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L'adozione di una piattaforma in un Istituto di Ricerca. e-learning e software libero: un rapporto sostenibile? Roma 5 dicembre 2003. La comunità Didaweb. La mia esperienza inizia di qui… - PowerPoint PPT Presentation
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L'adozione di una piattaforma in un Istituto di Ricerca
e-learning e software libero: un rapporto sostenibile?
Roma 5 dicembre 2003
La comunità Didaweb
La mia esperienza inizia di qui… Il Didaweb si definisce come comunità di educatori in rete
che operano per l'apprendere ad apprendere cooperativo, libero e gratuito
e come comunità di operatori scolastici impegnata nella ricerca - azione collaborativa
Progetto dichiarato: il costituirsi "dal basso" di gruppi virtuali di apprendimento e di autoformazione
Da mlist unica (’95/’96) a gruppi per tematica e/o disciplina
La comunità Didaweb (2)
Da mlist a e-groups L'"appoggio tecnico” sugli e-groups gratuiti, poi
Yahoogroups, avvenne all'inizio del 2000 Le liste, in quanto gruppi di progettazione e
realizzazione di materiale didattico, non decollarono Alcune semplicemente si esaurirono con il tempo altre subirono profonde modificazioni dei propri topics
specifici (per esempio da didattica a politica) altre ancora ridimensionarono la propria funzione in liste
di supporto e mutuo soccorso tecnico (per esempio dw-multimedia)
La comunità Didaweb (3)
Le ragioni di questa mancata evoluzione sono molteplici: Fiducia eccessiva nell’iniziativa spontanea del singolo Il tutto basato esclusivamente sul volontariato Non definizione di tempi e ambiti
Ma esiste anche un legame con il tipo di supporto online che fu necessariamente adottato (gli e-groups gratuiti) I servizi sul web (chat, archivi, database, aree di
deposito file) furono poco usati Difficoltà oggettive a seguire le procedure per l’account
Yahoo
La comunità Didaweb (4)
Lo sviluppo di servizi online (area Risorse, newsletter come Informa e Fuoriregistro…) rimasti sostanzialmente slegati dalla vita delle liste.
Attualmente nell’ambito del Didaweb esiste una specifica area di formazione online che utilizza la piattaforma ADA ma anche questa attività sembra abbastanza “fuori” dal
dibattito delle liste
IRRE Piemonte e formazione online
Il convegno sull’autovalutazione d’istituto un punto d’arrivo e di partenza Dare “spazio e seguito” ad un rapporto con le scuole del
territorio L’idea della formazione blended
Un corso online come parte propedeutica ad un percorso di formazione complesso
L’obiettivo della FAD: la costituzione di gruppi di lavoro interni ad ogni istituto (ma nello stesso tempo non isolati)
IRRE Piemonte e formazione online (2)
Limiti organizzativi ed economici derivati da: Fase riorganizzativa seguente alla riforma degli IRRSAE
del 2001 Nuovi organismi dirigenti (CdA, direttore…) Tagli ai finanziamenti Incertezza sul futuro del personale
S’impone una scelta di piattaforme gratuite
IRRE Piemonte e formazione online (3)
Ma anche la riflessione sul ruolo degli IRRE rispetto a ricerca e formazione degli insegnanti Il ruolo attuale di “fiancheggiamento” degli USR
(Direzioni regionali) nell’ambito delle grandi iniziative nazionali del MIUR (PuntoEdu su ForTIC, DM 61, sperimentazione riforma…)
Limiti “burocratici” delle procedure di partecipazione che presentano spesso la formazione come necessità di “adempimento”
Compito degli IRRE anche lo sperimentare sul campo soluzioni innovative dal punto di vista della qualità del tutoraggio e della qualità dell’interazione tra corsisti
IRRE Piemonte e formazione online (4)
In conclusione necessità di una soluzione che garantisca (anche su piani numericamente poco rilevanti): Una completa autonomia di gestione e amministrazione
delle piattaforme di erogazione Il massimo di autonomia nella realizzazione dei corsi
Tre le piattaforme prese in esame Claroline FLE3 ADA
IRRE Piemonte e formazione online (5)
La scelta di ADA Claroline e FLE3 più adatte a lavori di comunità di
pratica ed alla condivisione e co-realizzazione di documenti e materiali
Necessità di pubblicare un corso molto strutturato (correzione degli esercizi e restituzione)
Possibilità di implementare un corso scritto a più mani in un insieme organico
Forum e messaggeria “interni” senza usare la posta normale
IRRE Piemonte e formazione online (6)
Il corso “CAIAC – Metodologie e strumenti per l’autovalutazione d’istituto” è tuttora attivo
Primi risultati: Dal punto di vista dell’installazione non ci sono stati
grossi problemi (qualche aiuto telefonico) E’ stato possibile un minimo di personalizzazione degli
ambienti (loghi vari, templates…) Anche la realizzazione del corso con ADA LG non ha
avuto intoppi (se n’è incaricata una collega senza particolari competenze informatiche)
Forum e messaggeria interna sono state largamente utilizzate, un po’ meno forse l’ambiente di chat (due – tre sessioni per l’intero corso).
IRRE Piemonte e formazione online (7)
La qualità degli interventi dei corsisti sia in chat, sia nei forum sembra soddisfacente
Forse (a parer mio) l’ambiente è stato a volte utilizzato in modo eccessivamente rigido e fiscale
troppa importanza è stata attribuita alla correzione degli esercizi ed alla conseguente attribuzione di punteggi
Tuttavia dovrebbe essere considerata un pregio proprio la flessibilità della piattaforma, che permette sia utilizzi più o meno “tradizionali-direttivi” ed utilizzi pedagogicamente più “attivi-collaborativi”
IRRE Piemonte e formazione online (8)
Il ruolo del tutor è determinante per la riuscita. Nella nostra esperienza: Hanno espresso più soddisfazione i corsisti che non i
tutor I tutor hanno forse sottovalutato la necessità di una
preparazione specifica al loro compito, forse sopravvalutato la funzione di autori
Tuttavia l’esigenza molto sentita di adottare i medesimi criteri di relazione con i corsisti e di valutazione, ha “obbligato”, in qualche modo, il gruppo a riunirsi spesso per discutere e per arrivare a modalità condivise di comportamento.
Una cultura comune della formazione online?
IRRE Piemonte e formazione online (9)
(buoni) propositi per il futuro: Nuova edizione di CAIAC in primavera Allargamento del numero di utilizzatori di ADA con nuovi
corsi ad esempio una risposta ad una evidente domanda di
formazione sull’uso delle tecnologie nelle scuole dell’Infanzia
ma anche con corsi non necessariamente legati ai temi delle tecnologie
Reclutamento di nuovi autori e tutor non solo tra i colleghi dell’IRRE, ma anche tra docenti ed operatori del territorio