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LA SCUOLA DELL’INFANZIA DELLE
SUORE FRANCESCANE DI CRISTO RE
3° incontro
27 APRILE 2018
Dott.ssa Tiziana Capoletti
PINOCCHIO VA IN GIRO…
La storia di Pinocchio esprime il compiersi della
formazione e dell‟educazione di ogni bambino , il quale,
sovente, si smarrisce in un intricato labirinto di
esperienze.
PINOCCHIO ATTRAVERSA
LUOGHI…INCONTRA PERSONAGGI
Il grillo parlante
Il gatto e la volpe
Lucignolo
Il paese dei balocchi….
Poi Pinocchio racconta un sacco di bugie…
IL GRILLO PARLANTE
È il piccolo animaletto che rimprovera Pinocchio e
cerca di istruirlo.
E‟ famoso per essere la voce della coscienza, spesso
infatti si usa dire, a chi cerca di istruirci e di farci
ragionare, che somiglia al Grillo Parlante.
ALCUNE RIFLESSIONI SUL “GRILLO
PARLANTE”
Il filosofo Grillo non è un novello Socrate, che tira
fuori l‟uomo da sé stesso educandolo.
Però è capace di accompagnare, è un buon
“pedagogo”.
Il Grillo si presenta con una verità che è buona
soltanto per il bambino che Pinocchio non vuole
essere: «Guai a quei ragazzi che si ribellano ai
loro genitori».
IL GRILLO: PERCHÉ NON AMATO…DA
PINOCCHIO…
Il Grillo si mostra troppo rigido per essere
considerato come amico consolatore dei propri
guai e promotore dei propri sogni.
Il burattino si confida con lui e cerca nella
condivisione una chiarificazione al proprio
vissuto.
Pinocchio ha bisogno di essere capito,
rincuorato, ascoltato nei propri bisogni e nei
propri dolori.
L‟amicizia del Grillo per Pinocchio è molto
importante…ma
IL GRILLO PARLANTE E‟ IMPUT
ALL‟OBBEDIENZA…IL SENSO DEL DOVERE
Il grillo va quindi visto anche in chiave
genitoriale profonda…la voce interna del
genitore…ciò che devi fare…
Ma la sete di esperienza pura fa nascere il
desiderio di trasgressione …
LA TRASGRESSIONE…E‟ FORTE
La trasgressione di Pinocchio compare …lui
vuole essere buono ma tuttavia incontra amici…
che lo fanno trasgredire.
la trasgressione è spesso” l incontro con l‟ombra “
personale, una parte di sé…che vuole
l‟indipendenza della scelta.
LA TRASGRESSIONE E‟ LA CRESCITA
CONSAPEVOLE ATTRAVERSO GLI ERRORI…
Attraverso la trasgressione della regola e la sete di
sapere il bambino conosce il suo limite e procede verso
la sua consapevole autonomia.
Il burattino che riflette…si accorge che il Grillo-
parlante aveva ragione.
IL GRILLO E LA RICERCA DI SÉ
Il Grillo non asseconda però Pinocchio in questa
ricerca di un proprio stile, non coglie il nuovo che c‟è in
lui, la meravigliosa novità della persona che il bambino
è chiamato a diventare da grande.
I RIMPROVERI
I rimproveri del Grillo-medico lo smuovono dalla
morte, lo guariscono dal torpore.
ll burattino riprende vita ma non per rinunciare alle
sue esperienze, per sperimentare.
DENTRO IL RIMPROVERO :
IL PERDONO…LA NUOVA POSSIBILITÀ
Il bambino che sperimenta il suo
carattere, ha necessità di un adulto
consapevole che possa moderare la
spinta pulsionale, gli istinti naturali,
così come sviluppare le tendenze
positive, indirizzare gli interessi.
LA PAURA… E LA VOGLIA DI
SPERIMENTARE
Gli avvertimenti del Grillo si sono puntualmente
avverati, ma la determinazione del burattino è più
interessante della paura del Grillo.
LA COSCIENZA…
Il grillo parlante è una sorta di coscienza, una sorta
di super-io del nostro eroe.
Pinocchio quando non lo sopporterà più lo ucciderà,
questo per mettere a tacere la sua voce interna.
L‟OMBRA
La voce del grillo in futuro
manifesta la sua presenza sotto
forma di un‟ ombra del Grillo
una piccola luce, una voce
leggera.
Si limita a dare un consiglio.
Rispettando le scelte del
bambino-burattino, lo invita alla
prudenza.
PERO‟ POI …IL GRILLO DIVENTA
Un amico a cui chiedere scusa per averlo fatto
soffrire dei propri eccessi.
«Grillino mio», lo chiama alla fine.
Il Grillo ha offerto il suo contributo alla crescita
di Pinocchio , è stato un compagno di viaggio
importante, quello della evoluzione…
IL GATTO E LA VOLPE:
INGANNO E TRASGRESSIONE
Il gatto e la volpe rappresentano nella favola
l‟inganno e mettono in luce sia la parte infantile
e ingenua di Pinocchio, sia la sete di fare da sé…
Ci si scorge il disegno educativo di :
IMPARARE A DISTINGUERE LA REALTA‟
DALLA FANTASIA…
IMPORTANTE COMPITO DELL‟EDUCATORE
L‟INGANNO E LA VOCE DELLA VERITA‟
Nella favola appare un Pappagallo
spennato che ride della sua ingenuità e
dall‟alto della sua esperienza in fatto di
disgrazie gli ricorda che i soldi si fanno
lavorando. Il sospetto dell'inganno diventa
realtà.
IL PAESE DEI BALOCCHI
Dove vuoi trovare un paese più sano per
noialtri ragazzi? Lì non vi sono scuole, lì
non vi sono maestri, lì non vi sono libri. In
quel paese benedetto non si studia mai. Il
giovedì non si fa scuola, e ogni settimana è
composta di sei giovedì e di una domenica.
Figurati che le vacanze dell’autunno
cominciano col primo di gennaio e
finiscono con l’ultimo di dicembre. Ecco un
paese come piace veramente a me! Ecco
come dovrebbero essere tutti i paesi civili!
IL PAESE DEI BALOCCHI
UN MONDO PARALLELO
Paese dei balocchi è un modello di paese dove è
bandita la fatica dello studio e, con questa fatica,
la possibilità di formarsi una coscienza critica.
Al contrario, in questo paese “civile” l‟ozio e il
divertimento sono i soli impegni richiesti ai suoi
abitanti…
Il nostro Grande Fratello della tv.
IL PAESE DEI BALOCCHI
È un modello di “civiltà” che intende,
evidentemente, sollecitare e lusingare negli
esseri umani tutt‟altro che l‟imitazione di figure
di scienziati, di pensatori, di artisti, di operatori
sociali che hanno fatto crescere l‟umanità dalla
sua animalità scimmiesca fino ai fasti (e anche
agli orrori) dell‟Homo sapiens sapiens.
IL PAESE DEI
BALOCCHI
Ed è un modello di “civiltà” che deride, perché la
considera “incivile”, la quotidiana fatica di tanti
uomini comuni, che con l‟onestà del loro lavoro
hanno tirato avanti la propria famiglia e hanno
dato un senso alla propria esistenza.
NEL PAESE DEI BALOCCHI
NON E‟ SOLO MA CON …LUCIGNOLO
Lucignolo è „ i l compagno di scuola di
Pinocchio.. lo convince a seguirlo nel Paese
dei Balocchi.
Lucignolo, nell‟immaginario collettivo, è il
simbolo del bambino che non cresce, che
vuol solo fare baldoria scappando ai suoi
compiti.
LUCIGNOLO… L‟AMICO DI GIOCHI…
LA REALTÀ DISTORTA
Lucignolo è l‟incarnazione della realtà virtuale
Il bimbo posto di fronte ad immagini che catturano la
sua attenzione…cade come Pinocchio in una sorte di
realtà trasfigurata…
L‟ANIMA RUBATA..IL PENSIERO
INTRAPPOLATO
Lucignolo e Pinocchio sanno che l‟Omino che li ha portati al paese dei balocchi si accinge a far commercio di tutti quelli che hanno ceduto alle sue lusinghe...come loro.
Pinocchio, però, attraverso un cammino faticoso, riuscirà a recuperare la sua umanità e a disintossicarla dalla droga della cuccagna…
Molti altri non ci riusciranno.
PINOCCHIO SI SPECCHIA….E‟ UN CIUCHINO
Il dolce far niente nel
Paese dei balocchi
trasforma Lucignolo e
Pinocchio in ciuchini e
iniziano a provare la
vergogna.
PINOCCHIO È IN CRISI…
Pinocchio riconosce gli sbagli
commessi, ma il senso di colpa,
gli impedisce di trovare la giusta
strada, la vergogna non lo aiuta
ancora a crescere
IL SENSO DI COLPA…IL SENSO DI
VERGOGNA
Il senso di colpa segue la trasgressione
e comporta l‟angoscia della punizione ;
Il senso di vergogna accompagna
invece la percezione di un fallimento
del sé.
Il senso di colpa riguarda un‟azione e
in a quanto tale è molto più
circoscritto .
Il senso di vergogna , riguarda il sé
nella sua integrità e concerne il senso
di inadeguatezza e amabilità.
IL SENSO DI COLPA
Si tratta di un sentimento che ha a che fare con messaggi inconsci che ci sono arrivati nel corso della nostra
vita, sin da piccolissimi, e di cui non possiamo essere pienamente
consapevoli, ovvero da tutta quella serie di norme (divieti ed ordini) interiorizzate in maniera molto
rigida. Questo tipo di sentimento porta a reprimere noi stessi, i nostri bisogni ed il nostro progetto di vita.
Il senso di colpa proviene dall’esterno.
IL SENTIMENTO DI VERGOGNA
Il sentimento di vergogna nella personalità
narcisistica è imperniata sul bisogno di essere
visti, riconosciuti ed amati.
È necessario uscire allo scoperto ed essere
convalidati.
Forte la paura di essere feriti dagli sguardi altrui
e dai giudizi.
RACCONTO LE BUGIE COME
PINOCCHIO
Le bugie sono assolutamente
normali, inevitabili e persino
necessarie, destinata, in
genere, a risolversi con il
procedere dello sviluppo.
LE BUGIE
Tutti i bambini e gli adolescenti
prima o poi dicono qualche
bugia. Ponendo attenzione al
contenuto delle bugie dei vostri figli
potete capire molte cose del loro
universo e del loro rapporto con voi.
LE BUGIE…
Proprio come avviene per i
sogni, le bugie sono infatti lo
specchio fedele dei loro bisogni,
dei loro desideri e delle loro
paure.
LA BUGIA UNO SPAZIO…
Attraverso la bugia i bambini
costruiscono un proprio spazio segreto,
un mondo a metà strada tra la realtà e
la fantasia, un mondo che può essere
riservato a riporre sentimenti o
emozioni che hanno paura di mostrarvi
o di cui sono gelosi o si vergognano.
LE BUGIE INNOCENTI
Per questo la mamme ed i papà
non devono preoccuparsi o peggio
sentirsi traditi e imbrogliati dalle
piccole innocenti bugie.
LA NASCITA DELLA BUGIA
A partire dai 3-4 anni, i bambini scoprono le bugie: iniziano infatti a comprendere che possono dire qualcosa di completamente inventato, oppure omettere dei dettagli. Capiscono che è possibile non dire tutto, dire cose false e inventare cose inesistenti.
LA BUGIA COME SVILUPPO DELLA
CONOSCENZA
Si rendono così conto dell‟esistenza di un
proprio pensiero interiore, a cui gli altri
non hanno accesso.
Questa, dal punto di vista cognitivo, è una
tappa non solo del tutto normale, ma
addirittura fondamentale per lo sviluppo
del bambino.
LA BUGIA ESSENZIALE PER LO SVILUPPO
COGNITIVO
La bugia può svolgere una funzione importante
nel suo sviluppo cognitivo: il bambino capisce
cioè, attraverso di essa, che il suo pensiero
interiore è solamente suo e che gli altri,
soprattutto i genitori, non possono indovinare i
suoi pensieri.
LA BUGIA…UNA PAURA
Quando si tratta di bambini piccoli, è molto
importante fare attenzione al contenuto delle bugie,
perché spesso esse rappresentano proprio ciò che loro
desiderano oppure ciò di cui hanno paura.
IL PERCHÉ DELLA BUGIA
In questi casi è appunto corretto non
prendere sotto gamba le bugie e indagare il
vero problema, cioè le motivazioni che ne
sono alla base.
Il bambino, ad esempio, potrebbe avere
problemi d‟ansia o di autostima, o peggio
aver subìto un trauma.
Come insegnare a non dire le bugie?
1° CERCARE IL PERCHÈ
È necessario scoprire la motivazione e
lo stato d’animo del bambino che
racconta le bugie, in essa c‟è qualcosa di
importante vuole :
ATTENZIONE…VUOLE ESSERE
SCOPERTO …VUOLE ESSERE
AIUTATO…GUIDATO
2 ° ATTENZIONE LA BUGIA NASCONDE…
La paura di non essere adeguato…
…è importante non riversare aspettative esagerate
sui bimbi, che altrimenti, per far fronte alle
richieste dei genitori e per non deluderli, si
sentiranno costretti a mentire
3 ° LA BUGIA E‟ UNA FUGA …UNA
REALTÀ…DIVERSA
Attraverso le bugie, infatti, i bimbi possono
costruire una loro realtà, più simile a ciò che loro
vorrebbero.
Quando, ad esempio, un bambino mente
affermando “non sono stato io”, non lo fa solo per
non dispiacere i genitori, ma anche perché
vorrebbe davvero non aver combinato un disastro
e pensa che basti la sua volontà per modificare la
realtà.
LA BUGIA DEL BIMBO INSICURO
Il bambino insicuro, spesso, racconta una bugia perché si rende conto della sconvenienza di un suo comportamento o di un suo pensiero, ma allo stesso tempo non vuole deludere o far innervosire l‟adulto da cui ha bisogno di sentirsi approvato e amato. La bugia, allora, sembra la soluzione più comoda e immediata per evitare rimproveri e confronti/scontri a cui non si sente pronto.
LA BUGIA PER ATTENZIONE
Alcuni bambini che si sentono trascurati dai genitori
o si “vergognano” di una situazione familiare che
vivono con senso di inferiorità e disagio si rifugiano in
una realtà virtuale, fatta di più amore, coccole e
attenzioni, ma anche di viaggi mai fatti e regali mai
ricevuti. Queste sono bugie a cui i bambini per primi
si sforzano di credere, attivando una sorta di
meccanismo di difesa.
LA BUGIA CONSAPEVOLE
Il bambino che inizia
consapevolmente a dire bugie
sperimenta un senso di
onnipotenza. Comprende infatti
che gli adulti non sempre riescono a
leggergli dentro e a sapere e
scoprire tutto, ed ecco allora che
nasce il piacere di una sorta di sfida
che rappresenta una tappa del
percorso di separazione dai genitori
e della costruzione di un pensiero
autonomo.
LA BUGIA E IL MONDO MAGICO DEI
PICCOLI
Nei più piccoli, che vivono in una sorta di mondo magico in cui non esiste un netto confine tra fantasia, gioco e realtà, così spesso descrivono le cose come vorrebbero che fossero nella realtà o come loro le vedono.
Non si può, dunque, accusarli di mentire quando nei giochi simbolici e di simulazione fanno finta di essere qualcun altro o quando dicono di parlare con il loro amico immaginario. Questo tipo di giochi, anzi, insegna al bambino a crescere, a sperimentarsi e ad esercitare abilità e fantasia, proiettandolo anche nel mondo degli adulti in una dimensione di vita semplificata e protetta.
QUANDO LA BUGIA DIVENTA UN PROBLEMA
Le bugie rappresentano una normale fase evolutiva
del bambino e si risolveranno spontaneamente con la
crescita.
Bisogna preoccuparsi quando le bugie sono cosi
frequenti da trasportare il bambino in un mondo
completamente avulso dalla realtà:
Questo significa che il bambino sta vivendo un forte
disagio e cerca di fuggire da ciò che lo fa stare male.
INSEGNARE LA FIDUCIA
Cercate di spiegare il concetto di fiducia: chi dice
la verità merita fiducia, mentre chi non lo fa
finirà per allontanare da sé tutti gli amici.
REALTÀ E FANTASIA
Cogliete ogni occasione, con i bimbi più piccoli,
per sottolineare la differenza tra realtà e
fantasia.
Se vi rendete conto che dietro la bugia si
nasconde un desiderio, non rimproverate il
bambino ma cercate di portarlo a dire la verità.
UN ESEMPIO
Ad esempio: un bambino che mente dicendo di
giocare spesso con un amico, ha probabilmente il
desiderio di farlo; fate in mondo che renda
esplicito il suo pensiero e spiegategli come mai a
volte la realtà non rispecchia i nostri desideri
Non etichettate mai un bambino come bugiardo,
perché finirà per crederci e diventare tale.
Quando il bambino ammette di aver detto una
bugia non punitelo, altrimenti penserà sia
comunque più conveniente perseverare nel
mentire che ravvedersi e dire la verità.
Non punite severamente i vostri figli se dicono
delle piccole bugie, perché l‟effetto potrebbe
essere opposto a ciò a cui aspirate: potrebbero
sempre tentare la strada della bugia, avendo
qualche possibilità di scampare il castigo
ANDARE ALLA RADICE
Se le bugie sono frequenti,
non basta agire sul singolo
episodio, ma bisogna
affrontare il problema alla
radice, cercando di
individuare quelli che sono
i motivi di questo
comportamento.
LA BUGIA E LA CALMA
Anche se la bugia è palese, è sempre meglio non
perdere la calma ma rimanere sereni e
fermi.
Non accusare il bambino di aver mentito,
Non arrabbiarsi e aggredirlo… si chiuderà in se
stesso!!
ULTIMO CONSIGLIO
“IL BUON ESEMPIO”
Infine, il consiglio più importante è: date sempre
il buon esempio! Cercate di non mentire mai ai
vostri figli, anche in caso di domande difficili o
imbarazzanti, e non promettete qualcosa che non
siete in grado di mantenere.
IL BUON ESEMPIO
E‟ insegnare al bambino quanto sia importante
dire sempre la verità, potersi fidare degli altri e
anche meritarsi la fiducia altrui.
Se i genitori per primi ricorrono a piccole e
grandi bugie, anche solo per evitare seccature o
domande imbarazzanti, anche il bambino si
sentirà autorizzato a farlo.
DIVENTARE RESPONSABILI
È importante insegnare ai bambini che bisogna
assumersi le proprie responsabilità, che dire la
verità alla fine premia sempre ed è sempre il
male minore, perché dopo ci si sente più “leggeri”.