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La regolazione tecnica e di prevenzione Rita Caroselli Direttore Federchimica/Assogasliquidi

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La regolazione tecnica e di

prevenzione

Rita Caroselli

Direttore Federchimica/Assogasliquidi

Assogasliquidi

Già dal 2013, Assogasliquidi – unitamente al settore del GPL che storicamente è

rappresentato dalla nostra Associazione - ha iniziato ad occuparsi delle tematiche

relative all’uso del GNL nei diversi canali di utilizzo: trasporto terrestre e marittimo,

usi industriali, reti off grid.

Ad oggi ad Assogasliquidi sono associate circa 40 Imprese, impegnate nel porre in

essere gli investimenti necessari per lo sviluppo di tutta la filiera del GNL: dalle

infrastrutture di approvvigionamento fino alla distribuzione alle utenze finali.

2013 «anno zero», immobilità del

settore.

Incertezza se sviluppare prima l’offerta

tramite il consolidamento dell’

infrastruttura, o attendere un aumento

della domanda, in grado di giustificare gli

investimenti per lo sviluppo di un

infrastruttura di approvvigionamento.

Prima l’uovo o la gallina?

Attualmente uno dei più grossi limiti

nello sviluppo del settore, anche in

termini di penetrazione geografica, è

dato dalla dipendenza agli

approvvigionamenti esteri.

rigassificatori

distributori

GNL-GNL

distributori

GNL-GNC

progetti Small

Scale

utenze offgrid

2013 2014 2015 2016 2017

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utenze offgrid distributoriGNL

distributorisolo GNC

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utenze offgrid distributoriGNL

distributorisolo GNC

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utenzeoffgrid

distributoriGNL

distributorisolo GNC

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utenze offgrid distributoriGNL

distributorisolo GNC

18

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5

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utenze offgrid distributoriGNL

distributorisolo GNC

Dinamica infrastruttura

Come è stato possibile il passaggio da un’infrastruttura praticamente inesistente

ad una rete di distribuzione in pieno sviluppo, sebbene principalmente nel nord

Italia?

APPARATO NORMATIVO REGOLAMENTAZIONE TECNICA

15

6

10

1

18

2

0

5

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25

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2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

distributori GNL

distributori solo GNC

utenze offgrid

reti isolate

Sviluppo infrastruttura

PUNTI DI FORZA

Sul fronte delle autorizzazioni lo schema di Decreto copre tutte le fattispecie

impiantistiche necessarie alla crescita dell’infrastruttura di distribuzione

delineando i procedimenti necessari per la realizzazione degli stoccaggi,

attraverso procedimenti semplificati e con previsione di tempi certi di

conclusione degli stessi

Il D. Lgs. 257/16 prevede norme autorizzative diversificate e tarate sulle

specifiche realtà che vengono considerate:

• impianti di rigassificazione che intendono offrire anche il servizio di

trasporto, stoccaggio e distribuzione di GNL (Art. 9)

• impianti definiti «small scale LNG» (Art. 10)

• depositi di stoccaggio del GNL di piccole dimensioni destinati ad alimentare

le utenze finali (Art. 11)

D.lgs. n° 257/2016

ARTICOLI 9, 10, 11

ITER AUTORIZZATIVO

Stoccaggi superiori a 200 tonnellate: sono assoggettati ad autorizzazione unica

rilasciata dal MiSE, di concerto con il Ministero del Trasporti e d’intesa con la

Regione

Stoccaggi inferiori a 200 e superiori a 50 tonnellate: sono assoggettati ad una

autorizzazione unica rilasciata dalla Regione o Ente da lei delegato

Impianti di stoccaggio di GNL inferiori a 50 tonnellate: è prevista una procedura

amministrativa semplificata, basata sulla presentazione presso il Comune di una

dichiarazione in cui si attesta il rispetto delle normative in materia ambientale,

sanitaria e di sicurezza.

Impianti di distribuzione di GNL per uso autotrazione: si applicano le procedure

amministrative applicabili per il CNG

VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE

Gli stoccaggi di gas naturale liquefatto con capacità complessiva superiore a 20.000

m3 devono essere sottoposti a procedimento di VIA statale, così come previsto nel

punto 8 dell’allegato II del D.lgs. 152/2006, modificato dal D.lgs. 16/06/2017 n°104

QUADRO REGOLATORIO ARERA

INFRASTRUTTURA APPROVVIGIONAMENTO

Regolazione delle condizioni, anche economiche, di accesso ed erogazione dei

servizi che possono essere forniti mediante le infrastrutture di stoccaggio di GNL,

connesse o funzionali all’allacciamento ed alla realizzazione della rete nazionale

di trasporto del gas naturale, o di parti isolate della stessa definite come

strategiche (vd. art. 9)

Formazione di provvedimenti in materia di obblighi di separazione contabile, al

fine di recepire le disposizioni in materia di separazione contabile per le attività

riconducibili ai servizi Small Scale LNG forniti dai terminali di GNL (vd. art. 10)

Approfondimento del perimetro e delle attività riconducibili ai servizi «Small Scale

LNG» forniti dai terminali di GNL, sia al fine di adottare una adeguata disciplina in

materia di obblighi di separazione contabile, sia al fine di verificare la sussistenza

di eventuali esigenze di coordinamento tra tali servizi e quelli regolati

dall’Autorità

DELIBERAZIONE 16 MARZO 2017 141/2017/R/GAS

Avvio di procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di tariffe per l’utilizzo dei terminali di GNL per il quinto periodo di regolazione e in materia di separazione contabile relativa ai servizi di «Small Scale LNG»

RETI ISOLATE GNL

Anche sul fronte delle reti di distribuzione alimentate a GNL, il D.lgs. 257/2016

fornisce indicazioni e risposte in linea con le aspettative di sviluppo di tale segmento

di mercato, a vantaggio delle comunità locali non servite dalla rete dei metanodotti.

Con un’apposita disposizione infatti (vd. art. 14) si dettano indicazioni per le reti di

GNL, prevedendo la competenza dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas per la

definizione delle condizioni economiche di fornitura del GNL

DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE 216/2018/R/GAS

(nell’ambito del procedimento avviato con la deliberazione ARERA 12 maggio 2017, 324/2017/R/GAS)

Attuazione delle disposizioni dell’articolo 14 del decreto legislativo 257/16 in materia di reti isolate di GNL, con riferimento ai profili

tariffari relativi alla copertura dei costi delle infrastrutture di rete

INIZIO

Lettera Circolare Prot. N° 3819 del 21.03.2013

“Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione di progetti di prevenzione

incendi relativi ad impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto (GNL)

con serbatoio criogenico fuori terra a servizio di stazioni di rifornimento di gas

naturale compresso (GNC) per autotrazione”

• Solo per impianti di distribuzione stradale di gas naturale compresso

• Sezioni di alimentazione da 5 t a 50 t di GNL

• Abbandono dell’approccio prescrittivo in favore di linee di indirizzo di corretta

progettazione e buona tecnica.

Guide tecniche di

prevenzione incendi

SVILUPPI

Lettera Circolare Prot. n. 5870 del 18.05.15

’’Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione

incendi relativi a impianti di distribuzione di tipo L-GNL, L-GNC E L-GNC/GNL

per autotrazione’’

’’Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione

incendi relativi a impianti di alimentazione GNL con serbatoio criogenico fisso a

servizio di impianti di utilizzazione diversi dall’autotrazione’’

• Per ogni installazione civile e industriale che riguarda il GNL

• Serbatoi criogenici fino a 50 t di GNL quindi sotto i valori soglia del D.lgs.

105/15

• Ancora linee di indirizzo di corretta progettazione e buona tecnica

ASPETTI INNOVATIVI:

• Viene accantonato l’approccio deterministico prescrittivo fornendo delle linee di

indirizzo di corretta progettazione e buona tecnica

• Viene lasciata comunque ai professionisti “ogni libertà” di progettazione con

metodologie validate e riconosciute da specifiche disposizioni normative

• Si fornisco inoltre indicazioni utili alla progettazione di installazioni di terra a

capacità di stoccaggio fra 5 e 200 t valide anche per sezioni di alimentazione di

impianti diversi dall’autotrazione

• Le guide tecniche non contengono indicazioni relative agli aspetti urbanistici e

territoriali nel rispetto del principio dell’attribuzione di queste competenze agli

Enti Locali

• Si sono rivisti i criteri di individuazione dei punti pericolosi degli impianti e, di

conseguenza, le relative indicazioni progettuali

• Si è ampliata la possibilità di attuare soluzioni impiantistiche compatibili con gli

obiettivi di sicurezza antincendio riconosciuti a livello Comunitario

• Si sono riviste le distanze di sicurezza in ragione nuovi e approfonditi studi su

modelli validati da letteratura tecnica del settore

D.lgs. 105/2015

CONTROLLO PERICOLO INCIDENTE RILEVANTE CONNESSO A SOSTANZE PERICOLOSE

Definizione tipologia stabilimento in relazione ai quantitativi ed alla tipologia di

sostanze presenti

Per il GNL

• stabilimento soglia inferiore 50t ≤ x < 200t

• stabilimento soglia superiore x ≥ 200t

Per definizione e caratteristiche operative, gli impianti «small scale» ricadono

nell’ambito di applicazione del decreto c.d. Seveso, nella categoria stabilimento soglia

superiore

«Chiunque intende realizzare un nuovo stabilimento di soglia superiore, prima di

dare inizio alla costruzione degli impianti, oltre a tutte le autorizzazioni previste dalla

legislazione vigente, deve ottenere il nulla osta di fattibilità di cui all'articolo 17,

comma 2; a tal fine, presenta al CTR di cui all'articolo 10, un rapporto preliminare di

sicurezza redatto secondo i criteri di cui all'allegato C. Il permesso di costruire non

può essere rilasciato in mancanza del nulla osta di fattibilità...»

In ambito VGR (Università di Pisa, Vigili del Fuoco e INAIL) è stato

istituito un gruppo di lavoro per la Formazione sul GNL: elaborata

matrice ARGOMENTI/SOGGETTI per poter strutturare un programma

di formazione specifico, che tenesse conto delle effettive

competenze dei diversi soggetti della pubblica amministrazione lungo

tutta la «filiera» dell’iter autorizzativo.

Obiettivo raggiunto: Aumentata consapevolezza nel settore sulle specificità del

prodotto, attraverso due sessioni pilota di applicazione del programma formativo che

hanno avuto come riscontro un consenso molto positivo da parte dei diversi attori

coinvolti.

Formazione GNL

GNL nei porti

Accordo di programma: Assoporti, Assogasliquidi, Confitarma, Assoarmatori,

Assocostieri

• istituzione di un Tavolo congiunto e permanente

• analisi congiunta e coordinata delle tematiche di natura strategica e di indirizzo

politico, di natura giuridico/amministrativa, tecnica, di formazione del personale e

delle procedure operative connesse all’utilizzo del GNL in ambito portuale

• individuazione di azioni congiunte e coordinate al fine di giungere alla soluzione

delle diverse tematiche e garantire così l’utilizzo sempre più ampio del GNL quale

carburante per la navigazione marittima e per l’alimentazione dei servizi di bordo

• supportare amministrazioni locali su procedure

e regole

• sviluppare un riferimento normativo omogeneo

per tutte le Autorità di Sistema Portuale e gli

operatori

TEMATICHE APERTE:

GNL NEI PORTI USO NAVE

importanza sviluppo di linee guida nazionali per il bunkeraggio navale (propulsione

ed alimentazione dotazioni di bordo) finora frenato dall’assenza di un riferimento

internazionale

31 gennaio 2018 emanate linee guida EMSA (European Maritime Safety Agency) sul

bunkeraggio navale indirizzate ad autorità portuali ed amministrazioni. Prossimo

passo sarà coniugare questo set di procedure alla realtà nazionale

APPROVVIGGIONAMENTO

l’attuale assenza di un’infrastruttura di approvvigionamento consolidata sul

territorio nazionale, unitamente alla crescente richiesta nel meridione, ha

consentito di individuare nel trasporto intermodale con isotank un possibile

supporto temporaneo anche alle esigenze di bunkeraggio in ambito portuale, in

considerazione della forte versatilità che contraddistingue questa tipologia di

trasporto

GRAZIE PER

L’ATTENZIONE