La Voce di Rionero - LVDR_05

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  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

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    Vandalismo: il degrado

    La Voce di Rioneroa Voce di RioneroBollettino riservato ai soci e simpatizzanti Azione CattolicaMensile - Agosto 2005 Anno Domini 1 - Numero 5

    Santi Mariano e Giacomo, Sant Antonio e Sant Emidio

    Feste Patronali: i Santiper non dimenticare la Santint delle feste patronali

    http://www.lavocedirionero.tk

    SALUTE

    BENESSERE

    CULTURA

    SPORT

    SPETTACOLO

    CURIOSITA

    ATTUALITA

    Feste Patronali

    Vandalismo

    Politica e Morale

    ARCHIVIO

    STORICO

    Diario di

    Guerra

    Epatite

    virale

    pag 13-14pag 10pag 11pag 1-2-3-4

    Siamo ormai giunti alla vigilia delle feste

    patronali. Il comitato feste ci propone,

    giustamente, cinque giorni gioiosi di

    svago per allietare al meglio le nostre

    vacanze. Come Azione Cattolica, tuttavia,

    ci sembrava doveroso ricordare che i

    giorni festivi non sono solo ed esclusiva-

    mente un momento di divertimento e

    svago, ma soprattutto religioso e

    spirituale. Con la viva collaborazione delnostro Parroco Don Rosario, pertanto,

    riproponiamo di seguito le vite e i trascorsi

    dei nostri beneamati Santi Patroni, percor-

    rendone le tappe salienti e, ove necessa-

    rio, ponendo un giusto confronto tra

    tradizione e storia. Le domande alle quali

    abbiamo cercato di rispondere sono

    poche, ma significative: chi furono, cosa

    fecero, ma soprattutto perch vennero

    proclamati santi. E chiaro, infatti, che per

    molti anni si sono date per scontate

    nozioni storiche demandate oralmenteperdendo la veridicit dei fatti storica-

    mente accertati.

    Dove andremo a finire?, la

    domanda sorge spontanea.

    Sono finiti i tempi in cui per

    divertirsi bastava una chiacchi-

    erata o una semplice pizza con

    gli amici; adesso queste

    piccolezze non ci soddisfano

    pi, oggi per rallegrarsi

    bisogna ubriacarsi (che non

    dico faccia male una volta ogni

    tanto, ma tutti i giorni), incen-

    diare piante nel bel mezzo della

    piazza o secchioni

    dellimmondizia davanti le

    nostre abitazioni, rompere vasi

    e auto, svegliare le persone

    che dormono con sassi e calci

    sul portone di casa Ragazzi

    ma siamo impazziti? Io non

    sono n un moralista n [...]

    di STEFANO ANDREANO

    CONTINUA A PAG. 2,3

    SANTI PATRONI EPATITE V IRALE I S L A M

    a cura dellAzione Cattolica del DOTT. CARMINE TOLVE di LUBER

    CONTINUA A PAG. 2,3,4,5

    Un viaggio attraverso le vite dei nostri Santi

    Patroni per poter comprendere meglio chi

    furono e quale messaggio vollero lasciarci.

    PAG. 1,2,3,4 PAG. 10 PAG. 5

    Milioni-miliardi di abitanti del pianeta sono

    colpiti da virus pi o meno aggressivi.

    Quando le condizioni igienico-ambientali

    sono precarie, linfettivit del virus cresce.

    Nessuna voce ufficiale da parte delle

    massime autorit Islamiche si mai fatta

    ascoltare, nessuna voce ufficiale ha mai

    condannato gli shahid.

    IN EVIDENZA

    di DON ROSARIO DAMBROSIO

    L OP IN IONE

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    ...] un oratore, pertanto non mi

    sembra il caso di fare la predica, in

    quanto sono sicuro che tutti noi

    abbiamo un minimo dintelligenza

    per capire che non cos che si va

    avanti; non si pu girare di notte

    come pazzi in preda a crisi

    nervose, urlando al mondo la

    nostra rabbia in maniera del tutto

    inadeguata. Figuriamoci che

    altro giorno sentendo al telegior-

    nale la notizia deglincendiari a

    Roma sono rimasto abbastanza

    sorpreso, pi tardi per ho capito

    che non siamo poi cos lontani

    dalle loro bravate, considerando

    tuttavia che Roma ha circa

    3milioni di abitanti e che noi siamo

    appena 1.300, il mio primo

    pensiero stato:-Beh, forse

    vogliamo entrare nel guinnes!-.

    Probabilmente non ci rendiamo

    conto che cadiamo in un para-

    dosso enorme: noi che distrug-

    giamo il nostro paese. In

    questestate (io e altri molto pi

    grandi di me non ne ricordiamo

    una peggiore) abbiamo raggiunto

    e oltrepassato di parecchio il limite,

    ricordo che tre o quattro anni fa

    Rionero era pieno di villeggianti

    che volevano respirare laria di

    montagna, che volevano svagarsi,

    o pi semplicemente riposarsi, ma

    adesso non si vede un turista che

    non abbia parenti da visitare, tutto

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

    2

    A) Notizie tratte dalla

    radizione

    Quanto alle loro origini mentre S.

    Mariano proveniva dalla Numidia

    Algeria), S. Giacomo invece, nacque

    nella Galizia (Spagna).

    Siamo nel III secolo

    e queste terre

    facevano parte

    d e l l I m p e r o

    Romano, per cui la

    loro conoscenza e la

    loro amicizia si

    concretizz una

    volta che vennero in Italia a prestare il

    servizio militare. Terminato il servizio

    militare decisero di rimanere in Italia ed

    illuminati dalla grazia del Signore

    vollero in un primo momento intrapren-

    dere la vita ecclesiastica in quanto gli

    Atti dei martiri li descrivono :

    Giacomo era Diacono mentre Mariano

    fu soltanto Lettore. In seguito decisero

    di seguire la loro vita pi sul piano della

    contemplazione che sul piano

    dellazione, ed qui che la tradizione li

    presenta vissuti nei pressi di Rionero

    Sannitico nel bosco che prese il loro

    nome, trovata una grotta la scelsero

    come loro dimora, nutrendosi di erbe e

    radici selvatiche, ed occupando le loro

    giornate nella contemplazione, nella

    preghiera e nella penitenza. Intorno a

    questa grotta la piet dei fedeli costru

    una piccola Cappella che costituisce

    tuttora il celebre santuari di S. Mariano

    e Giacomo, meta di pellegrini. Quanto

    alla fontana miracolosa che sorge

    nella parte sottostante la Chiesa, la

    tradizione e la leggenda la fanno

    risalire ad una visita che la madre di

    Mariano fece in questa zona, dopo

    varie peripezie; avendo richiesto da

    bere Mariano inginocchiatosi invoc

    acqua dal Signore e fu cos che da una

    roccia vicina cominci a scaturire

    acqua fresca e salutare, per cui tuttora

    utilizzata con fede ottiene dal Signoregrazie e guarigioni da svariati mali non

    sempre documentati e registrati. Dopo

    qualche tempo passato nel bosco la

    madre di Mariano

    accompagnata dal

    figlio torn nella sua

    terra dorigine, la

    Numidia.Mariano

    ancora per qualche

    tempo stette a

    Rionero con lamico

    Giacomo condu

    cendo vita da anacoreta preparandosi

    alla loro eroica testimonianza che

    manifestarono col martirio. Ispirati dal

    Signore lasciarono questa terra e

    fecero ritorno in Africa presso Mugnae

    (Muguas) localit dei sobborghi di Cirta

    (citt romana detta in seguito Costan-

    tina), prendendo alloggio in una villa.

    B) Notizie tratte dalla storia.

    (Cfr. Passio SS. Mariani et Jacobi)

    Le notizie riguardanti il martirio dei due

    santi sa di eroico e di commovente,

    questi particolari sono stati raccontati

    da un loro compagno di sventura che,

    arrestato insieme con Mariano e

    Giacomo, li segu da vicino negli ultimi

    giorni di vita e, come testimone

    oculare, pot fornire particolari della

    massima attendibilit intorno al periodo

    immediatamente precedente il martirio.

    Questo anonimo scrittore riferisce che

    mentre Mariano e Giacomo abitavano

    in questo sobborgo di Cirta, sopraggi-

    unsero due vescovi Agapio e Secon-

    dino, i quali edificarono con il loro

    eroismo tutti i presenti, suscitando nel

    loro cuore lamore al martirio.

    Due giorni dopo la partenza di costoro,

    una perquisizione nel casolare di cam-

    pagna, come se si trattasse di un noto

    covo della fede, provoc larresto

    dellautore ignoto di questi fatti. Vienecondotto a Cirta, dove Mariano e

    Giacomo lo seguono per incoraggiarlo.

    Nella citt, entrambi, interrogati a loro

    volta, confessano di essere [...]

    L O P I N I O N E

    Agosto 05gosto 05

    Santi Mariano e GiacomoNotizie tratte dalla tradizione e dalla storia

    di Don Rosario DAmbrosio

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    Agosto 05gosto 05

    per colpa di queste stupide mega-

    lomanie, e questo non lo dico o

    penso io, ma le persone che

    venivano qui in vacanza. Nessuno

    di noi (membri dellA.C.) immagina

    minimamente chi possano essere i

    responsabile di queste azioni

    colme di ignoranza, ma vorremmo

    dare dei consigli o perlomeno

    invitare, in primo luogo le autorit a

    vigilare pi frequentemente e

    soprattutto pi severamente di

    notte, visto che sono stati spesi pi

    di 1milione di euro (soldi dello

    Stato, quindi nostri) per la costruzi-

    one della nuova caserma, ma con

    pi forza unesortazione la

    facciamo ai genitori in generale,

    ma in particolar modo a quelli che

    hanno figli che rientrano molto

    tardi, quella di controllare e perch

    no anche di parlare con i propri

    ragazzi, perch posso benissimo

    immaginare che nessun padre

    pensa il figlio capace di questi atti

    brutali, tuttavia per il bene del

    paese, della comunit meglio

    accertarsi. Non riesco a immagin-

    are i motivi che spingono al compi-

    mento di queste azioni, forse prob-

    lemi che non si riesce a risolvere;

    in tal caso un piccolo suggeri-

    mento che posso dare quello di

    parlare di questi problemi, con

    amici, anche con noi perch lA.C. nata anche per questo, per

    aiutare chi in difficolt, piccola

    che essa possa essere.

    L O P I N I O N E

    e cos sono condotti in carcere. Un

    ufficiale di polizia, affiancato da un

    centurione e dai magistrati locali,

    sottopone Mariano alla tortura

    dellambio, ritenendo che dicesse il

    falso quando si proclam semplice

    Lettore e cos viene appeso per i pollici,

    con un peso legato ai piedi: il suo corpo

    sar straziato ma non vinto. Giacomo,

    pieno di forza, aveva spontaneamente

    riconosciuto la sua condizione di

    Diacono, il che lo faceva cadere sotto i

    colpi delleditto dellimperatore romano

    Valeriano (253-260) che comminava la

    morte soltanto alle gerarchie ecclesias-

    tiche. Tutti insieme furono mandati con

    il verbale del processo a Lambesi,

    dove risiedeva il legato imperiale. Nel

    pretorio i martiri ripeterono la loro

    confessione e furono rinchiusi in

    carcere in attesa di essere decapitati. A

    questo punto la Passio riferisce che

    Mariano vide in sogno il vescovo

    Agapio, il quale aveva gi subito il

    martirio, lieto tra i convitati di unagape

    fraterna, ed un bambino annunzi che

    Mariano e Giacomo il giorno dopo li

    avrebbero raggiunti nel banchetto

    celeste, sogno che si realizz puntual-

    mente.

    Durante la permanenza in carcere

    molti subirono il martirio anche cristiani

    comuni, furono decapitati sullalto di

    una rupe, a strapiombo del torrente che

    attraversava Lambesi (oggi Ain-

    Drinn. ed i tronchi dei loro corpi furono

    precipitati in acqua. La madre di

    Mariano esult quando vide il figlio

    avviarsi al martirio per la fede.

    Circa la data del martirio le fonti

    storiche non sono concordi in quanto,

    mentre il martirologio Geronimiano ed il

    Calendario cartaginese parlano del 6

    Maggio, il martirologio Romano colloca

    il martirio al 30 Aprile del 259.

    Le reliquie sono custodite nella catte-

    drale di Gubbio.

    Sant Antonio di Padova (1188 oppure

    1195 1231)

    Nativo di Lisbona nel Portogallo da

    Martino de Bolhues e da Maria Teresa

    Taveira, ambedue di ricca e nobile

    famiglia. Prima di indossare il saio

    francescano nel 1215 (?) era entrato

    fra i Canonici Regolari di santAgostino,

    nel monastero di san Vincenzo de

    fora, presso la citt di Lisbona. Pass

    poi nel monastero agostiniano di

    Santa Croce in Coimbra, dove con

    probabilit venne ordinato sacerdote.

    Nel 1220 fu colpito dalla semplicit e

    dallumilt dei primi francescani la cui

    vita gli parve lattuazione pi fedele del

    Vangelo e quando giunsero in Porto-

    gallo le reliquie dei cinque francescani

    martirizzati in Marocco, chiese

    anchegli di entrare nellOrdine dei

    mendicanti e di andare missionario nel

    Marocco. Giunto alla costa africana, si

    ammal e venne rimbarcato. Fu

    costretto da un naufragio a sbarcare in

    Sicilia e visse qualche tempo in un

    convento di Messina, nascondendo la

    sua grande dottrina sotto il saio

    dellumilt, lui profondo conoscitore

    delle Sacre Scritture. Il suo superiore lo

    condusse nel 1221, al capitolo di

    Assisi, dove partecip al Capitolo

    generale delle Stuoie, presieduto da

    Frate Elia e sincontr con san Fran-

    cesco, il quale sembra che non ebbe il

    presentimento del suo eccezionale

    talento. Di l fu inviato nel piccolo

    eremo di san Paolo, vicino a Forl

    vivendo nella preghiera e penitenza e

    nascondendo la sua dottrina e la sua

    cultura tra le pentole, finch in occa-

    sione duna ordinazione sacerdotale [..]

    di STEFANO ANDREANO

    SantAntonio di Padova

    1188 oppure 1195 - 1231

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    SantEmidio vescovo e martire

    44 anni dal 259

    Agosto 05gosto 05

    tenne unomelia che rivel la sua

    cultura e la sua santit. Fu destinato

    subito alla predicazione, percorrendo i

    vari paesi dellItalia settentrionale,

    debellando eresie, riformando i

    costumi e pacificando fazioni., a tal

    punto da meritare lappellativo di Mar-

    tello degli eretici. In seguito nel 1224

    San Francesco che lo chiamava

    confidenzialmente il mio Vescovo, col

    celebre biglietto lo autorizz ad

    nsegnare ai frati la sacra teologia nel

    convento bolognese di S. Maria della

    Pugliola. In veste di custode comp

    una lunga missione in Francia, inseg-

    nando a Montpellier, a Tolosa e predi-

    cando in varie citt francesi contro

    eretici, albigesi e catari. Dopo la

    Pasqua del 1227 torn in Italia ed al

    Capitolo generale di Assisi, venne

    nominato Ministro della provincia

    dellEmilia, ufficio che ricopr fino

    allanno precedente la sua morte.

    Dopo la sua predicazione contro

    avarizia e lusura, a Verona affront

    nutilmente il celebre tiranno Ezzellino

    da Romano, per ottenere la liberazione

    del conte Riccardo di San Bonifacio.

    Lanno successivo 1228, si rec a

    Roma per questioni dellOrdine presso

    a Curia e predic alla presenza del

    papa Gregorio IX il quale ammirato

    dalla sua singolare conoscenza della

    Sacra Scrittura, lo salut Arca del

    Testamento. Ritorn di l a Padova

    citt dove svolse e lasci i pi impor-

    tanti ricordi della sua attivit apostolica.

    Qui predic la quaresima nel 1231 con

    straordinario successo. Una ventina di

    giorni prima della sua morte si ritir

    nella solitudine di Camposampiero,

    vivendo da eremita, facendosi costru-

    re una cameretta di frasche su un alto

    noce, da cui predicava alle folle.

    Aggravatosi di idropisia di cui soffriva

    da tempo, si fece ricondurre a Padova

    ma dovette fermarsi per via nel piccolo

    convento dellArcella. Mor dopo aver

    ricevuto il santo viatico con lUnzione

    degli Infermi, e dopo aver recitato con i

    confratelli un inno alla Vergine Maria

    ed i salmi penitenziali. Spir dicendo:

    Vedo il mio Signore. Era il 13 Giugno

    del 1231 ed aveva appena trentasei

    anni. Le sue reliquie sono conservate

    nella basilica di Padova la cui prima

    pietra venne posta lanno successivo

    nel 1232 quando il papa Gregorio IX

    nella cattedrale di Spoleto lo ascrisse

    nellalbo dei Santi invocandolo gi

    come dottore della Chiesa.Nel 1946 il

    papa Pio XII lo proclam Dottore della

    Chiesa universale. Oper moltissimi

    prodigi in vita e dopo morto, al tal punto

    da essere chiamato il santo dei mira-

    coli per antonomasia. Alcuni miracoli

    furono immortalati anche dallarte, ma

    il valore storico di tutti questi stato

    messo in dubbio da vari critici moderni

    perch la loro attestazione si trova in

    fonti piuttosto tardive rispetto allepoca

    della sua esistenza.

    SantAntonio di Padova

    segue da pag. 3

    S. Emidio vescovo e martire del 303

    (44 anni dal 259)

    Le poche notizie che abbiamo riguar-

    dante questo santo compatrono

    risalgono intorno al XI secolo. Treviri

    fu la citt natale, la stessa patria anche

    di S. Ambrogio vescovo di Milano, che

    visse poco dopo S. Emidio (339-397).

    Dopo il suo Battesimo, abbandon la

    sua patria per sottrarsi anche alla

    persecuzione dei suoi genitori. Giunto

    a Milano insieme ai compagni Eupalo,

    Germano e Valentino, fu ordinato

    sacerdote dal vescovo S. Materno.

    And in pellegrinaggio a Roma e fu

    consacrato vescovo dal papa Marcello

    e fu assegnato alla diocesi dAscoli

    Piceno. Collabor nella conversione di

    molti pagani di quella citt, tra cui Poli-

    sia, la figlia del prefetto dAscoli

    Piceno. Il suo martirio avvenne per

    decapitazione nel 303 durante la

    persecuzione dellimperatore romano

    Diocleziano. I suoi resti sono conser-

    vati nella cripta della cattedrale

    dAscoli, entro unurna romana su cui

    furono incise le parole latine: Con altri

    compagni, Emidio riposa qui. Queste

    le brevi notizie storiche riferiteci dalla

    Passio composta nel secolo XI o nel

    XII da un falsario, che prese il nome di

    Valentino e si spacci per discepolo

    del santo e compagno di Eupalo e

    Germano. Dopo lo spaventoso terre-

    moto del 1703, in cui Ascoli rimase

    illesa, si cerc, anche con lautorit

    dellarcivescovo di Treviri, di estendere

    il culto di S. Emidio a tutta la Chiesa.

    Questo tentativo, per, non riusc,

    tuttavia spontaneamente moltissime

    citt dellItalia centro-meridionale intro-

    dussero la festa del santo nella loro

    diocesi e lo elessero compatrono. In

    questo tempo si diffuse la nuova

    iconografia che lo avrebbe rappresen-

    tato in atto di sostenere un muro

    barcollante sotto limpeto di scosse

    telluriche. Ecco perch invocato dal

    popolo cristiano come [...]

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    Ricordi di Joedi Joe Di Franco

    Agosto 05g o s to 0 5

    protettore contro i terremoti.

    In Ascoli Piceno la sua festa ci celebra il 5 Agosto

    mentre in altre diocesi dove venerato, si celebra

    qualche giorno pi tardi. Lultima ricognizione delle

    reliquie stata eseguita dal vescovo Morgante il 2

    Luglio del 1959. Il 4 Giugno 1462, il papa Pio II in un

    suo breve scritto ricorda il gran concorso di forestieri

    a detta festa, sia per la profonda devozione al santosia per i numerosi e quasi quotidiani miracoli che

    avvenivano sulla sua tomba. Ora cos un miracolo?

    Avvengono anche oggi i miracoli? Bisogna dire

    prima di tutto che il miracolo un segno che Dio

    rivolge alluomo per un fine religioso, servendosi del

    fatto prodigioso come di uno strumento per dare

    alluomo un segnale della Sua presenza e della Sua

    azione. Dio, infatti, usa la natura materiale, nel mira-

    colo, come strumento della Sua intenzione di

    salvezza. Il santo che compie miracoli, li compiecome strumento, come ministro dellintenzione

    salvatrice di Dio. In altri termini Dio non interviene

    per contraddire le leggi naturali che Egli ha creato,

    n tanto meno per correggere la natura, ma Dio

    interviene per dare alla natura un potere pi grande,

    superiore alle sue forze, e quindi per elevarla e

    perfezionarla, facendone uno strumento di grazia e

    di salvezza. La rivelazione cristiana afferma che alla

    fine della storia umana non solo lumanit redenta

    parteciper con lo spirito e con il corpo alla gloria di

    Dio, ma tutta la natura sar liberata dalla corruzione

    e sar trasformata per partecipare anchessa alla

    gloria dei figli di Dio (Rom. 8,19). Ecco perch il

    miracolo sempre e solo, un segno religioso,

    propriamente cristiano, giacch unanticipazione

    del Regno di Dio, che Cristo ha portato nel mondo e

    che avr la sua pienezza alla fine dei tempi. Per

    questo motivo avviene il miracolo, anzi pu avvenire

    solo in un contesto religioso, tanto che, se mancasse

    tale contesto non sarebbe un miracolo ma un fatto

    anormale. La situazione religiosa data dalla

    preghiera, dalla santit, dalla fiducia umile nella

    misericordia e nella bont di Dio. Quanto alla fede

    legata al miracolo, va detto che la fede non il

    risultato delle prove che la ragione umana pu

    portare per dimostrare che si pu e si deve, con

    ragione, fidarsi di Cristo. Si tratta non di ragioni che

    costringono ma che convincono, cosicch di fronte

    ad esse la libert umana resta intatta. Dobbiamo

    allora fidarci di Dio perch Lui cinvita a farlo appog-

    giando la nostra vita alla sua persona.

    (tutti gli articoli redatti sui santi sono stati a cura del nostro parroco)

    di Don Rosario DAmbrosio

    Mi e' stato immensamente gradito

    l'articolo di Benito, fondamenta del

    paese; forse io lo assecondo,

    daltronde, come emigrante mi

    ritengo di essere il primo. Riportare

    alle menti le cose accadute

    cinquanta anni fa sono memorabili.

    Benito parla della Pisciarella, della

    Fonte di Mezzo, della Fonte

    Biccchiera. In questa zona ci sono

    cresciuto. Fortunatamente, durante

    la mia ultima visita nell'occasione

    dellinaugurazione del Monumento

    a don Antonio e l'Emigrante, ho

    fotografato e compassato tutto

    l'area. Ho notato che la Fonte di

    Mezzo e' irriconoscibile. La vege-

    tazione ha coperto I viattoli che una

    volta venivano battuti dai contadini

    e il bestiame. Quanti possono

    ricordare la distesa gi sotto la

    Vanicola, i terreni di Stefano, terreni

    pi vicini al paese che avevano

    alberi fruttiferi! Aveva una pianta di

    "sovari" forse l'unica in paese,

    nonch alcuni alberi di lecene

    (prugne). Ricordo che noi bambini

    eravamo come volatili rapaci su

    quegli alberi fruttiferi. Mentre ci

    arrampicavamo una donna anziana

    , cognata di Stefano, appariva sul

    promontorio della Vanicola

    gridando ad alta voce, con la

    speranza che noi ce ne andassimo;

    qualcuno dei pi grandi diceva:

    finch quella donna arriver da

    sopra alla Vanicola noi arriveremo a

    " r coll d Giorg . Beni! e pure

    Salvatore, varrecurdate quande

    faceste la cundutura d l'acqua

    ando' z trova mo'? Vorreste raccon-

    tare come quel progetto venne

    realizzato e i volontari? Dopo

    cinquanta anni i tubi si sono arrug-

    giniti, bisogna fare unaltro

    progetto. Evidentemente il Comune

    non ne prende parte, forse i volon-

    tari come una volta non se ne

    trovano, il fontanino in piazza non

    funziona (almeno quando io sono

    stato l) dove un turista potrebbe

    dissetarsi? Chiss se nel futuro

    qualche amministrazione comunale

    se ne interesser di riportare al

    centro del paese un sgorgorio di

    acqua "Pura"! Se ne perde tanta gi

    alla fonte dellAmmalato Caro

    Benito, le righe del tuo articolo

    hanno toccato il mio animo, hanno

    toccato il mio sentimento di trenta

    anni fa, quando quasi fresco

    dall'emigrazione, poi legato al

    paese e a don Antonio, mia madre

    ritorn a vivere a Rionero. Era

    l'anno Santo 1975 quando ritornai

    con la mia famiglia. In quei tempi

    ancora pensavo di tornare a vivere

    in Patria. Ecco quando realizzai che

    l'Italia non era pi per me.

    L'inflazione aveva superato il

    mondo intero. Il tasso d'interesse

    era tra 20-25% . Ritornato in

    America, nel frattempo esisteva un

    Programma Radio italiano dove

    ogni persona poteva scrivere sul

    loro paese. Colsi questa opportu-

    nit per scrivere sul mio amato

    paese; forse la mia storia e' stata la

    pi commuovente. Mentre che io

    scrivevo coinvolgevo la mia amica

    (decessa) Lilia Di Vincenzo, spinsi

    anche a lei scrivere la sua storia, la

    quale alcuni anni fa e stata pubbli-

    cata su Rionero Oggi. La mia storia

    e stata presentata nelloccasione

    della festa dellEmigrante nel 1987.

    Colgo loccasione del La Voce di

    Rionero che la pubblicher. Ferdi-

    nando descriveva bene i miei

    sentimenti nostalgici che ha capito

    in quel poco di tempo che siamo

    stati assieme.

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

    6/14

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

    6

    Agosto 05gosto 05

    Il mio paese e Rionero sannitico,

    sorge s delle colline al lato orientale

    dellAppennino, ed e lultimo paesello

    dellAlto Molise, si trova sulla strada

    Nazionale numero 17 a 1052 metri sul

    livello del marte. Il paese si dedica

    sopratutto allagricoltura e alla pastor-

    izia.

    Durante la mia infanzia ricordo che il

    paese era differente. Allalba si senti-

    vano I contadini chiacchierare mentre

    scendevano nei loro campi. Passando

    davanti alle loro case si annusava

    lodore della polenta che le massaie

    ben presto avevano preparato con

    tanto amore.

    Le campagne erano piene di gente di

    tutte le et. I giovanotti e le signorine

    si sentivano cantare da una contrada

    ad unaltra, ed i canti degli uccelli sem-

    bravano che accordassero in coro

    soavemente proprio come un canto

    dusignolo.

    A primavera i prati diventavano molto

    pittoreschi, ricchi di margheritine ed

    altri fiori variopinti. Ammirandoli da

    lontano sembravano tante coperte

    ricamate, ognuna differente dalle altre.

    Le campane, quando suonano

    insieme hanno un accordo glorioso. Il

    sagrestano (Paoluccio) per molti anni

    le ha suonate a suo modo professio-

    nale. I giorni festivi inizia Rionero con il

    suono del mattutino, e, le tre note

    insieme trasmettono onde gioconde,

    melodiche, cosi meravigliose che

    fanno risvegliare il sangue nelle vene e

    far venire la pelle doca. Come il

    suono si sparge per tutto il cielo cosi i

    pensieri del popolo si allietano verso la

    giornata che sta per iniziare.

    E passato oltre un decennio che sono

    emigrato. Intanto, intanto, rientrando al

    paese, oltrepassando la catena

    dellAppennino, le colline che incoro-

    nano il paese, lantico campanile con

    la sua chiesa, risento un po di fanci-

    ullezza, un po di giovent di vecchi

    ricordi che non torneranno pi.

    Quando visito la chiesa da un punto

    particolare rivedo il mio passato.

    Ricordo che l ho ricevuto tutti i Sacra-

    menti, l ho sempre assistito alle

    funzioni religiose.. . E tutti questi cari

    ricordi non vengono soddisfatti se non

    si raccontano con il Buon Curato, che

    con il suo sorriso benevole da a tutti il

    ben venuto.

    Naturalmente vedo facce nuove e

    quelle che non tanto riconosco. E un

    gran piacere conoscere altra gente, ed

    e entusiasmante indovinare chi siano,

    mi sento essere circondato dalla

    letizia.

    Oh paese mio sei di una particolare

    importanza per me. Custodisci nel tuo

    agglomerato gruppo di case anche

    quella di una vecchierella a me tanto

    cara: Mia Madre. S paese mio, una

    vecchietta che ha deciso di ritornare a

    vivere con te con la speranza di essere

    pi felice.

    Sente delle macchine arrivare, sa che

    il figlio sta per arrivare e si

    ringiovanisce un po. Una macchina

    porter questo suo figlio al paese dove

    lei lo ha data alla luce. E va ad aspet-

    tarlo al margine della strada, l lo

    riabbraccer allungo per dar sfogo a

    tutta la sua ansia .

    Riguardando intorno, oh! Le cose sono

    cambiate. Le ginestre e cespugli

    hanno chiusi i sentieri che una volta

    portavano I contadini nei loro campi.

    Solo la selvaggina ne e oltremodo

    felice di questo.

    Attraversando il paese vedo tanti

    vecchietti che non conosco pi. Sono

    seduti davanti alle loro case e si

    godono gli ultimi raggi caldi del sole

    che sta per tramontare. Anche questi

    vecchi sembrano accettare incredibil-

    mente i nuovi cambiamenti del paese.

    Noto che parecchi restauri sono stati

    compiuti per i danni che la disastrosa

    Guerra ti fece subire, le ferite per se

    ne vedono ancora.

    Qualcosa non e cambiato, la tua aria e

    le tue acque sono ancora il simbolo

    della purezza e della salute. Chiunque

    ha ti ha visitato ne e testimone.

    Il mio soggiorno con te sta per finire,

    devo ritornare, dovr lasciarti Paese

    Mio! Sono arrivato cosi ansioso, devo

    lasciarti con il cuore pieno di tristezza.

    Dovr lasciare con te tutti i miei cari,

    sperando i cieli di poter tornar di nuovo

    e provare questa felicit. Mi dispiace

    tanto caro paese per essere andato

    altrove in cerca di fortuna, la vita a

    volte scherza con noi ed il nostro

    destino sembra divertirsi con i nostri

    cuori. Ora sono in un grande paese ed

    e mio dovere curarlo, amarlo, quasi

    come amo te, perch qui ho trovato un

    modo di vivere, una vita senza molte

    preoccupazioni, una e forse lunica

    preoccupazione sar sempre quella di

    poterti rivedere al pi presto: caro

    paese mio. Perdonatemi! Ma questa

    lettera e servita a sfogarmi, sperando

    anche che un giorno i miei figli

    potranno ricordarsi di te.

    Grazie paese mio, non sarai mai

    dimenticato, perch sei stato tu che mi

    ha dato la vita.

    Paese mio

    di Joe Di Franco

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

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    di LUBER

    Agosto 05gosto 05

    Islam: moderato o estremista? si assister inevitabilmente ad uno scontro di civilt

    Dopo lennesimo atto di barbarie

    perpetrato dai terroristi in Egitto, si

    leggono dichiarazioni di condannaprovenienti dagli ambienti Islamici cos

    detti moderati.

    Alcuni chiedono di non definire questi

    atti come operati dal terrorismo

    islamico, dichiarando che la religione

    Islamica condanna

    questo tipo di

    violenza e che il

    credo dellIslam si

    basa sulla fratel-

    lanza tra i popoli e

    sullamore verso

    luomo. Sar anche

    vero, ma altret-

    tanto vero che il

    fondamenta l ismo

    viene insegnato in

    molte scuole Coran-

    iche e divulgato da

    molti Himam che

    predicano nelle moschee. A questo

    punto come dovremmo definirlo?

    Teniamo presente che sono solo le

    comunit religiose islamiche che

    vivono allestero a prendere posizione

    ufficiale contro questi atti di barbarie,

    c da chiedersi quanto sia vera disso-

    ciazione o quanto, invece, sia motivo di

    convenienza. Nessuna voce ufficiale

    da parte delle massime autorit Islami-

    che si mai fatta ascoltare, nessuna

    voce ufficiale ha mai condannato gli

    shahid (kamikaze), che vengono

    considerati addirittura martiri,nessuna voce ufficiale ha mai preso

    provvedimenti contro quegli Himam

    che nelle moschee predicano odio e

    violenza.

    E non dimentichiamo che ci sono paesiislamici dove vietata, per legge, qual-

    siasi tipo di religione al di fuori di quella

    Islamica e dove sono previste pene

    severissime per i trasgressori, anche

    pene capitali.

    E evidente che

    questi terroristi

    godono di una vasta

    rete di fiancheggia-

    tori nei paesi da

    dove provengono e

    nelle stesse comu-

    nit in cui vivono,

    anche allestero.

    Non possibile che

    nessuno

    abbia mai visto niente, non si sia

    accorto mai di niente; questi individui

    trasportano ingenti quantit di esplo-sivi, attrezzano auto bomba e

    quantaltro, con preparativi e pianifica-

    zioni che durano mesi e nessuno ha

    mai visto niente? Si mai accorto di

    niente? Nessuna denuncia mai

    pervenuta alle autorit da un islamico

    nei confronti di un altro islamico; segno

    di una tacita complicit.

    Non esiste lIslam moderato, lIslam

    Islam e basta; la sua peculiarit nel

    fatto che allinterno di esso proliferano

    numerosi movimenti autonomi che

    interpretano il Corano secondo i fini

    che si prefiggono di perseguire senza

    alcun controllo e senza nessuna regola

    da parte di unautorit suprema che, di

    fatto, non esiste. Cos struttu-

    rato lIslam finisce col diven-

    tare unanarchia dove ognuno

    fa come gli pare senza

    controllo ne regole e

    godendo di una sorta di

    immunit religiosa.

    Finch il popolo

    mussulmano non

    prender coscienza

    di ci e non si distan-

    zier da questi

    profeti del male,

    denunciandoli e

    isolandoli, si assis-

    ter inevitabilmente

    ad uno scontro dicivilt.

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

    8

    Agosto 05gosto 05

    Nel Corriere della Sera di sabato 13

    agosto Giovanni Sartori affronta la

    questione della distinzione tra politica

    e morale. Loccasione nasce dalle

    ultime vicende che hanno coinvolto il

    governatore della banca dItalia Fazio ;

    ma aldil dei fatti di cronaca, lanalisi

    ben strutturata della questione, pu

    essere utile per una riflessione.

    Lo scrittore dopo un preambolo, che

    mette in rilievo la separazione tra

    politica, economia e morale, distingue

    le persone morali dagli amorali e dagli

    immorali. Le persone morali sono tali

    in tutto: anche in politica ed economia.

    Le persone amorali non promuovono

    il bene ma neanche si dedicano al

    male, anche perch sono fermate nel

    malfare da freni interiorizzati. Invece le

    persone immorali ridono dei cretini

    che credono nei valori e non sono

    fermate da nulla (o soltanto dal

    pericolo di finire in prigione). Per i primi

    non vero che il fine giustifica i mezzi;

    per i secondi il fine pu giustificarequalche mezzo scorretto, ma non tutti.

    Per le persone immorali il fine di far

    soldi e di conquistare potere giustifica

    qualsiasi mezzo: non ce scrupolo, non

    ce coscienza che li fermi. Da qui in poi

    larticolo torna ai fatti di cronaca e la

    vita personale dellautore, ma spero

    che siate daccordo con me

    nellapprezzare la lucidit dellanalisi

    da cui partita la mia volont di ripro-

    porvela.

    Farei il semplice copiato se per non

    aggiungessi qualche considerazione

    personale.

    E radicata nella natura delluomo la

    volont di arrivare: chi non desidera

    una macchina bella, una bella casa,

    una vacanza in un posto

    favoloso,oppure ancora di far carriera,

    raggiungere un ruolo di prestigio in

    unazienda importante? Tutte aspira-zioni personali che se conquistate

    onestamente non creano problemi

    nella coscienza di un uomo;

    lambizione da lodare non certo da

    condannare. Il problema si complica

    nella politica, proprio con riferimento a

    quei mezzi di cui Sartori ci parla. Dico

    si complica e non cambia perch

    personalmente credo nella onest

    della maggior parte dei politici,

    altrimenti non potrei vivere in una

    societ civile. Mi per difficile non

    riconoscere che in politica, anche per

    le influenza che leconomia ha su di

    essa, vi siano pi occasioni di varcare

    la linea dellonest ( appalti pubblici

    falsati , scalate in borsa non control-

    late) e loccasione, si sa, fa luomo

    ladro.

    Quello che aggiungerei, pero, che ci

    deve essere una certa predisposizione

    a varcare la soglia. Per le persone

    perbene, come le abbiamo definite

    prima morali, il passo molto lungo.

    Per gli amorali si riduce e per gli

    immorali la soglia semplicemente non

    esiste. Se si volesse calare la rifles-

    sione in un modello matematico,

    oserei dire che la lunghezza del passo inversamente proporzionale alla

    malsana ambizione, definendo tale la

    voglia di arrivare ad ogni costo.

    Si propone oggi tanto la riscoperta dei

    valori: ma questi ci sono da sempre e

    non serve riscoprirli, ma solo

    SEGURLI. Chi ha intenzione di

    guadagnare tanto ma bene, deve farlo

    con il sudore della fronte, senza calpe-

    stare gli altri. Chi si impegna in politica

    deve farlo con la sola voglia di aiutare

    la societ; chiaro migliorer anche la

    propria immagine, ma sar una

    conseguenza non un fine. Se poi a

    migliorare sar anche, o peggio, solo il

    proprio portafogli, tutti gli affanni a

    cercare plausibili giustificazioni non

    potranno che miseramente scadere

    nel paradosso.

    "Come nella vita nessun momento e

    fine a se stesso, cosi ogni azione non

    e mai finita, nessuna palla e mai

    perduta e ogni situazione puo sempre

    avere un seguito"

    Dato che il sottoscritto uno dei fieri

    fondatori di questa testata giornalistica

    e dato che il livello di suddetto

    giornale, visto lo spessore "impeg-

    nato" degli articoli, da ritenersi

    abbastanza elevato (grazie ragazzi..)

    posso prendermi la libert di farvi

    partecipe (anche se magari non lo

    legger nessuno) di quello che tutti i

    nobili sportivi definiscono come "l'arte

    sportiva per eccellenza":il RUGBY.

    Lo sport ha, nemmeno a dirlo, origini

    britanniche (gli inglesi sono un popolo

    maledettamente intelligente) quando,

    in un paesino, un intero paese si sfid

    in una sottospecie di rissa consensi-

    ente per raccogliere ma sopratutto

    avere l'onore di riconsegnare un

    fazzoletto ad una gentil donzella,(sempre loro... ma d'altra parte lo

    disse anche Dio:"Vabbeh che sono

    onnipotente ma su Adamo.... da una

    costola non potevo fare miracoli.....).

    Non mi soffermer sulle regole sem-

    plicemente perch sono cos lunghe e

    complesse che non basterebbero 500

    pagine e nemmeno i professionisti

    possono dire di conoscerle a fondo (

    mi capitato di giocare una partita

    dove mi stato fischiato un fallo in

    base ad una regola che non

    conosceva neppure il mio allenatore

    ex Top 10 della Conad L'Aquila....) vi

    basti sapere che un semplice rimbalzo

    della palla ovale tra le mani del gioca-

    tore provoca il maledetto "in avanti",

    fallo con il quale il gioco si interrompe

    e la palla va alla squadra avversaria.

    Vorrei farvi conoscere il rugby come

    filosofia di vita. Tante e tante righesono state scritte su questo sport e su

    ci che rappresenta: difficolt tecnica,

    perfezione stilistica e sopratutto

    SPORTIVITA'.. [...]di FABRIZIO TOLVE

    Politica e Moraledi FABRIZIO TOLVE

    il Rugbydi VINCENZO DAMICO

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

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    La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroOPINIONE

    9

    di VINCENZO DAMICO

    Agosto 05gosto 05

    il Nobil Sport"Come nella vita nessun momento e fine a se stesso, cosi ogni azione non e mai finita,

    nessuna palla e mai perduta e ogni situazione puo sempre avere un seguito"

    [..] termine che, osservanodo i nostri

    "sport" nazionali, ormai in

    disuso:vedere risse, doping, giocatori

    scimmie dai quali i ragazzini prendono

    esempio.. CHE DEGRADO..

    Disse Sagan, scrittore francese:"Amo il

    rugby non perch violento ma perch

    intelligente" e qualcuno come

    Giroux, un giornalista, generalizzava

    vedendo il Rugby come esempio dicivilt:"Otto giocatori forti e attivi, due

    leggere e furbi, quattro rapidi e un

    ultimo modello di flemma e di sangue

    freddo. Una squadra di rugby e la

    proporzione ideale fra gli uomini."

    Quando il mediano di mischia,(lo ricon-

    osci.. piccolo ma dallo sguardo intelli-

    gente) ti passa la palla, il vedere gli

    avversari che non pensano ad altro che

    strapparti il "tesoro" dalle mani ti fapensare che da sempre gli uomini

    hanno giocato a battersi, il rugby

    consente loro di farlo nel rispetto delle

    regole. E un gioco duro e questa e la

    sua virtu principale.

    al seguito elencher altre citazioni

    famose che ci danno una visione "sim-

    patica" anche di cose che possono

    sembrare banali per molti sportivi ( o

    presunti tali)...DOCCIA. Gioco a rugby perche la

    doccia fredda la fanno solo gli uomini

    veri, perche un giorno o laltro sara

    anche calda, perche io sono furbo e a

    ogni allenamento cinque minuti prima

    della fine minvento un leggero infor-

    tunio e rientro negli spogliatoi e faccio

    subito la doccia e cosi ce ancora

    lacqua calda, perche se ci fosse la

    vasca farei un bel bagno caldo altro-che, perche a giocare a rugby non

    guadagno una lira in compenso rispar-

    mio sulla doccia, perche la doccia

    scozzese e prima lacqua e poi la birra,

    perche dinverno fuori fa cosi freddo

    che se poi lacqua della doccia e gelida

    neanche te ne accorgi, perche ce un

    mio amico che si

    chiama Pigliafreddo,

    perche la societa non

    ci passa niente ma

    almeno potrebbe

    passarci loshampoo,(ricordi di

    spogliatoio...) perche

    da quando gioco non

    ho ancora comprato lo

    shampoo, perche di

    shampoo ne faccio

    fuori uno ad

    allenamento, perche

    quello fa lo shampoo anche se e pelato

    da almeno dieci anni, perche una voltaho portato la bottiglietta di shampoo

    vuota e lho riempita io con un liquido

    che sembrava shampoo alla camomilla

    e poi lho data a tutti gli scrocconi.

    PIANO. Gioco a rugby perche in tutte

    le lingue tranne litaliano giocare e

    suonare si dice nello stesso modo,

    perche' se in italiano giocare e suonare

    non si dice nello stesso modo un

    motivo ci sara e sul campo si vedeeccome, perche il mio allenatore dice

    che il rugby e come un pianoforte ma

    anche come un fortepiano e non

    abbiamo ancora capito cosa mai vorra

    dire pero nel suo genere suona bene,

    perche sara per via dei tasti bianchi e

    neri o per via dei pedali o per via dello

    spartito, perche se giocato bene il

    rugby e fior di musica, perche in Fran-

    cia dicono che a rugby ce chi suona ilpiano e chi lo sposta. PALLONE

    OVALE. Per non essere banale come

    quello del calcio. Dicono che cosi sia

    imprevedibile come una donna, o

    alticcio come dopo un boccale di birra.

    Li riconosci al volo, i rugbisti. vuoi

    sapere in che ruolo giocano???.

    Collo taurino? Pilone..... Bisogno di

    affetto ? Tallonatore... Orecchie acavolfiore? Seconda linea...(Dio mio

    come fa male strisciare con le orecchie

    sul fango gelato. indovinato il mio

    ruolo?? :-).... Gente che ti lascia un

    caffe gia pagato al bar? Terza ala.

    ....Una quercia dove appoggiarsi per

    fare un pisolino, leggere La Gazzetta

    dello Sport e baciare la morosa ?

    Terza centro.... Due occhi da furbetto ?

    Mediano di mischia..... Il proprietario diuna spider ? Mediano di apertura....

    Culo basso ? Trequarti centro.... Culo

    alto? Trequarti ala.... Uno cui affidare i

    bambini da portare allasilo?

    Estremo.....

    E poi vi do l'ultima chicca, questa

    firmata Vincenzo D'Amico, una sem-

    plice proporzione: RUGBY:

    CALCIO=JAZZ: DISCOTECA

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

    10/14

    PATITE A

    E di origine alimentare e/o legata a condizioni igieniche precarie.

    Quando le condizioni igienico-ambientali sono precarie, linfettivit del virus cresce e la trasmissione da persona a persona avviene preva-

    entemente per via oro (bocca)-fecale. Nei paesi in via di sviluppo ci sono epidemie cicliche, dovute a cibo ed acqua inquinata, che colpiscono

    oprattutto i bambini. Daltronde si stima che circa il 30% della popolazione statunitense abbia contratto un infezione da epatite a.

    Lincubazione va dai 15 ai 50 giorni ( in media 30 giorni ).

    La malattia pu essere lieve ( 1-2 settimane con guarigione completa ) o, pi raramente, durare parecchi mesi fino ad un anno ( nel 15%

    ei casi ); rarissimi i casi di epatite fulminante, con distruzione massiva del fegato.

    I sintomi sono febbre elevata, malessere generale, nausea e vomito, dolori addominali, seguiti dopo qualche giorno da ittero ( colorito giallas-

    o della cute e delle congiuntive ).

    Nelle forme a decorso prolungato la terapia utile a base di cortisone.

    Esistono due vaccini ormai validati e consigliabili per le popolazioni e per gli individui a rischio ( comunit-ambienti di vita con alti tassi di

    asi di epatite a ). Quando c la possibilit di trasmissione in corso di epidemia ai soggetti non vaccinati possono essere somministrate con

    fficacia le immunoglobuline entro le due settimane dallesposizione.

    In caso di epidemia particolare attenzione deve essere riservata al ridurre-eliminare la contaminazione fecale di alimenti ed acqua.

    PATITE E o NON A NON B

    Anche qui la via di trasmissione oro-fecale, lincubazione di 15-60 giorni, presenta un decorso clinico simile allepatite a e come la a non

    ronicizza mai. Fanno eccezione le donne in gravidanza che, per un meccanismo oggi sconosciuto, presentano una mortalit elevata. Il serba-

    oio principale del virus e lo troviamo in Asia ed in Africa.

    PATITE B

    In Italia la lotta alle epatiti ha mostrato la sua efficacia con lintroduzione da circa 15 anni della vaccinazione obbligatoria per legge per

    eonati e pre-adolescenti e la conseguente riduzione abbattimento dei nuovi casi.

    Questo virus si trasmette per via ematica, per via sessuale e materno-fetale.

    Lincubazione di 45-180 giorni ( in media 60-90 giorni ).

    Meno del 10% dei bambini e circa il 40% degli adulti sviluppa un ittero ed i sintomi sfumati possono essere febbre, dolori addominali, nausea

    vomito.

    Anche il virus b pu causare una forma fulminante con distruzione massiva del fegato.

    Sempre pi, in Italia, osserviamo le sequele di vecchie infezioni che nuovi casi e, come per lepatite c, osserviamo tumori del fegato in

    azienti cronici ( il periodo di latenza di circa 20 anni ).

    Il rischio di cronicizzazione inversamente proporzionale allet ( pi si piccoli pi si rischia ) ed favorita nei soggetti immunodepressi.lobalmente il 15-20% dei pazienti con epatite b cronica attiva muore precocemente per cirrosi o tumore del fegato.

    Nel mondo la diffusione ubiquitaria e l OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanit ) stima che circa due miliardi di persone siano state

    sposte al virus.

    Si comprende la validit della scelta di Sanit Pubblica nel nostro Paese con la vaccinazione obbligatoria ( si stima che la protezione con

    attuale calendario vaccinale possa durare almeno 15 anni ).

    La terapia delle forme acute non specifica; nelle croniche ( la clinica , gli esami di laboratorio e la biopsia epatica dopo 6 mesi dallesordio

    ei primi sintomi portano alla diagnosi ) si utilizza linterferone ed un antivirale ( lamivudina ). I soggetti che hanno cronicizzato sono potenzial-

    mente infetti e leducazione sanitaria, mirata a loro e a chi li circonda, pu ridurre la circolazione del virus.

    PATITE DELTA

    Lepatite pu essere grave ed sempre legata allepatite B. Anche lepatite delta pu progredire verso la cronicizzazione ed diffusa in

    utto il mondo( si stima che circa 10 milioni di persone siano interessate al livello planetario). In Italia sono segnalate zone endemiche nel sud

    alia, naturalmente in zone ad alta incidenza di epatite b.

    incubazione di circa 2-8 settimane e la prevenzione sovrapponibile a quella dellepatite B.

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerosalute & benessere

    100

    MALATTIE VIRAL I

    EPATITE VIRALEMilioni-miliardi di abitanti del pianeta sono colpiti da virus pi o meno aggressivi.

    del DOTT CARMINE TOLVE

    (nel prossimo numero: Epatite C- AIDS)

    Agosto 05gosto 05

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

    11/14

    La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroARCHIVIO STORICO

    111

    11/11/43

    126 batterie dartiglieria di montagna piazzate nei dintorni e nel

    centro del paese fanno fuoco notte giorno contro il nemico

    appostato tra le montagne delle Mainardi e dentro la galleria di S.

    Ilario.

    Siamo ormai in prima linea di guerra.

    I tiri della artiglieria tedesca, di tanto in tanto, si fanno sentire col-

    pendo precisi obiettivi e ferendo soldati e civili.

    27/11/43

    Proiettili nemici colpiscono una casa nel centro abitato, ucci-

    dendo quattro soldati.

    Nuovo panico nel paese. Molti cittadini lasciano le loro case e

    fanno ritorno nelle frazioni ospitati da buoni e generosi villici.

    8/12/43

    Festa dellImmacolata

    Dopo la celebrazione della Santa messa i fedeli si ritirano in

    fretta nelle loro case per paura di qualche cannoneggiamento.

    Sono le nove, il nemico infatti apre il fuoco su Rionero.

    I cittadini corrono agli improvvisati ricoveri.

    Nessuna vittima.

    24/12/43

    Natale di Guerra

    Mi viene consentito dal comando inglese di celebrare la messa di

    mezzanotte.

    Numeroso popolo e molti soldati affollano il tempio.

    Il presepe composto con cura da alcuni giovani viene illuminato

    da una lampada a batteria gentilmente istallata da un soldato

    inglese.

    I pallidi riflessi di quella luce illuminano Ges bambino che pare

    pianga sulle rovine del nostro paese.

    Diario di Guerra Natale di Guerra

    una donna, come castellana medievale,

    vive oramai nei sogni perenni del cavaliere:

    armato per la pace,

    incapace di nuocere.

    Da tempo ha spezzato le lancie

    e distrutti gli orribili arnesi, ora ama.

    Poche parole per descrivere le giornate di

    guerra, bisogna avere la massima attenzi-

    one per sfuggire alla morte , ma nella preca-

    riet della vita si rafforza la fede e con essa

    la capacit di superare ogni brutalit.

    La serenit del presepio rende sorda la

    gente al tuono dei cannoni.

    Da un sacerdote e da un medico in defini-

    tiva lo stesso messaggio che in questi giorni

    Benedetto XVI grida al mondo:

    lasciamoci impregnare dal sentimento

    dellamore, lasciamoci guidare da esso.

    U n a D o n n a

    del DOTT. GIUSEPPE FIORITTO

    di Don Antonio Fioritto

    Agosto 05gosto 05

    del NICOLA DEL CIOTTO

    chirurgo in Ortona

    R e c e n s i o n e

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

    12/14

    La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroOPINIONI

    122

    di VINCENZO DAMICO

    Agosto 05gosto 05

    Vizi e Stravizi

    il 9 luglio a Pistoia, nel bel mezzo di un

    concerto blues di un certo B.BKING

    (inchino prego..) ho assistito,

    staccando per un secondo gli occhi dalpalco, a scene che definirei a dir poco

    vomitevoli: gruppetti di ragazzi dalle

    pupille dilatate e dalle espressioni

    perse che,minimamente consapevoli

    non tanto di quale musicista avessero

    davanti (non proprio Le Vibrazioni..)

    quanto della loro collocazione

    geografica, si passavano continu-

    amente canne e canne guardando nel

    vuoto. Placando per un attimo il mio

    istinto omicida verso simili personaggi

    che, a mio parere, nella costituzione

    dei diritti dell' uomo non dovrebbero

    rientrare vuoi per il loro fallimento in

    quanto ragazzi (piccole perdite) vuoi

    perch, cosa ben pi grave, il loro

    fumo disturbava tantissimissimo me,

    mi sono messo a riflettere; qualcuno

    nello scorso numero diceva che tutti

    meritano rispetto, spesso per qual-

    cuno dimentica che il rispetto ancheuna cosa reciproca e che, se monodi-

    rezionale, inceppa con l'ideale di

    giustizia. Da che mondo mondo il

    fumatore non considerato infame

    perch si uccide con le sue mani ma

    perch spesso, troppo spesso, uccide

    chi malauguratamente e forzatamente

    gli sta intorno. Prima della legge

    antifumo applicata dal ministro Sirchia

    (santificabile solo per questo..) quanti

    e quanti morti abbiamo dovuto

    piangere (anche nel nostro paese) per

    tumori causati da fumo passivo??

    Quale grado di immorale incivilt pu

    spingere le persone a fumare in un

    luogo pubblico incuranti del danno che

    apportano agli altri?? Ve lo dico io: la

    consapevolezza di non riuscire a liber-

    arsi di una cosa che fa male a causa di

    una personalit debole e la voglia di

    "coinvolgere " in quel male distruttivo

    chi gli sta intorno. Ecco perch OGNI

    FUMATORE DEVE SENTIRSI PAR-

    TECIPE E CORRESPONSABILE DI

    PIU' OMICIDI.

    Capita sempre pi spesso di vedere

    ragazzini con la sigaretta o la canna in

    mano. L'adolescenza un'et in cui la

    personalit cerca ancora la propriastrada e per farlo spesso e volentieri

    ricalca orme di qualcuno che quelle

    strade le ha gi percorse e ancora pi

    spesso ci si accontenta di avventurarsi

    per il sentiero pi semplice. Cerchiamo

    di capire il perch ci avvenga:

    premetto che in tutta la vita l'unico

    fumo da me inalato stato quello di

    qualche succulento arrosto e che

    quindi l'analisi di questa notte una

    mia personale opinione (ma sapeste

    quante volte le mie personali opinioni

    hanno coinciso con la verit, scomoda

    spesso..)

    Mettiamoci nei panni di un adoles-

    cente debole: tutti i suoi compagni

    (deboli.. lo so che un aggettivo duro

    e che tutti i fumatori nel leggerlo

    penseranno:"Non sono debole, una

    mia scelta, non l'ho fatto per sembrare

    diverso, lo faccio perch mi piace epoi..smetto quando voglio.. sicura-

    mente!) ) hanno iniziato ormai da

    tempo a fumare perch sono convinti

    che con una sigaretta tra le dita ci si

    possa atteggiare da grandi ( questo

    vero se si considerano i grandi imbe-

    cillli).. il ragazzino che non ha le forze

    di staccarsi da quel branco e magari

    formarne uno nuovo e migliore si piega

    e prende i primi tiri pensando :"Tanto

    smetto quando voglio"; Mai frase fu pi

    banale e insensata.(o s? quelle sull'

    uguaglianza economica sono pi o

    meno allo stesso livello di comicit..)

    gradualmente la nicotina si impos-

    sessa del pargolo e da l alla Canna il

    passo breve. Chiaramente non tutti i

    fumatori si drogano ma anche vero

    che non esiste al mondo un non fuma-

    tore che si accanni! E' vero che difficil-

    mentente si muore di overdose di

    marijuana ma pur vero che una

    persona sotto droghe (come una

    persona sotto alcol) rappresenta un

    grave pericolo per la societ: questa

    gentaglia (..permettetemi il termine...)

    dopo aver fatto i propri porci comodi,

    spesso si mette al volante e guida; il

    problema non il piangere la loropiccola perdita quanto le altre vittime

    INNOCENTI che sempre pi spesso

    provoca sulla strada. Ecco come le

    frasi lenoniane del vogliamoci bene e

    di pace e amore verso tutti (ricordiamo

    che i Beatles erano fieri del loro uso di

    droghe..ricordate Lucy in the Sky whit

    Diamonds? Sicuramente no cmq

    L..S..D..) vengono a ridursi a un

    cumulo di parole vuote se aggiung-

    iamo anche il fatto che, la giustizia

    italiana, politicizzata ai massimi livelli,

    pur di screditare i governi di turno

    rimette in libert i peggiori criminali che

    le forze dell' ordine riescano a cattut-

    are e noi comuni cittadini ne paghiamo

    le conseguenze. Nel prossimo numero

    cercher di spiegare (con le mie

    modeste conoscenze di medicina) in

    che modo il fumo faccia danni al nostro

    organismo. A proposito di medicina: ilvedere sempre pi spesso medici che

    fumano (per non dire che si droghino e

    bevano) degradande, quasi da ritirar

    loro l'abilitazione alla professione.

    NON tutti i fumatori fortunatamente

    muoiono di fumo ma in un fumatore il

    rischio di ammalarsi di cancro 20

    volte superiore a quello di un non

    tabagista e un medico che non si pone

    di questi problemi e da per primo il

    cattivo esempio, a mio modesto

    parere, paventa una ignorante superfi-

    cialit e non dovrebbe nemmeno

    avere l'onore (perch secondo me

    curare la gente un onore) di prescriv-

    ere supposte agli anziani, con tutto il

    rispetto per i non pi giovani (quasi

    tutti, non quei quattro "cronisti" sotto il

    campanile.. :-)

    P.S. Ultimamente sopra la torre cam-

    panaria si osservano dei massi

    abbastanza instabili.Bah, speriamo

    bene..

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

    13/14

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 133

    Agosto 05gosto 05

    film del mese H i t c h - L u i s i c h e c a p i s c e l e d o n n e

    l a r e c e n s i o n e

    Will Smith, dopo "Io, robot" si cimenta in

    una commedia romantica, ricoprendo il

    ruolo di Alex Hitchens, per gli amici Hitch,

    consulente galante, che capisce le donne e

    consiglia agli uomini come conquistarle, lo

    fa credendo nell'amore vero e condan-

    nando le scappatelle. Una brutta esper-

    ienza ai tempi dell'universit, l'ha portato

    per a rifuggire i sentimenti e a non

    mettere in pratica i suoi stessi consigli, fino

    a quando una giornalista di tabloid in

    carriera, Sara (Eva Mendes- Training day)

    anch'essa disillusa dall'amore, non

    conquister il suo cuore. Una regia (Andy

    Tennant- Tutta colpa dell'amore) inesis-

    tente per la solita commedia romantica,

    infarcita degli immancabili elementi carat-

    teristici del genere: assistiamo a gags, a

    volte un po' scontate, a volte divertenti,

    ambientate, come sempre pi spesso

    accade nelle commedie e come pare

    preferire Tennant, a New York, con attori

    dalle facce simpatiche e personaggi buffi e

    teneroni, assolutamente politically correct.

    Per gli amanti del genere non sar certo

    una delusione, non mancano risate,

    romanticismo e il solito lieto fine, si pu

    scorgere anche una velata riflessione

    sull'amore e sull'incomunicabilit tra uomo

    e donna, dovuta alle troppe delusioni.

    Lestate giunta ormai a termine (chi lha vista?)e come

    di consueto da oltre un secolo, ritorna il grande e tanto atteso

    campionato di calcio(evento gradito per gli

    appassionati.un po meno per le donne!!!).Dopo i vari

    acquisti che hanno visto protagoniste le principali compagini

    di serie A siamo pronti ad ammirare Gilardino nelle file rosso-

    nere, Veira tra quelle bianconere e Figo in veste

    neroazzurro.Anche a Rionero dovevano esserci grandi

    rivoluzioni..si parlava di una fusioneche avrebbe visto

    coinvolte le squadre del nostro paese:la Futura e la

    Polisportiva.Il progetto prevedeva di riunire le due compagini

    sotto un unico nome, con un solo presidente dove i calciatori

    potevano disputare in egual modo il campionato di promozi-

    one e quello di terza categoria.Questo piano stato trascu-

    rato tanto da non essere portato a termine.In conclusione

    tutto rimasto come prima.La Polisportiva iscritta al Campio-

    nato Provinciale di 3 Categoria che avr inizio il 18 settem-

    bre e la Futura al Campionato Regionale di Promozione ai

    nastri di partenza il 4 settembre.Intanto iniziata la Coppa

    Italia dilettanti regionale;la compagine del mister Di

    Geronimo stata inserita nel gruppo 3 con Frosolone,

    Roccasicura e Olimpia Agnonese.Mentre la Polisportiva

    dellormai noto mister Iacobucci (Can)sar impegnata da

    domenica prossima nella dodicesima edizione della Molise

    Cup.

    A G O S T O N E L P A L L O N E

    Caos nel mondo del calcio rionerese.Da una possibile fusione tutto rimasto come prima.

    di ARISTOTELES

    Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la stesura, nonch la pubblicazione del presente.Nel numero di oggi hanno scritto (in ordine cronologico) : stefano andreano, don rosario dambrosio, joe di franco, luber,

    fabrizio tolve, vincenzo damico, carmine tolve, giuseppe fioritto, aristoteles.

    Segnalaci le tue opinioni, riflessioni, allindirizzo email: [email protected]

    Per le questioni che interessano lAzione Cattolica, rivolgiti ai nostri aderenti presenti sul luogo

    Per qualsiasi altra informazione inerente questo opuscolo rivolgersi a : [email protected]

    sport & spettacolo

    Titolo originale: Hitch

    Nazione: U.S.A.

    Anno: 2005

    Genere: Commedia

    Durata: 115'Regia: Andy Tennant

    Sito ufficiale: www.sonypictures.com

    Sito italiano: www.sonypictures.it

    Cast: Will Smith, Eva Mendes, Kevin James, Amber Valletta, Michael Rapaport

    Produzione: Columbia Pictures Corporation, Overbrook Entertainment

    Distribuzione: Columbia Tristar

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05

    14/14

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerosport & spettacolo

    144

    Festeggiamenti in onore dei Santi Patroni

    Rionero Sannitico (IS) 24, 25, 26, 27 e 28 agosto 2005Con il patrocinio del Comune di Rionero Sannitico

    Mercoled 24 agosto 2005 San Bartolomeo Apostolo - anti-vigilia Feste Patronali

    Ore 21.00 LAssociazione Culturale LARETE presenta:

    SSU MATREMONIE NEN ZARA FA commedia in 3 atti di Giampaolo DUva

    Gioved 25 agosto 2005 vigilia Feste Patronali

    Ore 13.30 Passaggio del 2 tour mountain-bike della Transumanza

    DallAbruzzo per il Molise fino in Puglia Sosta e ristoro a Rionero Sannitico

    Ore 21.00 Esibizione del gruppo etnico musicale RI MORSI (pizziche tarante e tammurriate)

    A seguire (ore 22.30) il meglio del liscio e dei balli latino-americani con i ROLLER PLAY

    Venerd 26 agosto 2005 S. EMIDIO Vescovo e Martire

    Ore 8.30 Giro bandistico per le vie del paese

    Ore 9.00 Santa Messa

    Ore 11.00 Santa Messa seguita dalla processione con la statua del Santo

    Ore 21.00 Esibizione musicale: OTRE NEOETHNIC GROUP

    A seguire (ore 22.30) serata di liscio

    Sabato 27 agosto 2005 S. ANTONIO di Padova

    Ore 8.30 Giro bandistico per le vie del paese

    Ore 9.00 Santa MessaOre 11.00 Santa Messa seguita dalla processione con la statua del Santo

    Ore 15.00 Gara di tiro con larco

    Ore 17.00 Presentazione del libro Il Molise dentro di me di Antonella Ritucci

    Dalle 15.00 alle 19.00 presso la sala Parrocchiale: elezioni della rinnovata Azione Cattolica

    Ore 21.30 PAOLO DALESSIO in concerto

    (vincitore di 2 edizioni dei Raccomandati su RAIUNO)

    Domenica 28 agosto 2005 S.S. martiri MARIANO E GIACOMO

    Ore 8.00 Sparo di mortaretti

    Ore 8.30 Giro bandistico per le vie del paeseOre 9.00 Santa Messa

    Ore 11.00 Santa Messa seguita dalla solenne processione dei Santi Patroni

    Ore 15.00 Giochi popolari a cura dellAzione Cattolica di Rionero

    Ore 21.00 GHOST in concerto

    Ore 23.30 Estrazioni premi della lotteria (1 premio: CITROEN C2)

    Ore 24.00 Fuochi pirotecnici. Chiusura dei festeggiamenti

    Durante le serate sar in funzione uno stand gastronomico.

    Le processioni saranno accompagnate dal complesso bandistico di Colli al Volturno

    IL COMITATO FESTE