
(paziente famiglia ambiente )Le tecniche cognitivo comportamentali
Interventi sulla famiglia
PSICOEDUCAZIONE:
GRUPPI SELF-HELP
ALZHEIMER CAFE’: Nasce nel 1997 a Leida, ad opera dello psicogeriatra olandese Bère Miesen.
Costituisce uno spazio/tempo dedicato alle persone affette da deterioramento cognitivo, ai loro familiari ed amici, ai loro assistenti e a tutti coloro che siano disponibili ad incontrarli. La finalità è di aprire una comunicazione con queste persone al di fuori dei contesti sanitari ed istituzionali, al fine di prevenire ogni forma di ghettizzazione e marginalizzazione.
… Grazie per l’attenzione