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Suor Maria Ruth L’abbraccio di Novi Pag.7 Pag. 19 Vocazioni Pellegrinaggio a Santa Croce Sabato 2 novembre con il Vescovo Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 38 - Anno 28º Domenica 3 novembre 2013 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI 21 PAGINA PAGINA 17 PAGINA Incontri E’ ancora primavera? La situazione in Siria e nei paesi arabi 14 Giovani Sport per crescere Un’esperienza educativa e non solo agonistica PAGINA 11 Libri Le stagioni della cucina 366 pagine di ricette delle pazienti della Psico-Oncologia PAGINA 7 Donatori Un bene prezioso I festeggiamenti per il 60° dell’Avis PAGINA 9 Aziende Cambio in corsa Un nuovo socio per il rilancio della Zadi S EDITORIALE EDITORIALE Le larghe intese vanno strette al Paese. Si premia il gioco d’azzardo e si puniscono le famiglie con disabili Politici o ragionieri PAGINA 3 Santi e defunti Gioire insieme nella fede E’ la festa di chi ci ha preceduto non c’entrano le zucche vuote Luigi Lamma ia chiaro nessun dietro front. L’attuale maggioranza che sostiene il Governo non ha alternative se non quella di un voto anticipato con tutte le conseguenze che questo comporterebbe sul versante economico finanziario a causa della perenne instabilità politica. Pur in una condizione di alleanza forzata tra partiti avversari dovrebbe prevalere il senso di responsabilità verso il bene comune assicurando una visione politica dei problemi e delle possibili soluzioni da adottare. C’è però la sensazio- ne di aver riconsegnato il Paese a dei tecnici o ancor peggio a dei ragionieri. Di fronte alla legge di stabilità ora in discussione in Parlamento qualche dubbio emerge sulla sordità dell’ese- cutivo rispetto a situazioni da correggere perché rappre- sentano palesi atti di ingiustizia. Da qui l’appello anche ai nostri Parlamentari a farsi parte attiva per sanare queste incongruenze. Si parte dal gioco d’azzardo, un’emergenza sociale ed educativa che in queste ultime settimane ha visto il nostro giornale particolarmente impegnato nel sol- lecitare la mobilitazione delle istituzioni e delle Suor Maria Ruth AGENZIA ONORANZE FUNEBRI SALVIOLI Serietà e professionalità in ogni nostro servizio Attenzione e rispetto per la sensibilità religiosa dei nostri clienti Una copia 1,50 Sede di Carpi via Falloppia, 26 - Tel. 059.652799 Filiale di Limidi di Soliera via Carpi Ravarino, 427 - Tel. 059.652799 Filiale di Bastiglia Piazza della Repubblica, 40 - Tel. 059.652799 Filiale di Modena Viale Verdi 84 - Tel. 059.244124 AGENZIA ONORANZE FUNEBRI SALVIOLI 5 Pag. 19 L’abbraccio di Novi Vocazioni Pellegrinaggio a Santa Croce Sabato 2 novembre con il Vescovo Pag.7 Pag. 12/13 Tempo di assemblee Associazioni Pag. 12/13 Tempo di assemblee Associazioni Dopo 15 anni scade la convenzione tra il comune e Seneca, la società di gestione di servizi legati ai cimiteri. E’ stata la prima in Italia e attualmente opera in 8 comuni Capaci e rispettosi Capaci e rispettosi

La situazione in Siria 3 9 7 11 14 17s2ew.carpi.chiesacattolica.it/carpi/allegati/467/NOTIZIE... · 2013. 10. 31. · 2 3 novembre '13 In XXXI Domenica del Tempo Ordinario Benedirò

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Suor Maria Ruth

L’abbracciodi Novi Pag.7Pag. 19

Vocazioni Pellegrinaggioa Santa Croce

Sabato 2 novembrecon il Vescovo

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 38 - Anno 28ºDomenica 3 novembre 2013

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

21PAGINA

PAGINA17PAGINA

Incontri

E’ ancoraprimavera?La situazione in Siriae nei paesi arabi

14

Giovani

Sport percrescereUn’esperienza educativae non solo agonistica

PAGINA11

Libri

Le stagionidella cucina366 pagine di ricette dellepazienti della Psico-Oncologia

PAGINA7

Donatori

Un benepreziosoI festeggiamentiper il 60° dell’Avis

PAGINA9

Aziende

Cambioin corsaUn nuovo socioper il rilancio della Zadi

S

EDITORIALEEDITORIALELe larghe intese vanno strette al Paese. Si premia ilgioco d’azzardo e si puniscono le famiglie con disabili

Politici o ragionieri

PAGINA3

Santi e defunti

Gioire insiemenella fedeE’ la festa di chi ci ha precedutonon c’entrano le zucche vuote

Luigi Lamma

ia chiaro nessun dietro front. L’attuale maggioranzache sostiene il Governo non ha alternative se nonquella di un voto anticipato con tutte le conseguenzeche questo comporterebbe sul versante economico

finanziario a causa della perenne instabilità politica. Pur inuna condizione di alleanza forzata tra partiti avversaridovrebbe prevalere il senso di responsabilità verso il benecomune assicurando una visione politica dei problemi edelle possibili soluzioni da adottare. C’è però la sensazio-ne di aver riconsegnato il Paese a dei tecnici o ancor peggioa dei ragionieri.Di fronte alla legge di stabilità ora in discussione inParlamento qualche dubbio emerge sulla sordità dell’ese-cutivo rispetto a situazioni da correggere perché rappre-sentano palesi atti di ingiustizia. Da qui l’appello anche ainostri Parlamentari a farsi parte attiva per sanare questeincongruenze.Si parte dal gioco d’azzardo, un’emergenza sociale ededucativa che in queste ultime settimane ha visto ilnostro giornale particolarmente impegnato nel sol-lecitare la mobilitazione delle istituzioni e delle

Suor Maria Ruth

AGENZIA ONORANZE FUNEBRISALVIOLI

Serietà e professionalitàin ogni nostro servizio

Attenzione e rispettoper la sensibilità religiosa

dei nostri clienti

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Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

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Sabato 2 novembrecon il Vescovo

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Tempodi assemblee

Associazioni

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Associazioni

Dopo 15 anni scade la convenzione tra il comune e Seneca, la società di gestionedi servizi legati ai cimiteri. E’ stata la prima in Italia e attualmente opera in 8 comuni

Capaci e rispettosiCapaci e rispettosi

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2 3 novembre '13

In

XXXI Domenica del Tempo Ordinario

Benedirò il tuo nomeper sempre, SignoreDomenica 3 novembreLetture: Sap 11,22-12,2; Sal 144; 2 Ts 1,11-2,2; Lc 19,1-10Anno C – III Sett. Salterio

L’evangelista Luca, Evangeliario di Ada (sec. VIII)

Dal Vangelo secondo Luca

quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stavaattraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo,capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era

Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché erapiccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire avederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse:«Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casatua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò,tutti mormoravano: «E’ entrato in casa di un peccatore!».Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, iodo la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato aqualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose:«Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché an-ch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti èvenuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

subito, perché oggi devo fer-marmi a casa tua”. Si noti ladelicatezza delle parole diGesù: non dice “scendi subi-to perché voglio convertirti”,bensì: voglio essere tuo ospi-te. Gesù sembra farsi biso-gnoso per avere, poi, la pos-sibilità di perdonare. L’ini-ziativa è di Gesù ed è gratui-ta, tuttavia si inserisce in unadisponibilità dell’uomo. L’in-contro con Dio è sempre altempo stesso un dono e com-pimento di una ricerca,esaudimento di un desiderio.Zaccheo desidera vedere Gesùe poi, interpellato, è prontoad accoglierlo (“in fretta sce-se e lo accolse in piena gio-ia”). L’incontro con Gesùcambia la vita di Zaccheo.Gesù veramente non dice nullaa Zaccheo ma questi com-prende: “Ecco, Signore, do la

metà dei miei beni ai poveri,e se ho frodato qualcuno, re-stituisco quattro volte tan-to”. Il pubblicano Zaccheodiventa così la figura del di-scepolo cristiano che nonlascia tutto, come invece al-tri chiamati, ma rimane nellapropria casa, continuando ilproprio lavoro, testimone peròdi un nuovo modo di vivere:non più il guadagno al disopra di tutto, ma la giustizia(“restituisco quattro voltetanto”) e la condivisione coni bisognosi (“do la metà deimiei beni ai poveri”). C’è ildiscepolo che lascia tutto perfarsi annunciatore itinerantedel Regno, e c’è il discepoloche vive la medesimaradicalità restando nel mon-do a cui appartiene.

Monsignor Bruno Maggioni

Vita della Chiesa

L’evangelista Luca descri-ve il personaggio Zaccheocon cura: è l’esattore capodella dogana di Gerico, zonadi confine della provinciaromana. Ha al suo servizio

dei dipendenti ed è molto ric-co. Gli esattori vengono con-siderati alla stregua dei pub-blici peccatori e i giudei os-servanti li evitavano ritenen-doli impuri. Zaccheo è un

Gesù e Zaccheo (XI sec.),Sant’Angelo in Formis

“caso difficile” anche per ilVangelo perché è molto ric-co. Nell’episodio preceden-te del giovane ricco Gesù hadetto: “E’ più facile che uncammello passi attraverso lacruna di un ago che un riccoentri nel regno dei cieli” (Lc18,25). Tuttavia c’è una dif-ferenza tra Zaccheo e il gio-vane ricco. Zaccheo vieneconsiderato da tutti come un

peccatore, ed egli stesso èpronto ad ammetterlo. Nonpuò affermare, come inveceil giovane ricco: “Tutte que-ste cose le ho osservate fin daragazzo” (18,21). Zaccheo èconsapevole di essere pecca-tore e sa di aver bisogno delperdono. Piccolo di statura,si arrampica su un albero pervedere Gesù, che lo scorge egli dice: “Zaccheo, scendi

Notizie - Settimanale della Diocesi di CarpiE’ possibile sottoscrivere l’abbonamento presso la sede di Notizie in via Don Eugenio Loschi (difianco al Duomo), mediante Bollettino postale c/c n. 15517410; Bonifico Bancario presso UNICREDITBANCA, agenzia Piazza Martiri, c/c IT 70 C 02008 23307 000028474092; presso la Parrocchia;negozio Koinè di Corso Fanti 42

Campagna Abbonamenti 2014Siamo capaci, nel campo della comunicazione, di portare Cristo,

o meglio di portare all’incontro di Cristo?Siamo capaci di comunicare il volto di una Chiesa che sia la “casa” per tutti?

Papa Francesco

E’ questa la missione di Notizie, essere un giornale che non nasconde la propria identità e si pone indialogo con le persone e con il territorio.

Quest’anno metteremo in campo nuove proposte per i lettori: la possibilità di leggere Notizie anche informato digitale e la presenza sui social network per entrare nelle piazze create dalla rete.

Progetti che potranno essere portati avanti solo grazie al sostegno di tutti gli abbonati e di tanti altriche ci auguriamo si vorranno unire al nostro cammino.

Sul prossimo numero di Notizie verrà inserito il bollettino di conto corrente postale per la sottoscrizionedell’abbonamento per l’anno 2014.

ORDINARIO EURO 48,00 • SOSTENITORE EURO 70,00 • BENEMERITO EURO 100,00

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33 novembre '13

don Aldo Buonaiuto *

er la sera del 31 ottobre,in molte città, si svol-gono Messe, veglie dipreghiera e adorazioni.

Tra queste citiamo l’iniziativastraordinaria La notte dei santia Roma nel teatro Orione conun concerto e l’adorazioneeucaristica presieduta damonsignor Domenico Sigalini,con il supporto della pastoralegiovanile della diocesi di Romae con la collaborazione dei mo-vimenti cattolici - l’omonimainiziativa si terrà anche a Tori-no presso la chiesa Gran Ma-dre di Dio - e Una luce nellanotte organizzata da ChiaraAmirante di Nuovi Orizzontiin diverse città italiane, oppu-re HolyWin, iniziativa con unaveglia di preghiera e Messapresso il Santuario della SantaCasa di Loreto con la Comuni-tà Papa Giovanni XXIII ed al-tri movimenti.I cristiani sono chiamati a vi-vere la festa di Tutti i Santi e lacommemorazione dei defunti.Queste due celebrazioni sonoper la Chiesa cattolica un ap-puntamento fondamentale del-l’anno liturgico. Il richiamodella festa dei santi, e l’ancorpiù sentita preghiera per i de-funti, sta subendo una forte crisidi partecipazione.Il fenomeno Halloween procu-ra confusione sostituendosi aimomenti liturgici significati-vi. I bambini, sempre piùfrastornati e bombardati daquesto evento, non conosconoo non sentono la festività diTutti i Santi. È necessario sol-lecitare gli insegnanti cattoli-ci, a partire da quelli di religio-ne, i catechisti, gli educatoridei tanti gruppi e movimentiecclesiali (sacerdoti compre-si) affinché si impegnino a raf-forzare la solennità cristiana.

Bisogna trovare il modo di farcomprendere che la partecipa-zione diretta ma anche indiret-ta ad Halloween promuove larealizzazione di un rito satani-co. I credenti che partecipanoalla festività di Ognissanti giàil 31 ottobre entrano nella grandesolennità con i primi vespridella liturgia. La famiglia cri-stiana fa festa ai testimoni del-la vita, della speranza, dell’amo-re anche esaltando dei segnivisibili in casa e ovunque siapossibile: accendere la luce,esporre le immagini dei santi, ifiori e tutto ciò che indica labellezza e la gioia della santitàin opposizione alle immaginisquallide di Halloween. È an-che importante non aderireneanche minimamente all’even-to commerciale, promuoven-do così il fallimento di questobusiness. In questi giorni i cat-tolici possono pregare il santorosario, far celebrare Messe inriparazione ai sacrilegi e a qual-siasi atto tenebroso e crimina-le. Le diocesi e le parrocchiepotrebbero officiare, anche in-sieme, i primi vespri dei Santiproprio per dare la giustarilevanza alle nostre celebra-zioni. Anche le veglie di pre-ghiera, l’adorazione eucaristica,le fiaccolate, le liturgiepenitenziali, le missioni gio-vanili nei pub e nelle discote-che contribuiscono ad una rin-novata evangelizzazione. Oc-corre divulgare, attraverso tut-ti i mezzi di comunicazione, ilmessaggio cristiano senza ti-more di essere “voce che gridanel deserto”: il cristiano nondeve temere di essere un segnodi contraddizione andandocontrocorrente, né deve desi-stere di fronte alle critiche dichi banalizza il pericolo diHalloween.* Servizio Antisette Associazione

Comunità Papa Giovanni XXIII

Copertina

VENERDÌ 1 NOVEMBRESOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

Cimitero di CarpiOre 10: Rosario - Ore 10,30: Santa MessaOre 15,30: Santa Messa celebrata dal Vescovo monsignorFrancesco Cavina e benedizione delle tombe

SABATO 2 NOVEMBRECOMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

Cimitero di CarpiSante Messe per i defunti delle parrocchieOre 9: Cibeno e S. GiuseppeOre 10: San Nicolò e San Bernardino RealinoOre 11: Cattedrale e San FrancescoOre 12: Corpus Domini e QuartiroloOre 15: Santa Messa per tutti i defunti

Chiesa della SagraOre 18.00, chiesa della Sagra, Santa Messa presiedutadal Vescovo per i Vescovi, i Sacerdoti e i Diaconi defunti

MirandolaPresso il cimitero urbano sarà celebrata la Santa Messaalle 10.30, a cui seguirà la benedizione delle tombe. Ifedeli defunti saranno ricordati anche nelle Sante Messedelle 8.30 (canonica del Duomo) e delle 18.30 (centro dicomunità in via Posta).

ConcordiaAl cimitero Santa Messa alle ore 9.30 e 11, nellatensostruttura parrocchiale alle 18.30.

San PossidonioSanta Messa alle ore 9.30, 11 e 15 nella cappella delcimitero. Sempre qui sarà celebrata una Santa Messa insuffragio di tutti i defunti venerdì 1 novembre alle 15.

NoviSanta Messa alle ore 8.30 (chiesa) e 10 (cimitero). Alle15.30 presso il cimitero recita del Santo Rosario e bene-dizione delle tombe. I fedeli defunti saranno ricordatianche nella Santa Messa prefestiva delle 18 in chiesa.

L’ANGOLO DI ALBERTO

P

San Bernardino Realino - CarpiUna vigilia in adorazione

In onore di tanti fratelli e sorelle che hanno già raggiun-to la gioia celeste, la viglia della Solennità di tutti iSanti, la Parrocchia di San Bernardino Realino invita alraccoglimento e alla preghiera con un’AdorazioneEucaristica Notturna, nella cappella della MadonnaPellegrina, dalle ore 21 del 31 ottobre alle ore 8 del 1°novembre.“I Santi contemplano il volto di Dio - scrive il parrocodon Alberto Bigarelli nell’invito - e gioiscono appienodi questa visione. Sono fratelli maggiori che la Chiesa cipropone come modelli perché, peccatori come noi,hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù. E’ veroche ovunque c’è la tendenza a sfruttare ogni festivitàreligiosa per scopi mercantili e che sono stati introdottielementi del paganesimo, infestandoci con maschere,spiritelli e zucche varie. Non è questa mentalità quella incui ci riconosciamo”.In diocesi di Carpi oltre a San Bernardino anche la Parroc-chia di Mirandola, e con essa altre comunità, organizzanogià da alcuni anni una “Festa della Vigilia di tutti i santi”con momenti animati per i bimbi e le famiglie.

In risposta ad Halloween con ilcoraggio di andare controcorrente

“HolyWin”: i Santihanno vinto!

Nella certezza della risurrezioneLa risurrezione di Gesù Cristo è il nucleo e il centro dellanostra fede. Come insegna con forza l’Apostolo Paolo:«Se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione,vuota anche la vostra fede» (1Cor 15, 14). I riti delleesequie cristiane, lo spirito di fede e di speranza che leanima sono da vivere e da comprendere nell’ottica dellaPasqua del Signore. Illuminati dal suo mistero, i cristianisono invitati ad affrontare la propria morte e quella deiloro cari non solo come una scomparsa e una perdita, macome un passaggio, un vero e proprio esodo da questomondo al Padre, verso il compimento definitivo e pieno,nell’attesa del giorno ultimo in cui tutti i morti risorgeran-no (cf. 1Cor 15, 52). Nella morte di ogni uomo si realizzainfatti una misteriosa comunione con la Pasqua di GesùCristo, che risorgendo dai morti «ha distrutto la morte»(2Tm 1, 10). Coloro che con il Battesimo sono già statiuniti alla vittoria di Cristo sulla morte, per camminare inuna vita nuova (cf. Rm 6, 3-5), nella loro morte corporaleportano a termine il cammino di incorporazione a Cristo,e a lui vengono affidati per divenire pienamente partecipidella risurrezione, nella certezza che nulla «potrà maisepararci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostroSignore » (Rm 8, 39). A questa grande verità mirano i riticristiani delle esequie, i quali accompagnano i tempi e iluoghi dell’esperienza della morte di ciascun fedele econfessano attraverso gesti e parole l’articolo di fede:«Credo la risurrezione della carne».

Conferenza episcopale italianaPresentazione del Rito delle esequie

Fiori della CaritàPer la festa di Ognissanti e la commemorazione di tutti ifedeli defunti, sono disponibili presso il Centro Missionario(via Milazzo 2/C), i cartoncini del Fiore della Carità il cuiricavato è a sostegno delle missioni.

In occasione della festività di Tutti i Santi perconsentire la consegna di Notizie agli abbonatientro la settimana il giornale è stato chiuso in

redazione lunedì 28 ottobre alle ore 20.

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53 novembre '13

Annalisa Bonaretti

n primato se l’è aggiu-dicato fin dall’inizioquando, il 1 marzo1998, è nato, primo

concessionario privato di ge-stione di servizi legati ai ci-miteri. Quindici anni e mez-zo dopo, esattamente il 31ottobre, scade la concessionee, a breve, ci sarà un bando digara che determinerà se saràancora Seneca – ServiziNecroforici Carpigiani – adoccuparsi del camposantourbano e dei nove frazionali ose subentrerà qualcun altro.“La nostra disponibilità a ri-manere finché non verràespletata la gara è fuori di-scussione – puntualizza PioRossi, presidente di Seneca,società partecipata da Cmb -. Il bilancio che posso fare èpositivo sotto tutti gli aspetti,da quello imprenditoriale aquello più personale. E’ statala prima esperienza del gene-re in Italia, direi che ce lasiamo cavata piuttosto bene.Anche se l’ultimo anno emezzo è stato particolarmen-te difficile e questo perchénon è affatto semplice farcapire alla gente che anche icimiteri sono stati toccati dalterremoto. Direi che ci siamoriusciti, ma ce n’è voluto, ditempo. Fino al 26 ottobre 2013,

Seneca: dopo 15 anni scade la convenzione tra il Comune e la societàdi gestione di servizi legati ai cimiteri. Nonostante le tante difficoltà affrontatenel dopo terremoto, il presidente Pio Rossi tratteggia un bilancio positivo

In attesa della gara

nei nostri cimiteri abbiamoavuto gente che lavorava an-cora per la coda del post si-sma. Le opere di migliora-mento e consolidamento si-smico sono state costose nonsolo sotto l’aspetto finanzia-rio”.Secondo Pio Rossi, il datoche ha cambiato i cimiteri inquesti anni è l’affermarsi del-la cremazione. Nessun cam-biamento causato dalla popo-lazione extracomunitaria chefa ormai parte integrante del-la vita della nostra città, sonoancora troppo giovani peravere inciso. “Un po’ comeaccadde con la prima immi-grazione proveniente dal Me-ridione – ricorda Rossi -, quan-do qualcuno moriva venivariportato al proprio paese d’ori-gine. E’ la stessa cosa per glistranieri, vogliono tornare acasa loro. L’aspetto che hacambiato i cimiteri è la cre-mazione. Nel 1998 – spiega –solo il 6% dei deceduti avevascelto la cremazione, nel 2012il 41%. Dato destinato ad au-mentare ancora – precisa -,ma non sarà una crescita infi-nita visto che, per una mediacittà come Carpi, dovrebbeassestarsi sul 45-50% mentre

nelle grandi città la percen-tuale prevista è oltre il 50.Questo vale al Nord, perchéda Roma in giù le percentualinon sono a due cifre e stannosotto il 10%. Non è una que-stione di spesa minore – spie-ga Rossi -, ma un vero e pro-prio cambio di mentalità. Lacremazione – sostiene – è piùrispettosa del defunto” e neelenca le ragioni; la sua espe-rienza gli permette di affer-mare che “dopo 30 anni nelloculo, molto spesso lamineralizzazione della salmanon è avvenuta. Le bare sonocome dei sacchetti di plasti-ca, contenitori ermetici chenon consentono la formazio-ne di enzimi che lavorano con

l’umidità. Poi – prosegue Rossi– anche l’assunzione di me-dicine e terapie come la chemioo la radio hanno un effettodeterminante inibendo la for-mazione degli enzimi. Sonotutti accorgimenti sanitari checi permettono di vivere di piùma che non consentono il pro-cesso di mineralizzazione.Così, al posto di un funerale,capita che se ne debbano ce-lebrare tre. Il primo natural-mente, poi se la salma non èmineralizzata, dopo trent’an-ni va rimessa in terra daicinque ai sette anni, ed è ilsecondo. A quel punto l’80%

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Copertina

USeneca gestisce le attivitàcimiteriali in sette Comunioltre a Carpi.Proprio in questi giorni staarrivando la lettera con ilbollettino per il pagamen-to delle luci votive. A cau-sa di un errore del centroinformatico fornitore delservizio, sul bollettino vieneriportato un importo di1.650 euro. Manca la vir-gola, essendo l’importocorretto di 16,50 euro.Gli utenti sono pregati dinon pagare e di aspettarel’invio del prossimo bol-lettino con lettera di spie-gazioni e scuse.

E’ in costante aumento -dai 2/3 iniziali ai circa 20dell’anno scorso - il nume-ro di richieste per lo spar-gimento delle ceneri. Puòvenire effettuato, all’inter-no del cimitero urbano, intre pozzi di dispersione,oppure fuori dall’ambitocimiteriale in prossimità delponte di San Martino Sec-chia”. Pratica fortementesconsigliata dalla Chiesa eche merita un serio appro-fondimento.

Per il cimitero urbano equelli frazionali è stato pre-visto un milione di euro diinvestimenti finanziati: 800mila euro del Fondo terre-moto, 200 mila di Seneca.Il 30 settembre 2013 è sta-to deliberato 1 milione 200mila euro (Fondo terremo-to), denaro che servirà perla messa in sicurezza delverde e per completare ser-vizi e cellette dove si met-tono le urne cinerarie.

La cremazione è meno co-stosa della tumulazione, siaggira sui 600-700 euro piùl’acquisto del feretro.Un funerale normale hacosti più alti; oltre al fere-tro, il solo loculo, per 30anni, ha un costo medio di1.500 euro, costo che variada un minimo di 900 a unmassimo di 3.200 euro.

Il tuo ritratto e quello dei tuoi cari

Un attimo... per sempre

Fiera d’Ognissanti

1 novembre

servizio ���������

gratuito(stampe escluse)

Pio Rossi

riprende il processo dimineralizzazione e dopo que-sto ulteriore lasso di tempo ifamigliari decidono per lacremazione o per la raccoltadei resti da mettere in unacassettina che verrà deposi-tata nell’ossario. E questo –ribadisce Pio Rossi – sarebbeil terzo funerale”. Sono sem-pre di più le persone che vo-gliono evitare questo iter –lungo e doloroso – e perciòoptano subito per la crema-zione. Cremazione che av-viene prevalentemente a Mo-dena, ma anche a Mantovasoprattutto quando riguarda iresti mortuari; infatti l’impian-to della città lombarda è con-siderato più idoneo.A Carpi, che ha un dato me-dio di sepoltura annuale chesi aggira sui 550 defunti, al-meno per i prossimi anni nonè previsto nessun impianto.L’atteggiamento nei confrontidella morte, secondo il presi-dente di Seneca, non è tantocambiato rispetto a una quin-dicina d’anni fa. Il mondointorno a noi sì, ma probabil-mente non quello dentro dinoionosce ancora come uni-versali certi valori e certi do-lori. “Rispetto ai nostri geni-tori – dichiara Rossi – la mor-te è un dato da mettere inconto, c’è la consapevolezzache la vita finisce con la mor-te, ma questo nulla toglie algrande rispetto che si prova

ancora davanti ad essa”. Dicerto, però, le abitudini sonocambiate: vengono meno levecchie generazioni, quelleche andavano anche quoti-dianamente a visitare i propricari nei camposanti. Adessoci si limita spesso a una visitafrettolosa per una qualchericorrenza o, più semplice-mente, al ricordo o a una pre-ghiera, perché “tanto lì c’èsolo un corpo”, sia che unocreda all’anima o che pensiche, dopo, è tutto finito. Lamorte, poi, è sempre piùospedalizzata e, anche perquesto, più lontana. Non è unbene. Personalmente non cre-do, come Rossi, che l’atteg-giamento di ieri e di oggi neiconfronti di ‘a livella, sia ilmedesimo, la percezione è chetutto sia più annacquato – piùliquido, per dirla comeBauman – e per questo sianomolte di più le cose che ciscivolano addosso. Mortecompresa. E se il grado diciviltà di una società si misu-ra anche da questo, non pos-siamo stare tranquillissimiperché, a mio modo di vede-re, è in continuo aumento ilnumero di persone che si al-lontana dalla morte. Fa paurae la nostra società, invece dicombattere la paura, la negao la evita. Dovremmo ricor-dare tutti la saggezza propriodi Seneca, ovviamente non lasocietà presieduta da Pio Ros-si, ma dal Seneca vero, quelLucio Anneo che, 2000 annifa, diceva: “Ci vuole tutta lavita per imparare a vivere e,quel che forse sembrerà piùstrano, ci vuole tutta la vitaper imparare a morire”.

La riapertura della chiesa è prevista per le festività dei defunti

Orari di aperturadel Cimitero di Carpi

In occasione della commemorazione dei defunti ilCimitero urbano di Carpi resterà aperto osservando iseguenti orari: martedì 29, mercoledì 30, giovedì 31

ottobre dalle ore 8,30 alle ore 18; venerdì 1, sabato 2,domenica 3 novembre dalle ore 8,30 alle ore 17.

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6 3 novembre '13 Copertina

iovedì 24 ottobre aRoma si è svoltol’incontro annuale

per i direttori degli ufficidiocesani e gli incaricatiregionali del settore, per ladiocesi di Carpi era presen-te Benedetta Bellocchio.“Con Papa Francesco – haaffermato monsignorDomenico Pompili, diretto-re dell’Ufficio nazionaleper le comunicazioni socialidella Cei - la comunicazio-ne è diretta e sembrasaltare la mediazione degliesperti per giungere senzafiltri alla gente. Sembrereb-be la fine del lavoro giorna-listico e invece è forse laspia di un modo nuovo dilavorare”

M.Michela Nicolais

A 50 anni dal decreto conci-liare Inter Mirifica, siamodi fronte “a un cambio d’epo-ca, non a un’epoca di cam-biamenti”, come dimostra larivoluzione dei media digi-tali: allora come oggi, però,gli strumenti della comuni-cazione sociale non sono “unfatto tecnico, ma una que-stione antropologica, dovela variabile umana apparedecisiva”. Un esempio pertutti: Papa Francesco, il cuisegreto “non sta nell’assun-zione di strategie comuni-cative particolari, ma nel-l’eloquenza della sua testi-monianza personale”. A trac-ciare un ampio affresco sucome è cambiata la comuni-cazione ecclesiale nell’ulti-mo mezzo secolo è statomonsignor DomenicoPompili, direttore dell’Uf-ficio nazionale per le comu-nicazioni sociali della Cei,aprendo l’incontro per i di-rettori degli uffici diocesanie gli incaricati regionali delsettore.

Comunicare senza filtriCon Papa Francesco, ha os-servato monsignor Pompili,“la comunicazione è diretta esembra saltare la mediazionedegli esperti per giungere sen-za filtri alla gente. Sembre-rebbe la fine della lavoro gior-nalistico e invece è forse laspia di un modo nuovo dilavorare, ispirato a un model-lo più relazionale”. Di qui lanecessità, per i media, di adot-tare il “paradigma rela-zionale”, che “è incentratosulla dignità della persona,dignità che la rende soggettodel diritto all’informazione ealla verità”. Un “modello”,questo, che “parte da una con-cezione del giornalismo inte-so come servizio di pubblicointeresse, finalizzato a stimo-lare l’agire libero dei cittadi-

ni”. Nell’era dei social me-dia, in altre parole, bisognaoperare per “la costruzione diun’opinione pubblica che fac-cia crescere il protagonismo,in primo luogo dei laici, e siallontani da una certa moda-lità informativa che, con ec-cessiva disinvoltura, assumei toni del gossip e della pole-mica, o l’intransigenza rigidadell’ideologia”.

Informarepiuttosto che apparire“Non c’interessa colpire imedia, ma capire i giornalistied essere capiti dai giornali-sti”, ha sintetizzato monsignorPompili, secondo il qualequello relazionale è “un mo-dello equilibrato il cui princi-pale obiettivo è quello d’in-formare rigorosamente piut-

tosto che apparire”. Aicomunicatori cattolici, “ciòche veramente interessa è cheogni apparizione sui mediaserva ad aumentare la com-prensione reciproca: non c’ènel modello bidirezionale l’an-sia di comparire a ogni costo.Ogni intervento è soppesatoper il suo valore e la sua effi-cacia nel contesto di una rela-zione a lungo termine”. Inquesta prospettiva, “l’attivitàdi comunicazione delle isti-tuzioni, Chiesa compresa, èutile a fornire criteri d’inter-pretazione e orientamento, perfavorire le scelte delle perso-ne”.

A servizio della gente“Nello spazio pubblico lacomunicazione ecclesiale deveessere a servizio della gente ecosì renderà un contributoanche alla società nel suo in-sieme”. Monsignor Pompiliè partito da questa afferma-zione, per assegnare ai diret-tori Ucs il compito di “ali-mentare e formare l’opinionepubblica”. “Predominio delpensare sull’azione; prioritàdella relazione sul risultato;lavoro strutturale e a lungascadenza”. Queste le tre indi-cazioni ai comunicatori cat-tolici, esortati a guardarsi dal“protagonismo” e a “crearepercorsi, più che occuparespazi”. “Non è tanto impor-tante quanto si ottiene daimedia, quanto quello che si èofferto”, ha detto monsignorPompili, che ha invitato i di-rettori degli Ucs a “crearerapporti stabili tra tutti glioperatori della comunicazio-ne” del loro territorio e a “col-tivare lo sforzo di un pensie-ro che per non essereformattato deve concedersispazi di riflessione”, in mododa “evitare il pret-a-porter,tanto seducente quanto inef-ficace”.

La comunicazione della Chiesa al tempo di Papa Francesco

Informazione e relazione

Nostro Tempo di Modena in digitale

Non intende sostituire il giornale cartaceo, ma ampliarel’offerta per rivolgersi a un pubblico ancora più vasto.“Nostro Tempo”, settimanale cattolico edito dal 1957dall’arcidiocesi di Modena-Nonantola, ha raccolto le sfidedelle nuove tecnologie con l’edizione digitale “NTExtra”,disponibile su computer e presto pure per tablet e smartphone,cui si affiancano i profili Facebook e Twitter e un canaleYouTube. “Nostro Tempo”, tra le testate Fisc, è “il primosettimanale che si lancia con decisione sulla strada deldigitale” con app per pc, tablet e smartphone, ha commen-tato il direttore Stefano Malagoli auspicando un ruolo daapripista e ricordando che “i giornali del Piemonte stannolavorando e arriveranno ad avere una app regionale a fine2013”, mentre “analogo processo si sta attivando proprioin questi giorni anche per le testate emiliano-romagnole”.

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

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PREVENIREE’ MEGLIO CHE CURARE

Perché è meglio prevenire che curare?Perché prevenire significa eliminare le cause delle ma-lattie, mentre curare significa intervenire tardi, quando lamalattia è già in atto e ha già prodotto danni al paziente.La “prevenzione” è una scelta di politica sociosanitariasicuramente semplice nell’ispirazione e complessa nellarealizzazione che ha, come fine primario, la salute degliuomini e delle donne di una comunità.Il tema della prevenzione è, purtroppo, spesso latente omolto marginale nelle negoziazioni con le controparti.Forse è proprio per la complessità di realizzazione diprogetti di prevenzione, ma è anche per il predominio diuna radicata cultura del “dopo”.Ciò avviene anche riguardo le catastrofi ambientali or-mai sempre più frequenti che si verificano nel nostropaese, con conseguenze mortali e con danni economicienormi; ma è soprattutto nella prevenzione delle malattieche si dovrebbe maggiormente caratterizzare il confron-to con gli enti locali, per una politica sociale e sanitariapiù attenta alla “persona”.A questo scopo, sono sicuramente necessari progetti di

collaborazione con tutte le istituzioni che si occupanodella persona, con le scuole, con le associazioni culturalie sportive, ma anche con le famiglie.Gli obbiettivi della prevenzione si raggiungono, infatti,solamente attraverso un generalizzato sistema di comuni-cazione/informazione ed una rete, già presente nei nostriterritori, di soggetti che possono svolgere un’efficaceazione educativa.Se il passare degli anni porta inevitabilmente con sé, perragioni del tutto naturali, l’invecchiamento del nostroorganismo, da cui nessuno è escluso, è altrettanto vero che

tante situazioni croniche possono essere evitate o, co-munque, ritardate nel loro insorgere seguendo, ad esem-pio, uno stile di vita alimentare corretto, attento e rispet-toso delle funzioni e capacità degli organi del nostrocorpo.Mangiare bene è sicuramente una grande soddisfazione,piace a molti, forse a tutti; ma i più importanti “guai” delnostro fisico sono causati da una “cattiva” alimentazio-ne: colesterolo, pressione, diabete.Viviamo e subiamo poi le conseguenze croniche cheprima o poi avvengono, sia a livello famigliare sia alivello sociale.La presenza di “cronicità” determina inevitabilmente uncondizionamento della vita famigliare di cui solitamentesi fa carico la donna; dall’altra, la società deve far frontead una richiesta assistenziale sempre più crescente cuinon riesce più a dare risposte adeguate soprattutto per ildiminuire delle risorse finanziarie disponibili.Le donne della FNP possono e debbono avere il neces-sario e dovuto protagonismo sindacale che possa render-le determinanti al cambiamento culturale necessario perpolitiche sociali e sanitarie del “prima”.

Rosanna CorghiCoordinamento Donne FNP

ontinua dalla primaC Politici o ragionieri

G

associazionismo. Già alcunesettimane fa si segnalava ilpericolo che all’interno deldecreto per la copertura fi-nanziaria necessaria per l’abo-lizione dell’IMU venisse ac-cordato un maxi condono alleimprese concessionarie delgioco d’azzardo. Purtroppol’ipotesi è stata confermata ecosì si premiano aziende che,oltre a gestire un’attività cheseppur legale produce effettidevastanti, hanno frodato ilfisco. Con un clausola di sal-vaguardia, prevedendo chemolte di queste aziende nonsarebbero state in grado dipagare, grazie alla quale lacopertura della rata IMU ver-rà ottenuta aumentando le

accise sui prodotti energetici.Quindi via l’IMU, graziati igestori del gioco d’azzardoma a pagare saranno sempre icittadini.Un altro fronte caldo riguar-da da vicino le famiglie condisabili gravi. La Commis-sione Bilancio della Cameraha bocciato per mancanza dicopertura l’emendamento in-vece approvato dalla Com-missione Affari sociali chesanava il paradosso della ri-forma Fornero in materia dipensione anticipata. Senzaentrare nei dettagli tecnici:nel conteggio dell’anzianitàdi servizio per godere dellapensione vengono esclusi ipermessi e i congedi fruiti dai

lavoratori per assistere i fa-miliari con grave disabilità(consentiti dalla legge 104).Anche in questo caso un gra-ve atto di ingiustizia e di in-sensibilità politica che parenon considerare quanto ripor-tano le statistiche ovvero chedue terzi delle persone congravi disabilità (70,1%) nonfruisce di alcun supportodomiciliare pubblico, valoreche sale all’83,2% nella fa-scia di età 11-64 anni. Allorachi si dovrebbe prendere curadi queste persone se non ifamiliari?Dettagli, si dirà, che appaio-no marginali rispetto ad unalegge di stabilità con l’ambi-zione di far uscire il Paese dal

tunnel della crisi e della re-cessione e sulla quale ognicategoria ha espresso riservee richieste di modifica river-sandole sul Parlamento. In-vece è qui che si fa la diffe-renza tra politica e ragione-ria. E’ qui che si pensa albene comune o a tutelare gliinteressi di pochi. Se prevar-ranno politica e bene comuneallora con buone probabilitàsi potranno emarginare i fau-tori dello sfascio pronti a but-tarsi nella bagarre di una nuovacampagna elettorale. In casocontrario meglio accettare lasfida e tornare a votare, forsequesta volta con le idee moltopiù chiare.

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73 novembre '13

Sabato 26 ottobre la professione solenne di suor Maria Ruth

Una risposta d’Amoreper sempre

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ella basilica dell’abba-zia Mater Ecclesiaesull’isola di San Giulioa Orta (Novara), una

rappresentanza della comu-nità di Novi, composta dafamigliari, amici e conoscen-ti commossi ed emozionati,ha accompagnato suor Ma-ria Ruth Malagoli nel gior-no più importante della suascelta di vita, quello dellaprofessione solenne.La cerimonia è stata presie-duta da padre EdmundPower osb, abate di San Pao-lo fuori le mura a Roma, cheha toccato i cuori dei presentiquando nell’omelia ha spie-gato che la vocazione mona-stica è una vera e propriaespressione dell’amore tota-le per il Signore. Cinque “stel-le” ha voluto simbolicamenteoffrire nella sua riflessione asuor Maria Ruth e allaconsorella suor Maria Noemi,che hanno pronunciato insie-me la professione solenne. Laprima stella, ha affermatopadre Power, “è Maria. Ilmonastero è sotto il suo pa-trocinio: Mater Ecclesiae.Nell’immagine dell’Annun-ciazione che cosa fa Maria?Lectio divina! Si vede sem-pre un libro accanto a Leinelle rappresentazioni artisti-che. La nostra vita monasticaè una mistica della parola; nelprofondo ascolto di ogni gior-no noi come Maria ‘incarnia-mo’ la parola, per partorire ilCristo nel nostro modo di vi-vere. Dunque la verginità èanche una maternità misti-ca”.La lectio divina è la secondastella, con cui “il cuore della

“Vi ringrazio tanto per avermi dato tutto quello spazio suNotizie, che onore! Grazie per il bene che mi avete dimo-strato, grazie per la comunione che sempre mantenete conme, “pecorella di Carpi a 400 km a nordovest”, ed ora -per immeritata grazia di Dio - Sponsa Christi... Posso solodire che ci penserà Lui, lo Sposo fedele, a ricambiarvil’affetto che avete per me in un centuplo di benedizioni,certamente! A tutti dico dal cuore: ascoltate la Parola delSignore, aprite a Lui il vostro cuore, mettetelo al centrodella vostra vita, tutto acquisterà un significato ed unaluce straordinari, e la vostra gioia sarà piena”.

Suor Maria Ruth

Sabato 26 ottobre la professione solenne di suor Maria Ruth

Gioia e commozioneLa Diocesi di Carpi era presente con 150 persone, tra adultie giovani, in particolare provenienti dalla parrocchia di Novi.Al termine della celebrazione è stato possibile incontrare suorMaria Ruth e molti hanno approfittato per salutarla personal-mente e scambiare con lei qualche parola, scattare fotografie.Alcuni dei ragazzi presenti erano acierrini seguiti da Veronicanella catechesi, o suoi coetanei e compagni di gruppo, per cuiè stata grande la commozione e la gioia di poterla abbracciare;hanno partecipato anche giovani di Carpi, in particolaredell’Azione cattolica in cui lei si è formata. Erano inoltrepresenti, tra gli altri, don Riccardo Paltrinieri, giovanesacerdote della Diocesi e amico di suor Maria Ruth e donMassimo Dotti originario della parrocchia di Novi; infinedon Silvano Rettighieri sacerdote e zio della religiosa, cheha vissuto con emozione la celebrazione, così come lo stessodon Ivano Zanoni. A ricordo di questo importante passaggiodella sua vocazione, il gruppo di Novi ha donato a suor MariaRuth un crocifisso in legno.“Avevo paura di non riuscire a salutarla – osserva RaffaeleFreddi, giovane della parrocchia – e invece lei era felicissimadi poter vedere tutti ed è stato molto bello parlare con lei sepure per brevi istanti; abbiamo potuto farle qualche domandae lei ci ha parlato della sua vita all’interno del monastero,condividendo con noi anche il racconto dell’amicizia consuor Maria Noemi. Non a caso, ci ha spiegato, la MadreBadessa ha scelto per loro nomi che hanno un legame profon-do, come ci insegna il libro di Ruth: così è stato per le dueragazze che, pur tanto diverse di carattere, sono cresciutedentro a questo cammino comune, prima con la professionesemplice e oggi con quella solenne e definitiva. Ci ha inoltreinvitati a ritornare per incontrarla, anche come singoli opiccoli gruppi”.“Radiosa come non mai, suor Maria Ruth ha abbracciato eringraziato tutti – raccontano alcuni parrocchiani, tra gliadulti che hanno accompagnato la famiglia in questo momen-to – e alla fine ha detto ai presenti poche ma fondamentaliparole: ‘Ho atteso e desiderato tanto questo giorno ed èarrivato in modo del tutto naturale’. E’ sembrata a moltisilenziosa – osservano – ma è questa la caratteristica delluogo in cui adesso vive. Il silenzio e il senso di sospensionedal tempo e dal mondo è la prima sensazione che si provaquando si scende dal traghetto per avviarsi verso il monaste-ro”. Silenzio, osservano, ma non vuoto, perché il tempo e lospazio sono vissuti secondo una dimensione diversa da quelladel mondo esterno. Come dice la Madre Badessa Anna MariaCànopi: ‘Qui il tempo è kairos, non kronos. È tempo di grazia,non cronologico’. “Ci vengono in mente anche le parole delsalmo 65, ‘Per Te il silenzio è lode’: l’aureola di lode e amoreal Signore che pervade quel luogo ci ha fatto compagniaanche nel viaggio di ritorno verso casa, consapevoli – conclu-dono – di aver avuto il privilegio di ‘vedere’ l’Amore vero,quello che è per sempre”.

B.B.

Una risposta d’Amoreper sempre

monaca viene plasmato dallaparola di Dio. Il cantogregoriano è la musica dellalectio”. Terza stella è l’esta-si, ovvero l’uscire da se stes-si, dai legami famigliari, perabbracciare “un nuovo con-testo famigliare, quello dellacomunità monastica, che ri-chiede la castità, cioè il di-stacco necessario da ogni af-fetto per amare puramenteDio”. La quarta stella è la“dilatatio cordis”, “della quale- ha sottolineato padre Power- parla San Benedetto nel pro-logo alla Regola. Tramitel’ascolto e l’obbedienza ilcuore si dilata e si entra nellaPassione del Signore”. Infinela quinta stella, il misteropasquale. “La morte misticaa noi stessi - ha concluso -diventa la felice porta del cie-lo. Tramite la passione e lacroce di ogni giorno trovia-mo le delizie indicibili dellarisurrezione”.Momento particolarmentetoccante è stata la consegnaalle due religiose dei “simbo-li” della vita monastica: il santoabito corale e il velo nero, chesostituisce quello bianco dichi è ancora novizia; l’anel-lo, simbolo nuziale e dellafedeltà a Cristo; e infine illibro della “liturgia horarum”,fondamento della preghieradelle monache benedettine.Assistere alla professionesolenne di suor Maria Ruth èstato un momento unico,irrepetibile, di profonda co-munione di preghiera: prota-gonista della giornata l’Amoredel Signore, vivo e presenteinsieme alla consapevolezzache chi si offre a Lui per sem-pre, riceve una traboccanterisposta d’Amore per sem-pre!

N

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93 novembre '13

Il futuro ritrovato

CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

ra il 1962 quando An-tonio Zavatti ed EnzoDiacci, due dipenden-

ti della Magneti Marelli, die-dero vita alla Zadi, appuntoacronimo dei due soci. Suc-cedeva così, a quei tempi: lefabbriche – perché allora sichiamavano fabbriche – as-sumevano il nome, quindil’identità, di chi aveva datoloro vita. I due produsseroper la ditta che avevano appe-na lasciato quello che sape-vano fare, stampi. Poco dopo,al posto di Zavatti, subentròun socio finanziatore, BrunoConti, ma il nome della dittarimase lo stesso. Zadi si posepresto sul mercato comefornitore di serrature perPiaggio, per diventare velo-cemente leader nel campodelle serrature per motocicli.La svolta è negli anni ‘80 conl’ingresso in azienda di AldoQuintavalla, genero di Con-ti; con lui Zadi si aprìall’internazionalizzazione. Unsuccesso dopo l’altro fino al

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Zadi cede l’80% a Bruno Generators di GrottaminardaResta Aldo Quintavalla con il 20%

2008 quando la crisi interna-zionale coincide con pesantiinvestimenti fatti dall’azien-da che, così, va in seria diffi-coltà.Ma Quintavalla non si è maiarreso, ha portato avanti conla determinazione di un ma-stino trattative non andate abuon fine con più realtà. In-somma, ogni strada possibilel’ha percorsa, purtroppo sen-za successo, finché non è ar-rivato Bruno Generators, grup-po con sede a Grottaminardain provincia di Avellino.Si vede che tra noi e loro c’èun certo feeling visto che Carpiè gemellata con la cittadinacampana e adesso questo le-game solido che deriva dauno zoccolo duro di immi-grati negli anni Sessanta eSettanta è reso ancora più forteda questo intervento industria-le. Che è, diciamolo, in dire-zione inversa da come ce lo sipotrebbe aspettare – da Sud aNord -, ma questi sono ormaivecchi pregiudizi e chi se neimporta se vengono salvaguar-dati i posti di lavoro: 160 aCarpi e una quarantina aJolanda di Savoia in provin-cia di Ferrara. Vanno poi ag-giunti quelli dell’azienda diMilano e di quella in Germa-nia per un totale di circa 300posti.La svolta è stata l’ottobre scor-so quando, ricorda RenatoBruno, quarantaduenne allaguida del gruppo diGrottaminarda, “il dottorBaldi, commercialista diReggio Emilia che stimomolto, mi ha chiesto di visita-re la Zadi. Senza il suo inter-

vento non avrei mai potutofare questo investimento”.Doveva essere una semplicevisita, più o meno di cortesia,è stato un nuovo inizio. “E’stata una decisone basata sul-la fiducia – commenta Bruno– e sicuramente c’è pure unpizzico di quella follia tipicadi chi fa impresa. Zadi man-terrà completa indipendenza,il gruppo Bruno mette a di-sposizione 15 milioni di euro.Il vantaggio per Zadi è sicu-ramente la solidità finanzia-ria di cui gode il mio gruppoe una rete di conoscenze e

clienti importanti. Noi abbia-mo voglia di fare le cose, e difarle bene. Se mi avesserofatto vedere solo i bilanci nonavrei mai e poi mai pensato aun’acquisizione, ma il dottorBaldi ha saputo muoversi conintelligenza, mi ha fatto visi-tare l’azienda e non potevoche rimanerne bene impres-sionato. Zadi ha un valoreaggiunto che va riportato insuperficie, sappiamo che nonsarà una cosa semplice masiamo abituati alle sfide. Vede– prosegue Renato Bruno – ilmomento storico che sta at-

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Bruno Generators, una sto-ria analoga a quella di Zadi,anche se più recente. Fon-data nel 1977 come dittaindividuale Bruno Antonio,era una piccola realtà che sioccupava di rivendita di ri-cambi, attrezzature agrico-le e accessori per l’irriga-zione. Immediata e costan-te l’espansione tanto che,dopo appena pochi anni, laBruno Antonio diventa unpunto di riferimento per ilsettore delle macchine agri-cole. Nel 1984, più o menoin parallelo con l’ingressodi Quintavalla in Zadi, na-sce la Bruno snc e nel 1994una sua costola, la Bruno srlproduce gruppi elettrogenie impianti speciali per laproduzione e distribuzionedi energia elettrica.Dal 2001 al 2005l’acquisizione di realtà in-dustriali che ne amplianonotevolmente la dimensio-ne e ne fanno un gruppo convarie filiali. “In Italia e al-l’estero – precisa RenatoBruno -; ma a differenza ditanti altre imprese, noi al-l’estero abbiamo solo sedidistributive, la produzioneabbiamo voluto mantenerlatutta in Italia”.

La Zadi ha avuto una forteristrutturazione e solo cosìsi potrà salvare; anche l’Ita-lia ne avrebbe bisogno. Unparadosso – che come tuttii paradossi è portatore diverità – lo offre AldoQuintavalla che propone“l’annessione del nostroPaese al Vaticano. I politi-ci a casa, l’Italia ammini-strata da papa Francesco,dai cardinali e dai vescovi.Sono sicuro che saprebbe-ro farsi sentire in Europa.Papa Francesco che va inGermania con la Merkelche gli bacia l’anello…”.Il Papa venuto “dalla finedel mondo” saprebbe farsiascoltare. E rispettare. Ba-sta avere fede. Saremmoun grande Paese, se solonoi ci credessimo per pri-mi.

“La produzione di auto in Italia è scivolata al 1960; non vameglio per le moto, settore dove sono scomparsi quasi tuttii produttori, a parte il gruppo Piaggio e la Ducati. Ilmercato domestico, ma anche quello europeo, è crollato:in Europa si è passati da una produzione annuale di 1milione e 600 mila veicoli a 400 mila, e questo nel giro dipoco più di una decina d’anni. Diversa la situazione nelresto del mondo, la sola Honda produce 25 milioni diveicoli a due ruote all’anno. La verità – conclude AldoQuintavalla – è che il mondo è cambiato e noi europeifatichiamo a conoscerlo, riconoscerlo, accettarlo”. La solaIndonesia ha 240 milioni di abitanti, insieme a Vietnam eMalesia raggiunge un mezzo miliardo di persone. Chevanno in bicicletta, e sognano un motorino o una moto.

traversando l’Italia è una sor-ta di Medio Evo culturale. Ilnostro Paese è prigioniero diuna mancanza di fiducia pe-nalizzante; c’è la convinzio-ne che le cose non si possanopiù fare in Italia ma solo al-l’estero e le assicuro che fareimpresa diventa sempre piùdifficile, ma non impossibi-le. Su Zadi siamo realisti: irisultati li avremo a mediotermine”. Che poi significada un minimo di tre a un mas-simo di cinque anni.Dopo diversi passaggi, Bru-no avrà l’80% di Zadi, il re-stante 20% rimane nelle manidi Aldo Quintavalla, attual-mente presidente, prossima-mente amministratore dele-gato. Il concordato preventi-vo in continuità richiesto dal-l’azienda e accolto dal tribu-nale nel gennaio 2013 sfociain un’omologa prevista il 22novembre, poi occorre aspet-tare i 60 giorni perl’omologazione definitiva deltribunale per il concordato.Quintavalla può dirsi soddi-sfatto: pazienza e tenacia han-no dato i frutti sperati – emeritati -. Il 98% dei creditoriha accettato le proposte del-l’azienda che, così, potrà con-tinuare la propria attività.Fallimento evitato.“Il piano concordatario perpagare i creditori ha dei tem-pi che – precisa Quintavalla –vanno dai 12 ai 24 mesi”.Adesso non resta che rispet-tare il piano concordatario.“Con Bruno le cose si stannostabilizzando – osservaQuintavalla; il gruppo è mol-to serio, le persone altrettan-

to. Se lo guardiamo in termi-ne di continuità aziendale, lasituazione è positiva. Stiamoriavendo la fiducia dei clien-ti; siamo nella fase di rilancio:si cominciano a vedere pro-getti nuovi che porterannonuovi ordini”. Incrociamo ledita – una fabbrica è dei tito-lari ma anche della comunità-, ma soprattutto crediamonell’impegno di Quintavallae di Bruno. La settimana scorsail primo era in Canada, il se-condo in Asia, la prossimanon sarà così diversa. Il mer-cato va cercato là dove è, solocosì si può immaginare di ri-dare futuro a un’azienda e aun Paese.

Aldo Quintavalla

Renato Bruno

Il futuro ritrovato

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Il 60° anniversario dell’Avis

Solidarietà premiatan anno importante perla sezione carpigianadell’Avis, che celebrai 60 anni di attività. I

festeggiamenti sono iniziatiufficialmente venerdì 18 ot-tobre con “il concerto perl’Avis” presso il circolo Gra-ziosi, dove si è esibita l’or-chestra dei Fiati dell’istitutoVecchi-TonelliDomenica 20, sempre pressoil Graziosi, si è svolta la “Fe-sta del donatore” per lapremiazione dei soci bene-meriti. Alla presenza del sin-daco Enrico Campedelli edell’assessore AlbertoBellelli, del presidentedell’Avis provinciale Mau-rizio Pirazzoli, sono stati as-segnati i diplomi e le meda-glie a ben 741 donatori, inbase all’attività donazionalee alla fedeltà associativa.

“Proseguono a buon ritmo ilavori per la nuova sede – haspiegato il presidente FabioMarani - e con il nuovo annopotremo trasferirci”. Il presi-dente ha sottolineato ancheun incremento dei giovani:

“La campagna informativanelle scuole è positiva.Dall’Itis sono arrivati 48 nuovisoci, ciò garantisce ricambiogenerazionale”. Proprio ai gio-vani è stato destinato un pre-mio speciale: un ‘diploma’,

per ringraziare quel gruppodi volontari, alcuni dei qualianche donatori, che hannocollaborato nella preparazionedi varie attività.

Maria Silvia Cabri

Cantina di Santa CroceUna variante in consiglio comunale

Il consiglio comunale nella seduta di giovedì 24 ottobre hadiscusso vari provvedimenti tra cui uno riguardante la Can-tina di Santa Croce.Il consiglio ha approvato l’adozione di una Variante speci-fica minore al Prg vigente: la Cantina di Santa Croce hachiesto la modifica della destinazione d’uso di una zonaadiacente al suo impianto, da agricola periurbana a produt-

tiva, per poter ristruttu-rare il ciclo produttivodella Cantina stessa ga-rantendo nuovi e più altilivelli di qualità: prestola Cantina invierà allaUnione Europea la ri-chiesta di un finanzia-mento specifico propriosu questo intervento diampliamento, da millemetri quadrati di super-ficie totale.Dopo gli interventi di Losi(C5S) e Andreoli (PdL),ambedue critici su alcu-ni aspetti di merito e dimetodo relativi a questadelibera, il consiglio havotato all’unanimità (uni-co astenuto Losi) la Va-riante.

U

Cantina di Carpi e SorbaraSoci bolognesi da Bazzano

Dopo le fusioni degli anni scorsi, la Cantina di Carpi eSorbara ha recentemente firmato un accordo con una coope-rativa costituita da 129 ex soci della Cantina sociale diBazzano. Questa cooperativa, che si chiama Samodia (ilpresidente è Bruno Azolini, il vicepresidente Alan Caselli),si è associata alla Cantina di Carpi e Sorbara, alla quale hacominciato a conferire le uve dei soci che prima conferivanoa Bazzano; si tratta di circa 17 mila quintali di uva.Grazie a questa operazione, anticipata lo scorso mese daNotizie, che non è una fusione né un’incorporazione, lacooperativa guidata da Fausto Emilio Rossi aggiunge allasua gamma il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e ilPignoletto dei Colli Bolognesi. Intanto la Cantina di Carpi eSorbara ha concluso la vendemmia: quest’anno i soci, com-presi quelli reggiani, mantovani e bolognesi, hanno conferitocomplessivamente quasi 500 mila quintali di uva.

Fausto Emilio Rossi , Bruno Azolini, Alan Caselli

Lauro Coronati, vicepresidentedella Cantina di Santa Croce

AlicePrevenzione al Borgogioiso

Il 26 ottobre scorso l’at-tività preventiva dell’ictusorganizzata da AliceCarpi presso il centroc o m m e r c i a l eBorgogioioso ha avutoun successo oltre ogniprevisione con oltre 400persone controllate neivalori di glicemia,colesterolo, pressione arteriosa con consigli medici da partedei sanitari dei reparti Neurologia e Medicina Riabilitativadell’ospedale Ramazzini.Da segnalare la crescente partecipazione di etnie diverse aquesti controlli di prevenzione ictus.Il presidente di Alice Carpi Maurizio Calestrini ha manife-stato la propria soddisfazione: “Dopo questa giornata cosìpositiva ora Alice si concentra per la migliore riuscita dellospettacolo con il gruppo satirico-musicale Banda Osirispresso il cinema Corso in coincidenza della Giornata Mon-diale dell’Ictus il 29 ottobre. Sarà una ulteriore occasione disensibilizzazione favorita dal richiamo di questi bravi artisti.Mi preme esprimere il ringraziamento a tutti i volontari,medici, sanitari, enti e organi di informazione che hanno cihanno aiutato”.

Acqua nelle scuoleLinee guida per la sperimentazione

La home page del sito dell’Unione delle Terre d’Argine (e lasezione Acqua, tracce di amianto di Carpidiem) propongonoda oggi il documento con le linee guida per la sperimentazionenei servizi educativi e scolastici di Carpi dell’utilizzo dell’ac-qua in bottiglia, dall’11 novembre al 31 gennaio 2014, acarico totalmente dei genitori per quello che riguarda costi,organizzazione logistica e stoccaggio. Sempre sul sito ilmodulo per la richiesta che i genitori interessati devonocompilare per ottenere che il loro figlio possa sperimentarequesta possibilità.

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113 novembre '13

Ricette di vita

Cultura e Spettacoli

APPUNTAMENTI

Annalisa Bonaretti

n realtà, il libro è natomolti anni fa: tutte lesere, negli incontri di

Angolo, Associazione Nazio-nale Guariti O Lungo-viventiOncologici, si parlava di cu-cina, ci raccontavamo cosaavevamo mangiato. All’ini-zio abbiamo pensato a unadispensa, una cartellina in cuiognuna metteva le sue ricet-te, poi siamo arrivate qui, aquesto libro di ricette, 366pagine… L’idea del libro hacominciato a farsi strada dueanni e mezzo fa, il terremotoha allungato i tempi”, osser-va Dania Barbieri, psicolo-ga che, con il contributo diAmo, Associazione MalatiOncologici, svolge la propriaattività presso il centro diPsico-Oncologia diretto daMaria Grazia Russomanno.Il volume dal titolo suggesti-vo La quinta stagione è divi-

Un libro di cucina scritto dalla psicologa Dania Barbieri e da un gruppo di pazientidel Centro di Psico-Oncologia diretto da Maria Grazia Russomanno

so per capitoli, in ognuno imenu dedicati alle quattro sta-gioni, almeno otto ricette perogni sezione (antipasti, pri-mi, secondi, dolci), poi c’è laquinta satgione, quella dellericette del cuore. “Ricette –sottolinea Dania Barbieri –delle occasioni speciali, ri-cette dell’infanzia oppuredonate da un’amica o di cibiche si assumevano durante lachemio. Il libro è sì di cucina,ma è soprattutto un percorsoche, voglio precisarlo, per lemie donne non è stato facile.L’idea portante non era quel-la di realizzare uno dei tantilibri di cucina o con ricettebuone per la salute o di modaadesso, era un progetto cora-le della Psico-Oncologia. Lasua valenza era e rimane lariprogettazione della propriaesistenza; ha lo stesso spiritodi Libere di vivere! uscito al-cuni anni fa, cioè parla dellavita e anche della malattia. Ilcibo – prosegue Dania - ènutrimento e non solo delcorpo, è condivisione, è que-sto che volevamo emergessedal nostro libro”. Un librospeciale e non perché scrittoin un ambito sanitario, maperché queste donne, a ragio-ne, credono che il benessere ela salute non si trovino iningredienti specifici o cottu-re speciali, ma nell’equilibrio.Come spiega Barbieri “equi-librio significa non snaturar-si, non complicarsi troppo lavita con prodotti e prepara-zioni distanti dalle nostreabitudini, non privarsi di pia-ceri quali un po’ di vino oqualche dolce ogni tanto. Pernoi quello che ‘fa bene’ nel-l’alimentazione è sapere quelloche si mangia, cercare gli in-gredienti di stagione e delluogo, ed accompagnarli con

il piacere della condivisione,della creazione, dellaconvivialità. Sono stati co-munque inseriti i suggerimentidella dietista e dello chef, senzasoffermarci su apportinutrizionali o calorici, e an-che i consigli della sommelier.Tutto questo per godere inpieno l’esperienza del piace-re della tavola”.Otto le autrici protagoniste:oltre a Dania Barbieri, EvaAltimani, Luciana Cavazza,Luciana Iotti, Lina Stefani,Giuliana Trenti; poi LinaCigarini e Paola Torricelli,che purtroppo non ci sonopiù. Ed è soprattutto a loroche il libro è dedicato.Come racconta Dania, le ri-cette sono state tutte, ma pro-prio tutte, provate dal gruppodi cuoche-scrittrici; sono cir-ca 200, una bella scorpaccia-ta d’amore e condivisione!Ciò che fa del libro un lavoroterapeutico è la presenza del-la quinta stagione che dà iltitolo.“In questa sezione – ricordaDania Barbieri - ci sono quel-le ricette che non hanno una

stagionalità specifica, se nonquella dei sentimenti, del cuo-re. Scelte perché significanoqualcosa per ognuna di noi:sono consolatorie, cucinate perpremiarci o tirarci su di mo-rale o per fare un regalo aduna persona cara; sono spe-ciali perché legate ad un ri-cordo, ad un momento parti-

“I

GIORNODELL’UNITA’NAZIONALELunedì 4 NovembreCarpi – Sedi varieGiornata dedicata all’Unitànazionale e alla celebra-zione delle Forze armate.

Alle 10.30, presso la cripta della cappella del cimi-tero, deposizione di una corona d’alloro a ricordodei Caduti di tutte le guerre e benedizione dellalapide.Alle 11.00 ritrovo autorità, rappresentanti delle as-sociazioni e cittadini davanti al Municipio, e depo-sizione di corone.Presenti il sindaco Enrico Campedelli, e il senatoreStefano Vaccari. La cerimonia sarà accompagnatadalla Banda “Città di Carpi” con la partecipazionedel Coro dei bambini delle classi terze della scuolaprimaria Verdi.Alle 12,00 presso la Sagra, Santa Messa officiatada don Ivo Silingardi a suffragio dei caduti ditutte le guerre, con particolare pensiero per iCaduti in Missione di Pace

GUARESCHI E LAURENISEGNI DAI LAGERFino a domenica 17 novembreCarpi - Sala Cervi di Palazzo PioIn occasione del 70° anniversario dell’8settembre 1943, prosegue la mostra“Guareschi e Laureni - Segni dai lager”,

testimonianze di due internati militari a cura di Francesco Faite Anna Krekic, in collaborazione con la Fondazione ex CampoFossoli e il Civico Museo della Risiera di San Sabba (Trieste).Apertura: sabato e festivi ore 10-13 e 15-19. Info: tel. 059688272; [email protected]

ORA D’ARTENovembre - DicembreCarpi - Musei di Palazzo PioVari appuntamenti per conoscere le bel-lezze di Palazzo Pio. Domenica 3 novem-bre e 1 dicembre, dalle15 alle 19, visitaall’affresco Il Guerriero del Palazzo, in-gresso gratuito. Domenica 3 novembre,

alle 16 e alle 17.30, Le pagine dell’Amore cieco. Letture enarrazioni di Simone Maretti, introduzione storico-artistica diTania Previdi. Su prenotazione per gruppi di 25 persone.Domenica 1 dicembre, alle 17 visita guidata a Il Palazzo deiPio. Sette secoli di architettura e arte. Ingresso gratuito.Domenica 22 dicembre, alle 17, Sacre conversazioni, visitaguidata con musica, a cura di Elena Luppi. Ingresso gratuito.

I suggerimenti di Martina

Martina Toschi, biologanutrizionista, a lei il gruppettodi cuoche-scrittrici ha sot-toposto le ricette.Il giudizio? In generale buo-no, ma soprattutto MartinaToschi ha pensato che nonandassero snaturate troppo,altrimenti sarebbero diven-tate un’altra cosa.Per questo motivo ha datosolo alcuni suggerimenti ge-nerali, che si possono segui-re in ogni momento. Adesempio, per le ricette salatesostituire alla farina 00 del-le farine meno raffinate comele integrali, le semintegralio la 0.Per le ricette dolci sostituireallo zucchero il miele (l’ide-ale sarebbe il malto d’orzo,il malto di riso), oppure metàdose di miele e metà di zuc-chero grezzo.Al posto di addensanti comefecola di patate o altro, per-ché non provare il kuzu, unaradice leguminosa con fun-zione addensante?Dove è possibile sostituireil burro con l’olio (anche neidolci, magari preferendo inquesto caso oli dal saporenon troppo spiccato); valu-tare se la panna può essere,in alcune ricette, sostituitada latte o besciamella.Evitare il più possibilewürstel, carne in scatola opesce in scatola; evitare ilpiù possibile ricette caratte-rizzate solo dalla presenzadi grassi saturi( f o r m a g g i o + p a n n a +burro+parmigiano).Preferire dolci che conten-gano molta frutta (torta dimele, crostate....) con le pic-cole sostituzioni accennate.

colare, che ci fa ridere o pian-gere, che ci emoziona sem-pre. Fare riemergere le me-morie ed i racconti del comee perché sono nate e comemai hanno conquistato quelposto speciale nei nostri cuo-ri è stata la vera sfida ed ilgrande piacere: una sorta dibiografia in cucina, a volteallegra a volte dolorosa, sem-pre costruttiva per larielaborazione della propriastoria di malattia e soprattut-to di vita, nella quale ognunasi è mostrata apertamente econ fiducia. Il risultato diquesto lavoro è nei raccontiche accompagnano le ricette.E che oggi siamo felici dicondividere con tutti coloroche vorranno leggere il no-stro libro che, per noi, è statoun cammino di conoscenzareciproco e di condivisione.Ognuno degli oggetti sullapanchina raffigurata in co-pertina rappresenta una di noi,il suo momento di vita e quel-lo che vuole dire di sé... In-sieme siamo su questo sen-tiero ed insieme vi invitiamoa percorrerlo con noi!”.

I consigli di Carlo

Carlo Gozzi, chef del risto-rante “L’incontro” di Carpi,alle ricette ha regalato qual-che segreto.Carlo ricorda con tanto pia-cere, altrettanto affetto e unasorta di riconoscenza questesignore, la loro voglia di daree di fare.“Un giorno come un altro –rammenta - mentre tagliavole verdure a julienne e lemettevo nel ghiaccio per far-le diventare croccanti, suonail telefono. “Pronto?” e unavoce mi risponde, “Salve,sono Dania, la psicologa del-l’ospedale di Carpi”. Mi vie-ne quasi un colpo, e mi chie-do in pochi secondi cosa pos-sa aver combinato per rice-vere questa telefonata. Latesta era in confusione, nonriuscivo a capire bene leparole che arrivavano al mioorecchio, ma la parola ‘cuci-na’ mi fece rilassare di colpoe così capii che mi stava invi-tando ad un incontro con lepazienti del Dho per parlaredi cucina. Arriva il giornodell’incontro ed eccomi fi-nalmente al Centro di Psico-Oncologia dove sono statopresentato alle ragazze e inquel momento i timori cheavevo sono svaniti nel nullaper lasciare spazio al profu-mo che si respirava di ener-gia positiva che tutte quellepersone emanavano.So che chi attraversa un mo-mento di difficoltà tende adisolarsi ma so anche che c’ètanta gente dentro all’ospe-dale, nelle famiglie, amici econoscenti pronti a dare illoro cuore per ricevere tuttal’energia che serve per oltre-passare gli ostacoli.Brave, ottime ricette”.

TANTI LIBRI PER AMOMese di novembre

Carpi – viale G. Fassi, 11/EPresso L’Angolo, il nego-zio solidale di Amo (Asso-ciazione Malati Oncologici),il mese di novembre saràdedicato ai libri, nuovi e usati,di generi diversi (narrativa,gialli, arte, fumetti, etc.), conla presenza di scrittori loca-li. L’Angolo raccoglie fon-di per i progetti a favore deimalati oncologici mediantel’offerta di articoli donatida ditte e privati e di manu-fatti prodotti dai laboratoricreativo-terapeutici dei pa-zienti.Info: www.associazionemalationcologici.org

Ricette di vita

A sinistra Dania Barbiericon le autrici

Sabato 9 novembre alle 17presso le Ferrovie Creative(via Due Ponti 25, Carpi)

verrà presentato il libro chepotrà essere acquistato con

un piccolo contributo

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12 3 novembre '13 Copertina

In cammino con Papa Francesco

are famiglie! Buonasera e benve-nute a Roma! Avetevoluto chiamare que-

sto momento “Famiglia, vivila gioia della fede!”. Mipiace, questo titolo. (…)Il Signore conosce le no-stre fatiche: le conosce! Econosce i pesi della nostravita. Ma il Signore conosceanche il nostro profondo de-siderio di trovare la gioiadel ristoro! Ricordate? Gesùha detto: “La vostra gioiasia piena” (Gv 15,11). Gesùvuole che la nostra gioia siapiena! Lo ha detto agli Apo-stoli e lo ripete oggi a noi.Allora questa è la primacosa che stasera voglio con-dividere con voi, ed è unaparola di Gesù: Venite ame, famiglie di tutto il mon-do - dice Gesù - e io vi daròristoro, affinché la vostra

gioia sia piena. E questa Pa-rola di Gesù portatela a casa,portatela nel cuore, condivi-detela in famiglia. Ci invitaad andare da Lui per darci,per dare a tutti la gioia. (…)Chi si sposa nel Sacramentodice: “Prometto di esserti fe-dele sempre, nella gioia e neldolore, nella salute e nellamalattia, e di amarti e onorar-ti tutti i giorni della mia vita”.Gli sposi in quel momentonon sanno cosa accadrà, nonsanno quali gioie e quali do-lori li attendono. Partono,come Abramo, si mettono incammino insieme. E questo èil matrimonio! Partire e cam-minare insieme, mano nellamano, affidandosi alla gran-de mano del Signore. Manonella mano, sempre e per tut-ta la vita! E non fare caso aquesta cultura del provviso-rio, che ci taglia la vita a

pezzi!Con questa fiducia nella fe-deltà di Dio si affronta tutto,senza paura, con responsabi-lità. Gli sposi cristiani nonsono ingenui, conoscono iproblemi e i pericoli della vita.Ma non hanno paura di assu-mersi la loro responsabilità,davanti a Dio e alla società.Senza scappare, senza isolar-si, senza rinunciare alla mis-sione di formare una famigliae di mettere al mondo deifigli. - Ma oggi, Padre, è dif-ficile… -. Certo, è difficile.Per questo ci vuole la grazia,

la grazia che ci dà il Sacra-mento! I Sacramenti non ser-vono a decorare la vita - mache bel matrimonio, che bellacerimonia, che bella festa!…- Ma quello non è il Sacra-mento, quella non è la graziadel Sacramento. Quella è unadecorazione! E la grazia nonè per decorare la vita, è perfarci forti nella vita, per farcicoraggiosi, per poter andareavanti! Senza isolarsi, sem-pre insieme. I cristiani si spo-sano nel Sacramento perchésono consapevoli di avernebisogno! Ne hanno bisognoper essere uniti tra loro e percompiere la missione di geni-tori. “Nella gioia e nel dolo-re, nella salute e nella malat-tia”. Così dicono gli sposi nelSacramento e nel loro Matri-monio pregano insieme e conla comunità. Perché? Perchési usa fare così? No! Lo fanno

perché ne hanno bisogno, peril lungo viaggio che devonofare insieme: un lungo viag-gio che non è a pezzi, duratutta la vita! (…)Nella vita la famiglia speri-menta tanti momenti belli: ilriposo, il pranzo insieme,l’uscita nel parco o in campa-gna, la visita ai nonni, la visi-ta a una persona malata… Mase manca l’amore manca lagioia, manca la festa, e l’amorece lo dona sempre Gesù: Luiè la fonte inesauribile. Lì Lui,nel Sacramento, ci dà la suaParola e ci dà il Pane dellavita, perché la nostra gioia siapiena. (…)

Care famiglie, anche voi sieteparte del popolo di Dio.Camminate con gioia insie-me a questo popolo. Rima-nete sempre unite a Gesù eportatelo a tutti con la vo-stra testimonianza. (…) Conla grazia di Cristo, vivete lagioia della fede! Il Signorevi benedica e Maria, nostraMadre, vi custodisca e viaccompagni. Grazie!

Discorso alle famiglie inpellegrinaggio a Romanell’Anno della Fede -

Sabato, 26 ottobre 2013

C

Federico Silipo *

assemblea di Zona èoccasione, per tutti icapi che svolgono ilservizio di educatori nel

territorio, per portare la pro-pria voce, attraverso il dirittoal voto, nelle decisioni cheriguardano l’associazione nellivello a loro più vicino. Inparticolare, sabato 26 ottobrel’assemblea di Zona di inizioanno si è tenuta presso la par-rocchia del Corpus Domini,con il supporto dei rover edelle scolte del gruppo Carpi6. L’assemblea è stata convo-cata per votare il bilancio an-nuale e per eleggere alcunimembri del comitato e la nuovaresponsabile di Zona. Hannoinfatti terminato il loro man-dato Anna Severino, Fran-cesca Zerbini e Paolo Santiniin comitato; Carlotta Misellicome responsabile. Sono sta-ti eletti, con mandato di quat-tro anni, Laura Bertarini(Carpi 1) e Luca Pignatti(Carpi 2) in comitato, mentreCarlotta Casacci (Mirandola1) si affianca, come respon-sabile, a Federico Silipo edon Flavio Segalina.Nel clima di fraternità checontraddistingue gli incontritra i capi, tutta l’assemblea haperciò ringraziato quanti han-no svolto con impegno, pas-sione e competenza in questianni il loro servizio in Zona eaccolto con un caloroso “buo-na strada” chi si è reso dispo-nibile ad impegnarsi.Ad introdurre la giornata unmomento di preghiera che,attraverso le parole del SantoPadre, ha stimolato i capi a

non esitare ad abbandonarsi aDio, alla Sua novità, a farsitrasportare dal vento delloSpirito Santo per dilatare ipropri orizzonti, camminareal fianco di Cristo e sentirsifortificati dalla Sua presenzanella missione educativa che,

come cristiani nella Chiesa, èstata loro affidata.I lavori all’ordine del giornosi sono conclusi con la di-scussione di una raccoman-dazione presentata dai grup-pi Carpi 1 e Carpi 2 che invitail comitato e il consiglio di

Zona ad avviare una rifles-sione rispetto alla distribu-zione delle iscrizioni dei ra-gazzi nei gruppi del territo-rio. Questo tema si inseriscein una più ampia riflessioneche riguarda i mutamenti alivello di abitanti e la presen-

Dall’assemblea di Zona dell’Agescii nuovi rappresentanti e la prima verifica sul Progetto

Confronto costruttivo

Non farsi condizionare dalla cultura del provvisorio ma affidarsi alla grazia del Sacramento

Con il matrimonio un viaggio lungo una vita

za, nei vari quartieri, di fami-glie e ragazzi che desideranoaderire allo scautismo. Talicambiamenti si riflettono sullacomposizione e sui numeridei gruppi nelle diverse areedella città e sono al centro diun confronto continuo in con-siglio di Zona (che riuniscetutti i capi gruppo), per poterassicurare al territorio la pre-senza dei gruppi là dove leesigenze educative ci chia-mano con più forza.La giornata è quindi termina-ta attraverso lavori di gruppovolti ad una prima verificadel Progetto di Zona che ter-minerà nel 2014. Tale verifi-ca, richiesta a tutti i capi epropedeutica all’analisi cheverrà svolta in funzione delnuovo progetto, è stata occa-sione per fare conoscere ilprogramma anche a chi è en-trato a far parte di una Comu-nità Capi dopo l’approvazio-ne del progetto e per definirequali sono stati i punti di for-za e cosa invece non ha fun-zionato pienamente. Infine hadato la possibilità di verifica-re se le modalità utilizzate ele attività svolte sono statepercepite dai capi della Zonacome utili per la loro crescitapersonale e come educatori.Al termine dell’assembleasono stati rinnovati a tutti gliauguri per un anno di attivitàricco di esperienze significa-tive e, attraverso la preghieraa Maria, Madonna degli Scout,ognuno ha rinnovato il pro-prio impegno all’incontro conil prossimo nel servizioeducativo.

* Responsabile di Zona

L’

Laura Bertarini

Luca Pignatti

Carlotta Casacci

Cari Follower ho saputoche siete più di 10

milioni ormai! Vi ringra-zio di cuore e vi chiedo dicontinuare a pregare per

me. Papa Francesco

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133 novembre '13

Benedetta Bellocchio

omenica 27 ottobre laparrocchia di Cibenoha accolto i soci diAzione cattolica che si

sono riuniti per l’assembleadi inizio anno diocesano. Dopoaver ringraziato i sacerdotipresenti - assistenti diocesanie parrocchiali dell’associazio-ne -, la presidente IlariaVellani ha ricordato le ragio-ni dell’incontro, particolar-mente importante perché, difatto, apre l’anno di rinnovodelle cariche parrocchiali ediocesane, oltre che regionalie nazionali. “Questa assem-blea è uno dei luoghi in cui ciformiamo al senso dell’ap-partenenza e alla partecipa-zione, per questo siamo invi-tati tutti al di là delle respon-sabilità che ricopriamo”. Ilcammino assembleare coin-volgerà, nei prossimi tre mesi,tutta l’associazione diocesanae tutte le diocesi d’Italia: “ol-tre a rinnovare gli incarichi –chiarisce Vellani – si tratta diun tempo privilegiato in cuiriflettere sul modo più ade-guato di fare associazioneoggi, dentro questa Chiesa equesta cultura, per annuncia-re il Vangelo e servire la Chie-sa, che è la missione dell’Ac”.Al centro dell’incontro didomenica, il documento pre-paratorio alla XV Assembleanazionale “Persone nuove inCristo Gesù” elaborato dalConsiglio nazionale. Su que-sto si è lavorato per tutto ilpomeriggio, divisi in gruppitematici: la cura della vitaassociativa, gli stili per lapolitica e il bene comune,l’evangelizzazione e

Inizia con l’assemblea diocesana il cammino dell’Acverso il rinnovo degli incarichi

Persone nuove in Cristo Gesù

l’iniziazione cristiana, le tra-sformazioni del tessuto ec-clesiale sono stati oggetto dellariflessione dei presenti.Alla presidente il compito ditrarre un primo bilancio deilavori, con la promessa di dif-fondere le schede guida e ilresoconto dettagliato attraver-so il sito www.accarpi.it.“L’intreccio delle riflessionidi questi mesi, che dopo avertoccato il livello diocesanointeresserà il cammino delleassociazioni parrocchiali eregionali per poi ritornare alConsiglio nazionale, è ciò chepermette all’Ac di cammina-re mantenendosi aderente allavita delle persone”.

Alcuni fili rossi hanno acco-munato le riflessioni dei par-tecipanti, pur nella diversitàdei temi affrontati: per la suavocazione formativa, l’Ac èuno spazio significativo diapprofondimento e riflessio-ne per poter affrontare in ma-niera evangelica le sfide e icambiamenti dell’oggi, sia sulversante ecclesiale e associa-tivo sia in ambito socio-politi-co. “Un’altra istanza emersanei diversi gruppi – osservaVellani – è la necessità di un’at-tenzione autentica verso lepersone, la capacità di acco-glierle nella loro singolarità,nella specifica condizione divita in cui si trovano. Dunque

Settore adultiCommissione spiritualità

“Romero. Un vescovo educato dal suo popolo”Interviene il prof. Massimo De Giuseppe, Univer-

sità IULM, MilanoDomenica 17 novembre ore 15.30Parrocchia di Sant’Agata – Cibeno

Catechesi organica“Insieme con Maria, la Madre di Gesù”

Presentazione del sussidio COATratto dal cap. 20 del Catechismo degli adulti

della CeiSabato 14 dicembre ore 17

Parrocchia di Fossoli

Campo invernale“Cristo ci ha liberati per la libertà” Gal 5,1

Lo scandalo della trattadegli uomini del XXI secolo

Sabato 4 e domenica 5 gennaio 2014Parrocchia di Sant’Agata – Cibeno

Adultissimi a pagina 18

Settore giovaniIncontro diocesano neoGiovaniMercoledì 6 novembre ore 19.30

Rovereto

Esercizi spirituali neoGiovaniDal 22 al 24 novembre

Santo Stefano di Vetto (RE)

Veglia e digiuno per la PaceLunedì 25 novembre ore 20

Carpi, parrocchia di San Francesco

Campo invernale giovaniDal 28 dicembre al 1° gennaio

Fumane (VR)

Azione cattolica dei Ragazzi

Esercizi spirituali di AvventoPer i ragazzi delle medie

“Maria, donna dell’attesa”30 novembre e 1 dicembre

Boscochiesanuova (VR)

Info e iscrizioni: presso gli educatori parrocchialiAcr Medie

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innanzi tutto l’Ac deve met-tersi in gioco in relazioni diamicizia spirituale con i sa-cerdoti, con particolare riguar-do a quelli anziani e giovani,nella cura verso chi incontria-mo in parrocchia, ma anchenei diversi luoghi di lavoro edi impegno”. Al centro deldibattito, infine, anche il “dop-pio polmone” dell’associazio-ne, l’intreccio tra il livello par-rocchiale e quello diocesanoche, lungi dall’entrare in con-flitto, “dovrebbero permettedi avere uno sguardo ecclesia-le fecondo, capace di dare unsenso più ampio – spiega lapresidente – e di mantenersisereni ed equilibrati nel leg-gere le tante trasformazioniche ci coinvolgono”. Atten-zioni e necessità specifichehanno poi riguardato il temadell’iniziazione cristiana, lamodalità per stare dentro unaChiesa che, anche sul territo-rio, sta cambiando, la rifles-sione su come vivere da cri-stiani la partecipazione civilee politica. “Esaurito questoprimo appuntamentodiocesano, è il momento delleparrocchie – precisa IlariaVellani – e delle loro assem-blee che si svolgeranno tradicembre e gennaio, per rin-novare le responsabilità neiconsigli parrocchiali. Saran-no, queste, occasioni per pro-seguire la riflessione e il con-fronto su questi temi, insiemeai presidenti e agli assistenti.Perché il cammino che aspet-ta l’Ac nel prossimo triennionon nasce dall’oggi al doma-ni, ma – conclude – dal pensa-re, vivere e pregare insieme,come associazione e comeChiesa”.

D

Vita della Chiesa

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14 3 novembre '13

onsignor Carlo Maz-za è vescovo di Fidenzama conosce molto bene

il mondo dello sport per esse-re stato per anni direttore del-l’Ufficio Nazionale della Ceiper la Pastorale del TempoLibero, Turismo e Sport e inquesta veste ha seguito comecappellano della nazionale leOlimpiadi di Seul del 1988.Con lui abbiamo approfondi-to alcuni punti del Manifesto.

In quale contesto si collocaquesto Manifesto?L’attenzione educativa versoi giovani sta al centro dellapastorale ecclesiale attraver-so una dedizione di gratuità edi tensione spirituale. In talecontesto, lo sport svolge unafunzione del tutto singolare:quella di richiamare, con il

valore del corpo, il primatodello spirito superando undualismo che sovente separae divide la stessa persona comefosse polarizzata daun’ambivalenza irrisolvibile.Lo sport invece è fattore diunità della persona e dunquedi integrità educativa ed eti-ca, dove l’anima e il corpotrovano una feconda armo-nia. Il documento (è veramenteun Manifesto!) risponde alprincipio della corretta ‘fun-zionalità’ dello sport, in unquadro di riferimento valorialeben espresso dagli Orienta-menti della Cei Educare allavita buona del Vangelo. In talsenso il Manifesto per unosport educativo coltiva la pre-tesa di essere un’autenticaregola di vita per ogni sporti-vo.

Il documento affronta in ma-niera precisa il ruolo del-l’allenatore…L’allenatore rappresenta lastella polare dei ragazzi spor-tivi. Assume un ruolo deter-minante, nel bene e nel male,riguardo alla crescita integraledegli atleti. Personalmenteammiro l’allenatore umile eumanamente buono, cioè cre-dibile nel suo servizio com-petente, dotato di vera affe-zione verso i ragazzi, capacedi gestire autorità e benevo-lenza con stile di padre. Oggi

abbiamo bisogno di allenato-ri lungimiranti e miti, auten-tici educatori di ragazzi, cosìsovente fragili e soli. In taleprospettiva, l’allenatoredialoga con le famiglie, conle società sportive, con l’ora-torio, per tessere quell’alle-anza educativa del tutto ne-cessaria.

L.L.

Presentato a Bologna il “Manifesto per uno sport educativo”,un documento condiviso dai Vescovi dell’Emilia Romagna.Intervista a monsignor Carlo Mazza

Formazione integrale per i giovaniI Vescovi della RegioneSport per educare

Lunedì 28 ottobre a Bolo-gna, alla presenza delCardinale Carlo Caffarra,è stato presentato il “Ma-nifesto per uno sporteducativo” elaborato dallaCommissione Regionaleper la Pastorale delloSport e approvato dallaConferenza dei Vescovidell’Emilia Romagna. IVescovi della Regionehanno espresso un giudiziopositivo sul “Manifestodello Sport educativo” esono concordi nel ritenerelo sport un’attività idoneaa promuovere il bene dellapersona, in quanto mira asvilupparne tutte lepotenzialità, da quellefisico-motorie a quellerelazionali, più strettamen-te collegate alle facoltàintellettive, spirituali emorali, assecondando ildisegno di Dio Creatore eSignore. Auspicano che il“Manifesto” possa farcrescere negli adulti laresponsabilità educativa,la coscienza del valoreintegrale dello sport, ilcompito di unire al sanodivertimento l’ideale dicostituire, attraverso losport, personalità giovanilicapaci di scelte mature,rispettose dei valori fonda-mentali della vita, dellaspiritualità, della convi-venza civile, della solida-rietà.

Maria Silvia Cabri

Un messaggio di rinascita, speranza e solidarietà, anche nellosport. E’ stato inaugurato sabato 26, presso le scuole medieFocherini di Carpi, il “Campo Multisport Ciccio Silingardi”.Si tratta di una tensostruttura che copre il campo da basket,che a seguito dell’intervento è stato anche ampliato e dotatodi illuminazione e riscaldamento. “I lavori hanno avuto uncosto di 175 mila euro - ha spiegato Alberto D’Addese,assessore allo sport -. Di questi, 90 mila sono stati offerti daglisponsor; la parte rimanente è stata finanziata dal Comune”.La struttura al mattino ospiterà le attività scolastiche mentreal pomeriggio potrà essere utilizzata per altre iniziativepromosse dalla società sportive.Presenti anche il sindaco Enrico Campedelli, l’assessorealle politiche scolastiche Maria Cleofe Filippi, FedericoGiroldi, dirigente dell’Istituto Comprensivo Carpi nord, alunni,insegnanti e i rappresentanti delle aziende private che hannocontribuito al finanziamento, come Opem Parma, SportMotoclub Uisp Carpi, Virtus Bologna, Pallavolo Modena,Unione Nazionale Veterani dello Sport Carpi.“La pubblica amministrazione ha sempre dimostrato partico-lare sensibilità verso le attività sportive – ha ricordatoCampedelli–; a Carpi c’è stata una crescita del 20 % dellosport. E’ per noi un grande onore dedicare l’impianto a CiccioGuerrino Silingardi, per ricordare ciò che ha rappresentatoper il mondo sportivo carpigiano e per il valore culturale chesapeva trasmettere ogni volta che parlava di sport”.Dopo la consegna dei quadri come segno di riconoscenzaverso chi ha reso possibile l’intervento, il sindaco e le autoritàhanno proceduto al simbolico taglio del nastro. “Siamo moltograti per la generosità dimostrata – ha concluso il presideGiroldi – e speriamo ciò sia di esempio per altri interventisimili”.Il prossimo appuntamento è per il 23 novembre, con l’inau-gurazione della palestra della scuola, ristrutturata grazieall’intervento del Credito Sportivo.

Vita della Chiesa

Inaugurato il Campo Multisport CiccioSilingardi presso le scuole medie Focherini

Uniti per lo sport

Sport e parrocchia

“Il rapporto sport-parrocchia negli ultimi decenni – haaffermato monsignor Carlo Mazza – ha subito diverse enon sempre brillanti vicissitudini. Noto è lo scarto che siattua quando lo sport ritiene di emanciparsi dalla parroc-chia, come se avesse raggiunto la maggiore età. Ciò ècomprensibile sotto diversi profili, ma non auspicabile.Lo sport ha bisogno della parrocchia e la parrocchia habisogno dello sport. Si tratta con tutta evidenza di trovareil giusto equilibrio e la corretta autonomia, senza privarelo sport dei valori etici insurrogabili e dei valori spiritualiad esso correlati. Lo sport senz’anima diventa una cosaingombrante”.

M

Il testo

Il testo è stato pensato pergli adulti educatori, ani-matori, allenatori e altrefigure collaterali econtestuali: genitori, cate-chisti, sportivi. Può servi-re come un “sussidio” perbrevi riflessioni, e come“cartello” di riferimento perle Società sportive, gli Ora-tori, i luoghi dello Sport(es. gli spogliatoi).Il Manifesto intende risve-gliare la passione educativasecondo principi e valori“umanistici”, con l’avver-tenza che, in sottotraccia,sussistono preoccupazionidi carattere antropologicoe culturale del tutto ineren-ti alla cura della Chiesa peril bene della persona e perl’integrità sostanziale del-l’uomo e della società.

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153 novembre '13

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

Amministrazione: [email protected]à: [email protected] Grafica: [email protected]

CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Laura Michelini (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni, SaverioCatellani, Corrado Corradi, Maria Silvia Cabri, Magda Gilioli - Fotogra-fia: Fotostudioimmagini, Carlo Pini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanaledella Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.

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ABBONAMENTO SOSTENITORE 70,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)

GAVELLOFestiva: 9.30

SAN MARTINO SPINOFeriale: 16.00Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 11.00

SAN MARTINO CARANO (salone parrocchiale)Feriale: 7.30Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 8.00-10.00-11.30

MORTIZZUOLOFeriale: 19.00Sabato prima festiva: 19.00Festiva: 10.00

SAN GIACOMO RONCOLE(sala parrocchiale polivalente)Feriale: 20.00Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 10.00-11.30

SANTA GIUSTINA VIGONA(presso la cappella della ditta Acr Reggiani in via Valli 1 aQuarantoli)Festiva: 9.45

TRAMUSCHIO (Sala civica, via Bastiglia)Festiva: 11.15

SAN POSSIDONIOFeriale: lunedi, mercoledì, giovedì 18.30; martedì e venerdì9.00 (casetta nel parco di Villa Varini)Sabato prima festiva: 18.30 (tensostruttura di fronte alcimitero)Festiva: 9.30-11.30 (tensostruttura di fronte al cimitero)

CONCORDIA E FRAZIONICONCORDIA (tensostruttura scuola materna Muratori)Feriale: 9Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 9.00 e 11.15

SAN GIOVANNI (presso il parco di Casa Belli)Festiva: 11

SANTA CATERINA (presso Sala parrocchiale)Festiva: 9.30

FOSSAFeriale: 8.30Festiva: 9.30

VALLALTA (salone della canonica)Feriale: 17.30Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 9.00-11.00

LIMIDIFeriali: 19.00 (presso la cappellina delle Suore alla scuolamaterna)Sabato pref: 19.00 (salone parrocchiale)Festive: 8.00, 10.00 (salone parrocchiale)

PANZANOFeriale: venerdì 20.30Festiva: 11.30

CARPI CITTÀCATTEDRALEFeriali: 9.00, 18.30 (preceduta dal Rosario)Sabato pref: 18.00Festive: 8.00, 9.30 (cinema Corso), 10.45, 12.00, 18.00Nella chiesa della Sagra

SAN FRANCESCOFeriale: 8.30Sabato pref: 19.00Festive: 11.00, 19.00

SAN NICOLO’Feriali: 8.30, 18.30Alle ore 10 nei giorni feriali: Messa seguita dall’AdorazioneEucaristica fino alle ore 12Sabato pref: 18.30Festive: 8.00, 9.30, 11.00, 17.30

CORPUS DOMINIFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 8.30, 10.00

QUARTIROLOFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festiva: 8, 9.45, 11.15, 18.30

SAN BERNARDINO REALINOFeriale: 18.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00

SAN GIUSEPPE ARTIGIANOFeriali: 8.30, 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00, 18.30

SANT’AGATA CIBENOFeriale: martedì e giovedì 19.00; venerdì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.15

SANTA CHIARAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.30

OSPEDALE RAMAZZINI (presso la cappella)Feriali e sabato pref.: ore 19Festiva: ore 9

CASE PROTETTETenente Marchi festive ore 9

CARPI FRAZIONISANTA CROCEFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.30, 11.15

GARGALLOFeriale: mercoledì 20.30, gli altri giorni alle 19.00Festiva: 10.00

BUDRIONE-MIGLIARINA (presso il centro di comunitàdi Budrione)Feriale: 20.30Sabato pref: 20.30Festive: 9.30, 11.00

SAN MARINOFeriale: lunedì, mercoledì e giovedì 20.30Festive: 8.00, 11.00Nel salone parrocchiale

FOSSOLIFeriale: 19.30Sabato pref: 19.00Festive: 10.00 - 11.30Nel salone parrocchiale

CORTILEFeriali e sabato prima festiva: 19.00Festive: 11.00

SAN MARTINO SECCHIAFeriali: 18.00 (dal lunedì al venerdì)Sabato e prefestive: 8.30Festive: 9.30-18.00

ROLOFeriale: lunedì 20.30; mercoledì e giovedì 19.00; martedì evenerdì 8.30;Sabato pref: ore 19,00Festive: 9.30; 11.15All’oratorio parrocchiale.

NOVI E FRAZIONINOVIFeriale: 18.00Sabato pref: 18.00Festive: 8.30, 10.00, 11.15, 18.00Tutte le messe sono celebrate presso la nuova chiesa MariaStella dell’Evangelizzazione.

ROVERETOFeriali: 20.30Sabato pref: 20.30Festiva: 8.30, 9.30 e 11.00

SANT’ANTONIO IN MERCADELLOFestiva: 11.15

MIRANDOLA CITTÀFeriale: 8.30-18.30 (canonica); 9.00 al mercoledì (casa diriposo); ore 19.00 (canonica)Sabato prima festiva: 17.00 (casa di riposo); 18.30 (centro dicomunità via Posta)Festiva: 7.30 (ospedale); 9.00-10.30-12.00-18.30 (centro dicomunità via Posta); 17.00 (canonica)

MIRANDOLA FRAZIONICIVIDALEFeriale e sabato prima festiva: 18.00 (canonica)Festiva: 10.00 (tensostruttura)

QUARANTOLIFeriale: dal lunedì al venerdì 18.30 (cappella dell’asilo)Sabato prima festiva: 18.30 (cappella dell’asilo)Festiva: 11.15 (centro di comunità)

Si invitano i parroci e le segreterie parrocchiali a comunicare tempestivamente eventuali aggiornamentidegli orari delle Sante Messe

Vita della Chiesa

Calendario celebrazionidelle Sante Messe Case Protette“Il Carpine” e “Il Quadrifoglio”Mese di novembreSABATO 2 ore 17,00 Il QuadrifoglioDOMENICA 3 ore 10,00 Il CarpineSABATO 9 ore 16,45 Il CarpineDOMENICA 10 ore 10,00 Il QuadrifoglioSABATO 16 ore 17,00 Il QuadrifoglioDOMENICA 17 ore 10,00 Il CarpineSABATO 23 ore 17,00 Il QuadrifoglioDOMENICA 24 ore 10.00 Il CarpineSABATO 30 ore 16,45 Il Carpine

Parrocchia di Sant’Agata – CibenoPrimi sabati del mese

Sabato 2 novembrePresiede don Tommaso Cabaj della parrocchia del Corpus Domini

“I dieci comandamenti”Non desiderare la donna d’altri. Non desiderare la roba altrui.

“Non desiderare... alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”. (Dt 5,2; CCC2531)

• Ore 20.45: Accoglienza e recita della Coroncina della Divina Misericordia• Ore 21.00: Santo Rosario e Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria• Ore 21.30: Santa Messa (secondo le intenzioni dei presenti)• Ore 22.20: Esposizione e Adorazione del Santissimo Sacramento. Preghiera di intercessione

per i malati• Ore 23.00: Benedizione eucaristicaSarà possibile accostarsi al Sacramento della RiconciliazioneAnima il gruppo di preghiera “Gesù Misericordioso” del Rinnovamento nello Spirito Santo dellaparrocchia di Sant’Agata (mercoledì ore 21, info 389 4851147).

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16 3 novembre '13

V

Il messaggio di Papa Francesco per l’Ottobre Missionario 2013

La missione a due vieorrei incoraggiare tuttia farsi portatori dellabuona notizia di Cri-

sto e sono grato in modoparticolare ai missionari ealle missionarie, ai presbite-ri fidei donum, ai religiosi ealle religiose, ai fedeli laici -sempre più numerosi - che,accogliendo la chiamata delSignore, lasciano la propriapatria per servire il Vangeloin terre e culture diverse. Mavorrei anche sottolinearecome le stesse giovani Chie-se si stiano impegnando ge-nerosamente nell’invio dimissionari alle Chiese che sitrovano in difficoltà - nonraramente Chiese di antica

cristianità - portando così lafreschezza e l’entusiasmo concui esse vivono la fede cherinnova la vita e dona speran-za. (…)La sollecitudine verso tutte leChiese, che il Vescovo diRoma condivide con iconfratelli Vescovi, trovaun’importante attuazione nel-l’impegno delle PontificieOpere Missionarie, che han-no lo scopo di animare e ap-profondire la coscienza mis-sionaria di ogni battezzato edi ogni comunità, sia richia-mando la necessità di una piùprofonda formazione missio-naria dell’intero Popolo di Dio,sia alimentando la sensibilità

delle Comunità cristiane adoffrire il loro aiuto per favo-rire la diffusione del Vangelonel mondo.Un pensiero infine ai cristia-ni che, in varie parti del mon-do, si trovano in difficoltà nelprofessare apertamente la pro-pria fede e nel vedere ricono-sciuto il diritto a viverla di-gnitosamente. Sono nostri fra-telli e sorelle, testimoni co-raggiosi - ancora più nume-rosi dei martiri nei primi se-coli – che sopportano conperseveranza apostolica levarie forme attuali di perse-cuzione. Non pochi rischianoanche la vita per rimanerefedeli al Vangelo di Cristo.

Desidero assicurare che sonovicino con la preghiera allepersone, alle famiglie e allecomunità che soffrono vio-lenza e intolleranza e ripetoloro le parole consolanti diGesù:“Coraggio, io ho vinto il mon-do” (Gv 16,33). BenedettoXVI esortava: “‘La Parola delSignore corra e sia glorifica-ta’’ (2Ts 3,1): possa questoAnno della fede rendere sem-pre più saldo il rapporto conCristo Signore, poiché soloin Lui vi è la certezza perguardare al futuro e la garan-zia di un amore autentico eduraturo” (Lett. ap. Porta fidei,15).

a CongregazioneFiglie delSacratissimo Cuore diGesù di Modena, per

tanti anni presente inDiocesi di Carpi nellaChiesa dell’Adorazione,apre la sua terza missionenel nord del Benin. Questo èl’ennesimo segno di quantolo Spirito Santo lavoriperché la Chiesa sia univer-sale e sempre pronta amettersi in cammino sullestrade del mondo. SuorCarmen Pini, madre gene-rale, è tornata in Benin perquesta importante occasionee ci scrive…

Una Chiesain movimentoDa Cotonou (la capitale) perarrivare a Djougou nel villag-gio di Alfa-Kpara, ci sono cir-ca 450 km di strada da percor-rere con taxi pubblici (per per-sone e merci) oppure con pull-man che spesso, a motivo del-le strade dissestate e dellepoggie, si fermano. Perciò,bisogna mettere in conto chequando tutto va bene, occor-rono sei-sette ore per arrivare!Lasciata la caotica città, gra-dualmente ci si addentra versoil cuore di questo paese dove ilclima, la vegetazione, i villag-gi ci portano in un ambientevicino al deserto. Le soste sonoinnumerevoli; si compra, sivende, si mangia, si guarda, sichiacchiera nonostante le di-verse lingue locali. Nel sud

del Benin vi è la sede del Go-verno, dell’Università e di tan-te scuole e servizi primari,mentre il nord, situato nellasavana, ha poche scuole, stra-de, e strutture sanitarie.Qui, anche se i cristiani sonosolo il 18-20% della popola-zione, la Chiesa Cattolica godedi una grande stima e conside-razione. Le opere sociali affi-date alle missioni cattoliche(scuole, ospedali, centri diavviamento professionale)sono da tutti molto frequenta-te per la competenza, la serie-tà, l’impegno nel servizio dicoloro che ne hanno la respon-sabilità.Nella Diocesi di Djougou,dove noi siamo chiamate adoperare, la maggior parte del-la popolazione è di fedeislamica, ma vi è rispetto reci-proco, tolleranza e collabora-zione con tutti nelle diverseiniziative sociali. La ChiesaCattolica è aperta al dialogointeso come volontà e capaci-tà di incontro, di relazione di

stima e di possibilità di faretratti di strada insieme conpersone di altre credenze reli-giose. Siamo convinte che èattraverso un lungo e pazienteascolto l’uno dell’altro, conun serio sforzo culturale, cheun popolo arriva a crescere, amaturare, a divenire capace diprendere in mano i suoi pro-blemi e ad affrontarli con se-rietà e coraggio. Ecco perchéquando il Vescovo di Djougou,monsignor Paul KouassiviVieira, ci ha chiesto d’inserir-ci nella sua diocesi per opera-re nel mondo della scuola, fat-to un tempo di discernimentoe di preghiera, abbiamo accol-to il suo invito.Dice un proverbio africano:Se vuoi un po’ d’ombra, pian-ta un albero, se vuoi mangiare,alleva una mucca, se vuoievolvere, apri una scuola!

I piccoliMi trovo nel villaggio di Alfa-Kpara dove la nostra comuni-

tà è stata accolta per l’iniziodella scuola elementare. Datutti i sentieri della savana ar-rivano innumerevoli vispibimbetti sorridenti, desidero-si di vedere, di conoscere lenovità e, come in ogni avveni-mento importante, vestiti congli sgargianti abiti della festa,lavati e rilavati ma puliti eordinati. Hanno il sacchettinocon qualcosa da mangiare: unpezzetto di ignam (una grossapatata) abbrustolito, noccio-line, frutta o un pezzetto dipane. Un maestro prende laparola in una delle sei/settelingue ufficiali e chiede ai ra-gazzi perché sono venuti e, tralo stupore generale, tante etutte insieme sono le risposte«perchè c’è una festa, i mieiamici mi hanno invitato, miopapà mi ha detto che ci sonocose importanti da sentire». Ilmaestro li ascolta calmo e sor-ridente, poi parla dell’impor-tanza di impegnarsi per impa-rare a leggere e scrivere, emigliorare così tante cose del-

la loro vita, del loro villaggio,del loro Paese. Alla domandase loro sono decisi a fare sulserio e se davvero voglionocominciare, tutti alzano gioio-samente le mani.

Il nostrolavoroIl nostro grande desiderio è dipermettere a tanti piccoli diaccedere alla scuola, ma lagente è molto povera, chiedia-mo a ciascuno di portare quel-lo che può in viveri, la missio-ne mette a disposizione le saleper la catechesi, le riunioni e leiniziative varie che diventanoaule di scuola con alcuni ban-chi e panchettini. Alla sera sifanno uscire i banchi, si sten-dono le stuoie, si mangia ciòche le famiglie hanno portatoe poi, dopo un poco di giochi,di canti, si va a letto.Sono circa un centinaio i pic-coli e non sempre la pancia siriempe, poi, quando hanno la

Benedico di cuore i missio-nari e le missionarie e tutticoloro che accompagnano esostengono questo fondamen-tale impegno della Chiesaaffinché l’annuncio del Van-gelo possa risuonare in tuttigli angoli della terra, e noi,

ministri del Vangelo e mis-sionari, sperimenteremo “ladolce e confortante gioia dievangelizzare” (Paolo VI,Esort. ap. Evangeliinuntiandi, 80).

(5-fine)

L

Per un Benin migliorefebbre, i vermi o le dermatosioccorre curarli. Vogliamo unascuola accessibile ai poveri, imezzi sono pochi ma deside-riamo dare una buona educa-zione, qualificata, seria e re-golare, perciò occorre dare ilmateriale didattico ed unconpenso agli insegnanti.Abbiamo iniziato con l’aiutodel Vescovo - che è veramen-te Padre e Pastore di tuttoquesto popolo -, con i tre sa-cerdoti della parrocchia, conla nostra presenza e quelladella gente di buona volontà.Infine abbiamo messo tuttiquesti progetti di bene nellemani della Madonna e siamomolto fiduciose nel suo aiutoe nella sua materna presenza.Intanto cala rapidamente lanotte, ciascuno si avvia sullapista del ritorno con la menteed il cuore pieni di progetti edi sogni, mentre, in alto, unostupendo cielo stellato ci ac-compagna!

Suor Carmen Pini

Suor Carmen Pini, monsignor PaulKouassivi Vieira e Giuseppe MazzoliIl progetto

«Tutti a scuola»

Impresa Edile Lugli geom.Giuseppevia Martinelli 128 - Fossoli di Carpi - 059.669145 - 340.6094219 - [email protected]

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173 novembre '13

“Q

Dalla Siria arrivano testimonianze sempre più drammatiche. Popolazione in fuga e perchi è rimasto la situazione è critica. La rete di solidarietà creata da un’organizzazioneche fa capo alla Custodia di Terra Santa in prima linea nell’assistenza

Restare nonostante tuttoDaniele Rocchi

uante sofferenze do-vranno essere ancorainflitte prima che si rie-sca a trovare una solu-

zione alla crisi?”. Papa Fran-cesco ha levato più volte lasua voce per il popolo siria-no. Una voce che ha trovato,e trova, in “Ats Pro TerraSancta”, l’organizzazione nongovernativa della Custodia diTerra Santa, un valido stru-mento di sostegno agli sfol-lati interni siriani. Ats, infat-ti, è una delle poche Ong chesi occupa di coloro che inSiria, a causa del conflitto,sono stati costretti a lasciarelavoro, terre e casa per tra-sferirsi in altre città e villaggidel Paese in cerca di sicurez-za. Un esercito di 11 frati“La Siria - dice TommasoSaltini, direttore di Ats - sitrova coinvolta in un conflit-to sempre più crudele, moltisono riusciti a fuggire, masono ancora tantissime lepersone che abitano il Paese.Le loro difficoltà si fannoogni giorno più grandi specieper trovare alimenti e medi-cine”. A questo si aggiungela “mancanza assoluta di si-curezza. La vita quotidiana a

Damasco è possibile solo nelcentro città, dove ci si puòmuovere, ma non fuori delcentro urbano - spiega il di-rettore - spostarsi daDamasco e Aleppo è diven-tato pericolosissimo. Il con-flitto al momento ci consentedi avere contatti solo con ifrati di Damasco e Lattakiah;le altre zone, come Aleppo ei villaggi dell’Oronte, nel norddella Siria, sono isolati”. IlNord del Paese - come con-fermato dagli stessi frati - èimpossibile da raggiungereed è tutto in mano a i ribelli.

Campagna“Emergenza Siria”

Chi vuole aiutare Ats puòcontribuire ad esempiocon 21 euro per un kitcompleto di medicine per4 bambini; con 35 europer il fabbisogno alimen-tare di una famiglia di 4persone per una settima-na; con 63 euro l’assi-stenza sanitaria a 2neonati; con 150 euro sisostiene una famiglia di 3persone per due settima-ne. Una cosa è certa ilpopolo siriano è allostremo.Le modalità per eseguirei versamenti:www.proterrasancta.org

Sono proprio queste le zonepiù colpite dalla violenza, edove i francescani ospitano ilmaggior numero di rifugiati.I frati continuano - instanca-bili - a pagare gli affitti dellecase e a curare i malati. Ats èrimasta l’unica a prestare aiutoalle persone rimaste in Siriapotendo contare sulla presen-za, lunga 800 anni, deifrancescani della Custodia diTerra Santa. Una piccola maramificata presenza. Conti-nua Saltini: “Sono 11 i fratirimasti a prendersi cura dellapopolazione nelle sedi diAleppo, Azizieh, Damasco,Lattakiah, Kanyeh. L’unicoconvento che abbiamo dovu-to abbandonare è quello diGhassanie che a giugno scor-so ha subito un attacco nelquale ha perso la vita padreFrançois Mourad, religiosoche collaborava con i frati.Adesso stiamo cercando dimandare in Siria altri due fratima è difficile. Il Custode diTerra Santa, padre Pierbat-tista Pizzaballa, ha chiestoai frati di restare e questo èun forte segno di vicinanza

IL MONDO ARABO MUSULMANOOLTRE LO SPECCHIO

L’evoluzione delle rivoluzioni del Mediterraneo

Nell’ambito del percorso formativo dei volontari,Porta Aperta organizza, in collaborazione col

Centro Missionario Diocesano, una conferenzaaperta alla cittadinanza sulla situazione politica e

sociale dei paesi arabi del Meditarraneo.

Venerdì 8 novembre ore 21parrocchia Quartirolo

Francesca Biancani, docente di Storia e Istituzionidel Medio Oriente - Università di Bologna

UNA FINESTRA SUL FUTURO

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alla popolazione”. Una valida organizzazioneFin dall’inizio della guerra, ifrancescani hanno creato quat-tro centri di accoglienza, chedanno da dormire a centinaiadi persone, e provvedono aibisogni primari (cibo, vestitie medicine) di almeno 400persone ogni giorno. Ognimese circa 50 famiglie ven-gono aiutate a cercare nuovecase. Ma si tratta di numeriche crescono di giorno in gior-no. Una solidarietà che sfidale armi e la violenza e cheriesce a segnare tante piccolevittorie.

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18 3 novembre '13

Il Serra Carpi a Bologna

Preghiera per le vocazioniIl Serra Carpi a Bologna

Preghiera per le vocazioni

Venerdì 18 ottobre, per ildodicesimo anno consecuti-vo, il Gruppo di PreghieraSerra Carpi, ha iniziato l’an-no sociale proponendo, a tut-ta la diocesi, il pellegrinag-gio al Santuario della B.V. diSan Luca a Bologna, per im-petrare sante e copiose voca-zioni sacerdotali e religiosemaschili e femminili, per lanostra diocesi di Carpi.Circa 60 pellegrini sono par-titi in pullman dalla parroc-chia di Quartirolo, sede delSerra Carpi, alla volta di Bo-logna; al Meloncello la metàdei presenti ha continuato a

piedi (unendosi a Maria Giuliache invece è venuta a Bolo-gna a piedi, da Modena),meditando i misteri gaudiosi,dolorosi e gloriosi del SantoRosario, scanditi dalle cap-pelle presenti lungo il cam-mino del portico che porta alSantuario.All’arrivo al Santuario, tuttisono stati accolti dal Vesco-vo emerito Monsignor ElioTinti, che ha concelebrato laMessa con don Fabio Bar-bieri e don Anand Nikarthil,intrattenendosi con noi an-che per la cena.E’ stato un appuntamento

solito ma come sempre fontedi gioia per tutti, primo perchèci ha dato la possibilità dipregare per le vocazioni, sem-pre priorità impellente per lanostra diocesi, e poi perchéabbiamo avuto modo di in-contrare, in un clima di ami-cizia e simpatia, il VescovoElio Tinti, che, ci ha confida-to, tutte le mattine, nel met-tersi l’anello episcopale, nonpuò fare a meno di ricordarsie di pregare per la Chiesaparticolare di Carpi, che glieloha donato nel 2000.

Roberto Ricco

Serata Selezioni Concorso per comicipresso CIRCOLO LORIS GUERZONIVIA Genova, 1 – Carpi - MODENA

Quattro sfidanti di altissimo livello si affronterannosul palco, in una serata a ritmo frenetico, sempre e solosul palco, del Circolo L. Guerzoni di Carpi.Dopo il grande successo DELLE PRECEDENTI 5 EDIZIONIecco tornare in scena il Concorso che anche quest’anno faràridere Carpi e i carpigiani! Carpe Ridens un Concorso di Cabaret all’insegna della risatagrassa.Ideata dalla Miglio Comico Produzioni, la “SFILATA” di comici si tiene il sabato sera, alCircolo L. Guerzoni di Carpi, per un totale di sei appuntamenti, da ottobre a maggio 2014.Oltre chiaramente una meravigliosa finale nell’estate 2014, con i sei vincitori delle seiserate di selezione.Gli Spettacoli, saranno anticipati alle ore 21.00 da un piatto freddo, avranno inizio alle ore21.45. Inoltre ad ogni serata saranno presenti ospiti sempre diversi provenienti da Zelige Colorado Cafè e altre dimensioni televisive.

SABATO 9 NOVEMBRE – Presidente di Giuria& Ospite, BEPPE ALTISSIMI

Debutta al Derby Club di Milano, nel 1985. Iniziacome imitatore, per poi passare nel corso deglianni, al cabaret puro, quello fatto di monologhi,improvvisazioni, parodie , buon gusto, e qualcheimitazione.Chitarra alla mano, riesce a coinvolgere gli spetta-tori piu’ giovani, parodiando personaggi comeNicola di Bari, Califano, Nilla Pizzi, che non sonocerto alla portata dei ventenni.... Ma ancora perchè,qualche imitazione c’e’..come Benigni, Vasco Rossiche invece di una “Vita Spericolta”, vuole una “Villa in Basilicata,...di quelle ville fatte fattefatte cosi’” ....eccc...per poi arrivare ad un papa che duetta con Scalfaro, in manieradeliziosa.... Sono molto azzeccate ed apprezzate dalla critica, anche le sue parodiemusicali...ultima tra le quali, quella relativa alla moda di andare nei locali dove siscambiano le coppie... Ha lavorato un po’ dappertutto, riscuotendo sempre ottimi edunanimi consensi. -ha doppiato per Paperissima -ha lavorato per Odeon tv -e’ statofinalista di alcuni Festival nazionali del Cabaret -ospite di Rai3 “Signori si ride “ -ospite diRadio dj -ideatore con Andrea Vitali, del programma “Gazzettino & piadine” in onda suRete otto network attualmente lo spettacolo che Beppe propone, si intitola: “ ...mi faivedere la tua password?”

Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria(info: 059683336)

CarpeRidens 2014

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Azione Cattolica AdultissimiCentro Italiano Femminile di Carpi

“Una generazione narra all’altra le tue meraviglie”(Salmo 145,5)

Trasmettere la fede oggiGenerazioni a confronto

Mercoledì 13 novembrei bambini di nuova generazione

Prof. Graziella Giovannini

Mercoledì 20 novembreGenitori e trasmissione della fede

Prof. Giulio Caio

Mercoledì 27 novembreI nonni, le relazioni famigliari ed educative:

uno sguardo sociologicoProf. Graziella Giovannini

Gli incontri avranno inizio alle ore 18 presso la SalaBianca di Palazzo Corso in Corso Fanti 89 a Carpi

È incentrato sulla trasmissio-ne della fede il percorso chegli Adultissimi di Ac – quellafascia del settore adulti che sirivolge in modo particolare al-l’età più avanzata – ha elabo-rato insieme al Centro italianofemminile di Carpi e che sisvolgerà nel mese di novem-bre. “Nell’arco di tre incontri– spiega Roberto Cigarini,referente Adultissimi –si prenderanno in considera-zione i fattori che, di volta involta, ostacolano o favorisco-no la trasmissione della fedeall’interno della famiglia. Sicercherà di riflettere sui di-versi ruoli dei soggetti coin-volti nell’educazione dei bam-bini ‘di nuova generazione’,mettendo a confronto le diver-se età”.Nell’ambito del percorso è pre-visto anche un momento dipreghiera dal titolo “Lasciateche i bambini vengano a me(Mc 10,14) che consisterà inuna lectio divina tenuta da donCarlo Gasperi, che oltre adassistente generale dell’Ac diCarpi è anche assistente delCif. L’appuntamento è per do-menica 24 novembre alle15.30 a Carpi presso la chiesadella Sagra e sarà seguito daun dialogo fraterno presso laBiblioteca Loria.

Vita della Chiesa

“Una generazione narra all’altra le tue meraviglie”

Adulti e trasmissione della fede

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193 novembre '13

Il quotidianodei cattolici

Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

www.carpirinasce.it

Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Il sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Telefono: 059 686048

Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Telefono: 059 6325077

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Telefono: 059 686048

Curia Vescovilevia Trento Trieste 48/a a Carpi

GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTODomenica 10 novembre alle 11 il Vescovo presiede a SanMartino Spino la Santa Messa nella Giornata del Ringrazia-mento.

CENTRI DI COMUNITÀDomenica 10 novembre alle 16 a San Possidonio il Vescovopartecipa all’inaugurazione del Centro di Comunità. Si trattadell’ultima delle sei strutture donate da Caritas Italiana.

Pratica Penitenziale dei Primicinque sabati del mese

Pellegrinaggio penitenziale per chiedereal Signore il dono di Vocazioni

sacerdotali e religioseguidato da S. E. Monsignor Francesco Cavina,

Vescovo di Carpi

La partenza è prevista alle ore 6.30 del mattino dalla Chiesadel Corpus Domini a Carpi per raggiungere il santuario

della Beata Vergine dell’Aiuto di Santa Croce.Durante il pellegrinaggio si reciterà il Santo Rosario.

La pratica si concluderà con la celebrazione della Santa Messa.

TUTTI I FEDELI DELLA DIOCESI SONO INVITATI APARTECIPARE, IN PARTICOLARE GIOVANI E FAMIGLIE

Sabato 2 novembre

PELLEGRINAGGIOFino al 31 ottobre il Vescovo monsignor Francesco Cavinapresiede il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa. Perquesto motivo la Segreteria vescovile riaprirà con orarioregolare lunedì 4 novembre.

SEMINARISTI E DIACONIDa lunedì 4 a venerdì 8 novembre il Vescovo predica gliEsercizi spirituali ai seminaristi del seminario di Faenza.Sabato 9 novembre dalle 9 alle 12 presiede, presso il Semina-rio di Carpi, il coordinamento regionale per il diaconatopermanente.

RIAPRE LA CHIESADI ROLO

Sabato 9 novembre alle16.30 monsignor Fran-cesco Cavina sarà a Roloper la riapertura dellachiesa e la consacrazio-ne del nuovo altare.

Ufficio Catechistico diocesanoSettore Apostolato Biblico

I venerdì del VangeloOre 20.45

Parrocchia di Sant’Agata, Cibeno di Carpi

Venerdì 8 Novembre“Andate anche voi nella

vigna”Parabole di Gesù e stile

enigmatico di Diodon Maurizio Compiani

Biblista e docente di SacraScrittura presso l’ISSR di

Crema-Lodi-Cremona

Apostolato della PreghieraIntenzioni per il mese di novembre

Generale: Perché i sacerdoti che sperimen-tano difficoltà siano confortati nelle lorosofferenze, sostenuti nei loro dubbi e confer-

mati nella loro fedeltà.Missionaria: Perché la Chiese dell’America Latina, comefrutto della missione continentale, mandino missionari adaltre Chiese.Vescovi: Perché la fede nella vita eterna ci renda liberidall’attaccamento al denaro e più capaci di gesti di solida-rietà e di condivisione.

con i suoi presepipartenza da Carpi ore 6pranzo in albergopomeriggio dedicato alla visitadei presepi e del centro storicos. Messa

s. Messa e colazionein mattinata visita all’eremo delle carcerisan Damianosanta Maria degli Angelipranzo in albergopartenza per il ritorno

1 giorno

2 giorno

2-3 Gennaio 2014

Assisi e dintorni

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Presso parrocchia San Francesco Carpi - Cell. 334 2395139

Domenica 17 novembre

Visita aBrescello

al Crocifisso di don Camilloe al Museo Peppone e don

Camillo

Programma: Partenza da Carpi (sta-zione delle corriere) alle 14. Visitaguidata a Brescello (Crocifisso, chiesadi don Camillo, campana “sputnik”,casa di Peppone, Museo Pepponee don Camillo, Museo Guareschi,cena in ristorante, rientro).

Iscrizione entroil 10 novembre 2013

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AGENZIA ONORANZE FUNEBRI

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Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

Filiale di Limidi di Solieravia Carpi Ravarino, 427 - Tel. 059.652799

Filiale di BastigliaPiazza della Repubblica, 40 - Tel. 059.652799

Filiale di ModenaViale Verdi 84 - Tel. 059.244124

Serietà e professionalitàin ogni nostro servizio

Attenzione e rispetto per la sensibilitàreligiosa dei nostri clienti