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La superstizione e il malocchio Ilaria Manchinu II B

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La superstizione e il malocchio

Ilaria Manchinu II B

La superstizione …Da sempre l’uomo ha cercato

nelle cose, nei segni, negli eventi , i presagi per un suo desiderio, per la sua fortuna. La superstizione è l’attribuire a qualcosa, o a un evento, un

“potere” che è in grado di influenzare in qualche modo la nostra vita. Si ritiene che

alcune persone possano essere particolarmente

benefiche, altre no come i cosiddetti iettatori in grado di

fare il malocchio.

Il malocchioIl malocchio è una delle tradizioni

popolari più radicate, che tratta la

superstizione: il potere dello sguardo di

persone invidiose o anche ammiratori,

di produrre effetti sulla persona

osservata.

Dal punto di vista magico il malocchio è

un incantesimo, finalizzato a sottrarre o

aumentare l'energia vitale di un

individuo.

Contro il malocchio …

Contro il malocchio la cultura popolare usa un amuleto

portafortuna, che varia a secondo delle società.

In casi estremi la persona colpita dal malocchio può essere sottoposta ai

riti di esorcismo diffusi in tutte le

tradizioni religiose. 

Contro il malocchio …

Perle, nastri rossi e collane in corallo garantiscono la

protezione contro la magia malefica del malocchio. Nel

Medioevo era usanza praticare un'incisione conil coltello sulla fronte delle

pericolose streghe sospettate di praticare il

malocchio.

Perle di Nazar Boncukdell'occhio e' concepita

come un talismano

che scaccia il male.

Tre mila anni fa, i maestri

del vetro hanno

creato un nuovissimo

amuleto unendo la forza del

fuoco alla forza della figura del vetro: La

Perla contro il Malocchio.

È un oggetto molto tradizione in Turchia; e' una perla di vetro blu' utilizzata come talismano per proteggersi dal malocchio. Lungo la storia dell'Umanità, in ogni cultura ed in ogni fede religiosa la figura

Il potere degli occhi …

Si dice che gli occhi abbiano la capacità di trasmettere all'esterno le forze nascoste

nel corpo. Per questo motivo viene sempre attribuito loro un potere eccezionale. Si dice che alcuni esercitino il malocchio

anche involontariamente, semplicemente posando lo sguardo su un'altra persona.

L’occhio …L’occhio è l’organo della percezione

sensibile che viene colpito nel momento in

cui si incrociano le pupille. Secondo questa leggenda,

l’occhio destro rappresenta il sole, il

futuro, l’attività; il sinistro, la luna, il

passato la passività.

La medicina dell’occhio …

Coloro che praticano la “medicina dell’occhio” sono, in

Sardegna, circa un migliaio; questo rito magico-terapeutico

viene tramandato per tradizione familiare, esistono varie terapie

per farfronte all’aggressione dell’occhio; gli elementi che compongono la

medicina sono tanti: le preghiere, l’acqua, acqua santa, grano, sale,

olio, orzo, riso, pietre, carta, carbone, indumenti,

occhio di Santa Lucia, corno, terra. 

L’acqua …L’elemento centrale è per quasi tutti i

guaritori l’acqua, che viene bevuta o

usata dal “malato” per fare il segno della

croce. L'acqua e' un elemento usato da

secoli in magia, ma non solo, anche nelle

religioni come in quella cristiana è

sinonimo di pulizia e purificazione. E' con

l'acqua santa che si benedice, e'

nell'acqua corrente che si gettano i resti di

un rituale, e' con acqua e sale che si

allontana il male da un'abitazione...

“Non fare l’uccello del malaugurio”: se ci sentiamo rivolgere da

qualcuno una frase di questo tipo significa che stiamo mostrando eccessivo pessimismo che non

porta bene, che magari alla fine ci attira la malasorte.

Già, ma cosa c’entrano gli uccelli? È credenza

I volatili …

antichissima, diffusa fra le più diverse culture, che alcuni fra i volatili, soprattutto

quelli notturni, ed ancor più quelli il cui verso è lugubre e sinistro, annuncino sventure, o addirittura attirino sul capo

degli sciagurati che lo odono le disgrazie.

“S'omo 'e sa Majarza” La casa della StregaBidonì.

”S’omo ‘e sa Majarza” conserva amuleti e porta fortuna contro il malocchio; elementi simbolici

riguardanti magie e superstizioni; pozioni esortilegi contro varie malattie e

malefici, come “sa mixina de s'ogu” e “sos fattuggios”. In un angolo del

museo troviamol’inquietante figura de “Sa Filonzana”, donna vestita di nero che tiene fra le

mani un fuso e fila la lana: essa rappresenta il sottile filo della vita, che

può essere spezzato in qualunque momento.