Laboratorio teatrale integrato nella didattica ... · Abilità pratiche legate al laboratorio teatrale e all’area scenotecnica. Conoscenze relative alle discipline coinvolte, acquisite

Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli

Roma Capitale, Teatro di Roma, MIUR U.S.R. Lazio,

IIS Gaetano De Sanctis. a.s. 2014/15

Laboratorio Piero Gabrielli, Comune di Roma, Teatro di Roma,

MIUR USR Lazio, IIS G. De Sanctis



Saluto e introduzione del Dirigente scolastico

Interventi:

Il Laboratorio di documentazione 1: Attività e Metodologia Prof.sse Altieri, Mazzei, Minore.

Il Laboratorio di documentazione 2: Interventi didattici specifici nell’ambito dell’area linguistica: Prof. sse Fidi (spagnolo), Gentili (italiano), Giordani (francese), Minello (italiano), Minnucci (Inglese).

Il Laboratorio di recitazione: Prof.ssa Farda,

Regista Andrea Standardi

Dal 1994 al 2014 sono stati attivati 245 Laboratori teatrali in 501 scuole a cui hanno partecipato 17.212 ragazzi di cui 3.268 con disabilità.

https://www.youtube.com/watch?v=8WRMCW4EoV4



https://www.youtube.com/watch?v=8WRMCW4EoV4

Il laboratorio Piero Gabrielli è inserito nel piano di inclusione dell’Istituto ed è quindi collocato all’interno del Piano dell’Offerta Formativa.

La collaborazione con il Teatro Gabrielli è iniziata lo scorso anno scolastico e si è rinnovata sulla base del gradimento dimostrato dagli studenti partecipanti e della stretta collaborazione con il MIUR USR Lazio, che coordina la rete di scuole che attuano il Laboratorio teatrale Piero Gabrielli.





La personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversità, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno sono principi costituzionali del nostro ordinamento scolastico, recepiti nel DPR 275/99 (Regolamento dell’Autonomia), laddove è riportato che «Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche … possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune …. nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo…» (art.4).





Si è inteso offrire agli studenti delle classi coinvolte la possibilità di allargare i propri orizzonti culturali in un’ottica di sviluppo e di rilancio, richiedendo loro maggiore impegno e autocontrollo.

Per gli studenti in difficoltà è un’occasione di successo formativo,

Per gli studenti più bravi è un’opportunità per potenziare le proprie abilità/conoscenze, di acquisire nuove competenze non solo legate alle singole discipline ma inserite in un contesto in cui l’interazione fra i saperi sia in grado di fornire una comprensione e una soluzione integrata di problemi complessi.





L’esperienza teatrale integrata costituisce infatti un contributo allo sviluppo delle risorse cognitive, affettive, relazionali e creative degli studenti, favorendo nel contempo l’acquisizione dei più estesi valori culturali che formano il tessuto multidisciplinare della scuola superiore.

Si intende affermare una concezione dinamica della scuola come laboratorio in cui i diversi saperi concorrano, ciascuno secondo il proprio statuto epistemologico, ad una lettura unitaria e organica della realtà.

Laboratorio Piero Gabrielli,

Comune di Roma, Teatro di Roma, MIUR USR Lazio, IIS G. De Sanctis



Sul piano dei contenuti Sul piano metodologico

attraverso la predisposizione di percorsi didattici interdisciplinari che coinvolgono più insegnamenti curricolari (attività di documentazione, la stessa attività di laboratorio ecc.)

attraverso le diverse tecniche laboratoriali e attuando metodologie dinamiche d’insegnamento nel complessivo impianto didattico della scuola superiore.





Il Laboratorio teatrale costituisce una strategia per attuare una scuola inclusiva che sappia riconoscere e rispondere alle esigenze di tutti gli alunni, in quanto rappresenta un contesto di apprendimento e un valido strumento pedagogico.





Abilità attenzionali, propriocettive, cinestesiche e ideomotorie.

Capacità di relazionarsi allo spazio; Capacità di interagire attraverso ambiti e linguaggi diversi; Capacità di esplorare le possibili varianti performative; Abilità pratiche legate al laboratorio teatrale e all’area

scenotecnica. Conoscenze relative alle discipline coinvolte, acquisite

mediante attività di documentazione, ricerca, traduzione, produzione (testuale, di drammaturgie sceniche ecc.), elaborazione di testi e documenti.



Competenze lessicali, espressive, mnemoniche;

Competenze chiave di cittadinanza (D. M.139/2007)

l’intero processo formativo scolastico concorre alla loro acquisizione e sono relative

al rapporto con la realtà (risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire e interpretare l’informazione),

alla relazione con gli altri (comunicare o comprendere codici linguistici diversi; collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile)

alla costruzione del sé (imparare a imparare, progettare).



Attività e Metodologia

Prof.ssa Laura Altieri

Prof.ssa Cristina Minore

Pro.ssa Annarita Mazzei



Uno degli obiettivi del Progetto è quello di ampliare gli strumenti di comunicazione e di approfondire le tematiche ad essi connesse.

I laboratori decentrati si svolgono ogni anno nelle scuole di Roma selezionate, in orario curricolare poiché l’attività laboratoriale è considerata parte integrante della formazione dei ragazzi.

Uno degli scopi è riconsiderare ruoli e modalità di comunicazione, anche tra studenti e docenti.

I valori che vengono messi in gioco sono quelli del rispetto, del dialogo e della conoscenza dei propri limiti per poterli superare.

Il progetto non ha scopi terapeutici o riabilitativi ma cerca di mettere in condizione tutti i partecipanti di riconoscere i propri limiti, come le proprie potenzialità.





Il prodotto finale del laboratorio di documentazione è il documentario multimediale, o web documentario. Si tratta di un prodotto multimediale interattivo attraverso l’utilizzo di diverse tecnologie e pensato per una fruizione su internet.

Prevede, dunque, l’uso integrato di audio, video, immagini, grafiche, testi e collegamenti ipertestuali.

Gli studenti, con l’aiuto dei docenti, fungono da registi, operatori, montatori, giornalisti, fotografi, e partecipano attivamente alla preparazione del documentario.

L’obiettivo è raccontare l’esperienza del progetto con gli occhi dei ragazzi, dalla loro prospettiva e attraverso le modalità e tecnologie che sono a loro più vicine.





ARTICOLI: i ragazzi diventano giornalisti e raccontano la loro esperienza e quella dei loro compagni teatranti attraverso il testo giornalistico.

INTERVISTE: vengono preparate interviste sia in forma

tradizionale sia videointerviste. Dopo la preparazione delle domande c’è la somministrazione e stesura in forma scritta oppure la ripresa e il montaggio.

FOTO: gli alunni-fotografi scatteranno istantanee ai compagni

sia del gruppo teatro che del gruppo documentazione per raccontare attraverso le immagini la loro esperienza. Le immagini costituiscono, infatti, un modo più immediato e spontaneo di raccontare la realtà e come essa viene vissuta.

VIDEO: come le foto, anche i filmati saranno utilizzati per

raccontare come il progetto venga vissuto dai ragazzi. La fase di montaggio sarà occasione per compiere delle scelte sia di natura tecnica ma anche di interpretazione dell’esperienza vissuta.





Nel laboratorio di documentazione si utilizzano linguaggi più vicini ai ragazzi come le immagini con foto e i video.

I due linguaggi portano ad osservare il mondo con più attenzione, le foto vengono vagliate dai ragazzi stessi insieme agli insegnanti e quindi analizzate con più attenzione, anche ai dettagli e alle sfumature.





I ragazzi utilizzano il PC con uno scopo finale, pur essendo la generazione digitale non sempre conoscono il computer come strumento di lavoro, spesso il PC è un oggetto usato per giocare e divertirsi ma non per scrivere, salvare, archiviare, modificare e recuperare testi e documenti di lavoro.

Le scadenze per le pubblicazioni dei vari articoli

responsabilizzano i ragazzi ad un impegno di gruppo in cui ognuno deve fare la sua parte. Il lavoro di gruppo è una delle modalità più utilizzate nel mondo del lavoro, questo è un laboratorio in cui concretamente viene utilizzato e sperimentato.

Si lavora insieme, cercando e creando sinergie che tengano

conto e valorizzino le differenze individuali. Laboratorio Piero Gabrielli,




Si approfondiscono i temi della descrizione e della narrazione, fondamento di ogni tipo di testo. Preliminare ad essi è il tema dell’osservazione: cosa si descrive e si narra? Ciò che si osserva non è mai tutto ciò che accade.

Si esplorano diverse modalità di descrizione e narrazione: testo scritto, immagini, video. Si sperimentano le possibili interazioni e contaminazioni.

Si fa esperienza della costruzione di un testo giornalistico, con le diverse scelte che esso comporta: cosa si vuole dire? Perché? A chi? Come?, ecc.





Si tocca con mano la difficoltà/impossibilità di descrivere o narrare in modo completamente “oggettivo”: creare un testo, in qualsiasi modo, significa sempre fare delle scelte.

Si comprendono le regole chiave della

costruzione di un testo: la coerenza e la coesione

Si affronta la fatica di “rendere conto”,

testimoniare, un processo in divenire, di cui man mano bisogna comprendere i cambiamenti ed esplicitarli.



Interventi didattici specifici integrati nell’area linguistica: Prof. ssa Fidi Prof.ssa Gentili Prof.ssa Giordani Prof.ssa Minello Prof.ssa Minnucci



Abbiamo studiato la trama dell’opera As You Like It ed approfondito alcuni aspetti in piccoli gruppi:

Come?

◦ immaginando di intervistare i due protagonisti Rosalind e Orlando;

◦ scrivendo brevi recensioni su di loro

Ecco alcuni brevi esempi… ….



Interviewer: Hello Rosalind!

Rosalind: Hello! Good morning!

Inter: Good morning... Shall we start?

Ros: Yes, sure! Inter: Let's start by

asking about your life at court

Ros: It was not a nice stay, everything was very chaotic and the people were awful. At least I was with Celia though!

Inter: And how was Duke Frederich? Was he fun to be with?

Ros: Oh, absolutely not! He was the worst! He always ordered me around and screamed at me, and he even kicked me out of the court because I fell in love with Orlando and...



Q: How did you meet Rosalind? A: It was a sunny day and I was

coming back from horse - riding; as soon as I arrived, my brother told me that Duke Senior and his daughter and niece (Rosalind and Celia) would come to court to have lunch with us and to discuss about a problem; then I took a shower and I was the first one ready for lunch; after a while I heard the doorbell ringing so I opened the door and there was a wonderful woman with an incredibile smile, Rosalind.

I immediately fell in love with her



"Come vi piace" . Il significato del titolo in relazione alle aspettative del pubblico.

La trama dell'opera. I personaggi .

Nella Foresta di Arden : la risoluzione dei conflitti interpersonali, gli intrecci amorosi, gli scambi di identità



Il "gioco" del corteggiamento : "Il Contrasto" di Cielo d'Alcamo (da realizzare, la recitazione del testo e la sperimentazione di una "versione rap")

"Il primo amore " di Wislawa Szymborska

L' "amore di una vita" : "Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale" di E. Montale

Come eludere il senso di solitudine: " Madre, madre mia.." di M.Luzi

Il sentimento verso il padre e la sua "perdita" : "Il padre che mi parlava" di M.Cucchi

Attività prevista : laboratorio di poesia - scrittura di poesie sul tema dell'amore



Il tema dello "scambio di persona" nelle due "commedie degli equivoci" di Plauto :

Lettura di alcune scene dei Menaechmi e dell'Amphitruo .

Il meccanismo dell' "agnizione".

La vis comica di Plauto.

I personaggi "tipici" della commedia plautina.



Prof.ssa Sabrina Farda



Recitare è insieme divertimento e impegno. Questa esperienza può essere un modello per altri ambiti; lo studio, il lavoro, la vita personale, ecc.

Il testo teatrale, prima di essere recitato, deve essere

compreso a fondo, anche nella molteplicità delle possibili chiavi di lettura. Si fa esperienza diretta del fatto che ogni testo ha bisogno, per essere compreso, dell’attenzione profonda del lettore, che deve mettere in gioco tutto se stesso.

Lo spettacolo è frutto del lavoro di tutti. Si impara a lavorare insieme, ad aiutarsi l’un l’altro in vista del risultato comune, a valorizzare il contributo di ognuno, a spronare chi non collabora abbastanza.





Recitare significa esporsi in prima persona. Si impara a farsi coraggio, e a prepararsi al meglio. Nella vita, in ogni ambito, compreso quello scolastico, si tratta di 2 competenze fondamentali.

Sperimentando ruoli diversi, anche molto lontani dalla propria

esperienza di vita, si impara a immedesimarsi nel vissuto di altri. E’ il miglior antidoto contro l’intolleranza, la violenza gratuita, il bullismo, il fondamentalismo , ecc.

Si fa esperienza dei propri limiti e dei propri punti di forza. In definitiva ci si conosce meglio, si capisce sulla propria pelle su quali aspetti di se stessi si può fare affidamento, e in quali ambiti bisogna migliorare.

Ognuno può dare il proprio contributo, e viene valorizzato per

questo. L’integrazione riguarda tutti, non solo i ragazzi con problematiche particolari.





Le interazioni non sono competitive, ma volte al riconoscimento reciproco e alla collaborazione. Guardo l’altro, e ne sono guardato, per capire come possiamo lavorare insieme al meglio per entrambi.

Si riconosce e si accetta l’autorità: il regista, e i professori,

sono necessari alla preparazione dello spettacolo, non se ne può fare a meno. Per andare avanti bisogna seguire le indicazioni che vengono date, magari discutendole, ma alla fine rispettandole.

Chi intralcia eccessivamente il lavoro comune (per superficialità, scarso impegno, atteggiamenti non appropriati, ecc.), prima che dal regista (e dai prof.), viene ripreso dal gruppo, e riportato ad un comportamento adeguato.



Si recita “un ruolo”. E’ il primo passo per riflettere sul gioco dei ruoli che esiste in ogni ambito dell’esistenza umana e sulla “parte” che si vuole, consapevolmente e responsabilmente, “recitare”.

Dietro ogni ruolo c’è la persona: si sperimenta che si possono recitare ruoli diversi, in modo diverso, mettendo in gioco diversi aspetti di sé, di cui magari non si aveva consapevolezza.



TEATRO E SCUOLA PER IL SUCCESSO FORMATIVO



Prossimo appuntamento: Aula magna sede centrale 4 e 5 giugno 2015

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