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LA RIVISTA PARROCCHIALE DELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE DI PONTE CAFFARO - ANNO 2011 - NUMERO 3 - DICEMBRE
La Voce di
Ponte Caffaro
Il Mito degli AltriIl Mito degli AltriIl Mito degli AltriIl Mito degli Altri
La Ricerca di DioLa Ricerca di DioLa Ricerca di DioLa Ricerca di Dio
Le Ancelle della Le Ancelle della Le Ancelle della Le Ancelle della Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro
a pagina 12/13
a pagina 10/11
a pagina 6/7
I doni più belli della vita non si vedono con gli occhi ma si sentono con il cuore. Buon Natale!
• La Voce di Ponte Caffaro 2
Anche quest’anno siamo giunti al Santo Natale. Diamo inizio alla pre-sentazione di questa edizione natalizia con gli auguri da parte della re-dazione ai parrocchiani della Chiesa di San Giuseppe. Pian, pianino, va avanti l’estensione delle nostre attività e, dal prossimo numero, verrà data la possibilità di leggere, o scaricare, il nostro giornalino da un sito internet; incluse le edizioni precedenti. Vi annunciamo, inoltre, che dal-la successiva pubblicazione di Pasqua 2012, ci sarà una nuova rubrica in cui si potranno fare gli auguri ai propri cari, per eventi importanti, inviando una e-mail con una breve citazione a: [email protected]. Approfittatene! Buona lettura.
LA RICERCA DI DIO
6
9 10
17
LE ANCELLE DELLA CARITÀ DI PONTE CAFFARO
GIOIELLO D’ARTE E DI FEDE
LETTERA AI CRESIMANDI 2011
La Voce di Ponte Caffaro • 3
Sommario
Il Santo Presepe di Bacchetti L.
4
8
10
9
11
12
13
14
15
16
17
18
RICORRENZE SIGNIFICATIVE
di don Massimo Caprioli
L’ANNIVERSARIO DEL IV NOVEMBRE
di Lorenzo Bacchetti
SANTA MARIA CROCEFISSA PAOLA DI ROSA
di Tiberia Lombardi
GIOIELLO D’ARTE E DI FEDE
di Tiberia Lombardi
LE ANCELLE DELLA CARITÀ DI PONTE CAFFARO
di Tiberia Lombardi
IL MITO DEGLI ALTRI
di Nicola Bazzani
IL CINEMA AURORA PASSA AL DIGITALE
di Simone Bazzani
SOLI IN GITA
da “Le Maestre e i Bambini dell’Asilo”
IL CORO GIOVANILE
di “I Giovani Coristi”
GREST 2011
da “Le Responsabili”
LETTERA AI CRESIMANDI 2011
di Giannantonio Fusi
AVVENTO: ASPETTANDO IL NATALE
da “I Catechisti”
LA VOCE DI PONTE CAFFARO
Natale - Dicembre 2011
Questo numero è stato stampato in
350 copie, distribuite presso la Chie-
sa di San Giuseppe a Ponte Caffaro.
DIRITTI DEGLI AUTORI Tutti gli articoli, per mantenere la
loro originalità, sono stati lasciati
come redatti dall’Autore.
INDIRIZZO PARROCCHIA Via caduti, 63 - 25070 Ponte Caffaro
(Bs) Tel. 0365/990247
INDIRIZZO E-MAIL [email protected]
COLLABORAZIONI
Si ringrazia tutte le persone che han-
no partecipato alla realizzazione di
questo numero: Don Massimo Ca-
prioli, Mauro Chiucchi, Tiberia Lom-
bardi Nicola Bazzani, Bacchetti Lo-
renzo, Walter Alicanti, Susanna Mel-
zani, Giannantonio Fusi, Raniero
Iacomella, Magdalena Bolandini Si-
mone Bazzani e i gruppi che hanno
aderito: “I Giovani Coristi”, le Mae-
stre e i Bambini dell’Asilo, i Catechi-
sti, le Responsabili del Grest.
Dalla Prima Pagina
6 LA RICERCA DI DIO
di don Massimo Caprioli
5 GLORIA IN EXCELSIS DEOS
di Magdalena Bolandini
7 UNA TESTIMONIANZA DAL SUD SUDAN
di Raniero Iacomella
19
20
NATI, MATRIMONI, MORTI
di don Massimo Caprioli
CELEBRAZIONI NATALIZIE
di Don Massimo Caprioli
DIARIO DELLA PARROCCHIA: AGOSTO - DICEMBRE 2011
• La Voce di Ponte Caffaro 4
Il Venerdi 2 settembre si riuniscono i catechisti della parrocchia si avvia così
l’anno pastorale. L’organico dei catechisti è ridotto ai minimi storici. Il giorno Do-menica 11 settembre si prega per l’avvio del nuovo anno scolastico messo sotto
la protezione della Madre di Dio. In oratorio si allestisce una pesca di beneficenza il ricavato circa 1300€
va per l’impianto elettrico della chiesa. Mentre il Martedi 13 e il Venerdi 16 settembre incontro i geni-
tori del II° e III°, IV° e V° anno della iniziazione. Domenica 25 settembre don Massimo incontra i geni-
tori del primo anno della Iniziazione cristiana. Questo genitori avendo chiesto il battesimo per i loro figli
ora si impegnano a educarli della fede.
Il Mercoledì 9 novembre si incontra alla sera il Gruppo per la stesura del nuo-
vo numero del bollettino parrocchiale. Domenica 20 novembre 8 bambini del
IV° anno della Iniziazione Cristiana fanno la loro prima confessione e vivono la
Festa del Perdono. Venerdì 25 novembre si raduna il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Domenica 27 novembre i bambini del III° anno dell’Iniziazione Cristiana ricevono durante la S. Messa delle ore 10,30
la preghiera del Padre nostro, all’interno del loro percorso di iniziazione alla fede. Inizia il tempo di av-
vento. Il gruppo catechisti prepara la corona dell’avvento per tutti i bambini dell’iniziazione.
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Domenica 4 dicembre S. Messa di presentazione dei Candidati alla Cresima e S.
Messa di Prima Comunione. Sono presenti le Associazioni d’arme che ricordano la
Patrona S. Barbara. I ragazzi del Gruppo dopo cresima Antiochia consegnano la
veste bianca ai loro compagni del Gruppo Emmaus. II° incontro di catechesi per genitori e bambini del I°
anno della Iniziazione Cristiana. Martedì 12 dicembre viene preparata l’accoglienza della S. Lucia da
parte dei Volontari dell’Oratorio, della Proloco e del Gruppo Alpini con un percorso che va dalle scuole
all’oratorio.
Venerdì 9 dicembre e Venerdì 16 dicembre si avviano le catechesi di avvento tenute da don Bruno
Armanini e dalla sua collaboratrice la sig.ra Michel. Il Coro giovanile e il Coro parrocchiale si stanno pre-
parando per accompagnare con il canto le S. Messe del Natale. Domenica 18 dicembre esce il III° nu-
mero del bollettino parrocchiale.
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Domenica 2 ottobre alle ore 16,00 i bambini del III° anno della Iniziazione Cri-
stiana fanno il loro Primo Rinnovo delle Promesse Battesimali e riconoscono come
le loro fede ha inizio nel battesimo. Lunedì 3 ottobre don Massimo incontra i
volontari dell’oratorio per avviare i nostri ambianti ad accogliere bambini e ragazzi Domenica 9 otto-bre presso l’antica Chiesa di San Giacomo si benedicono i bambini e i catechisti. L’avvio dell’anno cate-
chistico avverrà Martedì 11 ottobre 2011. Nel Bar dell’oratorio si organizza varie attività tra le quali
vi è quella del cucito. Sempre di Martedì si ritrova per la prima volta il Gruppo Adolescenti. Parte anche
il Gruppo di animazione per le medie, si occuperà di teatro Gli inizi sono incoraggianti. Giovedì 20 ot-tobre si incontro il Gruppo dei volontari del Cinema per discutere il passaggio al Cinema Digitale neces-
sario entro il 2013. Venerdì 28 ottobre si incontra il Consiglio per gli Affari economici Domenica 30 ottobre si incontrano i genitori dei bambini del I° anno dell’Iniziazione cristiana. Il gruppo catechisti e
volontari dell’oratorio organizza una raccolta straordinaria di coperte per la Caritas.
Domenica 14 agosto esce il secondo numero del Bollettino ”la Voce di Ponte Caf-
faro“. Si sta rafforzando la Volontà di compiere questa opera. L’editoriale sulla
questione della cremazione dei defunti ha fatto riflettere numerose persone.
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La Voce di Ponte Caffaro • 5
PREGHIAMO INSIEME…
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
Il Vangelo (di Luca) ci racconta che dopo
l’annuncio della nascita di Gesù gli angeli
hanno cantato questo primo Gloria. Una
volta e anche oggi in certe regioni del
mondo negli USA, in Germania e in tante
famiglie da noi i canti del Avvento, i canti
prenatalizi e i canti natalizi ci ispirano a
riflettere sul significato del Natale. La
Bibbia ma anche la storia sono piene di
esempi di persone che col canto, con la
musica hanno lodato Dio e hanno anche
cercato un appoggio, un aiuto e hanno e-
spresso il loro dolore, la loro angoscia nei
loro canti. I Salmi del Re Davide sono noti
a tutti e descrivono ogni situazione di una
vita umana. Quello che ha fatto Davide:
ha cercato Dio nei momenti belli e nei mo-
menti brutti di sua vita. Anche grandi
Santi come Sant’Ambrogio e San Gregorio
Magno hanno scritto i canti per Dio. Il
grande compositore Giovanni Sebastiano
Bach ha messo alla fine di ogni sua opera
SDG ( solo a Dio la Gloria). E noi? L’ uomo
moderno é influenzato di tante cose, pre-
occupazioni, divertimenti. Abbiamo messo
Dio in un angolo, siamo troppo impegnati
con le nostre cose…. si la musica è una
bella distrazione, un divertimento. Dio pe-
rò rimane nel suo angolo. Abbiamo dimen-
ticato. Ch’è Lui che ci ha dato la vita, che
viviamo solo grazie a un dare e ricevere
con Lui. Perché non Lo cerchiamo davve-
ro in questo periodo Prenatalizio. Perché
non Gli spalanchiamo la porta, lo togliamo
dal angolino e Gli diamo il posto d’onore?
Questo sarebbe un Natale unico per noi. E
quando canteremo le vecchie canzoni na-
talizie e i vecchi Inni …… pregheremo
non una o due volte ma tre volte. E il no-
stro canto, la nostra musica ha valore e-
terno. Buone feste a tutti: la vostra orga-
nista Magdalena.
Magdalena Bolandini
Come le stagioni si alterna-
no e ritornano puntuali, co-
sì anche le feste cristiane
arrivano a scandire e a da-
re senso al nostro tempo e
alla nostra vita. Provate a
immaginare come sarebbe
la vita senza la Domenica,
senza la Pasqua e il Nata-
le, senza le feste della Ma-
donna e dei Santi. In Uru-
guay, paese dell’America
latina, il governo ha elimi-
nato dal calendario le feste
cristiane sostituendole con
altrettanto feste civili, come
per dire che senza la festa
l’uomo non vive. Molte per-
sone proprio nella Festa del
Natale di Gesù emergono
dalla banalità di un vivere i
giorni, per poi ritornarci ap-
pena finita la festa. Per
rompere questo circolo vi-
zioso, Dio, da quel benedet-
to giorno del suo Natale,
esce dalle sue stanze regali
e si mette alla ricerca
dell’uomo. Ancora oggi la
Ricerca di Dio è in atto. Dio
non solo cerca l’uomo, Egli
cerca ogni uomo personal-
mente e per questo motivo
“Dio, non ha mandato il Fi-
glio nel mondo per condan-
nare il mondo, ma perché il
mondo sia salvato per mez-
zo di Lui. ( Gv 3,17). La ri-
cerca di Dio continua anco-
ra oggi, in modo particolare,
a partire dalla festa del
Natale. Egli pone le basi
nell’umanità, nell’uomo,
perché questa ricerca abbia
un buon esito. Una volta
che l’uomo viene ritrovato
da Dio, si produce quella
festa che continua
all’interno e all’esterno del
suo essere. Il Vangelo stes-
so lo testimonia ad esempio
nel caso di Zaccheo, capo
dei pubblicani. Quindi a
Natale Dio esce a cercarti o
uomo, o donna del nostro
tempo. Egli viene a cercarti
nella tua casa, sul posto di
lavoro, nella scuola di ogni
ordine e grado nei luoghi
pubblici e privati della tua
vita, e anche nel luogo del
tuo peccato, perché non
vuole che alcuno perisca.
Egli esce per entrare nella
tua coscienza e nel tuo cuo-
re, nella tua umanità quasi
sempre ferita e tormentata,
con un atto di profondo a-
more e tenerezza. Ecco per-
ché si piccolo, si fa bambino,
per conquistarti con quelle
piccole braccia che divente-
ranno grandi e immense sul
legno della croce. E’ neces-
sario per tutti trovare il
tempo per metterci davanti
al Bambin Gesù deposto
nella povertà del presepe,
per lasciarci abbracciare e
cullare dal Dio Bambino.
Ma per far questo occorre
abbandonare le vie
dell’orgoglio, della superbia,
del giudizio, del peccato e
percorrere le vie
dell’umiltà, della essenziali-
tà e della sobrietà del vive-
re, le vie della pace; ritorna-
re a riconciliarci con Dio e
con i fratelli. Non c’è niente
di più bello che arrivare al-
• La Voce di Ponte Caffaro 6
EDITORIALE
L’incontro di Zaccheo con Gesù
La Voce di Ponte Caffaro • 7
la grande Messa di Mezzanotte dopo a-
ver vuotato il sacco dei peccati. Non ab-
biate vergogna a venire e a confessare il
peccato. Qui nessuno viene giudicato; qui
veniamo tutti perdonati, se riconosciamo
il peccato e lo confessiamo nel dolore e nel
pentimento. C’è un detto antico che dice:
“Il Natale lo prepari nel confessionale e lo
celebri nella cattedrale”. Mentre scrivo
queste parole sento dentro di me un desi-
derio di incontrarmi con il Dio bambino
in quella Notte Santa per ringraziarlo per
avermi cercato e per avermi trovato. E mi
auguro che tutti sentiate già da ora quan-
to Dio vi cerca, quanto Dio vi desidera e
quanto Dio vi ama. Dio vi cerca, lasciate-
vi trovare, questo è il mio augurio di
Buon Natale. Don Massimo Caprioli
Ormai è noto a tutti il fatto che il 9 Luglio scorso il
Sud Sudan sia diventato il 55° stato dell'Africa. L'ul-
timo nato. Mi ritengo fortunato per aver potuto vive-
re in diretta con la mia gente la nascita di questo
nuovo paese. E' indescrivibile la gioia e le emozioni
vissute da una intera nazione che dopo anni di mar-
toriata guerra e persecuzione ha potuto urlare a te-
sta alta, 'FINALMENTE LIBERI!' Ma sia ben chia-
ro, il Sud Sudan si è liberato dal regime oppressivo
del Governo di Khartoum, ma rimane comunque un
paese sconfitto sotto tanti altri punti di vista. Man-
canza di infrastrutture minime, strade e vie di co-
municazione, scuole, ospedali centri recettivi per i molti rifugiati che stanno rientrando, ac-
qua potabile, mercati, istituzioni politiche e amministrative che siano competenti, la sfida di
molte fazioni e conflitti inter-tribali, e i tanti poveri che faticano ad arrivare a fine giornata.
Questo è un elenco che non avrebbe fine se si pensa a ciò che vuoi dire costruire un nuovo pa-
ese partendo da zero. E come se non bastasse, il governo di Khartoum, incapace di accettare
il fatto d'aver perso la guerra, e aver perso le ricchezze del Sud Sudan, istiga tutt’ora nuove
fazioni di guerriglieri a riprendere la guerra, armandoli e provvedendo supporto logistico at-
traverso il nord. Ma come sempre, i morti del Sudan non fanno notizia sui nostri giornali.
Probabilmente nessuno sa che ancor oggi ci sono molti conflitti in Sud Sudan perpetrati dal
governo di Khartoum. Nessuno sa ad esempio che nel mese di febbraio e marzo scorsi, nella
zona di New Fangak più di 600 persone, tra cui donne e bambini, gente del mio villaggio, a-
mici e conoscenti hanno perso la vita, questo tanto per citarne un caso. Ringrazio Dio per i 15
anni che mi ha dato di vivere in Sud Sudan e condividere la mia vita con questa stessa gente.
Con loro ho speso del tempo, ho camminato con loro. ho condiviso lo stesso cibo, lo stesso tet-
to, abbiamo riso insieme, abbiamo lavorato e sudato insieme, abbiamo pianto i morti insieme,
abbiamo condiviso la fede, abbiamo pregato per la pace insieme. Porto dentro di me un ricor-
do e una ricchezza immensa, frutto di tutti questi anni passati in Sudan, dai giorni in cui fui
sequestrato fino ai giorni d'oggi, giorni di gioia e di festa. Ringrazio Dio per questo grande
regalo donatomi, una vera scuola di vita. Ed ora mi unisco a voi per chiedervi di condividere
la gioia e la speranza una preghiera di intercessione per questo nuovo nato. Che il Sud Sudan
sappia percorrere la strada giusta per costruire un nuovo paese fondato sulla giustizia, la pa-
ce e la fraternità. Che siano questi principi evangelici il fondamento di un paese migliore.
Facciamoli anche nostri e lasciamoci trasformare nel cuore per essere anche noi nel nostro
piccolo. costruttori di un mondo migliore.
Raniero Iacomella
I Catechisti
8
Nonostante la pioggia bat-
tente un cospicuo gruppo
di Alpini coadiuvati dal ca-
pogruppo Alvano Stagnoli,
con la presenza del Parroco
Don Massimo Caprioli, il
sindaco Gianluca Dagani e
il vice Sindaco Melzani En-
zo è stato commemorato il
4 novembre giornata dedi-
cata ai caduti di tutte le
guerre con la deposizione
della corona e la benedizio-
ne della stessa. Significati-
ve sono state le parole del
sindaco, ricordando quanti
giovani non hanno fatto
ritorno alle proprie case
per ideali di patria e di li-
bertà e quante guerre at-
tualmente ci sono ancora
in corso. Il discorso del
Parroco con le preghiere,
auspicando gli impegni del
nostro presidente della re-
pubblica Giorgio Napolita-
no, riesca a risolvere con
spirito di unità le proble-
matiche che il nostro paese
attualmente sta attraver-
sando, il tutto è finito con
un momento conviviale
presso la nostra sede.
• La Voce di Ponte Caffaro
LA NOSTRA STORIA E CULTURA
Lorenzo Bacchetti
Ma dove si trova questo grazioso dipinto?
Il primo tratto di strada della via San Va-
lentino, che scende dal ponte per allun-
garsi verso la campagna, attira lo sguardo
del passante sempre verso la sua sinistra
dove l'acqua agitata e giocherellona del
fiume dà il suo
spettacolo. Ma
se si volge lo
sguardo, dalla
parte opposta, a
destra, a pochi
passi dall'inizio
della via si nota
un cortile con
una modesta a-
pertura e si rie-
sce a sbirciarvi
dentro. Anche
rimanendo sulla
strada si può
ammirare il bel
dipinto (cm 200
x 130) recente-
mente ma volen-
do lo si può acco-
stare entrando
nel suddetto cor-
tile.
Qui un gruppo
di case addossa-
te e irregolari si
tengono vicine e
proprio sulla pa-
rete esterna di
una delle più
vecchie abitazio-
ni è ben visibile
la" Madonna in gloria con Bambino tra
Sant'Antonio da Padova ed un evangeli-
sta" Li dentro si respira un'atmosfera si-
lenziosa, quasi sacra, un'aria raccolta e
indisturbata, li ci si può fermare alcuni
minuti per contemplare la delicatezza dei
colori, le figure del dipinto, la bella corni-
ce con le sue decorazioni e, non ultimo,
scoprire il significato religioso che l'insie-
me vuole suggerire.
Al centro dell'affresco dunque la Madon-
na, seduta, abbraccia con la mano sinistra
il Bambino che
tiene in braccio
e con l'indice
della mano de-
stra lo indica a
noi che osser-
viamo la scena
e sembra dire:
"è Lui che dove-
te conoscere e
seguire! E' lì
alla vostra at-
tenzione! Fate
quello che Lui
vi dirà". Ma do-
ve l'umanità
può incontrar-
lo?
Ai lati le due
figure dei santi,
che nei dipinti
non sono mai
scelti a caso,
sono la risposta
alla nostra do-
manda. Essi so-
no l'esempio
(due tra moltis-
simi) di chi ha
incontrato e ac-
colto il Signore
Gesù.
L'evangelista Marco ha annunciato a
tutto il mondo la vita di Gesù e Sant'An-
tonio lo ha testimoniato con la predicazio-
ne e la sua vita di carità. La Parola e le
opere dei santi ci conducono dunque pro-
prio da Lui.
La Voce di Ponte Caffaro • 9
Tiberia Lombardi
Affresco del Settecento Restaurato
• La Voce di Ponte Caffaro 10
LA VITA DEI SANTI
Il bollettino parrocchiale in
questo mese di dicembre
offre buoni motivi per pub-
blicare la vita di Maria
Crocifissa Di Rosa, fonda-
trice della congregazione
religiosa col nome di Ancel-
le della carità. Infatti, il 15
dicembre è il dies natalis
della Santa, della nostra
santa bresciana, donna in-
telligente e sensibile, cre-
sciuta e onorata nelle no-
stre valli e soprattutto in
Lombardia e Veneto. In
particolare in questo mese
la nostra comunità la vuole
ricordare per la presenza
delle sue ancelle in mezzo
a noi per un lungo periodo
di tempo (dalla fine anni
50 al 1992). Esse si sono
avvicendate come inse-
gnanti della scuola mater-
na, come aiuto cuoca, come
catechiste nell’oratorio
femminile, nella cura e de-
coro degli altari, come col-
laboratrici dei parroci ed
anche come infermiere
presso l’ambulatorio… a
noi adulti di oggi, hanno
offerto l’occasione di impa-
Le Ancelle della Carità
La Voce di Ponte Caffaro • 11
Brescia, 6/11/1813 - 15/12/1855
Suo padre è un imprenditore bresciano; la madre, nobile
bergamasca, muore nel 1824 quando Paola Francesca
ha 11 anni. A quell'età entra nel collegio della Visitazio-
ne per gli studi, e ne e-
sce a 17 anni. Nonostan-
te il padre per lei prefe-
risca il matrimonio, la
giovane decide di resta-
re fedele al voto di casti-
tà fatto in istituto. Vie-
ne così mandata a diri-
gere una fabbrica di fi-
lati di seta di proprietà
dal padre ad Acquafred-
da. Ma Paola organizza
aiuti per i bisognosi e si
dedica all'istruzione re-
ligiosa femminile, aiuta-
ta da alcune ragazze.
Insieme, da infermiere
volontarie, lavorano per
aiutare le vittime del
colera del 1836, in due
scuole per sordomuti, nella tremenda primavera del
1849, durante le «Dieci Giornate», quando la città si ri-
bella agli austriaci. Nel 1851 la comunità ottiene la pri-
ma approvazione come congregazione religiosa, col no-
me di Ancelle della Carità. Nel 1852, Paola Francesca
pronuncia i voti e come religiosa diventa suor Maria
Crocifissa. Morirà a Brescia nel 1855. (Avvenire)
Etimologia: Paola = piccola di statura, dal latino
Emblema: Giglio
Martirologio Romano: A Brescia, santa Maria Crocifissa
Di Rosa, vergine, che consacrò i suoi beni e tutta se
stessa alla salvezza spirituale e materiale del prossimo
e fondò l’Istituto delle Ancelle della Carità. Tiberia Lombardi
rare a cantare e recitare, a
ricamare, a pregare,
l’occasione di frequentare
la loro casa nelle domeni-
che pomeriggio, giocando e
chiacchierando tra di noi e
con loro e di fare quattro
salti…a suon di musica.
Dall’infanzia alla gioventù,
là con loro, con le suore! E
neppure si può dimenticare
il contatto umano, umile e
premuroso e la serenità che
sapevano comunicare alle
persone bisognose. Inspie-
gabilmente, esse non chie-
devano niente per se stesse
e si accontentavano di po-
co. Nell’inno scritto e musi-
cato per la santa fondatri-
ce, che è la sintesi della
sua breve, ma intensa vita
terrena e del suo carisma,
“Brescia si vanta di essere
patria di santi e di eroi e
annovera Paola Di Rosa
come figlia che a Cristo so-
miglia nel consacrarsi al
dolore di tutti.” E anche noi
con le parole del canto sa-
lutiamo la gloriosa santa
chiedendole il conforto del
suo sguardo materno sui
nostri ammalati e sui no-
stri bambini.
BiografiaBiografiaBiografiaBiografia
S. Maria Crocifissa Di Rosa
• La Voce di Ponte Caffaro 12
SPAZIO AI GIOVANI
Tutto è iniziato quando alcuni
amici hanno chiesto a Davide
di abbandonare almeno per un
momento quella maledetta
playstation e di seguirli per
una gita in montagna. Per Da-
vide, un giovane universitario,
della provincia di Sondrio è
stata una fatica rispondere
positivamente a quell’invito.
Anzi ha lasciato incerta la sua
partecipazione fino alla sera
prima della partenza. Non era
tanto per la playstation quan-
to per la differenza di interessi
che aveva con questi amici,
per cui l’invito gli è sembrato
alquanto strano.
Nella testa tante cose
Ha fatto lo zaino e di buon
mattino si è presentato
all’appuntamento accolto con
calore e meraviglia. Davide è
sempre stato un ragazzo parti-
colare per via di alcuni inte-
ressi che coltivava e che forse
assolutizzava in maniera qua-
si fanatica.
Tifoso della Ferrari e da qual-
che anno sempre presente al
Gran Premio di Monza. Abbi-
gliamento della stessa marca e
il desiderio di guidare per una
volta un’autentica Ferrari. Nel
campo della musica Ligabue
era il suo preferito e adorato
come se fosse un Dio. Nelle
amicizie largo spazio alle ra-
gazze volitive e disinibite. Un
insieme di interessi lontani da
quel gruppo di amici che lo a-
vevano invitato per la gita in
montagna e che facevano par-
te di un’associazione di volon-
tariato per interventi nei Pae-
si in via di sviluppo.
Diversi di loro, con qualche
anno in più di Davide, aveva-
no fatto esperienze di servizio
in qualche paese africano ed
erano, al momento, impegnati
a sviluppare un progetto che
l’associazione stava coordinan-
do con un istituto femminile
keniota a Nairobi.
La gita in montagna serviva
anche per mettere a punto il
progetto, valutare le iniziative
programmate e soprattutto
cercare la disponibilità di vo-
lontari per implementare il
progetto in Kenya e avviare un
programma di supporto qui in
Italia.
Una compagnia diversa
“Dopo una faticosa ascesa – ci
racconta Davide – ci siamo fer-
mati per ritemprare le forze e
mangiare qualcosa. Abbiamo
trovato una piccola radura e
sotto un grande albero abbia-
mo dato il via al sacro rito.
Ognuno ha messo in comune
ciò che aveva portato e tra bat-
tute e risate si è cominciato a
parlare del motivo per cui ave-
vano scelto di fare quella gita.
Sentivo parlare di un progetto
per aiutare i bambini delle ba-
raccopoli di Nairobi a frequen-
tare la scuola e ad avere alme-
no un pasto al giorno assicura-
to.
Si sono dette tante cose, men-
tre io ascoltavo distratto, di-
sinteressato della cosa. Fino al
momento in cui Paolo,
l’animatore dell’iniziativa, non
mi ha chiesto ciò che pensavo
del progetto.
Ricordo di aver balbettato al-
cune cose che non avevano
senso e dopo un po’ di silenzio
ho ammesso di non aver segui-
to il discorso e non pensavo
che era richiesto il mio parere.
Una risata generale è scoppia-
ta di fronte al mio imbarazzo.
Ho notato che in quella compa-
gnia non c’era tristezza, non vi
erano visi lunghi e pensierosi,
ma gioia. E pensavo a
quell’altra compagnia con cui
condividevo le mie passioni e
che quasi sempre si ragionava
sul nulla e proprio per questo
il più delle volte si finiva per
litigare e mandarsi al diavolo.
Poi passavano settimane sen-
za sentirsi per ritrovarsi poi a
condividere pomeriggi e serate
per dare sfogo a frustrazioni
accumulate”.
Un benessere mai provato
Per Davide, giovane universitario della provincia di Sondrio, le uniche cose che contava-no erano solo la passione per la playstation, il tifo per la Ferrari, la musica di Ligabue e le belle ragazze. Dopo una gita in montagna ha riscoperto la capacità di guardare alla real-tà con una consapevolezza nuova. Lo scorso anno ha passato quattro mesi in Kenya con un’associazione di volontariato e si sta preparando a ripartire.
La Voce di Ponte Caffaro • 13
Di ritorno da quella gita, Davide aveva con-
servato uno spirito allegro. Era da tempo che
non avvertiva uno stato di benessere così e
per la prima volta, quella sera aveva messo da
parte la playstation e aveva condiviso
l’esperienza di quel giorno con i genitori.
Avvertiva nel raccontare l’esperienza, che la
compagnia dell’Associazione avesse qualcosa
di cui lui aveva bisogno e che gli mancava.
Naturalmente erano solo sensazioni, ma ri-
pensando ai diversi momenti della giornata,
non poteva non pensare che quello spirito
nuovo che aveva era frutto di quegli amici che
avevano desiderato averlo con loro.
Nessuno fino a quel giorno aveva mostrato
tanto interesse alla sua persona. Il rapporto
con loro era decisamente più promettente di
qualsiasi altro rapporto basato solo su interes-
si abbastanza discutibili.
Ragazzi io ci sono
“Era evidente che qualcosa era successo nella
mia vita – ci dice Davide, – perché quello stato
di benessere è continuato nei giorni seguenti e
aumentava quando mi ritrovavo con loro in
quella specie di incontri in cui scambiavano le
loro esperienze riguardo alla presenza di Cri-
sto nella loro vita.
Ho dovuto fare una fatica da Ercole, compiere
capriole mortali, per cercare di fare il punto
della mia vita in quel momento. Un sabato
sera ci siamo ritrovati e con coraggio, durante
l’incontro ho sentito di dover ringraziare que-
gli amici per avermi aiutato a riscoprire la
capacità di guardare alla realtà con una con-
sapevolezza nuova. E allora via tutti i miti
costruiti nella mia testa che non erano stati
capaci di regalarmi un solo minuto di quella
felicità inconsapevole che provavo in quel mo-
mento e apertura a quella realtà che erano
“gli altri” vicino a me e lontano da me. Alla
fine della serata sono scoppiato e ho detto agli
altri: “Ragazzi, per il Kenya io ci sono”.
Davide ha passato quattro mesi, lo scorso an-
no, in Kenya per verificare il progetto in loco e
per prepararsi alla partenza del prossimo an-
no per la sua realizzazione. Di Michele Pigna-
tale (da "Mondo Voc gennaio 2011").
Nicola Bazzani
Come per la pellicola fotografica, anche la pellicola cinematografica è destinata a sparire; questo prezio-
so rotolo di celluloide che per tanti anni ci ha accompagnato ancor prima che la televisione entrasse
nelle case delle famiglie, verrà sostituito dal suo equivalente dell'era digitale. “ […] Uno studio della
compagnia americana Ihs Screen Digest ha analizzato i tassi di crescita della tecnologia digitale nelle
sale cinematografiche del mondo a scapito del 35mm. Secondo questa analisi, nel 2010 il 68% dei cine-
ma usava ancora la pellicola, ma nel 2012 questa percentuale scenderà al 37%, per poi approssimarsi
allo zero [...]”. Entro il 2013 non esisterà più nessuna pellicola destinata alla proiezione cinematografi-
ca. Questo periodo di “transizione” comporterà una minore reperibilità ed un conseguente aumento dei
costi delle pellicole dei film, proporzionalmente all'avvicinarsi del 2013. Questa situazione porterà, so-
prattutto per le piccole sale cinematografiche, ad un'importante bivio: aggiornare la sala alla tecnologia
digitale oppure chiudere definitivamente. La tecnologia di proiezione digitale presenta molti fattori po-
sitivi, primi fra i quali l'ottima qualità dell'immagine e la profondità del suono, il tutto a favore di un'e-
sperienza cine-ludica di un livello superiore. Il Cinema Aurora ha deciso di accettare questa nuova sfi-
da, anzi la vuole amplificare introducendo, per primi nella Val Sabbia e Giudicarie, anche il sistema di
proiezione 3D ormai noto ed apprezzato da tutti. Questa scelta comporterà un notevole impegno da par-
te del Cinema e del suo Staff. La Sala da proiezione, il proiettore, il sistema di gestione audio, lo scher-
mo, tutto è diventato obsoleto. Sarà necessario intervenire profondamente su ambienti ed impianti per
poter installare il sistema digitale. Proiettore digitale Christie Solaria 2210, lente zoom, Dolby Server
System DSS200, convertitori audio AES/EBU, Processore Dolby CP750 […], sono tutti nomi sconosciuti
per i non addetti ai lavori. Ma è l'insieme di questi dispositivi che permetterà allo Spettatore di godere
della visione di un buon film. L'investimento per questo intervento indispensabile è stato stimato in
circa 70.000 Euro. Una cifra importante, soprattutto in questo momento di contrazione economica glo-
bale. Ci siamo già attivati nella ricerca di questi fondi e confidiamo, anche se sicuramente con non po-
che difficoltà, di trovare il modo di reperirli; del resto vogliamo tutti che il Cinema Aurora continui il
suo storico operato offrendo un servizio per tutta la Comunità. Simone Bazzani
• La Voce di Ponte Caffaro 14
SCUOLA MATERNA
Era il 24 ottobre e quel dì siam partiti
tutti sorridenti e ben vestiti.
Eravamo medi, grandi e piccolini
salutavamo le mamme dai finestrini.
Dove andavamo?
Se avete tempo ve lo raccontiamo.
Le nostre maestre ci hanno accompagnato
in un bosco detto fatato.
Eravamo molto emozionati ma a Gavar-
do in un battibaleno siamo arrivati.
Ad aspettarci c’era la fata Margherita
Pratolina che aveva con sè pure la bac-
chettina.
Avevamo un’importante missione:
salvare il bosco da ogni tipo
d’inquinamento affinché gli gnomi potes-
sero trovarlo bello in ogni momento.
Appese ai rami vi erano le casette ma de-
gli gnomi nessuna traccia solo le fatine
dicono di averli visti in faccia.
Per terra un tappeto di ghiande scricchio-
lava sotto i nostri scarponcini in aria mol-
ti segni ci davano conferma che gli gnomi
erano vicini.
Abbiamo osservato, ascoltato, toccato,
giocato, annusato, tutto ciò che il bosco
quel giorno ci ha donato.
E del pranzo che dire…si è bevuto e man-
giato finchè lo zaino abbiamo svuotato!
Le mamme infatti quel giorno avevan
riempito zaini e sacchette di molte dolcez-
ze.
Per non parlare di un buon the fumante
che abbiamo finito in un istante.
I nostri avanzi conigli e galline affamati li
hanno divorati.
E’ stata una bella giornata dal sole coro-
nata siam stati nominati guardiani del
bosco fatato ed ora in poi ameremo ancor
di più il bosco e tutto ciò che Dio ha crea-
to.
Le Maestre e i bambini dell’Asilo
La Voce di Ponte Caffaro • 15
LE AVVENTURE DEI GIOVANI
Anche quest’estate, accogliendo il desiderio
di tutti, nella Parrocchia di Ponte Caffaro si
è svolto il Grest, quest’anno dal titolo:
“Battibaleno”.
Il TEMA, come sempre, è stato scelto dagli
oratori delle Diocesi Lombarde e noi
l’abbiamo fatto nostro.
Il TEMPO è stato il filo conduttore dei
lavori, dei giochi, delle canzoni e delle
preghiere ed ha visto come protagonisti
100 bambini e 25 animatori di età com-
prese tra i 7 e i 19 anni.
Le attività si sono svolte presso
l’edificio scolastico di Ponte Caffaro dal
18 al 31 luglio, tutti i pomeriggi dal lu-
nedì al giovedì, organizzando poi anche
per i genitori e gli amici, i venerdì, due
uscite al Parco acquatico.
A molti il Grest sembrerà solo un
TEMPO di gioco ma in realtà si pre-
senta come un TEMPO SPECIALE do-
ve ragazzi e bambini hanno la possibi-
lità di confrontarsi, divertendosi, dan-
do vita a qualcosa di UNICO E STRA-
ORDINARIO.
Noi responsabili desideriamo davvero rin-
graziare tutti coloro che con entusiasmo, da
sempre, sostengono il nostro Grest, perché
il tempo da loro speso è prezioso per mol-
ti…
Alcuni animatori del Grest in un momento di svago
Le Responsabili
• La Voce di Ponte Caffaro 16
IL CORO
Il Coro giovanile della Par-
rocchia di S. Giuseppe di
Ponte Caffaro ha una lunga
storia alle sue spalle. Par-
tiamo dall’inizio. L’origine
del nostro gruppo è sboccia-
ta dalla passione condivisa
per la musica, il canto cora-
le, la voglia di creare qual-
cosa di nuovo e soprattutto
di coinvolgere i bambini
dell’oratorio.
L’idea di tutto que-
sto scaturì da un gio-
vane ragazzo, Eros
Scalvini, il nostro
storico direttore, che
grazie alla sua pas-
sione per la musica e
la grinta che lo ca-
ratterizza, riuscì, e-
sattamente quindici
anni fa, a creare un
gruppetto di venti
elementi che com-
prendevano ragazzi
dalla prima elementare alla
terza media.
Le prime canzoni che ini-
ziammo a canticchiare era-
no semplici, tradizionali,
per accompagnare le cele-
brazioni delle S. Messe do-
menicali, arrangiate sola-
mente dalle chitarre acusti-
che. Con il passare del tem-
po, con l’aumento dei com-
ponenti del coro e la parte-
cipazione di persone ester-
ne, le canzoni diventarono
più complesse con
l’introduzione di seconde
voci e controcanti, per poter
così accompagnare le solen-
ni celebrazioni eucaristiche
di Natale e Pasqua. Oltre
alle ricorrenze , il nostro
piccolo coro ha partecipato
a vari spettacoli nel corso
della sua storia, in partico-
lare, da qualche anno colla-
boriamo con grande piacere
ed entusiasmo, assieme al
Coro Parrocchiale, al Con-
certo di Natale.
Momenti di sfiducia e smar-
rimento hanno minato il
nostro gruppo, ma la voglia
di non far spegnere quello
che avevamo creato e la fi-
ducia nella nostra passione,
hanno permesso di miglio-
rare il nostro canto. Attual-
mente il Coro è composto da
una trentina di elementi
che comprendono sia i bam-
bini che gli adolescenti, che
danno un aiuto fondamen-
tale alla riuscita dei nostri
progetti. Inoltre l’avvento
del nostro nuovo direttore,
Silvia Melzani, ha portato
una ventata di aria nuova e
un nuovo spirito. I nostri
incontri sono pressocchè du-
e volte alla settimana, per-
mettendo così a tutti i bam-
bini e ragazzi di potervi
partecipare, compatibil-
mente con i loro impegni.
Le nostre prove so-
no caratterizzate
da giochi, scherzi e
risate, ma anche da
tanta concentrazio-
ne nel momento in
cui è necessario la-
vorare sulle nuove
e vecchie canzoni,
per imparare
un’arte così com-
plessa come il can-
to e condividere
questa grande pas-
sione. La cosa più impor-
tante per noi è la condivi-
sione, imparare a cantare
insieme, sentire la voce di
chi ti sta accanto, imparare
ad ascoltare tutte le voci
che si uniscono e diventano
un’unica cosa.
Perciò, chiunque abbia la
passione, la voglia di impa-
rare a cantare e stare un po’
in compagnia è il benvenuto
in mezzo a noi.
Vi aspettiamo!!!
Il Coro Giovanile
La Voce di Ponte Caffaro • 17
ATTIVITÀ PARROCHIALI
Cari ragazzi, l’anno 2011 è stato per voi un anno molto
importante, avete ricevuto i Sacramenti
della Cresima e della Eucaristia e con es-
si la maturità dell’essere cristiani a pieno
titolo.
Tutto questo è avvenuto dopo un lungo
periodo di preparazione e di attesa. Ora
davanti alla comunità cristiana di Ponte
Caffaro, vi siete dichiarati con le promesse
battesimali (Rinuncio – credo), di volere
essere testimoni della fede che avete rice-
vuto nel prosequio della vostra vita.
Io, come catechista, del vostro gruppo,
spero e credo fermamente che continuere-
te a frequentare la Chiesa e la S. Messa,
centro del nostro credo, dove troverete
sempre e comunque, l’amore incredibile
del nostro Signore Gesù Cristo. La cosa
più assurda che potreste fare è quella di
lasciarvi trascinare dal pensiero, dal modo
di agire del nostro tempo: c’è tempo per
tutto, meno che per la chiesa, per la S.
Messa, per la S. Comunione e Confessio-
ne. Non lasciatevi ingannare da questo
modo di vedere, di vivere e di intendere.
Siete tanto giovani e pieni di vita, con
Cristo che vive in voi crescerete con la
grande gioia di appartenere a Lui e alla
sua Chiesa e diventerete uomini e donne
consapevoli del vostro futuro e della vo-
stra vita che vi attende con immenso entu-
siasmo.
Il Vostro affezionato Giannantonio Fusi
• La Voce di Ponte Caffaro 18
CATECHISMO
I Catechisti
Quest’anno con il gruppo di catechismo
abbiamo pensato di dare ai bambini che
fanno parte dell’iniziazione cristiana una
corona dell’avvento, per aiutarli a prepa-
rarsi bene al Natale.
La nostra corona è molto colorata perché
ogni settimana ha un colore e una figura
diversa.
La prima settimana: la lanterna ci invita
a vegliare in questo tempo di attesa, e
aprire il nostro cuore per fare un posto a
Gesù nella nostra vita.
Nella seconda settimana: la strada pre-
para la via a Gesù liberando il nostro
cuore da tante gelosie e cattiverie.
La terza settimana: il deserto Giovanni
Battista ci invita a pensare la nostra vita
nella gioia dell’incontro con il Signore.
La quarta settimana: un angelo mandato
da DIO ad una fanciulla, che accettò di
diventare la madre del Signore, ci invita
a pensare di più a GESU’, a DIO
PADRE e a dire sì nella via del bene.
Spesso ci chiediamo, che significato ha
per noi il Natale? E le risposte sono sem-
pre le stesse: uffa i regali, i pranzi, le te-
lefonate d’obbligo per gli auguri, ci si la-
menta che c’è troppo consumismo ecc…
E viene facile dire tutti gli anni è sempre
la stessa cosa.
Eppure ogni anno che passa siamo diver-
si, cresciamo e abbiamo più esperienza,
insomma cambiamo.
Anche il mondo è cambiato, come noi è
cresciuto, chi dice in bene chi in male.
Gesù viene perché il mondo cambi in me-
glio, per questo ogni anno facciamo Nata-
le, che sembra sempre uguale, ma dipen-
de da noi renderlo diverso in cammino
con Gesù.
Auguri a tutti voi dal gruppo catechisti.
La Voce di Ponte Caffaro • 19
ZANETTI ALESSIO - battezzato il 25 settembre 2011
Battesimi Battesimi Battesimi Battesimi
NATI MATRIMONI E MORTI — DAL 15/8 AL 12/12/2011
MatrimoniMatrimoniMatrimoniMatrimoni
BAZZANI ROSINA — 29/08/2011
STAFFONI GILBERTO — 09/09/2011
SALVINI GAETANO — 14/09/2011
MARCA GIOVANNA — 18/09/2011
BENINI GIACOMO — 09/10/2011
TARGHETTINI GIOVANNA — 18/10/2011
SANFIORANI IDA — 28/11/2011
FUSI PASQUA — 09/12/2011
Defunti Defunti Defunti Defunti
BOLLANDINI ELISA E FABIO BRUNORI - 20 agosto 2011
LIBERINI REBECCA - battezzata il 9 ottobre 2011 in San Giacomo
DESILVESTRI ALEX - battezzato il 6 novembre 2011
GUALDI CHIARA - battezzata il 13 novembre 2011
GASPARI LEONARDO - battezzato il 13 novembre 2011
Margherita Rodella Staffoni Gilberto
PROGRAMMA NATALIZIO
GIOVEDI 22 DICEMBRE ORE 16,00 - CONFESSIONI PER I RAGAZZI DELLE MEDIE
VENERDI 23 DICEMBRE ORE 16,00 - CONFESSIONI PER I BAMBINI DELLA IV-V ELEMENTARE
ORE 20,30 - CONFESSIONI PER ADOLESCENTI, GIOVANI E ADULTI
SABATO 24 DICEMBRE VIGILIA DI NATALE ORE 8,00 - S. MESSA
ORE 10,30 - CONFESSIONI
ORE 15,30 - CONFESSIONI
ORE 18,00 - S. MESSA VESPERTINA
ORE 22,00 - CONFESSIONI
ORE 24,00 - S. MESSA DELLA NOTTE DI NATALE
DOMENICA 25 DICEMBRE S. NATALE ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE
LUNEDI 26 DICEMBRE S. STEFANO ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE
MERCOLEDI 28 DICEMBRE ORE 21,00 - CONCERTO DI NATALE PRESSO IL CINEMA AURORA CON IL CORO
PARROCCHIALE, IL CORO GIOVANILE E LE CORALI DI BONDO E DI BARGHE
SABATO 31 DICEMBRE ORE 8,00 - S. MESSA
ORE 18,00 - S. MESSA PREFESTIVA CANTO E TE DEUN DI RINGRAZIAMENTO
DOMENICA 1 GENNAIO 2012 SOLENNITÀ DELLA MADRE DI DIO, GORNATA MONDIALE DELLA PACE ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE
MERCOLEDI’ 5 GENNAIO 2012 ORE 18,00 - S. MESSA PREFESTIVA DELLA EPIFANIA
GIOVEDI 6 GENNAIO 2012 EPIFANIA DEL SIGNORE ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE
ORE 15,30 - BENEDIZIONE DEI BAMBINI
La Voce di Ponte Caffaro • 20