La Voce di Rionero - LVDR_07

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  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

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    La Voce di Rioneroa Voce di RioneroBollettino riservato ai soci e simpatizzanti Azione CattolicaMensile - Ottobre 2005 Anno Domini 1 - Numero 7

    Solo Ges ha potuto dire con coraggio: Io sono la verit

    La Missione della Chiesa Ogni cristiano deve conoscere e vivere la dimensione missionaria

    http://www.lavocedirionero.tk

    SALUTE

    BENESSERE

    CULTURA

    SPORT

    SPETTACOLO

    CURIOSITA

    ATTUALITA

    Cerare la Chiesa

    Un Missionario

    Strage delle foche

    ARCHIVIO

    STORICO

    Diario di Guerra

    Carmine Di F.

    La cura delle

    mani

    pag 10-11-12pag 12pag 9,11pag 2 : 8

    Ges si presentato come linviato

    dal Padre a portare ai poveri il lieto

    annuncio che Dio ci ama e ci chiama

    a far parte del Suo Regno, Lui che

    non vuole la rovina del peccatore ma

    desidera che si converta e viva, ha

    desiderato che ogni suo discepolo

    continuasse la Sua opera. Come il

    Padre ha mandato me cos io mando

    voi: Andate in tutto il mondo e portate

    il messaggio del Vangelo a tutti gli

    uomini, perch chi creder e sar

    battezzato, sar salvo; ma chi non

    creder sar condannato, e sarcondannato proprio dal suo rifiuto di

    Dio di Ges che verit, che luce,

    come afferma Lui stesso in un collo-

    quio con Nicodemo, un capo degli

    ebrei: Dio non ha mandato il Figlio

    Ges nel mondo per condannare il

    mondo, ma perch il mondo sia

    salvato per mezzo di Lui. Chi crede

    nel Figlio Ges, non condannato.

    Chi non crede, invece, gi statocondannato, perch non ha creduto

    nellunico Figlio naturale di Dio. E

    questo il motivo della loro

    condanna: Colui che la luce (Ges

    ha detto io sono la luce del mondo)

    venuto nel mondo, ma gli uomini

    hanno preferito le

    tenebre alla luce,

    perch fanno il

    male (non osser-

    vando i comanda-

    menti di Dio). Chi

    fa il male odia la

    luce e se ne sta

    lontano (anche

    attraverso la nonc u r a n z a ,

    lindifferenza del

    pensa alla salute, perch la luce non

    faccia conoscere le sue opere a tutti.

    Invece chi obbedisce alla verit (Solo

    Ges ha potuto dire con coraggio: Io

    sono la verit tanto che per dire la

    verit stato messo a morte), viene

    verso la luce, perch la luce faccia

    vedere a tutti che le sue opere sonocompiute con laiuto di Dio Gv 3,16-

    21.Dopo questa introduzione

    possiamo comprendere perch

    nonostante il fatto che come insegna

    la Chiesa nel Concilio Ecumenico

    Vaticano II alla Lumen Gentium

    16 quelli che senza colpa ignorano il

    Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e

    che tuttavia cercano sinceramente

    Dio, e con laiuto della grazia si

    sforzano di compiere con le opere la

    volont di Lui, conosciuta attraverso il

    dettame della coscienza, possono

    conseguire la vita eterna, Ges havoluto che fosse necessario il rinas-

    cere dallacqua e dallo Spirito Santo

    E SEMM PARTII F OCH E.. . L A S T RAGE RES T O DI IS RALE

    di VINCENZO DAMICO di LUBER di MASSIMO RAVARRO

    Quanti nonni sono salpati come figli

    raccolti in braccio da questa nave che non

    sa partire ricamando il mare con lo sguardo

    a punta e con lancora pi grossa nel cuore

    PAG. 3 PAG. 6,7,8 PAG. 4

    Le foche vengono uccise a picconate, con

    gli hakapics, bastoni di legno con un

    gancio di ferro all'estremit.

    Perch Resto DIsraele? Perch il

    Signore, proprio da un resto, quindi da degli

    scarti, vuole ricostruire la sua citt Santa

    sulla roccia.

    IN EVIDENZA

    di DON ROSARIO DAMBROSIO

    a volte proprio la

    contro-testimonianza dei

    cristiani che allontana

    dallaccogliere la fede

    cristiana, presso le altre

    religioni.

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

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    ottobre 05ttobre 05

    M i s s i o n a r i o u c c i s o

    Aveva investito una bambina di

    tre anni che gli aveva attraver-sato improvvisamente la

    strada. Per questo padre

    Angelo Redaelli, missionario

    francescano in Congo Brazza-

    ville stato linciato a colpi di

    machete dalla folla inferocita.

    accaduto ieri mattina

    (12.9.2005) nel nord del paese

    africano. Il sacerdote 40 anni,

    di Turate in provincia di Como,abitava a Dijiri, alla periferia di

    Brazzaville capitale del paese.

    Alla fine della scorsa settimana

    era partito per Mokoua, citt

    dove sarebbe stato trasferito

    tra un paio di settimane. Aveva

    accompagnato due sacerdoti

    congolesi, appena ordinati, che

    domenica hanno celebrato la

    loro prima messa. ieri mattina

    di buon ora, aveva preso il

    fuoristrada per rientrare a casa.

    Con lui ,sullauto, viaggiavano

    altre sette persone. Lauto

    avanzava lenta sulla strada

    sterrata , quando una bambina

    di tre anni ha cercato di attra-

    versare di corsa. Padre Angelo

    non lha vista e lha investita,

    uccidendola. Radaelli uscito

    immediatamente dal veicolo

    per portarle soccorso. Dalle

    capanne arrivata gente che

    urlava. Lauto del missionario

    stata circondata e solo quando

    qualcuno ha gridato ,

    si scatenata la rissa. Il sacer-

    dote stato preso a calci e

    pugni. Poi sono comparsi i

    machete. Padre Angelo stato

    colpito violentemente, pi volte,

    fino alla morte.

    di STEFANO ANDREANO

    CONTINUA A PAG. 3

    C R O N A C A segue da pag. 1] per entrare nel regno

    dei Cieli, cio il Battesimo, ha desiderato

    poi la salvezza di tutti gli uomini ma ci

    non significa che la voglia senza la

    cooperazione delluomo stesso. La

    salvezza un dono gratuito che Dio non

    nega a nessuno, ma che noi nonpossiamo meritarlo se non mostriamo di

    gradirlo, questo dono, con la fede, in

    quanto senza la fede impossibile

    piacere a Dio (Ebr 11,16). Laltro

    elemento necessario consiste nel far

    parte della Sua famiglia che la Chiesa.

    Tutti gli uomini sono chiamati a far parte

    del nuovo popolo di Dio,infatti per questo

    scopo, Dio mand il Figlio Suo, al quale

    confer il dominio di tutte le cose perchosse Maestro, Re e Sacerdote di tutti,

    Capo del nuovo ed universale Popolo di

    igli di Dio LG 13. Ges venuto per

    riunire tutti i figli di Dio dispersi.

    Sta qui la necessit dei missionari che

    asciano la loro terra per recarsi tra i non

    cristiani e far conoscere lunico Salvatore

    Ges e poter far parte della Sua Chiesa,

    ben sapendo che come dice Ges,

    hanno perseguitato me perseguiterannoanche voi, ma se hanno ascoltato me

    ascolteranno anche voi.

    Di per s ogni cristiano deve essere

    missionario perch per il Battesimo ha

    ricevuto una missione profetica, egli un

    portavoce, una missione sacerdotale, si

    sacrifica per il Signore, e una missione

    regale, che consiste nello svolgere il

    servizio del buon pastore.

    Gli apostoli, i primi missionari, ricevet-ero da Ges il mandato di insegnare,

    battezzare, santificare, perdonare,

    dirigere Questa missione continua

    nella Chiesa tramite i successori degli

    apostoli e loro collaboratori, i quali sotto

    azione dello Spirito Santo sia come

    sacerdoti sia come laici sia come

    religiosi o consacrati rispondono al

    desiderio di Ges di formare un solo

    ovile sotto un solo pastore, perch spettaa tutti i membri della Chiesa collaborare

    alla diffusione del Vangelo in ogni luogo

    della terra, per cui missionario chi porta

    a parola di Dio a coloro che ancora non

    conoscono Ges e a coloro che hanno

    dimenticato Ges e la sua dottrina.

    Lattivit missionaria della Chiesa un

    servizio reso a tutta lumanit, per far

    conoscere al mondo Dio ed i suoi doni,

    diffondere la fede in Ges Salvatore,

    promuovere la pace e la solidariet fra lenazioni, accogliere nella Chiesa tutti gli

    uomini.

    Ogni cristiano perci deve conoscere e

    vivere la dimensione missionaria

    speciale, valorizzando la propria vocazi-

    one di battezzato. Coloro quindi che

    sono insigniti di naturale attitudine, e

    sono capaci di qualit di ingegno, e si

    sentono pronti ad intraprendere lattivit

    missionaria, costoro sono inviati dallalegittima autorit della Chiesa e si

    portano per fede ed obbedienza presso

    coloro che sono lontani da Cristo cons-

    apevoli che la messe molta ma gli

    operai sono pochi.

    Dei sei miliardi e mezzo di persone che

    vivono oggi sulla terra appena un

    miliardo sono i cattolici, due miliardi circa

    i cristiani (tra cui i protestanti, gli angli-

    cani e gli ortodossi), quasi un miliardo inon religiosi e non credenti, il resto

    formato dalle circa 1800 diverse religioni,

    praticate alcune da milioni di persone

    altre da pochissimi seguaci. Va ricon-

    osciuto che a volte proprio la contro-

    testimonianza dei cristiani che allontana

    dallaccogliere la fede cristiana, presso

    le altre religioni. I cristiani non sempre

    sono stati in prima linea nella difesa dei

    poveri, le rivendicazioni operaie sonostate monopolio di altre forze che non

    erano cristiane; LIndia di Gandhi stata

    dominata e tenuta schiava

    dallInghilterra cristiana. Gli operai di fine

    Ottocento ed inizio Novecento erano

    sfruttati da padroni a volte molto devoti.

    Quanti nel nostro stesso ambiente vanno

    tradendo la loro fede di battezzati e di

    seguaci di Cristo? Si comprende la

    necessita di questa attivit missionariaper cui tanti missionari nel mondo con la

    predicazione, con la celebrazione dei

    sacramenti rendono presente Cristo che

    lautore della salvezza.

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    di VINCENZO DAMICO

    s e g u e d a p a g in a 2

    di STEFANO ANDREANO

    C R O N A C A

    e semm partiiChi di noi non ha avuto un familiare costretto a cercare fortuna all estero?

    Uno dei temi pi importanti della

    societ moderna nonch uno dei pi

    scomodi per la sua ampiezza di vedute

    e considerazioni sicuramente quello

    dell immigrazione. Chi di noi non ha

    avuto un familiare costretto a cercare

    fortuna all estero?quanti nonni sono

    salpaticome figli raccolti in braccio da

    questa nave che non sa partire

    ricamando il mare con lo sguardo a

    punta e con lancora pi grossa nel

    cuore ?..( con queste parole un

    cantautore comasco Davide

    Bernasconi in arte Van de Sfroos

    battezza la sua canzone pi famosa E

    semm partii). Non possiamo quindi,

    nell era moderna in cui da immigrati

    siamo diventati lisola felice per i dispe-

    rati, restare indifferenti dinnanzi a simili

    problematiche. Una legge di qualche

    anno fa, la famosa Bossi-Fini regolar-

    izza giustamente il fenomeno. Se

    vero che tutti hanno il diritto di chiedere

    qualcosa di meglio dalla vita e se vero che nessuno merita di rimanere in

    un paese in guerra patendo fame e

    miseria bisogna comunque ammettere

    che non umanamente plausibile

    lidea di trasferire un intera popolazi-

    one (o pi di una) in un altro stato! Altro

    problema non indifferente la corruzi-

    one culturale che la globalizzazione

    comporta. (a tal proposito sapreste

    spiegarmi perch, in un periodo dovetutto il mondo paese i centri sociali di

    sinistra che tanto si impegnano per

    labbattimento delle frontiere, per lidea

    di un paese mondiale policulturale in

    cui tutte le culture si fondano per

    formarne una sola per il tutto per

    tutti poi distruggono i Mc Donalds rei

    di portare il cibo americano nel

    mondo?Non un po contraddittorio??

    Un po come come Peppone chebattezza i figli..) se vero che la

    cultura si evolve con il contatto con le

    altre anche vero che il nostro paese

    bello anche per la sua storia millenaria

    che la cultura lidentit di ogni popolo

    e pur non disprezzando le aperture agli

    altri pensieri bisogna anche selezion-

    arli come fanno loro con noi anche

    perch andando in un paese islamico

    non griderei troppo forte di essere

    cattolico. Per affrontare al meglio

    (permettetemi il termine perch credo

    che questa legge rasenti la perfezione)

    il problema il decreto dei due ministri

    pi o meno pu essere cos sintetiz-

    zato: Si permette lingresso nel nostro

    paese a turisti con regolare permesso,

    extracomunitari con permesso di

    soggiorno temporaneo per cercare

    lavoro o definitivo nel caso in cui il

    lavoro ce labbiano gi. In caso di asilo

    politico o di fuga da condizioni

    disagevoli, come guerre e epidemie, gli

    immigrati saranno accolti in appositi

    centri e accuditi fino al loro rientro inpatria. Rimane ora da puntualizzare un

    ultima cosa. In un articolo di qualche

    mese fa misi sullo stesso piano spac-

    ciatori e clandestini. In realt non vedo

    differenza semplicemente perch

    trattasi di persone egualmente fuori-

    legge. Ci si evince facilmente

    leggendo quanto sopra scritto; perch

    un immigrato non dovrebbe mettersi in

    regola se viene per uno dei motivisopraccitati?gli si nega forse qualche

    diritto?? NO, certo che NO! Non si

    mette in regola semplicemente perch

    viene a favorire (spesso e volentieri

    aiutato dai circoli anarchici e neo

    comunisti come lex LEONCAVALLO

    che organizz una raccolta di fondi,

    conoscendoli probabilmente rubando

    nei supermercati gridando all espro-

    prio proletario per pagare biglietti dirientro a clandestini giustamente

    espulsi.. limbecillit dell uomo non ha

    limite) la criminalit organizzata, lo

    spaccio di droga e di prostituzione

    nonch lo sfruttamento minorile; non

    avrebbe altrimenti motivo per non rego-

    larizzarsi. E un ultima doverosa rifles-

    sione: non si aiutano gli affamati rega-

    lando loro il pesce, bisogna insegnar

    loro a pescare perch senn saranno

    sempre l con la mano tesa a chiedere.

    (rivolto a tutti gli imbecilli che credono

    che togliendo i debiti pubblici la povert

    scompaia dai paesi poveri o credono,

    cosa che puntualmente avviene, che

    diventando i paladini dei disadattati

    della situazione, abbiano un ritorno

    pubblicitario non indifferente..come i

    vari cantanti stile Jovanotti e Bono

    degli U2 che hanno in banca pi soldi

    del prodotto interno lordo della

    Libia..ma dubito abbian voglia di divid-

    erli con i fratelli di un altro colore).

    .

    Dopo aver massacrato

    lautista, lira della popolazione

    si rivolta contro i passeggeri.Tre suore, che erano con lui,

    sono state sequestrate. A

    Onouengue, luogo

    dellaccaduto, qualcuno ha

    capito la gravit di quanto stava

    accadendo ed corso nel

    vicino villaggio di Boundji, per

    chiedere aiuto alla polizia

    ottobre 05ttobre 05

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    Molti mi hanno criticato

    (secondo loro giusta-

    mente..) per i modi un po

    troppo pragmatici e crudi

    con i quali faccio le mie

    considerazioni. Non ho

    mai risparmiato aggettivi

    che non assomigliavano

    proprio a complimenti

    verso molti tipi di persone

    che, a mio parere, prima di

    danneggiare loro stessi

    danneggiano gli altri. C

    per da dire che ci sonoanche tante altre categorie

    di persone che hanno tutta

    la mia stima, il mio affetto,

    la mia ammirazione e la

    mia considerazione. Non

    tutto il male vien per

    nuocere e molto spesso le

    esperienze negative ci

    servono come insegna-

    mento per raddrizzare la

    nostra via; quando si

    riesce a farlo ci si

    trasforma in eroi.

    Come si fa a non ammi-

    rare quelle splendide

    persone che abbiamo

    LONORE E IL PRIVILE-

    GIO di ospitare nel nostro

    paese, ragazzi dalla

    preghiera facile e abbonati

    al sorriso che, avendovisto realmente il

    buio(Ho licenziato Dio,

    gettato via un amore.. per

    costruirmi il vuoto

    nellanima e nel cuore..

    come direbbe De Andr

    parlando di questo triste

    tunnel) hanno avuto la

    FORZA, guidati da qual-

    cuno che sta lass, di

    liberarsi della catena delladipendenza e ora si sono

    ripresi a pugni stretti la loro

    vita, riscoprendo [a pag. 5]

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

    4

    Perch Resto DIsraele

    di MASSIMO RAVARRO

    ottobre 05ttobre 05

    E ro i p e r c a s o ?

    O P I N I O N E

    di VINCENZO DAMICO

    Perch Resto DIsraele?

    Perch il Signore, proprio

    da un resto, quindi da

    degli scarti, vuole

    ricostruire la sua citt

    Santa sulla roccia.

    Persone che hanno prob-

    lemi diversi, ma una cosa

    hanno in comune La

    Droga. Quella cam-

    pagna che per molti anni

    ha condizionato la vita

    fino a stregarla,perdendo la dignit, la

    stima e la fiducia della

    propria persona. La

    comunit Resto DIsraele,

    permette ad ogni

    persona che vi arriva, di

    cambiare la propria vita;

    ma per poter fare questo

    bisogna avere fiducia

    nella struttura e lasciarsiguidare. I giorni si svol-

    gono cos: la sveglia alle

    ore 6.30, tutti i giorni

    tranne la Domenica che

    alle 7.00. per prima cosa,

    ci si dedica alla pulizia

    personale, barba com-

    presa, perch bisogna

    avere un aspetto sempre

    ordinato e pulito. Si fa lacolazione e subito dopo

    si dicono le lodi mattu-

    tine seguite poi da un

    momento di condivi-

    sione dove si espongono

    i problemi incontrati nel

    giorno precedente. Si

    descrive la giornata

    svolta, e poi ci si dedica

    alle proprie mansioniquotidiane. Alle 15.00 si

    recita la Divina Misericor-

    dia, c lorganizzazione

    pomeridiana che viene

    effettuata dal responsa-

    bile della casa, che ogni

    mese viene cambiato e si

    continuano i lavori asseg-

    nati. Ci sono altre respon-

    sabilit che sono: la stalla,

    la cucina, lorto ed il labo-

    ratorio dove si effettuano

    lavori di falegnameria.

    Alla sera, verso le 19.00, si

    dicono i Vespri seguiti

    poi dal Rosario. Il Luned

    sera si fa la preghieracarismatica. Tutte le

    nostre giornate, sono

    vissute pienamente,

    cercando di eliminare

    tutti gli spazi vuoti

    perch lozio il padre

    dei vizi, e purtroppo

    proprio i vizi ci hanno

    messo le catene. Il

    responsabile della stalla,ha il compito di accudire

    gli animali che vi sono

    dentro. Portare le capre e

    la mucca al

    pascolo,mungere le

    capre ed il latte serve per

    fare il formaggio. Il

    responsabile della cucina

    ha il compito di far da

    mangiare, e deve gestirela dispensa. Tutti i

    prodotti che vi sono

    dentro, vanno usati con

    parsimonia, perch la

    comunit vive di prov-

    videnza. Per provvidenza

    sintende, che di tutto

    quello che abbiamo

    bisogno, il Signore prov-

    vede e ci sostiene in ognicircostanza qualunque

    essa sia. Il responsabile

    del laboratorio, ha la

    gestione di tutti gli uten-

    sili. In caso di bisogno di

    qualunque attrezzo si

    deve chiedere al respon-

    sabile. Il chiedere, una

    regola fondamentale in

    questa comunit. Questo

    serve per addomesticare

    la propria persona, ad

    eliminare tutta

    limpulsivit che in

    ognuno di noi. Non

    dimentichiamo che il

    tossicodipendente hasempre agito impulsiva-

    mente di testa sua,

    fallendo ogni volta.

    Adesso c bisogno di

    una guida che

    laccompagni per un

    periodo di tempo, fino a

    quando si raggiunto

    unautosufficienza della

    propria vita ed unacompleta gestione delle

    proprie emozioni. Il Mer-

    coled mattina si fa un

    incontro di autoaiuto,

    dove si espongono, a

    turno le difficolt che si

    hanno nei rapporti con le

    altre persone. Si affron-

    tano anche problem-

    atiche avute, e non risoltedallinfanzia, che hanno

    causato dei disagi. E con

    questo concludiamo col

    r i n g r a z i a r e

    lamministrazione comu-

    nale per lo stabile che ci

    ha messo a disposizione,

    e per la loro disponibilit.

    Vogliamo anche ringrazi-

    are le famiglie di SanMariano per averci

    accolto.

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

    5

    di VINCENZO DAMICO

    ottobre 05ttobre 05

    [da pag. 4] i veri valori,

    quelli che tutti noi cristiani

    del fine settimana (che

    vanno a Messa pi per dire

    di esserci stati che per il

    bisogno di andarci) non

    abbiamo. Egoisticamente

    mi verrebbe da dire:non so

    se convenga fermarsi a

    parlare con loro: il loro

    amore per la vita sotto tutti

    gli aspetti, la loro fiducia nel

    prossimo come strumento

    di Dio, la loro disponibilit al

    dialogo che sia una

    chiacchierata tra coetanei

    davanti a un caff o uno

    scambio di idee sulla fedepu lasciare disarmati. Se

    paragono la loro forza di

    volont alla mia non posso

    fare altro che sentirmi

    tendente alla nullit. Cosa si

    pu sentire dentro quando

    alla domanda riguardante a

    quali delle loro necessit il

    nostro gruppo potesse prov-

    vedere ci hanno risposto:

    La cosa pi importante e di

    cui noi abbiamo maggior-

    mente bisogno che

    preghiate, preghiate anche

    per noi, noi facciamo lo

    stesso per voi. Se ho

    ancora fiducia negli esseri

    umani, in pochi a dire il

    vero, credo che il 100% del

    merito spetti alla cono-

    scenza di quei ragazzi. Non

    dimentichiamo che avranno

    una pagina fissa (e anche

    pi di una) sul nostro

    giornalino dove ci espor-

    ranno le loro considerazioni,

    i loro pensieri e ci daranno

    anche informazioni interes-

    santissime per fare un po di

    chiarezza sulla storia della

    vera Chiesa Cattolica.

    Continuate cos amici miei(se posso avere lonore di

    definirvi tali). Siete il pi bell

    esempio vivente di quanto

    sia grande la misericordia di

    Dio e di dove si possa

    arrivare con la fede e del

    fatto che, citazione che hogi usato, la vita come

    una partita di rugby: fino all

    ultimo nessuna palla mai

    persa, nessuna azione

    mai cos irrimediabilmente

    compromessa. Se luomo

    forte non cade mai, luomoforte anche colui che dopo

    essere caduto si rialza e

    continua a camminare

    facendo rimarginare le ferite

    senza compiangersi e

    soprattutto indicando agli

    altri dove la stradasterrata dove inciampato.

    O P I N I O N E

    Cercare la Vera Chiesa

    Stando al vangelo, non si pu dubitare che

    Cristo abbia voluto edificare una sola

    chiesa, la sua. Si legge in quello di Matteo:

    Essendo giunto Ges nella regione di

    Cesarea di Filippo chiese ai suoi discepoli:

    La gente chi dice che sia il figlio delluomo;

    risposero:Alcuni Giovanni il Battista, altri

    Ela, altri Geremia o qualcuno dei profeti.

    Disse loro:Voi chi dite che io sia? Rispose

    Simon Pietro: Tu sei il Cristo, Il figlio del Dio

    vivente. E Ges:Beato te, Simone, figlio di

    Giona, perch n la carne n il sangue te

    lhanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei

    cieli. Ed io ti dico:Tu sei Pietro, e su questa

    pietra edificher la mia Chiesa e le portedeglinferi non prevarranno contro di

    essa(Mt 16,13-13).

    Dal testo evangelico risulta

    chiaramente lintenzione di

    Ges di fondare una chiesa

    (edificher la mia Chiesa)

    ma al contempo emergono

    due caratteristiche, che

    Cristo voleva le appartenessero. Grazie ad

    esse sar possibile identificarla tra le tante

    oggi esistenti.

    La prima: Cristo paragona la sua chiesa ad

    un edificio e vi pone a fondamento lapostolo

    Simon Pietro.

    La seconda: la chiesa edificata da Cristo

    non pu essere sottomessa la potere della

    morte, questo infatti lesatto significato

    dellespressione ebraica Le porte deglinferi

    non prevarranno contro di essa. Nella

    ricerca della vera chiesa dovremo escludere

    tutte quelle sorte nel passato delle quali oggi

    non si ha notizia. Nei loro confronti la

    promessa Divina Le porte deglinferi non

    prevarranno non si realizzata, e poich

    Cristo, in quanto vero Dio e vero uomo, non

    poteva sbagliarsi. Va da s che quelle

    denominazioni ecclesiali nulla avevano a

    che fare con lui.

    La nostra indagine, che continueremo nei

    prossimi numeri, si limiter pertanto a

    cercare la vera Chiesa tra quelle gi

    esistenti. In tutte porteremo domande e

    daremo risposte e vaglieremo il grado di

    credibilit delle loro argomentazioni.

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

    6/12

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

    6

    ottobre 05ttobre 05

    La strage delle fochereportage

    n Canada si aperta la stagione della

    caccia. E' partita, sotto l'egida governa-

    iva, la strage delle foche, compresi i

    cuccioli, come hanno rivelato lemmagini televisive giunte dal New-

    oundland e dal Quebec. Migliaia di

    cacciatori di foche del Canada Atlan-

    ico - sono circa 12 mila in possesso di

    egolare licenza, quasi tutti residenti

    nella provincia del Newfoundland - si

    sono spostati verso le banchise di

    ghiaccio. una lotta impari. Le foche

    vengono uccise a picconate, con gli

    hakapics, bastoni di legno con un

    gancio di ferro all'estremit. Si tratta di

    centinaia di migliaia di animaletti immo-

    bili, morbidi, che osservano i cacciatori

    con gli occhioni spalancati. Due

    secondi dopo, senza un lamento,

    giacciono sul ghiaccio in mezzo a una

    striscia rossa di sangue. Il 97 per cento

    ha meno di tre settimane e ancora non

    possono mangiare cibo solido. I

    cuccioli infatti si nutrono solo del latte

    materno che molto grasso econsente di acquistare moltissimo

    peso in pochi giorni, perci non sono in

    grado di muoversi. Le foche migrano in

    Canada in questo periodo dell'anno

    soltanto per sei-otto settimane, proprio

    per dare alla luce i loro cuccioli, poi si

    spostano in Groenlandia. Qui quelle

    che sopravvivono alla stagione di

    caccia canadese rischiano la morte di

    nuovo, grazie alla legge danese. E'

    proprio un piano federale canadese,emanato lo scorso anno, che ha dato il

    via libera a uccidere fino a 975 mila

    oche tra il 2003 e il 2005. questo

    nfatti il numero di foche considerate in

    eccesso e dannose per l'economia

    della provincia del Newfoundland.

    Nel 1996 il governo canadese attribu a

    questi animali la responsabilit della

    sensibile diminuzione di pesca del

    baccal. Gli animalisti affermarono chea diminuzione del baccal era in realt

    egata all'eccesso di pesca. Ma il

    governo di Ottawa decise di reinvestire

    nella caccia alla foca circa 20 milioni e

    mezzo di dollari canadesi, provenienti

    dalle tasse. Da allora sono stati uccisi

    pi di un milione di esemplari. Il

    numero massimo di animali da

    uccidere lo scorso anno era di 350 milaunit e ne sono state sterminate 289

    mila. Stesso limite stato stabilito per il

    2004. L'ultima volta che i cacciatori

    canadesi hanno ucciso 350 mila capi

    risale al 1956 e gli animalisti denun-

    ciano che quest'anno la strage

    potrebbe essere la peggiore in circa 50

    anni. Per i cuccioli a pelo bianco esiste

    comunque il bando ufficiale del

    governo di Ottawa, che avrebbe cos

    messo a tacere Greenpeace Canada.

    Sono state inoltre stabilite norme

    severe per evitare che gli animali

    vengano scuoiati prima della morte.

    Nel 2001 infatti un gruppo internazio-

    nale di veterinari indipendenti scopr

    che il 79 per cento dei cacciatori non

    controllavano se gli animali erano morti

    prima di strapparne la pelle e nel 40 per

    cento dei casi il cacciatore si accor-

    geva in seguito che l'animale non eraancora morto e gli dava il colpo di

    grazia dopo un bel po' di tempo.

    La scorsa settimana il New York Times

    ha dedicato un'intera pagina contro la

    caccia, provocando la reazione di John

    Efford, ministro federale canadese

    delle Risore naturali. Efford ha accu-

    sato a sua volta i gruppi ambientalisti di

    fornire informazioni sbagliate. Uno

    spot, sponsorizzato dall'Human Soci-

    ety degli Stati Uniti, ispirandosi all'innocanadese che comincia proprio con

    Oh, Canada, citava: Oh Canada...

    come hai potuto, ancora una volta?, e

    invitava chi fosse contrario alla caccia

    di rivolgersi al primo ministro

    canadese, Paul Martin.

    La caccia in Canada era diminuita negli

    ultimi vent'anni a causa delle veementi

    proteste degli ambientalisti, capitanate

    negli anni Settanta dall'attrice BrigitteBardot. Negli anni Ottanta, grazie alla

    campagna contro la strage delle foche,

    il mercato europeo sub un crollo

    improvviso. Alla vista delle immagini

    inumane e terribili, in Europa nessuno

    acquist pi pelli di foca e venne posto

    il bando di importazione sulle pelli e

    prodotti derivati dieci anni dopo gli Stati

    Uniti, che lo istituirono nel 1972.Secondo il New York Times sarebbero

    per sorti negli ultimi anni mercati alter-

    nativi in Russia, Ucraina, Polonia e

    Cina. Questa una cosa molto

    pericolosa - commenta Lesli Bisgould,

    avvocato di Toronto, difensore dei diritti

    degli animali e che da anni si batte

    contro la caccia alle foche - la natura

    ha le sue regole che noi non possiamo

    cambiare senza conseguenze

    tremende dal punto di vista ambientale.

    Uccidere questi animali inumano, che

    si tratti di uno o un milione.

    Bisgould lamenta anche la mancanza

    di controlli, impossibili da operare in

    territori cos vasti e deserti. Come

    distinguere inoltre la foca dal pelo

    bianco, sostiene, quando moltissimi

    cuccioli di foca sono ancora bianchi per

    difendersi dal sole? Sono numerosi i

    gruppi ambientalisti canadesi contro lacaccia alla foca. Tra questi, il Fondo

    Internazionale per la protezione degli

    animali (International Fund for animal

    welfare), Ifaw, che si batte dagli anni

    Sessanta.

    Perch questo massacro? Secondo il

    governo canadese le foche, in sopran-

    numero, danneggiano la pesca,

    rubando troppi merluzzi; in pi, la

    caccia costituisce un'importante fonte

    di sostentamento per le popolazionilocali.

    Numerose ricerche smentiscono

    entrambe le affermazioni. I merluzzi

    costituiscono il 3% della dieta delle

    foche, che per altro, si nutrono anche di

    pesci predatori di merluzzi; il sovras-

    fruttamento della pesca , invece, un

    fatto ormai ben noto. Si stima che i

    cacciatori impiegati in questa attivit

    nell'isola di Terranova, dove si svolge il93% della caccia, siano meno di 4 mila

    su 500 mila abitanti e che i proventi di

    questa attivit costituiscano meno dello

    0,1% del prodotto interno lordo

    dell'isola.

    di LUBER

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

    7

    ottobre 05ttobre 05

    Soldi sulla pelle degli altri. Cospicui

    profitti sono invece assicurati alle

    aziende che trasformano le pelli.

    Un'alternativa pi redditizia potrebbe

    essere lo sviluppo di un turismo in cui

    le foche siano una risorsa da ammi-

    rare, il SealWatch. la stessa via che

    si sta cercando di percorrere in Islandacon le balene: sostituire la caccia con il

    Whale Watching, secondo alcuni studi

    economici, pi redditizio.

    Le denunce degli osservatori riguar-

    dano anche la violenza e la crudelt dei

    metodi di uccisione: un arpione

    tradizionale, lo hakapik, percosso

    sulla testa della foca; raramente sono

    usate armi da fuoco. Nonostante le

    norme vigenti impongano di accertarsi

    della morte dell'individuo, prima dipassare a quello successivo, o peggio,

    prima di scuoiarlo, spesso ci non

    avviene: i cacciatori, se vogliono

    guadagnare, devono essere molto

    veloci.

    Caccia crudele. Sebbene la stagione

    rimanga aperta dal 15 novembre al 15

    maggio, soprattutto da marzo che la

    caccia particolarmente intensa: in

    questo periodo si trovano i cuccioli e lecondizioni climatiche sono pi favor-

    evoli. Testimoni oculari raccontano di

    foche lasciate agonizzare sul ghiaccio,

    e ricerche veterinarie hanno trovato

    che il 42% dei corpi esaminati presen-

    tavano piccole o nessuna frattura:

    molto probabilmente queste foche

    erano coscienti quando scuoiate.

    I cuccioli sono i pi ricercati: il loro pelo

    pi morbido e sono pi facili da cattu-

    rare. Alla nascita hanno il mantellobianco candido e si nutrono del latte

    ricco di grassi della madre. A 12 giorni

    di vita, quando il pelo inizia a cambiare

    e a assumere toni grigio-argentati,

    sono abbandonati dalla mamma che va

    in cerca di un compagno per accoppi-

    arsi. I piccoli non sono ancora capaci di

    nuotare n di alimentarsi, ma il grasso

    accumulato con l'allattamento gli

    consente di crescere. A questa et

    possono essere cacciati: per il governo

    canadese sono ormai adulti. Pi del

    95% delle foche uccise sono cuccioli di

    et compresa tra i 12 giorni e i 3 mesi.

    Le parti utilizzate sono il grasso e la

    pelle; la carne non buona e non ha

    valore, perci i corpi vengono abban-

    donati sul pack.

    Rischio estinzione? L'allarme lanciato

    dalle associazioni riguarda anche i

    pericoli derivanti da una riduzione cos

    drastica della popolazione, e la possi-bilit di portarla al rischio di estinzione.

    Occorrerebbero ricerche per disporre

    un corretto piano di abbattimento e

    studi scientifici sull'impatto ecologico di

    un tale intervento.

    Il ruolo dellItalia

    LItalia riveste un ruolo primario nel

    mercato internazionale di prodotti di

    foca. I dati forniti dal nostro Governo

    allEurostat Datashop di Berlino regis-

    trano, negli ultimi tre anni, un import di

    prodotti di foca di 8,4 milioni di euro e

    un export di 16,2 milioni di euro. LItalia

    rappresenta inoltre uno dei principali

    trasformatori al mondo di pellicce di

    foca, soprattutto di quelle dal manto

    bianco e grigio-blu che nel 2002 hannocreato un export di 4,5 milioni di euro.

    Alcuni stati hanno gi recepito le

    istanze contro il massacro delle foche,

    prendendo ufficialmente posizione

    contro questo commercio. Gli USA

    hanno proibito limportazione,

    lesportazione, la vendita e il possesso

    di ogni prodotto derivante da mam-

    miferi marini; la Gran Bretagna ha

    espresso una condanna formale; il

    Belgio ha deciso di stabilire un bando

    sullimportazione e la vendita di pelli di

    foca. La LAV impegnata affinch

    anche il governo italiano prenda una

    posizione di condanna verso la caccia

    alle foche e decida di vietare il com-

    mercio di prodotti derivanti

    dalluccisione di questi animali. I

    risultati che riusciremo ad ottenere nel

    nostro Paese sono fondamentali per

    arrestare il massacro delle foche.

    Non risulta che leconomia italianacontribuisca al commercio delle pelli di

    cuccioli di foca e, quindi, alla strage

    che si registra periodicamente sulle-

    coste canadesi: lo afferma il vice

    ministro alle Attivit Produttive, Adolfo

    Urso, dalle pagine del settimanale

    VanityFair accen-

    nando anche a due

    direttive europee,

    83/129 e 89/370,

    che impedisconoin modo categorico

    limportazione di

    tale tipo di pelli,

    tanto che il settima-

    nale titola LItalia

    non uccide le

    foche.

    Le informazioni

    fornite dal vice

    ministro Urso sembrano escludere ogni coinvolgimento

    dellItalia nel commercio di pelli di foca:

    in realt non cos, la Direttiva Euro-

    pea su tema una, la 83/129, modifi-

    cata dalle direttive 85/444 e 89/370:

    fissa dal 1 ottobre 1983 il divieto di

    importazione di pelli e prodotti da esse

    derivati di soli cuccioli e di sole due

    specie: foca groenlandica "manto

    bianco" e cristofora crestata "manto

    grigio-blu". Il punto della questione capire cosa si intende per cuccioli di

    foca: la legislazione canadese, dove

    stata autorizzata la mattanza di

    975.000 cuccioli fino al 2005 e le cui

    pelli sono importate anche dallItalia,

    consente di uccidere i cuccioli di foca

    della Groenlandia (dal manto bianco),

    non appena questi cominciano a

    mutare il morbido pelo bianco, a circa

    appena 12 giorni di vita! Inoltre lItalia

    svolge un ruolo di primo piano in

    questo mercato: negli ultimi tre anni ha

    importato prodotti di foca (pellicce,

    pelli, olio) per un valore complessivo di

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero8

    ottobre 05ttobre 05

    8,4 milioni di euro, mentre il valore

    delle esportazioni ha raggiunto i 16,2

    milioni di euro, secondo i dati forniti dal

    nostro Governo allEurostat Datashop

    di Berlino.

    Si ricorda al vice ministro Urso che

    solamente dal 21 marzo scorso, e

    grazie alle pressioni esercitate dalla

    LAV, che la Commissione Affari Esteri

    della Camera ha approvato la Risoluzi-

    one 8-00080 dell'On. Calzolaio e

    firmata da deputati di tutti gli schiera-

    menti contro la strage di foche in

    Canada. E' solo da allora che il

    Governo " impegnato ad adoperarsi al

    fine di favorire una riconsiderazione

    della legislazione nazionale relativa al

    settore conciario, con particolare

    riguardo all'introduzione in Italia di pelli

    di cuccioli di foca la cui uccisione

    vietata dal Governo canadese e dalle

    vigenti disposizioni comunitarie; a

    promuovere in tutte le sedi internazion-

    ali, e comunitarie iniziative normative

    dirette a vietare, come in Usa e Belgio,

    'utilizzo di foche o parti di foca per la

    produzione o il confezionamento di

    pelli, pellicce, capi di abbigliamento e

    articoli di pelletteria, oggetti, detenzi-one o commercializzazione, introduzi-

    one nel territorio nazionale".

    Si attendono passi concreti attraverso

    atti di applicazione della Risoluzione da

    parte del vice ministro alle Attivit

    Produttive Adolfo Urso e del Ministro

    degli Affari Esteri Franco Frattini -

    Uniniziativa analoga alla Risoluzione

    approvata dallItalia stata promossa

    anche presso lAssemblea Parlamen-

    tare del Consiglio dEuropa.

    LAmbasciata del Canada da settimane

    sta diffondendo informazioni errate ai

    cittadini italiani indignati per il coinvolgi-

    mento dellItalia nello squallido com-

    mercio di pelli e derivati di foca:

    accusa rivolta allambasciatore in

    talia Robert Fowler. Nonostante le

    prove documentali raccolte da LAV e

    FAW e le testimonianze oculari di

    scienziati, veterinari, giornalisti e parla-mentari, lAmbasciata minimizza gli

    aspetti crudeli di questa caccia, addu-

    cendo false giustificazioni economiche,

    sociali ed ecologiche e ignorando gli

    aspetti illegali di questa attivit.

    Sin qui la cronaca dei fatti,

    poi saranno le coscienze di

    o gnuno di noi a trarre le

    debite conclusioni nella

    speranza che non prevalga

    la solita indifferenza di chi

    non ritiene di sentirsi

    coinvolto direttamente

    essendo queste crudelt

    perpetrate nei confronti di

    animali e lontano da casa

    propria.

    In Canada il piano di uccisioni programmato dal governo

    canadese era di 274.000 foche, per l'anno 2000.

    Foche destinate a essere uccise per scopi commerciali, per

    pellame e carne. Spesso si dice che la caccia sia necessaria per

    la sopravvivenza delle popolazioni indigene. Delle 274.000foche uccise in Canada, quelle cacciate per scopi di "soprav-

    vivenza" sono state solo 2.000.

    In Norvegia, che non appartiene all'Ue ma rientra nel Trattato

    economico commerciale europeo, la caccia alle foche e' in

    continuo aumento. I cacciatori norvegesi uccisero nel '96

    27.000 foche. Nel '97 il numero sali' a 38.000. I due terzi di

    queste hanno meno di un anno di eta'.

    Le foche sono cacciate - nel numero di almeno 35.000 ognianno - per farne pellame, pelliccia, grassi, olii e anche afrodi-

    siaci destinati al mercato cinese e giapponese.

    attualit

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

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    La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroARCHIVIO STORICO

    9

    Diario di Guerra La disperazione spinge il nemico a martoriare il territorio

    di Don Antonio Fioritto

    1 Gennaio 1944

    La neve ha ostruito tutte le porte e finestre, sicch riesce impossibileuscire.Io audacemente insieme allo studente Franco Petrarca mi avventuro aduscire in mezzo alla tormenta per raggiungere la Chiesa Parrocchialeonde tentare di celebrare la Santa Messa, ma qui non possibile perchpiena di neve.Tentiamo di andare alla Cappella di S. Antonio verso il castello medi-evale e qui, dopo aver fatto sgombrare laltare della roba appartenente aisoldati, col ricoverati, celebro alla meno peggio il Divin Sacrificio.Dopo di che, scivolando seduti sulla neve fino alla piazza, raggiungiamola casa De Sapri.

    4 Marzo 1944

    Primo venerd del mese

    Mentre in chiesa si st celebrando la funzione della Sacra Spina, infuriaun lungo cannoneggiamento tedesco sul paese, dopo circa due mesi dicalma.Una donna in stato interessante viene gravemente colpita da una scheg-gia.Io corro per amministrarle i sacramenti e vedo con raccapriccio la poveradonna letteralmente squartata, boccheggiante, immersa in una pozza di

    sangue. Viene subito trasportata allOspedale di Isernia ove purtroppomuore.

    9 Aprile 1944

    Vado ad Isernia su un camion polacco per ritirare gli oli santi.Al ritorno trovo due uomini uccisi da proiettili tedeschi; uno mentre stavalavorando nel suo campicello e laltro presso il mulino De Sapri.

    7 Maggio 1944

    Nuovo cannoneggiamento sul paese; muore un soldato polacco.

    13 Maggio 1944

    Ancora un cannoneggiamento, due bambini sono colpiti di cui unomuore.

    21 Maggio 1944

    Un altro furioso cannoneggiamento su Rionero. Un proiettile colpiscedue bambini che giocavano sul prato. Io corro: mi faccio dare unlenzuolo da una donna che abitava nei pressi del luogo dello scoppio,avvolgo le salme delle due martoriate creaturine e, aiutato da un soldatopolacco, le trasporto nella casa della povera madre che si dispera daldolore.

    ottobre 05ttobre 05

    RECENSIONE

    La guerra per Rionero siavvicina allepilogo; il

    nemico st per essere schi-acciato dalle forze alleate esi avvicina il tempo delladistruzione della abbazia diMontecassino.La disperazione spinge ilnemico a martoriare il terri-torio con i suoi potenti can-noni, mentre la popolazi-one riprende possessodella sua Terra rischiandoe muorendo, come a volerrivendicare con il sangueal mondo intero ed allamacchina da guerra lapropria esclusiva apparte-nenza a Rionero.Muore una donna cheporta nel suo grembo unanuova vita,muoiono due bambini chegiocano su di un prato,muoiono due uominimentre lavorano la terra,

    corre il prete a ritrovarelaltare dove celebrare lasanta messa, uno studentelo aiuta e lo conforta nellaricerca.Perch don Antonio sentedi dover accomunare edescrivere questi partico-lari eventi?Essi indicano che la vitariprende il suo corso supe-rando le pi atroci difficolt

    ineludibilmente come lerbache, coperta dalla lastra dicemento, riesce a vincerlae a sgretolarla.

    del Dott. GIUSEPPE FIORITTO

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerocuriosit

    100

    tratto in chiave ironica

    Il personaggio del mese: Vincent

    a cura di VINCENZO DAMICO

    Vincenzo Damico. Nasce in una

    redda notte di agosto da un parto

    gemellare per confermare il famoso

    detto le disgrazie non vengono mai

    sole. Gi da neonato viene accolto

    con un plauso e

    si guadagna gli

    sguardi stupiti

    delle ostetriche,

    n f e r m i e r e ,donne delle

    pulizie e suore

    di turno che

    notano in lui una

    non indifferente

    virilit. Alla

    enera et di 3

    anni stupisce

    gi parenti,

    amici e cono-

    scenti (e anche

    q u a l c h e

    passante l per

    caso..) con

    invenzioni geniali quali: infilarsi le

    dita in bocca dopo averle bagnate

    nellAttack e inserire una spina nella

    presa della corrente mantenendola

    per i cavi scoperti. Alla tenera et di

    6 anni con il suo fedele compagno

    Alessandro La Piastra (detto LA per

    gli amici) da il via a quella che gli

    storici dell epoca, tra i quali il gi

    precedentemente citato Nicola Di

    Geronimo, definiscono La rivolta del

    grembiulino che porta alla scom-

    parsa del maledetto grembiule

    celeste nella classe 83. Il suo istinto

    da velocista lo vede con la sua prima

    (e ultima) moto dei pompieri (che poi

    da quanto i pompieri hanno le

    moto?? Per io ce lavevo avevo

    tutti giocattoli strani da piccolo tipo

    una specie di papera robot di latta

    che ogni tanto si fermava per

    covare.. non fate quella faccia perp-

    lessa..) avventurasi lungo discese

    s t e r r a t e

    g u a d a g n a n d onumerosi punti

    da improvvisate

    giurie di bam-

    bini e ancora pi

    numerosi punti

    di sutura da

    i m p r o v v i s a t i

    medici al Pronto

    Soccorso. I

    ripetuti traumi

    cos causati lo

    portano poi, alla

    tenera et di 14

    anni ad iscriv-

    ersi al blasonato

    corso Brocca

    del Liceo E.

    Majorana di Isernia dove con studio

    e dedizione diventa lallievo favorito

    dei bidelli e del barista Marzano.

    Intraprende poi lavventura universi-

    taria presso Chieti dove si guadagna

    la stima di tutto lo staff chirurgico che

    lo prende in custodia tanto che, visto

    lamore innato verso il prossimo che

    il DAmico dimostra, un professore in

    confidenza gli dice: Ti faccio passare

    tutti gli esami, ti faccio diventare

    medico a 23 anni.. basta che poi mi

    garantisci che non eserciti. .

    La vita parallela di questo baldo

    rionerese fatta di musica. tanta

    musica. Suona (cos almeno dice

    lui..) r Du Bott ormai da svariati anni,

    non per niente si classifica al primo

    posto nel famosissimo torneo inter-

    nazionale Circolo Valle del Vandra

    e il suo attuale donatore di lavoro

    Nduccio in arte Germano DAurelioalla stampa cos ha parlato: Gli ho

    detto che lo prendevo perch mi

    piacevano i suoi arrangiamenti in

    realt la mamma mi ha chiesto di

    levarglielo da davanti.. da qualche

    anno ha intrapreso anche una

    brillante carriera chitarristica suon-

    ando dove capita, in chiesa o in

    pizzeria o sotto il balcone di donne

    che si sposano altri il giorno dopo.

    Voci di cortile lo vogliono a lavoro

    con il suo ingegnere del suono Luca

    Merlo Di Vincenzo per la realizzazi-

    one di una chitarra come non ce ne

    sono in giro ma nemmeno se la

    cerchi e dici: Io voglio una chitarra

    cos e loro ti dicono: Guarda,

    quella che cerchi una chitarra che

    se tu la cerchi non ce ne sono in

    giro.

    La sua carriera letteraria lo vede

    impegnato nella stesura di vari libri

    tra cui il best seller Maledetto

    Pedone e Alla scuola non ci vado

    che gi mi ho mbarato tutto da solo

    e Ah se tutte le donne guidassero

    come mia madre.. Ma tua madre non

    guida Appunto

    RACCONTIAMOCI

    ottobre 05ttobre 05

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

    11/12

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerocuriosit & sport

    111

    Gli Ambulanti a Rionero

    Come promesso, lappuntamente mensile dei tramon-

    tati mestieri rioneresi continua. In questo numero

    verr fornito un elenco degli alberghi, rimesse e calzo-

    lai.

    Buona lettura.

    categoria: Alberghi

    Tonti Alessandro - Albergo Capraia

    DAmico Alfonso - Albergo Maiella

    categoria: Rimesse

    Rimessa Stallone - DAmico Alfonso

    Rimessa Stallone - Tonti Alessandro

    categoria: Calzolai

    Petrocelli Luigi

    Petrocelli GiovanninoPetrocelli Vincenzo

    Petrocelli Giosu

    Ferretto Manfredo

    Cincione Carmine

    Demandiamo la lettura degli locande, cantine e

    generi alimentari al prossimo numero.

    Parte con questo numero una nuova rubrica de La Voce

    di Rionero, che parler periodicamente di persone che

    non sono pi tra noi, ma che nel corso della loro

    esistenza hanno lasciato il segno.

    Ovviamente prima di parlare di una persona occorre il

    permesso dei familiari.

    Cominciamo con

    CARMINE DI FRANCO

    CARMINE NASCE A Rionero nel 1930 da Adolfo, guar-

    dia campestre, e da Maria i quali ebbero in tutto ben 17

    figli.Sin da piccolo, come tutti del resto, fu avviato alla vita di

    campagna e a badare agli animali, unica fonte di

    sostentamento delle famiglie di quel tempo, e anche lui

    appena adolescente visse la tragicit della guerra del

    1943, assistendo alla distruzione del paese.

    Crescendo, come tanti nel dopoguerra dovette emigrare

    anche se non fuori dallItalia.

    Fu a Roma, infatti, per diversi anni nella zona di Tor di

    Cencio, qui svolse il mestiere di minatore (-dove- diceva

    scherzando- aveva perso i capelli-), ma non solo.

    Lavor per diverso tempo anche alla superstrada checosteggia Rionero con limpresa Molinari.

    Sposatosi ebbe quattro figli, che lo hanno amato e gli

    sono stati vicini fino allultimo giorno: Stefano, Gino,

    Assuntina e Nice.

    La moglie Maria mor improvvisamente nel 1977 lascian-

    dolo solo a 47 anni, ma lui non si scoraggi e continu

    con tutto il dolore per la perdita a crescere ed educare i

    suoi figli.

    A Rionero era conosciuto come rpurcar, ossia esperto

    nellallevamento e uccisione del maiale e per questa sua

    attivit veniva chiamato da molte famiglie anche dei

    paesi limitrofi, a compiere questo sacrificio.

    Si destreggiava anche a far partorire le vacche e a

    ferrare asini e cavalli.

    Era anche, come tutti gli anziani, amante delle tradizioni

    locali e particolarmente quella del Capodanno con i canti

    augurali che si eseguono quella notte e devo ringraziare

    lui ed altri suoi amici se oggi la tradizione si ripete,

    perch furono loro che, con tanta pazienza, ci insegn-

    arono sia la melodia suonata che le strofe.

    Ricordo che passava le ore a raccontarmi delle squadredei cantori di una volta, come si cantava e spesso anche

    come si menava.

    Era un uomo veramente eccezionale, che sapeva stare

    con tutti, dai meno giovani a pi giovani.

    venuto a mancare nel settembre del 2000 lasciando a

    figli, ai nipoti e a quanti lo hanno conosciuto, un grande

    vuoto.

    A lui vada il pensiero mio e di tutta la redazione de La

    Voce di Rionero.

    Un particolare ringraziamento ad Assuntina e a tutti i famil-

    iari per le notizie ricevute.

    ottobre 05ttobre 05

    a cura di AMICO DI VINCENZO

    I n r i c o r d o d i . . .

    Carmine di Franco

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_07

    12/12

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerospettacolo, benessere & news

    122

    l a r e c e n s i o n e

    Il piccolo Harry ormai cresciuto; hacompiuto 14 anni e si appresta a

    cominciare il suo quarto anno da

    studente di alta stregoneria di

    Hogwarts. Non vede l'ora di rincon-

    trare i suoi amici Ron e Hermione e di

    rituffarsi nel fantastico mondo domi-

    nato da incantesimi, pozioni, formulemagiche, scope volanti, animali

    stravaganti, eccentrici insegnanti, ma

    la sorte gli riserva non poche sorprese.

    Tra queste il torneo di Quidditch, una

    competizione internazionale di magia

    che vede la partecipazione dei rappre-

    sentanti delle pi rinomate scuole delmondo. Harry viene suo malgrado

    coinvolto nel torneo. Ci saranno

    numerose prove da superare ed i

    rischi non mancheranno, anche

    perch qualcuno sembra tramare

    nell'ombra...

    Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la stesura, nonch la pubblicazione del presente.

    Nel numero di questo mese hanno scritto (in ordine cronologico) : don rosario dambrosio, stefano andreano, vincenzo

    damico, massimo ravarro, luber, giuseppe fioritto, amico di vincenzo, veronica di fiore.

    Segnalaci le tue opinioni, riflessioni, allindirizzo email: [email protected]

    Per le questioni che interessano lAzione Cattolica, rivolgiti ai nostri aderenti presenti sul luogo.

    Per qualsiasi altra informazione inerente questo opuscolo rivolgersi a : [email protected]

    Titolo or iginale: Harry Potter and the goblet of f ire

    Anno: 2005

    Genere: Avventura, Fantast ico

    Durata: 150'

    Regia: Mike Newell

    Cast: Daniel Radcli f fe, Rupert Gr int , Emma Watson, Gary Oldman,Michael Gambon

    Alan Rickman, Maggie Smith, Tom Felton, Timothy Spall , Miranda Richardson

    Produzione: Warner Bros. , 1492 Pictures, Heyday Fi lms

    Data di uscita: 25 Novembre 2005 (cinema)

    Harry Potter e il calice di fuoco

    b e n e s s e r e

    Per conservare a lungo mani giovani e

    curate consigliabile seguire alcune

    regole quotidiane.

    1. Unottima pulizia: dopo un lavoro

    qualsiasi, assolutamente indis-

    pensabile lavare le mani

    preferibilmente con saponi neutri, chenon sono aggressivi per la pelle.

    2. Usare acqua tiepida: Sciacquare le

    mani con acqua n troppo calda n

    troppo fredda.

    3. Asciugare: Le mani vanno asciugate

    bene. Con una salviettina morbida,

    onde evitare irritazioni e screpola-

    ture. In caso di mani molto sensibili

    usate un telo in cotone.

    4. Protezione: Qualunque sia la

    professione, sempre utile proteggere

    le mani con guanti di gomma, soprat-tutto quando esse vengono a contatto

    con acqua molto calda o fredda, deter-

    sivi, ecc. Per problemi di allergie

    (eczemi, ecc.) sono efficaci i guanti di

    cotone. Per proteggere le mani dal

    freddo usate guanti di lana e, per

    lesposizione al sole utilizzate una

    crema filtrante (usata anche per il

    viso).

    5. Nutrizione: La pelle delle mani,

    spesso, si inaridisce a causa del sole,

    dellaria e di lavaggi continui. Per man-

    tenerla intatta bisogna nutrirla con una

    crema idonea. Esistono prodotti abase di glicerina, lanolina, olio doliva,

    che danno ottimi risultati idratanti,

    ammorbidenti e nutrienti.

    Inoltre esistono particolari trattamenti,

    che vanno eseguiti periodicamente, e

    che tutte le estetiste eseguono.

    a cura di VERONICA DI FIORE