4
Saviano della famiglia dei Savi di Sion? Sì, è un po' così: vero- simile ma falso, nonché alta- mente disinformante. In fondo, avendo noi i cassetti vuoti, a corto di denaro e di etica come siamo, abbondiamo in compen- so di moralisti. Accaniti seguaci di Popper, que- sti ultimi, che ricorrono alla teo- ria della falsificazione applican- dola a tutti i luoghi della cono- scenza altrui, tranne che ai pro- pri, presidiati dagli arcigni guar- diani della sinistra "buonista". L'intellettuale alla Saviano, quindi, è una sorta di ibrido tra scienziato e alchimista a un tempo, che non si rende assolu- tamente conto di come la ditta- tura mondiale del politically- correct stia riesumando i peg- giori fantasmi del Novecento, facendoli risorgere dalle loro ceneri storiche. Perché l'immen- sa rabbia, il rifiuto dei dogmi buonisti, multiculturalisti, mul- tilateralisti e relativisti da parte delle classi popolari più indife- se, demunite economicamente e intellettualmente, ma divenute oggi prepotentemente maggiori- tarie, le spinge a cercare impa- zienti e ansiose un loro vendica- tore. E lo preferiscono dotato di una dose sufficiente di "cattivismo" che operi contro il tradimento delle attuali élite progressiste, responsabili di aver promesso benessere e diritti per tutti con la globalizzazione e le frontiere aperte, dimenticandosi che la terra è rotonda e finita e che fuori dall'Occidente esiste un problema colossale di folle cre- scita demografica da parte dei Paesi più poveri del mondo. Certo, per gli establishment minacciati di estinzione, la democrazia e il suffragio uni- versale sono da configurare come una malattia da estirpare, per sostituirli con il voto elitario concesso solo alle persone bene informate e abbienti che vivono nelle metropoli e non nelle citta- dine di provincia, che invece fanno vincere Brexit, Trump e i populisti sovranisti. Si sono appena conclusi i funerali di Stato delle 19 vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova, si ricorda che i familiari delle altre vittime hanno scelto di celebrarli in forma privata, che da ogni parte d'Italia a torto o ragione ci si inter- roga sulla sicurezza degli innume- revoli ponti autostradali e non costruiti negli anni 50/60/70 che quotidianamente vengono attraver- sati da milioni di veicoli. In tempi non sospetti, dopo un con- vegno tenutosi il 13 Dicembre dall'Università la Sapienza di Roma facoltà di Ingegneria ed Architettura sul tema "criticità dei ponti storici della Città di Roma", la solerzia del Capogruppo di Fratelli d'Italia in Campidoglio, Onorevole Andrea De Priamo, ha posto una interrogazione urgente all'Assemblea Capitolina inerente la stabilità e la sicurezza del ponte della Magliana, paradossalmente simile al ponte genovese collassato la vigilia di ferragosto e realizzato con la stessa tecnica dallo stesso progettista, e del ponte Guglielmo Marconi, finiti di costruire uno nel 1948 e l'altro nel 1955, quindi forte- mente datati. Interrogazione rego- larmente pervenuta con Protocollo R.Q 1481 del 23 GENNAIO 2018, ben 7 mesi prima del disastro di Genova e nonostante l'urgenza, ad oggi non si è avuta risposta alcuna. L'interrogazione ha origine dal fermo convincimento evidenziato della relazione tecnica stilata dai Professori della nota Università e presentata al convegno insieme ad altri documenti, che ritengono debba essere fatta una urgente valu- tazione per la messa fuori servizio dei su detti ponti a causa del loro deterioramento. Nell'interrogazione si chiede in oltre se l'amministrazio- ne comunale è in possesso di docu- menti che possano far ritenere supe- rate le convinzioni dell'autorevole studio proposto al convegno dell'Università della Sapienza, e la motivazione per la quale l'ammini- strazione Capitolina, pur essendo stata invitata a partecipare al conve- gno, ha deciso di non intervenire. Certo diventa ancor più preoccu- pante l'apprendere, secondo lo stes- so Di Priamo, che in questi giorni il Prof. Calzona ha asserito presso alcuni organi di Stampa pubblica, che il ponte sulla Magliana non ha mai subito un collaudo, risultando quindi fuorilegge dal 1950. Affermazioni GRAVISSIME che imporrebbero l'immediata chiusura dei su detti assi di viabilità, consa- pevoli dei gravissimi disagi, ma che potrebbero evitare un disastro inim- maginabile, considerato l'intenso traffico che smaltiscono. Negli ultimi anni diversi sono stati i ponti crollati da nord a sud in Italia e che hanno destato preoccupazione nell'opinione pubblica avendo per di più provocato alcuni morti. Di sicuro il crollo del Ponte Morandi di Genova, chiamato affet- tuosamente dai Genovesi il "ponte di Brooklyn", ha riproposto in tutta la sua drammaticità la mancanza di manutenzione e di sicurezza che le nostre infrastrutture subiscono. Non sappiamo se era prevedibile, se la manutenzione era stata effettuata regolarmente o di chi è la responsa- bilità a tutti questi quesiti, si spera la Magistratura possa dare una risposta, anche per il rispetto delle 42 vittime ed i numerosi feriti oltre che per la Città di Genova che è rimasta divisa e che subirà fortissi- mi disagi essendo il ponte crollato la principale via di collegamento tra il versante di levante e quello di ponente. In Italia sono veramente tantissimi ponti segnalati come pericolanti o ritenuti ad alto rischio, cui però le autorità o gli enti preposti, non si pronunciano o non pongono seri provvedimenti. Sappiamo tuttavia che a Roma potrebbe verificarsi una situazione di elevato pericolo, e l'autorevole studio dell'Università " La Sapienza" di Roma lo dimostra. Dobbiamo prepararci ad una nuova conta di vittime? L’EDIT ’EDIT ORIALE ORIALE di Maurizio Guaitoli di Ettor e Lembo Saviano e la “Dezinformatzija” Ponte Morandi: dopo Genova tocca a Roma? Mancanza di risposta ad interrogazione dello scorso Gennaio 2018 ATTUALITÀ TTUALITÀ Rotonde, felici... e incavolate, la politica social della Ferragni a pagina 2 Gossip I guasti e i ritardi della Giustizia: errate analisi a pagina 2 Attualità Faccia a faccia con l’autrice Jessica Verzelletti a pagina 3 Libri Il pericolo per l’Italia di un’Europa a trazione Franco-Tedesca a pagina 4 Politica La Favolosa penna dell'autrice Tiziana Privitera a pagina 4 Cultura L'Italia diventa protagonista della cro- naca più recente. E, questa volta, non c'entra la politica. A tenere alto l'orgoglio italiano è , il professore del politecnico di Zurigo che ha vinto la medaglia Fields, un riconoscimento che equivale al "Nobel della matematica". Assegnata ogni 4 anni a 4 matematici che non abbiano superato la soglia dei 40 anni, la medaglia Fields è il più importante riconoscimento nell'ambito della matematica. Dopo 44 anni, dal 1974, la medaglia torna finalmente in Italia per i contributi di Figalli "al tra- sporto ottimale, alla teoria delle equa- zioni derivate parziali e alla probabili- tà". Il suo lavoro ha permesso di risol- vere un'equazione complessa che cerca di individuare il modo più economico di trasportare una massa da un luogo a un altro, supponendo che il costo dipenda dalla distanza percorsa. Domanda che, per i non addetti, è un vero rebus già solo a leggerla e che Figalli ha risolto studiando la forma delle bolle di sapone. Classe 1984, Figalli ha studiato a Roma. In realtà il suo sogno non era quello di fare il matematico. È tra una versione di greco e una di latino che ha trovato la sua strada: inizialmente la passione per la matematica era solo un hobby, diventata vocazione nel 2002, quando è stato ammesso alla Scuola Normale di Pisa. Lì si è laureato in meno di quattro anni; ha quindi ottenu- to un PhD in Italia e Francia, per poi diventare professore a Austin e infine al Politecnico di Zurigo. Grande è stata la gioia del professore per il traguardo raggiunto e ciò lo ha ancor più motiva- to a perseguire risultati sempre miglio- ri, così da tenere alto il nome della pro- pria patria all'estero. Una patria in cui, però, al momento non è intenzionato a tornare. "Al momento no, il supporto alla ricerca che c'è qui in Svizzera non c'è nel nostro Paese, a cui sono comun- que riconoscente perché mi ha formato. I matematici italiani sono di livello internazionale e questo è importante": queste sono state le sue parole a riguar- do. Sono ancora tanti, dunque, i proget- ti e i problemi che il matematico inten- de risolvere. Il primo e più urgente non è, però, di natura matematica: "Il pros- simo problema che mi piacerebbe risol- vere? Come e cosa fare per vedere mia moglie Mikaela più di una volta ogni 10 giorni, visto che lei lavora all'Università di Durham, nel Regno Unito, e io al Politecnico di Zurigo". A quanto pare, dunque, ci sono certe questioni che sfuggono alle leggi della matematica. In questo caso, forse, pos- sono essere più utili quelle del cuore. Rosa Meola fondato da Pasquale Merola Mensile di approfondimento culturale di ispirazione liberale Direzione, Redazione: Via Trieste, 6 81055 S.Maria C.V. (CE) Tel./Fax: 0823.890229 Testata registrata al Tribunale di S.Maria C.V. al n° 607 reg. periodici del 02/12/03 Anno 13 - Numero 7 - Luglio-Agosto 2018 nuovo Euro 1,00 Diffusione gratuita www.ilnuovopicchio.org (I (I L N OBEL OBEL PER PER ) ) LA LA MA MATEMA TEMATICA TICA NON NON E ' ' UN UN' OPINIONE OPINIONE . E' . E' IT ITALIANO ALIANO. segue a pagina 3 La colite ulcerosa è una Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale che coinvolge selettivamente la mucosa del- l'intestino crasso; colpisce primariamente la mucosa del retto e può estendersi al colon in modo continuo. È una patologia caratterizzata da un'infiammazione croni- ca causate lesioni ulcerosa il cui anda- mento è caratterizzato dall'alternarsi di episodi acuti seguiti da periodi di remis- sione clinica. Il massimo tasso di inciden- za si riscontra nei paesi industrializzati. In Italia il numero di nuovi casi l'anno è compreso tra 6 e 8 su 100.000 abitanti. In Italia si stimano i 60 ed i 100.000 casi, con una distribuzione sostanzialmente equilibrata tra i sessi. La malattia può insorgere a tutte le età ma, solitamente, si manifesta in età adulta. I sintomi della variano in base alla severità ed alla loca- lizzazione del processo infiammatorio; se confinato in sede rettale, il paziente può avvertire un modesto sanguinamento o tenesmo, uno spasmo doloroso dell'ano con sensazione di urgente bisogno di defecare. Mano a mano che l'infiamma- zione si estende per via ascendente agli altri tratti del grosso intestino, si accom- pagna a sintomi sempre più severi. La manifestazione classica include scariche diarroiche miste a sangue, dolori addomi- nali, affaticamento, perdita di peso e sudorazione notturna... tutti sintomi dall' andamento recidivante. Episodi acuti fanno, quindi, da preludio a periodi di totale remissione, a loro volta seguiti da temporanee riacuzie; in genere la malattia non risulta, comunque, ingravescente nel tempo, sebbene un'esacerbazione dei disturbi è comunque possibile nei casi di media gravità. Osservata all'esame endo- scopico, la mucosa del retto e di parti più o meno estese del colon presenta nume- rose ulcerazioni puntiformi, da cui il ter- mine "colite ulcerosa". In una fase avan- zata queste confluiscono tra loro, creando lesioni della mucosa più o meno estese. Queste piccole ulcerazioni, provocanti il sanguinamento ed il riversamento del muco nel lume dell'intestino, sono responsabili dei classici sintomi associati alla colite ulcerosa. I medici non cono- scono ancora le esatte cause, sebbene molte ipotesi passate siano ormai cadute. Oggi sappiamo, per esempio, che lo stress non può più essere considerato il princi- pale responsabile, nonostante possa, comunque, favorirne l'esacerbazione, come per la psoriasi. Le ipotesi attual- mente più attendibili prendono in consi- derazione il binomio tra teoria immunita- ria ed ereditarietà. Alcuni ricercatori pen- sano che la colite ulcerosa sia causata da un virus o da un batterio, capace di scate- nare nell'organismo una risposta infiam- matoria esagerata, a sua volta in grado di alterare il normale metabolismo delle cel- lule che costituiscono la mucosa intesti- nale. Altri ritengono che quest'alterazione della risposta immunitaria sia scatenata da allergeni di origine alimentare, batteri- ca o autogena. La terapia, inizialmente farmacologica, si avvale di antidolorifici ed antinfiammatori, che impediscono le complicazioni nella fase acuta ed aiutano il paziente a tenere sotto controllo i sinto- mi nella fase cronica. Nei casi che non rispondono alle terapie mediche, o in pre- senza di neoplasie, si ricorre alla resezio- ne chirurgica, parziale o parziale. Pur non conoscendo la causa scatenante di questa condizione è consigliato seguire una par- ticolare dieta ed evitare l'accumulo di stress. Francesco Pio Piccolo Salute Colite Ulcerosa

L’EDITORIALE ATTUALITÀ Ponte Morandi: dopo …...Saviano della famiglia dei Savi di Sion? Sì, è un po' così: vero-simile ma falso, nonché alta-mente disinformante. In fondo,

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: L’EDITORIALE ATTUALITÀ Ponte Morandi: dopo …...Saviano della famiglia dei Savi di Sion? Sì, è un po' così: vero-simile ma falso, nonché alta-mente disinformante. In fondo,

Saviano della famiglia dei Savidi Sion? Sì, è un po' così: vero-simile ma falso, nonché alta-mente disinformante. In fondo,avendo noi i cassetti vuoti, acorto di denaro e di etica comesiamo, abbondiamo in compen-so di moralisti. Accaniti seguaci di Popper, que-sti ultimi, che ricorrono alla teo-ria della falsificazione applican-dola a tutti i luoghi della cono-scenza altrui, tranne che ai pro-pri, presidiati dagli arcigni guar-diani della sinistra "buonista". L'intellettuale alla Saviano,quindi, è una sorta di ibrido trascienziato e alchimista a untempo, che non si rende assolu-tamente conto di come la ditta-tura mondiale del politically-correct stia riesumando i peg-giori fantasmi del Novecento,facendoli risorgere dalle loroceneri storiche. Perché l'immen-sa rabbia, il rifiuto dei dogmibuonisti, multiculturalisti, mul-tilateralisti e relativisti da partedelle classi popolari più indife-se, demunite economicamente eintellettualmente, ma divenuteoggi prepotentemente maggiori-tarie, le spinge a cercare impa-zienti e ansiose un loro vendica-tore. E lo preferiscono dotato di unadose sufficiente di "cattivismo"che operi contro il tradimentodelle attuali élite progressiste,responsabili di aver promessobenessere e diritti per tutti conla globalizzazione e le frontiereaperte, dimenticandosi che laterra è rotonda e finita e chefuori dall'Occidente esiste unproblema colossale di folle cre-scita demografica da parte deiPaesi più poveri del mondo. Certo, per gli establishmentminacciati di estinzione, lademocrazia e il suffragio uni-versale sono da configurarecome una malattia da estirpare,per sostituirli con il voto elitarioconcesso solo alle persone beneinformate e abbienti che vivononelle metropoli e non nelle citta-dine di provincia, che invecefanno vincere Brexit, Trump e ipopulisti sovranisti.

Si sono appena conclusi i funeralidi Stato delle 19 vittime del crollodel Ponte Morandi a Genova, siricorda che i familiari delle altrevittime hanno scelto di celebrarli informa privata, che da ogni parted'Italia a torto o ragione ci si inter-roga sulla sicurezza degli innume-revoli ponti autostradali e noncostruiti negli anni 50/60/70 chequotidianamente vengono attraver-sati da milioni di veicoli. In tempi non sospetti, dopo un con-vegno tenutosi il 13 Dicembredall'Università la Sapienza di Romafacoltà di Ingegneria edArchitettura sul tema "criticità deiponti storici della Città di Roma",la solerzia del Capogruppo diFratelli d'Italia in Campidoglio,Onorevole Andrea De Priamo, haposto una interrogazione urgenteall'Assemblea Capitolina inerente lastabilità e la sicurezza del pontedella Magliana, paradossalmentesimile al ponte genovese collassatola vigilia di ferragosto e realizzatocon la stessa tecnica dallo stessoprogettista, e del ponte GuglielmoMarconi, finiti di costruire uno nel1948 e l'altro nel 1955, quindi forte-mente datati. Interrogazione rego-larmente pervenuta con ProtocolloR.Q 1481 del 23 GENNAIO 2018,ben 7 mesi prima del disastro di

Genova e nonostante l'urgenza, adoggi non si è avuta risposta alcuna.L'interrogazione ha origine dalfermo convincimento evidenziatodella relazione tecnica stilata daiProfessori della nota Università epresentata al convegno insieme adaltri documenti, che ritengonodebba essere fatta una urgente valu-tazione per la messa fuori serviziodei su detti ponti a causa del lorodeterioramento. Nell'interrogazionesi chiede in oltre se l'amministrazio-

ne comunale è in possesso di docu-menti che possano far ritenere supe-rate le convinzioni dell'autorevolestudio proposto al convegnodell'Università della Sapienza, e lamotivazione per la quale l'ammini-strazione Capitolina, pur essendostata invitata a partecipare al conve-gno, ha deciso di non intervenire. Certo diventa ancor più preoccu-pante l'apprendere, secondo lo stes-so Di Priamo, che in questi giorni ilProf. Calzona ha asserito presso

alcuni organi di Stampa pubblica,che il ponte sulla Magliana non hamai subito un collaudo, risultandoquindi fuorilegge dal 1950.Affermazioni GRAVISSIME cheimporrebbero l'immediata chiusuradei su detti assi di viabilità, consa-pevoli dei gravissimi disagi, ma chepotrebbero evitare un disastro inim-maginabile, considerato l'intensotraffico che smaltiscono. Negli ultimi anni diversi sono stati iponti crollati da nord a sud in Italia

e che hanno destato preoccupazionenell'opinione pubblica avendo perdi più provocato alcuni morti.Di sicuro il crollo del PonteMorandi di Genova, chiamato affet-tuosamente dai Genovesi il "pontedi Brooklyn", ha riproposto in tuttala sua drammaticità la mancanza dimanutenzione e di sicurezza che lenostre infrastrutture subiscono.Non sappiamo se era prevedibile, sela manutenzione era stata effettuataregolarmente o di chi è la responsa-bilità a tutti questi quesiti, si sperala Magistratura possa dare unarisposta, anche per il rispetto delle42 vittime ed i numerosi feriti oltreche per la Città di Genova che èrimasta divisa e che subirà fortissi-mi disagi essendo il ponte crollatola principale via di collegamento trail versante di levante e quello diponente. In Italia sono veramente tantissimiponti segnalati come pericolanti oritenuti ad alto rischio, cui però leautorità o gli enti preposti, non sipronunciano o non pongono seriprovvedimenti.Sappiamo tuttavia che a Romapotrebbe verificarsi una situazionedi elevato pericolo, e l'autorevolestudio dell'Università " LaSapienza" di Roma lo dimostra.Dobbiamo prepararci ad una nuovaconta di vittime?

LL’EDIT’EDITORIALEORIALE

di Maurizio Guaitoli

di Ettore Lembo

Saviano e la“Dezinformatzija” Ponte Morandi: dopo Genova tocca a Roma?

Mancanza di risposta ad interrogazione dello scorso Gennaio 2018

AATTUALITÀTTUALITÀ

Rotonde, felici...e incavolate, la politicasocial della Ferragni a pagina 2

Gossip

I guasti e i ritardidella Giustizia:errate analisi a pagina 2

Attualità

Faccia a facciacon l’autriceJessica Verzelletti a pagina 3

Libri

Il pericolo per l’Italiadi un’Europa a trazione Franco-Tedesca a pagina 4

Politica

La Favolosa penna dell'autrice Tiziana Privitera a pagina 4

Cultura

L'Italia diventa protagonista della cro-naca più recente. E, questa volta, nonc'entra la politica.A tenere alto l'orgoglio italiano è , ilprofessore del politecnico di Zurigoche ha vinto la medaglia Fields, unriconoscimento che equivale al "Nobeldella matematica".Assegnata ogni 4 anni a 4 matematiciche non abbiano superato la soglia dei40 anni, la medaglia Fields è il piùimportante riconoscimento nell'ambitodella matematica. Dopo 44 anni, dal1974, la medaglia torna finalmente inItalia per i contributi di Figalli "al tra-sporto ottimale, alla teoria delle equa-zioni derivate parziali e alla probabili-tà". Il suo lavoro ha permesso di risol-vere un'equazione complessa che cerca

di individuare il modo più economicodi trasportare una massa da un luogo aun altro, supponendo che il costodipenda dalla distanza percorsa.Domanda che, per i non addetti, è unvero rebus già solo a leggerla e cheFigalli ha risolto studiando la formadelle bolle di sapone. Classe 1984, Figalli ha studiato aRoma. In realtà il suo sogno non eraquello di fare il matematico. È tra una

versione di greco e una di latino che hatrovato la sua strada: inizialmente lapassione per la matematica era solo unhobby, diventata vocazione nel 2002,quando è stato ammesso alla ScuolaNormale di Pisa. Lì si è laureato inmeno di quattro anni; ha quindi ottenu-to un PhD in Italia e Francia, per poidiventare professore a Austin e infine alPolitecnico di Zurigo. Grande è stata lagioia del professore per il traguardoraggiunto e ciò lo ha ancor più motiva-to a perseguire risultati sempre miglio-ri, così da tenere alto il nome della pro-pria patria all'estero. Una patria in cui,però, al momento non è intenzionato atornare. "Al momento no, il supportoalla ricerca che c'è qui in Svizzera nonc'è nel nostro Paese, a cui sono comun-

que riconoscente perché mi ha formato.I matematici italiani sono di livellointernazionale e questo è importante":queste sono state le sue parole a riguar-do. Sono ancora tanti, dunque, i proget-ti e i problemi che il matematico inten-de risolvere. Il primo e più urgente nonè, però, di natura matematica: "Il pros-simo problema che mi piacerebbe risol-vere? Come e cosa fare per vedere miamoglie Mikaela più di una volta ogni10 giorni, visto che lei lavoraall'Università di Durham, nel RegnoUnito, e io al Politecnico di Zurigo".A quanto pare, dunque, ci sono certequestioni che sfuggono alle leggi dellamatematica. In questo caso, forse, pos-sono essere più utili quelle del cuore.

Rosa Meola

fondato da Pasquale Merola

Mensile di approfondimento culturale di ispirazione liberaleDirezione, Redazione: Via Trieste, 6 81055 S.Maria C.V. (CE) Tel./Fax: 0823.890229 Testata registrata al Tribunale di S.Maria C.V. al n° 607 reg. periodici del 02/12/03

Anno 13 - Numero 7 - Luglio-Agosto 2018

nu

ovo

Euro 1,00

Diffusione gratuitawww.ilnuovopicchio.org

(I(ILL NNOBELOBEL PERPER) ) LALA MAMATEMATEMATICATICA NONNON EE' ' UNUN''OPINIONEOPINIONE. E' . E' ITITALIANOALIANO..

segue a pagina 3

La colite ulcerosa è una MalattiaInfiammatoria Cronica Intestinale checoinvolge selettivamente la mucosa del-l'intestino crasso; colpisce primariamentela mucosa del retto e può estendersi alcolon in modo continuo. È una patologiacaratterizzata da un'infiammazione croni-ca causate lesioni ulcerosa il cui anda-mento è caratterizzato dall'alternarsi diepisodi acuti seguiti da periodi di remis-sione clinica. Il massimo tasso di inciden-za si riscontra nei paesi industrializzati. InItalia il numero di nuovi casi l'anno ècompreso tra 6 e 8 su 100.000 abitanti. InItalia si stimano i 60 ed i 100.000 casi,con una distribuzione sostanzialmenteequilibrata tra i sessi. La malattia puòinsorgere a tutte le età ma, solitamente, simanifesta in età adulta. I sintomi dellavariano in base alla severità ed alla loca-lizzazione del processo infiammatorio; seconfinato in sede rettale, il paziente può

avvertire un modesto sanguinamento otenesmo, uno spasmo doloroso dell'anocon sensazione di urgente bisogno didefecare. Mano a mano che l'infiamma-zione si estende per via ascendente aglialtri tratti del grosso intestino, si accom-pagna a sintomi sempre più severi. Lamanifestazione classica include scarichediarroiche miste a sangue, dolori addomi-nali, affaticamento, perdita di peso esudorazione notturna... tutti sintomi dall'andamento recidivante. Episodi acutifanno, quindi, da preludio a periodi ditotale remissione, a loro volta seguiti datemporanee riacuzie; in genere la malattianon risulta, comunque, ingravescente neltempo, sebbene un'esacerbazione deidisturbi è comunque possibile nei casi dimedia gravità. Osservata all'esame endo-scopico, la mucosa del retto e di parti più

o meno estese del colon presenta nume-rose ulcerazioni puntiformi, da cui il ter-mine "colite ulcerosa". In una fase avan-zata queste confluiscono tra loro, creandolesioni della mucosa più o meno estese.Queste piccole ulcerazioni, provocanti ilsanguinamento ed il riversamento delmuco nel lume dell'intestino, sonoresponsabili dei classici sintomi associatialla colite ulcerosa. I medici non cono-scono ancora le esatte cause, sebbenemolte ipotesi passate siano ormai cadute.Oggi sappiamo, per esempio, che lo stressnon può più essere considerato il princi-pale responsabile, nonostante possa,comunque, favorirne l'esacerbazione,come per la psoriasi. Le ipotesi attual-mente più attendibili prendono in consi-derazione il binomio tra teoria immunita-ria ed ereditarietà. Alcuni ricercatori pen-

sano che la colite ulcerosa sia causata daun virus o da un batterio, capace di scate-nare nell'organismo una risposta infiam-matoria esagerata, a sua volta in grado dialterare il normale metabolismo delle cel-lule che costituiscono la mucosa intesti-nale. Altri ritengono che quest'alterazionedella risposta immunitaria sia scatenatada allergeni di origine alimentare, batteri-ca o autogena. La terapia, inizialmentefarmacologica, si avvale di antidolorificied antinfiammatori, che impediscono lecomplicazioni nella fase acuta ed aiutanoil paziente a tenere sotto controllo i sinto-mi nella fase cronica. Nei casi che nonrispondono alle terapie mediche, o in pre-senza di neoplasie, si ricorre alla resezio-ne chirurgica, parziale o parziale. Pur nonconoscendo la causa scatenante di questacondizione è consigliato seguire una par-ticolare dieta ed evitare l'accumulo distress. Francesco Pio Piccolo

Salute

Colite Ulcerosa

Page 2: L’EDITORIALE ATTUALITÀ Ponte Morandi: dopo …...Saviano della famiglia dei Savi di Sion? Sì, è un po' così: vero-simile ma falso, nonché alta-mente disinformante. In fondo,

2 LUGLIO-AGOSTO 2018

Rotonde, felici e... IncavolateLa polemica social della Ferragni e delle amiche sulle presunte rotondita'

GOSSIPGOSSIP

La nuova icona di stile ChiaraFerragni fa parlare di sè sempre. Enon solo per i dettami della moda.Stavolta sotto i riflettori sono finitesia lei sia le sue amiche, paparaz-zate durante l'addio al nubilato adIbiza della fashion blogger.In realtà, di tutto ciò che avrebbepotuto colpire l'occhio dei giornali-sti, pare che l'unica cosa degna dinota siano state le forme della futu-ra sposa e delle sue amiche."Chiara Ferragni, i capelli rosa e leamiche sosia (rotonde e felici)":con questo titolo un famoso quoti-diano ha immortalato l'evento e ipresunti rotolini delle donne. La reazione della Chiara nazionalenon si è fatta attendere: "Trovoveramente assurdo che giornalistipossano scrivere cose del genere.In un mondo in cui ci battiamo perfar sentire bene le ragazze e darloro sicurezza, additare i difettifisici (miei o delle mie amiche) èveramente un messaggio sbaglia-tissimo." Con queste parole scritte - ovvia-mente- tramite le sue Instagramstories, la donna ha condannatopubblicamente il body shamingmesso in atto dal quotidiano e dallagiornalista - perché di una donna si

tratta - che ha scritto il pezzo.Data la popolarità della Ferragni,la polemica si è subito estesa atutto il mondo social attraversol'hastag #bodyshamingisforlosers,che letteralmente significa "il bodyshaming è per perdenti" ed è dive-

nuto il simbolo della protesta.Il "Corriere della Sera" - ecco sve-lato il nome del colpevole - haquindi pensato di cambiare il titolodel suo articolo sostituendo l'attri-buto rotonde con atletiche. Il famo-so quotidiano ha cercato quindi di

arginare una polemica oramaiscoppiata e destinata a durare.Colleghe social e donne comuni,infatti, si sono subito schierate alfianco della fashion blogger e ditutte le donne in generale, che nel2018 dovrebbero essere libere dimostrare al mondo le proprieforme senza vergogna, di qualsiasitipo esse siano. Qualora le suddette forme ci siano,a dirla tutta. Perché sulla felicitàdella Ferragni e delle sue amichenon possiamo sicuramente indaga-re - almeno questa lasciamola pri-vata - ma sulle presunte rotonditàci sarebbe da sindacare. O forse no.La libertà sta anche in questo.Ad ogni modo, questo episodiosolleva questioni ben più ampie,longeve e di difficile risoluzione.Campagne pubblicitarie, progettidi prevenzione e spot non bastanoper cambiare una forma mentis chevede ancora nella fisicità un indicedi bellezza, un motivo di vanto.Soprattutto tra le donne stesse.Attenderemo i tempi in cui sarannodi moda rispetto, educazione eintelligenza. Che siano condivisisui social o meno, stavolta nonimporta.

Rosa Meola

Spesse volte, anche a sproposito, siparla dei guasti della Giustizia, deisuoi proverbiali ritardi, e spesso lo sifa da parte di chi, solo marginalmen-te, si è imbattuto in questi ritardi enegli ingranaggi burocratici che inbuona sostanza soffocano un settoreche dovrebbe essere efficientissimoe a servizio del cittadino. E spessoquesti guasti vengono avvertiti, mar-ginalmente, anche dal Legislatore eda chi ci governa in maniera impro-pria e che danno il "la" per stilareclassifiche, sondaggi, numeri cheNULLA hanno a che fare con la real-tà! Eppure basterebbe rivolgersidirettamente agli interessati, aglioperatori della giustizia e quindi aiMagistrati, agli Avvocati, per capireche "non sono i grandi numeri" quel-li che permettono una "mappatura"delle problematiche, ma che anzisono "i piccoli numeri" quelli checontano, cioè i mille e più disagi che"sfuggono" alle analisi generali e chené il Ministro competente, né tanto-meno il Legislatore è in grado di leg-gere e trovare una soluzione. Mispiego: si dice il Giudice ci mettetroppo tempo per decidere unacausa, che gli avvocati sono sempre

lì a chieder rinviiper chissà qualeoscura ragione,che i termini pre-scrizionali sonotroppo dilatati neltempo, che civuole certezzadella pena etc...,etc… Di guisa chetutte le statisticherisultano assolutamente farlocche esenza senso e che si fa? Si mettono incampo le solite scuse, mancanza diCancellieri, di carta, di fotocopiatricietcc Certo, tutto ciò corrisponde pureal vero, ma come fa un Giudice adessere celere nelle sue decisioniquando alla base ha un apparato diCancelleria che fa acqua da tutte leparti, chi in ferie, chi ammalato, chicon la fatidica …"104", chi si rifiutadi apporre una firma sol perché…"ècompito del mio Collega, è inferie…, non è giusto che devo farloio", in buona sostanza…chissenefre-ga! E come puo' immaginarsi unavvocato che, come si sa, se vince operde la causa ha diritto ad un com-penso, che invece di essere "veloce"nel disbrigo di quella faccenda, di

quella questione, optiinvece per un ritar-do??Personalmente, cometanti miei Colleghi,dal "vivo" ho tastatoqueste situazioni chedefinisco con dueaggettivi: surreali eparadossali.Insomma ci si lamenta

che un causa duri 30 anni, ma assi-curo e tranquillizzo tutti sul fatto chealtri 30, dico 30, sono necessari perottenere una copia esecutiva di unasentenza, di una Ordinanza, di unqualsiasi provvedimento giudiziario:i vari Cancellieri, assistenti diCancelleria, sub assistenti e così vianon ci mettono proprio nulla a met-terti alla porta sol perché non è sca-duto il termine dei 20 (20 giorni…)per ritirare la copia esecutiva di quelprovvedimento, perché…"oggi è lavigilia di Ferragosto"…oppure soloperché la Collega, gruppo A, B, C…e altre amenità del genere è inferie, l'unica autorizzata a firma-re…oppure…" vada alla Cancelleriapenale, il Cancelliere capo forse fir-merà". Figurarsi, il Cancelliere del

Settore penale, in un Tribunale asso-lato ove trasudano pure le pareti, chesi assume l'onere di apporre il"comandiamo" su un provvedimentodi natura civile, quando la suaCollega magari allegramente al marea godersi il fresco! Mah! Al di làdelle battute, dei luoghi comuni,della constatazione che anche nel-l'ambito del personale di Cancelleria,non so quante, ma ci sono personeoneste che lavorano alacremente,credo che il…dito vada affondato inqueste "minime e piccole piaghe"perché solo queste costituiscono poila base per sfornare i grandi numeri.Ragion per cui il raggio d'azione delLegislatore, a mio parere, o comun-que del Governo, va indirizzato arisolvere questi problemi, a far sì chealla Vigilia di Natale, come a quelladi Ferragosto, o il 7 dicembre, unavvocato non si ritrovi ad esseremesso alla porta, o peggio unMagistrato impossibilitato a "comu-nicare" con la propria Cancelleriaper l'acquisizione di carte, supportitelematici, solo perché la Cancellieraè in ferie e quella presente non ha ladelega per firmare…!

Pietro Manzella

Attualità

Ecco, un valido e coraggioso esem-pio che quando vuoi una cosa alcunmuro è tanto alto da impedirti diraggiungerla.E' notizia di questi giorni cheSammy, un giovanissimo affetto dainvecchiamento precoce, si è lau-reato con 110 e la Lode discutendola tesi sulla sua terribile malattia.Al carissimo neo dottore non puòche andare il mio augurio acche' labuona stella illumini sempre il suopercorso e che il buon Dio abbiasempre a proteggerlo in modo spe-ciale. Leggendo questa notizia, cosìlieta, il mio pensiero non può cheandare a quelle mamme che si ritro-vano figli sani, sotto l'aspettodella...salute, ma sostanzialmentefannulloni, che il massimo lo rag-giungono con lo svegliarsi a mezzo-giorno, magari pure rintronati daqualche cannone di troppo, che mainulla faranno nel lavoro men chemai nello studio. Quelle stesse mamme, alle quali vaaggiunto il "silenzio" di tanti papàche improvvidamente, come pecorebelanti, sostengono che la mancan-za di lavoro è colpa dell'accoglienzaai migranti! Non è vero, il lavoro, di qualsiasinatura, precario e non, ben pagato osottopagato è dietro l'angolo, benin-teso non l'angolo di casa ma quellodel mondo! La certezza del "postofisso" in... casa oramai è roba vec-chia e che onestamente fa sorridere.Ci vuole coraggio e quelle famose"palle" che anche qualche lungimi-

rante mamma ha, ma purtroppo sicontano, nel sollecitare il propriofiglio, che intanto tra sé e sé studiaper diventare da grande un sostan-ziale parassita, ad accettare qualsia-si lavoro, stabile o meno stabile,fatto di pochi o tanti soldi e magaripure fuori da questo nostro Paese.Il lavoro, pure quando è gratis, manon lo è mai, gratifica l'uomo e nonsono certo io il primo a sostenerlo.Ritornando alla voglia di fare, comeil nostro Amico che si è laureato con110 e la lode e che fronteggia indub-bie difficoltà, non credete che ci siaqualcosa che non va???

Pietro Manzella

SocietàIl coraggio di superare la malattia

Quando dici gli extracomunitari!Un mio vicinissimo parente ha con-cesso in fitto un proprio apparta-mentino ad una Signora delBangladesh impegnata qui da noiall'assistenza agli anziani. Ebbene,in partenza per il suo Paese per rag-giungere i suoi cari e per restarvi unmese, si è preoccupata di anticiparei prossimi 4 mesi di affitto al sor-preso mio parente! Che, comeognuno mi auguro avrebbe fatto leha chiesto del perché di questa deci-sione, che in realtà non vi era alcunbisogno. Ebbene, la minutina Signora, occhinerissimi, nemmeno 1 metro e 30cm di altezza l'ha folgorato con unarisposta che dice tutto e che dovreb-be TAPPARE la bocca ai tanti per-digiorno che belano come un nutri-to gregge: "Signore, io quandotorno certamente troverò difficoltànel continuare il lavoro che primafacevo e dovendomi preoccupare ditrovarne un'altro sono più sollevatanel non avere il pensiero del fitto. Non è giusto che poi per questodovete...aspettare"..! Questa rispo-sta, che ad un tempo è anche un

insegnamento per TUTTI, devefarci assolutamente riflettere esoprattutto allontanarci PER SEM-PRE da giudizi affrettati e senzasenso! Io non so quanti "bianchi" esoprattutto Italiani e...soprattuttoquanti di queste parti...avrebberofatto lo stesso! Magari avrebberofatto perdere le loro tracce nonpagando gli ultimi 3 fitti, magariavrebbero massacrato a martellate,come ricordo..., le pareti di casa,magari per sfregio avrebbero butta-to via le chiavi...

Pietro Manzella

Gli Extracomunitari: mai generalizzare

''Un Intellettuale poliedrico per unanuova dimensione della Culturad'Avanguardia Italiana del secoloXXI a cavallo tra Filosofia, Lettere,Arte e Scienza.''Questo è l'autore Galante, un intel-lettuale di Ferrara che con la suaopera: Debord 2.0 e la InternetSociety, ci offre una larga ed etereavisione del mondo futurista, dellafilosofia platonica e delle disciplineumanistiche generali. Un trattato cheva letto con estrema attenzione edinfallibile dinamicità. RileggeDebord al di là delle superate esege-si abusate storiche francofortesi epseudomarxiste. Editore: RobertoGuerra- 1. Raimondo Galante parlaci unpo' di te, chi sei e cosa fai nellavita?Sono un poeta, scrittore, filosofo,Intellettuale poliedrico, intellettualea tutto tondo del secondo millennio e

mi occupo proprio come facevano iprimi grandi filosofi greci di moltis-simi temi che vanno dalla Filosofia,all'arte alla Letteratura, alleScienze, alle discipline Olistiche edEsoteriche. Per vivere, partendodalla mia Laurea in Filosofia e dacompetenze tecniche trasversali mioccupo e m'impegno in attività mol-teplici e multiformi,2. In che situazione ami scrivere ituoi libri? Di notte, di giorno, inviaggio, in una stanza particolareo in un momento preciso dellagiornata? Io scrivo, in sostanza, sempre tutti igiorni e a tutte le ore del giorno. è undono ed una passione che io ho pra-ticamente fin dall'atto della mianascita, e posso avere l'ispirazioneper scrivere sia in prosa sia in poe-

sia a qualsiasi ora del giorno e dellanotte.3. Come nasce la tua opera? Quest'opera nasce da un lavoro filo-sofico ultraventennale che è iniziatofin dai tempi dell'Università e non sipone solo l'obiettivo di approfondiree sviscerare la cosiddetta "Societàdello Spettacolo " teorizzata da GuyDebord alla fine degli anni Sessantama di collegarla alla cultura delleavanguardie soprattutto quella delleAvanguardie Storico- Artistiche d'i-nizio Novecento alla Critica Sociale,Economica e Politica del Marxismo,e portarla all'attualità dei giorninostri, con l'ambizioso programmad'inaugurare un nuovo sistema filo-sofico, che possa anche essere unostile di vita, ed un modus essendi evivendi, atto a riuscire ad affrontare

ed uscire vittoriosi dalle gravi diffi-coltà e le importanti sfide che cipone l'attuale corso storico.4. Ci sono scrittori disciplinari,metodici, che stilano scalette erileggono mille volte i loro scritti eautori che istintivamente buttanogiù frasi su frasi fino a comporreun romanzo. Tu? Che scrittoresei?Io sono uno scrittore istintivo e scri-vo di getto, ma nello stesso tempo dasempre il mio essere StrategaGiocatore di Scacchi mi porta adessere metodico, preciso ed efficacee incisivo..5. Quante storie, romanzi, raccon-ti, libri e-book hai scritto finora?Ho scritto e sto scrivendo davverotanto , soprattutto saggi, ma anchearticoli, poesie e traduzioni di cui

solo alcune cose attualmente hannotrovato spazio anche nell'editoria informato cartaceo. 6. Qual è il tuo pubblico ideale? Achi lettore pensi quando scrivi? Io mi rivolgo indistintamente a tuttiquelli che apprezzano i miei pensierie la mia scrittura senza alcuna distin-zione di sesso, religione, certo socia-le, idee politiche, filosofiche e socia-li. 7. Prossimamente... cosa hai inprogramma? Tante, tantissime cose che progressi-vamente promuovo e pubblicizzosoprattutto attraverso il web ed ilcanale privilegiato dei Social comeFacebook, e desidero far sapere chesono sempre aperto a confrontarmi ecollaborare, per dare il mio persona-le contributo a sempre nuovi proget-

ti che possano far conoscere la miapersona e le mie molteplici attività,tutte tese anche a favorire una rina-scita ed un nuovo Rinascimento del-l'essere umano che a mio avviso hatutte le possibilità offerte anche dallamoderna tecnologia per esprimersi almeglio e realizzarsi al massimogrado per rendere la propria vita ognigiorno di più veramente degna d'es-sere vissuta.

Silvana Carolla

Intervista a Raimondo Galante, artista poliedrico

I guasti e i ritardi della Giustizia: errate analisi

Page 3: L’EDITORIALE ATTUALITÀ Ponte Morandi: dopo …...Saviano della famiglia dei Savi di Sion? Sì, è un po' così: vero-simile ma falso, nonché alta-mente disinformante. In fondo,

Tre notizie economiche inerenti la povertàsono state diramate in piena domenica madivulgate con un basso profilo dai mediaimpegnate dare spazio a esponenti degliex Governi, tra cui lo stesso Renzi, adiscutere sul respingimento dei clandesti-ni prelevati dalle navi ONG ed appenasbarcati a Valenza, dopo che l'attualeGoverno ha deciso finalmente di porrefine ad una invasione di persone accoltesolo in Italia tanto da dare l'impressione diessere "Pattumiera Umana" del mediterra-neo. La prima: 2,7 milioni di Italiani senzacibo, costretti a frequentare le "mense deipoveri" o prelevare i "pacchi alimentari".La seconda: Bonus telefono ed internet achi ha un reddito di povertà, sotto gli8.112,23 euro anno, previsti oltre 2,6milioni di aventi diritto. La Terza: 7 milio-ni di Italiani riceveranno la quattordicesi-ma, ma servirà per pagare tasse e rottama-

zioni fiscali. Queste tre notizie cui siaggiungono le altre diramate nei mesiscorsi, evidenziano la particolare e d incre-sciosa situazione economica che ha inve-stito l'Italia da tempo, non solo a causadella crisi, ma in particolar modo dallepolitiche scellerate perpetrate nel tempodai governi di sinistra. I milioni di cittadini Italiani, dichiaratipoveri tra cui una grande enormità dibambini, le dichiarazioni di varie organiz-zazioni operanti nel settore sanitario, chedenunciano che milioni di persone sonocostrette a rinunciare alle cure, per man-canza di soldi, e che tanti altri milioni dipersone sono state costrette a contrarredebiti, spesso non più pagabili, per potersicurare.Che ciò che una volta veniva definito ilceto medio, ed era una risorsa produttivaper la nostra società, oggi è stato azzerato,ed è sprofondato in quella classe sociale

terribilmente definita di "povertà". Quali riflessioni pone il sapere che milio-ni di persone devono rivolgersi alla"Caritas" per potere ricevere un pasto, oun pacco alimentare gli permetta loro disfamarsi?Certo fa sorridere che Agicom mette adisposizione telefono e 30 minuti al mesedi traffico telefonico, per oltre 2,6 milionidi persone povere. Mancanza di lavoro elicenziamenti continui, preoccupanoanche chi un lavoro lo ha, e non sa finquando, ma percepisce uno stipendio.Ben venga quindi la quattordicesima, perchi ha la fortuna di riceverla sembrerebbe-ro essere in 7 milioni, peccato che servirànon certo per godersi la vita, piuttosto ser-virà per pagare tasse e rottamazioni varieper coloro, oltre 22 milioni, che non sonoriusciti a pagare tutti quei salassi continuichiamate tasse, ma che nulla hanno a chevedere con le tasse con esse poiché non

rispettano i dettami della costituzione.Non si chiedono gli ex governanti e parla-mentari come mai sono stati così sonora-mente bocciati e cacciati dal popolo, con-tinuano invece ad occupare visibilità sututti che inspiegabilmente continuano darloro quella costante presenza, fortementesgradita a gli Italiani, e a disquisire su pro-blemi che loro hanno violentemente crea-to e di cui il popolo ha voluto porre fineutilizzando lo strumento del voto.Piuttosto che fare autocritica e assumersile loro responsabilità, continuano scellera-tamente a sfidare e criticare chi comunqueinterpreta al meglio la sensibilità popolare,e cerca di porre rimedio al disastro da lorocompiuto. Sorge una domanda spontanea,cosa si nasconde dietro questa incompren-sibile difesa dell'indifendibile? Forse qual-che cosa che non sappiamo e che lorohanno paura che venga fuori?

Ettore Lembo

3LUGLIO-AGOSTO 2018

...continua dalla primaPer combatterli, è già in campo l'im-mane potenza dei media mondialiche amplifica ogni refolo di vento(reati comuni commessi da singolicontro extracomunitari e persone dicolore) per farlo diventare una tem-pesta razzista in un Paese comel'Italia che, secondo Saviano, si èrisvegliato all'improvviso xenofobo eintollerante. Analogo anatema e"vade retro" è stato espresso conforza dalle istituzioni cattoliche (Ceie Vaticano) e dai loro media. Temoche gli italiani, molto più dispettosiche cattivi e per nulla razzisti, rispon-deranno per le rime con le lorodichiarazioni dei redditi facendodefluire altrove il loro Otto/permille.Del resto, i buonisti danno del cattivocristiano a chi non accoglie, avendo-lo fatto già abbastanza, ma si guarda-no bene dal chiedere all'Europa l'usoragionevole della forza per stroncarei traffici di nuovi schiavi e per confi-scare ovunque nel mondo (l'Onu chefa? Dove sono le sue fatwe?)migliaia di miliardi di dollari all'annoche le élites corrotte dei Paesi sotto-sviluppati fanno affluire nei paradisidi Wall Street e delle piazze off-shore, sottraendoli al benessere deipropri popoli affamati, disperati eoppressi. Mi aspetterei che il Savianointellettuale invitasse centinaia dimigliaia di sans papier e clandestiniche si aggirano per l'Italia ad andarein massa a Piazza S. Pietro (che,ricordiamolo, è territorio di uno Statostraniero!) per chiedere l'asilo politi-co. Con milioni di volontari e dimetri cubi edificati e vuoti di pro-prietà del clero ci sarebbe di certospazio per ospitarli tutti! Poi, perchénon invocare la creazione di unaarmada di caschi "gialli" Onu (for-mati da giovani volontari, tecnici elaureati, provenienti da tutti i conti-nenti) da inviare come una planetariatask-force di protezione civile a risa-nare tutte le aree disastrate delmondo, facendo in modo che sianoloro in prima persona a gestirsi centi-naia di miliardi di euro di aiuti inter-nazionali per la ricostruzione? CaroSaviano, sei controproducente per latua stessa causa ed è bene che te nefaccia una ragione! Vista la tempesta sollevata (a ragio-ne) nel caso degli attacchi eterodiret-ti al Presidente della Repubblica, tor-nerei un attimo sulle proprietà della"dezinformatzija". Ovvero l'arma tat-tica della defunta Urss, concepita nel1923 dal Gpu (precursore del Kgb)per condurre operazioni di intelligen-ce, confezionando ante litteram fake-news quando ancora non esisteva latelevisione e il Grande Fratelloorwelliano si limitava semplicemen-te alle creature di Marconi e di

Gutemberg. Quindi, la caratteristicadell'epoca, rimasta sostanzialmenteinvariata fino alla diffusionedell'Internet di massa, erano i confinifisici (difficile arrivare in Americacon le sole onde hertziane) e la lentacircolazione della stampa di regime edelle pubblicazioni da questo segre-tamente finanziate in Occidente. Pernon parlare del fatto che si potevanosequestrare con un provvedimentodel giudice tutte le copie in circola-zione di cui si fosse dimostrato ilcontenuto disinformante e dannosoper la sicurezza dello Stato. A partiredagli anni 90 del XX sec. tutto ciò èdiventato semplicemente archeologiamantenendo soltanto un ruolo margi-nale e molto meno incisivo, sostitui-to dalle news televisive con supportosatellitare e dai social media dellaSilicon Valley (Facebook, Twitter,WhatApp, etc.). Una rivoluzione tec-nologica dagli effetti devastanti, dalpunto di vista delle fabbricazione edella diffusione planetaria istantaneadi fake-news. Da "bipolo" (Urss-Occidente) il propagatore è divenutomultipolare in modo esponenziale(con miliardi di potenziali nodi!) equindi del tutto incontrollabile.Chiunque (soprattutto Stati attrezzati

come Russia, Cina, Corea del Nord,etc.) con le giuste conoscenze infor-matiche e sfruttando la tecnologia delweb, è in grado di costruire la suacentrale di disinformazione, previaacquisizione di milioni di profiliiscritti a Fb o a Google, partecipandocosì attivamente alla guerra planeta-ria dell'Algoworld, dominata daglialgoritmi in cui software sempre piùsofisticati (denominati bots, troll,etc.) imitano il comportamentoumano, veicolando così i loro velenidisinformanti, replicati in moltimilioni di copie da gruppi di iscritti aisocial coesi ideologicamente, refrat-tari al confronto e alla dialettica poli-tica e sociale, di cui si amplificano adismisura i pregiudizi, gli odi visce-rali contro un certo tipo di scelte poli-tiche e/o di leader. Tutto ciò risultaparticolarmente devastante nel dibat-tito politico sulle grandi scelte difondo della società rappresentata enel discredito delle elite al potere,drenandone drasticamente i consensia loro favore, per orientarli versoscelte spesso più "viscerali", che ven-gono immediatamente recepite dalla"pancia" degli elettori (facilissimoodiare, rispetto a ragionare, per cuiservono tempo, preparazione intellet-

tuale e argomenti validi da sostene-re), a discapito del confronto e deldibattito aperto. Tanto più che (v.Trump, Salvini, Di Maio, etc.) ledecisioni politiche che contano ven-gono prese sull'impronta di un tweet,di un post su Fb e così via, che hannoun altissimo impatto sull'emotivitàdell'opinione pubblica, facendo delconsenso un puro repertorio onlinedai contenuti cangianti e contraddito-ri anche in tempo reale. Il c.d. "votofluido" ha questa e non altra costi-tuency elettorale. Smartphone, tablet,computer sono i nuovi demoni del-l'antipolitica, ma soltanto perché itempi di reazione degli umani aicambiamenti epocali di linguaggio edi identificazione culturale sono infi-nitamente più lenti di quelli richiestida un oceano (soprattutto autopro-dotto!) di informazioni che viaggianoalla velocità della luce e posso essereimmagazzinate ovunque e in numeroillimitato! Rimedi? Rifondare dallebasi la formazione scolastica e uma-nistica gentiliana e classica,costruendo a partire dai più piccolisolide barriere culturali e metodi effi-caci di selezione/analisi per giudicareil mondo e il pensiero dei nostri simi-li!

Saviano e la “Dezinformatzja”L’intellettuale visto come una sorta di ibrido tra scenziato e alchimista

Il prezzo ebook dell'opera è 1,99Euro in promo ora a 0,99 cent. Casaeditrice: Butterfly edizioni. Il roman-zo è disponibile in tutti gli store onli-ne. 'Attendi l'Arcobaleno' è disponi-bile sulla piattaforma Amazon all'in-dirizzo: https://www.amazon.it-/dp/B07D3RT7XQ/ref=cm_sw_r_fm_apa_i_vVRbBbEZRXXQS1. Jessica Verzeletti parlaci un podi te, chi sei e cosa fai nella vita?Sono nata il 24 Ottobre 1990 e sonosposata dal 23 Maggio 2015. Nellavita, oltre a scrivere, sono unaMaster Reiki, disciplina olistica,aiuto le persone durate i corsi eseminari e sono un'appassionata dicristalloterapia.2. In che situazione ami scrivere ituoi libri? Di notte, di giorno, inviaggio, in una stanza particolare oin un momento preciso della gior-nata?La situazione migliore in cui amoscrivere è il perfetto silenzio, al mas-simo con un po' di musica in sotto-fondo. Adoro scrivo in tarda sera,anche se mi si chiudono gli occhi dalsonno, ma è il momento della gior-nata in cui rendo di più.3. Come nasce 'Attendi l'arcobale-no'?Il romanzo nasce dalla vita reale ditutti i giorni, tematiche e situazioniche affrontiamo continuamente:Divorzi, disagi, problematiche per-sonali che facciamo fatica a risolve-re. 4. Per descrivere i protagonisti deltuo racconto a chi ti sei riferitanella vita reale? Esistono o sonofrutto della tua fantasia? Se sono ilfrutto della tua fantasia, come lihai costruiti i discorsi ed i compor-tamenti di chi non è mai esistito?Ti sei appoggiata a qualche fram-mento di razionalità? Ho preso ispirazione da personereali e situazioni esistenti. Giusto perfare un esempio, uno dei protagonistiè ispirato alla mia insegnante Reikiche mi ha insegnato tanto sulla disci-plina e non solo.5. Cosa ti ha dato principalmentel'ispirazione per la scrittura deltuo libro?Vicino a me, a livello famigliare, cisono persone che hanno affrontatoseparazioni e divorzi, grazie a loroche mi hanno permesso di attingerealle loro esperienze ho creato"Attendi l'arcobaleno".6. Quando hai incominciato a scri-vere?

Ho cominciato circa dieci anni fa trai banchi di scuola. Non sono maistata un asso nell'esprimere i mieistati emotivi, dunque ho trovato con-forto nella scrittura.7. Eri sicura di diventare una scrit-trice?Assolutamente no! Tuttora non miritengo una scrittrice, ma solo unapersona con una passione comune eche piace condividerla con gli altri. 8. Ci sono scrittori disciplinari,metodici, che stilano scalette erileggono mille volte i loro scritti eautori che istintivamente buttanogiù frasi su frasi fino a comporreun romanzo. Tu? Che scrittricesei?Prevalentemente istintiva. Scrivotutto di getto, se l'ispirazione èbuona. A volte, stendo appunti e sca-lette. Infine, cerco di correggere ilpiù possibile a fine stesura. 9. Quante storie, romanzi, raccon-ti, libri e-book hai scritto finora?In tutto sono cinque romanzi pubbli-cati. Il quinto uscirà circa a metàGiugno: Io sono Jophiel. Ma que-st'ultimo è un rilancio di un'operache avevo già pubblicato in selftempo prima, un romanzo a cui tengomoltissimo.10. Qual è il tuo pubblico ideale? Achi lettore pensi quando scrivi?Il mio pubblico ideale, sono le perso-ne che hanno bisogno di una paroladi conforto e con una mentalità aper-ta, che sappiano captare i messaggiche il romanzo vuole comunicare.Purtroppo non tutte le letture, anchese semplici, sono a portata di tuttiper esser capite.11. Prossimamente... cosa hai inprogramma?In programma ci sono la stesura dialtri romanzi in work in progress,prevalentemente fantasy e concretiz-zare maggiormente la mia missionedi "Master Reiki". Non so cosa miriserverà il futuro, lo scoprirò viven-dolo giorno per giorno e m'impegne-rò a raggiungere i miei obbiettivi.

Silvana Carolla

Libri

Faccia a Faccia con l'autriceJessica Verzelletti

Povertà: tre disastrose notizie economiche frutto degli ex governi di sinistra

La redazione non assume la responsabilità delle immagini utilizzate. Gli articoli non impegnano la rivista e rispecchiano il pensiero dell’autore.

Il materiale spedito non verrà restituito. Le proposte pubblicitarie implicano la sola responsabilità degli inserzionisti.Tutti i collaboratori svolgono la loro mansione in modo autonomo e gratuito

Editore: S.O.S. Città Associazione CulturaleC.F. 94010230616

Organo di Stampa aderente al Movimento Leoni d’Italia

Direttore responsabile: Maria Di [email protected]

Collaboratori:Nicola Quaranta, Nando Silvestri, Rosa Meola, Giuseppe Mele,

Giovanni Tufariello, Anna Zaccariello, Ettore Lembo, Pietro Manzella

Direttore Scientifico:Francesco Pio Piccolo

Collaboratori PubblicitàGianfranco Mangione

Stampa: ArteStampa - Via A. Diaz, 62 Casapulla (CE) - 0823.493064

DIREZIONE E REDAZIONE: Via Trieste, 6 - 81055 S.Maria C.V. (CE) - Tel./Fax: 0823.890229“Il Nuovo Picchio” testata reg. al Tribunale di S.Maria C.V. n°607 registro periodici 02/12/03

Iscritto presso il R.O.C. Registro Operatori Comunicazione al numero 11396

Esteri

Sofia: una metropoli tutta da scoprire Boyana, Quartiere periferico dellacitta' di Sofia. Qui vi è un famosissimoMonastero e Chiesa di rito ortodos-so che oggi è un Museo, inseritanel Patrimonio Unesco. Questa Chiesa è intitolata aS.Nicola, la sua costruzione origi-naria risale all' XI secolo, poi rico-struita intorno al 1258, poi ulterior-mente restaurata nel 1845 e dal1977 chiusa al culto. Vi si trovano straordinari affreschidi epoca bizantina che certificanole varie fasi storiche. Un magico

posto che abbraccia 3 diverse epo-che, desumibili dalle pareti origina-rie affrescate, poi discostrate e riaf-frescate sugli stessi soggetti, un'o-perazione conclusasi definitiva-

mente nel 1845! E ciò ha permessoche noi uomini di oggi ne potessi-mo apprezzare la bellezza e lapotenza espressiva!

Pietro Manzella

Page 4: L’EDITORIALE ATTUALITÀ Ponte Morandi: dopo …...Saviano della famiglia dei Savi di Sion? Sì, è un po' così: vero-simile ma falso, nonché alta-mente disinformante. In fondo,

La spettacolare copertina di PaulGauguin che trasmette ciò che l'autoredescrive all'interno dell'opera. 110pagine pubblicato dalla Casa EditriceKimerik nella collana Karme. Aulico nella sua forma più nobile.Esprime l'animo di un autore tormen-tato nella sua immensa fede che fa apugni con pensieri contrastanti. Trattal'amore omosessuale molto prima diessere discusso all'interno della nostraquotidianità. In altri poemetti discutola morte di Dio e l' impossibilità dispiegare tragedie come l'olocausto. Inaltri poemetti discute la morte di Dio el' impossibilità di spiegare tragediecome l'olocausto.1. Balducci Lodovico parlaci un podi te, chi sei e cosa fai nella vita? Sono in medico di 74 anni, specialistain oncologia medica e ematologia.Negli ultimi 25 anni della mia vita holavorato al Moffitt Cancer Center di

Tampa, FL come direttore diOncologia Geriatrica, una specialita'di cui sono considerato uno degli ini-ziatori e per cui ho ricevuto diversiriconoscimenti. 2. In che situazione ami scrivere ituoi libri? Di notte, di giorno, inviaggio, in una stanza particolare oin un momento preciso della giorna-ta? In genere la mattina presto posso scri-vere con piu' continuita'; pero' in qua-lunque momento della giornata pos-sono venirmi idee e ispirazioni chedesidero sviluppare. 3. Come nasce la tua opera'Poemetti quasi sacri'? Al profilarsi della pensione ho ripresoa scrivere perche' mi sentivo piu' rilas-sato. La maggioranza dei miei scritti,poesie e prose, hanno sempre avuto

uno sfondo religoso, ben lontano pero'da quello tradizionale. Come testimo-nia il mio poemetto "La processione"che ho inserito dopo molte esiazioniper il suo valore storico, a rischio dioffendere alcune persone, per unadecina d'anni sono stato apertamenteostile alla Chiesa cattolica, semprepero' con un interesse, un po' come unamante tradito che riempie di vituperila persona cara, perche' la ama anco-ra ma dispera di poterla perdonare opoter farsi perdonare. Io non possofare a meno, talora mio malgrado dicredere nel Dio testimoniato da Gesu'Cristo, per diverse ragioni. 4. Per descrivere i protagonisti deltuo racconto a chi ti sei riferita nellavita reale? Esistono o sono fruttodella tua fantasia? Se sono il fruttodella tua fantasia, come li hai

costruiti i discorsi ed i comporta-menti di chi non è mai esistito? Tisei appoggiata a qualche frammen-to di razionalità? In ogni libro e per ogni scrittore i per-sonaggi sono frutto di esperienze per-sonali. In questo libro di poesie, lamaggior parte sono descrizioni dellamia esperienze e dei miei sentimenti.Ce ne sono due che vorrei segnalarecome differenti. La prima e' il canticodei cantici traduzione di Lesbo: que-sta e' riferita a una dottoressa di cuimia moglie ed io siamo stati amici.questa giovane donna ci confidava di"aver paura degli uomini" e ha trova-to in una esperienza omosessuale lasua completezza, che le ha permessodi riallacciarsi alla sua fede religosache per lei era molto importante. Laballata di Tim McVeigh: rappresenta

la confessione di in giovane conserva-tore Americano responsabile dellamorte di centinaia di persone quandoha fatto saltare in aria l'edificio fede-rale di Okahoma City (in delitto percui e' stato giustiziato). Questo giova-ne come molti appartenenti ai gruppirazzisti e neonazisti negli stati unitipensava di eseguire la volonta' di Dio,di essere un servitore sofferente con-dannato ingiustamente sulla traietto-ria di Cristo. 5.Prossimamente... cosa hai in pro-gramma?Ho gia' menzionato "Il Vangelo secon-do Maria. Ho anche completato unlibro intitolato: non ti chiamero' piu'dottore" dove immagino che in mala-to terminale di cancro lascia al suomedico una collezione di lettere informa di poesie, dedicate alle personeche piu' hanno influenzato la sua vita.

Silvana Carolla

Di sicuro in pochi verrebbero esse-re in questo momento nei panni delPresidente della RepubblicaItaliana Sergio Mattarella, alleprese con uno scontro Istituzionaledi difficile soluzione e che comun-que evidenzia tutti i limiti di unaEuropa nata male e che rischia difinire peggio.Dopo la nomina del Presidente delConsiglio incaricato a formare ilnuovo Governo, che già di per sè èrisultato laborioso a causa di unainedita probabile maggioranza tradue forze politiche che nulla hannoin comune, ci si è bloccatiIstituzionalmente alla sul nome delpresunto Ministro dell'EconomiaPaolo Savona.Il nome del Ministro, tanto caroalla Lega e ben visto dal M5Stelleè assolutamente inviso ad iTedeschi ed alla Merkel per il fattodi essere contrario a certi principidell'Europa e soprattutto alla politi-ca economica Tedesca, esercitatafino ad oggi in Europa, tanto daessere considerato il nemico dellaGermania.Per completezza di informazioneanche Draghi, Presidente dellaBanca Centrale Europea, è contra-rio alla nomina di Paolo Savona,nonostante sia riconosciuto comeun serio e capace ed esperto econo-mista che ha già ricevuto importan-ti incarichi dall'allora PresidenteCiampi. Un durissimo braccio di ferro chesi è venuto a creare tra Mattarella egli esponenti della Lega, con acapo Matteo Salvini. A prescindere ogni sua personaleposizione, Mattarella deve garanti-re una stabilità economica all'Italia,specie in vista dei vari incontrieuropei in tema di economia e cer-tamente, stando all'attuale lineapolitica fino ad oggi espressa daigoverni precedenti, Il Savona quin-di risulterebbe essere una nominapoco confacente e particolarmentenon gradita a chi in Europa, spessoimpropriamente, decide il ruoloeconomico dell'Italia, grazie anchealla assoluta arrendevolezza deigoverni che ci hanno guidato finoad oggi e che ci hanno indotto aduno stadio di indebitamento inau-dito.Ecco il motivo del " Veto" sulnome di Paolo Savona.Veto tra l'altro supportato da discu-tibili ripercussioni tedesche suiloro principali tabloid, che accusa-no e deridono l'Italia in manieraindecente ed interferendo su quellache è la politica democratica di unoStato che pur se facente parte di un'Europa che mai è decollata,

dovrebbe in ogni caso avere ilrispetto delle proprie scelte.Ad aggravare la situazione, quasi aintimorire le eventuali decisioniItaliane, uno "spread" che in pocheore ha raggiunto livelli che ricorda-no altri tempi quando, la Germaniacome sembra ma si seppe dopo,immettendo titoli di Stato Italianisul mercato costrinse il GovernoItaliano di allora a dimettersi. Stabilire chi ha torto e chi ha ragio-ne, in questo momento è inutile edil "tifo da stadio" sicuramente nonagevola la soluzione che difficil-mente potrà vedere fare un passoindietro del Presidente. Il suo Ruolo Istituzionale ne ver-rebbe indebolito. Ma anche la Lega

sarebbe indebolita se facesse unpasso indietro indebolirebbe la suaposizione, tra l'altro rafforzata dalsostegno per la specifica vicendada Fratelli d' Italia, partito dellacoalizione che non partecipa allaformazione del Governo e non nevoterà la fiducia, ed in ogni casoverrebbe meno la libera scelta di unMinistro Italiano. Non entriamonei tecnicismo costituzionali, poi-ché se giuristi e costituzionalistiche alacremente lavorano per diri-mere la questione, avessero trovatoanche un semplice cavillo, non sisarebbe allo scontro Istituzionale.Non si può quindi che sperare cheil Presunto Ministro Paolo Savona,faccia un passo indietro dichiaran-

dosi non interessato. Soluzione checertamente lascerebbe tutti ama-reggiati e che avrebbe solo l'effettodi sbloccare , limitandone i danni,lo scontro ed il blocco Istituzionalevenutosi a creare. Ma attenzione,questa o qualsiasi altra soluzioneipotizzabile che verrà proposta oattuata non risolve i gravissimiproblemi che sono stati evidenzia-ti. Può l'Europa bloccare e stravol-gere le volontà popolari di unostato che ancora sulla carta dovreb-be essere sovrano?Può l'Europa ignorare le indicazio-ni di voto date da un popolo?Può il sistema monetario per il suosolo ed unico interesse cancellarela volontà popolare?

Il popolo Italiano ha dato una indi-cazione fortemente antieuropeistacon il voto del 4 marzo con un quo-rum che va oltre il 51%, anche senegli ultimi tempi, dopo il voto, ilM5S si è dichiarato europeista.Difficile che si chieda di usciredall'Europa, ma di sicuro di modi-ficare quei trattati dell'Europa,voluti ed approvati dai governi pre-cedenti, ma che hanno creato dellefortissime discriminazioni nellapopolazione Italiana e che orachiedono di cambiare democratica-mente. E per cambiare è stato scel-to democraticamente un Ministro,osteggiato però con atteggiamenti,che ben poco hanno di democrati-co.

In ordine cronologico hanno ini-ziato l'istigazione all'ODIO:Ex Presidente della CameraLaura BoldriniEx Ministro della RepubblicaMaria Elena BoschiEx Ministro " " Angelino Alfano Fatti di cronaca del Fermano del2016 dove si scambiò unacomunissima rissa, tra un citta-dino Fermano ed una coppia diClandestini e dove gli Esimiparlamentari arrivarono a con-clusioni errate, senza nemmenoattendere gli esiti delle indagini,delle testimonianze e dei medicidi Medicina Legale che smenti-rono clamororosamente la rico-struzione degli esimi personag-gi.Da li iniziarono continue inutilie strumentali manifestazioni peralzare il livello di guardia e darela possibilità al loro collega dipartito Emanuele Fiano di pre-sentare leggi che avrebberodovuto inasprire immotivata-mente e strumentalmente leleggi già esistenti in materia raz-ziale ed antifascista. Leggi che in analisi oggi nonservono se non per andare con-tro gli Italiani che desiderano ilrispetto dell'Italia. Per di più,Hanno continuato nel casoMacerata, dove una giovaneragazza, "Pamela" fatta a pezzida un criminale assassino, èstata ignorata. Di contro è stato additato comeomofobo razzista e fascista unpazzo che ha sparato, ferendouna donna di colore, perchèdeluso dall'atteggiamento delloStato, pronto a difendere i clan-destini snobbando i funeralidella ragazza…. nessuna delletre cariche dello stato erano pre-senti al funerale di Pamela men-tre sono risultate presenti alfunerale…. "forse di Stato" nelcaso di Fermo.Tralasciamo altri fatti sporadicie di chiara identità criminale enon omofoba o razzista e menoche meno fascista, accaduti, mache sono irrilevanti nei confron-ti degli innumerevoli casi gior-nalieri che i clandestini compio-no contro le Forze dell'Ordine ei cittadini Italiani.Forse sarebbe il caso di predi-sporre delle leggi a tutela degliitaliani e contro i clandestini.La strumentalizzazione delle extre cariche dello Stato e dell'Onorevole parlamentare che siprodiga a difendere una leggeoramai obsoleta, inutile, propo-nendone una che inasprisce penepiù severe per comuni crimini,che nulla hanno a che vederecon l'odio razziale o fascismo, losi evince anche dalla forzaturamediatica avvenuta in questigiorni dove una idiota e crimi-nale goliardata, è stata montatacome una criminale azione raz-zista e fascista, ma dimostratasipoi…… una goliardata idiota.Tutto questo ben supportati dai iMedia, stampa e tv che hannocontribuito ad alimentare questaforte iniezione di odio colletti-vo.In particolare una emittente cheha fatto da riflettore e continuaimperterrita a infondere odio,manipolando le informazioni. Strano che la Magistratura cheinterviene su segnalazione oautonomamente su chi è contra-rio alle idee dei su citati exCariche dello Stato o Onorevoli,non intervenga contro diloro…… che invece se si appro-fondisce, seminano odio razzia-le ideologico. Meditate gente meditate medita-te.

Ettore Lembo

4 LUGLIO-AGOSTO 2018

Europa a trazione Franco-TedescoRischio di innesco per un pericoloso scontro istituzionale in Italia

InformazioneBasta istigazione all'odio da parte delPd e dei media sinistri

Letteratura

La Favolosa Penna dell'autrice Tiziana PriviteraCi troviamo all'intrno di una scenadel crimine. Una giovane ragazza èstata assassinata. Una pallottola le hapenetrato non soltanto una parte delcorpo, ma le ha stroncato la vita.Dobbiamo fare giustizia e capire chimai ha avuto il coraggio di ucciderla.Un solo indizio e tante supposizioni.Ma i detective saranno bravi a risol-vere questo dilemma? I temi trattatisono seri e purtroppo, talvolta, ancheveritieri, ma ci ricordiamo che peradesso è solo un libro e allora... con-tinuiamo a leggere. 'La violenza contro le donne è unadelle più vergognose violazioni deidiritti umani.' (Kofi Annan)Se anche a voi ha incuriosito un poquesta piccola intro conviene acqui-stare il libro 'Il Killer del Decalogo'dell'autrice: Tiziana Privitera- 161pagine di pura enigmaticità pubblica-to dalla Robin Edizioni finito distampare ad Aprire 2017.

La Priviteraha una pennainvidiavile,una cono-scenza dellalingua italia-na da invidia,ha saputousare davve-ro dei termini appropriati e trascina illettore nella storia portando ad ipotiz-zare chi potrebbe essere l'assassino.Tiziana riesce a cogliere, gestire,curare, studiare l'aspetto psico/com-portamentale dei suoi personagginon annoiando mai il lettore. Con laPrivitera hai sempre il fiato sospeso,quando hai capito chi potrebbe esse-re il colpevole ecco che esce fuori unaltro elemento che ti fa distoglieredalla realtà portando a pensare chedovresti continuare, per forza, a leg-gerlo perché nella tua testa ti chiedi:'Non può essere... non può finire

così'. Poi scopri che la scelta del fina-le, seppur crudele a mio avviso, ègiusta e ben ponderata. 'Niente di più bello di un bel libro,nel mondo.' (Joseph Joubert)1. Come nasce 'Il Killer delDecalogo'?Da una sfida lanciatami da miamadre. Avevo appena pubblicato unaraccolta di racconti e lei mi ha inco-raggiato a fare un passo in più: scri-vere un romanzo creando quindi unastoria più intricata e con maggioripersonaggi. Ho accettato la sfida ecosì è nato 'Il Killer del Decalogo'.2. Per descrivere i protagonisti deltuo racconto a chi ti sei riferitanella vita reale? Esistono o sonofrutto della tua fantasia? Se sono ilfrutto della tua fantasia, come lihai costruiti i discorsi ed i compor-tamenti di chi non è mai esistito?Ti sei appoggiata a qualche fram-mento di razionalità?

Credo che tutti gli scrittori attinganoad eventi e persone reali per creare ipropri personaggi, ma devo anchedire che i miei protagonisti sono cre-sciuti da soli mentre scrivevo, si sonodelineati un carattere ed un modo diessere che, per quanto mi riguarda,ormai li ha resi reali. In un certosenso fanno quasi parte della fami-glia.3. Cosa ti ha dato principalmentel'ispirazione per la scrittura del tuolibro? Sono cresciuta a pane e gialli,"colpa" di mia nonna che adorava itelefilm crime. Quando ho pensato discrivere un libro la scelta del genereè stata quasi naturale; per la tramainvece avevo bisogno di pescare inun argomento che ben conoscevo einsegnando religione… il Decalogodel titolo infatti sono proprio i DieciComandamenti.

Silvana Carolla

di Ettore Lembo

Poemetti quasi sacri, un libro di Lodovico BalducciCultura