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La ricerca sui Talenti 1
Umberto Margiotta
Gennaio 2017
12
Cosa abbiamo appresoGli inizi
• W.J. Stanley, Study of Mathematically Preocious Youth, Educational Researcher, 1972
• Stanley I.C., Keating D.P., & Fox L. H. ( eds.) Mathematical Talent: discovery, description and development, Baltimore, John Hopkins University, 1974
• Keating D.P.(ed.) Intellectual Talent:research and evelopment, Baltimore, John Hopkins University, 1976
• L’opinione comune di studenti, educatori e genitori era che i test diammissione all’Università fossero troppo difficili per chi provenissedall’istruzione media e secondaria.
• Si dimostrò, invece, la validità predittiva della valutazione delle performance individuali degli studenti in sede di ammissione ai corsi universitari.
• Tutti gli studenti che superino agevolmente quei testmsviluppano alti ritmi diaccelerazione nello studio e sono 50 volte più rapidi nel perseguire il grado didottorato rispetto alla popolazione ( Lubinski et alii, 2001)
Ricerca
» Negli ultimi trent’anni i ricercatori hanno dimostrato, in numerosi ambiti di conoscenza e di esperienza, che:– I talenti naturali non spiegano gli alti livelli di
performance.
– In mabiti cme gli scahhi, la musica, la finanza e la medicina alti quozienti IQ non sono necessaruamente correlati con alti livelli di performance.
– Un esercizio continuato e deliberato è la chiave.
Ricerca
» In Inghilterra studi e ricerche sugli tudenti di musica:– L’unica differenza atta a spiegare le diverse prestazioni
tra i gruppi con top performance e gli altri studenti non era il talento ma la somma di esercizi.
» “ Il talento è l’abilità innata a fare qualcosa meglio di altri”– Anche qualora esista questa abilità innata, essa risulta
irrilevante a spiegare le performances superiori,
– Ciò che conta è la pratica: un esercizio deliberato.
Quanto è importante essere intelligente ?
» Che cosa è intelligente?– La Memoria?
– Noi non siamo nati con una buona memoria. Essa si è sviluppata…
– L ‘IQ?• IQ è l’abilità a risolvere un test; nient’altro.
• Non vi è correlazione tra IQ e successo.
• La conoscenza e l’esperienza in domini specifici di attività vengono sviluppate negli anni grazie ad una pratica sistematica e deliberata.
Efficacia dei programmi di ricerca e promozione dei talenti
• Accelerazione negli studi
• Incrementalità degli apprendimenti nei gruppi di studenti con pari abilità
• Problemi di relazione in gruppi eterogenei per studenti con eccezionali abilità
• Differenze di genere: risultano favorite le donne negli apprendimenti matematici. Ma il monitoraggio dei percorsi di studio mostra che le differenze di genere tendono a diminuire nel corso degli anni.
• Sviluppi significativi dell’attitudine a governare lo spazio soprattutto negli studenti di matematica e di scienze
• Gli studenti talentuosi tendono ad essere più aperti a nuove esperienze e d apprendere, tendono ad espandere i loro frames di ricerca e le loro possibilità piuttosto che concentrarsi su fatti e dettagli disciplinari e preferiscono misurarsi con idee nuove.
• Lo sviluppo della personalità tende privilegia movimenti di introversione e di intuizione, unitamente ad alti tassi di motivazione.
I talenti con bisogni educativi speciali
• A partire dalle ricerche promosse dal Centro sui Talenti della John Hopkins University fin dal 1980, molti studi sono stati condotti a tal proposito. Essi hanno rivoluzionato lo scetticicismo imperante al riguardo.
Tipi di Talentuosità
Betts and Neihart (1988) ha categorizzato i Gifted Talents in sei gruppi. La matrice risulta di solito molto utile in particolare nella scuola secondaria, ovvero quando le loro abilità possono non risultare evidenti.
L’unica soluzione
Cercare di differenziare approcci e metodi nelle nostre classi per
impegnare questi studenti nei loro cambiamenti e apprendimenti
Architettura del Talento
» Strategic Orientation to Action
Targets and achieve results, overcomes obstacles, accepts responsibility, creates a results-oriented environment.....
» Interpersonal, Enactive Skill
Effectively and productively engages with others and establishes trust, credibility, and confidence with them
» Creativity/Innovation
Generates novel ideas and develops or improves existing and new systems that challenge the status quo, takes risks, and encourage innovation
» Teamworking
Knows when and how to attract, develop, reward, be part of, and utilize teams to optimize results. Acts to build trust, inspire enthusiasm, encourage others, and help resolve conflicts and develop consensus in supporting higperformance teams
( Margiotta, 2016 su Berger and Berger, 2011)
Genetica e sviluppo del
Talento
Ma perché
Intelligenza Singola o Multipla?
L’intelligencza è una facoltà o un fascio di diverse forme specifiche di sviluppo della mente?
Charles Spearman intelligenza generale [g]
Howard Gardner 8 intelligenze
Robert Sternberg 3 intelligenze
Emotional intelligence 4 componenti
Intelligenza generale ,
anche nota come fattore g
Charles Spearman (1863-1945) elaborò una funzione di analisi delle differenti abilità e scoprì che coloro che non riescono bene in un’area di conoscenza o di esprienza riescono invece bene in un’altra. Spearman riteneva che costoro fossero in possesos di in alto fattore “g” (general intelligence).
.
Il talento per H. GARDNER E F: GAGNE’
Il cuore delle Intelligenze Multiple consiste nel prendere sul serio le differenze umane.
L’aspetto saliente del talento, secondo Gardner (1986), non è più la struttura innata (il ‘dono’), ma piuttosto il potenziale di successo e la capacità di apprendere rapidamente il materiale rilevante per una delle intelligenze.
La trasformazione dei potenziali di apprendimento in talenti veri e propri richiede un apprendimento, una formazione e una pratica sistematici, così come il contributo positivo (o l’assenza di contributo negativo) di due tipi di catalizzatori: quelli intrapersonali (motivazione, attitudini, temperamento, tratti di personalità, ecc.), e quelli ambientali (persone significative, eventi, milieu geografico o sociale, come anche esercizi/compiti pianificati)
Intelligenze Multiple
La sindrome dell’idiot savant si riferisce a coloro che , pur
manifestando particolari “isole” di abilità in alcune aree di
conoscenza , di memoria o di esperienza, tuttavia affogano quelle
isole in un mare di deficit cognitivi e di disfunzionamenti sociali
Howard Gardner’ Teoria delle Intelligenze MultipleHoward Gardner (b. 1943) osserva che soggetti divrrsi manifestano abilità in aree diverse. La ricerca e le analisi suggeriscono che possano esserci correlazioni significative tra le diverse forme di intelligenza.
Howard Gardner’s Eight Intelligences
Linguistic Intelligence
• Word Smart
• Ability to write or read
• Ability to rhyme
• Good speakers
• Actors
• How many of you can
speak or write?
Robert Sternberg (b. 1949) propose che il “successo formativo e scoiale sia attribuibile alla combinazione di tre tipi di abilità.
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La teoria dell’Intelligenza Triarchica di Sternberg
Intelligenza Analitica:
risolve problemi ben definiti con una singola risposta
Intelligenza creativa:
la produzione di nuove idee aiuta ad adattarsi a situazioni
sempre nuove
(Robert Sternberg) I cinque componenti della Creatività
Expertise: possedere una ben
sviluppata base di conoscenze
Immaginazione: avere la capacità di vedere
nuove prospettive, nuove combinazioni e
connessioni
Una personalità proattiva: tensione
continua verso nuove esperienze a
dispetto dei rischi, delle ambiguità e degli
ostacoli
Motivazione intrinseca:
apprezzamento esplicito e
continuato delle sfide e dei propri
interessi senza bisogno di direzzione
o di supervisione esterni
Un ambiente creativo: che assicuri sostegno,
feedback, incoraggiamento e tempo e spazio per
pensare
Riconoscere le emozioni dalle espressioni del viso,
dalle narrazioni ecc. (storie e musica)
Percepire le emozioni
•Essere capaci di mescolare le emozioni e di prevedere
stati emozionali in sé e negli altri
Comprendere le emozioni
•Modulare ed esprimere le emozioni in situazioni
diverse
Controllare e governare le emozioni
•Utilizzare le emozioni come driver e come benzia per
sviluppare un pensiero creativo
Usare le emozioni
GOLDMANN Componenti dell’intelligenza EMOTIVA
Benefici dell’intelligenza emotiva
Abilità ad estendeee o a
potenziare i fattori di
gratificazione connessi agli
obiettivi in vista.
Successo formativo e sociale
Neurofenomenologia del Talento
» Il talento è il cervello al lavoro.
» Negli esperti il cervello svolge prestazionimigliori e più rapidamente nell’area dipadronanza/expertise, a causa delraffinamento strutturale dei percorsineurali associati all’area dispecializzazione.
» L’abilità degli individui di apprendere èdunque proporzionale all’abilità biologicadi codificare informazioni nuove,un’abilità che può variare tra domini
www.helsinki.fi/yliopisto
Le varie componenti della
memoria
www.helsinki.fi/yliopisto
MLT È possibile differenziare la memoria tra differenti
sistemi specializzati:
Esplicita (dichiarativa): è coinvolta nel richiamo e nelriconoscimento intenzionale e/o consapevole diesperienze e informazioni
Implicita (procedurale): è una memoria di abilitàpercettive, motorie, cognitive, acquisite in modoimplicito la cui rievocazione può verificarsi con uncomportamento semi-automatico.
www.helsinki.fi/yliopisto
Memoria dichiarativa
Si divide in:
Memoria episodica
Memoria semantica
www.helsinki.fi/yliopisto
Memoria episodica È responsabile dell’immagazzinamento e del richiamo
di informazioni e avvenimenti esperiti direttamentedal soggetto collocabili nel contesto temporo-spazialein cui si è realizzata l’acquisizione.
Costituiscono sottosistemi della memoria episodica la:
Memoria autobiografica.
Memoria prospettica.
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Il Brand del modello IST
IST come scuola capacitante, perché capacità significaopportunità di scelta, e promuovere capacità significapromuovere sfere di libertà, ovvero “libertà sostanziali” (A. Sen)
» IST come ambiente di fioritura dei talenti individuali.
» IST come ambiente di apprendimento vitale. Learning bydoing (Arrow) e learning by using (Rosenberg) ma anchelearning by interacting (Viygotskij). L’apprendimento sitraduce in competenza quando l’apprendimento effettivoè concomitante all’azione (competenza in azione).
» IST come ambiente che promuove il benessere degliallievi, perché il benessere delle persone è molto più cheuna questione di denaro: esso consiste nella possibilità direalizzare i progetti di vita.
Riferimenti
GAGNE’, F. (1999). My convictions about the nature of human abilities, gifts and talents. Journal for the Education of the Gifted, 22(2), 109-136.
GARDNER, H. (1983). Frames of mind: The theory of multiple intelligences. New York, NY: Basic Books.
GARDNER, H. (1989). To Open Minds. Chinese clues to the dilemma of contemporary education. New York, NY: Basic Books.
MARGIOTTA, U. (Ed.) (2011). The Changing Mind. From neural plasticity to cognitive modifiability. Lecce: Pensa Multimedia. MARGIOTTA U., (2015) Teoria della Formazione, Carocci, Roma 20215
MARGIOTTA U., (2016) La formazione dei talenti, Franco Angeli, Milano 2016
Talento ( Margiotta,2016)
Il talento è un modello ricorrente di agire, pensaree sentire che può essere messo in pratica in modoefficace solo se esercitato e direzionato.
La chiave per una azione eccellente è
l’incontro tra talento, ruolo e contesto.
Invece di una proprietà innata degli individui,caratterizziamo il talento come una serie direlazioni funzionali distribuite tra la persona e ilcontesto, e attraverso la quale la persona-in-situazione appare accortamente orientata alsuccesso.
Riferimenti
GAGNE’, F. (1999). My convictions about the nature of human abilities, gifts and talents. Journal for the Education of the Gifted, 22(2), 109-136.
GARDNER, H. (1983). Frames of mind: The theory of multiple intelligences. New York, NY: Basic Books.
GARDNER, H. (1989). To Open Minds. Chinese clues to the dilemma of contemporary education. New York, NY: Basic Books.
MARGIOTTA, U. (Ed.) (2011). The Changing Mind. From neural plasticity to cognitive modifiability. Lecce: Pensa Multimedia. MARGIOTTA U., (2015) Teoria della Formazione, Carocci, Roma 20215
MARGIOTTA U., (2016) La formazione dei talenti, Franco Angeli, Milano 2016
Riferimenti
• Betts, G. T. and Neihart, M. (1988). "Profiles of the Gifted and Talented". Gifted Child Quarterly, 32, pp. 248–253.
• Eyre, D. (2007). What Really Works in Gifted and Talented Education. Warwick: The National Academy, Gifted and Talented Youth
• Fox, D. (1986). ‘Teaching English to Gifted Students’. ERIC Digest. Urbana IL: ERIC Clearinghouse. URL: accessed 23.07.09: http://www.ericdigests.org/pre-924/gifted.htm
• Ministry of Education. (2000). Gifted and Talented Students: Meeting the needs in New Zealand schools. Wellington: Learning Media Limited.
• Pfeiffer, S.I. (2002). ‘Identifying Gifted and Talented Students: Recurring Issues and Promising Solutions’. Journal of Applied School Psychology. Duke University: The Haworth Press.
• Townsend, M. A. R. (1996). "Enrichment and Acceleration: Lateral and Vertical Perspectives in Provisions for Gifted and Talented Children". In D. McAlpine and R. Moltzen (eds), Gifted and Talented: New Zealand Perspectives (pp. 361–376). Palmerston North, NZ: Massey University E.R.D.C. Press.
• EPOL371 Lecture notes 17.07.09