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la Protezione Civile è ………..

la protezione civile è tutto questo

un sistema integrato di persone, strumenti, attività, conoscenze, capacità ….. utili per attività:

di previsione e di prevenzione

interventi d’emergenza

La protezione civile è impiego di tecnologie avanzate (informatiche, Telecomunicazioni, …) ?

la protezione civile è “coordinamento straordinario di forze ordinarie” ?

sono attività di protezione civile:

PREVISIONE «art. 4 del rischio incendi boschivi» -attività diretta allo studio e alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, all’identificazione e individuazione dei rischi e delle zone di rischio presenti sul territorio

PREVENZIONE «art. 4 del rischio incendi boschivi» - attività volte a evitare o ridurre la possibilità che si verifichino danni

SOCCORSO - prima assistenza allepopolazioni colpite dagli eventi calamitosi

SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA -

iniziative necessarie e indilazionabili volte a

rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali

condizioni di vita

La definizione di INCENDIO BOSCHIVO scaturisce dalla Leggen°353 del 21.11.2000 che fissa le disposizioni finalizzate allaconservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivonazionale quale bene insostituibile per la qualità della vita, talinorme per l’art. 1 costituiscono principi fondamentalidell’ordinamento ai sensi dell’art. 117 della Costituzione.

In particolare l’art. 2 della stessa legge definisce l’incendioboschivo

“… un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate,cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture einfrastrutture antropizzate poste all’interno delle aree, oppure suterreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree.”

Per la definizione giuridica di bosco, a livello nazionale, si fariferimento all’art. 2 del Decreto Legislativo n.227/2001

La Legge regionale dispone che le persone impiegate nelle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi devono essere in possesso dei seguenti requisiti:a) età non inferiore ai 16 anni. I minorennidevono esibire una dichiarazione di consensoallo svolgimento dell’attività di antincendioboschivo, sottoscritta da chi esercita lapodestà dei genitori;b) idoneità certificata dal medico. il periodo divalidità del certificato medico è di 4 anni perla fascia di età compresa tra i 16 e i 60 anni edogni anno perla fascia di età oltre i 60 anni.c) non avere riportato condanne e non averecarichi pendenti per incendi boschivi.

Gli incendi boschivi possono essere classificati in quattrocategorie a seconda delle cause che li generano.

INCENDI NATURALISi verificano molto raramente e sono causati da eventi propridella natura e quindi inevitabili:

Fulmini. Gli incendi causati da fulmini si verificanoprevalentemente nelle zone montane, nelle quali gli albericonducono con facilità le scariche elettriche. I fulminiappiccano il fuoco al legno dell'albero o alla lettiera, spesso inzone impervie.Eruzioni vulcaniche. Gli incendi si originano quando la lavaincandescente entra in contatto con la vegetazioneinfiammabile.

Sono causati da comportamenti umani non finalizzati alla specificavolontà di arrecare danno. La colpa si configura quando si opera connegligenza, imprudenza o imperizia, spesso in violazione di norme e

regolamenti.Le cause colpose sono sintetizzate in tre gruppi, in ordine di rilevanza:

attività agricole e forestaliIl fuoco viene largamente impiegato per bruciare le stoppie, perdistruggere i residui vegetali provenienti da lavorazioni agricole eforestali, per rinnovare i pascoli e gli incolti.Purtroppo tali operazioni vengono effettuate in aree in cui le superficiagricole sono contigue a boschi ed incolti che costituiscono facilepreda del fuoco e in periodi che, per ragioni climatiche, coincidonospesso con quelli di maggior rischio per gli incendi boschivi.

Il fuoco rappresenta una reazione chimica di ossidazione che ha inizioquando un combustibile, ovvero una sostanza capace di bruciare, vienesottoposto ad una intensa fonte di calore in presenza di ossigeno.Per attivare la reazione della combustione l’apporto di calore alcombustibile deve essere sufficiente a fargli raggiungere la cosiddettatemperatura di accensione, al di sotto della quale il processo non siattiva.

Affinché si inneschi un fuoco ènecessaria la coincidenza nello stessopunto e nello stesso momento dei treelementi che compongono il noto“triangolo del fuoco”, i cui laticorrispondono ad uno dei treelementi necessari al processo dicombustione.

Le particelle liquide (nebbie o vapori condensati) sono costituite da vapor d’acqua che al di sotto dei 100 °C condensa dando luogo a fumo di color bianco

L'elemento più caratteristico dell'incendio, ne identifica lapresenza anche da grandi distanze.Sono formati da piccolissime particelle solide (aerosol),liquide (nebbie o vapori condensati).Le particelle solide sono sostanze incombuste e ceneri che siformano quando la combustione avviene in carenza diossigeno e vengono trascinate dai gas caldi. Rendono il fumodi colore scuro. Impediscono la visibilità ostacolando l’attivitàdei soccorritori e l’esodo delle persone.

È la causa principale dellapropagazione degli incendi.Provoca l’aumento della temperaturadi tutti i materiali e i corpi esposti,provocandone il danneggiamento finoalla distruzione.

Il calore è dannoso per l'uomo potendo causare: disidratazione dei tessuti, difficoltà o blocco della respirazione, scottature.

La propagazione del fuoco prende avvio da un focolaio iniziale il cui calore, messo nel corso del processo di combustione, si trasmette ai combustibili vegetali più o meno prossimi al focolaio che; questi ultimi, raggiunta la temperatura di accensione iniziano ad ardere.

Esistono tre forme di trasmissione del calore e conseguentemente tre modalità dipropagazione del fuoco.

ConvezioneLa massa di aria scaldandosi sale verso l’alto e viene sostituita da aria più freddache si scalda a sua volta originando una corrente ascendente di aria calda. Questecorrenti riscaldano il combustibile fino a favorire la propagazione del fuoco. Permeglio visualizzare il fenomeno basta pensare ad un incendio che, dallavegetazione più bassa, passa alla chioma degli alberi. Il trasferimento di calore perconvezione è rilevante durante gli incendi boschivi e può causare infortuni gravi adanno degli operatori I gas caldi che compongono la

colonna di fumo disidratano eportano all’ignizione i combustibili

IrraggiamentoL’aria calda irradia nelle diversedirezioni, interessando, nel caso degliincendi boschivi, la vegetazioneprossima a quella che sta bruciando. Unesempio di calore trasmesso perirraggiamento è rappresentato dal sole.Il quantitativo di calore che ilcombustibile di fronte all’incendioriceve per irraggiamento dipendedall’intensità dell’incendio e dalladistanza a cui si trova rispetto ad esso.Il calore radiante emesso dalle fiammeè sempre molto elevato, per questo èindispensabile operare sugli incendiindossando sempre le adeguateprotezioni. Il calore radiante può essiccare e alcune

volte incendiare i combustibili circostanti

ConduzioneE’ il trasferimento di calore per contattodiretto da una molecola con temperaturamaggiore a un’altra con temperatura minore.Negli incendi boschivi la conduzione è ilsistema di trasferimento di calore menoimportante, essendo il legno un cattivoconduttore. Il passaggio di calore dalmateriale incandescente alla pelle è inveceuna possibile causa di infortunio ai dannidegli operatori AIB.La combustione produce vari gas (ossido dicarbonio, anidride carbonica, vapor d’acqua,ecc.), calore, cenere, particelle non combuste.Sono queste ultime che, insieme al vapord’acqua, determinano il fumo che sicaratterizza con una diversa colorazione aseconda del tipo di particelle contenute.

Il calore si trasferisce da una particella di combustibile all’altra per contatto diretto

L’incendio boschivo è un evento dinamico, in continua evoluzione;attraversa delle fasi cronologicamente distinte la cuimanifestazione e durata dipendono da una serie di fattori tra iquali spiccano principalmente:

il tipo di combustibile vegetale interessato dalla combustione e lecondizioni meteorologiche esistenti al momento dell’evento.

In particolare Nell’evoluzione dell’incendio si possono individuare 4 fasi

• Fase di ignizione• Fase di propagazione• Incendio generalizzato (FLASH OVER)• Estinzione e raffreddamento

:

Il comportamento del fuoco e quindi ladinamica evolutiva di un incendio boschivo èinfluenzato da una serie di variabili cheinteragiscono tra loro e che possono essereraggruppate in tre Categorie principali:• combustibili vegetali I combustibili

vegetali sono rappresentati dall’insiemedella vegetazione viva e morta, aerea,superficiale e sotterranea checaratterizzano una determinataformazione quale può essere un bosco,una macchia o un arbusteto.

• Le caratteristiche dei combustibili comela forma, la distribuzione spaziale oilcontenuto in umidità, sono determinantiper il comportamento del fuoco. COMBUSTIBILE

I fattori climatici I fattori climatici a loro voltaincidono sullo stato del combustibile vegetale,

determinandone il grado di umidità e latemperatura, ma anche sulla modalità dipropagazione del fuoco soprattutto per effettodel vento.

L’estrema variabilità di questi fattorinello spazio e nel tempo fa si che lecombinazioni possibili sianoinnumerevoli, per questo l’incendio divegetazione è un fenomeno dinamico,in continua mutazione, la cuivalutazione richiede particolareesperienza TOPOGRAFIA

del terreno la più costante di tutti i fattori influisce sia sullecaratteristiche dei combustibili sia sulle condizioniclimatiche oltre che sulla propagazione del calore.

Per umidità del combustibile vegetale si intende la percentuale diacqua contenuta nei tessuti della pianta rispetto al suo peso allostato seccoIn pratica l’umidità del combustibile condiziona i seguenti processi:• fase di accensione nel processo di combustione• maggiore/minore combustibilità del materiale vegetale• emanazione termica del fronte del fuocoIn generale il tenore di umidità fa aumentare il calore specifico e laconduttività termica del combustibile in modo che più calore debbaessere assorbito dai tessuti vegetali perché si raggiungano letemperature di accensione.Ne consegue che tanto più alta è la percentuale di acqua presente nelcombustibile tanto maggiore sarà la quantità di calore necessaria a darluogo all’accensione e alla formazione di fiamma viva e quindi sarà piùdifficoltoso l’innesco di incendi.

I diversi strati della formazionevegetale si sovrappongono traloro tanto che il fuoco puòpassare da uno all’altro con granfacilità. In questo caso infatti latrasmissione del calore potràavvenire secondo le tre formepossibili di convezione,irraggiamento e conduzione.Questa situazione predispone alpassaggio da un incendio di tiporadente ad uno di chioma.

Altofusto di Leccio (Quercus ilex) - Si noti la distanza esistente tra l’inserzione delle chiome degli esemplari di Leccio e la vegetazione di sottobosco che determina una stratificazione di tipo discontinuo

Il vento rimuove l'umidità dell'aria e arreca un apportoaddizionale di ossigeno, dirige il calore verso il nuovocombustibile e può diventare vettore, con il trasporto di tizzoniaccesi, di nuovi focolai di incendio.

Le caratteristiche del vento più significative per gli incendi sono ladirezione e la velocità. La direzione determina la forma chel'incendio assume nel suo evolversi; la velocità del vento necondiziona invece la rapidità di propagazione;

nelle prime l’aria più calda tende a salire verso l’alto e arichiamare aria più fredda dalle zone a pressione più bassa

I principali effetti del vento su un incendioL’effetto del vento sull’incendio varia in funzione se il fuoco è inchioma o sotto copertura (radente di lettiera) in ogni caso:

• determina la quantità di ossigeno a contattocon il combustibile in fiamme (comburente);maggiore è l’intensità del vento maggiore è laquantità di ossigeno che alimenta il processodi combustione.

• impone direzione e velocità di avanzamentodel fuoco;

• trasporta calore al combustibile adiacente,per convezione, preriscaldandolo sul fronte diavanzamento del fuoco e facilitando in talmodo la sua accensione;

• determina i fenomeni di spotting, ossial’accensione di focolai secondari per distacco etrasporto di materiale incandescente adistanza (frammenti di alberi, arbusti ed erbe).

Fenomeno del trasportodi frammenti vegetaliincandescenti

Nuovo focolaio diincendio

VENTO

• agisce sull’evapotraspirazione delle piante vive e sull’evaporazione del materialevegetale morto determinando le variazioni del loro contenuto idrico

Per precipitazioni si intendono non solo le piogge in sensostretto ma tutte le idrometeore costituite da particelle diacqua liquide o solide, cristallizzate o amorfe, cheprovengono dall’atmosfera:• pioggia• nubi e nebbia• rugiada• brina• grandine• neve

Le precipitazioni influiscono in maniera determinante sullosviluppo degli incendi. Nei periodi stagionali caratterizzati daintense precipitazioni, coincidenti in genere con l’autunno e laprimavera

La temperatura del combustibile e quelladell'aria che la circonda sono fattori chiave perla determinazione del modo in cui il fuoco siaccende e si propaga, influendo direttamentesul tempo di infiammabilià dei materiali vegetali

L’azione di estinzione/spegnimento di un incendiosia efficace, economica e tempestiva è importanteprevedere il comportamento dell’incendio, ossia lasua intensità, e lo sviluppo del fuoco nello spazio enel tempo.La tecnica di spegnimento di un incendio si basa sulprincipio di rompere almeno uno dei lati del"triangolo del fuoco", mediante:- eliminazione del combustibile;- eliminazione dell’aria;- raffreddamento della combustione.

• ATTACCO DIRETTO daterra con attrezzimanuali:

• 1. Uso di soffiatori,

• 2. Uso di flabelli,

• 3. Uso di rastro,

• 4. Uso di piccozze, zappe,ecc.,

• 5. Uso di acqua o altroestinguente

• 6. Coprire con terra

• 7. con automezzi pick -up

Attacco diretto con: linea di difesadavanti all’incendio con1. Acqua,2. Schiume,3. Ritardanti,

Attacco indiretto,1. Costruzione di linea tagliafuoco,2. Controfuoco,3. Spargimento di ritardante

Secondo il tipo di incendio da spengerel’operatore sceglie di erogare l’acqua indue modi: attraverso un getto pieno o ungetto frazionato:

getto pieno. Il getto pieno copre ilcombustibile isolandolo dall’aria,soffoca la fiamma ed ha un minoreeffetto raffreddante. E’ utilizzato perfronti intensi, oppure nel caso sianecessario sfruttare la massima gittatadella lancia per tenersi a debitadistanza dalla fiamma o perraggiungere un punto lontano, adesempio la chioma di una pianta. Ilgetto pieno richiede, rispetto alfrazionato, una maggiore quantità diacqua.

Nell’attacco indiretto il controfuoco è una delle tecnichepiù importanti e più efficaci per lo spegnimento di unincendio. Essendo una tecnica molto complessa, deveessere attuata solo da operatori specializzati. Ilcontrofuoco consiste nel bruciare deliberatamente lavegetazione davanti all’incendio in modo da esaurirepreventivamente il combustibile ed arrestare il processodi combustione di un fronte di incendio avanzante.Si procede ad un’opportuna distanza, nella zona cheverrebbe presto percorsa, creando un fronte di fiammache elimina, bruciandolo, tutto il combustibile compresotra il fronte d’incendio avanzante e una fascia tagliafuoco.

Consiste nell’eliminazione di vegetazione con strumenti manuali o meccanici(rastri, zappe, motoseghe, macchine movimento terra, ecc.)La larghezza della fascia è direttamente proporzionale all’altezza dellavegetazione che brucia e alla presenza di vento, con il controfuoco all’internodella fascia si può aumentarne l’efficacia• ‐ Le condizioni fondamentali sono:• 1. Deve essere completata prima dell’arrivo dell’incendio• 2. Deve avere ampiezza e caratteristiche tali da contenere l’avanzata del

fuoco• 3. Deve tener conto della preservazione della vegetazione (non si deve

esagerare!)• 4. L’estinzione deve essere rapida e non comportare rischi per gli operatoriFasi di realizzazione:• ‐ Scelta del luogo• ‐ Modalità di sviluppo• ‐ Realizzazione

Attacco diretto aereoI mezzi aerei (velivolo ad ala mobile e velivolo ad ala fissa) sonofrequentemente impiegati per l’estinzione con attacco direttoutilizzando diverse tecniche, in rapporto al tipo di velivolo, orografia,ventosità, presenza di ostacoli per il volo a bassa quota ecc.Mezzi aerei ad ala fissaIl riempimento può avvenire sia a terra che su una superficie di acquacon una operazione detta in termine tecnico “flottaggio” o “scooping”(caricamento dinamico su specchio d’acqua).In questa fase della durata di circa 10 secondi, apposite sonde (una perserbatoio) vengono abbassate e convogliano l’acqua all’interno delserbatoio dell’aereo, che viaggia a circa 120 km/ora.

Attrezzature ed impianti di estinzione degli incendi EstintoriGli estintori rappresentano i mezzi di primo intervento piùimpiegati per spegnere i principi di incendio.Non sono efficaci se l'incendio si trova in una fase piùavanzata.Vengono suddivisi, in relazione al loro peso complessivo, in:

estintori carrellati massa superiore a 20 kg con so-stanza estinguente fino a 150 kgestintori portatili massa complessiva

inferiore o uguale a 20 kg

POLVERISono costituite da particelle solide finissime a base di bicarbonato di sodio, potassio,fosfati e sali organici.L’azione estinguente delle polveri è prodotta dalla loro decomposizione per effettodelle alte temperature, che dà luogo ad effetti chimici sulla fiamma con azioneanticatalitica ed alla produzione di CO2 e vapore d’acqua. I prodotti delladecomposizione delle polveri separano il combustibile dal comburente, raffreddanoil combustibile e inibiscono il processo della combustione

L'azione esercitata nello spegnimento èdi tipo chimico (inibizione del materialeincombusto tramite catalisi negativa), diraffreddamento e di soffocamento.Possono essere utilizzate suapparecchiature elettriche in tensione.Possono danneggiare apparecchiature emacchinari (essendo costituite daparticelle solide finissime)

Una volta che l’incendio è spento è necessario mettere in sicurezza la zona interessatadall’incendio, effettuando la c.d. fase di bonifica che è una fase impegnativa e difondamentale importanza per il definitivo successo dell’attività di estinzione.La bonifica si effettua attraverso:

la realizzazione con attrezzature manuali o meccaniche di una fascia di sicurezza(staccata) che consiste nell’eliminazione di tutto il combustibile presente lungo ilperimetro dell’incendio, fino a scoprire il terreno minerale, di larghezza variabile infunzione delle caratteristiche presenti l’estinzione dei focolai residui localizzati,utilizzando ad esempio la pompa manuale spalleggiata l’arieggiamento delle braciinterne alle ceppaie, utilizzando attrezzi manuali quali rastro, zappa tagliente, piccone,ecc. l’allontanamento o il raffreddamento del combustibile presente lungo il marginedell’area bruciata. Il combustibile eventualmente rimosso deve essere posizionatoall’esterno dell’area bruciata.la bonifica deve essere completata bagnando la staccata. Talvolta, quando risultadifficile effettuare la staccata lungo tutto il perimetro dell’area interessatadall’incendio, la bonifica si può effettuare esclusivamente bagnando abbondantementeil combustibile lungo il perimetro

Una pronta segnalazione, unita ad una verificaeffettuata in tempi rapidi, è determinante perpoter far si che un piccolo focolaio non sitrasformi in un incendio

QUANDO SI AFFRONTA UN INCENDIO LA SCELTADELLA STRATEGIA DI ATTACCO E’ IL PRIMOMATTONE DELLA SICUREZZA

COORDINATORE DEI VOLONTARI:

ha funzioni prettamente organizzative, di collegamento tra base e caposquadra, conil quale decide se, come, dove e quando intervenire sul fuoco; appresta i rifornimentidi acqua per le pompe e da bere, cibo, attrezzature per la squadra di spegnimento;prepara, comunicando con la base, eventuali squadre di ricambio.Il coordinatore dei volontari si pone in posizione comoda lungo una strada o stradelloda dove può seguire le fasi dello spegnimento, nei pressi del mezzo con l’attrezzaturaed i viveri di tutto il gruppo. Egli deve essere sempre in contatto e collaborazione conil coordinatore vero e proprio del Corpo Forestale, figura ufficiale che dirige tutte leoperazioni, comprese quelle dei volontari (a volte, nel caso ci siano pochi uominidisponibili, il coordinatore dei volontari può essere del tutto sostituito da quello delCorpo Forestale che potrà usare la radio dei volontari).Sarà dotato di radio o cellulare,, di binocolo, carta topografica della zona, bussola,cassetta del pronto soccorso, se possibile di penna e taccuino ove annotare numeritelefonici, frequenze, nominativi, fasi dell’incendio, ecc. In molti casi è utile che siacoadiuvato da un volontario che assume il compito di staffetta. Risulta evidentecome il coordinatore dei volontari deve essere una persona con esperienza, capacitàorganizzative e comunicative, conoscenza dei luoghi ed abilità nell’evitare le inutilidiscussioni che spesso esplodono tra i curiosi e chi si da fare

CAPO SQUADRA:

dirige le fasi di spegnimento e di rifornimento, a lui spetta semprel’ultima parola in materia è il più esperto, è un conoscitore deiluoghi, dei componenti della squadra, delle condizioni in cui siopera, sa “farsi sentire” senza esagerare, partecipa egli stesso alleoperazioni di spegnimento. Comunica via radio con il coordinatoredei volontari e con squadra rifornimento. Il ruolo del caposquadraè sicuramente il più difficile e quello che comporta la maggioreresponsabilità, gli altri membri della squadra devono tener conto diciò coadiuvandolo nel prendere decisioni, evitando inutilidiscussioni durante lo spegnimento: critiche e rimostranze sifaranno dopo con calma. La cosa più importante che deve sapere ilcaposquadra è quando ritirarsi dal fuoco.

SQUADRA DI SPEGNIMENTO:

capo compreso, richiede a chi la compone buonedoti di resistenza fisica, capacità di mantenere lacalma nelle situazioni pericolose ma prontezza diriflessi, abilità nel muoversi su terreni accidentati,spirito di gruppo. E’ importante che nella squadrache opera sulle fiamme i principianti siano semprein forte minoranza (1/5), affidati ciascuno ad unvolontario più esperto ed impiegati solo inoperazioni di consolidamento e bonifica.

SQUADRA DI RIFORNIMENTO (O DI SUPPORTO):si occupa di portare acqua potabile (con integratoresalino) e vivande agli uomini della squadra dispegnimento e si occupa di rifornirli di acqua per lepompe a zaino, miscela per i decespugliatori e di altreattrezzature che via via si rendono necessarie durante levarie fasi dell’intervento. Farà parte anche qualcuno checonosce bene il terreno ed i sentieri. Non c’è nettaseparazione tra i componenti della squadra dirifornimento e quella di spegnimento in quanto possonoalternarsi o sostituirsi tra di loro, di questi cambi bisognasempre informare caposquadra e coordinatore, così comedel percorso seguito dai rifornimenti.

E’ composto da un Responsabile di Gruppo AIB che deveorganizzare l’attività di spegnimento, bonifica e controllo,su disposizioni del DO AIB (direttore operativo AIB).Il Gruppo AIB I componenti di un gruppo AIB sono:Il Responsabile di un Gruppo AIB, oltre al coordinamentodelle proprie squadre, può essere chiamato dal DO AIB adoperare come Logista AIB o, in caso la Sala Operativa nonabbia potuto attivare un DO AIB, può essere individuatocome Referente in grado di fornire adeguate informazionisull’evento, compreso la necessità di eventuali supportioperativi e logistici.

AVVISTATORI:fissi o mobili, possono anche essere ragazzi tra i 14 e i 18 anni di età.Essi devono essere buoni conoscitori della zona, della toponomasticalocale e della viabilità, essere chiari e concisi nel comunicare viatelefono o radio, essere dotati di radio VHF (o altro) o telefonocellulare binocolo ed eventuali carte topografiche. La loro presenzafunge anche da deterrente per gli incendiari.BASE:dove c’è sempre qualcuno a ricevere le segnalazioni, capace nelcomunicare via telefono a radio avendo sempre ben presente lasequenza prestabilita di chiamate da fare, se possibile deve avere unabuona conoscenza della zona (carte topografiche). Quando lasegnalazione di un incendio è certa, la base avverte in primo luogo ilcoordinamento regionale antincendio del Corpo Forestale (numeroverde 1515), quindi direttamente la squadra.

La Sala Operariva,

ricevuta la segnalazione,deciderà se inviare per la verificala stessa squadra che ha fatto lasegnalazione oppure un’altrastruttura con minori tempi diintervento

INCENDIO

BOSCHIVO DI VEGETAZIONE CIVILE/INDUSTRIALE

CompetenzaOrganizzazione AIBSupporto VVF

Competenza VVFSupporto Org.AIB Competenza VVF

a seguito segnalazione da avvistatori con autorizzazione della SOUP

a seguito di richiesta direttamente dalla SOUP

a seguito segnalazione diretta di Enti o cittadini previa richiesta diautorizzazione alla SOUP

CONVOCAZIONE squadre:

Squadre reperibili o disponibili (di turno o di zona)

Squadre di supporto logistico

INVIO ESPLORANTE (all’occorrenza):

se disponibile squadra di avvistamento o in alternativa

se disponibili volontari esperti della zona

RITROVO Squadre in partenza

Ritrovo autisti per mezzi (verifica mezzo, verifica attrezzature, ecc.)

Ritrovo addetti: In punto definito o con rendez--‐vous sul percorso diavvicinamento o luogo evento

Individuazione dell’evento

Informarsi sul tipo di incendio (colore, intensità, durata della colonna di fumo,estensione delle fiamme e vicinanza di fabbricati)

Individuazione del percorso

Raccolta informazioni e individuazione del percorso di avvicinamento migliorein collaborazione con il Centro Operativo o i volontari già presenti sul posto

Percorrenza viabilità stradale

• Rispetto delle norme del Codice della strada

• Fari anabbaglianti sempre accesi, anche nei centri abitati

Uso dispositivi luminosi e acustici

Sul percorso

Nella zona dell’intervento

Verificare di avere con se tutti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e di averli Indossati in modo corretto

Valutazione contesto intervento

• Valutazione dell’area di e delle vicinanze

• Viabilità d’accesso e vie di fuga

• Intensità e direzione del vento

• Posizione rispetto ai pendii ed agli impluvi

• Insolazione

• Posizione rispetto ai fabbricati o alle linee elettriche

• Allontanamento delle persone terze dallo scenario

• Messa in sicurezza di beni minacciati dal fuoco

OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO

Una volta terminate le operazioni dispegnimento delle fiamme, hanno inizio leoperazioni di bonifica, per essere sicuri chequeste non riprendano a bruciare, si procedead un’attenta e meticolosa operazione dicontrollo del perimetro dell’incendio,allontanando brace e tizzoni dal margineincombusto o spegnendoli con l’acqua,estinguendo le ceppaie fumanti cherischiano di propagare il fuoco all’esternodell’area bruciata.Una volta terminata la bonifica è buonanorma prevedere un servizio di sorveglianzae controllo della zona interessatadall’incendio.

Un sistema di radiocomunicazione, è composto da una o piùstazioni trasmittenti, che provvedono a generare onde radio edad inviarle nello spazio, attraverso una antenna, quindi una o piùstazioni riceventi, attraverso una antenna le captano e letrasformano in suono o parole estraendo così l’informazioneoriginale rendendola utilizzabile

DIRETTA

TERRESTRE O DI SUPERFICIE

• Veicolare: apparato installato su un autoveicolo non asportabile ed alimentato con la batteria del veicolo stesso

Stazione fissa: apparatoinstallato presso una strutturaoperativa AIB (AmministrazioniProvinciali, Comunità Montane,COP, ecc.) e non asportabile

Nelle comunicazioni radio ci si avvaleesclusivamente dell'uso della vocequindi, per comunicare via radio escambiarsi in modo chiaro ecomprensibile le informazioni, ènecessario adottare alcune accortezze

• Innanzitutto aver chiaro cosa si vuole comunicare prima di iniziare a trasmettere

4. dare le informazioni essenziali con messaggi brevi echiari;

5. parlare con un volume di voce costante e leggermentepiù alto di come si fa normalmente, non urlare, tenere unritmo e una velocità regolare, con frasi complete e paroleben separate tra loro;

6. nel caso il messaggio debba essere scritto dal ricevente,introdurre pause più lunghe fra le frasi ed eventualmenteripetere il messaggio

7. in caso di collegamento disturbato fare dei piccolispostamenti per vedere se la comunicazione migliora, unavolta trovato il punto mantenerlo per tutta la durata delle

1. mantenere il microfono ad una distanza di circa 10 cm dalla bocca. Il suoallontanamento o avvicinamento può provocare l’incomprensibilità del messaggio;2. premere l’apposito pulsante (commutatore o PTT Press to talk) e attendere qualchesecondo prima di iniziare a parlare. Rilasciare il pulsante qualche secondo dopo averconcluso. Ciò è necessario per non perdere parte della comunicazione;3. tenere premuto il pulsante PTT solamente quando è necessario comunicare, per nonoccupare il canale radio e ostacolare le comunicazioni delle altre unità;

L'uso di termini o frasi definiti permette di comunicare in modocomprensibile a tutti. E' quindi importante prendere confidenza con queste

espressioni:

AFFERMATIVO Significa "SI" oppure "CORRETTO" oppure "SONO D'ACCORDO« oppure “PERMESSO ACCORDATO”

NEGATIVO Significa "NO" oppure "NON E' CORRETTO" oppure "PERMESSO NEGATO" oppure "NON SONO D'ACCORDO

CHIUDO Significa " IL MESSAGGIO E' TERMINATO E NON ASPETTO RISPOSTA" oppure "IL CANALE E' LIBERO E DISPONIBILE PER ALTRE COMUNICAZIONI

PASSO o CAMBIO

Significa "FINE DELLA MIA TRASMISSIONE, STO ASPETTANDO UNA RISPOSTA

RIPETERE Significa "NON HO COMPRESO RIPETERE IL CONTENUTO DELL'ULTIMO MESSAGGIO"

RIPETO Significa “RIPETO TUTTO IL MESSAGGIO O PARTE DI ESSO”

AVANTI, oppureIN ASCOLTO

Significa ""HO RICEVUTO LA CHIAMATA - PROCEDETE CON IL MESSAGGIO

COPIATO o RICEVUTO

Significa "HO COMPRESO IL MESSAGGIO

SILENZIO RADIO Serve per comunicare a tutte le strutture in ascolto la necessità dilasciare libera la frequenza radio per comunicazioni di emergenza; siresta in silenzio radio fino a nuova comunicazione.

PROVA RADIO, COMERICEVETE?

Rispondere in base alla qualità di ricezione “FORTE E CHIARO, COMPRENSIBILE A TRATTI, ECC.”

Prima

La protezione e la sicurezza degli operatori va preparata, non improvvisata.

Con la formazioneCon l’informazione (su materiali, attrezzature, metodo)

Con il controllo (corretto utilizzo)

Durante

Impiego operativo:

attacco diretto ed indirettobonificasupporto alle operazioni di spegnimento

Dopo

La protezione e la sicurezza degli operatoriva revisionata, ricontrollata e verificata ogni volta, al termine delle operazioni

ELMETTO PROTETTIVO CON VISIERA

OCCHIALI ANTIFUMO

FAZZOLETTO PER PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

GUANTI PROTETTIVI

ABBIGLIAMENTO ANTINCENDIO (TUTA O DIVISA)DISPOSITIVO PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

CALZATURE ANTINFORTUNISTICHE SPECIFICHE

Principali effetti dell’incendio sull’uomo Anossia (a causa della riduzione del tasso di ossigeno nell’aria) Azione tossica dei fumi Riduzione della visibilità Azione termica

Causati dai prodotti della combustione: Gas Fiamma Calore Fumo

CONVENZIONE:Calore trasmesso in mezzi gassosi o liquidiTrasmissione per moti verticaliEsempio: acqua che bolle, vapore.

IRRAGGIAMENTO:Calore trasmesso attraverso fonti elettromagneticheTrasmissione orizzontaleEsempio: il camino o la stufa

CONDUZIONECalore trasmesso da un corpo per fenomenomolecolareConducibilità termicaEsempio: combustibili del bosco

USTIONI DI I° GRADO

USTIONI DI II° GRADO

USTIONI DI III° GRADO

USTIONI DI IV° GRADO

Viene valutata secondo due parametri:

LA PROFONDITÀ (grado dell’ ustione)

che determinaLA GRAVITA’ DELLA LESIONE

L’ESTENSIONE LE CONDIZIONI GENERALI DEL PAZIENTE

che determina

Attenzione a sintomi come il mal di testa. Soprattutto in bonifica o con scarsa presenza di fiamma Le normali mascherine non fermano il monossido ma solo le particelle di

polvere.

La bonifica

Art. 45. – D.LGS. 81/2008Primo soccorso

Nel caso l’operatore abbia condizioni mediche preesistenti quali asma, malattie cardiache,ecc. l’esposizione al fumo può creare gravi danni. In particolare può causare i seguentidanni, sia immediati che a lungo termine, anche brevi esposizioni:asfissia/perdita di conoscenza;arresto o insufficienza della respirazione che insorge per una mancanza o una carenza diossigeno, per la presenza di gas tossici e fumi;intossicazione, inalazione più o meno prolungata di sostanze volatiliirritazione delle vie respiratorie, con conseguente maggiore probabilità di sviluppareinfezioni o altre patologie;irritazione degli occhi. Un effetto secondario del fumo è la riduzione della visibilità cheprovoca difficoltà negli spostamenti e un conseguente aumento del rischio di infortuni percadute o scivolamenti.E’ importante ricordare che i filtri da utilizzare durante un incendio boschivo non sono

assolutamente idonei a difendere l’operatore da sostanze combuste diverse da quelle diorigine vegetale. Per questo diventa ancor più indispensabile allontanarsi subito nel casostia bruciando plastica, gomma, rifiuti.

Quando la presenza di fumo è troppo elevata è indispensabileindossare subito gli appositi DPI (maschera/ semimaschera confiltri AIB e/o occhiali) e lasciare immediatamente la zona

Hanno un’evoluzione repentina edrammatica. Ricorda nell’ordine:• il soccorritore deve evitare innanzitutto dirimanere egli stesso intossicato neltentativo di salvataggio. Prima di entrare inun ambiente chiuso deve, perciò, aprire osfondare porte e finestre per far entrare aria(autoprotezione);• trasportare immediatamente l’infortunatoalla aria aperta;• valutare la coscienza e, se necessario,iniziare il BLS;• accertarsi che non vi siano altri intossicati;• tenere nel dovuto conto il pericolo diesplosioni, per la presenza di gas.

Tipi di intossicazione:

1. da inalazione (es. fumi, gas, vapori, spray);

2. da inoculazione o iniezione (es. morso di animali, ferite aperte, errata somministrazione di

farmaci);

3. da ingestione (es. cibi, farmaci ed Antiparassitari);

4. da contatto (es. solventi, alcali ed acidi).

Allerta subito il 118 e segui le istruzioni del medico della Centrale, ad es. diluisci il veleno con acqua se si tratta di un tossico ingerito (evitare il latte!!!);

se necessario, inizia il sostegno delle funzioni vitali col BLS (negli avvelenamenti da ingestione evitare la tecnica bocca a bocca);

cerca di individuare la causa e il tempo trascorso.

A tal fine sono utili le confezioni vuote e le notizie fornite dallo stesso paziente o dagli astanti)

Cosa fare?

•se il paziente è vigile, può essere utile provocare ilvomito tramite stimolazione faringea. Il materialevomitato va, poi, mostrato al medico di PS;•non stimolare il vomito se il paziente è incosciente(rischio di inalazione);•non stimolare il vomito negli avvelenamenti dasospetta ingestione di sostanze corrosive come l’ac.muriatico, HCl, o la soda caustica, NaOH (segni diustioni a livello del cavo orale e delle labbra). Ilmateriale corrosivo vomitato provoca unpeggioramento delle lesioni

Cosa fare?

La presenza del fuoco può determinare reazioni al pericolo da parte dianimali ed insetti che quindi in tali situazioni possono diventareparticolarmente pericolosi. I morsi di animali devono essere trattatidiversamente a seconda della presenza di veleno (es. vipere, scorpioni)o meno, in questo ultimo caso vengono classificati come ferite.Per i morsi e le punture di insetti è da valutare la possibilità di shockanafilattico in soggetti allergici o in caso di aggressione da parte dinumerosi insetti. E’ importante sottolineare che certi animali possonoveicolare patologie che possono manifestarsi successivamente allapuntura (es. morbo di Lyme dalle zecche)

DA NON DIMENTICARE CHE L’ATTIVITA’ CONDOTTA IN AMBIENTEAGRO FORESTALE E’ AD ALTO RISCHIO DI TETANO ED E’ QUINDIINDISPENSABILE ESSERE SPECIFICAMENTE VACCINATI

•è una condizione patologica causata daesposizione prolungata a temperatureambientali troppo alte, non compensateadeguatamente dai sistemi diTermoregolazione dell’ organismo;è più frequente nelle giornate calde eumide con scarsa ventilazione, ma spessosi associa al caldo secco;•solitamente chiamato colpo di sole, puòessere causato da calore eccessivo diprovenienza non solare.

Colpo di sole

TRATTAMENTOchiama il 118;•trasporta l’infortunato all’ombra o in unambiente fresco;•solleva le gambe in posizione antishock;•spoglialo e cerca di abbassare latemperatura corporea rapidamente conborse di ghiaccio e lenzuola bagnate;•non è consentita la somministrazione diliquidi per bocca finché il paziente non èpienamente cosciente.Attenzione!, la maggior parte dellepatologie da calore è molto meno grave diquella descritta e si risolve prontamente(ambiente fresco e ventilato, spugnaturefresche, liquidi per bocca)

POSIZIONE ANTISHOCK

La disidratazione è uno stato patologico che siinstaura quando la quantità di acqua assunta da unOperatore AIB è minore dell'acqua persa a causa diuna elevata sudorazione.I sintomi principali sono la sete, debolezza,vertigini, palpitazione.Per questa ragione è necessario che gli OperatoriAIB abbiano a disposizione bevande e liquidi conintegratori salini, da assumere di frequente eabbiano nell’equipaggiamento individuale unaborraccia da utilizzare per questo scopo

• sono provocate da oggetti taglienti:

• Coltelli

• Vetro

• Lamiera

oggetti che dividono nettamente la cute e i tessuti sottostanti

• Sono causate da un meccanismo disfregamento di una superficie ruvida sullapelle (asfalto, ghiaia) interessando gli stratisuperficiali

Rimboccarsi le maniche.

Togliere anelli e bracciali.

Lavarsi le mani con abbondanteacqua e sapone.

Indossare guanti monouso (perauto protezione)

Lavare con acqua e sapone lacute sana, tenendosi a distanzadi sicurezza dai bordi dellaferita.

Non lavare l’interno della ferita con acquae sapone• Non strofinare la ferita con spugne otessuti• Non spalmare pomate sulla ferita oversare polveri• Non utilizzare cotone idrofilo sulla ferita• Non bagnare con acqua la medicazioneper evitare macerazioni della ferita• Non cambiare continuamente lamedicazione• (una medicazione ben fatta può resisterealcuni giorni).

DefinizionePer lipotimia si intende la perdita di coscienza transitoria (15-20 secondi) dovuta ad una brusca riduzione, di breve durata,del flusso di sangue al cervello e conseguente scarsadisponibilità di ossigeno.È spesso causata da:•emozioni e stress;•affollamento;•ambienti chiusi;•stazione eretta protratta;•ma può essere il primo segno di patologie gravi come tumoricerebrali, cardiopatie, diabete ecc.

Trattamento:• posizione antishock;• slacciare cinture e colletti;• arieggiare l’ambiente;• evitare assembramenti.Solitamente si osserva unmiglioramento graduale nelgiro di 15-20 secondi. Incaso contrario chiamare il118.

Definizione:La folgorazione è l’insieme delle lesioni, talora mortali, che si riscontrano in un organismo colpito da un fulmine o da una scarica

Elettrica

CERCA DI MANTENERE SEMPRE UNA TUA PERSONALE, COSTANTE E CONTINUACONOSCENZA DELLA SITUAZIONE CIRCOSTANTE E DELL'EVOLUZIONEDELL'EVENTO.ESEMPIO:- Dove si trova il fronte del fuoco?- Dove si trova il mezzo AIB?- Dove si trovano le vie di fuga?- Dove si trovano i compagni?- Come sta evolvendo la situazione?

• Importante!Per affrontare al meglio le difficili condizioni presenti durante l’attività direpressione di un incendio boschivo ed evitare un eccessivo affaticamento, èimportante che ti siano consentite le adeguate pause di riposo e siano disponibilialimenti e bevande per reintegrare i liquidi persi.

PER LA TUA SICUREZZA PREPARARE UN’AREA RIPULITA DA UTILIZZARE COME PUNTO DI ATTRAVERSAMENTO