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Caro Lettore, Questo è un mio piccolo contributo alla divulgazione della pratica di “Biodanza Sistema Rolando Toro”. Si rivolge a chi la Biodanza non la conosce affatto o sta incominciando ad apprezzarla e desidera saperne di più circa i suoi contenuti, le sue origini e la sua ancor breve storia. Eventuali inesattezze sono da attribuire unicamente al sottoscritto e ogni suggerimento è ben accolto. Scrivimi a: [email protected] Buona lettura. Flavio 2012 a cura di Flavio Boffetti www.SpazioBiodanza.it Biodanza A CURA DI FLAVIO BOFFETTI La saggezza antica di una pedagogia innovativa per il nuovo millennio Biodanza non è spettacolo, non è una corrente spirituale o religiosa, e neppure una terapia alternativa. E’ una chiamata accorata a difesa della sacralità della vita, una pedagogia bio-centrica per l’uomo nuovo, una sguardo poetico e comprensivo verso l’umanità. Biodanza è il poema più bello sognato e realizzato dal suo creatore, il prof. Rolando Toro Araneda, il cui ideale decine di migliaia di suoi allievi e praticanti nel mondo hanno fatto proprio e ripetono incessantemente, perché il messaggio sia sempre vivo, perché il sogno di una rivoluzione amorevole e biocentrica divenga presto realtà.... danzando. COS’E’ LA BIODANZA Biodanza è un sistema che favorisce lo sviluppo armonioso e integrato delle potenzialità umane (Vitalità, Sessualità, Creatività, Affettività e Trascendenza) attraverso esercizi generati dall'insieme musica-emozione- movimento (Vivencia). All’interno di un gruppo di partecipanti ognuno viene portato alternativamente a lavorare su se stesso e sul rapporto con l’altro attraverso una serie di esercizi individuali, in coppia e in gruppo, in queste pagine: Cos’è la Biodanza 1 Come si pratica 3 Il potenziale umano 5 I 7 poteri di Biodanza 8 Le origini e la storia 9 Rolando Toro 11 Biodanza nel mondo 12 La Formazione 13 La Scuola di Napoli 14 Flavio Boffetti 15

La Poetica dell’Incontro - Spaziobiodanza · COS’E’ LA BIODANZA ... Non stiamo parlando, dunque, di una "scuola di ballo", non viene insegnato a danzare, non vengono proposti

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Caro Lettore,Questo è un mio piccolo contributo alla divulgazione della pratica di “Biodanza Sistema Rolando Toro”. Si rivolge a chi la Biodanza non la conosce affatto o sta incominciando ad apprezzarla e desidera saperne di più circa i suoi contenuti, le sue origini e la sua ancor breve storia. Eventuali inesattezze sono da attribuire unicamente al sottoscritto e ogni suggerimento è ben accolto. Scrivimi a: [email protected] Buona lettura. Flavio 2012

a cura di Flavio Boffetti www.SpazioBiodanza.it

Biod

anza A CURA DI

FLAVIOBOFFETTI

La saggezza antica di una pedagogia innovativa per il nuovo millennio

Biodanza non è spettacolo, non è una corrente spirituale o religiosa, e neppure una terapia alternativa. E’ una chiamata accorata a difesa della sacralità della vita, una pedagogia bio-centrica per l’uomo nuovo, una sguardo poetico e comprensivo verso l’umanità. Biodanza è il poema più bello sognato e realizzato dal suo creatore, il prof. Rolando Toro Araneda, il cui ideale decine di migliaia di suoi allievi e praticanti nel mondo hanno fatto proprio e ripetono incessantemente, perché il messaggio sia sempre vivo, perché il sogno di una rivoluzione amorevole e biocentrica divenga presto realtà.... danzando.

COS’E’ LA BIODANZA

Biodanza è un sistema che favorisce lo sviluppo armonioso e integrato delle potenzialità umane (Vitalità, Sessualità, Creatività, Affettività e Trascendenza) attraverso esercizi generati dall'insieme musica-emozione-movimento (Vivencia). All’interno di un gruppo di partecipanti ognuno viene portato alternativamente a lavorare su se stesso e sul rapporto con l’altro attraverso una serie di esercizi individuali, in coppia e in gruppo,

in queste pagine:Cos’è la Biodanza 1

Come si pratica 3

Il potenziale umano! 5

I 7 poteri di Biodanza" 8

Le origini e la storia 9

Rolando Toro! 11

Biodanza nel mondo! 12

La Formazione 13

La Scuola di Napoli! 14

Flavio Boffetti! 15

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secondo una precisa metodologia, elaborata nel corso di quasi cinquant’anni di pratica, fondata su di una rigorosa impostazione psicologica e antropologica.

Come sopra accennato Biodanza non è una terapia, non è una corrente religiosa o spirituale, non è una moda New Age. E’ una pratica, quindi è innanzitutto un’esperienza da vivere con tutti i propri sensi coinvolti e partecipi; Biodanza propone la ricerca di una gestualità naturale che scaturisca dal movimento e dall’espressione più sincera dell’individuo. Insegna a muoversi, ad entrare in contatto con se stessi e con gli altri in maniera più sensibile, a provare gioia, allegria e piacere di vivere, a sentire la vita piuttosto che pensarla.

“Biodanza è un sistema di integrazione umana, di rieducazione affettiva e di

rinnovamento organico e riapprendimento delle funzioni originarie della vita, basato su “vivencias” indotte dalla musica, dal

canto, e da situazioni d’incontro all’interno di un gruppo”. (Rolando Toro)

La Danza della VitaNel suo senso più poetico il termine Biodanza dice già tutto. Infatti il termine nasce dal prefisso greco " Bios " che significa Vita e dalla parola di origine francese "Danza" che etimologicamente significa movimento integrato, pieno di significato”.

Nel suo significato semantico originario, quindi, la danza sarebbe un movimento che si genera spontaneamente all’interno di ogni essere umano e che rivela nella sua naturalezza una profonda armonia con tutto ciò che è vivo nell’universo.

In Biodanza diventa danza ogni semplice gesto, ogni movimento istintivo: la madre che culla un bambino crea una danza di maternità, due amici che si abbracciano una danza di fraternità, un uomo ed una donna che si avvicinano una danza di sensualità, un uomo che tende le braccia aperte verso il cielo crea una danza di forza e celebrazione.

Dall’incontro di Bios e Vita nasce l’espressione poetica di "Danza della Vita" che vuole significare la capacità di “riapprendere a muoversi con grazia naturale, esprimersi con facilità e spontaneità, sentire la vita con maggiore intensità, essere più sensibili, più intuitivi, più attivi, più sicuri, più predisposti al coraggio più fiduciosi verso se stessi e verso la vita

Danzare la vita: Che cosa accadrebbe se, invece di limitarci a costruire la nostra esistenza, avessimo la

follia o la saggezza di danzarla? (Roger Garaudy)

Non stiamo parlando, dunque, di una "scuola di ballo", non viene insegnato a danzare, non vengono proposti modelli rigidi di movimento, non ci si

La Poetica dell’IncontroRolando Toro, il suo creatore, ama definire la Biodanza “una p o e t i c a d e l l ’ i n c o n t r o umano”. In Biodanza infatti, at t raverso i l movimento emozionato favorito dalla musica, gli esseri umani s’incontrano e si riscoprono.

P r o p r i o l ’ i n c o n t r o è l a sostanza profonda de l la Biodanza: incontro con se stesso, incontro con gli altri, incontro con tutto ciò che è vivo e pulsante nell’universo di cui siamo parte, incontro con la vita.

Ogni essere umano “libero” sente un profondo bisogno di re-incontrarsi, di specchiarsi in altre identità, per maturare r e a l m e n t e l ’ a u t e n t i c a co s c i enza de l l ’ e s se re e riconciliarsi, a vari livelli, con il tempo, il corpo, i gesti, i sogni, con le nostre e le altre intimità.

Ne l l ’ a t t imo so l enne de l contatto, della vicinanza e della riscoperta affettiva del legame con l’altro, si apre un canale in cui le reciproche identità si fondono entrando in una dimensione di dolcezza e di gioia di vivere in cui si s p e r i m e n t a n o e s i riapprendono nuove possibilità esistenziali:

• L’accettazione;• Il rispetto;• Il sostegno;• Il dialogo;• L’entusiasmo;• La fiducia;• L’autenticità;• Lo scambio affettivo.

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perfeziona imitando l’insegnante. Non è neppure richiesta una speciale condizione fisica o particolari abilità motorie. Per praticare Biodanza, quindi, non è affatto necessario saper danzare, servono unicamente la disponibilità ad esser presenti a se stessi e agli altri, il “coraggio” di mettersi in gioco e aprirsi alla possibilità di vivere una relazione autentica con la propria e l’altrui umanità.

Biodanza è un percorso di crescita che attraverso la musica, il movimento, l’espressione delle emozioni permette a ciascuno di scoprire il piacere della propria naturalezza, dei propri talenti e delle proprie migliori qualità umane.

E’ un’attività semplice e gioiosa che ci rende più agili, sciolti e vitali, migliora la qualità delle nostre relazioni, aiuta a diminuire la conflittualità, lo stress e l'ansia risvegliando la nostra capacità di auto-guarigione e rafforzando l'autostima e la nostra forza interiore.Attraverso la musica, il movimento e le situazioni di incontro tra i partecipanti permette di conseguire effetti di:

• Integrazione umana,

• Rinnovamento organico,

• Rieducazione affettiva

• Riapprendimento delle funzioni originarie della vita.

COME SI PRATICA

Come ho sopra precisato, per praticare la Biodanza non occorre saper danzare né sapersi muovere "bene" perché non si tratta di una danza in senso stretto ma di un percorso di crescita personale che, per realizzare e rendere più profondi i suoi effetti, usa la musica e il movimento corporeo.

In una sessione di Biodanza, della durata di circa due ore, vengono proposti un insieme di esercizi (vivencias) individuali, a coppie e collettivi. Sono sempre stimolati dalla musica, accompagnati da un esempio espressivo dell’insegnante (che in Biodanza amiamo definire “facilitatore”), da precise indicazioni sulle modalità d’esecuzione ideale e dalle motivazioni esistenziali circa l’esperienza che si viene invitati a vivere. Si tratta quindi di una proposta “semi-guidata” dall’operatore, e non di uno spazio di libertà assoluta, privo di controllo, dove i partecipanti si manifestano anarchicamente. Infatti il ruolo dell’insegnante è proprio quello di guida, e consiste nell’accompagnare e facilitare il percorso, aiutando i partecipanti a vivere la propria personalissima esperienza

Il gruppo in Biodanza

I l g r uppo i n B i o dan za , rappresenta l’occasione di incontro con l 'umanità e quindi con la vita.

Un incontro che abbia le caratteristiche dell’autenticità e che porti ogni volta un elemento di piacere e di salute alla nostra identità.

Biodanza considera l’individuo nel suo universo relazionale, in rapporto con i propri simili e non calato in un cammino evolutivo solitario Per questo Biodanza non è un esperienza realizzabile individualmente, ma richiede che il processo di crescita individuale si realizzi all’interno di un gruppo che, n e l t e m p o , s i i n t e g r a affettivamente e permette di accelerare l’evoluzione di tutti i suoi partecipanti.

Il gruppo è essenziale nel processo di cambiamento perché induce nuove forme di c o m u n i c a z i o n e e d i vincolazione affettiva.

Il gruppo è una matrice di rinascita nella quale ogni par tec ipante incont ra i l contenimento affett ivo e permiss ivo a l propr io i l cambiamento. La presenza del s i m i l e , m o d i f i c a i l funzionamento della persona a tutti i suoi livelli, organici e esistenziali.

Riproponendo l’esperienza dell’incontro umano, Biodanza ne cura profondamente la qualità favorendo:

• Il coinvolgimento spontaneo

• La partecipazione affettiva;

• La non competitività;

• La non aderenza a modelli predefiniti;

• La fiducia e la valorizzazione dell’unicità di ciascuno;

• La comunicazione sensibile in feedback.

maggiori dettagli

Gesti semplici, resi unici da una fotografia, o dalla vivencia

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(vivencia). Ogni sessione di Biodanza consente molto facilmente di riscoprire la naturalezza dei propri movimenti, di rilasciare le tensioni e di aprirsi all’incontro con gli altri.

Ogni esercizio di Biodanza è stato pensato con lo scopo di farci riacquistare la naturale capacità di riscoprirci integri, morbidi, sciolti e in costante comunicazione con la vita.

Nessun esercizio è obbligatorio, nulla è imposto, tutto è favorito e facilitato affinché il partecipante possa trovare la sua modalità di vivere autenticamente la coinvolgente ed ineffabile esperienza della vivencia.

LA MUSICA IN BIODANZA

La Musica in Biodanza ha la funzione di aiutare le emozioni ad esprimersi attraverso i nostri movimenti più spontanei e naturali.

Non si tratta di un semplice accompagnamento sonoro ma di una precisa stimolazione delle emozioni, e con esse delle nostre funzioni esistenziali innate, attraverso l’irresistibile coinvolgimento musicale.

Tutte le musiche usate in Biodanza sono il frutto di un’accuratissima ricerca di semantica musicale che partendo da questi principi ha selezionato brani tratti da tutti i generi esistenti con un ampia scelta musicale, dal jazz ai ritmi afro e latini, dalla musica classica a quella etnica, fusion e pop.

Come si Pratica

Il Corso SettimanaleSi tratti di un percorso strutturato e continuativo, della durata massima di otto/nove mesi nell’arco dell’anno, con incontri (sessioni) della

durata di circa due ore, aventi frequenza settimanale o al massimo

quindicinale. Il corso settimanale è caratterizzato dalla particolare progressività di sviluppo della proposta, dalla presenza di un gruppo costante di riferimento, dal percorso strutturato dal facilitatore nel rispetto delle peculiari qualità del gruppo.

Il Seminario Il Seminario di Biodanza, altrimenti e più comunemente, detto “stage”, è una proposta intensiva di

Biodanza. Normalmente ha una durata minima di un due sessioni e massima di cinque, da uno a tre giorni. Può essere

d’approfondimento delle tematiche di Biodanza trattate durante il corso settimanale, o divulgativo e introduttivo alla “Danza della Vita” per gruppi di partecipanti che si avvicinano per la prima volta all’esperienza di Biodanza.

La Formazione La Scuola di Formazione è rappresentata da un percorso di stages - aventi contenuto sia vivenciale, sia teorico - strutturato sulla base delle precise indicazioni didattiche, che consente all’allievo partecipante di acquisire il titolo d’Insegnante titolare di Biodanza, riconosciuto dalla International Biocentric Foundation, depositaria del patrimonio metodologico del Prof. Rolando Toro.

I miei corsi (clicca sopra)

Corsi Settimanali

Stages

Scuola di Formazione

Festival

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LE CINQUE LINEE DI “VIVENCIA”

Secondo Biodanza, il potenziale umano si esprime lunga la trama di cinque linee di sviluppo, chiamate linee di vivencias, che, a partire del patrimonio genetico di ogni singolo individuo, crescono, si realizzano e s’integrano tra loro, nutrite o ostacolate dagli eco-fattori ambientali.

VITALITÀE’ la percezione intensa, appassionata e coinvolgente di sentirsi vivo e pieno di vita! E’ la netta sensazione di esistere, di essere pieni di energia. Ha a che fare con la capacità di reagire alle difficoltà, ossia la combattività, con la motivazione a vivere, con la sensazione di esprimersi nella pienezza dell’esistenza. Non ha nulla a che vedere con affermazioni quali ”vado al massimo”, o sentirsi sempre sulla “cresta dell’onda”, che nella nostra cultura rafforzano l’errata convinzione che la persona vitale sia quella votata alla produttività, al vigore fisico e inesauribilità dell’energia fisica. Al contrario, è una sensazione pulsante, che accetta la tristezza e gli stati d’animo negativi come stati naturali dell’umore endogeno dell’individuo. Che vive la stanchezza come un segnale benefico di saggezza organica, importante quanto vivere l’impeto vitale nei momenti di euforia. Comprende anche la fondamentale funzione dell’autoregolazione organica e dell’omeostasi (W. Cannon), e si associa a manifestazioni spontanee d’entusiasmo e gioia di vivere.

SESSUALITÀL’ambito della sessualità in Biodanza® implica innanzitutto la riconciliazione con il piacere. Il piacere di sentire sé stessi, di viversi nel proprio corpo, di ritrovare e riscoprire intimità, abbandono, contatto e sensualità.Biodanza, attraverso questa linea di vivencia, desidera restituire all’individuo il diritto e la libertà di vivere il proprio corpo come fonte di piacere, rafforzando la consapevolezza che siamo sani e belli, così come siamo. Una bellezza non formale e puramente estetica, come i modelli culturali e mediatici quotidianamente ci propongono, ma quella naturale, intrinseca, sacra e per ciò assolutamente commovente, dell’umana corporeità.L’istinto sessuale dell’essere umano, per quanto in una visione strettamente biologica assuma prevalentemente la funzione di riproduzione delle specie, per il singolo individuo e in un ottica più estesa, assume invece una valenza indiscutibilmente più ampia e profonda. La

Le cinque linee di vivencias

1. Vitalità• l’energia fisica• lo slancio vitale• la gioia di muoversi• l’intensa sensazione

d’esser vivi• l’allegria e l’entusiasmo

2. Sessualità• il piacere di danzare• il piacere cinestesico• il contatto e la carezza• riscoprire il corpo come

fonte di piacere• l’eros e la passione

3. Creatività• la libertà di essere se stessi• di muoversi fuori da schemi

preordinati• di manifestare la propria

unicità• di esprimersi e creare

con gesti propri• di aprirsi a nuove possibilità

esistenziali ed artistiche

4. Affettività• di apertura del cuore• di ascolto e comunicazione

sensibile• d’empatia• di solidarietà umana• di ritribalizzazione con la

comunità umana

5. Trascendenza• riduzione dell’ego• sensazione di pace e armonia• fusione con gli altri e

l’universo• intasi e estasi• percezione della beatitudine

Vivencia Dal tedesco “Erlebnis”. E’l’esperienza vissuta con grande intensità nel momento presente, che coinvolge la cinestesia, le funzioni viscerali ed emozionali. Conferisce all’esperienza soggettiva la palpitante qualità esistenziale del vissuto “qui e ora”.

Il Potenziale Umano

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capacità di provare piacere, di vivere l’intimità, di sapersi abbandonare, di vivere gli effetti nutrienti e riparatori del contatto e della carezza. La sessualità risponde anche all’innato bisogno dell’individuo di ricercare l’estasi, di vivere la fusione con il tutto, perdersi nel caos orgiastico del ritorno alle origini, dove l’indifferenziato, il non distinto, ci rendeva tutti uguali e appartenenti.

CREATIVITÀOgni organismo vivente ha in se il dono innato di poter creare ed innovare la propria esistenza. Si tratta di un attributo della vita stessa, innato come lo sono l’istinto migratorio ed esploratorio, come lo è la capacità di adattamento, di trasformazione, d’espressione. Per Rolando Toro quindi, la creatività, prima ancora che artistica, è innanzitutto esistenziale, e possiede una chiara origine biologica.La creatività umana non è altro che una delle tante manifestazioni di questo potenziale genetico, che nell’uomo trova certamente una delle sue espressioni più alte e complesse, ma che non origina da esso, ma dalla vita stessa.Ogni forma di vita viene alla luce con la medesima dote (il potenziale genetico ed istintivo), ma in ogni specie, e in ogni soggetto, questa eredità si manifesta e sviluppa in maniera assolutamente unica ed irripetibile, perché unico e inimitabile è per natura ciascun singolo individuo, e ogni sua manifestazione di vita.Gli eco-fattori, gli agenti ambientali, giocano un ruolo importante nell’influenzare positivamente o negativamente lo sviluppo dei potenziali genetici di ciascun individuo, favorendone o inibendone la manifestazione, e mettendo ancor più alla prova la capacità e la qualità delle sue risposte di fronte agli stimoli; la sua creatività, appunto.Biodanza, mirando a questo obiettivo con la coerenza di ogni parte e la sistematicità della sua proposta, vuol ricreare attorno ad ogni partecipante al corso un ambiente “ultra arricchito” di stimoli nutritivi, un “bombardamento di eco-fattori positivi”, come amava affermare il suo stesso creatore, Rolando Toro. L’assenza di confronto e di giudizio, il rispetto dell’unicità di ogni individuo, l’attenzione a non imporre modelli comportamentali prestabiliti, la continua valorizzazione della libera espressione di ognuno all’interno del gruppo, e un percorso che è solo semi-guidato e mai imposto dal conduttore, rappresentano i cardini del Sistema Biodanza per favorire la libera espressione del potenziale creativo di ciascun individuo.

AFFETTIVITÀAffettività è la solidarietà della specie. E’ calore, comprensione, legame, intimità. E’ l’essere con l’altro con tutta la nostra umana, profonda e amorevole partecipazione. E‘ il sapersi prendere cura, l’offrire protezione, accudimento, nutrimento.Origina dall’istinto di solidarietà della specie e, grazie alla capacità empatica del vivente, si manifesta in atteggiamenti gregari, in tendenze altruistiche e in rituali sociativi; fa si che espressioni quali “fratellanza”, “amicizia”, “amore” divengano dei commoventi vissuti interiori, piuttosto che meri concetti. E‘ il nutrimento di cui tutti abbiamo bisogno e che incorporiamo attraverso il contatto fisico emozionato, il gesto di vicinanza, lo sguardo amorevole, la

CREATIVITÀ’

Se l'atto di vivere è una sottile manifestazione del prodigioso movimento di un universo biologicamente organizzato e in creazione permanente, la creatività umana può essere considerata un'estensione di queste forme biocosmiche che si esprimono attraverso ogni i n d i v i d u o . N o i s i a m o con t empo raneamen te i l messaggio, la creatura e il creatore. (Rolando Toro)

African Encounter

In Biodanza, la musica, il movimento naturale del corpo ed i l c a l o r e che nasce dall’incontro con gli altri e s s e r i uman i r i b a l t ano completamente la normale esperienza di realtà a cui siamo abituati

(Rolando Toro)

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parola confortante.Indubbiamente si manifesta anche in sentimenti opposti quali l’insicurezza, l’ira, la rabbia, la gelosia, l’invidia, che fanno parte di questo complesso fenomeno. Affettività è, quindi, quell’insieme di sentimenti che ci avvicina all’altro, portandoci a comprenderlo ed amarlo, oppure che ci allontana, sino ad arrivare a rifiutarlo e addirittura aggredirlo. Affettività è “amnios”, che a partire dall’originaria “vivencia” del feto avvolto nel liquido amniotico del grembo materno, accompagnerà il nascituro per l’intera esistenza, in forma diversa, ma rispondendo alla medesima esigenza di protezione, cura e accudimento. Ecco che quindi il potenziale affettivo di ogni individuo, è in stretta relazione con il senso di sicurezza, di contatto protettivo e amorevole, ricevuti da chi lo ha accudito, soprattutto nei suoi primi mesi di vita.In una relazione di affettività profonda, che sia di relazione amorosa, genitoriale o d’amicizia, ciascuno è scambievolmente per l’altro un porto sicuro, un nido nel quale riparare o spiccare il volo, un fattore di rinascita e di rigenerazione permanente.

TRASCENDENZAL’essere umano possiede un’innata propensione ad entrare in risonanza con la vita che lo circonda. L’attitudine ad identificarsi con il suo simile, con tutte le forme di vita, con la più ampia e sottile vibrazione della vita cosmica, lo sospinge a desiderare l’abbraccio dell’intero universo che lo circonda e gli danza attorno. Si tratta di un viscerale desiderio di armonia, di fusione con il tutto, di estasi, avente anch’esso natura istintiva, origine e biologica, e la cui esperienza può portare a importanti e misurabili modificazioni fisiologiche (omeostasi).La percezione di quest’unità superiore si manifesta in molteplici forme, frutto di altrettanti percorsi che, secondo la visione di Rolando Toro, portano il santo ad identificarsi con l’amore e la contemplazione, l’artista a partorire la sua opera, il saggio a rispettare il movimento naturale delle cose.Durante la pratica della Biodanza non è infrequente provare intense, anche se fugaci, sensazioni di diffuso benessere, di pienezza e di profondo appagamento, di appartenenza al tutto, di assenza di confini e barriere dentro e fuori di noi; e ancora, la netta percezione di vivere un eterno presente, di beatitudine, di intasi ed estasi, di armonia con la totalità. Tutte manifestazioni dell’essere che tende, e qui per qualche istante raggiunge, alla percezione suprema dell’unità, risuonando con le note più alte e pure della danza cosmica, dove il caos si fa armonia.

Scuola di Siviglia

TRASCENDENZA

“Sapere con certezza” che non siamo degli esseri isolati, che partecipano al movimento unificante del cosmo, è un’esperienza sufficiente per spostare la nostra scala di valori. Ma questo “sapere con certezza” non è intellettuale: è commovente e trascendente. (Rolando Toro)

Di Fronte al terrore delle origini, di fronte alla solitudine inesorabile dell’infinito, gli esseri umani cercano una risposta guardandosi negli occhi. Le nostre esistenze non sono lasciate al caso come delle meteoriti ardenti nella spazio concavo, bensì nascono dalla ninfa millenaria del grande creatore della vita, dall’ ”utero cosmico”, che si nutre e respira con l’amore degli elementi.

Nella luce delle origini, nella radura paradisiaca della realtà, noi ci cerchiamo reciprocamente.

(Rolando Toro)

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Inconscio VitaleLa vita ha un’intelligenza propria, quella istintiva e inconscia che gli organismi viventi dimostrano di possedere mantenendosi in vita e generando la vita. Cosa spinge le cellule dell’embrione a differenziarsi dando alla vita alle diverse parti del corpo del nascituro? Come può il sistema immunitario riconoscere ciò che è che proprio e va difeso e ciò che è estraneo e va combattuto? Le cellule hanno memoria, comunicano tra loro, manifestano affinità, solidarietà e rifiuto, e tutto ciò autonomamente rispetto alla coscienza e al comportamento

umano. Esiste quindi una sorta di psichismo delle cellule, dei tessuti e degli organi, le cui manifestazioni

durante la vita quotidiana sono l’umore endogeno, il benessere cinestesico il grado di saluto generale.

La Vivencia integrante, rispettosa della fisiologia umana e stimolante l’umore endogeno, rappresenta la via regia immediata di accesso all’inconscio vitale.

Principio BiocentricoL’universo esiste perché esiste la vita, e non il contrario.

La teoria della Biodanza si struttura attorno ad un assioma, “il principio Biocentrico” che ha come riferimento immediato la vita, e si ispira alle leggi universali che conservano i sistemi viventi e che rendono possibile la loro evoluzione.

Il Regno della vita abbraccia molto di più che i vegetali, gli animali e l’uomo. Tutto

quello che esiste, dai neutrini fino ai quasar, dalla pietra fino ai pensieri più sottili, fa parte di questo sistema vivente prodigioso. Secondo il Principio Biocentrico l’Universo esiste perché esiste la vita, e non il contrario. La Vita non è la conseguenza di processi atomici e chimici, ma la struttura guida della costruzione dell’universo. L’evoluzione dell’universo è in realtà l’evoluzione della vita.

(Rolando Toro)

Educazione Biocentrica

la metodologia, proposta da Rolando Toro, non è alternativa ma complementare all’educazione

tradizionale, capace di coniugare lo studio cognitivo con l’apprendimento vivenciale, d’integrare l’amore per la cultura con l’amore per la vita (Principio Biocentrico) a partire innanzitutto dal rispetto delle esigenze vitali ed istintive di chi studia.

Una educazione che stimoli innanzitutto ad apprendere l’arte di vivere, d’amare, che inviti ad esprimere la vita che pulsa dentro ogni individuo, che ne rispetti l’unicità e l’innata creatività. Nell’educazione Biocentrica la priorità non è quella di far rispettare programma d’apprendimento imposto dall’esterno, che genera spesso dinamiche di giudizio e di confronto e pertanto competitive, ma è quella di accompagnare alla conoscenza di se e delle leggi della vita, nel rispetto della persona, delle sue inclinazioni naturali.

I sette poteri di Biodanza

1. Potere musicale

2. Potere della danza integratrice

3. Potere della metodologia vivenciale

4. Potere della carezza

5. Potere della trance

6. Potere dell’espansione di coscienza

7. Potere del gruppo

(clicca sul potere per accedervi)

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Negli anni sessanta Rolando Toro, affermato professore del Centro Studi di Antropologia Medica di Santiago del Cile, denuncia l’attitudine della società contemporanea di inibire ed atrofizzare gli impulsi più semplici, atavici e naturali dell’uomo.“Un progresso tecnologico impazzito, portatore di una visione sempre più distaccata, materialistica e razionale della vita ha fatto sì che il nostro tempo e la nostra epoca pagassero il prezzo più alto: il progressivo inaridimento affettivo, intuitivo ed emozionale degli esseri umani. Biodanza, più che una terapia, è una nuova sensibilità verso la vita, una forma di pedagogia, una poetica dell’incontro con se stessi, con l’altro e con la totalità”“Si è gradualmente perduta la coscienza di come la nostra fisiologia sia strettamente connessa alla fisiologia dell’universo, alla danza degli atomi e delle stelle e di come tutti i nostri ritmi siano, in piccolo, i ritmi dell’universo”.Le straordinarie conquiste della tecnologia, le scoperte scientifiche, il progredire della civiltà, non andavano di pari passo con il benessere dell’individuo e dell’umanità intera e con la salute del pianeta che, al contrario, sembravano degenerare in direzione opposta.Ad avvalorare l’affermazione di Rolando Toro interviene nel 1965 Francisco Hoffman, un medico innovatore, che nel corso di un congresso di medicina, dimostra come i malesseri esistenziali dell’epoca moderna siano per lo più generati da difficoltà affettive, a loro volta determinate dal “calo” di sintonia tra i due grandi sistemi “natura” e “cultura umana”. Secondo Rolando Toro è nella squilibrata evoluzione del potenziale umano che devono essere ricercate le cause del grande disagio esistenziale all’origine delle malattie: noi diventiamo organicamente vulnerabili quando indeboliamo il primordiale legame con la profondità del nostro essere, là dove la vita accade con istinto, empatia ed intuizione, rivelandoci con altissima precisione i nostri bisogni primari e le nostre priorità esistenziali. E’ nel momento in cui si attiva questo flusso empatico di comunicazione con noi stessi che godiamo di quell’indescrivibile libertà interiore che deriva dal sentire profondamente la vita piuttosto che limitarsi soltanto a pensarla razionalmente”.

Per ripristinare un’autentica salute esistenziale occorre trovare un modo. per innescare nel più breve tempo possibile un reale processo di . riconnessione con il proprio nucleo affettivo e con il naturale istinto della vita. Ed è con questo obiettivo che Rolando Toro ha iniziato pazientemente a costruire il Sistema Biodanza.

Erano gli anni in cui Toro si dedicava all’osservazione delle risposte agli stimoli musicali da parte di alcuni pazienti psichiatrici dell’ospedale presso l’Università di Medicina di Santiago del Cile. Annotò che la musica, il movimento e l’incontro umano avevano sui malati effetti benefici che spesso sostituivano la somministrazione di tranquillizzanti. Musiche allegre, euforizzanti, dalla ritmica sostenuta e ben definita avevano l’effetto di stimolare la motricità e il senso della realtà. Musiche più lente, melodiche ed armoniose al contrario avevano il potere di stimolare stati regressivi. Queste semplici osservazioni diedero nuovo impulso alle sue ricerche sugli effetti della musica e del movimento e suggerirono a Toro le intuizioni successive, che lo portarono a creare le base teoriche (Modello Teorico) di quella che

La più sovversiva di tutte le discipline è quella che si basa sull’incontro, sulla gioia di vivere, sul diritto all’amore e al contatto.

(RolandoToro)

“La Biodanza risveglia nel nostro cuore il senso del meraviglioso; è un incontro di innocenza e grazia, di stupore e meraviglia per la vita”

(Rolando Toro)

Origini della Biodanza

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inizialmente chiamò “Psicodanza” e che solo nel 1978 assunse l’attuale denominazione di Biodanza.

Nel 1971 si trasferì a Buenos Aires, in Argentina, e dal 1975 iniziò a viaggiare anche in Brasile, dando così inizio alla fase di divulgazione della sua opera che andò via via arricchendosi di contenuti e approfondimenti teorici.

Dal 1978 al 1983 Toro visse prevalentemente in Brasile e dal 1989 si stabilì in Italia, sul lago di Como, dove visse otto anni, dando un impulso decisivo all’espansione del movimento, grazie anche alla collaborazione dei primi insegnanti che lo seguirono dal Sud America, e all’apertura delle prime scuole di formazione europee.

La prima scuola ufficiale di Biodanza fu la scuola Nordestina di Biodanza, con sede a Fortaleza, venne inaugurata il 19 ottobre 1982, e l’anno seguente fu costituita l’A.L.A.B., l’associazione Latino Americana di Biodanza, la prima associazione volta alla diffusione e tutela della Biodanza (Presidente Rolando Toro, Vice Presidente Cezar Wagner), mentre l’Europa dovette attendere fino al 1986 quando alcuni insegnanti provenienti dall’America latina (Raul e Jorge Terren, Veronica Toro, Sergio Cruz) raggiunsero per la prima volta la Francia, la Svizzera e poi l’Italia (marzo 1987) per iniziarne la divulgazione attraverso i primi seminari.

Un primo nucleo di formazione s’inaugurò nel 1989 a Sion in Svizzera, direttrice Goretti Vieira Antille, e dal 1991 in Italia a Milano, direttori Eliane Matuk e lo stesso Rolando Toro, che visse stabilmente in Italia sino al 1997, anno in cui fece ritorno in Cile.

A marzo 1995 venne costituita l' A.E.I.B. "Associazione Europea degli insegnanti di Biodanza", (presidente Sergio Cruz), la prima associazione europa avente lo scopo di tutelare la divulgazione della Biodanza in Europa, obiettivo che negli ultimi successivi è stato raccolto, e tutt’ora viene perseguito con dedizione, da numerose associazioni nazionali presenti in altrettanti paesi.

Nel dicembre 2001 si è costituita la “BIODANZA ITALIA”, associazione etico-culturale italiana degli insegnanti di Biodanza Sistema Rolando Toro, ente non profit, allo scopo di promuovere, diffondere e tutelare la Biodanza nel nostro paese.

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Biodanza s i o f f re , in questa fine di secolo, come fonte generatrice di a l l egr ia e d i energ ia epi fania. Rappresenta l ’ a p p a r i z i o n e d i u n a intelligenza dell’affettività.

(Rolando Toro)

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La Biodanza è stata creata dal Prof. Rolando Toro Araneda, psicologo e antropologo cileno, nato a Concepciòn il 19 aprile 1924. E' stato docente del Centro di Antropologia medica alla Scuola di Medicina dell'Università del Cile; ha tenuto la cattedra di Psicologia dell'arte e dell'espressione all'Istituto di Estetica della Pontificia Università Cattolica del Cile; E’ stato nominato professore emerito presso l’Università Aperta Intramericana di Buenos Aires.

Nel 1968 iniziò i suoi primi lavori di “psicodanza” e nel 197, costretto a lasciare il suo paese caduto che in quegli anni subiva la forte repressione militare del generale Pinochet, si trasferì a vivere dapprima a Buenos Aires in Argentina e successivamente a San Paolo in Brasile.

Nel 1989 venne a vivere in Europa, e più precisamente a Como in Italia, da dove seguì attivamente il crescente sviluppo della Biodanza, grazie anche alla collaborazione dei suoi più stretti collaboratori che con lui lasciarono il Sud America per stabilirsi in Europa. Dopo 8 anni di permanenza nel nostro paese, verso il finire del 1997 fece ritorno alla sua terra natia, e si stabilì a Santiago del Cile dove visse fino alla fine dei suoi giorni, senza rinunciare ai suoi numerosissimi viaggi ai quali era chiamato da ogni parte del mondo.

Rolando Toro attinse la sua ispirazione da fonti antropologiche ed etologiche. Realizzò ricerche sull'espansione della coscienza e sulla creatività. Fu anche poeta e pittore. appassionato studioso di culture antiche, negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla raccolta di maschere africane con il desiderio di offrirle alla pubblica visione in un museo ad esse dedicato.

Nel 2001 fu nominato per concorrere al premio Nobel per la Pace per i suoi lavori in Biodanza ed Educazione Biocentrica, nella Casa d’America a Madrid, Spagna. Nel 2006 fu nominato dottore honoris causa all’Università Federale di Paraìba (Brasile). Nel 2008 fu nominato professore emerito presso l’Università Metropolitana del Perù.

Rolando Toro ci ha lasciato il 16 febbraio 2010.

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Il Professor Rolando Toro Araneda

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BionumeriI numeri di un fenomeno mondiale in continua e rapida espansione.

Dati forniti dall’ International Biocentric Foundation e aggiornati a Marzo 2012

Italia Europe WorldBionumeriI numeri di un fenomeno mondiale in continua e rapida espansione.

Dati forniti dall’ International Biocentric Foundation e aggiornati a Marzo 2012

14Le scuole di Formazione in Italia.

66Le scuole di formazione attive in Europa.

115Le scuole di Biodanza operanti nel mondo;

BionumeriI numeri di un fenomeno mondiale in continua e rapida espansione.

Dati forniti dall’ International Biocentric Foundation e aggiornati a Marzo 2012

oltre 500Gli operatori qualificati formatisi in Italia;

oltre 1.100Gli operatori qualificati presenti in Europa;

oltre 2.500Gli operatori qualificati nel mondo;

BionumeriI numeri di un fenomeno mondiale in continua e rapida espansione.

Dati forniti dall’ International Biocentric Foundation e aggiornati a Marzo 2012

19Su 20, le regioni in cui Biodanza è presente con corsi settimanali.

14I Paesi in cui è presente con scuole di formazione.

5I continenti in cui Biodanza è presente;

Il “Sistema Biodanza®” è un autentico movimento mondiale che non conosce barriere culturali o limitazioni sociali, proprio perché per sua natura si rivolge all’umanità intera.

Biodanza è una “bambina”, non ha ancora 50 anni! tuttavia ha saputo conquistarsi uno spazio in ogni luogo ove sia arrivata, con 115 scuole di formazione funzionanti nei 5 continenti.

Corsi regolari, seminari e scuole di formazione sono presenti in vari paesi dell'America del Nord, soprattutto in Canada e una scuola negli Stati Uniti d’America (California), e America Centrale nonché in tutti i paesi dell'America del Sud.

Da diversi anni ha cominciato a svilupparsi anche in Africa, Israele e Sud Africa, in Australia, e in Asia, Giappone.

In Europa è presente da oltre venti anni, con proprie scuole di formazione in: Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Scozia, Slovenia, Spagna, Svizzera.

In Italia ci sono attualmente 14 scuole operanti a:Bari, Bologna, Catania, Cagliari, Fermo, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Roma, Torino, Trieste e Vicenza.

Biodanza in the world

Elenco dei principali siti internet nel mondo

SEGNALA IL TUO!

La Biodanza risveglia nel nostro cuore il senso del meraviglioso;è un incontro d’innocenza e grazia, di stupore e meraviglia per la vita.

(Rolando Toro)

Biodanza nel MondoLa Biodanza ci porta ad una percezione nuova e luminosa di noi stessi e dell’altro, una visione interiore ampia per percepire e gustare la realtà, una dimensione di libertà espressiva e di vastità emozionale: ecco perché Biodanza, più che una terapia, è una nuova sensibilità verso la vita, una forma di pedagogia, una poetica dell’incontro con se stessi, con l’altro e con la totalità.

(Rolando Toro)

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Il Percorso di Formazione in BiodanzaLe Scuole di Formazione di Biodanza® “Sistema Rolando Toro”, sono dirette da un insegnante didatta espressamente designato dal suo creatore e dalla International Biocentric Foundation (I.B.F.) titolare del patrimonio formativo e metodologico lasciato in eredità dal Prof. Rolando Toro.

Le Scuole “Rolando Toro” seguono lo stesso programma di formazione, che è unico e uguale in tutte le Scuole I.B.F. nel mondo.

La Scuola ha come obbiettivo prioritario lo sviluppo e la crescita della persona considerata sia individualmente sia in relazione al contesto sociale in cui vive ed è quindi indicata a chiunque desideri intraprendere un cammino di crescita personale, auto-conoscenza e rinnovamento esistenziale, indipendentemente dalla finalità dell’insegnamento.

Il percorso di formazione ha la durata di circa tre anni e prevede 28 stages e 2 seminari di tre conferenze ciascuno (totale 30 incontri della durata di un fine settimana) con frequenza mensile, il tirocinio con la supervisione di un tutor e l’elaborazione di una monografia. Agli allievi della scuola di formazione è altresì richiesta la partecipazione ad un corso regolare della frequenza settimanale condotto da un insegnante qualificato.

Al termine del percorso e dopo una valutazione generale, l’allievo riceverà il diploma d’insegnante di Biodanza, che gli consente di esercitare la professione d’insegnante di Biodanza in tutto il mondo.

Per essere ammessi alle Scuole di formazione in Biodanza® Rolando Toro, sono necessari: - Un titolo di scuola media-superiore o equivalente percorso di studi;- Un minimo di 50 ore di “vivencias” di Biodanza®, maturate in corsi settimanali o in stages;- Una lettera di presentazione dell’insegnante Titolare di Biodanza® presso il quale si frequenta il corso settimanale che attesti un sufficiente grado di integrazione affettivo motoria;- Un colloquio con il direttore della scuola.

Uditori. E’ generalmente consentito avvicinarsi ad una Scuola come uditore, ossia con la possibilità di partecipare ad alcuni stages prima di decidere se aderire al percorso di formazione. Al riguardo ogni scuola adatta criteri che possono essere diversi.

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more info: estensioni e applicazioni

Le Scuole di

Formazione di

Biodanza in Italia

BARIUgo Rizzo

BOLOGNASergio Cruz

CATANIA Anna Maria Ciccia

CAGLIARIA.Scotti e N. Quadu

FIRENZE Valkiria Bolinelli

GENOVAM. Mur e P. Cirielli

MILANOEliane Matuk

NAPOLIFlavio Boffetti

PADOVAS.Salmaso e R. Zanetto,

FERMOCreusa Da Silveira

ROMAG.Piras e M. Ascione

TORINOA.Montanari e P. Tonda

TRIESTEM.N.Shaw e V. Toro

VICENZAGiovanna Benatti

APPLICAZIONI ED ESTENSIONI DI BIODANZA

C o n s e g u i t o i l t i t o l o d’insegnante di Biodanza è possibile specializzarsi nelle seguent i appl icaz ioni ed estensioni della Biodanza.

Le APPLICAZIONI della Biodanza nell’area: • dell’educazione

(Educazione Biocentrica, Biodanza per bambini e adolescenti),

• della prevenzione (Biodanza nei luoghi di lavoro, nelle imprese),

• della riabilitazione (dell’anziano, Biodanza in ambito clinico);

Le ESTENSIONI della Biodanza sono approcci a carattere interdisciplinare. I principali sono: • Biodanza e Argilla,• Biodanza nella Natura, • Biodanza Acquatica, • Biodanza voce e percussioni• Biodanza, educaz. contatto

massaggio biointegrante• Biodanza in Massaggio, • Biodanza nelle imprese,• Biodanza e i colori originari• Biodanza e Teatro Sociale• Biodanza e gli Arcani dei

Tarocchi;• Danzare l’I Ching,• Il Cerchio degli Archetipi,• Il ritorno di Dioniso;• Il Cammino dell’Eroe;• Il Presentimento dell’Angelo• Mascolinità e Femminilità

Profonde,• L’identità e i 4 Elementi, • Laboratorio di creatività• L’Albero dei Desideri,• Missione Argonauta• Neo Sciamanesimo,• Progetto Minotauro.

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Autorizzata da Rolando Toro e dalla I.B.F. la Scuola di Formazione di Napoli, venne inaugurata nel febbraio del 2003 dallo stesso Rolando Toro con un suo storico stage presso l’hotel Manzoni di Posillipo.

Dal 2003 ad oggi ha avuto allievi provenienti dalla Campania, dalla Basilicata, dalla Puglia, dal Lazio, dalla Toscana, dalla Liguria e dalla Lombardia, nonché dall’estero (Germania) e ha formato più di venti insegnanti qualificati.

Segue il programma unico mondiale di formazione e conta sulla collaborazione di un corpo docente internazionale, formato da didatti italiani, europei e latino americani.

Gli incontri si tengono nel cuore di Napoli, nella zona di Riviera di Chiaia, a due passi dal mare, mentre una volta all’anno due degli stages del programma vengono proposti insieme in un tempo più lungo trascorso in una località in natura, per favorire la convivenza e l’integrazione del gruppo.

maggiori informazioni

FLAVIO BOFFETTI: Direttore della Scuola Rolando Toro di Napoli

La Scuola di Formazione

di Napoli Scuola Rolando Toro

La Scuola Rolando Toro di Napoli

Nel febbraio del 2003, in occasione dello stesso inaugurale di Rolando Toro, cento manifesti colorati di cm 100x60 sono stati affissi in tutta Napoli (foto sopra).

L’elenco degli insegnanti qualificati formati dalla scuola di Napoli, aggiornato ad Giugno 2012:

• Annamaria Fratoni• Annamaria Napoletano• Annelie Figul• Antonia Triani• Claudia Ronchi• Concetta Gallo• Cristina Canino• Donatella Vitale• Daniela Scardia• Elena Negri• Erhard Soehner• Giovanna Veccia • Lucilla Bianchi• Maria dei Fiori Dinoi• Maria Grazia Astarita• Margherita Chirico• Mariella Nicoletti• Pia Marcolivio• Rossana Mignosi • Roberta Greco• Roberta Rosa• Roberto Mannarini

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LA PRIMA VOLTA

La prima volta che sentii parlare di Biodanza fu in Asia, durante una vacanza premio che mi regalai in occasione della laurea. Era l’agosto 1993. In quel periodo facevo pratica in uno studio di dottori commercialisti della mia città, e Alessandra, la ragazza romana che conobbi durante quell’esotico viaggio, mi consigliò vivamente di cercare Biodanza e praticarla una volta tornato in Italia. La cosa curiosa è che all’epoca la Biodanza non esisteva ancora a Roma, e tantomeno in Asia, ma evidentemente il caso volle così, e senza che lo potessi lontanamente immaginare, quell’incontro cambiò per sempre il corso della mia vita.

Flavio BoffettiDopo essermi laureato a pieni voti in Economia e Commercio, per sette anni ho svolto la professione di dottore commercialista ma l’incontro con Biodanza, avvenuto nel 1993 ha ridefinito completamente la visione della mia vita.

Dopo tre anni di scuola di formazione e uno di tirocinio alla diretta guida del Prof. Rolando Toro Araneda, creatore del Sistema Biodanza, decisi di dedicarmi completamente all’insegnamento.

Dal 1997 conduco gruppi settimanali in Lombardia e workshops in varie città d’Italia, Europa, Sudamerica, Sud Africa e Stati Uniti (Miami, New York)

Nel 2003 ho fondato la Scuola di formazione Rolando Toro di Napoli, che tutt’ora dirigo, e sono membro fondatore dell’Associazione Italiana Insegnanti di Biodanza.

In questi anni di pratica e di studio mi sono specializzato nelle estensioni di Biodanza Acquatica, Identità e i quattro elementi, L’albero dei Desideri, Biodanza e Massaggio, Biodanza e educazione al contatto, Progetto Minotauro, Biodanza e Argilla, Biodanza Voce e Percussioni.

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Tutti siamo Uno

La Forza che ci conduceè la stessa che incendia il sole,

che anima le mareeche fa fiorire i ciliegi.

La forza che ci muoveè la stessa che fa vibrare il seme

e il suo messaggio di vita immemore.

La danza genera il destinoseguendo le medesime leggi

del fiore sospinto dalla brezza.

Nel girasole dell’Armoniatutti siamo Uno

(Rolando Toro)

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Flavio Boffetti Insegnante Didatta di BiodanzaDirettore della scuola R.Toro di Napoli

[email protected]

www.spaziobiodanza.it

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Unicità

L’intelligenza divina si trasmette attraverso migliaia di anni

per affrontare la nostra coscienza come memoria dell’eterno.

Siamo cugini dei fiori e avi del vento che ci feconda.

Siamo dei paesi del mare, siamo i discendenti impazziti delle conchiglie.

Siamo, nel sogno della terra, crisalidi e larve, orme di stelle e negli abbracci eterni respiriamo la luce cosmica.

E dall’amore riapprendiamo i circuiti squisiti dell’intelligenza divina,il sentire palpitante della vita.

(Rolando Toro)